DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: CONSERVAZIONE E TUTELA QUALITA' DELL'AMBIENTE

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1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL /12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 20/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: CONSERVAZIONE E TUTELA QUALITA' DELL'AMBIENTE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Adozione dell'aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) in attuazione al D.lgs.152/2006 e ss. mm. ii. (RODOLICO SILVANA) (RODOLICO SILVANA) (A. PALOMBO) (V. CONSOLI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE RAPPORTI CON IL CONSIGLIO, AMBIENTE, RIFIUTI (Buschini Mauro) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 27/12/2016 prot. 886 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 7 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 OGGETTO: Adozione dell aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) in attuazione al D.lgs.152/2006 e ss. mm. ii. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente e Rifiuti; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni ed integrazioni riguardante: Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale ; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, avente ad oggetto Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ; VISTA la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque; VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale e successive modificazioni ed integrazioni che, in particolare, alla Parte Terza detta disposizioni in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche; VISTA la Deliberazione del Consiglio regionale del 27 settembre 2007, n. 42 di approvazione del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) ai sensi del d.lgs.152/99 e successive modifiche ed integrazioni; VISTE le Direttive: 2006/118/CE sulla protezione delle acque sotterranee dall inquinamento e dal deterioramento; 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane; 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole, 98/83/CE concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano; 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione; 2008/105/CE concernente lo standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque; 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni; 2008/56/CE direttiva quadro sulla strategia per l ambiente marino; VISTA la Legge Regionale n. 45 del 6 ottobre 1998 e ss.mm.ii. avente per oggetto Istituzione dell Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA); VISTA la Legge Regionale n. 53 del 11 dicembre 1998 concernente Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n.183 ; VISTO il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 19 aprile 1999 recante "Approvazione del codice di buona pratica agricola"; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n.5817 del 14 dicembre 1999 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236, art.9 e decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, art.21. Approvazione ed Pagina 2 / 7

3 emanazione delle direttive per l attuazione delle competenze regionali. Direttive per l individuazione delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n.317 dell 11 aprile 2003 Designazione delle aree sensibili e dei bacini drenanti della Regione Lazio ai sensi della direttiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991 ; VISTO il Decreto Ministeriale 12 giugno 2003, n.185 Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell articolo 26, comma 2, del D.Lgs.11 maggio 1999, n.152 ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 767 del 6 agosto 2004 Individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola in attuazione della direttiva 91/676/CEE e del D.Lgs.152/99, successivamente modificato con D.Lgs 258/2000 ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 172 del 18 febbraio 2005 relativa al Piano regionale per il controllo e la valutazione di eventuali effetti derivanti dall utilizzazione dei prodotti fitosanitari sui comparti ambientali vulnerabili; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 222 del 25 febbraio 2005: Monitoraggio delle acque sotterranee. Rilevazione dei fattori meteo-climatici e idrologici per il calcolo del bilancio idrico degli acquiferi ; VISTO il Regolamento regionale n. 14 del 23 novembre 2007 Programma d azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 445 del 16 giugno 2009 D.C.R. 27 settembre 2007, n.42 art.19, comma 2 Provvedimenti per la Tutela dei Laghi Albano e di Nemi e degli acquiferi dei Colli Albani. Modifica alla D.G.R del 5 dicembre 2003; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n.116 del 19 febbraio 2010 Designazione dell area sensibile del Golfo di Gaeta e dei bacini drenanti ad essa afferenti ai sensi della direttiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991e del D.lgs.3 aprile 2006, n.152 ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 219 del 13 maggio 2011: Adozione del documento concernente Caratteristiche tecniche degli impianti di fitodepurazione, degli impianti a servizio di installazioni, di insediamenti ed edifici isolati minori di 50 abitanti equivalenti e degli impianti per il trattamento dei reflui di agglomerati minori di 2000 abitanti equivalenti ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 563 del 25 novembre 2011 Attuazione delle disposizioni di cui all allegato 3, punto 1, alla parte III del D.Lgs.152/2006, come modificato dal decreto ministeriale 16 giugno 2008, n.131. Approvazione della Tipizzazione dei corpi idrici superficiali della Regione Lazio ; VISTA la Determinazione n. A01904 del 13 marzo 2012 Attuazione dell articolo 92 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Conferma delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, designate con D.G.R. n. 767 del 6 agosto 2004; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 414 del 6 agosto 2012 Procedure per il rilascio di parere su opere edilizie realizzate all interno delle aree di salvaguardia di captazioni idropotabili a servizio di un acquedotto pubblico, delimitate con provvedimento regionale ; Pagina 3 / 7

