Giunta Regionale della Campania
|
|
- Norberto Filippi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AREA 05 SETTORE 03 Giunta Regionale della Campania Area Generale di Coordinamento Ecologia, Tutela dell Ambiente, C.I.A. e Protezione Civile Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Napoli, lì Centro Direzionale Torre C Napoli Al All Presidente della Giunta Regionale della Campania On. Antonio Bassolino Assessore delegato alla Protezione Civile Prof. Walter Ganapini LORO SEDI Oggetto: Appunto sull evento meteorologico nei giorni 08, 09 e 10 gennaio 2010 in Campania e sulla situazione idrogeologica determinatasi. Al fine di fornire alle SS. LL. il quadro informativo dell evento riferito in oggetto, si riportano, di seguito, i principali elementi descrittivi dei fenomeni idrometeorologici occorsi in Campania, nonché quelli inerenti agli effetti al suolo e alle conseguenti criticità idrogeologiche determinatesi, rinviando, per ogni aspetto di dettaglio, al predisponendo rapporto d evento, di cui si assicura la tempestiva trasmissione a redazione ultimata. Nei giorni 08, 09 e 10 gennaio 2010, l Italia è stata interessata da una vasta saccatura, estesa dalla Scandinavia al Mediterraneo centro-occidentale, alimentata da aria fredda ed associata ad un profondo minimo barico al suolo. Entrambe le strutture sono chiaramente visibili rispettivamente in figura 1 ed in figura 2. Tale situazione ha determinato sulla penisola condizioni generalizzate di tempo instabile e perturbato. In particolare, sulla Campania, sono state richiamate correnti caldo-umide al suolo che, scontrandosi con l aria fredda presente negli alti strati dell atmosfera, hanno causato precipitazioni diffuse, a locale carattere di rovescio e temporale, anche di forte intensità. La mappa delle scariche elettriche rilevate dalle 00:00UTC alle 23:59UTC del 09 gennaio 2010, in figura 3, conferma il carattere temporalesco delle precipitazioni osservate. Nella giornata di domenica, 10 gennaio, il minimo al suolo si è spostato verso levante, come evidente dalla figura 4, favorendo una graduale attenuazione dei fenomeni.
2 Figura 1: Mappa di analisi dell altezza di geopotenziale e temperatura a 500hPa alle 12UTC del 08 gennaio Figura 3: Mappa delle scariche elettriche rilevate dalle 00:00UTC alle 23:59UTC del 09 gennaio Figura 2: Mappa di analisi della pressione al suolo alle 12UTC del 08 gennaio Figura 4: Mappa di analisi della pressione al suolo alle 12UTC del 10 gennaio Sulla scorta del quadro previsionale disponibile già il 07 gennaio 2010, il Centro Funzionale della Protezione Civile Regionale, individuato, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 299 del 30 giugno 2005, quale Centro Funzionale Decentrato della Campania, ai sensi e per gli effetti della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 e s.m.i., e riconosciuto attivo e operativo dal Dipartimento della Protezione Civile con decorrenza 01 settembre 2005, ha emesso il bollettino meteorologico regionale e a seguire gli avvisi di avverse condizioni meteo e di criticità per il giorno 08 gennaio Il giorno 08 e 09 gennaio il Centro Funzionale ha emesso nuovi avvisi, estendendo le condizioni meteo avverse e di criticità fino alle ore 20:00 del giorno 10 gennaio In particolare sono stati emessi i seguenti AVVISI DI CRITICITÀ IDROGEOLOGICA ED IDRAULICA: 1) 07 gennaio 2010 ore 12:30 con validità dalle ore 08:00 del 08 gennaio 2010 e validità 24 ore CRITICITÀ MODERATA per rischio IDROLOGICO LOCALIZZATO sulle Pag. 2 di 6
3 zone di allerta 1, 3, 5, 6 e 8; CRITICITÀ ORDINARIA per rischio IDROLOGICO LOCALIZZATO sulle zone di allerta 2, 4 e 7. 2) 08 gennaio 2010 ore 12:30 con validità dalle 08:00 del 09 gennaio 2010 e validità 24 ore: CRITICITÀ MODERATA per rischio IDROLOGICO LOCALIZZATO sulle zone di allerta 1, 3, 5, 6 e 8; CRITICITÀ ORDINARIA per rischio IDROLOGICO LOCALIZZATO sulle zone di allerta 2, 4 e 7. 3) 09 gennaio 2010 ore 12:00 con validità dalle 20:00 del 09 gennaio 2010 e validità 24 ore: CRITICITÀ MODERATA per rischio IDROLOGICO LOCALIZZATO su TUTTE le zone di allerta; CRITICITÀ MODERATA per rischio IDRAULICO LOCALIZZATO e DIFFUSO su TUTTE le zone di allerta. La decisione operativa circa la necessità di emettere avvisi di criticità per rischio idraulico ed idrogeologico è stata anche presa in conseguenza della notevole piovosità del periodo settembre-dicembre che ha interessato soprattutto per la fascia costiera della Regione Campania. La Tabella 1 illustra i valori cumulati di precipitazione registrati nei mesi settembredicembre 2009 presso alcune stazioni, rapportati ai valori medi stimati sulla base dei dati pubblicati sugli Annali del SIMN rilevati presso stazioni meccaniche prossime a quelle automatiche oggi funzionanti. Come si può notare, presso alcune stazioni, in particolare quelle delle isole e della penisola amalfitana, i valori di pioggia del periodo settembre-dicembre 2009 risultano superiori ai rispettivi valori medi di oltre il 50%. In