RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO DEL MAGGIO 2008

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1 RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO DEL 2-21 MAGGIO 28 A cura di: Miria Celano Michele Di Lorenzo Alessandro Donati Rosanna Foraci Sara Pignone Bologna, giugno 28

2 INDICE 1. INTRODUZIONE ANALISI METEOROLOGICA Analisi sinottica Analisi pluviometrica a scala regionale LA PIENA DEL CANALE NAVILE Analisi pluviometrica a scala di bacino Analisi idrometrica ed effetti sul territorio LA PIENA DEL TORRENTE SAMOGGIA Analisi pluviometrica a scala di bacino Analisi idrometrica Le misure di portata effettuate durante la piena Gli effetti sul territorio LA PIENA DEL FIUME SECCHIA E DEL FIUME PANARO Analisi pluviometrica a scala di bacino La propagazione della piena lungo i corsi d acqua Gli effetti sul territorio I DISSESTI IDROGEOLOGICI OSSERVATI LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE La previsione dell evento meteo e della criticità idrogeologica Il monitoraggio dell evento...4 AVVISI DI CRITICITA EMESSI...41 INDICE DELLE TABELLE Tabella 1: Scheda di archiviazione della piena sul torrente Samoggia e sul Canale Navile...2 Tabella 2: Scheda di archiviazione delle piene di Secchia e Panaro...33 Tabella 3: Numero di dissesti (esclusi i cedimenti stradali e i muri di sostegno) occorsi dal 19 al 21 maggio 28., stimati in base alle segnalazioni pervenute all Agenzia di Protezione Civile Regionale e Provinciale di Modena. (numero indicativo)...36 Tabella 4: Piogge registrate dai pluviometri in telemisura localizzati nelle zone in frana RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 2

3 INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 5 hpa (circa 5 metri). I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata a 5 hpa mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 5 hpa...5 Figura 2 Precipitazione cumulata sulla regione nei 2 giorni precedenti l evento...6 Figura 3: Precipitazione cumulata sulla regione in 3 giorni, tra le : del 19 maggio e le 24: del 21 maggio...6 Figura 4: Precipiatazione cumulata sulla regione in 24 ore, nei singoli giorni interessati dall evento: 19, 2 e 21 maggio Figura 5: Mappe radar della precipitazione osservata tra le ore 22: e le 23:3 UTC del 19 maggio Figura 6: Pioggia oraria e cumulata dalle ore 12: del 19/5/28 alle ore 16: del 22/5/28 nella stazione di Bologna Ufficio Idrografico...1 Figura 7: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica nella stazione di Bologna Ufficio Idrografico...11 Figura 8: Idrogrammi di piena nelle sezioni di Castelmaggiore e Bentivoglio sul canale Navile...12 Figura 9: Bacino idrografico del torrente Samoggia e del Canale Navile con ubicazione delle stazioni di misura...13 Figura 1: Pioggia oraria e cumulata dalle ore 12: del 19/5/28 alle ore 22: del 2/5/28 nelle stazioni maggiormente interessate dall evento pluviometrico nel bacino del torrente Samoggia...15 Figura 11: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica nelle stazioni di Lavino di sopra, Anzola e Monte San Pietro, nel bacino del Samoggia...16 Figura 12: Idrogrammi di piena sul torrente Ghironda nella sezione di Anzola e sul torrente Lavino nelle sezioni di Lavino di Sopra, Lavino di Sotto, Impianto Forcelli...18 Figura 13: Propagazione della piena sul torrente Samoggia, nelle sezioni di Bazzano, Calcara, Paltrone e Forcelli...19 Figura 14: Bacini idrografici dei fiumi Secchia e Panaro con ubicazione delle stazioni di misura...22 Figura 15: Pioggia oraria e cumulata registrata tra le ore 16: del 19/5/8 e le ore 23: del 2/5/8 nelle stazioni pedecollinari e di pianura del bacino del Secchia maggiormente interessate dall evento...23 Figura 16: Pioggia oraria e cumulata tra le ore 14: del 19/5/8 e le ore 23: del 2/5/8 nelle stazioni pedecollinari e di pianura del bacino del Panaro maggiormente interessate dall evento Figura 17: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica per la stazioni pedecollinari del bacino del Secchia...26 Figura 18: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica per le stazioni pedecollinari del bacino del Panaro maggiormente interessate dall evento...27 Figura 19: Idrogrammi di piena sulle sezioni montane del fiume Secchia, a monte delle casse di espansione...29 Figura 2: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Secchia...3 Figura 21: Idrogrammi di piena sul torrente Tiepido e sul Canale Naviglio...31 Figura 22: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Panaro...32 Figura 23: Localizzazione dei dissesti segnalati occorsi dal 2 e al 21 Maggio...37 Figura 24: Pioggia cumulata nei 3 giorni antecedenti, spazializzata sui bacini del Secchia e del Panaro...39 Figura 25: Pioggia cumulata dal 18 al 21 maggio spazializzata sui bacini del Secchia e del Panaro39 RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 3

4 1. INTRODUZIONE Tra il 19 ed il 21 di maggio 28, la è stata interessata da precipitazioni diffuse a carattere temporalesco, concentratesi in particolare nella zona pedecollinare tra Modena e Bologna, con valori cumulati che hanno superato i 14 mm in tre giorni ed intensità che hanno raggiunto localmente i 4 mm/ora. Il tempo di ritorno calcolato per le precipitazioni massime di durata una e due ore nella stazione di Lavino di Sopra risulta essere prossimo ai 2 anni. Le precipitazioni cadute nell evento si sono inserite in un quadro di parziale saturazione dei suoli, dovuto a piogge diffuse di modesta intensità registrate nei due giorni precedenti, che hanno contribuito a rendere più marcata la risposta idrologica dei corsi d acqua. Il territorio maggiormente colpito dall evento pluviometrico, caratterizzato da bacini di piccola estensione e tempi di corrivazione brevi, è stato interessato da rilevanti fenomeni di piena, accompagnati da locali esondazioni, smottamenti e fenomeni di erosione, con conseguenti allagamenti diffusi sia nelle zone collinari che in quelle di pianura, entrambe caratterizzate da una notevole antropizzazione. Nella mattina del 18 maggio il Centro Funzionale ha emesso, per le due giornate successive, un Avviso Meteo per piogge moderate e localmente elevate ed un Avviso di Criticità idrogeologica ed idraulica moderata su tutta la Regione. La situazione meteo-idrologica è stata tenuta sotto costante monitoraggio dalla notte del 19 maggio fino a tutta la giornata del 22 maggio, con l emissione di 9 bollettini contenenti indicazioni sui livelli idrometrici ed un aggiornamento del livello di criticità in corso di evento. Il giorno 21 maggio è stato emesso un nuovo Avviso di Criticità per possibili dissesti idrogeologici nei due giorni successivi, dovuti ai notevoli valori di pioggia cumulata. Sul torrente Samoggia la piena è transitata con livelli idrometrici prossimi ai massimi storici: il livello di allarme è stato superato nella sezione di Forcelli, dove sono stati registrati alcuni fontanazzi sul corpo arginale in sponda sinistra. Sul torrente Ghironda il colmo di piena ha raggiunto il valore di 39,18 metri ad Anzola, primo caso storico dal Nella zona montana del bacino sono state segnalate frane e smottamenti. Sul Canale Navile si sono registrati ripetuti innalzamenti dei livelli idrometrici, con poche ore di ritardo rispetto agli scrosci di notevole intensità occorsi nella zona urbana di Bologna, e l acqua ha raggiunto quote prossime al franco arginale. Il fiume Secchia è stato interessato da una piena di moderata entità, che ha superato i livelli di guardia in tutte le sezioni ed è defluita molto lentamente verso valle, a causa probabilmente dei notevoli volumi d acqua presenti e di un modesto colmo di piena contemporaneamente in transito sul fiume Po. Accelerazioni di movimenti franosi già attivi sono stati segnalati nella zona montana del torrente Rossenna La piena del fiume Panaro ha interessato soprattutto gli affluenti pedecollinari (torrente Tiepido, Canale Naviglio) e le sezioni vallive, dove è transitata con livelli superiori alla guardia in tutte le sezioni; i fenomeni di esondazione hanno riguardato soprattutto il reticolo idrografico minore e l insufficienza delle reti idrauliche urbane è stata causa di numerosi allagamenti localizzati. Nel bacino montano e nella zona collinare si sono verificati numerosi smottamenti e riattivazioni di frane che hanno che hanno interessato strade provinciali e comunali. Inoltre numerosi dissesti e smottamenti si sono verificati nei bacini Secchia, Panaro e Samoggia creando interruzioni alla viabilità e cedimenti del piano stradale. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 4

