Fisica Tecnica Ambientale
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1 Università degli Studi di Perugia Sezione di Fisica Tecnica Fisica Tecnica Ambientale Lezione del 30 aprile 2015 Ing. Francesco D Alessandro dalessandro.unipg@ciriaf.it Corso di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura A.A. 2014/2015
2 Argomenti CONDIZIONAMENTO DELL ARIA Riepilogo: Grandezze psicrometriche Trattamenti dell aria Trattamento estivo Trattamento invernale Descrizione di un condizionatore Impianto a tutt aria Criteri progettuali Esempio
3 Grandezze psicrometriche Umidità specifica X [gr/kg di aria secca] Rapporto fra la massa d'acqua e la massa di aria secca contenuti in un assegnato volume di aria umida X m m w a 622 P atm Pw P Umidità relativa φ [%] rapporto fra la massa di vapor d'acqua contenuta in un volume di aria umida e la massa di vapor d'acqua contenuta nello stesso volume di aria satura, alla stessa temperatura φ m m w ws L umidità relativa è la grandezza fondamentale per il benessere termoigrometrico perché è quella che determina la nostra sensazione di umidità P P w ws w
4 Grandezze psicrometriche Temperatura di rugiada [ C] Temperatura alla quale si forma la prima goccia di acqua liquida dopo che un volume di aria umida ha percorso un raffreddamento isobaro C TEMPERATURA CRITICA Temperatura ( C) Liquido X = 0,0 0,2 0,4 Gas Liquido + Vapore T= T ra 0,01 C TEMPERATURA PUNTO TRIPLO 0, ,8 Entropia (kj/kg K) Vapore Surriscaldato 1,0 R A Solido + Vapore A P w = cost A' A'' H O 2
5 Grandezze psicrometriche Temperatura di brina [ C] C TEMPERATURA CRITICA Gas H O Temperatura ( C) Liquido Liquido + Vapore Vapore Surriscaldato w TP P = P 100 X = 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 P = cost w ,01 C TEMPERATURA PUNTO TRIPLO T=T ba Entropia (kj/kg K) Solido + Vapore B A A'' A' A
6 Grandezze psicrometriche Temperatura di bulbo umido [ C] Si misura con lo psicrometro. Serve per determinare l umidità assoluta carica manuale espulsione aria ventilatore centrifugo trascinato da un movimento ad orologeria T termometro a bulbo secco Tb Tbu termometro a bulbo umido garza imbevuta di acqua distillata X aspirazione aria
7 Condizionamento dell aria Trattamenti dell aria
8 Trattamenti dell aria di un impianto a tutt aria Diagramma psicrometrico
9 Caso estivo Condiz. progetto (A): T= 26±1 C ; φ=50±10% Condiz. esterne (E): T= 34 C ; φ=50% E-R E -R I : raffreddamento con deumidificazione R I -I : post-riscaldamento
10 Caso invernale Condiz. progetto (A): T= 20±1 C ; φ=50±10% Condiz. esterne (E): T= 0 C ; φ=80% E-P : pre-riscaldamento P-S P : umidificazione adiabatica S P -I: post-riscaldamento
11 Condizionamento dell aria Descrizione di un condizionatore a tutt aria
12 Dopo aver attraversato le serrande 1 ed i filtri 2, l'aria esterna è preriscaldata, soltanto in inverno, dalla batteria calda 3 e si mescola con l'aria di ricircolo, proveniente dall'ambiente condizionato attraverso le serrande tarate 17. L'aria mescolata è ulteriormente filtrata dai filtri a secco 4, quindi raffreddata e deumidificata, soltanto in estate, dalla batteria fredda 5; dopo la umidificazione adiabatica, che ha luogo, soltanto in inverno, nella sezione di umidificazione 6, l'aria è post-riscaldata nella batteria calda 8 ed infine inviata all'ambiente climatizzato per mezzo del ventilatore centrifugo di mandata 9. R E E TRATTAMENTO ESTIVO A R I I A K SP=RI K I TRATTAMENTO INVERNALE E P
13 L'aria condizionata è introdotta nell'ambiente attraverso i terminali di immissione 10; con i terminali di estrazione 11, situati nella parte alta per favorire l'eliminazione del fumo da sigaretta, viene effettuata una parte dell'espulsione dell'aria, aspirata dal ventilatore 12 ed espulsa per mezzo del canale 13. La rimanente portata d'aria è ripresa attraverso la griglia 14 e spinta dal ventilatore 15 verso le serrande di espulsione 16 e, in parte, verso le serrande di ricircolo 17. R E E TRATTAMENTO ESTIVO A R I I A K SP=RI K I TRATTAMENTO INVERNALE E P
