MANUALE DELLE PROCEDURE

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1 REGIONE PUGLIA PO PUGLIA FESR OBIETTIVO CONVERGENZA MANUALE DELLE PROCEDURE DELL AUTORITÀ DI GESTIONE Versione_1.1 Approvata con Determinazione dirigenziale n.42 del 03/05/2012 Manuale delle Procedure AdG_Versione_0

2 INDICE PREMESSA STRUTTURA DI GESTIONE E CONTROLLO SOGGETTI COINVOLTI: RUOLI E RESPONSABILITÀ L AUTORITÀ DI GESTIONE ORGANIGRAMMA DELL ADG PROCEDURE DI IMPLEMENTAZIONE DEL P.O PROGRAMMAZIONE/PIANIFICAZIONE ATTUATIVA Programmazione e revisione del P.O Individuazione dei Criteri di Selezione Adozione dei Programmi pluriennali di attuazione di Asse (PPA) PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Introduzione Selezione delle operazioni mediante Avviso Pubblico Selezione delle operazioni mediante Procedura Negoziale GESTIONE E CONTROLLO DELLE OPERAZIONI GESTIONE TECNICA Opere pubbliche Erogazione di finanziamenti a beneficiari di regimi di Aiuto Progetti Generatori di entrata CONTROLLI SPESE AMMISSIBILI PISTE DI CONTROLLO ARCHIVIAZIONE DELLE OPERAZIONI MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DELLA SPESA SISTEMA INFORMATICO DI GESTIONE MIR CERTIFICAZIONE E PREVISIONE DI SPESA Certificazione di spesa Previsioni di spesa GESTIONE IRREGOLARITÀ E RECUPERI LA GESTIONE DELLE IRREGOLARITÀ Definizioni e ambito Descrizione del processo di segnalazione delle irregolarità LA GESTIONE DEI RECUPERI Definizioni e ambito Descrizione del processo ASPETTI TRASVERSALI PARI OPPORTUNITÀ SVILUPPO SOSTENIBILE INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ ALLEGATI All.1 Informativa sulle procedure di individuazione dei progetti c.d. prima fase All.2 Contenuti minimi avviso pubblico (opere pubbliche) All.3 Schema di disciplinare (opere pubbliche) All.3.1 Scheda Informativa 1 (RUP) All.3.2 Scheda Informativa 2 (RUP) Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 2

3 All.4 Contenuti minimi avviso pubblico (erogazione di aiuti) All.5 Contenuti minimi provvedimento concessorio (regimi di aiuto) All.6 Nota COCOF 07/0074/03-EN del Comitato Coordinamento Fondi della Commissione europea All.6.1 Regolamento n.1341/ All.7 Piste di Controllo a) Pista di Controllo erogazione di aiuti a titolarità b) Pista di Controllo opere pubbliche a titolarità c) Pista di Controllo opere pubbliche a regia d) Pista di controllo aiuti (progetti acquisiti) All.7.1 Indirizzi per la conservazione della documentazione ad uso dei Responsabili di Linea e Responsabili di Azione All. 8 Dichiarazione di spesa AdG All.8.1 Tabella riepilogativa delle spese AdG All. 8.2 Dichiarazione riepilogativa delle soppressioni, dei recuperi e dei recuperi pendenti AdG 85 All. 8.3 Informativa su anticipi aiuti e strumenti di ingegneria finanziaria AdG All. 9 Dichiarazione di spesa RdA/ RdLI All.9.1 Tabella riepilogativa delle spese RdA/RdLI All. 9.2 Dichiarazione riepilogativa delle soppressioni, dei recuperi e dei recuperi pendenti RdA/RdLI All. 9.3 Informativa su anticipi aiuti e strumenti di ingegneria finanziaria RdA/RdLI All.10 Previsioni di spesa AdG All.11 Previsioni di spesa RdLI All.12 Istruzioni per la compilazione della scheda OLAF nel sistema SMIR All.12.1 Circolare interministeriale del 12 Ottobre 2007 Modalità di comunicazione alla Commissione europea delle irregolarità e frodi a danno del bilancio comunitario All.12.2 Delibera COLAF n. 13 del 7/07/2008 Note esplicative alla Circolare interministeriale del 12 Ottobre 2007, recante modalità di comunicazione alla Commissione europea delle irregolarità e frodi a danno del bilancio comunitario All.13 Dichiarazione recuperi, ritiri e recuperi pendenti AdC All.14 Documento COCOF 10_0002_00-EN Note on recoveries e Annex 2 Traduzione non ufficiale All.15 Istruzioni sulle modalità di allestimento del materiale informativo e pubblicitario Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 3

4 VERSIONE 1.1 DEL 03/05/2012 DESCRIZIONE MODIFICHE Inserimento n versione del manuale; Integrazione 1.1 organigramma struttura del sistema; Integrazione 1.2 strutture periferiche AdG; Integrazione 1.3 organigramma AdG; Integrazione con riferimenti modifiche DGR 165/2009; Integrazione con schema riferimenti DGR di approvazione PPA per l intera programmazione ; Integrazione 2.2 con strumenti procedurali per i progetti prima fase e acquisiti; Integrazione B con nuovi Regolamenti Regionali in materia di aiuti alle imprese, nonché con le procedure di istruttoria e valutazione da parte degli Organismi Intermedi in house della Regione Puglia; Integrazione C con le procedure gestionali dell OI MIUR; Integrazione con le ultime disposizioni in materia di progetti generatori di entrate; Integrazione 3.3 in merito alle spese ammissibili; Integrazione in merito alle deroghe all obbligo di comunicazione; Integrazione in merito alla descrizione del processo di segnalazione delle irregolarità; Integrazione in merito alla gestione dei recuperi; Rinumerazione piste di controllo: Allegato 7a (Pista di controllo erogazione di aiuti a titolarità), Allegato 7b (Pista di controllo opere pubbliche a titolarità), Allegato 7c (Pista di controllo opere pubbliche a regia); Inserimento nuovo Allegato 7d, Pista di controllo aiuti (progetti acquisiti); Inserimento nuovo Allegato 7e, Pista di controllo opere pubbliche a regia (progetti acquisiti); Inserimento Allegato 7.2, Format di Determina Dirigenziale di acquisizione progetti; Inserimento Allegato 7.3, Format di nota di comunicazione ai beneficiari di acquisizione progetti; Integrazione Allegato 8 con n. Decisione CE di approvazione Programma e altri aggiornamenti normativi (ex. strumenti ingegneria finanziaria); Semplificazione Allegato 8.1; Inserimento nuovo Allegato 8.2 (Dichiarazione Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 4

