CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 10/05/2011

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1 N. d'ord.72 reg deliberazioni Prot. n. CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 10/05/2011 CONVENZIONE PER IL «DISTRETTO CULTURALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA». L'anno duemilaundici, questo giorno dieci del mese di maggio alle ore 14:45 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio - X Losio Ivan - X Araldi Massimo - X Mainardi Cesare X - Barbati Filippo - X Malvezzi Carlo - X Benzoni Maurizio X - Mazzocco Franco X - Biondi Giovanni X - Milesi Clara Rita - X Bonaventi Piergiacomo X - Rossi Luca - X Borghetti Maurizio X - Salini Massimiliano X - Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Ceccato Adriano X - Trespidi Giuseppe X - Chioda Francesco X - Vailati Eugenio X - Degani Fabrizio X - Virgilio Leonardo X - Doldi Andrea - X Zaghen Ernesto X - Dusi Giampaolo X - Zanacchi Maria Rosa X - Gallina Gabriele X - Zanisi Giacomo Maria - X Gelmini Manuel X - Zelioli Rossella X - Ghidotti Carlalberto X - Presenti n. 22 Assenti n. 9 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO X - ORINI PAOLA X - CAPELLETTI CHIARA X - PINOTTI GIANLUCA - X FONTANELLA GIUSEPPE X - SCHIAVI SILVIA - X LENA FEDERICO X - SOCCINI MATTEO - X LEONI GIOVANNI - X Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno / 72 1 di 5

2 Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Borghetti per la maggioranza e le Cons. Zanacchi e Zelioli, per la minoranza. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: durante la relazione del Difensore Civico, proposta n. 2921, entrano i Cons. Zanisi, Milesi, Doldi. I presenti sono n. 25. durante la trattazione della proposta n (Bilancio di Previsione 2011 Variazioni) entra il Cons. Malvezzi. I presenti sono 26 ed in tal numero rimangono fino alla sospensione temporanea dei lavori che avviene alle ore I lavori riprendono alle ore 15.20, all appello risultano presenti n. 25 Consiglieri (Agazzi, Benzoni, Biondi, Bonaventi, Borghetti, Castellani, Ceccato, Chioda, Doldi, Dusi, Gallina, Gelmini, Ghidotti, Mainardi, Malvezzi, Mazzocco, Milesi, Torchio, Trespidi, Vailati, Virgilio, Zaghen, Zanacchi, Zanisi, Zelioli). Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: durante la prosecuzione della trattazione della proposta n. 2915, entrano Il Pres. Salini, gli Ass. Leoni e Schiavi ed il Cons. Degani. I presenti sono n. 27 dopo la votazione della proposta n (Convenzione per il Distretto Culturale della provincia di Cremona) escono l Ass. Bongiovanni, il Pres. Salini ed i Cons. Borghetti, Biondi, Benzoni, Trespidi, Torchio, Chioda, Malvezzi, Doldi, Zanisi, Zaghen. I presenti sono n. 16 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta. L Assessore alla Cultura, dott.ssa Chiara Capelletti, così riferisce: Il Distretto Culturale della provincia di Cremona è un progetto finanziato da Fondazione Cariplo nell ambito dei Distretti Culturali, promosso dalla Provincia di Cremona, in qualità di Ente capofila, e da un partenariato di 19 soggetti del il territorio provinciale: 12 in qualità di partner beneficiari di finanziamento (Comune di Casalmaggiore, Comune di Castelleone, Comune di Cremona, Comune di Motta Baluffi, Comune di Pizzighettone, Comune di Romanengo, Comune di Scandolara Ravara, Camera di Commercio di Cremona, CR.FORMA - Azienda Speciale Servizi di Formazione della Provincia di Cremona, Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival, Associazione Piccolo Parallelo di Cecchi-Zappalaglio, Associazione Terre d'acqua) e 7 in qualità di aderenti (Comune di Crema, Comune di San Giovanni in Croce, Diocesi di Cremona, Associazione Franco Agostino Teatro Festival, Fondazione Stradivari di Cremona, Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona, Politecnico di Milano). Il Distretto Culturale ha preso avvio il 20 luglio 2010, data della sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo, e prevede un piano triennale di interventi per la fase di start-up, dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, con un finanziamento Cariplo di Euro. In questi tre anni di attività il Distretto Culturale dovrà sapersi strutturare e giungere alla fase di regime garantendo il suo funzionamento attraverso una vasta rete di accordi e collaborazioni, in grado di intercettare diversi finanziamenti ed investimenti e produrre sviluppo. La Giunta Provinciale con Deliberazione n. 118 del ha approvato la Carta del Distretto Culturale della provincia di Cremona ed il piano triennale delle azioni del Distretto, comprendente gli impegni al cofinanziamento da parte della Provincia nel triennio Per definire nel dettaglio la struttura degli impegni tra Fondazione Cariplo e Provincia di Cremona, in qualità di Capofila del Distretto Culturale, si rende ora necessaria la sottoscrizione di una «Convenzione del Distretto culturale della provincia di Cremona» (All. A) con i relativi allegati tecnici, composti da n. 11 schede-azioni (sub a) con relativi piani economici e piano dei vincoli (sub b), deroghe alle regole di rendicontazione (sub c), linee guida per la comunicazione (sub d). La Convenzione darà formalmente avvio al Distretto Culturale, definirà nel dettaglio gli impegni del triennio di avvio del Distretto Culturale ( ), ne stabilirà le regole di funzionamento, gli step di monitoraggio e rendicontazione, le fasi di audit contabile e le forme di promozione e comunicazione, costituendo la base convenzionale da cui far discendere gli accordi di Distretto con i partner di progetto, necessari per definire nel dettaglio gli impegni e le responsabilità dei singoli partecipanti / 72 2 di 5

3 Ciò premesso, la Giunta Provinciale propone al Consiglio Provinciale l'adozione della seguente deliberazione: IL CONSIGLIO PROVINCIALE Preso atto della proposta di deliberazione approvata dalla Giunta Provinciale nella seduta del al n. 186; Visti gli artt. 19, 30 e 42 del D. Lgs. 267/2000, la L.R. 21/2008 e gli artt. 8, 51 e 100 dello Statuto della Provincia di Cremona; Considerato che, nella seduta del , la Commissione Consiliare Cultura ha provveduto ad esaminare la proposta di «Convenzione del Distretto culturale della provincia di Cremona» (all. A e all.ti sub a-sub d), concordando su finalità, funzioni e compiti della stessa; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell art. 49 del D. Lgs n. 267 in data 07/04/2011 dal Dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura, Turismo e Sistema Fieristico e in data dal Dirigente Settore Risorse Economiche e Finanziarie; DELIBERA 1. di approvare, per le ragioni di cui alla relazione dell Assessore alla Cultura, l allegato schema di «Convenzione del Distretto culturale della provincia di Cremona» (all. A e all.ti sub a-sub d); 2. di dare atto che il documento allegato (all. A e all.ti sub a-sub d) costituisce a tutti gli effetti parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 3. di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri previsti dall art. 49 del D.Lgs 267/2000, così come dettagliatamente richiamato in premessa.... omissis... Interviene il Cons. Benzoni per proporre il seguente emendamento alla Convenzione per il «Distretto Culturale della Provincia di Cremona», allegata parte integrante alla presente proposta di deliberazione: all articolo 5 Impegni della Capofila, al comma 1, eliminare le seguenti dizioni: per sé e per i Partner, anche ai sensi dell articolo 1381, codice civile. Mediante tale soppressione, l art. 5 verrebbe così riformulato: Articolo 5 - Impegni della Capofila 1. La Capofila assume gli obblighi previsti dal presente accordo e si impegna in particolare a: a) realizzare le Azioni a lei direttamente demandate; b) curare che i Partner realizzino le Azioni loro rispettivamente demandate; c) curare che i Finanziatori eroghino le somme poste a loro rispettivo carico ai fini della realizzazione delle Azioni; d) attribuire ai Partner aventi titolo le quote del Contributo riferite alle Azioni di spettanza; e) rendicontare periodicamente alla Fondazione lo stato di realizzazione delle singole Azioni e del Distretto nel suo complesso; f) informare tempestivamente la Fondazione di ogni accadimento di rilievo ai fini delle realizzazione del Distretto; g) predisporre il programma delle attività di comunicazione del Distretto e curarne la corretta esecuzione. 2. La Capofila provvederà a stipulare con gli altri Partner apposite convenzioni, intese, o accordi formalizzati, per la regolamentazione della realizzazione delle Azioni rispettivamente loro demandate e di quanto riconducibile alle stesse. 3. Gli accordi dovranno indicare le Azioni di spettanza e gli impegni anche di carattere finanziario ed economico dei Partner. 4. Tali accordi dovranno essere sottoposti al preventivo parere della Fondazione / 72 3 di 5

4 .. omissis... Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'emendamento sopra descritto ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti n. 27; votanti n. 25 (temporaneamente assenti Milesi, Vailati); favorevoli n. 18; astenuti n. 7 (Biondi, Castellani, Dusi, Mainardi, Virgilio, Zanacchi, Zelioli). L'emendamento è approvato a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti n. 27; votanti n. 25 (temporaneamente assenti Milesi, Vailati); favorevoli n. 17; astenuti n. 7 (Biondi, Castellani, Mainardi, Torchio, Virgilio, Zanacchi, Zelioli); contrari n. 1 (Dusi). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio, infine, pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti n. 27; votanti n. 25 (temporaneamente assenti Milesi, Vailati); favorevoli n. 25. La deliberazione è immediatamente eseguibile / 72 4 di 5

5 Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F.TO GHIDOTTI IL SEGRETARIO GENERALE F.TO LOVILI RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE Il Sottoscritto Segretario Generale attesta che, ai sensi dell'art. 32 co. 5 del D.LGS 267/2000, copia della presente deliberazione viene pubblicata, mediante affissione all'albo Pretorio della Provincia, a decorrere dal... ove rimarrà per gg 15 interi e consecutivi. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE F.TO LOVILI Copia conforme per uso amministrativo. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge decorsi 10 gg dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 134, co.3, del D. LGS 267/2000 per immediata eseguibilità, ai sensi dell'art. 134, co. 4, del D. LGS 267/2000. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE F.TO LOVILI

6 Con la presente, tra la Fondazione Cariplo, con sede in Milano, Via Manin n. 23, Codice Fiscale n , iscritta al n. 668 della pagina 1047 del volume 3 del Registro delle Persone Giuridiche Private presso la Prefettura di Milano, in persona del Presidente Avv. Giuseppe Guzzetti, di seguito anche denominata Fondazione, da una parte, e la Provincia di Cremona con sede in Cremona, Corso Vittorio Emanuele II, n. 17, in persona del Presidente Massimiliano Salini, di seguito anche denominata Provincia, dall altra parte, premesso che a) la Fondazione è una fondazione di origine bancaria e persegue fini di solidarietà sociale e di promozione dello sviluppo economico, ai sensi della Legge 23 dicembre 1998, n. 461, e del Decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, e successive modifiche; b) la Fondazione, nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, ha promosso l iniziativa denominata Progetto Distretti culturali, finalizzata alla realizzazione, sul territorio di proprio principale riferimento, di distretti culturali, intesi quali sistemi di relazioni integranti processi di valorizzazione delle dotazioni culturali, materiali e immateriali, con le infrastrutture e con gli altri settori produttivi connessi; c) sul presupposto di uno studio generale di pre-fattibilità e all esito di una selezione di studi di fattibilità operativa, la Fondazione, con il supporto di un Comitato tecnico appositamente costituito, ha ritenuto di concorrere alla realizzazione del progetto di distretto elaborato e proposto, Il Distretto Culturale evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., in qualità di Ente Capofila, dalla Provincia; d) il Distretto è articolato nelle seguenti Azioni, meglio descritte nelle schede allegate alla presente sub a): 1) Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musciale - Palazzo Raimondi 2) Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musciale - Palazzo Pallavicino 3) Distretto della Musica 4) "Lombardia eccellente - Progetto per il restauro del patrimonio artistico e per la valorizzazione della cultura musicale 5) Casalmaggiore International Festival 6) Progetto per il sistema teatrale cremonese 7) Palazzo Martinelli 1

