I Sistemi Elettrici Privati (SDC e SSPC): definizione, vantaggi e prospettive future

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1 I Sistemi Elettrici Privati (SDC e SSPC): definizione, vantaggi e prospettive future Savona, 8 luglio 2016 Gervasio Ciaccia Direzione Mercati Unità Produzione di energia, fonti rinnovabili ed efficienza energetica Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

2 Introduzione

3 Elementi oggetto di discussione Quali sono le configurazioni realizzabili in presenza di concessioni rilasciate ad alcuni soggetti per erogare il servizio di trasmissione e di distribuzione? Come e a quali fattispecie possono essere applicati gli oneri generali di sistema? Essi, a differenza delle tariffe di trasporto, non sono correlati all utilizzo delle reti elettriche, essendo oneri parafiscali Queste discussioni hanno condotto a numerose definizioni, disegnando un quadro normativo complesso. 3 di 65

4 Il complesso quadro normativo di riferimento Il decreto legislativo n. 79/99 (definizione di sistemi di autoproduzione e oneri generali di sistema applicati ai prelievi); Il decreto legislativo n. 115/08 (definizione di SEU e SEESEU); La legge n. 99/09 (oneri generali di sistema applicati al consumo, con esenzioni); Il decreto legislativo n. 56/10 (modifiche nella definizione di SEU e SEESEU; precisazione esenzioni a seguito della legge n. 99/09); Il decreto legislativo n. 93/11 (recepimento dei SDC previsti dalla direttiva 2009/72/CE); Il decreto legge n. 91/14 e la legge n. 116/14 (introduzione dell applicazione del 5% della parte variabile delle componenti A (tranne la AE) e della componente MCT all energia elettrica consumata e non prelevata. Il decreto legge 154/15 e la legge 221/15 (abolizione della soglia di 20 MW relativa ai SEU e allargamento dei SEESEU-A ai gruppi societari e a soggetti in regime di amministrazione straordinaria in una parte del periodo compreso tra il 6 maggio 2010 e l'1 gennaio 2014) 4 di 65

5 Le reti Elettriche Reti Elettriche: sistemi elettrici a configurazione complessa che, per effetto dei rapporti intercorrenti fra i diversi utenti del sistema, non possono essere ricondotti ad uno schema semplificato in cui ci sia un unico punto di connessione, un unico produttore di energia elettrica responsabile della gestione degli impianti di produzione connessi al predetto sistema e un unico cliente finale. Tali sistemi sono pertanto riconducibili ad uno schema in cui coesistono una pluralità di clienti finali e/o produttori di energia elettrica. In tutti questi sistemi il trasporto di energia elettrica per la consegna ai clienti finali si configura come attività di trasmissione e/o di distribuzione. Le Reti Elettriche si possono dividere in Reti Pubbliche e Sistemi di Distribuzione A Chiusi. Punto di interconnessione tra reti AT/MT RIU 1 SEU MT/BT MT/BT di 65

6 I Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) I Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) sono sistemi caratterizzati dall insieme dei sistemi elettrici, connessi direttamente o indirettamente alla rete pubblica, all interno dei quali il trasporto di energia elettrica per la consegna alle unità di consumo che li costituiscono non si configura come attività di trasmissione e/o di distribuzione, ma come attività di autoapprovvigionamento energetico. In modo banale sono sistemi riconducibili ad uno schema 1:1. Tali Sistemi comprendono: i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU); i Sistemi Esistenti Equivalenti ai Sistemi Efficienti di Utenza (SEESEU); gli SSP-A; gli SSP-B; gli Altri Sistemi Esistenti (ASE); gli Altri Sistemi di Autoproduzione (ASAP); consumo i Consorzi e le Cooperative storiche dotate di rete produzione propria. Rete 6 di 65

