Franck Kessie, 20 anni UNA MAREA ROSA

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1 venerdì 5 maggio 207 anno 2 - numero 05 euro,50 KESSIE: E MILAN I rossoneri ce l hanno in pugno La Roma, superata, aspetta Il manager del giocatore diserta il vertice tra Monchi e l Atalanta BIANCHIN, LAUDISA, ZUCCHELLI ALLE PAGINE 6-7 Franck Kessie, 20 anni MOSSE INTER Ausilio a cena con Mendes: idea Fabinho Contatto a Montecarlo fra il d.s. e l agente del centrocampista BREGA, GRAZIANO ALLE PAGINE IL GIRO NEL CUORE OGGI IL VIA, ALGHERO E SARDEGNA IN FESTA UNA MAREA ROSA La sfida di Nibali: «Un tris per la storia». Quintana: «Percorso perfetto per me» Ma scoppia subito la grana doping: positivi Pirazzi e Ruffoni che vanno a casa Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art., c, DCB Milano BERGONZI, GHISALBERTI, GREGORI, MARABINI, SCOGNAMIGLIO PAG. 2- E UNO SPECIALE DI 20 PAGINE L EDITORIALE di Andrea Monti 2 QUEL FILO MAGICO CHE UNISCE L ITALIA Cento è un numero magico. La cifra più tonda che c è per raccontare la vita quando sorride, le persone che ci credono, la bellezza umile della fatica e la nobiltà dell impegno senza risparmio di cui la bici, in fondo, è un simbolo. Si dice: cento di questi giorni, darò il cento per cento, ho fatto cento... L'ARTICOLO A PAGINA 2 Giorgia Palmas, madrina del Giro, sfila ad Alghero. A sinistra Quintana e Nibali SU SPORTWEEK GIORGIA PALMAS UN AMORE IN ROSA Domani in edicola a 2 euro con la Gazzetta w IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi Totti si ritira, ma rimarrà comunque nella sua dimora romana come Pupone Emerito CAIRO INCONTRO IN REDAZIONE CON IL PRESIDENTE DEL TORO > Urbano Cairo, 60 anni il 2 maggio, presidente di Toro e Rcs L EROE DI MONACO TRA SCUDETTO E CHAMPIONS Il doppio assalto di Higuain Prima i granata, poi Ronaldo Buffon e Marchisio: «Vergogna chi offende Superga» BRAMARDO, CONTICELLO, DALLA VITE, DELLA VALLE PAG. 4-5, COMMENTO DI DE CALO A PAG. 29 FORUM G A Z Z E T TA GIRO E DERBY: MI ASPETTO SORPRESE E MAGARI BELOTTI... Ciclismo vecchia passione: non vorrei una corsa a due. Contro la Juve chiedo una gara delle nostre: partenza forte ELEFANTE ALLE PAGINE 2-3

2 2 CiclismoR In Sardegna OGGI DOMANI DOMENICA R 9 maggio 0 maggio maggio 2 maggio 3 maggio 4 maggio R 6 maggio Alghero Olbia Tortolì Cefalù Pedara Reggio Calabria Castrovillari Molfe a Montenero di Bisaccia Foligno Olbia Tortolì Cagliari Etna Messina Terme Luigiane Alberobello Peschici Blockhaus Montefalco km 206 km 22 km 48 km 8 km 59 km 27 km 224 km 89 km 49 km 39,8 L'EDITORIALE di ANDREA MONTI QUEL FILO ROSA CHE ANNODA L ITALIA Cento è un numero magico. La cifra più tonda che c è per raccontare la vita quando sorride, le persone che ci credono, la bellezza umile della fatica e la nobiltà dell impegno senza risparmio di cui la bici, in fondo, è un simbolo. Si dice: cento di questi giorni, darò il cento per cento, ho fatto cento... Anche il Giro d Italia quest anno dice cento. Un punto d arrivo e l ideale trampolino per la ripartenza verso il futuro, una storia infinita come il trofeo che premia il vincitore. Infinita è anche la linea sottile tra cielo e mare su cui si consuma l attimo sospeso, il momento dei sogni e dei presagi, dei tremori e delle emozioni che precede la centesima partenza. Ad Alghero, in attesa del via, il profumo stordente del pitosforo in fiore avvolge colori e silenzi di una profondità irreale. Il silenzio appena mosso dal vento è per Michele Scarponi, il numero 2 che correrà idealmente in testa al gruppo, ricordato ieri in modo sobrio e commovente da una grande folla alla presentazione delle squadre. I colori sono l ocra, il bianco e i pastelli che si mescolano al rosa di cui è pavesata la città: questa gemma catalana incastonata nella costa sarda festeggia l evento sin dal primo mattino quando Antonio Marras, ancor più artista che stilista, libera nel Golfo cento imbarcazioni che trascinano lunghi nastri color Gazzetta e prendono il largo nella brezza come corridori sulle acque. Oggi anche il plotone si muoverà come un onda dai bastioni del lungomare e si trasformerà in freccia sulle strade della Sardegna per risalire la penisola dall Etna alle Alpi sino al traguardo sotto la Madonnina di Milano. Dunque eccolo lì il nostro Giro, scattare sui pedali nella funzione di sempre, quella che ha attraversato il tempo e le guerre, le glorie del ciclismo e i suoi momenti oscuri (che non sono mancati neppure ieri con la vergognosa scoperta di due dopati che hanno sporcato la grande festa: vedi il servizio a pagina 6) senza mai perdere di senso. Un racconto epico che si rinnova e ti porta i campioni sotto casa, anno dopo anno, senza mai chiederti un euro; un sottile filo rosa che tiene insieme un popolo altrimenti diviso da troppi egoismi: così Candido Cannavò vedeva la corsa, accarezzandola con la fantasia dell innamorato e la fede del patriota. Roba d altri tempi, purtroppo, ma in fondo non esagerava. La storia della gara, delle sue cento edizioni, dei suoi mille protagonisti grandi e piccoli è l album di famiglia di questo Paese. Ne attraversa la vicenda politica, ne illumina quella sportiva. E questa l idea documentata dal numero speciale che avete tra le mani, ricco di articoli scritti con passione, racconti rari e approfondimenti preziosi. E soprattutto è l idea che ogni giorno percorre le pagine del giornale che il Giro lo ha inventato e ne custodisce la tradizione. Così, proprio nell ennesimo momento gramo di crisi e divisioni, il Giro d Italia 207 guarda alla nostra possibile riscossa civile oltre che sportiva e decide di inviare al mondo intero una cartolina orgogliosamente italiana: Paolo Bellino, Mauro Vegni e gli amici di Rcs Sport propongono un bel disegno forte che, tappa dopo tappa, rende omaggio al passato e guarda all avvenire. Per la gioia di Nibali, Quintana e degli altri pretendenti alla maglia rosa, saranno più di 3600 chilometri di asfalto, polvere e fatica sotto il tubolare, 44 mila metri di dislivello da rimontare a colpi di pedale, davvero la corsa più dura del mondo nel Paese più bello. Cinque tappe onoreranno Coppi, Bartali, Magni, Baldini e Gimondi toccando le loro città natali. Una si arrampicherà fino ad Oropa, dove aleggia lo spirito inquieto di Marco Pantani. Un altra sul Blockhaus dove il giovane Merckx rivelò il talento del cannibale vincendo la sua prima tappa. Si scaleranno lo Stelvio (due volte), il Mortirolo (cima dedicata a Scarponi), il Pordoi e il Gardena. Sulle strade di un Giro che mette in mostra i suoi totem sono attese dodici milioni di persone. Altre decine di milioni scaldano i motori sui siti e sui social. E duecento televisioni saranno collegate dai cinque continenti: 800 milioni di spettatori. La sfida all immane macchina economica del Tour e alla sua rinomanza internazionale, lanciata da Urbano Cairo al suo primo anno da editore della Gazzetta e di Rcs, comincia con un edizione da ricordare. E, potete scommetterci, non si fermerà sino al traguardo. «UN TRIS PER ENTRARE NELLA STORIA» CON IL TROFEO SENZA FINE Vincenzo Nibali, 32 anni, con i due Trofei Senza Fine che spettano al vincitore del Giro d Italia. Il siciliano si è imposto nel 203 e 206. Sposato con Rachele, ha una bambina, Emma Vittoria, 3 anni. Abita a Lugano (Svizzera) FOTO FABIO BOZZANI Ciro Scognamiglio INVIATO AD ALGHERO Nessuno ha segnato la storia del Giro d Italia dell ultimo decennio come lui. Neppure Alberto Contador, che pure ha vinto due volte (più un altro successo revocato). Vincenzo Nibali ha debuttato proprio partendo dalla Sardegna nel 2007 e la sua Liquigas prese la prima rosa (con Gasparotto) e l ultima (con Di Luca). Già nel 2008 sfiorò i primi dieci ( ), nel 200 non si fece mancare niente tra maglia di leader (tre giorni), successo di tappa (ad Asolo) e podio finale (terzo). Un podio da cui non è più sceso: il secondo posto del 20 è stato l abbrivio per i trionfi 203 quasi da dominatore, con il rivale Wiggins prima staccato e poi ritirato e 206, servito con una rimonta da cinema. Il manifesto della settima partecipazione è una missione complicata, ma non impossibile: il tris che lo metterebbe a pari di una leggenda come Felice

3 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 7 maggio 8 maggio 9 maggio 20 maggio 2 maggio R 23 maggio 24 maggio 25 maggio 26 maggio 27 maggio 28 maggio Firenze (Ponte a Ema) Forlì Reggio Emilia Castellania Valdengo Rove a Tirano Moena (Val Di Fassa) San Candido /Innichen Pordenone Monza (Autodromo) Bagno di Romagna Reggio Emilia Tortona Oropa (Biella) Bergamo Bormio Canazei Ortisei/St. Ulrich Piancavallo Asiago km 6 km 229 km 67 km 3 km 99 km 222 km 29 km 37 km 9 km 90 km 29,3 Milano PRIMA TAPPA ALGHERO-OLBIA NIBALI RE NEL 206: «IL ROSA MI FA TORNARE BAMBINO, IL GIRO È L AMORE DELLA MIA VITA. E SCARPONI...» IL VIA ALLE 2.0 ALGHERO 7 m Sassari 225 m Multeddu 82 m GPM GPM 4 L altimetria della prima tappa, Alghero-Olbia, km 206. RITROVO Ad Alghero alla Banchina Ammiraglio Millelire dalle 0.55 alle Sfilata alle 2.0 e trasferimento di 8400 metri per arrivare al km 0, dove il via ufficiale sarà dato alle MONTAGNA Due Gpm di quarta categoria. ABBUONI Previsti ai traguardi volanti (3, 2, ai primi 3) e all arrivo di tappa: 0, 6, 4. ARRIVO Finale impegnativo con lo strappo di San Pantaleo a 2 km dall arrivo. La salita misura 3,3 km con pendenza media del 5,6% e punte del 2% a metà ascesa. Sei curve, alcune anche a gomito, nei 3500 metri finali. METEO Temperature di 23. Venti deboli o moderati sul tratto costiero, laterali o frontali. OLBIA Santa Teresa 4 m di Gallura GPM 4 3 m 4 Trinità d Agultu San Pantaleo 362 m 25 m S Cannigione 8 m 0 km R COSÌ IN TV Diretta RaiSport + Hd alle 2.20; Rai2 alle 4 L edizione 00 ha una copertura mai vista da parte della Rai. Si comincia alle 2.20, su RaiSport +Hd, con «Villaggio di partenza». Alle 3.05 la prima diretta con Francesco Pancani e Silvio Martinello. Dalle 4 il Giro passerà su Rai 2: «La Grande Corsa», con Massimiliano Rosolino. Dalle 4.45 la diretta della tappa. A seguire, il «Processo alla Tappa», condotto da Alessandra De Stefano, con il c.t. Cassani e Petacchi. GAZZETTA.IT Copertura integrale della tappa, liveblog, video, interviste, ma anche dirette Facebook e tweet dai nostri inviati Gimondi (anche per Tour e Vuelta) e quanto a Giri vinti anche di Galetti, Brunero, Bartali, Magni e Hinault. SPIRITO Enzo è scaramantico. «Lo sapete, no?». Così non c è da stupirsi se abbia detto di voler partire «puntando al podio», e chi si è allarmato non ricordava forse che usò esattamente la stessa frase in Piazza del Plebiscito a Napoli al via del Giro 203, poi concluso in gloria. Se cercate i proclami battete altre strade, ma il ragionamento dello Squalo è molto logico: «Voglio essere cauto e puntare sulla regolarità, i grandi giri si conquistano così. Anche un secondo e un terzo posto sarebbero risultati di tutto rispetto dopo avere combattuto, è chiaro che io darò tutto per cercare il massimo. Il Giro è l amore della mia vita in bicicletta. Sono felice di essere qui, non vedevo l ora di partire. Quando non sono venuto, mi è mancato tantissimo. Specie nel 202, e anche nel 204. Seguirlo in tv magari dopo aver finito un allenamento in ritiro fa strano. Maggio, il Giro, il ciclismo. Mi emoziono ancora come se fosse la prima volta». Bici, maglia e casco speciali per l edizione 00, i nuovi colori della Bahrain-Merida (il principe Nasser bin Hamad Al Khalifa non è venuto in Sardegna per impegni internazionali, ma è atteso più avanti): via, si può cominciare. Nibali, rispetto allo scorso anno di questi tempi come si sente? «Come sensazioni, meglio. L anno scorso avevo nelle gambe il Trentino e la Liegi, ma mi sentivo bloccato. Come una macchina ingolfata. Mi confrontavo con Agnoli, ci dicevamo che i numeri c erano, ma qualcosa non andava. Invece ora mi sento sciolto, libero. Le gambe girano meglio. Al Giro di Croazia sono andato in crescendo. Sono contento di come sto». Alla Tirreno-Adriatico di marzo non era contento. Disse addirittura Ho fatto schifo. Mai era stato così severo con se stesso. «Sì, di solito non mi esprimo così. Ero in un contesto divertente, scherzoso, la pagina facebook di I love amatori e il video è stato poi ripreso dalla Gazzetta. Comunque la sostanza non era troppo diversa. Ci tenevo tantissimo a fare bene, ma non ero pronto». Che cosa era successo? «Ci abbiamo riflettuto. Una serie di piccoli sbagli. Avevo cominciato l anno bene, ma non super. Alle Strade Bianche ho «MICHELE ERA UN FRATELLO, CAPACE DI QUALUNQUE COLPO DI GENIO» «OGNI TANTO CI PENSO ANCORA E CREDO CHE NON SIA VERO» VINCENZO NIBALI SULL AMICO L ABBRACCIO PER ARU, L IDOLO Gli applausi, le urla e quella bandiera dei quattro Mori, la stessa che lo avvolgeva a Madrid sul podio della Vuelta. Fabio Aru ha salutato ieri il Giro dal palco di Alghero: un eroe ferito, fermato da un infortunio, ma acclamato dal popolo sardo BETTINI avuto sfortuna e forse avrei dovuto fermarmi, o non farle. È una gara che ti segna. Avevo qualche chilo in più. E poi ormai molti corridori partono veramente forte e nei primi mesi dell anno sono a tutta. Ma il mio pensiero era ed è il Giro. Non poteva essere altrimenti». Ora è più focalizzato sugli obiettivi principali, ma in certe stagioni, tipo 202 e 203, riusciva ad essere più competitivo lungo tutto l anno. «Anche nel 200, se è per questo. Ma fino al 202 credo di non avere mai fatto una vera vacanza d inverno! E conta conservare lo spazio per la famiglia, che per me è un valore. Si cambia gradualmente, ci sono delle sfumature che una persona dall esterno non può cogliere. Fa piacere vincere lungo la strada verso un grande obiettivo, come ha fatto Quintana, ma è sempre più difficile. Visto Froome al Romandia? L unica eccezione vera probabilmente è Valverde. Penso sia importante arrivare pronti al momento giusto, e penso di esserlo». Qui molti considerano la sua Bahrain-Merida (che ha l età media più alta) inferiore a Movistar e Sky. E lei? «Se devo fare un punteggio magari non siamo quelli col punteggio più alto. Ma avere dei compagni che ti conoscono bene è fondamentale. Capiscono un istante prima quello di cui ho bisogno. E sono capaci di dare più del 00%. Pellizotti e Siutsou saranno i riferimenti in salita, Visconti e Moreno battitori liberi, Agnoli quello che mi conosce meglio, Gasparotto, Pibernik e Boaro per le tappe miste». Dicono che Quintana sia il favorito, però lei ha più esperienza di Giro e più successi «È uno dei più forti scalatori e sarà il riferimento. Non è certo qui pensando al Tour, come fece Ullrich. Sì, è l uomo da battere, il favorito, ma non l unico. Non è facile capirne la smorfia, come sta. Punto debole? Magari in qualche occasione gli è capitato di avere alcune giornate non super. Io non devo però avere occhi solo su di lui. Landa è imprevedibile. Thomas, Dumoulin, Mollema. Kruijswijk, anche se non ha più il fattore sorpresa. E Yates, Pinot, Van Garderen Mi dispiace che non ci sia Aru. Tutti si aspettavano un duello, ma avrebbe potuto anche essere un alleato». Il Giro in Sicilia. Sull Etna e poi a casa sua, Messina. «Ho avuto la fortuna di esserci nel 2008 e ancora nel 20 con il Giro in Sicilia, ma stavolta mi sembra una cosa irripetibile. L Etna affrontato sei anni fa era da un altra parte, e un altra storia. Tutti mi aspettano in maglia rosa, ma io resto con i piedi per terra. Un passo alla volta». Sarà un Giro, purtroppo, senza Scarponi. «Un fratello più grande. Un amico. Un compagno. Uno che era sempre capace di un colpo di genio. Stiamo elaborando un lutto impossibile da accettare. Mi capita di pensarci ancora e credere che non sia vero». Il Giro è anche simboli. La rosa, il Trofeo Senza Fine. Che cosa sono per lei? «La rosa mi sa di fiori, di inizio di primavera. Dei primi ricordi del Giro d Italia. Il Trofeo Senza Fine parere personale, è il più bello del ciclismo. E devo ribadire che la versione rosa per il Giro 00 ci starebbe proprio bene con gli altri due». UNA CARRIERA STREPITOSA VINCENZO NIBALI Nato a Messina il 4 novembre 984 Altezza 8 cm Peso 64 kg Professionista dal Fassa Bortolo Liquigas Astana 207 Bahrain-Merida LE VITTORIE I GIRI DISPUTATI Giro d Italia 7 Vuelta 4 I GIRI VINTI: 4 Vuelta LE TAPPE VINTE: LE MAGLIE DI LEADER: 57 8 Giro Giro Tour Tour de France 6 Tour Vuelta Giro CON IL 3 TRIONFO RAGGIUNGEREBBE BARTALI, GIMONDI E MAGNI. «MI EMOZIONO ANCORA COME LA PRIMA VOLTA». IL SUO DEBUTTO AL GIRO? 2007, IN SARDEGNA...

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5 CiclismoR L altro favorito GIRO 00 Dario Cioni, 42 anni, d.s. Team Sky «Il capitano tra Thomas e Landa? Partono alla pari. E per noi è un vantaggio» VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 L'ANALISI di PAOLO MARABINI PRIMA ROSA DA VELOCISTI: CON GREIPEL C È GAVIRIA I n un Giro 00 a misura di scalatore, e che nell ultima settimana non proporrà occasioni da volata, la giornata d apertura non poteva non dare alle ruote veloci la possibilità di giocarsi almeno la prima maglia rosa. Dopo le ultime tre partenze a cronometro, una tappa in linea torna ad assegnare oggi il simbolo del primato, in palio da Alghero a Olbia: tutto fuorché una tappa semplice, peraltro, con il mare a fare da cornice a buona parte dei 206 km di corsa. In cima alla lista dei pretendenti al traguardo di Olbia ci sono due nomi. Il tedesco André Greipel, che curiosamente scatta con il dorsale numero 00, ha già vinto sei tappe al Giro, ma alla sua ricca collezione di vittorie (ad oggi sono 39) vorrebbe aggiungere almeno un giorno in maglia rosa. Il suo rivale più ostico sarà Fernando Gaviria, il giovane talento colombiano che a 22 anni debutta in un grande giro e ha tutto per esordire con il botto. Sulla carta, gli altri nomi più gettonati sono quelli dell australiano tascabile Ewan, dell irlandese Bennett e degli italiani Modolo, Nizzolo e Mareczko. Ma è chiaro che sul rettilineo d arrivo (ultima curva ai 600 metri) peseranno le difficoltà tecniche della tappa, farcita di un susseguirsi di saliscendi. Il vento è annunciato debole e non dovrebbe essere un fattore. Semmai può esserlo l ultimo dei tre gran premi della montagna, pur di 4 a categoria. Il San Pantaleo, a 2 km dall arrivo, è una salita di poco più di 3 km, con pendenza media del 5,6% e tratti anche al 2%: tutti vorranno stare davanti, qualche velocista con la gamba ancora un po ingolfata potrebbe pagarla. Quintana «PIÙ MATURO E TRANQUILLO SI, VOGLIO LA DOPPIETTA» Claudio Ghisalberti INVIATO A STINTINO (SASSARI) L Asinara sullo sfondo è una bellezza struggente. Tutto attorno una tranquillità assoluta. I corridori della Movistar pare che escano dal ristorante in punta di piedi, come se non volessero rompere l incantesimo. In mano, come scolaretti, tengono il Garibaldi. È il libro dove ci sono racchiusi tutti i segreti del percorso ripassato per l ennesima volta. L ultimo a uscire è lui, Nairo Quintana, il grande favorito del Giro 00. Si siede sul divano della hall e comincia, come sua caratteristica, con un filo di voce e restando quasi immobile, a parlare della sfida che lo attende. Nairo, pronto al combattimento? «Sì, sono pronto. Non vedo l ora che l avventura inizi». Come valuta la sua stagione? «Personalmente sono contento. Ho ottenuto 5 vittorie e tra questa la Tirreno-Adriatico, che è senza dubbio la migliore. Sono contento anche perché ho buone sensazioni e perché come squadra abbiamo raggiunto un altissimo livello. Tutto questo aumenta ancora la mia motivazione». IL NUMERO 9E il suo 9 grande giro: a Giro 204 e Vuelta 206; al Tour, 2 nel 203 e 205, 3 nel 206 Rispetto al 204, quando vinse, che corridore si sente? «Sono cambiato un po, inevitabile, però in meglio. Più tranquillo, più maturo. Anche la squadra è più esperta e questo mi dà maggiore serenità». Che percorso è? «È un Giro abbastanza duro, con molta montagna. Per me e la squadra è un percorso che ci viene molto bene, anche per il tipo di salite che ci sono. Un Giro perfetto per noi». Alla quarta tappa c è l Etna. «Sicuramente avremo un panorama dove si vedrà chi potrà lottare per la vittoria finale. Sarà molto importante, più che vincere, non perdere tempo, neanche un secondo. Pensando a Milano, quella dell Etna sarà una giornata super-importante». IL COLOMBIANO TORNA AL GIRO DOPO LA VITTORIA DEL 204: «IL PERCORSO È IDEALE PER ME: DURO, CON TANTA MONTAGNA. NIBALI IL MIO RIVALE, MA ATTENTI A THOMAS» Punta a vestire la maglia rosa? «Non lo so, vedremo quello che succede». Ci sono due cronometro per un totale di quasi 70 chilometri. «Bueno, probabilmente faranno la differenza tra vincere e perdere il Giro. Dovrò fare il meglio possibile con il chiaro obiettivo di limitare i danni». La tappa che più le piace? «Quelle dell ultima settimana mi piacciono quasi tutte. Sono difficili, molto dure. Però salite come Oropa, Piancavallo mi si adattano molto bene. Poi c è la tappa dello Stelvio. Lì, in alta montagna, se sarò in condizioni fisiche normali potrò fare la differenza». Due volte lo Stelvio è uno sforzo molto importante. «Abbastanza. Poi bisogna considerare tutto quello che resterà da fare. Il Giro non finisce a Bormio, chiaro». La tappa che le piace meno? «In realtà non ho visto una tappa che non mi piaccia. Sono venuto in Sardegna preparato, con voglia e motivazione. No, davvero sulla carta non ho visto qualcosa che non mi vada bene». «L ETNA MOSTRERÀ CHI PUÒ VINCERE: LÌ NON SI DEVONO PERDERE SECONDI» NAIRO QUINTANA 27 ANNI (FOTO BETTINI) Eusebio Unzue, il general manager della sua squadra, quando parla di Giro dice sempre che uno dei pericoli sono le giornate da imboscata. Quale può essere quest anno? «Non lo sappiamo, chissà. Forse proprio quelle della terza settimana si possono prestare a varie situazioni». Il rivale più pericoloso? «Nibali, questa è la sua corsa. Ha fiducia nelle sue possibilità e qui ha sempre fatto bene risolvendo anche situazioni difficili come lo scorso anno». La sorpresa? «Difficile dirlo adesso. Però ci sono corridori giovani di grande potenzialità». Che cosa pensa possa fare Geraint Thomas? «Io credo possa ottenere un grande risultato, anche lottare per la vittoria. Sappiamo che anche la sua squadra è abbastanza forte, da tenere in considerazione. Thomas è un corridore che non puoi mai perdere di vista. Ma lo stesso discorso vale per Landa». Movistar contro Sky. Le squadre che importanza hanno? «Puoi essere un leader, un grande corridore, ma se non hai davvero una squadra forte vicino non vincerai mai. La squadra per un leader può essere oltre il 50 per cento». Il suo grande sogno è la doppietta Giro-Tour. Tra Milano, arrivo del Giro, e Dusseldorf ci sono in mezzo 35 giorni. «La cosa più importante è la voglia e la motivazione di fare una cosa del genere. Sono due corse che mi piacciono e che voglio vincere. Sono preparato per questo. Spero di riuscirci come invece non è successo in altre occasioni». Intanto sembra più magro del solito o è solo un impressione? Sorride. «Può essere solo un impressione. Sono quasi uguale che alla Tirreno». Sessantaquattro chili? «Più o meno». Sembra decisamente meno. «Più o meno». «GORILLA» HA IL NUMERO 00 Il 34enne tedesco André «Gorilla» Greipel ha un numero speciale: il 00. Con Nibali ha il primato di tappe vinte al Giro: sei HELLO, GIRO 00 by SIR PAUL SMITH QUELLA MAGLIA IN UFFICIO CHE MI FA PENSARE A SCARPONI Da oggi e per tutto il Giro, Paul Smith, 70 anni, terrà una rubrica sulla Gazzetta. Lo stilista inglese, icona della moda maschile e Baronetto, è da sempre un appassionato di ciclismo e innamorato del Giro. Ha una ricca selezione di maglie. N el mio ufficio a Londra ci sono tante cose che ricordano a me, e ai miei visitatori, quanto io ami il ciclismo. Moltissime biciclette, alcuni caschi che ho disegnato e un gran numero di maglie. Una di queste è della squadra Lampre, 203, firmata e dedicatami da Michele Scarponi. Sono una delle molte persone che pensano a lui mentre il Giro sta per partire dalla Sardegna. Quel posto lasciato vuoto nell Astana dopo la tragica morte del grande corridore il 22 aprile rappresenta il tributo più adatto a un uomo ricordato con grande tenerezza da chiunque l abbia conosciuto. I video del pappagallo del suo vicino, che lo accompagnava negli allenamenti, mostrano quanto fosse un uomo sensibile, e le fotografie delle migliaia di persone presenti al suo funerale non hanno lasciato dubbi non soltanto sul suo posto nello La maglia autografata da Scarponi sport italiano, ma del livello del ciclismo nella cultura italiana. Come meraviglioso scalatore, il suo momento sarebbe arrivato più avanti, forse sullo Stelvio o sul Monte Grappa. Anche a 37 anni avrebbe giocato un ruolo significativo nel Giro 00. La sua morte è avvenuta in allenamento, e non in corsa, ma la sua assenza ci ricorda dei rischi che i corridori prendono per arricchire le vite di quelli come noi che si limitano a stare in piedi e a guardare.

6 CiclismoR Il caso 6 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIRO 00 Fernando Gaviria, 22 anni, Quick-Step Floors «Mi sento un po eccitato ma anche nervoso, perché una corsa di tre settimane è una nuova avventura» L'IDENTIKIT STEFANO PIRAZZI NATO A ALATRI (FROSINONE) IL /3/987 PRO DAL 200 VITTORIE DA PROFESSIONISTA 2 GIRI D ITALIA DISPUTATI 7 Stefano Pirazzi è professionista dal 200 e ha sempre corso con il gruppo della Bardiani. Conta due successi da pro : la 7 a tappa del Giro 204 (a Vittorio Veneto, davanti a Wellens e McCarthy) e una tappa della Settimana Coppi e Bartali nel 206. Sette le sue partecipazioni al Giro, tutte consecutive dal 200 al 206. Nel 203 ha vinto la classifica degli scalatori. FOTO BETTINI L'IDENTIKIT NICOLA RUFFONI NATO A BRESCIA IL 4/2/990 PROFESSIONISTA DAL 204 VITTORIE DA PROFESSIONISTA 6 GIRI D ITALIA DISPUTATI 3 Nicola Ruffoni è passato pro nel 204, dopo essere stato stagista nel 203. Ha sempre corso con la Bardiani. Conta sei successi da professionista: uno nel 204 (Tour du Poitou-Charentes), tre nel 206 (due tappe al Giro d Austria e il Gp Beghelli) e due al recente Giro di Croazia. Aveva preso parte finora a tre Giri d Italia, nessuno concluso: miglior risultato un quinto posto FOTO BETTINI Pirazzi-Ruffoni che vergogna Positivi al doping: a casa Il laziale e il bresciano della Bardiani-Csf sono stati smascherati da un controllo a sorpresa dell Uci il 25 e 26 aprile. La sostanza è un ormone della crescita sintetico L'ANALISI di PAOLO MARABINI L APERITIVO PIÙ AMARO ORA SERVE FERMEZZA S tava andando tutto a meraviglia. Una bellissima giornata di sole a baciare la sfilata dei protagonisti del Giro 00; il calore della Sardegna ad abbracciare tutti e a spingere Nibali; i proclami degli aspiranti alla prima e all ultima maglia rosa, ai traguardi di tappa, alle classifiche. Insomma, l aperitivo ideale. Poi, al tramonto, ecco il peggiore dei contraltari. Due casi doping a rovinare la festa e tanto altro. Una squadra in ginocchio: la più giovane, tutta italiana. Sette ragazzi che, nella migliore delle ipotesi, partiranno già in salita, col morale sotto i tacchi e senza due compagni. Il gruppo sgomento, deluso, arrabbiato, quando il ciclismo sembrava aver preso un altra piega. E soprattutto c è il Giro, colpito duro a poche ore dall edizione da consegnare alla storia. Ci si aggrappa alla flebile speranza delle controanalisi: non sia mai... Ma intanto il danno è forte. E per ripararlo c è una sola strada. Essere sempre più implacabili. Inflessibili. Severi. Perché la colpa di pochi non può essere purgata da tutti gli altri. Claudio Ghisalberti INVIATO AD ALGHERO L a notizia che squassa il Giro arriva quando la festa della presentazione è appena terminata e le luci sul palco del lungomare di Alghero non sono ancora spente. Una prima telefonata avvisa che ci sono due positivi. Roba da non credere, si pensa persino a uno scherzo di cattivo gusto. Ma una seconda telefonata pochi secondi dopo svela anche i nomi: Nicola Ruffoni e Stefano Pirazzi, entrambi della Bardiani- Csf, pescati in un controllo fuori competizione. Il bresciano a un test del 25 aprile, il laziale il giorno dopo. Arriva anche il nome della sostanza, GHRP-2. È un prodotto che su internet si può acquistare con facilità. La sigla significa Growth Hormone Releasing Peptide-2, ed è un ormone della crescita sintetico che agisce su ipotalamo e ipofisi: rende magri e forti. Per chi prova a barare avrebbe un grande vantaggio: un ora dopo lo sforzo sarebbe introvabile. Ci risiamo: Gh ed Epo, i pilastri dei dopati. BUIO L hotel della Bardiani, a Marina di Sorso, dista un ora di auto dal quartiertappa. Da fuori l aspetto è spettrale, sembra disabitato. Tutto attorno è buio. Cancello di ferro chiuso, pochissime luci accese sul fondo del vialetto. Suonare al campanello non serve nulla, nessuno risponde. Alla telefonata al centralino la risposta è che l albergo è chiuso, non c è nessuna squadra di ciclismo lì dentro. Una misera bugia per tutelare la privacy che però dura poco. «NON SE LO SANNO SPIEGARE. TUTTE BALLE GIÀ SENTITE TROPPE VOLTE» BRUNO REVERBERI / TEAM MANAGER BARDIANI La Bardiani-Csf ad Alghero durante la presentazione di ieri: è il team più giovane, con soli italiani BETTINI Il primo a metterci la faccia è Stefano Zanatta, il diesse. Viene lui personalmente ad aprire il portone e consente solo alla Gazzetta di accedere. Nella hall c è il team manager Bruno Reverberi. Un fiume in piena: «Ho provato a parlare con i corridori. Pirazzi tace, Ruffoni ha detto che non sa spiegarsi cosa è successo, che farà degli altri test, che si rivolgerà a un avvocato. Tutte balle che ho già sentito troppe volte. Non ci credo e non serve a nulla. Contano solo i test dell Uci. Però una cosa voglio dire: cosa c entra la squadra in tutto questo? Noi abbiamo un regolamento interno sottoscritto dai corridori. Sanno benissimo che in caso di positività scatta il licenziamento. Penale? In teoria ci sarebbe, ma come fai a quantificare un danno del genere? Sono distrutto, mi viene da piangere. Penso agli sponsor, che non hanno mai fatto pressione per un risultato, al personale, agli altri corridori Mi viene voglia di buttare tutto per aria, di lasciare perdere. Io faccio ciclismo per passione. Ad agosto compio 75 anni, questo è il mio 36 Giro: cosa mi dà una vittoria in più o in meno?». IL CONTROLLO DI IERI Poi il manager emiliano svela due retroscena: «Mercoledì sono NICOLA RUFFONI Ecco un immagine emblematica del bresciano alla presentazione di ieri pomeriggio BETTINI venuti a fare i controlli a tutti i corridori come da regolamento. Stamattina (ieri, ndr) sono tornati e hanno rifatto gli esami solo a Ruffoni e Pirazzi. La cosa non mi quadrava. Io ho saputo del fatto da Roberto (il figlio, ndr) verso le 8 e come prima cosa ho chiamato Mauro Vegni per avvisarlo. L Uci ha deciso di fare il comunicato solo in serata per non rovinare la festa della presentazione. Hanno avuto grande sensibilità». Fuori, intanto, qualcuno del personale ringhia contro i corridori: «Noi ora rischiamo di restare senza lavoro mentre quelli sono in camera che ridono e scherzano». A breve potrebbe essere coinvolto un preparatore già conosciuto per vicende di doping. SVILUPPI La sua chiusura è sugli sviluppi futuri: «So che l organizzazione sta ricevendo pressioni per mandarci a casa. Però noi come squadra non abbiamo nessuna colpa. Se uno dimostra che ho consigliato il doping a un mio corridore può stracciarmi la tessera. Poi non bisogna dimenticare che per ora i corridori sono da considerarsi non negativi. Anche se è un ipotesi assai remota potrebbe essere che le analisi del campione B diano un risultato diverso. A quel punto chi pagherebbe il danno di averci escluso dal Giro?». In realtà non è esattamente così. Il regolamento Uci dice che anche in caso di non negatività di due corridori in dodici mesi scatta la sospensione del team. Una sospensione che ha una durata variabile dai 5 ai 45 giorni, ma che sarà presa solo quando si riunirà la Commissione Disciplinare. IL TEAM Alle 2.32 arriva il comunicato della società: «In riferimento alla notifica dell Uci agli atleti Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni di potenziale violazione del regolamento antidoping, il Team Bardiani-CSF comunica la propria intenzione di procedere con l immediato allontanamento dei corridori dalla squadra presente al Giro clic SI CHIAMA GHRP-2 SI TROVA SU INTERNET E RENDE PIÙ FORTI La sostanza per cui sono stati trovati positivi Nicola Ruffoni e Stefano Pirazzi si chiama GHRP-2, una sigla che sta per «Growth Hormone Releasing Peptide- 2», ormone della crescita sintetico che aumenta la resistenza fisica. Si può acquistare con facilità anche su internet e sarebbe introvabile dopo solo un ora dallo sforzo e la loro sospensione. Qualora le controanalisi confermassero la positività, la società sportiva procederà a immediato licenziamento, come previsto dal proprio regolamento interno, già sottoscritto da tutti i corridori del team, riservandosi la possibilità di ulteriori azioni». Infine arriva anche il comunicato dell organizzazione del Giro: «La direzione, a seguito della sospensione di Nicola Ruffoni e Stefano Pirazzi della Bardiani-Csf da parte dell Uci, riconferma con fermezza il proprio supporto alla Cadf (Cycling Anti-Doping Foundation) dell Uci nella lotta al doping. Da parte sua, qualora anche le controanalisi dovessero dare esito positivo, la direzione stessa ed Rcs Sport si riservano di tutelare in tutte le sedi opportune l immagine e il buon nome del Giro d Italia». «SONO DISTRUTTO, MI VIENE DA PIANGERE. E PENSO AGLI SPONSOR» BRUNO REVERBERI / 2 SULLE CONSEGUENZE

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8 CiclismoR La presentazione 8 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIRO 00 Thibaut Pinot, 26 anni, leader della Fdj «Il mio primo avversario? Sono io. Rischio sempre di avere una giornata no. Dietro a Quintana siamo in 0» Show e lacrime per trentamila: Scarponi, 5' di applausi I team sfilano sul lungomare di Alghero Aru: «Che dolore non poter partecipare» Claudio Gregori ALGHERO (SASSARI) S ono affiorati anche i saraghi e i calamari a vedere lo spettacolo. E sulla Banchina Ammiraglio Millelire una folla variopinta si è goduta la presentazione delle squadre. Almeno trentamila persone. Una moltitudine festosa. Tra loro campioni antichi Bugno, Bettini, Adorni, Motta, Ballan. Giorgia Palmas ha introdotto Fabio Aru, che, malinconico, ha detto: «Ringrazio la Sardegna per questa festa. È un dolore non poter partecipare. Ma devo accettarlo». Ha ricevuto applausi calorosi. Come Nibali, Quintana, Dumoulin. L applauso più lungo, però, è toccato a Michele Scarponi, il campione scomparso. È durato cinque minuti. A volte l applauso trasmuta in preghiera. E questo era intenso, sommesso e continuo come una giaculatoria in pieno sole. In mille occhi è comparsa la perla di una lacrima. Alghero ha fatto le cose bene. «Il Giro è la nostra carta di presentazione al mondo», diceva il sindaco Mario Bruno. E l assessore Barbara Argiolas gli faceva eco: «Quest iniziativa rappresenta al meglio quello che siamo: una comunità che si muove e accoglie». Oggi si affronterà la strada. Un serpente lungo 3572,2 chilometri. Un avventura ardua, che esplora la terra, partendo dall acqua. Una nuova Storia di gambe, per usare il linguaggio dello scrittore Mauro Ballestracci. La madrina del Giro, Giorgia Palmas, cagliaritana BETTINI STORIA DI ALI Sarà anche una storia di ali. La bici consente il volo. Il favorito Quintana è El Condor. Ma qui tutti hanno preso esempio dal grifone e dal falco pellegrino che fanno il nido a Capo Caccia. Voleranno a caccia di preda. Lo stormo si alzerà oggi a mezzogiorno da Alghero. Si librerà sopra la Gallura. Sfiorerà La Maddalena e la Costa Smeralda. Dal San Pantaleo planerà verso Olbia. Una picchiata ad artigli protesi. La Sardegna è amata dagli uccelli. Nel solo stagno del Calich ne sono state osservate 47 specie. Ma ci sono altri favolosi animali. Perfino scimmie: la scimmia sarda e la scimmia bianca dell Asinara. E in gruppo c è Greipel, Il Gorilla. Oggi lancerà il suo urlo per atterrire i bambini, Gaviria e Ewan. Tutto il bestiario del Giro si sveglia e si muove. La rosa è il vello d oro. LA GUIDA: 22 SQUADRE Vicioso ha 40 anni Tiralongo è a 39: sono i due nonni BAHRAIN MERIDA (BAH) Nibali, 2 Agnoli, 3 Boaro, 4 Gasparotto, 5 Moreno (Spa), 6 Pellizotti, 7 Pibernik (Slo), 8 Siutsou (Bie), 9 Visconti. D.S. Volpi. AG2R LA MONDIALE (FRA) Pozzovivo, 2 Berard (Fra), 3 Bidard (Fra), 4 Chevrier (Fra), 5 Dupont (Fra), 6 Gastauer (Lus), 7 Geniez (Fra), 8 Jauregui (Fra), 9 Montaguti. D.S. Biondi. ASTANA (KAZ) 22 Cataldo, 23 Bilbao (Spa), 24 Bizhigitov (Kaz), 25 J. Hansen (Dan), 26 Kangert (Est), 27 Sanchez (Spa), 28 Tiralongo, 29 Zeits (Kaz). D.S. Shefer. BARDIANI - CSF (ITA) 32 Albanese, 33 Andreetta, 34 Barbin, 35 Boem, 36 Ciccone, 37 Maestri, 38 Rota. D.S. Zanatta. BMC RACING TEAM (USA) 4 Van Garderen (Usa), 42 Dennis (Aus), 43 Dillier (Svi), 44 Hermans (Bel), 45 Quinziato, 46 Rosskopf (Usa), 47 Senni, 48 Teuns (Bel), 49 Ventoso (Spa). D.S. Sciandri. BORA - HANSGROHE (GER) 5 Barta (R.Cec), 52 Benedetti, 53 Bennett (Irl), 54 Konrad (Aut), 55 Mendes (Por), 56 Mühlberger (Aut), 57 Pelucchi, 58 Pöstlberger (Aut), 59 Selig (Ger). D.S. Pömer. CANNONDALE - DRAPAC (USA) 6 Rolland (Fra), 62 Carthy (Gb), 63 Dombrowski (Usa), 64 Formolo, 65 Howes (Usa), 66 Koren (Slo), 67 Slagter (Ola), 68 Villella, 69 Woods (Can). D.S. Guidi. CCC SPRANDI POLKOWICE (POL) 7 Hirt (R.Cec), 72 Bialoblocki (Pol), 73 Grosschartner (Aut), 74 Owsian (Pol), 75 Paterski (Pol), 76 Ponzi, 77 Samoilau (Bie), 78 Schlegel (R.Cec), 79 Tratnik (Slo). D.S. Wadecki. FDJ (FRA) 8 Pinot (Fra), 82 Bonnet (Fra), 83 Ladagnous (Fra), 84 Ludvigsson (Sve), 85 Molard (Fra), 86 Morabito (Svi), 87 Reichenbach (Svi), 88 Roy (Fra), 89 Vaugrenard (Fra). D.S. Guesdon. GAZPROM - RUSVELO (RUS) 9 Firsanov (Rus), 92 Brutt (Rus), 93 Foliforov (Rus), 94 Kozontchuk (Rus), 95 Lagutin (Rus), 96 Rovny (Rus), 97 Savitckii (Rus), 98 Shalunov (Rus), 99 Tcatevich (Rus). D.S. Khamidulin. LOTTO - SOUDAL (BEL) 00 Greipel (Ger), 0 Bak (Dan), 02 De Bie (Bel), 03 De Buyst (Bel), 04 De Clercq (Bel), 05 A. Hansen (Aus), 06 Hofland (Ola), 07 Marczynski (Pol), 09 Monfort (Bel). D.S. Leysen. MOVISTAR (SPA) Quintana (Col), 2 Amador (C.Rica), 3 Anacona (Col), 4 Bennati, 5 De La Parte (Spa), 6 Herrada (Spa), 7 Izaguirre (Spa), 8 Rojas (Spa), 9 Sutherland (Aus). D.S. Arrieta. ORICA - SCOTT (AUS) 2 A. Yates (Gb), 22 Edmondson (Aus), 23 Ewan (Aus), 24 Hepburn (Aus), 25 Juul Jensen (Dan), 26 Mezgec (Slo), 27 Plaza (Spa), 28 Tuft (Can), 29 Verona (Spa). D.S. White. QUICK - STEP FLOORS (BEL) 3 Jungels (Lus), 32 Capecchi, 33 De Plus (Bel), 34 Devenyns (Bel), 35 Gaviria (Col), 36 Keisse (Bel), 37 Martinelli, 38 Richeze (Arg), 39 Serry (Bel). D.S. Bramati. DIMENSION DATA (SAF) 4 Haas (Aus), 42 Anton (Spa), 43 Berhane (Eri), 44 Fraile (Spa), 45 Gibbons (Saf), 46 Janse Van Rensburg (Saf), 47 Sbaragli, 48 Teklehaimanot (Eri), 49 Van Zyl (Saf). D.S. Cookson. KATUSHA - ALPECIN (SVI) 5 Zakarin (Rus), 52 Belkov (Rus), 53 Gonçalves (Por), 54 Kiserlovski (Cro), 55 Kochetkov (Rus), 56 Kuznetsov (Rus), 57 Losada (Spa), 58 Mamykin (Rus), 59 Vicioso (Spa). D.S. Cozzi. LOTTO NL - JUMBO (OLA) 6 Kruijswijk (Ola), 62 Battaglin, 63 Campenaerts (Bel), 64 Castelijns (Ola), 65 Clement (Ola), 66 Keizer (Ola), 67 Tankink (Ola), 68 Van Den Broeck (Bel), 69 Van Emden (Ola). D.S. Boven. TEAM SKY (GB) 7 Landa (Spa), 72 Deignan (Irl), 73 Elissonde (Fra), 74 Golas (Pol), 75 Seb. Henao (Col), 76 Kiryienka (Bie), 77 Puccio, 78 Rosa, 79 Thomas (Gb). D.S. Cioni. TEAM SUNWEB (OLA) 8 Dumoulin (Ola), 82 Bauhaus (Ger), 83 Geschke (Ger), 84 Haga (Usa), 85 Kelderman (Ola), 86 Lunke (Nor), 87 Preidler (Aut), 88 Stamsnijder (Ola), 89 Ten Dam (Ola). D.S. Visbeek. TREK - SEGAFREDO (USA) 9 Mollema (Ola), 92 Alafaci, 93 Bernard (Fra), 94 Didier (Lus), 95 Hernandez (Spa), 96 Nizzolo, 97 Pedersen (Dan), 98 Stetina (Usa), 99 Stuyven (Bel). D.S. Andersen. UAE - TEAM EMIRATES (EMIRATI ARABI) 20 Rui Costa (Por), 202 Conti, 203 Ferrari, 204 Marcato, 205 Modolo, 206 Mohoric (Slo), 207 Ravasi, 208 Petilli, 209 Polanc (Slo). D.S. Marzano. WILIER TRIESTINA - SELLE ITALIA (ITA) 2 Pozzato, 22 Amezqueta (Spa), 23 Busato, 24 Fonzi, 25 Koshevoy (Bie), 26 Mareczko, 27 Martinez (Col), 28 Rodriguez (Spa), 29 Zhupa (Alb). D.S. Scinto.