queste condizioni, i campi di precipitazioni persistenti previsti dai modelli meteorologici per i giorni 08, 09 e 10 risultavano particolarmente temibili per le possibilità di innesco di movimenti franosi nonché di eventi di piena lungo i corsi d acqua principali. Tabella 1. Raffronto della precipitazione cumulata osservata in alcune stazioni nel periodo settembre dicembre 2009 rispetto ai rispettivi valori medi. Stazione Provincia N. anni di osservazione A) Media set-dic B) set dic 2009 Rapporto B/A Salerno Genio Civile SA Capri NA Ischia NA Massa Lubrense NA Maiori SA Ravello SA Conseguentemente, presso la Sala Operativa Regionale Unificata, a partire dalle ore 08:00 dell 08 gennaio 2010 è stato attivato lo stato di presidio, con monitoraggio in continuo dell evoluzione delle precipitazioni ed eventuale attivazione delle fasi di allerta previste nel caso Pag. 3 di 6
4 di valori osservati superiori alle soglie prefissate nell ambito delle pianificazioni di emergenza per il rischio idrogeologico vigenti sul territorio regionale. I suddetti atti sono stati diffusi dal Centro Funzionale Regionale nel contesto istituzionale operativo definito dalla citata Direttiva e adottato, ai fini di protezione civile, per la gestione del sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico e idraulico. A fronte di tali atti, il Settore di Protezione Civile, attraverso la Sala Operativa Regionale Unificata, ha provveduto all attivazione delle procedure adottate ai fini della gestione del sistema di allertamento regionale, definite e adottate con il citato D.P.G.R.C., assicurando lo svolgimento delle attività previste, con modalità H24, ai fini, fra l altro, della sorveglianza idrometeorologica, della tempestiva diffusione degli allarmi e del concorso, con le altre componenti del sistema regionale di protezione civile, alle operazioni di primo contrasto degli effetti al suolo e di soccorso alle popolazioni. In relazione all analisi idrologica dell evento, v è da segnalare che le altezze massime di pioggia registrate sono state critiche per intervalli temporali da 48 a 72 ore. Per questi intervalli di durata, in alcune stazioni sono stati raggiunti i valori di soglia di preallarme. Le precipitazioni osservate sono state particolarmente significative sulle pendici dei Monti Picentini, del Partenio e sui versanti dei Lattari che si affacciano sulla Piana di Sarno. Dal punto di vista idrografico i bacini interessati dalle altezze di pioggia più significative sono stati i bacini del Sarno e del T. Solofrana in particolare, nonché dell Alto Calore Irpino (a monte di Montella) e dell Alto Sele. Dal punto di vista amministrativo, i comuni più colpiti sono stai quelli ricadenti nella provincia di Avellino e nella zona settentrionale della Provincia di Salerno. La Tabella 2 riporta i valori di pioggia cumulati in 72 ore rilevati presso le stazioni in telemisura del Centro Funzionale. I dati sono ordinati per colonna, in senso decrescente. In termini di deflussi superficiali, le precipitazioni verificatesi nei primi tre giorni in esame hanno determinato un progressivo innalzamento dei livelli idrometrici nei succitati bacini idrografici. In termini di analisi e valutazione degli effetti al suolo, il quadro meteoidrologico sopra illustrato non ha determinato conseguenze e/o danni di rilievo nei territori dei comuni della Campania. Allagamenti sono stati registrati nel Sarno e del Sele a monte di Altavilla Irpina. Tabella 2. Valori di pioggia cumulati registrati nei giorni 08,09 e 10 gennaio. Cod. Nome Stazione Prov Pioggia (mm) Cod. Nome Stazione Prov Pioggia (mm) Solofra AV Agerola NA Montella AV Avellino-Genio Civile AV Bagnoli Irpino AV Visciano NA Pietrastornina AV Bellosguardo SA Baronissi SA S.Mauro la Bruca SA Mercogliano AV S.Angelo d'alife CE Mercato S.Severino SA Cetara SA 54.8 Pag. 4 di 6
5 38485 Quindici AV Fornelli IS Corbara-S.Egidio M. SA Sarno SA S.Martino Valle Caudina AV Gioi Cilento SA Cava dei Tirreni SA Boville Ernica FR S.Pietro AV Salerno Genio Civile SA Ponte Camerelle SA Grazzanise CE Caposele AV Persano Sele SA Monteforte Irpino AV Forli' del Sannio IS Lettere NA Sorrento NA Serino AV Arienzo CE Castiglione del Genovesi SA Torraca SA Contursi Meteo SA Quattroventi CE Montemarano AV Ercolano NA Quindici AV Sorgenti Grassano BN Cervinara AV Alvignano CE Pietramelara CE Ponte Venticinque Archi IS Forino AV Melizzano BN Rotondi AV Muro Lucano PZ Pimonte NA Boiara AV Castelluccio SA Amalfi SA Senerchia AV Massa Lubrense NA Gragnano NA S.Felice a Cancello CE Montesano Terme SA Caiazzo CE Piani di Prato SA Sora FR Sanza SA Ponte Valentino BN Pellezzano SA Colle Sannita BN S.Mauro SA Paduli BN Battipaglia SA Ariano Irpino AV Torriello AV Torchiara SA Cologna SA Caserta Vecchia CE Auletta SA Vietri PZ Bracigliano SA Luogosano AV Pontelatone CE Capri NA Altavilla Irpina AV Torre del Greco NA Liberi CE Avigliano PZ Avella AV S.Ambrogio FR Tramonti SA Napoli Capodimonte NA Rofrano SA Isernia IS S.Agata dei Goti BN Castelfranco in Miscano BN Cusano Mutri BN Bella-S.Antonio Casalini PZ Sala Consilina SA Castel Volturno CE Alife CE S.Angelo Theodice FR Roccamonfina CE Ischia NA Sarno SA Cetronico SA Maiori SA Forio NA Pompei NA S.Castrese CE Pontecagnano SA Monte Epomeo NA Ravello SA Napoli Camaldoli NA Ottaviano NA Piano Liguori NA 8.4 Pag. 5 di 6
