Diocesi di Vicenza RITO PER L'INGRESSO DEI NUOVI PARROCI "IN SOLIDUM"

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1 Diocesi di Vicenza RITO PER L'INGRESSO DEI NUOVI PARROCI "IN SOLIDUM" Premesse a) La celebrazione di inizio del ministero dei Parroci "in solidum" (per i quali si userà indifferentemente il titolo di Co-parroci o di Parroci) assume un preciso significato dal punto di vista canonico (v. Codice di Diritto Canonico, cann. 542 e 543), ma deve soprattutto esprimere la comunione di vita e di ministero che dovranno vivere i preti, e la comunione di vita e di lavoro alla quale sono chiamate le comunità cristiane nel cammino dell'unità pastorale. Per questo motivo la celebrazione sarà unica per tutte le parrocchie interessate, e dovrà avvenire nel luogo che risulterà più opportuno per tutti (anche nel sagrato di una chiesa o di un santuario locale, qualora nessuna delle chiese parrocchiali risultasse adatta e sufficiente), e in un orario nel quale verranno sospese tutte le corrispondenti messe parrocchiali, per dare il segno dell'unità e per favorire la partecipazione del popolo di Dio, e in particolare dei Consigli pastorali e per gli affari economici, degli operatori pastorali etc.. Questa condizione è più facilmente realizzabile al sabato sera, mentre nelle messe del giorno successivo i Co-parroci potranno presentarsi alle singole comunità. b) La celebrazione sarà preparata e animata in modo unitario dai cori, dai lettori, dai ministranti ecc. di tutte le parrocchie. Per quanto riguarda i canti, i cori delle parrocchie siano concordi nel proporre un repertorio comune e conosciuto che favorisca anche la partecipazione di tutta l'assemblea. Non manchino mai i canti rituali della messa: Risposta al Salmo responsoriale; Alleluja; Santo; Mistero della fede; Padre nostro; Tuo è il Regno. c) Se la cosa risulta possibile, è opportuno esporre accanto all'altare della celebrazione le immagini dei Santi Patroni di tutte le parrocchie in unità pastorale. d) La prima accoglienza del nuovi Co-parroci e del Delegato del Vescovo da parte dei fedeli può essere organizzata in un luogo opportuno, poco lontano da quello previsto per la celebrazione, dal quale si formerà un piccolo corteo. Va anche previsto un luogo adatto, dove i nuovi Co-parroci e gli altri eventuali sacerdoti concelebranti indosseranno gli abiti liturgici prima della funzione, per avviarsi poi processionalmente all'altare. e) Qualora se ne ravvisi l'opportunità e/o ne sia fatta richiesta, è possibile prevedere un indirizzo di saluto ai nuovi Co-parroci da parte del Sindaco. Tale saluto potrà avvenire all'arrivo del Co-parroci al luogo della celebrazione (prima che essi indossino i paramenti), o durante un momento di festa che segua eventualmente la celebrazione liturgica, ma non all'interno della chiesa e soprattutto mai durante la celebrazione. ACCOGLIENZA DELLA COMUNITA' 1. All'inizio della celebrazione le comunità accolgono i nuovi Co-parroci mediante il saluto rivolto a loro da un rappresentante dei Consigli pastorali parrocchiali, il quale - al termine del discorso- offre su un vassoio le chiavi della

