COMUNE DI CAMPAGNANO DI ROMA

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1 COMUNE DI CAMPAGNANO DI ROMA Provincia di Roma C.a.p Tel / Fax P.zza C.Leonelli, 15 DELIBERAZIONE ORIGINALE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 21 del Reg. Data 22/05/98 OGGETTO : Sanzioni amministrative pecuniarie per i tributi comunali: criteri per la determinazione delle sanzioni e determinazione della loro entità. L anno millenovecentonovantotto, il giorno ventidue, del mese di maggio, alle ore 17.00, nella solita sala delle adunanze consiliari del Comune suddetto. Alla prima convocazione in sessione straordinaria, che è stata partecipata ai Signori Consiglieri a norma di legge, risultano all appello nominale: CONSIGLIERI Presenti Assenti CONSIGLIERI Presenti Assenti Magistri Giuseppe P De Leonardis in Mazzarini Maria Teresa P De Mattia Filippo P Morganti Pietro P Scatolini Guido P Mazzei Francesco P Maga Giuseppe P Di Giampietro Biagio P Ermini Fabio A Ansuini Antonio P Rossi in Piras Rossella A Bozzo Enzo A Materazzo Valentino P Bentivegna Renato Giovanni P Desideri Armando P Lorenzetti Filippo P Fiorelli Piero P Assegnati n. 17 Fra gli assenti sono giustificati (art. 289 del T.U.L.C.P. 4 febbraio 1915, n.148), i signori consiglieri : Presenti n. 14 In carica n. 17 Assenti n. 3 Risultato altresì presenti, in qualità di assessori non facenti parte del Consiglio, i sigg. Scarponi Luigi Risultato che gli intervenuti sono in numero legale: - Presiede il Signor. Magistri Giuseppe nella sua qualità di Sindaco - Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione (art. 17, comma 68, lettera a), della legge 15 maggio 1997, n. 127) il Segretario comunale signor Dr. A. Gregori La seduta è pubblica - Nominati scrutatori i Signori : Il Presidente dichiara aperta la discussione sull argomento in oggetto regolarmente iscritto all ordine del giorno, premettendo che, sulla proposta della presente deliberazione : - il responsabile del servizio interessato, per quanto concerne la regolarità tecnica; - il responsabile di Ragioneria, per quanto concerne la regolarità contabile; ai sensi dell art. 53 della legge 8 giugno 1990, n. 142, come modificato dall art. 17, comma 85, della legge 15 maggio 1997, n. 127, hanno espresso parere favorevole.

2 IL CONSIGLIO COMUNALE Visto l articolo 3, comma 133, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante delega al Governo per l emanazione di uno o più decreti legislativi per la revisione organica ed il completamento della disciplina delle sanzioni tributarie non penali; Visto il Decreto Legislativo 18 dicembre 1997 n. 472, ove si dettano le disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie in attuazione delle disposizioni di cui al succitato art. 3 della legge 662/96; Visto il Decreto Legislativo 18 dicembre 1997 n. 473, ove, al capo IV art. 11, 12, 13 e 14 si disciplinano le sanzioni in materia di tributi comunali, decorrenti dal 1 aprile 1998, con l abrogazione, a decorrere dalla stessa data, delle sopratasse disposte dalle specifiche leggi sui tributi comunali; Visto il Decreto Legislativo 18 dicembre 1997 n. 471, ove, al Titolo II art. 13, si disciplinano le sanzioni in materia di riscossione; Ritenuto, di riconoscere all art.13, del D.Lgs. 471/97, Titolo II, una valenza di carattere generale, valida pertanto anche per i tributi locali, a causa della stessa intitolazione del Decreto che reca le Sanzioni in materia di riscossione ; Ritenuto, inoltre, di stabilire i criteri che dovranno essere seguiti per la determinazione delle sanzioni (escluso l omesso versamento) e della loro entità entro i limiti massimo e minimo stabiliti dalla legge, come in appresso: a) applicazione della sanzione nel massimo previsto dalla legge, in caso di omessa presentazione della dichiarazione o denuncia; b) applicazione della sanzione in misura intermedia tra il minimo ed il massimo previsto dalla legge in caso di presentazione di dichiarazione o denuncia infedele. Le fattispecie di violazione di cui alle precedenti lettere a) e b), pur rappresentando entrambe violazioni capaci di concretizzare ipotesi di evasione, sono trattate in modo diverso quanto all entità della sanzione da irrogare in ragione del maggior pericolo di danno che è insito nella omessa presentazione della dichiarazione rispetto alla presentazione di una dichiarazione infedele; c) applicazione della sanzione nel minimo stabilito dalla legge in caso di violazioni non suscettibili di ricadere sulla determinazione del tributo (ad es. gli errori formali presenti nella denuncia); d) applicazione della sanzione in misura superiore al minimo in caso di mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti, di restituzione di questionari o di loro mancata, incompleta, infedele compilazione ed in genere per ogni inadempimento a fronte di richieste legittimamente formulate dal Comune. La diversificazione quanto all entità della sanzione per le due fattispecie sub c) e sub d) trova giustificazione nella circostanza che la misura punitiva nel secondo caso vuole costituire rafforzamento del dovere di collaborazione imposto dalla legge ai cittadini;

