Bollettino Astronomico
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- Adriana Rizzo
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1 Bollettino Astronomico 410 / 2017
2 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei SUNO (NO) Tel / info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 7 giugno 2017, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna, sarà in fase crescente con illuminazione del 97,3% e fase sorge alle 19:10 e sarà visibile per tutta la notte compromettendo le osservazioni di oggetti deboli del profondo cielo. Si potranno vedere le costellazioni primaverili e buona parte delle estive. Il pianeta Giove sarà visibile per tutta la notte nella costellazione della Vergine. Saturno sorgerà nella seconda parte della notte alle ore 21:10 rendendosi di fatto difficilmente osservabile in quanto ancora molto basso sull orizzonte. CALENDARIO LUNARE DI GIUGNO 2
3 IL CIELO DEL 7 GIUGNO 2017 (a cura di Oreste Lesca) RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) MARCO BERSANELLI IL GRANDE SPETTACOLO DEL CIELO Otto visioni dell universo dall antichità ai giorni nostri Sperling & Kupfer - Pag. 287 ed 2016 Formato 14x Quando l'uomo ha cominciato a scrutare il cielo? Da sempre, a giudicare dai dipinti paleolitici che ricoprono le grotte di Lascaux e ritraggono, fra bisonti e cavalli selvaggi, gruppi di astri e fasi lunari. In ogni epoca, il fascino misterioso della notte stellata ha portato gli uomini a interrogarsi sulla forma dell'universo. E a indagarlo con ogni mezzo a disposizione. In questo libro un astrofisico ci guida attraverso otto successive rappresentazioni del cosmo, da quella concepita dagli ignoti costruttori di Stonehenge a quella del nostro secolo, ottenuta grazie ai raffinati strumenti dei telescopi e delle sonde spaziali. Mappe che rivelano le sorprendenti intuizioni degli antichi, la genialità della visione di Dante, i profondi cambiamenti prodotti nella mentalità scientifica e nella cultura europee, fra Cinquecento e Seicento, dallo smantellamento delle sfere celesti, che aprì lo sguardo sullo spazio infinito. Quadri che diventano via via più dettagliati e precisi, come quello disegnato da Keplero, che fissò le leggi della danza ordinata dei pianeti 3
4 intorno al Sole, o quello di Newton, che descrisse l'insieme dei movimenti celesti e terrestri con un'unica equazione matematica. Fino all'ottavo scenario, con la rivoluzionaria architettura spazio-temporale pensata da Einstein e la scoperta di quel mare di microonde, residuo del Big Bang, che ha aperto una finestra sull'universo primordiale. Nel racconto di Marco Bersanelli l'avventura cominciata ventimila anni fa di fronte allo spettacolo del cielo diventa un romanzo. Una storia emozionante che si sviluppa intorno alla perenne ricerca condotta dall'uomo per rispondere al mistero delle proprie origini. Presentazione internet delle durata di 1h 49m 21s QUADRANTI SOLARI I quadranti solari del Castello di Masino - (a cura di Salvatore Trani) (seconda parte) Il castello di Masino, sopra Caravino, si trova su una collina morenica nel Canavese. Sulle mura del Castello sono stati realizzati numerosi quadranti solari sia a ore francesi sia a ore italiche. Di alcuni, causa la scarsità di dettagli, risulta difficile de- terminare di quali linee orarie si tratti. Sulle pareti esposte a sud ho rintracciato 5 quadranti solari (figure n.7, n. 8, n.9, n. 10, n. 11, n. 12, n. 13), molto semplici, di grandi dimensioni, a ore francesi e a ore italiche e con stilo perpendicolare. Indicano l ora solare vera di Masino. Figura n. 7: parete esterna esposta a sud con due quadranti accoppiati rispettiva- mente a ore francesi e a ore italiche, evidenziati nelle fi- gure. n. 8 e n. 9). 4
5 Figura n. 8: quadrante solare su parete e sposta a sud; ora italica. Figura n. 9: quadrante solare su parete esposta a sud; ora francese. 5
6 Figura n. 10: Parete del Castello esposta a sud prospiciente un cortile con quadrante solare all estrema destra raffigurato nella figura 11. Figura n. 11: quadrante solare della parete precedente a ore francesi; e privo di stilo. 6