4 VISTA la determinazione n. A00732 del 6 febbraio 2013 Utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue nel territorio della Regione Lazio al di fuori delle zone vulnerabili da nitrati. Attuazione del Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (mipaaf)) 7 aprile 2006 e della legge regionale n. 17 del 23 novembre 2006 ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 44 del 15 febbraio 2013 Attuazione delle disposizioni di cui all art.120 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. Individuazione della rete di monitoraggio delle acque superficiali della Regione Lazio ; VISTA la Determinazione A01477 del 27 febbraio 2013 Conferma delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, designate con D.G.R. n.767 del 6 agosto 2004 e del r.r. n.14/2007 Programma d Azione da attuare in dette zone ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 127 del 5 giugno 2013 Convalida della Determinazione n. A01477 del 27 febbraio 2013, avente ad oggetto Conferma delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, designate con D.G.R. n. 767 del 6 agosto 2004 e del r.r. n. 14/2007 Programma d Azione da attuare in dette zone ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 47 del 4 febbraio 2014 Linee guida per l aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR) approvato con D.C.R. n. 42 del 27 settembre 2007 della Regione Lazio ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 256 del 13 maggio 2014 D.Lgs.152/2006 art.94 comma 2 Direttive per l individuazione dell area di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano distribuite a terzi mediante approvvigionamenti autonomi ; VISTA la Determinazione n.g10200 del 15 luglio 2014 avente per oggetto: Istituzione di un Comitato di Coordinamento e di un Tavolo Tecnico Multidisciplinare ai fini dell attuazione dell aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque ai sensi dell art. 121 del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii. e D.G.R.47/2014 ; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 440 del 4 agosto 2015 Approvazione del Documento propedeutico alla costruzione dell aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale ; VISTO il Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 39 del 24 febbraio 2015 Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d impiego dell acqua ; VISTA la Determinazione n. G15246 del 7 dicembre 2015 Approvazione del Documento regionale propedeutico alla predisposizione dei piani di gestione dei distretti idrografici ; VISTO il D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., ed in particolare gli art , nonché la parte B dell Allegato 4 alla Parte Terza dello stesso decreto; CONSIDERATO che il Piano costituisce lo specifico Piano di settore in materia di tutela e gestione delle acque, ai sensi del succitato articolo 121 del D.lgs. n. 152/2006; TENUTO CONTO che il Piano è redatto sulla base degli obiettivi e delle priorità degli interventi stabiliti dalle Autorità di Distretto Idrografico; Pagina 4 / 7

5 TENUTO CONTO che il citato art. 121 prevede tra l altro che il Piano venga aggiornato ogni sei anni; CONSIDERATO che il comma 4 dell art.121 del D.lgs. 152/2006 prevede che il Piano di tutela deve contenere, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi, le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, in particolare: - i risultati dell'attività conoscitiva; - l'individuazione degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione; - l'elenco dei corpi idrici a specifica destinazione e delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall'inquinamento e di risanamento; - le misure di tutela qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico; - l'indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità; - il programma di verifica dell'efficacia degli interventi previsti; - gli interventi di bonifica dei corpi idrici; - i dati in possesso delle autorità e agenzie competenti rispetto al monitoraggio delle acque di falda delle aree interessate e delle acque potabili dei comuni interessati, rilevati e periodicamente aggiornati presso la rete di monitoraggio esistente, da pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadini; - l'analisi economica di cui all'allegato 10 alla parte terza del presente decreto e le misure previste al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui all'articolo 119 concernenti il recupero dei costi dei servizi idrici; - le risorse finanziarie previste a legislazione vigente. CONSIDERATO che la Regione Lazio ha affidato l incarico per la redazione dell aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (Arpa Lazio) con convenzione tra le parti (Determinazione n. G07428 del 21 maggio 2014); TENUTO CONTO che per quanto riguarda le azioni regionali da attivare rimangono in capo ad ogni singolo Assessorato le competenze ad esso attribuite dal Presidente della Giunta Regionale; VISTO il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 il quale prevede che venga effettuata una valutazione ambientale strategica (VAS) anche per i piani elaborati per la valutazione e la gestione delle acque e ne definisce le modalità di svolgimento; RILEVATA l opportunità di coordinare le procedure di deposito e pubblicità previste dal D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. nel modo seguente: - la pubblicazione sul BURL della deliberazione di adozione dell aggiornamento del Piano contenente le Norme di Attuazione del Piano stesso, costituisce avviso pubblico per l attivazione delle consultazioni; - il Piano aggiornato è depositato presso gli uffici dell autorità procedente e dell autorità competente alla VAS ed è pubblicato sul sito web della Regione, nonché trasmesso alle Province per il deposito; - CONSIDERATO che è stata esperita la fase di consultazione per la definizione della portata e il dettaglio delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale; Pagina 5 / 7

6 CONSIDERATO che è stata inoltrata istanza di parere relativo alla necessità di sottoporre il Piano al Comitato regionale per il territorio, ai sensi dell art.16 della L.R. 22 dicembre 1999, n.38 e che, decorsi inutilmente i termini fissati all art.12 della succitata legge, si prescinde dal parere; VISTO il Piano, parte integrante del presente atto, che si articola, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. nel modo seguente: Indice a) Quadro programmatico e procedurale di riferimento b) Inquadramento territoriale del piano c) Quadro delle pressioni e degli impatti d) Qualità ambientale dell ecosistema acqua e) Obiettivi del Piano f) Programma delle misure g) Valutazione economica ed ambientale del programma delle misure h) Obiettivi del Piano e programma di attuazione delle relative misure i) Analisi economica a. Allegati: 1. Allegati ai capitoli 2. Tavole di Piano 3. Atlante dei Bacini 4. Norme di attuazione 5. Rapporto Ambientale 6. Sintesi non tecnica DELIBERA le premesse fanno parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: 1. di adottare l aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR), parte integrante della presente deliberazione, articolato nel modo seguente: Indice Quadro programmatico e procedurale di riferimento Inquadramento territoriale del piano Quadro delle pressioni e degli impatti Qualità ambientale dell ecosistema acqua Obiettivi del Piano Programma delle misure Valutazione economica ed ambientale del programma delle misure Obiettivi del Piano e programma di attuazione delle relative misure Pagina 6 / 7

