Una terra senza tempo

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1 Da Gallipoli a Monopoli Una terra senza tempo Antico crocevia tra Oriente e Occidente, è la sintesi di due grandi culture. Contraddizioni di forti identità tutte da scoprire

2 di Federica Ameglio Secondo lo storico Fernand Braudel, il Mediterraneo non è un mare, ma un susseguirsi di mari. Se provassimo a dividerlo con una linea immaginaria dal Canale d Otranto al Golfo della Sirte, otterremmo due universi contrapposti. E la Puglia, splendida terra di luci e ombre, ancora oggi è l asse mediano di questo scontro. Con la sua posizione a cavallo fra lo Jonio e l Adriatico, segna il confine tra un occidente agiato e una penisola Balcanica travagliata e nervosa. Eppure, in pochi luoghi d Italia si trovano così tanti amabili contrasti, s incontrano realtà antichissime a fianco dell ultramoderno, si riuniscono tutte le dolcezze e gli splendori dei nostri mari. La sua costa è impareggiabile: calette a sorpresa, spiagge con finissima sabbia e versanti dalle alte falesie, scogliere a strapiombo sul mare limpido e trasparente, acque che ogni anno gli stranieri ci invidiano. Fra le caratteristiche che rendono questa regione ancora più interessante, una ne fa un vero paradiso per i velisti: la presenza del vento, costante in ogni stagione. Qui si può veramente dimenticare il motore e navigare a vela, con buon vento, tutto l anno. D estate le brezze sono miti e costanti, e solo d inverno il libeccio sulla costa occidentale, o lo scirocco su quella orientale, alzano un mare duro che può rendere problematica la navigazione. Le secche e gli scogli affioranti, disseminati soprattutto nella parte a sudovest, sono ben segnalati e non rappresentano un vero rischio per uno skipper prudente e attento. Tutta la costa meridionale, meglio conosciuta come penisola salentina, ha inoltre una particolarità che solo con un viaggio in barca è possibile apprezzare: la presenza di numerosi anfratti e grotte aperte sul mare, molto spesso irraggiungibili via terra, che si possono esplorare con un tender o an- Barletta Trani Bisceglie Molfetta Giovinazzo Bari Bitonto Mola di Bari Alberobello Taranto Isole Chéradi IL CHARTER A BORDO! CHARTER & BROKER v.le Virgilio, 101/A Taranto cell info@a-bordo.it BLUENOSE YACHTING via Ottavio Serena, 33 Bari tel. e fax SALENTO SAIL SRL p.zza Garibaldi, 2 Polignano a Mare Monopoli Golfo di Taranto Egnazia Brindisi S. Cataldo Canale Lecce Roca Porto Cesareo d Otranto Vecchia Otranto S. Maria al Bagno Gallipoli S. Cesarea Terme Isola S. Andrea Castro Tricase Gagliano del Capo Marina di Leuca Capo S. Maria di Leuca Mar Ionio Mar Adriatico Casarano (Lecce) tel cell info@salentosail.it Basi: Otranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca SOUTH SEA SAILING v.le G. di Vittorio, 157/E Foggia tel fax cell southsea@tin.it Foto: che con una semplice nuotata. Alcune grotte rivestono una grande importanza per la storia e la paleontologia, e il loro accesso è regolamentato; altre invece si rivelano solo al visitatore solitario e curioso, che ha voglia di andarle a scoprire spiando palmo a palmo ogni miglio di costa. Per chi invece ha voglia di sentirsi intorno la presenza umana, avrà occasione di visitare alcune delle più antiche città che si affacciano sul Mediterraneo. Gli itinerari per una vacanza possono essere i più svariati: si può navigare lungo la riviera orientale, che da Bari e San Cataldo scende sino a Otranto e Castro, o bordeggiare seguendo la riva di ponente, dal golfo di Taranto a Gallipoli, Riva d Ugento e Portoselvaggio, fino a S. Maria di Leuca, oppure si può scegliere semplicemente di partecipare ad una delle famose regate internazionali che partono dai porti pugliesi, come la Brindisi-Corfù, la Otranto-Budva