7 8) Museo dei Cordai 9) Palazzo Brunenghi 10) Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo 11) Teatri di fiume; e) oltre alla Provincia, aderiscono al Distretto, svolgendo i ruoli di seguito indicati e comunque descritti nelle pertinenti intese tra di loro raggiunte, che le Parti dichiarano di conoscere, i seguenti enti: 1. Comune di Cremona 2. Comune di Casalmaggiore 3. Comune di Castelleone 4. Comune di Motta Baluffi 5. Comune di Pizzighettone 6. Comune di Romanengo 7. Comune di Scandolara Ravara 8. Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival 9. Associazione Piccolo Parallelo di Cecchi-Zappalaglio 10. Associazione Terre d'acqua 11. Camera di Commercio di Cremona 12. CR.FORMA Azienda Speciale Servizi di Formazione Provincia di Cremona 13. Comune di Crema 14. Comune di San Giovanni in Croce 15. Associazione Franco Agostino Teatro Festival 16. Diocesi di Cremona 17. Fondazione Antonio Stradivari di Cremona 18. Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona 19. Politecnico di Milano f) la Provincia, in quanto Ente Capofila del Distretto, agisce anche in rappresentanza degli enti indicati alla precedente lettera e), i quali hanno assunto nei suoi confronti l impegno alla realizzazione delle Azioni rispettivamente demandate a ciascuno di essi; g) l attuazione delle Azioni comporta costi complessivi preventivati in ,00; 2

8 h) la Fondazione intende concorrere ai costi per la realizzazione del Distretto con un contributo di massimi ,00, da attribuire per le quote e alle Azioni specificate nella tabella allegata alla presente sub b); tutto ciò premesso, si conviene e stipula quanto segue: Articolo 1 Premesse e allegati 1. Le premesse e gli allegati formano parte integrante del presente accordo. 2. Le Parti danno in particolare atto che vengono allegati: a) Piano del Distretto, composto dalle schede tecniche delle Azioni, numerate dalla pagina 1 alla pagina 12; b) Piano economico del Distretto, composto dalle schede illustrative dei costi delle Azioni, delle modalità di loro finanziamento, di eventuali ulteriori apporti e degli eventuali vincoli, numerate dalla pagina 1 alla pagina 14; c) fascicolo delle deroghe alla Guida alla rendicontazione, composto da n. 7 pagine numerate dalla pagina 1 alla pagina 7; d) fascicolo delle linee guida per la comunicazione, composto da n. 25 pagine numerate dalla pagina 1 alla pagina 25. Articolo 2 - Definizioni 1. Ai fini della presente convenzione: - per Aderenti si intendono: 1. Comune di Crema 2. Comune di San Giovanni in Croce 3. Associazione Franco Agostino Teatro Festival 4. Diocesi di Cremona 5. Fondazione Antonio Stradivari di Cremona 6. Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona 7. Politecnico di Milano; - per Auditor si intende l operatore professionale incaricato dalla Fondazione della valutazione dei documenti di rendicontazione; - per Azioni, si intendono le attività sopra indicate alla lettera d) delle Premesse; - per Capofila, si intende la Provincia; - per Contributo si intende il concorso della Fondazione alla realizzazione del Distretto sino a massimi ,00; - per Distretto, si intende l iniziativa denominata Il Distretto Culturale evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., proposta dal Capofila; 3

9 - per Finanziatori, si intendono: 1. Regione Lombardia 2. Comune di Casalmaggiore (relativamente all Azione 5) - per Fondazione, si intende la Fondazione Cariplo; - per Parti, si intendono la Fondazione e il Capofila; - per Partner, si intendono 1. Comune di Cremona 2. Comune di Casalmaggiore 3. Comune di Castelleone 4. Comune di Motta Baluffi 5. Comune di Pizzighettone 6. Comune di Romanengo 7. Comune di Scandolara Ravara 8. Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival 9. Associazione Piccolo Parallelo di Cecchi-Zappalaglio 10. Associazione Terre d'acqua 11. Camera di Commercio di Cremona 12. CR.FORMA Azienda Speciale Servizi di Formazione Provincia di Cremona; - per Progetto, si intende il Progetto Distretti culturali promosso dalla Fondazione; - per Valutatore si intende l operatore professionale incaricato dalla Fondazione dello svolgimento delle attività di monitoraggio e valutazione del Distretto. Articolo 3 Qualificazioni dei Soggetti partecipanti e delle Azioni 1. Le Parti danno atto che: a) il Partner è impegnato alla realizzazione delle Azioni demandategli, come precisato nell allegato a); b) i Finanziatori concorreranno alla realizzazione delle Azioni loro riferibili con gli apporti specificati nell allegato b); c) gli Aderenti condividono le finalità, le linee strategiche e gli strumenti operativi del Distretto e, pur non essendo impegnati né alla diretta attuazione né al finanziamento di Azioni, intendono collaborare alla sua realizzazione. 2. Le Parti convengono di qualificare come segue le Azioni, in considerazione della loro rispettiva rilevanza, significatività e idoneità a condizionare lo sviluppo del Distretto o la realizzazione di altre Azioni: 4

10 A) Azioni caratterizzanti, prevedenti costi di complessivi ,00, di cui ,00 a valere sul Contributo; la mancata, parziale o difforme realizzazione di tali Azioni e il mancato verificarsi delle circostanze considerate quali vincoli può integrare causa di risoluzione della presente Convenzione; è facoltà della Fondazione subordinare il pagamento di quote del Contributo al riscontro periodico del positivo andamento delle Azioni caratterizzanti del Distretto; B) Azioni qualificanti ridistribuibili, prevedenti costi di complessivi ,00 di cui ,00 a valere sul Contributo; nel caso di mancata, parziale o difforme realizzazione così come il mancato verificarsi delle circostanze considerate quali vincoli rendono possibile la destinazione delle eventuali pertinenti quote di Contributo, su richiesta della Capofila approvata dalla Fondazione, ad altre Azioni del Distretto o a nuove Azioni dello stesso; C) Azioni qualificanti non ridistribuibili, prevedenti costi di complessivi ,00 di cui ,00 a valere sul Contributo; nel caso di mancata, parziale o difforme realizzazione di tali Azioni o di mancato verificarsi delle circostanze considerate quali vincoli, il Contributo sarà ridotto in misura proporzionale; D) Azioni qualificanti parzialmente ridistribuibili, prevedenti costi di complessivi ,00, di cui ,00 a valere sul Contributo; è consentita la variazione degli importi per spese riferibili a tali Azioni nella misura massima del 15% del rispettivo costo totale e secondo le modalità previste dal fascicolo allegato sub c), art.10; 3. Le Parti danno atto che la classificazione delle Azioni nei termini di cui sopra è esposta nel Piano economico allegato, al quale viene fatto esclusivo riferimento ai fini, in particolare, della individuazione delle quote di Contributo. Articolo 4 Contributo della Fondazione 1. La Fondazione si impegna a sostenere la realizzazione del Distretto con contributo di massimi ,00; 2. Il Contributo sarà corrisposto alla Capofila, la quale si impegna a: a) destinare al concorso nelle spese direttamente sostenute le quote riferibili alle Azioni a lei demandate; b) trasferire ai Partner le quote riferibili alle Azioni loro rispettivamente demandate. 3. I pagamenti delle quote del Contributo saranno eseguiti secondo le modalità, le procedure e le tempistiche di cui alla Guida alla rendicontazione della Fondazione, che la 5

11 Provincia dichiara di conoscere e di approvare, derogate nei termini specificati nel fascicolo allegato sub c). Articolo 5 - Impegni della Capofila 1. La Capofila assume gli obblighi previsti dal presente accordo e si impegna in particolare a: a) realizzare le Azioni a lei direttamente demandate; b) curare che i Partner realizzino le Azioni loro rispettivamente demandate; c) curare che i Finanziatori eroghino le somme poste a loro rispettivo carico ai fini della realizzazione delle Azioni; d) attribuire ai Partner aventi titolo le quote del Contributo riferite alle Azioni di spettanza; e) rendicontare periodicamente alla Fondazione lo stato di realizzazione delle singole Azioni e del Distretto nel suo complesso; f) informare tempestivamente la Fondazione di ogni accadimento di rilievo ai fini delle realizzazione del Distretto; g) predisporre il programma delle attività di comunicazione del Distretto e curarne la corretta esecuzione. 2. La Capofila provvederà a stipulare con gli altri Partner apposite convenzioni, intese, o accordi formalizzati, per la regolamentazione della realizzazione delle Azioni rispettivamente loro demandate e di quanto riconducibile alle stesse. 3. Gli accordi dovranno indicare le Azioni di spettanza e gli impegni anche di carattere finanziario ed economico dei Partner. 4. Tali accordi dovranno essere sottoposti al preventivo parere della Fondazione. Articolo 6 - Audit contabile 1. Le Parti convengono di demandare all Auditor il riscontro e la valutazione dei documenti di rendicontazione. 2. Competono alla Fondazione la scelta dell Auditor e il conferimento allo stesso di apposito incarico professionale. 3. La Capofila si impegna: a) a fornire e a fare in modo che i Partner forniscano all Auditor i documenti, le notizie e gli elementi rispettivamente posseduti e che siano richiesti dall Auditor medesimo per lo svolgimento della valutazione; b) a prestare e a fare in modo che i Partner prestino all Auditor tutta la necessaria assistenza e collaborazione al fine dello svolgimento della valutazione. 6

12 Articolo 7 - Monitoraggio e valutazione del Distretto 1. Le Parti danno atto che la Fondazione conferirà apposito incarico professionale a un Valutatore per il monitoraggio e la valutazione del Distretto. 2. La Capofila si impegna a: a) fornire e fare in modo che i Partner forniscano al Valutatore i documenti, le notizie e gli elementi rispettivamente posseduti e che siano richiesti dal Valutatore medesimo per lo svolgimento del monitoraggio e della valutazione; b) prestare e fare in modo che i Partner prestino al Valutatore tutta la necessaria assistenza e collaborazione al fine dello svolgimento del monitoraggio e della valutazione. 3. La Fondazione si riserva la facoltà di richiedere, sulla base anche delle indicazioni fornite dal Valutatore, le opportune variazioni del Piano del Distretto. Articolo 8 Strutture operanti nell ambito dell accordo 1. Sono istituite, ai fini del coordinamento generale e del monitoraggio dell avanzamento del Distretto, le seguenti strutture: a) Comitato di coordinamento, composto dal Segretario Generale della Fondazione, dal Senior program officer dell Ufficio attività filantropiche, area arte e cultura, della Fondazione e dai Responsabili del Progetto; compete a tale Comitato garantire il coordinamento delle attività del Progetto e del Distretto, di monitorare il loro andamento e promuovere all occorrenza l adozione delle opportune determinazioni per la loro realizzazione; b) Gruppo tecnico, composto dal Senior program officer dell Ufficio attività filantropiche, area arte e cultura, della Fondazione, dai Responsabili del Progetto e da consulenti scelti dalla Fondazione; compete a tale Gruppo fornire un supporto tecnico alla Fondazione nell accompagnamento della realizzazione del Progetto e del Distretto; c) Referente operativo dei distretti, una figura scelta da Fondazione con il compito di raccordo tecnico-operativo tra la Capofila e la Fondazione. Il Referente operativo dei distretti affianca la Capofila del Distretto nelle relazioni con la Fondazione, ma non si sostituisce ad esso in termini di responsabilità verso la stessa. Articolo 9 Consultazioni delle Parti 1. Le Parti convengono di valutare congiuntamente, nel caso anche con il concorso di Partner appositamente convocati, le eventuali questioni che dovessero insorgere nella realizzazione delle Azioni e di definire all occorrenza, nel rispetto delle reciproche procedure autorizzative e anche in via di modifica del presenta Accordo e/o dei suoi allegati, ogni opportuna misura correttiva. 7