9 CiclismoR L intervista GIRO 00 Bob Jungels, 24 anni, Quick-Step Floors «Ho preparato questo Giro al massimo, ma non mi considero tra i grandi favoriti» VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 fl ARTISTA PIEMONTESE «Montagne e futurismo Così il mio Manifesto esalta la corsa rosa» Ugo Nespolo ha disegnato la copertina del nostro speciale «Coppi come Warhol, Nibali-Cattelan. Un trofeo per Scarponi» Pier Bergonzi INVIATO AD ALGHERO C orridori in movimento come li vedeva Boccioni, il cielo color azzurro Matisse e le montagne con la neve color Segantini. Il Manifesto del Giro 00 di Ugo Nespolo (è la copertina del nostra inserto speciale) è la sintesi Pop della storia a pedali lunga oltre un secolo (rosa). Nespolo, 75 anni, piemontese, è uno dei più rinomati artisti italiani e non è un debuttante al Giro. «Nel 2003 mi chiesero di disegnare la maglia rosa. Accettai con grande piacere. Lo stesso che ho provato quando mi è stato proposto di pensare al manifesto del Giro 00. Ho pensato a due elementi in particolare. La montagna, perché credo che sia il luogo simbolo sia della storia sia della passione rosa, e poi il movimento, al dinamismo che già ispirò i «HO PENSATO A DUE ELEMENTI: LE GRANDI VETTE E IL DINAMISMO» UGO NESPOLO IL MANIFESTO DEL GIRO 00 grandi del futurismo». Quanto ciclismo e quanto Giro c è nella sua vita? «Mio papà è alessandrino e, per chi viene da quella zona, Fausto Coppi è di famiglia. Un giorno, a Santhià, ho visto fisicamente Coppi a un circuito cittadino, me lo ricordo spaventosamente magro, con gambe lunghissime e un naso protagonista. Con Fausto c era il gregario Andrea Carrea, altra faccia antica da corridore che non ha alcuna paura della fatica». Chi è il Fausto Coppi nella storia dell arte? «Dico Andy Warhol, genio della Pop Art. Non ha mai teorizzato nulla, ma tutti fanno riferimento a lui. Warhol ha modificato radicalmente la concezione dell artista, che non è più, non può più essere il talento che dipinge nelle notti di tempesta, ma un uomo acuto. Ugo Nespolo, 75 anni, premia Kwiatkowski alla Sanremo LAPRESSE 2-3. L artista, qui con Calabrese, allora direttore della Gazzetta, ha disegnato la maglia rosa del Giro 2003: un ciclista «futurista» 2 3 che sa interpretare la vita reale. Artista che ha un compito morale, deve saper essere testimone del suo tempo». E il Nibali, il numero attuale? «Direi Cattelan, che ha talento, sa comunicare e sa essere irriverente. Ma è difficile dare un giudizio, perché quando sei troppo vicino al tempo e alle cose finisci per non avere prospettiva. Purtroppo il valore di un artista lo fa il mercato, ma non è detto che il valore economico corrisponda ad un valore di contenuti». Lei sta lavorando anche al Trofeo che ricorderà Scarponi e premierà il primo a passare sulla cima del Mortirolo. «Sono ancora scosso da quella tragedia. Penso al campione che in gara aveva rischiato la vita chissà quante volte e all uomo che lascia affetti così vivi Mi verrebbero domande senza risposta e mi rifugio nello spirito di fatalità che governa tutti noi. Per il premio che lo ricorderà sto lavorando a una sorta di trofeo non trofeo... Una scatola di plexiglass nella quale compariranno foto e una piccola frase. Credo che sia la sobrietà che serva in questi casi». Che rapporto c è tra arte e sport? «Rapporto antichissimo, dalle sculture greche fino alle avanguardie del 900. Penso soprattutto a Balla e Boccioni e alla loro interpretazione del movimento». Lei ha praticato qualche sport? «Niente di serio, ma ho giocato una partita di calcio con la maglia del Brasile di alcuni fuoriclasse. Venni invitato per una partita in memoria di Ayrton Senna a Forlì. Mi allenai per un anno intero per non far brutta figura e giocai, parola grossa accanto a Bebeto, Dunga, Ronaldo Almeno per una partita provai il futbol bailado». Domani si gioca il derby di Torino, lei per chi fa il tifo?. «Non sono un vero appassionato di calcio, per questo riesco ad avere simpatia sia per la Juve, anche perché sono amico di Allegra Agnelli, sia per il Toro, per il quale ho disegnato il pullman della squadra». Copyright 207 Husqvarna AB (publ). All rights reserved. Husqvarna è distribuita da Fercad SpA. PERFORMANCE DA CAMPIONI. Con oltre 325 anni di esperienza, Husqvarna,aziendaleadernellaproduzione di attrezzature per la cura del bosco e del giardino, sviluppa prodotti ergonomici e potenti ed accessori all'avanguardia per assicurare le massime performance a professionisti ed appassionati del verde. Dai celebri modelli di motoseghe a scoppio, alla più ampia gamma da giardino, composta da rasaerba, trattorini, decespugliatori, tagliasiepi, soffiatori, potatori e dal robot tagliaerba Husqvarna Automower leader del settore, il marchio svedese rappresenta per i molti appassionati l eccellenza della tecnologia a servizio del verde, oggi anche a batteria per una silenziosità senza paragoni. I rivenditori autorizzati Husqvarna ti aspettano, in tutta Italia. E al Giro, naturalmente. PER CHI AMA VINCERE, ANCHE IN GIARDINO. Segui Husqvarna Italia

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11 CiclismoR Speciale GIRO GOLOSO VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT Fabrizio De André «La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi. Dovrebbe coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso» LE MERAVIGLIE DELLA COSTA SMERALDA ª tappa Alghero - Olbia PARTENZA ALLE 2.25 CHE SHOW IN COSTA SMERALDA VERMENTINO Per chi ama la freschezza, da abbinare al pecorino Cannigione km 73 San Pantaleo km 85 LE RICETTE di ROBERTO PETZA DALLA TERRA DI ARU I SAPORI PIÙ ANTICHI PARTENZA Alghero 206 KM CIRCA 5 ORE Sassari km 3 Multeddu km 68 Tra pecorino, bottarga e il fresco Vermentino L a Sardegna è senza dubbio una fra le regioni italiane ad aver conser vato un identità gastronomica molto forte. Forse bisogna ringraziare la sua posizione geografica o l attaccamento alle radici, ma le eccellenze del territorio sono antiche e numerose. IL SALUME DEL GIORNO La pancetta stesa è stagionata per 20/30 giorni e ha parti bianche dil grasso nobile e filettature rosa di carne magra PECORINO SARDO Il caseificio Debbene e il modello bio VINO E FORMAGGIO Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di tutta l isola, non solo delle zone attraversate oggi dalla prima tappa. E partiamo con un buon bicchiere di vino: Vermentino di Sardegna DOC, per chi ama la freschezza della frutta verde o rosato da uve Carignano del Sulcis per chi preferisce i sapori delicati. L abbinamento ideale è con un formaggio pecorino che parla di territorio. Ci spostiamo sull Altopiano di Campeda, in provincia di Nuoro, dove il Caseificio Debbene alleva secondo il modello biologico pecore di razza sarda. Gli animali sono liberi di pascolare all aperto e il profumo dell erba che mangiano si ritrova anche nei formaggi come la ricotta salata affumicata e il Pecorino Formano, dolce e floreale. TERRA E MARE Se parliamo di agricoltura sostenibile è impossibile non citare l azienda Masoni Becciu, segnalata anche dall associazione Slow Food. Si trova ai piedi del Monte Margiani a 500 metri dalla famosa cascata Sa Spendula e coltiva solo cultivar autoctone «Nera di Villacidro» e «Nera di Gonnosfanadiga», il cui olio extravergine di oliva, con sentori erbacei e fruttati, è perfetto per condire un buon piatto di spaghetti con «l Oro di Sardegna». Entra BOTTARGA DI MUGGINE Sapore di mare sugli spaghetti in scena la bottarga di muggine, uno dei simboli della Sardegna, promossa dal 996 dall azienda Blue Marlin che porta il sapore di mare sulle tavole degli italiani, anche d inverno. SENNORI Terminiamo il nostro tour con un altro vino, che parla di territorio e di agricoltura coraggiosa. La cantina Dettori si trova a Sennori (Sassari), uno dei paesi questo sì che saluterà oggi la corsa, ed è costruita totalmente sotto terra, così le uve si muovono per caduta e il materiale di lavorazione è per lo più in cemento, come si faceva una volta. Il vino biodinamico che vi consigliamo oggi è il Renosu Bianco, ampio, complesso ed affascinante, proprio come la prima tappa del grande Giro d Italia. CAFFÈ CON IL SINDACO L'appuntamento di oggi della carovana rosa sarà a Castelsardo (Ss), km 63.4, sosta intorno alle ore Trinità d Agultu km 90 Santa Teresa di Gallura km 35 OLIO D'OLIVA EXTRAVERGINE Da Masoni Becciu la "Nera di Villacidro" di PIETRO COZZI ARRIVO Olbia RENOSU BIANCO La cantina Dettori costruita sotto terra Alghero, perla del turismo Magica la grotta di Nettuno Alghero: era Alguer sotto il dominio catalano Sempre in prima fila tra le regine del turismo in Sardegna, Alghero vanta l esotico e antico nome di l Alguer, eredità di un nobile e ancora vivo passato catalano, cominciato con la conquista catalano-aragonese del XIV secolo. La costa a ovest della cittadina, tutelata dal Parco Regionale di Porto Conte e da un area marina protetta, nasconde un gioiello come la grotta di Nettuno, nello sperone di capo Caccia. Lo scenografico accesso da terra alla cavità vale da solo la visita: dalla sommità del capo si scendono i 654 gradini dell Escala del Cabirol (la scala del capriolo ), scavati nel 954 a picco su un mare memorabile, sfruttando una cengia naturale. L interno, costellato di stalattiti e stalagmiti, riserva meraviglie come la sala della Reggia, con colonne di concrezioni alte fino a 9 metri. Info: 079/ ; Orario: 9-9, visita guidata ogni ora. Ingresso e visita: 3 euro. NATO NEL: 968 A: SAN GAVINO MONREALE (VS) RISTORANTE: S APPOSENTU CITTÀ: SIDDI (VS) C ome Fabio Aru: è di San Gavino Monreale, nel Medio Campidano. Nato nel 968, dopo la scuola alberghiera e le esperienze oltremare, Roberto Petza decide di tornare a casa per riscoprire i sapori antichi della sua Sardegna. Il bagaglio acquisito all estero ha bisogno di una stanza importante, chiamata in sardo «S Apposentu», ristorante in una villa liberty a Siddi. I riconoscimenti non tardano ad arrivare: dalla stella Michelin alle Tre Forchette del Gambero Rosso. IN COLLABORAZIONE CON EATALY antipasti GELATO DI CIPOLLA CON PESCE Con il prosciutto croccante. Un piatto nato per caso dalla dolcezza e fragranze dell orto di mio padre ORZIADAS CROCCANTI Un omaggio a un prodotto del territorio, le anemoni di mare, abbinate a un ingrediente dell orto UOVA, CIPOLLE PATATE AL TARTUFO Un piatto semplice della tradizione: uova e cipolle, arricchite da una crema di patate e pancetta croccante MISTICANZA DI CAMPO Un ricordo della raccolta di erbe selvatiche per la campagna. Profumi e sapori marcati

12 2 Serie A R Domani il derby della Mole CASA GAZZETTA Cairo «GIRO E DERBY: MI ASPETTO DELLE SORPRESE BELOTTI 2 GARE SENZA GOL? LA PROSSIMA MAGARI NE FA 3» IL FORUM di ANDREA ELEFANTE Una settimana da brividi, e tutti diversi. Commemorazione del Grande Torino a Superga, partenza del Giro d Italia, derby Juve-Toro. E a fine mese pure l inaugurazione del nuovo Filadelfia. Il tifoso granata, il presidente di Rcs appassionato anche di ciclismo e il numero uno del Toro hanno iniziato a mescolarsi in Urbano Cairo ieri sulla collina e smetteranno (temporaneamente) domani sera, fuori dallo Juventus Stadium. Così si è evoluto il suo rapporto con lo sport. Che nasce quando era giovanissimo e... «Sportivissimo. Calcio, anzitutto: lo sport che mi è sempre piaciuto di più. Atletica: ero un velocista, facevo gli 80 metri al Giuriati. E ciclista per passione, d estate in vacanza quando la famiglia si trasferiva in campagna vicino ad Alessandria. Stavo anche per prendere una bici da corsa, ma per quanto io non la disdegni, è uno sport di una fatica esagerata». E il suo rapporto con il Giro d Italia? «La voce di Adriano De Zan resta la mia colonna sonora e diventai gimondiano sparato dopo la sua vittoria nel Tour del 65: per me fu come un esplosione. Poi arrivò Mercks a rovinare tutto, ma quando Gimondi rivinse il Giro nel 76 esplosi un altra volta. Ero a casa della nonna, la stessa in cui preparai l esame di maturità e da dove feci la famosa telefonata alla segretaria di Berlusconi per avere il primo contatto con lui. Il salto di gioia che feci fu devastante: lampadario della cucina rotto e mano ferita». Che Giro d Italia si aspetta? «Sento fermento e vedo un Giro competitivo al di là del duello Nibali-Quintana. E trovo bella la scelta di ricordare Scarponi dedicandogli il Mortirolo». E la passione per il Toro come nasce? «Dai miei genitori, soprattutto mia mamma. Visse tutta l epopea del Grande Torino e mi raccontava spesso di quella squadra, mi raccontava tutto. Il giorno di Superga fu un amica a darle la notizia, fece tutta la strada per tornare a casa piangendo. La sera che morì Meroni ero già a letto, la mattina dopo mi svegliò così: Ho una brutta notizia, è morto Gigi Meroni. Sempre lei mi ha dato la spinta VALE 00 MILIONI MA IO NON LO VENDO: UN BENE PER LUI E PER NOI SU ANDREA BELOTTI ATTACCANTE TORINO decisiva per comprare il Toro, e non me ne sono mai pentito. Mai, neanche quando si perdeva tanto e dopo certe sconfitte, ad esempio con la Roma nel 2009 (0-, gol di Julio Baptista in pieno recupero), non riuscivo neanche a dormire». NESSUNA CROCE ADDOSSO, MA NON POSSIAMO ASPETTARE IL CITY SU JOE HART PORTIERE TORINO L'IDENTIKIT URBANO CAIRO NATO IL 2 MAGGIO 957 A MILANO PROFESSIONE EDITORE NEL CALCIO PRESIDENTE TORINO Urbano Cairo è il fondatore e presidente di Cairo Communication (società di editoria nel ramo periodici e di raccolta pubblicitaria) e presidente e a.d., nonché maggiore azionista, di Rcs Mediagroup, società che edita diverse testate, tra cui la Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera. Cairo è anche proprietario di una tv, La 7. A cavallo degli Anni 80 e 90 ha lavorato in Fininvest, all inizio come assistente personale di Silvio Berlusconi, poi ricoprendo diversi incarichi importanti a Publitalia 80. Nel 995 si è messo in proprio lanciando settimanali di grande tiratura come «Dipiù» e «Diva e Donna». DAL 2005 AL TORO Nel 2005 è diventato proprietario del Torino e da cinque anni lo mantiene stabilmente in Serie A. Durante la gestione Ventura, i granata sono ritornati anche in Europa: Europa League , eliminazione agli ottavi contro lo Zenit, dopo aver vinto a Bilbao in casa dell Athletic. Si parla sempre di anima granata: come spiegarla a parole? «E un anima fatta di tante cose. Romanticismo, anzitutto, che sfiora alti livelli di nobiltà: bisogna vincere con merito e divertendo, se vinci ma non vinci bene non sei contento. E una regola con sfumature di contropotere, che ovviamente vale per tutte le partite meno che per il derby. Poi è un dna intriso dell epica del Grande Torino, moltiplicata da quella fine tragica arrivata al culmine della potenza: un po come John Fitzgerald Kennedy a Dallas, o James Dean. Per non dire della scomparsa di Gigi Meroni o quella di Giorgio Ferrini, che morì pochi mesi dopo essersi ritirato. E ancora: è un attaccamento alla maglia speciale. Ce l hanno anche i più giovani, perché è un tifo che viene tramandato - come a me da mia madre - da chi ha vissuto in prima persona quegli anni». Ma il vero torinese tifa Torino o Juventus? «Rispondo con un coro della curva Maratona: Torino è stata e resterà granata». Il primo derby che ricorda? «Sicuramente fu un Milan-Inter: vivevo a Milano, amavo Rivera, prima che del Toro ero tifoso del Milan. Ma i derby del Toro mi sono entrati presto nel cuore, anche perché quelli della Juve non li sopportavo granché. E il ricordo più bello è quello di due anni fa, la Juve battuta dopo vent anni. Anche meglio della vittoria al San Mamés contro l Athletic Bilbao». «Non li sopportavo granché», ha detto: che rapporti ha oggi con la proprietà della Juve? «Buoni, come dimostrano anche le recenti parole di stima di Elkann nei miei confronti nella sua lettera agli azionisti. Buoni anche con Andrea Agnelli: del resto, come non fargli i complimenti per quello che stanno facendo?». Farà i complimenti a Bonucci per il figlio tifoso del Toro? IL MERCATO «Riscattato Iago, torna Bonifazi, già presi Lyanco e Milinkovic-Savic Ora serviranno un portiere, due centrocampisti e qualcosa davanti» «Tutto molto carino: lui e questa cosa. E il bambino ha un faccino così simpatico». Che derby vorrebbe domani dal suo Toro? «Una di quelle partite che sappiamo fare. Tipo quella in casa contro il Milan: siamo partiti forti e li abbiamo messi lì. In casa della Juve è un po più difficile, ma con le motivazioni giuste si possono fare grandi cose. Magari una sorpresa». Con l aiuto di qualche sua scaramanzia? «Piccole: una cravatta che non ho buttato ma ormai non uso più perché è usurata, magari il caffé in un certo bar invece che un altro». Darà una sua carica particolare alla squadra? «A quello pensa l allenatore: è lui il conducador, significherebbe delegittimarlo. E poi se dovessi motivare io, vorrebbe dire che c è qualche problema. Non parlo neanche dopo le partite, tranne una volta dopo il 5- beccato dal Genoa ( maggio 205): andai nello spogliatoio e dissi cose toste». Ha pensato a un premio in caso di vittoria? «Guadagnano già bene... E poi il premio è vincere il derby». Il derby fra due semifinali di Champions: al di là del risultato «NON FARÒ DISCORSI ALLA SQUADRA, CI PENSA L ALLENATORE: TOCCASSE A ME SAREBBE UN PROBLEMA. CON LA JUVE OGGI BUONI RAPPORTI: COME NON FARGLI I COMPLIMENTI?»

13 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT CONTENUTO PREMIUM «SPERO NON SARÀ SOLO UNA SFIDA NIBALI- QUINTANA. DOMANI VORREI UNA GARA DELLE NOSTRE: PARTIAMO FORTE E LI METTIAMO LÌ» 5 6 dell andata, crede a una Juve un po distratta? «No: saranno motivati e concentrati come noi. E poi, con quella rosa lì: all andata dalla panchina sono entrati Dybala e Pjanic...». Chi invidia alla Juve? «Se devo fare un nome, Buffon: carriera pazzesca, trasmette senso di appartenenza ed è anche un ragazzo per bene». Joe Hart se la prenderà? «Portiere di livello: ha fatto qualche errore ma ci sta, nessuno gli getta la croce addosso. Però il City su di lui non ha le idee chiare, e noi non possiamo permetterci di aspettare». Cosa deve invidiare Belotti a Higuain? «Belotti ha fatto gol di destro, di sinistro, di testa: gli manca solo il petto... Ma sa qual è il suo bello? E il primo a dire di dover ancora imparare, è così umile che ha rifiutato di fare I signori del calcio per Sky, perché non sono ancora un signore del calcio. E poi anche Higuain ha qualcosa da invidiare a Belotti: l età». A 23 anni sulla sua clausola avete scritto 00 milioni. «Il valore giusto, credo. E solo per l estero: in Italia non c è clausola e sa perché? Perché io Belotti non lo vendo: un altro anno al Toro, altri 30 gol, e sarà CALCIO E FUTURO «Risorse distribuite in altro modo, nuovi stadi, vendita diversa per i diritti tv Il commissario in Lega non è una pietra tombale: bene resettare tutto» stato un bene per lui e per noi». Non segna da due partite e sembra una vita. «E che ha così tanta voglia di segnare che a volte finisce per andare oltre, tipo scontrarsi con Maxi Lopez. Se li sarà tenuti per il derby: lui è tipo che non segna per due partite e magari la prossima ne fa tre». Un voto a questa stagione del Toro? E di quanto può cambiarlo il risultato del derby? «A questa seconda domanda preferisco non rispondere... Il voto è 8, può diventare 7 meditando su certe occasioni che abbiamo buttato. Non penso a tutti i rigori sbagliati, non dico che sia mancato chissà che cosa: bastava poco per essere a 56 punti e giocarci ancora l Europa. Ma penso anche che abbiamo cambiato allenatore, giocatori, sistema di gioco, abbiamo lanciato dei giovani». Un primo piano di Urbano Cairo durante la visita in Gazzetta 2 Davanti all ufficio centrale del giornale 3 Cairo e sullo sfondo l immagine d epoca di uno strillone di inizio Novecento, un ragazzo venditore di copie della Gazzetta 4 Qui Cairo è davanti alla gigantografia di una foto storica del ciclismo, quella del passaggio della borraccia tra Fausto Coppi e Gino Bartali 5 Un momento del forum nella sala riunioni del giornale 6 Con il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti FOTO LAPRESSE CARRIERA PAZZESCA, SENSO DI APPARTENENZA E BRAVO RAGAZZO SU GIGI BUFFON PORTIERE JUVENTUS Mihajlovic promosso, dunque? Anche se oggi è a 5 punti da un Atalanta altrettanto giovane, e che ha cambiato allenatore? «Gasperini è bravo: in passato abbiamo parlato, ci siamo sfiorati due volte, forse anche tre. Io l avrei preso comunque, ma alla fine concordammo che non era il caso per via della sua juventinità e di quella retrocessione del Toro per mano del suo Genoa nel Ma è bravo anche Mihajlovic: in 0 anni di Toro, questo è il settimo attacco di sempre. Attacco e difesa devono essere un tutt uno, ma una squadra così votata al gioco offensivo nasce dal suo temperamento e ha esaltato anche Belotti. Questa mentalità ce la ritroveremo anche l anno prossimo: vale più di qualche punto perso. Come vale tanto anche lo spartiacque tirato su negli ultimi sei anni: meno figurine e più giocatori. Non giocatori che avevano il meglio alle spalle ma un futuro all orizzonte, con un d.s. come Petrachi bravo a scovare talenti e un allenatore come Ventura specializzato nel lavorare sui giovani. Prima i giocatori arrivavano al Toro e peggioravano, adesso migliorano». Ma l anno prossimo a Mihajlovic chiederà l Europa? «Sarà un lavoro di squadra, di tutti: non possiamo aspettare seduti che ce la porti. E comunque lui ha un contratto che parla chiaro: scade nel 208, ma si MOLTO CARINO E IL BIMBO HA UN FACCINO COSÌ SIMPATICO SU LEONARDO BONUCCI E SUO FIGLIO TIFOSO DEL TORO rinnova automaticamente in caso di Europa». «Ferrero è un amico», ha detto Sinisa: possono esserlo presidente e allenatore? «Da quando ha detto così gli telefono di più, per farmi sentire più vicino... Scherzi a parte: amico è una parola importante, i miei veri amici le conto sulle dita di una mano. E comunque ha detto che mi stima: fondamentale, fra presidente e allenatore. Mi va benissimo così e certi rapporti vanno alimentati, giorno dopo giorno». IL DONNARUMMA SERBO? MAGARI UN GIORNO SI DIRÀ IL CONTRARIO SU VANJA MILINKOVIC-SAVIC PORTIERE TORINO Lo alimenterà anche con degli acquisti nel prossimo mercato? «Iago Falque già riscattato, tornerà Bonifazi, abbiamo preso Lyanco e il portiere Milinkovic- Savic. L altro giorno gli ho detto: Ti chiamano il Donnarumma serbo, sarebbe bello se un giorno dovessero chiamare lui il Milinkovic-Savic italiano.... Ora serviranno un portiere - Padelli non rinnoverà - due centrocampisti e magari qualcosa anche davanti. E Petrachi sta lavorando per questo». Cosa serve al nostro calcio per riprendersi? «Anzitutto una diversa distribuzione delle risorse, per far nascere un campionato più competitivo: se non c è competizione, c è per forza meno interesse da parte di chi ha attività media. Non dev essere per forza un campionato a 8 squadre, la Premier ne ha 20 ed è bellissima. Stadi nuovi, il che equivale anzitutto a leggi che consentano investimenti. Meno gare in tv o comunque diritti tv venduti bene, che significa anche in modo diverso: un ipotesi per valorizzarli può essere riservare alcune partite ad una sola piattaforma e poi sugli orari si può riflettere. Steven Zhang Jindong, il nuovo proprietario dell Inter che ho incontrato da poco, ha idee e principi chiari e mi ha detto che le nostre 5 sarebbe l orario migliore per i cinesi: ma perché allora il derby di Milano si è giocato alle 2.30?». Ma come si può pensare ad un futuro diverso se la nostra Lega è commissariata? «Non è una pietra tombale: era bene resettare tutto. Ma la Lega è un azienda con venti soci al 5%, più che un presidente serve rivedere statuto e governance per un organizzazione e una gestione più manageriali, con responsabili per ogni area, anche geografica. Solo così si può dare un impronta diversa allo sviluppo del brand e dei ricavi. E ripartire bene». RIPRODUZIONE RISERVAT «LA MENTALITÀ OFFENSIVA DATA DA MIHAJLOVIC CE LA RITROVEREMO: VALE PIÙ DI QUALCHE PUNTO PERSO. UN TEMPO CHI VENIVA AL TORO PEGGIORAVA, OGGI MIGLIORA»

14 4 Serie A R Domani il derby della Mole Ora chiamatelo GH9 BOMBER Gonzalo Higuain, 29, prima stagione con la Juve, 3 gol segnati: 23 in campionato, 5 in Champions League, 3 in coppa Italia. Dopo quasi 5 mesi, mercoledì si è sbloccato in Champions League AFP Matteo Dalla Vite A cronimi da battaglia: GH9 contro CR7. Suonano benone, poi è chiaro che la Juve dovrà suonarle al Monaco anche allo Stadium e il Real dovrà resistere agli assalti della Cholo-band nel derbone di Madrid. Se tutto andrà in un certo modo, ecco che Gonzalo Higuain si troverà di fronte al suo passato, i Blancos ma pure Cristiano Ronaldo: sfida bella, completa, rock. «Se sono stati meglio i suoi tre gol o i miei due?», fa Pipita nella mezzanotte post gara di Montecarlo. «Le reti di Cristiano le ho viste, comunque diciamo che tutti e due abbiamo fatto gol importanti per aiutare le nostre squadre a raggiungere quel che vogliamo, la finale». Per il Grande Incontro e per gli obiettivi finali perché come twitta Allegri «quando i traguardi sembrano vicini, è il momento di pedalare ancora più forte. Davvero». DOPPIO DERBY Pipita si è sbloccato (non segnava in Champions dal 7 dicembre 206), Ronaldo ha preso letteralmente il volo zittendo i fischi del Bernabeu che nel recente passato lo avevano irritato non poco. Cinque gol in questa Champions per l argentino, 0 per il portoghese. E Pipita è pronto a vivere questi 4 giorni etichettabili come «del doppio derby»: col Torino per giocarsi il primo EX COMPAGNI 6 Novembre 20: Gonzalo Higuain festeggia con Cristiano Ronaldo un gol del portoghese al Bernabeu contro l Osasuna. Sono stati compagni di squadra a Madrid per 4 stagioni REUTERS PIPITA REGALE «Meglio i miei due gol o il tris di CR7? Diciamo che abbiamo lavorato per la finale Vicini a un sogno cullato da 0 mesi. C è il ritorno ma il Real è emozione» match-point scudetto e poi col suo passato madridista. «Incontrare il Real in finale aggiunge H i g u a i n avrebbe un sapore particolare. Lì ho vissuto sette anni, praticamente il 70 per cento della mia carriera, ma per incontrarli dobbiamo ancora passare la gara di ritorno». Il Pipita ha una concretezza notevole: da sempre in campionato, ora anche nelle gare a eliminazione della Champions e pure a parole. «Speriamo che diventi una stagione da sogno ma bisogna andare un passo alla volta: non abbiamo ancora vinto nulla». 7 GOL E IL SOGNO L azione del primo gol di Higuain è stata uno spettacolo («Non mi aspettavo il tacco di Dani, però quando lo ha fatto sono partito e... sinceramente è stato tutto bellissimo»), la prima esultanza è «per la gioia mia e dei tifosi che fanno sforzi per seguirci», la seconda correndo verso la panchina «è dedicata a Neto, un grande professionista». E intanto Cristiano Ronaldo è all orizzonte ma non ancora preso. «Siamo vicini a un sogno inseguito e per il quale lavoriamo da dieci mesi» dice Gonzalo. E per raggiungerlo serve la forza di controllo dei forti. Come all andata di mercoledì sera a Derby Higuain Tutto in 4 giorni Prima il Toro e poi Ronaldo IN CHAMPIONS GONZALO HIGUAIN CRISTIANO RONALDO GOL 5 0 TIRI IN PORTA 4 23 % REALIZZATIVA 8 22 SPONDE PASSAGGI Dopo la doppietta al Monaco, il Pipita è pronto per i granata (cui ha già fatto 7 gol) e per l ex compagno CR7 Montecarlo. Intanto il sogno juventino è quello del sesto scudetto: si comincia sabato sera in attesa di Milan-Roma e ricordando pure che nella sua carriera il Pipita ha segnato ben 7 gol, di cui 2 all andata decidendo di fatto la gara. 4 ANNI E PREMIO FINALE Il Toro è l attualità, CR7 l approdo... finale. Higuain e Ronaldo hanno vissuto assieme 4 anni: Pipita era arrivato nella capitale nel 2007, il portoghese nel Hanno fatto un sacco di scorribande da campo insieme, fino a quando il Pipita ha visto crescere Benzema soprattutto nelle scelte dell allora tecnico a tal punto da voler cambiare aria. E anche quello con Benzema potrà essere un bell incontro, certamente una rivincita per il Pipita. Che nell attualità delle cifre Champions della Opta ha numeri inferiori a Cristiano, frutto anche della diversità fra i due giocatori: CR7 si dimostra feroce esecutore ma anche ottimo «servitore» (46 sponde contro le 20 di Higuain; 38 passaggi positivi contro il 66; 3 cross contro 3), Pipita però ha portato a casa più recuperi (29 a 24), segno di un centravanti che non dimentica un aiuto alla squadra. «Ci siamo resi conto di quanto siamo forti», ha detto Pipita. «Siamo una squadra che può lottare contro chiunque: è questione di crederci. Se mi mancava il gol? No, sono sempre stato calmo con fiducia, nel calcio chi lavora ottiene un premio». Di solito si chiama premio... finale. DICEMBRE 206 Torino-Juventus -3: ecco Higuain in azione nel derby d andata; l attaccante argentino ha segnato una doppietta nella sua prima apparizione da bianconero GETTY IMAGES MERCATO Keita candidato per la squadra del domani Ancora nessuna trattativa ufficiale fra Juve e Lazio: Lotito vuole 20 milioni. Nedved ammette: «Schick? Ci interessa» E uno di quei momenti in cui l ad Beppe Marotta tiene le proprie figurine future sul tavolo. Figurine di mercato ovviamente, in attesa di capire mosse possibili, uscite più o meno programmabili e modulo futuro. Fra i talenti offensivi nel mirino dell ad e del ds Fabio Paratici c è certamente il sampdoriano Patrick Schick («Ci interessa e continueremo a essere interessati in futuro: deve solo tenere la testa a posto, se lo farà avrà una grande carriera» ha detto il vicepresidente bianconero Pavel Nedved) sul quale però sarebbe in pole-position l Inter; c è Alexis Sanchez (se uscirà dall Arsenal); piace sempre Bernardeschi ma soprattutto c è Keita Baldé, contratto in scadenza con lalazio nel 208. Keita Baldè, 22 anni LAPRESSE INGHILTERRA Negli ultimi tempi i rapporti fra Keita e il club non sono perfetti e al momento di rinnovo di contratto non se ne parla. Anzi: la doppietta alla Roma ha dato ancor più valore e voglia di volare allo spagnolo sul quale anche il calcio inglese (Manchester United in testa) ha fatto pensieri di futuro. Nei giorni scorsi il Daily Mail ha scritto che Keita sarà juventino: tutto da vedere ma qualcosa si è certamente mosso, di più concreto dei primi spifferi veri datati fine gennaio di quest anno. 20 MILIONI La Juventus è da tempo che segue il ragazzo di origini senegalesi: gli 007 bianconeri lo hanno visionato più volte, hanno preso informazioni e nelle poche occasioni in cui ha potuto giocare Keita ha certamente - tramite agente - ricevuto sondaggi anche da Milan e Napoli. Sia chiaro: la Juve non ha ancora parlato col presidente laziale Lotito, a tal punto che il vocabolo trattativa non è utilizzabile. Però l idea per il futuro c è: perché a 22 anni Keita conosce perfettamente il calcio italiano, perché con circa 8-20 milioni l investimento sarebbe di rendimento e perché le possibilità che Keita possa restare alla Lazio sembrano assottigliarsi di settimana in settimana. L attaccante laziale, si sa, può fare la punta di sinistra e pure il centravanti: perfetto per il E non solo. m.d.v. MONACO-JUVE IN TV Altra notte da record su Canale 5 Altissimi indici di ascolto per Monaco-Juve. Come era accaduto per le sfide fra i bianconeri e il Barça, la semifinale con i monegaschi, trasmessa anche in chiaro su Canale 5, ha raccolto quasi milioni di telespettatori, permettendo alle reti Mediaset di essere al top in prima serata: il match è stato visto da spettatori con il 38.75% di share su Canale 5, e a questi si aggiungono spettatori con il 3.96% che hanno deciso di vedere l incontro su Premium Sport HD. Bene il post-partita Premium Champions: spettatori.

15 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 2 FRASI INDECOROSE O INOPPORTUNI STRISCIONI, SENZA CONSAPEVOLEZZA GIGI BUFFON PORTIERE JUVE 3 4 SUPERGA E IL GRANDE TORINO SONO PATRIMONIO DI TUTTI. La Mole Antonelliana illuminata di granata per ricordare la tragedia di Superga; 2. Scritte offensive contro i tifosi del Torino, comparse prima della commemorazione 3. La maglietta commemorativa 4. Il trimotore Fiat G.22 delle Avio Linee Italiane, dopo lo schianto contro la Basilica LAPRESSE/ANSA CHIARA APPENDINO SINDACO DI TORINO Inchino Juve a Superga «Vergogna per chi scrive certe frasi: è più morto lui» Francesco Bramardo TORINO DOPO MONACO Sentite Chiellini: «Alves? Per tecnica vale quanto Messi» L elogio di Dani Alves, protagonista della serata monegasca di Champions League insieme a Gonzalo Higuain, lo fa Giorgio Chiellini in zona mista: «Dani è una persona solare dice il difensore, che ha sempre il sorriso sulle labbra. Per la nostra cultura sembra anche un po matto a volte, ma affronta questa professione e la sua vita sempre a duemila all ora. Ha fatto un po fatica all inizio qui in Italia, sembrava quasi un corpo estraneo alla squadra, S acro e profano, come la commemorazione dei defunti di un incidente aereo e i preparativi per l inaugurazione di uno stadio, ma lo è solo in apparenza. Perché lo stadio Filadelfia e Superga vivono in simbiosi e non avrebbero un tale fascino e memoria storica oltre i nostri confini se non fosse esistito il Grande Torino, la squadra di capitan Valentino, che il 4 maggio del 49 è divenuta leggenda con il tragico schianto dell aereo ai piedi della Basilica. Da 68 anni alle ore 7 migliaia di tifosi salgono a piedi al Colle per assistere alla funzione religiosa, per omaggiare i caduti e tramandare ai figli e nipoti le gesta di coloro che furono e avrebbero potuto essere. Anche ieri per duemila tifosi accorsi per partecipare alla Messa celebrata dal cappellano granata don Riccardo Robella quel Toro non è morto ma è soltanto in trasferta. Toccante l omelia davanti ai famigliari del Grande Torino, dagli ex giocatori al presidente Cairo e al Toro di oggi. PRESIDENTE SIA UN PADRE «Il Toro è come una mano, è formato da cinque dita che stringono un testimone da passare alle nuove generazioni, se le cinque dita non stringono insieme il testimone cade». Nello specifico le dita rappresentano il popolo granata, i bambini ovvero il futuro del club, i parenti delle vittime che custodiscono la memoria degli Invicti, i giocatori di oggi e il presidente «che ha lavorato bene a oggi ma che deve essere un padre», ha ammonito don Robella. ma è cresciuto di partita in partita da quando è rientrato dall infortunio. A Barcellona giocava un calcio completamente diverso, ma è uno che tecnicamente vale Messi, è di livello superiore». «Non si è proprietari del Toro ma padri di una grande famiglia e bisogna avere cuore, saper patire, gioire e perdere ma senza perdere di vista lo sforzo di unità tra tutte le componenti di un club particolare ed esclusivo come il Toro». Al termine della funzione religiosa capitan Belotti ha letto davanti alla lapide i nomi dei 3 defunti nell incidente aereo non senza commozione. SOLIDARIETA BIANCONERA Ci piace credere che qualcosa stia finalmente cambiando, almeno sotto l aspetto della sportività pur conservando una sana rivalità tra le parti. L esempio arriva da Buffon e Marchisio, che hanno usato parole dure per condannare chi alla vigilia del 4 maggio ha imbrattato i muri della strada che porta a Superga con scritte inqualificabili contro il Toro che CRESCITA Dani Alves ha fornito due assist al bacio al Pipita, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria sul Monaco. Chiellini però non si sente ancora in finale: «Abbiamo pochi capelli e tanta esperienza per sapere che in un attimo le partite si riaprono. Al ritorno bisognerà essere ancora più bravi nella gestione della palla e a tenerli lontani dalla nostra porta. Questa squadra ha avuto una grande crescita in qualità e personalità, non so se siamo più forti a livello internazionale rispetto al passato ma sicuramente ci sentiamo di poter affrontare certe squadre con le nostre caratteristiche e senza complessi di inferiorità». E ORA IL TORO Prima del ritorno però c è un derby da giocare: domani Allegri potrebbe fare un po di turnover. In porta potrebbe esserci spazio per Neto, a centrocampo rientrerà Khedira, squalificato in Champions, sulle fasce favoriti Asamoah e Lichtsteiner. In difesa chance per Benatia. f.d.v. CHIUNQUE SIA STATO DOVREBBE VERGOGNARSI CLAUDIO MARCHISIO CENTROCAMPISTA JUVE RIVALI SEMPRE, NEMICI MAI. RISPETTO PER GLI INVINCIBILI! PAULO DYBALA ATTACCANTE JUVENTUS clic GIÀ DOMENICA SERA I BIANCONERI POSSONO DIVENTARE CAMPIONI La Juve può essere aritmeticamente campione d Italia già domenica sera, a patto di non perdere domani nel derby con il Torino. ) Se la Juve pareggia (e va a 85 punti) non è ancora scudetto se il Napoli (sempre in campo domani) vince contro il Cagliari e può arrivare in teoria a 86. 2) Se la Juve pareggia e il Napoli non vince, domenica può essere scudetto: se la Roma perde contro il Milan. 3) Se la Juve vince, il Napoli non può più raggiungerla. I bianconeri festeggiano lo scudetto domenica se la Roma non batte il Milan. Buffon e Marchisio contro gli autori delle offese al Torino alla vigilia della commemorazione IL CASO BIGLIETTI: INCHIESTA ALTO PIEMONTE L ex ultrà suicida e «Gestore»: lo 007 gli chiese prova per un baby Pure una segnalazione su un talento da visionare per le giovanili bianconere. È una della richieste fatte da «Gestore», l uomo dei Servizi in contatto con Raffaello Bucci, ex ultrà della Juventus diventato collaboratore del club e morto suicida il 7 luglio 206. Il dipendente dell Aisi ha dichiarato ai pm che Bucci era stato suo informatore fino al 205, ma in base ai messaggi agli atti dell inchiesta Alto Piemonte pare che la collaborazione sia proseguita. È lo stesso Gestore che lo invita a passare a Signal, app di messaggistica cifrata. E il 2 maggio gli chiede se può aiutare un amico a fare la guardia giurata in «Telecontrol», società fu. «Quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti», il riassunto di una lettera aperta del portiere ai tifosi juventini affidata a Facebook. «Chiunque sia stato dovrebbe vergognarsi», il commento di Marchisio. La frase di Indro Montanelli scritta sulle colonne del Corriere della Sera tre giorni dopo la tragedia di Superga, «gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede», è stata presa a prestito da numerosi calciatori di fede bianconera. Come Paulo Dybala che su twitter ha postato la foto della Mole Antonelliana ieri sera illuminata per l occasione di granata ed una frase in tre lingue: «Rivali sempre, nemici mai. Rispetto per gli invincibili!». «Superga è patrimonio di tutti, il grande Torino è patrimonio di tutti, della città e di tutte le persone che credono nello sport e amano il calcio», il commento della sindaca Chiara Appendino che a Tiki Taka non ha negato di soffrire per la Juve, che sarà presente allo Stadium da tifosa sabato per il derby e poi per il ritorno di Champions. Sui social anche il ricordo del Grande Torino da parte di Juve, della Lega, di Milan, Genoa, River Plate e Benfica per citarne alcuni. FILA -20 Oggi i tifosi granata hanno un motivo d orgoglio in più per tenere viva la memoria di Ossola, Bacigalupo e compagni. Dopo 9 anni lo stadio dove gli Invincibili hanno costruito la leggenda finalmente è ricostruito e il 25 maggio verrà inaugurato ufficialmente. Ieri mattina sono stati illustrati i dettagli della cerimonia spalmata in tre giorni per l affluenza prevista numerosa e lo spazio angusto (il Fila può contenere 3999 spettatori). Appendino ha ricordato: «Il Filadelfia è un pezzo importante di storia della città e del calcio, un sogno che si avvera dopo quasi 25 anni. Il Filadelfia sarà la casa del Toro e di tutti i torinesi, il simbolo di una sfida vinta. Quando c è passione, sani valori e spirito di squadra si ottengono obiettivi insperati». Il riferimento è agli 800 giorni trascorsi per trasformare il sogno Filadelfia in realtà. di vigilanza della sede della Juventus. Il 0 giugno, invece, si parla di calcio: «Ti vorrei segnalare un ragazzino classe 2004, tecnicamente è bravo ed anche fisicamente con margine di crescita enormi». «Ciao, inoltro la segnalazione, mi serve anagrafica», è la risposta di Bucci. Dopo un incontro di persona il 4 luglio, il 5 l ex ultrà bianconero riscrive su Signal: «Anche stanotte in bianco... Sono certo che la mia posizione è bruciata... Sono nella merda». Intanto, è stata chiesta la riapertura dell indagine sul suicidio e l Antimafia convocherà il direttore Aisi, Mario Parente. Filippo Conticello

16 6 Serie AR Mercato Il Milan ha in pugno Kessie L ivoriano vuole i rossoneri La Roma rilancia e aspetta Bianchin-Laudisa-Zucchelli «M i si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?». George Atangana, procuratore di Franck Kessie, ha risposto alla vecchia domanda di Nanni Moretti: si nota di più se non vengo. Atangana era invitato all incontro di ieri tra Roma e Atalanta, con cui Monchi - addirittura - sperava di poter concludere l affare e portare a Roma il centrocampista da Ouragahio, Costa d Avorio. Invece niente, Atangana non si è presentato, cambiando un bel pezzo del mercato di maggio. La ricostruzione della vicenda, co- 28 Roma e Atalanta si sono strette la mano per 28 milioni, magari con un accordo per i giovani Marchizza e Tumminello. Il Milan è pronto a offrire almeno la stessa cifra, oltre a un quinquennale da 2 milioni a Kessie me in un filmone di strategie e mosse a sorpresa, merita un approfondimento, ma prima è giusto dire subito quali sono state le novità di giornata. Conclusione numero : Kessie ha rotto, almeno in parte, con la Roma e ora ha in mano il suo destino. Conclusione numero 2: il Milan ha sorpassato la Roma e nella grande corsa ormai è favorito. ROMA Il primo giovedì di maggio ha confermato un assioma del calcio moderno: spesso sono i giocatori a decidere le trattative. Kessie dimostra. Roma e Atalanta a gennaio hanno concluso un accordo per il trasferimento dell ivoriano. Tutto fatto, anche nei dettagli. La Roma però non è mai arrivata alla stretta di mano con Atangana, procuratore di Kessie. Anzi, non ha mai avuto buoni rapporti con lui e non ha mai chiuso. Ha offerto un contratto da,2 milioni a stagioni e ha aspettato, forte del patto stretto con l Atalanta. Se avesse stretto i tempi, venendo incontro a Kessie, ora sarebbe al sicuro. La rottura è sempre stata sotto traccia, ora è evidente. MILAN L attesa invece ha messo in partita il Milan. Fassone e soprattutto Mirabelli hanno avviato i rapporti con Kessie in inverno, quando il closing sembrava incerto, e hanno offerto I giallorossi vedono l Atalanta e alzano l offerta: palla al giocatore. Fassone e Mirabelli valutano anche Petagna: arriverebbe... in saldo al 50% IL SUO VALORE (IN TUTTI I SENSI) GLI INSERIMENTI - TOCCHI IN AREA AVVERSARIA DATI SU 90 MINUTI I MILANISTI 4,2 Milinkovic (Lazio) Kessie Nainggolan Pasalic (Atalanta) (Roma) LA SUA VALUTAZIONE SUL MERCATO mila euro Rog (Napoli) Parolo (Lazio) Kurtic (Atalanta) Gagliardini Hamsik (Inter) (Napoli) un quinquennale da 2 milioni a stagione. Speravano in una svolta, l hanno avuta. Il Milan ha portato il giocatore dalla sua parte e mercoledì ha incontrato l Atalanta, preannunciando un offerta di almeno 28 milioni, la stessa cifra per cui era stato trovato l accordo con la Roma. Fassone-Mirabelli e i Percassi hanno deciso di aspettare il 3 maggio per rivedersi: è la data dello scontro diretto Atalanta-Milan. Tutto questo però è bastato per complicare ulteriormente l appuntamento di ieri a Roma tra Luca Percassi e il duo Monchi-Massara. L incontro, allo studio legale Tonucci & Partners, è finito alle 8. La Roma ha confermato la sua offerta di 28 milioni e ha alzato quella per Kessie: da,2 a,8 milioni. Probabilmente, anche,8 più qualche bonus per arrivare a 2 milioni, con la possibilità di giocare la Champions. L a.d. Gandini, in serata, ha commentato a Mediaset: «Il giocatore ci interessa, ma occorre essere d accordo in tre». Ha ragione, perché ormai le offerte di Milan e Roma si somigliano. E PETAGNA? I dettagli però sono diversi. Roma e Atalanta hanno parlato anche della possibilità di inserire nell affare Riccardo Marchizza e Marco Tumminello, difensore e 3,57 3,33 3,23 3,2 2,93 2,9 2,8 2,67 2,5 Agosto milioni Oggi 30 milioni attaccante del 98, di proprietà della Roma ma molto considerati. Milan e Atalanta invece hanno ragionato anche di Andrea Petagna, che in rossonero arriverebbe assieme a un 9 titolare. Il Milan lo ha ceduto all Atalanta e conserva il diritto a una percentuale sulla futura vendita: avrebbe il 50% se Petagna venisse ceduto in estate, il 40% se la cessione avvenisse nel 208. L accordo si può leggere in un altro modo: Fassone e Mirabelli sanno che, se comprassero Petagna in estate, lo pagherebbero con... lo sconto del 50%. L ipotesi è allo studio e ora la situazione è in mano a Kessie e, secondariamente, al Milan. Se tra 0 giorni temporeggerà, renderà misterioso il destino di Franck, che avrebbe chance di finire alla Roma, all estero o... all Atalanta. Se invece incontrerà i Percassi con la disponibilità economica di chi vuole sigillare un affare da 28 milioni, al 95% chiuderà la partita e piazzerà un cartello di pericolo nelle aree avversarie. Kessie tocca oltre 3,5 palloni in territorio nemico ogni 90 minuti, Kucka e Mati Fernandez non arrivano a 2. C è differenza. Khedira (Juventus),9,90 Kucka LO SCENARIO L agente Atangana non va all incontro con Monchi pronto a offrire,8 milioni Il Milan vuole chiudere l affare dopo la sfida del 3 maggio Mati Fernandez DATI OPTA - CENTIMETRI Franck Kessie, 20 anni, in stagione ha segnato 6 gol, tutti nel 206. L ultimo è arrivato il 20 dicembre contro l Empoli. Nel aveva fatto 4 gol in 37 partite di B col Cesena LAPRESSE fil PERSONAGGIO CHI È FRANCK? Fan di Shevchenko Ultimo di 7 fratelli Fisico devastante Così ha svoltato Kessie è arrivato in Italia da difensore. In B era riserva (e il d.s. Foschi gli arredava casa), con Gasp è diventato una stella... multe a parte F ranck Kessie è un buongustaio: da piccolo era pazzo per Shevchenko, da grande dice di saper cucinare un buon riso e pollo. Franck Kessie ha perso l orologio: all Atalanta ha preso un paio di multe per essere arrivato tardi a pranzo, ma già da ragazzo faceva tre ore e mezzo all andata, tre ore e mezzo al ritorno per allenarsi. Franck Kessie è un divo del muto: parla tra poco e niente, in compenso quando l Atalanta ha avuto un rigore contro il Torino si è fatto capire benissimo. Ha chiesto al Papu se poteva calciare e ha fatto finta di non sentire Gasperini, che gli urlava di lasciare il pallone a Paloschi. Il Milan lo ha comprato come rinforzo giovane, ma con lui l età non conta niente. Ai tempi del Mondiale Under 7 qualcuno malignava ne avesse già 22, ma di sicuro Franck ha già vissuto due vite delle nostre. A anni ha perso papà per una malattia, a 8 è venuto in Italia salutando i tre fratelli e le tre sorelle maggiori, a 20 sta per diventare uno dei colpi di mercato di Roma o Milan. Si cresce in fretta. DIFENSORE COL #0 Kessie 207 si conosce. Centrocampista multiruolo, fisico da copertina dei magazine di fitness, «doppia fase»: difende e attacca. Contro la Roma all andata ha deciso da esterno d attacco - genialata gasperiniana -, al ritorno ha vinto a braccio di ferro contro Nainggolan, che perde due-tre duelli diretti a stagione. Kessie 203 e Kessie 205 però sono altrettanto interessante. Da ragazzo Franck era un difensore centrale, che in nazionale giocava un Mondiale di categoria da capitano, col numero 0. Per un difensore, discreto colpo di classe. L Atalanta lo ha preso e prestato al Cesena, lui ha detto di aver scelto l Italia per la tattica - questa è originale - e di sicuro in B ha cambiato Franck in nazionale contro il francese Rabiot, a novembre 6 AFP la sua vita. Al Cesena ha cominciato da quinto centrale ma in fretta ha trovato posto a metà campo. L ARREDAMENTO È una storia di ottobre 205, sembra una vita. Al Cesena Kessie ha continuato a parlare il giusto e a correre molto di più. L Atalanta lo ha riportato a casa e ha scoperto che per il gioco di Gasperini, pieno di aggressione e marcatura a uomo in tutte le zone del campo, Franck è perfetto. Non finisce nelle battute di Gomez e Petagna, non frequenta i compagni da una vita come Caldara, Grassi e Conti, ma chiaramente cambia la squadra e il dettaglio pesa. Kessie, quando arrivò al Cesena, non aveva neanche le lenzuola e l arredamento per casa: gli comprò tutto Foschi, allora direttore sportivo. Tra tre mesi, Milan o Roma che sia, non solo potrebbe permettersi tre mesi in albergo. Potrebbe comprarlo. l.b.

