La Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna. Regione Emilia-Romagna Assessorato Ambiente e sviluppo sostenibile Servizio Parchi e Risorse forestali
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1 La Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna Assessorato Ambiente e sviluppo sostenibile Servizio Parchi e Risorse forestali
2 RETE NATURA 2000 RETE NATURA 2000 Obiettivi Conservazione patrimonio naturalistico di interesse comunitario Habitat Specie animali Specie vegetali Azioni Individuazione SIC e ZPS (perimetrazione, catasto) Definizione quadro conoscitivo (monitoraggio, studi: banche-dati, carta habitat e habitat di specie) Definizione quadro normativo siti Natura 2000 (comunitario, nazionale e regionale) Regolamentazione gestione siti Natura 2000: (misure di conservazione generali e specifiche e piani di gestione: azioni e vincoli) Valutazione di incidenza di piani, progetti e interventi Applicazione strumenti finanziari (Life, Piano Regionale di Sviluppo Rurale, Piano d Azione Ambientale) Attuazione interventi di recupero ambientale Sorveglianza Formazione-Divulgazione (pubblicazioni, sito web, corsi, seminari)
3 RETE NATURA 2000 SITUAZIONE IN REGIONE EMILIA- ROMAGNA
4 L Emilia-Romagna ha una collocazione geografica strategica, sotto il profilo naturalistico, nel panorama italiano. Essa infatti fa da crocevia tra le regioni biogeografiche Alpina, Continentale e Mediterranea. La collocazione biogeografica dell Emilia-Romagna Questa posizione di margine le conferisce una importanza ecologica notevole in quanto per alcune specie, animali e vegetali, l Emilia- Romagna rappresenta la stazione naturalistica più meridionale e per altre quella più settentrionale. Questo vale innanzitutto per la dorsale appenninica ma non solo. Il fatto che la pianura sia stata negli ultimi secoli, di fatto, quasi completamente deforestata non deve tuttavia portare a ritenere che non siano ancora presenti ecosistemi (anche se spesso in forme quasi relitte ) di notevole pregio conservazionistico. Basti pensare all importanza delle zone umide tra le quali, quelle del Delta del Po, sono classificate tra le più importanti d Europa nell elenco delle aree Ramsar.
5 I NUMERI DELLE AREE PROTETTE 13 PARCHI REGIONALI, 2 NAZIONALI 7% 14 RISERVE NATURALI 0.1% 50 AREE DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO RETE NATURA SIC 75 ZPS Totale ettari 50 % all interno di Parchi e Riserve naturali RN Aree protette = 13% superficie regionale
6 INDIVIDUAZIONE SITI Aggiornamento ed Integrazione SIC DGR n del DGR n del DGR n del Aggiornamento ed Integrazione ZPS DGR n del Aggiornamento ed Integrazione SIC e ZPS DGR n. 167 del DGR n. 456 del Aggiornamento ed Integrazione SIC e ZPS DGR n. 869 del
7 Province Rete Natura 2000: ripartizione provinciale SIC ZPS Rete Natura 2000 (SIC + ZPS) Rapporto siti - superficie territorio n. n. n. ha % Piacenza ,5 Parma ,4 Reggio Emilia ,8 Modena ,2 Bologna ,7 Ferrara ,4 Ravenna ,9 Forlì-Cesena ,4 Rimini ,7 TOTALI ,6
8 Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna Situazione nel 2000 Situazione nel 2003 Situazione 2006 Situazione 2008 SITI N. SUPERFICIE SITI N. SUPERFICIE SITI N. SUPERFICIE SITI N. SUPERFICIE % ha ha ha ha SIC SIC SIC SIC ,1% ZPS ZPS ZPS ZPS ,0% TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE ,6% RETE NATURA superfici in ettari SIC ZPS TOTALE