2 chiese dell'unità pastorale. A seconda dell'opportunità, si può aggiungere qualche altro breve intervento di benvenuto, con l'offerta di qualche segno di omaggio (fiori...). RITI INTRODUTTIVI Ingresso e saluto 2. Mentre ci si avvia processionalmente verso l'altare, è opportuno che sia eseguito un canto di ingresso adatto, o almeno un brano d'organo. 3. Arrivati all'altare, il Delegato del Vescovo e i concelebranti (ma non i nuovi Co-parroci) baciano l'altare. Quindi il Delegato inizia la celebrazione dicendo: Pres.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass.: Amen. Pres.: Dio Padre, fonte di ogni dono e ministero, Cristo, maestro e pastore delle nostre anime, lo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità, sia con tutti voi. Ass.: Amen. Presentazione dei nuovi Co-parroci 4. Il Delegato presenta alla comunità i nuovi Co-parroci con le seguenti o simili parole: Carissimi, fratelli e sorelle, le comunità parrocchiali di... e di..., riunite in assemblea nel giorno del Signore, vivono un momento di particolare gioia e solennità, nell'accoglienza dei nuovi Co-parroci don... e don... Gesù, per mezzo del Vescovo, li manda in mezzo a voi, per servire insieme le vostre comunità, come pastori buoni, per la salvezza di tutti. 5. Mentre i fedeli stanno seduti, viene letto il decreto di nomina. Al termine della lettura si canta "Benediciamo il Signore, a lui onore e gloria nei secoli': o un altro canto analogo. 6. Poi il Delegato, con un discorso opportuno, illustra brevemente all'assemblea il ruolo e le funzioni dei Parroci "in solidum" nei confronti dell'unità pastorale e delle parrocchie che le compongono, e il cammino di comunione e di corresponsabilità che la loro presenza deve far crescere nelle comunità cristiane. Invocazione dello Spirito 7. Tutti si alzano in piedi e il Delegato invita l'assemblea a pregare con queste o simili parole: Invochiamo ora lo Spirito del Signore,

3 perché i Parroci e i fedeli formino una sola famiglia, riunita nella fede, nella speranza e nella carità. Si canta il Veni Creator o un altro canto di invocazione dello Spirito Santo. Preghiera di benedizione 8. Terminato il canto, i nuovi Co-parroci si portano in mezzo al presbiterio di fronte al Delegato, il quale dice: Preghiamo.. Poi, allargate le braccia, proclama la preghiera di benedizione: Pres.: Sii benedetto, Dio nostro Padre, pastore dei pastori, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella santa Chiesa, ci hai fatti rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, per formare un'unica famiglia, riunita nella celebrazione dell'eucaristia, centro e fulcro della vita cristiana. Guarda con paterna benevolenza questi presbiteri, ai quali affidi un'eletta porzione del tuo gregge; fa' che le comunità parrocchiali di... e di... crescano e si edifichino insieme come tempio santo del tuo Spirito e rendano viva testimonianza di unità e di carità, perché il mondo creda in Te e in colui che hai mandato, il Signore nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass.: Amen. Riti esplicativi 9. Seguono alcuni riti esplicativi della missione dei Parroci, che verranno introdotti da un breve intervento del commentatore. Comm.: Vengono ora compiuti alcuni gesti rituali che ci aiutano a comprendere il significato della presenza e della missione dei Parroci in mezzo a noi. Il Delegato si rivolge ai nuovi Co-parroci con queste o simili parole: Aspergete il popolo di Dio e venerate il santo altare: guidate i discepoli di Cristo Maestro e Signore, nel cammino della verità e della vita, dal fonte battesimale alla mensa del sacrificio eucaristico.

4 Intercedano per voi e per tutti, i Santi...e..., Patroni di queste comunità parrocchiali. 10. Comm.: Ora uno dei nuovi Parroci asperge ['assemblea con l'acqua battesimale, per rinnovare in noi la memoria del Battesimo ricevuto, e il perdono dei peccati. Dal battistero due ministranti portano ad uno dei Co-parroci una piccola bacinella d'acqua benedetta e un ramoscello d'ulivo (o simile). Il Co-parroco si segna con l'acqua e poi asperge i fedeli. 11. Comm.: I nuovi parroci onorano e venerano l'altare, segno dell'eucaristia: Il Delegato impone l'incenso nel turibolo. I nuovi Co-parroci baciano insieme l'altare, dopo di che uno di loro lo incensa nel modo consueto. 12. Se è stato possibile esporre le immagini dei Santi Patroni delle parrocchie, i nuovi Parroci esprimono un segno di venerazione verso tali immagini, e uno di loro le incensa. Comm.: I nuovi parroci venerano e onorano i nostri Santi Patroni. 13. Comm.: I nuovi Parroci vengono condotti alla sede presidenziale, segno della loro missione di presiedere nella carità le celebrazioni e la vita delle comunità credente nel nome del Signore. Il Delegato, invita i nuovi Parroci alla sede presidenziale con queste o simili parole: II Signore vi conceda di presiedere e di servire fedelmente questa famiglia parrocchiale, in comunione con il Vescovo, annunziando la parola di Dio, celebrando i santi misteri e testimoniando la carità di Cristo. La comunità si associa con un applauso. Da questo momento la presidenza della celebrazione è assunta dal Co-parroco Moderatore, il quale intona il canto del "Gloria" e proclama l'orazione colletta della Messa. Gli altri Co-parroci si pongono ai suoi lati, e il Delegato vescovile concelebra alla loro destra. LITURGIA DELLA PAROLA

