PROGETTO DEFINITIVO DELLE OPERE PROPEDEUTICHE ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLA NUOVA DARSENA PAGLIARI
|
|
- Ferdinando Mazza
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PORTI DI LA SPEZIA E MARINA DI CARRARA Legge 84/94 e s.m.i. PROGETTO DEFINITIVO DELLE OPERE PROPEDEUTICHE ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLA NUOVA DARSENA PAGLIARI All. a Relazione generale del Progetto esecutivo La Spezia: IL R.U.P.: Dott. Ing. Franco Pomo REDATTO: SIGMA INGEGNERIA s.r.l. Tel Fax
2 Sommario 1 Premessa Indagini e studi specialistici propedeutici al progetto definitivo Indagini morfobatimetriche dei fondali interessati dalle opere in progetto Indagini topografiche delle opere esistenti Indagini geognostiche dei fondali marini e dei terreni interessati dalle opere in progetto Studio Idraulico marittimo Progetto definitivo delle opere propedeutiche alla messa in sicurezza della nuova darsena Pontili frangionde galleggiante SUD e NORD Chiusura del pontile San Marco a giorno con pali Impianti tecnologici Impianto d illuminazione Impianto antincendio
3 1 Premessa L Autorità Portuale di La Spezia ha indetto in data la gara riguardante la procedura aperta per l appalto integrato per l affidamento della progettazione esecutiva sulla base del progetto definitivo e riconversione d uso del molo Pagliari con la realizzazione degli edifici ed il recupero delle banchine esistenti e la realizzazione di pontili galleggianti. Con Deliberazione n. 14/2016 del il Presidente pro-tempore dell Autorità Portuale di La Spezia ha aggiudicato la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori sopra citati, alla Società TREVI S.p.a., il relativo contratto è stato stipulato in data 10 giugno 2016 ed il RUP con Ordine di Servizio n.1 del 8 luglio 2016 ha avviato il termine di presentazione del progetto esecutivo alla ditta aggiudicataria. Per la redazione del progetto esecutivo, la Società Sigma Ingegneria S.r.l., designata in sede di gara dalla TREVI S.p.a., ha ritenuto necessario effettuare delle indagini integrative in campo dello stato dei luoghi e delle opere esistenti riguardanti la morfo-batimetria dei fondali, la geologia di dettaglio degli stessi e uno studio idraulico-marittimo volto alla determinazione delle caratteristiche ondose agenti sulla nuova darsena con particolare riguardo allo stato di agitazione negli specchi acquei destinati all ormeggio. Lo studio idraulico marittimo è stato ritenuto indispensabile per verificare il funzionamento delle opere in progetto con particolare riguardo allo stato di agitazione nello specchio liquido, ridossato dai nuovi frangionde, destinato agli ormeggi e soprattutto per le situazioni sopravvenute dopo la redazione del progetto definitivo dovute: alla rimozione del bacino galleggiante posto a sud del molo S. Marco, che impediva la propagazione delle onde, attraverso il pontile a giorno del molo stesso, nello specchio acqueo interessato dal nuovo approdo (Figura 1.1); al verificarsi di un evento meteomarino di particolare intensità, avvenuto in data , che ha provocato disagi e danni ai concessionari ricadenti nell area del molo Pagliari. Stante quanto sopra è stato messo a punto uno studio del clima ondoso volto ad individuare le caratteristiche delle onde estreme nello specchio acqueo antistante il nuovo approdo viste le mutate condizioni di protezione dell approdo e tenendo conto dell evento meteomarino eccezionale verificatosi nel gennaio
4 Pontile ENEL Molo Pagliari Pontile San Marco Bacino di carenaggio galleggiante Figura 1.1 Foto aerea del Molo Pagliari con l inserimento del progetto definitivo posto a base di gara In Figura 1.2 viene riportata la foto aree del Molo Pagliari allo stato attuale, dal quale si evince l assenza del bacino di carenaggio galleggiante posto a Sud del Molo San Marco. Pontile ENEL Molo Pagliari Pontile San Marco Figura 1.2 Foto aerea del Molo Pagliari dal quale si evince l attuale assenza del bacino galleggiante di carenaggio 3
5 I risultati di tale studio hanno mostrato che l altezza d onda da considerare per il dimensionamento delle strutture marittime (frangionde e pontili) è di entità maggiore a quella indicata in sede di gara. Per verificare i risultati dello studio idraulico marittimo redatto dalla scrivente, in data l Autorità Portuale di La Spezia ha affidato al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e dell Ambiente dell Università degli Studi di Genova l incarico di valutare le caratteristiche del moto ondoso da impiegare per la progettazione dell approdo. Lo stato di agitazione nello specchio acqueo protetto dai frangionde galleggianti previsti in progetto definitivo è risultato peggiorativo nei riguardi dei valori dell altezza d onda significativa ritenuti ammissibili all interno dell approdo secondo le indicazioni del PIANC riguardanti le Raccomandazioni tecniche per la progettazione dei porti turistici. Il bacino galleggiante posto a sud del molo S. Marco e sporgendo per circa 70,00 m dalla testata dello stesso molo proteggeva l imboccatura della nuova darsena dalle mareggiate provenienti dal II e III settore, impedendo la propagazione delle onde attraverso il pontile a giorno. La rimozione del bacino galleggiante comporta, come si evince dai risultati dello studio della penetrazione del modo ondoso all interno della nuova darsena, uno stato di agitazione negli spechi acquei interessati dalla nuova darsena, aventi valori superiori a quelli raccomandati dal PIANC, come si evince ad esempio dall elaborazione riportata in Figura 1.3 (mareggiata proveniente da 208,3 N, T p = 3,5 s e H s =1,22 m). 4
6 Figura 1.3 Simulazione altezza d onda all interno della nuova darsena Conseguentemente al fine di garantire i valori raccomandati dal PIANC relativi all altezza d onda significativa ammissibile all interno dell approdo come condizione limite (periodo di ritorno non inferiore a 50 anni Hs=0.50 m), è stato condotto uno studio volto all ottimizzazione delle opere di protezione dell approdo che ha consentito di definire una configurazione ottimizzata delle infrastrutture necessarie per il nuovo approdo previsto per la riconversione del molo Pagliari. 5
7 Lo studio della propagazione delle onde all interno della nuova darsena ha messo in evidenza la necessità di prevedere la realizzazione di alcune opere complementari, al progetto definitivo dell A.P. posto a base di gara. Le opere ritenute indispensabili, riportate in Figura 1.4, per la realizzazione della nuova darsena sono le seguenti: - un pontile frangionde a protezione della nuova darsena Pagliari radicato alla testata del pontile San Marco di forma ad L, con la funzione di ridossare lo specchio acqueo del nuovo approdo dalle mareggiate provenienti da Sud e Sud-Ovest; di cui il primo tratto della lunghezza di 100,00 m, costituito da n. 5 moduli frangionde della lunghezza di 20,00 m ciascuno, sarà collocato in prolungamento dello stesso pontile San Marco ed il secondo disposto ortogonalmente al primo sarà costituito da n. 2 moduli frangionde per una lunghezza pari a circa 40 m, - la chiusura del pontile a giorno San Marco, mediante la realizzazione di una paratia di pali in acciaio accostati; - un pontile frangionde costituito da n. 2 moduli, avente una lunghezza totale di circa 40 m, posto a Nord della radice del frangionde laterale previsto nel progetto definitivo, a protezione del sistema dei pontili galleggianti destinati all ormeggio a Nord del Pagliari. 6