7 Quadro di sintesi sui sistemi di trasporto consentiti 7 di 65

8 I Sistemi di Distribuzione Chiusi

9 I Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC) Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC): reti elettriche private, che distribuiscono energia elettrica all interno di un sito industriale, commerciale o di servizi condivisi geograficamente limitato e, al netto di particolari eccezioni espressamente previste, non riforniscono clienti civili. Tali reti, nella titolarità di soggetti diversi da Terna e dalle imprese distributrici, sono sistemi elettrici caratterizzati dal fatto che per specifiche ragioni tecniche o di sicurezza, le operazioni o il processo di produzione degli utenti del sistema in questione sono integrati oppure dal fatto che il sistema distribuisce energia elettrica principalmente al proprietario o al gestore del sistema o alle loro imprese correlate. L insieme dei SDC è suddivisibile in Reti Interne di Utenza (RIU) e Altri SDC (ASDC): le RIU sono reti industriali esistenti al 2009 e connesse alle reti pubbliche di alta e altissima tensione. I clienti finali a esse connessi godono di agevolazioni tariffarie; gli ASDC invece non prevedono agevolazioni tariffarie per i clienti finali a esse connessi. 9 di 65

10 I Sistemi Semplici di Produzione e Consumo

11 I SEU Il sistema efficiente di utenza (SEU) è un sistema in cui uno o più impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili ovvero in assetto cogenerativo ad alto rendimento, gestiti dal medesimo produttore, eventualmente diverso dal cliente finale, sono direttamente connessi, per il tramite di un collegamento privato senza obbligo di connessione di terzi, all unità di consumo di un solo cliente finale (persona fisica o giuridica) e sono realizzati all interno di un area, senza soluzione di continuità, al netto di strade, strade ferrate, corsi d acqua e laghi, di proprietà o nella piena disponibilità del medesimo cliente e da questi, in parte, messa a disposizione del produttore o dei proprietari dei relativi impianti di produzione. I SEU, come anche i Sistemi Esistenti ad essi Equiparati (SEESEU), godono di esenzioni tariffarie. 11 di 65

12 I Sistemi in Scambio sul Posto (SSP) I sistemi in scambio sul posto possono essere di due tipi: a) gli SSP-A, definiti come ASSPC in regime di scambio sul posto caratterizzato da soli impianti alimentati da fonti rinnovabili e con una potenza installata complessiva non superiore a 20 kw; b) gli SSP-B, definiti come ASSPC in regime di scambio sul posto non rientrante nella categoria di SSP-A. La classificazione SSP-A o SSP-B è rilasciata in automatico dal GSE e dà diritto al trattamento previsto per i SEU, fino a che è vigente il contratto di scambio sul posto. Gli SSP-A e gli SSP-B godono di esenzioni tariffarie. 12 di 65

13 I SEESEU-A (1/2) I SEESEU-A sono: sistemi esistenti caratterizzati dalla presenza di un unico soggetto giuridico che, nel contempo, assume la qualifica di cliente finale e di produttore. L univocità del soggetto giuridico deve essere verificata alla data dell 1 gennaio 2014 ovvero, qualora successiva, alla data di entrata in esercizio del predetto sistema. Nel caso di soggetti che, nel periodo compreso tra il 6 maggio 2010 e l 1 gennaio 2014, erano, anche limitatamente a una parte del suddetto periodo, sottoposti al regime di amministrazione straordinaria, l unicità del soggetto giuridico titolare dell unità di produzione e dell unità di consumo di energia elettrica deve essere verificata alla data dell 1 gennaio 2016; ovvero, dal 2 febbraio 2016, sistemi esistenti, caratterizzati dalla presenza di unità di produzione e di consumo di energia elettrica gestite da soggetti appartenenti al medesimo gruppo societario ai sensi dell articolo 2359 del codice civile. L appartenenza dei soggetti allo stesso gruppo societario deve essere verificata alla data di entrata in vigore della legge 221/15 (2 febbraio 2016) ovvero, qualora successiva, alla data di entrata in esercizio del predetto sistema 13 di 65

14 I SEESEU-A (2/2) Per sistemi esistenti si intendono sistemi che soddisfano entrambi i seguenti requisiti : sono realizzazioni per le quali l iter autorizzativo è stato avviato in data antecedente al 4 luglio 2008; ii. sono sistemi per cui, al 1 gennaio 2014 sono state ottenute tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente. 25 maggio di 1465

