Bollettino Astronomico

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1 Bollettino Astronomico 412 / 2017

2 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei SUNO (NO) Tel / info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 5 Luglio 2017, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna, sarà in fase crescente con illuminazione del 90% - sorge alle 18:09 e tramonta alle 03:22 Le osservazioni di oggetti deboli del profondo cielo saranno molto disturbate dalla presenza della luna. Si potranno vedere le principali costellazioni estive. Il pianeta Giove sarà visibile nella prima parte della notte. Saturno sorgerà nella prima parte della notte tramontando poco dopo la Luna, la ridotta altezza sull orizzonte rende però l osservazione ancora disturbata dalla turbolenza. CALENDARIO LUNARE DI LUGLIO 2

3 IL CIELO DEL 5 LUGLIO 2017 (a cura di Corrado Pidò) RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) DAVA SOBEL - LE STELLE DIMENTICATE Storia delle scienziate che misurarono il cielo Rizzoli 2017 Pag. 284 Formato 14 x 21 cm Dalla fine del XIX secolo, l Osservatorio astronomico di Harvard iniziò ad assumere alcune donne come calcolatori umani. L harem così veniva talvolta deriso il personale femminile era formato da signore di tutte le età: esperte di matematica, astronome dilettanti, mogli, sorelle e figlie dei professori; alcune laureate, altre semplicemente appassionate. Attraverso l universo di vetro che avevano a disposizione, formato da circa mezzo milione di lastre fotografiche su cui erano impresse le immagini delle stelle, queste studiose fecero alcune scoperte straordinarie: svilupparono un sistema di classificazione che fu accettato a livello internazionale ed è ancora in uso; intuirono la verità sulla composizione chimica dei cieli, e definirono una scala per misurare le distanze nello spazio. (segue) 3

4 Alla loro storia Dava Sobel dedica il suo libro più appassionato, arricchito dai testi inediti di diari e lettere: Quando hanno letto i nomi dei membri scrive Annie Jump Cannon, una delle protagoniste, mi sono assai meravigliata di scoprire che ero stata inserita nella Commissione per la classificazione degli spettri stellari, e una delle esperienze inattese è stata la riunione con i suoi membri. Sedevano a un lungo tavolo, quegli uomini provenienti da varie nazioni, e io ero l unica donna. Era stata lei a studiare per anni gli spettri stellari, e fu lei a parlare per tutto il tempo. DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del e Sono anni difficili per l Italia e le osservazioni si riducono di conseguenza. Nei due anni vengono descritte una eclisse parziale di luna nel 1930 e una totale di Luna l anno successivo. Parte Ottobre Eclissi parziale di Luna. Principio penombra 17h 41m; ombra 19h 46m; fase massima 20h 7m; fine ombra 20h 27m; penombra 22h 32. L osservazione è stata favorita dal cielo completamente sereno. A 19h 15m, principio dell osservazione, si avverte ad occhio nudo l effetto della penombra, che però non è molto evidente e sfuggirebbe facilmente a persona non prevenuta. Essa è molto meglio visibile al binocolo come un ombreggiatura grigia, senza limiti precisi che però sembra estendersi attenuata fin verso il centro del disco. La sua visibilità aumenta col procedere dell eclisse e specialmente negli ultimi minuti precedenti il contatto con l ombra; tuttavia è solo dopo l ingresso di questa che il fenomeno appare immediatamente anche ad occhio nudo attira anche uno sguardo distratto. Al momento della fase massima (20h 47m) la penombra appare al binocolo estesa a gran parte del disco. L ombra non ha limiti ben definiti; una piccola parte del lembo è invisibile e la contigua una fascia bruna che si estende a gran parte di Mare Frigoris. Nessuna traccia di colorazione rossastra Settembre Eclissi totale di Luna. Principio penombra 17h 41m; principio della totalità 20h 6m; in ombra 20h 48m; Fase massima (1.326) a 20h 48m; fine della totalità 21h 31m; dell ombra 22h 42m; della penombra 23h 55m. 18h 46m. La Luna che appare attraverso leggeri cirri stratiformi mostra un evidente offuscamento nella parte sinistra superiore, vicina al lembo. 18h 55m. L ombra ha già interessato il disco, e il fenomeno attira immediatamente l attenzione. Ad occhio nudo la parte eclissata appare grigia. Ripresa l osservazione a 19h 52m, si nota che l eclissi è ormai molto avanzata e l ombra ha invaso la maggior parte del disco, ma rimane sempre un ampio segmento luminoso. La parte eclissata è visibile ad occhio nudo; più chiara verso il bordo rimanente e presenta una sensibile tinta rossastra. 20h 9m. L aspetto è sensibilmente cambiato. La Luna è completamente nell ombra; tuttavia la parte del disco eclissata per ultima rimane notevolmente chiara: il rimanente presenta una tinta aranciata molto accentuata. 4 (segue)