5 riepilogativa delle soppressioni, dei recuperi e dei recuperi pendenti AdG); Inserimento nuovo Allegato 8.3 (Informativa su anticipi aiuti e strumenti di ingegneria finanziaria AdG); Integrazione Allegato 9 con n. Decisione CE di approvazione Programma e altri aggiornamenti normativi (ex. strumenti ingegneria finanziaria); Semplificazione Allegato 9.1; Inserimento nuovo Allegato 9.2 (Dichiarazione riepilogativa delle soppressioni, dei recuperi e dei recuperi pendenti RdA/RdLI); Inserimento nuovo Allegato 9.3 (Informativa su anticipi aiuti e strumenti di ingegneria finanziaria RdA/RdLI); Integrazione e rettifica Allegato 12; Eliminazione Allegato Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 5

6 Premessa Il presente Manuale intende fornire indirizzi operativi alle strutture regionali dell Autorità di Gestione coinvolte nell attuazione del PO Puglia FESR al fine di rendere agevole ed efficace l attività di implementazione del PO attraverso la corretta interpretazione delle procedure descritte nel Sistema di gestione e controllo, a norma dell art. 71 del Reg. (CE) 1083/2006 e in conformità con quanto disposto nell art. 58 del regolamento citato. Lo scopo risiede quindi nell approfondimento degli obiettivi e degli elementi fondamentali del sistema di gestione e controllo del PO - già enucleati e rintracciabili: nella DGR del 17 febbraio 2009, n. 165 con cui sono state adottate le Direttive concernenti le procedure di gestione del PO, modificate con DGR n.651 del 09 marzo 2010; nel documento di Descrizione del Sistema di gestione e controllo di cui all art. 71 del Reg. 1083/2006; negli atti organizzativi regionali che disegnano il modello attuale di riferimento nel quadro della complessiva organizzazione della Presidenza della Giunta della Regione Puglia tra i quali il DPGR n.161/2008; DPGR n. 2008/886, DGR n. 1849/2008, DGR n. 185/2009, DGR n.387/2009, DGR n.732/2009, DGR n.1653/2009, DPGR n.861/2009 (cfr. par.1.1). Il Manuale è costruito ripercorrendo i principali steps che caratterizzano il processo gestionale del PO, dalla selezione delle operazioni fino alla certificazione delle spese all Autorità di Certificazione, attraverso la descrizione degli attori e delle unità organizzative coinvolte quali centri di responsabilità, dei macro processi previsti per la selezione delle operazioni (comprese le diverse fasi di attività e gli strumenti di supporto) e delle attività di verifica (compresa la documentazione generata e le relative modalità di conservazione). Esso si articola nelle seguenti parti: la prima parte illustra l assetto organizzativo del Sistema di gestione e controllo con la descrizione dei ruoli e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti; la seconda parte illustra le procedure di implementazione del PO dalla programmazione/pianificazione attuativa alla selezione delle operazioni; la terza parte illustra le procedure di gestione e controllo con le opportune specificità relative alle diverse tipologie di operazione (principalmente opere pubbliche e aiuti), mentre per quel che concerne i controlli sono riportati sinteticamente le finalità del controllo, gli adempimenti previsti e i principali strumenti (verbali e check list), definiti nel Manuale dei controlli di I livello, nonché le procedure per la predisposizione della pista di controllo e le modalità di archiviazione dei documenti; la quarta parte illustra il sistema di monitoraggio adottato dall amministrazione regionale e il sistema di certificazione della spesa; la quinta parte è dedicata alla gestione delle irregolarità e dei recuperi; l ultima parte è dedicata agli aspetti trasversali del PO: Pari opportunità, Sviluppo sostenibile e Informazione e pubblicità In allegato al presente documento si forniscono inoltre schemi/modelli e linee di indirizzo utilizzabili per il corretto espletamento delle procedure descritte nei diversi capitoli. Il Manuale contiene riferimenti a norme, orientamenti e sistemi che potrebbero subire modifiche o adattamenti, pertanto si configura come un documento flessibile e in evoluzione e Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 6

7 sarà adeguato in relazione all esigenza di armonizzare e/o migliorare le procedure in esso descritte. Le eventuali modifiche apportate al documento saranno adeguatamente diffuse. 1. STRUTTURA DI GESTIONE E CONTROLLO 1.1. SOGGETTI COINVOLTI: RUOLI E RESPONSABILITÀ Nel rispetto dell art. 58, lettera b), del Regolamento generale n. 1083/2006, al fine di garantire l efficace e corretta attuazione del Programma Operativo FESR (PO) e il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo, l attuazione del PO è basata sul principio della separazione delle funzioni e delle responsabilità tra Autorità di Gestione (AdG) e connesse strutture di gestione, Autorità di Certificazione (AdC) e Autorità di Audit (AdA). A tal fine con appositi atti regionali adottati nel quadro della complessiva organizzazione della Presidenza e della Giunta della Regione Puglia di cui al DPGR del 22 febbraio 2008, n. 161, è stata definita la struttura organizzativa del PO, in particolare: - DPGR n. 161 del 22/02/08: Organizzazione della Presidenza e della Giunta della Regione Puglia - DGR n del : Nomina dei Direttori di Area, assegnazione obbiettivi immediati e approvazione organigramma transitorio ai sensi dell art. 28 Decreto Presidente Giunta Regionale n.161/08 - DGR n.1770 del 24/09/08 Organizzazione per l attuazione del Programma Operativo FESR DPGR n. 886 del 24/09/08: Organizzazione per l attuazione del Programma Operativo FESR DGR n del 30/09/08: Modifica organigramma provvisorio approvato con Deliberazione di Giunta regionale n del Collocazione del Servizio Controllo di Gestione nell Area Presidenza e Relazioni Istituzionali - DGR n del 30/09/2008 P.O. FESR Nomina Autorità di Gestione e Responsabili di Assi DPGR n. 886 del 24/09/ DGR n.185 del 17/02/09: P.O. FESR Nomina Referente per le Pari Opportunità e Responsabili di linea di intervento - DPGR n. 886 del 24/09/ DGR n.165 del 17/02/09: P.O. FESR Presa d atto dei criteri di selezione delle operazioni definite in sede di Comitato di Sorveglianza e Direttive concernente le procedure di gestione - DGR n.387 del 17/03/09: Correzione errore materiale: specificazioni e integrazione con la nomina dell Autorità Ambientale - DGR n. 732 del 05/05/09: Protocollo d intesa tra la Regione Puglia e le parti economiche e sociali per l istituzione e la regolamentazione di un metodo di confronto partenariale sulle politiche di coesione economica e sociale regionali. Presa d Atto ed attuazione - DGR n.1152 del 30/06/09: Definizione dell Organigramma dell Autorità di Audit - Piano di azione per le attività di audit di chiusura del programma Operativo Regionale FESR ed avvio di quelle relative al DGR n del 21/07/2009: Art. 47 della Legge Regionale 30 aprile 2009 n Approvazione accordo quadro Regione Puglia - Innovapuglia s.p.a. - DGR n.1444 del 04/08/2009 Definizione organigramma dell Autorità di Audit Piano di azione per le attività di Audit Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 7

