Report Corso Interregionale SIDO della Calabria-Sicilia: La gestione dell'ancoraggio nella tecnica MBT

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Flaviana Castaldo
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Report Corso Interregionale SIDO della Calabria-Sicilia: La gestione dell'ancoraggio nella tecnica MBT Lo scorso week-end, venerdì 6 e sabato 7 ottobre si è svolto il Corso Interregionale della

Il corso, primo a Reggio Calabria organizzato dalla SIDO, ha visto una nutrita partecipazione di Soci SIDO e non (oltre 150 partecipanti), provenienti sia dalla macroarea di riferimento che da

1 Report Corso Interregionale SIDO della Calabria-Sicilia: La gestione dell'ancoraggio nella tecnica MBT Lo scorso week-end, venerdì 6 e sabato 7 ottobre si è svolto il Corso Interregionale della Macroarea Calabria-Sicilia per il II semestre del 2006 dal titolo: La gestione degli ancoraggi nella chiusura degli spazi in ortodonzia. Pareri a confronto. Il corso, primo a Reggio Calabria organizzato dalla SIDO, ha visto una nutrita partecipazione di Soci SIDO e non (oltre 150 partecipanti), provenienti sia dalla macroarea di riferimento che da regioni limitrofe, quali Puglia, Basilicata e Campania. Lo spirito a pieno rispettato con cui è stato concepito l incontro è stato quello di poter offrire il contributo scientifico e clinico di sei eminenti relatori che si confrontassero su un argomento di strategica importanza per la clinica quotidiana e che rappresenta una delle chiavi di volta per il raggiungimento dell eccellenza dei nostri casi clinici. Un doveroso ringraziamento va rivolto nei confronti della Provincia di Reggio Calabria che ha contribuito in maniera più che fattiva alla realizzazione dell evento organizzandolo di concerto alla coordinatrice per la Calabria, Dr Roberta Silva, sostenendolo economicamente e concedendo la prestigiosa Sala congressuale di Palazzo Foti, sito in Piazza Italia, al centro della nostra splendida città, città che rappresenta, anche per ragioni di carattere geografico, un naturale ponte tra la Calabria e la Sicilia offrendo uno straordinario scenario sullo Stretto. L apertura dei lavori è avvenuta con l intervento del Dr Laganà, che ha affermato con vigore la volontà dell Amministrazione Provinciale di essere vicina e sostenere sempre più spesso la realizzazione di eventi formativi di così alto livello culturale. Si sono poi succeduti gli intervenuti dei rappresentanti di tutti gli Enti politico-amministrativi, universitari, istituzionali della professione e le organizzazioni sindacali che hanno offerto il loro Alto Patrocinio alla manifestazione: l Assessore Antonio Caridi che ha portato i saluti della Regione Calabria e del

mattinata di venerdì in qualità di Presidente di Sessione, il Prof.

Odontoiatri dell Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria, il Dr Battista Cimino, Presidente dell AIO Calabria e il Dr Massimo D Agostino, Presidente della

Il primo relatore è stato il Dr Sergio Paduano, Ricercatore presso l Università di Catanzaro, che dopo aver sottolineato l importanza di una diagnosi estetica nella pianificazione di un trattamento

2 Comune di Reggio Calabria, il l Prof. Mario Giudice, docente di Chirurgia Maxillo- Facciale dela Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, che ha dato inizio ai lavori scientifici della mattinata di venerdì in qualità di Presidente di Sessione, il Prof. Giancarlo Cordasco, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria dell Università di Messina e docente di Ortodonzia, il Dr Filippo Frattima, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri dell Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria, il Dr Battista Cimino, Presidente dell AIO Calabria e il Dr Massimo D Agostino, Presidente della Sezione ANDI di Reggio Calabria. Il primo relatore è stato il Dr Sergio Paduano, Ricercatore presso l Università di Catanzaro, che dopo aver sottolineato l importanza di una diagnosi estetica nella pianificazione di un trattamento ortodontico, ha dimostrato clinicamente con una messe di eccellenti casi che gli obiettivi esteticofunzionali in ortodonzia si possono ottenere grazie all impiego di molteplici tecniche purchè si sappia gestire l ancoraggio sagittale e verticale. Il controllo dell ancoraggio e la conoscenza della biomeccanica consentono di trattare con successo casi di II classe considerati particolarmente difficili. Il Dr Davide Mirabella, Consigliere Culturale del Precedente Consiglio Direttivo SIDO, ha poi descritto i molteplici dispositivi della tecnica MBT atti al controllo dell ancoraggio passando dalla prescrizione di un diverso tip, al laceback, al tieback, ai dispositivi intra ed extra-orali, per finire all ancoraggio scheletrico ottenuto dall applicazione delle microviti sulle quali è possibile inserire direttamente il laceback. La vastità di scelta tra i vari dispositivi combinata alla conoscenza

della biomeccanica e soprattutto ad una adeguata diagnosi permettono di risolvere positivamente i casi di II classe. La sessione pomeridiana è stata presieduta dal Prof.

