FONDAMENTI DI CINOGNOSTICA E DI CINOTECNIA. A CURA DI : Dr. Marcello Massardi Sestilio Tonini

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1 FONDAMENTI DI CINOGNOSTICA E DI CINOTECNIA A CURA DI : Dr. Marcello Massardi Sestilio Tonini

2 PREFAZIONE 2 Cino = Cane CINOGNOSTICA Gnostiche = Conoscenze di ciò che si vede dal di fuori Valutazione: Morfologica Funzionale Genotipica

3 PREFAZIONE 3 LA PRATICA SENZA LA TEORIA E VANO SFORZO, LA TEORIA SENZA LA PRATICA E VANO TESORO Il giudice in esposizione deve possedere : Colpo d occhio Spirito critico (buon senso, pratica e predisposizione) Conoscenza profonda della Cinognostica Conoscenza particolare degli standard di razza

4 CINOGNOSTICA GENERALE 4 CLASSIFICAZIONE DELLE RAZZE CANINE Le razze canine vengono classificate secondo la loro funzione ed il loro impiego. Nel 1897 Pier Mégnin divide tutte le razze canine in quattro grandi gruppi: Lupoide, Braccoide, Molossoide e Graioide, ed in ogni gruppo considera 5 stature o moli

5 CINOGNOSTICA GENERALE LUPOIDE: Cani aventi testa a forma di piramide orizzontale, orecchie generalmente dritte, muso allungato, stretto, piccole labbra serrate 5 MOLOSSOIDE: Testa voluminosa, rotonda o cuboide. Orecchie piccole, cadenti. Muso corto. Labbro lungo e spesso. Corporatura massiccia, pesante, ossatura robusta e caratteristica. BRACCOIDE: Il tipo Braccoide ha la testa a forma prismatica, con il muso tanto largo all estremità quanto alla base e separato dalla fronte da una depressione più o meno marcata, le orecchie sono cadenti, le labbra lunghe e pendenti. GRAIOIDE: Testa a forma di cono allungato, cranio stretto, orecchie piccole, coricate indietro o dritte. Muso lungo e sottile senza depressione nasofrontale. Labbra piccole e serrate. La sagoma è asciutta, snella, atta alla velocità. Ventre molto retratto.

6 CINOGNOSTICA GENERALE CLASSIFICAZIONE DELLE RAZZE CANINE SECONDO LA F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale) I GRUPPO - Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari Svizzeri) II GRUPPO - Molossoidi, Schnauzer, Bovari Svizzeri e Pinscher III GRUPPO - Terrier di taglia grande e media IV GRUPPO - Bassotti V GRUPPO Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo VI GRUPPO Segugi e Cani per pista da sangue VII GRUPPO Cani da ferma VIII GRUPPO Cani da da riporto, Cani da cerca e Cani da acqua IX GRUPPO Cani da compagnia X GRUPPO Levrieri 6

7 CINOGNOSTICA GENERALE 7 TIPO - DEFINIZIONE TIPO: Per tipo si intende l architettura generale degli animali secondo la quale si raggruppano individui della stessa razza e specie diverse, per la convergenza dei caratteri morfologici e funzionali. Il concetto di tipo è rappresentato dalla forma esteriore in cui si modellano individui di diversa origine, caratterizzati però dalle stesse attitudini funzionali.

8 CINOGNOSTICA GENERALE 8 RAZZA - DEFINIZIONE RAZZA: La razza è l insieme degli individui simili appartenenti ad una medesima specie e che hanno ricevuto per via della generazione sessuale i caratteri etnici di una varietà. Il concetto di razza è fondamentalmente biologico e questa caratteristica lo differenzia dal significato che si dà al termine Tipo.

9 CINOGNOSTICA GENERALE 9 TIPI MORFOLOGICI Il tipo morfologico viene definito mediante: L esame dei profili: ortoide - celoide - cirtoide. L esame del formato L esame dell armonia di conformazione L esame delle proporzioni diametriche L INDICE CORPORALE Il tipo morfologico si determina con INDICI CINOMETRICI: L INDICE CEFALICO TOTALE

10 CINOGNOSTICA GENERALE 10 INDICECORPORALE Lunghezza del tronco x 100 Circonferenza del torace In rapporto all Indice corporale ( I.C.) tutti i cani si suddividono in: Brachimorfi (I.C ) Mesomorfi (I.C ) Dolicomorfi (I.C )

11 CINOGNOSTICA GENERALE 11 INDICE CEFALICO Larghezza della testa x 100 Lunghezza totale della testa In rapporto all Indice Cefalico Totale ( I.C.T.) tutti i cani si suddividono in: Brachicefali (I.C.T. Superiore a 50) Mesocefali(I.C.T. Da 50 a 55 per il Solaro) Dolicocefali (I.C.T. inferiore a 50)

12 CINOGNOSTICA GENERALE TIPI MORFOLOGICI IN RAPPORTO ALA VELOCITA E ALLA FORZA Tipo trottatore o tipo della resistenza Vi appartengono razze canine che possono coprire lunghissime distanze ad andature sostenute (trotto) con moltissima resistenza Tipo galoppatore su lunghe distanze o tipo della velocità e resistenza Appartengono a questo tipo quelle razze che al galoppo sono in grado di sviluppare anche la resistenza Tipo galoppatore velocissimo su brevi distanze o tipo della velocità pura Appartengono a questo tipo tutte le razze adatte a velocità altissime (Levrieri) con scarsa resistenza Tipo di forza Appartengono a questo tipo le razze che sviluppano la forza muscolare e la presa piuttosto che la velocità (Mastini Bulldog Inglese) 12