8 Figura 1.4 Opere complementari per la messa in sicurezza del nuovo approdo Per il sistema di ancoraggio dei pontili frangionde si è tenuto conto delle indagini geognostiche effettuate sui sedimi interessati dai lavori della nuova darsena. Le indagini hanno evidenziato la presenza di un fondale molle e facilmente compattabile, pertanto è stato previsto un sistema di ormeggio dei pontili frangionde mediante pali di ancoraggio. 7
9 2 Indagini e studi specialistici propedeutici al progetto definitivo Per la redazione del progetto definitivo della nuova darsena sono state effettuate delle indagini in sito volte a verificare la caratterizzazione geomorfologia dei fondali interessati dalle opere in progetto che sono state utilizzate per la redazione del progetto definitivo delle opere complementari occorrenti per la messa in sicurezza della nuova darsena. In particolare, sono state utilizzate le seguenti indagini: - indagini morfobatimetriche dei fondali interessati dalle opere in progetto; - indagini topografiche delle opere esistenti; - indagini geognostiche dei fondali marini e dei terreni interessati dalle opere in progetto. Inoltre è stato redatto e messo a punto uno studio idraulico marittimo volto a definire le azioni del moto ondoso agente sui frangionde previsti in progetto. 2.1 Indagini morfobatimetriche dei fondali interessati dalle opere in progetto Le tecniche di rilevamento e la tipologia di prospezioni geofisiche utilizzate sono state accuratamente scelte per approfondire una conoscenza geomorfologica e batimetrica dei fondali interessati dalle opere in progetto, acquisendo un maggior numero di informazioni per una ricostruzione delle caratteristiche morfo-batimetriche e stratigrafiche dei fondali stessi. In particolare, il rilievo è stato condotto tramite l utilizzo di un natante predisposto per l'installazione: di un profilatore acustico di sedimenti ad altissima risoluzione (Sub-Bottom Profiler, SBP); di un ecoscandaglio radiale multifascio (MultiBeam Echo Sounder, MBES); di un sistema per indagini morfologiche dei fondali (Side Scan Sonar). Dai dati acquisiti dal rilievo multibeam si evince che il fondale prospiciente il molo Pagliari è caratterizzato da un andamento batimetrico molto regolare con pendenze molto lievi e una batimetria quasi costante intorno a -8 m. s.l.m.m. fino al pontile San Marco, mentre a nord dello stesso si nota una scarpata con batimetriche che scendono rapidamente fino a -13 m s.l.m.m. e mantenendosi costanti fino al pontile Enel, come si evince dalla Figura
10 Figura Rilievo eseguito con Multibeam È evidente una scarpata dei fondali in prossimità del pontile ENEL, dovuta a lavori di escavo effettuati in precedenza. L esame dei profili di Sub Bottom ha permesso di ricostruire la stratigrafia dei primi metri di sottofondo marino, il quale è caratterizzato dalla presenza di un pacco di sedimenti poco consistenti dello spessore non inferiore a 5 m, Figura
11 Fondale marino 4.50 m Pacco di sedimenti poco consolidati Figura Rilievo eseguito con Sub Bottom La presenza più o meno uniforme di tale sedimento nell area indagata è confermata dai dati del side scan sonar che hanno permesso di ottenere una carta sedimentologica, Figura Figura Rilievo eseguito con Side Scan Sonar 2.2 Indagini topografiche delle opere esistenti Il rilievo topografico delle opere esistenti è stato effettuato mediante l uso di un sistema GPS RTK, al fine di definire con precisione quote altimetriche delle parti d opera. Detto rilievo è stato eseguito al fine di verificare le quote topografiche del Molo San Marco. 10
12 2.3 Indagini geognostiche dei fondali marini e dei terreni interessati dalle opere in progetto L indagine geognostica è stata effettuata mediante l esecuzione di alcuni sondaggi sia a terra che a mare, come si evince dalla Figura 2.3.1, dove sono indicati i sondaggi effettuati. Figura Planimetria con indicazione punti di sondaggio In particolare sono stati effettuati n. 4 sondaggi geognostici a carotaggio continuo denominati SP1 SP2 SP6 SP7 spinti ad una profondità variabile da a m dal piano campagna, nell area a terra, mentre nell area a mare sono stati effettuati n. 3 sondaggi geognostici a carotaggio continuo denominati SP3 SP4 SP5 spinti ad una profondità variabile da a m da l.m.m. Nel corso della perforazione dei sondaggi si è proceduto al prelievo di campioni rimaneggiati ed indisturbati e all effettuazione di prove in sito di seguito riportate: - prove di resistenza meccanica S.P.T. - prove down-hole (sondaggio SP1). 11
13 I sondaggi effettuati hanno permesso di ricostruire la stratigrafia dei fondali e dei terreni interessati dalle opere, mentre le prove di laboratorio effettuate sui campioni prelevati hanno permesso di individuare le caratteristiche granulometriche, fisiche e le proprietà meccaniche dei sedimenti. I sondaggi eseguiti a terra all interno del molo Pagliari e delle banchine adiacenti hanno evidenziato uno spessore di materiale da riporto variabile da 6 a 9 metri costituito prevalentemente da ghiaia e ciottoli. Mentre per quanto attiene ai sondaggi effettuati a mare, i risultati delle prove effettuate hanno evidenziato terreni molli estremamente compressibili, come si evince dalla stratigrafia del fondale riportata in Figura 2.3.2, desunta a seguito delle prove SPT. Figura Stratigrafia dei fondali interessati dalle opere a mare Per la determinazione nel sottosuolo dei profili di velocità di propagazione delle onde di compressione Vp e di taglio Vs, ai fini della sua classificazione sismica, è stata eseguita in corrispondenza del sondaggio SP1 una prova sismica Down-Hole. I valori ottenuti sono funzione dello spessore dei terreni e delle caratteristiche dei litotipi attraversati. Nel caso in esame, in particolare, dai profili di propagazione delle onde di taglio Vs e di compressione Vp si possono ricavare entro i primi 30 metri di profondità valori rispettivamente compresi nell ordine di Vs = m/sec e di Vp= m/sec. Nel corso dei sondaggi sono stati prelevati alcuni campioni di terreno per la valutazione delle caratteristiche geotecniche e delle proprietà meccaniche. A tal fine sono state eseguite prove 12