o la Tricase - Othoni - Tricase, tutte organizzate dai più prestigiosi Club nautici. La rotta che noi proponiamo circumnaviga la costa pugliese dallo Jonio all Adriatico. Partendo da Gallipoli, sulla costa jonica meridionale, scenderemo fino a S. Maria di Leuca (l estrema propaggine del tacco dello stivale) per poi risalire lungo le scogliere della costa salentina, superando Otranto e Brindisi, fino alle spiagge di Ostuni e Monopoli. L estrema giovinezza di antiche città bizantine si alternerà, lungo il nostro percorso, alla misteriosa bellezza del Salento, con le sue grotte accessibili solo dal mare. Ostuni, la Città Bianca, si offre al visitatore in tutta la sua luminosa bellezza Foto: 64 65

3 A TAVOLA La cucina pugliese è ricca di piatti unici che richiamano la cucina araba, greca e spagnola. Le ricette sono abbastanza semplici e i piatti più tradizionali subiscono piccole varianti in base al territorio: l uso dell aglio, per esempio, tende a diminuire man mano che si scende dal Tavoliere alla Penisola Salentina, fino a cedere completamente il posto alla cipolla, soprattutto nella cucina gallipoliana. Tra i più noti prodotti tipici sono: l olio (la presenza di uliveti è molto rilevante sul territorio, circa 50 milioni di alberi), le orecchiette, la burrata e il canestrato (formaggi molto saporiti). Piatti particolari sono quelli che prevedono l uso della cicerchia: un legume da tempo dimenticato, diffuso per lo più in Umbria e in Puglia. Le cicerchie stanno ritornando sulle nostre tavole grazie alla maggiore attenzione che oggi si presta all alimentazione poichè sono ricche di proprietà nutritive proprie dei legumi (dalle proteine ai minerali). La loro forma ricorda vagamente i ceci e hanno un sapore forte simile a quello delle fave, ma più particolare. Nell altopiano delle Murge regna una cucina tendenzialmente mediterranea: tra le verdure più famose sono le cicorielle, da lessare e condire con olio e limone, e gli asparagi di campo sottili, la cui frittata è il piatto tradizionale del lunedì dell Angelo. Molto usati anche la rucola, i formaggi e la ricotta marzotica : compatta, granulosa e piccante, ottimo condimento per le orecchiette. La Penisola salentina, calda e accogliente, propone soprattutto pesce e molluschi: dominano le cozze e le famose schiume di mare, alici piccole, tenere e piacevoli da gustare crude, insaporite con un po di limone. ceva il ponte naturale per il commercio con l Oriente. Proprio in quel periodo venne costruita la Via Appia, che appunto finiva a Brindisi, e a Brindisi visse e morì Virgilio. Dopo la caduta dell impero romano d occidente, le coste pugliesi subirono la dominazione dei Bizantini, che tra il VII e l VIII secolo mantennero il controllo di Otranto, Gallipoli, Bari e Taranto, mentre i Longobardi ne insidiavano dall entroterra il potere. Le città videro sorgere autonome istituzioni comunali, e progressivamente riuscirono a cacciare i Bizantini, finché nel 1071 i Normanni unificarono la regione e inaugurarono un nuovo capitolo di storia, segnato da rinnovati rapporti con l Oriente e l Africa. Dal 1264 l intera Puglia passò sotto la dominazione Angioina; poi sotto quella Aragonese, con cui incominciò un lungo periodo di declino. L oppressione fiscale portò alla povertà. Si diffuse il brigantaggio e la peste seminò la morte in ogni luogo. Per tutto il 400, i Turchi sottoposero la penisola a una lunga serie di saccheggi e distruzioni, culminate nel sacco d Otranto del 1480, una carneficina che costò la vita a ottocento abitanti. Nel 700 la Puglia passò ai Borboni, sotto il cui dominio si diffuse il latifondismo e si accentuarono le piaghe della povertà e del disordine giudiziario, per essere poi unificata e seguire le vicende del Regno d Italia dal 1861 fino ai giorni