17 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 fl INTERVISTA JOSÉ SOSA «Perso tempo e fatto regali Ora l Europa con 4 vittorie» Il regista: «Più decisi nell approccio Contro la Roma successo fondamentale E Montella mi ha allungato la carriera» Alessandra Gozzini INVIATA A MILANELLO (VARESE) E ssere un principino a 3 anni fa un po ridere, così Sosa vorrebbe meritarsi altri titoli. Riferimento per un Milan europeo andrebbe più che bene, senza necessariamente riassumere tutto in un soprannome. Josè ha una storia lunga, questa sì, riassunta nella mente e nel corpo, colorato di tatuaggi. E in testa ha anche già disegnato il futuro, da domenica sera in poi. Una vittoria nelle ultime cinque partite, un buon pari nel derby e poi i piccoli, grandi, inciampi con Pescara, Empoli e Crotone. Che succede alla squadra? «Forse sembravano vittorie sicure, per tutti. Per noi e in generale, e invece non è stato così. Noi non lo pensavamo, se non inconsciamente, che potessero essere partite GLI CHIESI DI FARE IL PLAY. LUI VOLEVA GARGANO E PAZIENZA JOSÉ SOSA SU WALTER MAZZARRI facili. Fisicamente siamo a posto, dovremo essere più decisi nell approccio, più concentrati fin dal primo minuti di partita. Così tutto piò cambiare». E così che aspettate la Roma? «Non c è più tempo da perdere, dobbiamo riprenderci subito. Siamo tutti carichi come è normale che sia e ci batteremo per una vittoria che sarebbe importantissima. A loro toglierei Dzeko, perché è quello che fa gol. Ma attenti anche al mio amico Perotti e a Salah, è da loro che partono i pericoli». Se non c è più tempo da perdere significa che il Milan si è già attardato in qualche occasione? «Potevamo essere più avanti in classifica, abbiamo regalato tanti punti contro squadre che potevamo benissimo battere. Non dobbiamo più ragionare così ma andare avanti per vincere sempre, che davanti ci sia l Empoli o la Roma, il Crotone o l Atalanta». Quattro partite per l Europa: ci crede? «Il Milan, per la sua storia, deve lottare per il primo posto. Per farlo deve ripartire e ricominciare ad andare in Europa, riabituarsi alla fatica della doppia partita alla settimana. Davvero c è qualcuno che vorrebbe evitare sesto posto e preliminari? E chi sarebbe? Certo non noi, i nuovi vertici del club ci hanno ribadito l obiettivo e anche prima si parlava sempre e solo di Europa». Tra passato e presente non ha finora notato alcuna differenza? «C è stato un cambiamento di José Sosa, 3 anni, arrivato al Milan l estate scorsa per 7,5 milioni di euro dal Besiktas. Ha giocato 8 partite totali con 3 gol. In passato ha vestito le maglie di Estudiantes, Bayern Monaco, Napoli, Metalist e Atletico Madrid GETTY IMAGES proprietà, non di idee. I nuovi vogliono continuare la grande storia del Milan e noi giocatori dobbiamo fare il massimo per provare a esserne all altezza». Totti, che poteva essere rossonero, certamente lo sarebbe stato: ha un saluto per la sua probabile ultima a San Siro? «Francesco è un fuoriclasse, ammirabile per tutto quello che ha fatto per la sua gente. Purtroppo però prima o poi tutti dobbiamo smettere». Lei invece è a un nuovo inizio: Montella l ha inventata play maker. Le piace il ruolo? «Ho giocato più di quanto speravo di fare all inizio, per questo sono felicissimo. Mi sono abituato a una posizione nuova, visto che prima giocavo più avanti. Pensare a un gol con la Roma è bellissimo ma complicato: io avvio l azione, gli altri la chiudono. All inizio mi fischiavano ma noi sudamericani siamo gente tosta e abituata: critiche o applausi non cambiano il lavoro. Io cerco di dare il meglio e credo sinceramente di averlo fatto, in un ruolo non mio. E magari Montella mi ha allungato la carriera». Che vorrebbe proseguire dove? «Qui sto benissimo, e ho dimostrato di volerlo. Ci spero». Lei è partito dall Argentina, dove è diventato il «Principito», transitato da Germania, Italia, Spagna, Ucraina, Turchia e ora di nuovo in Italia. Il calcio italiano l ha ritrovato come se l aspettava? «Sì, per qualità di gioco e passione. In Argentina, all Estudiantes, mi ha allenato Simeone che poi ho riavuto all Atletico Madrid: già dalla prima volta capii che era avanti, aveva una mentalità già europea nell attenzione per la tattica e i particolari. Al Bayern e al Metalist ho ampliato la mia cultura e la mia storia. A Napoli chiesi all allenatore, Mazzarri, di provarmi nel ruolo che faccio oggi: mi spiegò che preferiva un centrocampo più muscolare e infatti io giocavo poco, certo molto meno di Gargano e Pazienza. Basta poi con la storia dei soprannomi per favore, da noi è normale, si danno senza troppa importanza, non pensi a trascinartelo dietro per sempre. Oggi, a 3 anni, Principito fa ridere. Le cose importanti sono altre». Quanti dei suoi tatuaggi sono dedicati al calcio? «Pochi. Sono soprattutto per la mia famiglia, moglie e figli. Carolina è la mia compagna e ne ha pure lei, Alfonsina e Rufina sono le mie bimbe. Ho scritto che il coraggio non è l assenza di paura, ma la volontà di superarla. E che un uomo deve cercare di essere orgoglioso di ciò che è, al di là che sia calciatore, medico, giornalista o chissà cosa. I miei genitori per esempio avevano un negozio, sono persone semplici. C è anche la fede: ringraziare per ciò che si ha è il primo punto». Come faceva quando si trovava davanti Berlusconi? «Metodo Galliani: quando arrivava il presidente stavo tutto coperto, fino alle mani». I TATUAGGI? METODO GALLIANI: STAVO COPERTO FINO ALLE MANI JOSÉ SOSA SULLE VISITE DI BERLUSCONI L EX OBIETTIVO ROSSONERO Aubameyang-Psg, avanti Affare da 70 milioni di euro PARIGI Non torna a casa, Aubameyang. A sviare dal cammino che riporterebbe al Milan la punta del Borussia Dortmund, la tentazione Psg. Un flirt che, dalla Germania, il quotidiano Bild indica come ormai prossimo al matrimonio, con tanto di annuncio che potrebbe arrivare il 27 maggio, subito dopo la finale di Coppa di Germania tra lo stesso Dortmund e l Eintracht. L operazione porterebbe in dote al club tedesco ben 70 milioni di euro. Al 28enne formato dai rossoneri invece andrebbe un ingaggio da 2 milioni netti a stagione. Ma per il Psg, il franco-gabonese rimane per ora solo un alternativa a Sanchez dell Arsenal con cui la trattativa procede da mesi, con l obiettivo di farne il complemento ideale a Cavani, punta di riferimento dell attacco parigino. L idea Aubameyang comunque non è nuova. La scorsa estate il giocatore infatti aveva rifiutato per l ennesima volta l approccio del Paris Saint Germain, non convinto dall assetto della direzione sportiva del club della capitale che sta ormai corteggiando l italiano Andrea Berta, direttore tecnico dell Atletico Madrid, cui verrebbe affidato il piano di rilancio, con ampi poteri sul mercato. a.g. LE ULTIME Romagnoli verso il forfait Montella si riaffida a Bacca Alessio Romagnoli, 22, 2 anno al Milan LAPRESSE Pessimismo sul recupero del centrale. In attacco rientra il colombiano INVIATA A MILANELLO N el conto degli ex romanisti oggi al Milan mancherà probabilmente Romagnoli: anche ieri il centrale rossonero si è allenato a parte, come successo due giorni fa e per buona parte del primo allenamento della settimana. Romagnoli out è una delle peggiori notizie per Montella, altro doppio ex, nel senso che alla Roma è stato prima giocatore e poi allenatore. Su Romagnoli, cresciuto nelle giovanili e arrivato a far 3 (partite) in A con la prima squadra, si regge oggi la difesa milanista. Alessio è il difensore leader del reparto e la riprova arriva quando le cose vanno bene, con Romagnoli che spesso chiude tra i migliori, o molto meno bene: nelle ultime due partite con Empoli e Crotone il Milan, senza di lui, ha raccolto un solo punto e subito tre gol. Costretta a rinunciare a Romagnoli in altre sfide la squadra ha quasi sempre incassato: tre dal Sassuolo, 2 dall Inter e altrettanti dal Napoli, da Lazio e Fiorentina e nessuno nel ritorno con il Sassuolo e con il Genoa. Non dovesse recuperare, oggi prevale il pessimismo ma non si sa mai, giocherebbero ancora Zapata e Paletta. A dispetto delle modifiche in fascia: riemerge De Sciglio, dopo la domenica nera con l Empoli e la successiva squalifica, con il probabile turn over per Calabria, che finirebbe in panchina. TORNA BACCA Pasalic per lo squalificato Kucka in mediana sembra scontata (con l ultimo ex Bertolacci ancora tra le riserve), così come la composizione dell attacco. Suso e Deulofeu devono ritrovarsi, ma restano intoccabili, Bacca invece deve fare tutte e due le cose: ripresentarsi in campo e riprendersi l area, concessa nelle ultime due uscite a Lapadula. E con un gol, magari decisivo, non gliela toglierebbero neppure più, almeno fino alla fine della stagione. a.g.

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19 Serie A R La bandiera VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 Totti senza sorriso, ma Pallotta lo vuole Alla festa di Nainggolan il capitano è consolato dai compagni. «È arrivato il giorno che temevo di più» Il presidente però lo accarezza: «Sara direttore tecnico della Roma e Monchi dovrà imparare tanto da lui» Massimo Cecchini ROMA L o avvicinavano compunti, come se avesse avuto un lutto. Certo, era il compleanno di Nainggolan (29), la squadra era lì, a casa dal belga per far festa, ma vedere il capitano avvilito come se avesse perso un tesoro, ha intristito tutti («è il giorno che temevo arrivasse, ha detto). Comprensibile. Il 28 maggio Totti giocherà la sua ultima partita. Da ora fino a quel giorno, per tutti, sarà un susseguirsi di brividi, a cominciare da domenica, quando il capitano della Roma giocherà la sua ultima partita a San Siro, la scala del calcio. Francesco Totti, 40 anni, capitano della Roma ANSA OCCASIONE Certo, i 40 anni sono una zavorra psicologica per tutti, ma Francesco rimane con tre certezze: ) con Spalletti in panchina, il suo addio sarebbe stato sicuro perché ormai il suo impiego è ridotto al lumicino, e alla sua età meno si gioca, meno si fa bene; 2) a un nuovo allenatore, invece, si sarebbe presentato per chiedere se poteva avere bisogno di lui, sia pure a scartamento ridotto, e la nuova sfida lo avrebbe intrigato; 3) qualora il no al rinnovo da parte della società fosse stato irremovibile, gli sarebbe piaciuto annunciare lui al mondo l addio al calcio. Morale: niente di personale contro Monchi, chiamato a fare l esecutore testamentario di decisioni altrui, ma scarsa sensibilità, mentre la dirigenza, per parte sua, fa notare come Totti abbia sciupato un ottima occasione per «salutare» nella settimana prima del derby, quando la Nike aveva organizzato un evento per presentare le nuove scarpette a tiratura limitata create per l occasione. SPALLETTI Come si vede, l incomunicabilità sembra essere ancora all ordine del giorno nei rapporti con Totti, tanto che tra i suoi cari c è anche qualcuno che pensa come la «esecuzione» del capitano sia stata fatta per invogliare Spalletti a rinnovare il contratto. Vero? Difficile, perché lo stesso Monchi parlando a «Ondacero» ha detto: «Il mio desiderio è che resti, poi se deciderà di andarsene ci muoveremo». Come dire, il progetto continua («ho un budget quasi doppio rispetto al Siviglia», esulta), tant è che non ha nascosto di aver sentito («per amicizia») sia Emery che Marcelino, mentre dalla Spagna sussurrano che ADDIO A S. SIRO Il numero dieci domenica scenderà in campo per l ultima volta a Milano Conferma di Spalletti: Monchi apre ma sente anche Emery e Marcelino gli piaccia tanto Valverde, in corsa però per la panchina del Barcellona. PALLOTTA E GANDINI Dagli Usa, per Totti, arriva almeno una carezza da parte del presidente Pallotta. «Francesco avrà il ruolo di direttore (tecnico, ndr), come io e lui avevamo già discusso in passato. Sarà sempre parte della Roma. Ovviamente Monchi avrà tanto da imparare sul club e la città da uno come lui». Tutto vero, o quasi, perché in realtà i tanti «tottisti» che sono vicino al capitano dicono che discorsi specifici sul ruolo da ricoprire al netto di quanto dice il contratto di 6 anni a 600 mila euro a stagione non ne sono mai stati fatti. Come si capisce, questione di punti di vista. Di sicuro l entità di un contratto del genere allontana Totti da qualsiasi incarico «pubblico» (Figc o Coni), senza contare che Francesco a quel denaro non intende affatto rinunciare perché in realtà già «suo». Motivo? In occasione dell ultimo rinnovo gestito dai Sensi, Totti aveva rinunciato a una parte d ingaggio «spalmandolo» sulla sua futura carriera dirigenziale. Comunque ieri a Mediaset l a.d. Gandini ha ribadito: «Monchi non ha fatto altro che ribadire quanto detto dal club in altre occasioni. È sulla carta che da calciatore finisca a giugno per poi assumere altri ruoli. Sarà parte della Roma» DEFREL E PELLEGRINI In tutto questo polverone, Monchi lavora già sul mercato. Su Kessie potete leggere a parte, ma non si perdono di vista né Defrel né Pellegrini, che la Roma potrebbe riportare a casa pagando milioni. Occhio però, il giocatore deve essere d accordo, e bisognerà vedere se qualcuno s inserirà. Vuoi vedere che toccherà a Totti alzare il telefono e provare a convincere il suo ex compagno (e tifoso) a tornare? CI SONO DEI PRECEDENTI, SPALLETTI PARLÒ IN UN CERTO MODO ALESSANDRO DEL PIERO EX CAPITANO JUVENTUS DOVEVA ESSERE TOTTI A DIRE CHE QUESTO ERA L ULTIMO ANNO GIOVANNI MALAGÒ PRESIDENTE CONI IL RICORSO Nessuno sconto Strootman salterà Milan e Juventus La Corte Sportiva d Appello non cambia il verdetto del giudice: l olandese squalificato per simulazione INVIATO A ROMA L a missione si presentava impossibile o giù di lì, e alla fine tale si è dimostrata. La Corte Sportiva d Appello, infatti, ieri ha respinto il reclamo presentato dalla Roma contro le due giornate di squalifica di Kevin Strootman, comminate per «simulazione» attraverso l utilizzo della prova tv. L olandese perciò salterà Milan e Juve LA DISCUSSIONE Eppure margini per il ribaltamento del verdetto parevano non mancare, perché l episodio del derby è avvenuto con modalità ben diverse rispetto ai casi applicato a in passato a Iliev, Adriano e Krasic. Secondo il club giallorosso rappresentato dall a.d. Gandini e dall avvocato Antonio Conte l arbitro Orsato e il giudice di porta erano infatti in condizione di vedere bene la scena, pur valutandola poi in maniera errata. E poi, ha affermato la difesa, di che simulazione di tratta se il centrocampista olandese una volta caduto non fa scene di nessun tipo? Se avesse cercato il rigore a tutti i costi, allora, avrebbe mantenuto il piede nella posizione in cui si trovava, così da ricevere il colpo di Wallace. Invece, istintivamente, per proteggere la gamba ha evitato il contatto, cadendo inevitabilmente a terra. Per questo motivo non c era alcun bisogno di dire all arbitro che non era rigore, perché in realtà il «danno procurato», cioè la caduta, c era stato e quindi anche la possibilità di una sanzione. La corte, però, è stata di diverso parere, probabilmente anche dopo un colloquio con lo stesso Orsato a integrazione del referto. Strootman, comunque, già all andata era stato squalificato per 2 turni con prova tv, per essere poi assolto in appello. E anche questo precedente, probabilmente, non ha giovato. Morale: l olandese salterà due partite delicate. «Non è andata bene dice Gandini a Mediaset abbiamo portato tutti gli elementi, ma la Corte non è stata di questo avviso. Peccato perdere, Strootman, ma per il 2 posto è tutto nelle nostre mani ma. cec. Kevin Strootman, 27 anni

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21 Giro SPECIALE LO SPUNTO di PIER BERGONZI PEDALATE CON NOI NELLA STORIA E siamo a 00! Quanta strada c è nei sandali del «nostro», «vostro» Giro d Italia. Rivedi le immagini sincopate di quei pionieri che partirono alle 2.53 del 3 maggio 909 e pensi che la più grande avventura popolare dello sport italiano ha avuto fegato e cuore infiniti, come l amore che ancora lo accompagna. La Gazzetta dello Sport bruciò la concorrenza del Corriere della Sera per lanciare quella corsa che sembrava una follia a pedali. Prima tappa da Milano a Bologna per 397 chilometri! Ci vollero due giorni per definire l ordine d arrivo. Ma il Giro d Italia si era messo in marcia e il successo fu subito clamoroso. Da allora sono passati 08 anni e 99 edizioni. Il Giro ha attraversato, accompagnato, interpretato... la storia d Italia come nessun altra manifestazione sportiva. Il Giro ha preso i sassi a Pieris, nel 946, quando i «Titini» non volevano che il gruppo arrivasse a Trieste, la città che non era ancora italiana. E sopravvissuto alle bufere di neve del Bondone 56 e del Gavia 88, è arrivato a Venezia, in Piazza San Marco, su un ponte di barche nel 78. Questo inserto, che pedalerà sulle strade del Giro 00, si apre con il manifesto omaggio di Ugo Nespolo con le montagne e il dinamismo senza tempo dei corridori. All interno troverete una sintesi della storia rosa che abbiamo pensato di offrirvi giocando ai «Top 0»: i migliori dieci campioni completi, scalatori, velocisti, cronomen, discesisti... Apriamo con i fuoriclasse completi che hanno firmato la leggenda rosa, a partire dai tre giganti: Coppi, Merckx e Binda, gli unici che hanno vinto 5 edizioni della corsa rosa. Poi siamo andati a scoprire gli specialisti puri, scalatori, velocisti, cronomen e discesisti. In questo caso non abbiamo considerato fenomeni come Merckx e Binda che avrebbero potuto figurare in tutte le classifiche, ma abbiamo fatto un eccezione per Bartali, perché Ginettaccio è stato il più scalatore dei completi. O se volete il più completo degli scalatori puri. ILLUSTRAZIONE DI UGO NESPOLO Le scelte sono della redazione ciclismo. Fare una graduatoria è un esercizio crudele. Si presta a discussioni senza fine. Ognuno di voi avrà la «sua» classifica del cuore, piena di ragioni e distinguo. Divertitevi a giocare con noi alla storia di una corsa che ci rappresenta. Da oltre un secolo. E cento edizioni. RIPRODUZIONE RISERVATA Riviviamo le 99 edizioni: le classifiche di sempre dei migliori 0 campioni, scalatori, velocisti, cronomen, discesisti I numeri La maglia rosa L evoluzione della bici

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23 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT III I CAMPIONI Alfonso Gatto, poeta e scrittore «Il Giro è una meravigliosa corsa umana; il suo vero traguardo è la felicità» Coppi più rosa di Merckx Gli eroi che hanno fatto la storia: i voli di Fausto, i duelli di Eddy, l invincibile Binda FAUSTO COPPI ITALIA MORTO NEL 960 A 40 ANNI Il Campionissimo il più grande EDDY MERCKX BELGIO È NATO IL 7 GIUGNO 945 Il Cannibale il più forte ALFREDO BINDA ITALIA MORTO NEL 986 A 83 ANNI Il trombettiere gigante tra i pionieri GIRI 5 (940, 47, 49, 52, 53) TAPPE 22 MAGLIE ROSA 3 L'aritmetica di Binda e Merckx è più ricca, ma Coppi, che ha perso cinque anni per la guerra, ha regalato le imprese più grandi. La Cuneo-Pinerolo, assolo di 92 km su cinque passi alpini, resta inimitabile GIRI 5 (968, 70, 72, 73, 74) TAPPE 25 MAGLIE ROSA 78 Eddy Merckx ha duellato fieramente contro tutti. Ha regalato l'impresa assoluta sulle Tre Cime di Lavaredo. Ha imposto la legge del più forte a Gimondi, Adorni, Motta, Fuente, eccellendo su tutti i terreni GIRI 5 (925, 27, 28, 29, 33) TAPPE 4 GIORNI LEADER 59 Alfredo Binda ha espresso la superiorità più schiacciante, così fu l'unico pagato per non gareggiare. Ha vinto il duello con Girardengo e Guerra, umiliato Trueba in salita. Ma non ha avuto grandi rivali stranieri FORTI SU TUTTI I TERRENI, AUDACI E IMPLACABILI Binda, Coppi e Merckx, che hanno vinto 5 Giri, sono i migliori di una lista di dieci campioni, che abbiamo compilato valutando la qualità delle prestazioni, la forza dei rivali e l audacia nell interpretazione. Altri avrebbero meritato la scelta come Ganna, Galetti, Brunero, Guerra, Valetti, Anquetil o Contador BERNARD HINAULT FRANCIA 62 ANNI Tre volte in Italia sempre a segno Bernard Hinault è l unico dei grandi imbattuto al Giro: ha partecipato per tre volte e ha sempre vinto. Nel 982 e nel 985 fece addirittura la doppietta Giro-Tour. Completo su tutti i terreni, come i tre che lo precedono, gli è mancata solo l impresa. Avrebbe potuto farla sullo Stelvio nel 980, ma in quell occasione preferì premiare il suo gregario Bernaudeau, che, poco prima della partenza del Giro, aveva subìto un grave lutto familiare. In ogni caso ha domato Moser e Saronni, Battaglin e Visentini, Prim e Panizza. GIRI 3 (980, 982, 985) TAPPE 6 MAGLIE ROSA 3 GINO BARTALI ITALIA MORTO NEL 200O A 85 ANNI L uomo di ferro che sfidò Coppi Scalatore eccelso. Ha vinto 3 Giri e per 4 volte si è piazzato secondo. Sei Giri gli sono stati sottratti: cinque dalla guerra e uno dai gerarchi che, nel 938, gli imposero di correre solo il Tour. È l antagonista di Coppi, protagonista del duello più grande della storia del Giro. Splendido attore dentro e fuori dalla corsa. Crociato della fede, ha dato un grande esempio di coerenza. Coppi lo stimava a tal punto che, quando il fratello Serse morì, chiese a lui di assistere mamma Angiolina, sconvolta dal dolore, durante i funerali. GIRI 3 (936, 937, 946) TAPPE 7 MAGLIE ROSA 50 a cura di CLAUDIO GREGORI COSTANTE GIRARDENGO ITALIA MORTO NEL 978 A 84 ANNI Il primo Campionissimo Il Campionissimo della prima rinascita. Nel 99, a Trento e Trieste appena redente, ha fatto garrire la sua maglia tricolore come una bandiera. È il primo corridore moderno che l Italia abbia espresso. Invincibile nei giorni di grazia. Nei Giri del 99 e 923, su venti tappe ne ha vinte quindici. Secondo, battuto da Binda nel 25, ha vinto 6 tappe su 2. Ha nel suo palmarès anche la tappa più lunga, la Lucca- Roma del 94 di 430 km. Sapeva recitare: perfino i suoi ritiri dalla corsa sono entrati nella leggenda. GIRI 2 (99, 923) TAPPE 30 GIORNI DA LEADER 26 FIORENZO MAGNI ITALIA MORTO NEL 202 A 9 ANNI Il terzo uomo diventato Leone Grande attaccante, eccellente passista e discesista abilissimo, ha vinto 3 Giri nell era di Bartali e Coppi. E non c erano soltanto loro: nel 95, ad esempio, ha battuto anche Koblet, Kübler, Bobet e Van Steenbergen. Aveva un punto debole: la salita. Ma era uno stratega, capace di andare a segno con attacchi da lontano. Fece un capolavoro nel 956: arrivò secondo dietro a Gaul con due fratture alla spalla e terzo sul Bondone nella neve! Il vero Leone del Giro. GIRI 3 (948, 95, 955) TAPPE 6 MAGLIE ROSA 24 FELICE GIMONDI ITALIA 74 ANNI Record: 9 podi Batte pure Eddy Ha vinto tre Giri nell era di Merckx ed è salito nove volte sul podio, più di tutti. Ha disputato 4 Giri senza ritirarsi mai. Ha duellato sempre fieramente. Più vecchio di tre anni di Eddy, è riuscito a sopravvivere al suo declino. Nel 976, lo ha battuto a Bergamo e a quasi 34 anni ha vinto il Giro. Gianni Brera, che tifava per lui, lo soprannominò Nuvola Rossa, ma negli ultimi due giorni gloriosi lo trasformò in Nuvola Rosa. Il suo capolavoro fu la cavalcata dell Aprica nel 967, quando spodestò Anquetil. GIRI 3 (967, 969, 976) TAPPE 8 MAGLIE ROSA 24 MIGUEL INDURAIN SPAGNA 52 ANNI Il dominatore senza imprese Indurain ha dominato due Giri, senza tremare mai, ed è salito sul podio nel terzo. Solido, elegante e tranquillo, capace di vincere cinque Tour consecutivi. Alto.88, è il più pesante vincitore della storia del Giro. Bradicardico - 28 pulsazioni al minuto - dotato di grande capacità polmonare. Un motore di grande potenza. Ma, a ben vedere, ha vinto solo 4 crono e non è andato mai all attacco, pago, alla maniera di Anquetil, di imporre la superiorità nelle frazioni contro il tempo. GIRI 2 (992, 993) TAPPE 4 MAGLIE ROSA 29 Letteratura Rosa BRUNO RASCHI 960: «L IMMENSO TEATRO DEL GIRO» «I corridori devono avere un anima misteriosa come i cavalli di razza che sentono l ora del Gran Premio prima che arrivi dalle vibrazioni del vento, dal migliorato sapore delle biade... Sono personaggi strani i corridori, carichi di miseria e di poesia e il Giro è il loro immenso teatro, la loro opera umana, una poesia di versi strani» VINCENZO NIBALI ITALIA 32 ANNI Un guerriero Re sulle Tre Cime Mai un meridionale era salito sul podio del Giro. Vincenzo Nibali, messinese, ha vinto due Giri e si è piazzato per due volte terzo, ma ha centrato anche il Tour 204 e la Vuelta 200. Ha abbassato di 4 gradi di latitudine, fino a l area dei vincitori, confinata sempre tra 42 e 46. Nella sua impresa non ha usato la prudenza del calcolatore, ma ha attaccato, con il gusto della sfida. Le vittorie di Asolo, sulle Tre Cime di Lavaredo, a Risoul esprimono la sua filosofia di guerriero indomito, capace della torsione vittoriosa. GIRI 2 (203, 206) TAPPE 6 MAGLIE ROSA 20 Lo sai? Solo quattro i leader dal primo all ultimo giorno Sono Costante Girardengo (99), Alfredo Binda (927), Eddy Merckx (973) e Gianni Bugno (990)

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25 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT V GLI SCALATORI Giovanni Mosca, giornalista e scrittore, al Giro 93 «Non ha che 22 anni. Nulla di più forte e al tempo stesso di più fragile della giovinezza» GINO BARTALI ITALIA MORTO NEL 2000 A 85 ANNI Sovrano dei Gpm Il migliore per 7 volte CHARLY GAUL LUSSEMBURGO MORTO NEL 2005 A 72 ANNI Angelo della montagna Mito del Bondone MARCO PANTANI ITALIA MORTO NEL 2004 A 34 ANNI Quell eroe tragico Mortirolo e Oropa wow GIRI 4 VINTI 3 TAPPE VINTE 7 MAGLIE GPM 7 Gino Bartali è stato un campione univarsale, ma sublimava il suo talento in salita. Dal 935 al 954 è passato in testa su 43 GPM (contro i 23 di Coppi) e per 7 volte ha vinto la classifica degli scalatori. GIRI 7 VINTI 2 TAPPE VINTE MAGLIE GPM Icona dell arrampicatore capace di involarsi con i rapporti agili sulle grandi pendenze. Ha vinto tappe e due Giri grazie alle imprese del Bondone 56 (nella bufera di neve) e di Courmayeur 59 (piegò Anquetil) GIRI 9 VINTI TAPPE VINTE 8 MAGLIE GPM Via la bandana e all attacco! Pensi a Pantani e pensi a quegli scatti a ripetizione che facevano saltare uno dopo l altro gli avversari. Mortirolo 994, Plan di Montecampione 998 e Oropa 999 i suoi capolavori Gino, Gaul, Pantani: cime fantasiose Bartali per 20 anni in vetta... Marco e Charly due artisti d alta quota LASSÙ DOVE OSANO LE AQUILE Sono i poeti del ciclismo. Bartali è l unico dei «completi» che consideriamo, perché tra i Giganti è stato il più scalatore di tutti (primo su 43 Gpm e 7 classifiche scalatori). Gaul e Pantani erano artisti del pedale. Il «Pirata» continua a emozionare perché ogni sua vittoria è stata un impresa JOSÉ MANUEL FUENTE SPAGNA MORTO NEL 96 A 49 ANNI Fece paura a Merckx Josè Manuel Fuente, spagnolo di Oviedo, detto «El Tarangu», è stato il tipico scalatore spagnolo attaccante e fantasioso. Al Giro ha vinto 9 tappe, in 4 edizioni ha dominato la classifica degli scalatori e ha portato per 5 giorni la maglia rosa. Bellissimo il suo duello con Eddy Merckx del 972. Fuente vinse sul Blockhaus e sullo Stelvio (rifilando 2 50 al Cannibale). Lo spagnolo chiuse quel Giro al secondo posto a 5 30 da Merckx. Nel 74 ha vinto alla Tre Cime di Lavaredo e altre 3 tappe. GIRI 4 (DAL 97 AL 74) TAPPE VINTE 9 MAGLIE GPM 4 LUIS HERRERA COLOMBIA 56 ANNI Il «Giardiniere» delle Tre Cime Luis Alberto Herrera è il «papà» di Quintana e di tutti i nuovi arrampicatori colombiani. Era detto il «jardinerito» di Fusagasuga, perché veniva da una famiglia di giardinieri del Cundinamarca, sulle Ande. Ha vinto la Vuelta 987 e alla fine degli Anni 90 è stato il più forte scalatore puro sia al Giro sia al Tour. Al Giro del 989 ha conquistato la maglia verde di leader della montagna vincendo sulle Tre Cime di Lavaredo (con su Fignon, che poi conquisterà il Giro) e nella cronoscalata del Monte Generoso. GIRI 2 (989, 992) TAPPE VINTE 3 MAGLIE GPM a cura di PIER BERGONZI FEDERICO BAHAMONTES SPAGNA 88 ANNI Aquila di Toledo Primo a Superga Federico Martin Bahamontes, detto L Aquila di Toledo, è stato uno dei più grandi scalatori di sempre. Grazie alle sue qualità in salita ha vinto la maglia gialla al Tour (e per 6 volte la classifica della montagna). Al Giro d Italia è venuto soltanto 3 volte, ma ha conquistato il «Trofeo degli Appennini», che premiava il miglior scalatore e ha incantato nell edizione 958 battendo Charly Gaul a Superga. Sempre nel 58, Bahamontes passò primo in cima al Gpm del Passo del Bracco. GIRI 3 (956, 958, 96) TAPPE VINTE MAGLIE GPM 0 GILBERTO SIMONI ITALIA 45 ANNI Gibo, signore dello Zoncolan Gilberto Simoni viene da Palù di Giovo come i Moser. Ha vinto due volte la maglia rosa (200 e 2003), ed è salito altre 5 volte sul podio. Scalatore puro, ha vinto tappe anche alla Vuelta e al Tour. Nella corsa rosa ha firmato il suo capolavoro sullo Zoncolan, che debuttava al Giro del 2003, precedendo Garzelli e Casagrande. In quell edizione si è ripetuto sugli arrivi in quota di Pampeago e Cascate del Toce. Sullo Zoncolan, salita friulana dalle pendenze terribili, Gibo Simoni si è ripetuto anche al Giro GIRI 5 VINTI 2 (200-03) TAPPE VINTE 8 MAGLIE GPM 0 IMERIO MASSIGNAN ITALIA 80 ANNI «Gambasecca» L uomo del Gavia Il vicentino Imerio Massignan, pur non avendo vinto alcuna tappa al Giro, può essere considerato come uno degli scalatori più forti visti nella corsa rosa. Soprannominato «Gambasecca», aveva una pedalata inconfondibile dovuta a una gamba più corta dell altra. E l uomo del primo Gavia, inserito nel Giro del 960. Massignan passò primo, ma 2 forature in discesa non gli consentirono di vincere la tappa a Bormio. Al Tour ha vinto a Superbagneres nel 96 e due classifiche di miglior scalatore ( 60 e 6). GIRI 0 (DAL 959 AL 969) TAPPE VINTE 0 MAGLIE GPM 0 JULIO JIMENEZ SPAGNA 82 ANNI Spettacolare su La Maddalena Altro tipico scalatore della scuola spagnola. Julio Jimenez ha vinto per 3 volte la classifica della montagna al Tour e alla Vuelta. Al Giro d Italia è venuto 3 volte ed ha vinto 4 tappe. Nel 966 ha staccato tutti per vincere a Monesi, sulle Alpi Liguri, con 23 su Motta e Gimondi. Ha poi rivinto, sempre su Motta, in cima alla Maddalena di Brescia per concludere al quarto posto della generale, dietro a Motta, Zilioli e Anquetil. Jimenez ha poi raccolto altri due successi di tappa nel 968 a Caldonazzo e Abbadia San Salvatore. GIRI 3 (966, 68, 69) TAPPE VINTE 4 MAGLIE GPM 0 Letteratura Rosa CURZIO MALAPARTE, 949: LE DUE ITALIE DI GINO E FAUSTO «Bartali è il campione di un mondo già scomparso, il sopravvissuto di una civiltà che la guerra ha ucciso. Coppi è il campione del nuovo mondo partorito dalla guerra e dalla liberazione: rappresenta lo spirito razionale, scientifico, il cinismo, l ironia, lo scetticismo della nuova Europa» ANDY HAMPSTEN USA 55 ANNI Gran Paradiso Gavia e Vetriolo L unica maglia rosa di un americano resta quella di Andy Hampsten. Lo scoiattolo del Colorado, vinse il Giro del 988, quella che resterà per sempre l edizione della straordinaria nevicata del Gavia. In quella tappa, Hampsten arrivò secondo nella scia di Breukink, vestì la casacca color Gazzetta e non se la tolse più. L americano si era annunciato vincendo in cima al Gran Paradiso nel 985. Ma ha vinto anche sul Selvino e nella cronoscalata del Vetriolo al Giro dell 88 (quell anno conquistò pure la maglia verde). GIRI 7 VINTI (988) TAPPE VINTE 3 MAGLIE GPM 933 Nasce la classifica scalatori, dal 74 c è la maglia verde La classifica scalatori è del 933 ( Binda, foto). Nel 974 (Fuente) nasce la maglia dedicata: verde e dal 202 azzurra

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27 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT VII I VELOCISTI Raffaele Di Paco, velocista «Chi vo' arriva' secondo, si metta a la mi' rota» Turbo Cipo, re degli uomini jet SuperMario ha vinto 42 volate! Ma che spettacolo Van Steenbergen e Poblet MARIO CIPOLLINI ITALIA È NATO IL 22 MARZO 967 L uomo dei record Ha vinto in 3 edizioni RIK VAN STEENBERGEN BELGIO MORTO NEL 2003 A 78 ANNI Non solo sprint E nel 95 chiuse 2 MIGUEL POBLET SPAGNA MORTO NEL 203 A 85 ANNI A segno nei tre giri nella stessa stagione PRIMO GIRO 989 ULTIMO GIRO 2004 TAPPE VINTE 42 Nessuno come lui in volata: a segno in 3 Giri su 4 corsi. Il primo sigillo al debutto, l giugno 89 a Mira; l ultimo 4 anni dopo, il 9 maggio 2003, a Montecatini, per superare Binda e issarsi da solo a quota 42 PRIMO GIRO 95 ULTIMO GIRO 957 TAPPE VINTE 5 Incredibile ma vero: da principe dei velocisti, nel 95, al debutto, il fenomenale fiammingo vinse la prima tappa del Giro per distacco. E alla fine chiuse 2 in classifica dietro a Magni. Poi 4 volate magistrali PRIMO GIRO 956 ULTIMO GIRO 96 TAPPE VINTE 20 Sei edizioni corse, a segno almeno 3 volte in ognuna. Sua anche una cronoscalata ex aequo con Anquetil! Fu super nel 956: primo a vincere tappe in tutti e tre i grandi giri nella stessa stagione QUEI TRENI AD ALTA VELOCITÀ Cipollini è lo sprinter puro più forte di sempre nella storia del Giro. Re Leone ha anche codificato il «treno» degli ultimi chilometri. Ma che sfide tra i Giganti della specialità Van Steenbergen, Poblet e Van Looy. Martens e Saronni hanno dominato nella loro epoca. Così «Ciclone» Bontempi RIK VAN LOOY BELGIO 83 ANNI Il Cannibale delle volate Dopo aver assaggiato il Giro a soli 2 anni, l Imperatore di Herentals si ripresentò 4 anni più tardi, nel 59: volata dirompente nella prima tappa a Salsomaggiore, con successo su Vannitsen e Poblet e la gioia della maglia rosa. Poi altri tre sprint da dominatore e 4 posto finale dietro a Gaul, Anquetil e Ronchini: un velocista protagonista in un Giro per scalatori! Cannibale da volate, il due volte iridato ne collezionò altre 8 nei 3 anni successivi, ad arrotondare un bottino di trionfi eccezionale. PRIMO GIRO 955 ULTIMO GIRO 967 TAPPE VINTE 2 GIUSEPPE SARONNI ITALIA 59 ANNI Un mattatore su tutti i terreni Ha vinto due volte il Giro d Italia. E si è preso tappe in tutti i modi (24, terzo degli ultimi 80 anni dietro a Cipollini e Merckx): a crono, per distacco, anche con tanta montagna. Ma è soprattutto nelle volate che Saronni, grande pistard, ha scritto le pagine più importanti della sua storia rosa. La prima il 9 maggio 78 nella Novi Ligure-La Spezia; l ultima il 2 giugno 85 nella Perugia- Cecina davanti a Bontempi. Tra i suoi scalpi allo sprint fior di velocisti: da De Vlaeminck a Van Linden, da Gavazzi a Rosola. PRIMO GIRO 978 ULTIMO GIRO 990 TAPPE VINTE 24 A cura di PAOLO MARABINI ALESSANDRO PETACCHI ITALIA 43 ANNI Nove volte re nel magico 2004 È sbocciato relativamente tardi. Ma una volta rotto il ghiaccio - battè Cipollini a Lecce il 0 maggio 2003, vestendo la prima maglia rosa - non si è più fermato e ha lasciato il segno per un decennio. Da Re Leone a Cavendish, da McEwen a Zabel, da Bettini a Bennati, Ale jet si è lasciato alle spalle tutti i più forti rivali della sua epoca. Il capolavoro nel 2004, quando sfrecciò davanti a tutti su nove traguardi riservati ai velocisti, mancandone solo due. Nella sua collezione anche 7 giorni in maglia rosa. PRIMO GIRO 998 ULTIMO GIRO 205 TAPPE VINTE 22 ROGER DE VLAEMINCK BELGIO 69 ANNI Il bottino d oro al Giro 75 Il suo Giro con il bottino migliore resterà quello del 975, quando il Gitano di Eeklo conquistò sette tappe e alla fine centrò anche un quarto posto in classifica decisamente sorprendente per un velocista, pur non convenzionale, come lui. Allo sprint ha battuto praticamente tutti i possibili avversari da volate: Dancelli, Paolini, Gavazzi, Van Linden, Lasa, il primo Saronni, oltre ad assi eclettici come Merckx, Gimondi, Moser e Bitossi. Nella sua collezione anche due giorni con la maglia di leader. PRIMO GIRO 972 ULTIMO GIRO 984 TAPPE VINTE 22 GUIDO BONTEMPI ITALIA 57 ANNI Il Ciclone dei volatoni Guido, anzi Guidone Bontempi ha dominato la scena degli sprint degli Anni 80. Tra il 98 (sul traguardo di Bibione) e il 93 (Messina) ha vinto 5 tappe. Era soprannominato «Ciclone» per la sua volata lunga e devastante. Ben lanciato dal treno della Carrera, con i fedelissimi Perini e Ghirotto, Bontempi partiva da lontano e in progressione raggiungeva altissime punte di velocità. Un tipo di sprinter potente come lo era stato Rik Van Steenbergen, come poi è stato Mario Cipollini. PRIMO GIRO 98 ULTIMO GIRO 994 TAPPE VINTE 5 MARK CAVENDISH GRAN BRETAGNA 3 ANNI Il primo colpo a soli 22 anni Il primo Giro d Italia l ha corso alle soglie dei 23 anni. E, già alla seconda volata, eccolo andare a segno, sul traguardo di Catanzaro Lido, davanti a Forster e Bennati. Poi - nonostante la sua predilezione per il Tour de France - altre 4 partecipazioni e 4 sprint regali, 5 dei quali nella sua ultima apparizione, quella del 203, impreziosita dalla maglia rosa (la quarta della carriera) indossata dopo la tappa d apertura, a Napoli, grazie al successo su Elia Viviani. PRIMO GIRO 2008 IN ATTIVITÀ TAPPE VINTE 5 Letteratura Rosa GIRO 947, ALFONSO GATTO: «LE LEZIONI DI COPPI» Al Giro del 947 «L Unità» manda il poeta Alfonso Gatto, che rivela di non saper andare in bici. Coppi gli dice: «Ti insegno io». Il 6 giugno, nel giorno di riposo, passa la mattinata con lui. Invano. Raccontando il fallimento, Gatto conia una frase storica: «Cadrò, cadrò sempre fino all ultimo giorno della mia vita, ma sognando di volare» FREDDY MAERTENS BELGIO 65 ANNI Quel 77 super con 7 tappe su Velocista atipico, uomo da grandi classiche e fortissimo pure a crono, corse due volte il Giro. E al debutto, nel 77, ebbe un avvio travolgente: 7 vittorie sui primi traguardi (una crono e sei volate) e primi 5 giorni in rosa. Ma una caduta sul rettilineo dell autodromo del Mugello, innescata da una gomitata di Van Linden, gli costò la frattura dello scafoide destro e lo costrinse al ritiro, altrimenti chissà con quale bottino avrebbe chiuso. Tornò nell 80, ma era la brutta copia del primo Maertens e all a tappa finì fuori tempo massimo. PRIMO GIRO 977 ULTIMO GIRO 980 TAPPE VINTE 7 Lo sai? È di Cipollini la tappa più veloce: 28 km ai 48,52 orari La tappa record (crono e prologhi esclusi) è del 7 maggio 997: vittoria di Re Leone a Venezia nel Circuito del Lido