5 2. ANALISI METEOROLOGICA 2.1. Analisi sinottica Nella seconda quindicina di maggio il Mediterraneo Centro Occidentale viene a trovarsi sotto l influenza di correnti umide sud occidentali, legate ad una vasta area depressionaria presente sulla Penisola Iberica, generatasi dalla discesa di un ramo del Getto Polare verso l Europa Centro Meridionale (vedi Figura 1). La progressione verso est del suddetto sistema perturbato, favorisce l instaurarsi nei bassi strati di correnti da est-sud est sulla regione Emilia Romagna, che preparano il terreno a fenomeni localmente intensi, anche a carattere temporalesco. Figura 1: Analisi sinottica alla superficie isobarica di 5 hpa (circa 5 metri). I campi colorati si riferiscono alla temperatura osservata a 5 hpa mentre le linee nere all altezza di geopotenziale sempre a 5 hpa 2.2. Analisi pluviometrica a scala regionale L evento pluviometrico del 19 e 2 maggio 28 si inserisce nel quadro meteorologico di una primavera particolarmente piovosa: nei due giorni antecedenti l evento, su tutto il territorio regionale si registrano piogge diffuse a prevalente carattere di rovescio, che insistono sulla zona centro-occidentale della regione con valori cumulati medi che localmente superano i 2-3 mm in 48 ore sui bacini del Reno e del Panaro. La Figura 2 mostra la precipitazione cumulata nelle due RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 5

6 giornate del 17 e 18 maggio: essa ha determinato una saturazione dei suoli senza dare luogo a innalzamenti significativi dei livelli nei corsi d acqua, ma rendendo piuttosto rapida la risposta idrologica dei bacini al nuovo evento di pioggia. Figura 2 Precipitazione cumulata sulla regione nei 2 giorni precedenti l evento. Tra le giornate del 19 e del 21 maggio le precipitazioni hanno interessato tutto il territorio regionale, con fenomeni temporaleschi concentrati soprattutto nella zona pedecollinare centrale, come è possibile osservare dalla mappa della pioggia cumulata relativa all intero periodo (vedi Figura 3). Figura 3: Precipitazione cumulata sulla regione in 3 giorni, tra le : del 19 maggio e le 24: del 21 maggio. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 6

7 Figura 4: Precipiatazione cumulata sulla regione in 24 ore, nei singoli giorni interessati dall evento: 19, 2 e 21 maggio 28 RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 7

8 Dall analisi delle mappe appare evidente come le precipitazioni più intense si siano registrate in una porzione molto piccola di territorio tra il bolognese ed il modenese, con quantitativi cumulati superiori ai 14 mm/72 ore, pari al doppio della media mensile del mese di maggio. Il giorno 19 maggio l area più colpita è stata la pedecollina tra Bologna e Modena, dove il pluviometro di Zola Predosa ha registrato ben 95.4 mm di pioggia in 8 ore. Il giorno 2 maggio l area interessata dalla precipitazioni si è estesa tra la pedecollina bolognese e quella piacentina, con valori cumulati medi attorno agli 8 mm in 24 ore; 17 mm/24 ore è stato il massimo valore registrato dal pluviometro di Varsi. Il giorno 21 maggio ancora diffusi rovesci interessano la regione con valori massimi nel ravennate, dove si registrano 78 mm/24 ore nella stazione di Brisighella. Nella Figura 4 sono riportate le mappe di pioggia cumulata nelle 24 ore per le singole giornate del 19, 2 e 21 maggio, sull intero territorio regionale. Da sottolineare come le massime intensità orarie di pioggia si siano registrate nella notte tra il 19 e 2 maggio: spiccano infatti i 46.4 mm in1 ora, piovuti tra l 1: e le 2: nella stazione di Anzola Ghironda, insieme ai 75.4 mm piovuti a Zola Predosa ed i 39.6 mm piovuti a Bazzano in due ore, tra le 23: del 19 e l 1: del 2 maggio (ora solare). Nei successivi paragrafi sono riportati gli ietogrammi di pioggia per le singole stazioni pluviometriche maggiormente interessate dall evento. Nella Figura 5 sono riportate le mappe della distribuzione della pioggia, osservate attraverso il radar di San Pietro Capofiume dalle ore 21:3 alle 23:3 UTC, periodo di maggiore intensità del fenomeno: esse evidenziano la persistenza nella zona intorno a Zola Predosa di piogge con intensità superiori ai 5 mm/h. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 8

9 Centro Funzionale Figura 5: Mappe radar della precipitazione osservata tra le ore 22: e le 23:3 UTC del 19 maggio 28 RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 9

10 3. LA PIENA DEL CANALE NAVILE Il Canale Navile, che raccoglie le acque provenienti dall area urbana nord di Bologna fino a Castelmaggiore, è stato interessato da ripetuti innalzamenti dei livelli idrometrici nei giorni 19, 2, 21 e 22 maggio, in corrispondenza delle piogge di notevole intensità cadute sul bacino afferente. Il bacino idrologico del Navile è infatti caratterizzato da tempi di risposta molto brevi, dell ordine di poche ore, dovuti sia alla piccola estensione delle aree scolanti che alla forte urbanizzazione delle stesse. Nella Figura 9 è illustrata l estensione del bacino con l ubicazione delle stazioni di misura Analisi pluviometrica a scala di bacino Le piogge registrate dal pluviometro di Bologna Ufficio Idrografico nei tre giorni 19, 2 e 21 maggio 28 (vedi Figura 6) mostrano un fenomeno a carattere temporalesco, con scrosci isolati che hanno raggiunto i 21 mm in un ora, ma che hanno registrato intensità contenute per le durate 3 e 6 ore. In termini di pioggia cumulata invece, nei tre giorni sono caduti 111,4 mm, pari al 14,3% della pioggia media annua registrata nella stessa stazione nel periodo , e uguale a quasi il doppio della pioggia media mensile del mese di giugno. mm 25 Stazione di BOLOGNA UI /5/28 2/5/28 21/5/28 Figura 6: Pioggia oraria e cumulata dalle ore 12: del 19/5/28 alle ore 16: del 22/5/28 nella stazione di Bologna Ufficio Idrografico. Per la serie storica delle piogge intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore, registrate nella stazione di Bologna Ufficio Idrografico, è stata condotta l analisi statistica con il modello probabilistico GEV: nella Figura 7 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica per tempi di ritorno da 2 a 1 anni. Confrontando le altezze massime di pioggia registrate durante l evento in esame per le diverse durate, elaborate su dati semiorari, è possibile osservare come il tempo di ritorno dell evento risulta superiore ai due anni solo per le durate di 1 e 24 ore, mentre per le durate di 3, 6 e 12 ore risulta inferiore. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 1