5 14. Prima del canto dell'alleluia, il Delegato consegna solennemente il libro dei Vangeli ai nuovi Co-parroci, che lo baciano. Comm. Ai nuovi Parroci viene affidato solennemente il libro dei Vangeli perché siano per noi testimoni e guide verso il Cristo luce del mondo. 15. Mentre si canta l'alleluia, uno dei Co-parroci accede all'ambone in forma processionale, portando l'evangeliario, compie il rito dell'incensazione, e proclama il vangelo. Il Co-parroco Moderatore tiene una breve omelia, tenendo presente quanto è detto successivamente al n.21. Comm.: [dopo l'omelia] Alla luce della Parola appena ascoltata, noi, comunità del Signore Risorto, rinnoviamo la nostra professione di fede. La formula della professione di fede, al posto del" Credo", può essere proclamata anche in forma responsoriale proposta dal presidente con la risposta assembleare "Credo, Signore Amen!". 17. Le in vocazioni della Preghiera dei fedeli non siano molte, siano sobrie e chiare nella formulazione; siano proposte da vari fedeli, in rappresentanza delle diverse comunità; si preghi per i nuovi parroci, per la chiesa, per il mondo, per il sofferenti. PRESENTAZIONE DEI DONI 18. Comm.: Le nostre comunità presentano ora alcune offerte, frutti della nostra terra e segni delle nostre attività lavorative. I nuovi Parroci accolgono i nostri doni, simboli delle nostre persone, e soprattutto il pane e il vino che diventeranno il Corpo e il Sangue del Signore. La processione della presentazione dei doni sia bene ordinata: innanzitutto si portino in offerta il pane e il vino; a questi si possono aggiungere altri doni [non molti], significativi della stagione e delle attività lavorative della comunità. Durante la processione si può eseguire un canto adatto, o suonare il brano d'organo. LITURGIA EUCARISTICA E RITI CONCLUSIVI 19. La celebrazione procede nel modo normale. 20. Al rito di pace i nuovi Parroci offrono un saluto di pace a una piccola rappresentanza dei parrocchiani di ciascuna comunità, collocati davanti all'assemblea. 21. Prima della Benedizione finale è bene che il Co-parroco Moderatore esprima un ringraziamento per i Parroci precedenti, e gli altri Co-parroci possono dare un saluto alle comunità presenti. Tutti questi interventi dovranno però essere brevi e concordati previamente fra i Co-parroci.

6 22. La celebrazione termina con un canto finale, a cui fa seguito una piccola festa comunitaria. QUANDO IL RITO DI INGRESSO E' PRESIEDUTO DAL VESCOVO * Il Vescovo presiede tutta la celebrazione e tiene l'omelia. I nuovi Co-parroci concelebrano ai suoi lati, con il Coparroco Moderatore alla destra. * Dopo la preghiera del post Communio (e non quindi durante i riti esplicativi) il Vescovo accompagna i nuovi Coparroci alla sede presidenziale, come indicato sopra al n. 13. Dopo l'applauso dell'assemblea, il Co-parroco moderatore, che non ha tenuto l'omelia, è invitato a rivolgere all'assemblea un breve discorso di saluto anche a nome dei ConfrateIli Co-parroci, invitando alla carità vicendevole e alla collaborazione pastorale. Poi un rappresentante dei Consigli pastorali parrocchiali rivolge un pensiero di riconoscenza al Vescovo a nome di tutte le parrocchie.