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29 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT IX I CRONOMEN Vasco Pratolini, scrittore «I corridori hanno offerto la schiena al sole con la stessa disinvoltura con cui il Santo famoso si distese sulla graticola» FRANCESCO MOSER ITALIA È NATO IL 9/6/95 La perla a Verona 84 Che rimonta su Fignon JACQUES ANQUETIL FRANCIA MORTO NELL 87 A 53 ANNI Quel trionfo su Baldini Ed ecco il primo Giro MIGUEL INDURAIN SPAGNA È NATO IL 6/7/964 Il capolavoro nel 92 Vinse con 2 46 sul 2 PRIMO GIRO 973 ULTIMO GIRO 986 CRONO VINTE 2 La sua prima crono al Giro: 2 dietro a Merckx a 2 anni. La prima vinta: a Ostuni 76 su Gimondi. Poi altri sigilli, l ultimo nell 86. La perla a Verona 84: 2 24 a Fignon su 42 km, ribaltò il Giro nell ultima tappa PRIMO GIRO 959 ULTIMO GIRO 967 CRONO VINTE 6 La prima vittoria a crono, nel 59 a Salsomaggiore, gli regalò la prima maglia rosa. Il capolavoro un anno dopo: 27 a Baldini da Seregno a Lecco, 68 km, trampolino per la conquista del primo dei suoi due Giri PRIMO GIRO 992 ULTIMO GIRO 994 CRONO VINTE 4 Senza rivali nelle crono lunghe nel biennio , quello del bis rosa. Strepitosa la sua supremazia sui 66 km della Vigevano-Milano che chiudeva il Giro 92, già suo: 2 46 a Bontempi, raggiunto Chiappucci Moser, il signore del tempo Lo «Sceriffo» ha firmato 2 crono. Anquetil l eleganza, Indurain la potenza STRAPOTERE E RIBALTONI: DECIDONO LE LANCETTE Uno su tutti, Francesco Moser, e non solo perché con una crono ribaltò un Giro all ultima tappa. Ma tra i cronoman che hanno scritto la storia del Giro non mancano i nomi dei grandissimi, da Coppi a Indurain: uno che contro il tempo blindava come nessun altro i suoi trionfi ERCOLE BALDINI ITALIA 84 ANNI Irresistibile nel magico 58 Da primatista dell Ora, aveva il suo punto di forza proprio nelle cronometro. E grazie a una formidabile doppietta contro il tempo, il «treno di Forlì» si prese il Giro del 58. Vinta la Varese-Comerio con 08 su Poblet, si scatenò sette giorni dopo sui 59, km della crono di Viareggio, rifilando 2 55 al belga Branckart e 3 57 al vincitore uscente Nencini. Poi si scoprì anche scalatore e nessuno dei grandi rivali - da Gaul a Bobet, dallo stesso Nencini a Bahamontes - riuscì a scalzarlo. PRIMO GIRO 957 ULTIMO GIRO 964 CRONO VINTE 3 a cura di PAOLO MARABINI EDDY MERCKX BELGIO 7 ANNI Bassano-Treviso da fenomeno Probabilmente non avrebbe nemmeno avuto bisogno delle crono per imporre la sua legge e conquistare 5 Giri d Italia. Ma anche quelle erano uno dei suoi cavalli di battaglia. La prima volta lasciò il segno a Montecatini 69. E nello stesso anno, prima dell esclusione di Savona, impressionò nella Cesenatico-San Marino, dominata con 07 su Gimondi e 2 56 su Ritter. Ma la più grande dimostrazione di superiorità la regalò l anno dopo, quando sui 56 km della Bassano-Treviso si lasciò lo stesso Ritter a 46. PRIMO GIRO 967 ULTIMO GIRO 976 CRONO VINTE 6 FAUSTO COPPI ITALIA MORTO NEL 60 A 40 ANNI Re nella crono più lunga Ai suoi tempi le tappe contro il tempo non erano tante e incidevano poco nell economia della classifica finale del Giro. Eppure il Campionissimo confermò anche nella corsa rosa la sua predisposizione a quegli esercizi solitari, non a casa avvalorata dal record dell Ora e dai due titoli iridati dell inseguimento. Sua è anche la vittoria nella crono più lunga della storia del Giro, la Perugia- Terni del 5: 8 km che Fausto domò in poco più di due ore, lasciando Bobet a 07. PRIMO GIRO 940 ULTIMO GIRO 958 CRONO VINTE 3 BERNARD HINAULT FRANCIA 62 ANNI A Maddaloni il colpo perfetto Tre Giri disputati, tre successi. E sempre irresistibile su ogni terreno, crono comprese. Memorabili le sue sfide sul filo dei secondi con specialisti del calibro di Moser, Knudsen, Marcussen. Su tutte spicca la vittoria nella Capua- Maddaloni (38 km a oltre 49 orari), con 53 su Moser e 58 sul compagno LeMond, che lo catapultò in testa alla classifica del Giro 85 a dieci tappe dalla fine. A quel punto, gli bastò gestire la situazione per centrare il terzo successo nella corsa rosa. PRIMO GIRO 980 ULTIMO GIRO 985 CRONO VINTE 3 LEARCO GUERRA ITALIA MORTO NEL 63 A 60 ANNI Una doppietta per il trionfo Non a caso chiamato Locomotiva Umana, il mantovano è stato uno dei primi grandi cronoman italiani e ha firmato il Giro del 934, al sesto tentativo, grazie anche alle sue due vittorie contro il tempo. Nonostante i dieci successi di tappa, e i due minuti di relativi abbuoni, furono infatti soprattutto i due trionfi nelle cronometro a regalargli la maglia rosa sul podio di Milano. Francesco Camusso, secondo nella classifica finale a 5, gli dovette cedere rispettivamente 2 02 e PRIMO GIRO 929 ULTIMO GIRO 937 CRONO VINTE 2 FELICE GIMONDI ITALIA 74 ANNI L acuto su Eddy a San Marino Irriducibile in salita, ma grandissimo anche contro il tempo, il bergamasco consolidò proprio grazie ai risultati nelle crono le sue posizioni nei piani alti della classifica in quasi tutte le sue 4 apparizioni al Giro, 3 vittoriose (e altre 6 sul podio). Nel 68 firmò una delle sue vittorie più rabbiose di sempre nella Cesenatico-San Marino, 49 km con finale in salita. Quattro giorni dopo la batosta alle Tre Cime di Lavaredo, dove Eddy Merckx l aveva staccato di 6, sconfisse il Cannibale in rosa, staccandolo di 39. PRIMO GIRO 965 ULTIMO GIRO 978 CRONO VINTE 2 Letteratura Rosa ACHILLE CAMPANILE: «ARRIVA LA CAROVANA FIORITA» «Tra gli alberi in fiore la strana carovana si snoda allegra e svelta per le vie d Italia. La folla che l aspetta, assiepata lungo tutto il percorso, vede apparire di lontano sotto il sole qualcosa di scintillante e multicolore che empie tutta la strada: colori azzurri, rossi, gialli, arancione, bianchi, verdi: si direbbe che arriva un prato fiorito» GIUSEPPE OLMO ITALIA MORTO NEL 92 A 69 ANNI Record dell Ora E sul Terminillo... Formidabile specialista - il migliore italiano dell epoca assieme a Learco Guerra, recordman dell Ora nel il ligure fu capace al Giro 36 di conquistare 0 tappe e di firmare entrambe le frazioni contro il tempo: la cronoscalata Rieti-Terminillo (la prima nella storia del Giro), nella quale anticipò Mealli di 9, e poi la Padova- Venezia, con 4 su Raffaele Di Paco. Ma nonostante quelle prodezze si dovette inchinare allo scatenato Bartali, che a meno di 22 anni si prese in montagna il primo dei suoi tre Giri. Olmo a Milano gli arrivò a PRIMO GIRO 933 ULTIMO GIRO 937 CRONO VINTE La prima cronometro del Giro Risale al 22 maggio 933: Bologna-Ferrara, 62 km, vince Binda (foto). Da allora 6 crono individuali e 2 cronocoppie

30 X Speciale Giro 00 R I PIÙ TITOLATI LA GUIDA 3000 Passo dello Stelvio BORMIO VALDENGO MOENA PIANCAVALLO R 2 BERGAMO PORDENONE ARRIVO TORTONA REGGIO EMILIA Rosa come le pagine de «La Gazze a dello Sport». Viene assegnata dal 93 al leader della classifica generale MAGLIA AZZURRA Viene assegnata al primo della classifica scalatori (Gran Premio della Montagna). La graduatoria è stata istituita nel 933 ( Binda). Nel 974 ( Fuente) viene introdo a la maglia verde, che dal 202 diventa azzurra La distanza percorsa nelle 2 tappe. Due cronometro e tre giorni di riposo 200 CASTELLANIA 4 MAGLIA ROSA Partenza Arrivo Trasferimenti Tappa Tappa a cronometro 3609, km MONZA MILANO LE MAGLIE LEGENDA Numero tappa X Cima Coppi Riposo R 3000 ASIAGO OROPA CANAZEI 3000 ROVETTA MERCKX 968, 970, 972, 973, SAN CANDIDO ORTISEI TIRANO 7 COPPI 940, 947, 949, 952, 953 Cento Giri d Italia Il 5 maggio 207 parte dalla Sardegna il 00 Giro d Italia. Il 28 maggio l ultima tappa arriva a Milano BINDA 925, 927, 928, 929, % FORLÌ BAGNO200DI ROMAGNA FIRENZE 200 Distingue il primo della classifica a punti. Nasce nel 967 di colore rosso, dal 970 al 2009 è ciclamino, poi di nuovo rossa fino all edizione 99; ora è tornata ciclamino La pendenza massima toccata dal Giro 00 (Muro Ca del Poggio - tappa 20) MAGLIA CICLAMINO PENDENZA REALE 0% R 200 MAGLIA BIANCA Dal 976 simboleggia il leader della classifica dei giovani (non è stata assegnata dal 995 al 2006), cioè il primo corridore in classifica generale fra quelli che non hanno ancora compiuto 25 anni 0 FOLIGNO MONTEFALCO BLOCKHAUS 000 PESCHICI 700 MONTENERO DI BISACCIA TORTOLÌ - CAGLIARI 7 maggio PARTENZA RIPOSO 22 maggio Tappa Go i RIPOSO 8 maggio RI AR MONZA - MILANO 2 28 maggio e och 7-R 98 PORDENONE - ASIAGO maggio Gianni Bugno Conquista la maglia rosa nella prima tappa a Bari e la porta sino all arrivo finale di Milano. Come lui, nella storia del Giro, soltanto Girardengo (99), Binda (927) e Merckx (973) en pst Ham 2 SAN CANDIDO - PIANCAVALLO 9 26 maggio Miguel Indurain Primo spagnolo a vincere il Giro on ign 9-F 98 4 gno - Bu 3 REGGIO EMILIA - TORTONA 9 maggio R R 2 FORLÌ - REGGIO EMILIA 8 maggio 5 TIRANO - CANAZEI 7 24 maggio MOENA - ORTISEI 8 25 maggio 6 cioli Chioc FOLIGNO - MONTEFALCO 6 maggio FIRENZE - BAGNO DI ROMAGNA 7 maggio ROVETTA - BORMIO 6 23 maggio 6 RIPOSO 5 maggio 8 39, durain In MONTENERO DI BISACCIA BLOCKHAUS 4 maggio, MOLFETTA - PESCHICI 3 maggio CASTROVILLARI ALBEROBELLO 2 maggio REGGIO CALABRIA TERME LUIGIANE maggio 206 Km tappa Difficoltà LEGENDA i Go PEDARA - MESSINA 0 maggio 7 5 R 2 To nk ov VO CEFALÙ - ETNA 9 maggio ni a t n Pa Indurain VALDENGO - BERGAMO 2 maggio Berz in OLBIA - TORTOLÌ 6 maggio Garzelli CASTELLANIA - OROPA 20 maggio Ro mi ng er - ALGHERO - OLBIA 5 maggio Simo ni PEDARA Cronometro Cima Coppi 6 ETNA 700 GPM 6 REGGIO CALABRIA CEFALÙ Sa vo lde lli Tappa per tappa Palermo MESSINA 4 R 0 20 Si m on i oss Ba 200 go ne Cu lli lde vo Sa TERME LUIGIANE S HE LG E EB RI SI TO CE T N VI A FR E IE R OL O GN TT I A V P ES RI O TT VI ca Lu Di 500 CAGLIARI CASTROVILLARI 7 0 E or ad nt Co O TORTOLÌ oss Ba ov ch en M ALBEROBELLO 700 PARTENZA 4 20 N MOLFETTA ni po ar Sc ALGHERO lda sje He 700 OLBIA li ba Ni 200 Fulmine Menchov vince con la media più alta 40,9 km/h aan int Qu li ba Ni 200 or ad nt Co Vincenzo Nibali L ultimo a indossare la maglia rosa. Ribalta la classifica nella penultima tappa di Sant Anna di Vinadio e festeggia atorino il suo secondo Giro d Italia

31 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT Lorenzo Furini Cristiano Patuzzi Dario Arcidiacono Pierluigi Serena 2 Formula a uale tappe 2006 Coppi è il più giovane re del Giro con 20 anni, 8 mesi e 25 giorni Seconda Guerra Mondiale i le Ga Magni LE VITTORIE ITALIANE AL GIRO Coppi C oppi ni di al -B ul Ga 96 l eti qu An n mio ma Bal til que An a Mo i orn Ad n mio ma Bal nco bia am -P x rck Me x rck Me 397 kx erc -M lio tog Ber i ond Gim er nti olle 7-P k ync Mu De i onn Sar t aul Hin Il cannibale Merckx colleziona la sua 78ª maglia rosa, superando: Moser (57) Bartali (50) Saronni (49) Anquetil (42) Coppi e Hinault (3) km ndi imo 7-G 96 IL GIRO PIÙ LUNGO E IL PIÙ CORTO Realizzato per la prima volta nel 999, viene assegnato dal 2000 al vincitore del Giro. È in rame placcato oro 8 carati. Per il 00 viene realizzata una versione in oro rosa Lunedì, 24 agosto 908 La Gazze a dello Sport presenta il primo Giro d Italia Ne nc in i Magni è il più anziano re del Giro con 34 anni, 5 mesi e 29 giorni IL TROFEO SENZA FINE 97 x rck Me 896 i ond Gim 996 x rck Me 097 son ers e -P ti cen ti i vin incen n a i v Ital nieri a Str t aul Hin i onn Sar Lunedì, 3 maggio 909 La Gazze a dedica la sua prima pagina al vincitore del primo Giro, Luigi Ganna ER NI TUTTI I CORRIDORI 5093 Atala Km Clerici ser Mo Tu e le Cime Coppi *programmata ma non scalata TERRA 3 STELVIO 2 COLLE DELL AGNELLO COLLE DELLE FINESTRE STELVIO 09 TRE CIME DI LAVAREDO 08 STELVIO GIAU GAVIA SESTRIERE 04 GAVIA 03 COLLE DELL AGNELLO GAVIA 0 STELVIO GAVIA 99 COLLE D'ESISCHIE PORDOI COLLE FAUNIERA* 96 COLLE AGNELLO GAVIA 94 SELLA 93 PORDOI GAVIA 9 COLLE DELL AGNELLO* STELVIO 89 PORDOI 88 PORDOI PORDOI PORDOI 84 GAVIA* 83 STELVIO* 82 PORDOI PORDOI PORDOI 79 PORDOI 78 IZOARD TRE CIME DI LAVAREDO 76 STELVIO VALLES 74 PORDOI 73 VALPAROLA TORRI DEL VAJOLET 7 STELVIO TRE CIME DI LAVAREDO 69 GIAU 68 STELVIO GROSSGLOCKNER SELLA 66 PORDOI TRE CIME DI LAVAREDO 2506 TRE CIME DI LAVAREDO 2320 PORDOI 2758 m STELVIO t aul Hin ini ent Vis ITALIAN 4 2 I I Ga ul o r o in agl a -B ST RA LA CLASSIFICA GENERALE PER NAZIONI 4337 km Il Gir Clerici o più lung o 95 5-M agn i ITALIA Belgio Francia Spagna Svizzera Russia Lussemburgo Svezia Irlanda Usa Canada Colombia b l L a pi - Cop oblet K Il Giro del 92 si disputò a squadre. Vinse il team Atala, formato da Luigi Ganna (che però non concluse il Giro), Carlo Gale i, Giovanni Michele o ed Eberardo Pavesi d o gni Ma 949 Prima Guerra Mondiale 95-8 Luigi Ganna Il muratore varesino primo vincitore del Giro i pp Co 894 SEMPIONE ann Ga i le Ga 3 9 iian Or 2-9 rto ala co At più iro - 9 Il G 25 9 and Bi 24 9 iric En 23-9 go en 22 rd 9 ra Gi oer un 2 9 Br oer un 20 Br - 9 ni llo 9 Be - 9 go en 4 rd 9 ra igi lar lzo Ca 46 9 li ta ar B - LUNA 974 o- uss Cam da Bin and Bi and Bi Unica edizione a vedere la partecipazione di una donna. Alfonsina Strada, con il 72 l giugno 94 Azzini vinse la 5ª tappa, con lo scarto più grande di sempre: ora 3'22'' su Calzolari (poi penalizzato di per aver preso una scorciatoia) oer un Br Solo 54 al via, nell unico Giro a squadre della storia, minimo assoluto 969 io his rc Ma 2 tappe Binda vince 2 tappe su 5 totali dell edizione del Distanza Terra-Luna Distanza percorsa in 99 Giri d Italia PROGETTO INFOGRAFICO GDS: km km C op pi Va le i Va le i B art ali Binda nti - Pese Bar tali Guerra come è cambiato nel tempo il numero di tappe del Giro (esclusi i prologhi) Bergamasch i 9 L EVOLUZIONE XI

32 XII VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT

33 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT XIII I DISCESISTI Jean Bobet, ex ciclista, fratello minore di Louison «Il pettine di Koblet ha la stessa importanza del naso di Cleopatra nella storia antica» Magni, coraggio senza limiti Fiorenzo vinse 3 Giri grazie alla sua caparbietà. Koblet e Moser, che funamboli! FIORENZO MAGNI ITALIA MORTO NEL 202 A 9 ANNI Coraggio da Leone Due Giri... in discesa HUGO KOBLET SVIZZERA MORTO NEL 964 A 39 ANNI Il Bell Hugo Maestro di eleganza FRANCESCO MOSER ITALIA È NATO IL 9 GIUGNO 95 Lo «Sceriffo» senza paura GIRI 9 VINTI 3 ( ) TAPPE VINTE 6 A detta di tutti Fiorenzo è stato il più temerario discesista si sempre. Nel 5 vinse il suo secondo Giro con una picchiata da antologia dalla Val Gardena e nel 55 lanciò l attacco decisivo nella discesa di Roncone. GIRI 6 VINTI (950) TAPPE VINTE 7 Ci fosse una classifica per il corridore più elegante in bici, Koblet se la giocherebbe con Anquetil. Hugo era anche molto coraggioso. Proverbiali i suoi recuperi su Coppi dopo gli scollinamenti alpini. GIRI 3 VINTI (984) TAPPE VINTE 23 Francesco Moser, grande su strada come in pista, guidava la bici con abilità unica. Vinse la Sanremo 84 scappando a tutti nei tornanti del Poggio e anche al Giro d Italia ha fatto numeri da brividi. TEMERARI E ACROBATI Fiorenzo Magni impressionò tutti i rivali della sua epoca per abilità e fegato. Le sue tre maglie rosa sono anche, se non soprattutto, il frutto di coraggio e numeri in discesa. Koblet è il simbolo dell eleganza, Moser della forza. Ma che show hanno offerto il «Falco» Savoldelli, Nencini, Zilioli, Chiappucci... PAOLO SAVOLDELLI ITALIA 43 ANNI Il «Falco» della Fauniera Paolo Savoldelli è stato soprannominato il «Falco» proprio in virtù delle sue picchiate in discesa. Agile come un contorsionista, il bergamasco che ha conquistato due volte la maglia rosa (2002 e 2005). Leggendaria la gestione della sua discesa dal Passo della Fauniera al Giro del 999 per vincere sul traguardo di Borgo San Dalmazzo con 47 su Pantani. E al Giro del 2005 si lanciò impavido giù dal Passo Duran per anticipare Basso e Simoni e trionfare sull arrivo di Zoldo Alto. GIRI 0 VINTI 2 ( ) TAPPE VINTE 4 GASTONE NENCINI ITALIA MORTO NELL 80 A 49 ANNI L audacia e la tecnica Gastone Nencini, vincitore del Giro d Italia 57 e del Tour de France 60, è stato uno spettacolare discesista grazie a una tecnica sopraffina e ad una grande audacia. Al Tour del 60 vinse attaccando nella discesa del Perjuret. Roger Riviere cercando di tenere la sua ruota finì in un burrone e restò paralizzato. Al Giro del 55, nella leggendaria tappa del San Pellegrino, riuscì a tenere il passo di Magni e Coppi nella discesa di Roncone e perse la maglia rosa soltanto a causa di una foratura. GIRI 7 VINTI (957) TAPPE VINTE 7 a cura di PIER BERGONZI ITALO ZILIOLI ITALIA 75 ANNI Moderato, ma spericolato Italo Zilioli è uomo mite, riservato e moderato, ma in bici si trasformava e sapeva gettarsi a tomba aperta con qualsiasi tempo. Al Trofeo Laigueglia del 97 il torinese era in fuga con Merckx, Motta e i fratelli Tomas e Gosta Pettersson. Attaccò nella discesa del Testico. La neve bloccava anche le auto del seguito, ma Zilioli fece un numero spettacolare per vincere solitario. Eddy Merckx, che gli era e gli è amico, rimase stupito per il coraggio di Italo e gli disse: «Ma sei pazzo? Volevi morire?». GIRI VINTI 0 TAPPE VINTE 5 CLAUDIO CHIAPPUCCI ITALIA 54 ANNI Il mago della pioggia Claudio Chiappucci, varesino di Uboldo, era un diavolo, anzi un «Diablo» soprattutto quando la strada era resa scivolosa per la pioggia o il nevischio. Pochissimi sapevano disegnare le curve e staccare all ultimo secondo come lui. Vinse la Milano- Sanremo del 99 attaccando a sorpresa nella discesa del Turchino. Propiziò la fuga che poi gli valse la vittoria. E al Giro del 993, mettendo alla prova Indurain nella discesa del Campolongo, riuscì poi a batterlo sul traguardo di Corvara. GIRI VINTI 0 TAPPE VINTE STEPHEN ROCHE IRLANDA 57 ANNI Un missile da cronodiscesa Nel 987, Vincenzo Torriani ne inventò una delle sue. Inserì nel menu del Giro d Italia la prima e unica cronodiscesa. Il via dalla cima del Poggio e arrivo a Sanremo, come nel tradizionale finale della Classicissima. La vinse Stephen Roche, l irlandese della Carrera che in quella stagione conquistò tutto (Giro, Tour, Mondiale). Corridore elegante e molto bravo a usare la bici, Roche era forte in salita e a cronometro, ma è stato anche un ottimo discesista. GIRI 4 VINTI (987) TAPPE VINTE 2 Un «pilota» coi baffi URS FREULER SVIZZERA 58 ANNI Urs Freuler, svizzero di spettacolare simpatia, è stato fior di velocista capace di vincere 5 tappe in nove edizioni del Giro d Italia. Ma era anche un grande pistard e un protagonista delle Sei Giorni. Gli sprinter, in genere, hanno confidenza con le alte velocità, anche in discesa, naturalmente. Ma Freuler ci metteva qualcosa in più, ci metteva una guida elegante e sinuosa nonostante la sua stazza da sprinter. I rivali della sua epoca lo hanno sempre indicato come un fenomeno in discesa. GIRI 9 VINTI 0 TAPPE VINTE 5 Letteratura Rosa GIRO 946, BRUNO ROGHI: L INGRESSO A TRIESTE 30 giugno 946. Il Giro viene fermato dai titini a Pieris, ma 7 corridori arrivano a Trieste. Bruno Roghi è straordinario: «I giardini di Trieste non hanno più fiori. Le campane di Trieste non hanno più suoni. Le bandiere di Trieste non hanno più palpiti. Le labbra di Trieste non hanno più baci. I fiori, i palpiti, i suoni, i baci sono stati tutti donati al Giro d Italia» STEFANO GIULIANI ITALIA 59 ANNI Simpatico fantasista Sarà che ha corso per molti anni con Francesco Moser, sarà che il suo orgoglioso carattere abruzzese lo portava a danzare sempre vicino ala limite... Fatto sta che Stefano Giuliani si è segnalato come uno dei più talentuosi e simpatici scavezzacollo del Giro d Italia negli Anni 80. Pur essendo leggero riusciva a superare i 00 chilometri orari guidando la bici con fantasia. Nelle discese tecniche saltava le curve come fossero paletti di uno slalom e riusciva ad essere più veloce di qualsiasi auto o moto del seguito. GIRI 7 VINTI 0 TAPPE VINTE 2 Clic 9: l anno del primo straniero leader della classifica Nel 9, il francese Lucien Petit Breton balza al comando dopo la Ancona-Sulmona, ma resta in testa solo un giorno

34 XIV Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT LE TAPPE Luigi Malabrocca, la maglia nera «Nella Cuneo-Pinerolo, Coppi ha fatto 92 chilometri da solo, ma li ho fatti anch'io. Dall'altra parte» Cuneo-Pinerolo Il volo dell Airone C è un uomo solo al comando nella Cuneo-Pinerolo. Coppi in fuga solitaria per 92 km, con Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere. Bartali 2 a 52, Martini 3 a 9 45 Il Bondone di Gaul Trionfo nella bufera Merano-Monte Bondone, 8 giugno: un inferno ghiacciato. Nevica, 43 ritirati su 86. Charly Gaul spicca il volo sulla salita trentina e ribalta il Giro. Al via aveva 6 da Fornara Merckx e Tre Cime L impresa più bella Il Cannibale nasce sulle Dolomiti: giugno 968. Merckx divora la salita alle Tre Cime di Lavaredo. Sconfigge la neve e Gimondi per 6. Dice: «E la mia impresa più bella» Il romanzo della Cuneo-Pinerolo Coppi e Bartali uno contro l altro per 92 km. La neve, Venezia, Montalcino... GELO, FUGHE, SALITE E LO SPETTACOLO DI PIAZZA SAN MARCO Scegliere dieci tappe dal grande romanzo del Giro non è semplice. O forse sì. Sono le prime che affiorano alla mente chiusi gli occhi. Tappe leggendarie, come la Cuneo-Pinerolo, flagellate dal maltempo, come il Bondone del 56, vibranti, decisive. Teatri di imprese, dove i campioni diventano eterni a cura di MATTIA BAZZONI Letteratura Rosa GIRO 949, DINO BUZZATI: «ETTORE È STATO UCCISO DA ACHILLE» «Quando oggi, su per le terribili strade dell Izoard, vedemmo Bartali che da solo inseguiva a rabbiose pedalate, tutto lordo di fango, gli angoli della bocca piegati in giù per le sofferenze della anima e del corpo - e Coppi era già passato da un pezzo - allora rinacque in noi, dopo trent anni, un sentimento mai dimenticato. Trent anni fa, vogliamo dire, quando noi si seppe che Ettore era stato ucciso da Achille» 953 Stelvio Coppi fa 5 Lo Stelvio debutta l giugno 953. Bolzano- Bormio, 20 a tappa. Coppi lo battezza con un volo prodigioso tra muri di neve: schianta Koblet e fa cinquina al Giro 988 Epico Gavia Neve e -5 Chiesa Valmalenco- Bormio, 5 giugno 988: sul Gavia nevica, 5 gradi sottozero. Vince Breukink nella bufera. Hampsten toglie la maglia rosa a Chioccioli 978 Venezia Crono-show La crono più originale di sempre: 2 km da Marghera a piazza San Marco, sui ponti di Venezia e su una spettacolare passerella di barche. Vince Moser 955 San Pellegrino Furia Magni Una cavalcata storica. Trento-San Pellegrino, Magni attacca con Coppi. La gente si riversa sulle strade per acclamarli. A Coppi la tappa, a Magni il Giro GAZZAWEB Aprica Ecco il Pirata Il mito di Pantani sboccia nella Merano- Aprica. A 24 anni Marco s invola sul tremendo Mortirolo, batte Berzin e Indurain. L Italia si scopre innamorata 200 Montalcino Crete di fango Carrara-Montalcino, tappa da tregenda. Si corre sullo sterrato reso fango dalla pioggia. Vince Evans, Nibali cade e insegue con Basso, Vinokourov va in rosa 984 Verona Lampo Moser L Arena di Verona è il teatro dell ultima tappa: crono di 42 km. Moser vola con le lenticolari, rifila 2 24 alla maglia rosa Fignon e rovescia il Giro: è l apoteosi HIGHLIGHTS, TWEET, DIRETTE FACEBOOK VIDEO, LIVEBLOG: IL GIRO È SU GAZZETTA.IT Il Giro d Italia numero 00 si corre su gazzetta.it. Nella sezione speciale del nostro sito, ogni giorno trovate video, interviste, cronache di tappa, fotogallery, highlights e liveblog. Ma anche le dirette Facebook e i tweet dei nostri inviati 75 Il numero di volte che il Giro si è concluso a Milano La città che ha ospitato più tappe finali del Giro (foto: Contador nel 205), seguita da Roma, Trieste e Verona (tre)

35 Speciale Giro 00 R VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT XV LE SALITE Antoine Blondin, scrittore francese «Merckx appartiene al patrimonio universale dello sforzo umano» Stelvio, Gavia, Tre Cime... Le dieci vette che hanno portato il Giro d Italia fino alle porte del paradiso Passo dello Stelvio 2758 metri Il valico più alto d Italia, la montagna simbolo del Giro. È stato scalato la prima volta nel 953, con un impresa leggendaria di Coppi. Poi altre 0 volte. Cima Coppi in otto occasioni Passo Gavia 262 metri Debutta al Giro nel 960 (primo Massignan, foto a sinistra). Versanti da Ponte di Legno e Santa Caterina Valfurva. Poi altre 9 volte, l ultima nel 204. Sotto Chioccioli 988 in rosa Tre Cime Lavaredo 2320 metri La montagna bellunese entra nella storia del Giro nel 967 con la famosa tappa annullata per le spinte (sotto). È stata scalata altre sei volte, l ultima con Nibali nel 203 (a sinistra) QUELLE ARENE VERTICALI A DUEMILA METRI DI QUOTA Merckx: «Quando la strada sale, non ti puoi nascondere». Le montagne sono il luogo d'elezione dei grandi. La salita-simbolo del Giro, a pochi giorni dalla doppia scalata, non poteva che essere Sua Maestà lo Stelvio, inaugurata da Coppi. Poi Gavia e Tre Cime di Lavaredo, stadi verticali che sfiorano il cielo a cura di LUCA GIALANELLA Letteratura Rosa GIRO 947, VASCO PRATOLINI: «SCOPRIRÒ L ITALIA, RAGAZZI» Vasco Pratolini, inviato al Giro d Italia 947, scrisse: «Scoprirò l Italia, ragazzi, seguendo i Gino, i Fausto, i Vito! Scoprirò la nostra patria distesa nel suo bel corpo di prati e d aria, mari, monti, terra e cielo, nuovi e ineffabili a ogni orizzonte d autostrada, a ogni svolta di tourniquet» 990 Mortirolo 852 metri Il Giro ha raggiunto 2 volte e da tre versanti diversi il passo tra Val Camonica e Valtellina. La prima nel 990 da Monno: Sierra. Foto: Pantani nel Passo Pordoi 2239 metri La salita più scalata al Giro: il 25 maggio sarà la 40 a volta. Debutta nel 940, Bartali. Coppi vi transiterà in testa per 5 volte. Due versanti: Canazei e Arabba 9 Sestriere 2030 metri Il primo «2000 metri» al Giro: 5 a tappa, Mondovì-Torino, 23 maggio 9. Corlaita è il primo in vetta. Poi altri 6 passaggi: l ultimo nel 205, con vittoria di Aru 2003 Zoncolan 730 metri Considerata la salita più dura d Europa, è in Friuli e ha due versanti: Ovaro e Sutrio. Debutta nel 2003: primo Simoni. Poi altre 4 volte, l ultima nel 204 (vince Rogers) 937 Passo Rolle 970 metri In Trentino, è la prima salita dolomitica del Giro. Debutta nel 937, con Bartali primo. Da allora altri 22 passaggi. L ultimo in cima è stato Ochoa (2009) 975 Marmolada 2057 metri Tra le province di Trento e Belluno, detto anche passo Fedaia, debutta al Giro nel 975 (primo Polidori). Da allora, è stato affrontato altre 3 volte 967 Blockhaus 665 metri La dura salita abruzzese in provincia di Chieti entra al Giro nel 967: qua si rivela Merckx. Poi 968 Bitossi, 972 Fuente, 984 Argentin e 2009 Garzelli DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti VICEDIRETTORI Pier Bergonzi Stefano Cazzetta Andrea Di Caro Umberto Zapelloni Testata di proprietà de La Gazzetta dello Sport s.r.l. di A. Bonacossa 207 Speciale Giro 00 supplemento de La Gazzetta dello Sport del 5 maggio 207 Grafica a cura di: Guido Caimmi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO Urbano Cairo CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera Sede Legale, Direzione, Redazione e Tipografia: via A. Rizzoli 8, 2032 Milano 207 COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. Tutti i diritti sono riservati. Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 96/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it Lo sai? Girardengo, il Macerone 92 e quella croce Cade ai piedi del Macerone e sul Piano delle Cinque Miglia, sopra Roccaraso, si ritira disegnando una croce sulla ghiaia

36 XVI VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT

37 Speciale Giro 00 R LA MAGLIA ROSA Laurent Fignon, poco prima di morire «Le cyclisme continuerait - sans moi» «Il ciclismo continuerà - anche senza di me» VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT XVII Guerra La prima a Mantova Valetti Il periodo fascista Minardi Scritta ricamata Moser Zip e lana fine Indurain C è il sintetico Nibali Elastica e... social La maglia rosa viene introdotta a partire dal 93. Il primo a indossarla è Learco Guerra, il 0 maggio, vincitore della Milano- Mantova, la prima tappa La maglia di Giovanni Valetti al Giro 939, con il fascio littorio. Questa, con altre 49 maglie rosa, fa parte della collezione visitabile al Museo del Ghisallo La maglia di Giuseppe Minardi del 954, con «Gazzetta dello sport» ricamato. Minardi, 89 anni, è la più anziana maglia rosa vivente (Museo del Ghisallo) Il 984 è l anno di Francesco Moser, che vince il Giro. La maglia rosa è in lana più fine. La zip è stata introdotta nel 957 (Museo del Ghisallo) Marchiata Castelli, la maglia di Indurain del 992 è la prima in sintetico. Dalla lana, si passa ai tessuti bianchi, poi stampati (Museo del Ghisallo) Ultra aderente, elasticissima e traspirante. Ecco la maglia realizzata da Santini e vinta nel 206 da Nibali. Sulla manica c è l hashtag della corsa rosa: #Giro Quella casacca color Gazzetta In lana pesava 3 etti, ora 5 grammi. Servono 0 e 20 gradi, perché nasce... bianca di MATTIA BAZZONI La maglia rosa in realtà è bianca. E comunque il rosa non è rosa: è PMS 90C. Superato lo choc, potete entrare nell era 2.0 del simbolo che contraddistingue da 86 anni il leader del Giro. Un icona che si è adattata ai tempi. Un po come se la coppa del Mondiale di calcio fosse stata via via realizzata in carbonio, sagomata con il laser, stampata in 3D... La maglia rosa è un feticcio che non ha mai perso il suo potere evocativo, ma che al tempo stesso non è mai rimasta uguale a se stessa. «ALLA MAGLIA DELL EDIZIONE 00 LAVORIAMO DA GENNAIO» SANTINI / I TEMPI DEL PROGETTO EVOLUZIONE Prendete la prima. Venne assegnata il 0 maggio 93 al termine della Milano-Mantova, tappa numero del 9 a Giro d Italia. Prima di allora, semplicemente non esisteva. La indossò Learco Guerra, un mantovano, che così esibì il vessillo davanti ai suoi concittadini. Un drappo di lana rosa con il collo alto e due tasche davanti chiuse da bottoni. Peso: circa 3 etti. Tantissimo. E molto, molto di più quando si impregnava di pioggia fino a sformarsi. Col tempo si è aggiunta una percentuale di acrilico per evitare che si infeltrisse. Altre tappe: nel 954 compare la scritta «La Gazzetta dello Sport». Come? Viene prima disegnata su un cartoncino, il profilo viene bucherellato e cosparso di borotalco, in modo da lasciare una traccia sul tessuto; poi si ricama con ago e filo. Per confezionare una maglia servono anche cinque ore. Nel 957, l anno di Gastone Nencini, compare la cerniera al posto del colletto a camicia. Ma la vera rivoluzione è del 992. Basta lana, Miguel Indurain è il primo vincitore del Giro a festeggiare con una maglia in tessuto sintetico (a livello di squadre, la prima ad adottarlo è la Vie Claire di Hinault, nel 984, vista anche la difficoltà a riprodurre sulla lana la fantasia alla «Mondrian»). Si arriva così al 207 e alla casacca realizzata dall azienda bergamasca Santini, che confeziona la maglia rosa dal 993, con un interruzione dal 998 al 200 (Fila, poi Asics). Dimenticatevi telaio, trama e ordito... FASI DI LAVORAZIONE La maglia rosa adesso nasce sullo schermo di un computer. Con un comune programma di grafica, si stabiliscono forme, dettagli e colori. Il codice del rosa «Gazzetta» è PMS 90C, ma ci sono anche altre due «sfumature» di rosa, il nero e l oro, che LA REALIZZA A LALLIO IL MAGLIFICIO SANTINI. 600 MAGLIE PER IL GIRO IL CAVALIER PIETRO SANTINI 75 ANNI, È NATO A DALMINE (BERGAMO). HA FONDATO IL MAGLIFICIO CHE PORTA IL SUO NOME NEL 965. AL GIRO FORNISCE 600 MAGLIE TRA ROSA, BIANCA, AZZURRA E CICLAMINO. PER L UCI È ANCHE PRODUTTORE UFFICIALE DELLA MAGLIA IRIDATA LA SCHEDA. I colori vengono trasferiti a caldo sul tessuto sintetico bianco 2. Una fase di cucitura BETTINI 2 quest anno viene impiegato all interno del colletto. I pezzi che compongono la maglia sono 9: il davanti (diviso in due dalla cerniera), il retro, le due maniche, i due fianchetti, il colletto e la tasca. Una volta disegnati al pc, si passa alla stampa sublimatica su fogli 20x40 cm di carta trasferibile. Adesso entra in scena il sintetico. Due tipi diversi: il «Body Fit» per retro e maniche e il «Rudy» più traspirante per il fronte. I rotoli di tessuto vengono dalla Val Gandino, nella Bergamasca, prodotti dall azienda Sitip, e sono completamente bianchi. Il rosa è una questione successiva. Prima un macchinario intaglia nel tessuto (posto sottovuoto) i nove pezzi che compongono la maglia; questi vengono disposti sul foglio di carta transfer e, grazie al calore (20 gradi per secondi), ricevono la stampa desiderata, cioè il rosa più famoso del pianeta, con tanto di scritte. Non resta che cucire i pezzi insieme, eliminare le imperfezioni, piegare e confezionare la maglia che rivedrà la luce sul palco di una tappa, tra spumante e fiori. LO SAPEVATE CHE... L intero processo dura dieci minuti e coinvolge disegnatori compresi dodici persone: tanto serve per «sfornare» una maglia rosa. Per progettarla si parte invece circa cinque mesi prima, a gennaio: bisogna stabilire sponsor e caratteristiche. Nell ultimo mese, si confeziona il prototipo e poi si passa alla produzione in serie. Solo per le 2 tappe del Giro, dallo stabilimento Santini di Lallio escono 200 maglie rosa in tre taglie diverse (XS, S e M). Ogni maglia pesa 5-8 grammi (dipende dalla taglia), un terzo di quella in lana indossata da Guerra. Santini fornisce anche i body da crono e da strada rosa. CARATTERISTICHE La maglia dell edizione 00 si distingue per i profili in oro, il logo del Giro nell interno collo e lo slogan «amore infinito» all esterno. Poi zip invisibile prodotta dall italiana Ykk e maniche a taglio vivo. Un manifesto del made in Italy esibito in tutto il mondo. Un inno alla moda, che segue la moda. Basta osservare l evoluzione delle tonalità di rosa, decise dall organizzatore, o dei tagli, che negli ultimi anni si sono fatti sempre più aderenti. Il futuro, in parte già presente, sarà l introduzione di tessuti speciali che proteggono in caso di caduta. Perché la maglia rosa è un fatto culturale, l espressione di un periodo storico. Ma il suo fascino resta eterno. «L EVOLUZIONE: TESSUTI SPECIALI CHE PROTEGGONO NELLE CADUTE» SANTINI / 2 ABBIGLIAMENTO E FUTURO 2009 DOLCE&GABBANA Nel 2009, per l edizione dei cento anni, il Giro si scopre «fashion». La maglia rosa viene disegnata dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, i notissimi D&G delle passerelle. Il tocco si avverte nei bordini tricolore su collo e fianchi. Sul colletto si legge il nome del brand e sul retro c è il logo del Giro. FOTO BETTINI 203 L INGLESE PAUL SMITH C è il tocco di Paul Smith nella maglia rosa del 203. Lo stilista inglese, grande appassionato di ciclismo, si è ispirato alla pop art di Andy Warhol per vestire il leader del Giro. Sulla manica sinistra ci sono le strisce colorate che caratterizzano le sue creazioni. Nell interno collo, una dedica a Fiorenzo Magni FOTO BETTINI 24 Le nazioni in maglia rosa C è pure la Costa Rica (con Amador, nella foto) tra i 24 Paesi che hanno vestito la maglia rosa almeno per un giorno

38 XVIII VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT IPROTAGONISTIdiOGGIe diieri delgirod ITALIAinuna COLLEZIONEUNICAeCELEBRATIVA! COLLEZIONE UFFICIALE DI FIGURINE E CARD Tutti i CAMPIONI Tu in figurina! SEZIONI STORICHE sul GIRO D ITALIA LeCARDditutte LE TAPPE del percorso COLLEZIONA E VINCI LA MAGLIA ROSA! Autografata dal vincitore del Giro d Italia 207 Concorso valido dal 8/04/207 al 4/07/207 Estrazione entro il 0/09/207- Montepremi 4335,00. Regolamento completo su 64 PAGINE DI EMOZIONI 380 FIGURINE INDIMENTICABILI 22 CARD del percorso più AVVINCENTE d Italia! IN TUTTE LE EDICOLE!