3 della biomeccanica e soprattutto ad una adeguata diagnosi permettono di risolvere positivamente i casi di II classe. La sessione pomeridiana è stata presieduta dal Prof. Francesco De Ponte, docente di Chirurgia Maxillo-Facciale presso l Università di Messina, che alla sua notevole esperienza in ambito chirurgico unisce anche una formazione odontoiatrica proveniente dal conseguimento della Laurea in Odontoiatria. L utilizzo degli ancoraggi non convenzionali ha rappresentato il perno della relazione del Dr Aldo Giancotti, ricercatore dell Università degli Studi di Roma Tor Vergata, unico fra i relatori ad essere calabrese di nascita come lui stesso ha tenuto a precisare. L ancoraggio scheletrico costituisce un sistema non convenzionale e rappresenta il superamento dei limiti che talvolta presentano i sistemi di ancoraggio tradizionale nell efficienza biomeccanica, nella predicibilità e soprattutto ove si confidi nella collaborazione da parte del paziente nell utilizzo di dispositivi extraorali. Le indicazioni all utilizzo delle miniviti sono, a giudizio del relatore, l insufficiente supporto dentale per un ancoraggio convenzionale o condizioni biomeccaniche difficili da gestire con i sistemi tradizionali. Quindi il Dr Riccardo Numera ha relazionato in merito al movimento dentale ortodontico nelle meccaniche low friction sottolineando come tutte le meccaniche ortodontiche che generano frizioni necessitano dell aplicazione di forze maggiori di quelle generate dalla frizione stessa e che la letteratura internazionale concorda nell uso di forze leggere quale strumento essenziale nella

Un piacevole fuori programma è stato quello offerto dal Dr Salvatore Calderone, uno dei quattro coordinatori regionali della Macroarea Calabria-Sicilia, decano della ortodonzia italiana e della SIDO,

4 gestione dell ancoraggio e nel prevenire il riassorbimento radicolare. Uno studio sperimentale presentato dal relatore dimostra come le frizioni sono di minor entità con attacchi non convenzionali, tipo quelli low friction e self-ligating. Un piacevole fuori programma è stato quello offerto dal Dr Salvatore Calderone, uno dei quattro coordinatori regionali della Macroarea Calabria-Sicilia, decano della ortodonzia italiana e della SIDO, che dall alto della sua molteplice esperienza, della sua sempre fervida passione ortodontica e con il suo coinvolgente modo di comunicare ci ha offerto dei messaggi rivolti particolarmente ai più giovani di fondamentale importanza, in particolare come sia prevalente un corretto approccio diagnostico rispetto alla scelta di una tecnica piuttosto che un altra. Avvalendosi della presentazione di casi clinici condotti con estremo rigore e competenza, ha illustrato i principi di base della filosofia di Tweed-Merrifield che si pone come obiettivo quello di ottenere il massimo della capacità funzionale, della stabilità e dell estetica nel rispetto della salute dei denti, del parodonto e delle ATM. La necessità di riposizionare l incisivo inferiore sull osso basale fissa il limite anteriore della dentatura condizionando le scelte terapeutiche in senso estrattivo e non. La gestione dell ancoraggio prevede una preparazione sequenziale e soprattutto l uso di dispositivi extra-orali di forze direzionali. I lavori della giornata di sabato si sono aperti con la Presidenza di sessione dei Dr Calderone e Picara, anch egli coordinatore regionale. La prima relazione è stata quella del Dr Giuseppe Fiorentino, Presidente della SIBOS, che partendo da un escursus storico della tecnica dell arco segmentato ne ha presentato brillantemente gli obiettivi e i vantaggi. La tecnica dell arco segmentato prevede l uso di un apparecchio modulare con sistemi non frizionanti e l impiego di forze che possono essere facilmente calcolate e modulate. La possibilità di neutralizzare gli effetti collaterali, di effettuare movimenti corporei e di applicare forze che passino per il CR, rendono tale tecnica indicata in molteplici casi: laddove sia necessario un ancoraggio assoluto di alcuni settori dentali, dove sia richiesto un movimento dentario ben definito di un dente o di un gruppo di denti, in casi di movimenti dentari asimmetrici, laddove sia necessario un importante controllo delle forze verticali oppure in pazienti con ridotto supporto

parodontale. Tutte queste evenienze cliniche sono state illustrate attraverso la presentazione di complessi casi clinici abilmente descritti anche negli aspetti biomeccanici.

Questa tecnica ribadisce l importanza di utilizzare forze leggere per gli spostamenti dentali e l uso di fonti di ancoraggio quali quelli intraorali corticali, i muscolari e gli extra-orali.

5 parodontale. Tutte queste evenienze cliniche sono state illustrate attraverso la presentazione di complessi casi clinici abilmente descritti anche negli aspetti biomeccanici. La relazione conclusiva del Corso è stata quella del Dr Sergio Sambataro, che ci ha descritto con perizia l approccio biomeccanico della tecnica bioprogressiva nell apertura e chiusura degli spazi. Questa tecnica ribadisce l importanza di utilizzare forze leggere per gli spostamenti dentali e l uso di fonti di ancoraggio quali quelli intraorali corticali, i muscolari e gli extra-orali. Una sapiente gestione dell ancoraggio nasce dalla conoscenza del rating scale for roots,ovvero l area espressa in mm 2 delle varie facce delle superfici radicolari dei singoli denti. Degna conclusione dell evento è stata la tavola rotonda magistralmente presieduta dal nostro Presidente, Prof. Alberto Laino che con taglio e piglio quasi giornalistico ha posto a confronto, ma non contrapposto, i pareri dei rappresentanti delle diverse filosofie ortodontiche forniti dal Prof. Giancarlo Cordasco per la biomeccanica afrizionante, dal Dr. Salvatore Calderone per la filosofia di Tweed-Merrifield, dal Dr Davide Mirabella per la tecnica MBT, dalla Prof.ssa Rosalia Leonardi, Responsabile della Macroarea, per la tecnica bioprogressiva, dal Dr Giuseppe Fiorentino per la tecnica dell arco segmentato. I partecipanti al convegno rimasti

6 numerosi fino alla fine hanno potuto apprezzare il dinamico e schietto dibattito sul tema che ha coinvolto tutti i partecipanti alla tavola rotonda. Un doveroso ringraziamento va infine a tutti i gold sponsor intervenuti ed ai numerosi sponsor che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento. Maria Elena Leonardo e Roberta Silva

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