15 Gli ASAP L altro sistema di autoproduzione (ASAP) è un sistema in cui una persona fisica o giuridica produce energia elettrica e, tramite collegamenti privati, la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante. Non vengono considerati gli autoproduttori «commerciali», cioè quelli che non dispongono di collegamenti privati tra produzione e consumo. Gli ASAP non godono di esenzioni tariffarie. 15 di 65

16 Come distinguere tra SDC e SSPC?

17 Elementi principali di un SDC o di un SSPC Ai fini di valutare se un sistema privato è configurabile tra i SSPC o gli SDC è necessario partire dall individuazione dei seguenti elementi di base: impianti di produzione di energia elettrica; Unità di Consumo (UC); collegamento elettrico privato che collega tra loro gli impianti di produzione e le unità di consumo che compongono il sistema; uno o più punti di connessione alla rete elettrica; uno o più produttori (responsabili della gestione degli impianti di produzione), siano essi persone fisiche o giuridiche; uno o più clienti finali siano essi persone fisiche o giuridiche. 17 di 65

18 Unità di Consumo: definizione unità di consumo (UC): insieme di impianti per il consumo di energia elettrica connessi ad una rete pubblica, anche per il tramite di reti o linee elettriche private, tali che il prelievo complessivo di energia elettrica relativo al predetto insieme sia utilizzato per un singolo impiego o finalità produttiva. Essa coincide con la singola unità immobiliare o con l insieme costituito dalla singola unità immobiliare e dalle sue relative pertinenze qualora insistenti sulla medesima particella catastale o su particelle contigue. Il predetto insieme può anche coincidere con un insieme di unità immobiliari non legate da un vincolo pertinenziale a condizione che ricorrano entrambe le seguenti condizioni: - sono unità immobiliari localizzate su particelle catastali contigue in un unico sito produttivo e nella piena disponibilità della medesima persona giuridica; - sono unità immobiliari utilizzate per attività produttive di beni e/o servizi destinate in via esclusiva alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodotto finale e/o servizio. 18 di 65

19 L Unità di Consumo (1/3) La definizione di unità di consumo stabilisce, in generale, che: Unità di Consumo (UC) = Unità Immobiliare; Rispetto a questo criterio generale, il TISSPC prevede due casistiche in cui più unità immobiliari possono comunque essere classificate come un unica unità di consumo. CASO A: in presenza di un unità immobiliare e di sue pertinenze insistenti sulla medesima particella catastale o su particelle contigue si può ricomprendere il predetto insieme in un unica unità di consumo 19 di 65

20 L Unità di Consumo (2/3) CASO B: in presenza di più unità immobiliari non legate da vincolo pertinenziale, esse possono essere ricomprese in un unica unità di consumo qualora siano verificate contemporaneamente le seguenti due condizioni: le unità immobiliari ricomprese nel predetto insieme devono essere localizzate su particelle catastali contigue all interno di un unico sito produttivo e devono essere nella disponibilità della stessa persona giuridica. Tale disponibilità va intesa non solo nel senso di possesso di un titolo contrattuale che attesti il diritto di utilizzo di ciascuna delle predette unità da parte di una determinata persona giuridica, ma anche nel senso che la stessa persona giuridica coincida con il cliente finale (cioè deve essere il soggetto che utilizza l energia elettrica fornita a quell insieme di unità immobiliari per i propri consumi finali e deve essere l intestatario del POD); le predette unità immobiliari devono essere utilizzate dalla medesima persona giuridica per attività produttive di beni e/o servizi destinate in via esclusiva alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodotto finale e/o servizio. 20 di 65

21 L Unità di Consumo (3/3) Riassumendo, quindi: qualora in un unica unità immobiliare persone giuridiche distinte svolgano attività distinte, essa costituisce un unica unità di consumo; rimane naturalmente ferma la necessità di verificare se l accatastamento effettuato sia conforme con la vigente normativa catastale; qualora vi siano due o più unità immobiliari distinte, in ognuna delle quali i consumi di energia elettrica sono imputabili ad una distinta persona giuridica o ad un distinto prodotto e/o servizio, non è possibile considerare l insieme di tali unità immobiliari come un unica unità di consumo. 21 di 65