9 FASCE MORFO- ALTIMETRICHE % COSTA 0,14 PIANURA 0,26 COLLINA 0,33 MONTAGNA 0,27 TOTALE 1,00 Contesto morfo-altimetrico delle superfici dei siti Natura 2000 in Emilia- Romagna MONTAGNA COSTA PIANURA COLLINA
10 Uso del suolo nei siti Natura 2000 ZONE UMIDE con acqua corrente e stagnante (inclusi i litorali) PRATERIE E PASCOLI COLTIVI AREE FORESTALI HABITAT ROCCIOSI E AREE SABBIOSE ALTRI (inclusi centri abitati, strade, aree industriali, ecc.) Uso del suolo all'interno dei siti della rete Natura 2000 in Emilia-Romagna HABITAT ROCCIOSI E AREE SABBIOSE 3% AREE FORESTALI 43% ALTRI (inclusi centri abitati, strade, aree industriali etc.) 1% COLTIVI 26% ZONE UMIDE con acqua corrente e stagnante (inclusi i litorali) 19% PRATERIE E PASCOLI 8%
11 SUDDIVISIONE DEGLI HABITAT E DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI DI INTERESSE COMUNITARIO IN EUROPA E IN EMILIA-ROMAGNA UNIONE EUROPEA REGIONE EMILIA- ROMAGNA HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO SPECIE ANIMALI DI INTERESSE COMUNITARIO (esclusi uccelli) UCCELLI DI INTERESSE COMUNITARIO SPECIE VEGETALI DI INTERESSE COMUNITARIO TOTALE SPECIE DI INTERESSE COMUNITARIO (di cui 8 (di cui 2 - prioritarie) prioritarie) (di cui 21 prioritari) (di cui 10 prioritarie) 31% 16% 42% 1% 13%
12 Specie di interesse prioritario Salicornia veneta Primula apennina Pelobates fuscus Rosalia alpina Canis lupus
13 RETE NATURA 2000: Rapporto Siti-Aree protette (ripartizione per provincia) Provincia Terzo Natura argomento 2000 Ripartizione (SIC e ZPS) nel contesto provinciale Natura 2000 per provincia Natura 2000 dentro alle Aree protette (45%) Natura 2000 fuori dalle Aree protette (55%) ha % % ha ha Piacenza ,5% 10,6% Parma ,4% 12,6% Reggio Emilia ,8% 11,4% Modena ,2% 9,7% Bologna ,7% 15,5% Ferrara ,4% 19,9% Ravenna ,9% 7,9% Forlì-Cesena ,4% 11,5% Rimini ,7% 1,0% REGIONE EMILIA-ROMAGNA ,6% 100,0%
14 IL SISTEMA REGIONALE DI TUTELA DEL PATRIMONIO NATURALE (ripartizione per provincia) Provincia Aree protette Natura 2000 fuori dalle Aree protette Territorio regionale tutelato: Aree protette + Rete Natura 2000 ha ha ha % Piacenza % Parma % Reggio Emilia % Modena % Bologna % Ferrara % Ravenna % Forlì-Cesena % Rimini % REGIONE EMILIA-ROMAGNA %
15 IL SISTEMA DELLE AREE PROTETTE Parchi regionali, nazionali e Riserve Parchi regionali 2 Parchi nazionali 14 Riserve
16 Il sistema regionale di tutela del patrimonio naturale in Emilia-Romagna Parchi regionali Parco Parchi nazionali Pre-Parco Riserve naturali regionali Parchi regionali non istituiti Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)
17 La rete Natura 2000 in Emilia-Romagna SIC ZPS SIC=ZPS
18 La Rete Natura 2000 in Italia n siti 20,60% ,00% ,50% TOTALE 11,60% ,10% ,00% Emilia-Romagna 14,10% ,60% ,50% Marche 14,20% ,00% ,60% Umbria 15,60% ,50% ,40% Toscana 15,60% ,40% ,50% Lombardia 15,60% ,60% ,10% Piemonte 16,70% ,60% ,60% Basilicata 19,40% ,80% ,80% Friuli Venezia Giulia 20,30% ,30% ,30% Prov. Bolzano 20,80% ,70% ,40% Calabria 22,00% ,70% ,30% Sardegna 22,00% ,90% ,10% Sicilia 22,50% ,10% ,50% Veneto 24,60% ,00% ,60% Puglia 25,00% ,30% ,00% Lazio 26,60% ,00% ,80% Molise 27,20% ,90% ,60% Liguria 28,00% ,40% ,50% Prov. Trento 29,10% ,70% ,90% Campania 30,30% ,00% ,50% Valle d Aosta 39,10% ,40% ,50% Abruzzo % sup. (ha) % sup. (ha) n siti % sup. (ha) n siti Natura 2000 psic/sic ZPS REGIONE
19 COME RETE NATURA 2000 CONTRIBUISCE ALLA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA? NON SONO SUFFICIENTI I PARCHI E LE RISERVE NATURALI?