14 Il raccoglitore 18, il riscaldatore 19 e la pompa 20 assicurano il funzionamento della sezione di umidificazione. La batteria fredda 5 è alimentata dalla pompa 21 dell'acqua refrigerata, prodotta nell'evaporatore 22 della macchina frigorifera a compressione. Questa è composta altresì dal compressore 23 e dal condensatore 24; l'acqua di condensazione, raffreddata nella torre evaporativa 26, è spinta dalla pompa 25. Infine la caldaia 27, per mezzo della pompa 28, alimenta le batterie calde ed il riscaldatore 19. R E E TRATTAMENTO ESTIVO A R I I A K SP=RI K I TRATTAMENTO INVERNALE E P
15 Trattamenti dell aria di un impianto a tutt aria con ricircolo M è il punto corrispondente alla miscelazione adiabatica di aria esterna (E) ed aria di ricircolo (A nel caso estivo, P nel caso invernale) E R M M A Caso estivo R I I A K S M = R I I E P M P K Caso invernale
16 Regolazione a punto fisso Un condizionatore non funziona quasi mai in regime stazionario Carichi termici (sia interni che esterni) diversi da quelli di progetto e fortemente variabili nel tempo Si mantiene fisso, sia in estate che in inverno, il punto di rugiada relativo al punto di introduzione I (R I ) Il funzionamento del condizionatore è svincolato dalla variabilità delle condizioni climatiche esterne
17 s A TPR TF TA c.c. c.r. c.c. VC1 VF VC2 G a B C 1 B F B U s F C A s PR 2 G a Nel caso estivo, la regolazione è attuata con un termostato TF, il cui sensore è installato all interno del condizionatore, nel flusso d aria subito a valle della batteria fredda; TF regola la portata d acqua nelle batterie di acqua refrigerata, in modo che la temperatura dell aria si mantiene costante ed eguale a T RI. Al variare della posizione di E, il punto R I di uscita dell aria dalla batteria fredda tenderebbe a spostarsi: l azione di TF mantiene invece bloccato R I per qualsiasi variazione della posizione di E. Un secondo termostato TA, il cui sensore è posizionato all interno dell ambiente condizionato, regola la portata d acqua calda nella batteria di post-riscaldamento: varia così l entità del post-riscaldamento ed il punto I assume una posizione tale da compensare il carico termico interno + esterno.
18 s A TPR TF TA c.c. c.r. c.c. VC1 VF VC2 G a B C 1 B F B U s F C A s PR 2 G a Nel caso invernale, il punto R I è mantenuto fisso per mezzo di un termostato TPR, che agisce sulla portata d acqua calda della batteria di pre-riscaldamento. Il sensore del termostato è installato nel condizionatore, subito a valle dell umidificatore adiabatico. Al variare della posizione di E, anche I tende a variare e di conseguenza SP(R I ) a spostarsi: l azione di TPR riconduce l entità del pre-riscaldamento ad un valore tale che, per qualsiasi posizione di P, dopo l umidificazione il punto di saturazione rimane sempre SP(R I ). La regolazione, come in estate, è completata da un secondo termostato TA, lo stesso utilizzato per la regolazione estiva, il cui sensore è immerso nell aria ambiente; TA regola la portata d acqua calda nelle batterie di postriscaldamento, in modo che la posizione di I sia tale da compensare i carichi termici.
19 Condizionamento dell aria Impianto a tutt aria
20 COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO Impianti a tutt aria: centrale termica e frigorifera; unità di trattamento dell aria (UTA) per trattare la portata d aria di progetto; terminali di immissione dell aria; rete di distribuzione ed eventualmente di ripresa dell aria. Impianti misti aria-acqua: centrale termica e frigorifera; unità di trattamento dell aria (UTA) per trattare la portata d aria di progetto; LATO ARIA: rete di distribuzione dell aria; terminali di immissione dell aria; LATO ACQUA: rete di distribuzione dell acqua; elemento terminale (ventilconvettore, induttore o pannello radiante).
