Inquinamento atmosferico

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1 Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio luglio 2015 Inquinamento atmosferico Nuovo Piano Regionale di Qualità dell'aria D.G.R. 23 Giugno 2015, n Approvazione del documento di specificazione dei contenuti del nuovo Piano Regionale di Qualita' dell'aria, ai fini dell'avvio del processo di pianificazione in materia di risanamento atmosferico e contestuale Valutazione Ambientale Strategica, ai sensi dell'art. 13 del d. lgs. 152/2006 e della d.g.r del 9 giugno Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 26 del 2 luglio 2015

2 Provvedimenti della Regione Piemonte: Deliberazione del Consiglio Regionale 11 gennaio 2007, n Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000, n. 43 (Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico). Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria, ai sensi degli articoli 8 e 9 decreto legislativo 4 agosto 1999, n Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento (B.U.R. n. 6 del 8 febbraio 2007) Deliberazione della Giunta Regionale 23 gennaio 2006, n Adozione dell accordo tra Regioni per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento atmosferico nell area della pianura padana. (B.U.R. n. 7 del 16 febbraio 2006) Deliberazione della Giunta Regionale 9 maggio 2005, n DGR n del 30 marzo Attuazione dei Piani d Azione per la riduzione delle emissioni in atmosfera. Definizione dell ambito di intervento per l anno Incentivazione per la diffusione dei veicoli a metano e gpl (Bollettino Ufficiale n. 19 del 12 / 05 / 2005) Deliberazione della Giunta Regionale 11 novembre 2002, n Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000 n. 43, Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. Aggiornamento dell assegnazione dei Comuni piemontesi alle Zone 1, 2 e 3. Indirizzi per la predisposizione e gestione dei Piani di Azione (Bollettino Ufficiale n. 47 del 21 / 11 / 2002) Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43. Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria. (B.U. 12 aprile 2000, 2 suppl. al n. 15) (22 gennaio 2007) Emissione a misura di Regione la parte quinta del Codice ambientale è dedicata alla tutela contro l inquinamento atmosferico l articolo 269 è dedicato all autorizzazione alle emissioni da parte degli impianti industriali

3 Deliberazione del Consiglio Regionale 11 gennaio 2007, n Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000, n. 43 (Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico). Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria, ai sensi degli articoli 8 e 9 decreto legislativo 4 agosto 1999, n Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento Stralcio di piano per il riscaldamento e la climatizzazione nell'ambito dell'aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria, il Consiglio Regionale l 11 gennaio 2007 ha approvato lo Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento. Lo Stralcio di Piano individua gli indirizzi, le prescrizioni e gli strumenti volti a: - promuovere la diffusione di tecnologie innovative a basse emissioni e ad elevata efficienza energetica, sia per quanto riguarda le nuove installazioni sia all'atto del fisiologico ricambio dello stock degli impianti di riscaldamento, al fine di migliorare le prestazioni emissive e migliorare l'efficienza energetica complessiva del sistema edificio-impianto, dei generatori di calore, dei sistemi distributivi e di regolazione; - favorire l'utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale e l'uso di fonti energetiche rinnovabili; - favorire l'adozione da parte del cittadino/consumatore di comportamenti atti a ridurre i consumi energetici e le emissioni derivanti dai sistemi di riscaldamento e di condizionamento. Bando diretto alla concessione di un contributo in conto interesse per l'incentivazione di interventi in materia di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni in atmosfera sono ammissibili a contributo gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione, finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, collocati sul territorio piemontese. Deliberazione della Giunta Regionale 23 gennaio 2006, n Adozione dell accordo tra Regioni per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento atmosferico nell area della pianura padana. È stato adottato l accordo, sottoscritto il 28 ottobre 2005, dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, contenente indirizzi comuni per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento atmosferico nella pianura padana prevede la costituzione di un Comitato di indirizzo congiunto, quale primo atto di un percorso comune per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell aria nella pianura padana la deliberazione sarà trasmessa alla Commissione Europea ed al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio.