7 Sulle pareti del Castello esposte a sud e a ovest che si affacciano sulla terrazza che si intravvede nella figura n. 1 e alla quale si accede attraversando i locali del bar, si trovano 9 quadranti solari: 2 sulla parete sud, 7 sulla parete ovest (figure. n. 14, n. 15). Questi ultimi quadranti hanno poche linee e molto confuse, non sono stato quindi in grado di identificarle. Tranne il primo che ha qualche linea in piu, gli altri 6 sono tutti simili. Su questa parete e affrescata anche una sfera armillare (figura n.16). Figura n. 12: quadrante solare a ore francesi situato sulla parete della terrazza esposta a sud Figura n. 13: quadrante solare a ore italiche situato sulla parete della terrazza esposta a sud 7
8 Figura n. 14: quadrante solare situato sulla parete della terrazza esposta a ovest. Figura n. 15: uno dei rimanenti quadranti solari, tutti simili, situato sulla parete 8
9 Figura n. 16: la sfera armillare affrescata sulla parete ovest della terrazza. Concludo questa mia breve esposizione invitando, coloro che non l avessero gia visitato, di fare una escursione al Castello di Masino, non solo per vedere i quadranti solari ma, principalmente, per ammirare la bellezza delle sale e degli arredi di questosplendido edificio. Come recita la pubblicazione del FAI Vieni a vivere una giornata unica al mondo. Ringrazio con gratitudine la Signora Rita Dora Massignan del FAI per aver letto e integrato queste mie note. 9
10 DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del Parte Le osservazioni del 1925 sono poche e si riferiscono ad una eclisse di Luna dell 8 febbraio e all osservazione di Giove e Mira da ottobre a dicembre. 8 Febbraio Eclissi parziale di Luna. Principio della penombra 19h 49m; dell ombra 21h 9m; fase massima (0.736) 22h 42m; fine dell ombra 0h 15m; della penombra 1h 35m. L eclissi ha potuto essere parzialmente osservata, essendo stata per la maggior parte favorita da cielo puro. Ad occhio nudo fra 22h 30m e 23h 30m la parte eclissata era ben visibile, di tinta grigia, con sensibile colorazione rossastra. 25 ottobre h. Oss. di Giove. Cielo per lo più offuscato. Dei satelliti uno è ad Est e tre ad W: di questi i due più prossimi al pianeta, vicinissimi fra loro, formano una doppia abbastanza stretta di cui maggiore la componente N.E. Sul disco si scorgono le due fascie tropicali, delle quali l australe più larga é notevolmente più oscura. Le regioni polari boreali sono grigie (cann. di 54mm; ingr. 40 e 86). 29 Ottobre h 50m. Cielo sereno. Oss. di Giove. Oltre le due fascie tropicali che presentano i caratteri del 25, una terza meno facilmente osservabile è visibile a Nord della boreale, al limite della zona grigia delle regioni polari. I satelliti sono due per parte (cann di 54mm; ingr. 40 e 86). 8 Novembre h 40m. Oss. di Mira. Ben visibile ad occhio nudo, con splendore superiore a quello di δ, ma inferiore a quello di γ. 8 Dicembre h. Oss. di Mira. Splendore superiore a δ Balena ed α Pesci, e leggermente anche a γ Balena. Notevolmente inferiore ad α. 10
11 COMETE: C2015 V2 (Johnsons) - (a cura di Marco Pelasco) Immagine della cometa c2015 V2, facilmente osservabile in Ercole sopra M13 anche con buon binocolo in cieli bui. Potrebbe nei prossimi giorni aumentare notevolmente la luminosità ed è possibile reperirnee le effemeridi in tempo reale al seguente URL: E una cometa di lungo periodo, dall' orbita iperbolica, con eccentricità 1 e inclinazione, rispetto al piano dell'eclittica, di circa 50. Scoperta alla magnitudine 17 il 3 Novembre 2015 dal componente del progetto Catilina Sky Survey, Jess Johnson, con un telescopio da 60 cm, configurazione Schmidt- Cassegrain. Dai calcoli si è potuto risalire alla distanza al perielio (l'ultimo alla data 12 Giugno 2017) pari a 1, U.A. La velocità media orbitale rispetto al Sole è di 25,8 Km/ sec, quella rispetto a noi sulla Terra è più elevata, 39,2 Km/ sec. Trattandosi di una cometa iperbolica le informazioni a riguardo scarseggiano. Il passaggio del 2017 appare molto favorevole e le previsioni parlano di una magnitudine pari a 6, in un percorso che la vede passare nei pressi di Arturo ma non solo. 11
