Regione Autonoma Della Sardegna Assessorato Dei Lavori Pubblici

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1 Regione Autonoma Della Sardegna Assessorato Dei Lavori Pubblici Prot. N , Cagliari 4 luglio 2003 Oggetto: Circolare esplicativa D.P.G.R. n. 53 del 30 aprile 2003 recante: L.R n articolo 12 - Aggiornamento limiti di importo determinanti la competenza per valore sulle opere pubbliche. Coordinamento degli articoli 11, 16, 18 della L.R. n. 24/87 con i nuovi limiti di importo ai fini dell approvazione dei progetti di OO.PP. Competenza del Comitato Tecnico-Amministrativo Regionale e dei Comitati Tecnici-Amministrativi Provinciali. A TUTTI GLI ENTI ED UFFICI INTERESSATI LORO SEDI Si rammenta che la Legge Regionale 22 aprile 1987, n. 24 disciplina le procedure di attuazione e di programmazione delle opere pubbliche finanziate, anche parzialmente, dalla Regione e di competenza dell Amministrazione Regionale, degli Enti amministrativi e strumentali della Regione nonché degli Enti locali. In particolare l articolo 11 della citata legge regionale stabilisce le modalità di approvazione dei progetti di opere pubbliche e le relative competenze per valore secondo determinati limiti di importo che sono stati recentemente rivalutati con Decreto del Presidente della Regione n. 53 del 30 aprile 2003 pubblicato sul Bollettino Ufficiale n.14 del 10 maggio Si è ritenuto opportuno procedere ad un aggiornamento dei suddetti importi non tanto per la svalutazione monetaria (quantunque rilevante dal 1998 ad oggi) ma sopratutto per la consapevolezza che le nuove disposizioni di legge in materia di lavori pubblici hanno consentito ai soggetti tecnici delle amministrazioni appaltanti, deputate all'approvazione dei progetti di opere pubbliche, di poter contare, sia per le puntuali responsabilità attribuite ai progettisti, sia per la pluralità delle indicazioni e prescrizioni tecniche previste dall'art. 16 della legge 109/94 e dal regolamento di attuazione (D.P.R. 554/99), su un'accresciuta qualità dei prodotti progettuali. 1

2 Per la corretta applicazione della normativa in esame, si rende opportuno richiamare, ancorché sinteticamente, il quadro delle procedure alle quali è assoggettata l approvazione dei progetti. Come noto, il sistema delle opere pubbliche risulta articolato nelle seguenti due categorie: a) opere finanziate dalla Regione e di competenza della Regione medesima; b) opere finanziate dalla Regione e di competenza degli Enti Pubblici. Alla prima categoria appartengono le opere finanziate dalla Regione e di sua competenza diretta, puntualmente elencate nell'art. 5 della L.R. 24/87, ovvero espressamente indicate da apposite norme regionali. Tali opere, in alcuni casi vengono realizzate in esecuzione diretta (es. opere portuali o edilizia demaniale e patrimoniale); la maggior parte di esse, viene eseguita mediante lo strumento della concessione agli enti locali (comune, provincia, consorzi vari) e agli enti strumentali della Regione. Il relativo finanziamento permane pertanto presso la Regione (appalto diretto) ovvero viene depositato presso appositi conti correnti bancari vincolati, intestati alla Regione, su cui opera il rappresentante legale dell'ente (affidamento in concessione agli Enti e applicazione degli snellimenti procedurali ex L.R. n. 1/75). Alla seconda categoria appartengono le opere finanziate dalla Regione, di interesse degli enti locali ed infraregionali compresi quelli strumentali, eseguite attraverso lo strumento della delega (ex art. 4 L.R. 24/87) che vede il finanziamento entrare a far parte del bilancio dell ente ed essere sottoposto alle procedure ordinarie dello stesso ente ed ai vincoli di cui all'art. 10 della richiamata L.R. 24/87. A) OPERE DI COMPETENZA DELLA REGIONE I progetti sono approvati con Determinazione del Dirigente regionale competente previo parere: a) dell Ufficio Tecnico Regionale istruttore, per importi fino a ; b) della competente sezione del C.T.A.R. (Comitato Tecnico Amministrativo Regionale), per importi fino a ; c) da C.T.A.R. a sezioni riunite, negli altri casi. 2