21 Impianti a tutt aria Comunemente impiegati in grandi locali (cinema, teatri, supermercati, sale conferenze, etc ). Un impianto di condizionamento si prefigge di controllare le seguenti grandezze relative all'aria ambiente: TEMPERATURA UMIDITÀ RELATIVA PUREZZA VELOCITÀ Negli impianti a tutt aria tale controllo si attua attraverso la sola immissione di aria condizionata.
22 1) Controllo della temperatura Affinché la temperatura dell'aria ambiente si mantenga nell'intorno del valore prefissato, è necessario fornire all'ambiente, istante per istante, un flusso termico eguale in valore assoluto e di segno opposto rispetto alla somma algebrica di tutti i flussi termici Q i contemporaneamente forniti all'ambiente da entità diverse dal condizionatore.
23 1) Controllo della temperatura CONVENZIONE DEI SEGNI inverno estate
24 1) Controllo della temperatura IN ESTATE Q t Q 1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q t = flusso termico istantaneo totale entrante nell'ambiente (kw); Q 1 = flusso termico istantaneo attraverso le pareti opache (kw); Q 2 = flusso termico istantaneo attraverso le pareti vetrate (kw); Q 3 = flusso termico istantaneo proveniente da macchinari diversi (kw); Q 4 = flusso termico istantaneo dovuto all'impianto di illuminazione (kw); Q 5 = flusso termico istantaneo dovuto alla presenza di persone (kw); Q 6 = flusso termico istantaneo derivante da eventuali altri contributi (kw). IN INVERNO Q t Q Q Q Q Q Q6 Sia in estate che in inverno, per dimensionare l'impianto è necessario individuare, fra tutti i flussi Q t istantanei, il valore massimo, al quale si attribuisce il nome di carico termico.
25 IN ESTATE 1) Controllo della temperatura Qte Q1 e Q2e Q3 e Q4 e Q5 e Q6 e e = massimo contemporaneo estivo Il concetto di massimo contemporaneo vuol dire che l'impianto non è dimensionato in base alla somma dei singoli valori massimi Q imax, dato che ciascuno dei Q i raggiunge il proprio massimo in una certa ora della giornata, diversa in generale da quella relativa agli altri Q i. Si deve allora considerare l'andamento orario di ogni Q i, effettuare la somma ora per ora ed individuare l'ora in cui si presenta il massimo contemporaneo Q te.
26 IN ESTATE 1) Controllo della temperatura massimo contemporaneo estivo Andamento tipico del carico termico giornaliero in condizioni estive.
27 IN ESTATE 1) Controllo della temperatura Qte Q1 e Q2e Q3 e Q4 e Q5 e Q6 e e = massimo contemporaneo estivo Il concetto di massimo contemporaneo vuol dire che l'impianto non è dimensionato in base alla somma dei singoli valori massimi Q imax, dato che ciascuno dei Q i raggiunge il proprio massimo in una certa ora della giornata, diversa in generale da quella relativa agli altri Q i. Si deve allora considerare l'andamento orario di ogni Q i, effettuare la somma ora per ora ed individuare l'ora in cui si presenta il massimo contemporaneo Q te. Andamento di Q 1 in estate il fenomeno della trasmissione del calore attraverso le pareti è non stazionario e si devono portare in conto gli effetti dell'inerzia termica delle pareti opache.
28 Quando la superficie esterna di una parete è sottoposta ad una sollecitazione termica periodica la sua temperatura varia in accordo con essa. Le oscillazioni termiche si propagano attraverso gli strati del muro. Le oscillazioni periodiche di temperatura su ogni strato della parete e sulla faccia interna si verificheranno con un certo ritardo τ e con un fattore di smorzamento μ (Teoria del Muro di Fourier).
29 IN INVERNO 1) Controllo della temperatura Q ti Q Q 1max 2max Q6max Il massimo contemporaneo Q ti è raggiunto in assenza dei contributi Q 3 (macchinari), Q 4 (illuminazione), Q 5 (persone), contributi sempre positivi. La trasmissione in condizioni invernale può considerarsi come stazionaria Q ti è eguale alla somma dei massimi assoluti dei singoli contributi Noti Q te e Q ti, si determinano le portate d'aria condizionata da immettere nell'ambiente!