13 CINOGNOSTICA GENERALE 13 PROFILI DELLA TESTA La testa di tutti i cani sottostà a tre profili: Profilo rettilineo = ortoide; profilo concavilineo = celoide e profilo convessilineo = cirtoide. Tali profili sono determinati dal rapporto fra gli assi longitudinali superiori del muso e del cranio. L asse superiore del muso è determinato da una retta che passa per il punto determinato dall estremità supero-anteriore del tartufo ed il punto che congiunge i due angoli nasali, seguendo il profilo superiore della canna nasale; l asse longitudinale superiore del cranio è quella retta che passa dal centro della squama occipitale chiamata Inion e il punto craniometrico chiamato Nasion che corrisponde al punto d incontro fra le apofisi delle ossa nasali e quelle frontali. Il comportamento degli assi longitudinali superiori del crani e del muso lo definiamo: Parallelismo; Convergenza; Divergenza

14 CINOGNOSTICA GENERALE Parallelismo quando gli assi longitudinali del cranio e del muso sono tra di loro paralleli. 14

15 CINOGNOSTICA GENERALE Convergenza Quando l asse longitudinale superiore del cranio incontra l asse longitudinale superiore del muso determinando esteriormente un angolo concavo più o meno ottuso. 15

16 CINOGNOSTICA GENERALE Divergenza Quando l asse longitudinale superiore del muso, incontrando l asse longitudinale superiore del cranio forma, esternamente un angolo maggiore di un angolo piatto. 16

17 CINOGNOSTICA GENERALE 17 1 Parallelismo 2 Convergenza 3 Divergenza

18 CINOGNOSTICA GENERALE 18 LE FACCE DEL CORPO DI UN CANE Seguendo le definizioni degli anatomici nel metodo di esposizione si utilizzano termini speciali per individuare facce e parti anatomiche del corpo del cane. Orale significa in avanti verso la bocca, aborale significa la parte opposta della bocca. Per il tronco: craniale significa in avanti e caudale significa all indietro; dorsale per dire verso la faccia superiore del tronco; ventrale per indicare parte verso il basso; prossimale la parte più vicina alla testa distale più lontana;.

19 CINOGNOSTICA GENERALE 19 APPARATO SCHELETRICO La riunione delle ossa disposte nei loro rapporti naturali costituisce lo scheletro. L apparato scheletrico è dunque l insieme delle ossa che formano la struttura solida che funge da sostegno sulla quale si inseriscono tutti gli altri apparati dell organismo. Le ossa secondo la loro forma si dividono in: lunghe, corte e piatte. Lo scheletro si divide in testa, tronco ed estremità: esso è composto complessivamente da 228 a 232 ossa. La testa è composta da 27 ossa di cui 10 del cranio e 17 della faccia. La colonna vertebrale si compone di ossa così suddivise: 7 vertebre cervicali, 13 dorsali, 7 lombari, 1 sacro e da 18 a 22 vertebre coccigee. Il costato, escluse le vertebre dorsali è composto da 34 ossa: 8 sternebre (ossa dello sterno) 18 coste vere, 8 coste false. I due arti anteriori o toracici di 60 ossa: la scapola, 3 precarpali, 8 carpali, 19 post-carpali per ciascun arto.

20 CINOGNOSTICA GENERALE 20 APPARATO SCHELETRICO I due arti posteriori o pelvici di 56 ossa: 4 pretarsali, 7 tarsali, 17 post-tarsali per ciascun arto. A queste ossa principali vanno aggiunte le accessorie: osso joide, l osso penieno, il sesamoide, le ossicine del condilo del femore, le ossicine del condotto uditivo, le 2 ossicine della cintura scapolare le 6 ossicine della cintura pelvica ed i 42 denti. Il peso dello scheletro del cane, secondo Falk e Schurmann, corrisponde all 8,80 % del peso totale del corpo. L ossatura tanto nel cane trottatore quanto nel galoppatore, deve essere forte, proporzionata alla mole dell animale ma non deve essere esagerata. L esagerazione dell ossatura è quasi sempre sintomo di rachitismo e porta sempre con sé una cattiva direzione degli appiombi, specialmente negli arti anteriori.

21 CINOGNOSTICA GENERALE 21 scapola

22 CINOGNOSTICA GENERALE 22 DENTI I denti nel cane sono gli organi passivi della masticazione e servono per rompere o lacerare le sostanze alimentari solide. Ogni dente è suddiviso in: radice, colletto e corona e sono composti dalla dentina e dallo smalto (parte esterna), dal cemento (parte intermedia) e dalla polpa (parte interna). Come in tutti i mammiferi, nel cane osserviamo la successione di due dentizioni: quella da latte o decidua e quella permanente o definitiva. Nella dentizione decidua mancano i molari che iniziano a spuntare verso il 4-5 mese; la sostituzione dei decidui con i permanenti, ad eccezione del 4 Premolare (monofisario) che non cambia, avviene a circa 5 mesi. I denti nel cane, come per altri mammiferi, si differenziano per la loro forma in: Incisivi (I), Canini (C), Premolari (P) e Molari (M).

23 CINOGNOSTICA GENERALE 23 La dentatura permanente e definitiva si raggiunge ad 1 anno di età. E logico pertanto pensare che la valutazione dell età del cane in questo periodo è rappresentata dalla sostituzione degli elementi dentali. Successivamente si valuta in base all usura dei denti permanenti della tavola dentaria. M P C I I C P M TAVOLA DENTARIA PERMANENTE (sono rappresentate le 4 emi-mandibole) TOTALE = 42 DENTI 12 INCISIVI 4 CANINI 16 PREMOLARI 10 MOLARI

24 CINOGNOSTICA GENERALE ANOMALIE DENTALI Quando il dente non si trova nella sua giusta posizione e proiezione o vi sono deviazioni si hanno le anomalie, tuttavia non va confusa la deviazione del dente con i difetti della mandibola. Il difetto del dente si verifica quando lo stesso non è perpendicolare all antagonista; il difetto della mandibola o della mascella si verifica quando lo sviluppo anatomico è disarmonico. Ortognatismo la mandibola e la mascella sono di uguale lunghezza. Prognatismo la mascella superiore, nella maggior parte dei casi, più corta della mandibola. Enognatismo Quando la mandibola è più corta rispetto alla mascella superiore. 24 Ortognatismo Prognatismo Enognatismo

25 REGIONI DEL CORPO DEL CANE 25

26 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 26 La testa si divide in 2 grandi regioni: regione cranica o cranio e regione facciale. Regioni del cranio: Fronte occupa la parte supero anteriore della testa. La base anatomica è data dalle ossa frontali le ossa parietali e dai muscoli occipitale, temporale e l elevatore delle orecchie. Occipite o vertice è la parte più alta della testa. La base anatomica è data dalla cresta occipitale o apofisi occipitale.

