Stima delle prestazioni acustiche passive degli edifici e dei loro componenti

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1 Stima delle prestazioni acustiche passive degli edifici e dei loro componenti Simone Secchi simone.secchi@unifi.it L evoluzione del quadro normativo e legislativo nazionale Anno Documento tecnico/legislativo 1966 Circ. Min. n 1769 del 30 aprile 1966, Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie 1975 DM 18/12/75 Norme tecniche aggiornate per l edilizia scolastica 1997 DPCM 5/12/97, Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici 2002 UNI EN ISO 12354, Acustica edilizia Stima delle prestazioni acustiche degli edifici a partire dalle prestazioni dei componenti 2005 UNI TR 11175, Acustica in edilizia Guida alle norme serie UNI EN per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale 2009 Legge 88/09 Legge comunitaria 2008 (art. 11, c. 5) 2010 UNI 11367, Acustica Classificazione acustica delle unità immobiliari Procedura di valutazione e verifica in opera 2010 Legge 96/10 Legge comunitaria 2009 (art. 15) 2011 Decreto Legge 70/11 Prime disposizioni urgenti per l economia (art. 5) 2012 UNI Linee guida per la selezione delle Unità Immobiliari in edifici con caratteristiche non seriali, al fine della classificazione acustica 2016 (?) D.Lgs (?) Disposizioni in materia di classificazione dei requisiti acustici degli edifici

2 La circolare 1769 del 1966 Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie Il comportamento acustico di un immobile è un problema da risolvere in sede di progetto, ricorrendo ad una oculata scelta di materiali e curandone la messa in opera ( ). È raccomandabile che la scelta di materiali e strutture sia fatta tenendo conto delle proprietà acustiche determinate con prove di laboratorio. Le condizioni di silenzio di un edificio dipendono non solo dalle modalità di costruzione, ma anche dalla zona di ubicazione Si esaminano le proprietà intrinseche dell'edificio, indipendentemente dalla sua situazione urbanistica. ( ) Quando si considerano in una stessa località gruppidiedificicostruitiinserieeconlostesso sistema si può ammettere sufficiente un collaudo per campioni da eseguirsi nella misura di uno almeno ogni venti edifici costruiti. In un edificio non è necessario eseguire la stessa misura in tutti i casi possibili; si limiteranno le determinazioni per ogni tipo costruttivamente distinto di struttura e possibilmente a tre casi omogenei. Misure che presentano particolari difficoltà o che si ritengano superflue possono non essere eseguite, ma se ne deve giustificare l'assenza nel certificato di collaudo. ( ) Le singole valutazioni e la classificazione si riferiscono alle condizioni ed al momento del collaudo. La circolare 1769 del 1966 Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie Parte II - Norme per l'edilizia civile sovvenzionata Nei capitolati riguardanti la protezione dai rumori nelle costruzioni di edilizia civile sovvenzionata vengono indicate misure di laboratorio e misure in opera.

3 Il DM 18 dicembre 1975 (edilizia scolastica) D w tra aule adiacenti 40 db D w tra aule sovrapposte 42 db L nw tra aule sovrapposte 68 db Il tempo di riverberazione deve essere riferito al volume dell'ambiente. Il valore così ottenuto deve essere moltiplicato per i valori correttivi di figura 2 per ottenere i valori limite alla varie frequenze. La verifica si esegue in funzione della frequenza alle bande di ottava caratterizzate da frequenza centrale di 250, 500, 1000 e 2000 Hz. Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (DPCM 5/12/97) Art Campo di applicazione 1. Il presente decreto, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore. 2. I requisiti acustici delle sorgenti sonore diverse da quelle di cui al comma 1 sono determinati dai provvedimenti attuativi previsti dalla legge 26 ottobre 1995, n Art Definizioni 1. Ai fini dell'applicazione del presente decreto, gli ambienti abitativi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A allegata al presente decreto. 2. Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali. 3. Sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria. 4. Sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento. 5. Le grandezze cui far riferimento per l'applicazione del presente decreto, sono definiti nell'allegato A che ne costituisce parte integrante.