30 1) Controllo della temperatura In estate, l'immissione di una portata di aria fresca g e corrisponde ad una sottrazione di calore Q e dall'ambiente, secondo la seguente: Q e g g e essendo: g e = portata d'aria introdotta (kg/s); g u = calore specifico a pressione costante dell'aria introdotta (kj/kg C); T Iemin = temperatura minima ammissibile del punto d'introduzione estivo ( C); T Ae = temperatura di progetto estiva dell'ambiente ( C). u Se si vuole che la temperatura dell'ambiente non subisca variazioni deve essere : T Q e Q Ie min te 0 T Ae g e ( T) g u T Ae Qte T Ie min
31 1) Controllo della temperatura In inverno, l'immissione di una portata di aria calda g i corrisponde ad una somministrazione di calore Q i dall'ambiente, secondo la seguente: Q i gg i essendo: g i = portata d'aria introdotta (kg/s); g u = calore specifico a pressione costante dell'aria introdotta (kj/kg C); T Iimax = temperatura massima ammissibile del punto d'introduzione invernale ( C); T Ai = temperatura di progetto invernale dell'ambiente ( C). Se si vuole che la temperatura dell'ambiente non subisca variazioni deve essere : u T Ii max T Ai Q i Q ti 0 g ( T) i g u Qti T T Ii max Ai Solitamente g i (T) < g e (T)!
32 2) Controllo dell umidità relativa Umidità relativa φ Persone (respirazione, traspirazione), piante, animali, superfici evaporanti libere, cibi e bevande superfici a temperatura inferiore al punto di rugiada dell'aria (condensazione MOLTO di vapor RARO d'acqua), presenza di sostanze igroscopiche Portata di vapor d'acqua g w prodotta nell'ambiente g w Pg w p w k1 g w k P = numero di persone presenti; g wp = portata di vapor d'acqua emessa da una persona (gr/s); g wk = portata di vapor d'acqua immessa nell'ambiente dal contributo k-esimo (gr/s); w = numero dei contributi per l immissione di vapor d'acqua. g w e CASO ESTIVO Pg w p e w k1 g wke g wi CASO INVERNALE Pg wpi w k1 g wki
33 2) Controllo dell umidità relativa In estate, l'immissione di una portata di aria relativamente secca g e corrisponde ad una sottrazione di una portata g we di vapor acqueo dall'ambiente, secondo la seguente: g' we ge XIe min X Aemax essendo: g e = portata d'aria introdotta (kg/s); X Aemax = umidità specifica massima dell'aria ambiente in estate (gr/kg); X Iemin = umidità specifica minima dell'aria introdotta in estate (gr/kg); g' we = portata di vapor d'acqua assorbita dall'aria introdotta (gr/s). Se si vuole che l'umidità relativa dell'ambiente non superi il valore massimo (corrispondente ad X = X Aemax ), deve essere: g we g' 0 we In inverno g e ( ) X Aemax gwe X Ie min g ( ) i X Aimax gwi X Ii min
34 3) Controllo della purezza Le attività svolte all'interno di un ambiente conducono ad un progressivo deterioramento del grado di purezza dell'aria: incremento della concentrazione di composti aromatici; incremento di CO, CO 2 e polveri; diminuzione di O 2. Si procede all immissione di una portata di aria esterna (non inquinata) g(p), calcolata in maniera empirica : 1) Valutazione del numero di persone presenti Si attribuisce un valore arbitrario g P alla portata d'aria necessaria per una persona (20 50 m 3 /h per persona a seconda della destinazione del locale e dell'attività svolta) e si moltiplica per il numero di persone P g 1 ( P) g p P Metodo utilizzato per un solo grande ambiente 2) Valutazione del volume dell ambiente condizionato Si moltiplica il volume V dell ambiente per il numero di ricambi d aria per ora b (0,5 2 h -1,valori più elevati agli ambienti di volume minore e più intensamente frequentati) ( g 2 Metodo utilizzato nel caso di ambienti di dimensioni minori P ) bv
35 4) Individuazione della portata di progetto Sono state individuate 5 portate d aria per il controllo della temperatura (estiva e invernale), dell umidità relativa (estiva e invernale) e della purezza: g e (T) g i (T) g e () g i () g(p) LA PORTATA DI PROGETTO È LA PIÙ ELEVATA Nei climi temperati-caldi (Italia), il valore più elevato è quello di g e (T)