3 Ritenuto, altresì, con riferimento al disposto di cui all art. 12 del D.Lgs. 472/97, che detta la disciplina del concorso di violazioni e della continuazione rendendo obbligatoria l applicazione di un unica sanzione congruamente elevata nell ammontare, di stabilire che: a) se le disposizioni violate, ovvero se le violazioni della medesima disposizione sono più di due, si applica la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata fino al doppio, mentre, se le disposizioni violate e le violazioni commesse sono in munero di due, la sanzione è aumentata del cinquanta per cento. b) se le violazioni di cui sopra si rilevano ai fini di più tributi, si applica, quale sanzione cui riferire l aumento, quella più grave aumentata del terzo. c) nel caso che le violazioni in parola riguardino periodi di imposta diversi, la sanzione base viene aumentata del doppio se i periodi di imposta sono più di due. Ritenuto inoltre, con riferimento alla recidività prevista dal comma 3 dell art. 7 del D.Lgs. 472/97, di fissare il criterio che in tali ipotesi la sanzione viene aumentata della metà; Ritenuto, infine, con riferimento al disposto del comma 4 dell art. 7 del più volte citato D.Lgs. 472, che ammette la riduzione della sanzione fino alla metà del minimo qualora ricorrano eccezionali circostanze che rendono manifesta la sproporzione fra l entità del tributo, cui la violazione si riferisce, e la sanzione medesime, di stabilire che detta sproprozione ricorre allorchè l ammontare della sanzione è superiore al triplo del tributo dovuto. In tal caso la sanzione viene ridotta a tale misura (triplo del tributo); Rilevato, altresì, che il D.Lgs. 473/97 modifica il primo comma dell art. 24 (Sanzioni amministrative) del D.Lgs. 507/93, statuendo che alle violazioni delle dispossizioni legislative e regolamentari, riguardanti l effettuazione della pubblicità, conseguono sanzioni amministrative per la cui applicazione si osservano non più le norme della Legge 689/1981, ma la disciplina generale delle sanzioni amministrative per le violazioni delle norme tributarie; Rilevato che l anzidetta modifica comporta la necessità di individuare criteri per l applicazione delle sanzioni alle diverse fattispecie di violazioni delle disposizioni regolamentari riguardanti l effettuazione della pubblicità, in base ai quali determinare l entità delle sanzioni; Ritenuto di individuare nelle diverse caratteristiche tipologiche dei mezzi pubblicitari (pubblicità ordinaria, pubblicità luminosa, sonora, ecc.) e nel diverso impatto che gli stessi presentano per intensità ed ampiezza del messaggio trasmesso, i criteri per la determinazione delle sanzioni e della loro entità; Vista la proposta del Funzionario Responsabile dei tributi in data ove, in base ai criteri di carattere generale, dettati dal D. Lgs. 472/97 ed, in particolare dagli artt. 7 e 16 di tale decreto, i criteri da seguire per il Comune di Campagnano di Roma al fine della determinazione delle sanzioni e della loro entità, che qui si intende integralmente richiamato e che forma parte integrante della presente deliberazione; Ad unanimità di voti legalmente espressi;