22 Unico prodotto finale e/o servizio Nel caso in cui vi siano processi produttivi integrati che, a partire dalle stesse materie prime o utilizzando i medesimi impianti, consentono di ottenere più prodotti tra loro affini, questi ultimi ai fini del TISSPC sono concettualmente equiparabili a un unico prodotto finale. 22 di 65

23 L Unità Immobiliare Urbana: definizione La normativa catastale definisce l unità immobiliare come ogni fabbricato, o porzione di fabbricato o insieme di fabbricati, ovvero un area che appartenga allo stesso proprietario e che, nello stato in cui si trova e secondo l uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale e quindi rappresenta un cespite indipendente. L unità immobiliare è quindi identificata attraverso tre diversi parametri: è un entità fisica: un intero fabbricato (convitto, scuola, ecc.), ovvero una porzione di fabbricato (appartamento, negozio, ecc.), ovvero un insieme di fabbricati (opificio, caserma, ospedale costituito da diversi padiglioni, ecc); è un entità giuridica: appartenenza ad uno stesso proprietario inteso come ditta catastale; è un entità economica: cespite indipendente, inteso come minimo perimetro immobiliare avente capacità di produrre un reddito indipendente e quindi avente autonomia funzionale e reddituale. 23 di 65

24 Censimento/qualifica

25 La procedura di censimento dei SDC Censimento RIU: ai fini dell inserimento all interno del registro delle RIU era necessario presentare richiesta entro il 30 giungo 2016 all AEEGSI secondo modalità dalla medesima definite. Censimento ASDC: necessario presentare richiesta di censimento all impresa distributrice territorialmente competente, secondo modalità definite dall AEEGSI con la deliberazione 539/2015/R/eel. A tal fine si deve richiedere il codice distributore a Terna, compilare la documentazione prevista e inviarla all impresa distributrice competente territorialmente. Ciascuna impresa distributrice procederà, sulla base delle info ricevute ad inviare una comunicazione all AEEGSI che poi procederà a pubblicare il registro degli ASDC. 25 di 65

26 La procedura di qualifica per i SSPC Nel caso di sistemi esistenti al 1 gennaio 2014 la qualifica per rientrare fra i SEU o SEESEU e godere dei benefici tariffari (in termini di esonero parziale dal pagamento degli oneri generali di sistema) consiste nel presentare una richiesta di qualifica al GSE secondo modalità e tempistiche definite dal medesimo; Nel caso di sistemi esistenti al 1 gennaio 2014 da classificare tra gli ASAP o gli ASE è necessario presentare una autodichiarazione alla CSEA secondo modalità e tempistiche definite dal medesimo; Nel caso di sistemi realizzati a partire dal 1 gennaio 2014 ai fini del censimento fra i SSPC è necessario presentare una autodichiarazione all impresa distributrice all atto della richiesta di connessione e poi, qualora si voglia usufruire dei benefici previsti per i SEU e i SEESEU è necessario, a seguito dell entrata in esercizio del SSPC presentare richiesta di qualifica al GSE secondo modalità e tempistiche definite dal medesimo. 26 di 65

27 I vantaggi previsti

28 Applicazioni tariffarie per i sistemi privati Tipologie di sistemi SSP-A Componenti a copertura degli Oneri generali di sistema Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica Corrispettivo di trasmissione e di distribuzione Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica Corrispettivo di dispacciamento Pagamento della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica SEU SSP-B SEESEU Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica + pagamento del 5% della parte variabile delle componenti tariffarie A (ad eccezione della AE) e MCT per l'energia elettrica consumata e non prelevata da rete pubblica Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica Pagamento della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica ASAP ASE Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica complessivamente consumata. Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica Pagamento della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica RIU Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica + pagamento del 5% della parte variabile delle componenti tariffarie A (ad eccezione della AE) e MCT per l'energia elettrica consumata e non prelevata da rete pubblica Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica + eventuali altri oneri a copertura dei costi della rete privata Pagamento della parte variabile per l'energia elettrica prelevata dalla rete privata ASDC Pagamento della parte fissa in relazione ai punti di connessione con la rete privata e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata dalla rete privata Pagamento della parte fissa in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e della parte variabile per l'energia elettrica prelevata da rete pubblica + eventuali altri oneri a copertura dei costi della rete privata Pagamento della parte variabile per l'energia elettrica prelevata dalla rete privata 28 di 65

