PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

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1 PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 192 SEDUTA DEL L anno Duemilanove addì Ventinove del mese di Maggio alle ore 9:30 in Biella presso la sede della Provincia, si è riunita la Giunta Provinciale previo avviso di convocazione con annesso ordine del giorno. Per la trattazione della proposta sottoindicata sono presenti: Componente P. A.G. A.I. Componente P. A.G. A.I. SCARAMAL SERGIO X COMO FLAVIO X BAZZINI DAVIDE X FAZZARI ANNAMARIA X GRAZIOLA GIUSEPPE X MARAMPON CLAUDIO X PELOSI SERGIO X Assiste il Vice Segretario Generale Reggente della Provincia Dott. Davide ZANINO Essendo l adunanza in numero legale l Assessore Anziano apre la discussione sul seguente O G G E T T O Approvazione della dichiarazione di intenti tra Enti locali, Banco Alimentare e Associazioni del territorio finalizzata alla raccolta delle eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Collettiva e loro distribuzione a persone disagiate del territorio.

2 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del ATTO n. 192 OGGETTO: Approvazione della dichiarazione di intenti tra Enti locali, Banco Alimentare e Associazioni del territorio finalizzata alla raccolta delle eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Collettiva e loro distribuzione a persone disagiate del territorio. LA GIUNTA PROVINCIALE PREMESSO CHE: - l Amministrazione Provinciale ha interesse a promuovere la sussidiarietà istituzionale e sociale, come principio di crescita civile, economica e culturale, integrando la propria attività con quella delle altre istituzioni pubbliche locali e regionali, del non profit e del volontariato; - con la L.R. 1/2004, in ossequio al principio costituzionale di sussidiarietà, viene individuato il ruolo dei soggetti del terzo settore, nelle politiche di welfare, quali espressione organizzata dalle autonome iniziative dei cittadini; VISTE: - la Legge 155/2003 Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale con riferimento sia alla ristorazione aziendale che a quella scolastica; - la proposta formulata dal Banco Alimentare, OdV iscritta negli appositi registri, allegata alla presente per farne parte integrante e sostanziale, la cui essenza si può riassumere, a partire dal recupero delle eccedenze alimentari della Grande Distribuzione e dalla Ristorazione Collettiva, come segue: Intervenire concretamente con urgenza per alleviare il disagio delle persone indigenti o emarginate, soddisfacendo almeno il bisogno primario dell alimentazione; Contribuire alla possibilità che le persone disagiate possano raggiungere una minima condizione basilare di benessere fisico e di dignità umana; Fornire un aiuto per recuperare la fiducia nella possibilità di uscita dalla disperazione e dalla solitudine attraverso l auspicabile presenza, anche saltuaria, di un operatore sociale durante il servizio; PRECISATO che tanto la proposta formulata dal Banco Alimentare quanto il contenuto della presente deliberazione sono stati condivisi in un incontro appositamente convocato tenutosi il 13/05/2009 al quale, oltre all Amministrazione Provinciale ed al Banco Alimentare, hanno preso parte: Amministrazione Comunale di Assessorati ai servizi sociali ed all istruzione, Consorzi socioassistenziali Iris e Cissabo, CSV Caritas Diocesana, Associazione la Rete; 2

3 RILEVATO che sul territorio biellese sono attive o in fase di avvio iniziative in analoghi ambiti; RITENUTO di approvare l ipotesi progettuale allegata alla presente quale parte integrante e sostanziale e di subordinarne l avvio: - alla ricognizione di quanto in questo ambito è attivo sul territorio; - all attuazione di intese o azioni congiunte finalizzate ad evitare frammentazione e/o duplicazione degli interventi; DATO ATTO che è stato favorevolmente espresso, ai sensi e per gli effetti dell art. 49, comma 1 del D.Lgs 267/2000, il parere di regolarità tecnica (il quale risulta apposto sulla scheda allegata alla proposta di deliberazione) da parte della Dirigente del Settore Segreteria Generale, Cultura, Istruzione e Politiche Sociali; A voti unanimi favorevoli, espressi in forma palese DELIBERA Per tutto quanto sopra esposto: 1. di approvare la dichiarazione di intenti tra Enti locali, Banco Alimentare, Associazioni ed Enti del territorio finalizzata alla raccolta delle eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Collettiva e loro distribuzione a persone disagiate, del territorio; 2. di darsi atto che l avvio del progetto è subordinato: - alla ricognizione di quanto in questo ambito è attivo sul territorio; - all attuazione di intese o azioni congiunte finalizzate ad evitare frammentazione e/o duplicazione degli interventi sul territorio con l eventuale conseguente adeguamento dell ipotesi progettuale; 3. al fine della condivisione del progetto di massima qui approvato ed allegato quale parte integrante e sostanziale, di dare comunicazione dell adozione del presente provvedimento agli Enti interessati; 4. di darsi atto che il presente provvedimento non comporta nella fase attuale oneri di spesa. Con separata votazione unanime, vista la necessità di provvedere alla sottoscrizione della dichiarazione d intenti prima della data concordata del 16 giugno p.v., la Giunta Provinciale dichiara la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134, comma 4 del D.Lgs 267/