7 Analisi economica Allegati: Allegati ai capitoli Tavole di Piano Atlante dei Bacini Norme di attuazione Rapporto Ambientale Sintesi non tecnica La presente deliberazione sarà pubblicata sul BURL. La pubblicazione costituirà avviso per l attivazione delle consultazioni della Giunta regionale e delle Province nonché per il pubblico e chiunque, entro il termine di sessanta giorni, potrà presentare proprie osservazioni all autorità competente e all autorità procedente, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Il Piano sarà pubblicato sul sito web della Regione Lazio e depositato presso gli uffici dell autorità procedente, Direzione regionale Ambiente e Sistemi Naturali, Area Conservazione e Tutela qualità dell ambiente e dell autorità competente alla VAS, Direzione regionale Territorio, Urbanistica e mobilità, Area Autorizzazioni paesaggistiche e Valutazione Ambientale Strategica. Il Piano verrà trasmesso alle Province per il deposito e per l attivazione delle consultazioni di competenza. Pagina 7 / 7

8 ALLEGATI NON VISIBILI PER PROBLEMI TECNICI DOVUTI ALLE DIMENSIONI DEI FILES

9 Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

10 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL /12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 20/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: LAVORO Area: VERTENZE E INTERVENTI A SOSTEGNO DEL REDDITO Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Art. 44, comma 6-bis D. Lgs. 14 settembre 2015 n.148 Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 34 del Utilizzo delle risorse per politiche attive del lavoro. (FONTANA RAFFAELE) (FONTANA RAFFAELE) (F. COSTANZO) (M. NOCCIOLI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE LAVORO, PERSONALE, E PARI OPPORTUNITA' (Valente Lucia) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 22/12/2016 prot. 861 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 6 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

11 Oggetto: Art. 44, comma 6-bis D. Lgs. 14 settembre 2015 n.148 Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 34 del Utilizzo delle risorse per politiche attive del lavoro LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Personale; VISTI - l art. 44, comma 6, del d.lgs. 14 settembre 2015 n.148 che prevede, per l'anno 2015, che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del D.I. 1 agosto 2014, n , in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite; - l art. 1, comma 304, della l. 28 dicembre 2015, n. 208 che, tra l altro, per l anno 2016, prevede che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del citato decreto n /14, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite; - l'art. 2, comma 1, lett. f) punto 1, del d.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, stabilisce che le Regioni e le Province autonome possano disporre, nell'anno 2016, dell'utilizzo delle risorse a esse attribuite in misura non superiore al 50 per cento delle risorse assegnate, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del D.I. 1 agosto 2014, n ; - l art. 2, comma 1, lett. f) punto 1, del d.lgs. sopra citato, il quale prevede che nella determinazione della quota di riserva possano essere utilizzate le risorse assegnate dallo Stato alla Regione negli anni e 2016 con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione; - la circolare n. 34 del 4 novembre 2016 con la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito le prime indicazioni e chiarimenti operativi in merito; - la circolare n. 217 del 13 dicembre 2016 con la quale l Inps ha fornito le indicazioni per l attuazione dell art. 44, comma 6-bis, del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 148, introdotto dal d.lgs. 24 settembre 2016, n. 185 e dalla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 34 del 4 novembre 2016; - l Accordo Quadro Regione Lazio - Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto in data 11 gennaio 2016; - l Addendum all Accordo Quadro Regione Lazio - Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto in data 8 novembre 2016; Pagina 2 / 6