39 Speciale Giro 00R LA TECNOLOGIA VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT Dino Buzzati, giornalista e scrittore «Pronte sono le biciclette lustrate come nobili cavalli alla vigilia del torneo» XIX Macchine o missili? No, bici Pesavano 5 kg: ora 6,8 kg con telai aerospaziali e cambio wi-fi. L idea di Enzo Ferrari Fausto Coppi La Bianchi ne fece settanta Eddy Merckx Capolavori di Colnago Francesco Moser Lanciò le ruote lenticolari Bradley Wiggins Sulla «Bolide» di Pinarello Fausto Coppi porta le Bianchi alla leggenda. Per lui dalla fine del 945 al 958 (con la pausa degli anni ), furono costruite 70 bici bianco-celeste. Il cambio è il Gran Sport della Campagnolo che ha il sistema a parallelogramma e deragliatore anteriore Venivano costruite a Cambiago le «macchine«del Cannibale. Opere d arte firmate da Ernesto Colnago che ancora oggi si ricorda le misure del telaio: piantone da 60 cm centro-fine, tubo orizzontale da 58 e 8,7 kg il peso Il 0 giugno 984, da Soave all Arena di Verona, Francesco Moser vola i 42 km a quasi 5 di media. La sua bici, che pesa oltre 0 chili, è la «Va por la Hora»: stesso telaio del Record in Messico, adattato per la strada, e due ruote lenticolari. Nel 203 Bradley Wiggins porta al Giro la Bolide di Pinarello. Da questa bici, leggera, rigida e aerodinamica, nascerà il modello con il quale l inglese conquisterà l Ora (54,526 km) Il cambio è elettromeccanico della Shimano 909 Ganna il muratore primo con la Atala Luigi Ganna vinse con «una macchina Atala», come titolava a quei tempi la Gazzetta dello Sport, il primo Giro d Italia: 909. Il problema maggiore era legato alla sella: a volte, come cuscino, metteva una bistecca di CLAUDIO GHISALBERTI Erano quattro tubi in acciaio, pesanti come piombo e senza cambio, ma le chiamavano macchine. Sono un capolavoro in carbonio aerospaziale, leggerissimo e aerodinamico, studiate in galleria del vento, con cambio elettronico a 22 velocità, ma le chiamano biciclette. Sembra strano, ma è storia. Nel 909 Luigi Ganna vinse il primo Giro con un Atala di 5 chili e un solo rapporto, quasi sempre il 46x9, 5,7 metri a pedalata: la bici ha il fanale e la borsa con due bottiglie attaccata al manubrio. Nibali lo scorso anno ha vinto il Giro con una Specialized di 6,8 chili e rapporti che vanno, non per le crono, dal 54x al 34x32. IL CAMBIO Negli Anni 20, prima Girardengo poi Binda utilizzano il mozzo flip flop che consente, girando la ruota, di avere un secondo pignone. La svolta epocale arriva con l invenzione del cambio. Tullio Campagnolo nel 930 brevetta il Torpedo che è inserito nel mozzo. Ma per cambiare bisogna scendere ugualmente di bici. La trasformazione arriva con il Vittoria manovrato da due palette sul fodero verticale destro del telaio. Aveva tre pignoni e venne usato da Binda e Bartali. Il Simplex nei primi Anni 40 porta le leve sul tubo obliquo. A metà Anni 80 arriva Shimano e con il Dura Ace porta le leve sul manubrio. Gli ultimi anni sono quelli dell elettronica con impulso via Bluetooth. TELAI, MA NON SOLO Anche i telai fanno passi da gigante sotto la spinta delle idee italiane: Bianchi va volare Coppi e poi Gimondi, Colnago è l arma in più di Merckx. Ma siamo all acciaio. A metà Anni 90, il mago di Cambiago si tuffa sul carbonio, è una rivoluzione copernicana. Pinarello rende invincibile prima Indurain e ora, con il carbonio usato dalla Boeing, gli uomini Sky. A metà Anni 80 cambiano anche le forcelle, da molto curve a dritte. L idea? Di Enzo Ferrari. Hinault, invece, rivoluziona i pedali con i Look a sgancio rapido. Le ruote vengono stravolte dall aerodinamica. Moser, sulla scia del record dell ora a Messico 84, porta al Giro le lenticolari, fondamentali per la conquista della rosa nella crono di Verona. Indurain, nel 92 con le Campagnolo Shamal lancia il profilo alto: ruote leggere, aero e guidabili in caso di vento. Esasperate anche le esigenze dei team. Nel 955 la Nivea di Martini e Magni come scorta ha solo 3 bici, 5 ruote e 85 tubolari: oggi ogni corridore top ha almeno 6 bici. 207 Nibali per il tris si affida a Merida Vincenzo Nibali, già re nel 203 e 206, punta al tris sulla bici in carbonio prodotta dalla Merida a Taiwan. Cambio giapponese Shimano e computerino tedesco (Srm): in tempo reale i dati su potenza, cadenza di pedalata, etc

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41 Serie A R Il personaggio A TU PER TU CON... VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT CONTENUTO PREMIUM 2 Pisacane «QUANT È BELLA LA MIA NAPOLI MA A CAGLIARI IMPARO E SOGNO» L INTERVISTA di GIULIO DI FEO INVIATO A Un Super Santos rotolava ai Quartieri Spagnoli e un ragazzo pieno di sogni gli correva dietro. Una ventina di anni dopo quel pallone è arrivato fino al San Paolo e un sogno s è fatto realtà: a 3 anni Fabio Pisacane, napoletano, giocherà oggi la sua prima partita a Napoli. Ci arriva con la maglia del Cagliari, dopo aver attraversato una serie di inferni che ne hanno temprato scorza e carriera. E lo chassis è da supereroe: vestiti neri, sorriso tagliente, 29 tatuaggi e una cicatrice sotto l occhio. «Quella? Rincorrevo il pallone e non guardavo mentre attraversavo. Sa come sono fatti i Quartieri, no? Vie piccole, strette. Un carretto delle granite mi prese in pieno». La sua Napoli? «Partitelle fino a tardi a Largo Baracche, i pali fatti con le maglie. Con il caldo ci spostavamo in Galleria Umberto, papà veniva a prendermi di notte ma io non volevo smettere, mai. Era la mia unica valvola di sfogo». Il suo non era un quartiere facile, teatro in quegli anni di una L ULTIMA VOLTA ERO SUGLI SPALTI, NAPOLI-CAGLIARI FINÌ IL PRECEDENTE A NAPOLI IRONIA DELLA SORTE UN INFANZIA IMPRESSA SULLA PELLE In basso, istantanee dalla vita di Fabio Pisacane: il tatuaggio di una sua foto da piccolo, a Napoli con un Super Santos; in ospedale a Savona durante la malattia, con suo padre ad assisterlo; l incontro con Franco Causio a Udine IL DIFENSORE NAPOLETANO TRA TANTE SFIDE VINTE E L ESORDIO AL SAN PAOLO: «VOGLIAMO RIMEDIARE ALLA FIGURACCIA DELL ANDATA» GLI AZZURRI Sarri, che guaio: dopo due anni Hamsik può fermarsi Mimmo Malfitano NAPOLI S tavolta pare proprio che debba arrendersi e saltare la gara di domani pomeriggio contro il Cagliari. Da giorni, Marek Hamsik non si allena con la squadra, prosegue nel lavoro differenziato suggerito dallo staff medico. Il centrocampista slovacco soffre per un risentimento al polpaccio, lo stesso che sta curando già da qualche settimana. Domenica sera, a San Siro, è stato richiamato in panchina poco dopo l inizio del secondo tempo, quando il fastidio muscolare si è ripresentato. A quel punto, Sarri ha preferito sanguinosa faida di camorra. «E neanche la mia è stata un infanzia facile. Devo ringraziare il calcio se sono riuscito a evitare certi contesti e certe dinamiche, altri questa possibilità non l hanno avuta. Di quelli che conoscevo alcuni sono morti ammazzati, altri sono in galera, ma c è pure chi si alza presto la mattina e lavora duro». Quartieri Spagnoli uguale delinquente: non le dà fastidio questa equazione? «Sono permaloso, da ragazzo la soffrivo molto. Anche se si parlava in generale, la prendevo sempre sul personale. Spero che la mia storia possa essere da esempio: Napoli non è solo quello che la gente vede in superficie». Tra lei e Insigne sarà un bel duello Made in Naples. «Lo conosco, lo apprezzo molto. L andata me la ricordo ancora, io marcavo Callejon e la sentivamo molto, perderla 5-0 in casa ci ha fatto male. Stavolta vogliamo almeno rimediare a quella figuraccia». Tra le tifoserie non corre buon sangue... «A Cagliari sono un ospite e non mi permetto di entrare in queste dinamiche. Dico solo che per me il calcio deve unire. Un giorno mi piacerebbe vedere tifosi di Cagliari e Napoli girare mano nella mano, come fa mio figlio all asilo con i suoi compagni cagliaritani». Le piace il Napoli? «Gioca il calcio più bello d Italia. Sarri è un maestro, ha portato aria nuova in Serie A». Al San Paolo da quando mancava? Per lo slovacco risentimento al polpaccio: non salta una gara di campionato dal 205 LA VOLATA CHAMPIONS ROMA 75 punti FABIO PISACANE, 3 anni, difensore del Cagliari. Ha giocato anche con Genoa, Ravenna, Cremonese, Lanciano, Lumezzane, Ancona, Ternana e Avellino IPP sostituirlo per evitargli qualche problema più serio. DUE ANNI DOPO Se non dovesse giocare, Hamsik salterebbe una partita di campionato dopo due anni. L ultima volta che è 35ª GIORNATA 36ª GIORNATA 37ª GIORNATA 38ª GIORNATA MILAN Juventus CHIEVO Genoa NAPOLI Cagliari TORINO Fiorentina SAMPDORIA 74 punti In MAIUSCOLO le partite in trasferta DIFFICOLTÀ: Bassissima Bassa Media Alta Altissima e 2 in Champions dire a, 3 al playoff Champions «L ultima volta che ci sono andato era con la mia fidanzata, che poi sarebbe diventata mia moglie. Sa che partita era? Napoli-Cagliari 0-2, segnarono Matri e Foggia...». Ripercorriamo le tappe dei suoi inferni. Nel primo cascò dentro a circa 5 anni. «Ero appena arrivato nelle giovanili del Genoa. Una mattina mi alzo, voglio togliermi il pigiama ma le braccia non funzionano, non rispondono. Mi portano all ospedale di Savona, mi fanno gli esami: sindrome di Guillain-Barré. Un medico fa: Lavoro da 30 anni e non ho mai visto un caso così. Chi se ne fregava del calcio, c era in ballo la vita». Come sconfisse quel demone? «A un certo punto mio padre chiede a un dottore quando potevo riprendere a giocare e quello risponde Non credo che possa. Non mollo, torno a Napoli, faccio fisioterapia. Appena mi sento meglio chiamo Onofri, responsabile delle giovanili. Si sorprende, non se l aspetta, ma mi dice che mi avrebbe portato a Dusseldorf per un torneo con quelli di due anni più grandi. Ci vado, e mi premiano come migliore. Due anni dopo sono nel giro della prima squadra, e una notte sento bussare alla mia camera». Chi era? «Diego Milito. L avevano appena preso. Ero in stanza da solo, mi è toccato ospitarlo e dargli il benvenuto». Col senno di poi come ricorda quei tempi? «Con orgoglio. Ci ho scritto un libro e vorrei anche farci un breve film animato, per i più piccoli. Ne parlavo poco tempo fa con Franco Causio, l ho incontrato a Udine, un uomo eccezionale. Anche lui ha avuto il mio stesso male e ho sentito un certo legame, quasi come fosse una persona di famiglia». Secondo inferno: scommesse. Nel 20 denunciò un tentativo di combine, per tutti fu un eroe. «Mi hanno etichettato così, ma credo che tanti altri calciatori avrebbero fatto come me. Sono stato abituato a vedere sempre la parte buona delle cose». GDS stato assente risale al 4 aprile 205, in Roma-Napoli (-0). Da allora, il capitano è sempre stato presente, in campionato, anche se una sola volta è partito dalla panchina, in quello attuale, contro l Empoli, per poi subentrare negli ultimi venti minuti. L unica partita saltata in questa stagione è stata quella contro lo Spezia in coppa Italia. GLI «UNDERDOG» Undici che avrebbero meritato la Serie A secondo Pisacane FRATTALI All. Corrado Verdelli ( 85, Parma) ABBATE BERGAMELLI BRIGHENTI PINI ( 83, Piacenza) ( 87, Catania) ( 89, Frosinone) ( 86, Ritirato) ARINI ( 87, Spal) DI DEO ( 8, Cavese) LAURIA GALABINOV ( 86, Campodarsego) ( 88, Novara) IOVINE ( 85, Ritirato) LITTERI ( 88, Ci adella) GDS Cinque anni dopo, però, si è ritrovato accusato in un altro filone scommesse, da cui è stato appena prosciolto. «Esatto. Prosciolto, non assolto. Due cose ben diverse. Non aggiungo altro, alla fine il tempo è il giudice migliore». Senza queste difficoltà sarebbe stato un calciatore diverso? «No. Sono Fabio Pisacane, prima come ora. Ho una moglie stupenda e due figli che sono la mia Champions. Abbracciare loro vale più di ogni trofeo». Veniamo a Cagliari. Rastelli l ha voluta a tutti i costi l anno scorso, avete vinto il campionato ed eccola in A a 3 anni. «A Rastelli devo tanto, ha creduto in me come uomo e mi ha scelto per una missione, vincere una B durissima. Ho giocato in un ruolo nuovo, terzino destro, e ho fatto di tutto per farlo al meglio. Nessuno mi ha regalato niente, ho sempre pensato che in A potevo arrivarci solo vincendo un campionato. Quindi Cagliari la considero la mia università, qui ho imparato tanto e coronato un sogno». Numeri alla mano, il suo reparto ogni tanto sbanda:,88 gol subiti di media a partita sono tanti. «Su 34 partite,dietro ne abbiamo sbagliate forse sei. Se in quelle non avessimo sbandato parlereste di noi come di una squadra quasi perfetta. Ma da neopromossa abbiamo fatto 4 punti a 4 giornate dal termine, nonostante un sacco di infortuni. E non mi pare poco». Lei è un underdog, uno che non ci si aspettava e che ha sorpreso tutti. Ci fa una formazione di gente che per lei merita la A e non si è mai affermata? «In porta Frattali. Centrali Brighenti, uno che non si è mai arreso davanti a mille difficoltà, e Bergamelli. Terzini: a destra Abbate, a sinistra Pini, che era con me a Lumezzane e ha smesso per andare a lavorare in fabbrica. In mezzo Arini, Di Deo da play e Iovine mezzala sinistra. Davanti Galabinov, Lauria, talento straordinario, e Litteri. Allenatore Verdelli». Il sogno della A l ha coronato. Gliene restano altri? «Quello che hanno tutti i bambini: la Nazionale. E io di sognare non ho mai smesso». INSOSTITUIBILE Sono dati, questi, che lasciano intendere quanto sia ritenuto indispensabile, nei suoi schemi, da Maurizio Sarri. Proprio l allenatore sarà l ultimo ad arrendersi prima di deciderne la sostituzione. In una delle sue interviste dichiarò, lo scorso anno, che con lui Hamsik avrebbe giocato anche se avesse avuto la febbre alta. Stavolta, però, la questione è muscolare e nessuno dei due vorrà rischiare per una partita che, sulla carta, si prevede non proibitiva per il Napoli..Se dovesse battere il Cagliari, si ritroverà al secondo posto almeno per una notte, in attesa di conoscere il risultato della Roma che giocherà il posticipo di domenica sera, a San Siro. MAREK HAMSIK, 29 anni, quest anno 45 partite e 4 gol tra campionato, Coppa Italia e Champions League ANSA

42 Serie A R Il grande ex 22 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT Matthäus sicuro «Inter, 3 acquisti e sei da scudetto» «Non serve una rivoluzione per tornare in alto Gli investimenti di Suning saranno fondamentali» Matteo Brega «A desso» vado a casa mia». Lothar Matthäus chiude l intervista con un sorriso, un metaforico ponte tra Italia e Germania, dirigendosi verso il Meazza per Inter-Napoli dove è stato introdotto nella famiglia di Inter Forever. «Una volta che sei interista, lo sei per sempre. Puoi cambiare moglie, ma non la squadra del cuore». Quindi lei si sente più italiano che tedesco? «Mentalmente sì. E poi sportivamente ho vissuto gli anni più emozionanti della mia carriera all Inter, proprio in concomitanza con il mio miglior calcio. Quella Serie A contava gente come Maradona, Platini, Van Basten e le squadre italiane vincevano anche in Europa e nel mondo». L'IDENTIKIT LOTHAR MATTHÄUS NATO A ERLANGEN (GER) IL 2 MARZO 96 RUOLO EX CENTROCAMPISTA, ATTUALMENTE COMMENTATORE TV Considerato uno dei migliori centrocampisti offensivi nella storia del calcio, dopo 5 stagioni con il Borussia M gladbach, nel 984 Lothar Matthäus passa al Bayern Monaco con cui vince tre scudetti, una Coppa e una Supercoppa di Germania. Nel 988 arriva all Inter ed è subito protagonista dello scudetto dei record con Trapattoni. In nerazzurro vince anche una coppa Uefa e una Supercoppa italiana. Nel 992 torna al Bayern e mette in bacheca altri 4 scudetti, due coppe di Germania, tre di Lega e una Uefa. In nazionale ha disputato 50 partite, segnando 23 gol. Ha vinto l Europeo nel 980 e il Mondiale nel 990. Ha chiuso la carriera nei NY MetroStars. Un suo gol al Napoli è valso lo scudetto «Indimenticabile, come l atmosfera. Ne parlavano da una settimana nei bar e nei supermercati di Milano: dovevamo battere il Napoli e Maradona». Rapido sondaggio: chi era il più simpatico di quell Inter? «Berti, ma bella lotta con Zenga. Serena era il più chiuso, Bergomi il più posato, Brehme l ottimista. Il più furbo? Diaz, ma fuori dal campo era un signore». E Matthäus? «Ero il mediatore. Il risultato prima di tutto. Al Bayern mi hanno insegnato che si gioca per vincere. Quando sono arrivato all Inter sentivo dire: vinciamo in casa e va bene pareggiare in trasferta. La settimana prima del famoso Inter- Napoli andiamo a Bologna. Io annuncio: Vinceremo 4-0. Bergomi mi guarda e sgrana gli occhi. Abbiamo vinto 6-0». L Inter attuale ha smarrito la confidenza con la vittoria? «Non è una squadra costante». La famiglia Zhang ha intenzioni Lothar Matthäus è nato a Erlangen (in Germania) il 2 marzo 96 serissime: si può rivedere un Inter da scudetto? «Suning riporterà in alto i nerazzurri e per la Juve sarà dura vincere il settimo scudetto consecutivo. Gli investimenti della famiglia Zhang faranno la fortuna dell Inter e del movimento calcistico italiano. Comunque non serve una rivoluzione, la base è ottima: con 2-3 top player si potrà correre per lo scudetto». ANCELOTTI? AL BAYERN NON BASTA VINCERE UN SOLO TROFEO... SU CARLO ANCELOTTI TECNICO BAYERN MONACO Cosa ne pensa di Stefano Pioli? «Conosce e capisce il calcio. E ne è innamorato. In più è tifoso dell Inter. Piccole cose che fanno la differenza». Esiste un altro Matthäus? «Non esiste! Battute a parte, mi assomiglia Vidal. Ma credo più per l aggressività, io segnavo di più. Non ero un 0, ero un 8, un box-to-box». Chi vince la Champions quest anno? «La Juventus è la favorita». Come vede Carlo Ancelotti al Bayern? «Ancelotti ha avuto un solo difetto: avrebbe dovuto schierare i giovani preservando i titolari per le partite fondamentali. Non basta vincere un solo titolo al Bayern». Qual è il suo top nerazzurro di sempre? «Quello dello scudetto dei record: Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Diaz, Matthäus, Serena senza scordare Beppe Baresi. La ricorderò per sempre. Ma ricorderò anche quella del Milan di Arrigo Sacchi: Giovanni Galli, Tassotti, Maldini, Ancelotti, Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Evani con Filippo Galli, Colombo e Virdis. Due squadre che hanno scritto un pezzo di storia calcistica». Chiusura «fisica»: qual è stato il giocatore più duro mai affrontato? «Simeone! Quando lo sfidavo mettevo due parastinchi per gamba: davanti e dietro. Diego era leale, ma duro in campo. Qualcuno sentiva l ansia nell affrontarlo non io». E sorride.

43 Serie AR Mercato VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 Fábio Henrique Tavares, noto come Fabinho, è nato a Campinas (in Brasile) il 23 ottobre 993 QUI APPIANO Miranda e Ansaldi k.o. Si scalda Andreolli Da sinistra, Luiz Gustavo Dias (29 anni), Radja Nainggolan (29) e il 22enne francese Corentin Tolisso Ausilio-Mendes cena principesca: l Inter ha messo Fabinho nel mirino Incontro a Montecarlo tra il d.s. e l agente Al centro sono in ballo Nainggolan e Luiz Gustavo Mirko Graziano MILANO P rima Monaco-Juve, poi a cena con l amico agente Ramadani e soprattutto Jorge Mendes. Ecco come Piero Ausilio ha trascorso a Montecarlo la serata di mercoledì. Ristoranti del Principato pieni di dirigenti, tecnici, presidenti, giocatori e intermediari vari. E con il potente manager portoghese, appunto Mendes, Ausilio ha parlato soprattutto di Fábio Henrique Tavares, detto Fabinho, obiettivo da tempo del d.s. dell Inter. Sondata concretamente la disponibilità del ragazzo a un eventuale trasferimento a Milano, e la risposta pare sia stata confortante. Ausilio dovrà ora entrare nel vivo della trattativa con il Monaco, anche se già ci sono stati vari contatti più o meno ufficiali. Là in mezzo l Inter ha bisogno di gamba e personalità, si va verso una vera e propria rivoluzione: messi sul mercato Brozovic, Banega e anche Kondogbia. Di Fabinho piace la duttilità tattica: il 23enne ragazzo di Campinas nasce terzino destro per poi trasformarsi in centrocampista centrale sotto la cura Jardim. Non ha brillato l altra sera contro i campioni d Italia, di certo poco aiutato dalla serataccia di Bakayoko, ma la stagione di Fabinho è stata in generale parecchio positiva. AVANTI RADJA La semina è dunque ben avviata a centrocampo, e infatti Ausilio ha nel frattempo iniziato a stringere i tempi con la Roma per Radja Nainggolan, visto che i giallorossi non vogliono mollare LA VOLATA PER L EUROPA LEAGUE presenze e 2 gol con la Seleçao) gioca in Bundesliga dal 2007 e avrebbe lanciato più di un segnale ad Ausilio: a certe cifre l affare potrebbe anche piacere ai nerazzurri. 35ª GIORNATA 36ª GIORNATA 37ª GIORNATA 38ª GIORNATA LAZIO Sampdoria FIORENTINA Inter CROTONE 67 punti ATALANTA UDINESE Milan EMPOLI Chievo 64 punti MILAN Roma ATALANTA Bologna CAGLIARI 59 punti INTER GENOA Sassuolo LAZIO Udinese 56 punti FIORENTINA SASSUOLO Lazio NAPOLI Pescara 55 punti In MAIUSCOLO le partite in trasferta DIFFICOLTÀ: Strootman. Il belga è invece in vendita, e se deciderà di restare in Italia (ha molte offerte dall Inghilterra) andrà all Inter, questo ha comunicato al suo entourage. De Rossi? L offerta dell Inter è sul tavolo del ragazzo: se non rinnova con la Roma, sarà nerazzurro. Nel frattempo, torna di moda anche la candidatura di Luiz Gustavo, che da luglio entrerà in scadenza di contratto con il Wolfsburg. Il 29enne brasiliano (4 Bassissima Bassa Media Alta STRATEGIE La Juve rinuncia a Tolisso: i nerazzurri hanno già preso informazioni Manchester United e Chelsea tornano con decisione alla carica per Perisic Altissima GDS E SE TOLISSO... La Juventus ha fatto sapere di aver mollato il colpo per quanto riguarda Corentin Tolisso, classe 994, centrocampista offensivo del Lione, 9 presenze e 6 gol con l ultima Under 2 francese. Una concorrente pericolosissima in meno per un giocatore che piace parecchio ad Ausilio. Scontato, nelle prossime settimane, un contatto ufficiale fra i club. ASSALTO A PERISIC Non va comunque perso di vista il fattore fairplay finanziario. Entro il 30 giugno, l Inter dovrà infatti incassare 30 milioni in plusvalenze per liberarsi di fatto da ogni vincolo con l Uefa e poter poi quindi scatenare tutta la potenza di fuoco di Suning. In corso Vittorio Emanuele sperano di portare a casa non meno di 20 milioni dalle possibili cessioni definitive di Jovetic al Siviglia e Ranocchia in Premier. Il resto potrebbe arrivare da Brozovic e Banega. Ma c è una pista molto più semplice: Ivan Perisic! Il 28enne attaccante croato è infatti nel mirino del Manchester United e del Chelsea, e al club nerazzurro sarebbero già arrivate offerte da milioni di euro. Suning ci sta inevitabilmente pensando. João Miranda, 32 anni MILANO M iranda è fuori causa, e pure l argentino Ansaldi quasi certamente salterà la trasferta di Genova contro i rossoblù di Juric. Insomma, è emergenza vera là dietro, e allora potrebbe toccare a Marco Andreolli, che in questa stagione non ha mai giocato da titolare in campionato. Probabile, poi, il rientro di Kondogbia al posto di Brozovic. Ecco il possibile undici anti Genoa: Handanovic fra i pali; D Ambrosio, Medel, Andreolli e Nagatomo dietro; Gagliardini e Kondogbia nel cuore del campo; Candreva, Joao Mario e Perisic a ridosso di Icardi. Banega spera ancora di insidiare Joao Mario, decisiva la seduta di oggi. JOAO E DANILO «Centrocampo da rifare in sede di mercato? Io provo a guardare avanti e a migliorare - dice Joao Mario ai microfoni Mediaset -. So bene che l Inter ha fatto un grande investimento per portarmi a Milano, dunque devo solo pensare a controllare il mio lavoro e dare sempre il massimo. Il futuro di Pioli? Non è un discorso che deve riguardare i giocatori, parlatene con la società». Così D Ambrosio a Sky: «Il calo è stato evidente dopo il 2-2 di Torino e l addio di fatto alla Champions League. Tutti devono ora dimostrare di valere l Inter. E la società farà poi ogni valutazione. Vediamo di vincerle tutte e di portare a casa almeno l Europa League. Il Genoa? Sarà durissima, scenderemo in campo con umiltà e grande attenzione: loro hanno assoluto bisogno di punti in vista della volata per la salvezza». m.gra. LA SELECCION Finalmente Icardi! E l Argentina apre anche al Papu L interista, Gomez e Ansaldi sul taccuino del prossimo c.t. Sampaoli, che ripartirà da Messi, Dybala e Higuain Adriano Seu Q uello tra Jorge Sampaoli e l Argentina è un matrimonio che s ha da fare. L ha anticipato la scorsa settimana il presidente federale Claudio Tapia, garantendo che l ufficialità arriverà quando il tecnico avrà chiuso la stagione con il Siviglia (il 2 maggio). L hanno confermato ieri anche alcune «fonti molto vicine a Sampaoli», che hanno rivelato a La Nacion parte del progetto di rinnovamento allo studio per la Seleccion, con tanto di nomi in entrata e in uscita. VOLTI NUOVI Sampaoli sarà presentato entro l ultima settimana di maggio in modo da comunicare le convocazioni per le amichevoli contro Brasile e Singapore (9 e 3 giugno), unica opportunità per fare qualche esperimento prima del doppio impegno di qualificazione Mauro Icardi, 24 anni, attaccante dell Inter GETTY Alejandro Gomez, 29 anni, attaccante dell Atalanta LAPRESSE mondiale contro Uruguay e Venezuela tra fine agosto e inizio settembre. L idea del nuovo c.t. è quella di rinnovare il gruppo senza immediati stravolgimenti. Tra i volti nuovi, secondo le indiscrezioni raccolte da La Nacion, spicca il nome di Mauro Icardi, la cui convocazione è data per «certa», complici anche le pressanti richieste espresse dai tifosi argentini attraverso i sondaggi promossi negli ultimi mesi. Sotto osservazione ci sono altri tre «italiani»: Ansaldi, Paredes e soprattutto il Papu Gomez, guadagnatosi un buon credito anche in patria grazie alla strepitosa stagione con l Atalanta. Serie A a parte, lo staff del tecnico argentino sta seguendo da vicino anche alcuni giocatori impegnati in patria tra cui l ex Genoa Ricardo Centurion, rinato dal ritorno al Boca Juniors. A RISCHIO Posto che i punti fermi saranno Messi e Dybala, Sampaoli sta già pensando ad alcuni tagli illustri: tra i senatori, non ci sarà più spazio per Lavezzi e, quasi sicuramente, neanche per Mascherano, Biglia, Rojo e Otamendi. In forte dubbio anche il destino di Aguero, su cui al momento Sampaoli non confida a pieno. Fiducia invece in Higuain, sulla scia della fenomenale stagione in bianconero.

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45 Serie AR Il terzino della Dea CAMPIONI AI RAGGI X VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT CONTENUTO PREMIUM 25 V I A G G I O N E L M O N D O D I Conti I SEGRETI DELLA NUOVA STELLA NERAZZURRA SVELATI DA PAPA FABIO: IL PROVINO CON I ROSSONERI, I POSTER DI SERGIO RAMOS, IL CANE ARTURO (COME VIDAL), LA CARBONARA DELLA MAMMA «IL MIO ANDREA ALL ATALANTA E IL NO AL MILAN PER LINATE...» L'IDENTIKIT ANDREA CONTI NATO A LECCO IL 2 MARZO 994 RUOLO TERZINO DESTRO ALTEZZA 84 CM PESO 76 KG Le sue prime squadre sono il Lecco e la Virtus Malgrate Valmadrera. Nel 2003 arriva nel vivaio dell Atalanta. Debutta tra i pro al Perugia, in Prima Divisione, nel (6 gare). Nel va al Lanciano, in B (24 presenze). Nel 205 torna all Atalanta: debutta in prima squadra il 2 dicembre in Coppa Italia contro l Udinese, poi in A il 6 gennaio successivo ancora contro i friulani. Chiude con 4 presenze e 2 gol. Quest anno è già a 7 reti in 30 partite «A 4 ANNI MI DISSE: PAPA, ORA LO SO, FARO IL CALCIATORE» FABIO CONTI PADRE DI ANDREA Il primo contratto con l Atalanta: Conti arrivò nel 2003 dalla Virtus Malgrate Valmadrera 2 Conti, cerchiato in bianco, con Caldara (a sinistra) e Gagliardini (in basso) 2 IL REPORTAGE di MARCO GUIDI INVIATO A LECCO Mariarosa, li vedete i piedi? Vostro figlio farà il «Fabio, calciatore». Il dottor Ciro Minervini non ha dubbi. Siamo all ospedale Manzoni di Lecco e il piccolo Andrea Conti ha appena visto la luce. Ma il suo destino pare già segnato. Minervini purtroppo non fa in tempo a vedere avverata la profezia, muore nel 200 quando quel bimbo è ancora una giovane promessa dell Atalanta. «Chissà che ci direbbe oggi se fosse ancora qui», dice papà Fabio, mentre con gli occhi si tuffa nei ricordi di quel 2 marzo 994. Ventitré anni dopo il piccolo Andrea è diventato grande, in campo e fuori. Nove gol in Serie A, 7 quest anno, l ultimo alla Juventus campione d Italia, e la sensazione che ne arriveranno tanti altri. In «IL GOL A BUFFON? HO ESULTATO, MAI SUCCESSO CONTRO LA MIA JUVE...» FABIO CONTI / 2 PADRE DI ANDREA fondo, è questione di piedi. IL CAMPO DI GHISA In casa Conti, nel piccolo quartiere della Bonacina, la palla rotola di continuo. Che sia da tennis o di carta poco importa. Luca, il figlio più grande, già gioca a calcio. Andrea dovrà aspettare ancora un po e intanto stuzzica il fratellone tra i corridoi di casa. Mamma Mariarosa sopporta, già papà Fabio aveva la testa nel pallone. Centrocampista, era arrivato sino alla Berretti del Lecco, ma, stanco di aspettare una chiamata in prima squadra, aveva appeso le scarpe al chiodo. Per Andrea il viaggio è invece appena iniziato. Il 2 marzo 2002, giorno del suo ottavo compleanno, arriva la prima partita ufficiale. Ha la maglia del Lecco, si gioca a Merate. Vince 3-0, Conti ne segna due e finisce pure sul giornale locale. «Mai visto uno così forte a quell età», racconta Gianluigi Capello, responsabile del settore giovanile del Lecco nei primi anni Duemila e suo primo scopritore. Nella stagione seguente, il Lecco fallisce e Conti si trasferisce alla Virtus Malgrate Valmadrera. Si allena su un campo color grigio cemento e alla fine di ogni partitella non si contano le ginocchia sbucciate. «Andrea lo chiamava il campo di ghisa, perché era duro e ruvido. Tanti mollavano o si stancavano delle botte, lui non saltava mai un allenamento». MILAN NO, ATALANTA SÌ Gli osservatori delle squadre professionistiche cominciano a segnarsi il suo nome sul taccuino. Arriva il Milan, Conti va a Linate a sostenere un provino. Lo passa, ma il suo futuro non è rossonero. «Ha fatto 3-4 allenamenti, ma non gli piaceva il campo. Gli davano fastidio gli aerei sopra la testa». Niente Milan, c è l Atalanta, che versa subito nelle casse della Virtus.550 euro, più una serie di bonus per gli anni a venire. L Inter prova a inserirsi all ultimo, addirittura smuovendo Beppe Baresi. Ma è troppo tardi. I giorni d allenamento aumentano, i viaggi in pullmino pure. Andrea va a scuola, gioca a calcio e studia alla sera. La sua stanza è tappezzata di maglie e poster, il suo idolo è Sergio Ramos. Tra i banchi se la cava e non vuole essere secondo a nessuno. «Un giorno, in quinta elementare, prese un richiamo dalle maestre racconta il padre. Si era messo in testa che doveva essere il primo a consegnare un compito in classe e quando una compagna si è alzata per anticiparlo, lui le ha fatto lo sgambetto». Testa dura, quel Conti. Se vuole una cosa, deve ottenerla. All Atalanta fa amicizia con Caldara, Grassi e Gagliardini. Fuori, mantiene la compagnia di sempre. «Era già nel giro della Nazionale Under 7, ma quando tornava a casa andava a giocare a calcetto con i suoi amici d infanzia». S iscrive a ragioneria e i pochi momenti liberi li spende in motorino, a «fare le vasche» sul lungolago o nella centralissima via Cavour. Sugli orari non sgarra mai. «Gli dicevamo di tornare alle 23, lui alle 23 e 03 In bianco, Andrea Conti in maglia Milan: in rossonero fece qualche allenamento, ma non gli piaceva il campo vicino a Linate era già a letto», dicono fieri i genitori. Il motivo è semplice: Andrea ha già ben chiaro il suo obiettivo. «Papà, ora lo so, farò il calciatore», confessa tornando da una trasferta. Ha appena 4 anni TERZINO E ZIO Sul campo le cose vanno bene. All Atalanta ruotano tutti e un po come all Ajax si cambia spesso ruolo. «Ha dovuto fare persino il portiere una volta. E gli è pure piaciuto», scherza Fabio. In Primavera diventa terzino in pianta stabile. Il vizio del gol però non lo abbandona. Ne fa 6 in un campionato, poi arriva il momento di fare il grande passo. Nel 203 Conti va in prestito al Perugia, è la prima stagione da professionista. I primi mesi sono duri, gioca col contagocce e la vita lontano da casa a 9 anni non è tutta rose e fiori. Poi conosce il suo attuale agente, Mario Giuffredi, e le cose migliorano in fretta. «E un secondo padre, mi ha cambiato la carriera», dice Andrea. Dopo Perugia, ecco il Lanciano, quindi il ritorno all Atalanta. Conti cresce. Si appassiona di cucina, perché mamma Mariarosa non può venire tutti i giorni a preparargli l amata carbonara. «Allo stadio mia moglie non va. Quando ci sono le partite, io sto in tribuna, lei va a casa di Andrea a fare le pulizie», racconta Fabio. La mamma è sempre la mamma. Il fratello Luca invece gli regala due splendide nipotine. Cui si aggiunge Arturo (omaggio a Vidal...), il bassotto che Andrea si è comprato e ha sistemato a casa dei suoi. CAMPIONE Il gol alla Juve l ultima ciliegina sulla torta di una stagione da sogno. «Per la prima volta mi sono trovato a esultare per una rete subita dalla mia Juve. E pensare che portai Andrea al Delle Alpi a vedere uno Juventus-Atalanta come battesimo allo stadio», confessa papà Fabio, tifoso bianconero doc. C è da completare l opera con la conquista dell Europa con l Atalanta e l Europeo in Polonia con l Under 2. Alla Bonacina ci tengono. «Mi fermano tutti i giorni per chiedermi di Andrea, qui ci conosciamo tutti ed è un po un orgoglio per tutti quello che sta facendo», spiega Fabio. Il ragazzo di Lecco è in gamba, ha ancora tanto da dare. E il resto della storia forse è già scritta nei suoi piedi. PRIMA PARTITA, PRIMI 2 GOL: MAI VISTO UNO COSÌ FORTE A 8 ANNI GIANLUIGI CAPELLO LO SCOPRITORE AL LECCO

46 26 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT CalcioR IL BLOG DELLA SERIE A ATALANTA, HATEBOER STOP (p.v.) L infermeria tiene in ansia l Atalanta. Gomez ancora a parte e in dubbio per Udine. Anche Kessie non sta benissimo (fastidio al polpaccio). Inoltre si è bloccato Hateboer (problema all inguine), che ha pochissime chance di recuperare Sempre più indizi portano l allenatore dell Inter verso la panchina viola. Il club attende anche il sì di Bernardeschi alla proposta di rinnovo. E intanto Sousa prepara la sfida al Sassuolo Pioli, borsino in rialzo La futura Fiorentina allo snodo del tecnico Giovanni Sardelli FIRENZE L indice di gradimento è in deciso e continuo rialzo. La freccia inserita, anche se la meta non certo raggiunta. Il profilo di Stefano Pioli è per molti aspetti considerato quello giusto ed al momento l attuale allenatore dell Inter è alla guida del gruppo di candidati alla panchina viola. Il vantaggio sugli altri papabili tecnici della Fiorentina che verrà è frutto di tante cose. Riflessioni, giudizi, comportamenti, idee ed anche, giusto dirlo, l infrangersi contro la realtà di alcuni sogni ad ora non raggiungibili. Come quello, ad esempio, di Maurizio Sarri. Pioli è sempre piaciuto: non è il nuovo allenatore della Fiorentina. Ma ci sono discrete possibilità che possa diventarlo. CASTING «Il nuovo tecnico sarà italiano», l indizio arrivato per bocca di Pantaleo Corvino un paio di giorni fa. Indizio per la verità abbastanza scontato e non certo in grado di dirimere la questione. Considerato che prima Sarri e Giampaolo (sfumati da tempo), poi Di Francesco (che domenica sfiderà i viola con il Sassuolo) e Pioli (i due principali candidati) hanno questa caratteristica. Pioli piace, è considerato una garanzia. Preparato ed equilibrato, abile dal punto di vista tattico ed in grado di sistemare la fase difensiva. Soprattutto iniziando a lavorare fin dall estate e non a campionato in corso. Logico alcune tessere debbano ancora incastrarsi. Dalla situazione con l Inter all ultima parola dei Della Valle. Al momento però, dopo tanti nomi avvicinati alla panchina viola, in pole c è lui. Poi la pole non basta, il Gran Premio della panchina viola va ancora vinto. TREQUARTISTA La Fiorentina verrà rivoluzionata, si sa. Però ha anche un blocco importante dal quale ripartire. Compreso quel Saponara sul quale Corvino ha deciso di puntare fortemente e che dovrà essere l uomo di congiunzione tra il centrocampo e l attacco. A prescindere dal modulo, logico serva un tecnico che giochi con il trequartista. Pioli ha dimostrato di saperlo fare ed oltre a tutto il resto questa caratteristica piace. Il fatto che abbia Stefano Pioli, 5 anni, è l allenatore dell Inter dallo scorso novembre giocato a lungo nella Fiorentina non è una prerogativa cercata a priori: ma il conoscere un ambiente complicato e variegato, oltre che molto caloroso, come quello di Firenze, è soltanto un vantaggio. VERO NODO Fondamentale scegliere con grande convinzione un allenatore condiviso per aprire un nuovo ciclo. Chiarire quanto prima il futuro di Bernardeschi però, forse lo è ancora di più. Le carte sono in tavola. I viola hanno offerto oltre 2,5 milioni per cinque stagioni con l obiettivo di far mettere il prezioso autografo sul rinnovo contrattuale (attualmente in scadenza nel 209). Il calciatore si è preso un po di tempo e nel frattempo resta in silenzio. Giusto dire che dal club gigliato filtra grande ottimismo, anche se forse la Viola si attendeva già una risposta dal numero 0. Al momento invece non arrivata. Possibile che vi siano presto nuovi incontri, magari provando a sbrogliare la matassa con una clausola rescissoria. Dal futuro di Berna passano molte decisioni su tutto il resto. Per questo l argomento è prioritario. MINI RITIRO Il rischio di pensare più a quel che sarà che a quanto accade adesso, si è rivelato nel frattempo un boomerang schiantatosi sulla Viola nell incredibile partita di Palermo. «La peggior Fiorentina degli ultimi due anni» ha detto Sousa in merito, senza nemmeno rendere totalmente l idea di quello che la squadra ha combinato. Prestazione quasi inconcepibile per gioco ed atteggiamento in quella che doveva essere la partita in grado di rilanciare in maniera netta la candidatura per l Europa. Guai a ripetere qualcosa di simile, vietato mollare o peggio ancora fare altre brutte figure. Per questo oggi, dopo l allenamento al centro sportivo, la comitiva viola partirà con un giorno di anticipo in vista della sfida con il Sassuolo di domenica. Serve una gara intrisa di orgoglio e dignità. Oltre, ovvio, ad un risultato positivo. Stefano Cieri ROMA P olemica chiusa. O forse no. Il dopo-derby romano stavolta si è portato dietro una querelle nobile: l uso da parte della Roma della scritta SPQR sulle maglie. Una scelta che ha suscitato le proteste della Lazio per indebito utilizzo di un marchio storico della città eterna. Malumore che si era fatto carico di esprimere il portavoce del club biancoceleste Arturo Diaconale. E che aveva spinto un consigliere comunale, Alessandro Onorato, a preannunciare la presentazione di un interrogazione al sindaco Virginia Raggi. IL TACKLE DELLA RAGGI La risposta della prima cittadina è arrivata ieri attraverso un post su Facebook: «Non sanno come far perdere tempo e denaro e lanciano polemiche surreali ogni giorno ha attaccato la Raggi La scritta SPQR è un espressione di uso comune e, per questo, non registrabile: tutti possono utilizzarla. SPQR è una espressione della quale essere orgogliosi e sulla quale non andrebbero montate strumentalizzazioni politico-sportive. In ogni caso, abbiamo verificato se in passato sia mai stato registrato dall Amministrazione Capitolina un marchio figurativo La sigla utilizzata dalla Roma nel derby. Il sindaco Raggi: «Poteva farlo» In finale di Coppa maglia speciale «SPQR è di tutti» Così pure la Lazio pensa di usarlo (che è cosa ben differente rispetto alla sigla SPQR) con lo scudo e la scritta. Lo faremo noi». SPQR PER LA LAZIO Il club di Lotito ha preso atto con soddisfazione dell intervento del sindaco. «Se la nostra iniziativa ha detto il portavoce della società spinge l amministrazione comunale a depositare un marchio e a renderlo protetto, vuole dire che abbiamo colto nel segno». Ma, visto che la Raggi ha ufficialmente sdoganato l uso della scritta SPQR, la Lazio sta pensando di metterla prossimamente sulle sue divise. Potrebbe accadere in occasione della finale di Coppa Italia con la Juve. La Lazio indosserà una maglia speciale blu che è stata presentata ieri. Ci sarà il nuovo sponsor Seleco, la scritta SPQR potrebbe comparire sul colletto. La maglia speciale di Coppa Valerio Staffelli, inviato di Striscia, con Muntari Muntari dice no: Tapiro rifiutato Preso da Zeman Orlando D Angelo Mandato da Striscia per la squalifica beffa dopo Cagliari-Pescara M untari rifiuta il tapiro di Striscia. Ieri pomeriggio al Poggio degli ulivi si è presentato l inviato del tg satirico di Canale 5, Valerio Staffelli, per la consegna a Sulley Muntari, dopo la beffarda squalifica subita in settimana a causa dell abbandono del campo nei minuti finali di Cagliari-Pescarao come protesta verso gli insulti razzisti che arrivavano dagli spalti. Il ghanese non ha accettato il premio e ha lasciato il Poggio non proprio entusiasta. A quel punto l inviato di Striscia ha consegnato il Tapiro a Zeman e capitan Memushaj. «Mi dispiace che abbia pagato solo lui. Secondo me aveva ragione, nel calcio ci sono tante cose che non vanno e questa è una di quelle», ha detto il boemo ai microfoni di Mediaset. CAPRARI Ieri ha rincarato la dose Gianluca Caprari: «Quei cori contro Sulley in campo li abbiamo sentiti tutti. Erano pochi stupidi: purtroppo negli stadi ci sono sempre. Non so perché l arbitro non abbia fermato la gara. Muntari ha fatto quello che sentiva, d istinto. Giusto così. Ho provato a calmarlo, ma è dura tenere fermo uno come lui». Mercoledì era toccato alle Iene fare un blitz al Poggio per appoggiare la causa del centrocampista con la consegna di un Pallone d oro simbolico. SASSUOLO, TEST OK Staffetta tra Matri e Iemmello? Sei gol per il Sassuolo, in coda alla partita di allenamento che Eusebio Di Francesco ha fatto svolgere ieri ai suoi contro il Crema, formazione di Eccellenza Lombarda neopromossa in D. Per il tecnico parecchie assenze (Defrel, Missiroli, Pellegrini, Mazzitelli, Missiroli, Dell Orco, Gazzola) e rotazioni totali sugli effettivi utilizzati, tra i quali i Primavera Ferrini e Ravanelli. Ma anche buone risposte oltre che dagli applauditissimi Magnanelli e Biondini, che vedono il rientro dopo lunghe assenze in vista della sfida di contro la Fiorentina. Da Matri in particolare per griffare il 6- su cui si è chiusa la gara, ma anche da Iemmello doppietta, per l attaccante cresciuto nella Fiorentina che suggerisce staffetta proprio con Matri, stante l assenza di Defrel, al centro del tridente. Bene anche Sensi a segno pure lui ormai a suo agio nel ruolo di mezzala: di Aquilani e Ricci le altre reti, con il Sassuolo in svantaggio al pronti via e poi in grado di far valere la differenza di categoria. Stefano Fogliani Alessandro Matri, 32 anni Alessio Da Ronch INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA) Recuperi importanti in casa Sampdoria, ma per la panchina Muriel e Schick Sorrisi e dubbi per Giampaolo T ante carte da giocare e un rebus. Marco Giampaolo ha visto aumentare i suoi sorrisi negli ultimi due giorni di allenamento. La sua squadra, infatti, ha visto rientri importanti, soprattutto in attacco. Oltre a Viviano, Barreto e Sala, infatti, il tecnico blucerchiato ha potuto disporre pure di Budimir, già da mercoledì, e di Muriel e Schick, a partire da ieri. L attacco fantasma, insomma, si è ricomposto. Il problema, adesso, per Giampaolo è capire quali mosse gli saranno consentite dalle reali condizioni di forma dei suoi giocatori. UNA CERTEZZA L unico attaccante sicuro è Quagliarella, Budimir, che è rimasto fermo solo pochi giorni, dovrebbe essere a posto. Muriel ieri ha svolto tutto il programma di allenamento ed ha partecipato senza problemi alla partitella, cosa che, invece, non ha potuto fare Schick. Contro la Lazio difficilmente l allenatore rischierà di piazzare tra i titolari un giocatore che non gli da totali garanzie. Muriel ha rispettato i tempi di recupero, ma è fermo dalla fine di marzo e probabilmente partirà dalla panchina, così come Schick, Giampaolo dovrebbe affidarsi a Budimir, ma potrebbe anche optare per Djuricic o Fernandes. ALTRO DUBBIO Barreto dovrebbe riprendere il suo posto sul lato destro del centrocampo, mentre resta ancora da risolvere il dubbio riguardante il portiere. Viviano è rientrato in gruppo da due giorni. Pure per lui, però, l allenatore deve decidere se ha riacquistato la forma fisica ideale, altrimenti, come è probabile, si affiderà ancora a Puggioni.