8 - DGR n.1653 del 15/09/2009: Atto di organizzazione per l attuazione del Programma Operativo FESR Deliberazione di Giunta regionale n del 24/09/2008. Modifica. - DPGR n. 861 del 24/09/09: Organizzazione per l attuazione del Programma Operativo FESR Modifiche al D.P.G.R. 24 settembre 2008, n DGR n.2157 del 17/11/09: PO FESR Adeguamento dei Responsabili di linea di intervento al modello organizzativo Gaia. Modifica DD.GR n. 185/2009 e n. 387/ DGR n.328 del 10/02/10: P.O. FESR Secondo adeguamento dei Responsabili di linea di intervento/responsabile Asse 8 all avanzamento dell attuazione del modello organizzativo Gaia - DGR n.608 del 03/03/10: PO FESR ulteriore adeguamento dei Responsabili di linea di intervento all avanzamento dell attuazione del modello organizzativo Gaia - DGR n.651 del 09/03/2010: DGR 165/09 presa d atto delle modificazioni, integrazioni, e specificazioni alle Direttive concernenti le procedure di gestione del PO FESR Puglia DGR n del 22/06/2010 che integra la DGR n. 651/2010 in riferimento alla gestione dei progetti generatori di entrata (art. 55 Reg. CE 1083/99) - DGR n. 92 del 26/01/2011 di nomina della nuova Autorità di Gestione - DPGR n. 675 del 17/06/2011. Modifica assetto organizzativo della Presidenza e della Giunta Regionale - DGR n dell 8/11/ 2011 di adeguamento ai sensi del D.P.G.R. n. 675 del 17 giugno 2011 degli incarichi di Responsabile di Linea di Intervento del P.O. FESR DPGR n.1 del 2 gennaio Razionalizzazione organizzativa dell Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo economico, il lavoro e l innovazione - Modifica D.P.G.R. n. 675 del 17 giugno DGR n. 98 del 23 gennaio PO FESR Modifica Deliberazione n dell 8 novembre Adeguamento ai sensi del DPGR n. 1 del 2 gennaio 2012 degli incarichi di Responsabile di Linea di Intervento del PO FESR DGR n del 28/06/2011 di nomina della nuova Autorità di Audit. La rappresentazione di dettaglio dell intero sistema organizzativo del PO FESR è contenuta nella descrizione del Sistema di gestione e controllo ex art.71 del Regolamento generale 1083/2006 cui si rinvia, riportando di seguito soltanto l organigramma descrittivo delle relazioni funzionali e organizzative tra tutti gli organismi partecipanti al sistema stesso (AdG, AdC, AdA, Controlli, OI, IGRUE, CE, OLAF). Nei paragrafi successivi (1.2, 1.3) si fornisce invece un approfondimento circa la specifica organizzazione della struttura dell Autorità di Gestione (Uffici) e delle sue strutture periferiche di gestione e controllo (RdA, RdLI/Azione, OI). Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 8

9 Organigramma: struttura del sistema Amministrazione Regionale Area di Coordinamento Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l'innovazione Area di Coordinamento Finanza e Controlli Gabinetto del Presidente Area di Coordinamento Finanza e Controlli Servizio Attuazione del Programma Autorità di Gestione Servizio Controlli Servizio Relazioni Istituzionali e internal audit Servizio Finanze Organismi Intermedi Ufficio Autorità di Certificazione Ufficio Verifica e Controllo politiche comunitarie Autorità di Audit Unità di Controllo Nel caso in cui l'adg è beneficiaria IGRUE-MISE CE OLAF 1.2. L AUTORITÀ DI GESTIONE L AdG del PO FESR Puglia è responsabile della gestione e attuazione del PO conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria e in conformità a quanto previsto dall art. 60 del Reg. (CE) 1083/2006 e s.m.i., nel par del PO sono esplicitate tutte le funzioni dalla stessa esercitate. I rapporti funzionali con le altre strutture dell Amministrazione regionale coinvolte nella gestione del Programma, come anche l articolazione interna dell AdG, sono regolati dagli atti citati in precedenza. In particolare il titolo I del DPGR n. 886 del 24 settembre 2008, agli articoli da 2 a 6 definisce i soggetti e le relative responsabilità per la gestione del Programma: Autorità di Gestione (art. 2) Responsabili di Asse (art. 3) Responsabile di linea di intervento (art. 4) Responsabile di azione (art. 5) Organismi intermedi (art. 6) Tali previsioni sono poi riprese nella descrizione del Sistema di gestione e controllo del PO FESR Puglia, al Cap. 2.2 Organizzazione dell Autorità di Gestione. Manuale delle procedure dell AdG versione 1.1 9