12 Effemeridi Date Magnitude Right Ascension Declination Constellation 2017 May h 12m 03s Bootes 2017 May h 09m 43s Bootes 2017 May h 07m 26s Bootes 2017 May h 05m 08s Bootes 2017 May h 02m 53s Bootes 2017 May h 00m 39s Bootes 2017 May h 58m 28s Bootes 2017 May h 56m 18s Bootes 2017 May h 54m 11s Bootes 2017 May h 52m 08s Bootes 2017 May h 50m 06s Bootes 2017 May h 48m 06s Bootes 2017 May h 46m 10s Bootes 2017 Jun h 44m 17s Bootes 12
13 SUPERNOVE NGC 6946 E LA SUPERNOVA SN 2017EAW (a cura di Silvano Minuto) Supernova scoperta il maggio 2017 da P. Wiggins, Tooele, UT, USA, in NGC Lo spettro indica che si tratta di una supernova di tipo IIP: SN 2017eaw 13
14 SN 2017eaw è la decima supernova in NGC 6946 in 100 anni esatti: la prima (SN 1917A) risale al NGC 6946 si proietta nel bel mezzo della Via Lattea, tutt intorno si scorgono moltissime stelle, e un po a nordovest, lo splendido ammasso aperto NGC
15 IMPARARE GLI ALLINEAMENTI - CRATERE (a cura di Silvano Minuto) Da: Osservare il Cielo Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei. Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina: I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) II Riconoscere la Stella Polare III Cassiopeia IV Costellazioni circumpolari V Cefeo VI Drago VII Perseo VIII Cani da Caccia IX Triangolo estivo X La Lira XI Il Cigno XII L Aquila XIII Alcune costellazioni minori XIX Boote e dintorni XX Boote e Corona Boreale XXI Chioma di Berenice XXII Spica e la Vergine XXIII Trovare Ercole XXIV Dal Triangolo estivo all Ofiuco XXV La testa dell Ofiuco XXVI Ofiuco XXVII Serpente XXVIII Scorpione XXIX Bilancia XXX Sagittario XXXI Capricorno XXXII Verso l Acquario XXXIII Pegaso XXXIV Andromeda XXXV Il Quadrato del Pegaso XXXVI Perseo XXXVII Ariete e Triangolo XXXVIII Pesci XXXIX Il grande pentagono di Auriga XL Il Toro XLI I Gemelli XLII Auriga XLIII Lepre XLIV Colomba XLV Eridano XLVI Poppa XLVII Canopo XLVIII Le Vele XLIX L Orsa Maggiore XLX - Il Leone XLXI Il Cancro XLXII Verso l Idra XLXIII Arturo e dintorni XLXIV Boote e Corona Boreale XLXV Spica e la Vergine XLXVI Chioma di Berenice XLXVII Il triangolo di primavera XLXVIII Il Leone XLXIX Il Cancro XLXXI Il gigante Orione XLXXIII Il Cane Maggiore XLXXIX Il Cane Minore e l Unicorno XLXXXI Il Toro XLXXIII L Auriga XLXX Verso l Idra XLXXII Sirio e il Triangolo invernale XLXXX A Nord di Orione XLXXXII I Gemelli XLXXIV Il Centauro 15
16 Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 20 aprile. Copre 282 gradi quadrati e contiene 20 stelle più brillanti della sesta magnitudine. E conosciuta anche con il nome d Coppa; è una piccola costellazione costituita da 8 stelle abbastanza brillanti che formano una figura simile a una coppa. Non contiene oggetti alla portata di piccoli telescopi amatoriali. Conosciuta fin dall antichità, è legata alla vicenda mitologica dell adiacente Corvo; quella di Apollo che mandò un corvo ad attingere una coppa dall acqua della vita. L animale però si attardò presso la fonte e al ritorno per punizione fu scaraventato in cielo. S trova tra il Leone e l Idra. 16
17 Alfa Alkes AR 10h 60m D m Sp.K1 E una stella gigante di colore giallo-arancio, distante 174 anni luce con luminosità pari a 55 Soli. Alfa Crateris 17
18 Gamma AR 11h 25 m D Separazione 5.2 mag. 4.1 e 9.6 AP 96 Stella doppia non facilissima da osservare a causa della differenza di luminosità delle componenti. Colori bianco e blu. Delta AR 11h 19 m D Mag. 3.8 sp K0 E la stella più brillante della costellazione. Si trova a 194 anni luce di distanza e brilla come 112 Soli. Y Crateri AR 11h 24m D Magnitudine componenti 4.08 e 9.5 Separazione 5.2 Come per la Gamma, difficile da osservare a causa della differenza di luminosità delle componenti HD AR 11h 29m D Magnitudine componenti 5.83 e 8.8 Separazione 8.3 La doppia più facile della costellazione R Crateris AR 11h 01m D Mag periodo 160 gg Stella variabile semiregolare a lungo periodo. Facile da individuare perché si trova nello stesso campo di Alfa, 11,5 verso est. 18