14 comprendenti: analisi granulometrica, determinazione del peso dell unità di volume, del peso specifico dei grani e dei limiti di consistenza. Inoltre sono state eseguite prove triassiali di tipo non consolidato non drenato (UU) per la determinazione della resistenza non drenata dei campioni di natura argillosa e prove triassiali di tipo consolidato non drenato (CU) e prove di taglio diretto (TD) per la valutazione dei parametri di resistenza al taglio in condizioni drenate. I certificati relativi alle prove condotte in laboratorio sono riportati in allegato al progetto. 2.4 Studio Idraulico marittimo Lo studio idraulico marittimo redatto per il progetto esecutivo dei lavori di Riconversione d uso del Molo Pagliari e con la realizzazione degli edifici ed il recupero delle banchine esistenti e la realizzazione di pontili galleggianti ha messo in evidenza la necessità di ridossare lo specchio acqueo destinato all ormeggio della nuova darsena con: - un pontile frangionde a protezione della nuova darsena Pagliari radicato alla testata del pontile San Marco di forma ad L, con la funzione di ridossare lo specchio acqueo del nuovo approdo dalle mareggiate provenienti da Sud e Sud-Ovest; di cui il primo tratto della lunghezza di 100,00 m, costituito da n. 5 moduli frangionde della lunghezza di 20,00 m ciascuno, sarà collocato in prolungamento dello stesso pontile San Marco ed il secondo disposto ortogonalmente al primo sarà costituito da n. 2 moduli frangionde per una lunghezza pari a circa 40 m, - la chiusura del pontile a giorno San Marco, mediante la realizzazione di una paratia di pali in acciaio accostati; - un pontile frangionde costituito da n. 2 moduli, avente una lunghezza totale di circa 40 m, posto a Nord della radice del frangionde laterale previsto nel progetto definitivo, a protezione del sistema dei pontili galleggianti destinati all ormeggio a Nord del Pagliari. Per definire le caratteristiche del moto ondoso in prossimità dell area in esame per un tempo di ritorno di 50 anni è stata condotta un analisi degli eventi estremi sia sui dati di vento che sui dati di moto ondoso. Per quanto riguarda i dati di vento si è fatto riferimento a quelli rilevati nella stazione meteorologica di Palmaria del servizio meteorologico dell Aereonautica Militare, mentre per i dati ondamentrici sono stati utilizzati quelli della boa ondametrica di La Spezia. 13
15 Lo studio degli eventi estremi ha permesso di individuare le caratteristiche del vento e del moto ondoso da impiegare per la definizione delle condizioni al contorno da utilizzare per la stima dell altezza d onda in prossimità del sito in esame. Le simulazioni della propagazione e della generazione del moto ondoso sono state condotte mediante il modello calcolo SWAN sviluppato da Delft University of Technology. Pertanto, sulla base di tali risultati, è stato condotto, come detto, uno studio delle agitazioni dello specchio acqueo interessato dall installazione dei frangionde e dei pontili d ormeggio per la verifica del lay-out del progetto esecutivo in fase di realizzazione raffrontandolo con configurazioni alternative che ottimizzano lo stato di ridosso in corrispondenza degli specchi acquei destinati all ormeggio. Le simulazioni effettuate sul lay-out del progetto definitivo hanno evidenziando, all interno dello specchio acqueo ridossato dai frangionde, valori di altezza d onda significativa superiori ai limiti normalmente suggeriti dalle raccomandazioni tecniche del PIANC. Tale risultato è influenzato in gran parte dalla tipologia strutturale del prolungamento del molo San Marco, che è costituito da un pontile su pali, e dalla rimozione del bacino galleggiante sopra citato, che non ostacola la propagazione verso nord delle mareggiate provenienti dal II e dal III settore. In particolare, la tipologia strutturale a giorno del prolungamento del molo sopra citato e la rimozione del bacino, allo stato attuale consentono alle mareggiate provenienti dal II e III settore di propagarsi nello specchio acqueo destinato all ormeggio nel progetto definitivo con una ridottissima attenuazione del moto ondoso. Inoltre, le simulazioni espletate hanno evidenziato che lo stato di agitazione all interno del bacino risulta non compatibile con gli usi previsti dal progetto definitivo, anche nel caso in cui la propagazione del moto ondoso attraverso il prolungamento del molo San Marco sia del tutto annullata. A seguito della presentazione dello studio idraulico marittimo redatto dalla scrivente, l Autorità Portuale ha ritenuto di affidare all Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e dell Ambiente, DICCA) l incarico per la valutazione delle caratteristiche del moto ondoso da impiegare per la progettazione dell approdo. Tale studio acquisito dall Autorità Portuale in data 31 gennaio 2017, è stato trasmesso alla scrivente al fine di adeguare il dimensionamento delle opere. Lo studio predisposto dal DICCA di Genova è stato sviluppato considerando il moto ondoso proveniente dai settori di traversia N, N, N e N. 14
16 I risultati ottenuti dallo studio del clima ondoso all interno del Golfo di La Spezia del DICCA sono riportate nelle Tabelle 2.4.1, 2.4.2, e Tabella Caratteristiche del moto ondoso all interno della rada di La Spezia con vento proveniente dalla direzione 135 ±15 N Tabella Caratteristiche del moto ondoso all interno della rada di La Spezia con vento proveniente dalla direzione 165 ±15 N Tabella Caratteristiche del moto ondoso all interno della rada di La Spezia con vento proveniente dalla direzione 195 ±15 N 15
17 Tabella Caratteristiche del moto ondoso all interno della rada di La Spezia con vento proveniente dalla direzione 225 ±15 N Dallo studio in particolare si evince che le condizioni maggiormente sfavorevoli si verificano per venti provenienti dal settore 165 ±15 N e moto ondoso al largo proveniente da 195 ±15 N, che determinano un altezza d onda, per un tempo di ritorno di 50 anni, in prossimità di un punto virtuale P (Figura 2.4.5) avente le seguenti caratteristiche: altezza d onda significativa pari a 1,3 m, periodo di picco di 3,9 s e lunghezza d onda pari a circa 24 m su una profondità di 12m. Figura Punto di misura virtuale P per le caratteristiche del moto ondoso Come detto e come si evince dalle tabelle riassuntive, lo studio del DICCA non ha considerato l intero settore di traversia che interessa le opere in progetto ma si limita soltanto al settore N. 16
18 Per il moto ondoso generato dai venti provenienti dal II e dal III quadrante, lo studio condotto dalla scrivente società ha determinato valori di altezza d onda leggermente più elevati di quelli determinati dal DICCA. L Autorità Portuale ha richiesto di riformulare i parametri progettuali tenendo conto dello studio redatto dal DICCA. Conseguentemente è stato adeguato lo studio idraulico marittimo tenendo conto delle caratteristiche ondose per le direzioni di provenienza del vento fornite dal DICCA. Poiché, come sopra indicato, lo studio del DICCA non considera tutte le direzioni di provenienza delle onde per l approdo previsto in progetto, è stato necessario integrare le direzioni del settore di traversia, considerando anche gli eventi provenienti dalle direzioni non considerate estrapolandole dallo studio idraulico marittimo svolto in precedenza dalla scrivente. Sia i risultati dello studio condotto dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e dell Ambiente dell Università degli Studi di Genova (indicate con la lettera B ) sia le elaborazioni condotte nel presente studio (indicate con la lettera P ) hanno mostrato che l altezza d onda, da considerare per il dimensionamento delle opere a presidio dello specchio acqueo interessato dalla nuova darsena (frangionde), dovrà essere superiore a quella prevista nel progetto definitivo dei lavori della stessa darsena (vedere Tabella 2.4.6). Nome Hs [m] Tp [s] Direzione [ N] B B B B P P P P P P P P Tabella Caratteristiche del moto ondoso in prossimità dell area di intervento valutate per le diverse condizioni al contorno. 17