11 Curve di Probabilità Pluviometrica Bologna UI 15 h (t) T=2 T=5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t Figura 7: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica nella stazione di Bologna Ufficio Idrografico 3.2. Analisi idrometrica ed effetti sul territorio L evento di piena è stato caratterizzato da più colmi successivi, che hanno superato il livello di guardia in tutte le sezioni idrometriche del Canale Navile e del Savena abbandonato, come è possibile osservare nei due idrogrammi riportati nella Figura 8. Nella sezione di Castelmaggiore si osservano due colmi nella giornata del 19 maggio, tre colmi nella giornata del 2 ed un sesto colmo il 21 maggio; la massima altezza è stata raggiunta nel terzo colmo del 2 maggio, con un valore di 1,3 metri alle ore 19:, a circa tre ore di ritardo dallo scroscio di pioggia di maggiore intensità registrato a Bologna. Nella sezione di Bentivoglio si osserva la saldatura dei primi tre colmi, il valore massimo è stato raggiunto alle ore 22. dello stesso 2 maggio, con 16,9 metri. L esaurimento della piena è stato piuttosto lento, a causa di una ripresa della precipitazione nella giornata del 21 maggio, che ha generato un ulteriore colmo di piena inferiore al precedente, aumentando ulteriormente i volumi d acqua defluenti. In termini di effetti sul territorio, nella giornata del 2 maggio sono stati segnalati alle strutture di Protezione Civile allagamenti nella zona urbana di Bologna, dalle parti di Via Caduti di Casteldebole, Via Pavese e Via Toscana, dovuti probabilmente all incapacità di smaltimento della rete fognaria. Nella zona nord-ovest della città, in prossimità del Ponte della Bionda (via dei Terraioli), sono state rilevati smottamenti diffusi sulla sponda sinistra del Canale Battiferro. A Casalecchio di Reno è stato segnalato l allagamento del sottopasso della stazione ferroviaria di via Garibaldi. A Bentivoglio, i livelli idrometrici hanno raggiunto quote prossime alla sede stradale adiacente il Canale Navile. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 11

12 CASTELMAGGIORE BENTIVOGLIO /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 Figura 8: Idrogrammi di piena nelle sezioni di Castelmaggiore e Bentivoglio sul canale Navile. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 12

13 4. LA PIENA DEL TORRENTE SAMOGGIA Le piogge di straordinaria intensità cadute nella notte tra il 19 ed il 2 maggio, hanno interessato in particolar modo il bacino del torrente Samoggia e dei suoi affluenti, dove si è registrata una piena prossima ai massimi storici, nonchè dissesti e allagamenti diffusi sul territorio. Nella Figura 9 è possibile osservare l ubicazione geografica del bacino e delle relative stazioni di misura. Figura 9: Bacino idrografico del torrente Samoggia e del Canale Navile con ubicazione delle stazioni di misura RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 13

14 4.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino La pioggia che ha generato la piena ha avuto inizio nella seconda metà della giornata del 19 maggio, raggiungendo le massime intensità nella notte tra il 19 ed il 2 maggio, su una porzione di territorio di ampiezza inferiore a 3 chilometri localizzata intorno a Zola Predosa. La pioggia è poi continuata con intensità minori per tutta la giornata del 2 maggio, raggiungendo valori cumulati di 141,2 mm/48 ore nella stazione di Bazzano e di 133,8 mm/48 ore a Monte S. Pietro, rispettivamente pari al 17% ed al 15% della pioggia media annua calcolata nelle stesse stazioni, nel periodo Nelle stazioni montane del bacino del Samoggia la pioggia è stata minore in intensità e cumulata, raggiungendo comunque valori di 98,2 mm/48 ore a Cà Bortolani e di 97,8 mm/48 ore a Monteombraro, notevolmente superiore alla pioggia media del mese di giugno, calcolata in quest ultima stazione nel periodo Nella Figura 1 sono riportati gli ietogrammi di pioggia oraria e cumulata nelle stazioni pluviometriche maggiormente interessate dall evento, sia in termini di intensità che di altezza totale di pioggia. L intensità massima oraria si è registrata nella stazione di Anzola, con 46,4 mm/ora. L analisi statistica delle precipitazioni massime di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore è stata effettuata per le stazioni pluviometriche di Lavino di Sopra, Anzola e Monte S. Pietro, con il modello probabilistico dei valori estremi di Gumbel: nella Figura 11 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica che ne derivano, per tempi di ritorno da 1 a 2 anni. Confrontando le altezze massime di pioggia dell evento, elaborate su base semioraria, con le suddette curve, appare evidente come l evento pluviometrico, notevolmente concentrato nel tempo e nello spazio, sia caratterizzato da tempi di ritorno molto diversi in stazioni tra loro vicine. Nella stazione di Lavino di Sopra i tempi di ritorno sono stimati in circa 2 anni per le piogge di durata 1 e 3 ore, intorno ai 1 anni per le durate di 6 e 12 ore, 5 anni per le precipitazioni massime di durata 24 ore. Ad Anzola i tempi di ritorno sono superiori ai 2 anni per le piogge di durata 1, 12 e 24 ore, tra 1 e 2 anni per le durate di 3 e 6 ore. Nella stazione di Monteombraro infine, più lontana dal centro di scroscio, l evento pluviometrico ha tempi di ritorno inferiori a 1 anni per le durate di 1 e 3 ore, intorno a 2 anni per le durate di 12 e 24 ore. Considerando che la durata della pioggia critica per il bacino del Samoggia a Forcelli è all incirca 12 ore, mentre per i torrenti Lavino e Ghironda la pioggia critica ha una durata inferiore alle 6 ore, il tempo di ritorno dell evento pluviometrico che ha generato la piena si stima mediamente prossimo ai 1 anni. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 14

15 mm 3 Stazione di BAZZANO 16 mm 45 Stazione di LAVINO DI SOPRA /5/28 2/5/28 19/5/2 2/5/2 mm 5 Stazione di ANZOLA 14 mm 35 Stazione di MONTE S. PIETRO /5/2 2/5/2 19/5/28 2/5/28 mm 4 Stazione di ZOLA PREDOSA 14 mm 12 Stazione di MONTEOMBRARO /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 Figura 1: Pioggia oraria e cumulata dalle ore 12: del 19/5/28 alle ore 22: del 2/5/28 nelle stazioni maggiormente interessate dall evento pluviometrico nel bacino del torrente Samoggia RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 15