5 20h 33m. Osservata al binocolo la Luna presenta sempre le caratteristiche notate a occhio nudo a 20h 9m. Anche la parte di ombra di tinta rossastra è abbastanza trasparente, si da lasciar apparire le grandi configurazioni del suolo. 20h 41m. La tinta che copre la parte settentrionale del disco, a Nord del Mare Crisium fino al termine di Mare Frigoris è più francamente rossastra, mentre quella che copre la parte centrale del disco e l Oceanus Procellarum tende più al bruno (binocolo). 21h 0m. Si nota la rotazione del segmento luminoso. Al cannocchiale (54mm) si riconoscono le configurazioni generali e si nota che la tinta rossastra è specialmente evidente nelle regioni chiare della parte centrale della Luna e specialmente su quelle prossime al polo Nord. Varie stelle sono visibili tutto intorno, in prossimità della Luna. 21h 6m. La zona di Tycho fino al termine delle terre australi è sempre notevolmente chiara, e i dettagli vi sono assai più facilmente visibili (ad. es. Grimaldi), che nella parte opposta dove la tinta rossastra è più intensa. Come è stato notato a 21h 12m, la tinta rossastra è assai più accentuata al binocolo che al cannocchiale e più ancora ad occhio nudo, in cui l astro appare di una tinta rossa intensa, tendente un po al bruno. Viceversa il dettaglio del suolo lunare è meno facilmente visibile che al cannocchiale. 21h 26m. Il centro della zona rossa è prossimo a raggiungere Mare Crisium. La parte opposta è notevolmente chiara fino a notevole distanza dal lembo; il circo di Tycho, sebbene un po fuori da questa zona è distintamente visibile. 21h 31m. Ad occhio nudo la Luna, salvo un largo segmento chiaro, presenta una tinta rossastra, meno intensa in prossimità del segmento, più cupa all estremità opposta, ove l Oceano Procellarum e i Mari Serenitatis e Nectaris formano una macchia oscura dai contorni imprecisi. 21h 33m. La totalità è terminata, e l estremità del disco mostra una stretta orlatura luminosa. A 21h 35m,5 Grimaldi è già emerso dall ombra. 21h 38m. La tinta rossastra è specialmente intensa intorno a Mare Crisium; che tuttavia è sempre ben visibile al cannocchiale. 21h 52. Kepler e Aristarco sono già usciti dall ombra, che attraversa Tycho. 21h 58m. Il limite dell ombra presenta una larga degradazione. La parte opposta mostra sempre una accentuata tinta rossastra. 22h 7m. L ombra raggiunge Platone. Il contorno è sfumato e orlato da una zona grigia diffusa. La parte eclissata ha una tinta grigia oscura sulla quale le configurazioni lunari sono assai peggio visibili che durante la totalità: la parte più lontana presenta sempre tracce di tinta rossastra. 22h 19m. L ombra ha un aspetto grigio opaco; ma forse si tratta solo di un effetto di contrasto perché, facendo uscire dal campo la parte illuminata, quella eclissata presenta tuttora una spiccata tinta rossastra, con visibilità delle configurazioni del suolo. 22h 33m. La parte eclissata è ancora visibile. Il contorno dell ombra è estremamente vago, e presenta una orlatura sfumata, la cui larghezza sembra un po minore di quella del Mare Serenitatis. 22h 43m. La Luna è uscita dall ombra, ma l offuscamento prodotto dalla penombra è evidente nella regione di Mare Crisium e a Sud di essa, tanto che il lembo mostra un po schiacciato. 22h 49m. La regione a Sud di Mare Crisium e quella circostante presenta una luminosità assai sensibilmente inferiore a quella delle altre regioni lunari ma è soprattutto al binocolo che essa appare più evidentemente oscurata. 22h 57m. L effetto dell ombra è sempre facilmente riconoscibile al cannocchiale e al binocolo. 23h 8m. La Luna splende in tutto il suo fulgore, e le piccole stelle osservate a 21h non sono più visibili. Le regioni occidentali sembrano però presentare un sensibile offuscamento. 5