19 Utilizzando le condizioni di moto ondoso sopra riportate, adottando il modello numerico CGWAVE è stata valutata l agitazione del moto ondoso all interno degli specchi acquei protetti dalle opere previste in progetto. In particolare, si è considerata sia la configurazione prevista nel progetto definitivo dell Autorità Portuale (configurazione 1 Figura 2.4.7) sia quella del presente progetto definitivo (configurazione 2 Figura 2.4.8). Per quest ultima configurazione si è valutato anche l effetto delle opere previste nel progetto di ampliamento e riqualificazione del Terminal del Golfo (configurazione 2b Figura 2.4.9). Figura Configurazione 1 Progetto definitivo nuova darsena 18
20 Figura Configurazione 2 Progetto definitivo opere aggiuntive Figura Configurazione 2b Progetto definitivo opere aggiuntive con progetto del Terminal del Golfo Al fine di valutare l altezza d onda da impiegare per il dimensionamento delle opere, per le configurazioni analizzate, sono state determinate le altezze d onda all interno delle aree indicate in Figura
21 Figura Valutazione dell altezza d onda di progetto in prossimità delle opere previste nelle varie configurazioni: localizzazione delle sei aree: a) Configurazione 1; b) Configurazioni 2 e 2b. La Tabella riporta il valore dell altezza d onda significativa valutata all interno delle otto aree. I valori sono distinti in base alla configurazione e all area di controllo. Altezza significativa [m] Configurazione Area N. Onda media quantile al 50 % quantile al 75 % quantile al 90 % quantile al 100 % 1 2 2b A B B B C P D P E P A P B P C P D P E P F P A P B P C P D P E P F P Tabella Confronto delle configurazioni sulla base dell altezza d onda significativa media valutata nelle 6 aree di studio. 20
22 Complessivamente si rileva che nella configurazione del progetto definitivo della nuova darsena si osservano altezze d onda non compatibili con lo stazionamento di imbarcazioni da diporto, secondo le Raccomandazioni tecniche per la progettazione dei porti turistici redatte dalla sezione italiana dell AIPCN-PIANC. Le modifiche al layout progettuale introdotte nel presente progetto definitivo garantiscono una notevole riduzione dell altezza d onda rispetto alla configurazione del progetto della nuova darsena. La realizzazione delle opere previste nel progetto di ampliamento e riqualificazione del Terminal del Golfo non altera in modo significativo l agitazione del moto ondoso negli specchi acquei protetti. Infatti, essa da un lato protegge l area in esame dal moto ondoso proveniente da Nord-Ovest ma dall altro, a causa delle pareti riflettenti delle banchine, causa una maggiore agitazione per il moto ondoso proveniente da Sud-Ovest. In conclusione, il dimensionamento del frangiflutti galleggianti Esterno che delimita a Sud lo specchio acqueo protetto dovrà essere dimensionato con l onda B2 indicata in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. (Hs=1.35 m - Tp= 3.9 s), in conformità ai dati forniti dal DICCA di Genova, per conto dell Autorità Portuale di La Spezia. La coppia di frangiflutti previsti a Nord del Molo Pagliari sarà dimensionata considerando le onde riportate nella Tabella per la configurazione 2 Area F (Hs=1.32 m - Tp= 3.11 s). Infine, il dimensionamento della citata paratia in pali a chiusura del molo S. Marco (I.N.M.A.), trattandosi di struttura rigida a parete verticale, sarà effettuato sulla base dell onda P1 indicata in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. (Hs=1.6 m - Tp= 4.1 s). In particolare, la spinta sulla paratia verticale dei pali è stata determinata utilizzando lo schema di Saintflou e considerando un onda incidente caratterizzata da un altezza H 1/100 =1.67 x H s =2.67 m secondo gli schemi di carico riportati in Figura
23 Figura Spinte dovute al moto ondoso sulla paratia di pali 22
24 3 Progetto definitivo delle opere propedeutiche alla messa in sicurezza della nuova darsena Le opere propedeutiche alla messa in sicurezza della nuova darsena, come riportato in Figura 3.1, sono: - un pontile frangionde SUD a protezione del nuovo approdo radicato alla testata del pontile San Marco di forma ad L, in cui il primo tratto della lunghezza di 100,00 m sarà collocato in prolungamento dello stesso pontile San Marco ed il secondo disposto ortogonalmente al primo costituito da n. 2 pontili frangionde per una lunghezza pari a circa 40 m, che avrà la funzione di ridossare lo specchio acqueo del nuovo approdo dalle mareggiate provenienti da Sud e Sud- Ovest; - la chiusura del pontile a giorno San Marco, mediante la realizzazione di una paratia di pali accostati; - un pontile frangionde NORD per la protezione del sistema dei pontili galleggianti destinati all ormeggio a Nord del Pagliari, con costituito da n. 2 moduli, avente una lunghezza totale di circa 40 m. Figura 3.1 Opere complementari per la messa in sicurezza del nuovo approdo Come sopra riportato, il progetto definitivo è stato redatto sulla base delle risultanze ottenute dalle indagini effettuate in campo (rilievo morfobatimetrico e topografico e indagini geognostiche) e sulla base dello studio idraulico marittimo. 23
25 3.1 Pontili frangionde galleggiante SUD e NORD I moduli frangionde galleggianti (Sud e Nord) sono composti da n.2 elementi aventi dimensioni pari a 5x20x2,40 m (LxPxh) connessi tra loro mediante un sistema di collegamento appositamente studiato e collaudato, come riportato in Figura Figura Modulo pontile frangionde 24
