GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA

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1 GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA Prot. n /2003 del 01/08/2003 Estratto dal verbale dell'adunanza del 01/08/2003 Presiede il Presidente PRODI VITTORIO Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VICE PRESIDENTE PRODI VITTORIO RABBONI TIBERIO ADELMI NELLO(*) BENTIVOGLI NERIO SCALA NERIO(*) DRAGHETTI BEATRICE CLO' FORTE BOTTONI PAOLA(*) MACCIANTELLI MARCO(*) LENZI DONATA MEIER PAMELA(*) (*)=assente Partecipa il Segretario Generale GIOVANNI DAINESE omissis DELIBERA N I.P. 3148/ Tit./Fasc./Anno /14/2002 SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, SERVIZIO AMMINISTRATIVO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, U.O. AMMINISTRATIVA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Analisi dei contributi valutativi presentati in merito allo Studio di Fattibilità sul nodo autostradale e tangenziale di Bologna, quale nota integrativa dello Studio medesimo.

2 2 I.P. 3148/ Tit./Fasc./Anno /14/2002 SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, SERVIZIO AMMINISTRATIVO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, U.O. AMMINISTRATIVA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Oggetto: Analisi dei contributi valutativi presentati in merito allo Studio di Fattibilità sul nodo autostradale e tangenziale di Bologna, quale nota integrativa dello Studio medesimo. Premesso che: in sede di Conferenza di Pianificazione, indetta dalla Provincia in applicazione degli artt. 14 e 27 della legge regionale 24 marzo 2000, n. 20, è emersa la necessità di un cambiamento, nella struttura della mobilità bolognese, al fine di assicurare compatibilità tra tutela della salute e lo sviluppo della mobilità e crescita economica e sociale; le considerazioni conclusive della Conferenza sopra citata sono state recepite dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, adottato con delibera di Consiglio n. 3 dell 11 febbraio 2003, integrata e rettificata dalla delibera di Consiglio n. 20 del 18 marzo 2003, con particolare riferimento alle ipotesi di soluzione e di potenziamento del nodo autostradale e tangenziale di Bologna; le suddette considerazioni hanno sottolineato, in particolare, la necessità di un consapevole coordinamento delle scelte urbanistiche dei Comuni della Pianura bolognese per sfruttare appieno le opportunità concesse dal nuovo disegno territoriale e per progettare le migliori condizioni per uno sviluppo territoriale sostenibile e rispettoso delle caratteristiche paesaggistiche ed ambientale dei luoghi; Dato atto che: la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna, il Comune di Bologna e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in coerenza col descritto disegno di assetto territoriale e della mobilità, hanno sottoscritto, in data 8 agosto 2002, un Accordo relativo al nodo tangenziale-autostradale bolognese, che in particolare indica in un nuovo passante a nord dell attuale, che colleghi A1/A13/A14, con modalità tali da consentirne la completa liberalizzazione con funzioni di tangenziale, anche fini all Interporto, dell attuale infrastruttura in esercizio la soluzione ottimale al suddetto nodo; la Provincia di Bologna, con il contributo finanziario della Regione stessa, della Camera di Commercio e della Fondazione Carisbo, ha predisposto uno Studio di Fattibilità tecnica, economica e progettuale, volto a verificare le prestazioni del Passante nord in comparazione con quelle delle diverse possibili alternative, nonché a fissare i requisiti necessari alla redazione del Progetto Preliminare da presentare al Ministero per le infrastrutture e i trasporti ai sensi dell art. 3 del D.Lgs. n. 190/2002;