27 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 27 Tempia regione che ha per base anatomica le ossa temporali. Su questa regione hanno inserzione i padiglioni auricolari. Orecchie sono i padiglioni auricolari inseriti sulla tempia. Di grande importanza sono: la lunghezza, l inserzione, la forma e la conformazione della punta. Zigomi La base anatomica è costituita dall arcata zigomatica (osso zigomatico e dal prolungamento del temporale). Arcate orbitali costituita dall apofisi sopraciliare del frontale.

28 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 28 Depressione naso-frontale è costituita dall abbassamento delle apofisi dei nasali e dallo sviluppo in avanti delle bozze frontali. Sutura metopica la base anatomica è la sutura mediana dell osso frontale. E costituita da un solco mediano che parte dalla depressione naso-frontale ed arriva alla metà del cranio. Fontanelle o conche sono depressioni o incavi situati sopra le arcate orbitali.

29 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 29 Regioni della faccia o muso: Occhio globo situato nelle orbite circondato dalle palpebre. Secondo le razze, l occhio assume posizione diversa: frontale a 0, sub-frontale da 10 a 15, semi-laterale da 20 a 30 e laterale a 35. Può avere anche forma diversa: Tondeggiante o a forma di mandorla. Di fondamentale importanza è l espressione e il colore dell occhio. L espressione denota il carattere della razza e del soggetto. Regione sotto-orbitale ha per base anatomica la parte superiore dei mascellari, parte dei zigomatici e le ossa lacrimali. Posizione semi-laterale a forma di mandorla Posizione frontale a forma tondeggiante

30 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 30 Canna nasale o naso parte dalla depressione naso-frontale o nasion e termina alla punta del tartufo. La canna nasale è paragonata a una piramide a base triangolare. Bocca è una cavità limitata esternamente dalle labbra. Mento è la regione che sta sotto e dietro il labbro inferiore. Ha per base anatomica la mandibola.

31 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA REGIONI DELLA TESTA 31 Canale intermascellare è lo spazio compreso tra le branche della mandibola. Guance o goti ha per base anatomica il muscolo massetere esterno e lo zigomatico. Regioni dell attaccatura della testa al collo: Nuca; Parotidi; Gola

32 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 32 REGIONI DEL COLLO Il collo permette tutti i movimenti, nelle andature funge da bilanciere creando stabilità e in esposizione distinzione. Nei galoppatori il collo è lungo quanto la testa, nei trottatori misura i ¾ della lunghezza della testa. Esso è limitato anteriormente in alto dalla nuca, lateralmente in basso dalle spalle, posteriormente in basso dal garrese, in basso dalla gola e più in basso dal petto. Ha per base anatomica: Rispetto alla forma può essere: - Le sette vertebre cervicali - A forma arcuata o di cigno - La porzione del legamento cervicale - A forma piramidale o dritto - Il laringe, la trachea e l esofago - A forma di tronco di cono - Diversi muscoli - A forma di cono

33 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 33 LE REGIONI DEL TRONCO Il tronco viene raffigurato come un cilindro leggermente appiattito ai lati. E diviso trasversalmente da una membrana (diaframma) determinando due cavità: Cavità toracica contiene i polmoni e il cuore Cavità addominale contiene gli organi dell apparato digerente e quelli dell apparato uro-genitale Al fine di seguire un metodo sufficientemente pratico sarà necessario suddividere il tronco in due piani: dorsale e ventrale; in due estremità: craniale e caudale; e in due facce laterali. Piano dorsale del tronco In questo piano si distinguono le seguenti regioni: garrese dorsale lombare o (dei reni) groppa Piano ventrale del tronco In questo piano si distinguono le seguenti regioni: torace - ventre regione inguinale grassella - organi genitali nel maschio Estremità anteriore del tronco rappresentato dalla regione del petto Estremità caudale del tronco questa zona comprende: coda ano perineo vulva

34 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA LE REGIONI DEL TRONCO Per brevità tratteremo solo alcune regioni che ricoprono ai fini valutativi e funzionali grande importanza nel cane. Il garrese E limitato cranialmente con il collo, distalmente dal margine anteriore del dorso e lateralmente dalla cresta scapolare. La base anatomica è costituita dal processo spinoso delle prime otto vertebre dorsali, dalle apofisi trasverse omonime, dal margine superiore delle scapole ed il legamento cervicale. Il punto più prominente è quello della 5 vertebra dorsale (dove si misura l altezza). 34 GARRESE

35 CINOGNOSTICA DESCRTTIVA LE REGIONI DEL TRONCO 35 Dorso la base anatomica del dorso è costituita dalle ultime 5 vertebre toraciche che seguono quelle del garrese. Lombi o reni la base anatomica è formata dalle 7 vertebre lombari, dai muscoli ileo-spinali, dal gran dorsale, dai muscoli psoas e dai processi trasversi delle vertebre (molto lunghi e obliqui). L azione meccanica dei lombi è estremamente importante ecco perché la regione lombare deve essere molto solida soprattutto per la trasmissione dell impulso. La solidità e la flessibilità dipende dalla lunghezza, dalla larghezza e dalla direzione. REGIONE LOMBARE