nostri. NAVIGANDO LUNGO COSTA Una vacanza di vela e di mare nella Puglia meridionale è facile da organizzare: per chi intende affidarsi alle molte e competenti società di charter e noleggiare un imbarcazione, l offerta nei porti della regione è molto ampia. Si possono trovare barche di tutte le dimensioni, con o senza skipper, sempre scelte fra i modelli più recenti. I marina lungo la costa non sono molti, ma sufficienti per garantire una navigazione sicura. Alcuni sono stati ultimati recentemente, e quindi possono offrire servizi all avanguardia. Ripari o piccole baie accessibili e con fondali profondi sono frequenti, basta fare un po d attenzione nell ancoraggio o raccogliere informazioni da marinai locali, sempre pronti ad aiutare e a dare qualche consiglio utile per passare notti tranquille anche in rada. GALLIPOLI Gallipoli è il punto di partenza più adatto per qualsiasi itinerario in barca a vela: il suo marina è accogliente e ben fornito, fare cambusa in città è relativamente economico, e comunque il luogo vale senz altro una visita. La città vecchia, bianca e graziosa, è tutta raccolta su un piccolo lembo di terra circondato dal mare, e nelle sue viuzze tortuose si respira un aria che sa molto d oriente e d Africa. La serena caratteristica di borgo mediterraneo contrasta con l austera presenza delle mura, costruite per volere di Federico II, e con la mole inquietante del castello Angioino. Da non perdere anche un giro per l antico ghetto ebraico, una sosta alla chiesa di Santa Maria del Canneto, sorta nel XIII secolo, e al monastero cinquecentesco dei Domenicani. Partendo da Gallipoli in direzione sud-est si costeggia la Un suggestivo scorcio del ponte di Gallipoli. Nettissimo il contrasto tra il candore delle costruzioni e il blu del mare sul quale si affacciano IL POPOLO E LA STORIA Terra indifesa dagli oltraggi degli spagnoli, dei saraceni e dei contrabbandieri, la Puglia è una somma di culture accatastate le une sulle altre. Definito, non a caso, porta d oriente, questo territorio è stato attraversato nei secoli da mille rotte marittime e terrestri. La presenza umana risale all era neolitica, testimoniata da una grande concentrazione di graffiti e di pitture rupestri, di dolmen e di menhir, vestigia di popoli antichissimi. Scalo frequentatissi- mo anche dai Fenici, la Puglia fu popolata in età storica da gente di stirpe illirica (Dauni, Japigi, Messapi) e da coloni greci che s insediarono sulle coste creando ricche colonie: la stessa città di Taranto fu fondata nell VIII secolo a.c.. Anche i Romani, dopo le vittorie contro i Sanniti e contro Pirro, vi fondarono colonie, prime fra tutte Brundisium, l odierna Brindisi, che divenne la più grande stazione marittima sulla via dell oriente. Sotto l imperatore Augusto la regione godette di una notevole floridezza economica, grazie alla sua posizione geografica che ne fa

4 Una splendida veduta aerea di S.Maria di Leuca, affascinante porto situato a Sud del Tacco Riviera nirentina (da Niretum, l antico nome messapico di Nardò) che prosegue fino a Torre S.Giovanni lungo spiagge dorate. Superate le secche d Ugento, presso Torre S.Giovanni, dove è possibile visitare un complesso di mura megalitiche, si prosegue fino alla punta estrema del tacco d Italia, dove la costa si fa rocciosa e il mare, limpido e cristallino, lascia intravedere il fondale anche nelle zone più profonde. S.MARIA DI LEUCA Arrivati a S. Maria di Leuca, dove l Adriatico si fonde con lo Jonio, è difficile sottrarsi al fascino di questi luoghi. Sul promontorio che domina il capo sorge un santuario cristiano, voluto - secondo la tradizione - dai discepoli di S.Pietro, che identificavano questo luogo con le porte del Paradiso. Tutt intorno, però, si trovano le vestigia di riti pagani