3 3 lo Studio di Fattibilità di cui sopra è, in particolare, finalizzato alla riorganizzazione del sistema autostradale e tangenziale del nodo di Bologna, attraverso la valutazione delle ipotesi formulate a soluzione del nodo medesimo, e l individuazione delle condizioni da rispettare affinché tale soluzione risulti essere un effettiva opportunità di miglioramento della mobilità sia per i cittadini sia per le singole imprese situate nel territorio provinciale; gli esiti del suddetto Studio di Fattibilità sono contenuti nella Relazione denominata Riorganizzazione del sistema autostradale-tangenziale del nodo di Bologna Studio di Fattibilità, P.G. n.69796/2003, in atti al fascicolo /14/2002, presentata in data 14 aprile 2003, presso la sede della Provincia di Bologna, Rilevato che: sulla base dei primi risultati del citato Studio di Fattibilità, si sono avuti incontri con le Amministrazioni locali e le popolazioni coinvolte, al fine di evitare preventivamente ostacoli alla realizzazione delle opere e per determinare il necessario consenso alle soluzioni prospettate; nella sede dei suddetti incontri è emersa la necessità di un più allargato processo partecipativo al fine di consentire l espressione di opinioni e osservazioni, anche rivolte al miglioramento ed alla modifica delle soluzioni prospettate; Considerato che: è risultato, quindi, opportuno sottoporre i materiali relativi al descritto Studio di Fattibilità ad adeguate forme di pubblicità; il 14 aprile 2003 si è svolta la presentazione pubblica dei materiali sopra citati; il 17 aprile 2003 lo Studio di Fattibilità è stato pubblicato sul sito Internet della Provincia di Bologna; si è provveduto al deposito del materiale relativo allo Studio di Fattibilità, presso le sedi della Provincia di Bologna e dei Comuni della stessa, per sessanta giorni consecutivi; si è fissato in sessanta giorni consecutivi dal suddetto deposito il termine per la presentazione di contributi valutativi in merito al citato Studio di Fattibilità da parte di Enti, di organismi pubblici e di singoli cittadini nei confronti dei quali le risultanze emerse dallo stesso Studio di Fattibilità risultassero pregiudizievoli; Vista la delibera di Giunta provinciale n. 172 del 23 aprile 2003 in cui si dava mandato al Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti di provvedere alla raccolta dei contributi valutativi presentati dagli Enti, dagli organismi pubblici e dai singoli cittadini nei confronti dei quali le risultanze emerse dallo Studio di Fattibilità risultassero pregiudizievoli, durante il termine di sessanta giorni di cui sopra, al fine di procedere ad una sintesi e ad un analisi degli stessi;

4 4 Preso atto che, durante il suddetto periodo, sono pervenuti alla Provincia di Bologna quarantacinque contributi valutativi in merito al descritto Studio di Fattibilità, come riportato nel documento che si allega al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale (Allegato 1); Vista la Relazione predisposta dal Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti in merito alla sintesi e alla contestuale analisi dei contributi valutativi pervenuti, che si allega al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale (Allegato 2); Dato atto del parere favorevole espresso, ai sensi dell'art. 49 del T.U. del 18/08/2000 n. 267, dal Dirigente del Servizio Trasporti per il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti in relazione alla regolarità tecnica, nonché la dichiarazione di conformità giuridico-amministrativa resa dal Segretario Generale, parere e dichiarazione acquisiti ed allegati quale parte integrante e sostanziale della corrispondente proposta; Tutto ciò premesso e considerato, la Giunta a voti unanimi e palesi, anche per quanto riguarda l immediata esecutività dell atto, per le motivazioni e le considerazioni tutte riportate in premessa, DELIBERA 1. di prendere atto della Relazione predisposta dal Settore Pianificazione Territoriale e Trasposti in merito alla sintesi e alla contestuale analisi dei contributi valutativi allo Studio di Fattibilità sul nodo autostradale e tangenziale di Bologna pervenuti da parte degli Enti, degli organismi pubblici e dei singoli cittadini e associati nei confronti dei quali le risultanze emerse dallo stesso Studio di Fattibilità siano risultate pregiudizievoli, assumendo in particolare le esplicite integrazioni allo Studio indicate nella Relazione; 2. di assumere, relativamente ai contributi valutativi pervenuti, i seguenti temi che dovranno essere considerati come vere e proprie integrazioni dello Studio di Fattibilità e che quindi dovranno essere approfonditi e risolti dal Progetto Preliminare e dallo Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) al pari di tutti gli altri temi trattati nello Studio: Le modifiche planimetriche del tracciato Per quanto riguarda le proposte di modifiche planimetriche del tracciato, si assumono quelle indicate dai Comuni di Sala Bolognese, Calderara di Reno e Budrio, affinché il Progetto Preliminare possa compiere i necessari approfondimenti e possa scegliere le migliori soluzioni. In particolare per quanto riguarda l alternativa di Buonconvento un importante criterio, che il progetto preliminare dovrà adottare per la scelta della soluzione più appropriata, sarà costituito dalla verifica del punto di attraversamento del Reno meno pregiudizievole delle valenze ambientali e naturalistiche del corso d acqua e