12 - l integrazione all Addendum ammortizzatori sociali in deroga dell 8 novembre 2016 tra la Regione Lazio e le parti sociali sottoscritto in data 1 dicembre 2016; - l integrazione all Addendum ammortizzatori sociali in deroga dell 8 novembre 2016 tra la Regione Lazio e le parti sociali sottoscritto in data 19 dicembre 2016; CONSIDERATO CHE - l art. 2, comma 1, lett. f) punto 1, del d.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, dispone che la possibilità di ampliare la quota di riserva fino a un massimo del 50 per cento delle risorse assegnate per i trattamenti di integrazione salariale e di mobilità in deroga 2016 è condizionata alla disponibilità effettiva delle risorse finanziarie residue attribuite alla Regione Lazio. - dal Monitoraggio dell Inps relativo alle spese CIG e Mobilità in deroga per prestazioni di competenza 2013, 2014, 2015 e 2016, alla data del 11 dicembre 2016 risultano stimate economie a disposizione della Regione Lazio per importo pari euro ,00, fatte salve ulteriori modifiche e integrazioni derivanti da successive disposizioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e/o dell Inps; - il fabbisogno economico per le politiche passive, così come indicate nell Addendum all accordo quadro dell 8 novembre 2016 e nell integrazione all Addendum del 1 dicembre 2016, è stimato in euro ,00, fatte salve ulteriori modifiche e/o integrazioni derivanti da successive disposizioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e/o dell Inps; - a norma della lett. e) dell Addendum dell Accordo quadro Regione Lazio - Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto in data 8 novembre 2016 e successivamente modificato dall integrazione all Addendum ammortizzatori sociali in deroga del 19 dicembre 2016, le Parti hanno destinato fino al limite di Euro ,00 delle risorse disponibili alle politiche attive finalizzate prioritariamente: alla riqualificazione o alla rioccupazione dei lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti in un area di crisi industriale complessa o la cui crisi abbia rilievo nazionale, ovvero ai lavoratori percettori di indennità di mobilità in deroga di cui al successivo punto f). In via secondaria per la riqualificazione o la rioccupazione sia dei lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti nel restante territorio della Regione Lazio, sia per persone disoccupate, prive di lavoro e/o svantaggiati residenti nella Regione Lazio. - A norma della lettera f) dell Accordo quadro Regione Lazio - Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto in data 8 novembre 2016 e successivamente modificato dalle integrazione all Addendum ammortizzatori sociali in deroga in data 1 dicembre 2016 e 19 Pagina 3 / 6

13 dicembre 2016, le Parti hanno subordinato il riconoscimento dei benefici della mobilità ordinaria, delle indennità Aspi e mini Aspi, Naspi allo svolgimento di politiche attive del lavoro. ATTESO CHE - a norma della lett. e) dell Addendum dell Accordo quadro Regione Lazio - Parti Sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto in data 8 novembre 2016 e successivamente modificato dall integrazione all Addendum ammortizzatori sociali in deroga del 19 dicembre 2016, le Parti hanno individuato di destinare le politiche attive a lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti in un area di crisi industriale complessa o la cui crisi abbia rilievo nazionale, a lavoratori percettori di indennità di mobilità in deroga, a lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti nel restante territorio della Regione Lazio, nonché a persone disoccupate, prive di lavoro e/o svantaggiati residenti nella Regione Lazio. CONSIDERATO CHE le azioni di politica attiva del lavoro attivabili sono le seguenti: a) contratto di ricollocazione e/o bonus assunzionale; b) percorsi di riqualificazione, di aggiornamento e di potenziamento delle competenze; c) interventi a beneficio della comunità territoriale di appartenenza in favore di persone over 60; d) sostegno autoimprenditorialità; e) tirocini di inserimento e/o reinserimento lavorativo; f) cofinanziamento di programmi nazionali e/o comunitari; g) azioni di welfare aziendale e/o di conciliazione dei tempi di vita-lavoro; h) misure volte a favorire il ricambio generazionale; i) sostegno alla contrattazione territoriale; il fabbisogno economico per le politiche passive è stimato in euro ,00, fatte salve ulteriori modifiche e/o integrazioni derivanti da successive disposizioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e/o dell Inps; Pagina 4 / 6

14 RITENUTO OPPORTUNO destinare la quota rimanente pari a Euro ,00 al finanziamento delle politiche attive di cui alle lett) a), b), c), d), e), f),g), h), i); per le motivazioni evidenziate in premessa che si richiamano integralmente DELIBERA di destinare la quota di riserva di cui all art 44, comma 6 bis, d.lgs. n secondo le seguenti modalità: 1. individuare il fabbisogno economico per le politiche passive in euro ,00, fatte salve ulteriori modifiche e/o integrazioni derivanti da successive disposizioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e/o dell Inps; 2. destinare la quota rimanente, pari a Euro ,00 al finanziamento delle politiche attive del lavoro. di individuare le seguenti azioni di politica attiva del lavoro: a) contratto di ricollocazione e/o bonus assunzionale; b) percorsi di riqualificazione, di aggiornamento e di potenziamento delle competenze; c) interventi a beneficio della comunità territoriale di appartenenza in favore di persone over 60; d) sostegno autoimprenditorialità; e) tirocini di inserimento e/o reinserimento lavorativo; f) cofinanziamento di programmi nazionali o comunitari; g) azioni di welfare aziendale o di conciliazione dei tempi di vita-lavoro; h) misure volte a favorire il ricambio generazionale; i) sostegno alla contrattazione territoriale; di destinare le politiche attive di cui sopra in favore di lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti in un area di crisi industriale complessa o la cui crisi abbia rilievo nazionale, di lavoratori percettori di indennità di mobilità in deroga, di lavoratori addetti presso datori di lavoro operanti nel restante territorio della Regione Lazio, nonché di persone disoccupate, prive di lavoro e/o svantaggiati residenti nella Regione Lazio. Pagina 5 / 6

15 di trasmettere la presente deliberazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali anche al fine di concordare le modalità operative di trasferimento e gestione delle risorse richieste. Il Direttore della Direzione regionale Lavoro, in conformità alle vigenti disposizioni di legge, adotta gli atti conseguenti e di competenza necessari alla concreta attuazione del presente provvedimento. Il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale. La presente deliberazione sarà pubblicata sul BURL nonché sul sito al fine di consentirne la massima divulgazione ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Pagina 6 / 6