6 IMPARARE GLI ALLINEAMENTI - CRATERE (a cura di Silvano Minuto) Da: Osservare il Cielo Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei. Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina: I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) II Riconoscere la Stella Polare III Cassiopeia IV Costellazioni circumpolari V Cefeo VI Drago VII Perseo VIII Cani da Caccia IX Triangolo estivo X La Lira XI Il Cigno XII L Aquila XIII Alcune costellazioni minori XIX Boote e dintorni XX Boote e Corona Boreale XXI Chioma di Berenice XXII Spica e la Vergine XXIII Trovare Ercole XXIV Dal Triangolo estivo all Ofiuco XXV La testa dell Ofiuco XXVI Ofiuco XXVII Serpente XXVIII Scorpione XXIX Bilancia XXX Sagittario XXXI Capricorno XXXII Verso l Acquario XXXIII Pegaso XXXIV Andromeda XXXV Il Quadrato del Pegaso XXXVI Perseo XXXVII Ariete e Triangolo XXXVIII Pesci XXXIX Il grande pentagono di Auriga XL Il Toro XLI I Gemelli XLII Auriga XLIII Lepre XLIV Colomba XLV Eridano XLVI Poppa XLVII Canopo XLVIII Le Vele XLIX L Orsa Maggiore XLX - Il Leone XLXI Il Cancro XLXII Verso l Idra XLXIII Arturo e dintorni XLXIV Boote e Corona Boreale XLXV Spica e la Vergine XLXVI Chioma di Berenice XLXVII Il triangolo di primavera XLXVIII Il Leone XLXIX Il Cancro XLXXI Il gigante Orione XLXXIII Il Cane Maggiore XLXXIX Il Cane Minore e l Unicorno XLXXXI Il Toro XLXXIII L Auriga XLXXV Il Corvo XLXX Verso l Idra XLXXII Sirio e il Triangolo invernale XLXXX A Nord di Orione XLXXXII I Gemelli XLXXIV Il Centauro 6

7 Lo Scorpione Verso la fine di aprile inizia ad apparire, verso l'orizzonte sud-est, una stella di un colore rosso vivo, luminosa, circondata verso nord da un archetto di stelle azzurre: la stella rossa è Antares e forma, con le stelle vicine, la testa dello Scorpione, una delle costellazioni che saranno poi dominanti nei cieli estivi. Lo Scorpione è una costellazione che si estende principalmente a sud dell'eclittica, dunque è di difficile osservazione, specie nel nord Italia, e abbisogna alle nostre latitudini di un orizzonte meridionale libero da ostacoli. La parte della testa è la più settentrionale. Come lo Scorpione sorge, emerge dall'orizzonte anche il rigonfiamento centrale della Via Lattea, che sarà ben visibile d'estate. Poco a sud, fra Scorpione e Centauro, sono presenti alcune stelle di terza magnitudine, appartenenti alla costellazione del Lupo. Da: Osservare il Cielo Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni (segue) 7

8 Il Dragone Conosciuto anche semplicemente come Drago. Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 25 maggio. Copre 1083 gradi quadrati e contiene 80 stelle più brillanti della sesta magnitudine. Costellazione circumpolare molto estesa, si snoda tra le due Orse. La parte meglio visibile è costituita dalla testa che riposa in cielo ai piedi del gigante Ercole. Con la nostra concezione moderna ci aspetteremmo di vedere la figura di un drago alato che emette fuoco da una o più bocche. In realtà in greco Drago significa serpente ed è proprio questa figura che si vuole rappresentare. Mella mitologia si ricorda Ladone, il serpente, che custodiva l ingresso delle Esperidi, dove crescevano le mele d oro. La stella più luminosa della costellazione è Gemma. Nel 1724 Bradley cercò di determinarne la distanza mediante il metodo della parallasse; non ci riuscì ma in compenso scoprì il fenomeno dell aberrazione della luce. (segue) 8