5 5 delle sue aree latistanti, oltre che dalle altre considerazioni che emergeranno in sede di S.I.A., valutando anche la soluzione intermedia fra quelle già considerate, avanzata dal Comune di Calderara. Anche per la seconda proposta di modifica, avanzata dal Comune di Budrio con motivazioni riconducibili a esigenze di rispetto di condizioni insediative e di paesaggio storico e di salvaguardia degli assetti poderali e consistente in un leggero spostamento del tracciato verso il territorio comunale di Castenaso, si ritiene che debba essere attentamente valutata, ed eventualmente assunta come soluzione, in sede di progettazione preliminare. Le caratteristiche del tracciato Per quanto riguarda le richieste di modifica delle caratteristiche altimetriche del tracciato, quali l ipotesi di estendere il ricorso alle soluzioni in trincea o in galleria artificiale anche con finalità di tutela storico-paesaggistica, per esempio nelle zone centuriate, si può in questa fase sostenere che tali ipotesi costituiscano un accorgimento sicuramente efficace sotto quest ultimo profilo, ma comunque necessitante di ulteriori valutazioni sugli altri aspetti, per esempio quelli riguardanti la continuità del reticolo idrografico superficiale e dei corridoi faunistici o quelli di ordine economico relativi all aggravio dei costi che l estensione di tali soluzioni comportano. Le interferenze con il sistema ambientale e storico-testimoniale Per quanto riguarda gli aspetti di compatibilità e di criticità rispetto alle principali componenti ambientali e storico-testimoniali, lo Studio di fattibilità fornisce essenzialmente indirizzi e raccomandazioni che costituiscono condizionamenti essenziali per la successiva fase di redazione del Progetto Preliminare e dello Studio di Impatto Ambientale. E infatti compito del Progetto preliminare, ed in particolare dello Studio di Impatto Ambientale, definire nello specifico le misure e le opere di mitigazione necessarie per la sostenibilità e la compatibilità ambientale dell opera. Tutti gli elementi segnalati dai contributi pervenuti come aventi valore ambientale e storico-testimoniale, non presenti nello Studio, sono quindi assunti inizialmente come tali, richiedendo al S.I.A la verifica del loro grado di tutela e le necessarie misure di mitigazione. Dal punto di vista specifico della salvaguardia dei beni storico-insediativi, si può convenire con l IBACN sulla maggiore rispondenza della soluzione di tracciato alternativo, considerata dallo Studio nella zona di Buonconvento- CastelCampeggi, ma in ogni caso un approfondimento di tale soluzione, anche alla luce degli altri profili di impatto, dovrà essere rimandata in sede di progettazione preliminare dell infrastruttura e in sede di S.I.A. Le fasi di cantierizzazione Per quanto riguarda la richiesta di individuazione più puntuale degli impatti prodotti dalla fase di cantiere e della loro necessaria mitigazione, per esempio per l esecuzione delle gallerie artificiali di Lavino e Funo, è sicuramente da accogliere. La tipologia dei cantieri andrà quindi studiata ed indicata nella fase di progettazione preliminare e, in quella stessa fase, lo Studio d Impatto Ambientale

6 6 si farà carico di stabilire, per i diversi tipi di cantieri, le attenuazioni e mitigazioni possibili anticipando, ove necessario, già le definitive opere di mitigazione e compensazione. La messa in sicurezza idrogeologica Per quanto riguarda la richiesta di un dettagliato studio delle opere per la messa in sicurezza idrogeologica (proveniente in particolare dai comuni di Budrio e Granarolo) e dei sistemi di raccolta delle acque piovane di dilavamento della sede autostradale (proveniente dal comune di Calderara di Reno) con previsione dei relativi costi nel piano finanziario, si assume che le mitigazioni idrauliche ed idrogeologiche, pure indicate nello Studio di fattibilità, dovranno essere dettagliate e definite nel SIA: in quella fase dovrà essere effettuato il censimento dettagliato delle situazioni e delle criticità locali. Peraltro i problemi della permeabilità dell infrastruttura con il reticolo scolante anche minore sono evidenziati e richiamati più volte nello Studio di fattibilità, così come le problematiche note relative alla falda freatica ed alle interferenze con essa, determinate dall opera proposta. Ulteriori compensazioni I contributi presentati affrontano ampiamente il tema delle ulteriori compensazioni, declinandolo in una richiesta di interventi che riguardano le fasce di ambientazione del tracciato, organizzate coerentemente con i segni consolidati del paesaggio agrario, l interramento elettrodotti, la valorizzazione della campagna centuriata, la messa in sicurezza idraulica del territorio attraversato. Altre proposte che appaiono meritevoli di attenta considerazione sono: la costituzione di un vero e proprio parco della campagna centuriata (Comune di Castenaso); la valorizzazione, nelle debite forme, dei ritrovamenti archeologici e della storia del territorio (Comune di Budrio); la dotazione di fasce di verde boscato con piste ciclabili di interconnessione fra centri abitati in determinati corridoi fra Passante e altre infrastrutture (Comune di Sala Bolognese); 3. di indicare che è necessario prevedere, oltre alle risorse segnalate dallo Studio di fattibilità per la realizzazione dell opera, ulteriori risorse da dedicare a due principali impegni progettuali e finanziari: 1. interventi di compensazione degli effetti prodotti sui territori attraversati, caratterizzati da insediamenti diffusi e da un agricoltura fortemente specializzata, così come illustrato al punto 7 della Relazione. 2. quantificazione corretta degli indennizzi patrimoniali legati alla depauperazione causata dalla vicinanza del Passante, sia per le residenze che per le attività agricole e zootecniche, così come stabilito al punto 7 della Relazione. Tali ulteriori oneri inducono a stimare che il costo dell opera avrà un ammontare complessivo di circa milioni di Euro;