più antichi, messapici e greci: dalle aree sacre della Porcinara, una montagna con numerose iscrizioni greche e latine dedicate alla Fortuna, fino alla Grotta del Diavolo, presso Punta Ristola, dove si venerava Giove. VERSO NORD Da S. Maria di Leuca a Otranto si costeggia la riviera meridionale salentina, che qui afferma i suoi connotati carsici e dà vita a una serie di grotte, molte delle quali possono essere vistate in barca quando il mare è calmo. Alcune di queste cavità marine hanno nomi curiosi: grotta di Cazzafra, sotto il faro di Leuca; o più a nord, di Terraricco, di Verdusella, di Ortocupo, della Cattedrale, della Vora, del Ciolo. Altre offrono scorci di irripetibile bellezza e curiosi giochi di luce, come la Grotta del Drago, presso Torre Marchiello - così detta per lo scoglio che si erge al suo interno, e che ricorda la testa di un drago - stupenda per la bella colorazione verde-azzurra dell acqua e delle pareti; o la vicina Grotta della Stalla, in cui si accede comodamente con la bassa marea, ricca di stalagmiti dai riverberi dorati. Poco più in là si apre la Grotta dei Giganti, che deve il suo nome alle ossa e ai denti di pachidermi rinvenuti nella terra rosso-violacea che riempì la grotta durante una fase di regressione delle acque marine, e sempre lì vicino c è la vicina Grotta delle Tre Porte, che deve il suo nome ai ciclopici passaggi calcarei da cui si accede. Dopo Punta Meliso, verso Otranto, il fronte costiero diventa più alto e selvaggio, con strapiombi di metri; e il fondale raggiunge subito, a pochi metri dalla costa, i metri di profondità. Salendo verso Castro Marina si trova la più singolare di tutte le grotte della zona: la Zinzulusa, una scogliera corallina di qualche milione di anni fa che le piogge e il mare hanno deformato. Originatasi durante il Pliocene e accresciutasi a seguito degli intensi processi di erosione marina, è caratterizzata da una grande varietà di stalattiti e stalagmiti. Si mostra agli occhi dei visitatori come un enorme bocca aperta a pelo d acqua, sormontata da una scogliera alta 15 metri. Il suo nome deriva dalle strane formazio- CONSIGLI UTILI PER LA NAVIGAZIONE TARANTO - GALLIPOLI: 60 miglia GALLIPOLI: Porto Gaio (40 04,02 N ,98 E) Posti barca: 200 (L.f.t. max: m.18) Attenzione alle secche e agli scogli affioranti navigando nei pressi del Castello Revellino, e cioè l isolotto dove sorge la città vecchia (secca del Rafo). Subito a sud di Gallipoli si trova la Baia di Punta del Pizzo, riparata dai venti del I e del IV quadrante. Più a sud la costa è sabbiosa: attenzione alle secche e agli s cogli mezzo miglio davanti a Torre S.Giovanni (secche d Ugento). GALLIPOLI - S.MARIA DI LEUCA: 25 miglia S.MARIA DI LEUCA: Porto turistico (39 47,60 N ,50 E) Posti barca: 700 (L.f.t. max: m. 30) Problemi di risacca con forte libeccio. S.MARIA DI LEUCA - OTRANTO: 25 miglia Tra S.Maria di Leuca e Capo d Otranto sorgono vari porti, fra cui: TRICASE: Marina di Porto (39 55,88 N ,78 E) 8 miglia da S.Maria di Leuca Posti barca: 200 (L.f.t. max: m.12) Attenzione ai venti da sud-est entrando. CASTRO MARINA (39 59,99 N ,74 E) 13 miglia da S.Maria di Leuca; Posti barca: 112 (L.f.t. max: m.16) Attenzione alla secca all interno del porto, a sinistra entrando. Pericoloso entrare e uscire con venti di scirocco e levante. OTRANTO (40 08,97 N ,51 E) 10 miglia da Castro Marina Posti barca: 390 (L.f.t. max: m.20) Ampia insenatura protetta in parte da un molo la cui banchina non è ancora agibile, presenta pericoli per secche nella zona sud-ovest. OTRANTO - S.CATALDO: 15 miglia Tra Otranto e S.Cataldo la costa è rocciosa e ricca di anse. Attenzione nell insenatura di Torre S.Andrea, dove un fanale addossato a un casotto a scacchi bianchi e neri segnala la presenza della Secca Missipezza. Davanti