13 Articolo 10 Sospensioni e rifusioni di pagamenti 1. La Capofila si impegna a rifondere alla Fondazione: a) le somme anticipate e non utilizzate; b) le quote di Contributo relative ad Azioni non attuate o parzialmente attuate o attuate in difformità rispetto al Piano del Distretto; c) le somme relative ad Azioni con riguardo alle quali dovessero essere riscontrate irregolarità all esito delle verifiche svolte dalla Fondazione. 2. La Fondazione si riserva la più ampia facoltà di non procedere al pagamento di somme e/o di sospendere i pagamenti e/o di effettuare pagamenti per importi ridotti nel caso in cui le attività siano svolte in maniera difforme rispetto al Piano del Distretto. Articolo 11 Attività di comunicazione 1. La Capofila si impegna a rispettare, in tutte le attività di comunicazione del Distretto, le Linee guida allegate alla presente sub d). 2. È facoltà della Fondazione, nel caso di mancato rispetto o di mancata applicazione delle Linee guida di cui al precedente comma, assumere direttamente la gestione di singoli eventi o attività di comunicazione. Articolo 12 Efficacia e durata 1. Il presente accordo ha efficacia dall 1/1/2011 e sino al termine dell anno successivo alla data di completamento delle attività del Piano del Distretto, accertato congiuntamente dalle Parti. 2. Il presente accordo esplica in particolare i suoi effetti anche con riguardo alle attività poste in essere, dall 1/6/2010 ed entro la data della sua efficacia, con riguardo alle Azioni indicate ai numeri della lettera d) delle Premesse, per le quali verrà redatta adeguata rendicontazione. Articolo 13 Comunicazioni e tolleranza di comportamenti 1. Le Parti danno atto che qualsiasi comunicazione tra loro, riguardante il Distretto, il presente Accordo e quanto agli stessi riferibile sarà eseguita per iscritto, e si intenderà validamente effettuata: (i) in caso di spedizione a mezzo lettera raccomandata o telegramma, al ricevimento degli stessi; (ii) in caso di spedizione a mezzo telefax, nel momento indicato nel rapporto di trasmissione del telefax; (iii) in caso di caricamento nell Area riservata del sito internet della Fondazione, nel momento in cui avviene l upload; 2. L eventuale tolleranza di una Parte di comportamenti dell altra Parte posti in essere in violazione delle disposizioni contenute nella presente convenzione non costituisce 8

14 rinuncia ai diritti derivanti dalle disposizioni violate né al diritto di esigere l esatto adempimento delle prestazioni dovute. Si allegano: a) Piano del Distretto; b) Piano economico del Distretto; c) Deroghe alla Guida alla rendicontazione; d) Linee guida per la comunicazione. Milano, Fondazione Cariplo Provincia di Cremona Si dà atto che la presente Convenzione è composta da n. 9 pagine e da allegati per complessive n. 58 pagine. 9

15 IL PIANO DEGLI INTERVENTI DEL DISTRETTO CREMONA Azione 1 SCHEDA TECNICA, AZIONE 1 Titolo: Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale - Palazzo Raimondi WP: 1 Soggetto attuatore: Comune di Cremona Partner dell iniziativa: Università di Pavia, Provincia di Cremona Altri partner non finanziatori: Ambito territoriale: Comune di Cremona SINTESI DESCRITTIVA Destinazione di Palazzo Raimondi a sede della Facoltà di Musicologia Università di Pavia. Pianificazione omogenea dell'uso degli immobili di pregio storico-artistico di proprietà pubblica in riferimento alle sedi della formazione universitaria e di istruzione secondaria superiore Valorizzazione del capitale umano, della formazione d'eccellenza e dell'identità culturale del territorio, con l attivazione di un sistema di valorizzazione e rilancio della tradizione liutaria e musicale cremonese Il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona hanno valutato positivamente la possibilità di destinare integralmente alla Facoltà di Musicologia Palazzo Raimondi, per dare alla Facoltà una collocazione stabile e prestigiosa, utilizzando anche gli spazi che si sono resi disponibili con il trasferimento della Scuola Internazionale di Liuteria A. Stradivari. In tale prospettiva, gli interventi compresi nel progetto consistono in azioni rivolte alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio architettonico, ma insieme costituiscono un investimento sul capitale umano, sulla formazione e sull identità culturale del territorio. È in fase di elaborazione il testo del Protocollo d Intesa tra Università di Pavia, Comune di Cremona, Provincia di Cremona, in cui si dettagliano gli estremi dell intervento, con l impegno dell Università di mantenere e consolidare la propria presenza universitaria a Cremona attraverso l ampliamento dell offerta didattica legata alle discipline di Musicologia e di Lettere. COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia RESTAURO E FORMAZIONE d intervento Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE PRELIMINARE VINCOLI: a) Progettazione definitiva dell'intervento di restauro b) Accordo circa: la stabilità della presenza dell'università in quella sede; integrazione col territorio e le attività del Distretto Culturale Durata prevista: GENNAIO 2011-DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio Allegato 1-MUSI26 - Valorizzazione e razionalizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale: Palazzo Pallavicino e Palazzo Raimondi - in cartella SCHEDE 1

16 Azione 2 SCHEDA TECNICA, AZIONE 2 Titolo: Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale - Palazzo Pallavicino WP: 1 Soggetto attuatore: Comune di Cremona Partner iniziativa: Regione Lombardia Altri partner non finanziatori: Provincia di Cremona, Scuola Internazionale di Liuteria A. Stradivari. Ambito territoriale: Comune di Cremona SINTESI DESCRITTIVA Adattamento del palazzo Pallavicino quale sede della Scuola Internazionale di Liuteria A. Stradivari. Le amministrazioni coinvolte nell intervento hanno concordato e proposto a Regione Lombardia e Ministero per i beni e le attività culturali, sottoscrittori con Comune di Cremona e Provincia dell Accordo di programma per l attuazione di interventi di restauro, recupero funzionale e valorizzazione di Palazzo Pallavicino in Cremona, di destinare l immobile a sede della Scuola Internazionale di Liuteria A. Stradivari. L intervento prevede: pianificazione omogenea dell'uso degli immobili di pregio storico-artistico di proprietà pubblica in riferimento alle sedi della formazione universitaria e di istruzione secondaria superiore; valorizzazione del capitale umano, della formazione d'eccellenza e dell'identità culturale del territorio. COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia RESTAURO E FORMAZIONE d intervento Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE ESECUTIVA conclusa al 90%, LAVORI PARZIALMENTE CONCLUSI VINCOLI: Accordo con la Regione circa il programma di recupero del Palazzo Durata prevista: GIUGNO DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e Schede di dettaglio Allegato 1-MUSI26 - Valorizzazione e razionalizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale: Palazzo Pallavicino e Palazzo Raimondi - in cartella SCHEDE 2

17 Azione 3 SCHEDA TECNICA, AZIONE 3 Titolo: Distretto della Musica WP: 1 Soggetto attuatore : Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona Partner dell iniziativa: Regione Lombardia, Camere di Commercio Lombarde Altri partner non finanziatori: CremonaFiere - Consorzio liutai Organari - Fondazione Stauffer/tema masterclass - Cr Forma (tema figure professionali) - Fondazione Arvedi-Buschini (museo del violino) - Ipiall (anche con rif all organaria oltre che al tema delle figure professionali) - Facoltà di Musicologia - A.I.L. ESTA - Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore Politecnico di Milano Ambito territoriale: Provincia di Cremona SINTESI DESCRITTIVA L idea è quella di rendere tangibile e visibile il valore identitario del tema della musica per Cremona, rendendolo attrattore di unicità e di eccellenza e diffondendolo nell intero territorio provinciale. Il successo del progetto deriverà dall individuazione di una strategia condivisa e da una metodologia di lavoro basata su una logica di programmazione e di coordinamento. Il progetto risulta strettamente collegato al percorso del Distretto Culturale, e connota fortemente la macroarea di intervento Musica, come ulteriore opportunità a sostegno della promozione e della "messa in rete" delle risorse presenti sul territorio. In sintesi sono previste le seguenti attività: Rete informatizzata a supporto della cultura e del turismo WORKSHOP del turismo musicale collegato a Mondomusica (realizzazione anno zero e edizioni anni seguenti) Formazione degli operatori della filiera della ricettività (poli territoriali: Cremona, Crema, Casalmaggiore) Coprogettazione di azioni in collaborazione con la filiera dell artigianato artistico musicale Azioni promozionali di diffusione della cultura della musica come nodo di identità e specificità locale (collaborazione con Fondazione Stradivari, Liuteria in Festival, collegamento con MITO Settembre Musica) Sviluppo di azioni con soggetti locali per il collegamento e il radicamento a livello locale di opportunità di ricerca scientifica e formazione universitaria nel campo dell acustica/ingegneria del suono (collaborazione con Politecnico per piano di sviluppo del Polo di Cremona) COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia d intervento ORGANIZZATIVO/GESTIONALE/FORMATIVO Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE PRELIMINARE VINCOLI: a)obiettivi strategici; b)impegni d'integrazione con l'offerta culturale provinciale; c)assetto di governance; d)piano di gestione; e)piano economico-finanziario Durata prevista: GIUGNO 2010 DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio Allegato 1. Musi 16 DISTRETTO DELLA MUSICA - in cartella SCHEDE 3

18 Azione 4 SCHEDA TECNICA, AZIONE 4 Titolo: Lombardia eccellente - Progetto per il restauro del patrimonio Storico-Artistico e per la valorizzazione della cultura musicale WP: 1 Soggetto attuatore: Azienda speciale CR.Forma Partner iniziativa: Regione Lombardia Altri partner non finanziatori: Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Museo Civico Ala Ponzone Cremona, Museo Archeologico Cremona, Comune di Crema, Unione dei Comuni del Soresinese, Comune di Casalmaggiore, Istituti secondari di secondo grado, Liceo Artistico Statale Munari di Crema e Cremona, Istituto di Istruzione Superiore A. Stradivari di Cremona, Istituto di istruzione superiore G. Romani di Casalmaggiore, liceo classico A. Racchetti di Crema, liceo classico D. Manin di Cremona, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Archivio di Stato di Cremona, Biblioteca Trivulziana di Milano, Università degli Studi di Pavia facoltà di Musicologia, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Parma Dipartimento scienze della terra, Università di Firenze Consorzio per lo sviluppo dei sistemi a grande interfase, Università degli Studi di Siena Scuola di specializzazione in beni storicoartistici, Dipartimento di tecnologie dell Informazione Polo di Crema dell Università degli Studi di Milano, Curia Vescovile di Cremona Ufficio per i beni culturali ecclesiastici, Curia Vescovile di Crema Ufficio per i beni culturali ecclesiastici, Consulta regionale beni culturali ecclesiastici Milano, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona, Confartigianato Imprese Associazione Artigiani di Cremona, Confederazione Nazionale Artigiani di Cremona, Ente Lombardo per la Formazione di Impresa (ELFI) sede operativa di Cremona, ditte/aziende del settore beni culturali (oltre 50 ditte/aziende coinvolte), Fidia s.r.l. - Società di Formazione e consulenza specializzata nella gestione di progetti complessi, A.I.O. (Associazione Italiana Organari), Inzoli Cav. Pacifico & F. di Bonizzi F.lli Snc costruttori e restauratori di organi in Crema, Associazione Popolare per il territorio sede di Crema, Associazione Culturale La Rossignol Castelleone, Consorzio Liutai A.Stradivari. Ambito territoriale: Provincia di Cremona con ricadute sull'intero territorio regionale SINTESI DESCRITTIVA Organizzazione di nuovi corsi di formazione specializzata (A.F. 2010/2011- A.F. 2011/2012- A.F. 2012/2013), per il settore del restauro del patrimonio storico-artistico e per la valorizzazione della cultura musicale. Il progetto è strutturato in quattro percorsi formativi triennali: 1. corso per Tecnico del restauro di Beni Culturali organi a canne; 2. corso per Tecnico del restauro di Beni Culturali dipinti su tela, su tavola e policromie lignee; 3. corso per Tecnico del restauro di Beni Culturali affreschi, stucchi e materiali lapidei; 4. corso per Tecnico del restauro di Beni Culturali beni librari, documentari e opere su carta. Il progetto formativo si integra con le necessità di sviluppo del capitale umano e sociale, per produrre un sistema di competenze nell'ambito del restauro e dell'artigianato artistico. A ulteriore conferma della valenza formativa dei percorsi la Regione Lombardia ha consentito di riconoscere la qualifica professionale in uscita di tecnico del restauro di beni culturali con conseguente riconoscimento del titolo in ambito nazionale. Con riferimento all ambito della Liuteria, della Cultura Musicale e dell Artigianato Artistico, si prevede la realizzazione nel triennio 2011/2014 di tre differenti percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore nel settore Industria e Artigianato : 1.corso per Tecnico Superiore di produzione costruttore di archetti per strumenti musicali ad arco; 2. corso per Tecnico Superiore di produzione per la messa a punto acustica degli strumenti ad arco; 3. corso per Tecnico Superiore per la Comunicazione e il Multimedia per la valorizzazione di beni ed eventi culturali. L intervento si inserisce nell obiettivo strategico di fare della Cultura il motore per lo Sviluppo Locale cremonese, sperimentando una stretta sinergia tra istituzioni formative e scolastiche, 4