16 Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

17 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL /12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 22/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: CULTURA E POLITICHE GIOVANILI Area: VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Attuazione della legge regionale 8/2016. Progettazione e realizzazione di strumenti e azioni promozionali della Rete delle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico. (FEDERICO MARIA) (VARRONI SABRINA) (S. VARRONI) (M. CIPRIANI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE CULTURA, POLITICHE GIOVANILI (Ravera Lidia) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 23/12/2016 prot. 879 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

18 OGGETTO: Attuazione della legge regionale 8/2016. Progettazione e realizzazione di strumenti e azioni promozionali della Rete delle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili; VISTO lo Statuto della Regione Lazio, e in particolare l art. 48 che disciplina il potere di indirizzo politico-amministrativo di competenza della Giunta Regionale prevedendo, tra l altro, che la Giunta assegna ai dirigenti gli obiettivi ed i progetti da realizzare e le relative risorse finanziarie; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e s.m.i concernente Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale ; VISTO il Regolamento Regionale 06 settembre 2002, n. 1 e s.m.i (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale); VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 e s.m.i, che detta norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione Lazio; VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ; VISTA la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17 concernente Legge di stabilità regionale 2016 ; VISTA la legge regionale 31 dicembre 2015 n. 18 concernente Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all art. 10, comma 2, e dell art. 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTA la nota prot. n del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale , conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29 ; VISTA la legge regionale 20 giugno 2016, n. 8 Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio e disposizioni a tutela della costa laziale ; PREMESSO CHE: l art. 2 della suddetta legge, prevede la costituzione di una Rete delle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico; con Determinazioni nn. G12191 del e G15343 del è stato rispettivamente approvato e integrato l Avviso pubblico per la presentazione di domande di Pagina 2 / 4

19 accreditamento alla Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio; lo stesso art. 2 della legge stabilisce che la Regione contestualmente realizzi una serie di iniziative promozionali ovvero azioni di comunicazione della Rete; CONSIDERATO pertanto necessario, in attuazione della legge, avviare la progettazione e realizzazione di alcuni strumenti e iniziative promozionali e in particolare: progettazione e realizzazione di un logo identificativo da riconoscere ai beni facenti parte della Rete e riportare su tutto il materiale informativo, illustrativo e segnaletico relativo ai beni stessi attraverso il quale la Regione promuova la Rete e più in generale la propria immagine culturale; individuare tra le caratteristiche ideografiche del Logo, nel caso di beni accessibili alle persone con disabilità motoria e sensoriale, una integrazione grafica con le parole visitabile ; progettazione e realizzazione uno specifico Sito Web in cui siano disponibili le risorse della succitata Rete, i cui dati siano accessibili gratuitamente e riutilizzabili ai sensi della legge regionale 18 giugno 2012, n. 7 (Disposizioni in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati pubblici e iniziative connesse); VISTA la disponibilità del Capitolo di bilancio G23915 Fondo per la valorizzazione di dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale parte corrente trasferimenti ad amministrazioni controllate, pari a ,00 per l E.F. 2016; RITENUTO opportuno avvalersi per la progettazione e realizzazione delle suddette iniziative nonché per la gestione dei fondi necessari della collaborazione e dell Assistenza tecnica di Lazio Innova S.p.A. società in house della Regione che opera al fianco della Regione anche al fine di progettare e definire strumenti di valorizzazione del patrimonio regionale, per favorire l accrescimento delle risorse endogene che lo caratterizzano, nel rispetto delle identità e delle specifiche vocazioni territoriali; VISTA la DGR n. 518 del 17 ottobre 2012 che ha per oggetto: Disciplina dei rapporti tra l Amministrazione Regionale e l Agenzia Regionale per gli investimenti e per lo sviluppo del Lazio Sviluppo Lazio S.p.A. istituita dall art. 24 della L.R. n. 6 del 7 giugno 1999 Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 1999 (art. 28 L.R. 11 aprile 1986, n. 17) e delle controllate FI.LA.S. S.p.A., BIC Lazio S.p.A., Unionfidi Lazio S.p.A.; RITENUTO opportuno autorizzare la Direzione competente in materia di Cultura a trasferire a Lazio Innova S.p.A. le risorse disponibili sul Capitolo G23915 pari a complessivi ,00 per l E.F. 2016, per la copertura delle spese derivanti dalla progettazione e realizzazione delle azioni indicate; VISTO inoltre l art. 4 della legge in parola che istituisce presso la Direzione regionale competente in materia di cultura, il Comitato tecnico scientifico con il compito di predisporre la proposta del regolamento di cui all articolo 5 e di svolgere azioni di coordinamento nei confronti dei beni facenti parte della Rete e visto in particolare il comma 2 che stabilisce la composizione dello stesso Comitato; CONSIDERATO che la lettera g) del succitato comma 2 prevede la nomina come membri del Comitato di sei esperti in ambito storico, architettonico, paesaggistico, storico-artistico, botanico e forestale; Pagina 3 / 4