4 D E L I B E R A 1) Di stabilire che la sanzione amministrativa pecuniaria per l omesso versamento dei tributi è pari al 30% di ogni importo non versato. Tale sanzione non è suscettibile di variazioni (diminuzioni o aumenti). 2) Di approvare i seguenti criteri per la determinazione delle sanzioni tributarie concernenti i tributi comunali: a) applicazione della sanzione nel massimo previsto dalla legge, in caso di omessa presentazione della dichiarazione o denuncia; b) applicazione della sanzione in misura intermedia tra il minimo ed il massimo previsto dalla legge in caso di presentazione di dichiarazione o denuncia infedele; c) applicazione della sanzione nel minimo stabilito dalla legge in caso di violazioni non suscettibili di ricadere sulla determinazione del tributo (errori c.d. formali presenti nella denuncia); d) applicazione della sanzione in misura superiore al minimo in caso di mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti, di restituzione di questionari o di loro mancata, incompleta, infedele compilazione ed in genere per ogni inadempimento a fronte di richieste legittimamente formulate dal Comune; 3) di determinare, in conseguenza dei criteri fissati, l entità delle sanzioni per le diverse fattispecie di violazioni, come in appresso: IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA E DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI a) omessa presentazione della dichiarazione; b) dichiarazione infedele; c) errori od omissioni presenti nella dichiarazione che attengono ad elementi non incidenti sulla determinazione dell imposta o diritto (c.d. errori formali). a) 200% dell imposta o del diritto dovuto con un minimo di L ; b) 75% della maggiore imposta o diritto dovuto; c) L

5 TASSA PER L OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE a) omessa presentazione della denuncia; b) denuncia infedele; c) errori od omissioni presenti nella denuncia che attengono ad elementi non incidenti sulla determinazione della tassa (c.d. errori formali). a) 200 % della tassa dovuta con minimo di L ; b) 75% della maggiore tassa dovuta; c) L TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI a) omessa presentazione denuncia originaria o di variazione; b) denuncia originaria o di variazione infedele; c) errori od omissioni presenti nella denuncia che attengono ad elementi non incidenti sull ammontare della tassa; d) mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti o dell elenco di cui all art. 63, comma 4, del D.Lgs. 507/93, ovvero la mancata restituzione di questionari nei sessanta giorni dalla richiesta o per la loro mancata compilazione o compilazione incompleta o infedele. a) 200% della tassa o della maggiore tassa dovuta; b) 75% della maggiore tassa dovuta; c) L ; d) L

6 IMPOSTA COMUNALE PER L ESERCIZIO DI IMPRESE, ARTI E PROFESSIONI a) omessa presentazione denuncia; b) denuncia infedele; c) errori ed omissioni presenti nella denuncia che attengono ad elementi non incidenti sull ammontare dell imposta; d) mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti, ovvero per la mancata restituzione di questionari nei sessanta giorni dalla richiesta o per la loro mancata compilazione o compilazione incompleta o infedele. a) 200% del tributo dovuto con un minimo di L ; b) 75% della maggiore imposta dovuta; c) L ; d) L IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI a) omessa presentazione della dichiarazione o denuncia; b) dichiarazione o denuncia infedele; c) errori od omissioni presenti nella dichiarazione o denuncia che attengono ad elementi non incidenti sull ammontare dell imposta; d) mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti ovvero per la mancata restituzione di questionari nei sessanta giorni dalla richiesta o per la loro mancata compilazione incompleta o infedele. a) 200% del tributo dovuto con un minimo di L ; b) 75% della maggiore imposta dovuta; c) L ; d) L