4 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE GP DEL 29/05/09 AD OGGETTO: Approvazione della dichiarazione di intenti tra Enti locali, Banco Alimentare, Associazioni ed Enti del territorio finalizzata alla raccolta delle eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Collettiva e loro distribuzione a persone disagiate, del territorio. PROPOSTA PROGETTUALE DENOMINAZIONE DELL ATTIVITA DA REALIZZARE DESTINATARI RESPONSABILE DELL AZIONE SOGGETTI COINVOLTI PROGETTO FRESCO Raccolta delle eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Collettiva e loro distribuzione a persone disagiate, italiane e straniere, del territorio. Cittadini italiani e stranieri residenti/domiciliati nel territorio, stranieri in transito sul territorio, persone senza fissa dimora, aventi la comune condizione di forte disagio economico. ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DEL PIEMONTE ONLUS Amministrazione Provinciale, Banco Alimentare, Amministrazione comunale di Assessorati ai servizi sociali ed all istruzione, Consorzi socioassistenziali Iris e Cissabo, CSV Caritas Diocesana, Associazione la Rete. Si vuole integrare nel sistema il maggior numero possibile di enti/associazioni ed in particolar modo quelli che prendono parte a progetti/iniziative attivi sul territorio provinciale nel medesimo ambito LOCALIZZAZIONE DELL ATTIVITA Più strutture, esistenti o da approntare, individuate sul territorio della Provincia di Biella ed idonee funzionalmente. PRIMA FASE Analisi di progetti/iniziative attivi sul territorio provinciale nel medesimo ambito e coinvolgimento dei loro attori Analisi della Domanda sul territorio, sul modello di quanto già in parte avviato e realizzato su un campione di Associazioni/Enti benefici operanti nel territorio che già normalmente sono in contatto con il Banco Alimentare, al fine di individuare di individuarne il dimensionamento minimo necessario per l efficacia dell attività. Individuazione di eventuali necessità per la messa a norme di sicurezza ed igiene dei locali utilizzati, per l adeguamento dei beni strumentali a disposizione e per gli adempimenti amministrativi; Definizione di orari e condizioni di fruizione del servizio da parte de; Individuazione dei volontari per il servizio di distribuzione/consegna degli alimenti ai bisognosi; 4

5 TEMPISTICA Studio attento delle condizioni da mettere in atto per evitare fenomeni di ghettizzazione e marginalizzazione della mensa e dei suoi utenti; Analisi dell Offerta sul territorio, attraverso la ricognizione e la mappatura della rete commerciale organizzata, iper/supermercati e le grandi mense collettive, e la conseguente realizzazione di appositi protocolli con i diversi centri distributivi; Definizione di modalità ed orari di ritiro degli alimenti/eccedenze presso i donatori e sottoscrizione di appositi protocolli; Verifica dell eventuale coinvolgimento del Banco Alimentare, per la fornitura gratuita di parte degli alimenti (frutta, pane, ecc. provenienti dal progetto del Banco relativo al recupero delle eccedenze alimentari); Individuazione dei volontari per il servizio di raccolta degli alimenti presso i donatori e la consegna agli Enti/associazioni; Analisi di possibili scenari di intervento logistico distributivi, secondo un principio costi/benefici: o Consegna diretta dal Centro di offerta al Centro di domanda; o Stoccaggio nel magazzino presente nella Sede; o Stoccaggio in magazzini decentrati. in funzione di quanto sopra saranno individuate le soluzioni logistiche ottimali SECONDA FASE Funzionamento a regime della rete istituita con gli Enti/Associazioni; Verifica del servizio (efficienza e costi) per un miglioramento continuo; Verifica dell adeguatezza del servizio al numero di utenti potenziali del territorio; Verifica dell effettivo utilizzo degli alimenti da parte dei soggetti assistiti dai diversi Enti ed associazioni caritative, per evitare commercializzazioni degli alimenti e/o spreco di agevolazioni mal indirizzate; Verifica della possibilità di ideazione di servizi aggiuntivi che sfruttino l organizzazione messa in atto e la struttura disponibile; Ricerca della collaborazione di un operatore sociale, come occasione di contatto con le persone disagiate, onde creare le condizioni iniziali per percorsi di uscita dal disagio. TERZA FASE Verifica della possibilità di interagire con altre strutture confinanti al fine di poter usufruire della probabile maggiore quantità di alimenti a seguito dei nuovi insediamenti commerciali progettati al fine di poter servire un maggior numero di utenti; Realizzazione dei servizi aggiuntivi eventualmente ideati nell anno precedente; Riesame dei servizi, nell ottica del miglioramento continuo sia dei risultati che dell impiego delle risorse. 5