4 Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (DPCM 5/12/97) Art Valori limite 1. Al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne. Art Entrata in vigore Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore dopo sessanta giorni. Allegato A Rumore prodotto dagli impianti tecnologici La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i seguenti limiti: a) 35 db(a) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo; b) 25 db(a) LAeq per i servizi a funzionamento continuo. Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina. Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici (DPCM 5/12/97) (*) Allegato Valori di A R- Classificazione degli ambienti abitativi w riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari. Nota: con riferimento all' edilizia scolastica, i limiti per il tempo di riverberazione sono quelli riportati nella circolare del Ministero dei lavori pubblici n del 22 maggio 1967, recante i criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici. Allegato A - requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici

5 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 1 settembre 1998 Il DPCM 5 dicembre 1997 è sicuramente da applicare per gli edifici di nuova costruzione e per la ristrutturazione di edifici esistenti. Per ristrutturazione di edifici esistenti si intende il rifacimento anche parziale di impianti tecnologici, delle partizioni orizzontali e verticali degli edifici, del rifacimento delle facciate sterne, verniciatura esclusa. Il criterio di limite differenziale di pressione sonora non è applicabile per la rumorosità prodotta da impianti fissi dell edificio adibiti a servizi comuni all interno di esso. DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente aprile 1999

6 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 13 agosto 2010 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 13 agosto 2010

7 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 29 luglio 2014 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 29 luglio 2014

8 DPCM 5/12/97: chiarimenti interpretativi Ministero dell Ambiente 29 luglio 2014 La sentenza Tribunale di Torino n. 2715/07 sui requisiti acustici passivi degli immobili Per valutare l idoneità delle misure di insonorizzazione dell alloggio, il Tribunale di Torino aveva disposto una perizia tecnica in base al DPCM 5/12/1997. Il perito del tribunale (CTU) ha riscontrato un valore di 70 db per il rumore da calpestio ed ha concluso che non era stato realizzato un pavimento galleggiante oppure erano stati commessi errori materiali di posa in opera. L eliminazione del difetto riscontrato era possibile solo con un intervento di ripristino invasivo e particolarmente gravoso da eseguirsi all interno dell appartamento soprastante, di proprietà di terzi. Al posto di questa soluzione, ritenuta impraticabile, il giudice ha deciso di quantificare il difetto in una somma pari al 20% del costo di acquisto dell appartamento; infatti, l inadeguatezza dell isolamento acustico riduce considerevolmente il valore dell immobile, ai sensi dell art c.c. In conclusione, il costruttore è stato condannato a restituire agli acquirenti il 20% del prezzo pagato.

9 I valori limite secondo il DPCM 5/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Livello di rumore da calpestio Isolamento acustico di facciata Potere fonoisolante di pareti interne Categoria edificio residenze, alberghi, pensioni e assimilabili scuole e simili ospedali, cliniche, case di cura e simili uffici, per attività ricreative, il culto, il commercio o simili Tra i requisiti acustici passivi viene trattato anche il rumore degli impianti che in realtà sarebbe un requisito attivo L Asmax 35 db(a) per i servizi a funzionamento discontinuo; L Aeq 25 db(a) per i servizi a funzionamento continuo. Aspetti ritenuti più controversi nel decreto 5 dicembre Valori limite elevati soprattutto per facciate di scuole ed ospedali - Non si applica a partizioni interne alla medesima unità immobiliare - Esclude quindi dalla norma molte categorie di edifici - Non sempre applicabile ad edifici esistenti (costruiti prima del marzo 1998) - Non individua chiaramente i soggetti responsabili delle verifiche

10 Verso la classificazione acustica degli edifici La norma UNI del 2010 La classificazione serve a fornire una chiave di lettura più semplice ed immediata agli utenti finali (gli acquirenti) IV III II I Perché la classificazione acustica? Sviluppare un sistema che incentivi il miglioramento continuo della produzione edilizia 53 db 50 db 56 db

11 Perché la classificazione acustica? Uscire dal meccanismo della cogenza e depotenziare l impatto di possibili contenziosi tra acquirenti e costruttori/progettisti. I II III II IV I Quali sono le aspettative degli utenti?