7 4) di adottare per il caso di concorso di violazioni e di violazioni continuate, i seguenti criteri per l applicazione delle sanzioni e la determinazione del loro ammontare: a) se le disposizioni violate ovvero se le violazioni della medesima disposizione sono più di due, si applica la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata del doppio, mentre se le disposizioni violate e le violazioni commesse sono in numero di due, la sanzione è aumentata del cinquanta per cento; b) se le violazioni di cui sopra si rilevano ai fini di più tributi, si applica, quale sanzione cui riferire l aumento, quella più grave aumentata del terzo; c) nel caso che le violazioni in parola riguardino periodi di imposta diversi, la sanzione base viene aumentata del doppio se i periodi di imposta sono in numero di due e nella misura del triplo se i periodi di imposta sono più di due. 5) Di stabilire che, in caso di recidiva, prevista dal comma 3 dell art. 7 del D. Lgs. 472/97, la sanzione viene aumentata della metà. 6) Di stabilire, in relazione al disposto del comma 4 dell art. 7 del più volte citato D. Lgs. 472, che ricorre sproporzione tra entità del tributo e la sanzione allorché l ammontare della sanzione stessa è superiore al triplo del tributo dovuto. In tal caso la sanzione viene ridotta a tale misura (triplo del tributo). 7) Di determinare, in applicazione dei criteri espressi in premessa, le seguenti misure delle sanzioni per le violazioni alle disposizioni regolamentari riguardanti l effettuazione della pubblicità: A) Pubblicità abusiva 1 - pubblicità ordinaria, ivi comprese le affissioni dirette su impianti privati: Fino a 10 mq. L oltre 10 mq. L pubblicità luminosa od illuminata: Fino a 10 mq. L oltre 10 mq. L proiezioni e pannelli luminosi: Fino a 10 mq. L oltre 10 mq. L striscioni pubblicitari e simili: Fino a 5 mq. L oltre 5 mq. L pubblicità ambulante: Per ogni giorno o frazione di giorno L pubblicità sonora da posti fissi: L

8 7 - pubblicità con veicoli adibiti ai trasporti dell azienda: per ogni veicolo di portata inferiore a q.li 30 (per anno o frazione) L per ogni veicolo di portata superiore a q.li 30 (per anno o frazione) L per pubblicità con aeromobili : L B) Affissioni non autorizzate su impianti destinati alle pubbliche affissioni o in superfici sulle quali l affissione non è comunque consentita, escluse le affissioni dirette su impianti di proprietà privata di cui alla precedente lett. A) - per ogni infrazione fino ad un massimo di 50 fogli: L per un numero superiore a 50 fogli: L

9 Di identificare responsabile del procedimento relativo al presente atto il/la Sig: (Capo II della legge 7 agosto 1990, n. 241) Il presente verbale, salva l ulteriore lettura e sua definitiva approvazione nella prossima seduta, viene sottoscritto come segue: IL PRESIDENTE. Il Segretario Comunale Il Consigliere Dr. Angelo Gregori.. Il sottoscritto, visti gli atti d ufficio, ATTESTA - che la presente deliberazione; E stata affissa all albo pretorio comunale il giorno.. per rimanervi per quindici giorni consecutivi (art. 47, comma 1, legge n. 142/1990); E stata trasmessa al competente organo di controllo con lettera n.,, in data.. : in quanto trattasi di materia prevista dall art. 17, comma 33, della legge n. 127/1997: per iniziativa della giunta Comunale (art. 17, comma 34, legge n. 127/19987); a richiesta dei signori consiglieri (art. 17, commi 38 e 39 legge n. 127/1997). Dalla Residenza comunale, lì... Il sottoscritto, visti gli atti d ufficio, Timbro Il Segretario comunale Angelo Gregori ATTESTA - che la presente deliberazione: E divenuta esecutiva il giorno : decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (art. 47, comma 2, legge n. 142/90); decorsi 30 giorni dalla trasmissione dell atto all organo di controllo (art. 17, comma 40, legge n. 127/97); essendo stati trasmessi in data, i chiarimenti richiesti dal Co.Re.Co. in data.., (art. 17, comma 42, legge n. 127/97); senza che sia stata comunicata l adozione di provvedimento di annullamento; avendo l organo di controllo, con lettera n.., in data.., comunicato di non aver riscontrato vizi di legittimità (art. 17, comma 40, legge n. 127/97); Ha acquistato efficacia, il giorno., avendo il Consiglio confermato l atto con deliberazione n., in data.., (art. 17, comma 39, legge n. 127/97); E stata affissa all albo pretorio comunale, come prescritto dall art. 47, comma 1, legge 142/90, per quindici giorni consecutivi dal.. al. Dalla Residenza comunale, lì. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

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