29 Il 5% delle componenti A e MCT In deroga al calcolo puntuale del 5%, per semplicità: Nel caso di SEU e SEESEU connessi in BT, nel 2015 e nel 2016 si applica una maggiorazione forfetaria annua pari a 36 /punto di connessione. Nel caso di SEU e SEESEU connessi in MT a partire dal 2015 si applica una maggiorazione forfetaria annua pari a: Potenza x ore x α x Aliquota unitaria dove: Potenza è la potenza nominale dell impianto di produzione di energia elettrica; ore è il numero di ore di riferimento differenziato per fonte ed è convenzionalmente posto pari a: 1200 per la fonte solare fotovoltaica; 4000 per la fonte idrica; 1200 per la fonte eolica; 5000 per le altre fonti; α è un parametro relativo all incidenza dell autoconsumo in sito sulla produzione totale di energia elettrica ed è convenzionalmente posto pari a: 0,35 per la fonte solare fotovoltaica; 0,25 per la fonte idrica; 0,1 per la fonte eolica; 0,6 per le altre fonti; Aliquota unitaria per gli anni 2015 e 2016 è pari a 2,73 /MWh. 29 di 65

30 Grafico elaborato da AEEGSI. Totale (II trimestre 2016): 17,91 c /kwh Condizioni economiche di fornitura per una famiglia con 3 kw di potenza impegnata e kwh di consumo annuo

31 Gettito annuo delle componenti A, UC e MCT a copertura degli oneri generali di sistema [dati in M ] Gli oneri generali di sistema non sono correlati all utilizzo delle reti elettriche. Sono molto importanti le scelte di allocazione per evitare distorsioni. Dati tratti da AEEGSI, Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull attività svolta, 2016

32 Prospettive future per i SSPC e gli SDC

33 Prospettive di breve termine Il sistema di incentivazione implicita relativo alle RIU e ai SEU e SEESEU sarà fortemente influenzato da: Compatibilità con la disciplina europea sugli aiuti di stato; Attuazione dell articolo 24, comma 4 del DL 91/14 ( cioè possibilità per i SEU entrati in esercizio dopo il 2014 di vedersi aggiornate con decreti del Ministro dello Sviluppo del Economico le aliquote relative alla quota di oneri generali che deve essere corrisposta sull energia autoconsumata (il primo aggiornamento può essere effettuato entro il 30 settembre 2015 e successivamente con cadenza biennale, e le nuove aliquote non possono essere incrementate ogni volta più di 2,5 punti percentuali rispetto a quelle previgenti e si applicano agli impianti entrati in esercizio dal 1 gennaio dell anno successivo a quello di entrata in vigore del pertinente decreto); Modifiche al sistema tariffario Evoluzione dei sistemi di accumulo e relativa riduzione del loro costo. 33 di 65

34 Prospettive di medio-lungo termine Sul medio-lungo termine la permanenza di un siffatto tipo di incentivazione è da valutare sulla base dei seguenti elementi: Sostenibilità di un siffatto sistema di incentivazione implicita; Compatibilità con la disciplina europea sugli aiuti di stato; Disparità e distorsioni che siffatto sistema introduce nella concorrenza tra imprese presenti in una RIU e imprese connesse alla rete pubblica; Disparità e distorsioni che siffatto sistema introduce nello sviluppo del sistema elettrico e nelle dinamiche evolutive delle imprese che decidono di realizzare un SEU. 34 di 65

35 Grazie per l attenzione Autorità per l energia elettrica il gas ed il sistema idrico Direzione mercati Unità Produzione di energia, fonti rinnovabili ed efficienza energetica Piazza Cavour, Milano mercati@autorita.energia.it Tel: Fax:

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