16 h[mm] 18 Stazione di LAVINO DI SOPRA - curve di probabilità pluviometrica (T=1) (T=2) (T=5) (T=1) (T=2) Evento t [ore] h[mm] 18 Stazione di ANZOLA - curve di probabilità pluviometrica (T=1) (T=2) (T=5) (T=1) (T=2) Evento t [ore] h[mm] 2 Stazione: MONTE SAN PIETRO - curve di probabilità pluviometrica (T=1) (T=2) (T=5) (T=1) (T=2) Evento t [ore] Figura 11: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica nelle stazioni di Lavino di sopra, Anzola e Monte San Pietro, nel bacino del Samoggia RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 16

17 4.2. Analisi idrometrica L evento pluviometrico descritto nel precedente paragrafo, ha provocato rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici già a partire dalla notte tra il 19 ed il 2 maggio, con incrementi che hanno raggiunto 1,36 metri/ora nella sezione di Anzola e 1,26 metri/ora nella sezione di Lavino di Sopra. Come è possibile osservare nella Figura 12 e nella Figura 13, nelle sezioni montane gli idrogrammi mostrano tre colmi, corrispondenti ai tre picchi di intensità della pioggia dei giorni 19 e 2 maggio. Il primo colmo è stato il massimo sul Ghironda, mentre sulle sezioni montane di Lavino e Samoggia i valori massimi sono stati registrati per il terzo colmo, a causa probabilmente dell aumento dei volumi d acqua defluenti. In tutte le sezioni monitorate, ad eccezione di Calcara, sono stati superati i livelli di guardia, mentre ad Anzola è stato superato anche il valore di allarme, con un colmo di 39,18 metri all 1: del 2 maggio 28 (ora solare), primo caso storico registrato sul Ghironda dal Nella sezione di Forcelli l idrogramma di piena mostra la saldatura dei primi due colmi registrati nelle sezioni di monte ed il massimo valore in corrispondenza del secondo colmo, con un altezza di 13,74 metri alle 17:3 del 2 maggio, secondo caso storico registrato dal Confrontando la sezione di Forcelli con i livelli idrometrici raggiunti, si sottolinea che il colmo di piena ha superato il valore di allarme, transitando con un franco arginale di circa 1,6 metri, mentre l acqua è rimasta al di sopra del piano di campagna per circa 4 giorni, dal 2 al 24 maggio 28. L esaurimento della piena è stato piuttosto lento, a causa degli ulteriori apporti pluviometrici, di minore intensità, dei giorni 2 e 21 maggio: si è infatti registrato un nuovo colmo nella seconda metà della giornata del 21 maggio, di altezza inferiore alla guardia in quasi tutte le sezioni (l unica eccezione è rappresentata da Anzola). A causa degli elevati volumi d acqua defluenti e delle basse pendenze del corso d acqua nel tratto vallivo, i livelli idrometrici nella sezione di Forcelli sono rientrati al di sotto dei valori di attenzione solo nella seconda metà della giornata del 22 giugno, sebbene il livello del fiume Reno non fosse particolarmente elevato. Nella Tabella 1 è riportata la scheda di archiviazione della piena con le punte massime raggiunte, i tempi di propagazione, ed una stima delle velocità in alcuni tratti significativi Le misure di portata effettuate durante la piena Il giorno 2 maggio, durante l'evento di piena, sono state eseguite alcune misure di portata nelle sezioni di Forcelli e Calcara sul torrente Samoggia e nella sezione di Lavino di Sopra sul torrente Lavino. A Forcelli la misura è stata effettuata poco dopo il passaggio del colmo, intorno alle ore 2: del 2 maggio: la portata è stata stimata in 133,7 m 3 /sec, per un livello idrometrico di 13,5 metri. Anche a Calcara la misura è stata effettuata qualche ora dopo il passaggio del colmo, intorno alle ore 17:45 del 2 maggio: la portata è stata stimata in 73,7 m 3 /sec, per un livello idrometrico di 2,3 metri. A Lavino di Sopra la misura è stata effettuata intorno alle ore 14:3, circa un ora dopo il passaggio del colmo di piena: la portata defluente è stata stimata in 72,8 7 m 3 /sec, per un livello idrometrico di 1,16 metri. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 17

18 ANZOLA LAVINO DI SOPRA LAVINO DI SOTTO IMPIANTO FORCELLI /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 Figura 12: Idrogrammi di piena sul torrente Ghironda nella sezione di Anzola e sul torrente Lavino nelle sezioni di Lavino di Sopra, Lavino di Sotto, Impianto Forcelli RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 18

19 BAZZANO CALCARA PALTRONE FORCELLI /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 Figura 13: Propagazione della piena sul torrente Samoggia, nelle sezioni di Bazzano, Calcara, Paltrone e Forcelli RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 19

20 Tabella 1: Scheda di archiviazione della piena sul torrente Samoggia e sul Canale Navile Servizio Idro - Meteorologico AREA RETI - BOLOGNA BACINO DEL RENO TABELLA delle PUNTE MASSIME PIENA dei gg MAGGIO 28 P2a8 Torrente SAMOGGIA N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec - origine.. 4 BAZZANO max = 2^ punta 25 CALCARA max = 2^ punta 216 PALTRONE max = 2^ punta 215 PALTRONE mandracchio max = 2^ punta confluenza Lavino FORCELLI max = 2^ punta - sbocco in Reno Torrente GHIRONDA N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec - origine. 217 ANZOLA max livello dal sbocco in Lavino Torrente LAVINO N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec - origine.. 27 LAVINO di SOPRA max = 3^ punta 28 LAVINO di SOTTO max = 3^ punta 29 Impianto FORCELLI Lavino max = 3^ punta 27 Impianto FORCELLI canale manovrato - sbocco in Samoggia Canale NAVILE N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec 17 CASALECCHIO canale manovra in secca 18 BOVA max = 3^ punta 24 ARCOVEGGIO max = 3^ punta 29 CASTELMAGGIORE max = 3^ punta diversivo a Bentivoglio BENTIVOGLIO max = 3^ punta - sbocco in Reno DIVERSIVO Navile-Savena N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec - origine diversivo a Bentivoglio.. i tempi parziali sono calco- 76 SALETTO lati rispetto a Bentivoglio - sbocco in Savena e i progressivi alla Bova Torrente SAVENA abbandonato N Denominazione Distanze Attenzione Punta max registrata Tempi Velocità Note DAS del SENSORE parziali progres. H idr.ca H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec - origine.. 42 DOZZA confluenza Diversivo CASONI fuori uso 114 GANDAZZOLO fuori uso RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 2