10 Per completezza si riporta anche il dettaglio delle norme regionali che disciplinano le funzioni e responsabilità dell AdG nel seguente box. Con successivo Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 675 del 17 giugno 2011 (BURP n, 99/2011) si è provveduto a modificare ed aggiornare l Assetto Organizzativo della Presidenza e della Giunta Regionale con conseguenti modifiche anche sull organizzazione regionale per l attuazione del P.O. FESR Puglia e l individuazione dell AdG nel Dirigente del Servizio Attuazione del Programma incardinato nell Area di coordinamento Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l innovazione 1. Le funzioni assegnate all Autorità di Gestione del PO FESR (Art. 2 del DPGR n. 886 del 24/09/08) 1. L Autorità di Gestione (di seguito denominato AdG) assicura lo svolgimento dei compiti richiesti dal regolamento (CE). n dell 11 luglio 2006 e dal regolamento.(ce) n dell 8 dicembre 2006, secondo i contenuti specificati nel punto del P.O. FESR , curandone la puntuale esecuzione mediante l attività dei Responsabili di Asse e di Linea di Intervento - come specificata nei successivi articoli 3 e 4 del presente atto di organizzazione -, delle proprie strutture per le attività generali connesse al coordinamento e al monitoraggio dell attuazione, alla gestione finanziaria e contabile, ai rapporti con i servizi della Commissione e delle amministrazioni dello Stato, allo svolgimento dei Comitati di Sorveglianza, alla gestione delle procedure per le eventuali irregolarità riscontrate nell attuazione del programma, nonché avvalendosi ove necessario di specifiche figure o di servizi qualificati esterni all amministrazione regionale, individuati nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali in materia di collaborazioni lavorative e di affidamento dei servizi. 2. L AdG assume tutte le determinazioni organizzative necessarie ad assicurare quanto indicato al precedente comma 1, esercitando le prerogative proprie del dirigente di vertice nei confronti dei Responsabili di Asse e di Linea di Intervento ivi incluso l esercizio del potere di delega agli organismi intermedi di cui al punto del P.O. FESR , secondo le modalità ivi stabilite. 3. L AdG adotta le iniziative necessarie per assicurare la adeguata operatività della Autorità di Certificazione e della Autorità di Audit di cui ai successivi articoli 7 e 8, per lo svolgimento dei relativi compiti riferiti all attuazione del P.O. FESR , nonché per assicurare l effettiva operatività delle strutture deputate all applicazione dei principi orizzontali definiti nello stesso Programma Operativo. 4. Fatto salvo, fino a nuova determinazione, quanto stabilito con la deliberazione di Giunta regionale 12 febbraio 2008, n. 146, l incarico di AdG è assegnato dalla Giunta Regionale al Direttore dell Area di coordinamento Programmazione e Finanza In deroga agli articoli 19 e 20 del DPGR n. 161/2008, l incarico è conferito per tutto il periodo di durata dell attuazione del PO FESR, fatti salvi i casi di cessazione dall incarico di Direttore dell Area di Coordinamento Programmazione e Finanza 3 ovvero di revoca dell incarico secondo quanto stabilito nell art. 1 comma 6, presente decreto. 6. L AdG esercita, per le specifiche attività connesse all attuazione del Programma Operativo, tutte le prerogative proprie del dirigente sovraordinato ai Responsabili di Asse. 7. L AdG e i Direttori di ognuna delle Aree di coordinamento interessate assumono, ove necessario, apposite intese per l integrazione, verticale e orizzontale, tra le attività ordinarie e quelle oggetto dell attuazione del P.O. FESR L AdG, nell ambito della propria Area, individua le strutture responsabili dei compiti di informazione e pubblicità di cui all art. 69 del regolamento (CE) n dell 11 luglio 2006 e dalla sezione1 del regolamento (CE) n dell 8 dicembre 2006, e delle attività di diffusione delle buone pratiche e dei risultati di cui al punto del PO FESR Con successivo Decreto del Presidente della Giunta regionale n 1 del 2 gennaio 2012 si è proceduto ad una ulteriore razionalizzazione organizzativa dell Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo economico, il lavoro e l innovazione. Si evidenzia che precedentemente alla DPGR 675/2011, l AdG era individuata nel dirigente del Servizio Programmazione e Politiche dei Fondi Strutturali presso l Area di coordinamento Programmazione e Finanza (cfr. D.G.R. n del 15/09/2009 e D.P.G.R. del 24/09/2009 n.861 sez. C degli allegati). 2 Con DGR n. 92 del 26/01/2011 è stato nominato Autorità di Gestione il Dirigente del Servizio Attuazione del Programma, del Servizio Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l innovazione. 3 Cfr. nota 2. Manuale delle procedure dell AdG versione

11 L articolazione complessiva dell Autorità di Gestione del PO FESR , rappresentata graficamente nel successivo paragrafo, prevede: - una struttura centralizzata (Servizio Attuazione del Programma) 4, presso l Area di coordinamento Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l innovazione, per assicurare lo svolgimento dei compiti generali attribuiti all Autorità di Gestione - una serie di strutture interne periferiche allocate nelle diverse Aree regionali di coordinamento e nei rispettivi Servizi e Uffici. La Struttura centralizzata dell AdG Per lo svolgimento dei propri compiti, l Autorità di Gestione si avvale, presso la propria struttura centralizzata, delle seguenti Unità complesse (cfr. organigramma dell AdG struttura centralizzata): Ufficio Pianificazione cura e gestisce le attività inerenti: - il piano regionale di sviluppo e documento della programmazione unitaria regionale; - l integrazione dei piani di settore nella programmazione unitaria regionale; - la predisposizione accordi di programma/contratti istituzionali di sviluppo; - la programmazione negoziata in relazione ai piani strategici territoriali; - i rapporti con il partenariato; - i rapporti con le amministrazioni centrali e gli enti locali. Ufficio Attuazione, Monitoraggio e Valutazione, cura e gestisce le procedure relative a: - orientamenti e indirizzi per l attuazione dei programmi di utilizzazione dei fondi strutturali comunitari e nazionali di sviluppo regionale; - supervisione e orientamento sull azione di controllo da parte delle strutture regionali di gestione dei programmi e degli eventuali organismi intermedi; - trattamenti irregolarità di attuazione; - attività di assistenza tecnica per l attuazione dei programmi; - gestione dei Comitati di Sorveglianza, attraverso la costituzione di una segreteria tecnica chiamata ad organizzare e seguire lo svolgimento periodico delle riunioni dello stesso, con la redazione delle relative verbalizzazioni e della reportistica periodica, ad eseguire le procedure scritte per la modifica del Programma; - rapporti con le strutture regionali di gestione e con le strutture di audit regionali, nazionali e comunitarie; - verifica ed analisi interna dei risultati dell attuazione in corso ed ex post dei programmi di utilizzazione dei fondi strutturali comunitari e nazionali di sviluppo regionale; - coordinamento azioni per il perseguimento degli obiettivi di servizio; - elaborazione e proposizione eventuali azioni correttive nell attuazione dei programmi; - predisposizione relazioni annuali di esecuzione; - diffusione delle buone pratiche operative; 4 L attuale organizzazione del Servizio Attuazione del Programma è definita con Determinazione del Direttore dell Area Organizzazione e Riforma dell amministrazione n. 10 del 05/03/2012. Manuale delle procedure dell AdG versione