36 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA LE REGIONI DEL TRONCO 36 La groppa La base anatomica è costituita dai 2 coxali (Ileo Ischio Pube) e dalle ossa sacrali. Su questa impalcatura si inseriscono muscoli possenti che trasmettono l impulso ricevuto dal posteriore, per cui la groppa viene considerato il centro di trasmissione. Dal punto di vista meccanico e della locomozione, la groppa ha la stessa importanza del garretto. Della groppa vanno prese in considerazione: la lunghezza, la larghezza, la direzione, la forma e l inclinazione. La groppa viene considerato il braccio della potenza, quindi la groppa lunga esprime più potenza (pregio assoluto per tutte le razze) ILEO 2- ISCHIO 3- PUBE 4- FEMORE 5- SETTIMA VERTEBRA LOMBARE 6- OSSO SACRO 7- PRIMA VERTEBRA CAUDALE 5 6 7

37 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA GLI ARTI ANTERIORI 37 L arto anteriore o toracico è costituito dalle seguenti regioni anatomiche: La scapola o spalla L omero o braccio L avambraccio Il carpo Il metacarpo Il piede. SCAPOLA (SPALLA) OMERO (BRACCIO) AVAMBRACCIO CARPO METACARPO PIEDE

38 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA GLI ARTI ANTERIORI La spalla la base anatomica è la scapola posta sull esterno anteriore del torace. L inclinazione dall avanti all indietro formando un angolo di Le punte delle scapole contribuiscono a conformare il garrese la distanza tra le stesse varia da 3 a 10 cm in rapporto alle andature (più serrata nei galoppatori, più aperta nei molossidi). Inferiormente si articola con l omero. L omero o braccio situato nella parte antero laterale del torace in avanti si congiunge con la spalla 38 SCAPOLA (SPALLA) OMERO (BRACCIO)

39 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA GLI ARTI ANTERIORI 39 distalmente con l avambraccio formando il gomito. L avambraccio la base anatomica, che deve essere forte e mai spugnosa, è composta dal radio e l ulna. Il carpo la base anatomica è costituita da sette ossa carpali. Il metacarpo la base anatomica è costituita dalle 5 ossa metacarpali. La lunghezza e l inclinazione varia in rapporto alla razza. E estremamente importante ai fini delle andature veloci in quanto funge da ammortizzatore. GOMITO AVAMBRACCIO CARPO METACARPO PIEDE

40 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 40 Il piede anteriore Il piede deve sopportare tutte le pressioni di carico e di rimbalzo con le reazioni del terreno per cui, la giusta conformazione di questa regione è per il soggetto, un pregio assoluto. E costituito da quattro dita poggianti sul proprio cuscinetto coriaceo. Esiste un altro dito ed è il primo ma non ha funzione ed è relegato, quando c è, ad appendice. L arcuatura del piede è determinata dalle 3 falangi per ogni dito: le prime e le terze sono orizzontali le seconde verticali.

41 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA GLI ARTI POSTERIORI 41 Gli arti posteriori o pelvici sono costituiti dalle seguenti regioni anatomiche: La coscia Il ginocchio La gamba Il tarso o garretto Il metatarso Il piede GROPPA COSCIA GINOCCHIO GAMBA TARSO O GARRETTO METATARSO PIEDE PELVICO

42 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 42 La coscia la base anatomica è il femore e i muscoli che lo avvolgono. È la spinta dei muscoli della coscia che determina il movimento del cane. La sua lunghezza definisce l ampiezza dei movimenti. Si articola con il coxale e distalmente con la gamba costituendo il ginocchio. La gamba ha per base anatomica la tibia e il perone. La gamba segue sempre l inclinazione della groppa; ad una groppa orizzontale corrisponde una gamba poco inclinata; ad una groppa inclinata, una gamba inclinata. GINOCCHIO GROPPA FEMORE TIBIA e PERONE (GAMBA)

43 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA Tarso o garretto la base anatomica è costituita dall estremità distale della tibia, e dalle sei ossa tarsiane. E una regione estremamente importante per la dinamica animale. L angolo che si forma con la gamba varia a secondo dell andatura (più chiuso nei trottatori, più aperto nei galoppatori). Sulla punta del garretto s inserisce il tendine d Achille. 43 ROTULA O FIBULA TIBIA e PERONE (GAMBA) TARSO O GARRETTO METATARSO PIEDE POSTERIORE

44 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 44 Il metatarso Ha come base anatomica le 4 ossa metatarsali. In alcune razze si nota, all interno, lo sperone. In Cinognostica va considerato nel metatarso, sia la lunghezza che la direzione. La prima è subordinata alla funzione del soggetto, la seconda deve essere sempre perpendicolare al suolo. Il piede dell arto pelvico Il piede posteriore è del tutto simile all anteriore la forma è meno ovale; deve essere molto raccolto e ben arcuato. ROTULA O FIBULA TIBIA e PERONE (GAMBA) TARSO O GARRETTO METATARSO PIEDE POSTERIORE

45 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 45 MISURAZIONI DEL CANE Gli strumenti che occorrono per le misurazioni sono: il cinometro per determinare l altezza al garrese e la lunghezza del tronco (dalla punta della spalla alla punta della natica); il metro a nastro per il perimetro toracico, del collo e della testa; il compasso o nonio per gli spessori e alcune lunghezze e larghezze, ; il goniometro per la misurazione dei raggi ossei; l artrogoniometro per la misurazione degli angoli; la bilancia per il peso. Le misurazioni hanno grande importanza nello studio del tipo e delle proporzioni. Al fine di fissare i caratteri etnici della razza è necessario ricorrere alle misurazioni biometriche attraverso indici precisi e ripetibili. Le principali misure sono : Statura; lunghezza totale della testa; lunghezza del cranio; lunghezza della faccia; larghezza del cranio; larghezza del muso; altezza del muso; lunghezza delle orecchie; altezza del costato; larghezza del costato; profondità del costato; lunghezza del tronco; perimetro toracico; perimetro del collo; lunghezza del collo; perimetro della testa; lunghezza superiore del tronco;