20 SITI NATURA 2000 FINALITA CONSERVAZIONE NATURA (habitat e specie, limitatamente a specie/habitat di interesse comunitario) RICERCA EDUCAZIONE AMBIENTALE SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE (prodotti alimentari di qualità, prodotti artigianali tradizionali, ecc.)
21 MODELLO GESTIONALE DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 Limitazione azioni antropiche a carattere intensivo: agricoltura, selvicoltura, zootecnia, pesca, caccia, urbanizzazione, ecc. REGOLAMENTAZIONI/DIVIETI Promozione azioni antropiche a carattere estensivo/compatibile: agricoltura biologica, selvicoltura naturalistica, zootecnica tradizionale, ecc. INCENTIVAZIONI
22 AREE AD ELEVATA BIODIVERSITA (PARCHI, RISERVE, SIC E ZPS) LABORATORI DI SVILUPPO SOSTENIBILE AREE PRIORITARIE NEI FINANZIAMENTI PUBBLICI (PER ATTIVITA COMPATIBILI) AREE A BASSA FISCALITA
23 Società umana CAPACITA DI TUTELARE SPAZI NATURALI ESSENZIALI PER HABITAT/SPECIE CAPACITA DI DETERIORARE SPAZI NATURALI ESSENZIALI PER HABITAT/SPECIE VELOCITA DIVERSE TREND BIODIVERSITA NEGATIVO (+/- VELOCE: pianura/montagna) Count down 2010!
24 GESTIONE DEI SITI NATURA 2000: VIRTUALE O CONCRETA? SITI NATURA 2000 INDIVIDUATI, SENZA MISURE DI CONSERVAZIONE (o con misure di conservazione generiche e non cogenti) E SENZA INCENTIVAZIONI SITI NATURA 2000 INDIVIDUATI, CON MISURE DI CONSERVAZIONE E CON INCENTIVAZIONI DIVULGAZIONE, RICERCHE, EDUCAZIONE AMBIENTALE TUTELA X BIODIVERSITA DIVULGAZIONE, RICERCHE, EDUCAZIONE AMBIENTALE TUTELA BIODIVERSITA
25 QUALE CONTRIBUTO ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA DA PARTE DELLA RETE NATURA 2000 IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA? RADDOPPIO DELLE AREE OGGETTO DI TUTELA: + 50% DEI SITI NATURA 2000 E ESTERNO A PARCHI E RISERVE NATURALI ULTERIORI STRUMENTI DI SELEZIONE DELLE ATTIVITA ANTROPICHE COMPATIBILI: Valutazione di incidenza: Misure di compensazione ULTERIORI MISURE REGOLAMENTARI Misure di conservazione
26 CONSUNTIVO DELLA RETE NATURA 2000 IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA DOPO 10 ANNI? OTTIMISMO O PESSIMISMO? NORMATIVA MISURE DI CONSERVAZIONE ZPS: DGR 1435/06, DM 2007, DGR 1224/08 (contesto nazionale e regionale) MISURE DI CONSERVAZIONE SIC/ZSC:?