6 Infine, in relazione al funzionamento complessivo del sistema regionale di protezione civile, si ritiene di poter asseverare l efficace gestione dell evento, sia in termini previsionali che di controllo ed intervento in tempo reale, che ha consentito, soprattutto con riferimento ai casi di superamento dei valori soglia, sia pluviometrici che idrometrici, fissati nel vigente sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile, adottato con il D.P.G.R.C. n. 299/2005, di attivare con tempestività gli stati di attenzione, preallarme e allarme, con immediato coinvolgimento, nella gestione delle criticità, di tutte le componenti del sistema di protezione civile regionale. Rinviando al già preannunciato e predisponendo rapporto d evento per ogni elemento tecnico di dettaglio inerente all analisi meteoidrologica e alle constatazioni degli effetti indotti al suolo, si resta in ogni caso a disposizione per ogni eventuale chiarimento e/o approfondimento che le SS. LL. ritengano di acquisire con immediatezza. Il Dirigente del Servizio 04 (Responsabile CFD Campania) Ing. Mauro Biafore Il Dirigente del Settore ad interim dott. Luigi Rauci Pag. 6 di 6
CFD CAMPANIA CEMEC INTESCAMBIO DIDATI, PRODOTTI ED ELABORAZIONI DICLIMATOLOGIA E METEOROLOGIA AMBIENTALE DELLA CAMPANIA
NAPOLI 22 GIUGNO 2009 CFD CAMPANIA CEMEC INTESCAMBIO DIDATI, PRODOTTI ED ELABORAZIONI DICLIMATOLOGIA E METEOROLOGIA AMBIENTALE DELLA CAMPANIA Ing. Mauro Biafaore - Dott.ssa Francesca Napoli Centro Funzionale
DettagliRapporto d evento 4 5 marzo 2005 nel territorio della Regione Campania
30,0 29,0 28,0 27,0 26,0 25,0 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 18,0 17,0 16,0 15,0 14,0 13,0 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 Stazione pluviometrica in telemisura di Data e ora 250 225
DettagliRapporto d evento 21 e 22 ottobre 2006
CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico e delle frane Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Regione Campania Rapporto
Dettaglimeteorologico Civile sul Territorio Regionee Campania Centro Interventi di Protezione Civile
CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico e delle frane Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Regione Campania Rapportoo
DettagliCENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL OTTOBRE 2015 BACINO DELL'ANIENE. Allertamento del sistema di Protezione Civile Regionale
CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 13-15 OTTOBRE 2015 BACINO DELL'ANIENE Periodo evento 13-15 ottobre 2015. Allertamento del sistema di Protezione Civile Regionale Il giorno 13 ottobre
Dettaglim~tfj ~ / "e- Rete esistente di monitoraggio meteopluvioidrometrico in tempo reale ALLEGATO
Commissario Delegato per gli interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti ad eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della provincia di Salerno
DettagliNuovo Sistema di Allertamento della Regione Emilia-Romagna
Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile Nuovo Sistema di Allertamento della Regione Emilia-Romagna Clarissa Dondi Astrid Franceschetti Nicola Magagni Luca Muratori Sara Pignone Manuela
DettagliSCHEDA EVENTO PLUVIO 12 maggio 2010
INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Centro Funzionale Decentrato SCHEDA EVENTO PLUVIO 12 maggio 2010 SITUAZIONE GENERALE Da vari giorni persistono impulsi umidi sud-occidentali associati ad un ampia depressione
DettagliDALLA PREVISIONE METEOROLOGICA ALLA GESTIONE DELL ALLERTA METEO
DALLA PREVISIONE METEOROLOGICA ALLA GESTIONE DELL ALLERTA METEO Servizio Idrologico Regionale Centro Funzionale della Regione Toscana Alessandro Santucci GIORNATA DI FORMAZIONE IN PROTEZIONE CIVILE Gaiole
DettagliL evento meteo e gli effetti al suolo
REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile EVENTI IDROMETEREOLOGICI DEI GIORNI 30-31 OTTOBRE L evento meteo e gli effetti al suolo Traversa fiume Sinni - Rotondella Il Dirigente
DettagliRapporto d evento aprile 2006
25,0 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 18,0 17,0 16,0 15,0 14,0 13,0 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 Stazione pluviometrica meccanica di Data e ora 150 135 120 105 90 75 60 45 30 15
DettagliRapporto dell evento del 7 ottobre 2011 nel territorio della Campania
CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico e delle frane Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Regione Campania Rapporto
DettagliRapporto d evento ottobre 2004 nel territorio della Regione Campania
48 46 44 42 4 38 36 34 32 3 28 26 24 22 2 18 16 14 12 1 8 6 4 2 Data e ora 18 165 15 135 12 15 9 75 6 45 3 15 CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico
DettagliCentro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Normativa di riferimento e iter costitutivo Relatore: dott. Maurizio Mazzonetto La
DettagliRapporto d evento 8 10 novembre 2009
CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico e delle frane Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Regione Campania Rapporto
DettagliAssociazione tra ENTI SI/NO. Ufficio preposto alla Valutazione D.D. d'incidenza. Ufficio Tutela Ambientale del Parco Regionale Dei Monti Picentini
D. D. n. del 17.07.2015, D. D. n. 251 del 01.11.2015, D. D. n. del 18.02.2016,. n. 122 del 31.03.2016, n. del 27.06.2016,. n. 203 del 18.07.2016,. n. 213 del 05.09.2016,. n. 253 del 22.09.2016,. n. 274
DettagliCENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 14 15 OTTOBRE 2014
CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO DEL 14 15 OTTOBRE 2014 Periodo evento di piena Dal 14 al 15 ottobre 2014. Bacini coinvolti Bacini Costieri Nord: Fiora. Allertamento del sistema di Protezione
DettagliMessaggi di ARPAL (Centro Funzionale)
GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO METEO REGIONALE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE In Regione Liguria concorrono al sistema di allartamento meteo due enti: - la REGIONE LIGURIA
DettagliREPORT EVENTI METEO-IDROLOGICI OCCORSI NEL PERIODO 5-19 MARZO 2013 SUL TERRITORIO REGIONALE
Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera
DettagliRELAZIONE EVENTO 10/07/2016
RELAZIONE EVENTO 10/07/2016 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 5. ANALISI DELLE
DettagliLA NUOVA APP OPERATIVA CFR Toscana della REGIONE TOSCANA di supporto al Sistema Regionale di ALLERTAMENTO di cui alla DGRT 395/2015
Firenze 6 dicembre 2016 LA NUOVA APP OPERATIVA CFR Toscana della REGIONE TOSCANA di supporto al Sistema di ALLERTAMENTO di cui alla DGRT 395/2015 DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE SETTORE
DettagliCENTRO FUNZIONALE REGIONALE
REGIONE LAZIO Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Ufficio Idrografico e Mareografico - Area 2S/09 CENTRO FUNZIONALE REGIONALE Roma, 23 maggio 2008 RAPPORTO
DettagliCENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO FOSSO SETTEBAGNI DICEMBRE 2008
CENTRO FUNZIONALE REGIONALE RAPPORTO DI EVENTO FOSSO SETTEBAGNI 1012 DICEMBRE 2008 Periodo evento di piena Dal 10 al 12 dicembre 2008. Condizioni meteo di riferimento Dalla mattinata del 10 dicembre l
DettagliREGIONE CAMPANIA RIPARTO DEI FONDI PER LIBRI DI TESTO PER LA SCUOLA DELL'OBBLIGO E PER LA SCUOLA MEDIA SUPERIORE A.S.2014/2015
RIPARTO DEI FONDI PER LIBRI DI TESTO PER LA DELL' E PER LA MEDIA A.S.2014/2015 Acerno SA 91 23 8,008 184,1840 5.350 0 0 8,008 0,0000 0 Agropoli SA 1.156 289 6,321 1826,7690 53.058 1.579 395 6,321 2496,7950
DettagliMESSAGGIO DI ALLERTAMENTO
Mod. M1 REGIONE CALABRIA Settore Protezione Civile Sala Operativa Regionale MESSAGGIO DI ALLERTAMENTO Catanzaro, 09/10//2015 Prot. N. 297876/Siar PER PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE Per Avviso di Condizioni
DettagliIL MOVIMENTO CINQUE STELLE NELLE PRECEDENTI COMPETIZIONI ELETTORALI
ACERNO 2660 1780 22 89 5 432 296 AGROPOLI 17433 10844 92 333 87 2402 1758 ALBANELLA 5625 3564 70 184 26 786 971 ALFANO 1633 628 11 27 2 87 72 ALTAVILLA SILENTINA 5972 3809 48 160 11 908 578 AMALFI 4906
DettagliACERNO AGROPOLI ALBANELLA ALFANO
ACERNO 9 28 9 27 8 28 9 27 10 30 AGROPOLI 11 33 9 27 10 30 9 27 10 30 ALBANELLA 10 30 8 28 10 30 10 30 10 30 ALFANO 10 30 10 26 - - 10 30 10 30 ALTAVILLA SILENTINA 10 30 9 27 10 30 10 30 AMALFI 1 zona
DettagliIl geologo professionista. nelle attività di Protezione Civile
19 20 Giugno 2014 Il geologo professionista Corso di Secondo Livello nelle attività di Protezione Civile Tipologie di eventi Ai fini delle attività di Protezione Civile, gli eventi sono distinti in tre
DettagliIl Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri
Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri Il Sistema di Allertamento Nazionale 2 Sarno 98 Soverato 2000 Direttiva 27.02.2004 Legge 100 2012 Centro Funzionale
DettagliGESTIONE DEL CONSEGUENTE AI. da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto
GESTIONE DEL RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO CONSEGUENTE AI TEMPORALI FORTI da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto Giugno 2016 Dott. Vincenzo Sparacino LA SCALETTA Iter costitutivo CFD Veneto
DettagliSCHEDA EVENTO PLUVIO : e 17 Giugno 2010
INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Centro Funzionale Decentrato SCHEDA EVENTO PLUVIO : 15-16 e 17 Giugno 21 Situazione generale Nei giorni 15 e 16 correnti dai quadranti meridionali, associate all avvicinamento
DettagliREPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 23 e 24 APRILE 2016
Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera
DettagliREPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 4 e 5 FEBBRAIO 2017
Regione Toscana Settore Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera G.R.