9 Alfa Thuban AR 14h 04m D Mag. 3.6 sp. A0 Il nome in arabo significa testa del serpente. Non è l astro più brillante della costellazione; si trova a 309 anni luce di distanza e brilla come 254 soli. E importante dal punto di vista storico: nel 2800 a.c. era la stella più vicina al polo e ora, a causa della precessione degli equinozi è lontana ben 25. Beta - Rastaban AR 17h 30m D Mag. 2.8 sp. G0 Si tratta di una gigante 780 volte più luminosa del Sole, distante 362 anni luce. Ha una debole compagna di magnitudine 14 a 4.2, non visibile con i telescopi amatoriali. Gamma - Etamin AR 17h 57m D Mag. 2.2 sp. K5 E la stella più luminosa della costellazione. Gigante rossa distante 147 anni luce, e 216 volte più luminosa del Sole. Pare che gli antichi egiziani l abbiano utilizzata per orientare alcuni templi. Proprio studiando questa stella, che passa quasi esattamente allo zenit alle latitudini inglesi, James Bradley riuscì nel 1725 a scoprire il fenomeno dell aberrazione della luce. Epsilon AR 19h 48m D Separazione 3.1 mag. 3.8 e 7.4 AP 15 Stella doppia con componenti giallastre visibile con un piccolo telescopio. Eta AR 16h 24m D Separazione 5.2 mag. 2.7 e 8.7 AP 142 Componenti di colore giallo, visibili con un piccolo telescopio. Nu 1,2 AR 17h 32m D Separazione 61.9 mag. 4.9 e 4.9 AP 312 E una delle stelle della testa del Dragone; componenti bianche con magnitudine identica. Tipica doppia binoculare. Omicron AR 18h 51m D Separazione 34.2 mag. 4.8 e 7.8 AP 326 Doppia con componenti gialla e bluastra. Facile da osservare anche con piccoli strumenti. 39 Draconis AR 18h 24m D Separazione mag. 5.0, 8.0 e 7.9 AP Sistema costituito da due stelle, una bianca e una bluastra con magnitudine 5.0 e 8.0 che si trovano a 3.8 di distanza. Un altra componente di mag. 7.9 risulta più distante (89 ). Gamma Draconis AR 09h 42m D Tipo Mira mag periodo 325 gg (segue) 9

10 Variabile tipo Mira con oscillazione tra magnitudine 6.2 e 15.0 in 325 giorni. Si trova in una zona dove sono presenti poche stelle brillanti e quindi è difficile da localizzare. Può essere d aiuto il suo colore rosso e la vicinanza con il massimo di luminosità. NGC 5866 AR 15h 06m D Dimensioni 6.6x3.2 Magnitudine 9.9 Tipo Galassia Una volta si pensava fosse il famoso oggetto mancante dal catalogo di Messier, M 102. In realtà risulta che M 102 è un doppione di M 101 in Orsa Maggiore. Siamo in presenza di una delle galassie più luminose della costellazione ed è visibile, almeno per quanto riguarda la zona centrale, con medi telescopi. Se si osserva con grandi strumenti è possibile vedere una sottile banda di polveri che la attraversa. Si trova a 4 a SSO della stella Iota Dra. N GC 6543 AR 17h 58m D Dimensioni 18 Magnitudine 8.1 Tipo Planetaria E una nebulosa planetaria tra le più brillanti; ha magnitudine 8.1 e un diametro di 18 (all incirca quello medio di Saturno). Con strumenti di piccole dimensioni appare come una stella sfuocata di colore verdastro. L astro centrale di 11^ magnitudine è molto caldo con temperatura superficiale di K. Si trova ad oltre 2000 anni luce di distanza. (segue) 10

11 Sciami meteorici In questa costellazione è visibile lo sciame delle Draconidi, attivo tra il 27 e il 30 giugno, sciame che produce poche meteore molto lente. Ha in comune con Boote lo sciame delle Quadrantidi. 11

12 SUPERNOVE - (a cura di Silvano Minuto) Supernova 2017ewv Scoperta il 23 giugno 2017 da: All Sky Automated Survey for SuperNovae (ASAS-SN) Nella Galassia UGC 8287 (Chioma di Berenice) R.A. = 13h10m59s.310, Decl. = '36".65 Mag 16.9:6/23, Type IIP 12