12 Una chiave di lettura più semplice (l esempio danese) Classi di qualità acustica Classe Caratteristiche secondo la norma danese DS 490 Giudizio utenti Buono o molto buono Scarso A Condizioni acustiche eccellenti Utenti disturbati solo occasionalmente dai rumori > 90% B Gli utenti possono essere disturbati saltuariamente dai rumori. Miglioramento sostanziali rispetto alla classe C 70-85% < 10% C Classe acustica da intendersi come il minimo per edifici nuovi 50-65% < 20% D Classe riferita ad edifici esistenti con condizioni acustiche non soddisfacenti. Non adatta ad edifici nuovi % 25-40% All interno di ciascuna classe la percentuale soddisfatta o insoddisfatta può variare a seconda della grandezza acustica valutata. Questa valutazione è basata principalmente sui giudizi relativi all isolamento acustico e al livello di rumore da calpestio tra appartamenti adiacenti Una chiave di lettura più semplice Appendice L della UNI per i rumori aerei esterni Tipologia area Livello equivalente esterno db(a) (colonna non riportata nella norma) Classe acustica di isolamento acustico di facciata (D 2m,nT,w ) IV III II I aree molto silenziose 55 di base buono molto buono molto buono aree abbastanza silenziose 60 modesto di base buono molto buono Aree mediamente rumorose 65 modesto modesto di base buono Aree molto rumorose 70 modesto modesto modesto di base

13 Una chiave di lettura più semplice Appendice L della UNI per i rumori aerei interni Classe acustica Prestazioni acustiche attese I II III IV molto buone buone di base modeste La relazione tra prestazione acustica e comfort Rumore disturbante Risposta soggettiva al rumore dei vicini R w = 47 db R w = 52 db R w = 57 db voce gridata L 1 =78dB(A) molto comprensibile comprensibile Solitam. incomprens. voce alta L 1 =72dB(A) Solitam. comprens. Solitam. incomprens. Incomprensibile Voce bassa L 1 =66dB(A) Musica, radio, TV, feste L 1 =78dB(A) Solitam. incomprens. Incomprensibile Non udibile chiaramente udibile Udibile Appena udibile Risultati di uno studio di S. Secchi e G. Cellai, pubblicato in Rivista Italiana di Acustica, 2009.

14 La UNI sulla classificazione degli edifici Le principali novità Classe acustica è proprietà intrinseca dell edificio non dipendente dal contesto (rumore esterno, uso ecc.) Classificazione basata su valori medi (media energetica) delle prestazioni misurate in opera Nuova modalità di valutazione del rumore di impianti Classificazione per unità immobiliari Classificazione basata sul campionamento con modalità di scelta del campione Valutazione dell incertezza: - di misura - di campionamento Valori di riferimento per alberghi, scuole, ospedali Correlazione tra classe acustica e qualità percepita La UNI sulla classificazione degli edifici Ambito di applicazione destinazioni d uso considerate: - residenziale, - direzionale ed ufficio, - ricettiva (alberghi, pensioni e simili), - ricreativa, - di culto, -commerciale.

15 La UNI sulla classificazione degli edifici Grandezze da misurare indice di valutazione dell isolamento acustico normalizzato di facciata, D 2m,nT,w ; indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di partizioni verticali e orizzontali fra ambienti appartenenti a differenti unità immobiliari, R' w ; indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti sovrapposti e/o adiacenti appartenenti a differenti unità immobiliari, L' nw ; livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento continuo, L ic ; livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento discontinuo, L id. I valori limite della UNI Classe Isolamento acustico normalizzato di facciata D 2m,nT,w (db) Potere fonoisolante apparente di partizioni verticali e orizzontali fra ambienti di differenti unità immobiliari R w (db) Livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti di differenti unità immobiliari L nw (db) Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionament o continuo L i,c (db) Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionament o discontinuo L i,d (db) I II III IV

16 I valori di riferimento per scuole ed ospedali Prestazione di base Prestazione superiore Isolamento acustico normalizzato di facciata, D 2m,nT,w Potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti di differenti unità immobiliari, R w Livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti di differenti unità immobiliari, L nw Livello sonoro immesso da impianti a funzionamento continuo, L ic in ambienti diversi da quelli di installazione Livello sonoro massimo immesso da impianti a funzionamento discontinuo, L id in ambienti diversi da quelli di installazione Isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, D nt,w Isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, D nt,w Livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, L nw I valori di riferimento per l isolamento da ambienti ad uso collettivo (vani scale ecc.) Livello prestazionale Isolamento acustico normalizzato rispetto ad ambienti di uso comune o collettivo collegati mediante accessi o aperture ad ambienti abitativi D nt,w (db) Ospedali e scuole Altre destinazioni d uso Ottimo Buono Di base Modesto 23 28

17 Valori limite dei requisiti acustici Comparazione normativa per edifici residenziali Circ. 1769/1966 (livello normale) DPCM 5/12/ pr. UNI class. acust. edifici (classe III) Potere fonoisolante apparente Livello rumore calpestio Livello impianti a funz. cont. Livello impianti a funz. disc. Valori limite dei requisiti acustici Comparazione normativa per edifici scolastici DM 18/12/75 U.I. distinte DPCM 5/12/ pr. UNI class. acust. edifici (livello di base) Potere fonoisolante apparente Livello rumore calpestio Livello impianti a funz. cont. Livello impianti a funz. disc.