21 4.4. Gli effetti sul territorio La particolare intensità delle piogge che hanno caratterizzato l evento in esame, ha provocato numerose esondazioni ed allagamenti nella zona pedecollinare ad ovest di Bologna, da Sasso Marconi fino a San Giovanni in Persiceto. Le informazioni di seguito riportate sono state fornite dall Agenzia Regionale di Protezione Civile, dal Servizio Tecnico di Bacino del Reno, e dai mezzi di informazione locale. La piena del torrente Samoggia ha generato allagamenti localizzati dovuti a quattro fontanazzi sul corpo arginale in sinistra idraulica, circa 9 metri a valle della sezione di Forcelli, sul ponte della Trasversale di Pianura SP3. I primi segni di infiltrazione dell acqua attraverso il corpo arginale sono stati segnalati nella mattinata del 2 maggio, richiedendo l intervento di contrasto idraulico attraverso la costruzione di coronelle, nonché la posa di teloni impermeabili sul lato interno dell argine al fine di ostacolare il processo di filtrazione dell acqua. L intervento, eseguito dai volontari delle Protezione Civile, ha impedito l allagamento della pianura circostante ed ha evitato ulteriori danni alle arginature. Per quanto riguarda gli affluenti del Samoggia, è stata registrata l esondazione del torrente Ghironda a Zola Predosa, sia in località Molinetti in sponda destra, sia nel centro abitato di Ponte Ronca, in prossimità della passerella pedonale in legno: la via Leonardo da Vinci è stata allagata, ma non sono stati segnalati danni alle abitazioni. Sempre a Zola Predosa, in località Ponte Ronca, l esondazione del Rio Minganti ha provocato un vasto allagamento, che ha interessato numerose abitazioni sia in sponda destra che in sponda sinistra, la via Bazzanese, ed un tratto della ferrovia suburbana Bologna Vignola. Qui l acqua ha raggiunto un altezza di quasi un metro sul piano rotabile, danneggiando pesantemente la massicciata; il traffico ferroviario è stato interrotto nella notte tra il 19 ed il 2 maggio e ripristinato nella seconda metà del giorno 2 maggio. A Monteveglio il Rio Acqua Ramata è esondato, allagando una rotonda stradale ed un campo adiacente, mentre ad Anzola Emilia è esondato il Rio Canaletto. A Monte San Pietro si è verificata una forte esondazione del Rio Podice, che ha provocato allagamenti alle attività artigianali ed industriali lungo la sponda sinistra, a Sasso Marconi invece, l esondazione del torrente Olivetta alla confluenza con il Lavino, ha allagato una strada adiacente. A Castello di Serravalle, in località Cà nuove Bergamaschi, l esondazione del Rio Serravalle ha allagato delle abitazioni. Anche a Bazzano sono stati segnalati numerosi allagamenti, mentre a Crespellano i vigili del fuoco hanno salvato un uomo in un sottopassaggio FS invaso dall acqua. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 21

22 5. LA PIENA DEL FIUME SECCHIA E DEL FIUME PANARO Le piogge che hanno generato l evento di piena sui fiumi Secchia e Panaro si sono per lo più concentrate nella zona pedecollinare di entrambi i bacini, dando luogo ad una piena con superamento dei valori di guardia nelle sole sezioni medio-vallive e vallive dei corsi d acqua principali e degli affluenti pedemontani (torrente Tresinaro, torrente Tiepido, canale Navile). Allagamenti diffusi sono stati registrati in tutto il territorio interessato, a causa dell incapacità di assorbimento della rete drenante. Nella Figura 14 è illustrata l ubicazione territoriale dei due bacini e delle relative stazioni di misura. Figura 14: Bacini idrografici dei fiumi Secchia e Panaro con ubicazione delle stazioni di misura RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 22

23 5.1. Analisi pluviometrica a scala di bacino L evento pluviometrico ha avuto inizio nel pomeriggio del 19 maggio, con intensità che hanno raggiunto i massimi valori nella notte, e si è prolungato quasi senza interruzioni per tutta la giornata del 2 maggio. Nella Figura 15 sono riportati gli ietogrammi di pioggia oraria e cumulata per alcuni pluviometri significativi del bacino del Secchia, nella Figura 16 sono riportati gli stessi grafici relativi alle stazioni del bacino del Panaro. I valori massimi sia di intensità che di pioggia cumulata sono stati registrati sul medio bacino del Panaro: si evidenziano in particolare i 52,6 mm di pioggia caduti in un ora a Vignola. L alto bacino del Panaro (es. Sestola) è stato interessato da piogge di minore intensità, ma diffuse lungo tutto il periodo. Sul bacino del Secchia le piogge hanno avuto intensità minori: il massimo è stato registrato a Baiso, dove sono caduti 3,6 mm di pioggia in due ore, sebbene i valori cumulati nei due giorni abbiano comunque superato i 1 mm in tutte le stazioni pedecollinari, ed i 6 mm in quelle montane. mm 25 Stazione di BAISO 12 mm 18 Stazione di CA' DE CAROLI /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 mm 16 Stazione di FARNETA 8 mm 12 Stazione di PAVULLO /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 Figura 15: Pioggia oraria e cumulata registrata tra le ore 16: del 19/5/8 e le ore 23: del 2/5/8 nelle stazioni pedecollinari e di pianura del bacino del Secchia maggiormente interessate dall evento RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 23

24 mm 6 Stazione di VIGNOLA 16 mm 14 Stazione di GUIGLIA /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 mm 16 Stazione di SERRAMAZZONI 12 mm 16 Stazione di FORMIGINE /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 mm 14 Stazione di SESTOLA 9 mm 12 Stazione di MODENA ARPA /5/28 2/5/28 19/5/28 2/5/28 Figura 16: Pioggia oraria e cumulata tra le ore 14: del 19/5/8 e le ore 23: del 2/5/8 nelle stazioni pedecollinari e di pianura del bacino del Panaro maggiormente interessate dall evento. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 24

25 Per le serie storiche delle piogge intense di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore, registrate nelle stazioni maggiormente interessate dall evento, è stata condotta l analisi statistica con il modello probabilistico GEV: nella Figura 17 sono riportate le curve di probabilità pluviometrica per tempi di ritorno da 2 a 1 anni nelle stazioni del bacino del Secchia, nella Figura 18 sono riportate le stesse curve, calcolate per le stazioni del bacino del Panaro. Confrontando le altezze massime di pioggia, calcolate su base semioraria, per le diverse durate, è possibile osservare come il tempo di ritorno dell evento risulta piuttosto basso per le stazioni montane del bacino del Secchia (Pavullo e Farneta), dove supera i 2 anni solo per le piogge di durata superiore alle 12 ore. Nella stazione di Baiso invece, più vicina al centro di scroscio dell evento, il tempo di ritorno della pioggia occorsa risulta prossimo ai 2 anni per le durate inferiori alle 6 ore, prossimo ai 5 anni per le durate di 12 e 24 ore. Sul bacino del Panaro l evento ha avuto carattere di maggiore eccezionalità, soprattutto a Vignola, dove il tempo di ritorno delle piogge massime di durata 1 e 6 ore supera i 1 anni, e per le durate 12 e 24 ore raggiunge i 5 anni. Trattandosi di piogge a carattere di rovescio, nelle altre stazioni del bacino i tempi di ritorno calcolati sono notevolmente più bassi: a Guiglia solo la pioggia di durata 24 ore raggiunge i 1 anni di tempo di ritorno, mentre le piogge di durata inferiore hanno un tempo di ritorno tra i 5 e 2 anni. A Formigine, per le piogge di durata 6, 12 e 24 ore il tempo di ritorno calcolato è prossimo ai 5 anni, per le piogge massime di durata 1 e 3 ore è inferiore ai 2 anni. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 25

26 Curve di Probabilità Pluviometrica BAISO 2 T=2 15 T=5 h (t) 1 5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t 2 Curve di Probabilità Pluviometrica FARNETA h (t) T=2 T=5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t 2 Curve di Probabilità Pluviometrica PAVULLO h (t) T=2 T=5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t Figura 17: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica per la stazioni pedecollinari del bacino del Secchia RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 26