19 mondo del lavoro e delle professioni, sistema culturale e territoriale. COSTO TOTALE INTERVENTO ,00 CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia FORMAZIONE d intervento Livello attuale di progettazione: ATTIVITA FORMATIVA AVVIATA (solo per i corsi di tecnico del restauro, per i corsi IFTS si è appena conclusa la fase di progettazione) VINCOLI: Pianificazione della formazione per i mestieri legati all'artigianato musicale Durata prevista: 30/09/ /12/2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio Allegato 1. Musi 03 LOMBARDIA ECCELLENTE - Progetto per il restauro del patrimonio artistico e per la valorizzazione della cultura musicale in cartella SCHEDE 5

20 Azione 5 SCHEDA TECNICA, AZIONE 5 Titolo: Casalmaggiore International Festival WP: 1 Soggetto attuatore : Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival Partner dell iniziativa: Provincia di Cremona, Comune di Casalmaggiore Partner dell iniziativa non finanziatori: Ambasciata del Canada a Roma; Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano; Norfolk Concerts, Hethersett (Norwich), Inghilterra; MING Connection Mainz, Mainz, Germania; Comune di Cella Dati (CR); Comune di Sabbioneta (MN); Camera di Commercio di Cremona; Consorzio liutai e archettai A. Stradivari, Cremona ; Istituzione Casa della Musica, Parma; Polo Scolastico Giovanni Romani, Casalmaggiore; Istituto Comprensivo Giuseppe Diotti, Casalmaggiore; Direzione didattica di Casalmaggiore; Istituto Postuniversitario Santa Chiara, Casalmaggiore; Pro Loco di Casalmaggiore; Società Musicale Estudiantina, Casalmaggiore; Solares Fondazioni delle Arti, Parma; Associazione culturale Adrian Ensemble, Reggio Emilia; Istituto Postuniversitario Santa Chiara, Casalmaggiore; Franco Lorenzoni, San Lorenzo de Picenardi; Parrocchia di Santo Stefano, Casalmaggiore. Ambito territoriale : L'intero territorio della provincia di Cremona SINTESI DESCRITTIVA Casalmaggiore International Festival è una scuola di perfezionamento di musica da camera. Il progetto prevede la consolidamento della scuola, attraverso una presenza più selezionata di studenti, il miglioramento della qualità dell offerta formativa e la promozione dell attività concertistica. Il progetto prevede in sintesi: Attività di formazione e di promozione della cultura della musica nel territorio cremonese, in collegamento con le scuole e gli istituti di formazione (Liceo Musicale di Cremona, Istituto S. Chiara Casalmaggiore, Folcioni di Crema) Attività di miglioramento del modello di gestione: miglioramento organizzazione e bilancio di struttura con centri di spesa monitorati Ampliamento dell'offerta culturale e turistica nel territorio, con attività annuali coordinate rispetto alle altre proposte culturali presenti (es. Festival Monteverdi, Teatri di Fiume, Masterclass) Consolidamento delle collaborazioni legate alla filiera dell artigianato d eccellenza (Camera di Commercio, Consorzio Liutai), e implementazione della rete degli accordi con le altre realtà di eccellenza del territorio (Fondazione Stradivari, Fondazione Stauffer) COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia FORMAZIONE, GESTIONALE E PROGETTAZIONE d intervento Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE PRELIMINARE, FESTIVAL AVVIATO VINCOLI: a) Coinvolgimento di soggetti pubblici e privati ed integrazione del Festival con le attività del Distretto culturale b) Piano di gestione e analisi dei flussi economico-finanziari Durata prevista: GIUGNO 2010 DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio Allegato 1. MUSI04_Casalmaggiore International Festival - in cartella SCHEDE 6

21 Azione 6 SCHEDA TECNICA, AZIONE 6 Titolo: Progetto per il Sistema Teatrale della provincia di Cremona WP: 1 Soggetto attuatore : Provincia di Cremona Partner dell iniziativa non finanziatori: Fondazione Ponchielli di Cremona, Fondazione San Domenico di Crema, Comuni di Casalmaggiore, Casalbuttano, Soresina, Romanengo, Ostiano, San Giovanni in Croce. Ambito territoriale : Tavolo di coordinamento provinciale SINTESI DESCRITTIVA Progettazione di un intervento di sistema coerente con il tema caratterizzante del Distretto Culturale (MUSICA). L idea progettuale parte dal nuovo assetto che il Sistema Teatrale della provincia di Cremona si è dato attraverso la sottoscrizione di una Convenzione per gli anni 2010 e 2011, impegnandosi a promuovere nel corso del 2011 una revisione interna in linea con i principi fondamentali del Distretto Culturale. La riorganizzazione ha il fine di aumentare le capacità del sistema culturale di costruire relazioni più solide all interno e all esterno e contribuire a superare la frammentazione di attività e soggetti territoriali, orientando l azione su temi comuni. L azione ha l obiettivo di sviluppare un proposta nuova progettuale di sistema da valorizzazre anche a valere sulla progettazione regionale nell ambito della Legge 21/2008. Il progetto intende valutare anche le possibili collaborazioni tra gli enti aderenti al Sistema Teatrale e gli enti dedicati alla formazione e alla specializzazione in materia musicale e liutaria/organaria (Facoltà di Musicologia, Scuola di Liuteria, Liceo Musicale, CR.FORMA, Istituto Folcioni di Crema, Casalmaggiore International Festival) e il collegamento con le realtà dedicate all artigianato liutario e organario e al turismo culturale nel settore musica, liuteria cremonese e organaria. COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia ORGANIZZATIVO, GESTIONALE E PROGETTAZIONE d intervento Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE PRELIMINARE VINCOLI: NESSUNO Durata prevista: GENNAIO 2011 DICEMBRE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 1-MUSI 05-SISTEMA TEATRALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA - in cartella SCHEDE 7

22 Azione7 SCHEDA TECNICA, AZIONE 7 Titolo: Palazzo Martinelli WP: 1 Soggetto attuatore: Comune di Casalmaggiore Partner iniziativa: nessuno Altri partner non finanziatori: Ambito territoriale: Comune di Casalmaggiore SINTESI DESCRITTIVA Recupero di un edificio storico del comune di Casalmaggiore per l adeguamento degli spazi della Scuola di disegno G.Bottoli. Il restauro dell edificio consente di fornire una sede stabile e prestigiosa alle attività della Scuola di disegno ancora oggi attiva (con l ampliamento dell offerta formativa e il potenziamento del Sistema Museale Provinciale) oltre che la conservazione e la riapertura al pubblico di un immobile di pregio storico-artistico. L intervento sarà finalizzato principalmente al recupero del sottotetto, al fine di recuperare maggiori spazi per le attività della Scuola Bottoli (circa 140 mq), sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista degli impianti. Inoltre, compatibilmente con le disposizioni che la Soprintendenza vorrà fornire in relazione alle esigenze di conservazione dell edificio, si provvederà all installazione di un ascensore per l adeguamento alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche. Il recupero del sottotetto del palazzo consentirà di ampliare gli spazi laboratoriali a disposizione sia degli adulti che delle scolaresche. Per gli adulti potranno essere consolidati e ampliati anche attraverso forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati - i corsi già in essere (quali l intaglio del legno, la decorazione, il restauro di mobili, la lavorazione del vetro, ecc.), mentre per le scolaresche si proseguiranno le attività messe a punto nell ambito del Progetto EST per la valorizzazione delle risorse tecnologiche e scientifiche del territorio. Tutte le attività di formazione realizzate all interno della Scuola troveranno un sostrato culturale nelle raccolte museali allestite al piano terra dell edificio e che costituiscono il patrimonio storico dell istituzione. Il recupero degli spazi destinati alla formazione consentirà anche, indirettamente, di valorizzare queste collezioni attualmente non accessibili al pubblico. COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia RESTAURO E FORMAZIONE (ARTIGIANATO ARTISTICO) d intervento Livello attuale di progettazione: La progettazione definitiva-esecutiva verrà stilata entro L inizio lavori avverrà entro il VINCOLI: a) Progettazione definitiva dell'intervento di restauro: b) Programmazione delle attività culturali e formative: Durata prevista: GENNAIO 2011 DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 2-MUSE 08-PALAZZO MARTINELLI - in cartella SCHEDE 8

23 Azione8 SCHEDA TECNICA, AZIONE 8 Titolo: Museo dei Cordai WP: 1 Soggetto attuatore : Comune di Scandolara Ravara Partner iniziativa: Altri partner non finanziatori: Sistema Museale della Provincia di Cremona Ambito territoriale : Scandolara Ravara - Castelponzone SINTESI DESCRITTIVA Progetto curatoriale, organizzativo e gestionale del nuovo Museo della Corda di Castelponzone, uno dei Borghi Storici più belli d Italia, frazione di Scandolara Ravara, a cui quest anno il FAI dedica la sua XIX Edizione della Giornata Fai di Primavera. Lo spazio espositivo-museale permanente, volto a promuovere la conoscenza dell antica professione di maestro della corda, quale preesistenza storica e culturale del territorio, sarà curato nelle fasi di allestimento e avvio, oltre che nella programmazione e organizzazione delle attività didattiche e delle visite guidate. La Sede è stata provvisoriamente individuata in uno spazio di proprietà Comunale, ed adatto al Museo in quanto a dimensioni e posizione al centro del paese, in attesa che sia costruito il nuovo stabile che sarà concesso in convenzione con il Comune. Pertanto già a partire dal 26 marzo (giornata FAI) il museo sarà allestito ed aperto al pubblico, con alcuni pezzi significativi, già individuati dalla curatrice museale. E ovviamente solo un primo passo, in quanto sta iniziando ora l opera di ricerca, raccolta e ordinamento di documenti e beni immateriali relativi alla tradizione dei cordai (pubblicazioni, fotografie, testimonianze orali, ecc.). COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia d intervento INTERVENTO ORGANIZZATIVO/GESTIONALE Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE PRELIMINARE VINCOLI: a)progettazione definitiva dell'intervento di restauro b)programmazione delle attività culturali e formative Durata prevista: GENNAIO DICEMBRE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 1-MUSE 22-MUSEO DEI CORDAI - in cartella SCHEDE 9

24 Azione 9 SCHEDA TECNICA, AZIONE 9 Titolo: Palazzo Brunenghi WP: 2 Soggetto attuatore : Comune di Castelleone Partner dell iniziativa : / Ambito territoriale : Comune di Castelleone SINTESI DESCRITTIVA I 3 lotti di progetto prevedono il recupero di ambienti del palazzo sottoutilizzati per l'ampliamento degli spazi della Biblioteca Comunale Virgilio Brocchi, per una collocazione più consona, la ridistribuzione delle funzioni con la creazione di nuovi spazi di servizio alla cultura e alla popolazione con la sistemazione del Museo, dell Archivio Storico e della Raccolta Malacologica Dr. Bruno Bosi. Il progetto prevede nel suo insieme il recupero di ambienti sottoutilizzati del palazzo e la ridistribuzione delle funzioni degli spazi per migliorarne la fruibilità Nel dettaglio, gli interventi riguardano: - La sistemazione del Museo Archeologico e della raccolta Malacologica nella barchessa per renderli maggiormente fruibili ed indipendenti - La realizzazione di servizi igienici ad uso biblioteca e museo; - La predisposizione dell immobile (manutenzione copertura e collegamenti interni) al fine di trasferire l ampliamento della biblioteca e la collocazione e riordino del deposito libri. - Il completamento degli spazi della biblioteca tramite la nuova collocazione della sala ragazzi, sala lettura, area di consultazione, desk informazioni e prestiti. - Il mantenimento dell archivio storico COSTO TOTALE CONTRIBUTO CARIPLO INTERVENTO DELIBERATO Tipologia d intervento INTERVENTO ORGANIZZATIVO/GESTIONALE Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE DEFINITIVA VINCOLI: Programmazione delle attività e proiezioni economico-finanziarie Durata prevista: GENNAIO 2011-DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 2-MUSE09_Palazzo Brunenghi - in cartella SCHEDE 10