4 Protocollo d'intesa tra Piemonte, Lombardia e Veneto si propone di fronteggiare l'emergenza ambientale con azioni sinergiche per ridurre le emissioni in atmosfera e potenziare il sistema infrastrutturale dell'italia settentrionale, con particolare riguardo alle reti autostradali, stradali e ferroviarie, all'intermodalità, alla logistica, al sistema portuale ed aeroportuale. Secondo la Regione Piemonte per fronteggiare l'inquinamento atmosferico occorrono azioni coordinate, condivise ed ampio raggio, in grado di superare la logica dei confini amministrativi di rispettiva competenza e mettere a sistema un'area vasta per contrastare un fenomeno che non conosce limiti territoriali. Le politiche ambientali devono sempre più operare in sinergia con le politiche di sviluppo del territorio e delle sue infrastrutture. La diminuzione delle percorrenze, la fluidificazione del traffico, il potenziamento delle ferrovie, lo sviluppo della logistica sono interventi che possono incidere positivamente sulla qualità dell'aria senza compromettere lo sviluppo produttivo. Nell'ambito dell'inquinamento ambientale, le tre Regioni sostengono che le direttive comunitarie impongono piani di azione che intervengano sulle diverse fonti di emissione per conseguire i limiti di qualità dell'aria previsti, che tuttavia non tengono conto delle effettive condizioni meteo-climatiche della pianura padana. Pertanto, intendono individuare congiuntamente un concreto piano d'intervento finalizzato all'individuazione di immediate azioni per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, quali ad esempio misure immediate per fronteggiare i periodi critici e, in prospettiva, per incentivare l'inserimento sul mercato di veicoli ecologici e lo sviluppo della rete di distribuzione di carburante ecologico. Questo piano verrà concordato con il Governo e la Commissione europea per la definizione di misure e finanziamenti specifici. Deliberazione della Giunta Regionale 11 novembre 2002, n Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000 n. 43, Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. Aggiornamento dell assegnazione dei Comuni piemontesi alle Zone 1, 2 e 3. Indirizzi per la predisposizione e gestione dei Piani di Azione E stata approvata l individuazione delle Zone di Piano, per le quali le Province predispongono i Piani di Azione. Le Province esercitano il potere sostitutivo nei confronti dei Comuni, in caso di inerzia nell attuazione delle misure stabilite nei Piani di Azione;

5 Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43. Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria. la legge disciplina gli obiettivi e le procedure per l'approvazione del piano per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria per il miglioramento della qualità della vita, per la salvaguardia dell'ambiente, per garantire gli usi legittimi del territorio la Regione a) impartisce le direttive generali agli enti locali per l'espletamento delle funzioni loro affidate; b) elabora ed approva il piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell'aria, quale parte del piano regionale per l'ambiente e) individua le zone in cui possono verificarsi episodi acuti di inquinamento atmosferico ed elabora i criteri e le procedure per la gestione ed il superamento di detti episodi acuti le Province b) attuano la programmazione e gli interventi necessari alla riduzione degli inquinanti secondo gli obiettivi generali fissati dal piano; c) elaborano con i comuni interessati i piani d'intervento operativo d) garantiscono il controllo delle emissioni e a tal fine emanano i provvedimenti autorizzativi h) esercitano il potere sostitutivo nei confronti dei comuni in caso di inerzia nell'attuazione degli interventi per la gestione operativa di episodi acuti di inquinamento atmosferico; formulano proposte alla Giunta regionale per l'individuazione di zone in cui si rendano necessari particolari interventi di miglioramento o tutela della qualità dell'aria I comuni a) attuano gli interventi operativi per la gestione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico in attuazione dei piani provinciali b) provvedono al controllo delle emissioni in atmosfera degli impianti termici degli edifici di civile abitazione; e) formulano proposte alla Giunta provinciale per l'individuazione di zone in cui si rendano necessari particolari interventi di miglioramento o tutela della qualità dell'aria.

6 l'agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) provvede a segnalare tempestivamente agli enti stessi le violazioni del d.p.r. 203/1988 nonché della presente legge e degli atti susseguenti. Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria costituisce lo strumento per la programmazione, il coordinamento ed il controllo in materia di inquinamento atmosferico nell'ambito del più generale Piano regionale di tutela ambientale, è approvato in attuazione della normativa comunitaria e nazionale e può articolarsi in piani stralcio o parti di piano nei quali sono individuati gli obiettivi di riduzione e di controllo delle emissioni in atmosfera che devono essere perseguiti per particolari problematiche, per particolari inquinanti, per specifiche aree territoriali caratterizzate da omogeneità dal punto di vista delle caratteristiche emissive, di densità di popolazione, di intensità del traffico, orografiche, meteoclimatiche e della distribuzione spaziale dei livelli di inquinamento raggiunti ed in relazione al valore paesaggistico-ambientale. Lo stralcio viene predisposto dalla Giunta regionale d'intesa con le province e approvato con deliberazione del Consiglio regionale. Criteri per la elaborazione e la definizione dei piani stralcio e del piano nel suo complesso sotto il profilo territoriale si terrà conto dei seguenti elementi: 1) gli agglomerati, ivi comprese le aree urbane e le conurbazioni; 2) area metropolitana torinese, intendendosi per tale l'area individuata nella proposta di Piano regionale dei trasporti; 3) aree protette, come definite dalla legge regionale 22 marzo 1990, n. 12 (Nuove norme in materia di aree protette); 4) aree industriali e aree a rischio di cui alla normativa comunitaria e nazionale. sotto il profilo delle sorgenti si terrà conto dei seguenti elementi : 1) impianti produttivi, attività agricole e terziarie; 2) insediamenti civili; 3) traffico; 4) sorgenti naturali. Individuazione delle zone in cui possono verificarsi episodi acuti di inquinamento atmosferico sono aggiornate le zone in cui possono verificarsi fenomeni acuti di inquinamento atmosferico. La Giunta regionale, previa consultazione con le province, aggiorna obiettivi e criteri per la gestione degli episodi acuti, in relazione all'evoluzione della normativa in materia.