DettagliAnalisi meteorologica mensile. agosto agosto 2017 Lago di Calaita (Efisio Siddi)
r Analisi meteorologica mensile agosto 2017 1 agosto 2017 Lago di Calaita (Efisio Siddi) Agosto 2017 è risultato più caldo della media. Le precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco anche intenso,
DettagliRELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016
RELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 4 5. DATI MEDI
DettagliIL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVISIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO
IL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVISIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO Dott. Roberto Oreficini Rosi http://www.protezionecivile.gov.it/ roberto.oreficini@protezionecivile.it Centro Funzionale
DettagliSecondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: VERONA Bacini idrografici di riferimento: Adige, Fissero Tartaro - Canalbianco
Secondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: VERONA Bacini idrografici di riferimento: Adige, Fissero Tartaro - Canalbianco Le azioni previsionali e di monitoraggio della Protezione
DettagliEventi meteo pluviometrici in Italia negli ultimi 6 mesi: i casi più emblematici. Mario Barbani
Workshop / Delavnica: Evoluzione recente del clima tra Italia settentrionale e Slovenia / Nedavni trendi v ozračju med severno Italijo in Slovenijo Eventi meteo pluviometrici in Italia negli ultimi 6 mesi:
DettagliRAGGRUPPAMENTO FRATERNITÀ LOCALI IN ZONE/DIOCESI
RAGGRUPPAMENTO FRATERNITÀ LOCALI IN ZONE/DIOCESI ZONA DIOCESI ISCHIA ASSISTENZA DIOCESI 1 Ischia OFM Ischia 2 Ischia - Forio OFM Ischia 3 Ischia - Serrara Fontana TOR Ischia ZONA DIOCESI POZZUOLI ASSISTENZA
DettagliREGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile. REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile
REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile EVENTI METEREOLOGICO ED IDRAULICO DEL 22-23 FEBBRAIO NEL TERRITORIO DELLA REGIONE BASILICATA Criticità idraulica connessa all evento
DettagliREPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 30 GENNAIO 01 FEBBRAIO 2014
Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera
DettagliCentro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia
Comuni, Provincia e Prefettura: per un coordinamento di conoscenze, competenze e responsabilità Villa Recalcati Varese 12 settembre 2015 Centro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia Attività
DettagliRapporto dell evento meteorologico dal 29 al 30 luglio 2014
Rapporto dell evento meteorologico dal 29 al 30 luglio 2014 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Area Centro Funzionale e Sala Operativa Previsioni
DettagliProssimo aggiornamento: ogni 12 ore o con frequenza maggiore in caso di necessità
AVVISO di CRITICITÀ LOCALIZZATO n 055 del 29/08/2016 ore 21:00 per rischio IDRAULICO AREA METROPOLITANA MILANESE Criticità ROSSA per rischio idraulico su AREA URBANA MILANESE, BOZZENTE, LURA, GROANE, SEVESO
DettagliMODELLI PREVISIONALI, ALLERTAMENTO, COMUNICAZIONE
PROGETTARE L ASSETTO IDROGEOLOGICO MODELLI PREVISIONALI, ALLERTAMENTO, COMUNICAZIONE Secondo Barbero Torino 13/6/2017 Il sistema di allertamento Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004 e Legge 100/2012 Fase
DettagliBURC n 08 del 04 febbraio 2002
BURC n 08 del 04 febbraio 2002 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 21 dicembre 2001 - Deliberazione n. 6940 - Area Generale di Coordinamento AA.GG. e Personale - Variazione Ordinamento Amministrativo
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 162 del 10/12/2013
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 162 del 10/12/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 novembre 2013, n. 2181 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri - 27 febbraio 2004 e ss.mm.ii
DettagliIl Sistema di protezione civile. Marina Morando Fondazione CIMA
Il Sistema di protezione civile Marina Morando Fondazione CIMA marina.morando@cimafoundation.org La Protezione Civile in pillole 1. IN ITALIA LA PROTEZIONE CIVILE È UNA FUNZIONE, NON UN AMMINISTRAZIONE.