46 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 46 MISURAZIONI DEL CANE altezza dell arto anteriore al gomito; altezza alla punta della spalla; altezza alla punta delle natiche; altezza al garretto; lunghezza della coda; il peso; gli angoli articolari: angolo scapolo-omerale; angolo coxo-femorale; angolo femoro-tibiale; angolo tibiotarsale; inclinazione sull orizzonte dei raggi ossei: della scapola; dell omero; del metacarpo; della groppa o coxale; del femore; della tibia. Le misure di tutte le parti della testa, degli arti e del tronco devono essere in rapporto con l altezza del garrese. Giova quindi ricordare che senza misurazioni non ci si può fare un concetto esatto della valutazione di una regione anatomica e della correlazione tra regione e regione, indispensabili per determinare l armonia e la funzionalità.

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48 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA BB1 lunghezza del tronco CC1 lunghezza del collo AD altezza del torace SS1 circonferenza del costato BL profondità del costato DA1 altezza del gomito AG lunghezza del tronco GG1 lunghezza della coda O1F altezza alla punta della natica RR1 altezza del garretto BE altezza alla punta della spalla HH1 altezza della piega della grassella TT1 circonferenza del collo MM1 inclinazione della scapola M1N inclinazione dell omero OO1 inclinazione della groppa QQ1 inclinazione del femore Q1P inclinazione della tibia KK1 inclinazione del metacarpo 48 MISURE DEL CANE

49 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 49 ANGOLI ARTICOLARI 45 angolo scapolare 65 angolo omerale 110 angolo scapolo-omerale 75 angolo femorale 36 angolo tibiale 111 angolo femoro-tibiale

50 MISURE DELLA TESTA Il carattere di razza si identifica, per la maggior parte nella testa. Proprio la testa risulta essere la depositaria principale dei caratteri etnici della razza. In linea generale si dice che la testa dice la razza. PROPORZIONI Le misurazioni della testa sono fondamentali nello studio del tipo e delle proporzioni. Nei mesomorfi generalmente, la lunghezza della testa, corrisponde ai 4/10 dell altezza del garrese. CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 50

51 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 51 MISURAZIONI DELLA TESTA AC = Lunghezza della testa AB = Lunghezza del cranio BC = Lunghezza del muso DE = Altezza del muso FG = Lunghezza dell orecchio LL 1 = circonferenza della testa

52 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 52

53 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 53 MECCANICA ANIMALE STUDIA: Il movimento, le posizioni e l equilibrio del cane SI DIVIDE: Statica e Cinematica COMPITI DELL APPARATO SCHELETRICO E LE GIUNTURE COMPITI DEI MUSCOLI

54 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 54 STATICA ANIMALE BARICENTRO O CENTRO DI GRAVITA Origine Localizzazione FATTORI DELLA STABILITA : Estensione della base d appoggio Distanza fra il baricentro dell animale e la base d appoggio VELOCITÀ INDIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA STABILITÀ

55 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 55 CINEMATICA ANIMALE Il primo tempo la posizione dell arto è obliqua dall alto in basso e dall indietro in avanti, nel secondo tempo è perpendicolare, nel terzo tempo è obliquo dall alto in basso, ma dall avanti all indietro. La sospensione avviene quando l arto si stacca dal suolo ed anche per essa, avviene in tre tempi.

56 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 56 CINEMATICA ANIMALE MOVIMENTI (prodotti dai muscoli): Progressivi Regressivi Eseguiti sul posto MOVIMENTI PROGRESSIVI Impulso Appoggio (3 tempi) Sospensione (3 tempi)

57 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 57 ANDATURE La meccanica animale spiega le andature nei diversi particolari, passo, trotto, galoppo e ambio. Passo andatura naturale, camminata a quattro battute caratterizzata da una grande stabilità, naturalmente sarà la più lenta. Trotto è un passo accelerato che si sviluppa in seguito ad una costruzione di tutto il complesso anatomo-fisiologico adatto. Galoppo il galoppo è una sequela di salti anche in questa andatura la costruzione anatomo-fisiologica deve essere adatta. Il cane deve essere nel quadrato, avere una groppa orizzontale, spalla con inclinazione di all orizzonte, metacarpi poco inclinati. Ambio in questa andatura gli arti si muovono per bipede laterale con oscillazioni laterali molto accentuate. L ambio ad eccezione di poche razze è considerata andatura difettosa.

58 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 58 APPIOMBI Per appiombo si intende la giusta direzione che devono avere gli arti in rapporto al suolo, affinché il peso del corpo sia sopportato meglio. Per valutare gli appiombi il cane deve essere piazzato in modo che guardando il soggetto di fianco il bipede copre il controlaterale, e guardando di fronte l anteriore copra il posteriore. Si dice regolare l appiombo quando: la direttrice dell arto segue il filo a piombo e il centro di sospensione e quello d appoggio sono sulla medesima verticale. Appiombi degli arti anteriori visti di profilo Sono determinati da due linee fondamentali di cui l una partendo dalla punta della spalla tocca il suolo sfiorando la punta delle dita; la seconda linea partendo dal centro del gomito deve dividere l arto a metà e toccare il suolo appena dietro ai cuscinetti digitali. Se la prima linea cade a distanza dalla punta delle dita il cane dicasi riunito al davanti o sotto di sé ; se, al contrario essa cade nel piede del soggetto, il cane

59 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA APPIOMBI dicesi disteso al davanti o fuori di sé. La seconda linea fondamentale deve dividere l arto a metà se ciò non avviene può essere per arrembatura del carpo o se cade troppo all indietro può essere il metacarpo troppo disteso. Appiombi degli arti anteriori visti di fronte Sono determinati da una linea che partendo dalla punta della spalla deve dividere a metà l avambraccio, il carpo e metacarpo e cadere avanti al piede. L arto anteriore a volte è deviato dalla verticale per cui l animale appare aperto o chiuso davanti; avambraccio a lira; mancino (consiste nella rotazione all infuori del metacarpo e falangi); cagnolo (consiste nella rotazione all interno del metacarpo e falangi). Appiombi degli arti posteriori visti di profilo 59 E necessario tracciare la linea fondamentale verticale dalla punta della natica deve incontrare la punta del garretto e cadere al suolo appena dietro al cuscinetto plantare.