7 Provvedimenti dello Stato: DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35. (13G00101) (GU n.124 del Suppl. Ordinario n. 42) Valutazione e gestione della qualità dell'aria Regioni garanti dell aria pulita, la zonizzazione sarà il primo obbligo il DECRETO LEGISLATIVO 13 agosto 2010, n. 155 recepisce la direttiva 2008/50/CE e istituisce un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente finalizzato a: a) individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso; b) valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale; c) ottenere informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate; d) mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi; e) garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente; f) realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'unione europea in materia di inquinamento atmosferico. DECRETO LEGISLATIVO 24 dicembre 2012, n. 250 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa. (13G00027) (GU n. 23 del ) DECRETO LEGISLATIVO 13 agosto 2010, n. 155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa. (10G0177) (GU n. 216 del Suppl. Ordinario n.217)

8 DECRETO LEGISLATIVO 24 dicembre 2012, n. 250 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa. (13G00027) note: Entrata in vigore del provvedimento: 12/02/2013 si evidenzia l Art. 16 Modifiche all'appendice I del decreto legislativo 13 agosto 2010, n All'Appendice I al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, sono apportate le seguenti modifiche: a) al punto 1 dopo le parole: «di zonizzazione» sono inserite le seguenti: «, ai fini della protezione della salute umana,»; b) al punto 4 le parole: «il processo di zonizzazione» sono sostituite dalle seguenti: «il processo di delimitazione delle zone diverse dagli agglomerati». Provvedimenti dello Stato: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 23 febbraio 2011 Formato per l'invio dei progetti di zonizzazione e di classificazione del territorio ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 13 agosto 2010, n (11A03806) (GU n. 74 del Suppl. Ordinario n. 87) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 28 febbraio 2008 Approvazione della proposta di decisione di assegnazione delle quote di CO2, per il periodo (GU n. 291 del Suppl. Ordinario n.275) DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. (G.U. n. 88 del 14 aprile Suppl. Ordinario n. 96) DECRETO LEGISLATIVO 21 maggio 2004, n. 171 Attuazione della direttiva 2001/81/CE relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici. (G.U. n. 165 del 16 luglio 2004)

9 DECRETO 1 ottobre 2002, n. 261 Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n (G.U , n. 272, Serie Generale) D.Lgs , n. 351 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente (G.U , n. 241, Serie Generale) D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale 269. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera. per tutti gli impianti che producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione ai sensi della parte quinta del presente decreto. Ai fini del rilascio dell'autorizzazione, l'autorità competente indice, entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, una conferenza di servizi. L'autorizzazione rilasciata ai sensi del presente articolo ha una durata di 15 anni. DECRETO LEGISLATIVO 21 maggio 2004, n. 171 Attuazione della direttiva 2001/81/CE relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici. Art. 3. Programma nazionale di riduzione delle emissioni Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio entro 8 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sottopone al CIPE il programma nazionale di riduzione delle emissioni, che aggiorna il «Programma nazionale per la progressiva riduzione delle emissioni nazionali annue di biossido di zolfo, di ossidi di azoto, di composti organici volatili e di ammoniaca» notificato alla Commissione europea, contiene gli obiettivi di riduzione delle emissioni individua le misure ulteriori rispetto a quelle previste dalla vigente normativa necessarie ad assicurare il rispetto dei limiti.

10 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 1 ottobre 2002, n. 261 Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n Il presente regolamento stabilisce: le direttive tecniche le regioni provvedono ad effettuare, ove non disponibili, misure rappresentative al fine di valutare preliminarmente la qualità dell'aria ambiente ed individuare le zone di cui agli articoli 7, 8 e 9 del citato decreto legislativo n. 351 del 1999; i criteri per l'elaborazione dei piani e dei programmi per il raggiungimento, entro i termini stabiliti, dei valori limite nelle zone e negli agglomerati di cui al medesimo articolo 8; le direttive le regioni adottano un piano per il mantenimento della qualità dell'aria nelle zone di cui al medesimo articolo 9. D. Lgs. 4 agosto 1999, n. 351 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente definisce i principi per: a) stabilire gli obiettivi per la qualità dell'aria ambiente, al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso; b) valutare la qualità dell'aria ambiente sul territorio nazionale in base a criteri e metodi comuni; c) disporre di informazioni adeguate sulla qualità dell'aria ambiente e far sì che siano rese pubbliche, con particolare riferimento al superamento delle soglie d'allarme; d) mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi.

11 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 20 settembre 2002 Modalità per la garanzia della qualità del sistema delle misure di inquinamento atmosferico, ai sensi del decreto legislativo n. 351/1999. Nell'elaborazione dei piani e programmi le regioni assicurano un elevato livello di tutela dell'ambiente e della salute umana e si attengono, in particolare, ai seguenti obiettivi e principi: a) miglioramento generalizzato dell'ambiente e della qualità della vita, evitando il trasferimento dell'inquinamento tra i diversi settori ambientali; b) coerenza delle misure adottate nel piano con gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni sottoscritti dall'italia in accordi internazionali o derivanti dalla normativa comunitaria; c) integrazione delle esigenze ambientali nelle politiche settoriali, al fine di assicurare uno sviluppo sociale ed economico sostenibile.

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