27 Curve di Probabilità Pluviometrica VIGNOLA 2 T=2 15 T=5 h (t) 1 5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t 2 Curve di Probabilità Pluviometrica GUIGLIA h (t) T=2 T=5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t 2 Curve di Probabilità Pluviometrica FORMIGINE h (t) T=2 T=5 T=1 T=2 T=5 T=1 EVENTO t Figura 18: Confronto tra le massime altezze di pioggia dell evento e le curve di probabilità pluviometrica per le stazioni pedecollinari del bacino del Panaro maggiormente interessate dall evento RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 27

28 5.2. La propagazione della piena lungo i corsi d acqua Gli innalzamenti dei livelli idrometrici nelle sezioni montane del fiume Secchia si sono registrati già nelle prime ore del 2 maggio, come è possibile osservare nella Figura 19; in tutte le sezioni sono stati superati i livelli di guardia nella stessa giornata. Poiché l evento pluviometrico si è concentrato sulla parte pedecollinare del bacino, l alimentazione della piena da monte è stata piuttosto scarsa ed i valori di colmo sono stati raggiunti pressoché contemporaneamente in tutte le sezioni montane, senza una vera e propria traslazione dell onda di piena verso valle: a Lugo sono stati registrati 1,65 metri alle 17:3, a Ponte Veggia 11,62 metri alle 16:3, a Rubiera SS9, che include il contributo del Tresinaro si sono registrati 1,52 metri alle 16:3 (ora solare). A valle delle casse di espansione, localizzate a Rubiera, la piena si è propagata con regolarità superando i valori di guardia in tutte le sezioni, come è possibile osservare nella Figura 2; a Ponte Alto il colmo è stato raggiunto alle 2: del 21 maggio, con un altezza di 8,15 metri, a Ponte Bacchello alle 7: dello stesso giorno, mentre a Pioppa il colmo è transitato alle :3 del 22 maggio, con un altezza di 8,94 metri. Dall osservazione degli idrogrammi si evidenzia come nel tratto vallivo in prossimità di Pioppa la piena si sia propagata una certa lentezza, con una fase di esaurimento che si è prolungata fino al 24 di maggio; le cause sono da ricercarsi probabilmente sia nei livelli di morbida presenti allo sbocco nel fiume Po, sia ai notevoli volumi di acqua defluenti. La piena del fiume Panaro è stata più rapida di quella del Secchia ed ha raggiunto livelli più bassi soprattutto nella zona montana, come è possibile osservare negli idrogrammi di piena riportati nella Figura 21. Trattandosi di una piena alimentata dalle piogge cadute sul medio bacino, a Ponte Samone il colmo di piena è transitato alle ore 14: del 2 maggio, con un altezza di,68 metri, inferiore al livello di guardia, mentre a Spilamberto sono stati raggiunti 2,36 metri - superiori alla guardia - alle ore 15: dello stesso giorno. Sul canale Naviglio, che raccoglie le acque della zone urbana di Modena, è stato registrato un livello al colmo di 3,26 metri, alle ore 2: del 2 maggio, superiore al livello di allarme, mentre a sul torrente Tiepido a Gorzano è stato registrato un colmo di 1,78 metri alle 14:15 del 2, superiore alla guardia. Nelle sezioni di valle la piena si è propagata in tempi abbastanza rapidi, raggiungendo livelli poco superiori alla guardia, come è possibile osservare negli idrogrammi riportati in Figura 22: a Navicello sono stati registrati 8,47 metri alle ore 23: del 2 maggio, ed a Bomporto 8,44 metri dopo soltanto un ora. Nella Tabella 2 è riportata la scheda di archiviazione della piena con le punte massime raggiunte, i tempi di propagazione, ed una stima delle velocità in alcuni tratti significativi. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 28

29 LUGO PONTE VEGGIA RUBIERA /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 Figura 19: Idrogrammi di piena sulle sezioni montane del fiume Secchia, a monte delle casse di espansione RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 29

30 PONTE ALTO PONTE BACCHELLO PIOPPA /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 23/5/8 Figura 2: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Secchia RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 3

31 MODENA NAVIGLIO GORZANO S. DONNINO /5/8 2/5/8 21/5/8 Figura 21: Idrogrammi di piena sul torrente Tiepido e sul Canale Naviglio RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 31

32 SPILAMBERTO NAVICELLO BOMPORTO /5/8 2/5/8 21/5/8 22/5/8 Figura 22: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiume Panaro RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 32

33 Tabella 2: Scheda di archiviazione delle piene di Secchia e Panaro Servizio Idro - Meteorologico AREA RETI - BOLOGNA P2a8 BACINI DEL SECCHIA, PANARO ENZA E CROSTOLO TABELLA delle PUNTE MASSIME PIENA dei gg maggio 28 FIUME SECCHIA Denominazione Distanze (km) Livelli rif. Punta max registrata Tempi Velocità Note del SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec origine.. GATTA confluenza Secchiello PONTE CAVOLA confluenza Dolo LUGO confluenza Rossenna PONTE VEGGIA confluenza Tresinaro RUBIERA SS RUBIERA CASSE PONTE ALTO PONTE BACCHELLO PIOPPA sbocco in Po Torrente TRESINARO Denominazione Distanze Livelli rif. Punta max registrata Tempi Velocità Note del SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec origine.. CA' DE CAROLI max = 1^ punta RUBIERA TRESINARO max = 2^ punta sbocco in Secchia Fiume PANARO Denominazione Distanze Livelli rif. Punta max registrata Tempi Velocità Note del SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec origine.. FIUMALBO ACQUICCIOLA PIEVEPELAGO PONTE VAL DI SASSO confluenza Leo PONTE SAMONE SPILAMBERTO S. CESARIO SIAP confluenza Tiepido NAVICELLO BOMPORTO confluenza canale Naviglio CAMPOSANTO FOSCAGLIA BONDENO sbocco in Po Torrente TIEPIDO Denominazione Distanze Livelli rif. Punta max registrata Tempi Velocità Note del SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec origine.. GORZANO S. DONNINO sbocco in Panaro canale NAVIGLIO Denominazione Distanze Livelli rif. Punta max registrata Tempi Velocità Note del SENSORE parziali progres. Guardia H idr.ca gior. ora parziali progres. m/sec origine.. MODENA NAVIGLIO sbocco in Panaro RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 33

34 5.3. Gli effetti sul territorio L evento meteo-idrologico sopra descritto ha generato tra il 2 ed il 22 di maggio numerose esondazioni ed allagamenti localizzati nel modenese, in particolare nella zona tra Vignola, Sassuolo e Castelfranco Emilia. Le informazioni di seguito riportate sono state fornite dall Agenzia regionale di Protezione Civile, dalla Provincia di Modena e dai mezzi di informazione locale. A Vignola e Castelfranco Emilia, dove le precipitazioni sono state più intense, sono stati segnalati allagamenti di strade ed edifici dovuti per lo più all insufficienza del reticolo idraulico secondario, con parziale esondazione di collettori e fossi. A Castelnuovo Rangone l esondazione in destra idraulica del torrente Nizzola ha generato allagamenti di aree di campagna, nonché di una strada in località S.Vito. A Savignano sul Panaro la tracimazione del Rio d Orzo in località Formica ha allagato alcune strade, nonché del piano terra di una casa che è stata evacuata nella notte tra il 19 ed il 2 maggio; gli intensi fenomeni di erosione connessi alla tracimazione sono stati causa di numerosi smottamenti in Via d Orzo. Sempre a Savignano è stato segnalato anche l allagamento di Via 25 Aprile per lo straripamento del rio Merdone. A Fiorano Modenese numerosi allagamenti di strade, stabilimenti, case sono stati segnalati in seguito dell esondazione del rio Corlo, del rio di Spezzano e del torrente Fossa di Spezzano; il trasporto di materiale eroso ha causato anche la parziale ostruzione della rete fognatura. L esondazione del torrente Grizzaga ha provocato l allagamento di alcune abitazioni a Maranello, nonché erosioni in sponda destra e smottamenti di sedi stradali. Il rio Canaletto è tracimato a Casalgrande, con allagamento di strade ed edifici, mentre a Sassuolo è stato segnalato l allagamento di un sottopasso. Anche a Modena si sono registrati allagamenti localizzati di strade e abitazioni in prossimità del Canale Naviglio; nella notte tra il 19 ed il 2 è stato attivato da AIPO il servizio di piena sul Canale e sono state condotte manovre idrauliche per regolare il deflusso. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 34