3 B) OPERE DI COMPETENZA DEGLI ENTI I progetti sono approvati direttamente dagli organi collegiali degli Enti nell ambito di rispettiva competenza. L approvazione è subordinata: - al parere dell Ufficio Tecnico dell Ente nei seguenti limiti di importo progettuale: a) per gli Uffici tecnici diretti da un Geometra; b) per gli Uffici tecnici diretti da un Ingegnere o Architetto; c) per i comuni capoluogo di provincia, per l E.R.S.A.T., per l E.S.A.F. e per l E.A.F.; d) per le Amministrazioni provinciali. - al parere del C.T.A.P. (Comitato Tecnico Amministrativo Provinciale) qualora gli importi dei progetti superino i limiti di cui alla lettere a), b), c) e d) che precedono e fino all importo di Sono, altresì, sottoposti al parere del C.T.A.P., nei limiti della propria competenza, i progetti degli Enti non dotati di Ufficio Tecnico. - al parere del C.T.A.R. (sezione competente del Comitato tecnico amministrativo regionale), qualora l importo dei suddetti progetti sia superiore a e fino a ; - al parere del C.T.A.R. (sezioni riunite del Comitato tecnico amministrativo regionale), qualora l importo dei suddetti progetti sia superiore a PERIZIE SUPPLETIVE E DI VARIANTE L approvazione delle perizie suppletive e di variante seguono le stesse modalità previste per l approvazione dei progetti, rientrando, pertanto, nella competenza degli organi consultivi e di amministrazione attiva che sono intervenuti per il progetto principale. Con l occasione si rammenta che ai sensi dell articolo 14, primo comma lett. c) e dell articolo 18, terzo comma lett. b) le perizie suppletive e di variante, relative ai progetti di 3

4 competenza del C.T.A.R. e del C.T.A.P. e che non comportino modifiche sostanziali o spesa superiore al sesto quinto dell importo contrattualmente originario, non devono essere sottoposte ad alcun parere da parte dei stessi organi consultivi. VERTENZE E RISERVE RELATIVE ALL ESECUZIONE DEI LAVORI PUBBLICI La risoluzione delle vertenze o delle riserve è sottoposta al parere: - del C.T.A.R. (art. 16 lett. d) qualora i maggiori compensi richiesti o l esonero di penalità siano di importo superiore a e siano riferiti ad opere appaltate ed eseguite direttamente dalla Regione; - del C.T.A.P. ( art.18 lett. d) qualora i maggiori compensi richiesti o l esonero di penalità siano di importo superiore a e siano riferiti ad opere appaltate ed eseguite a cura degli Enti. Gli "accordi bonari" effettuati tra Amministrazioni aggiudicatrici e gli appaltatori di opere pubbliche secondo le procedure previste dall'art. 31 bis della L. 109/94 e s.m.i. non vengono annoverati tra i procedimenti del contenzioso che devono essere sottoposti al preventivo parere dei Comitati nelle rispettive sedi di competenza. * * * * * Non si procede alla rivalutazione dell'importo contenuto nell'art. 22 della LR. 24/87, in quanto nel nuovo sistema dei lavori pubblici la figura dell'ingegnere Capo è stata sostituita con quella del responsabile del procedimento (L.109/94 e s.m.i.). * * * * * Per effetto degli aggiornamenti dei limiti di valore indicati negli articoli 11, 16 e 18 della L.R. n. 24/87, i progetti di importo superiore a detti limiti che, alla data di pubblicazione nel B.U.R.A.S. ( 10 maggio 2003 n.14 ) del citato D.P.G.R. n. 53 del 30 aprile 2003, non siano stati oggetto di esame da parte degli organi consultivi regionali, devono essere immediatamente restituiti, a cura delle Segreterie dei Comitati tecnici o degli Uffici istruttori, agli Assessorati regionali e agli Enti proponenti per il seguito di competenza. 4

5 Al fine di agevolare la lettura del dispositivo del decreto presidenziale di cui in oggetto, si ritiene utile dare pubblicazione del testo coordinato degli artt. 11, 16 e 18 della L.R. n. 24/87 con gli aggiornamenti operati, oggetto della presente circolare. IL DIRETTORE GENERALE Dott. Ing. Edoardo Balzarini 5

6 Allegato alla circolare n del 4 luglio 2003 Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici L.R. 22 aprile 1987 n Norme di semplificazione e snellimento delle procedure e disposizioni varie in materia di lavori pubblici. Testo coordinato degli artt. 11, 16 e 18 con la L.R. n. 31 del 13 novembre 1998 e con il D.P.G.R. n. 53 del 30 aprile Om issis Art. 11 Modalità di approvazione e esecuzione I progetti delle opere di competenza della Regione sono approvati con determinazione del Dirigente cui compete l assunzione dell impegno e ordinazione della spesa previo parere: a) dell ufficio tecnico regionale istruttore per importi fino a ; b) della competente sezione del Comitato tecnico-amministrativo regionale per importi fino a ; c) del Comitato Tecnico-Amministrativo Regionale negli altri casi. I progetti delle opere pubbliche di competenza degli enti di cui al primo comma dell articolo 1 della presente legge (anche se trattasi di opere finanziate con provvedimento regionale ivi comprese quelle del settore agricolo), sono approvati con deliberazione degli organi collegiali degli enti medesimi nell ambito delle rispettive competenze: tale approvazione fa luogo di ogni istruttoria tecnica dei singoli Assessorati. L approvazione è subordinata all acquisizione del parere del proprio ufficio tecnico quando l importo del progetto non superi i seguenti limiti: a) per gli enti dotati di ufficio tecnico diretto da geometra o da tecnico 6