25 Azione 10 SCHEDA TECNICA, AZIONE 10 Titolo: Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo WP: 2 Soggetto attuatore : Comune di Romanengo Partner iniziativa: Altri partner non finanziatori: Ambito territoriale : Comune di Romanengo e area del fiume Oglio SINTESI DESCRITTIVA Recupero e conservazione della Rocca di Romanengo da destinare a riferimento culturale, turistico ed ambientale del territorio. Il recupero della Rocca prevede le seguenti destinazioni d'uso: Sede dell associazione Piccolo Parallelo che ha la direzione artistica del Museo Galileo Galilei di Romanengo dal 1989, data della sua fondazione ed è inoltre promotrice del festival Odissea Festival Valle dell'oglio (il festival più esteso in Lombardia). Centro Documentazione della Riserva Naturale del Naviglio di Melotta: il centro costituisce una sezione della Biblioteca Comunale di Romanengo, attualmente collocata presso la stessa biblioteca. Il centro si articolerà in spazi di studio/consultazione, espositivi e per conferenze. Laboratori e sala prova di supporto alla attività della adiacente Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale e della neo junior band dell Istituto Comprensivo G. Falcone e P. Borsellino di Offanengo. Sede dell'ecomuseo del territorio: si inserisce nella rete degli ecomusei della Lombardia con obiettivi finalizzati allo studio e alla promozione di attività per la tutela, la conservazione, il restauro, la conoscenza e la fruizione del patrimonio naturalistico, materiale e culturale. COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia RESTAURO E SPAZI CULTURALI d intervento Livello attuale di progettazione: PROGETTAZIONE DEFINITIVA VINCOLI: Definizione delle funzioni d'uso degli spazi, programmazione delle attività culturali, integrazione con le attività del Distretto Culturale Durata prevista: GENNAIO 2011 DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 3-TERRI13_Rocca di Romanengo - in cartella SCHEDE 11

26 Azione 11 SCHEDA TECNICA, AZIONE 11 Titolo: Teatri di fiume WP: 2 Soggetto attuatore: Provincia di Cremona, Comune capofila Motta Baluffi, Comune capofila Pizzighettone, Associazione Piccolo Parallelo Cecchi-Zappalaglio, Associazione Terre d Acqua Partner dell iniziativa: Comuni di Soncino(Cr), Romanengo(Cr), Ostiano(Cr), Borgo S. Giacomo(Bs), Quinzano(Bs), Verolavecchia(Bs), Orzinuovi(Bs), Rudiano(Bs), Pompiano(Bs), Villachiara(Bs), Pumenengo(Bg), Torre Pallavicina(Bg), Calcio(Bg), Acquanegra(Mn), Bozzolo(Mn), Drizzona(Mn), Marcaria(Mn), Province di Brescia, Bergamo, Mantova, Parco Oglio Nord, Parco Oglio Sud, Regione Lombardia, Camairago (Lo), Castiglione d Adda (Lo), Crotta d Adda (Cr), Formigara (Cr), Gombito (Cr), Maleo (Lo), Montodine (Cr), San Bassano (Cr), Province di Lodi, Parco Adda Sud, Comune di Villanova d Arda (Pc), Comune di Polesine Parmense (Pr), Comune di Casalmaggiore (Cr), Comune di San Giovanni in Croce (Cr), Comune di Piadena (Cr) Comune di Rivarolo del Re ed Uniti (Cr), Unione Municipia (Cr), Comune di Rivarolo Mantovano (Mn), Comune di Commessaggio (Mn) Altri partner non finanziatori: Associazione Strada del Gusto Cremonese; GAL Oglio Po; Parco del Tinazzo; Selichot, Associazione per la Cultura ebraica Ambito territoriale: tutto il territorio della Provincia di Cremona e zone di confine in provincia di Brescia, Bergamo, Mantova, Lodi, Parma SINTESI DESCRITTIVA TEATRI DI FIUME Tre Fiumi in Festival è un progetto di integrazione territoriale e di sviluppo della progettualità legata alle attività di spettacolo, come strumento importante di promozione del territorio e delle sue ricchezze culturali, di sviluppo del capitale umano e sociale. TEATRI DI FIUME propone un'integrazione di 4 festival già fortemente consolidati sul territorio mai coordinati in modo unitario: Il Grande Fiume, La Valle dell Adda, L Opera Galleggiante e Odissea. Il progetto ha i seguenti obiettivi: Integrazione delle progettualità Promozione e comunicazione Valorizzazione della cultura, e delle filiere economiche di ristorazione, ricezione, turismo culturale connesse Promozione dello spettacolo di qualità e sviluppo del capitale umano COSTO TOTALE INTERVENTO CONTRIBUTO CARIPLO DELIBERATO Tipologia d intervento ORGANIZZATIVO GESTIONALE Livello attuale di progettazione: IN CORSO VINCOLI: NESSUNO Durata prevista: GIUGNO 2010 DICEMBRE 2013 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Paragrafo Il progetto di valorizzazione all interno di Studio di Fattibilità operativa, Il Distretto Culturale Evoluto della Provincia di Cremona Cre.Ar.T.E., pagg , e in particolare tabb 4.1 e 4.2 Schede di dettaglio 3-TERRI14_Teatri di Fiume: Tre Fiumi in festival - in cartella SCHEDE 12

27 Soggetto attuatore CAPOFILA Provincia di Cremona / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO TOTALE COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO ,00 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili , , , , , , , , , , , , , , ,72 TOTALE GENERALE RISORSE PROPRIE SOGGETTI ATTUATORI ,00 A3 Acquisto di arredi e attrezzature 7.200, , , , , , , , ,17 0,00 0,00 0, , , ,34 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Cremona - azione 1/azione ,00 A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,34 Risorse proprie Soggetto attuatore Provincia di Cremona - azione 3/azione 6/azione ,00 A5 Personale strutturato 5.000, ,00 0, , ,91 0, , ,05 0, , ,07 0, , ,03 0,00 Risorse proprie Soggetto attuatore Camera di Commercio - azione ,00 A6 Personale non strutturato 1.407, ,12 0, , ,15 0, , ,62 0, , ,41 0, , ,30 0,00 Risorse proprie Soggetto attuatore CR.Forma - azione 4 0,00 A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , , , , , , , , , , ,67 Risorse proprie Soggetto attuatore Ass. Amici Casalmaggiore Int Festival - azione 5 0,00 A8 Materiali di consumo 5.272, ,92 0, , , , , , , , , , , , ,16 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Casalmaggiore - azione ,00 A9 Spese correnti 1.294, ,71 28, , , , , , , , , , , , ,51 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Scandolara Ravara - azione ,00 A10 Altre spese gestionali , , , , , , , , , , , , , , ,06 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Castelleone - azione ,00 TOTALE , , , , , , , , , , , , , , ,80 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Romanengo - azione 10 0,00 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Motta Baluffi - azione ,00 Risorse proprie Soggetto attuatore Comune di Pizzighettone - azione ,00 Risorse proprie Soggetto attuatore Associazione Piccolo Parallelo - azione ,00 Risorse proprie Soggetto attuatore Associazione Terre d'acqua - azione ,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) ,00 Finanziatore: Regione Lombardia ,00 Finanziatore: Provincia di Cremona ,00 Finanziatore: Comune di Casalmaggiore ,00 Prestiti da banca , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0, , ,00 500, , ,00 500, , , , , , ,00 0, A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , ,00 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA 1 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili , , , , , , , , ,00 0,00 0,00 0, , , ,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 0, A3 Acquisto di arredi e attrezzature 7.200, , , , , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) 0, A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0, , , ,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,67 Finanziatore: Regione Lombardia , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0, , , ,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,67 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 3.600, ,00 600, , , ,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,67 0,00 TOTALE SCHEDA , , , , , , , , ,00 0,00 0,00 0, , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Provincia di Cremona , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0, , , ,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,33 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Camera di Commercio di Cremona , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Regione Lombardia , A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 4.443, ,81 0, , ,83 759, , , ,00 0,00 0,00 0, , , ,37 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0, , , , , ,67 833,33 0,00 0,00 0, , , ,33 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali , , , , , , , , , , , , , , ,33 0,00 TOTALE SCHEDA , , , , , , , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO , A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 0, A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0, , , , , , ,17 0,00 0,00 0, , , ,34 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0, , , , , , ,50 0,00 0,00 0, , , ,67 Finanziatore: Regione Lombardia , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 1.407, ,12 0, , ,15 0, , ,62 0, , ,41 0, , ,30 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,17 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,16 0, A9 Spese correnti 236,99 208,91 28, , , , , , , , , , , , ,51 0, A10 Altre spese gestionali 250,53 218,75 31, , , , , ,33 666, , ,67 583, , , ,67 0,00 TOTALE SCHEDA , ,78 59, , , , , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO , A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 0, A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Provincia di Cremona , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Comune di Casalmaggiore , A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi , ,92 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,08 0, , ,00 0,00 0, A8 Materiali di consumo 5.272, ,92 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,08 0, , ,00 0,00 0, A9 Spese correnti 57,80 57,80 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,20 0, , ,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali , ,46 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,54 0, , ,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA , ,10 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,90 0, , ,00 0, , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 6.000, A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) 6.000, A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 0,00 0,00 0, , , ,00 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA 6 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 0,00 0,00 0, , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , ,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , ,00 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , ,32 0,00 TOTALE SCHEDA 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE ,00

28 Totale TRIENNIO / anno 2 anno 3 anno Totale triennio CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO TOTALE COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 8 A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA 8 0,00 0,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,70 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0, , ,91 0, , ,05 0, , ,07 0, , ,03 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , ,04 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 500,00 500,00 0,00 500,00 500,00 0,00 500,00 500,00 0, , ,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA 9 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , , ,02 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 0, A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Prestiti da banca , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0,00 0,00 0, , , ,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,79 0, A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE SCHEDA 10 0,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , , , A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 0, A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Provincia di Cremona , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 700,00 583,33 116,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 700,00 583,33 116,67 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Comune di Motta Baluffi , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Comune di Pizzighettone , A5 Personale strutturato 5.000, ,00 0, , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Associazione Piccolo Parallelo , A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Associazione Terre d'acqua , A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , ,31 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,64 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0, ,00 833,33 166,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 833,33 166,67 0, A9 Spese correnti 1.000, ,00 0, , ,00 250,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 250,00 0, A10 Altre spese gestionali , ,23 458, , , , , ,23 630,77 0,00 0,00 0, , , ,07 0,00 TOTALE SCHEDA , , , , , , , ,23 630,77 0,00 0,00 0, , , , ,00

29 Soggetto attuatore Comune di Cremona / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 1 A1 Acquisto di immobili RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 1 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE A3 Acquisto di arredi e attrezzature COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili A5 Personale strutturato A6 Personale non strutturato A7 Prestazioni professionali di terzi A8 Materiali di consumo A9 Spese correnti A10 Altre spese gestionali

30 Comune di Cremona Soggetto attuatore / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 2 0,00 0,00 0,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 2 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili , , , , , , , , ,00 0, , , ,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 1 2 A3 Acquisto di arredi e attrezzature 7.200, , , , , ,00 0,00 0, , , ,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) 1 2 A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili , , ,67 0,00 0, , , ,67 Finanziatore: Regione Lombardia A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi , , ,67 0,00 0, , , , A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali , , ,67 0,00 0, , , , , ,00 600, , , , , , , ,00 0, , , , , ,00 0,00 0,

31 Soggetto attuatore Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 3 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Provincia di Cremona , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0, , , ,33 0,00 0, , , ,33 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Camera di Commercio di Cremona A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Regione Lombardia , A6 Personale non strutturato 0, , ,00 0, , , , ,00 0, ,00 0, ,00 0, A7 Prestazioni professionali di 4.443, , ,83 759, , , ,00 0, , , ,37 terzi 4.443,81 0, A8 Materiali di consumo 0, , , , , ,67 833,33 0, , , , A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00

32 Soggetto attuatore CRForma - Azienda Speciale / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 4 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 4 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 1 4 A3 Acquisto di arredi e attrezzature , , , , , ,17 0, , , ,34 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili , , , , , ,50 0, , , ,67 Finanziatore: Regione Lombardia , A5 Personale strutturato 7.260, ,00 0, , ,00 0, , , ,00 0, ,00 0, A6 Personale non strutturato 1.407, ,12 0, , ,15 0, , ,62 0, , ,41 0, , ,30 0, A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , , , , , , , , A8 Materiali di consumo , , , , , , , , , , , , A9 Spese correnti 236,99 208,91 28, , , , , , , , , , , , , A10 Altre spese gestionali 250,53 218,75 31, , , , , ,33 666, , ,67 583, , , , , ,78 59, , , , , , , , , , , , , ,00

33 Soggetto attuatore Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 5 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A1 Acquisto di immobili 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 5 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 1 5 A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Provincia di Cremona A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziatore: Comune di Casalmaggiore A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , ,00 0, , ,92 0, ,00 0, ,00 0, ,08 0, A8 Materiali di consumo 5.272, ,92 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,08 0, , ,00 0, A9 Spese correnti 57,80 57,80 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,20 0, , ,00 0, A10 Altre spese gestionali , ,46 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,54 0, , ,00 0, , ,10 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,90 0, , ,00 0, ,00