20 RITENUTO opportuno demandare alla Direzione Cultura e Politiche Giovanili l individuazione delle candidature dei suddetti esperti attraverso procedure di evidenza pubblica; DELIBERA per i motivi di cui in premessa che si intendono integralmente richiamati: Di procedere in attuazione di quanto previsto dall art. 2 della L.R. 8/2016 alla progettazione e realizzazione dei seguenti strumenti e azioni promozionali: progettazione e realizzazione di un logo identificativo da riconoscere ai beni facenti parte della Rete e riportare su tutto il materiale informativo, illustrativo e segnaletico relativo ai beni stessi attraverso il quale la Regione promuova la Rete e più in generale la propria immagine culturale; individuare tra le caratteristiche ideografiche del Logo, nel caso di beni accessibili alle persone con disabilità motoria e sensoriale, una integrazione grafica con le parole visitabile ; progettazione e realizzazione uno specifico Sito Web in cui siano disponibili le risorse della succitata Rete, i cui dati siano accessibili gratuitamente e riutilizzabili ai sensi della legge regionale 18 giugno 2012, n. 7 (Disposizioni in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati pubblici e iniziative connesse); Di affidare a Lazio Innova S.p.A. la progettazione e realizzazione dei suindicati strumenti promozionali; Di trasferire a Lazio Innova S.p.A le risorse disponibili sul Capitolo G23915 E.F pari a complessivi ,00 per la copertura delle spese derivanti dalle azioni indicate; Di demandare alla Direzione Cultura e Politiche Giovanili l individuazione, attraverso procedure di evidenza pubblica, dei sei esperti in ambito storico, architettonico, paesaggistico, storico-artistico, botanico e forestale, come membri del Comitato tecnicoscientifico di cui all art. 4 della L.R. 8/2016; La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Pagina 4 / 4

21 Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.

22 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL /12/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 16/12/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Area: TRASPORTO FERROVIARIO E AD IMPIANTI FISSI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Contributi ai Comuni concessi ai sensi dell'art.72, L.R. n.4/2006, triennio , per la realizzazione di parcheggi. Revoca di n.19 finanziamenti, per totali ,85, con autorizzazione alla spesa di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n.107 del e con impegno di spesa sul Cap. D44504 assunto con Determinazione n.a03129 del (VITIELLO CARMEN) (CECCONI CARLO) (C. CECCONI) (M. MANETTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA' (Civita Michele) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 21/12/2016 prot. 852 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 8 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

23 Oggetto: Contributi ai Comuni concessi ai sensi dell art.72, L.R. n.4/2006, triennio , per la realizzazione di parcheggi. Revoca di n.19 finanziamenti, per totali ,85, con autorizzazione alla spesa di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n.107 del e con impegno di spesa sul Cap. D44504 assunto con Determinazione n.a03129 del LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità; VISTI: la Legge Statutaria n.1 dell Nuovo Statuto della Regione Lazio ; la Legge Regionale n.6 del Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e ss.mm.ii.; il Regolamento Regionale n.1 del Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e ss.mm.ii.; la Deliberazione di Giunta Regionale n.112 del con cui è stato conferito all Arch. Manuela Manetti l incarico di Direttore della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti ; la Deliberazione di Giunta Regionale n.145 del di modifica del Regolamento reg. n.1/2002 ed All. B, con cui è stata modificata la Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti in Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità ed è stato disposto di procedere alla novazione del contratto individuale di lavoro già in essere con l Arch. Manuela Manetti; le Determinazioni n.g03687 del , G09524 del , G09568 del , G11291 del e G11480 del Riorganizzazione strutture organizzative di base denominate Aree, Uffici e Servizi della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità ; l Atto di Organizzazione n.g11501 del con cui è stato conferito all Ing. Carlo Cecconi l incarico di Dirigente dell Area Trasporto Ferroviario e ad Impianti Fissi della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità ; la Legge Regionale n.25 del Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilitá della Regione e ss.mm.ii.; il Decreto Legislativo n.118 del Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli artt.1 e 2 della Legge n.42/2009, e relativi principi applicativi, come modificato dal D. Lgs. n.126 del ; la Legge Regionale n.17 del Legge di stabilità regionale 2016; la Legge Regionale n.18 del Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la Deliberazione di Giunta Regionale n.5 del Definizione dei criteri per eseguire i pagamenti a carico del Bilancio della Regione Lazio per l anno 2016 ; la Deliberazione di Giunta Regionale n.29 del concernente l applicazione delle disposizioni di cui all art.10, c.2 e art.39, c.4, del D.Lgs. n.118/2011 e ss.mm.ii., e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; Pagina 2 / 8