19 ngc 3887 AR 11h 47m D Magnitudine 10.7 Dim: 3.3 x 3.5 Galassia a spirale più luminosa della costellazione vista quasi frontalmente. Risulta visibile anche utilizzando un telescopio amatoriale. Si trova a circa 68 milioni di anni lue di distanza. Ngc 3887 Ngc 3962 AR 11h 54m D Magnitudine 10.9 Dim: 2.6 x 2.2 Galassia ellittica, visibile in un telescopio come una macchietta chiara dai bordi sfumati 19
20 EVENTI E CONFERENZE (a cura di Corrado Pidò) 20
21 STELLARIUM SCRIPTING (a cura di Roberto Brisig ) Quarto appuntamento di una serie di articoli, iniziata con il bollettino 407/2017 dedicati alla programmazione degli scripts di Stellarium dove si cercherà di illustrare alcune peculiarità e possibilità del programma cercando di ovviare alla scarsa documentazione di Stellarium sull argomento limitandosi a mettere a disposizione semplicemente il repertorio dei comandi senza alcuna descrizione specifica. Introduzione Il noto programma di simulazione astronomica Stellarium può essere pilotato, oltre che dai comandi del mouse con le icone del display e dai numerosi comandi da tastiera (ricordiamo che sono elencati nella finestra di aiuto, richiamabile con F1) anche con dei programmi editabili in un file detto Script. Questi script contengono una sequenza di istruzioni che permette a Stellarium di presentare in modo automatico qualsiasi situazione astronomica, senza alcuna necessità di digitare alcunchè sulla tastiera o usare il mouse, così da poter replicare a volontà le presentazioni con essi preparati. Gli script sono dei file di testo scritti secondo il linguaggio ECMAscript (noto anche come JavaScript) che dà al programmatore l accesso a tutte le peculiarità di questo linguaggio quali istruzioni condizionali, cicli, variabili, manipolazione di stringhe, ecc. L interazione con Stellarium è data mediante l uso di una collezione di istruzioni specifiche che permettono di effettuare ogni e qualsiasi azione del programma. Il repertorio completo di queste istruzioni è disponibile all indirizzo Stellarium è liberamente scaricabile alla pagina: ed è disponibile per le piattaforme Windows, MacOS e Linux. In questo capitolo vengono elencati i comandi principali contenuti nella classe ConstellationMgr relativi alla gestione e alla rappresentazione delle costellazioni come linee, nomi, confini e immagini. Alcuni di questi comandi sono attivabili direttamente da tastiera o dalle varie finestre di configurazione di Stellarium. Questi comandi sono tutti preceduti dalla parola chiave ConstellationMgr. Il repertorio completo di queste istruzioni è disponibile all indirizzo: 21
22 Linee delle costellazioni set FlagLines(b) Istruzione con la quale si rendono vilsibili le linee delle costellazioni. Se b = true le linee sono visibili, se b=false le linee sono disattivate. setlinescolor(colcode) Istruzione per la definizione del colore delle linee colcode contiene la chiamata alla funzione Vec3f(R, G, B) dove R, G, B contengono i valori di red, green, blue da 0.0 a 1.0. P. es. ConstellationMgr.setLinesColor(Vec3f(0.0,0.0,0.0));... ConstellationMgr.setLinesColor(Vec3f(1.0,1.0,1.0)); // Bianco // Nero Confini delle costellazioni set FlagBoundaries(b) Istruzione con la quale si rendono vilsibili i confini delle costellazioni. Se b = true i confini sono visibili, se b=false i confini sono disattivati. setboundariescolor(colcode) Istruzione per la definizione del colore delle linee di confine delle costellazioni colcode contiene la chiamata alla funzione Vec3f(R, G, B) dove R, G, B contengono i valori di red, green, blue da 0.0 a 1.0. Per esempio: ConstellationMgr.setBoundariesColor(Vec3f(0.0,1.0,1.0)); // Azzurro... ConstellationMgr.setBoundariesColor(Vec3f(1.0,0.2,0.2)); // Rosso Etichette delle costellazioni set FlagLabels(b) Istruzione con la quale si rendono vilsibili i nomi delle costellazioni. Se b = true i nomi sono visibili, se b=false i nomi sono nascosti. setlabelscolor(colcode) Istruzione per la definizione del colore dei nomi delle costellazioni colcode contiene la chiamata alla funzione Vec3f(R, G, B) dove R, G, B contengono i valori di red, green, blue da 0.0 a 1.0. Per esempio: ConstellationMgr.setLabelsColor(Vec3f(0.1,1.0,0.1)); // Verde... ConstellationMgr.setLabelsColor(Vec3f(1.0,1.0,0.1)); // Giallo 22