36 CONSEGUENZE: 4) Individuazione della portata di progetto 1) La temperatura di introduzione T Ii nelle condizioni di progetto invernali è inferiore alla temperatura massima ammissibile T Iimax g ( T) i g u Qti T T Ii max Ai T Ii T Ai Qti g g (T) u e 2) L'umidità specifica dell'ambiente X Ae nelle condizioni di progetto estive è inferiore al valore massimo X Aemax considerato nel progetto estivo g e ( ) X Aemax gwe X Ie min X Ae X Ie min gwe g ( T) e 3) L'umidità specifica dell'ambiente X Ai nelle condizioni di progetto invernale è inferiore al valore massimo X Aimax considerato nel progetto invernale g ( ) i X Aimax gwi X Ii min X Ai X Ii min gwi g ( T) e
37 CONSEGUENZE: 4) Individuazione della portata di progetto 4) La portata in circolo g e (T) è esuberante rispetto alla portata g(p) necessaria per mantenere un adeguato grado di purezza dell'aria. RICIRCOLO non tutta la portata g e (T) viene presa dall'esterno, ma soltanto quella necessaria per le esigenze di purezza. Detta g E la portata di aria esterna e g R la portata di ricircolo, si ha: g E g(p) g g ( T) g( P) R e Notevole risparmio energetico! Quando g R = 0 l impianto è detto a tutt aria esterna (obbligatorio nei casi in cui non è possibile eseguire il ricircolo dell aria)
38 5) Controllo della velocità dell aria La rete di distribuzione dell'aria ha la funzione di convogliare l aria negli ambienti da climatizzare e, laddove sia presente il ricircolo, di riprenderla e ricondurla in parte al condizionatore e in parte all'espulsione. La progettazione del sistema aeraulico è essenziale al fine di: assicurare il controllo delle condizioni termoigrometriche di progetto e la ventilazione dei locali; garantire una distribuzione il più possibile uniforme dell aria trattata, e limitando dispersioni di calore ed infiltrazioni lungo tutti i percorsi; evitare la formazione di correnti d aria fastidiose; limitare la propagazione di rumori e vibrazioni all'interno dei canali. Nel passaggio all'interno dei canali l'aria incontra una resistenza al moto dovuta all'attrito con le pareti ed alle turbolenze che si generano in corrispondenza delle discontinuità, quali cambiamenti di direzione, di sezione, ecc..
39 5) Controllo della velocità dell aria Per limitare perdite di carico, ridurre i consumi di energia, costi di installazione e gestione, la rete aeraulica va progettata in modo da ridurre il più possibile le resistenze al moto, scegliendo percorsi quanto più brevi e rettilinei, appropriate forme geometriche per i raccordi e le sezioni. Un importante aspetto è la manutenzione del sistema di distribuzione: i canali, infatti, possono essere sede di accumulo di sporcizia e fonte di propagazione batteriologica e virale (Sick Building Sindrome astenia, mancanza di concentrazione, difficoltà nella respirazione, irritazioni cutanee, ecc.).
40 5) Controllo della velocità dell aria L'immissione dell'aria nell'ambiente è realizzata con elementi terminali collegati ai canali di distribuzione per mezzo di tronchetti di derivazione, ovvero installati direttamente sul canale. Il problema della velocità dell aria si manifesta solo in estate. Problemi quando: la temperatura di immissione T iemin < 15 C la velocità nella zona occupata u > 20 cm/s Soluzioni: Aumento del numero e delle dimensioni degli elementi terminali; Corretto posizionamento degli elementi di immissione e ripresa aria; Attenzione a non creare ristagni d aria.
41 Condizionamento dell aria Impianto a tutt aria Esempio di calcolo
42 Condizioni di progetto Impianto di condizionamento a tutt aria Senza ricircolo Unico ambiente con volume = 500 m 3 Massima capienza = 100 persone
43 Condizioni di progetto Temperatura I valori di temperatura di progetto dell aria interna sono i seguenti: condizioni invernali: 20 ± 1 ºC; condizioni estive: 26 ± 1 º C. I valori di temperatura di progetto dell aria esterna sono i seguenti: condizioni invernali: 0º C; condizioni estive: andamento in funzione del tempo, T max = 30º C. Umidità relativa I valori di umidità relativa interna di progetto sono i seguenti: condizioni invernali: 50 10%; condizioni estive: 50 10%. I valori di umidità relativa rappresentativi delle condizioni dell aria esterna sono i seguenti: condizioni invernali: 80 %; condizioni estive: 50%.