13 STELLARIUM SCRIPTING (a cura di Roberto Brisig ) Quinto appuntamento di una serie di articoli, iniziata con il bollettino 407/2017 dedicati alla programmazione degli scripts di Stellarium dove si cercherà di illustrare alcune peculiarità e possibilità del programma cercando di ovviare alla scarsa documentazione di Stellarium sull argomento limitandosi a mettere a disposizione semplicemente il repertorio dei comandi senza alcuna descrizione specifica. Introduzione Il noto programma di simulazione astronomica Stellarium può essere pilotato, oltre che dai comandi del mouse con le icone del display e dai numerosi comandi da tastiera (ricordiamo che sono elencati nella finestra di aiuto, richiamabile con F1) anche con dei programmi editabili in un file detto Script. Questi script contengono una sequenza di istruzioni che permette a Stellarium di presentare in modo automatico qualsiasi situazione astronomica, senza alcuna necessità di digitare alcunchè sulla tastiera o usare il mouse, così da poter replicare a volontà le presentazioni con essi preparati. Gli script sono dei file di testo scritti secondo il linguaggio ECMAscript (noto anche come JavaScript) che dà al programmatore l accesso a tutte le peculiarità di questo linguaggio quali istruzioni condizionali, cicli, variabili, manipolazione di stringhe, ecc. L interazione con Stellarium è data mediante l uso di una collezione di istruzioni specifiche che permettono di effettuare ogni e qualsiasi azione del programma. Il repertorio completo di queste istruzioni è disponibile all indirizzo Stellarium è liberamente scaricabile alla pagina: ed è disponibile per le piattaforme Windows, MacOS e Linux. In questo capitolo vengono elencati i comandi principali contenuti nella classe LabelMgr relativi alla creazione ed alla gestione di testi, scritte ed etichette. Questi comandi sono tutti preceduti dalla parola chiave LabelMgr. Il repertorio completo di queste istruzioni è disponibile all indirizzo Il metodo per far apparire sullo schermo un testo consiste nella chiamata di una delle tre funzioni preposte che assegneranno ad una variabile un valore che servirà da identificatore per ulteriori operazioni su quel testo. (segue) 13

14 Queste tre funzioni permettono di far apparire un testo: 1. Legato ad un particolare oggetto celeste 2. In una determinata posizione di coordinata azimutale 3. In una determinata posizione dello schermo Impostazione di un testo legato ad un oggetto celeste labelobject(text, objectname, visible, fontsize, fontcolor, side, labeldistance, style) text = testo da far apparire objectname = nome dell oggetto celeste, in inglese, press oil quale il testo apparirà visible = true se il testo apparirà immediatamente oppure false se il testo sarà solo impostato e fatto apparire successivamente fontsize = grandezza dei caratteri (14 per default) fontcolor = colore dei caratteri secondo il sistema HTML. (P.es "#ffff00" per il giallo) side = posizione del testo rispetto all oggetto e il display: N sopra, S sotto, E a destra, W a sinistra ma sono ammessi anche "NE", "NW", "SE", "SW" labeldistance = distanza dall oggetto: -1.0 style = TextOnly NOTA: i parametri labeldistance e style sono di effetto non chiaro e possono essere tralasciati Esempio: LabelMgr.labelObject("N: sopra","moon",true,14,"#ff0000","n"); LabelMgr.labelObject("S: sotto","moon",true,14,"#ff0000","s"); LabelMgr.labelObject("W: sinistra","moon",true,14,"#ff0000","w"); LabelMgr.labelObject("E: destra","moon",true,14,"#ff0000","e"); (segue) 14

15 Queste quattro linee (unitamente a zoom e orario adeguati) danno il seguente risultato: Vi è anche da tenere in considerazione un comando già visto in precedenza e più precisamente core.setflaggravitylabel(b) Questa istruzione imposta l allineamento delle etichette all orizzonte più vicino, per esempio in caso di deformazione per proiezione in cupola. Esempi: Core.setFlagGravityLabel(true); Core.setFlagGravityLabel(false); (segue) 15

16 Impostazione di un testo in una posizione di coordinate azimutale labelhorizon(text, az, alt, visible, fontsize, fontcolor) text = testo da far apparire az = valore dell azimuth espresso in gradi alt = valore dell altitudine espressa in gradi visible = true se il testo apparirà immediatamente oppure false se il testo sarà solo impostato e fatto apparire successivamente fontsize = grandezza dei caratteri (14 per default) fontcolor = colore dei caratteri secondo il sistema HTML. (P.es "#ffff00" per il giallo) Impostazione di un testo in una posizione determinata sul display labelscreen(text, x, y, visible, fontsize, fontcolor) text = testo da far apparire x = posizione orizzontale del testo, in pixel, dal lato sinistro del display y = posizione verticale del testo, in pixel, dal lato superiore del display visible = true se il testo apparirà immediatamente oppure false se il testo sarà solo impostato e fatto apparire successivamente fontsize = grandezza dei caratteri (14 per default) fontcolor = colore dei caratteri secondo il sistema HTML. (P.es "#ffff00" per il giallo) ATTENZIONE : poichè le dimensioni in pixel (risoluzione) possono variare anche in modo importante da uno schermo all altro, le coordinate x e y sono da adattarsi alla risoluzione dell apparecchio finale. Attivazione / disattivazione di un testo setlabelshow(id, show) id = variabile identificativa che è stata assegnata da una delle funzioni di creazione elencate sopra show = parametro true oppure false che renderà visibile o nasconderà il testo impostato Se durante l impostazione di un testo il parametro visible fosse già stato definito come true, questo comando diventa utile solo se si vuol nascondere il testo. 16