12 - comunicazione concernente la programmazione regionale; - sistema informativo di monitoraggio fisico, procedurale e finanziario dei programmi; - rapporti con le strutture regionali di gestione e con le strutture di assistenza tecnica ai programmi. Ufficio Bilancio e Rendicontazione, cura e gestisce le attività inerenti a: pianificazione annuale e pluriennale delle risorse, iscrizione sul bilancio regionale di previsione ed eventuali variazioni in corso di esercizio dei fondi comunitari, statali e regionali assegnati ai programmi comunitari e nazionali di sviluppo regionale; gestione finanziaria dei programmi con riferimento anche agli altri documenti contabili della Regione (assestamento, conto consuntivo, ecc.); gestione dei recuperi finanziari per la loro reiscrizione sui capitoli di provenienza; rendicontazione delle spese connesse all attuazione dei programmi. Oltre agli uffici sopra descritti e operativi presso la propria struttura centralizzata, l Autorità di Gestione si avvale delle seguenti Unità, deputate a garantire l applicazione dei principi orizzontali: Unità dell Autorità ambientale L Unità dell Autorità Ambientale, incardinata nel Servizio Ecologia dell Area Politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l attuazione delle opere pubbliche, potenziata attraverso l assunzione a tempo determinato di n. 7 unità esperte impegnate a tempo pieno nelle attività finalizzate all integrazione della componente ambientale per lo sviluppo sostenibile nell attuazione del Programma e supportata dall assistenza tecnica messa a disposizione dal Ministero dell Ambiente nell ambito dell attuazione del PON GAT. Unità del Referente per le Pari Opportunità L Unità del Referente per le Pari Opportunità, incardinata nel Servizio Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità dell Area Politiche per la promozione della salute,delle persone e delle pari opportunità potenziata attraverso l assunzione a tempo determinato di n. 3 unità esperte impegnate a tempo pieno nelle attività finalizzate a garantire il rispetto del relativo principio orizzontale nell attuazione del Programma e supportata dall assistenza tecnica messa a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità nell ambito dell attuazione del PON GAT. Unità del Referente per i rapporti con il Partenariato Il Referente per i rapporti con il Partenariato coincide con il Responsabile della Linea di Intervento 8.1 Interventi a supporto della partecipazione nell attuazione del programma Operativo. Unità Responsabile del Piano di Comunicazione Il Servizio Comunicazione Istituzionale, dell Area Organizzazione e riforma dell amministrazione è la struttura responsabile dell attuazione del Piano di Comunicazione del Programma. Per quanto attiene alle attività di controllo di I livello, più diffusamente trattate al capitolo 3 del presente Manuale, in questa sede si precisa che la struttura dell Autorità di Gestione si è Manuale delle procedure dell AdG versione

13 dotata di una specifica Unità di controllo di I livello per ciascun Asse 5 previsto dal Programma. Allo scopo di garantire un adeguata separazione delle funzioni in conformità all'art. 58, lett. b del Reg. (CE) n.1083/2006 e dell art. 13 del Reg. n.1828/2006, le attività di controllo di primo livello sulle attività effettuate direttamente dall Autorità di gestione nella sua qualità di Responsabile della Linea di intervento 8.2 Governance e assistenza tecnica, sono demandate alla specifica Unità di controllo dell Asse 8 istituita presso un diverso Servizio regionale, non impegnato direttamente nell attuazione del Programma comunitario, composta da n. 2 operatori regionali interni supportati dal richiamato Ufficio Attuazione, Monitoraggio e Valutazione. Detta autonoma Unità potrà, altresì, operare, ove se ne determinasse la necessità, sulle attività di spesa poste in essere direttamente dai Responsabili di Asse. Accanto alle Unità sopra menzionate, l AdG si avvale inoltre di servizi di Assistenza Tecnica sia attraverso l individuazione di una società specializzata che attraverso l assunzione a tempo determinato di specifiche professionalità esperte. Le Strutture periferiche dell AdG (Responsabili di Asse/Linea/Azione e Organismi Intermedi) Le strutture periferiche interne, allocate nelle diverse Aree regionali di coordinamento e nei rispettivi Servizi e Uffici, assicurano le attività per l attuazione, nell ambito degli 8 Assi del Programma articolati in Linee di Intervento 6. Tale complesso di attività di gestione è assicurato da personale interno, al quale è affidata la responsabilità dell attuazione degli Assi, delle Linee di intervento e delle singole azioni e in parte dalle società regionali in house, con particolare riferimento alla società Puglia Sviluppo e InnovaPuglia che per alcune specifiche attività risultano delegate quali Organismi Intermedi. Come detto in precedenza la struttura di ogni Asse prevede i seguenti livelli le cui funzioni sono disciplinate dal DPGR n. 886 del 24/09/ : Responsabile di Asse Responsabile di Linea di intervento Responsabile di Azione Organismi intermedi Per completezza si riporta anche il dettaglio delle norme regionali che disciplinano le funzioni e responsabilità delle strutture appena indicate nei successivi box. Le funzioni assegnate al Responsabile di Asse o Policy Manager (Art. 3 del DPGR n. 886 del 24/09/08) 5 Ognuna delle 8 Unità di controllo di I livello svolge principalmente le seguenti attività: - effettua, con la diretta supervisione del Responsabile di Asse e dell AdG, l estrazione periodica del campione ai fini del controllo in loco di primo livello secondo i criteri fissati dalla stessa Autorità di Gestione; - procede, con la diretta supervisione del Responsabile di Asse e dell AdG, alla revisione annuale del metodo di campionamento (art del Reg. (CE) 1828/2006); - realizza i controlli di I livello in loco su base campionaria per tutte le operazioni salvo quelle in cui l Amministrazione regionale è beneficiaria; - supporta, ove necessario, i Responsabili di Azione nei controlli amministrativo-dcoumentali.. 6 Con L.R. n. 4/2008 si è provveduto, ad iscrivere in bilancio, a fronte del cofinanziamento regionale individuato per ciascun Asse, la quota di risorse UE/Stato assegnata a ciascuna linea di intervento. 7 Come già indicato, con le DGR n. 1849/2008, n. 185/2009 e n. 387/2009 e n. 732/2009, sono stati nominati l attuale Autorità di Gestione, i Responsabili dei n. 8 Assi del Programma, i Responsabili delle 29 Linee di intervento e, in riferimento all applicazione dei principi orizzontali, il Referente per le pari opportunità, l Autorità Ambientale, il Responsabile dei rapporti con il partenariato. Manuale delle procedure dell AdG versione