34 Soggetto attuatore Provincia di Cremona / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 6 A1 Acquisto di immobili RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 6 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE A3 Acquisto di arredi e attrezzature COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili A5 Personale strutturato A6 Personale non strutturato A7 Prestazioni professionali di terzi A8 Materiali di consumo A9 Spese correnti A10 Altre spese gestionali , , ,00 0, , , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00

35 Comune di Casalmaggiore Soggetto attuatore / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 7 A1 Acquisto di immobili RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 7 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili , , , , , , RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE A3 Acquisto di arredi e attrezzature COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili A5 Personale strutturato A6 Personale non strutturato A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , , A8 Materiali di consumo A9 Spese correnti A10 Altre spese gestionali , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 0,00 0,00

36 Soggetto attuatore Comune di Scandolara Ravara / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 1 8 A1 Acquisto di immobili RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 1 8 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE A3 Acquisto di arredi e attrezzature COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili A5 Personale strutturato A6 Personale non strutturato A7 Prestazioni professionali di terzi A8 Materiali di consumo A9 Spese correnti A10 Altre spese gestionali , , , , , , , ,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00

37 Soggetto attuatore Comune di Castelleone / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro 2 9 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 2 9 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili , , , , , , , , , , , ,70 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A5 Personale strutturato 1.634, ,91 0, , ,05 0, , ,07 0, , ,03 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , , , , , , , , A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 500,00 500,00 0,00 500,00 500,00 0,00 500,00 500,00 0, , ,00 0, , , , , , , , , , , , , ,00

38 Comune di Romanengo Soggetto attuatore / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro ,00 0,00 0,00 0,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 0,00 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 2 10 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0, , , , , , , , , ,02 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE 2 10 A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Prestiti da banca A5 Personale strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A6 Personale non strutturato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A7 Prestazioni professionali di terzi 0, ,76 0,00 0, , , , , , A8 Materiali di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A9 Spese correnti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, A10 Altre spese gestionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , , , ,81 0,00 0, , , , ,

39 Provincia di Cremona, Comune di Motta Baluffi, Comune di Pizzighettone, Associazione Piccolo Parallelo, Associazione Terre d'acqua Soggetto attuatore / anno 2 anno 3 anno Totale triennio Totale TRIENNIO CONSUNTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO PREVENTIVO WP Intervento COSTI / oneri (1) Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva Totale Imponibile Iva RICAVI euro ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 A1 Acquisto di immobili 0,00 RICAVI DA ATTIVITA' DEL PROGETTO 2 11 A2 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Provincia di Cremona , A3 Acquisto di arredi e attrezzature 0,00 700,00 583,33 116,67 0,00 0,00 700,00 583,33 116,67 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Comune di Motta Baluffi , A4 Altre spese per investimenti ammortizzabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Comune di Pizzighettone , A5 Personale strutturato 5.000, ,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Associazione Piccolo Parallelo , A6 Personale non strutturato 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 RISORSE PROPRIE DEL SOGGETTO ATTUATORE Associazione Terre d'acqua , A7 Prestazioni professionali di terzi , , , , , ,31 0,00 0, , , ,64 COFINANZIAMENTO GARANTITO DA FONDAZIONE CARIPLO (tramite Provincia di Cremona) , A8 Materiali di consumo 0, ,00 833,33 166,67 0,00 0, ,00 833,33 166, A9 Spese correnti 1.000, ,00 0, , ,00 250,00 0,00 0, , ,00 250, A10 Altre spese gestionali , ,23 458, , , , ,00 0, , , , ,23 630, , , , , , , , ,23 630,77 0, , , ,05 0,00 0, ,00

40 WP N. Titolo Costo totale Contrib. deliberato % Oggetto del vincolo SCADENZA Documentazione da produrre Tipologia azione Progettazione definitiva dell'intervento di restauro I lotto 30/06/2011 Documento di progettazione definitiva 1 2 Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musciale - Palazzo Raimondi Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musciale - Palazzo Pallavicino Progettazione definitiva dell'intervento di Documento di 30/06/ % restauro II lotto progettazione definitiva B % Accordo circa: la stabilità della presenza dell'università in quella sede; integrazione col territorio e le attività del Distretto Culturale) Accordo con la Regione circa il programma di recupero del Palazzo 30/06/2011 Protocollo d'intesa con l'università documentazione per lo scioglimento presentata e in attesa Delibera del collegio di di risposta dalla viglianza di Regione Fondazione Cariplo Lombardia C 3 Distretto della Musica % Obiettivi strategici; impegni d'integrazione con l'offerta culturale provinciale; assetto di governance; piano di gestione; piano economico-finanziario 31/12/2011 Accordo formale con tutti i soggetti partner e progettazione definitiva del Distretto della Musica A 1 4 "Lombardia eccellente - Progetto per il restauro del patrimonio artistico e per la valorizzazione della cultura musicale 5 Casalmaggiore International Festival % Pianificazione della formazione per i mestieri legati all'artigianato musicale In attesa Progettazione esecutiva annuale dei corsi Coinvolgimento di soggetti pubblici e privati Accordi di collaborazione ed integrazione del Festival con le attività del 31/12/2011 (vedi doc. azione 3) % Distretto culturale D Piano di gestione e analisi dei flussi economico-finanziari 31/05/2011 Piano annuale di gestione e bilanci della Associazione B 6 Progetto per il sistema teatrale cremonese % D 7 Palazzo Martinelli Progettazione definitiva dell'intervento di Documento di 31/10/2011 restauro progettazione definitiva % D Programmazione delle attività culturali e 31/07/2011 Piano di gestione formative 8 Museo dei Cordai % C 9 Palazzo Brunenghi % Programmazione delle attività e proiezioni economico-finanziarie 30/06/2011 Piano delle attività e piano economico-finanziario C 2 10 Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo % Definizione delle funzioni d'uso degli spazi, programmazione delle attività culturali, integrazione con le attività del Distretto Culturale 30/06/2011 Piano di gestione e convenzione con le organizzazioni culturali ospiti C 11 Teatri di fiume % C TOTALI % Wp1 Musica e artigianato Wp2 Teatri e territorio

41 Progetto Distretti Culturali CONVENZIONE - Allegato sulle Regole ed indicazioni applicative per l erogazione del contributo e la rendicontazione del progetto.

42 1. Premessa La fase di erogazione del contributo e di rendicontazione del progetto è regolata dal Disciplinare applicato ai bandi della Fondazione Cariplo secondo le istruzioni illustrate nella Guida alla rendicontazione (ed. 2009), e dal presente allegato alla Convenzione. Al fine di tener conto delle peculiarità del progetto Distretti culturali, si precisa che taluni aspetti comportano un applicazione diversa da quella prevista dal Disciplinare, ovvero una deroga attraverso la previsione di una regola specifica. Per le fattispecie interessate a tali ipotesi si forniscono i necessari chiarimenti nelle disposizioni che seguono. 2. Richieste di assistenza tecnica Per proporre quesiti, è possibile inviare una mail al Responsabile del progetto Distretti culturali o - in caso di questioni di carattere contabile-amministrativo all Ufficio Amministrazione Erogazioni; si rinvia ai nominativi consultabili nella pagina dedicata alle Risorse umane del sito internet della Fondazione Cariplo. La presente disposizione sostituisce il paragrafo 1.7 della Guida alla rendicontazione. 3. Logo Fermo restando quanto stabilito nella Convenzione, per gli aspetti relativi all utilizzo del logo di Fondazione Cariplo e del Progetto Distretti Culturali nell ambito delle iniziative di pubblicizzazione del distretto, può essere contattato direttamente il gruppo comunicazione del progetto. La presente disposizione sostituisce il paragrafo 2.9 della Guida alla rendicontazione. 4. Anticipazione In deroga al paragrafo 8.1 della Guida alla rendicontazione, per il progetto finanziato verrà erogata in favore del Capofila e (tramite quest ultimo) dei Partner una somma a titolo di anticipazione che potrà raggiungere la misura massima del 30% del contributo, da calcolarsi su base annua. 5. Scadenze di rendicontazione A parziale modifica di quanto previsto dai paragrafi 3.6 e 9.1 della Guida alla rendicontazione, la rendicontazione va trasmessa con cadenza semestrale secondo il seguente schema di calendario: Periodo in rendicontazione Termine per la presentazione della rendicontazione scadenza n.giorni Es. settembre 2010-febbraio 2011 entro il 30 marzo gg. da fine periodo Es. marzo 2011-agosto 2011 entro il 30 settembre gg. da fine periodo 2

43 6. Modelli di rendicontazione I modelli da utilizzare per la rendicontazione sono rappresentati da: Piano economico consuntivo, relativo al periodo di volta in volta rendicontato. Tale prospetto dovrà essere trasmesso sia in formato sottoscritto sia come file elettronico; Tabelle riepilogative della documentazione di spesa, che dovranno essere trasmesse sia in formato sottoscritto sia come file elettronico. 7. Autocertificazione delle spese In deroga al paragrafo della Guida alla rendicontazione, il Beneficiario non è tenuto ad allegare copia dei documenti giustificativi di spesa e dei documenti dimostrativi dell avvenuto pagamento. 8. Ridefinizione del Distretto A modifica del paragrafo 2.7 e in generale del capitolo 7 della Guida alla rendicontazione, le richieste di modifiche al distretto dovranno essere sottoposte alla Fondazione nei momenti di controllo semestrale corrispondenti all invio della rendicontazione. In ogni caso, tutte le modifiche devono essere comunicate alla Fondazione prima che l agevolazione venga applicata effettivamente; farà fede al riguardo la comunicazione caricata nell Area Riservata che dovrà indicare i motivi che hanno suggerito l adozione della modifica. 9. Nuove date di avvio e conclusione delle azioni A modifica del paragrafo 7.3 della Guida alla rendicontazione, il Beneficiario può modificare le date di avvio e conclusione di una singola azione, a condizione che il periodo di massimo differimento non superi complessivamente centottanta giorni (180). 10. Nuova ripartizione dei costi fra le Azioni Lo spostamento di importi fra un azione ed eventuali altre può essere effettuato a condizione che non superi il 15% dei costi totali dell azione interessata al ridimensionamento di budget, e che si verifichi uno dei seguenti due casi: a) se la diminuzione di budget interessa un azione di tipo D, può essere utilizzata a vantaggio di un azione facente parte dello stesso workpackage cui appartiene l azione originaria; b) se la diminuzione di budget interessa un azione di tipo B, la scelta dell azione destinataria delle maggiori disponibilità venutesi a formare va sottoposta con richiesta scritta alla Fondazione Cariplo, che deciderà in merito all eventuale approvazione della stessa. 11. Ribassi d asta A parziale modifica del paragrafo della Guida alla rendicontazione, il Beneficiario può utilizzare il ribasso d asta per la realizzazione di interventi strettamente complementari a quelli già ricompresi nell azione di riferimento, previo assenso scritto della Fondazione Cariplo. 3

44 12. Nuove azioni L inserimento di nuove azioni nel distretto dovrà essere in ogni caso sottoposta alla preventiva approvazione della Fondazione. 13. Verifica dei vincoli La Fondazione indica nella Convenzione i vincoli sulle azioni di distretto e le rispettive quote di contributo vincolate. La Fondazione verifica il livello di soddisfacimento di tali vincoli secondo le scadenze prefissate nella Convenzione e in ogni caso nei momenti di controllo semestrale corrispondenti all invio della rendicontazione. In caso di valutazione positiva la Fondazione sblocca la quota di contributo vincolata per intero o, se l esito è solo parzialmente positivo, in parte. In caso negativo la Fondazione può deliberare una revoca della quota del contributo vincolata o una ridistribuzione a seconda della classificazione delle azioni indicata nella Convenzione. In ogni caso la Fondazione può decidere di apporre nuovi vincoli sulle azioni per garantire per il buon esito del distretto. 14. Documentazione da produrre per la verifica dei vincoli Il Beneficiario Capofila dovrà inviare alla Fondazione relazioni specifiche sull andamento delle azioni sottoposte a vincolo che dovranno illustrare lo stato d avanzamento di tali attività. La tempistica dell invio dovrà rispettare la scadenza del vincolo e in ogni caso l inoltro semestrale della documentazione per la rendicontazione. 15. Procedure di verifica: audit su aspetti contabili, finanziari e organizzativi In deroga a quanto previsto dai paragrafi 10.1, 10.2, 10.3, 10.4 (e relativi sottoparagrafi) della Guida alla rendicontazione, il progetto finanziato rientra esclusivamente nell ambito di applicazione del paragrafo 10.5 della Guida alla rendicontazione. 16. Obiettivi e strumenti delle attività di monitoraggio e valutazione La Fondazione può incaricare soggetti esterni abilitati per lo svolgimento di attività di monitoraggio e valutazione durante e dopo la realizzazione dei distretti. Le attività di monitoraggio e valutazione che saranno predisposte in coerenza con l evoluzione del progetto, si propongono di rispondere, con strumenti diversi, alle seguenti esigenze valutative: a) rendicontare in modo trasparente lo stato di avanzamento e le realizzazioni del progetto; b) apprendere criticamente elementi qualificanti, punti critici, fattori di successo del processo di realizzazione dei distretti; c) generare conoscenza relativa agli effetti prodotti dall attuazione dei distretto sul tessuto economico e sociale dei territori in cui saranno attuati. Il Capofila costituirà l interfaccia operativa del valutatore esterno incaricato dalla Fondazione fornendo le informazioni e la documentazione necessarie al raggiungimento di tali finalità generali. A questo scopo, dovrà garantire la collaborazione degli altri soggetti 4