DettagliCODICE NOME Coincidenza o intersecazione della ZPS con altre aree protette COMUNE PR
esterna Parco ZPS-IT8010018 Variconi è parte della Ris. Nat. Foce Volturno-Costa di Licola e del SIC-IT8010028 Castelvolturno CE x ZPS-IT8010030 Le Mortine Capriati a Volturno CE x PR Matese Ciorlano CE
DettagliCOME LEGGERE ED INTERPRETARE I BOLLETTINI DI ALLERTA METEO
COME LEGGERE ED INTERPRETARE I BOLLETTINI DI ALLERTA METEO ESTRATTO DALL ALLEGATO SUB A Al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 299 del 2005 Il Sistema di Allertamento Regionale per il rischio
DettagliAnalisi meteorologica mensile. marzo marzo 2017 Lago di Pian Palù (Efisio Siddi)
r Analisi meteorologica marzo 2017 23 marzo 2017 Lago di Pian Palù (Efisio Siddi) Marzo 2017 è risultato molto più caldo della media, inferiore solo al marzo 2012; le precipitazioni invece sono risultate
DettagliRapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013
Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro
Dettaglie vulnerabile Marche: come controllare un territorio complesso Protezione civile
REGIONE MARCHE Marche: come controllare un territorio complesso e vulnerabile Dal 2005 autonoma nell'emissione degli stati d'allerta, la Regione ha nel Centro Funzionale per la Meteorologia, l Idrologia
DettagliDecreto del Presidente
REGIONE LAZIO Dipartimento Direzione Regionale DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO PROTEZIONE CIVILE Decreto del Presidente N. T00003 del 23/01/2013 Proposta n. 27495 del 31/12/2012 Oggetto: Attivazione
DettagliElenco dei comuni con indicatore 1 (nuova versione del 20/10/06)
Elenco dei comuni con indicatore 1 (nuova versione del 20/10/06) 1 ACERNO SA SI 2 ACERRA NA SI 3 AGEROLA NA SI 4 ALIFE CE SI 5 ALVIGNANO CE SI 6 AMALFI SA SI 7 AQUILONIA AV SI 8 ARIANO IRPINO AV SI 9 ASCEA
DettagliEnte provinciale per il Turismo di Avellino
Ente provinciale per il Turismo di Avellino Corso Vittorio Emanuele, 42 (Palazzo Guido Dorso) Tel. 0825/74695 www.eptavellino.it Codice Fiscale. 80004470649 PC : eptavellino@pec.it Progetto di Eccellenza
DettagliDisciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale
Disciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale 17/07/2008 TESTO 1 Indice Articolo 1 Oggetto del regolamento Articolo 2 Ambito d intervento
DettagliRapporto dell evento meteorologico del 21 aprile 2014
Rapporto dell evento meteorologico del 21 aprile 2014 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro
DettagliRapporto dell evento meteorologico del maggio 2014
Rapporto dell evento meteorologico del 30-31 maggio 2014 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro
DettagliREPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI GENNAIO 2014
Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera
DettagliSETTORE PROTEZIONE CIVILE, PUBBLICA INCOLUMITA' E VOLONTARIATO
COMUNE DI GENOVA ASSESSORATO ALLA CITTA' SICURA 1 Il Piano Comunale di Emergenza Il Piano Comunale di Emergenza del Comune di Genova si articola in: A. Relazione generale B. Schemi operativi per la gestione
DettagliCampagna quinquennale di misura delle portate nei. sezioni idrometriche monitorate, l elaborazione dei
Campagna quinquennale di misura delle portate nei principali i corsi d acqua della Campania, il rilevo delle sezioni idrometriche monitorate, l elaborazione dei dati e la restituzione ione dei risultati
DettagliCorsi di formazione per: ATTIVITÀ DI SALA OPERATIVA DI CENTRO FUNZIONALE REGIONALE (CFR)
Corsi di formazione per: ATTIVITÀ DI SALA OPERATIVA DI CENTRO FUNZIONALE REGIONALE (CFR) ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE DELLE CRITICITA' IDROGEOLOGICHE-IDRAULICHE PER IL CENTRO FUNZIONALE REGIONALE (CFR) 1 19
DettagliRapporto dell evento meteorologico del 15 maggio 2015
Rapporto dell evento meteorologico del 15 maggio 2015 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Area Centro Funzionale e Sala Operativa Previsioni Unità
DettagliIl Servizio Idrologico Regionale. Alessio Turi
Il Servizio Idrologico Regionale Alessio Turi INDICE Storia Attività servizio idrologico Attività CFR GIS e database Conclusioni Storia Con il decreto legge 17 giugno 1917, n. 1055, al fine di provvedere
DettagliREGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile. REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile
REGIONE BASILICATA Dipartimento Presidenza Ufficio Protezione Civile EVENTI METEREOLOGICO ED IDRAULICO DEL 24 MARZO NEL TERRITORIO DELLA REGIONE BASILICATA Evento meteo del Marzo 2015 Il Dirigente dell
DettagliREGIONE MOLISE I Dipartimento della Presidenza della Giunta Regionale Servizio di Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato
Il vasto promontorio di alta pressione, presente sul Mediterraneo centro-occidentale, determina condizioni di generale stabilità su tutto il Paese, ad eccezione dei settori alpini orientali e di confine.