27 RETE NATURA 2000 NORMATIVA IN REGIONE EMILIA- ROMAGNA
28 LEGGE REGIONALE N APRILE 2004 Disposizioni in materia ambientale BUR n
29 Gestione dei siti Natura 2000 MISURE DI CONSERVAZIONE (ZPS/ZSC) O DI SALVAGUARDIA (SIC) (obbligatorie) MISURE GENERALI (competenza: Regione) Valide per tutte le ZPS/ZSC/SIC Valide per le ZPS/ZSC/SIC suddivise per 5 tipologie ambientali MISURE SPECIFICHE (competenza: Province/Parchi) Valide per ogni ZPS/ZSC/SIC PIANI DI GESTIONE (non obbligatori) (competenza: Province/Parchi) Validi per ogni ZPS/ZSC/SIC
30 Misure di conservazione delle ZPS (misure di carattere generale: DGR n. 1224/08) Nelle ZPS sono vietati: la realizzazione di nuovi impianti eolici; la realizzazione di nuove linee elettriche di alta e media tensione e la manutenzione straordinaria di quelle esistenti, qualora non si prevedano le opere di prevenzione del rischio di elettrocuzione/collisione; l apertura di nuove cave o l ampliamento di quelle esistenti, ad eccezione di quelle previste negli strumenti di pianificazione vigenti la realizzazione dei nuovi impianti di risalita, degli impianti a fune permanenti e delle nuove piste da sci, ad eccezione di quelli previsti negli strumenti di pianificazione vigenti; l apertura di nuove discariche e degli impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti, ovvero l ampliamento di quelli esistenti, ad eccezione delle discariche di inerti; l eliminazione degli elementi naturali e seminaturali tradizionali degli agroecosistemi; l attività di circolazione motorizzata fuoristrada;
31 l attività venatoria in deroga, di cui alla Direttiva 79/409/CEE, art 9, par. 1, lett. c; l abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Moretta (Aythya fuligula) e Combattente (Philomacus pugnax); l attività di controllo delle popolazioni dei corvidi attraverso la pratica dello sparo al nido; l introduzione di specie animali alloctone in ambienti naturali; i ripopolamenti a scopo venatorio, ad esclusione di quelli realizzati con soggetti appartenenti alle specie autoctone mantenute in purezza e provenienti da allevamenti nazionali, e di quelli effettuati con fauna selvatica proveniente dalle zone di ripopolamento e cattura o dai centri pubblici e privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale insistenti sul medesimo territorio; l apertura e la pre-apertura della stagione venatoria, con l eccezione della caccia di selezione agli ungulati; l'attività venatoria nel mese di gennaio, con l eccezione della caccia da appostamento e d in forma vagante per più di due giornate fisse alla settimana, corrispondenti al giovedì ed alla domenica, ad eccezione della caccia agli ungulati; l utilizzo di munizionamento dei pallini di piombo nelle zone umide, e in un raggio di 150 m; l attività di addestramento di cani da caccia, con o senza sparo, dal 1 febbraio al 1 settembre; la riduzione delle aree precluse all attività venatoria all interno di ogni singola ZPS.