26 Il frangionde galleggiante Sud e Nord della larghezza complessiva pari a 10,00 m è costituito da n. 2 elementi della larghezza singola di 5,00 m giuntati longitudinalmente. Lo stesso sarà del tipo ad altissimo dislocamento ed avrà le seguenti caratteristiche: bordo libero, a pontile scarico non inferiore 0,70m (prima dell installazione degli ormeggi e degli impianti); pescaggio 1,70m circa; sovraccarico utile non inferiore a circa 600 Kg/mq. I singoli moduli del frangionde galleggiante saranno in cls con resistenza non inferiore a 45 N/mmq e classe d esposizione XS3, additivato con fibre sintetiche e armato con barre ad aderenza migliorata e rete elettrosaldata interamente zincate e caldo, dimensionate e distribuite, con piano di calpestio realizzato in CLS antisdrucciolo additivato con fibre sintetiche. I nuclei interni delle celle dei singoli moduli galleggianti saranno in polistirolo espanso a cellula chiusa non rigenerato con densità minima di 15 Kg/mc e la superficie immersa del polistirolo sarà protetta con un rivestimento poliuretanico. Il sistema di giunzione dei moduli, testa-testa, sarà del tipo semi flessibile con l ausilio di trefoli e tamponi di gomma in neoprene che garantiscono idonea resistenza al moto ondoso incidente. I due moduli da 5,00 m saranno connessi lateralmente mediante speciali giunti rigidi per la connessione degli elementi formanti il modulo stesso della larghezza complessiva pari a 10,00 m. Ogni modulo del frangionde galleggiante Sud e Nord della larghezza di 10,00 m sarà fornito di n. 4 sistemi di ancoraggio posti sui vertici estremi del modulo, con pozzetti ispezionabili dal piano di calpestio, aventi la funzione di agevolare il tensionamento delle catene di ancoraggio che scorreranno all'interno della struttura del frangionde attraverso fori rivestiti con tubolari in acciaio zincato a caldo ø193,7m sp=5mm. I moduli del frangionde Nord saranno attrezzati con parabordi continui laterali in gomma aventi sezione 250x250mm. Ogni modulo frangionde risulta ancorato al fondale mediante un sistema di collegamento posto agli angoli dei moduli stessi, che permette l installazione di catene di ancoraggio aventi diametro Ø44mm, per complessive n. 4 catene (Figura 3.1.2). 25
27 Figura Sistema di collegamento dei pontile frangionde Inoltre, visto che le indagini geognostiche hanno evidenziato un fondale molle e facilmente compattabile è stato elaborato un sistema di ancoraggio dei frangionde al fondale adeguato, riportato in Figura Figura Planimetria sistema di ancoraggio dei pontili frangionde 26
28 In particolare è stato previsto un sistema di ancoraggio mediante tecnologia tipo Discrepile, che consiste nella realizzazione di pali in cls armati con tubo in acciaio, ancorati al fondale ai quali si attaccano le catene ø44 mm del frangionde. Il sistema di ancoraggio dei frangionde consiste nella realizzazione di pali tipo Discrepile Ø900 mm armati con tubo in acciaio Ø298,5 mm e lunghezza 12,50 m, con spessore 25 mm per i primi 2,00 m di tubo e spessore 12,5 mm per la restante parte, riempito con betoncino SR30 con resistenza a compressione a 28 gg di 32 N/mm 2 (Figura 3.1.4). Figura Particolare palo discrepile e piastra di ancoraggio 27
29 Detto palo tipo Discrepile permette un solido ancoraggio ai sedimenti marini anche in funzione alla quota di immorsamento degli stessi che risultano pari a 12,00 m. Nella Figura viene riportata una sezione tipo dei pontili frangionde ancorati al fondale mediante palo discrepile. Figura Sezione tipo ormeggio pontile frangionde 28
30 3.2 Chiusura del pontile San Marco a giorno con pali La chiusura del pontile S. Marco a giorno è stata prevista con una paratia di pali ø1016 mm in acciaio posta tra i pali esistenti del pontile, collegati in testata con due travi HEA600 quest ultime connesse alla struttura esistente mediante profilati UPN400 ancorati con tirafondi. In Figura viene riportata la vista frontale della paratia di pali di chiusura del pontile citato. Figura Vista frontale paratia di pali La paratia di pali, come si evince dalla figura sopra riportata, è collocata tra i pali esistenti del Molo S. Marco ed ubicata planimetricamente tra i pulvini del molo stesso. I pali costituenti la paratia risultano essere in acciaio aventi diametro esterno pari a mm s=20 mm e lunghezza complessiva di 18,00 m. Il progetto definitivo prevede una quota di infissione dei pali pari a -17,88 m s.l.m.m. con una quota minima di infissione pari a 9,88 m dal fondale. I pali sono collegati in testa con n. 2 profilati UPN 400 in acciaio, mediante bullonature ed i profilati a sua volta sono ancorati ai pulvini dei pali esistenti del Molo S. Marco mediante tirafondi. 29
31 4 Impianti tecnologici A servizio delle opere a mare il progetto definitivo prevede i seguenti impianti tecnologici: - Impianto d illuminazione; - Impianto antincendio. 4.1 Impianto d illuminazione La progettazione dell impianto di illuminazione è stata effettuata secondo i criteri generali che possono riassumersi come appresso riportato: - Identificazione dei livelli di illuminamento necessari; - Scelta degli apparecchi illuminanti; - Qualità della luce da impiegare (scelta del tipo di lampada). I pontili saranno illuminati con apparecchi illuminanti a luce diretta/indiretta tipo: SIMES REEF PALETTO Circuito LED 3000 K CIRCUITO LED 3000K 3015lm CRI 80 Flusso luminoso apparecchio: 915lm Potenza totale assorbita: 38W Efficienza luminosa apparecchio: 24lm/W Trasformatore elettronico V 0/50/60Hz 4.2 Impianto antincendio La rete antincendio nei pontili frangionde galleggianti previsti in progetto è stata progettata seguendo le line guida AIPCN PIANC Raccomandazioni tecniche per la progettazione dei porti turistici. La rete antincendio sarà di tipo chiuso, costituita da una rete di distribuzione in pressione, è composta da: tubazioni in PEAD PN 16 del diametro DN 75 e DN 50; n. 1 colonnia antincendio con terminali UNI
32 5 Elenco allegati del progetto definitivo Il progetto definitivo delle opere propedeutiche alla messa in sicurezza della nuova darsena Pagliari è costituito dai seguenti elaborati: All. a. 00 Elenco elaborati - Relazioni generali del progetto definitivo All. a. 01 Relazione tecnica illustrativa del Progetto definitivo - All. a. 01bis Relazione Paesaggistica ai sensi del D.Lgs. n.42/04 Studi e Relazioni specialistiche All. a. 02 Indagini geognostiche: sondaggi e prove geotecniche in situ - All. a. 03 Indagini geognostiche: prove geotecniche di laboratorio - All. a. 04 Rilievo topografico delle superfici interessate dai lavori 1:1.000 All. a. 05 Rilievo Multibeam fotomosaico con batimetriche 1:1.000 All. a. 06 Rilievo Multibeam batimetriche 1:1.000 All. a. 07 Rilievo Sub-Bottom-Profiler (Planimetria rotte di navigazione) 1:1.000 All. a. 08 Rilievo Sub-Bottom-Profiler (Profili) varie All. a. 09 Relazione indagini morfobatimetrici - All. a. 10 Carta geologica generale 1: All. a. 11 Relazione geologica - All. a. 12 Relazione geotecnica - All. a. 13 Studio Idraulico Marittimo - All. a. 14 Determinazione forzanti su frangionde - All. a. 15 Documentazione fotografica - Elaborati grafici del progetto definitivo All. b. 01 P.R.P. del Porto di La Spezia 1: All. b. 02 Carta nautica con opere in progetto definitivo 1: All. b. 03 Carta nautica con opere in progetto definitivo 1:5.000 All. b. 04 Corografia con opere in progetto 1: All. b. 05 Ortofoto con opere in progetto definitivo 1:1.000 All. b. 06 Planimetria generale delle opere in progetto definitivo 1:1.000 All. b. 07 Planimetria dei tracciamenti delle opere in progetto definitivo 1:500 All. b. 08 Planimetria sistema di ancoraggio dei pontili frangionde 1:500 All. b. 09 Planimetria di dettaglio sistema di ancoraggio dei pontili frangionde SUD B1 1:200 All. b. 10 Planimetria di dettaglio sistema di ancoraggio dei pontili frangionde NORD B2 1:200 All. b. 11 Particolare sistema di ancoraggio dei pontili frangionde varie All. b. 12 Sezioni tipo pontili frangionde 1:100 All. b. 13 Modulo pontile galleggiante frangionde 19,90 m x 10,00 m varie All. b. 14 Passerella di collegamento frangionde laterale con frangionde Nord 5,50 m x 2,60 m varie All. b. 15 Sistema di chiusura pontile San Marco - Pianta e vista 1:200 All. b. 16 Sistema di chiusura pontile San Marco - Particolari varie Impianti tecnologici All. c. 01 Planimetria rete distribuzione anticendio 1:500 All. c. 02 Planimetria rete distribuzione illuminazione e fanale luminoso di segnalmento 1:500 All. c. 03 Particolare impianti di servizio al pontile frangionde Nord varie 31