18 La UNI Le condizioni di riverberazione Valori ottimali del tempo di riverberazione medio fra 500 Hz e 1000 Hz dati da: Per ambienti non occupati adibiti al parlato T ott = 0,32 lg (V) + 0,03 [s] Per ambienti non occupati adibiti ad attività sportive T ott = 1,27 lg (V) 2,49 [s] V = volume dell ambiente, in metri cubi. Il confronto con le norme dei paesi europei

19 Il caos normativo (I requisiti fisico ambientali degli edifici) E < 0.2 lux le grandezze per l isolamento acustico tra ambienti interni D n,w + C R' w + C D n,w

20 le grandezze per l isolamento acustico dei solai L n,w Le grandezze per l isolamento acustico delle facciate R' w + C tr, D n,w + C R' w + C D nt,w + C D nt,w + C tr D n,w + C D n,w + C tr, D nt,w + C tr, D nt,w + C tr,

21 Gli schemi di classificazione acustica in Europa Esistono numerosi schemi di classificazione acustica volontaria adottati nei paesi europei negli ultimi dieci anni I parametri usati per descrivere le prestazioni acustiche degli edifici sono differenti nei vari paesi Il numero di classi di qualità acustica adottate varia da 2 a 5 L intervallo tra le classi varia da 3 a 7 db Paese Standard Anno di emanazione Numero classi Danimarca DS (A, B, C, D) Finlandia SFS (A, B, C, D) Norvegia NS (A, B, C, D) Svezia SS (A, B, C, D) Islanda IST (A, B, C, D) Lituania STR (A, B, C, D, E) Germania VDI (I, II, III) Olanda NEN (1, 2, 3, 4, 5) Francia Méthode Qualitel (CQ, CQCA) Belgio NBN S (NAC, IACC) Austria ÖNORM B (C, E, S) Svizzera SIA (S, M, G, VG) Gli schemi di classificazione acustica in Europa I sistemi dei paesi nordici propongono in genere schemi di classificazione molto articolati, con valori limite per le prestazioni acustiche dei componenti spesso molto elevati se confrontati con i nostri standard Esempio dello schema adottato in Finlandia per il potere fonoisolante di divisori tra distinte unità immobiliari, differenziato per classe di qualità acustica, tipo di ambiente adiacente e periodo di svolgimento dell attività maggiormente disturbante nell ambiente adiacente.

22 Confronto tra gli standard europei di isolamento acustico tra unità immobiliari distinte (sole classi intermedie) Paese Standard Livello Sufficiente Livello Buono Danimarca DS 490 Classe C: R w + C = 55 db Classe B: R w + C = 58 db Finlandia SFS 5907 Classe C: R w = 55 db Classe B: R w +C = 58 db Norvegia NS 8175 Classe C: R w = 55 db Classe B:R w +C = 58 db Svezia SS Classe C: R w +C = 53 db Classe B: R w +C = 58 db Germania VDI 4100 Classe I: R w + C = 53 db Classe II: R w + C = 56 db Olanda NEN 1070 Classe 3: D nt,w + C = 52 db Classe 2: D nt,w + C = 57 db Francia Méthode Qualitel CQ: D nt,a = 53 db CQCA: D nt,a = 55 db Belgio NBN S NAC: D nt,w = 58 db IACC: D nt,w = 62 db Austria ÖNORM B 8115 Standard: D nt,w = 55 db Enhanced: D nt,w = 58 db Svizzera SIA 181 Low: D nt,w +C = 49 db Medium: D nt,w +C = 54 db Il confronto con i valori limite nei Paesi Europei Rumori aerei interni