a Punta S.Cataldo è tassativamente vietata la pesca e l ancoraggio per la presenza di oleodotti. S.FOCA DI MELENDUGNO (40 18,08 N ,42 E) 11 miglia a nord del porto di Otranto Posti barca: 500 (L.f.t. max: m.12) Attenzione alla secca a circa 300 metri a nord del porto e a 400 metri dalla riva, che emerge solo con la bassa marea. SAN CATALDO (40 23,55 N ,22 E) Posti barca: 150 (L.f.t. max: m.12) Darsena banchinata raggiungibile attraverso un canale. PUNTA S.CATALDO - BRINDISI: 20 miglia La costa è sabbiosa e, vicino a Brindisi, contrassegnata da insediamenti industriali. Brindisi si riconosce subito dal mare: spiccano il Castello Aragonese e la facciata del Duomo sormontata da quattro statue. Si nota la Colonna marmorea che indica la fine della Via Appia. Subito dopo Punta Penne si può trovare ridosso dai venti meridionali, su fondo sabbiaso. Il vento dominante in questa zona è da NW. BRINDISI: Marina di Brindisi (vedi box pag.70) BRINDISI - VILLANOVA DI OSTUNI: 20 miglia VILLANOVA DI OSTUNI (40 47,49 N ,33 E) Posti barca: 250 (L.f.t. max: m.18) La Lega Navale ospita gratis in transito per 3 giorni in caso di necessità o quando le strutture private sono al completo o chiuse. VILLANOVA DI OSTUNI - MONOPOLI: 20 miglia MONOPOLI (40 57,28 N ,47 E) Poche aree riservate al diporto nel porto commerciale: Cala delle Fontanelle, n. 2 pontili della lunghezza complessiva di m.33, in concessione al Cantiere Navale Penta; Lega Navale Italiana ubicata nella Cala Curatori; Cantiere Navale Saponara. A nord-est di Monopoli ci si può ancorare nella cala vicina all Isolotto di S.Paolo. ni calcaree che pendono dal suo soffitto a mo di stracci appesi, gli zinzuli appunto. Singolari sono i nomi delle sue parti: si entra da un Vestibolo, per poi proseguire lungo il Corridoio delle Meraviglie, uno stretto cunicolo in cui è possibile ammirare le forme più incredibili, fino alla Conca, un grande bacino dall acqua limpidissima, in parte salata e in parte dolce. All interno sono stati ritrovati manufatti neolitici e romani, segno che la grotta è stata oggetto di regolare frequentazione da parte dell uomo. Dopo la parte visitabile, il cunicolo principale, invaso dalle acque, prosegue per una via sconosciuta. Altre grotte della zona visitabili con la barca sono la Grotta delle Striare (delle Streghe), la Grotta Azzurra, la Ritunna, la Palombara. A Castro, comunque, è bello anche passeggiare nelle viuzze del paese, salire lungo i viottoli in forte pendenza e arrivare al castello del 1280, che sorge sui resti di una fortificazione romana. OTRANTO Più a nord ci accoglie Otranto, l antica Hidruntum, fondata probabilmente da coloni greci provenienti da Creta, poi divenuta municipio romano, feudo longobardo e infine castro bizantino. Capitale della terra d Otranto, principato indipendente sotto la protezione di Bisanzio, fu in seguito conquistata dai Normanni, che approfittarono della sua posizione geografica per farne un porto fiorente, caratteristica che conservò fino quando fu inglobata nel Regno di Napoli, di cui seguì le vicende e la lenta decadenza. Il centro storico, con le sue case dai colori soffusi, è chiuso nella 68 69

5 MARINA DI BRINDISI Inaugurato ufficialmente il 29 maggio 2003, il Marina di Brindisi è una struttura moderna e ben organizzata. Ha tutti i requisiti per diventare un riferimento per i diportisti, pugliesi e non solo: un pontile fisso per grandi yacht e otto galleggianti, con acqua, luce e servizio antincendio; 638 posti barca da 6 a 35 metri. Nato grazie all impegno del Comune di Brindisi e dell imprenditoria privata, l approdo fa capo alla società Bocca di Puglia S.p.A., che si avvale della partecipazione di Italia Navigando S.p.A., sia nell assetto societario, sia in precisi impegni gestionali. Il Marina (coordinate 40 39, 50 N , 95 E) è collocato in un ansa protetta del porto commerciale di Brindisi, a ridosso della penisola del monumentale Forte a Mare. I vari servizi offerti e una serie di eventi nautici fanno prevedere uno sviluppo futuro da vero e proprio polo nautico. Tel cinta delle fortificazioni che si stringono intorno al porto naturale. Anche lo splendido mosaico della Cattedrale, che racconta con le sue tessere antiche la cacciata dal Paradiso terrestre, è una rarità da vedere. Baie esclusive e giardini a terrazze, sono gli aspetti inconfondibili dei suoi dintorni. Poco distante da Otranto si trova Porto Badisco, una stupenda baia naturale abitata da pescatori, molto frequentata nel periodo estivo dal turismo internazionale. Secondo il mito narrato da Virgilio, Porto Badisco fu la prima sponda adriatica toccata da Enea nel suo viaggio in Italia, in fuga da Troia. Luogo suggestivo per le bellissime immersioni subacquee che si possono effettuare nelle grotte marine della costa, è altrettanto famoso per le pitture rupestri in ocra rossa e gialla che rivestono le pareti della Grotta dei Cervi (scoperta nel 1970 da un gruppo di giovani speleologi salentini), dove si svolgevano probabilmente, in epoca paleolitica, riti d iniziazione di giovani cacciatori. DA OTRANTO A BRINDISI Risalendo lungo la costa rocciosa, si aprono più a nord le marine di Torre dell Orso e di S.Foca. Il mare qui è stupendo: la baia di Torre dell Orso, circondata da una splendida e fitta pineta, è protetta da alte pareti rocciose, mentre intorno a S.Foca si possono scoprire spiaggette deserte e fondali dove sgorgano fiumi sottomarini. Più a nord si trova S.Cataldo, dove vale la pena fermarsi e prendere un autobus per andare a visitare Lecce, la capitale del barocco pugliese, che dista solo 12 chilometri. Da S.Cataldo, si allungano verso Brindisi le spiagge sabbiose che fanno la fortuna di tanti centri balneari e campeggi. Solo poco prima di Brindisi la costa perde i suoi connotati selvaggi e si notano vari insediamenti industriali. BRINDISI Brindisi offre uno degli approdi più vasti e moderni del sud: il Marina di Brindisi, una darsena terminata recentemente che si trova a soli due chilometri dal cuore antico della città. Il centro storico sorge su un piccolo promontorio racchiuso in un insenatura naturale, che già in epoca romana era adibita a porto. Qui termina la Via Appia e qui, nel Medioevo, crebbe e si sviluppò il principale luogo d imbarco per l Oriente e la Terra Santa. L azzurro del mare contrasta con la pietra bionda con cui sono edificati i più imponenti monumenti cittadini: il portico dei Templari, il Duomo di S.Teodoro e la chiesa del Casale. Davanti al nuovo Marina, sull isola di S. Andrea, sorge il Forte a Mare, una costruzione del XV secolo. FINO A MONOPOLI Riprendendo la navigazione a nord di Brindisi, si arriverà alle coste sabbiose di Ostuni e di Torre Canne, con i loro stabilimenti balneari. Proseguendo ancora più a nord, si raggiungerà Monopoli, meta della nostra navigazione. Monopoli è un centro vivace che vanta un passato bizantino e normanno, di cui purtroppo però conserva pochi ricordi. Da Monopoli è interessante raggiungere via terra Egnazia, famosa colonia romana, o programmare una visita alle Grotte di Castellana, che distano solo 14 chilometri o ad Alberobello e ai suoi trulli, a poco più di 25 chilometri di strada. Anche a Monopoli, come già a Brindisi e Gallipoli, il porto è sorvegliato da un imponente fortezza, che domina l intero paesaggio. Le sue mura ci ricordano, se non l abbiamo dimenticata, la particolare posizione strategica di questo porto e dei molti che abbiamo toccato lungo il nostro viaggio. Una posizione che ha segnato, nel bene e nel mare, il destino di questa terra ospitale. 70