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61 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 61 APPIOMBI DEGLI ARTI ANTERIORI VISTI DAVANTI Mancino Cagnolo Ipertrofia delle ossa Carpiane Gomiti aperti

62 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 62 APPIOMBI Se l intero arto è spostato all indietro il soggetto si dice disteso al di dietro o fuori di sé; nel caso contrario si dice riunito al di dietro o sotto di sé. Appiombi degli arti posteriori visti da dietro La linea fondamentale che origina dalla punta della natica e cade al suolo divide tutto l arto a metà. Quando questo non avviene si possono avere gli stessi difetti dell arto anteriore e cioè quando i garretti chiudono e i piedi sono in fuori dalla linea si avrà il cane vaccino (mancino nell anteriore); se al contrario i garretti aprono e i piedi sono in dentro si ha il cane cagnolo sui posteriori. La giusta direzione degli appiombi determina: Stabilità nel soggetto, giusta apertura degli angoli articolari, distensione nelle andature, dispersione equilibrata delle pressioni sulla colonna vertebrale.

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64 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 64 APPIOMBI DEGLI ARTI POSTERIORI VISTI DA DIETRO Regolare Chiuso Aperto Cagnolo Vaccino

65 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 65 PREGI, DIFETTI, VIZI E TARE Pregio Per pregio si intende il perfetto adattamento di una regione o più regioni in rapporto alla funzione per la quale il soggetto è destinato. Certamente l insieme di più pregi delle diverse parti anatomiche del soggetto costituisce la bellezza. I pregi possono essere assoluti: quando sono richiesti a tutte le razze (es. un torace profondo, un rene corto, un garretto largo ecc.); relativi: Quando sono richiesti ad una razza o gruppo di razze. Difetto Quando una regione o parte del corpo non soddisfa lo scopo per il quale è destinato. Anche per i difetti esistono quelli assoluti e quelli relativi. I difetti possono altresì essere: Congeniti o Acquisiti. Questa distinzione, per l Esperto Giudice assume grande importanza in quanto i primi sono trasmissibili, i secondi possono esserlo assai raramente. Vizio Il vizio è un carattere psichico, sempre trasmissibile e quindi deve essere considerato gravissimo. La paura o l aggressività senza motivo, rendono il cane inservibile nel primo caso e pericoloso nel secondo.

66 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 66 PREGI, DIFETTI, VIZI E TARE Tara Per tara, in cinognostica, si considera ogni alterazione della pelle e delle parti sottostanti; vanno compresi nelle tare anche gli esiti da interventi chirurgici. Le tare possono essere tare dure, se interessano le parti cartilaginee o ossee e tare molli, se interessano la pelle. Anche in questo caso l esaminatore dovrà dare il giusto peso alle alterazioni considerando: la trasmissibilità, la funzionalità e o la sola esteticità.

67 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 67 CONCETTTO DI BELLEZZA Dal punto di vista cino-tecnico la bellezza si identifica con l utilità. Un animale è bello solo quando risponde nel migliore dei modi allo scopo al quale si destina. Perciò bello e utile sono sinonimi. Cornevin divide la bellezza in: convenzionale, armonica e di adattamento. A questi concetti di bellezza va aggiunta quella psichica, la più importante. Per noi la prima ha poca importanza in quanto richiesta solo dalla moda, la seconda (bellezza armonica) si identifica nell esattezza delle proporzioni delle sigole regioni e nei rapporti giusti fra le leggi della statica e della cinematica, quello che assurge a grande importanza è la bellezza di adattamento in quanto l armonia delle singole parti e delle forme coincide con la funzione per cui l animale è destinato. A cosa potrebbero servire le altre bellezze se in un cane da caccia al primo colpo di fucile fugge o dimostra paura? Ecco allora che si spiega l importanza del quarto concetto di bellezza, la bellezza psichica e morale. E del tutto preferibile un cane Molto buono ed equilibrato che un cane Eccellente, ma con equilibrio psichico alterato.

68 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 68 MECCANICA ANIMALE Il movimento, l equilibrio e le posizioni del cane sono studiati da una parte della Cinognostica denominata meccanica animale. Essa comprende la statica e la cinematica. La statica studia l equilibrio e i rapporti delle forze tra loro, la cinematica invece studia le dinamiche di movimento. L apparato scheletrico del cane che compone l impalcatura funge da sostegno e da organo passivo sui movimenti, l apparato muscolare è il vero motore della macchina animale. I muscoli hanno la proprietà di contrarsi determinando i movimenti dei raggi ossei dove sono inseriti. Contraendosi, sotto lo stimolo nervoso, sviluppano forze che vincono le resistenze date dai muscoli antagonisti e del peso degli arti e del corpo. Sono i muscoli, le ossa e le giunture nel loro insieme a formare la macchina animale che deve sottostare a leggi della fisica che governano i principi delle macchine semplici o leve nei suoi tre generi.