23 Immagini delle costellazioni setflagart(b) Istruzione con la quale si rendono vilsibili le immagini delle costellazioni. Se b = true le immagini sono visibili, se b=false le immagini sono nascoste. setartintensity(n) Istruzione per definire l intensità (luminosità) dell immagine. Il valore di n può variare da 0 (minimo) a 1 (massimo) setartfadeduration(s) Istruzione che definisce la durata dell attivazione dell immagine. s (in secondi) è il tempo che l immagine impiegherà per il raggiungimento della intensità prevista. Varie setflagisolatedselected(b) Istruzione con la quale si attivano le costellazioni singolarmente. Se b = true la funzione è attivata, se b = false è disattivata Questa istruzione è ovviamente utilizzata in uno script unitamente ad altre istruzioni specifiche. Nell esempio seguente si fanno apparire esclusivamente le costellazioni Orsa maggiore, Orsa Minore e Cassiopea, con la visualizzazione delle immagini esclusivamente. ConstellationMgr.setFlagIsolateSelected(true); ConstellationMgr.setFlagArt(true); // immagini attivate //ConstellationMgr.setFlagLabels(false); // etichette nascoste //ConstellationMgr.setFlagBoundaries(false); // confini nascosti ConstellationMgr.setArtIntensity(0.6); // intensità media core.selectobjectbyname( Ursa Major, false); core wait(2); core.selectobjectbyname( Ursa Minor, false); core wait(2); core.selectobjectbyname( Cassiopeia, false); 23
24 ASTROFOTOGRAFIA (a cura di Alessandro. Segantin) COME BILANCIARE IL BIANCO NELLE FOTOGRAFIE ASTRONOMICHE Articolo di Jerry Lodriguss March 31, 2017 Cos é il bilanciamento del bianco? La vista umana è notevole nella sua sensibilità, nella sua gamma dinamica e nella capacità di adattarsi al colore in base alle diverse fonti di illuminazione. I nostri occhi, nel corso dei milioni di anni, si sono evoluti per vedere il la luce diurna come luce "bianca". Ma sono anche notevolmente adattabili ad altre fonti di luce che hanno una forte differenza di colore. Ciò favorisce la nostra sopravvivenza permettendoci di distinguere, ad esempio, i colori di un serpente nel crepuscolo capire se è velenoso. Il colore della luce ambientale in una zona ombreggiata, in una giornata limpida, è molto blu, mentre la luce di una lampadina al tungsteno è molto rossa. Eppure i nostri occhi si adattano senza sforzo in modo da vedere i colori in entrambe le scene come normali. Un foglio di carta bianco, sarà bianco anche se riflette diverse luci colorate, in queste situazioni. Il bilanciamento del bianco in una fotocamera, fa sostanzialmente la stessa cosa: regola il colore di un'immagine in modo da compensare la temperatura del colore della sorgente di illuminazione. Costellazione del Cigno (parte orientale) ripresa con una DSLR modificata. A sinistra utilizzando il bilanciamento del bianco "soleggiato", a destra con bilanciamento del bianco personalizzato, in post-elaborazione. Colori astronomici Le fotocamere DSLR e mirrorless offrono solitamente una vasta gamma di impostazioni di bilanciamento del bianco da scegliere. Per ottenere un bilanciamento del bianco naturale durante la ripresa di astrofotografie con una fotocamera DSLR standard, è consigliabile utilizzare la luminosità diurna o solare. Dopo tutto, stai ancora riprendendo la stessa atmosfera che disperde la luce blu. Le camere modificate, per avere una miglior resa sul rosso della linea di emissione di idrogeno-alfa, tuttavia, richiedono un bilanciamento del bianco personalizzato (CWB). L'utilizzo di entrambi i tipi di fotocamera abbinato ad un filtro contro l inquinamento luminoso, richiede anche un bilanciamento del bianco personalizzato. 24