24 la Deliberazione di Giunta Regionale n.55 del Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n.18 ; la Circolare del Segretario Generale prot. n del e le altre, eventuali e successive integrazioni, con la quale sono state fornite indicazioni per la gestione del Bilancio regionale , conformemente a quanto disposto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n.29 del ; la Legge Regionale n.88 del Norme in materia di opere e lavori pubblici e ss.mm.ii.; l art.30, comma 5, della Legge Regionale n.9 del e l art.1, comma 1, della Legge Regionale n.13 del relativi alla proroga del termine per la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi, concedibile in favore dei soggetti destinatari di un finanziamento regionale in materia di opere pubbliche; l art.30, comma 4, della Legge Regionale n.9 del concernente la decadenza all autorizzazione alla spesa e la revoca di un finanziamento regionale in materia di opere pubbliche per un soggetto beneficiario; la Legge Regionale n.6 del , art.93 Disciplina delle modalità e dei termini di scadenza per l ottenimento dei benefici e provvidenze di legge e ss.mm.ii.; la Legge Regionale n.4 del , art.72 Contributi ai Comuni per la realizzazione di parcheggi urbani ; la Deliberazione di Giunta Regionale n.660 del recante Art.72, L.R. n.4/ Contributi ai comuni per la realizzazione di parcheggi urbani - Criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie a favore dei soggetti beneficiari ; la Deliberazione di Giunta Regionale n.107 del recante Art.72, L.R. n.4/ Contributi agli Enti locali per la realizzazione di parcheggi urbani. Cap. D Autorizzazione alla spesa per complessivi ,32 ; il Capitolo di spesa D44504 sul quale sono stati imputati gli impegni di spesa e le prenotazioni d impegno relativi ai finanziamenti concessi a n.52 Comuni del Lazio, ai sensi dell art.72 della Legge Regionale n.4/2006, per la realizzazione di parcheggi urbani per il triennio ; PREMESSO che: l art.93 della Legge Regionale n.6/1999 stabilisce, per gli Enti interessati, il termine del 30 giugno di ogni anno per presentare domande per l ammissione ai benefici ed alle provvidenze previsti dalla vigente legislazione regionale, a valere nell esercizio finanziario successivo; con l art.72 della Legge Regionale n.4/2006 è stata promossa, con cadenze triennale a partire dal , la realizzazione di parcheggi urbani mediante la concessione di contributi in conto capitale ai Comuni del Lazio, con oneri sullo stanziamento del Capitolo D44504 del bilancio regionale; con Determinazione n.a11516 del , per le domande formulate al 30 giugno 2010 ai sensi dell art.93 della L.R. n.6/1999, sono state approvate n.2 graduatorie di interventi ammissibili a finanziamento regionale, distinte per Comuni con popolazione inferiore (n.28 interventi) e superiore (n.24 interventi) a abitanti; entrambe le suddette graduatorie (totale n.52 interventi) sono state finanziate, ai sensi dell art.72 della L.R. n.4/2006, tramite la Deliberazione di Giunta Regionale n.107 del per totali ,32 sul Cap.D44504 nel triennio , con la seguente ripartizione: ,43 es. fin. 2012; ,21 es. fin.2013 ed ,68 es. fin. 2014; Pagina 3 / 8

25 con Determinazione n.a03129 del , per i n.52 interventi di cui sopra, sono stati assunti gli impegni di spesa per l annualità 2012 e le prenotazioni d impegno per le annualità 2013 e 2014, e la medesima Determinazione n.a03129/2012 è stata resa esecutiva nell es. fin. 2013; con Determinazione n.a05464 del sono state confermate le annualità 2012 e 2013 dei n.52 parcheggi e, successivamente, è stata liquidata tutta l annualità 2012 di ,43 tramite n.52 provvedimenti di liquidazione del , erogando ad ogni Comune beneficiario il 1 acconto (10%) del finanziamento, da utilizzare per le spese di progettazione e di espletamento delle procedure di gara ai sensi dell art.6, comma 1, lett. a) della L.R. n.88/1980; con le Determinazioni n.g17032 del e n.g15825 del , in applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata di cui al D. Lgs. n.118/2011, che prevede l imputazione degli impegni di spesa all esercizio finanziario di effettiva scadenza dell obbligazione, sono state traslate rispettivamente agli es. fin e 2017 alcune prenotazioni d impegno dei parcheggi in argomento riferite alle annualità 2014 e 2013; con Determinazioni n.g17746 del , n.g18166 del e n.g18289 del , per alcuni interventi che presentavano avanzamenti, sono stati confermati e anticipati al 2014 alcuni importi presenti sull es. fin (relativi all annualità 2013) per procedere alle relative liquidazioni degli acconti maturati ai sensi dell art.6, comma 1, della L.R. n.88/1980; con Determinazione n.g16978 del , in base agli avanzamenti di alcuni parcheggi, sono stati sia confermati alcuni importi dell es (relativi all annualità 2013) e sia anticipati al 2015 altri importi presenti sull es. fin (relativi all annualità 2014) per poter liquidare i relativi acconti maturati ex art.6, comma 1, della L.R. n.88/1980; CONSIDERATO che l art.30, comma 4, della Legge Regionale n.9 del prevede la decadenza all autorizzazione alla spesa e la revoca di un finanziamento regionale concesso qualora i soggetti beneficiari non facciano pervenire all assessorato promotore del finanziamento la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi entro la data fissata alternativamente: dall art.30, comma 3, L.R. n.9/2005, ovvero entro il 15 ottobre dell esercizio successivo a quello del finanziamento; nella fattispecie entro il 15 ottobre 2014 a seguito dell esecutività della Determinazione d impegno n.a03129/2012 avvenuta nell es. fin. 2013; dall eventuale provvedimento di proroga del termine di comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi, rispetto alla data fissata ex art.30, comma 3, L.R. n.9/2005; una proroga è concedibile, ai Comuni che ne fanno richiesta, ai sensi dell art.30, comma 5, della L.R. n.9/2005 oppure dell art.1, comma 1, della L.R. n.13/2011. Nella fattispecie, con le Determinazioni n.g17924 del e n.g02628 del è stata concessa in favore di alcuni Comuni richiedenti, rispettivamente ai sensi dell art.30, comma 5, L.R. n.9/2005 e dell art.1, comma 1, L.R. n.13/2011, una proroga, unica e inderogabile, del termine per la suddetta comunicazione entro il termine del 15 ottobre 2015; VERIFICATO che, agli atti dell Area Trasporto Ferroviario e ad Impianti Fissi della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità, per n.19 interventi di cui alla tabella che segue (finanziati ex art.72, L.R. n.4/2006 per il triennio ), non è mai pervenuta la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi (contratto d appalto lavori), da parte dei relativi Comuni beneficiari, nei seguenti termini: entro il 15 ottobre 2014 quale termine fissato dall art.30, comma 3, L.R. n.9/2005 e applicato a n.3 Comuni che non hanno mai richiesto alcuna proroga; entro il 15 ottobre 2015 quale termine fissato nelle Determinazioni n.g17924/2014 e n.g02628/2015 per n.16 Comuni che hanno richiesto ed ottenuto una proroga, unica e inderogabile, rispettivamente ai sensi dell art.30, comma 5, L.R. n.9/2005 e dell art.1, comma 1, L.R. n.13/2011; Pagina 4 / 8