DettagliAnalisi meteorologica mensile. maggio maggio 2017 Ghiacciaio del Mandrone (Efisio Siddi)
r Analisi meteorologica mensile maggio 2017 22 maggio 2017 Ghiacciaio del Mandrone (Efisio Siddi) Maggio 2017 è risultato più caldo e meno piovoso della norma. Dopo un inizio piovoso e fresco, le temperature
DettagliREPORT METEOROLOGICO settembre Per info: Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e
REPORT METEOROLOGICO 9-10 settembre 2017 Per info: previsori@lamma.rete.toscana.it Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale 1 EVENTO TEMPORALESCO DEL 9-10 SETTEMBRE 2017 Sinottica
DettagliLa previsione meteo finalizzata all allertamento per temporali
Il documento previsionale che costituisce il primo anello della catena di allertamento per temporali forti è il Bollettino Meteo Veneto Sono possibili le seguenti Frasi : Previsione di rovesci e temporali
DettagliSERVIZI DI TRASPORTO. Novità. Scegli tu la data e la fascia oraria, del servizio trasporto su appuntamento!
SERVIZI DI TRASPORTO Novità Scegli tu la data e la fascia, del servizio trasporto su appuntamento! I pacchi piatti sono facili da trasportare. Se la tua auto non è abbastanza grande, puoi usufruire delle
DettagliRapporto dell evento meteorologico del maggio 2013
Rapporto dell evento meteorologico del 16-17 maggio 2013 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche Area Centro
DettagliCOMUNE DI RIVALTA DI TORINO. Sistema di allertamento
COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Sistema di allertamento Rev.01-2014 Il sistema di allertamento regionale 1 La gestione delle emergenze ambientali deve essere affrontata sotto due aspetti: previsione e conoscenza
DettagliAnalisi meteorologica mensile. giugno giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi)
r Analisi meteorologica mensile giugno 2017 18 giugno 2017 Torri del Vajolet (Efisio Siddi) Giugno 2017 è risultato in tutte le stazioni più caldo della media, in molte stazioni secondo solo al 2003. Le
DettagliEVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009
EVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009 Relazione a cura di: Area Sala Operativa e Previsioni Meteorologiche Area Centro Funzionale e Reti di Monitoraggio Unità Radar Meteorologia 1 INDICE 1. Analisi sinottica
DettagliAnalisi meteorologica mensile. luglio Lago di Calaita Vanoi (24 luglio 2016) Paolo Trevisan
Analisi meteorologica luglio Lago di Calaita Vanoi (24 luglio ) Paolo Trevisan Luglio è risultato nella norma sia per quanto riguarda le temperature che le precipitazioni. Le temperature sono state in
DettagliAspetti meteorologici a grande scala del mese di maggio 2003
Relazione sulla situazione meteorologica in Emilia Romagna nel periodo aprile giugno 23 Andrea Selvini e Rodica Tomozeiu ARPA, Servizio Meteorologico Regionale Dal punto di vista meteorologico i mesi di
DettagliIL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE COMMISSARIO DI GOVERNO DELEGATO PRESIDIO TERRITORIALE NUCLEO OPERATIVO
Commissariato di Governo per l'emergenza Idrogeologica in Campania - Nucleo Operativo REGIONE CAMPANIA COMMISSARIATO DI GOVERNO (ORDINANZA 2787/98) IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE COMMISSARIO DI GOVERNO
DettagliRELAZIONE EVENTO 19-20/10/2016
RELAZIONE EVENTO 19-1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI MEDI AREALI E MASSIMI PUNTUALI REGISTRATI... 3 5. ANALISI DELLE IMMAGINI
DettagliRISCHIO EVENTI METEO AVVERSI p
CODICE EVENTO ATTESO TIPO EVENTO SCENARIO DI RISCHIO ALLERTAMENTO FASI DI ALLERTAMENTO RISCHIO EVENTI METEO AVVERSI p0301140 p0301041 - TEMPORALI CON FORTI PIOGGE LOCALIZZATE - TEMPORALI CON GRANDINATE
DettagliAnalisi meteorologica della perturbazione del 27 e 28 novembre 2012
30 novembre 2012 Analisi meteorologica della perturbazione del 27 e 28 novembre 2012 Tra la serata di lunedì 26 e mercoledì 28 una perturbazione ha portato precipitazioni diffuse sul territorio trentino
DettagliRELAZIONE EVENTO 04-05/08/2017
RELAZIONE EVENTO 04-05/08/2017 1. Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2. SITUAZIONE GENERALE... 2 3. FENOMENI OSSERVATI... 2 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 5. ANALISI DELLE
DettagliRapporto dell evento meteorologico del agosto 2015
Rapporto dell evento meteorologico del 15-16 agosto 2015 A cura di Unità Radarmeteorologia, Radarpluviometria, Nowcasting e Reti non convenzionali Area Centro Funzionale e Sala Operativa Previsioni Unità
DettagliMese di maggio Andamento meteorologico Sicilia Maggio 2015 Media regionale stazioni SIAS