47 Serie A R La guida VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT a GIORNATA CLASSIFICA SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO ATALANTA MILAN INTER FIORENTINA TORINO SAMPDORIA UDINESE CAGLIARI CHIEVO SASSUOLO BOLOGNA GENOA EMPOLI CROTONE PALERMO PESCARA CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI 36 a GIORNATA SABATO 3 MAGGIO FIORENTINA-LAZIO (and. -3) ore 8 ATALANTA-MILAN (0-0) ore DOMENICA 4 MAGGIO ore 5 INTER-SASSUOLO (-0) ore 2.30 BOLOGNA-PESCARA (3-0) CAGLIARI-EMPOLI (0-2) CROTONE-UDINESE (0-2) PALERMO-GENOA (4-3) SAMPDORIA-CHIEVO (-2) TORINO-NAPOLI (3-5) ROMA-JUVENTUS (0-) ore MARCATORI 25 RETI Dzeko (, Roma); Belotti (2, Torino). 24 RETI Icardi (3, Inter). 23 RETI Higuain (Juventus). 22 RETI Mertens (2, Napoli). 20 RETI Immobile (4, Lazio). 6 RETI Borriello (, Cagliari). 4 RETI Gomez (2, Atalanta); Kalinic (, Fiorentina); Insigne (2, Napoli). 3 RETI Keita (, Lazio); Bacca (4, Milan); Salah (Roma). 2 RETI Falcinelli (2, Crotone). RETI Simeone (, Genoa); Callejon e Hamsik (Napoli); Schick (Sampdoria); Iago Falque (2, Torino); Thereau (, Udinese). 0 RETI Bernardeschi (3, Fiorentina); Perisic (Inter); Nestorovski (, Palermo); Nainggolan (Roma); Muriel (3, Sampdoria). FARI PUNTATI SU... La Juve sceglie il turn over Il Toro a secco «fuori» dal 95 Allegri inserisce quattro «non-titolarissimi» nel derby di domani sera. I granata, due vittorie e tre pareggi nelle ultime cinque giornate, non hanno mai fatto punti allo Stadium PRECEDENTI IN CASA JUVE Vi orie Juventus 38 Juventus Torino JUVENTUS Serie A girone unico 72 RETI FATTE 73 TORINO Vi orie Torino 8 Pareggi 6 20 NAPOLI (4-3-3) CAGLIARI (4-3-2-) DOMANI ore 8 ARBITRO Giacomelli ASS. Marzaloni-Alassio IV Schenone ADD. Massa-Manganiello PREZZI 8-45 euro TV Sky Supercalcio, Calcio ; Premium Sport 5 ALLAN 7 CALLEJON 25 REINA HYSAJ ALBIOL MAKSIMOVIC GHOULAM 25 SAU 2 IONITA 8 JORGINHO 24 MERTENS 77 TACHTSIDIS RAFAEL 20 ZIELINSKI 24 INSIGNE 22 BORRIELLO 0 J. PEDRO 8 BARELLA MURRU B. ALVES PISACANE ISLA ANDATA 5-0 PANCHINA 22 Sepe, Rafael, Maggio, 2 Chiriches, 62 Tonelli, 3 Strinic, 30 Rog, 42 Diawara, 4 Giaccherini, 32 Pavoletti, 99 Milik ALLENATORE Sarri BALL. Allan- Rog 70-30%, Maksimovic-Chiriches 70-30%, Jorginho-Diawara 60-40% SQUAL. Koulibaly () DIFFIDATI Rog INDISPONIBILI Hamsik (da valutare) PANCHINA 28 Gabriel, 26 Crosta, 34 Salamon, 24 Capuano, 30 Deiola, 20 Padoin, 6 Faragò, 8 Di Gennaro, 7 Farias, 32 Han ALLENATORE Rastelli BALLOTTAGGI Alves-Salamon 60-40% DIFFIDATI Dessena, Isla, Farias, Barella, Di Gennaro, Sau SQUAL. nessuno INDISP. Miangue (5 gg), Ceppitelli (20), Colombo (30), Dessena (30), Melchiorri (40).09 X Juventus Torino LE ULTIME VOLTE Ultima vi oria Juve in casa 2- il 3 o obre 205 Ultimo pareggio in casa della Juve 0-0 il 26 febbraio 2008 Ultima vi oria Toro in casa della Juve -2 il 9 aprile 995 ULTIME CINQUE GIORNATE punti 9 punti UDINESE (4-3-3) ATALANTA (3-4--2) DOMENICA ore 2.30 ARBITRO Di Bello ASS. De Pinto-De Meo IV UOMO Ranghetti ADD. Maresca-Rapuano PREZZI euro TV Sky Supercalcio, Calcio 0 DE PAUL 4 JANKTO KARNEZIS WIDMER DANILO FELIPE ADNAN 0 GOMEZ 8 BADU 9 ZAPATA BERISHA 23 HALLFREDSSON 8 PERICA SPINAZZOLA GRASSI CRISTANTE D ALESSANDRO 5 MASIELLO 27 KURTIC 3 CALDARA 29 PETAGNA 3 TOLOI ANDATA 3- PANCHINA 22 Scuffet, 25 Perisan, 75 Heurtaux, 4 Angella, 34 Gabriel Silva, 26 Kums, 99 Balic, 95 Evangelista, 9 Matos, 96 Ewandro, 77 Thereau ALL. Delneri BALL. Adnan-Gabriel Silva 60-40% Perica-Thereau 55-45% SQUAL. nessuno DIFFIDATI Hallfredsson, Perica, Danilo, INDISP. Fofana, Samir, Gnoukouri e Faraoni (stagione finita) PANCHINA 9 Gollini, 3 Rossi, 95 Bastoni, 77 Raimondi, 8 Migliaccio,9 Kessie, 94 Melegoni, 87 Mounier, 9 Pesic, 43 Paloschi, 98 Capone, 99 Latte ALL. Gasperini BALL. Grassi-Kessie 60-40%; Gomez-Mounier 60-40% SQUAL. Conti (), Freuler () DIFF. nessuno INDISP. Dramé e Hateboer (da val.), Zukanovic (7 gg.), Konko (7) 4.50 X DOMANI, a Torino Ore Juventus Stadium ANDATA LICHTSTEINER 5. BARZAGLI 25. NETO 7. CUADRADO CHIEVO (4-3--2) PALERMO (3-5--) DOMENICA ore 5 ARBITRO Serra ASS. Di Iorio-Colarossi IV UOMO Passeri ADDIZIONALI Mariani-Martinelli PREZZI 0-30 euro TV Sky Calcio 5 70 SORRENTINO FREY GAMBERINI CESAR CACCIATORE CASTRO RADOVANOVIC BASTIEN BIRSA 3 INGLESE PELLISSIER 23 DIAMANTI 20 SALLAI PEZZELLA CHOCHEV GAZZI JAJALO RISPOLI ANDELKOVIC GOLDANIGA CIONEK 68 FULIGNATI ANDATA 2-0 PANCHINA 90 Seculin, 98 Confente, 20 Sardo, 77 Troiani, 3 Dainelli, 2 Spolli, 3 Izco, 4 Rigoni, De Guzman, 80 Kiyine, 7 Gakpé ALL. Maran BALL. Gamberini- Spolli 55-45%, Bastien-De Guzman 60-40% SQUAL. Gobbi (), Depaoli () DIFF. Birsa INDISP. Meggiorini (stagione finita), Hetemaj (da valutare) PANCHINA Posavec, 55 Marson, 44 Sunjic, 2 Vitiello, 2 Gonzalez, 89 Morganella, 9 Aleesami, 25 Henrique, 6 Ruggiero, 22 Balogh, 98 Lo Faso, 8 Trajkovski ALL. Bortoluzzi BALL. Jajalo- B. Henrique 60-40%, Andelkovic-Gonzalez 60-40%, Sallai-Lo Faso 60-40% SQUAL. Nestorovski () DIFFIDATI Jajalo INDISP. Embalo e Silva (da val.), Rajkovic (30 giorni) 4. BENATIA 6. KHEDIRA 2. DYBALA 9. ITURBE JUVENTUS PANCHINA Buffon, 32 Audero, 9 Bonucci, 3 Chiellini, 23 Dani Alves, 2 Alex Sandro, 8 Marchisio, 8 Lemina, 38 Mandragora, 27 Sturaro, 28 Rincon, 34 Kean. ALLENATORE Allegri BALLOTTAGGI Barzagli-Bonucci 60-40%, Mandzukic- Sturaro 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Chiellini, Daniel Alves, Rincon, Rugani INDISPONIBILI Pjaca (stagione finita), Rugani (20 giorni).65 X ASAMOAH 5. PJANIC 7. MANDZUKIC 9. HIGUAIN 9. BELOTTI 26. AVELAR 0. LJAJIC 8. BASELLI 24. MORETTI EMPOLI (4-3--2) BOLOGNA (4-3-3) DOMENICA ore 5 ARBITRO Calvarese ASS. Vivenzi-Del Giovane IV UOMO Vuoto ADDIZIONALI Pairetto-La Penna PREZZI 0-20 euro TV Sky Calcio 4 28 SKORUPSKI LAURINI BELLUSCI BARBA PASQUAL 33 KRUNIC 27 THIAM KREJCI 8 TAIDER 5 MBAYE 8 DIOUSSE CROCE 0 EL KADDOURI 20 PUCCIARELLI 0 DESTRO 5 7 PULGAR DONSAH GASTALDELLO MAIETTA 83 MIRANTE 9 VERDI 4 KRAFTH ANDATA 0-0 PANCHINA Pugliesi, 23 Pelagotti, 5 Costa, 24 Cosic, 3 Veseli, 4 Dimarco, 3 Zambelli, 88 Tello, 7 Zajc, 7 Maccarone ALL. Martusciello BALL. Laurini-Veseli 60-40%, Krunic-Tello 60-40% INDISP. Marilungo e Mchedlidze (7 giorni), Buchel (da valutare) SQUAL. nessuno DIFF. Buchel, Mauri, Croce PANCHINA Da Costa, 97 Sarr, 35 Torosidis, 2 Oikonomou, 6 Viviani, 22 Rizzo, 98 Tabacchi, 9 Sadiq, 2 Petkovic, 30 Okwonkwo ALL. Donadoni BALL. Pulgar-Viviani 55-45%, Krafth-Torosidis 60-40% SQUAL. nessuno DIFF. Mbaye, Gastaldello, Nagy, Verdi INDISP. Valencia (5 giorni), Nagy (stag. finita), Di Francesco (7), Helander (5), Masina e Dz i.70 X IAGO FALQUE 6. ACQUAH 3. ROSSETTINI 2. HART ARBITRO Valeri di Roma ASSISTENTI Di Liberatore-Dobosz IV UOMO Costanzo ADD. Rocchi- Celi PREZZI euro TV Sky Sport, Supercalcio, Calcio ; Premium Sport 7. ZAPPACOSTA TORINO PANCHINA Padelli, 90 Cucchietti, 5 Carlao, 4 Castan, 23 Barreca, 3 Molinaro, 5 Benassi, 8 Valdifiori, 25 Lukic, 22 Obi, 3 Boyé, Maxi Lopez ALLENATORE Mihajlovic BALLOTTAGGI Avelar-Molinaro 60-40%; Iturbe-Boyè 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Castan, Ljajic e Moretti INDISPONIBILI De Silvestri (5 giorni) GENOA (3-4-2-) INTER (4-2-3-) DOMENICA ore 5 ARBITRO Damato ASS. Barbirati-Posado IV Di Vuolo ADD. Doveri- Abisso PREZZI 0-00 euro TV Sky Sport Mix, Sport, Calcio ; Premium Sport 2 24 MUNOZ 0 NTCHAM 23 LAMANNA 8 BURDISSO 3 GENTILETTI LAZOVIC RIGONI VELOSO BEGHETTO 44 PERISIC.50 PALLADINO 9 SIMEONE 9 ICARDI 6 87 J. MARIO CANDREVA 7 5 KONDOGBIA GAGLIARDINI NAGATOMO ANDREOLLI MEDEL D AMBROSIO HANDANOVIC ANDATA 0-2 PANCHINA 83 Rubinho, 38 Zima, 4 Biraschi, 2 Orban, 4 Cofie, 94 Cataldi, 5 Hiljemark, 99 Ninkovic, 27 Pandev, 32 Morosini, 64 Pellegri ALL. Juric BALL. Rigoni-Cataldi 60-40%, Ntcham- Pandev 60-40%, Beghetto-Laxalt 60-40% SQUAL. Pinilla (), Laxalt () DIFF. Burdisso, Orban INDISPONIBILI Perin (stagione finita), Morosini, Taarabt (5 giorni) PANCHINA 30 Carrizo, 2 Santon, 94 Yao, 20 Sainbury, 77 Brozovic, 9 Banega, Biabiany, 8 Palacio, 23 Eder, 96 Gabigol, 99 Pinamonti ALL. Pioli BALLOTTAGGI Joao Mario-Banega 55-45% SQUAL. Murillo () DIFFIDATI Medel e Handanovic INDISPONIBILI Ansaldi (6 giorni), Miranda (da valutare) 4.33 X 4.75 X TACCUINO CLERICUS CUP Domani i quarti (al.gae) Dopo la lunga sosta pasquale, la Clericus Cup, il campionato vaticano, riparte domani con i quarti. Sui campi del Centro Pio XI si sfideranno (ore 9 e 0.30): Pontificia Università Gregoriana- Collegio Pio Brasiliano; Pontificio Collegio Urbano- Collegio Ucraino; Redemptoris Mater-Sedes Sapientiae; Mater Ecclesiae-Collegio Pio Latinoamericano. I campioni uscenti del Mater Ecclesiae hanno ancora di fronte il Latinoamericano come nel 206. CAMPIONATO SANITA Scudetto ai Biologi La nazionale Biologi succede a quella dei Medici nell albo d oro del 20 campionato italiano della Sanità disputato a Senigallia (An). Farmacisti al 2 posto. Risultati: Medici-Veterinari 2-, Farmacisti-Biologi 3-3; Biologi- Medici -0, Farmacisti- Veterinari -; Farmacisti- Medici 4-, Biologi-Veterinari - 0. Class. Biologi 7, Farmacisti 5, Medici 3, Veterinari. LAZIO (3-5-2) SAMPDORIA (4-3--2) DOMENICA ore 5 ARBITRO Mazzoleni ASS. Paganessi-Lo Cicero IV UOMO Fiorito ADD. Banti-Pinzani PREZZI 0-00 euro TV Sky Calcio 2; Premium Calcio 3 WALLACE STRAKOSHA 2 HOEDT MILINKOVIC MURGIA F. ANDERSON BIGLIA LULIC 7 IMMOBILE 8 PRAET 34 TORREIRA PUGGIONI 4 KEITA 26 RADU BUDIMIR 0 QUAGLIARELLA FERNANDES 8 BARRETO REGINI SKRINIAR SILVESTRE BERESZYNSKI ANDATA 2- PANCHINA 55 Vargic, 3 Adamonis, 5 Bastos, 8 Basta, 4 Patric, Crecco, 37 Cardoselli, 8 L. Alberto, 25 Lombardi, 9 Djordjevic ALLENATORE S. Inzaghi BALLOTTAGGI Wallace-Basta %, Murgia-Crecco % SQUALIFICATI Parolo () DIFFIDATI Bastos, Keita, Radu INDISPONIBILI De Vrij e Lukaku (2 giorni), Marchetti (20), Abukar (0) PANCHINA 2 Viviano, 30 Falcone, 22 Sala, 4 Simic, 5 Dodò, 20 Pavlovic, 6 Linetty, 2 Cigarini, 23 Djuricic, Alvarez, 9 Muriel, 4 Schick ALL. Giampaolo BALL. Regini- Dodò 60-40%, Praet-Linetty 60-40%, Puggioni-Viviano 55-45% SQUAL. nessuno DIFFIDATI Barreto, Muriel, Sala, Praet, Regini INDISPONIBILI Palombo (8 giorni).22 X PESCARA (4-3-3) CROTONE (4-4-2) DOMENICA ore 5 ARBITRO Russo ASS. Carbone-Liberti IV UOMO Pegorin ADDIZIONALI Guida-Abbattista PREZZI 5-00 euro TV Sky Calcio 6 7 VERRE 0 BENALI FIORILLO ZAMPANO BOVO FORNASIER BIRAGHI 29 TROTTA 5 BRUNO 20 CERRI 8 MEMUSHAJ 99 SIMY 7 CAPRARI NALINI BARBERIS CAPEZZI ROHDÉN MARTELLA FERRARI CECCHERINI ROSI CORDAZ ANDATA -2 PANCHINA 3 Bizzarri, 35 Coda, 2 Crescenzi, 93 Milicevic, 36 Cubas, 9 Kastanos, 20 Cerri, 28 Mitrita, 30 Muric, 9 Gilardino ALL. Zeman BALLOTTAGGI Cerri-Brugman 60-40% SQUALIFICATI Muntari DIFFIDATI Benali INDISPONIBILI Bahebeck, Coulibaly e Campagnaro (da valutare), Vitturini (20 giorni), Stendardo (7) PANCHINA 5 Festa, 33 Viscovo, 3 Dos Santos, 23 Dussenne, 98 Nicoletti, 3 Sampirisi, 5 Mesbah, 42 Suljic, 20 Kotnik, 27 Acosty, 24 Tonev ALL. Nicola BALLOTTAGGI Ceccherini-Dussenne 60-40%; Simy-Acosty 60-40% DIFFIDATI Capezzi, Rohdén, Ceccherini INDISPONIBILI Stoian (da valutare) 5.00 X SASSUOLO (4-3-3) FIORENTINA (3-4-2-) DOMENICA ore 5 ARBITRO Gavillucci ASS. Giallatini-Gava IV UOMO Tasso ADDIZIONALI Fabbri-Saia PREZZI euro TV Sky Calcio 3; Premium Calcio 2 2 SENSI 25 BERARDI 47 CONSIGLI LIROLA ACERBI CANNAVARO PELUSO 2 AQUILANI 0 MATRI 32 DUNCAN 6 POLITANO 9 20 KALINIC 0 BORJA VALERO BERNARDESCHI M. OLIVERA BADELJ VECINO CHIESA SANCHEZ G. RODRIGUEZ TOMOVIC 2 TATARUSANU ANDATA -2 PANCHINA 30 Costa, 40 Vitali, 5 Antei, 20 Lirola, 55 Letschert, 4 Magnanelli, 8 Biondini, 9 Iemmello, 6 Politano, 27 Ricci ALL. Di Francesco BALL. Lirola- Adjapong 55-45%; Politano-Ragusa 55-45% SQUAL. nessuno DIFF. Ragusa, Antei, Aquilani, Berardi, Duncan INDISP. Pellegrini (0 gg), Gazzola, Missiroli, Mazzitelli, (7) Defrel, Dell Orco (5), Pegolo e Pomini (da valutare) PANCHINA 23 Satalino, 57 Sportiello, 8 Salcedo, 4 De Maio, 3 Milic, 6 Tello, 27 Maistro, 9 Cristoforo, 2 Saponara, 72 Ilicic, 24 Hagi, 30 Babacar ALL. Sousa BALL. Bernardeschi-Ilicic 60-40% DIFF. Badelj, Milic, B. Valero, M. Olivera SQUAL. Astori () INDISPONIBILI nessuno 3.0 X MILAN (4-3-3) ROMA (4-2-3-) DOMENICA ore ARB. Rizzoli ASS. Meli-Crispo IV Manganelli ADD. Tagliavento- Irrati PREZZI euro TV Sky Sport, Supercalcio, Calcio ; Premium Sport 99 DONNARUMMA DE SCIGLIO ZAPATA PALETTA VANGIONI M. FERNANDEZ SOSA PASALIC 8 SUSO 70 BACCA 7 DEULOFEU 9 DZEKO 92 4 EL SHAARAWY NAINGGOLAN SALAH 6 5 DE ROSSI PAREDES JUAN JESUS FAZIO MANOLAS EMERSON SZCZESNY ANDATA 0- PANCHINA 30 Storari, 35 Plizzari, 96 Calabria, 5 G. Gomez, 8 Montolivo, 73 Locatelli, 9 Bertolacci, 6 Poli, 0 Honda, Ocampos, 9 Lapadula ALL. Montella BALL. Vangioni-Calabria 60-40%, Bacca-Lapadula 80-20% SQUAL. Kucka DIFF. Suso, Kucka, Ocampos INDISP. Abate e Bonaventura (stag. finita), Antonelli (da val.), Romagnoli (3 giorni) PANCHINA 9 Alisson, 8 Lobont, 3 B. Peres, 5 Vermaelen, 2 Mario Rui, 5 Paredes, 30 Gerson, 7 Grenier, 8 Perotti, 0 Totti ALL. Spalletti BALL. Emerson- Bruno Peres 60-40%, J. Jesus-B. Peres 60-40%, El Shaarawy-Perotti 60-40% SQUAL. Strootman (2), Rudiger DIFF. nessuno INDISP. Florenzi (90 giorni) 3.20 X LE ULTIME DAI CAMPI DELLA SERIE A UDINESE SETTE RETI IN AMICHEVOLE (m.m.) Sotto una pioggia battente alla Dacia Arena, l Udinese ha battuto per 7- i dilettanti dell Abano Calcio (Serie D), in un amichevole di preparazione alla partita di domenica contro l Atalanta (si gioca alle 2.30). Per i bianconeri doppiette di De Paul, Perica e Zapata, oltre al gol di Matos. GENOA RIENTRA NTCHAM, JURIC SCEGLIE IN ATTACCO O A CENTROCAMPO? (a.d.r.) Una buona notizia per Ivan Juric dal primo giorno di ritiro del Genoa ad Acqui Terme. Olivier Ntcham ha recuperato e, da ieri, è tornato ad allenarsi in gruppo. Un opzione importante a disposizione del tecnico rossoblù che potrebbe schierare il giovane francese al fianco di Veloso o, più probabilmente, sul lato destro del settore avanzato in alternativa a Goran Pandev. In ogni caso per l allenatore c è la possibilità di allestire una formazione più equilibrata. Per l allenatore rimane comunque da risolvere un altro problema importante. la sostituzione dello squalificato Laxalt. Nei giorni scorsi ha provato più volte il giovane Beghetto, sia in una difesa a tre che in una a quattro. L alternativa dovrebbe essere costituita da Orban, più abile in fase difensiva ed esperto dell ex laterale della Spal.

48 Europa League R Andata semifinali 28 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT Rashford doma il Celta Per Mou la finale è vicina Il Manchester United passa a Vigo con un gol del 9enne attaccante Nel ritorno giovedì a Old Trafford ai Red Devils basterà un pareggio Filippo Maria Ricci INVIATO A L a settima vittoria nelle ultime 5 partite dello United pesa parecchio. E serve alla squadra di Mourinho per iniziare a organizzare il viaggio in Svezia, dove si disputerà la finale della Europa League. Lo United ha vinto -0 a Vigo grazie a una punizione di Rashford una partita giocata male, piena di lanci lunghi o lunghissimi e molto poco calcio, animata da 4 grandi parate: tre del locale Sergio e una di Romero. Sembra difficile che questo Celta possa vincere a Old Trafford. Alla squadra galiziana resta solo la afouteza, il coraggio sbandierato nel tema che ha caratterizzato e accompagnato la prima semifinale europea della storia del Celta: lodevole, ma niente di trascendentale. SUPERIORITÀ EVIDENTE Mourinho ha fatto sei cambi rispetto all - con lo Swansea di domenica, confermando Bailly, Blind, Herrera, Lingard e Rashford. Il portoghese si lamenta per l eccessivo numero di partite, però ha una rosa più che preparata: i panchinari di ieri sera costano molto più di tutta la rosa del Celta. Che in aprile ha giocato tanto quanto lo United, anche per Mou le partite della squadra di Berizzo non comportano alcuno sforzo visto che alla Liga il Celta non ha più nulla da chiedere. Mou ha lasciato solo Herrera davanti alla difesa per occuparsi di Wass e disegnato un piano chiarissimo: approfittare della grande forza di Pogba e Fellaini e della velocità di Lingard, Rashford e Mkhitaryan. Il Celta poteva ribattere solo con la passione e la spinta di un intera città, ieri tutta dipinta di azzurro. Abbiamo visto barbieri, baristi, camerieri e commessi al lavoro con la maglia del Celta. PORTIERE DECISIVO Il Celta non ha molto altro da offrire. ALL EUROPEO UNDER 7 Rigori a sequenza alternata Ora la musica può cambiare Oggi è favorito al 60% chi tira per primo. L Uefa testa un nuovo sistema ispirato al tie-break Fabio Licari I n effetti a Berlino era stato Pirlo a battere il primo rigore. E nel 2000 a Rotterdam, semifinale europea contro l Olanda, Di Biagio aveva cominciato la sequenza vincente con il suo tiro. Non mancano gli esempi opposti, tipo Franco Baresi subito sul dischetto a Pasadena nel 94. Ma ora c è uno La festa dei giocatori del Manchester United dopo il gol della vittoria di Rashford contro il Celta REUTERS CELTA VIGO 0 MAN. UNITED PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Rashford al 22 s.t. CELTA (4-2-3-) Sergio 6,5; Hugo Mallo 6,5 (dal 46 s.t. Beauvue s.v.), Cabral 5, Roncaglia 5, Jonny 6; Radoya 5,5, Tucu Hernandez 6; Iago Aspas 6, Wass 5,5 (dal 29 s.t. Jozabed 5,5), Sisto 6,5; Guidetti 5,5. PANCHINA Villar, Fontas, Sergi Gomez, Marcelo Diaz, Bongonda. ALLENATORE Berizzo 6. AMMONITI Hugo Mallo per gioco scorretto. POSSESSO PALLA 58% BARICENTRO BASSO 48,3 M IL TABELLONE Celta Vigo (Spa) Ajax (Ola) SEMIFINALI A 0- A 4- vs vs R /5 - R /5 - FINALE Man. Utd. (Ing) Olympique Lione (Fra) 24 maggio a Stoccolma (Svezia) GDS studio economico «Beautiful Game Theory: How Soccer Can Help Economics» di Ignacio Palacios-Huerta che tra le altre cose dimostrerebbe come battere per il primo il rigore sia un indiscutibile vantaggio. «ABAB»? NO, «ABBA» Scientifico o meno, secondo questo studio chi va al tiro per primo ha il 60,6% di probabilità di vincere. La famosa «lotteria dei rigori» sarebbe insomma un po truccata. Motivo? Semplice. La percentuale di realizzazione dal dischetto è del 73% (oltre sette tiri su dieci vanno a segno) e quindi chi tira prima è statisticamente in vantaggio, gli altri inseguono e sbagliano. Così i legislatori del calcio, letto il libro, si sono messi al lavoro per MANCHESTER UNITED (4--4-) Romero 6,5; Valencia 6,5, Bailly 6, Blind 7, Darmian 6,5; Herrera 6,5; Lingard 6,5, Fellaini 6, Pogba 6,5, Mkhitaryan 6 (dal 33 s.t. Young 5,5, dal 44 s.t. Smalling s.v.); Rashford 7 (dal 35 s.t. Martial 6). PANCHINA De Gea, Carrick, Mata, Rooney. ALLENATORE Mourinho 6,5. AMMONITI Fellaini per gioco scorretto, Pogba per c.n.r. POSSESSO PALLA 42% BARICENTRO MEDIO 50,9 M ARBITRO Karasev (Russia) 6 NOTE spettatori Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 6-4. Angoli 4-3. In fuorigioco -0. Recuperi: p.t. 0 ; s.t. 5 La distanza tecnica tra le due squadre è evidente. E infatti a salvare i galiziani dalla disfatta ci ha pensato Sergio Alvarez. Portiere trentenne e canterano che nel primo tempo ha salvato tre volte i suoi: eccezionale il volo sul tiro a giro di Rashford, ottimi i riflessi su Mkhitaryan spedito davanti a lui da un gran taglio di Pogba, provvidenziale il recupero su Lingard liberato da un grave errore di una difesa che soprattutto al centro con la coppia Cabral-Roncaglia ha ballato tutta la sera. MORSA UNITED Il Celta sparava palloni di scarsa qualità verso l isolato Guidetti, ha fallito una buona occasione con Wass, testa sballata su un cross vedere l effetto che fa cambiando l ordine. Non più un rigore a testa, squadra A poi squadra B poi di nuovo A. Ma, come nel tie-break del tennis, ABBA e via così. KEAN AL TEST Il Board ha approvato a marzo la sperimentazione, l Uefa ha deciso di lanciare i test. L Europeo Under 7, cominciato in questi giorni, con l Italia di Kean, metterà alla prova i ragazzi, così come l Euro U7 donne. Sempre di test si tratta: i risultati dovranno essere portati ancora all International Board che dopo potrebbe autorizzare gli organizzatori dei tornei alla variazione sul tema. La Fifa potrebbe impostare i rigori del Mondiale con gli AB- BA e non con gli ABAB, l Uefa di Radoja, e ha mostrato un minimo di vitalità solo con Pione Sisto. Per il resto la morsa dello United non permetteva grandi manovre. Le cose per il Celta sono appena migliorate nella ripresa quando Berizzo ha spostato Aspas in posizione più centrale creando così un altro punto di creatività offensiva. È così anche Romero ha dovuto fare una grande parata su Sisto. OTTIMO RASHFORD La qualità però è un altra storia, e quella appartiene, come il futuro, a Marcus Rashford, 9enne a cui l infortunio di Ibrahimovic ha aperto spazi e prospettive prima più radi. L attaccante inglese ha segnato l unico gol della notte con una bella punizione dalla destra che è passata sopra la barriera e ha sorpreso Sergio, stavolta decisamente non impeccabile. Mou ha festeggiato applaudendo i propri tifosi e poi si è portato le mani alle orecchie per ascoltare le cose poco carine che avevano da dirgli quelli del Celta. Per Rashford, uscito poco dopo acciaccato, 9 gol in 66 presenze con lo United, 4 in 2 in Europa. Per Mou un dolce ritorno in Spagna, a 4 anni dall addio tormentato del Madrid. Allora il Celta lottava per non retrocedere. È migliorato molto, ma non abbastanza per impensierire la corazzata mancunian. potrebbe farlo con la Champions: ma è troppo presto per Cardiff, tranquilli. IL LIBRO Lo studio ha valutato.00 serie di rigori (0.43 tiri totali) tra il 970 e il 203. Comprende tutti i tiri dal dischetto di Mondiali, Europei, Coppa America, Champions League, Europa League, Coppa del Re, Coppa di Germania e Coppa d Inghilterra. L ULTIMO EUROPEO Professore di management, economics and strategy alla London School of Economics, Palacios- Huerta ha pubblicato il libro nel 204, quindi prima dell ultimo Europeo nel quale gli azzurri sono usciti ai rigori con la Germania cominciando però la serie dal dischetto (gol di Insigne). D altra parte c è sempre quel 39,4% di probabilità che vinca chi va al tiro per secondo. E poi le rincorse di Zaza e Pellè non sembrano valutabili scientificamente. Non ancora. TASCABILI INGHILTERRA Per il Tottenham ostacolo West Ham Lunedì il Chelsea col Middlesbrough 36ª GIORNATA Oggi Ore 2: West Ham-Tottenham (Sky Sport 3) Domani Ore 3.30: Man. City-C. Palace Ore 6: Bournemouth-Stoke; Burnley- Wba; Hull-Sunderland; Leicester-Watford Ore 8.30: Swansea-Everton Domenica Ore 4.30: Liverpool- Southampton Ore 7: Arsenal- Man. United Lunedì Ore 2: Chelsea-Middlesbrough CLASSIFICA Chelsea (34) 8; 36ª GIORNATA Oggi Siviglia-Real Sociedad (2, Fox Sports Plus) Domani Sp. Gijon-Las Palmas (3); Atl. Madrid-Eibar (6.5); Barcellona-Villarreal (8.30) Granada-Real Madrid (20.45) Domenica Alaves-Athletic Bilbao (2); Valencia-Osasuna (6.5); Deportivo-Espanyol (8.30); Malaga-Celta (20.45) Lunedì Leganes-Betis (20.45) Cinquanta milioni per il cartellino e 30 a lui per ogni anni del triennale. Queste le cifre che secondo vari organi di stampa inglesi e spagnoli avrebbero convinto il Chelsea e Diego Costa ad accettare l offerta del Tianjin, il club cinese allenato da Cannavaro. L accordo, ratificato da un precontratto, sarebbe stato raggiunto in un incontro a Londra tra gli emissari del club, i dirigenti dei Blues e Jorge Mendes, Tottenham (34) 77; Liverpool (35) 69; Man. City (34) 66; Man. United (34) 65; Arsenal (33) 60; Everton (35) 58; Wba (34) 44; Southampton (33) e Bournemouth (35) 4; Watford (34), Leicester (34) e Stoke (35) 40; Burnley (35) e West Ham (35) 39; Palace (35) 38; Hull (35) 34; Swansea (35) 32; Middlesborugh (35) 28; Sunderland (34) 2. (tra parentesi il numero di partite giocate) SPAGNA Oggi il Siviglia, domani Barça e Real FRANCIA Monaco e Psg contro le ultime 36ª GIORNATA Oggi St. Etienne-Bordeaux (20.45, Premium Sport) Domani Ore 7: Psg-Bastia. Ore 20: Lilla- Metz; Guingamp-Digione; Lorient-Angers; Nancy- Monaco; Tolosa-Caen Domenica Rennes- Montpellier (5) Lione-Nantes (7) Marsiglia-Nizza (2) CLASSIFICA Monaco* 83; Psg 80; Nizza 77; Lione* 57; Bordeaux 56; Marsiglia 55; St. Etienne* 49; Nantes 48; Guingamp e Rennes 44; Lilla 43; Tolosa 42; Montpellier, Angers e Metz 39; Lorient 34; Caen e Digione 33; Nancy 32; Bastia* 3. *una gara in meno CLASSIFICA Real Madrid* e Barcellona 8; Atletico Madrid 7; Siviglia 68; Villarreal 63; Athletic Bilbao 62; Real Sociedad 6; Eibar 54; Espanyol 50; Alaves 48; Celta Vigo* 44; Malaga 42; Valencia 40; Las Palmas 39; Betis Siviglia 37; Deportivo La Coruna 32; Leganes 30; Sporting Gijon 24; Granada 20; Osasuna 9. *una partita in meno GERMANIA A Dortmund in palio il 3 posto 32ª GIORNATA Oggi Colonia-Werder (20.30, Fox Sports) Domani Ore 5.30: Bayern-Darmstadt; Borussia Dortmund-Hoffenheim; Eintracht-Wolfsburg; Ingolstadt-Leverkusen; Borussia Mo.-Augsburg; Hertha-Lipsia (8.30) Domenica Amburgo-Mainz (5.30) Friburgo-Schalke (7.30) CLASSIFICA Bayern 73; Lipsia 63; Hoffenheim 58; Borussia Dortmund 57; Hertha 46; Werder 45; Friburgo 44; Colonia e Borussia Mo. 42; Schalke ed Eintracht 4; Leverkusen 36; Augsburg 35; Mainz, Wolfsburg e Amburgo 33; Ingolstadt 29; Darmstadt 24. MERCATO Diego Costa al Tianjin? È un giallo Incontro a Londra, poi la smentita RONALDO In 00 milioni su Instagram Un altro record per Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese del Real Madrid è il primo sportivo al mondo a superare i 00 milioni di Followers su Instagram. Staccatissime altre stelle planetarie del calcio (Messi è a 7) e degli altri sport: Le Bron James è a 30 milioni, Vale Rossi a 4, Djokovic a 3,2, Federer a 3, Diego Costa, 28 anni REUTERS agente della punta. Ma in serata il Tianjin ha smentito con un comunicato: «Nessuna trattativa per Costa» MESSI Regala 20 scuole ai bambini siriani Grande gesto di solidarietà da parte di Leo Messi. Il campione del Barcellona attraverso una donazione all Unicef della Fondazione che porta il suo nome, ha permesso la realizzazione in Siria di 20 scuole prefabbricate per i bambini costretti ad abbandonare la propria città a causa del conflitto. L intervento finanziato da Messi ha coinvolto più di.600 bambini.

49 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 OPINIONI TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO La vignetta di Stefano Frosini Twitter RADAMEL FALCAO Attaccante del Monaco Dobbiamo continuare. Con le nostre armi cercheremo di trovare i gol e GIANLUIGI BUFFON Portiere Juve Un viaggio fuori dall ordinario ma lo straordinario deve ancora venire MARC MARQUEZ Pilota di MotoGP Atmosfera davvero speciale a Jerez! #FenómenoJerez #SpanishGP RICARDO KAKÀ Attaccante Orlando City Il momento che non finisce mai #GoLions TANIA CAGNOTTO Tuffatrice Benvenuta al mondo patatona bella. E complimenti alla Higuain, Dani Alves e il risiko di Champions LA JUVE E GLI ASSI TOLTI ALLE SPAGNOLE IL COMMENTO di ALESSANDRO DE CALÒ C è un vecchio mantra, caro al premio Nobel Bob Dylan. Dice che se vuoi battere il tuo nemico devi cantargli la sua canzone. Funziona nella vita, può valere anche nel calcio. La Juve lo sta dimostrando. Ha succhiato linfa, energie, idee e tolto uomini agli avversari che le tenevano testa in Italia. E partendo da qui ha allargato il suo cono di luce verso l Europa. Ogni mossa vale il doppio. Chi erano l anno scorso i concorrenti per lo scudetto? Roma e Napoli? Bene, ai giallorossi i bianconeri hanno tolto l uomo più creativo del centrocampo, uno capace anche di trasformare le punizioni dal limite in rigori come Miralem Pjanic. Mancava uno specialista, allo Stadium, dopo la partenza di Andrea Pirlo. Dal San Paolo, con tanto di bollo per la clausola liberatoria pagata a De Laurentiis è arrivato come sappiamo Gonzalo Higuain, capocannoniere e top player della Serie A. Quella della Juve non è un esclusiva assoluta. In Germania, il Bayern percorre abbastanza stabilmente questa strada. Non contento di valorizzare i talenti cresciuti nel proprio vivaio, il club bavarese si occupa spesso anche del lancio definitivo di quelli svezzati dal Borussia Dortmund, che negli ultimi tempi resta l avversario da battere. I successi del Bayern soprattutto il dominio sul calcio tedesco cominciano d estate. Il capolavoro strategico di questa Juve degli Agnelli e dei Marotta è legato alla capacità di alzare il tiro, di esportare il modello fuori dai confini italiani in una specie di risiko europeo. Dopo aver puntato alle casse del Manchester United costretto a ricomprarsi un suo giocatore (Pogba) per la cifra più alta mai spesa sul mercato il club bianconero ha spostato il mirino sulle due squadre che hanno vinto sei delle ultime dodici Champions League: Barça e Real. Ai blaugrana hanno tolto Dani Alves, lasciando aperta una voragine sul binario di destra dell undici di Luis Enrique. Nel doppio scontro diretto, nei quarti di Champions, il peso si è amplificato e la differenza si è vista anche se avevamo tutti gli occhi puntati su Dybala e Messi. Col Madrid l intreccio è più complesso, le contaminazioni partono da più lontano. Ma certo è che il Pipita è arrivato da Napoli grazie anche ai soldi sganciati dal Real per riprendersi Alvaro Morata, ora abbonato alla panchina del Bernabeu. L ultimo salto di qualità come si è visto a Montecarlo viene proprio da loro, da Alves e da Higuain che per anni è stato un pilastro dei Blancos. Allegri ha il merito di averli caricati bene e accesi al momento giusto. La sua sfida in panchina contro Zidane resta l ultimo, probabile, capitolo di questa formidabile avventura da completare. L ipotesi prende corpo. Il mantra non cambia. MotoGP e Formula verso la Spagna ROSSI E VETTEL AL PRIMO BIVIO EUROPEO L ANALISI di VITO SCHEMBARI vschembari@rcs.it S i potrebbe anche decidere di far finta di nulla, per scaramanzia o semplice realismo, visto che la stagione è ancora lunga. Ma dopo anni di vacche magre, come ignorare (da italiani soprattutto) il fatto che MotoGP e Formula arrivano al primo appuntamento europeo con Valentino Rossi e Sebastian Vettel capolista dei rispettivi Mondiali? In terra di Spagna Jerez in questo weekend, Barcellona nel prossimo ambedue proveranno a confermare il proprio stato di forma e se possibile ad allungare. Certo, si tratta di due primati di natura molto diversa. Grazie alla propria classe ed esperienza, il pesarese ha capitalizzato gli errori dei rivali Marc Marquez e Maverick Viñales e con una mutazione da Dottore a Ragioniere (un terzo e due secondi posti) si è guadagnato la vetta. Il tedesco, invece, con due trionfi, due secondi posti e una pole, ha dato uno strappo più deciso al Mondiale sfruttando al massimo il prodigioso, forse inatteso a questi livelli, recupero prestazionale della SF70H sulle Mercedes. Ma tant è, la cosa che fa palpitare è che il pilota motociclistico e la Scuderia più famosi del mondo stanno nel posto che la passione e la storia loro assegnano di diritto. Comincia Vale, in un gran premio che assegna, oltre i canonici 25 punti, tanto anche dal punto di vista del prestigio. C è in ballo, infatti, il sigillo sul GP del Motomondiale e la possibilità di scrivere il proprio nome insieme a quello di Angel Nieto (.000 ) e Mick Doohan (2.000 ). Ma resta anche sul fronte interno, che non è da sottovalutare, aperto il duello per la firma sulla cinquecentesima vittoria della Yamaha. Rossi è stato l autore della numero 500 della Honda nel GP di Suzuka del 200, anno del suo primo Mondiale nella classe 500, ma visto che nelle sue vesti di testimonial resta una macchina vendi-moto impareggiabile per stessa ammissione della Casa di Iwata, sa benissimo che dal punto di vista del marketing lasciare al compagno di box un simile traguardo sarebbe un vero peccato. Al primo anno nel team, poi... Infine, il desiderio di raggiungere quota 0 vittorie su una pista calda, uno dei templi del Motomondiale ma soprattutto del culto Rossiano. A Jerez Valentino ha vinto nell anno dei titoli in classe 25 ( 97), 250 ( 99), 500 (200) e MotoGP ( ), nel 2007 e anche l anno scorso. Un posto cruciale, quindi, nella costruzione della sua carriera. Che lo diventi anche in quella della degna chiusura col decimo titolo. Lettere alla Gazzetta IL MILAN CHE PENA IL DOGMA MONACO PORTO FRANCO di FRANCO ARTURI farturi@gazzetta.it Leggo che Montella è orgoglioso del suo (e mio) Milan, ma io qualche dubbio comincio a farmelo venire. Certo, dopo il k.o con l Empoli e la mancata vittoria di Crotone, non è facile individuare la linearità del percorso della squadra. Siamo andati a strappi, la difesa non mi convince, il centrocampo spesso non domina le partite, anche quelle in cui dovrebbe farlo per forza. Siamo certi che questa squadra non avrebbe potuto fare di meglio e di più? E non parlo di futuro, come vedete, perché da quella finestra vedo solo nebbia... Aristide Gorni D i certezze non ne ho, tantomeno sul versante calcistico. Posso ricordare che ritenevo questa formazione più o meno da sesto posto anche quando era al secondo. Non appena i colpi di sfortuna hanno pareggiato le botte della buona sorte, tutto è rientrato nella norma di una rosa che ha limiti oggettivi. Montella ha lavorato molto bene a mio avviso, soprattutto considerando il via vai nelle stanze societarie e le incertezze sul domani. Diciamo che la crescita resta più una solida aspirazione che non un risultato raggiunto. Con Bonaventura s è perso una gran parte del talento offensivo, anche se è giusto riconoscere che l innesto di Deulofeu, un giocatore di prima fascia europea, ne ha tamponato gli effetti. Bacca è progressivamente svaporato, Suso (altro campioncino fatto e finito) corre e incide meno dei primi mesi per la somma di logorio e infortuni. Tutti hanno notato, in diverse circostanze, che la squadra ha valori agonistico-morali importanti, e non è poco. Per vedere altro (e San Siro di nuovo pieno) occorrono 5-6 giocatori di livello, suddivisi per tutti i reparti. Non disperi. L altra sera, vedendo la Juve liberare al tiro Higuain con due colpi di tacco, pensavo: sono il Monaco. Sono giovane ed inesperto, soprattutto di fronte alla Juventus. Ho davanti Pjanic, Higuain e Dybala: tre che in contropiede potrebbero uccellare anche una difesa con Collovati- Gentile-Cabrini-Scirea-Zoff. Gioco la prima in casa. Sono in semifinale: se ho fortuna ed Eupalla mi sorride, magari arrivo a Cardiff, e poi me la gioco. Mi verrebbe cioè in mente che va bene non snaturarsi, ma una cosa proprio devo provare a farla, e cioè non prendere gol, a costo di finire con un noioso o sofferto 0-0. Poi a Torino vedrò come butta. Questo ovviamente se penso di essere impegnato in uno sport, e non al circo. E invece: sono il Monaco! Tutti all attacco, allegri come la primavera. Risultato: dopo 45 dei 80 a mia disposizione sono già fuori, ovviamente, quasi ridicolizzato. Va bene che è calcio francese, ma insomma. Magari io sarò ancora con la testa nel secolo scorso, ma... l impressione è che il dogma per il quale la partita vada comunque «giocata» ottenebri le menti di allenatori ben pagati e di livello, a spese di giocatori e tifosi, che nel loro cuore una speranzella di solito in queste occasioni la coltivano. Marco Galmuzzi Mi sta bene quasi tutto del suo ragionamento, salvo il riferimento al circo. Ne sono personalmente stanco. Il calcio «è anche» circo, cioè gioia e spettacolo. Non solo, naturalmente. «Giocare la partita» vuol dire ta-ra-tta-ta tutti avanti e poi vediamo? Nessuno è rimasto lì. Come nessuno dovrebbe giocare strategicamente accucciato nella propria metà campo, dalla prima all ultima partita. Tutti gli integralismi sono potenzialmente rovinosi ed è giustissimo adeguarsi alle situazioni, agli avversari, ai propri limiti (anche atletici). Se tifosi e giocatori potessero scegliere fra una vittoria con spettacolo e la stessa vittoria fortunosa, non avrebbero dubbi. 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DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 429 e 379 e 299 Per i prezzi degli abbonamenti all estero telefonare all Ufficio Abbonamenti INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 49 dell settembre 948 ISSN CERTIFICATO ADS N DEL La Gazzetta dello Sport Digital Edition ISSN La tiratura di giovedì 4 maggio è stata di copie COLLATERALI *con Pocket Box Cucciolosi 3,40 - con Libro Simone Moro,49 - con Libro Baggio 7,49 - con Smetto Quando Voglio Fumetto 4,00 - con DVD Bianconeri Juventus Story 4,49 - con Libro Derby 4,49 - con Libro Giro 00 4,49 -con Jeeg Robot 207 Riedizione N. 6,49 - con DragonBall Manga N.2 6,49 - con Stilton Libri N. 5 8,40 - con Puffi N. 5 7,49 - con Super Eroi Classic N. 6 8,49 - con I Maestri dell Arte N. 7 8,40 - con DragonBall Film N. 8,49 - con PFM N. 8,49 - con Daltanius DVD N. 9,49 - con Ristampa Cannavacciuolo N. 9,49 - con Fumetti Western N. 2 5,49 - con Batman e Wonder Woman DVD N. 3 2,49 - con Disney English 207 N. 4 9,49 - con Cannavacciuolo N. 7,49 - con Dylan Dog I Maestri della Paura N. 7 5,49 - con English da Zero N. 9 2,49 - con Tin Tin N. 9 9,49 - con Ufo Robot 206 N. 9,49 - con Grandangolo Scienza N. 27 7,40 - con Orfani N. 28 4,00 - con Peanuts N. 34 6,49 - con Thorgal N. 49 4,49 - con One Piece N. 55,49 - con Blake e Mortimer N. 7 5,49 - con F Auto Collection N. 73 4,49 - con Fumetti Star Wars N. 80,49 - con The Walking Dead N. 26 6,49 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l info@servizi360.it - fax iban IT 45 A Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l Italia; il triplo per l estero. 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50 30 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT

51 Serie BR L anticipo della 40 a VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 C è Perugia-Spezia più di una partita: playoff da salvare Chi vuole giocarsi la A agli spareggi tifa per Bucchi Ma Di Carlo rischia di restare escluso anche se vince Roberto Pelucchi N ovanta minuti con gli occhi puntati addosso. È quello che capiterà stasera a Perugia e Spezia, che giocano per il loro futuro, ma anche per quello del campionato. La sopravvivenza dei playoff (con sei o meno squadre) dipenderà dal risultato della sfida del Curi. Chi si augura che il torneo non finisca definitivamente il 8 maggio deve fare il tifo per il Perugia, che soltanto con tre vittorie in tre partite ha la certezza di conquistare e tenere vivi i playoff, indipendentemente dai risultati di Verona e Frosinone. Se ciò accadesse, la distanza tra il terzo e il quarto posto resterebbe nel peggiore dei casi di otto punti, non si raggiungerebbe quindi quel paletto di dieci o più punti che manderebbe tutti in vacanza già a metà maggio (tranne le due squadre al playout). CONDANNA SPEZIA Il Perugia, però, ha la sfortuna di affrontare lo Spezia, artefice del proprio destino, ma anche delle proprie disgrazie (sportive). Lo Spezia oggi ha 55 punti, 3 in meno del Frosinone, terzo. Perché la squadra ligure possa disputare i playoff, non deve uscire dal «recinto» di 4 punti, oltre il quale si viene esclusi dalla lotta promozione. Vincerle tutte, però, non darebbe garanzie LA VOLATA PROMOZIONE SPAL 74 punti VERONA 69 punti FROSINONE 68 punti PERUGIA 60 punti BENEVENTO(-) 58 punti CITTADELLA 57 punti CARPI 55 punti SPEZIA 55 punti BARI 52 punti 40ª giornata 4ª giornata 42ª giornata Pro Vercelli TERNANA Bari ENTELLA Carpi CESENA Trapani BENEVENTO Pro Vercelli Spezia LATINA Salernitana ASCOLI Frosinone PISA PISA Vicenza ENTELLA Salernitana VERONA Novara PERUGIA Pisa VICENZA AVELLINO Ascoli SPAL COEFFICIENTE DIFFICOLTÀ: Bassissima Bassa Media Alta Altissima PROGRAMMA E ARBITRI Ecco il programma delle altre partite di Serie B con i relativi arbitri. Domani, ore 5 Ascoli- Benevento (0-0): Piccinini di Forlì; Avellino-Bari (-2): Marini di Roma; Brescia-Latina (-): Baroni di Firenze; Carpi-Salernitana (2-): Ros di Pordenone; Cesena- Novara (-3): Chiffi di Padova; Entella-Verona (0-): Pezzuto di Lecce; Frosinone-Trapani (4-): Di Paolo di Avezzano; Vicenza- Ternana (2-): Sacchi di Macerata; In MAIUSCOLO le partite in trasferta domenica, ore 7.30 Spal-Pro Vercelli (-3): Di Martino di Teramo; lunedì, ore Pisa- Cittadella (0-): Nasca di Bari. Classifica Spal p. 74; Verona 69; Frosinone 68; Perugia 60; Benevento (-) 58; Cittadella 57; Carpi e Spezia 55; Bari 52; Salernitana ed Entella 5; Novara 50; Cesena 49; Pro Vercelli 47; Ascoli, Brescia e Avellino (-3) 45; Trapani 44; Vicenza 4; Ternana GDS allo Spezia, proprio perché toglierebbe anche ossigeno al Perugia, l unica squadra attualmente sotto i 0 punti di distacco dal terzo posto. Ma anche il pari potrebbe essere dannoso. A meno che Verona e Frosinone non rallentino. È una legittima speranza, ma è meglio non farci troppo affidamento. TECNICI CARICHI «Ho una una carica fortissima e sto vivendo con gioia questo momento ha detto Cristian Bucchi, tecnico del Perugia. Il fatto che tutto dipenda da noi ci inorgoglisce e nello stesso tempo ci carica di responsabilità. Sappiamo che l unico modo per garantirci i playoff è fare nove punti e quindi giocheremo per vincere, questa sarà la nostra mentalità». Non si dà per vinto Mimmo Di Carlo, allenatore dello Spezia, squadra a caccia della quarta partecipazione consecutiva ai playoff: «Andiamo a conquistare i tre punti e poi vediamo che cosa succederà. Sappiamo che questo è un campionato in cui può cambiare tutto in un attimo. Nove punti sono tanti per poter aspirare a una classifica anche migliore di quella che abbiamo oggi». TIFO INTERESSATO Tra chi spera nella vittoria del Perugia c è il Benevento, che alla penultima giornata dovrà ospitare proprio il Frosinone e, quindi, potrebbe contribuire a impedire che il distacco tra il terzo e il quarto posto si allarghi (e ci sarà anche Verona-Carpi). Fanno il tifo per la squadra di Bucchi anche il Cittadella (a -), il Carpi (-3) appunto e persino il Bari (-6), mentre l Entella (-7) dopo l esonero di Breda deve cominciare a battere in casa il Verona prima di fare altri calcoli. Finora soltanto una volta non si sono giocati i playoff, nel 2007, quando vennero promossi in A direttamente Juventus, Napoli e Genoa. Sono alte, però, le probabilità che gli spareggi si disputino non con sei, ma con cinque squadre. In questo caso si procederà alla sfida secca tra la sesta e la settima e la vincente andrà in semifinale. PERUGIA (3-4-2-) SPEZIA (3-4-2-) OGGI ore ANDATA -2 3 DOSSENA 6 BRIGNOLI 26 7 TERRANI 37 GUBERTI FORTE 29 2 GRANOCHE 0 FABBRINI PICCOLO 40; Pisa (-4) 34; Latina (-7) 30. Pablo Granoche, 33 anni LAPRESSE 4 VOLTA 23 MANCINI DEL PRETE GNAHORÈ ACAMPORA MUSTACCHIO MASTINU DJOKOVIC MAGGIORE VIGNALI 6 CECCARONI 9 TERZI CHICHIZOLA 3 N. VALENTINI PERUGIA Indisponibili gli infortunati Belmonte e Fazzi. Recuperati Monaco e Volta, che sono in ballottaggio per una maglia. A centrocampo Gnahorè e Acampora sono favoriti su Ricci. In avanti recuperati Nicastro e Di Carmine, che partiranno dalla panchina. Tra i convocati c è anche il giovane Vicaroni. PANCHINA 22 Elezaj, 6 Monaco, 8 Ricci, 28 Di Nolfo, 0 Di Carmine, 2 Nicastro, 32 Vicaroni. ALLENATORE Bucchi. SQUALIFICATI Brighi, Dezi e Di Chiara. DIFFIDATI Di Carmine e Guberti. SPEZIA Con l infortunio di Migliore due le possibilità: la sostituzione diretta con Mastinu o Pulzetti, o lo schema con quattro difensori con l inserimento di Datkovic al centro della difesa. Convocato anche Panaccione della Primavera. PANCHINA 33 A. Valentini, 20 Datkovic, 8 Signorelli, 5 Errasti, 30 Pulzetti, 9 Nenè, Baez, 8 Okereke, 32 Giannetti. ALLENATORE Di Carlo. SQUALIFICATI Sciaudone. DIFFIDATI Djokovic, Errasti, Nenè, Pulzetti e Valentini. ARBITRO Ghersini di Genova. GUARDALINEE Caliari-Galetto. TV Sky Sport HD, Supercalcio HD e Calcio HD. PREZZI 2-55 euro. VERONA Setti: «Nessuno ha sentito i cori razzisti» VERONA (m.f.) Il Verona è partito ieri pomeriggio per la Liguria, in vista della gara di domani con l Entella. Intanto i legali del club preparano il ricorso contro il provvedimento di chiusura della Curva Sud per cori razzisti. Sull argomento è intervenuto il presidente della società gialloblù, Maurizio Setti: «Nessuno ha sentito quei cori. Nessuno dei 63 giornalisti accreditati ne ha fatto cenno, non li hanno rilevati le forze dell ordine, tantomeno li ho senti io e chi era con me in tribuna. Questa situazione è difficile da capire». Setti ha aggiunto: «I nostri tifosi sono sempre straordinari. Chiedo loro di essere presenti in massa in trasferta con l Entella». SPAL Tifosi accampati da ieri allo stadio per 060 biglietti FERRARA (a.s.) Per i tifosi della Spal è arrivato il via libera per l apertura della gradinata prospiciente la curva Ovest, in occasione della gara con la Pro Vercelli. I.060 biglietti saranno in vendita oggi dalle 9 solo alla biglietteria centrale del Mazza e ieri sera alcuni tifosi si sono accampati fuori dallo stadio per essere sicuri di accaparrarsi i tagliandi. Buone notizie dal campo: Floccari e Schiattarella hanno ripreso ad allenarsi con continuità e dovrebbero essere disponibili. La squadra scenderà in campo con una speciale maglia con marchio Bper Banca: le casacche poi saranno messe in vendita da martedì con ricavato devoluto alla Associazione Giulia. Lega ProR Verso il derby Bagoloni vs Teste quadre Al Tardini la sfida infinita tra Parma e Reggiana Andrea Schianchi I l fiume Enza segna il confine e marca le diversità. Da una parte, a est, la provincia di Reggio Emilia, abitata dalle «teste quadre»; dall altra, a ovest, la provincia di Parma, popolata dai «bagoloni», cioè i «gradassi». La rivalità resiste al tempo, si nutre di leggende e, finché non sfocia nella violenza (come purtroppo è capitato anche di recente), rientra nel folclore dell Italia dei mille campanili. Un parmigiano e un reggiano non andranno mai d accordo, salvo poi dimenticare tutte le differenze, unire le forze e portare sulle tavole di tutto il mondo un formaggio che è una delizia: il Parmigiano-Reggiano, appunto. Dimostrazione del fatto che i successi non nascono dalle divisioni, ma dalla capacità di fare squadra. TENSIONI La questione del formaggio, però, adesso non è il caso di trattarla, perché domenica c è il derby tra Parma e Reggiana, e la gente, le «teste Il pullman del Parma danneggiato prima della gara d andata ARTIOLI quadre» e i «bagoloni» parlano soltanto di questo. Guai a chiamarla partita: qui c è di mezzo l orgoglio, l amor proprio, si toccano sentimenti profondi. Il capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, ha fatto sapere che non entrerà in campo con la maglia della Reggiana, seguendo un iniziativa di fair play voluta dai dirigenti della Lega Pro. Rispetto verso i tifosi, è la giustificazione. Mai nessuno che parli di rispetto verso lo sport? Nei social network volano termini come «vendetta» o «battaglia» che, francamente, per una partita di pallone non sarebbe il caso di usare. Già, ma questa non è una partita, è qualcosa di più. Intanto c è il fatto che la Reggiana, sconfitta in casa all andata, cerca il riscatto. E poi c è il Parma che ha bisogno di una vittoria per garantirsi il secondo posto che significa evitare il primo turno dei playoff. Poco importa che le «teste quadre» e i «bagoloni» si presentino stanchi, sgonfi, in crisi: la Reggiana ha vinto una gara delle ultime dieci, il Parma ha fatto un punticino nelle ultime quattro. Le «teste quadre» hanno vissuto un periodo di tensioni, stipendi che non arrivavano, polemiche. I «bagoloni», dopo aver perso in casa contro l Ancona, sono stati coinvolti da voci di scommesse e partite poco limpide. Ingredienti che non aiutano a migliorare il sapore del Parmigiano-Reggiano. MODELLO I «bagoloni» guardano la bacheca dei trofei e si consolano con i ricordi. Una volta, qui, si vinceva, c erano i campionissimi e il terreno di conquista era l Europa, mica le sponde del fiume Enza. L ultimo derby al Tardini, ventuno anni fa, lo risolse un certo Gianfranco Zola, e in panchina c era un certo Carlo Ancelotti. Nomi che mettono i brividi se paragonati a quelli di oggi. Le «teste quadre», gente concreta, laboriosa e orgogliosa, non si fa certo intimidire dal passato. Troppo abituati a sopportare la spocchia dei «bagoloni» e la stucchevole esibizione della loro presunta superiorità figlia del regno di Maria Luigia, della «erre» francese e di tutte quelle faccende lì. Loro, le «teste quadre», badano al sodo, guardano i conti in banca, parlano poco e fanno molto. La sfida del Tardini dirà qual è il modello migliore. E poi tutti a mangiare un pezzo di Parmigiano-Reggiano. IL CASO La Maceratese non paga gli arretrati agli steward: gara col Venezia a rischio MACERATA (m.g.) Maceratese- Venezia è a rischio: la società che assicura il servizio di steward allo stadio ha un arretrato di circa 5 mila euro e ieri non si è presentata alla riunione prepartita del Gos. Se la Maceratese non pagherà, verrà meno il servizio e la gara non si potrà giocare. Oggi è attesa la decisione del prefetto. RACING CLUB (g.d.g.) Il presidente Pezone, dopo aver minacciato di non presentare la squadra a Cremona per l ultima gara, ha fatto marcia indietro, anche in seguito alle rassicurazioni del presidente della Lega Pro, Gravina sulla regolarità del finale di campionato. PONTEDERA (s.l.) Dopo 5 stagioni Paolo Indiani lascia il Pontedera. Il tecnico, che comunque siederà in panchina ad Alessandria, ha comunicato ieri la decisione «presa in maniera univoca e irrevocabile». PADOVA (a.m.) L attaccante De Cenco si è fratturato il perone destro all altezza della caviglia in allenamento. Lunedì si vedrà se sottoporlo a intervento chirurgico. LA SITUAZIONE Così nell ultima giornata di campionato: GIRONE A Cremonese e Alessandria p. 75; Livorno 66; Arezzo 65; Giana 60; Piacenza e Como 58; Viterbese 53; Lucchese (-2) e Pro Piacenza 5; Renate 50; Pistoiese (-) e Pontedera 43; Siena 42; Prato e Olbia 39; Carrarese 38; Tuttocuoio 37; Lupa Roma 32; Racing Club 30. Domani, ore 6.30 Alessandria-Pontedera (0-0), Arezzo-Olbia (0-2), Carrarese-Lupa Roma (-2), Como-Viterbese (2-3), Cremonese-Racing Club (3-0, diretta su Rai Sport), Giana-Lucchese (2-), Piacenza-Prato (0-), Pistoiese-Livorno (0-3), Siena-Pro Piacenza (-2), Tuttocuoio-Renate (0-). GIRONE B Venezia p. 80; Parma 67; Pordenone 66; Padova 63; Reggiana 59; Gubbio 55; Samb e Feralpi Salò 53; Bassano 5; Santarcangelo (-2) 50; AlbinoLeffe 49; Sudtirol 47; Modena 44; Maceratese (-4) 43; Mantova 38; Teramo e Forlì 37; Fano 36; Lumezzane 34; Ancona (-) 28. Domenica, ore 4.30 AlbinoLeffe-Santarcangelo (0-2), Fano- Bassano (-), Feralpi-Teramo (2-2), Forlì- Ancona (-0), Gubbio-Modena (0-2), Maceratese-Venezia (3-3), Mantova- Sudtirol (0-), Padova-Lumezzane (0-0), Parma-Reggiana (2-0) e Samb- Pordenone (-). GIRONE C Foggia p. 84; Lecce 73; Matera 62; Juve Stabia 6; Siracusa 57; Cosenza e Francavilla 54; Paganese (-) 50; Casertana (-2) 48; Fondi (-), Fidelis Andria e Catania (-7) 46; Messina (-2) 43; Reggina 42; Monopoli 4; Catanzaro, Akragas e Vibonese 38; Melfi (-) 34; Taranto 30. Domenica, ore 7.30 Casertana-Catania (0-), Cosenza-Foggia (-3), Fondi-Catanzaro (-), Juve Stabia- Taranto (0-0), Lecce-Fidelis Andria (0-0), Melfi-Matera (0-6), Monopoli- Akragas (2-), Reggina-Paganese (-2), Siracusa-Francavilla (-3) e Vibonese- Messina (0-3).

52 Motomondiale R GP Spagna 32 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT MOTOGP LIBERE ALLE 9.55 Domenica a Jerez (4.400m) si corre il GP di Spagna, quarta prova (su 8) del Mondiale. Tutto il fine settimana sarà trasmesso in diretta su Sky Sport MotoGP HD e in differita in chiaro su TV8. Gare anche su OGGI Libere : Moto3 ore ; MotoGP : Moto Libere 2 : Moto3 ore ; MotoGP ; Moto DOMANI Libere 3 : Moto ; MotoGP ; Moto Libere 4 : MotoGP Qualifiche : Moto ; MotoGP Q ; MotoGP Q ; Moto DOMENICA Warm up : Moto ; Moto ; MotoGP Gare : Moto3 ore (23 giri per 0,7 km); Moto (26 giri per 5 km); MotoGP 4 (27 giri per 9,4 km). CLASSIFICHE MotoGP:. Rossi 56; Vinales 50; Marquez 38; Dovizioso 30; Crutchlow 29; Pedrosa 27; Zarco 22. Moto2: Morbidelli 75; Luthi 56; Oliveira 43. Moto3: Mir 58; Martin 52; McPhee 49; Fenati 45; Migno 25. TACCUINO Vale prova il jackpot: 0 a a Jerez, 500 a Yamaha e GP A sinistra, la conferenza con Agostini e Nieto per i 3000 GP iridati. Sopra, Rossi con Marquez MILAGRO Puntate sul... Rossi Paolo Ianieri INVIATO A JEREZ (SPAGNA) «V e lo hanno detto, vero, che qui corro anche io?». Giacomo Agostini, che da queste parti è di casa Maria, sua moglie, è di Jerez e lui possiede una deliziosa casa in collina alle porte della città, irrompe in sala stampa assieme ad Angel Nieto prima della conferenza stampa ufficiale con quella sua solita allegria fanciullesca di chi, ad anni dal ritiro, continua a essere pazzamente innamorato delle moto. Domenica la gara della MotoGP sarà la numero della storia iridata, conquistarla assicurerebbe un posto nella storia e ai due totem del motociclismo spetta l onore di aprire VITTORIE i l p r i m o weekend europeo della stagione. «La.000 l ho vinta io, la Mick Doohan, vedremo a chi tocca adesso, ma in ogni caso fatevi dire che vedervi sulla moto è una meraviglia» è l applauso verbale di Nieto ai protagonisti di oggi. Tra Agostini, lui, Valentino Rossi, Maverick Viñales, Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Cal Crutchlow, in conferenza ci sono 59 vittorie mondiali. Non male. E per Valentino e Maverick, il successo domenica garantirebbe alla Yamaha anche il trionfo numero Sono le vittorie di Rossi a Jerez: una in 25, una in 250, una in 500, 6 in MotoGP, l ultima nel 206 Jorge Lorenzo ieri ha festeggiato i 30 anni MILAGRO FEELING Il pensiero inevitabilmente torna a un anno fa, quando dopo un weekend magico, Rossi dominò a mani basse: pole, fuga e vittoria, la 9 a su questa pista. «Qui ci sono cresciuto da ragazzo, ho fatto il primo test vero, tutti che mi passavano a destra e sinistra, uno choc. E poi i test in 25 e 250 con l Aprilia, Jerez era il centro della moto. L atmosfera poi qui è sempre speciale, esci dalla curva 8 ed entri nello stadio sentendo il tifo e vedendo tutta quella gente. Dà motivazione», racconta Valentino. CRESCITA Che, ne avesse bisogno, archiviate le prime tre gare lontano da casa, in Andalusia si presenta da leader del campionato: «Sono stato protagonista e ho sempre corso attaccando, ma soprattutto la moto mi piace sempre di più. Contro Marquez, Viñales e Pedrosa che vanno forte sarà difficile, però». Però, si presenta qui reduce da una giornata di test a Le Mans per provare il nuovo asfalto, decisamente Il pesarese arriva in Europa da leader: «Finora ho corso da protagonista e la moto è ok. Io come Totti? A metà 208 decido» soddisfacente: «Sembrava un giorno buttato, invece abbiamo girato due ore sul bagnato e due sull asciutto capendo diverse cose. Dall Argentina ad Austin abbiamo cambiato poco sulla moto, a Le Mans siamo andati bene. Dobbiamo migliorare nelle prove, perché poi lavorare con semplicità rende tutto più semplice». FUTURO Carmelo Ezpeleta, gran boss MotoGP, ha detto che quando Valentino smetterà, resterà comunque in questo mondo. E che, se lo vorrà, per un suo team aumenterà la griglia MotoGP. «Lo ha detto anche a me, ma quel giorno è lontano, per ora preferiamo lavorare sui giovani. Io come Totti, gli altri mi vedono vecchio e licenziabile? Finché la Yamaha mi dà una moto e io mi diverto, che è il mio obiettivo principale A metà del 208 decideremo». ATTESE Su una pista dove la Yamaha appare favorita, Rossi dovrà guardarsi in primis proprio da Viñales, assetato di rivincita dopo il k.o. inatteso di Austin. «Non ho ancora capito cosa sia successo spiega Maverick. Ho ancora da imparare, qui voglio prendere più punti possibili». Come Marquez, che spera nei progressi Honda («è tempo di spingere e fare risultati, nei test non eravamo andati male anche se non mi sento ancora benissimo sulla moto»), come soprattutto la Ducati, uscita ammaccata da Austin. «La stagione non sarà come speravamo, ora lo sappiamo, ma arriveremo promette Jorge Lorenzo, che ieri ha festeggiato il 30 compleanno. Serve mantenere una mentalità vincente anche se ora non lo siamo, però facciamo progressi. E prima o poi sarò il pilota Ducati più veloce». LA N.000 L HO VINTA IO, LA N DOOHAN. A CHI TOCCA? ANGEL NIETO 3 TITOLI MONDIALI AD AUSTIN HO COMMESSO UN ERRORE, MA HO IMPARATO MOLTO MAVERICK VIÑALES TITOLO MONDIALE PRIMA O POI DIVENTERÒ IL PILOTA DUCATI PIÙ VELOCE JORGE LORENZO 5 TITOLI MONDIALI TRIMESTRALE FERRARI Parla Marchionne: «Ora tutti ci temono» Il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, ha parlato in conference call con gli analisti finanziari per commentare l andamento del primo trimestre, e in riferimento alla Scuderia ha detto: «Abbiamo fatto progressi significativi, un buon recupero dal 206. Siamo di nuovo competitivi e temuti dagli avversari». Ottimi anche i risultati del trimestre: l utile netto è a 24 milioni di euro, in aumento del 60,% rispetto ai 78 milioni di un anno fa, con ricavi in crescita del 2,5% a 82 milioni. IN VISTA DI MONZA Carey da Maroni «Bernie frenava la F.» Chase Carey, il nuovo numero uno della F. per conto di Liberty Media, ieri era a Milano per pianificare una serie di iniziative collaterali al GP d Italia. Ha incontrato, tra gli altri, il presidente della Regione Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. E sempre ieri in un intervista alla AP ha detto che negli ultimi anni Bernie Ecclestone era stato un freno allo sviluppo della F. «Era divenuto un ambiente in cui si dicevano troppi no, io penso a un campionato in cui si dica sì più spesso. Che valore c è quando a ogni idea si oppone un rifiuto? Tutto questo crea solo frustrazione.negli ultimi 5-6 anni lo sport non ha potuto esprimere il suo intero potenziale». PIRELLI Gomme per Zeltweg Pirelli ha annunciato le mescole e i set obbligatori per il Gran Premio d Austria del 7 luglio, nono GP di stagione: Ultrasoft, Supersoft e Soft. MOTOGP Guintoli per la Suzuki A Jerez c è il collaudatore Takuya Tsuda, ma già dal prossimo GP, a Le Mans, al posto dell infortunato Alex Rins sulla Suzuki ci sarà il francese, iridato 204 della Superbike, Sylvain Guintoli. INCIDENTE IN BICI Fiorio resta in coma Dubbi sulla dinamica Ieri non ci sono state novità significative nelle condizioni di Cesare Fiorio, l ex d.s. della Ferrari, ricoverato all ospedale Di Summa-Perrino di Brindisi in seguito alla caduta in bicicletta di mercoledì nel comune di Ceglie Massapica. Il figlio Alex ha confermato la presenza di un ematoma alla testa e che il padre al momento dell incidente indossava un caschetto. Da capire se all origine della caduta ci sia stato un malore. A BRESCIA Mostra Mille Miglia Al Museo della Mille Miglia di Brescia inaugurata ieri «90 Anni 000 Miglia», esposizione (fino al 7 gennaio 208) delle vetture che presero parte alla Mille Miglia di velocità.

53 PallavoloR Gara-2 di finale VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 Civitanova sogna Trento recupera due volte: incredibile il quarto set in cui la Diatec annulla addirittura quattro match ball (usando anche i piedi!), ma nel tiebreak la Lube fa valere la legge del più forte e conquista la seconda vittoria della serie. Adesso ha tre match ball per il titolo Davide Romani INVIATO A TRENTO C è una squadra sola in testa all ultimo chilometro della Superlega. Civitanova ferma la striscia di vittorie di Trento in casa record che durava dal 25 aprile 206, gara-4 della semifinale scudetto dello scorso campionato e piazza lo scatto deciso verso il tricolore che già domenica potrebbe conoscere il nuovo proprietario. I 7 di gara- sono un ricordo, lo sa bene la Lube che all ombra delle Dolomiti trova le giuste risposte agli interrogativi restati aperti dopo la semifinale di Champions League persa contro Perugia sabato scorso. Christenson dispensa delizie, Stankovic è il capitano che dà garanzie in attacco e che usa i tentacoli a muro, Sokolov, Juantorena e Kovar le certezze. Con Trento che ribatte colpo su colpo, la Lube trova la reazione mancata nel tiebreak di Champions con Perugia, alza i giri del motore e con i servizi di Sokolov e Kovar al 7 match point (4 nel 4 set e 3 nel 5 ) mette la firma su gara-2 della finale scudetto con Candellaro. ALLE CORDE Civitanova vince la partita sfiancando Trento alle corde. La squadra di Blengini come il campione dei massimi Joshua: elegante e potente mette l avversario all angolo. Nel set ci vogliono 8 palle set prima di chiudere (errore di Urnaut), nel 2 metabolizza la reazione dei ragazzi di Lorenzetti, nel 3 metabolizza la paura della rimonta trentina (dal al Diatec) prima di rimettere avanti la testa. Nel 4 set riesce a fare harakiri sciupando la bellezza di 4 match point nel 4 mentre nel tiebreak si ritrova e piazza la spallata del LE PAGELLE di D.R. Juantorena e Sokolov che trascinatori Domenica sarà scudetto? TRENTO 2 CIVITANOVA 3 (3-33, 25-22, 24-26, 30-28, 7-5) DIATEC TRENTINO: Stokr 27, Urnaut 9, Van de Voorde 4, Giannelli 8, Lanza 4, Solé 8; Colaci (L), Nelli, Antonov 5, T. Mazzone, D. Mazzone 7. N.e. Blasi, Chiappa (L). All. Lorenzetti. LUBE CUCINE CIVITANOVA: Candellaro 6, Christenson 4, Juantorena 25, Stankovic 5, Sokolov 20, Kovar 4; Grebennikov (L), Pesaresi, Cebulj, Cester. N.e. Kaliberda, Casadei, Corvetta. All. Blengini. ARBITRI Saltalippi, Santi. NOTE Spettatori 3974, incasso di euro. Durata set: 36, 32, 32, 38, 5 ; totale 54. Diatec: battute sbagliate 23, vincenti 5, muri 4, errori 40. Lube: battute sbagliate 25, vincenti 7, muri 3, errori 35. k.o. tecnico con la potenza del servizio che la lancia in solitaria al cartello dell ultimo chilometro della Superlega. RAMMARICO TRENTO Per la squadra di Lorenzetti tanta amarezza per essere riusciti a tenere testa alla forza d urto di Civitanova. Con la sagacia del tecnico Lorenzetti bravo a capire i momenti di difficoltà della squadra e a giocarsi al momento giusto le carte di Daniele Mazzone e Antonov. Con il cuore straordinario del capitano Filippo Lanza che, sia nella rimonta del 4 parziale (erano sotto 2-24), sia nella battaglia del tiebreak, non ha mollato di una virgola LA CHIAVE 23 Tante gare è durata la striscia positiva di Trento nel suo impianto. L ultima in gara -5 con Perugia OSMANY CIFRE DA CAPOGIRO. NON BASTANO STOKR E LANZA TRENTO 7 GIANNELLI 7 L attacco di seconda fallito a metà 4 set (-4) sembra l ammaina bandiera dei trentini. Mette a referto 8 punti ma nel tiebreak non è supportato per costruire l impresa. LANZA 7,5 Mostruoso. Attacca palloni di una difficoltà estrema, spesso contro il muro a tre di Civitanova. Ma il capitano è l emblema di Trento: non molla mai. SOLÉ 5,5 Appannato all inizio non si ritrova mai nel corso della partita. VAN DE VOORDE 6 Si barcamena nei primi 3 set poi resta a guardare. Chiude al 60% in attacco. COLACI 6 Galleggia nei primi 4 set, affonda nel tiebreak con tutta Trento sotto i colpoi dei servizi di Civitanova. STOKR 7.5 E spesso il destinatario della palla scontata per l uscita dalle situazioni difficili. E lui risponde come può: 27 punti col 58% in attacco (22 su 38). URNAUT 5 Fatica drammaticamente in attacco soprattutto nelle fasi calde dei parziali. ANTONOV 6 La speranza di girare il terzo parziale la crea lui al servizio. Nel quarto set è fondamentale. Generoso. D. MAZZONE 6,5 Una bella sorpresa che non si è tramutata nella carta che poteva far saltare il banco. Nelli, T. Mazzone s.v. LORENZETTI 6,5 Le prova tutte come un vero alchimista. Gli manca l ultima pozione. Osmany Juantorena TARANTINI replicando colpo su colpo agli avversari anche quando i palloni da giocare non erano dei migliori. MATCH POINT Domenica con la vetrina tv di Raitre alle 6.30 Civitanova ha l occasione di giocarsi la prima chance scudetto davanti al pubblico di casa che da tre anni attende di festeggiare nuovamente il tricolore (l ultimo nel 204 battendo in finale Perugia) che sarebbe il 4 del palmarès per il club marchigiani. Sfumato il triplete, il club cuciniero ha l occasione di regalare al tecnico l ultimo sorriso prima della Nazionale. CIVITANOVA 8 SOKOLOV 7,5 Cinque punti nel tiebreak. E il boscaiolo che serve alla Lube per ritagliarsi una fetta di tricolore. CANDELLARO 6,5 Fatica a muro, lotta in attacco, chiude lui gara-2. JUANTORENA 8 Viaggia con il pilota automatico: 67% in attacco nei primi 3 set. Chiude al 60% in attacco e al 64% in ricezione. Cosa volere di più dalla vita? Strategico. STANKOVIC 7,5 «Il capitano dritto sul cassero fuma la pipa». C è anche De Gregori nella finale scudetto. Capitano vero! KOVAR 7,5 La vetrina della finale scudetto è il giusto premio a un Civitanova festeggia: il campo di Trento cade dopo un anno, dal 25 aprile del 206 TARANTINI Gara-3 domenica nelle Marche e su Rai 3 alle 6.30 La serie scudetto prosegue con gara -3 a Civitanova. Gara - Civitanova-Trento 3-0 Gara -2 Trento-Civitanova 2-3 Gara -3 domenica alle 6.30 (dir. Rai 3) Civitanova-Trento Gara -4 ev. mercoledì alle Trento-Civitanova gara -5 ev. sabato 3 ore 6.30 Civitanova-Trento LEAL BRASILIANO Il cubano Yoandy Leal, che difende i colori del Sada Cruzeiro dal 202 e ha la nazionalità brasiliana dal 205, ha ottenuto il permesso dalla FIVB per difendere i colori del Brasile. Non potrà però partecipare ai Mondiali 208 ma sarà disponibile per i Giochi di Tokyo 2020 giocatore rinato. Una bellezza tutta da ammirare. CHRISTENSON 7 Deliziosa regia con anche pregevoli alzate a una mano, muri importanti. In battuta dà fastidio a Trento. Le mani sulla gara che può valere lo scudetto sono le sue. GREBENNIKOV 7 L ultimo baluardo del giocattolo marchigiano. Una palla da flipper che si muove velocemente sullo scacchiere Lube. Pesaresi, Cebulj, Cester s.v. BLENGINI 7 Bravo a guidare la nave in porto dopo il rischio di tempesta post delusione di Champions League. Ora può chiudere il biennio con il match point da giocare in casa. IL PRESIDENTE Sirci blinda Zaytsev «Rimane a Perugia» Antonello Menconi PERUGIA L a Sir Safety riparte da Ivan Zaytsev. E probabilmente ancora con Lollo Bernardi in panchina. Parola di Gino Sirci. «Siamo ancora estasiati da come abbiamo organizzato la Final Four di Champions League a Roma e, se la Cev lo vorrà, saremo pronti a ripeterci. Ma abbiamo anche tanta voglia di vincere sul campo e quindi ora dobbiamo rinforzare la squadra». Da dove si riparte? «Senz altro da Zaytsev che rimane con noi. Ha giocato a Roma da campione e di lui siamo molto soddisfatti. Per questo gli proporremo di allungare il contratto per altri due anni. Ha detto di avere nostalgia del ruolo di opposto ma riteniamo che in posto-4 potrà solo migliorare. Nella nostra squadra i campioni possono giocare ovunque». Con Bernardi in panchina? «Ha due anni di contratto e quindi dico di sì. Però è anche vero che in un momento particolare gli è uscita una frase ( Presidente si ricordi che io non sbaglio mai a preparare le partite, ndr) che non è stata qualificante sul piano umano. Voglio considerare questo episodio come quando un figlio ruba al vicino e che vogliamo fare? E sempre il nostro figlio. Ci incontreremo e parleremo». Come si migliora questa squadra? «I punti fermi sono Atanasijevic e De Cecco, Podrascanin al centro e Russell e Zaytsev in banda. Prenderemo un centrale italiano e vorremmo tenere Birarelli come 3, anche se bisognerà capire le sue intenzioni. Abbiamo anche Buti, che però ha ricevuto offerte. Poi cambieremo libero. Giocare con Bari e Tosi è stato per noi un piano B, avevamo raggiunto la scorsa estate l accordo per Colaci, poi saltato. Ora non è facile, i liberi migliori dei nostri sono tutti accasati, ma ci lavoreremo». In società arriva Stefano Recine? «Sì, lo confermo. Con lui avevamo un accordo legato all organizzazione della final four, ma ora che ci siamo conosciuti resterà con noi. Vedremo con che ruolo?». Ivan Zaytsev a Roma CEV

54 Basket R Serie A: il tema 34 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL BORSINO DELLE TRE SQUADRE SASSARI POSSIBILITA : 85% Per avere la certezza deve vincere a Caserta, ormai in piena smobilitazione (dopo Cinciarini anche Watt potrebbe partire a ore) e alle prese con le pesanti incertezze sul futuro del club TRENTO POSSIBILITA : 4% Deve battere Avellino (già terza) e sperare nella sconfitta di Sassari, visto che lo scontro diretto con Reggio la premia (-, +8) in caso di doppio arrico a 36 punti REGGIO EMILIA POSSIBILITA : % Deve sperare nella doppia sconfitta di Sassari e Trento. In un eventuale arrivo a tre sarebbe quinta. Più verosimile il sesto posto che la porterebbe contro Avellino nei quarti La classifica di Serie A dopo 29 giornate: Milano 44; Venezia 40; Avellino 38; Sassari, Trento, Reggio Emilia 34; Pistoia, Brindisi, Capo d Orlando 28; Varese, Brescia 26; Torino 24; Cantù, Caserta 22; Pesaro 20; Cremona 6 (retrocessa). Domenica, ore 20.45, l ultima giornata di stagione regolare: Cremona-Reggio Emilia; Trento- Avellino (diretta Sky Sport 2); Caserta- Sassari; Torino-Varese; Venezia- Brindisi; Milano-Cantù; Capo Orlando- Pesaro; Pistoia-Brescia (dir. Rai Sport) Sassari, Trento e Reggio Ex ribelli a caccia del 4 posto La scorsa estate crearono un caso diplomatico con la Fip, ora si giocano le posizioni sotto al podio. Dinamo favorita: ha il destino nelle proprie mani IN BREVE SERIE A-2 Ottavi: stasera le gare-3 ed è boom di spettatori La tifoseria della Fortitudo Bologna CIAMILLO Stasera le gare-3 degli ottavi playoff. Ore 20.30: Virtus Roma-Ravenna (serie 0-2); Roseto-Legnano (-); Casale Monferrato-Virtus Bologna (-). Ore 20.45: Verona-Biella (0-2), diretta Sky Sport 2. Ore 2: Trapani-Treviso (0-2). Playout, ore 9.30: Forlì- Scafati (-). Ore 20.30: Reggio Calabria-Chieti (-). Intanto la stagione regolare di A-2 si è chiusa con un boom di spettatori: abbattuto il muro del milione ( ) nei 30 turni di Est e Ovest: +7,7% rispetto alla scorsa stagione, +28% rispetto a 2 anni fa. La Fortitudo Bologna è la squadra più seguita (5456 di media), poi Treviso (57), Trieste (439) e Virtus Bologna (3899). A Ovest comanda Biella con La gara con più spettatori è stata Virtus-Fortitudo (929 spettatori), poi Trieste-Udine (6462). La Fortitudo Bologna comanda anche al botteghino con un incasso di euro. Vincenzo Di Schiavi D estini che si intrecciano un anno dopo. O quasi. La scorsa estate Sassari, Trento e Reggio Emilia aderirono all Eurocup, in piena guerra Euroleague-Fiba, sollecitando una crisi istituzionale culminata con il dietrofront dei club imposto dalla Fip. Ora rincorrono, a 40 minuti dal gong della stagione regolare, le posizioni sotto al podio, quelle dal quarto al sesto posto, che spettano, in genere, alle outsider più agguerrite. Stavolta non ci sono risvolti politici di mezzo, ma solo il verdetto del campo che ha già proclamato Milano come testa di serie, Venezia al 2 posto e Avellino al terzo. IPOTESI Stazionano, Sassari, Trento e Reggio a quota 34 con un ultima giornata che prevede la trasferta di Caserta per la Dinamo, quella di Cremona per la Grissin Bon e l impegno casalingo contro Avellino per l Aquila. Se il Banco di Sardegna passa a al PalaMaggiò ha il quarto posto in tasca: tutte le ipotesi premiano infatti la squadra di Pasquini. Dovessero invece arrivare appaiate a 36 punti Trento e Reggio Emilia, sarà la Dolomiti Energia a staccare il pass per la quarta posizione. Che andrebbe a Reggio Emilia solo in caso di sconfitta delle altre due. Insomma le otto possibili combinazioni di parità premiano in 6 casi Sassari e 2 Trento, mai Reggio Emilia che deve sperare nelle disgrazie altrui, oscillando verosimilmente tra il quinto e il sesto posto, posizione quest ultima comunque non disprezzabile poiché evita la parte sinistra del tabellone, quella di Milano. BORSINO Sassari dunque ha il destino nelle proprie mani ma pure problemi di infortuni. Manca, in primis, Trevor Lacey, LA CHIAVE Trento è quarta solo se appaiata a Reggio che ingaggia Wright e deve sperare in una sconfitta delle altre due su cui soffia forte l interesse di alcuni club russi per la prossima stagione, capace di alzare come pochi l impatto offensivo della Dinamo e pure la duttilità e l esperienza di Savanovic che Pasquini spera di recuperare per Caserta. Basterà l asse Stipcevic-Lawal, entrambi in condizione strepitosa, per guadagnare il quarto posto? Il coach dei sardi, dopo il k.o. contro Venezia, ha evocato invece attenzioni difensive, stranamente smarrite, ma necessarie per allontanare scenari sinistri: «Un parziale di 20-2 per gli avversari non lo voglio più vedere perché significherebbe finire a Stintino prima del tempo». Cioè in vacanza. E a maggio non è il caso. Trento chiuderà contro Avellino un girone di ritorno comunque memorabile: al momento il bilancio è vinte su 4 con la chicca dell exploit del Forum contro Milano, coinciso però con lo shock del doppio infortuno a Baldi Rossi e Marble. Minata, per forza di causa maggiore, una chimica di squadra eccellente, Trento ha poi pescato Shavon Shields, un ala capace di lavorare sia con i lunghi che con gli esterni, conforme alle credenziali atipiche di una squadra che, zeppa di mezzi lunghi, resta quella che cattura più rimbalzi in Serie A. Infine Reggio Emilia, che a Cremona conclude una regular season tribolata. Prima i tagli dei lunghi stranieri James e Lesic, l arrivo di Williams e Reynolds, il ritorno di Kaukenas e la partenza di Stefano Gentile. Adesso l acquisto di Julian Wright, ex Trento, un pivot che può spostare gli equilibri. L anno scorso, con l Aquila, chiuse con 4.4 punti e 7.3 rimbalzi. Stesse cifre, più o meno, anche in Turchia col Trabzonspor (3.3 e 7.7). Ma il punto è un altro. Alle porte dei playoff ancora non è chiaro: quanto vale veramente Reggio Emilia? Da sinistra: Gani Lawal, 28 anni: ha cominciato la stagione a Cantù. Dominique Sutton, 30 anni, torna a Trento il 20 gennaio. Achille Polonara, 25, da tre stagioni a Reggio CIAM DONNE Finale: alle c è gara-3 Lucca-Schio Stasera, ore 20.30, gara-3 di finale scudetto Lucca-Schio. La serie è sull -. Gara- 4 è in programma, sempre in Toscana, domenica alle 8. Intanto il congresso della Fiba ha ratificato la decisione del Board sull utilizzo del copricapo nelle manifestazioni internazionali, a determinate condizioni: non può coprire nè parzialmente, nè completamente il volto, non può avere chiusure attorno agli occhi e al naso, non può essere abrasivo. ARGENTO OLIMPICO Righetti sarà il vice di Bonora all Eurobasket (f.c.) Alex Righetti, argento ad Atene 2004, ha ufficializzato il ritiro: «Non ho più le energie mentali del passato per continuare a lavorare con la stessa applicazione». Lo aspetta un futuro da allenatore, sempre all Eurobasket Roma in Serie A-2, come assistente di Davide Bonora. «Amo il lavoro in palestra, stare con i giovani. Sono curioso di mettermi alla prova in questa nuova veste». NBA LeBron stacca Jabbar Parker, stagione finita tati sono sotto gli occhi di tutti. I suoi Cavaliers, che dalla All Star in poi avevano un record da «retrocessione» (2-5), ora sembrano tornati quelli della rimonta agli Warriors di mesi fa. Playoff: James è il 2 marcatore di sempre, Tony si rompe un tendine contro Houston Massimo Lopes Pegna CORRISPONDENTE DA NEW YORK L a faccia contratta dal dolore di Tony Parker, steso sul parquet con le mani sul ginocchio sinistro, non faceva presagire a nulla di buono. Gara-2 della semifinale Ovest con Houston era agli sgoccioli (8 52 alla sirena), con gli Spurs già sicuri di pareggiare la serie, quando il francese protagonista di un altra bella partita (8 p. 8/3 3 r. 4 a.), si è accasciato al suolo. La risonanza di ieri ha confermato il diffuso pessimismo con il crudele verdetto: rottura del tendine del quadricipite del ginocchio sinistro e stagione finita. Con il rammarico di chiudere così una post-season straordinaria, dopo il peggior campionato della carriera (a parte quello da rookie). Nei playoff, Tony era tornato indietro nel tempo: era il secondo violino degli Spurs (5.9 p. in 8 match) dopo Leonard e ora sarà dura per Popovich inventare rimedi efficaci in corsa. LeBron James, 32 anni EPA SORPASSO Prima del dolore di Parker, si era visto in tv il volto sorridente di LeBron James, compiaciuto per il sorpasso a Kareem Abdul Jabbar. Grazie a un altra prestazione mostruosa in gara-2 delle semifinali Est contro Toronto, si ritrova a ridosso di Michael Jordan al secondo posto fra i migliori realizzatori dei playoff: lui a 5777 punti in 205 partite, MJ a 5987 in 79. Tony Parker, 34 anni AP SETTIMA FINALE Nessuno si sorprenda per la banalità con cui risponde sul tema («Sono in ottima forma ed è merito dei miei compagni e dei miei allenatori se riesco ad avere successo»), perché la testa è altrove: concentrata sulla sua possibile 7 a finale consecutiva. Ai playoff, LeBron entra in «postseason mode»: pochissima tv, social spenti, qualche buon libro, pranzi con la squadra per compattare l ambiente. I risul- CONTAGIOSO Battuti i Pacers per 4-0, anche se con distacchi risicati, ora, con la vittoria in gara-2 di mercoledì per 25-03, Cleveland conduce per 2-0 con i Raptors, che paiono spacciati. E LeBron produce cifre eccellenti: 37 punti di media in questa serie (contro i 26.4 della regular season) con 6/ da tre, lui che in campionato ha tirato con il 36.3%. «Ha un energia contagiosa», suggerisce coach Ty Lue. Infatti, pochi pensano ora che ci sia una squadra all Est con in tasca il vaccino giusto per fermarli.

55 Atletica R Diamond League VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 Andrea Buongiovanni S i riaccendono i motori: in un periodo che per l atletica mondiale resta estremamente delicato e la proposta di archiviazione dei record non ha fatto che dare il la ad altre polemiche e contestazioni torna l attività internazionale in pista. È il meeting di Doha, per l ottava volta in altrettante edizioni, ad aprire stasera la Diamond League. Il circuito, nel tentativo di diventare più appetibile, cambia finalmente format. Saranno le due finali (a Zurigo e a Bruxelles) a designarne i vincitori e non più, tramite la somma dei punti conquistati nelle singole riunioni, tutti i quattordici appuntamenti. Con ancora negli occhi le splendide sfide dell Olimpiade di Rio e il mirino sin d ora puntato sui Mondiali di Londra della prima metà di agosto, la ricca tappa del Qatar, favorita da condizioni meteo perfette soprattutto per lo sprint, promette subito scintille. Anche perché il cast, mai come stavolta, è di eccellente qualità. Soprattutto nelle prove veloci. UOMINI JET Nei 00 maschili (in sette con personali inferiori ai 0 00) si va a IL NUMERO caccia del successore di Usain Bolt, all ultima 7gli uomini al via dei 00 col personale inferiore ai 0". Il primato del meeting è di Gatlin: 9"74 A Doha si parte coi jet È già corsa al dopo Bolt Nei 00 sfida generazionale: Gatlin e Powell contro De Grasse e Simbine. Nei 200 donne rivincita di Rio fra Thompson e Schippers stagione della carriera. In attesa dell esordio del giamaicano, sarà confronto tra la vecchia e la nuova generazione. Nel primo caso rappresentata da Justin Gatlin, Asafa Powell e da Kim Collins, nel secondo da Andre De Grasse e da Akani Simbine, con Ronnie Baker, imbattuto nelle indoor, outsider. Soprattutto De Grasse e Simbine sembrano poter impensierire Gatlin, primatista del meeting grazie al 9 74 corso nel 205: il 22enne canadese è bronzo a cinque cerchi nella specialità e argento nei 200, il 23enne sudafricano, in Brasile quinto in rettilineo, vanta cinque delle sette migliori prestazioni mondiali stagionali (da 9 98 in giù...), con un punta di 9 92, che varrebbe la leadership del 207 non ci fosse lo «strano» 9 88 del 9enne zambiano Sydney Siame, in odore di cancellazione per via di probabili pasticci con il cronometraggio. Gatlin e De Grasse sono all esordio stagionale sui 00, ma si sono già affrontati con le 4x00 nazionali il 22 aprile ai Mondiali di staffette di Nassau, alle Bahamas. Ha avuto la meglio il primo, ultimo frazionista degli Stati Uniti vincitori in 38 43, con il Canada non arrivato in fondo per problemi coi cambi. Ma in batteria, in una sorta di Andre De Grasse (a sin.) e Justin Gatlin nelle batterie della 4x00 il 22 aprile ai Mondiali di staffetta alle Bahamas AFP vero e proprio scontro diretto, il canadese era parso molto più in palla. Powell invece, un mese fa, ha firmato un 0 8, ma da parte sua c è da aspettarsi molto di più: per esempio il 98 crono della carriera sotto i Un tempo che è alla portata di Simbine: «Dopo i campionati nazionali garantisce coach Werner Prinsloo abbiamo svolto due buone settimane di allenamenti. Akani potrà fare molto bene». Il sudafricano sarà in quarta corsia, con Gatlin in terza e De Grasse in sesta. IL NUMERO WONDER WOMEN Anche i 200 femminili garantiscono spettacolo. Qui sarà «uno contro uno» tra la giamaicana Elaine Thompson e l olandese Dafne Schippers (con Veronica Campbell, veterana giamaicana, a 8Le edizioni della Diamond League. Tutte iniziate con la tappa nella capitale del Qatar fare da terzo incomodo). La rivalità, in essere da un paio di stagioni e sin qui culminata con la finale mondiale di Pechino 205 (vinta dall olandese) e quella olimpica di Rio 206 (appannaggio della giamaicana), è tra le più vibranti del circuito. Elaine, in Brasile padrona anche dei 00, in questo primo scorcio di stagione ha già corso i 00 in un clamoroso 0 75 appena ventoso (oltre a strabilianti frazioni di staffette), Dafne che nei mesi scorsi ha cambiato guida tecnica, passando da Bart Bennema e Rana Reider, allenatore tra i tanti del triplista statunitense Christian Taylor ha risposto con un 0 95 e un Stasera avrà il vantaggio di poter far gara sulla rivale: sarà in quarta corsia, la Thomspon in quinta. QUANTI BIG Molto interessanti si preannunciano anche gli 800 donne: al via Caster Semenya e Margaret Wambui, oro e bronzo olimpico (Francine Niyonsaba, argento, ha rinunciato in extremis) e, a sorpresa, Genzebe Dibaba che, dai suoi 500, scende per la prima volta sulla distanza più corta. Nei 00 hs subito la neo primatista del mondo Kendra Harrison, nei 3000 siepi sfida tra Ruth Jebet, Hyvin Kiyeng ed Emma Coburn (il podio di Rio al completo), nell asta Ekaterini Stefanidi e Sandi Morris, nel peso Michelle Carter (non Valerie Adams che a ottobre diventerà mamma). Tra gli uomini LaShawn Merritt e Steven Gardiner (già a 44 26) nei 400, tanti big africani nel mezzofondo (con Conseslus Kipruto nei 3000), Kerron Clement nei 400 hs, Mutaz Barhim (in casa) nell alto, lo stesso Taylor nel triplo e Thomas Rohler nel giavellotto. VIA OGGI FOX SPORTS TRASMETTE LE 2 TAPPE Il meeting di Doha (tutte le tappe in diretta su Fox Sports, oggi ore 8), apre una Diamond League dal nuovo format: i 32 vincitori (6 uomini e 6 donne) saranno proclamati dopo i 4 meeting (gli stessi del 206), ma nelle prime 2 riunioni, i primi 8 di ogni gara (non più i primi 6), guadagneranno «solo» i punti per partecipare alle finali di Zurigo e Bruxelles, dove i migliori delle singole specialità non più chi avrà collezionato il maggior bottino conquisteranno la Diamond Race e il premio da dollari. Il Golden Gala di Roma giovedì 8 giugno. IL CALENDARIO Doha (Qatar), oggi Shanghai (Cina), 3 maggio Eugene (Usa), 27 maggio Roma (Ita), 8 giugno Oslo (Nor), 5 giugno Stoccolma (Sve), 8 giugno Parigi (Fra), luglio Losanna (Svi), 6 luglio Londra (Ing), 9 luglio Rabat (Mar), 6 luglio Montecarlo (Mon), 2 luglio Birmingham (Gb), 20 agosto Zurigo (Svi), 24 agosto (Finale) Bruxelles (Bel), settembre (Finale) OGGI Orari italiani. 7. Peso D: Carter (Usa) Asta D: Stefanidi (Gre); Morris (Usa) Alto: Kynard (Usa); Grabarz (Gb); Barshim : Merritt (Usa); Gardiner (Bah) Giavellotto: Rohler (Ger); Yego (Ken); Vadlejch (R.Ceca) : Manangoi, S. Kiplagat, T. Cheruiyot (Ken); Souleiman (Gib) D: Semenya (Saf); Wambui, Sum (Ken); G. Dibaba (Eti) D: Thompson, Campbell (Giam); Schippers (Ola) Triplo: Taylor, Craddock (Usa); Bin Dong (Cina); Copello (Aze) hs D: K. Harrison, Nelvis, Ali (Usa) sp D: Jebet (Bahr); Kiyeng (Ken); Coburn (Usa) : Gatlin (Usa); De Grase (Can); Simbine (Saf); Powell (Giam) hs: Clement (Usa); Samba : C. Kipruto, Soi (Ken); Edris (Eti). DOMANI MATTINA Maratona sotto le 2 ore: il muro cade all alba? All'autodromo di Monza Kipchoge, Tadese e Desisa ci provano, ma il tempo non sarà omologabile per la Iaaf L appuntamento è alle 5.45 di domattina all autodromo di Monza. Da quel momento in poi, a caccia delle migliori condizioni atmosferiche possibili, ogni momento potrà essere buono per dare il via il tentativo. Se ci sarà (è previsto un eventuale slittamento all alba di domenica o forse anche di lunedì), in due ore, un importante capitolo di storia dell atletica e dello sport potrà venir riscritto. Perché un uomo, in quel lasso di tempo, se l impresa verrà compiuta, correrà una maratona. Abbattendo un muro, infrangendo un tabù: metri in h Saranno in tre a provarci: il 32enne keniano Eliud Kipchoge, oro olimpico in carica della specialità, il 34enne eritreo Zersenay Tadese, primatista della mezza (58 23 a Lisbona 200) e il 27enne etiope Lelisa Desisa, due volte vincitore della classicissima di Boston. Se una possibilità c è, il protagonista non potrà che essere Kipchoge, fenomeno odierno della maratona e tra i più forti di sempre. Nel test del 7 marzo Kipchoge ha chiuso la mezza in 59'7" IPP NON OMOLOGABILE Va ribadito che, se l ambizioso obiettivo verrà centrato, il record non sarà in ogni caso omologato. Il tentativo, infatti, non seguirà i dettami Iaaf. Ci saranno numerosi gruppetti di lepri che entreranno e usciranno per breve frazioni di gara, i rifornimenti non saranno distribuiti in modo canonico, gli atleti indosseranno calzature che potrebbero offrire vantaggi non consentiti, nulla si sa circa i controlli antidoping e via di questo passo. Resta che l iniziativa, voluta dalla Nike nell ambito di una chiara operazione di marketing, ha il suo perché. L atletica vera è un altra cosa, ma l esplorazione dei limiti umani ha da sempre grande fascino, in tutti i campi. Davvero le due ore sono possibili? Il dibattito mondiale, nelle scorse settimane, è stato acceso. Esperti e studiosi si sono divisi. Secondo i più, l attuale record del mondo del keniano Dennis Kimetto (2h02 57, Berlino 204) è destinato a essere migliorato. Ma il «muro», invece, difficilmente cadrà: limare 2 58 in una volta sola è un enormità. Anche solo ricordando che, per arrivare all attuale primato partendo da un tempo maggiorato degli stessi tre minuti (o poco più), sono serviti 8 anni e mezzo (il brasiliano Ronaldo Da Costa, il 20 settembre 998, sempre a Berlino, arrivò a 2h06 05 ). È intanto apprezzabile il fatto che per l iniziativa, grazie alle sue caratteristiche e di medie meteo ideali, sia stata scelta una località italiana. Là dove di solito rombano motori, domattina (su un circuito di 2.4 km da ripetere 7 volte e mezzo) toccherà ad atleti un po sognatori. ANTEPRIMA Oggi intanto, alle 9, nella milanese piazza Duomo, in una particolare anteprima col contorno di campioni annunciati quali Carl Lewis, Paolo Maldini, Marco Belinelli, Gimbo Tamberi, Alessia Trost e Bebe Vio, 334 runners parteciperanno a una staffetta di 42 km, provando ad abbattere il muro delle due ore. L idea, evidentemente, è contagiosa. a. b. TACCUINO Staffette miste alle Olimpiadi? La Iaaf ci sta pensando Staffette miste uomini-donne ai Giochi? L'amministratore delegato della Iaaf, Olivier Gers: «Il test sulla 4x400 ai Mondiali di Nassau è stato incredibile. Ci stiamo pensando». VIOLA E MAGNANI Le azzurre Gulia Viola e Margherita Magnani in gara al Payton Jordan Invitational di Palo Alto (California). Alle 5.35 di domani in Italia correranno un Entrambe, sulla pista della Stanford University, hanno centrato il personale: nel 205 e nel 206. FALDA 4.30 (si.g.) Un altra bella prova di Helen Falda, mercoledì ad Abilene (Usa): 4.30 nell asta, a 8 cm dal personale. PISTA EUROPA (si.g.) Anita Marton, 9.63 a Drazevina (Bos), è la leader mondiale 207 del peso. A Bar (Mont), Peso D: Marton A Brest (Bie). Martello D: Malyshik A Adler (Rus). Peso: Lesnoy Martello: Pronkin