69 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 69 STATICA ANIMALE Quando due forze che agiscono su un corpo contrastano fra di loro eliminandosi, danno origine all equilibrio del corpo stesso. I fattori della stabilità sono: l estensione della base d appoggio e la distanza tra il baricentro dell animale e la base d appoggio stessa. Più breve è questa distanza e più larga la base d appoggio più stabile sarà l animale anche nelle andature; per cui i cani brachimorfi, ad arti brevi e distanziati saranno molto più stabili dei dolicomorfi che hanno arti lunghi e poco distanziati. Siccome la velocità è indirettamente proporzionale alla stabilità, si deduce che il cane dolicomorfo sia meno stabile ed obbligato a compiere dei movimenti per ristabilire l equilibrio. Il trottatore essendo iscritto nel rettangolo aumenta la superficie di appoggio rispetto ai galoppatori che sono inscritti nel quadrato e perciò avrà un andatura più stabile.

70 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 70 CINEMATICA ANIMALE Questa disciplina studia i movimenti del cane in rapporto allo spazio ed al tempo. Essi possono essere progressivi (varie andature e salto), regressivi (rinculo) e quelli eseguiti sul posto. I più importanti sono i progressivi poiché determinano le andature. I movimenti progressivi si articolano in: impulso, appoggio e sospensione. Nell impulso il treno anteriore sostiene il peso del corpo e riceve la spinta dal treno posteriore. L impulso quindi viene dagli arti posteriori o pelvici i cui segmenti ossei sono più lunghi e formano tra loro degli angli più chiusi degli anteriori. Dal garretto parte una forza che spinge l arto indietro, siccome il piede appoggia al suolo si ha come risultato la proiezione in avanti del tronco. Questa forza si propaga in avanti, fino agli arti anteriori, attraverso il bacino e la colonna vertebrale spostando il centro di gravità, l animale per non perdere l equilibrio porta in avanti l arto anteriore ma intanto dal posteriore parte un nuovo impulso, e così ricomincia il ciclo. Quando l arto è a contatto del suolo si dice che sia in appoggio diviso in tre tempi

71 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 71 CRITERI DI GIUDIZIO Il criterio di giudizio è determinato innanzi tutto dall osservanza dello standard della razza che stiamo valutando. Lo standard è rappresentato dalla descrizione dei caratteri etnici della razza. La descrizione di tali caratteri deve essere precisa e analitica, rispettando la nomenclatura scientifica espressa in un unico linguaggio (usato in Cinognostica e da tutti gli Esperti Giudici).

72 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 72 CRITERI DI GIUDIZIO Nella valutazione del cane di fondamentale importanza ricopre la valutazione del tipo, ricercando i pregi e i difetti nel rispetto dei caratteri etnici e morfologici previsti dallo standard. Il valore dei pregi e l importanza dei difetti dovranno sempre richiamarsi ai caratteri trasmissibili. La selezione si fonda sulla profonda conoscenza dei caratteri genetici qualitativi e quantitativi. I pregi e i difetti, nel cane, si riscontrano nell attenta osservazione: della sua socialità, dall espressione, delle regioni anatomiche funzionali, dell armonia delle forme, dall eleganza nei movimenti e per le proprie condizioni di salute e di forma. E di fondamentale importanza esaminare il soggetto in tutte le sue peculiarità e costruire il giudizio secondo criteri oggettivi, sapendo che viviamo le nostre preferenze.

73 CINOGNOSTICA DESCRITTIVA 73 CRITERI DI GIUDIZIO 1 PSICHE 2 IL TIPO (testa e coda) 3 LA COSTRUZIONE (tutte le regioni anatomiche) 4 LA DISTINZIONE (collo, portamento della coda movimento ecc.)

74 PROVE DI LAVORO 74 FONDAMENTI PER UN ESPERTO GIUDICE IN PROVE DI LAVORO PER CANI DA SEGUITA SU CINGHIALE E LEPRE

75 GIUDICE: ETICA E COMPORTAMENTO PROFESSIONALITA' - SAPER ESSERE - SAPER FARE INDISPENSABILITA' DI UN LINGUAGGIO CORRETTO ED APPROPRIATO FERMEZZA NELLE DECISIONI RICERCA DEL DIALOGO CON IL CONCORRENTE EVITARE RAPPORTI AMICALI, PETTEGOLEZZI O CRITICHE METTERE IN RISALTO VOLONTA' E SPIRITO DI SACRIFICIO DEVE DIMOSTRARE DI CANOSCERE E DI SAPERE SENZA ATTEGGIARSI A SACCENTE RICERCA DELLA COLLABORAZIONE COL CONCORRENTI SENZA PRETENDERLA PUO' ESSERE EMOTIVAMENTE COINVOLTO MA IMPARZIALE DEVE EVITARE DISCUSSIONI O EVENTUALI PROVOCAZIONI REDIGERE UNA RELAZIONE BREVE, ESATTA CON UNA TERMINOLOGIA APPROPRIATA E CORRETTA NON DIMENTICARE CHE PUNTEGGIO E RELAZIONE SCRITTA NON DEVONO ESSERE IN CONTRASTO 75

76 RICORDATI CHE: PROVE DI LAVORO 76 Non basta conoscere il cane, ma è necessario conoscere la biologia, l ecologia, i comportamenti, le abitudini e il territorio famigliare (home range), del selvatico oggetto della prova. E fondamentale conoscere la struttura di popolazione e di saper distinguere gli animali della stessa specie secondo: l età ed il sesso dall' esame del piede (impronte), dalle fatte, dall' alimentazione e dagli itinerari notturni e diurni. E estremamente importante capire il linguaggio del segugio, dal tono e dal ritmo della sua voce, che ti offre sicure informazioni (animale vicino o lontano).

77 PROVE DI LAVORO 77 RICORDATI: "Non avere mai fretta di suonare la tromba : riflessione, ponderazione e oggettività sono doti preziose.