2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3
PREMESSE... 2 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 3. TRASFERIMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO ALL IMBOCCATURA DELL AREA PORTUALE... 5 Risultati delle simulazioni
DettagliPREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4
INDICE 1. PREMESSA...2 2. OBIETTIVI DELLO STUDIO...3 3. SIMULAZIONI ESEGUITE...4 5. CONSIDERAZIONI SULL AGIBILITA NAUTICA NELLA SITUAZIONE DI PROGETTO...5 6. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI E CONCLUSIONI...8
Dettagli>scheda tecnica SCW ,00 2,49 2,00 472,50 600,00 SCW ,00 2,49 1,50 410,00 600,00 SCW2508 8,00 2,49 2,00 479,60 600,00
Pontile Scirocco La linea di pontili Scirocco si caratterizza per il robusto design che si adatta ad ogni tipo di lay-out di porti turistici. E molto versatile sia per ormeggi di imbarcazioni da diporto
DettagliProgettazione e lay-out portuali: i modelli numerici a servizio dell'operatività portuale. I casi di Taranto e Civitavecchia
Progettazione e lay-out portuali: i modelli numerici a servizio dell'operatività portuale. I casi di Taranto e Civitavecchia A. Porretti, M. Filippone (SJS Engineering S.r.l.) Torino, 9-10 Ottobre 2013
DettagliPROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni
ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica
DettagliIndice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA INDAGINI GEOGNOSTICHE MODELLO GEOTECNICO VALORI CARATTERISTICI... 5
Indice RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA... 2 Introduzione... 2 1. INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 2. MODELLO GEOTECNICO... 3 3. VALORI CARATTERISTICI... 5 4. ANALISI SISMICA... 7 Parametri sismici... 7 Combinazioni
DettagliStrutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/01/2016
Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/1/16 Si richiede la progettazione delle fondazioni di un serbatoio circolare di diametro 15 m e altezza 5 m. Ai fini del
DettagliREGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO
REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO Viale Tre Martiri, 89 45100 R O V I G O A47 - PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE DI INQUADRAMENTO GEOTECNICO 1.0 PREMESSE Il progetto prevede la costruzione di un nuovo corpo
DettagliProposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA
Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA (NTC D.M. 14.01.2008 e la CIRCOLARE C.S.LL.PP. N 617 del 02.02.2009 Linee
DettagliProgettazione di dighe a gettata:
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA ED AMBIENTALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Tesi di Laurea Triennale Progettazione di dighe a gettata: rifiorimento
DettagliSCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.)
SCHEDA 11A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 955 E SIMILI (FIAT 95-55, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI
RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI 1 Indice 1. Caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione...3 2. Criteri di scelta del tipo di fondazione...4 3. Caratterizzazione meccanica...4 4. Descrizione
DettagliManuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART
Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART. 50080 2 EDIZIONE LUGLIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo
DettagliLa determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo
1 1. Determinazione dell altezza d onda di progetto La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo quale mareggiata di progetto quella proveniente
DettagliCOMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE
Medaglia d Oro al Valor Militare per attività partigiana COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena PROGETTO PRELIMINARE PER LAVORI DI ALLARGAMENTO CURVE AL KM. 69+500 RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE
Dettagliprovincia di trapani
provincia di trapani RELAZIONE GEOLOGICA ED INDAGINI GEOTECNICHE RELATIVE ALLA VARIANTE AL P.R.G.. ALLA LUCE DELLE LINEE GUIDA DEL P.T.P.R., DEL P.T.P. AMBITO 1 E DI TUTTI GLI STRUMENTI SOVRACOMUNALI E
DettagliLAVORI DI CUI ALLA SITUAZIONE D URGENZA RELATIVA ALLA FOGNATURA. Comune di Boffalora Sopra Ticino PROGETTO ESECUTIVO
Maggio 2013 Agg. Luglio 2013 Sommario 1 DESCRIZIONE SOMMARIA... 2 2 DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE... 3 2.1 Manufatto Sfioratore... 3 2.2 Interventi in sponda destra del Naviglio Grande... 3 2.3 Interventi
Dettagli7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA
COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA 7/a Piazzale G. Marconi n 1 Giacciano con Baruchella (RO) STUDIO TECNICO CAPPELLARI GEOM. FRANCESCO Riviera Pace n. 141/1 Badia Polesine (Ro)
Dettagli1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite
Presentazione ufficiale V.E.C.T.O.R. (VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nei cicli del carbonio mediterraneo) LINEA 1 CLICOST Effetti dei
DettagliLISTA DELLE PRESTAZIONI PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
PROVINCIA DI PRATO LISTA DELLE PRESTAZIONI PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO OGGETTO: INDAGINI GEOGNOSTICHE ED AMBIENTALI DI SUPPORTO AL PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO DELLA RICALIBRATURA DELL ALVEO
DettagliR1 RELAZIONE TECNICA
COMUNE DI PANTELLERIA (Provincia di Trapani) SERVIZI DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA ED ESECUTIVA, COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN PROGETTAZIONE E PRESTAZIONI ACCESSORIE RELATIVI ALL INTERVENTO
DettagliPIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI LIVORNO 2012
AUTORITA' PORTUALE DI LIVORNO PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI LIVORNO 2012 Titolo elaborato: STUDIO DI NAVIGABILITA' DEL NUOVO TERMINAL PER CROCIERE Scala: Committente: AUTORITA' PORTUALE DI LIVORNO
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE Proprietà: Ubicazione: RONCONI & LIVERANI Srl Comune di Cotignola Via Madonna di Genova n 39/41 Prog. e DDL Strutturale: Progetto architettonico: Ing. Peroni
DettagliINDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITU, PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO E RILIEVI AEROFOTOGRAMMETRICI