44 CASO INVERNALE: Regime stazionario Calcolo dei carichi termici Nel calcolo dei carichi termici invernali sono stati trascurati, a favore di sicurezza i seguenti contributi (in quanto rappresentano un apporto di calore all interno della sala): carico termico esterno dovuto all irraggiamento solare; carico termico interno dovuto alla presenza di persone; carico termico interno dovuto all impianto di illuminazione + apparecchiature. A) computo delle superfici di scambio termico B) Individuazione della tipologia e delle stratigrafie delle pareti opache e vetrate Calcolo della trasmittanza Calcolo degli scambi termici attraverso le pareti opache e vetrate C) carico termico trasmesso attraverso i ponti termici D) carico termico associato alle infiltrazioni d aria attraverso porte e finestre. Il carico termico nelle condizioni più gravose, calcolato in regime stazionario assumendo una temperatura esterna di progetto pari a 0 ºC, per il nostro edificio in condizioni invernali è pari a 11,2 kw.
45 CASO ESTIVO: Condizioni non stazionarie Calcolo dei carichi termici Nel calcolo dei carichi termici estivi vanno considerati i contributi esterni (pareti opache, pareti vetrate, ponti termici, irraggiamento solare, infiltrazione d aria) ed i contributi interni (presenza di persone, impianto di illuminazione, apparecchiature) al carico termico totale. Va valutato l andamento temporale di ognuno dei contributi e del carico termico totale, dato dalla somma di tutti i contributi interni ed esterni; il carico termico massimo contemporaneo è pari a 15,8 kw.
46 TRATTAMENTO INVERNALE Processi psicrometrici Cond. aria esterna T = 0 C, u.r. = 80% Cond. Progetto aria interna T = 20±1 C, u.r. = 50± 10% Immissione aria in ambiente T = 32 C
47 TRATTAMENTO ESTIVO Processi psicrometrici Cond. aria esterna Tmax = 30 C, u.r. = 50% Immissione aria in ambiente T=16 C Cond. Progetto aria interna T = 26±1 C, u.r. = 50± 10%
48 Determinazione della portata di progetto La portata d aria di progetto viene fissata pari a quella massima tra le seguenti: portata d aria di ventilazione (G v ); portata d aria per la compensazione dei carichi termici estivi ed invernali (G qe e G qi ); portata d aria per il controllo dell umidità relativa in estate ed in inverno (G xe e G xi ).
49 Determinazione della portata di progetto A) Portata d aria di ventilazione Usiamo il metodo 1 fissando una portata d aria per persona g P (20 50 m 3 /h ) Ipotizzando g P = 35 m 3 /h Il numero di persone P = 100 (capienza max) G V g p P m 3 / h
50 Determinazione della portata di progetto B) Compensazione dei carichi termici estivi/invernali La portata d aria per la compensazione dei carichi termici è data da: G q g q ( Ta Ti ) dove: q è il carico termico totale estivo o invernale (kw); è la densità dell aria (1,2 kg/m 3 ); g è il calore specifico dell aria (1,005 kj/k kg); T a è la temperatura dell aria ambiente; T i è la temperatura di immissione dell aria. INVERNO G qi q g ( T ai i T ii ) (20 32) 2790m 3 / h ESTATE G qe q g ( T ae e T ie ) (26 16) 4700 m 3 / h
51 Determinazione della portata di progetto C) Compensazione dei carichi igrometrici Il controllo dell umidità relativa è garantito se: G ( max A) A dove: è l apporto di umidità in ambiente (g/h); può essere calcolato come il prodotto tra il numero di persone (100) e la portata di vapore acqueo emessa da una persona (10,5 mg/s in inverno, 17,5 mg/s in estate) Inverno = 100 x 10,5 mg/sec = 1050 mg/sec = 1,050 x 3600 g/h Estate = 100 x 17,5 mg/sec = 1750 mg/sec = 1,750 x 3600 g/h è la densità dell aria (1,2 Kg/m 3 ); Amax = contenuto igrometrico (umidità specifica) massimo ammissibile in ambiente (g H2O /Kg aria secca ) [dato di progetto, si trova dal diagramma psicrometrico] A = contenuto igrometrico (umidità specifica) dell aria immessa in ambiente (g H2O /Kg aria secca) [dato di progetto, si trova dal diagramma psicrometrico]
52 Determinazione della portata di progetto C) Compensazione dei carichi igrometrici INVERNO G i ( i Aimax Ai ) m 3 / h ESTATE G e ( i Aemax Ae ) m 3 / h
53 Determinazione della portata di progetto D) Individuazione portata di progetto G V 3500 m 3 /h Q progetto = MAX G qe 4700 m 3 / h G qi 2790m 3 / h G i 1050 m 3 / h 3 G e 1315 m / h
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