7 7 4. di rafforzare l impegno assunto per le politiche sul trasporto pubblico. La realizzazione del passante nord ha come condizione irrinunciabile per il suo corretto ed equilibrato funzionamento il potenziamento del trasporto pubblico nelle sue diverse accezioni. Ciò al fine di mantenere un adeguata efficienza trasportistica delle infrastrutture viarie (esistenti e di progetto), di contrastare un ulteriore spostamento modale a favore del trasporto privato, e di assicurare una crescita selettiva e concentrata degli insediamenti urbani e produttivi. Pertanto, l attuazione del SFM si conferma obiettivo prioritario delle politiche della mobilità locale. A tal fine, è necessario che prima delle procedure definitive dell approvazione del progetto passante nord si concordi, con la Regione Emilia- Romagna e con gli altri soggetti coinvolti, un progressivo miglioramento quali-quantitativo dei servizi ferroviari (attuazione del progetto SFM così come già approvato, intensificazione del servizio e impletazione del progetto di gestione SFM, reperimento delle risorse per l acquisto del materiale rotabile, ecc.) e il necessario sviluppo dei servizi di trasporto complementari (car pooling, car sharing, mobility manager, ecc.), nel quadro di una reale integrazione fra il trasporto pubblico metropolitano e il servizio di trasporto pubblico urbano di massa. Il potenziamento del sistema tangenziale può essere effettivamente concorrenziale al SFM per una quota di domanda di scambio e anche per questo motivo nello studio di fattibilità è stata prevista l istituzione di un pedaggio sulla sede liberalizzata della tangenziale, che le moderne tecniche di esazione potranno rendere flessibile, con il duplice scopo di coprire i costi di gestione del sistema e, soprattutto, selezionare la domanda rendendo indirettamente competitivo il trasporto su ferro. Inoltre, tenuto conto delle previsioni di traffico, è ragionevole supporre che i ricavi da pedaggio debbano contribuire al finanziamento dei servizi del SFM; a questo scopo deve essere attivato un processo di definizione delle competenze relative al funzionamento di tale meccanismo e alla redistribuzione degli introiti. Appare quindi perfettamente condivisibile la posizione espressa in primo luogo dalle Amministrazioni Comunali che chiedono che il progetto rappresenti un occasione per il riordino e l espansione del TPL, nell ottica di favorire lo sviluppo di sistemi di trasporto

8 8 alternativi, meno inquinanti e in sede propria, e di rispondere alla domanda di relazioni trasversali interprovinciali, attualmente in forte espansione ma ancora scarsamente servita. Un attenzione particolare andrà quindi indirizzata a garantire la massima complementarietà tra i progetti esistenti, agendo in fase di progettazione preliminare e di definizione delle tempistiche di realizzazione (si veda, ad esempio, la richiesta da più parti avanzata per la realizzazione di parcheggi scambiatori in prossimità dei caselli previsti). Per quanto attiene al trasporto merci si ritiene assolutamente condivisibile la necessità di favorirne lo spostamento su ferro attivando specifiche politiche ed azioni atte a potenziare il nodo di interscambio logistico ferro-gomma nell'ambito dell'interporto. La realizzazione del passante nord è anche occasione importante per il rafforzamento del ruolo dell'interporto a favore del trasporto merci su ferro; 5. di trasmettere la presente delibera, completa degli allegati, a tutti i soggetti che hanno espresso il loro contributo valutativo allo Studio di Fattibilità (indicati nell Allegato 1) e a tutte le Istituzioni e gli Enti coinvolti nelle prossime fasi di progettazione (Ministero delle Infrastrutture, ANAS, Regione Emilia-Romagna); 6. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.

9 9 omissis Il Presidente PRODI VITTORIO - Il Segretario Generale GIOVANNI DAINESE. Estratto conforme all'originale. La presente deliberazione viene pubblicata all'albo Pretorio della Provincia per gg. 15 consecutivi dal 08/08/2003 al 23/08/2003. Bologna, 08/08/2003 IL VICE SEGRETARIO GENERALE SIMONETTA D'ETTORRE

10 10 Prot. n /2003 del 19/08/2003 ESECUTIVITA' - Tit./Fasc./Anno /14/2002 Oggetto: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, SERVIZIO AMMINISTRATIVO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI, U.O. AMMINISTRATIVA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Analisi dei contributi valutativi presentati in merito allo Studio di Fattibilità sul nodo autostradale e tangenziale di Bologna, quale nota integrativa dello Studio medesimo. ======================================================================= ==== Divenuta esecutiva il 19/08/2003 ai sensi dell'art.134 c.1 del T.U. 18/8/2000, n.267. Bologna, 19/08/2003 IL VICE SEGRETARIO GENERALE SIMONETTA D'ETTORRE ======================================================================= ====