45 del Partenariato e potrà avvalersi del sistema di monitoraggio interno e dei suoi strumenti, laddove essi risultino coerenti con l impianto generale delineato nei paragrafi seguenti. Le indicazioni del valutatore supporteranno, con appuntamenti semestrali, le decisioni operative del Responsabile del progetto e del Gruppo tecnico, con particolare riferimento all erogazione dei contributi all approvazione delle proposte di soluzione alle criticità emergenti. Ad un secondo livello anche il comitato di Coordinamento del progetto e gli organi della Fondazione verranno informati, mediante le note sintetiche di valutazione, sull andamento del progetto Distretti Culturali. I risultati principali dei rapporti semestrali e del rapporto finale, infine, costituiranno l oggetto di specifiche presentazioni destinate agli organi di indirizzo strategico e alla comunicazione esterna Rendicontazione dello stato di avanzamento delle attività e delle realizzazioni Per garantire la necessaria trasparenza e facilitare la possibilità di un consapevole controllo di gestione durante lo svolgimento del distretto sul territorio, il valutatore esterno studierà e realizzerà, sotto la supervisione del gruppo valutazione del progetto, un sistema di rilevazione degli stati di avanzamento delle attività, delle realizzazioni e dei risultati dei diversi distretti. Tale sistema, attraverso la rilevazione di una serie di informazioni descrittive (di tipo quantitativo e qualitativo), intende rispondere alle seguenti domande: a) Le specifiche attività previste nel piano degli interventi del distretto sono effettivamente svolte? b) Le realizzazioni fisiche previste sono effettivamente conseguite? c) In che misura tali realizzazioni sono utilizzate? d) Qual è il grado di raggiungimento dei risultati attesi attraverso la realizzazione delle singole azioni? e) Quali sono le variazioni apportate al progetto in corso d opera? Quali sono previste per i periodi successivi? f) Le procedure previste per le diverse tipologie di intervento sono rispettate? g) Come sono utilizzate le risorse definite nel piano degli interventi del distretto? h) La tempistica inizialmente preventivata viene rispettata? Principale adempimento richiesto al Partenariato beneficiario del contributo, attraverso la responsabilità diretta del Capofila, sarà la predisposizione di relazioni semestrali sui risultati - a struttura pre-definita - che consentano un aggiornamento costante sullo stato di avanzamento del distretto, le realizzazioni conseguite e la corrispondenza fra attività svolte e avanzamento finanziario del distretto. Tali relazioni semestrali dovranno essere consegnate al Responsabile del progetto della Fondazione e al valutatore esterno entro 20 giorni dal termine del semestre e dovranno inoltre evidenziare le motivazioni alla base degli eventuali scostamenti rispetto al programma delle attività Analisi critica dell implementazione Il processo di monitoraggio in itinere richiesto al valutatore esterno comprenderà inoltre lo svolgimento di un analisi critica dell implementazione (ACI), finalizzata ad apprendere lezioni rilevanti sulle modalità di realizzazione, sulle difficoltà 5

46 incontrate e sui risultati raggiunti dai distretti. In particolare, l osservazione continua del processo di implementazione si propone di rispondere alle seguenti domande: a) I vincoli legati alle azioni caratterizzanti del distretto sono pienamente e tempestivamente rispettati? b) Le scelte operative compiute dagli attori coinvolti sono coerenti con la strategia generale del distretto? c) Quali sono le difficoltà incontrate durante l attuazione del distretto? d) Quali sono le cause e quali le soluzioni adottate per superare tali difficoltà? Per svolgere al meglio questo ruolo di osservatore è indispensabile che al valutatore esterno sia garantita la possibilità di: i) essere spettatore in tutti i principali momenti decisionali del distretto, partecipando alle riunioni degli organi di governo del distretto; ii) accedere ai documenti prodotti dai vari attori coinvolti nella realizzazione del distretto; iii) ricevere tempestivamente le relazioni periodiche sui risultati; iv) raccogliere informazioni specifiche attraverso lo svolgimento di rilevazioni ad hoc (implementazione e aggiornamento sistema di monitoraggio, interviste in profondità, focus group o questionari standardizzati presso i soggetti attuatori e i beneficiari) Analisi degli effetti del distretto La Fondazione Cariplo intende infine realizzare uno studio di Analisi degli Effetti della policy di distrettualizzazione del territorio lombardo tenendo altresì in considerazione gli effetti specifici in ciascun distretto. Per rispondere a tale domanda valutativa i passaggi obbligati sono: i) la definizione delle dimensioni rilevanti di analisi; ii) l individuazione delle corrispondenti variabili di output; iii) la definizione dell unità di analisi. Per quanto riguarda il primo aspetto, che sarà definito nel dettaglio in ragione delle specificità di ogni distretto e in collaborazione con il Capofila e con gli altri soggetti del Partenariato, le dimensioni rilevanti di analisi saranno, indicativamente, le seguenti: a) attrattività del territorio in termini culturali ed economici; b) sviluppo del sistema di offerta culturale, e delle competenze professionali già esistenti, creazione di nuove professionalità in campo culturale; c) interazione con altre filiere e sviluppo dell economia locale; d) accumulazione di capitale sociale distrettuale. Fra le variabili di output corrispondenti alle dimensioni sopra elencate si ipotizzano, al momento, le seguenti: i) flussi turistici, in termini di presenze e giorni di permanenza; ii) numero di visitatori, locali e provenienti da altri territori, di musei e circuiti museali; iii) numero di nuovi posti di lavoro (avviamenti) creati nei settori direttamente interessati dagli interventi distrettuali, nei settori collegati, a livello complessivo territoriale; 6

47 iv) numero di nuove imprese create nei settori interessati dagli interventi distrettuali, nei settori collegati, a livello complessivo territoriale; v) numero di volontari attivi sul territorio. L unità di analisi per la raccolta dei dati sarà rappresentata dal livello comunale, aggregando poi le informazioni considerando i comuni che fanno parte del distretti. Allo scopo di consentire il miglior svolgimento di tale analisi, il Capofila dovrà facilitare il valutatore esterno nella raccolta dei dati provenienti da fonti istituzionali e collaborare (garantendo la collaborazione degli altri soggetti beneficiari del partenariato) alla raccolta ex-novo delle informazioni per cui si rivelerà necessaria l implementazione di sistemi di rilevazione ad hoc, coinvolgendo, laddove tale ruolo sia previsto, il soggetto interno al partenariato preposto delle attività di monitoraggio e valutazione del distretto. 7

48 Linee guida per la comunicazione del progetto Distretti culturali

49 Linee guida per la comunicazione LINEE GUIDA PER LA COMUNICAZIONE Il presente documento illustra le norme e le procedure che gli enti coinvolti nel progetto Distretti culturali sono invitati a seguire per garantire una coerente ed efficace comunicazione dell iniziativa. Il documento si divide in due sezioni: la prima (paragrafi 1, 2, 3) descrive gli strumenti e le modalità per gestire la comunicazione nell ambito di ogni distretto e tra i distretti e Fondazione Cariplo; la seconda (allegati 1 e 2) offre indicazioni e regole per realizzare riprese video o fotografiche e per riprodurre correttamente il logo del progetto. 1. LA COMUNICAZIONE La comunicazione del progetto Distretti culturali si articola in azioni pianificate direttamente da Fondazione Cariplo ed azioni pianificate autonomamente dai singoli distretti. Tutte le attività di comunicazione dovranno rispondere a criteri di coerenza ed omogeneità ed essere progettate o realizzate in modo partecipato solo laddove sia necessario un lavoro condiviso tra distretti e Fondazione. Fondazione Cariplo, in qualità di ente che ha ideato e sostenuto l intervento, lavora ad un proprio Piano di comunicazione, aggiornato annualmente sulla base di specifici obiettivi di programmazione. Dopo l effettivo avvio dei distretti culturali sul territorio della Lombardia, la Fondazione si è posta due finalità principali: - Promuovere il progetto: la Fondazione punta a diffondere attraverso gli strumenti e le modalità più opportune il processo e la metodologia sperimentata per la creazione dei Distretti culturali. - Supportare la comunicazione dei distretti: la Fondazione offre supporto ai distretti nel gestire le loro attività di comunicazione, attraverso: la messa a disposizione di strumenti e l indicazione di modalità operative che garantiscano visibilità e omogeneità alle diverse azioni la collaborazione con i distretti per favorire la promozione delle loro iniziative. 1.1 GLI STRUMENTI DI FONDAZIONE CARIPLO La Fondazione si è incaricata innanzitutto di predisporre un logo del Progetto Distretti culturali, che ha la funzione di veicolare l immagine del progetto in modo esclusivo e caratterizzante. La Fondazione dispone inoltre di un kit di targhe che riproducono il logo di Fondazione Cariplo, inviato di norma a tutti gli enti destinatari di contributo in possesso di spazi dove potergli offrire visibilità. Ai soggetti del distretto culturale coinvolti nelle attività di comunicazione del progetto capofila, partner e finanziatori - è richiesto di utilizzare opportunamente questi strumenti, secondo le indicazioni contenute nel paragrafo 2 del presente documento. 2. LA COMUNICAZIONE CON I DISTRETTI L ente capofila è responsabile dell attività di comunicazione del distretto e del coordinamento delle azioni degli enti partner e dei finanziatori. Tale attività sarà gestita da un responsabile per la comunicazione che ciascun capofila è tenuto a individuare. Tra i compiti del responsabile per la comunicazione vi è la predisposizione di un Piano di comunicazione annuale del distretto che ne individui obiettivi e relativi strumenti operativi. Al responsabile per la comunicazione spetta inoltre il monitoraggio delle attività del distretto sulla base delle indicazioni contenute nel presente documento. Gli ambiti o le azioni che il responsabile per la comunicazione è tenuto a presidiare sono: 2

50 Linee guida per la comunicazione le attività del distretto o dei soggetti che ne fanno parte la produzione di materiali cartacei (comunicati stampa, inviti, manifesti, volantini, brochure, carte intestate etc.) la realizzazione di prodotti multimediali la realizzazione di strumenti on line (siti internet, social network, newsletter.) la predisposizione di targhe o pannelli l organizzazione di eventi le relazioni con i media. 2.1 UTILIZZO DEGLI STRUMENTI DI FONDAZIONE CARIPLO All ente capofila è richiesto in modo particolare di: - apporre il logo Distretti culturali su tutti i materiali di comunicazione realizzati nell ambito del progetto (vedi paragrafo e allegato 2) - utilizzare la dicitura Distretti culturali è un progetto promosso e realizzato da Fondazione Cariplo tutte le volte che il progetto venga menzionato (ad es. all interno di articoli su giornali, riviste scientifiche ) - esibire le targhe segnaletiche della Fondazione o altri materiali simili (pannelli ) all interno di strutture (musei, edifici restaurati, installazioni etc.) che siano state realizzate, rinnovate o utilizzate per il progetto - raccogliere e inviare periodicamente materiali (comunicati stampa, inviti, manifesti, volantini, brochure etc.) in formato elettronico ed eventualmente cartaceo, video e foto che documentino le più importanti attività realizzate dal distretto Riproduzione del logo L obbligo di apporre il logo Distretti culturali su tutti i materiali di comunicazione legati al progetto (brochures, volantini, manifesti, prodotti editoriali, siti e pagine web, realizzazioni multimediali, carte intestate, installazioni museali, exhibit, immobili - restauri o nuove costruzioni ) vale sia per l ente capofila, sia per gli enti partner. In tutti i materiali di comunicazione dovranno comparire in particolare evidenza: - il logo del progetto Distretti culturali; - il logo del distretto (laddove sia stato realizzato) con, a seguire, gli eventuali loghi di enti partner o finanziatori, in base alle regole fornite dai rispettivi manuali di utilizzo e compatibilmente con le caratteristiche dei materiali stessi Raccolta di materiale fotografico/video Per le principali azioni del distretto il capofila e i soggetti attuatori sono tenuti a raccogliere documentazione fotografica e/o video, che deve essere consegnata in copia al referente operativo di Fondazione Cariplo (vedi paragrafo 3). La realizzazione di foto e riprese video nell ambito di un progetto articolato come Distretti culturali richiede altresì una condivisione delle scelte di natura tecnica e stilistica da parte di tutti i soggetti coinvolti: la raccolta di tale documentazione dovrà quindi tenere conto di alcune raccomandazioni che garantiscano uniformità e qualità del materiale. Eventuali personalizzazioni potranno essere concordate tra i distretti e i fornitori scelti per questi servizi, fatte salve le indicazioni contenute in questo documento (vedi allegato 1). Si suggerisce di verificare attentamente la professionalità delle società e degli operatori ai quali ciascun distretto deciderà di rivolgersi per effettuare riprese video o servizi fotografici. 3