23 Il confronto con i valori limite nei Paesi Europei Rumori impattivi interni Confronto tra gli standard europei di isolamento acustico al rumore impattivo all interno della stessa unità immobiliare Paese Standard Livello Buono Livello Ottimo Finlandia SFS 5907 Classe B: L n,w +C I, = 63 db Classe A: L n,w +C I, = 58 db Svezia SS Classe B: L n,w = 68 db Classe B: L n,w = 64 db Olanda NEN 1070 Classe 2: L n,w +C I = 63 db Classe 1: L n,w +C I = 53 db

24 Confronto tra gli standard europei di isolamento acustico al rumore esterno Paese Livello Sufficiente Livello Buono Livello Ottimo Danimarca Classe C: L Aeq,24h 30 db Classe B: L Aeq,24h 25 db Classe A: L Aeq,24h 20 db Finlandia Classe C: L Aeq, db Classe B:L Aeq, db Classe A:L Aeq, db Classe C: L Aeq, db Classe B:L Aeq, db Classe A:L Aeq, db Norvegia Classe C: L paeq,24h 30dB Classe B:L paeq,24h 25dB Classe A:L paeq,24h 20 db Classe C: L pmax, dB Classe B:L pmax, dB Classe A:L pmax, dB Svezia Classe C: L p,24h 30dB Classe B:L paeq,24h 26dB Classe A:L paeq,24h 22 db Classe C: L pfmax, db Classe B: L pfmax, db Classe A: L pfmax, db Germania Classe I: R res,w 30 db Classe II R res,w 30 db Classe III R res,w 40 db Olanda Classe 3: D 2m,nT,w + C L den -32 db Classe 2: D 2m,nT,w + C L den -27 db Classe 1: D 2m,nT,w + C* L den -27 db Classe 3: D 2m,nT,w + C tr 23 db Classe 2: D 2m,nT,w + C tr 28 db Classe 1: D 2m,nT,w + C tr 28 db Belgio NAC: D tr,w,i 40 db IACC: D tr,w,i 42 db Verso l abrogazione del DPCM 5/12/97 Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità Europee Legge comunitaria 2009 (Art. 11 Legge 88/2009 art. 15 Legge 96/2010) ( ) 1. Al fine di garantire la piena integrazione nell ordinamento nazionale delle disposizioni contenute nella direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale ( ), il Governo è delegato ad adottare (..) entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico, di requisiti acustici degli edifici e di determinazione e gestione del rumore ambientale ( ). 2. I decreti di cui al comma 1 sono adottati anche nel rispetto dei seguenti princıpi e criteri direttivi: a) ( ); b) determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici nel rispetto dell impianto normativo comunitario in materia di inquinamento acustico ( ). ( ) 5. In attesa dell emanazione dei decreti legislativi di cui al comma 1, l articolo 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, si interpreta nel senso che la disciplina relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti non trova applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi, fermi restando gli effetti derivanti da pronunce giudiziali passate in giudicato e la corretta esecuzione dei lavori a regola d arte asseverata da un tecnico abilitato.. ( )

25 La sentenza della Corte Costituzionale 103 del 2013 Con la sentenza 103/2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l art. 15, comma 1, lettera c), della legge 4 giugno 2010, n. 96 sostitutivo dell art. 11, comma 5, della legge 7 luglio 2009, n. 88 che aveva alimentato, negli addetti ai lavori, non poca confusione circa l applicabilità del d.p.c.m 5 dicembre 1997 nei rapporti fra privati e in particolare tra Costruttori -venditori e acquirenti di alloggi. Il decreto Legge 70 del 2011 Art. 5 Costruzioni private 1. Per liberalizzare le costruzioni private sono apportate modificazioni alla disciplina vigente nei termini che seguono: e) per gli edifici adibiti a civile abitazione l autocertificazione asseverata da un tecnico abilitato sostituisce la cosiddetta relazione acustica ; f) obbligo per i Comuni di pubblicare sul proprio sito istituzionale gli allegati tecnici agli strumenti urbanistici;

26 Il decreto Legge 70 del 2011 Art. 5 Costruzioni private 5. Per semplificare il procedimento per il rilascio del permesso di costruire relativamente agli edifici adibiti a civile abitazione, alla Legge 26 ottobre 1995, n. 447, all'articolo 8, dopo il comma 3, e' aggiunto il seguente: 3-bis. Nei comuni che hanno proceduto al coordinamento degli strumenti urbanistici di cui alla lettera b), comma 1, dell'articolo 6, per gli edifici adibiti a civile abitazione, ai fini dell'esercizio dell'attività edilizia ovvero del rilascio del permesso di costruire, la relazione acustica è sostituita da una autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento. Gli argomenti in discussione per il nuovo testo legislativo Classificazione acustica obbligatoria? Solo per nuovo o anche per esistente? Valore limite per la classificazione riferito alla classe III della norma UNI Valori limite anche per le prestazioni dei singoli elementi tecnici? Abitabilità/agibilità subordinata al rilascio dell attestato di classificazione acustica? Sanzioni?