6 VOLONTARI/PERSONALE Volontari/Personale addetto alle diverse fasi de servizio (da definirsi in base al numero di sedi interessate ed all eventuale innesto della nuova attività su strutture già attive). RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE FORMAZIONE PERSONALE Formazione dal punto di vista psicologico, per creare una sensibilità nei confronti delle persone disagiate; Elementi di intercultura, per agevolare il rapporto con persone di diverse nazionalità; Elementi di conoscenza delle prescrizioni alimentari, per poter rispettare le diverse esigenze religiose/culturali legate al cibo; Elementi di conoscenza in materia di sicurezza alimentare al fine di garantire una corretta gestione delle derrate assegnate. STRUMENTALI E LOGISTICHE o Locali adatti all uso, da reperire nelle località interessate dal servizio, cercando di utilizzare strutture già in funzione con il medesimo uso; o Servizio di consegna degli alimenti, sia presso le sedi degli Enti/Associazioni sia presso il domicilio degli assistiti, o Utilizzo eventuale di disponibilità strumentali di altre funzioni pubbliche. FINANZIARIE Stanziamento iniziale per la fase di studio e progettazione; Contributo annuo per supervisione e coordinamento dell operatività Rimborso spese assegnato agli Enti/Associazioni sulla base dei chilometri effettuati durante il servizio. MODALITA' DI ATTUAZIONE Criteri/ aspetti da considerare nella progettazione Filosofia di fondo : Intervenire concretamente con urgenza per alleviare il disagio delle persone indigenti o emarginate, soddisfacendo almeno il bisogno primario dell alimentazione; Contribuire alla possibilità che le persone disagiate possano raggiungere una minima condizione basilare di benessere fisico e di dignità umana; Fornire un aiuto per recuperare la fiducia nella possibilità di uscita dalla disperazione e dalla solitudine attraverso l auspicabile presenza, anche saltuaria, di un operatore sociale durante il servizio. Modalità di attuazione : Sulla base delle stime effettuate, si cercherà di stabilire il numero di persone bisognose che inizialmente potrebbero usufruire del servizio territoriale di distribuzione degli alimenti; Sarà altresì ricercata una possibile quantificazione minima degli alimenti da distribuire per assistito, cosa peraltro assai problematica vista la difficoltà di quantificazione del dono 6

7 ricevuto. Risorse presenti sul territorio : Pdv del settore alimentare; Organizzazioni del Settore agro-alimentare Cucine centralizzate dei comuni; Associazione Banco Alimentare del Piemonte Onlus. MONITORAGGIO E CONTROLLO Tempi e modi di realizzazione della valutazione e del monitoraggio del progetto: Creazione di un modello di pianificazione del progetto, con esatta definizione di: o tempi di realizzazione delle diverse fasi del progetto; o o indicatori di risultato, in riferimento agli obiettivi prestabiliti; momenti di verifica dei risultati attesi di cui sopra, in termini di realizzazione e di efficacia. Saranno coinvolti nella valutazione e nel monitoraggio del progetto tutti i soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione del medesimo, attraverso riunioni periodiche (con cadenza da definire). 7

8 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL VICE SEGRETARIO GENERALE REGGENTE (Dott. Davide ZANINO) IL PRESIDENTE (Sergio SCARAMAL) PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/

9 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL VICE SEGRETARIO GENERALE F.TO D. ZANINO IL PRESIDENTE F.TO S. SCARAMAL Per copia conforme ad uso amministrativo PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/