78 RELAZIONE 78 Valutazione e descrizione ambientale Clima Temperatura Condizioni del terreno Condizioni orografiche del territorio

79 RELAZIONE 79 Valutazione e descrizione del singolo, della coppia o della muta Valutazione e descrizione generale Doti morfologiche (Omogeneità, tipicità e bellezza funzionale) Valutazione e descrizione Doti psichiche ( intelligenza - maneggevolezza - coesione) Doti fisiologiche (naso utile) Doti psico fisiche (hanimus passione voglia di lavorare) Doti psico fisiologiche (stile e metodo di lavoro nelle varie fasi)

80 RELAZIONE 80 Valutazione e descrizione delle fasi della cacciata Descrizione sintetica della cacciata Cronistoria delle fasi Citazione ed evidenziazione degli specialisti

81 ANALISI DELLE FASI DELLA CACCIATA ALLA SCIOLTA: disciplina, ubbidienza, maneggevolezza, correttezza, presa del terreno. CERCA: individuale fino al rilevamento della passata notturna, senza inutili scagni a vuoto o di gioia (ammissibili due tre minuti di svago, ma non graditi). ACCOSTAMENTO: spigliatezza, sicurezza, metodicità (fedeltà alla passata ed iniziativa), continuità d azione nella soluzione dei falli. 81

82 ANALISI DELLE FASI DELLA CACCIATA SCOVO: capacità di palesare la presenza del selvatico, percezione, sagacia, insistenza e sicurezza, caparbietà. ABBAIO a FERMO: attitudine, coraggio, insistenza senza aggressività, pause. SEGUITA: decisione, andatura, velocità (in relazione alla razza), capacità di controllo dell'animale, immediata soluzione di falli. Non dimenticare che nei falli dell'accostamento l'usta della passata è persistente, la traccia della seguita è evanescente. 82

83 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO CERCA Condotta con metodo ed iniziativa Condotta con passione, voglia di lavorare, brama del selvatico, incisività Condotta in modo ordinato con coordinazione fra segugi avvinti alla passata e segugi d'iniziativa (ambedue i metodi sono necessari) 83

84 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO RILEVAMENTO DELLA PASSATA Riflessività prima di emettere la voce Particolarità di rilevazione dell' effluvio dell'usta (sul piede, sul terreno o su arbusti (piste alte), segugio che conosce il mestiere Eccitazione sconsiderata (perdita di equilibrio) 84

85 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO ACCOSTAMENTO Condotto con decisione e sicurezza Valutazione delle difficoltà: attraversamento di canali, di strade, natura e condizioni orografiche del terreno, tipo di vegetazione, temperatura e clima. Valutazione del timbro, del tono, e del ritmo della voce. 85

86 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO SCOVO Capacità di riconoscere l ultimo fallo che precede il covo della lepre (o doppie ) Capacità di palesare la presenza del selvatico (lepre, capriolo) Caparbietà ed insistenza Dimostrazione di concentrazione e di sagacia 86

87 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO Dimostrazione di sicurezza ABBAIO a FERMO Indecisione con pause prolungate Coraggio, temerarietà, aggressività, paura, indifferenza Gradito l'abbaio di sicurezza e di insistenza; da penalizzare l'abbaio di aggressività, da escludere l'abbaio di paura e l'indifferenza. Non vanno penalizzati quei soggetti che non danno voce a fermo, ma che controllano il selvatico pronti alla seguita. 87

88 PARTICOLARITA DI GIUDIZIO NELLA PROVA DI LAVORO SEGUITA Spiccata determinazione nell inseguimento del selvatico in fuga dopo lo scovo (lepre, volpe, capriolo), accorciando, quanto possibile, le distanze. Capacità di risolvere rapidamente eventuali falli procurati, senza mai perdere la traccia. Capacità di gestire la distanza cane - cinghiale, con coraggio, sicurezza e decisione 88

89 ATTITUDINI DEI SEGUGI DA CINGHIALE ATTITUDINI PSICHICHE Intelligenza valutata su ogni selvatico Incisivo spirito di muta o di coppia Maneggevolezza Passione 89

90 ATTITUDINI DEI CANI DA SEGUITA ATTITUDINI MORFO FUNZIONALI Struttura morfologica perfetta rispondente allo standard di razza (leve e proporzioni nella distribuzione delle masse muscolari). Energia e spigliatezza d'azione e di movimenti. Caratteristiche di tipo e morfologiche rispondente agli habitats. 90

91 ATTITUDINI DEI CANI DA SEGUITA PARTICOLARITA Canizza incalzante sostenuta da un coro pieno, armonioso e piacevolissimo. Soluzione rapida dei falli Coesione e compattezza della muta 91

92 ATTITUDINI DEI CANI DA SEGUITA PARTICOLARITA : CARATTERE Per carattere di un cane noi intendiamo l'insieme delle disposizioni psiche e delle qualità naturali proprie di una determinata razza, che distinguono le peculiarità del comportamento considerate nella generalità dei soggetti. 92

93 ATTITUDINI DEI CANI DA SEGUITA PARTICOLARITA : TEMPERAMENTO Il temperamento, invece, in ogni cane si esprime in modo diverso e con caratteristiche Individuali in ogni soggetto di una determinata razza. La nota, il segno cioè per cui un Essere assume una fisionomia particolare e si distingue dagli altri. E il temperamento che fonda gli specialisti 93

94 CONOSCENZA DEGLI STANDARDS MORFOLOGICI E DI LAVORO DI RAZZE ITALIANE ED ESTERE IMPIEGATE IN ITALIA Segugio italiano pelo raso Segugio italiano pelo forte Segugi Maremmani Segugio Istriano a pelo raso e pelo forte Beagle Griffon Nivernais Ariegeois Anglo français de petite Vénerie Petit Bleu de Gascogne Griffon bleu de Gascogne Briquet griffon Vendéen Porcelaine 94

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