32 MISURE DI CONSERVAZIONE VALIDE PER LE SINGOLE ZPS APPARTENENTI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE AMBIENTALI Nelle ZPS sono vietati: A) - ZPS DI AMBIENTI APERTI l avvicinamento a bassa quota delle pareti rocciose durante il periodo riproduttivo dell avifauna (1 gennaio 10 agosto) l attività di forestazione artificiale di prati, pascoli, incolti, arbusteti e brughiere B) - ZPS DI AMBIENTI FORESTALI l avvicinamento a bassa quota delle pareti rocciose durante il periodo riproduttivo dell avifauna (1 gennaio 10 agosto) il taglio di piante annose e marcescenti l uso di specie alloctone negli interventi di forestazione C) - ZPS DI ACQUE LENTICHE E ZONE COSTIERE le captazioni idriche che comportano il totale prosciugamento degli specchi d acqua la bonifica delle zone umide naturali l eliminazione di isole, barene e dossi esistenti l abbattimento degli anatidi prima del 1 ottobre, ad eccezione del germano l avvicinamento a bassa quota alle zone umide la pulizia meccanica delle spiagge naturali l accesso alle dune naturali al di fuori degli appositi percorsi
33 D) - ZPS DI ACQUE LOTICHE le captazioni idriche che non rispettano il rilascio del deflusso minimo vitale l avvicinamento a bassa quota delle garzaie durante il periodo riproduttivo dell avifauna (1 gennaio 10 agosto) il taglio dei pioppeti dal 20 febbraio al 31 agosto, salvo deroghe dell ente gestore gli interventi di taglio, sfalcio, trinciatura della vegetazione spontanea, durante il periodo riproduttivo dell avifauna, nonché nell arco dello stesso anno su entrambe le sponde dei corsi d acqua e dei canali, salvo deroghe dell ente gestore l uso di diserbanti e del pirodiserbo per il controllo della vegetazione presente nei corsi d acqua e nei canali E) - ZPS DI AMBIENTI AGRICOLI il taglio dei pioppeti dal 20 febbraio al 31 agosto, salvo deroghe dell ente gestore l uso di diserbanti e del pirodiserbo per il controllo della vegetazione presente lungo le sponde dei fossati e nelle aree marginali tra i coltivi
34 PRINCIPALI ATTIVITÀ DA PROMUOVERE IN TUTTE LE ZPS attività agro-silvo-pastorali tradizionali; pratiche agricole con il metodo della produzione biologica; ripristini ed i recuperi ambientali; misure di prevenzione del rischio di elettrocuzione/collisione causato dalle linee elettriche esistenti.
35 MISURE DI CONSERVAZIONE GENERALI DEI SIC/ZSC DA DEFINIRE
36 DM Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a ZSC e ZPS Norme generali NO ad impianti eolici NO a nuove cave (18 mesi) NO a nuove discariche NO a nuovi impianti da sci Limitazione attività venatoria Norme specifiche Attività da regolamentare Attività turistica, forestale, agricola, venatoria, difesa del suolo, ecc. Attività da favorire
37 DIRETTIVA N. 1191/07 INDIRIZZI PER LA DEFINIZIONE DELLE MISURE DI CONSERVAZIONE E DEI PIANI DI GESTIONE LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI, PROGETTI ED INTERVENTI INDIRIZZI PROCEDURALI PER L INDIVIDUAZIONE DEI SIC E DELLE ZPS, L AGGIORNAMENTO DELLE BANCHE-DATI ED IL RECEPIMENTO DELLA RETE NATURA 2000 NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE INDIRIZZI PER LO SVOLGIMENTO DEL MONITORAGGIO DEI SITI NATURA 2000
38 Valutazione di incidenza: progetti Tipologie esenti: Manutenzione ordinaria edifici, strade/ferrovie Manutenzione straordinaria edifici Tagli boschivi (superficie < 1 ha) Interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d acqua (se con Disciplinare valutato) Progetti/interventi già previsti in Piani di dettaglio (Piani di Assestamento Forestale, PUA, PRSR) Pre-valutazione di incidenza: Modulo A1 o A2 Risposta scritta al soggetto proponente Valutazione di incidenza: Studio di incidenza Ipotesi alternative Motivazioni Compensazioni Valutazione di incidenza: Studio di incidenza Disciplinari (una tantum)