35 6. I DISSESTI IDROGEOLOGICI OSSERVATI In seguito all evento del maggio 28 si sono avuti effetti sui versanti in particolare nei bacini Secchia, Panaro e Samoggia dove si sono registrati valori cumulati dai 15 ai 2 mm in 4 giorni. Nei bacini dei fiumi Secchia e Panaro si sono innescati numerosi smottamenti che hanno interessato strade provinciali e comunali, rimaste chiuse durante l evento di pioggia ed oltre, fino alla rimozione dei materiali franati. Il termine smottamento indica fenomeni di limitate dimensioni e si riferisce sia a piccole colate di fango o terriccio franato e sia a crolli di massi da scarpate laterali alle strade. Inoltre, dalle segnalazioni dei Comuni (vedi Tabella 3 ) risulta che si sono avuti numerosi cedimenti di piani stradali e di muri di sostegno. Altre segnalazioni riguardano l aggravarsi di frane già attive che in alcuni casi hanno creato un rischio per le abitazioni. È il caso che si è verificato in località Cà Milani del comune di Montecreto,dove una colata di frango ha interessato il torrente Scoltenna mettendo in pericolo l abitato a monte della zona di distacco della frana. Un'altra accelerazione del movimento di una frana attiva è accaduto a Polinago in località Fosso Moranda dove si sono registrati danni al Torrente Rossenna e pericolo per un abitato. Altre tre frane di crollo si sono avute rispettivamente nei comuni Pavullo del Frignano, Sestola e Zocca. Nel bacino del fiume Samoggia, l unico punto critico da segnalare è l acceleramento del movimento franoso posto sul versante in sinistra idraulica del torrente Lavino, a monte della località Piastrino in Comune di Monte San Pietro. Secondo le informazioni ricevute dal Servizio Tecnico di Bacino del Fiume Reno, il movimento franoso è classificabile come scivolamento planare sviluppatosi nella coltre superficiale alterata del substrato argilloso. L alveo del Torrente Lavino risulta quasi completamente ostruito dal corpo di frana che ha formato un lago a monte. Questi dati vanno considerati solo come indicativi della gravità e della estensione areale dell evento in quanto vengono riportati solo i dissesti che hanno causato danni alla viabilità e agli edifici e di cui sono arrivate informazioni al Centro Funzionale dell Emilia Romagna. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 35

36 Tabella 3: Numero di dissesti (esclusi i cedimenti stradali e i muri di sostegno) occorsi dal 19 al 21 maggio 28., stimati in base alle segnalazioni pervenute all Agenzia di Protezione Civile Regionale e Servizio di Protezione Civile della Provincia di Modena. (numero indicativo) COMUNE PROVINCIA ZONA DI ALLERTAMENTO Castelveltro Modena E 3 Fanano Modena E 1 Fiumalbo Modena E 5 Frassinoro Modena E 2 Guiglia Modena E 2 Montecreto Modena E 5 Montese Modena E 4 Pavullo ne l frignano Modena E 6 Pievepelago Modena E 4 Polinago Modena E 6 Prigano sulla secchia Modena E 1 Riolunato Modena E 3 Sestola Modena E 2 Zocca Modena E 3 Monteveglio Bologna C 1 Baiso Reggio Emilia E 3 Neviano Arduini Parma G 1 DISSESTI SEGNALATI In Figura 23 è riportata la localizzazione dei punti delle segnalazioni dei Bacini Secchia e Panaro sulla carta litologica: si può notare come la maggior parte delle frane riattivate si sono verificate in litologie prevalentemente argillose (argilliti liguri e flysch liguri), gli smottamenti si sviluppano invece nella coltre superficiale alterata di suolo sabbioso che ricopre litologie arenacee. I crolli riguardano rocce lapidee e sono dovuti a caduta di massi di arenarie ben cementate. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 36

37 Figura 23: Localizzazione dei dissesti segnalati occorsi dal 2 e al 21 Maggio L evento meteorologico è cominciato il 18 maggio anche se le precipitazioni più intense si sono registrate il 19 e il 2 maggio; i pluviometri più vicini alla frana hanno registrato fino a 2 mm di pioggia in quattro giorni, quantità che supera il tempo di ritorno di 1 anni. La pioggia caduta nel mese precedente all inizio evento, risulta inferiore alla media mensile di precipitazione e risulta circa il 2/3% della media annua di precipitazione (vedi tabella 4). Solo nella fascia di crinale dei bacini Secchia e Panaro e nel settore occidentale della Regione (vedi figura 25) le precipitazioni cadute tra Aprile e Maggio sono state più elevate rispetto alle altre zone ma sempre rimanendo nella media mensile di precipitazione. L occorrenza degli smottamenti e l aggravarsi di frane già attive sono legate soprattutto alle piogge intense dell evento piuttosto che alla saturazione dei suoli che risulta bassa grazie alle scarse precipitazioni del mese antecedente. Infatti come si può notare dalla Figura 256, le segnalazioni dei dissesti sono concentrate nelle zone dove l altezza di pioggia cumulata dal 18 al 21 maggio è superiore a 12 mm. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 37

38 Tabella 4: Piogge registrate dai pluviometri in telemisura localizzati nelle zone in frana. PLUVIOMETRO Pioggia cumulata dal 18 al 21 (mm) Tempo di ritorno per durata di pioggia pari a 4 giorni (anni) Pioggia cumulata nei 3 giorni antecedenti (mm) Media di pioggia mensile per mesi dei Aprile/Maggio (mm) Pioggia dei 3 giorni antecedenti normalizzata alla media annua (%) Polinago 78 < / Montefiorino / Formigine / Vignola / Guiglia / Serramazzoni / Ponte Samone / Sestola 117 < / Sassostorno 19 < / Doccia di Fiumalbo / Pievepelago 165 < / Cà Bortolani 232 > / Monte San Pietro / Monteombraro / Neviano degli Arduini /7 5.6 RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 38

39 Figura 24: Pioggia cumulata nei 3 giorni antecedenti e localizzazione dei punti delle segnalazioni ricevute dalla Protezione Civile Figura 25: Pioggia cumulata dal 18 al 21e localizzazione dei punti delle segnalazioni ricevute dalla Protezione Civile RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 39