7 equiparato; b) per gli enti dotati di ufficio tecnico diretto da ingegnere o architetto; c) per i comuni capoluogo di provincia per l Ente regionale di sviluppo e assistenza tecnica in agricoltura (ERSAT), per l Ente acquedotti e fognature (ESAF) e per l Ente autonomo del Flumendosa (EAF); d) per le Amministrazioni provinciali. Quando l ente non disponga di un ufficio tecnico, ovvero se l opera non rientri nelle competenze del dirigente l ufficio tecnico, deve essere acquisito il parere degli organi consultivi regionali nei limiti di importo stabiliti dalla presente legge. L approvazione dei progetti di importo superiore a quello fissato ai commi precedenti e fino all importo di , è subordinata all acquisizione del parere da parte del Comitato tecnico amministrativo provinciale dei lavori pubblici di cui al successivo articolo 18. L approvazione dei progetti di importo superiore a è subordinata all acquisizione del parere da parte del Comitato tecnico amministrativo regionale dei lavori pubblici fino all importo di e del Comitato stesso a sezioni riunite per importi superiori. Omissis Art. 16 Competenza delle Sezioni del Comitato tecnico-amministrativo regionale La 1ª Sezione esprime parere in ordine ai progetti o altri problemi ed affari riguardanti le acque pubbliche, gli impianti e le linee elettriche, le dighe, gli acquedotti e le fognature, le opere idrauliche, marittime e di bonifica. La 2ª Sezione esprime parere in ordine ai progetti o altri problemi ed affari riguardanti l edilizia, la viabilità, le infrastrutture e le opere turistiche, industriali, e sanitarie nonché nelle altre materie non attribuite alla competenza della 1ª sezione. 7

8 Le Sezioni sono competenti a pronunciarsi: a) sui progetti di massima ed esecutivi di importo superiore a , con il criterio della categoria prevalente; b) sulle perizie suppletive e/o di variante relative ai progetti di cui al precedente punto a) che comportino varianti sostanziali o spesa superiore al sesto quinto dell importo contrattuale originario; c) sui criteri di massima da adottare nella compilazione dei progetti delle singole categorie di opere pubbliche di competenza delle Sezioni; d) sulle vertenze relative a lavori pubblici, appaltati ed eseguiti direttamente dall Amministrazione regionale o affidati dalla stessa in concessione, insorte con gli appaltatori sia in corso d opera che in sede di collaudo ovvero per il riconoscimento di maggiore compenso o per esonero di penalità contrattuali, quando ciò che si chiede di abbandonare o pagare sia determinato o determinabile in somma superiore a ; Omissis Art. 18 Comitato tecnico-amministrativo provinciale E istituito, presso l ufficio periferico regionale dell Assessorato dei Lavori Pubblici - Servizio del Genio Civile - il Comitato tecnico-amministrativo provinciale dei lavori pubblici - C.T.A.P.. Il Comitato tecnico-amministrativo provinciale, che è anch esso presieduto dal Direttore Generale dell'assessorato regionale dei Lavori Pubblici o da un suo delegato, si avvale per le sue competenze della struttura periferica della Regione. Il Comitato tecnico-amministrativo provinciale è chiamato a pronunciarsi per le opere degli enti locali della provincia, degli enti di cui all articolo i della legge regionale 23 ottobre 1978, n. 62, operanti nella provincia nonché di tutti gli altri enti, sempre operanti nella provincia, ai quali sono estese le norme di controllo regionale sugli atti degli enti locali secondo le seguenti competenze: 8

9 a) sui progetti di massima ed esecutivi di importo superiore alla competenza dei singoli enti fissata nell articolo 11 e sino all importo di progetto di ; b) sulle perizie suppletive e di variante relative a progetti di cui al precedente punto che comportino varianti sostanziali o spesa superiore al sesto quinto dell importo contrattuale originario; c) sui criteri di massima da adottarsi nella compilazione dei progetti delle singole categorie di opere pubbliche di competenza del Comitato; d) su vertenze relative a lavori pubblici eseguita a cura degli enti locali, insorte con appaltatori sia in corso d opera che in sede di collaudo, ovvero per il riconoscimento di maggiori compensi o per esonero di penalità contrattuali, quando ciò che si chiede di abbandonare o pagare sia determinato o determinabile in somma superiore a ; Omissis 9

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