39 STRUMENTI FINANZIARI LIFE PRSR Piano di Azione Ambientale studi e interventi
40 PROGETTI LIFE NATURA ( ) n 19 PROGETTI LIFE NATURA IN EMILIA-ROMAGNA PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI EURO n 8 PROGETTI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA n 11 PROGETTI DI ENTI LOCALI E PARCHI
41 Piano di Azione ambientale 2004/2006: Interventi sulla Rete Natura 2000 Contributo erogato: Euro su un costo totale degli interventi di Euro Interventi finanziati: Piani di gestione Misure di conservazione preventive Informazione e divulgazione Tabellazione Monitoraggio
42 MISURE AGRO-AMBIENTALI ESPERIENZA REGIONALE
43 PIANURA PADANA EMILIANO-ROMAGNOLA post trattamento Foto e dati: Dott. R. Tinarelli
44 9.537 ettari interessati tra il 1994 e il 2004 da Misure agro-ambientali finalizzate principalmente alla conservazione ed al ripristino di ambienti per la fauna e la flora selvatiche Nel 2004 l importo annuo complessivo dei premi per le Azioni 9, 10 e F1 ha raggiunto 8,8 milioni di euro, pari al 3% dei contributi ad aziende agricole in Emilia-Romagna
45
46 Azione F1 Azione 10 Intervento F1 Creazione di ambienti per la fauna e la flora selvatica su seminativi ritirati dalla produzione Durata 20 anni ettari di seminativi interessati tra il 1994 ed il 2004 dalle tre tipologie ambientali dell Azione in circa 230 aziende zone umide permanenti: ettari prati umidi: ettari complessi macchia radura: ettari
47 4.450 ettari di zone umide realizzate tra il 1994 e il 2004 in circa 330 aziende agricole
48 LE ZONE UMIDE RIPRISTINATE E LA RETE NATURA ettari di zone umide ripristinate comprese in ZPS fino al 2001
49 LE ZONE UMIDE RIPRISTINATE E LA RETE NATURA ettari di zone umide ripristinate comprese in ZPS dal settembre 2003
50 Zona di Protezione Speciale IT Biotopi e ripristini ambientali di Mirandola ettari
51 Con il supporto tecnico del Comune di Mirandola e della Provincia di Modena 4 aziende dal 2000 hanno gestito 705 ettari di zone umide, e allestito 6 km di percorsi pedonali e 10 km di piste ciclabili collegati alla viabilità ordinaria, con torri di osservazione, punti per la sosta, pannelli informativi che hanno permesso alla popolazione locale, ai turisti ed alle scolaresche di fruire l area rinaturalizzata
52 PROVINCIA DI BOLOGNA siti Natura 2000 Sup. complessiva = ha (10,7% territorio provinciale) pianura ha 25% montagna ha 16% collina ha 59% 17 siti Natura 2000 nel 2000 Sup. complessiva = ha Ruolo fondamentale per l ampliamento e la realizzazione di nuovi siti in pianura: Coinvolgimento degli agricoltori per realizzare e gestire ambienti per la fauna e la flora selvatica pianura ha 5% collina ha 76% montagna ha 19%
53 Andamento delle popolazioni di uccelli acquatici nidificanti di interesse comunitario nelle zone umide della pianura bolognese Tarabuso Tarabusino Nitticora Garzetta Sgarza ciuffetto Airone bianco maggiore 2 2 Airone rosso Spatola Moretta tabaccata Falco di palude Cavaliere d'italia Avocetta 1-3 Mignattino piombato Sterna comune
54 Andamento delle popolazioni di altre specie di uccelli acquatici nidificanti nelle zone umide della pianura bolognese Tuffetto? Svasso maggiore Airone guadabuoi Airone cenerino Oca selvatica Cigno reale Canapiglia Germano reale? Marzaiola Alzavola 3-5 Mestolone Moriglione Moretta 1-3 Fistione turco 1 1 Folaga? Pittima reale Corriere piccolo Fratino Pavoncella Gabbiano reale Gabbiano comune