25 Creare il bilanciamento del bianco personalizzato Impostare un CWB (Custom White Balance) è abbastanza facile. È possibile utilizzare un pezzo di carta bianca o un cartoncino grigio, se si desidera essere più precisi. La carta bianca spesso è dotata di brillantanti fluorescenti che rispondono alla luce ultravioletta che possono vanificare il CWB, quindi il cartoncino grigio è solitamente la scelta migliore. Riprendi il cartoncino in una giornata soleggiata a mezzogiorno. Questo perché il Sole sarà alto nel cielo e la dispersione atmosferica, che può influenzare il colore, minimizzata. Il cartoncino deve riempire l intero frame e non ci devono essere ombre. Utilizza il bilanciamento del bianco luce diurna (o soleggiato) e le impostazioni di esposizione automatica, in modo che l'immagine visualizzata appaia come un grigio neutro, anche se si utilizza un foglio bianco. Ricorda che, se a volte scatti utilizzando un filtro anti-inquinamento luminoso, dovrai ripetere questo procedimento per modificare i valori del bilanciamento. Lo scatto senza filtro, uscirà di colore rosso quando si scatta con una camera modificata. Questo effetto è normale ed è esattamente ciò che la CWB correggerà. Se la fotocamera modificata ha un filtro taglia UV/IR, il tuo CWB sarà probabilmente abbastanza buono per essere utilizzato con le camere modificate per le normali riprese diurne. Le camere modificate full-spectrum, richiedono un filtro UR/IR e un CWB per immagini diurne. Il tuo CWB ripreso con un filtro anti-inquinamento luminoso, probabilmente risulterà blu o ciano. Anche questo è normale e verrà corretto con il CWB. 25
26 Impostare il CWB sulla fotocamera Per utilizzare l'immagine ripresa, come CWB della fotocamera, fare riferimento al manuale utente della fotocamera. Le fotocamere Nikon consentono di selezionare un'immagine di riferimento per il bilanciamento del bianco, nelle impostazioni del menu della fotocamera, ma le altre fotocamere sono diverse. Una volta impostata la CWB, utilizzate questa impostazione ogni volta che si scattano le astrofotografie. Di solito memorizzo il frame del CWB per il mio DSLR modificato, nonché un frame CWB per il mio filtro antiinquinamento luminoso, su una scheda di memoria di riserva. In questo modo posso caricarli nella fotocamera quando ho necessità di scattare le astrofotografie. I risultati Il CWB renderà i colori della fotocamera il più vicino possibile al colore naturale. Ma noterete che il colore del cielo sarà ancora rosso mattone nelle esposizioni lunghe. Niente panico - questo è ancora corretto! Questo è il vero colore del cielo notturno. Quel colore rosso mattone è dato dall'inquinamento luminoso nella tua postazione di ripresa, o forse dal movimento dell aria. Questo colore del cielo, deve essere sottratto con l elaborazione delle immagini. Una volta rimosso, i colori delle stelle e degli oggetti astronomici saranno il più vicino possibile al reale, restando sempre nei limiti della tecnologia utilizzata. Fonte: Sky and Telescope (Traduzione di Alessandro Segantin) Hanno collaborato: Silvano Minuto, Roberto Brisig, Corrado Pidò, Davide Crespi, Vittorio Sacco, Salvatore Trani Oreste Lesca, Marco Pelasco, Alessandro Segantin Immagine di copertina: Eclisse anulare di sole del ripresa da Giuseppe Bianchi 26
27 Tra poco, in occasione della dichiarazione dei redditi, si dovrà scegliere a chi destinare il 5 per mille. Sottoscrivere il cinque per mille a favore dell Osservatorio, ci permette di ammodernare ed ampliare la struttura e di migliorare le prestazioni, in particolar modo nel campo della divulgazione e della ricerca. Queste le coordinate: APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio Casella sostegno del volontariato. Per collaborare al bollettino inviare una a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2017, invariata da anni, di 25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J
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