17 Modifica di una etichetta setlabeltext(id, newtext) id = variabile identificativa che è stata assegnata da una delle funzioni di creazione elencate sopra newtext = nuovo testo che ne sostituirà uno precedente mantenendo caratteristiche uguali Eliminazione di una etichetta deletelabel(id) L etichetta identificata con id viene eliminata deletealllabels() Tutte le etichette vengono eliminate. Esempio // // Si definisce un testo da mettere in centro allo schermo Wtxt = LabelMgr.labelScreen( Benvenuti, 600, 400, true, 25, #f9e397 ); // Si fa una pausa di 5 secondi core.wait(5); // Si definisce un altro testo in sostituzione al primo LabelMgr.setLabelText(Wtxt, al planetario ); core.wait(5); // Dopo 5 secondi si eliminano tutti i testi LabelMgr.deleteAllLabels() // 17

18 Astronomy Picture of The Day (APOD) - 12 giugno 2017 (a cura di Corrado Pido) è un archivio redatto a partire dal 1995 da Robert Nemiroff e Jerry Bonnell. L archivio APOD contiene la più grande raccolta di immagini astronomiche ed ognuna di esse è corredata da una breve descrizione fatta da esperti. Per visio nare l archivio basta digitare in internet la sigla APOD e di seguito l indice Immagine tridimensionale con tecnica anaglifica (occhiale Rosso-Blu) del suolo di Marte. (Credit NASA ) 18

19 ARCHIViO IMMAGINI (Osservatorio) A partire dal bollettino 411 pubblichiamo immagini astronomiche riprese nel tempo dai soci. Molte di queste sono riproduzioni digitali di stampe o diapositive Spettacolare immagine di M45 (pleiadi) riprese da Giancarlo Solda, socio e amico scomparso prematuramente. 19

20 FLY ME TO THE MOON Il cratere " Manzinus ", (a cura di Davide Crespi Al bordo meridionale della Luna possiamo osservare il cratere "Manzinus", una formazione danneggiata di 100Km con versanti scoscesi su cui si trovano Manzinus D a sud-ovest e Manzinus T e U ad est. Sulle alte pareti parzialmente terrazzate si trovano un piccolo cratere a nord-ovest e Manzinus A a sud. Nel fondo piatto piccoli crateri. La sua formazione risale al periodo Pre-Nectariano (da miliardi di anni a miliardi di anni). Il periodo migliore per la sua osservazione è 5 giorni dopo la Luna nuova oppure 4 giorni dopo la Luna piena. (segue) 20

21 Alcuni dati: Longitudine: East Latitudine: South Faccia: Nearside Quadrante: Sud-Est Area: Bordo Meridionale della Luna Origine del nome: Dettagli: Carlo A. Manzini Filosofo e astronomo italiano del 17 secolo nato in Italia Nato nel 1599 Morto nel 1677 Autore del nome: sonosciuto Nome dato da Riccioli: Tannerus Nelle foto una ripresa amatoriale del cratere "Manzinus" e il frontespizio di una delle sue opere. Lo strumento minimo per poter osservare questa formazione è un rifrattore da 60mm. Hanno collaborato: Silvano Minuto, Roberto Brisig, Corrado Pidò, Davide Crespi, Vittorio Sacco, Alessandro Segantin Immagine di copertina : M20 M8 (nebulosi trifida e laguna) di Alessandro Segantin 21

22 Tra poco, in occasione della dichiarazione dei redditi, si dovrà scegliere a chi destinare il 5 per mille. Sottoscrivere il cinque per mille a favore dell Osservatorio, ci permette di ammodernare ed ampliare la struttura e di migliorare le prestazioni, in particolar modo nel campo della divulgazione e della ricerca. Queste le coordinate: APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio Casella sostegno del volontariato. Per collaborare al bollettino inviare una a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2017, invariata da anni, di 25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J

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