51 Linee guida per la comunicazione 3. RELAZIONI TRA I DISTRETTI E FONDAZIONE CARIPLO Il responsabile per la comunicazione del distretto avrà come diretto interlocutore un referente operativo nominato da Fondazione Cariplo per coordinare l attività di comunicazione sui territori. Il responsabile per la comunicazione del distretto sarà tenuto a confrontarsi con il referente operativo per: - trasmettere il Piano della comunicazione del distretto e il calendario delle iniziative previste nel corso dell anno - sottoporre i materiali di comunicazione prodotti nel distretto per verificare la corretta apposizione del logo Distretti culturali - segnalare con tempestività aggiornamenti, iniziative etc. - coordinarsi con congruo anticipo per concordare la partecipazione di rappresentanti di Fondazione Cariplo ad eventi locali - raccogliere e inviare periodicamente materiali, video e foto sulle più importanti attività realizzate dal distretto - raccogliere e inviare o segnalare eventuali pubblicazioni realizzate nell ambito del progetto. Il responsabile per la comunicazione del distretto farà anche da tramite, per gli aspetti di comunicazione, tra il capofila e i singoli partner o finanziatori e il referente operativo di Fondazione Cariplo sul territorio. Responsabile comunicazione del distretto Referente operativo di Fondazione Cariplo 4

52 Allegato 1 Specifiche per riprese video e fotografiche RIPRESE VIDEO E FOTOGRAFICHE Si propongono qui di seguito: - alcuni aspetti fondamentali da tenere in considerazione nella realizzazione di riprese fotografiche o video per conto del capofila o degli altri partner o finanziatori del distretto - le caratteristiche tecniche che devono avere i materiali raccolti. RIPRESE FOTOGRAFICHE - è richiesta una completa varietà delle inquadrature (paesaggi, persone ambientate, architetture, particolari); - l uso dell illuminazione artificiale è fortemente sconsigliato, fatto salvo nel caso della riproduzione di opere d arte, interni o particolari architettonici, in cui comunque non è ammesso l uso del flash. Sono consentite luci di schiarita per rendere omogenea l illuminazione naturale; - le opere d arte (quadri, affreschi, bassorilievi, etc) non devono MAI essere fotografate con luce flash diretta; in particolare, per i quadri è opportuno prevedere una adeguata polarizzazione dell immagine per evitare riflessi indesiderati; - le riproduzioni di beni architettonici devono essere realizzate con la fotocamera in bolla per evitare prospettive deformate; - le immagini devono essere fornite in formato file di qualità professionale; in particolare: le immagini devono essere realizzate con fotocamere SLR di qualità professionale o semiprofessionale; i file devono essere forniti in formato TIFF non compresso o RAW (purchè gestibili da Adobe Photoshop CS3) o al limite JPEG alla massima qualità; risoluzione almeno 10 Mp, quindi 20x30 a 300dpi, se possibile anche risoluzioni maggiori. Sono ammesse risoluzioni più basse solo per fotografie di carattere puramente documentale (es. manifestazioni, eventi, conferenze ); i file devono pervenire su supporto CD o DVD (è consigliabile sempre tenere copia di backup); - sono vivamente consigliate riprese aeree soprattutto nel caso di illustrazione di siti, complessi architettonici, insediamenti, etc; - tutte le immagini devono essere corredate da opportuna didascalia che consenta l individuazione dei soggetti ritratti; - concordare con il fornitore, in fase contrattuale, che le immagini siano di proprietà del committente, il quale deve poter disporre delle necessarie liberatorie nel caso in cui le fotografie ritraggano delle persone riconoscibili, soprattutto nel caso di bambini. 5

53 Allegato 1.1 Specifiche per riprese video e fotografiche RIPRESE VIDEO - lo stile delle riprese deve essere documentaristico, cioè finalizzato ad una comunicazione giornalistica, di documentazione del soggetto o dell evento filmato, e non adeguarsi alla creatività dell operatore o del regista; - le riprese devono essere realizzate in un formato professionale o semiprofessionale. Standard di ripresa consigliati: Betacam SP, DVCAM, Mini DV (per la standard definition). Il formato VHS/sVHS non è consentito. Molto graditi gli standard in alta definizione, in particolare HDCAM, XDCAM, HDV. Gli standard che registrano su scheda, memoria solida, hard disk sono accettati; - le riprese devono essere realizzate preferibilmente nel formato 16:9. In generale non è gradito lo stile di ripresa 25p o 24p (progressivo) sia nello standard SD, sia in quello HD; - è fondamentale l uso del cavalletto in ogni situazione. Non sono gradite riprese con la camera a mano o inquadrature storte; - limitare quanto più possibile l utilizzo dello zoom; - non utilizzare mai effetti digitali (fade, seppia, color, etc) qualora la videocamera ne disponesse. Eventuali interviste devono essere realizzate con un microfono esterno il più vicino possibile al soggetto interessato; - l uso dell illuminazione artificiale va tendenzialmente evitato: solo in ambienti interni, ove necessario, deve essere sempre molto curata evitando di puntare luci direttamente sulle persone; - tutte le riprese devono essere corredate da un indice delle sequenze filmate che consenta l individuazione dei soggetti ritratti; - concordare con il fornitore, in fase contrattuale, che il materiale girato sia di esclusiva proprietà del committente, il quale deve poter disporre delle necessarie liberatorie nel caso in cui le riprese coinvolgano delle persone riconoscibili, soprattutto nel caso di bambini. 6

54 Allegato 2 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Il marchio. File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 7

55 Allegato 2.1 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Il marchio. Colori utilizzati. PANTONE 1365 C C 0, M 32, Y 76, K 0 PANTONE Cool Gray 9 C C 49, M 36, Y 34, K 2 File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 8

56 Allegato 2.2 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Il marchio. Font utilizzato. Rotis Semi Serif 65 Bold abcdefghijklmnopqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMOPQRSTUVWXYZ ,:;?!/@$ File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 9

57 Allegato 2.3 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Il marchio. Area di rispetto. L area di rispetto corrisponde all altezza della parola distretti all interno del logo su tutti i quattro lati del logo stesso. L area di rispetto ha lo scopo di preservare l impatto visivo del marchio Distretti culturali, impedendone l inquinamento da parte di elementi estranei. Essa descrive lo spazio minimo da mantenere intorno al marchio. File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 10

58 Allegato 2.4 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Marchi per forti riduzioni. Riduzioni minime È possibile utilizzare il marchio fino ad un altezza minima di 3 cm senza bisogno di nessuna modifica. h: 3 cm È possibile l utilizzo del marchio fino ad un minimo di 1.5 cm di altezza modificando lo spessore del filetto esterno. h: 1.5 cm File: Logo_dimensioni_minime > eps > Logo_DC_DimMin_CMYK.eps Non è possibile l utilizzo del marchio con altezza inferiore a 1.5 cm. 11

59 Allegato 2.5 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Uso del marchio su fondi. Usi consentiti La versione primaria di utilizzo è su fondo bianco, ma è possibile l utilizzo anche su fondo nero. E possibile l utilizzo del marchio in quadricromia su fondi colorati in toni scuri e chiari. È consentito l uso del marchio sulle immagini. File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 12

60 Allegato 2.6 Linee guida logo e materiali di comunicazione NON variare le proporzioni Uso del marchio: cosa non fare. Questa pagina illustra tipiche situazioni di utilizzo errato del marchio. Il marchio Distretti culturali non può essere modificato in alcun modo. NON variare il colore NON ruotare File: Logo > eps > Logo_Distretti_Culturali_CMYK.eps 13

61 Allegato 2.7 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Stationery biglietto da visita. Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo Indirizzo distretto culturale Nome Cognome Amministratore delegato P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax Logo distretto culturale Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Loghi vari Esempio: Nome Cognome Amministratore delegato P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax File: Stationery >BigliettoDaVisita.ai 14

62 Allegato 2.8 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Stationery Carta intestata - A4. Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo Logo distretto culturale Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Filetto sempre di colore C 49, M 36, Y 34, K 2 File: Stationery > A4.ai Loghi vari Comunità Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax Ufficio di riferimento: Servizio Cultura e Valorizzazione del Territorio mail: distrettoculturale@cmvallecamonica.bs.it Indirizzo distretto culturale 15

63 Allegato 2.9 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Esempio: Stationery Carta intestata - A4. File: Stationery > A4.ai Comunità Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax Ufficio di riferimento: Servizio Cultura e Valorizzazione del Territorio mail: distrettoculturale@cmvallecamonica.bs.it 16

64 Comunità Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax Stationery busta. Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Logo distretto culturale Esempio: Indirizzo distretto culturale Comunità Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, Breno (BS) Tel Fax Allegato 2.10 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione File: Stationery > Busta.ai 17

65 Allegato 2.11 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Stationery Cartellina. Cartellina Esterna Logo distretto culturale Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Filetto sempre di colore C 49, M 36, Y 34, K 2 Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo Cartellina Interna Loghi vari Interno sempre di colore C 49, M 36, Y 34, K 2 Aletta che riprende il colore principale del logo del distretto culturale File: Stationery > cartellina > Cartellina.indd Comunitˆ Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, 3 Ð Breno (BS) Tel Fax Ufficio di riferimento: Servizio Cultura e Valorizzazione del Territorio mail: distrettoculturale@cmvallecamonica.bs.it 18

66 Allegato 2.12 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Esempio: Cartellina Esterna Stationery Cartellina. Cartellina Interna File: Stationery > cartellina > Cartellina.indd Comunitˆ Montana di Valle Camonica P.zza Tassara, 3 Ð Breno (BS) Tel Fax Ufficio di riferimento: Servizio Cultura e Valorizzazione del Territorio mail: distrettoculturale@cmvallecamonica.bs.it 19

67 Allegato 2.13 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Pagina Pubblicitaria. Headline Aiuta la comunità a crescere. Logo distretto culturale Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Body copy Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat est laborum. File: Stationery > PaginaPubblicitaria > PaginaPubblicitaria.indd Loghi vari Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo 20

68 Allegato 2.14 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Pagina Pubblicitaria. Esempio: Aiuta la comunità a crescere. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat est laborum. File: PaginaPubblicitaria > PaginaPubblicitaria.indd 21

69 Allegato 2.15 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Invito. Headline FARE ARTE IN VALLE ART ON THE BORDER. Logo distretto culturale Body copy APERTO Laboratori e percorsi d arte. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupi- Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale File: invito > invito.indd Loghi vari id est laborum. Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo 22

70 Allegato 2.16 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Invito. Esempio: AIUTA LA COMUNITÀ A CRESCERE. Lorem ipsum dolor sit amet. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupiid est laborum. File: invito > invito.indd 23

71 Allegato 2.17 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Website Home Page. Main menu Logo distretto culturale CONOSCERE IL DISTRETTO PERCORRERE IL TERRITORIO VIVERE NELLA COMUNITÀ COSTRUIRE IL FUTURO AIUTA LA COMUNITÀ A CRESCERE. Body copy Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat. File: WebSite > WebSite.indd Loghi vari Filetto che riprende il colore principale del logo del distretto culturale Logo Distretti culturali Fondazione Cariplo 24

72 Allegato 2.18 Norme per realizzare logo e materiali di comunicazione Esempio: Website Home Page. CONOSCERE IL DISTRETTO PERCORRERE IL TERRITORIO VIVERE NELLA COMUNITÀ COSTRUIRE IL FUTURO AIUTA LA COMUNITÀ A CRESCERE. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat. File: WebSite > WebSite.indd 25

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