Intervento n. 1: attività di progettazione preliminare e definitiva relativa alla attrezzatura del comprensorio irriguo Siritino-Fasinella in territorio di Naro (Ag). INDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITU, PROVE
DettagliRELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA
CASADIO & CO. studio tecnico associato Via V.Veneto 1/bis 47100 FORLI Tel: 0543 23923 Email: studio@casadioeco.it P.I. 03480110406 RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA Committente: Gruppo Marcegaglia divisione
DettagliComune di Marciana Marina
INTERPROGETTI Comune di Marciana Marina APPRODO TURISTICO DI MARCIANA MARINA VARIANTE AL P.R.P. STUDIO DELLA AGITAZIONE ONDOSA ALL INTERNO DELLO SPECCHIO ACQUEO PORTUALE INDICE 1) Introduzione... 1 2)
DettagliBase Nautica Flavio Gioia - Gaeta (LT)
Pontili galleggianti Frangionde galleggianti Piattaforme galleggianti Pontili per canottaggio Base Nautica Flavio Gioia - Gaeta (LT) Nel 2004 nasce il connubio tra Mabes, Futura spa e la Base Nautica Flavio
DettagliMeccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame
# 1 Con riferimento allo schema mostrato di seguito: - calcolare la tensione verticale totale, la pressione interstiziale e la tensione verticale efficace alle profondità indicate dai punti A, B, C, D,
DettagliPROVINCIA DI AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI MORI
PROVINCIA DI AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI MORI REPORT SULL INDAGINE GEOGNOSTICA PROPEDEUTICA ALLO STUDIO DELLE OPERE RELATIVE AL COLLEGAMENTO LOPPIO-BUSA SULLA S.S. 240 (OPERA N. S463) COMMITTENTE: Provincia
DettagliREGIONE VALLE D AOSTA
REGIONE VALLE D AOSTA COMUNE DI AYAS COMMITTENTE: CHP s.r.l. OGGETTO: ESECUZIONE PROVA MASW NEL COMUNE DI AYAS NELLA FRAZIONE DI CHAMPOLUC REPORT PROVA TORINO 12/07/2016 Dott. Geol. Andrea DANIELE Via
DettagliCOMUNE DI BOLOGNA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE STRUTTURALI - CARATTERISTICHE MATERIALI E - GEOTECNICA
COMUNE DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO DEL SISTEMA DI LAMINAZIONE DELLE ACQUE METEORICHE E DELLO SPOSTAMENTO DELLA FOGNATURA MISTA E DELLA CANALETTA DELLE LAME NELL AMBITO DELLA REALIZZAZIONE DELL EDIFICIO
DettagliComune di Isola del Giglio Provincia di Grosseto
Comune di Isola del Giglio Provincia di Grosseto Originale di deliberazione della Giunta Comunale N. 21 del 26-04-2016 Oggetto: RICHIESTA CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA PER REALIZZAZIONE SPECCHIO ACQUEO
DettagliINDAGINI GEOTECNICHE OFFSHORE PER L INSTALLAZIONE DI CAVI SOTTOMARINI IN UN SETTORE DEL MAR BALTICO
INDAGINI GEOTECNICHE OFFSHORE PER L INSTALLAZIONE DI CAVI SOTTOMARINI IN UN SETTORE DEL MAR BALTICO L adozione della tecnologia vibrocore, pur con le limitazioni inerenti la profondità di applicazione,
DettagliINDICE. 5.2 Analisi dei risultati nelle varie condizioni R008 Studio delle Agitazioni Interne
INDICE 1. PREMESSE... 2 2. CENNI SUL MODELLO MATEMATICO ADOTTATO... 3 3. CLIMA METEOMARINO DI PROGETTO... 4 4. CONFIGURAZIONE ED IPOTESI DI CALCOLO... 6 5. ANALISI DEI RISULTATI DEL MODELLO... 7 5.1 Sommario
DettagliRELAZIONE INTEGRATIVA ERSU - Fondazione Brigata Sassari Studio Associato di Geologia Madau&Sechi via Pasubio 14 Sassari Tel. 0793493506896 Premessa La presente relazione definisce le caratteristiche litologico
DettagliCITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Attidium: l area archeologica diviene luogo di fruibilità turistica Importo dell opera 133.000,00 Importo del cofinanziamento
DettagliSOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.
SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 2 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici
DettagliPROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato
AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO
DettagliRELAZIONE TECNICA 1 - Descrizione delle strutture 2 - Strumenti di calcolo utilizzati
1 RELAZIONE TECNICA 1 - Descrizione delle strutture Il progetto in questione si occupa della realizzazione di un locale tecnico adibito a sede di quadri e trasformatori elettrici nonché di una cabina Enel
Dettagli4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy
4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy Nancy ATTOLICO Servizio Infrastrutture - Ambiente Autorità Portuale del Levante www.aplevante.org - a.attolico@aplevante.org
DettagliManuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050
Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 2 EDIZIONE MAGGIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo
Dettagli1) Pontile perpendicolare alla banchina della lunghezza di m
1 a) Sistema di ancoraggio degli elementi galleggianti d ormeggio Il calcolo di verifica è condotto considerando, come mostrato nella planimetria di progetto, un sistema di ancoraggio costituito da corpi
DettagliRISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA
FACOLTA DI INGEGNERIA 12 Aprile 2005 RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA Maurizio Ferrini*, Massimo Baglione*, Samuela Iacomelli**, *Regione Toscana - Settore
DettagliL esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina
L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione
DettagliSCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI
SCHEDA 10A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 1355 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata dalla Regione
DettagliCOMUNE DI PALERMO. Area Pianificazione del Territorio. Ufficio Mare e Coste
COMUNE DI PALERMO Area Pianificazione del Territorio Ufficio Mare e Coste Lavori di manutenzione per la rifunzionalizzazione dei fondali del porto della Bandita di Palermo. PRELIEVO DI CAMPIONI PER LO
DettagliESECUZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE SCPT-DPSH IN LOC. STRADA DELLA CALDANA NEL COMUNE DI LAZISE (VR) Committente: Dott. Geol. A.
Viale Michelangelo, 40 2015 Desenzano del Garda (BS) P.IVA/C.F. 03632850982 ESECUZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE SCPT-DPSH IN LOC. STRADA DELLA CALDANA NEL COMUNE DI LAZISE (VR) Committente: Dott.
DettagliPORTO TURISTICO DI ROMA RELAZIONE GEOTECNICA E SISMICA
PORTO TURISTICO DI ROMA PROGETTO DI AMPLIAMENTO PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GEOTECNICA E SISMICA INDICE 1. GENERALITÀ... 2 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA... 3 3.1 Caratteristiche
DettagliCIG: Z0F09547DA CUP: I98F
ALL. E Oggetto: Affidamento del servizio di Indagini geotecniche e di caratterizzazione dei terreni propedeutiche alla progettazione definitiva della Realizzazione dell impianto di depurazione a servizio
DettagliRelazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio
Relazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio Committente: COMUNE DI CEVA Edificio: Fabbricato adibito a scuola media inferiore sita in Via Leopoldo Marenco, 1-12073 CEVA (CN) Progettista:
DettagliSCHEDA 6A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 70-65M E SIMILI (60-65, 80-65, etc.)