14 1. Il Policy Manager o Responsabile di Asse (di seguito denominato RdA) cura il perseguimento degli obiettivi generali e specifici dell Asse come stabiliti P.O. FESR , assicurando, attraverso il coordinamento e il controllo di gestione, la coerenza dell attuazione delle singole Linee di intervento rispetto agli obiettivi dell Asse e alle determinazioni del Comitato di Sorveglianza del programma. Il RdA, in particolare, provvede a: - predisporre, d intesa con l AdG, la proposta di programma pluriennale dell Asse, contenente la programmazione finanziaria, le iniziative prioritarie e gli specifici criteri di selezione per le diverse linee di intervento o azioni, da sottoporre all approvazione della Giunta regionale; - emanare, ove necessario, le linee di indirizzo e di azione per i Responsabili di Linea di Intervento, - sovrintendere al corretto andamento del sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili relativi a tutte le operazioni svolte nell ambito dell Asse nonché dei dati necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, gli audit e la valutazione; - monitorare l attuazione delle linee di intervento e delle azioni, assumendo, ove necessario, le opportune iniziative correttive/migliorative; - in caso di necessità, procedere all adozione di atti e provvedimenti di competenza dei responsabili delle Linee di intervento o delle azioni, compresi nell Asse, dandone immediata informativa all AdG e alla Giunta regionale - garantire che l Autorità di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e alle verifiche eseguite sulle spese; - fornire all AdG tutti i dati e le informazioni necessarie ai fini del rispetto degli obblighi di cui all art. 69 del Regolamento (CE) del Consiglio n del 11 luglio 2006; - supportare l AdG, fornendo tutti i dati e le informazioni necessarie, nella elaborazione dei rapporti annuali e finale di esecuzione alla Commissione; 2. L incarico di RdA compete a un Direttore di area di coordinamento ed è conferito dalla Giunta Regionale, sentita la Conferenza di Direzione, in considerazione della connessione tra il contenuto funzionale delle Aree come definito nella deliberazione di Giunta regionale n. 19/2008 e gli obiettivi dell Asse. 3. Il RdA può delegare, informandone l AdG e la Giunta regionale, i propri compiti, in tutto o in parte, a un Dirigente di Servizio. Nel caso di esercizio di tale facoltà, il RdA, può liberamente revocare la delega, in tutto o in parte, ovvero esercitare il potere sostitutivo, anche relativamente a una singola questione 4. La durata dell incarico di RdA coincide con la durata dell incarico di Direttore di Area di coordinamento. 5. Il RdA esercita, per le specifiche attività connesse all attuazione del Programma Operativo, tutte le prerogative proprie del dirigente sovraordinato ai Responsabili delle linee di intervento ricadenti nell asse, anche nel caso in cui essi siano titolari di incarichi dirigenziali in aree diverse. Le funzioni assegnate al Responsabile di Linea di intervento (Art. 4 del DPGR n. 886 del 24/09/08) 1. Il Responsabile di Linea di Intervento (di seguito denominato RdLI), nel rispetto delle linee di indirizzo e di azione fissate dal Responsabile di Asse, cura il perseguimento dell obiettivo operativo e l attuazione delle tipologie di azione assegnategli provvedendo, tra l altro, a: - adottare i bandi ovvero le procedure negoziate di attuazione della linea di intervento, sulla base della programmazione pluriennale adottata ai sensi dell articolo precedente; - organizzare, d intesa con l apposita struttura presso l AdG, le attività di comunicazione e informazione ai beneficiari finali; - selezionare le proposte pervenute e, ove del caso, adottare le relative graduatorie; - adottare tutti i provvedimenti contabili e gli atti di gestione degli interventi quali impegni, liquidazioni, saldi, omologazioni ecc.; - disporre le attività di controllo di primo livello sulle operazioni ammesse a finanziamento, anche mediante verifiche in loco, per accertare l effettiva fornitura di prodotti e dei servizi finanziati, dell esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari e della conformità delle stesse alle norma comunitarie e nazionali, nonché le verifiche di gestione dell attività degli Organismi intermedi, ove previsti; - garantire la corretta implementazione del sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili, fisici e procedurali relativi a tutte le operazioni svolte nell ambito della Linea di Intervento nonché dei dati necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, il controllo, il Manuale delle procedure dell AdG versione