27 Il contesto reale italiano Risultati di una ricerca condotta con la collaborazione del Gruppo di Acustica Edilizia dell Associazione Italiana di Acustica Il potere fonoisolante apparente

28 L isolamento acustico di facciata Il livello di rumore impattivo

29 Le prestazioni in opera delle pareti interne massive nei paesi europei DnT (db) DnTA DnTw I dati sono stati forniti dagli esperti COST TU 0901 e si riferiscono a prestazioni in opera di edifici conformi ai regolamenti locali Austria Croatia Czech Republic Denmark France Germany Iceland Italy Lithuania Macedonia Netherlands Norway Poland Portugal Serbia Slovakia Spain Sweden Turkey United Kingdom Fonte: P. Fausti, T. Carrascal García, B. Ingelaere, M. Machimbarrena, C. Monteiro, A. Santoni, S. Secchi, S. Smith, Design and Acoustic Performance of Building Constructions for Multi-Storey Housing: Compendium, in Building acoustics throughout Europe - Volume 1: Towards a common framework in building acoustics throughout Europe, Birgit Rasmussen & María Machimbarrena (editors), COST Action TU0901, La proposta di classificazione acustica ISO D nt,50 (db) (1, 2) Classe A B C D E F Tra un appartamento e locali con attività rumorose (3) Tra appartamenti o tra appartamenti e stanze fuori dall appartamento Note: (1) DnT,50 = DnT,w + C ; (2) In alternative a DnT,50, la prestazione può essere stimata per tutti I tipi di strutture mediante il descrittore più comune DnT,100 = DnT,w + C. (3) Locali con attività rumorose sono stanze per servizi comuni come lavanderie, centrali termiche, cucine comuni, attività commerciali come negozi, laboratori o caffè. In ogni caso, i livelli sonori devono essere stimati ed il livello di isolamento acustico richiesto deve essere determinato conseguentemente nel caso di discoteche, sale per feste ecc. Gli uffici non devono normalmente essere considerati come locali rumorosi ed ad essi si applicano gli stessi criteri che per gli appartamenti Fonte: ISO/TC 43/SC 2 N TU0901 Proposal for Acoustic classification scheme for dwellings, WG1-N74,

30 Chiave di lettura dei valori limite della classificazione ISO Classe Descrizione generale Isolamento acustico giudicato carente da: A Atmosfera di quiete con alto livello di protezione dal rumore Meno del 5 % B C D Buona protezione dal rumore in normali circostanze, anche senza troppe restrizioni da parte degli occupanti Protezione contro i disturbi insopportabili con normale comportamento degli occupanti, attenti ai propri vicini Normalmente disturbati dal rumore, anche con comportamento di normale vicinato Intorno al 5 % Intorno al 10 % Intorno al 20 % E Quasi nessuna protezione offerta contro il rumore Intorno al 35 % F Nessuna protezione offerta contro il rumore Più del 50 % Le indicazioni percentuali sono una stima di massima, basata su dati di letteratura. I dati reali delle risposte degli utenti dipendono molto dal tipo e dall impostazione dei questionari. Fonte: ISO/TC 43/SC 2 N TU0901 Proposal for Acoustic classification scheme for dwellings, WG1-N74, Confronto tra valori in opera e limiti proposti di classificazione acustica tra appartamenti DnT,50 (db) dB Austria Croatia Czech Republic Denmark France Germany Iceland Italy Lithuania Macedonia Netherlands Norway Poland Portugal Serbia Slovakia Spain Sweden Turkey United Kingdom +7dB +3dB A B C D E F Fonte: S. Secchi, Repertorio delle soluzioni costruttive nazionali in Europa: esperienze a confronto, in Rivista Italiana di Acustica, 2014

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