56 SchermaR La scommessa 36 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA SPORTIVA Errigo, cuore e fioretto Il fidanzato come maestro Nessun tecnico famoso, la n. sceglie Simoncelli: «Non è soluzione di comodo» Marisa Poli D al divorzio traumatico con l ultimo maestro Giulio Tomassini, al matrimonio, per ora in vigore solo sulle pedane, con il fidanzato Luca Simoncelli, azzurro di fioretto. Arianna Errigo ha scelto chi la accompagnerà a fondo pedana per le prossime stagioni. «Sì, lavorerò con Luca, da tempo che mi segue a Frascati, la tappa di coppa del Mondo di Tauber è stata l esordio ufficiale, per fortuna sono salita sul podio come nelle altre 5 gare, mi sarebbe spiaciuto non farcela proprio alla sua prima volta a fondopedana, mi sarebbe spiaciuto perché stiamo facendo un ottimo lavoro» spiega Arianna Errigo. «Non è una scelta di comodo, certo, Luca (istruttore nazionale) è il mio fidanzato, ma da tempo mi dà un occhio. Non avrà l esperienza di altri a livello di lezione, ma ha tanti punti di forza, a partire dalla tattica». A DUE LAME Il progetto di qualificarsi per Tokyo anche con la sciabola procede spedito. La Arianna Errigo con Simoncelli BIZZI R«Continuo anche con la sciabola, dalla prossima stagione pretenderò di più» Errigo è impegnata nel primo ritiro con la nazionale di sciabola, all Acqua Acetosa. «Ero molto curiosa di vedere come funzionava. Sto facendo fatica, anche a livello mentale, ma è stimolante». A Frascati si allena di fioretto (con Luca) e di sciabola (con Lucio Landi) e le aspettative sono alte per la prossima stagione. «Questa mi è servita per capire come funziona, ma mi sono messa in gioco per vincere qualcosa di importante all Olimpiade o ai Mondiali. Dall anno prossimo inizierò a pretendere di più, voglio avere la mia scherma anche nella sciabola. Di certo mi ha già aiutato nel fioretto, sono più veloce con le gambe, vedo le azioni prima, aiutata dalla rapidità di questa arma». VETERANA Dopo l addio di Valentina Vezzali e la maternità di Elisa Di Francisca, la Errigo si è ritrovata nel ruolo di veterana nella squadra di fioretto.«fa un po strano, l ambiente ora è diverso soprattutto perché siamo tutte vicine di età. Per me è stato fondamentale avere davanti l esempio di Trillini, Di Francisca, Vezzali. Le mie compagne sanno però che io sono più pigra... Ho bisogno di trovare il divertimento di variare». La collaborazione con Luca Simoncelli, assicura la Errigo, non intralcia la vita di tutti i giorni. «Da sempre viviamo in simbiosi, a casa e nella sala di scherma. Siamo abituati a confrontarci e a discutere, ma a casa parliamo d altro». Intanto il sodalizio è sempre più stretto, anche fuori: «Finalmente a luglio dovrebbe essere pronta la nostra casa, la stiamo ristrutturando». E per il matrimonio fuori dalla pedana, l attacco è partito. «(ride)eh, sono qui ad aspettare...». Hockey ghiaccior Via al Mondiale Canada per tre L Italia punta solo a salvarsi Azzurri con appena 2 oriundi: domani la Slovacchia, ma la sfida è con la Lettonia S catta oggi, tra Parigi e Colonia (gironi da otto squadre, le migliori quattro ai quarti di finale, le peggiori retrocederanno), il Mondiale Top Division edizione n. 8. Il Canada, che ha vinto 9 degli ultimi 20 incontri iridati disputati, insegue il terzo titolo consecutivo, impresa da ultimo riuscita alla R.Ceca La Nazionale dalla foglia d acero ha tutte le carte in regola per centrare l obiettivo. La squadra affidata al 50enne Jon Cooper, da quattro stagioni allenatore dei Tampa Bay Lightning, composta unicamente da giocatori Nhl, ha talento da vendere. Più di quella che, tra nove mesi, disputerà l Olimpiade di Pyeongchang: i professionisti, in Sud Corea, non ci saranno. Sarà, in qualche modo, il leitmotiv di tutto il torneo, visto che tante sono le Nazionali che si avvalgono di atleti della Lega nordamericana. Ranking Iihf diramato ieri alla mano, alle spalle del Canada, il pronostico dice Russia, Finlandia, Stati Azzurri in Top Division dopo 3 anni RLa Danimarca, la rivale più debole, non può retrocedere Corsa sui baltici, molto più forti Uniti (visti martedì in amichevole a Milano), R.Ceca e Svezia. Sono, da tanti anni, le sei potenze del panorama mondiale. QUI ITALIA L Italia, che nel ranking è al 9 posto, torna sul palcoscenico iridato più prestigioso dopo tre anni. Esordirà domani (ore 6.5, diretta Fox Sports) quando, alla Lanxess Arena di Colonia (stadio da spettatori), affronterà la Slovacchia in una delle tante sfide impossibili alle quali è chiamata. C è da centrare quella salvezza mancata nelle ultime quattro occasioni (2008, 200, 202, 204). L obiettivo è ancor più arduo perché la Danimarca, l avversaria più debole del girone, ospitando l edizione 208, non potrà retrocedere. Il confronto, ipoteticamente, sarà quindi contro la Lettonia, tredicesima forza mondiale. Il Blue Team di Stef Mair, mai così «made in Italy» (due soli gli oriundi in rosa a questo Mondiale) conta sui 25 giocatori annunciati prima del match con gli Stati Uniti: con Andreas Bernard portiere titolare, Zanatta e Larkin nella prima linea difensiva e Frigo, Anton Bernard e Insam in quella offensiva (più Trivellato e Mantinger riserve a casa). Il bilancio delle premondiali? 0-5. Sarà davvero durissima. a.b. Oggi - A Colonia: Russia-Svezia; Germania-Stati Uniti (nel girone anche Slovacchia, Lettonia, Danimarca, Italia). A Parigi: Finlandia-Bielorussia; Canada-R.Ceca (nel girone anche Svizzera, Norvegia, Slovenia e Francia). PLAYOFF NHL Così mercoledì nelle semifinali di Conference dei playoff Nhl. Eastern: Pittsburgh-Washington 3-2 (serie 3-). Western: Anaheim-Edmonton 4-3 t.s. (serie 2-2). Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/ , fax 02/ Si precisa che ai sensi dell Art., Legge 903 del 9/2/977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.96/03). AMMINISTRATIVO contabile si offre a studi commercialisti, co.ge, Iva, ammortamenti, chiusura bilancio civile, intrastat, estero, invii telematici, contratti Milano. ASSISTENTE direzione, pluriennale esperienza multinazionali, ottima autonomia organizzativa, affidabilità, fluente inglese. Milano e provincia COMMERCIALE 5 lingue trentennale esperienza trasporti esamina proposte anche ufficio acquisti CONTABILE esperienza ultradecennale co.ge/cli-for, Iva, banche. 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57 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TUTTENOTIZIE BILIARDO TRIS ITALIA Tre vittorie dell Italia del c.t. Stefano Gibertoni agli Europei di Brandeburgo (Ger). Nella carambola oro di Marco Zanetti e argento under 7 di Alessio D Agata. Nei Cinque Birilli oro di Matteo Gualemi e della squadra completata da Quarta, Buta e Di Renzo). IPPICA Proseguono gli incontri tra Snaitech e sindacati (e.lan.) Prove tecniche di dialogo tra lavoratori e Snaitech, lungo la direttissima Milano-Roma. Diverse le sedi di dialogo e confronto, dopo le audizioni dei giorni scorsi a Palazzo Marino e al Pirellone, e all esito soprattutto dell importante riunione di martedì nella Capitale. I sindacati chiedono il congelamento della procedura di esuberi di 20 persone, annunciata dalla proprietà degli ippodromi di Milano e Montecatini a inizio marzo. Interlocutoria, al momento, la risposta di Snaitech, che si è riservata di decidere entro domani, accogliendo in ogni modo la proposta di un fitto calendario di incontri, funzionali all approfondimento delle trattive. Fino a martedì prossimo, attività regolare in tutti gli ippodromi del gruppo. OGGI QUINTE A ROMA (e.lan.) Handicap per anziani impegnati sui 200 metri della pista dritta di Capannelle (inizio convegno ore 4.50). Tra i 4 al via scegliamo Pramani (6), Terre Brune (), Sharara (0), Zittozitto (4), Stright Way (7), Potala (8). Si corre anche: Tr. Follonica (5.5), Milano (5.30), Napoli (5.35). KARATE Agli Europei quattro azzurri in finale per l oro Avvio esaltante per la Nazionale Italiana agli Europei di Karate a Kocaeli (Turchia). Nella prima giornata gli azzurri conquistano 4 finali per l oro e 2 per il bronzo. Sara Cardin, campionessa europea in carica (55 kg), conquista la sua 5 a finale dopo aver eliminato in semifinale con un netto 6-0 la francese Thouy, campionessa del mondo, combattendo con la guardia mancina per uno strappo al polpaccio subito durante la preparazione. Sabato troverà la turca Yakan. La sorpresa arriva dal 20enne Simone Marino - cat kg - che dopo aver conquistato due bronzi europei giovanili si affaccia con grande personalità fra i Seniores. In finale è atteso dal turco Enes. Combatterà per l oro anche Luigi Busà, 75 kg, che sabato in finale si troverà di fronte l ucraino Horuna. Va in finale per il bronzo passando dai ripescaggi Andrea Crescenzo, 60 kg. Nel kata individuale Viviana Bottaro sfiderà la spagnola Sanchez per l oro. Andrà a caccia di una medaglia anche Mattia Busato che gareggerà per il bronzo. Oggi le gare a squadre. Simone Marino, 20 anni TENNIS Errani e Schiavone: semifinale a Rabat Fognini subito fuori Il ligure esce al 2 turno a Monaco, Lorenzi battuto a Istanbul e la Giorgi perde a Praga Sara Errani ha compiuto 30 anni il 29 aprile, è numero 02 EPA L aria del Marocco giova alle tenniste italiane impegnate nel torneo di Rabat (250mila dollari, terra rossa). Sara Errani e Francesca Schiavone hanno infatti conquistato un posto in semifinale. La 30enne romagnola, numero 02 Wta, ha sconfitto in due set l australiana Daria Gavrilova, numero 26, e testa di serie numero 3. Ora ad attendere Sara c è Anastasia GIUNTA CONI (v.p.) Si avvicinano gli Internazionali d Italia e il tennis si prende un po della copertina della giunta Coni, l ultima prima delle elezioni dell maggio. Giovanni Malagò ha infatti ufficialmente lanciato la candidatura di Torino per ospitare per tre anni l eventuale nuovo format delle finali di Davis e Fed Cup. L Itf, la federazione internazionale del tennis, deciderà infatti il 4 agosto in Vietnam se cambiare la formula, scegliendo una sede neutra per la disputa delle due finali (ma i giocatori non sarebbero particolarmente entusiasti della novità). Se fosse approvato il cambiamento Federtennis e Coni Servizi proporrebbero Torino, chiamata a sfidare un altra città che ha ospitato i giochi olimpici invernali: Sochi. Malagò è convinto delle possibilità italiane: «Torino ha un impianto su misura ed è ben collegata». Per il resto, nessun colpo di scena sui vari casi federali. Tutto come previsto: i «Nuove» Davis e Fed Cup Malagò candida Torino Le finali sarebbero ospitate al palasport olimpico LAPRESSE presidenti di scherma (Scarso) e tiro a segno (Obrist) aspettano il via libera rispettivamente dalla prefettura di Roma e dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di nomina. Se i documenti non arriveranno, non voteranno. Quanto alla canoa, ieri la nuova Corte d appello federale ha affrontato il caso delle elezioni contestate: una decisione è attesa per le prossime settimane. Sulla danza sportiva, si aspetta che il caso - l ipotesi di un coinvolgimento della gestione di un ex presidente radiato - sia discusso dagli organi della giustizia sportiva. Intanto è stata approvata la modifica che aprirà la strada a un bando che porterà alla creazione di una super classe arbitrale con criteri di trasparenza e di terzietà. Infine l atletica. Malagò è scettico: «La Federazione europea vuole riscrivere i primati? Personalmente mi chiuderei in una stanza e troverei un sistema, una soluzione per non buttare il bambino con l acqua sporca». Pavlyuchenkova, numero 6 del mondo. Si tratta del sesto confronto fra le due, con la russa in vantaggio per 3 a 2 avendo vinto l ultimo in ordine di tempo a Madrid nel 205, in tre set. Passa in tre set Francesca Schiavone, la 36enne milanese, numero 00 Wta, in gara con una wild card, ha battuto, la tedesca Tatjana Maria, numero 04. In semifinale la Schiavone, alle prese con un problema alla schiena affronterà la statunitense Varvara Lepchenko, numero 73. Francesca è preoccupata per la schiena che la costringe a giocare con una fascia dall inizio del torneo:«vedrò il dottore, spero di risolvere il fastidio ed essere in campo per la semifinale». Fuori invece Camila Giorgi nei quarti di Praga (R. Cec, 250mila dollari, terra). Camila ha ceduto per 7-6(0) 7-6(6), alla tedesca Mona Barthel, numero 82. CIAO FABIO L imminente paternità deconcentra Fabio Fognini che è uscito dal torneo di Monaco (Ger, euro, terra rossa) alla prima partita. Il 29enne numero 29 del ranking mondiale, che ha avuto un «bye» all esordio, è stato battuto in poco più di un ora dall argentino Guido Pella, numero 58. L ultimo confronto tra i due risaliva a febbraio sulla terra di Buenos Aires - singolare decisivo della sfida di Coppa Davis tra Argentina ed Italia - vinta da Fabio in cinque set rimontando uno svantaggio di due set e di un break nel terzo. Ma ieri l esito è stato diverso e molto più rapido. No va meglio a Paolo Lorenzi a Istanbul (Tur, euro, terra) battuto all esordio nel secondo turno dal serbo Laslo Djere, numero 53 del ranking mondiale. f.co. Risultati. A Rabat, quarti: ERRANI b. Gavrilova (Aus) 7-6(5) 6-4; SCHIAVO- NE b. Maria (Ger) A Praga, quarti: Barthel (Ger) b. GIORGI 7-6(0) 7-6(6). A Monaco, 2 turno: Pella (Arg) b. FOGNINI A Istanbul, 2 turno: Djere (Ser) b. LORENZI GOLF Molinari show al Wells Fargo primo giro in 66 Quattro top ten e altrettanti piazzamenti tra i primi 20 in dodici gare non sono un caso. Francesco Molinari, al rientro da due settimane di riposo, è tornato in campo in uno degli appuntamenti clou del Pga Tour il Wells Fargo Championship che si gioca a Eagle Point Golf Club di Wilmington nel North Carolina. Un riposo che deve avergli fatto molto bene visto che ieri, a poche buche dal termine del primo giro, era in testa alla classifica con uno straordinario giro in 66, ovvero sei colpi sotto il par. Otto birdie e due bogey per l azzurro che si è messo alle spalle anche il rientrante Dustin Johnson, numero del ranking mondiale e dominatore dall inizio della stagione, e fermo dalla fine di marzo per colpa di una caduta dalle scale di casa che gli ha precluso la partecipazione al Masters per cui era il principale favorito. I problemi alla schiena sono risolti per Johnson che ha già centrato 3 titoli in stagione. Il montepremi è di euro. Francesco Molinari, 34 anni BASEBALL VIA ALLA SECONDA FASE DELLA REGULAR SEASON (m.c.) Nettuno debutta nella seconda fase della regular season senza il lanciatore Usa Carnes, infortunato al gomito. Derby per Bologna, San Marino rischia con un Rimini che vale più dell attuale 208 di media nel box. Padova, a senza stadio (chiuso per problemi di sicurezza), gioca gara a Vicenza. 2a fase, turno. Oggi, 20.30: a Vicenza, Tommasin Padova-Novara, UnipolSai Bologna-Parma Clima, Rimini- San Marino; domani: 6-2, Recotech Sesto F.-Angel Service Nettuno; 20, San Marino-Rimini; 20.30, Novara-Padova, Parma-Bologna. Classifica: San Marino 000 (6-0); Bologna e Nettuno 833 (5-); Novara 500 (3-3); Parma e Rimini 333 (2-4); Padova 67 (-5) ; Sesto F. 0 (0-6). BOXE ADDIO GALLI (r.g.) E morto a Novate Milanese (Mi) dove risiedeva, a 79 anni, Renato Galli (24-33-), professionista dal 960 al 72, nel 968 vinse il tricolore piuma, battendo Girgenti. Nel 963 fece un tournee in Australia facendosi apprezzare dal pubblico locale. I funerali domani alle 5 presso la chiesa parrocchiale di Novate. EUROPEO (r.g.) A Madrid (Spa), il locale Mariano Hilario (6-5) e Hadiuah Mohoumadi (Fra. 2-4-) si contendono il vacante europeo supermedi. Nel 205, sempre a Madrid, il francese guidato dalla OPI di Cherchi, battè Hilario per KO aggiudicandosi l europeo, poi perduto contro l inglese Callum Smith. IPPICA IERI (e.lan.) A Bologna, vittoria a buona quota per Soho Dei Greppi (E. Fiaschi). Soho Dei Greppi, 2 Platone Gso, 3 Super Op, 4 Seta Pura Spin, 5 Ramirez Bi. Tot.:7,9; 2,4,,36, 2,67 (23,24). Quinté: Euro 859,73. Quarté: Euro 244,5. Tris: Euro 24,09. LOTTA EUROPEI A Novi sad (Ser). Stile libero uomini. 6 kg:. Khinchegashvili (Geo), 2. Chakaev (Rus), 3. Frangulyan (Arm) e Perpelita (Mol). 74:. Demirtas (Tur), 2. Suleymanov (Aze), 3. Gadzhimagomedov (Rus) e Grigoryan (Arm). Donne. 55:. Dudova (Bul), 2. Andreeva (Rus), 3. Riviere (Fra) e Kolesnik (Aze). 75:. Adar (Tur), 2. Nemeth (Ung), 3. Mae (Est) e Saenko (Mol). NUOTO LIMA QUARTO (m.can.) Quarto tempo dell anno (dietro a Martinenghi) nei 50 rana per Felipe Lima (27 0) nelle batterie dei trials brasiliani. PARALIMPICI BASKET: CHAMPIONS CUP CANTÙ ALLE F4 (e.san) La Mia Briantea84 è volata a Tenerife per giocarsi la Final 4 di Champions Cup. In semifinale, i biancoblu allenati da coach Marco Bergna affronteranno i tedeschi del Lahn-Dill, la prossima squadra di Brian Bell, ancora in forza a Cantù ma che l anno prossimo cambierà casacca. L altra semifinale è quella tra i campioni in carica di Madrid e i tedeschi del Thueringen. Sabato alle 8 la finale per il bronzo, mentre alle 20.5 per la Coppa. RUGBY FESTUCCIA: RITIRO A FINE STAGIONE Carlo Festuccia, 37 anni il 20 giugno, primo in classifica in Premiership con i Wasps, annuncia il ritiro a fine stagione. Il tallonatore aquilano in maglia azzurra ha collezionato 54 caps, quello di debutto con una meta decisiva nella prima storica vittoria dell Italia contro il Galles, nel Sei nazioni E stato in nazionale fino al 202. A livello di club ha militato con Gran Parma, LA DALLAPÈ E DIVENTATA MAMMA E nata a Trento Ludovica, primogenita di Francesca Dallapè e Manuel Panzolato. A differenza della compagna del sincro Tania Cagnotto (che il 3 farà l ultima gara) Francesca avrebbe propositi di rientro. Crociati, Racing e Zebre. Ho avuto il privilegio - dice Festuccia - di giocare tutti i più importanti tornei del rugby (Mondiale, Sei nazioni, Pro 2, Premiership, Top 4), di essere stato a fianco di grandi campioni, ma soprattutto di avere rappresentare il mio Paese». Ha annunciato il ritiro internazionale anche il capitano della Georgia Mamuka Gorgodze, 32 anni, seconda e terza linea, 7 caps, debutto in nazionale nel 2003 proprio come Festuccia. Ha disputato tre Coppe del Mondo (2003, 2007, 205). Continuerà a giocare a Tolone nel Top 4. BERBIZIER (i.m.) L ex ct dell Italia Pierre Berbizier sarà per i prossimi due anni il gm del Bayonne, appena retrocesso in ProD2, dove ritroverà Cittadini. MINI RUGBY A TREVISO (e.sp.) Nel fine settimana a Treviso si svolgerà la 39 edizione del Torneo Mini Rugby Città di Treviso, l ex Trofeo Topolino. SCHERMA FIORETTISTI IN COPPA Da oggi a domenica a San Pietroburgo azzurri in pedana per la coppa del Mondo di fioretto. In gara oggi nelle qualificazioni Andrea Baldini, Edoardo Luperi, Lorenzo Nista, Valerio Aspromonte, Andrea Baldini, Alessandro Paroli, Damiano Rosatelli e Francesco Trani. Già nel tabellone principale Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alessio Foconi e Andrea Cassarà. Domenica la prova a squadre. SPADISTE A RIO Le azzurre della spada saranno impegnate da oggi a domenica nella tappa di coppa del Mondo di Rio de Janeiro. Per Rossella Fiamingo (già qualificata al tabellone principale) è il ritorno sulle pedane dell argento olimpico dell estate scorsa. Oggi selezioni per Boscarelli, Clerici, Ferrari, Marzani, Navarria, Rizzi e Santuccio. TUFFI DE ROSE MONDIALE (al.f.) Alessandro De Rose, con il 0 posto ottenuto in coppa del Mondo di tuffi dalle grandi altezze ad Abu Dhabi, è il primo tuffatore a staccare il pass per i Mondiali. Dopo i Tricolori di Torino, gara di addio di Tania Cagnotto, verrà ufficializzata la nazionale per Budapest. VELA TRE GOLFI (r.ra.) Parte oggi a mezzanotte da Napoli la 63 edizione della Regata dei Tre Golfi, prova di altura di 50 miglia ( Napoli - Ponza - Li Galli - Capri) evento di apertura della Rolex Capri Sailing Week. 7 gli scafi al via tra i favoriti per la vittoria finale Cippa Lippa Rosso di Paolo Gamucci e Gaetana2 di Riccardo Pavoncelli. Record da battere 6 h tempo reale sul sito rolexcaprisailingweek.com.

58 AltriMondiR 38 VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL FATTO DEL GIORNO LA LEGGE CONTROVERSA La protesta dei deputati leghisti dopo il via libera alla Camera della legge sulla legittima difesa LAPRESSE La licenza di sparare ai ladri di notte basterà a garantire la legittima difesa? Polemiche dopo il via libera della Camera al ddl rafforzato Contestazioni da destra e sinistra. La maggioranza: «Svolta» di GIORGIO DELL ARTI gda@vespina.com Il mondo politico, gli intellettuali, i giudici e gli avvocati sono chiamati a un grande dibattito nazionale, al termine del quale avremo finalmente capito che cos è la notte. Mi sembra una brutta giornata. No, la legge sulla legittima difesa appena approvata dalla Camera, e che aspetta adesso l esame del Senato, stabilisce che chi è aggredito in casa e spara e magari uccide è senz altro dalla parte della ragione solo se il fatto è avvenuto di notte. Tutt al contrario sarà posto sotto inchiesta e indagato, specialmente per capire se era davvero in un «grave stato di turbamento psichico», se l ammazzamento o il ferimento sono avvenuti di giorno. Quindi la discussione è aperta: che cosa si intende, esattamente, per «notte»? 2 Via, la smetta. No, sono di quelle questioni per le quali i nostri avvocati e i nostri politici vanno in brodo di giuggiole. Sono le 2.59 e mi entra uno in casa. Ci sono i bambini piccoli, mi spavento e lo ammazzo. Le 2.59 sono notte o non sono notte? Magari sono notte al Nord e non sono notte al Sud. Oppure: se non sono notte le 2.59 saranno almeno notte le 22.00? I nostri padri del Medio Evo s accapigliavano intorno al sesso degli angeli, e allo stesso modo oggi ci toccherà affrontare la questione della notte o non notte. 3 Badi che la cosa la so anch io: in Francia c è una legge che concede l attenuante proprio quando l ammazzamento da parte dell aggredito in casa avviene di notte. Le risponderebbe il più semplice degli uomini: se lei vede uno che si butta dalla finestra, si butta dalla finestra anche lei? C è poi da farla così lunga con i francesi? Si rende conto che uno di quei due che abbiamo visto l altra sera sarà tra poco presidente della Repubblica, e con un sacco di poteri? 4 Sarebbe ora che la facesse finita e raccontasse bene il fatto. Il fatto è questo: è capitato troppe volte che un ladro penetri in una casa o in un magazzino o in una attività commerciale, che il padrone di casa o del magazzino o dell attività lo scopra, e che poi - secondo sequenze diverse - lo ammazzi. L uomo che ha sparato per difendersi dall incursione rischia parecchio e anche se i dati forniti proprio ieri dal sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore mostrano che «le vittime indagate sono in tutto 23, di cui il 90% assolte», resta il fatto che almeno una quindicina sono condannate, spesso non solo alla galera ma anche a risarcimenti cospicui. Col che si continua a dare la sensazione che lo Stato tuteli meglio il malvivente del cittadino onesto. Il Pd ha preparato un testo frutto di sofferenze e compromessi, al suo interno e con l alleato Alfano. La nuova legge (che, ripeto, deve ancora essere approvata dal Senato) dice che la legittima difesa può essere riconosciuta alla vittima «come reazione a un aggressione commessa in tempo di notte». O anche per «il grave turbamento psichico» che si può verificare «in situazioni di pericolo per la vita, per l integrità fisica, per la libertà personale o sessuale». In definitiva, notano i giuristi (per esempio Carlo Federico Grosso), la legge risulta inutile, perché la vittima che s è difesa sparando sarà comunque sottoposta a indagine o per la faccenda della notte o per stabilire se era gravemente turbata nella psiche. L unico fatto veramente nuovo è che se, per caso, al termine di un procedimento inevitabile, sarà assolto, tutte le spese legali saranno a carico dello Stato. 5 Com è andata la votazione? I sì sono stati 225, 66 i no e gli astenuti. Hanno votato a favore Pd, Ap, Civici e innovatori. Contrari M5S, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d Italia, Mpd, Sinistra Italiana-Possibile. Cioè i contrari stanno sia a destra che a sinistra. A sinistra per una questione antica di garantismo assoluto («È un pastrocchio del Pd e un arretramento sul piano della civiltà giuridica», ha detto Francesco Laforgia, capogruppo dei bersaniandalemiani di Mdp); a destra perché, a parer loro, la legge «è poco, troppo poco». Berlusconi, all inizio favorevole, poi ha votato contro. Salvini - che non è eletto alla Camera - s è sistemato a Montecitorio in tribuna e al momento della votazione s è messo a gridare «Vergogna! Vergogna!» rivolto all aula. I commessi l hanno portato via e lui ha tenuto il suo comizio all esterno: «Questa legge è l ennesimo affronto di un governo clandestino che arma i ladri e non difende i cittadini: quando la Lega sarà al governo farà una legge seria». Lo ascoltavano leghisti che indossavano magliette con la scritta «La difesa è sempre legittima» o «Io sto con le vittime». Dall altra parte, Walter Verini, del Pd, ha detto: «Si tratta di un provvedimento serio a tutela dei cittadini, che irrobustisce il concetto di legittima difesa ma all interno dei princìpi della civiltà giuridica e della Costituzione». Bastava solo che aggiungesse: di notte. NOTIZIE TASCABILI I CONTI ITALIANI La pagella Ue sulla manovra: «Funziona» La Ue dà il primo via libera alla manovra correttiva presentata dal governo italiano per consolidare i conti. Ma appena incassato l ok di Bruxelles, il ministero dell Economia Pier Carlo Padoan, in compagnia degli omologhi spagnolo, portoghese e francese, ha chiesto alla Commissione di considerare con più attenzione nella valutazione dei bilanci nazionali elementi come la bassa crescita nominale, gli effetti della crisi sul lavoro, i rischi legati al neoprotezionismo. Il primo giudizio positivo è arrivato per bocca del vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis: «A prima vista», la correzione «sembra funzionare. Ma la valutazione è complessa». Il giudizio definitivo della Ue è previsto comunque per metà mese. ORA IL TESTO VA IN SENATO IL COMMISSARIO Alitalia, Gubitosi: «Prestito di 6 mesi sarà sufficiente» Alitalia ha mila dipendenti AFP «Serve un partner industriale ma i 600 milioni di prestito sono sufficienti per sei mesi». Lo ha detto Luigi Gubitosi, commissario straordinario di Alitalia: la compagnia, una volta depurata da una «serie di elementi negativi», tornerà «competitiva». Per quanto riguarda il personale «la soluzione non sarà indolore»: il primo atto riguarderà invece la rinegoziazione dei contratti per il carburante, su cui potenzialmente si possono risparmiare «28 milioni». Il presidente Donald Trump saluta due suore alla Casa Bianca AP Obamacare, Trump esulta Primo sì alla controriforma La Camera Usa ha approvato un testo che abolisce e sostituisce la riforma sanitaria di Barack Obama. «L Obamacare è stata una catastrofe, ora è morta esulta Donald Trump : è un grande piano e sono fiducioso che passerà anche al Senato». Secondo alcuni calcoli, fino a 5 milioni di americani potrebbero ora perdere la copertura sanitaria, che riduce le garanzie ai cittadini già malati nel momento di stipulare l assicurazione sanitaria. Di contro, vengono previsti fondi pubblici per coprire i costi dei pazienti con le spese mediche più costose. Ieri Trump ha anche firmato un ordine esecutivo che prevede un «alleggerimento degli obblighi» per le organizzazioni che obiettano per motivi religiosi. Intanto il presidente prepara una trasferta importante: il 24 maggio sarà a Roma per incontrare il papa e il presidente Sergio Mattarella. Nello stesso viaggio, Trump andrà in Arabia Saudita, in Belgio, in Israele e al G7 di Taormina, in Sicilia (26 e 27 maggio). VELENI PRESIDENZIALI Francia, lancio di uova contro la Le Pen Dopo lo scontro in tv Macron denuncia la rivale per falso sul presunto conto offshore alle Bahamas M ancano due giorni alle presidenziali e in Francia il clima è sempre più incandescente. Del resto lo scontro pubblico tra i due candidati di due sere fa, condito da attacchi, offese e rissa sfiorata, non poteva certo aiutare. Ieri Marine Le Pen, candidata dell estrema destra, è stata contestata a colpi di uova al suo arrivo a Dol-de-Bretagne, in Bretagna, al grido di «fuori i fascisti». Non solo. La procura di Parigi ha aperto un indagine preliminare dopo l esposto del candidato di En Marche!, Emmanuel Marine Le Pen in Bretagna, durante la protesta a colpi di uova REUTERS Macron, per «falso e propagazione di false notizie destinate ad avere un influenza sul voto» in seguito alle insinuazioni della Le Pen, proprio durante il dibattito televisivo, su un presunto conto occulto alle Bahamas. La leader del Front National, rispondendo a Macron che ricordava le inchiesta giudiziarie in cui è coinvolta, aveva detto: «Spero che non si venga a sapere tra qualche giorno o qualche settimana che lei ha un conto offshore alle Bahamas!». Ma ieri mattina ha abbassato il tiro: «Non ho prove che Macron abbia un conto offshore alle Bahamas. Non era un insinuazione, ma una domanda, si ha ancora il diritto di farne?». La risposta spetta ora alla procura. SONDAGGI Ma quella di ieri è stata anche la giornata deli effetti sugli elettori del duello televisivo, seguito in diretta da circa 6,5 milioni di francesi. Secondo i primi rilevamenti a vincere è stato Macron, che ieri ha ricevuto anche l endorsement di Obama. Uno studio realizzato dall Istituto Ifop-Fiducial per Paris Match ha rilevato che il trentanovenne europeista ha al momento il 6% (+% dopo mercoledì sera) contro il 39% (-%) della Le Pen. Lo stesso sondaggio sottolinea che il 47% degli intervistati ritiene che Macron abbia fatto meglio, solo il 20% si è espresso per la leader del Fn, mentre gli altri non si sono espressi. In un altro studio realizzato per la tv Bfm, su un campione di 4000 persone, Macron ha vinto secondo il 63% degli intervistati, mentre Le Pen ha prevalso per il 34%. IL PRINCIPE FILIPPO IN PENSIONE «STOP AGLI IMPEGNI PUBBLICI» Giornata agitata ieri intorno a Buckingham Palace. La notizia di una riunione di emergenza ha fatto pensare prima alla possibile abdicazione della regina, poi (per il tabloid «The Sun») alla morte del suo Filippo. Ma la verità è un altra: il principe Filippo, marito di Elisabetta II, «non avrà più impegni pubblici a partire dall autunno di quest anno. Nel prendere questa decisione, il duca ha il pieno sostegno della regina» che invece «continuerà a rispettare del tutto il programma di impegni ufficiali con il sostegno dei membri della famiglia reale». Lui, 96 anni a giugno, ci ha scherzato su: «Non mi reggo più in piedi».

59 AltriMondiR VENERDÌ 5 MAGGIO 207 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 Nel 207, secondo il Viminale, sono approdati in Italia migranti: più 35% in un anno LAPRESSE Inchiesta scafisti-ong Il Csm difende Zuccaro E indaga anche Trapani Appoggio al pm di Catania ma il Consiglio chiede più riserbo L organizzazione maltese: «Mai in acque libiche senza permessi» Francesco Rizzo M artedì era arrivato l allarme di Sos Méditerranée, una delle Ong impegnate nel soccorso in mare dei migranti: «A causa dei ripetuti attacchi di Frontex, Gasparri, Di Maio e del magistrato di Catania, le donazioni sono crollate verticalmente». I sospetti di presunti rapporti fra Ong e mercanti di uomini danneggiano senza distinzioni: e quindi, l inchiesta deve avere «ogni sostegno possibile» ma nell adeguato riserbo. È il messaggio che il Csm invia al procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, protagonista dell indagine Ong-scafisti. Zuccaro, che ha parlato dei suoi sospetti sui giornali e in tv ma ieri ha glissato («il tempo delle interviste è finito»), verrà ascoltato il 9 maggio ma intanto la sua vicenda spinge i vertici della magistratura ad aprire pratiche per «definire con urgenza linee guida nel rapporto con i media» per evitare «dichiarazioni ed esternazioni» da parte di magistrati che hanno creato «sconcerto» nell opinione pubblica e polemiche politiche. Tema ben precedente a questo caso, in realtà. Zuccaro non corre il rischio di un trasferimento ma è stata avviata una istruttoria e il Csm potrebbe avviare una pratica a tutela del magistrato. AUDIZIONI Non solo Catania, tuttavia: la Commissione Difesa del Senato convocherà anche il procuratore di Trapani, in merito sempre a una Ong. Ieri la stessa Commissione ha ascoltato la maltese Moas, la più sospettata tra le organizzazione non governative, che smentisce donazioni dal multimiliardario George Soros o contatti con gli scafisti e precisa: «Siamo entrati in acque libiche per interventi di soccorso, ma sempre su indicazione della Guardia costiera». Conferma il comandante generale delle Capitanerie di Porto, l ammiraglio Vincenzo Melone: «Ci troviamo a effettuare interventi di soccorso in un milione e 00 mila kmq, metà del Mediterraneo. Le Ong ci aiutano, la priorità sono le vite umane». E, nel 207, le persone salvate sono state (dato del Viminale), +35% sul 206. Nel 90% dei recuperi del 207, le Ong avrebbero individuato direttamente i barconi: lo dice Frontex, che però ribadisce: «Non abbiamo mai accusato le Ong di collusione con i trafficanti». E Medici senza Frontiere annuncia azioni legali «contro chi ci diffama. Frontex? Riceve finanziamenti Ue ed è inefficace. Quindi accusa altri». L ACCORDO Google versa 306 milioni al fisco italiano Con un versamento da oltre 306 milioni di euro, Google ha risolto le potenziali controversie con il fisco relative al periodo tra il 2002 e il 205. Dal punto di vista penale è stata chiusa mesi fa a Milano un inchiesta per una presunta evasione fiscale a carico di alcuni manager del gruppo. L accusa era che Google facesse risultare sede fiscale della società l Irlanda e non l Italia. L Agenzia delle Entrate annuncia «accordi preventivi per la corretta tassazione in Italia, in futuro, delle attività riferibili al nostro Paese». Google è nata nel 997 AP NUOVA EPIDEMIA Casi di morbillo quintuplicati rispetto al 206 Cresce la preoccupazione per la diffusione del morbillo. Ad aprile i casi in Italia sono stati 385, cinque volte quelli che si sono registrati nello stesso mese del 206 (76). «Sono dati preoccupanti dovuti alla disinformazione sui vaccini», ha detto il ministro della Salute Lorenzin. Morbillo: 385 casi ad aprile DA LUNEDÌ SU RAI Il commissario Kim «Grazie a Maltese porto un eroe in tv» Kim Rossi Stuart, 47 anni, mancava dalla televisione dal 2004 Rossi Stuart torna con la nuova fiction anti-mafia: «Mi sono ispirato a Ninni Cassarà» Elisabetta Esposito ROMA H a sempre vissuto il lavoro di attore come una missione, «sperando abbia una funzione sociale e etica». Anche per questo Kim Rossi Stuart non si è mai adagiato nei panni del bello, selezionando sempre i ruoli e non cadendo nello svilimento commerciale dell onnipresenza. Anche per questo Kim Rossi Stuart ha scelto oggi di tornare in tv, diventando Maltese, il commissario di Trapani protagonista della nuova fiction di Rai, prodotta anche da Palomar come Montalbano e diretta da Gianluca Maria Tavarelli, che andrà in onda da lunedì 8 maggio per quattro prime serate. «Questo personaggio rientra in pieno nel mio discorso continua l attore e regista, in questo caso si tratta di un eroe positivo in un momento in cui sembra più facile promuovere il male». Mancava dalla tv da 3 anni e ora confessa: «Mi ero avvicinato a questo progetto con leggerezza, pensavo: Vado a riposarmi su un set televisivo. Poi ho letto la sceneggiatura e mi sono trovato addosso un meraviglioso macigno, la storia di un essere umano disposto a sacrificare la propria esistenza per la sua vocazione. Ho aperto Google per studiare i commissari della Sicilia degli Anni 70 come il mio Dario Maltese e ho scoperto di sapere molto poco di certi eroi nazionali del passato recente. Uomini come Ninni Cassarà, che di certo è stato uno dei miei punti di riferimento, così come Mauro Rostagno lo è stato per Francesco Scianna, che qui interpreta un giornalista in cerca di verità. Entrambi hanno pagato con la vita. Di fronte a un esempio così alto e commovente è scattato per me un percorso quasi liturgico». I DUBBI SUL SEQUEL La mafia emerge lentamente, volutamente subdola, scena dopo scena. Qualcuno paragona Maltese a La Piovra, Rossi Stuart evita di accostare Maltese al mitico commissario Cattani, ma dice: «Questa fiction ha un taglio drammatico, quello classico del giallo e poliziesco, con un grande impegno civile». La Rai già accenna a un probabile sequel, lui però glissa: «Non voglio cedere ai meccanismi di profitto economico, scadendo in logiche commerciali. Se lo farò, sarà perché possiede ancora il senso morale che ha oggi». OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI CONSIGLI LO SPORT IN TV 2/3-20/4 ARIETE 7- Il lavoro premia la cura del dettaglio, l operosità, l umiltà. E cose grosse si stagliano all orizzonte. Bene fitness, attività fisica e epiloghi fornicatori. 23/9-22/0 BILANCIA 6 Gli impegni implicano un cicinìn di fatica. Però li sbrigherete tutti. E con soddisfazione, anche. S ampliano la vita sociale e quella suina. GAZZA METEO a cura di 3BMETEO.COM 2/4-20/5 TORO 8 Il vostro umore migliora. E tutto sa di successo nel lavoro, in amore, in fatto di soldi. La fornicazione appaga, fors anche toccando livelli record. 23/0-22/ SCORPIONE 7+ I vostri successi sono solidi, oggi, in tutti gli ambiti del quotidiano. Gli amici v appoggiano concretally, ma ondula e penzola l amor-fornicazion. 2/5-2/6 GEMELLI 6- Fitti giri di filo spinato vi avvolgono. Per autodifesa. Occhio, perché così vi infilzate da soli gli zebedei come involtini. Siate fattivi, non ispidi. 23/ - 2/2 SAGITTARIO 6- Ei fu, dato il mortal sospiro, lo zebedeo s accasciò. Ussignùr, siate più ottimisti, state calmi e non commetterete azzardi. Neppure suini, please. OGGI DOMANI Milano MAX 2 MIN 8 Roma MAX 22 MIN Milano MAX 20 MIN 3 22/6-22/7 CANCRO 7+ La Luna agevola trasferte, colloqui, lavoro e tutto quanto fa brio. La faccia di glutei vi è utile, l ormon esige: don t do ears of mercant. 22/2-20/ CAPRICORNO 7,5 I piani della giornata riescono. E un progetto si realizza, a breve o a lunga gittata che sia. C è pure euforia fornicatoria. Giustificatissima. 23/7-23/8 LEONE 7- Il denaro potrebbe arrivare. O essere investito proficuamente. Il lavoro sembra rassicurarvi, voi siete fantasiosi. Suinally too. Beato chi vi fornica 2/ - 9/2 ACQUARIO 6 Questioni di soldi vi rendono forse sfigocupi. E inclini a epilare a strappo gli zebedei altrui, coi lamenti. State su. E fornicate, ché vi ritempra. 24/8-22/9 VERGINE 6,5 La Luna realizza un vostro desiderio, ma vi fa anche sclerare un cicinìn. Controllatevi. L amor vi fa gongolar, la fornicazion is a true ciofec. 20/2-20/3 PESCI 5,5 I rapporti si tendono. Pure perché forse sclerate troppo. Occorrono calma e faccia di glutei. L amor è scarso di piccioncinate. E poco suino. DOPODOMANI Roma Milano Roma MAX 25 MIN 2 MAX 25 MIN MAX 2 MIN 4 «A PROPOSITO DI STEVE» IL CRUCIVERBA NON RISOLVE I SENTIMENTI Mary Horowitz (Sandra Bullock), autrice di parole crociate per un quotidiano, incontra un cameraman televisivo e si innamora. Dopo aver tentato di tutto per conquistarlo, non le rimane che un ultima chance, inseguirlo durante le sue trasferte di lavoro. Rischierà di perdere il suo, di lavoro. Commedia romantica del 2009 con Bradley Cooper e Thomas Haden Church. DA VEDERE STASERA SU LA5 ALLE 2.0 CALCIO REPUBBLICACECA- SPAGNA Campionato Europeo Femminile U EUROSPORT 2 GUANGZHOU EVERGRANDETAOBAO- SHANGHAIGREENLAND SHENHUA Chinese Super League FOX SPORTS COLONIA-WERDERBREMA Bundesliga FOX SPORTS PERUGIA-SPEZIA Serie B SKY CALCIO, SKY SPORT, SKY SUPERCALCIO SAINTETIENNE-BORDEAUX Ligue MP SPORT WESTHAM-TOTTENHAM Premier League SKY SPORT 3 SIVIGLIA-REALSOCIEDAD Liga SKY SPORT PLUS BASKET LUCCA-SCHIO Playof gara 3, Femminile SPORTITALIA VERONA-BIELLA Serie A2. Playof, otavi di inale gara SKY SPORT 2 HOUSTONROCKETS- SANANTONIOSPURS NBA. Playof gara SKY SPORT 2 ATLETICA IAAFDIAMONDS LEAGUE Da Doha, Qatar FOX SPORTS BEACHSOCCER ITALIA-SENEGAL Coppa del mondo (diferita) EUROSPORT 2 CICLISMO 00 GIROD ITALIA ª tappa Alghero-Olbia, 203 km EUROSPORT, RAISPORT 00 GIROD ITALIA ª tappa Alghero-Olbia, 203 km RAI 2 HOCKEYGHIACCIO ST.LOUISBLUES- NASHVILLEPREDATORS NHL. Playof, gara FOX SPORTS MOTOCICLISMO GPSPAGNA Moto3. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP GPSPAGNA MotoGP. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP GPSPAGNA Moto2. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP GPSPAGNA Moto3. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP GPSPAGNA MotoGP. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP GPSPAGNA Moto2. Prove libere SKY SPORT 2, SKY SPORT MOTOGP RUGBY HURRICANES-STORMERS Super Rugby SKY SPORT 3 TENNIS ATPESTORIL Quarti di inale EUROSPORT 2 ATPMONACODIBAVIERA SUPER TENNIS ATPISTANBUL SUPER TENNIS ATPESTORIL Quarti di inale EUROSPORT

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