15 monitoraggio e la valutazione; - adottare le opportune iniziative affinché i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell attuazione delle operazioni adottino e mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative alle operazioni, ferme restando le norme contabili nazionali; - fornire all Autorità di Certificazione tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e alle verifiche eseguite sulle spese; - assicurare l attuazione delle procedure stabilite dall AdG per la conservazione di tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari a garantire i controlli; - provvedere alla tempestiva comunicazione delle irregolarità riscontrate al Responsabile di Asse e alla struttura competente presso l AdG, nel rispetto delle procedure di cui ai regolamenti comunitari - monitorare l andamento delle attività delegate ai Responsabili di azione. 2. Il RdLI costituisce soggetto preposto all assunzione degli impegni di spesa ai sensi e per gli effetti di cui all art. 78 della legge regionale 16 novembre 2001, n L incarico di RdLI è affidato a un dirigente di servizio ed è conferito dalla Giunta regionale, su proposta del Responsabile di Asse, d intesa con l AdG e sentita la Conferenza di Direzione, in considerazione dell attinenza dell obiettivo operativo e delle azioni della Linea di intervento con l incarico ordinario del dirigente. 4. L incarico è affidato per un periodo di tre anni, salvo diversa specifica indicazione nell atto di affidamento dell incarico, e può essere rinnovato, anche più di una volta, sino al completamento degli interventi del P.O Le funzioni assegnate al Responsabile di Azione (Art. 5 del DPGR n. 886 del 24/09/08) 1. Per una o più tipologie di azione, il RdLI, previa comunicazione all AdG e al RdA, sentito il Servizio Personale ai fini della verifica della copertura della spesa, nomina uno o più Responsabili di azione che assumono la funzione di responsabili del procedimento e delle attività oggetto dell incarico 2. Il Responsabile di Azione è articolazione operativa del dirigente RdLI. Salvo quanto disposto dal successivo comma 3, l incarico può essere affidato esclusivamente a dipendenti appartenenti alla categoria D e coincide con posizioni organizzative ovvero con posizioni di responsabilità almeno equivalenti, attribuite secondo le modalità procedurali stabilite per l assegnazione di posizione organizzativa. 3. In considerazione della molteplicità o rilevanza o complessità delle azioni attribuite, il RdA, su designazione del RdLI, può attribuire l incarico di Responsabile di azione a un dirigente d ufficio con applicazione, in quanto compatibili, delle disposizioni di cui al DPGR n. 161/2008 e, specificamente, degli art. 18, comma 1, e 21 commi 2 e Il Responsabile di Azione, con apposito atto contenente indirizzi gestionali e prescrizioni operative, può essere delegato a: - raccogliere i dati e monitorare l attivazione dell azione; - attuare, d intesa con l apposita struttura presso l AdG,le attività di comunicazione e informazione ai beneficiari finali; - predisporre le proposte dei provvedimenti contabili e gli atti di gestione degli interventi quali impegni, liquidazioni, saldi, omologazioni; - acquisire e monitorare i dati relativi all attuazione dell azione con riferimento a tutti gli indicatori (procedurali, finanziari, di risultato) previsti; - operare la corretta tenuta del sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili, fisici e procedurali relativi a tutte le operazioni svolte nell ambito dell azione nonché dei dati necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, il controllo, il monitoraggio e la valutazione; - eseguire i controlli, anche mediante verifiche in loco su base campionaria, per accertare l effettiva fornitura di prodotti e dei servizi finanziati, dell esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari e della conformità delle stesse alle norma comunitarie e nazionali ed eseguire le verifiche di gestione dell attività degli Organismi intermedi, ove previsti; - verificare che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell attuazione degli interventi mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative agli interventi, ferme restando le norma contabili nazionali; - acquisire, per la conservazione, tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari a Manuale delle procedure dell AdG versione

16 garantire i controlli; - comunicare le irregolarità riscontrate al RdLI e alla struttura competente presso l AdG, nel rispetto delle procedure di cui ai regolamenti comunitari. 5. In caso di mancato raggiungimento dei risultati assegnati al dirigente incaricato quale responsabile di Azione, valutati secondo le procedure previste dagli articoli 25, 26 e 27 del DFPGR n. 161/2008, il RdA, sentito il RdLI, può adottare i provvedimenti previsti dall articolo 22 del DPGR n. 161/ In caso di mancato raggiungimento dei risultati assegnati al responsabile di azione, valutati secondo le procedure e modalità stabilite per la valutazione delle posizioni organizzative, in quanto compatibili, il RdLI può revocare la nomina a responsabile di Azione, dandone pronta comunicazione all AdG, al RdA e al Servizio Personale, Infine, in linea con quanto previsto nel par Organismi Intermedi del PO FESR Puglia e nel DPGR n. 886 del 24 settembre 2008, conformemente all art. 59 del Reg. (CE) n.1083/2006 e all art.12 del Reg. (CE) n.1828/2006, l Amministrazione regionale ha individuato, ad oggi, due OI. Per completezza si riporta anche il dettaglio delle norme regionali che disciplinano il caso di ricorso agli organismi intermedi nel successivo box. Gli Organismi Intermedi di Gestione (Art. 6 del DPGR n. 886 del 24/09/08) 1. Per l attuazione, totale o parziale, di una o più Linee di intervento ovvero di una o più azioni, afferenti a uno o più Assi, la Giunta regionale, su proposta dell AdG sentita la Conferenza di Direzione, può individuare Organismi Intermedi. 2. La definizione puntuale delle funzioni e dei compiti, tra quelli indicati nei precedenti articoli 4 e 5 per i responsabili di linea di intervento e per responsabili di azione, attribuite agli Organismi intermedi individuati è contenuta in specifiche intese assunte in Atti di convenzione regolanti i rapporti, con riferimento ai reciproci obblighi, impegni e responsabilità, tra la Regione e l Organismo Intermedio individuato. 3. Gli Atti di convenzione di cui al precedente punto 2 disciplinano, altresì, le procedure relative alla revoca e/o decadenza dello stesso rapporto convenzionale in caso di inerzia o di mancato perseguimento dei risultati di servizio programmati da parte dell Organismo Intermedio. Le stesse indicazioni sono, altresì, riprese nell art. 20 delle Direttive che detta le direttive generali per l attuazione del PO. Come indicato dettagliatamente nel Cap.3 della descrizione del Sistema di gestione e controllo del PO FESR Puglia, nell Ambito degli Assi I Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività e VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione del PO, l Amministrazione Regionale, in qualità di Autorità di Gestione, ha individuato le seguenti due società in house quali Organismi Intermedi: Puglia Sviluppo s.p.a. (ex Sviluppo Italia Puglia): con D.G.R. n. 249 del 26 febbraio 2009, modificata dalla D.G.R. n del 21 luglio 2009 e integrata con le DGR n. 2578/2009, n. 326/2010, n. 1003/2010, e con l avvenuta sottoscrizione della relativa convenzione, la società è stata individuata quale Organismo intermedio cui sono delegate 8 : - attività di verifica di gestione e di controllo di primo livello per l attuazione dei regimi di aiuto di cui ai Regolamenti regionali n. 20/2008; n. 25/2008; n. 26/2008; n. 1/2009 e n.19/2009 (azioni riferite a parte delle linee di intervento 1.1 Sostegno alle attività di ricerca delle imprese e 1.4 Interventi per la diffusione delle TIC nelle PMI ed all intera linea di intervento 6.1 Interventi per la competitività delle imprese ) e n. 36/2009; 8 Art. 2 Oggetto della Convenzione. Manuale delle procedure dell AdG versione

