ATTIVITÀ LIMITROFE A PARTI ELETTRICHE ATTIVE

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1 ATTIVITÀ LIMITROFE A PARTI ELETTRICHE ATTIVE INFO 10 ultimo aggiornamento 24 febbraio

2 ATTIVITÀ LIMITROFE A PARTI ELETTRICHE ATTIVE Il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. fornisce precise regole relativamente a lavori eseguiti in prossimità delle parti attive (linee elettriche od impianti elettrici con parti attive non protette), in particolare l articolo 83 recita: Art. 83. Lavori in prossimità di parti attive 1. Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell'allegato IX, salvo che vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi. (comma così modificato dall'articolo 52 del d.lgs. n. 106 del 2009) 2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1 le disposizioni contenute nelle pertinenti norme tecniche. (comma così modificato dall'articolo 52 del d.lgs. n. 106 del 2009) ALLEGATO IX - Valori delle tensioni nominali di esercizio delle macchine ed impianti elettrici In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in: - sistemi di Categoria 0 (zero), chiamati anche a bassissima tensione, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a corrente alternata o a 120 V se in corrente continua (non ondulata); - sistemi di Categoria I (prima), chiamati anche a bassa tensione, quelli a tensione nominale da oltre 50 fino a V se in corrente alternata o da oltre 120 V fino a V compreso se in corrente continua; - sistemi di Categoria II (seconda), chiamati anche a media tensione quelli a tensione nominale oltre V se in corrente alternata od oltre V se in corrente continua, fino a V compreso; - sistemi di Categoria III (terza), chiamati anche ad alta tensione, quelli a tensione nominale maggiore di V. Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale tra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione nominale verso terra. Per sistema elettrico si intende la parte di un impianto elettrico costituito da un complesso di componenti elettrici aventi una determinata tensione nominale. 2

3 Tabella 1. allegato IX Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non sufficientemente protette da osservarsi, nell esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche. Estratto CEI Guida all esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri 6 Prescrizioni per la sicurezza Il cantiere è considerato uno dei luoghi più esposti ai pericoli in quanto è anche soggetto a continue movimentazioni e variazioni, ed inoltre è presente qualunque tipo di personale, anche quello non addestrato dal punto di vista elettrico. Per questo vanno prese le precauzioni più restrittive per la sicurezza delle persone e dell'ambiente. Particolare attenzione va posta sulle misure di protezione contro i contatti diretti ed indiretti e sulla necessità che tali misure siano rispettate attraverso controlli periodici. La protezione contro i contatti diretti ed indiretti a seguito di guasti sugli impianti di II categoria con cabina propria è trattato nella Guida CEI Protezione contro i contatti diretti Le misure di protezione contro i contatti diretti possono essere ottenute: - mediante l'isolamento delle parti attive (vedi CEI 64-8); - mediante l'utilizzo di involucri o barriere (vedi CEI 64-8). Per i cantieri le misure di protezione mediante ostacoli, che proteggono solo da contatti accidentali con le parti attive, si possono adottare solo quando altre misure di protezione non possono essere utilizzate e comunque devono essere mantenute per un periodo di tempo limitato, previo accordo con il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione. 3

4 Riportiamo di seguito alcuni schemi indicativi che riassumono i concetti espressi dalla Tabella 1 dell allegato IX. STUDIOFARINA di Farina Geom. Stefano & SEIDUESEI.org S.r.l. STUDIOFARINA di Farina Geom. Stefano & SEIDUESEI.org S.r.l. 4

5 STUDIOFARINA di Farina Geom. Stefano & SEIDUESEI.org S.r.l. 5

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