55 Nome scientifico Nome comune Cygnus olor Cigno reale Anser anser Oca selvatica Anser albifrons Oca lombardella 9 Anser fabalis Oca granaiola Tadorna tadorna Volpoca Anas penelope Fischione Anas strepera Canapiglia Anas crecca Alzavola Anas platyrhynchos Germano reale Anas acuta Codone Anas querquedula Marzaiola 1 Anas clypeata Mestolone Netta rufina Fistione turco 7 1 Aythya ferina Moriglione Aythya nyroca Moretta tabaccata 2 8 Aythya fuligula Moretta Fulica atra Folaga TOTALE ANSERIFORMI E FOLAGHE CENSITE Superficie delle zone umide della pianura bolognese (ettari) TOTALE UCCELLI ACQUATICI CENSITI
56 MISURE AGRO-AMBIENTALI PROSPETTIVE REGIONALI
57 Misure agro-ambientali Azione 9 Conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario Tipologie: Creazione/Mantenimento piantate, siepi, filari, boschetti, stagni, maceri, laghetti, fitodepurazione, risorgive, fontanili, ecc. Localizzazione: Pianura e collina Aree preferenziali: SIC/ZPS, Direttiva nitrati Beneficiari: Imprenditori agricoli Entità aiuto: 600/1.200 euro/ha/anno per 10 anni
58 Misure agro-ambientali Azione 10 Ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali Tipologie: F1: Creazione/Mantenimento zone umide, prati umidi, complessi macchia-radura F2-F3: Creazione/Mantenimento prati permanenti ed elementi naturali Localizzazione: Pianura e collina Aree preferenziali: SIC/ZPS, Direttiva nitrati Beneficiari: Imprenditori agricoli Entità aiuto: 420/600 euro/ha/anno per 20 anni
59 Programma Regionale di Sviluppo Rurale e Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale
60 ALTRE MISURE DEL PRSR Misure: contributo più elevato per le domande relative ad aree interne ai siti Natura 2000 Misure: siti della Rete Natura 2000 considerati quali aree prioritarie nei finanziamenti Indennità Natura 2000: non attivata
61 ALTRE MISURE DEL PRSR Misura 216: Sostegno agli investimenti produttivi - Azione 1: Accesso al pubblico e gestione faunistica : Natura 2000 aree prioritarie, contributo: 70%, beneficiari: imprenditori privati e enti pubblici - Azione 2: Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica : solo in ZPS (sup. > 100 ha), contributo: 50%, beneficiari: imprenditori privati, enti pubblici, consorzi di bonifica - Azione 3: Ripristino di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio : Natura 2000 aree prioritarie, contributo: 0,2-0,4 euro/mq, beneficiari: imprenditori privati
62 Futuro?
63 RETE NATURA 2000 LE ATTIVITÀ: informazione e divulgazione
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65
66 La Carta degli Habitat 2007 Servizio Parchi e Risorse Forestali
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68
69 PUBBLICAZIONI Habitat dell Emilia Romagna (2001) Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna (2005) Carta degli habitat di interesse comunitario (2007)
70 PROSPETTIVE? MISURE DI CONSERVAZIONE ZPS Attività da regolamentare (DM 2007) Linee guida per misure specifiche Misure di conservazione specifiche MISURE DI CONSERVAZIONE SIC/ZSC Misure di conservazione generali Linee guida per misure specifiche Misure di conservazione specifiche
71 PIANI DI GESTIONE ZPS/ZSC Linee guida: Siti esterni alle aree protette: siti interprovinciali/interregionali, siti caratterizzati da ambiti fluviali, siti complessi, siti di pianura, siti di crinale fuori AA.PP., siti con presenza di specie/habitat rari, ecc. Siti interni alle aree protette: Piani di gestione Varianti ai PTP
72 TUTTO CIO SARA SUFFICIENTE PER GARANTIRE LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA? Specie adattabili, duttili, rustiche e poco esigenti: probabile adattamento sufficiente Specie iper specializzate, poco adattabili, molto sensibili e molto esigenti: probabile adattamento insufficiente
73 Grazie per l attenzione!
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