26 1 Castel S. Pietro Romano (RM) 2 Gerano (RM) 3 Moricone (RM) 4 Prossedi (LT) 5 Roiate (RM) 6 Terelle (FR) Comuni inferiori abitanti Realizzazione parcheggio in Via IV Novembre (I Stralcio) p.m. Realizzazione di un parcheggio multipiano Realizzazione di parcheggi urbani coperti in Piazza Sante Aureli Realizzazione di parcheggi nel Comune - Realizzaz. di un parcheggio a servizio del centro storico Recupero e miglioramento di parco pubblico "Scavelle". Priorità 1. Realizzazione parcheggio a servizio del campo sportivo comunale. Totale Finanziamento Cap. D44504 Termine per la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,17 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ Ceprano (FR) 2 Cittaducale (RI) 3 Formia (LT) Guidonia Montecelio (RM) Monte Porzio Catone (RM) Monte San Giovanni Campano (FR) 7 Montelibretti (RM) 8 Morlupo (RM) 9 San Cesareo (RM) 10 Santa Marinella (RM) 11 Terracina (LT) 12 Valmontone (RM) 13 Zagarolo (RM) Comuni superiori abitanti Realizzazione parcheggio pubblico in via Boccaccio. M.D. del 27/10/2010. Realizzazione parcheggio multipiano piazza Passi Loris a Cittaducale Realizzazione parcheggio sottostante Piazza Ricca di Manarola Realizzazione parcheggio interrato e a raso con riqualificazione del verde in Via Foggia-Villalba di Guidonia Realizzazione parcheggio urbano in Via II Settembre Realizzazione di un parcheggio in Viale S. Tommaso D Aquino nel centro Capoluogo Realizzazione parcheggio urbano in Loc. "Vasca" Realizzazione parcheggio a ridosso del Centro Storico in Loc. Cachino Realizzazione parcheggio sotterraneo in Loc. La Villetta Realizzazione parcheggio in Via Marche angolo Via Elcetina Realizzazione parcheggio interrato in via Sanniti Realizzazione parcheggio in Largo De Persis Realizzazione di un parcheggio di scambio Via Valle del Formale Totale Finanziamento Cap. D44504 Termine per la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2014 Art.30, comma 3, L.R. n.9/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,28 15 ottobre ,00 15 ottobre 2014 Art.30, comma 3, L.R. n.9/2005 Art.30, comma 3, L.R. n.9/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ ,40 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g02628/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/ ,00 15 ottobre 2015 Det. n.g17924/2014 ATTESO che, nel mese di febbraio 2016, ai suddetti Comuni in elenco, è stato comunicato a mezzo PEC che, ai sensi dell art.30, comma 4, della L.R. n.9/2005, è decaduta l autorizzazione alla spesa per il relativo parcheggio e che il finanziamento concesso ex art.72 della L.R. n.4/2006 deve intendersi revocato, non sussistendo più i presupposti di legge per la conservazione in bilancio del medesimo; RITENUTO necessario revocare, ai sensi dell art.30, comma 4, L.R. n.9/2005, per n.19 Comuni elencati nella tabella che segue, i finanziamenti regionali di cui alla colonna (A), concessi ai sensi dell art.72, L.R. n.4/2006 per il triennio per la realizzazione di parcheggi, con autorizzazione alla spesa di cui alla DGR n.107/2012 e con impegno di spesa assunto sul Cap. D44504 con Determinazione n.a03129/2012, non essendo pervenuta da parte di ciascuno di tali Comuni la comunicazione dell avvenuto perfezionamento dell obbligazione di spesa verso terzi dell intervento finanziato entro i seguenti termini: Pagina 5 / 8

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