40 7. LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE 7.1. La previsione dell evento meteo e della criticità idrogeologica L evento meteorologico è stato previsto a partire dal 18 maggio, giorno in cui è stato emesso l Avviso Meteo 297/CF, recante indicazioni di piogge di intensità moderata su tutte le zone di allertamento, con possibilità di locali rovesci di intensità elevata, in particolare sulle zone pedecollinari della regione. Nello stesso giorno è stato emesso l Avviso di criticità 298/CF, recante previsione di criticità idrogeologica e idraulica moderata su tutte le zone di allertamento. Entrambi gli Avvisi sono stati emessi alle ore 11: locali, con validità dalle ore : UTC del 2 maggio, fino alle ore 12: UTC del 21 maggio. Il giorno 21 maggio, sebbene dal punto di vista idraulico la criticità fosse già rientrata in condizioni ordinarie nella maggior parte delle zone di allertamento, è stato emesso un nuovo Avviso di criticità 299/CF, recante previsione di criticità idrogeologica moderata su tutte le zone di allertamento montane, a causa delle elevate precipitazioni cumulate registrate nei giorni precedenti, in grado di generare possibili fenomeni franosi anche con un certo ritardo temporale rispetto all evento pluviometrico. Il nuovo Avviso di Criticità è stato emesso alle ore 12: locali, con validità fino alle ore : UTC del 24 maggio 28. Si riporta in allegato il testo dei due Avvisi di criticità emessi Il monitoraggio dell evento Il monitoraggio dell evento meteo-idrologico è iniziato nel pomeriggio del 19 maggio, con l osservazione delle prime intensità di pioggia, e si è chiuso nella mattina del 22 maggio, quando tutti i livelli idrometrici dei corsi d acqua interessati risultavano in esaurimento. Sono stati emessi 9 Bollettini di monitoraggio, nei quali sono state fornite indicazioni sull evoluzione della piena e sulla criticità idraulica in corso di evento per i fiumi: Stirone, Enza, Crostoso, Secchia, Panaro, Samoggia e Canale Navile. In particolare nel Bollettino 298/2/CF, sono state segnalate condizioni di criticità localmente elevata nelle zone limitrofe ai torrenti Samoggia e Lavino, in relazione ai livelli idrometrici raggiunti, alle piogge previste nelle ore successive, e ai fontanazzi già segnalati in sponda destra, in prossimità della sezione di Forcelli. Il monitoraggio è stato prolungato fino alle prime ore del 22 maggio, a causa delle nuove precipitazioni che avevano generato nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici su Lavino e Navile, nonché a causa del lento deflusso del colmo di piena nel tratto vallivo del fiume Secchia. RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 4

41 ALLEGATO 1 AVVISI DI CRITICITA EMESSI RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 41

42 CENTRO FUNZIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viale Silvani, Bologna Sala Operativa: Tel Fax: cf-rer@arpa.emr.it sito web: AVVISO DI CRITICITA' IDROGEOLOGICA Avviso n 297/CF Emissione del 19/5/8 9: UTC Inizio validità 2/5/8 : UTC Fine validità 21/5/8 12: UTC ZONA DI ALLERTAMENTO A - Bacini montani dei Fiumi Romagnoli B - Pianura di Forlì e Ravenna C - Bacino montano del Reno LIVELLO DI CRITICITA' MODERATA MODERATA MODERATA EFFETTI SUI VERSANTI EFFETTI IDRAULICI Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d acqua montani con superamento delle condizioni di piena ordinaria.. Possibili fenomeni di allagamento localizzato per incapacità di smaltimento del reticolo idrografico minore di pianura e delle reti fognarie urbane Incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d acqua montani con superamento delle condizioni di piena ordinaria PIOGGIA PREVISTA Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata D - Pianura di Bologna e Ferrara MODERATA Non significativi Possibili fenomeni di allagamento localizzato per incapacità di smaltimento del reticolo idrografico minore di pianura e delle reti fognarie urbane Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata E - Bacini montani di Panaro, Secchia ed Enza MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d acqua montani con superamento delle condizioni di piena ordinaria.. Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata F - Pianura di Modena e Reggio Emilia MODERATA Non significativi Possibili fenomeni di allagamento localizzato per incapacità di smaltimento del reticolo idrografico minore di pianura e delle reti fognarie urbane Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata G - Bacini montani di Parma, Taro e Trebbia H - Pianura di Parma e Piacenza MODERATA MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Evoluzione della situazione idrogeologica nel periodo di validità del presente Avviso di Criticità: Incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d acqua montani con superamento delle condizioni di piena ordinaria.. Possibili fenomeni di allagamento localizzato per incapacità di smaltimento del reticolo idrografico minore di pianura e delle reti fognarie urbane Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata Moderata con possibilità di locali rovesci di intensità elevata I fenomeni sono previsti in peggioramento nel corso della giornata con intensificazione nella nottata. PIOGGIA PREVISTA: Il Dirigente di Riferimento del Centro Funzionale assente < 5 mm/24 h debole 5 2 mm/24 h Dr. Carlo Cacciamani moderata elevata molto elevata: 2 45 mm/24 h mm/24 h > 75 mm/24 h RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 42

43 CENTRO FUNZIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viale Silvani, Bologna Sala Operativa: Tel Fax: cf-rer@arpa.emr.it sito web: AVVISO DI CRITICITA' IDROGEOLOGICA Avviso n 299/CF Emissione del 21/5/8 1: UTC Inizio validità 21/5/8 12: UTC Fine validità 24/5/8 : UTC ZONA DI ALLERTAMENTO LIVELLO DI CRITICITA' EFFETTI SUI VERSANTI EFFETTI IDRAULICI PIOGGIA PREVISTA A - Bacini montani dei Fiumi Romagnoli MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Non significativi Locali rovesci temporaleschi B - Pianura di Forlì e Ravenna MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Non significativi Locali rovesci temporaleschi C - Bacino montano del Reno MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Non significativi Locali rovesci temporaleschi D - Pianura di Bologna e Ferrara ORDINARIA Non significativi Fenomeni di piena in esaurimento nei corsi d'acqua principali. Possibili fenomeni di allagamenti localizzati dovuti ai fenomeni temporaleschi Temporali E - Bacini montani di Panaro, Secchia ed Enza MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Non significativi Locali rovesci temporaleschi F - Pianura di Modena e Reggio Emilia ORDINARIA Non significativi Fenomeni di piena in esaurimento nei corsi d'acqua principali. Locali rovesci temporaleschi G - Bacini montani di Parma, Taro e Trebbia H - Pianura di Parma e Piacenza MODERATA MODERATA Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Possibili fenomeni di trasporto solido ed erosione localizzata su coltre di suoli prive di copertura vegetale. Possibile riattivazione di frane in contesti idrogeologici particolarmente fragili. Possibile fenomeni localizzati di caduta massi. Evoluzione della situazione idrogeologica nel periodo di validità del presente Avviso di Criticità: Non significativi Non significativi Locali rovesci temporaleschi Temporali In seguito alle precipitazioni verificatesi tra il 19 e 2 maggio e tenuto conto della prosecuzione dei fenomeni per i prossimi due giorni, si ritiene opportuno prolungare l'avviso di criticità idrogeologica mantenendo il livello moderato. Si garantisce il monitoraggio idraulico per le prossime ore. PIOGGIA PREVISTA: Il Dirigente di Riferimento del Centro Funzionale assente < 5 mm/24 h debole 5 2 mm/24 h Dr. Sandro Nanni moderata elevata molto elevata: 2 45 mm/24 h mm/24 h > 75 mm/24 h RAPPORTO SULL EVENTO METEO IDROGEOLOGICO DEL 2 21 MAGGIO 28 43

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