17 - attività di supporto tecnico nella definizione, attuazione, e monitoraggio della Linea di intervento 6.3 Interventi per il marketing territoriale e per l internazionalizzazione dei sistemi produttivi e delle imprese ; - attività di supporto tecnico al monitoraggio direzionale del PO a supporto dell Autorità di Gestione, afferente l Asse VIII Linea di intervento 8.2. Con successiva DGR n del 2/08/2011 è stato approvato il nuovo schema di Convenzione con Puglia Sviluppo S.p.A. (successivamente sottoscritta in data 22/09/2011) per la prosecuzione delle funzioni di organismo intermediario per l attuazione dei seguenti regimi di aiuto: - Aiuti alle medie imprese e ai Consorzi di PMI per Programmi Integrati di Agevolazione - Titolo V - Regolamento regionale n. 9 del 26/06/2008 Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione, come modificato dal Reg. n. 1/2009; - Aiuti ai programmi di investimento promossi da Grandi Imprese da concedere attraverso Contratti di Programma Regionali - Titolo VI - Regolamento regionale n. 9 del 26/06/2008 Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione, come modificato dal Reg. n. 1/2009; - Aiuti agli investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese - Titolo II - Regolamento regionale n. 9 del 26/06/2008 Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione, come modificato dal Reg. n. 1/2009; - Regolamento regionale n. 25 del 21/11/2008 Regolamento per la concessione di aiuti agli investimenti ed allo start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati pubblicato sul BURP n. 182 del 25/11/2008; - Regolamento regionale n. 20 del 14/10/2008 Regolamento per aiuti alle piccole imprese innovative operative e di nuova costituzione pubblicato sul BURP n. 163 del 17/10/2008; - Regolamento regionale n. 26 del 21/11/2008 Regolamento per aiuti agli investimenti delle PMI nel risparmio energetico, nella cogenerazione ad alto rendimento e per l impiego di fonti di energia rinnovabile in esenzione ai sensi del Regolamento (CEE) n. 800/2008 pubblicato sul BURP n. 182 del 25/11/2008; - Aiuti agli investimenti iniziali alle piccole imprese operanti nel settore turistico - Titolo II - Regolamento regionale n. 36 del 30 dicembre 2009 Regolamento dei regimi di aiuto in esenzione per le imprese turistiche ; - Aiuti alle medie imprese ed ai consorzi di PMI per i Programmi Integrati Investimento PIA Turismo - Titolo III - Regolamento regionale n. 36 del 30 dicembre 2009 Regolamento dei regimi di aiuto in esenzione per le imprese turistiche ; - Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione n. 2 del 11 marzo 2011 Agevolazioni agli investimenti delle PMI titolari di emittenti televisive locali per l adeguamento e il potenziamento del sistema produttivo e organizzativo delle aziende ; - Regolamento regionale n. 4 del 24/03/2011 Ulteriori modifiche al Regolamento regionale n. 1/2009 Aiuti alle piccole imprese per progetti integrati di agevolazione, Titolo IX. Innova Puglia s.p.a.: con D.G.R. n. 751 del e con l avvenuta sottoscrizione della relativa convenzione, la società è stata individuata quale Organismo intermedio cui sono delegate 9 : 9 Artt. 2 Oggetto e 7 Affidamenti in prima applicazione della Convenzione. Manuale delle procedure dell AdG versione

18 - attività di verifica di gestione e controllo di primo livello per l attuazione dei regimi di aiuto in materia di ricerca di cui al Regolamento regionale n. 19/2009 (azioni riferite a parte delle linee di intervento 1.1 Sostegno alle attività di ricerca delle imprese e 1.4 Interventi per la diffusione delle TIC nelle PMI ); - supporto tecnico nella definizione, attuazione, e monitoraggio di alcune linee di intervento e/o azioni previste dal PO FESR Puglia , quali: - assistenza tecnica e monitoraggio per lo start up della Linea di intervento 1.2; - supporto tecnico al progetto di potenziamento della Larga Banda nei distretti industriali della Puglia; - assistenza tecnica e monitoraggio per lo start up della Linea di intervento 1.5; - progettazione, sviluppo e gestione del sistema integrato di gestione e monitoraggio MIR relativamente al PO FESR Con successiva DGR n del 4/10/2011 è stato approvato lo schema di una nuova Convenzione con Innova Puglia S.p.A. sottoscritta in data 10/10/2011. In relazione alle competenze acquisite e al modello di governance che si va consolidando per la gestione delle politiche regionali di sviluppo del nuovo ciclo di programmazione, alla società in house Innova Puglia sono affidate ulteriori attività di carattere tecnico a supporto dell attuazione e del monitoraggio delle azioni della programmazione regionale: a) Funzioni di Organismo Intermedio per la gestione dei regimi di aiuto a supporto della ricerca e innovazione compresi tra gli interventi previsti dal PO FESR Puglia : - Azione di intervento 1.1.2: Aiuti alla realizzazione di Programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da PMI ai sensi del Regolamento regionale dei regimi di aiuto in esenzione n.1 del 19 gennaio 2009 e s.m.i. - Azione di Intervento 1.2.4: Aiuti alla realizzazione di Partenariati regionali per l Innovazione ai sensi del Regolamento regionale dei regimi di aiuto in esenzione n.1 del 19 gennaio 2009 e s.m.i.. - Azione di Intervento 1.4.1: Aiuti alle PMI per l accesso e l utilizzo delle TIC nelle operazioni produttive e gestionali ai sensi del Regolamento regionale dei regimi di aiuto in esenzione n.1 del 19 gennaio 2009 e s.m.i.. b) Compiti di supporto nella definizione, attuazione e monitoraggio di Linee di Intervento e/o azioni a supporto della ricerca e innovazione previste dal PO FESR Puglia : - Azione di intervento Supporto alla crescita e sviluppo di PMI specializzate nell offerta di contenuti e servizi digitali. Contestualmente, con D.G.R. n del (Convenzione sottoscritta il 4/11/2011) sono state approvate modifiche alla Convenzione precedente (D.G.R. n. 751/2009) che resta pertanto in vigore con alcune specificazioni in ordine alla modalità di pagamento. Oltre alle due società in house sopra citate, l Autorità di Gestione ha individuato il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) quale Organismo Intermedio di gestione del P.O. Con l approvazione dello schema di Convenzione (D.G.R. n del 02/08/2011), e l avvenuta sottoscrizione in data 5/08/2011, il MIUR è stato individuato quale Organismo intermedio cui sono delegate 10 le funzioni di selezione, gestione, controllo di primo livello, 10 Art. 2 Oggetto della Convenzione. Manuale delle procedure dell AdG versione

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