Bollettino agrometeorologico regionale mensile REGIONE SICILIANA Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca mediterranea Servizio VI - Assistenza Tecnica in Agricoltura Programmazione e Sistemi Informativi
DettagliPrecipitazioni intense del 20 settembre a cura di Andrea Piazza -
Precipitazioni intense del 20 settembre 1999 - a cura di Andrea Piazza - 1. INTRODUZIONE La giornata del 20 settembre 1999 è stata caratterizzata da precipitazioni intense che hanno interessato l Italia
DettagliSCHEDA EVENTO 30/05/2014
SCHEDA EVENTO Sommario 1 INQUADRAMENTO METEOROLOGICO... 2 2 FENOMENI OSSERVATI... 2 3 DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA... 3 3.1 Precipitazioni accumulate... 3 3.2 Precipitazioni significative
DettagliDirettiva Alluvioni e attività di Protezione Civile
REGIONE TOSCANA - Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Resp. Dr. Antonino Mario Melara Piano di Gestione Alluvioni - Parte A (Protezione e Prevenzione) Mappe di pericolosità e rischio, interventi
DettagliN. POS. PRO LOCO COMUNE
SA 1 PRO ACERNO ACERNO SA 2 PRO AGROPOLI TURISTICA AGROPOLI SA 3 ALBANELLA ALBANELLA SA 4 ALTAVILLA SILENTINA ALTAVILLA SILENTINA SA 5 ANGRI ANGRI SA 6 AQUARA AQUARA SA 7 PRO LOCO DEL COMUNE DI ASCEA ASCEA
DettagliREPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEL GIORNO 7 NOVEMBRE 2011
Regione Toscana Servizio Idrologico Regionale CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA DL 11/07/1998, n. 180; Legge 3/08/1998, n. 267; DPCM del 15/12/1998 Delibera G.R. n. 1003 del 10/09/2001; Delibera
DettagliSecondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: BELLUNO / TREVISO Bacini di riferimento: Piave, Sile, Pianura tra Livenza e Piave
Secondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: BELLUNO / TREVISO Bacini di riferimento: Piave, Sile, Pianura tra Livenza e Piave Le azioni previsionali e di monitoraggio della Protezione
DettagliQualifica di precedenza. Sistema di trasmissione Telex Fono Corr. Fax 10:45
Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile U.O.D. 06 - Emergenza e Post-Emergenza Sala Operativa Regionale Centro Situazioni soru@pec.regione.campania.it
DettagliDott.ssa Gabriella Speranza. Ancona, 11 dicembre 2015
Dott.ssa Gabriella Speranza Ancona, 11 dicembre 2015 Il sistema di allerta nazionale consiste in: -FASE PREVISIONALE, costituita dalla valutazione della situazione meteorologica e idro-geologica attesa,
DettagliPeriodico informativo del Dipartimento della Protezione Civile. Numero 16
Periodico informativo del Dipartimento della Protezione Civile Numero 16 Esaro 99 Il territorio di Crotone è stato spesso colpito da eventi alluvionali che hanno causato lo straripamento di corsi d acqua,
DettagliRepertorio aereofotografico. Repertorio aereofotografico
Repertorio aereofotografico Gennaio 2014 1 Repertorio aereofotografico Il repertorio comprende foto aeree storiche, acquisite dall IGM e dall Aereofototeca Nazionale con diritto d uso a scopo di studio,
DettagliN. POS. PRO LOCO COMUNE
SA 1 ACERNO ACERNO SA 2 AGROPOLI TURISTICA AGROPOLI SA 3 ALBANELLA ALBANELLA SA 4 ALTAVILLA SILENTINA ALTAVILLA SILENTINA SA 5 ANGRI ANGRI SA 6 AQUARA AQUARA SA 7 ASCEA MARINA ASCEA SA 8 ATHENA NOVA ATENA
DettagliINFORMATIVA N. 169/2014 emissione del 15/08/2014
INFORMATIVA N. 169/2014 emissione del 15/08/2014 VISTA la Direttiva Presidente Consiglio dei Ministri 01/7/2011 recante 'Direttiva in materia di lotta attiva agli incendi boschivi' pubblicata nella G.U.
DettagliLIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA
zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali
DettagliLA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA PROVINCIALE
LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA PROVINCIALE Gian Pietro Visconti Provincia di Lecco 6 maggio 2010 1 COMPETENZE di PIANIFICAZIONE e PROGRAMMAZIONE La vigente normativa assegna alla Provincia Compiti precisi.
Dettagli10.1 Evento meteo, idrogeologico e idraulico: procedure operative standard
10.1 Evento meteo, idrogeologico e idraulico: procedure operative standard ATTENZIONE Evento meteo idrogeologico, idraulico, idrogeologico per forti temporali Avviso di criticità idrogeologica e idraulica
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Oggetto: Approvazione del quinto ed urgente piano stralcio di interventi. VISTO: a) l art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; b) il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre
Dettagli