SCHEDA 6A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 70-65M E SIMILI (60-65, 80-65, etc.) R1. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Il presente
DettagliRelazione Geotecnica e sulle Fondazioni
Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle
DettagliIn condizioni stazionarie, la portata di acque meteoriche da far defluire da una copertura deve essere calcolata mediante la formula:
DIMENSIONAMENTO RETE DI SCARICO ACQUE METEORICHE NORMATIVA DI RIFERIMENTO UNI EN 12056-3 (sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici, sistemi per l evacuazione delle acque meteoriche,
DettagliIG INGEGNERIA GEOTECNICA
SAN RAFFAELE CIMENA (TO) CONVENTO DELLE SUORE MISSIONARIE SAN RAFFAELE CIMENA (TO) Attività professionali svolte: Esecuzione delle indagini geognostiche e progettazione degli interventi di stabilizzazione
DettagliRELAZIONE TECNICA GENERALE
Ing Giuseppe Guella PROGETTO PER VERIFICA E REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA EQUI POTENZIALE PER LA MESSA A TERRA DEI PRESIDI OSPEDALIERI DELL AZIENDA OSPEDALIERA VILLA SOFIA CERVELLO RELAZIONE TECNICA GENERALE
DettagliSOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.
SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 3 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici
DettagliCorsi di Geotecnica A ed Elementi di Geotecnica
Università degli Studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio (triennale) Ingegneria del Controllo Ambientale Corsi di Geotecnica A ed Elementi di
Dettagliloro installazione. alla fine del mese di agosto.
Studi / progetti / opere 51 Opere alle bocche di porto per la regolazione delle maree in laguna. Interventi in corso (agosto 2005) Premessa La costruzione del sistema di difesa dalle acque alte prevede
DettagliSCHEDA 7A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO LANDINI 6500 DT E SIMILI (5500 DT, 4500 DT etc.)
SCHEDA 7A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO LANDINI 6500 DT E SIMILI (5500 DT, 4500 DT etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca
DettagliARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Metodologie della Ricerca Archeologica ARCHEOLOGIA SUBACQUEA Valeria Salaris - Modulo 2 - Metodi e tecniche 2 Metodi e tecniche 1 Valutazioni preliminari alle scelte di cantiere. Relitto Differenziazione
DettagliSCHEDA 14A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO LANDINI 4500 CL E SIMILI
SCHEDA 14A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO LANDINI 4500 CL E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata dalla
DettagliREGIONE TOSCANA PROVINCIA DI AREZZO NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO AL POLO INDUSTRIALE POSTO IN CAVRIGLIA, LOCALITA' BOMBA - 2 LOTTO COMUNE DI CAVRIGLIA
REGIONE TOSCANA Commessa: 10 S 00256 PD PROVINCIA DI AREZZO NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO AL POLO INDUSTRIALE POSTO IN CAVRIGLIA, LOCALITA' BOMBA - 2 LOTTO Rev. Data COMUNE DI CAVRIGLIA PROGETTO DEFINITIVO
DettagliPREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA
PREMESSA Oggetto della presente relazione sono tutte quelle opere occorrenti per dare, completi e funzionanti in ogni loro parte, l impianto di riscaldamento, da installare nell ambito dei lavori di adeguamento
DettagliRelazione Tecnica ****(())****
Relazione Tecnica ****(())**** 1. Premessa L Amministrazione Comunale di San Demetrio Corone (CS), ha affidato incarico per la progettazione definitiva, esecutiva,coordinamento della sicurezza in fase
DettagliMuratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)
Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del
DettagliINDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1
INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.
DettagliProgetto CENTRALE TERMOELETTRICA ENEL DI AUGUSTA Bonifica dell area di proprietà ENEL posta sul lato Ovest della centrale
ENEL DI AUGUSTA posta sul lato Ovest della centrale Localizzazione geografica Area d intervento Anno 2005-2006 Importo Lavori 2.175.281,00 Categoria Opere IX c Progettista Prof. Ing. F.Colleselli Committenti
DettagliIng. Maurizio Ponte Progettazione e realizzazione degli interventi di adeguamento dell'imbarcazione JACK
Ing. Maurizio Ponte Progettazione e realizzazione degli interventi di adeguamento dell'imbarcazione JACK finalizzati all'allestimento di un impianto pilota per le attività di dimostrazione e convalida
DettagliCalcoli di verifica dei pontili galleggianti - Relazione
1 Calcoli di verifica dei pontili galleggianti - Relazione Si riportano di seguito le caratteristiche più significative del modulo galleggiante che si prevede di impiegare: - Lunghezza f.t. : 12,40 m -
DettagliPIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA
COMUNE DI MONTEVEGLIO (Provincia di Bologna) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA FORNELLI - LOCALITA STIORE AMBITO URBANO CONSOLIDATO TESSUTO PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE DELLE FRAZIONI
DettagliRelazione di calcolo geotecnica. Parco Area delle Scienze PARMA - Tel. 0521/906218/19/20. Pag. 1
U.O. SVILUPPO EDILIZIO Parco Area delle Scienze - 43100 PARMA - Tel. 051/90618/19/0 Pag. 1 INDICE 1. Premessa... 3. Calcolo della capacità portante delle colonne... 4.1 Colonne Ø600 e Ø800... 5 3. Verifica
DettagliSCHEDA 5A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 640 E SIMILI (600, 540, etc.)
SCHEDA 5A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 640 E SIMILI (600, 540, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla
DettagliComune di RIVOLI (TO)
GEO B.R. Dott. Geol. Paolo BARILLÀ Geotecnica, Geofisica, Idrogeologia, Geologia ambientale e territoriale tel. / fax 3393922490 0113196026 email: studio.geobr@alice.it via Arnaldo da Brescia, 47 10134
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE
AMGA - Azienda Multiservizi SpA - Udine pag. 1 di 8 RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE 1. GENERALITA La presente relazione riguarda la verifica di un
DettagliPASSERELLE IN PRFV COMPOSITE SOLUTION. M.M. S.r.l. PASSERELLE
IN PRFV COMPOSITE SOLUTION Pagina 1 SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE 3 2. SETTORI DI IMPIEGO 4 3. MATERIALI 5 3.1 PASSERELLA 5 3.2 TABELLA PROFILI STRUTTURA 6 3.3 TABELLA PROFILI PARAPETTO 7
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Percorso Ambientale [1227] [DM270] Percorso Costruzioni [1227] [DM270] CORSO DI OPERE IN TERRA [54206]
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA. TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI
committente TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana Piazza L. Manara n. 1 24047 TREVIGLIO (BG) progetto RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI PROGETTO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE
DettagliREL 03a RELAZIONE INTEGRATIVA SULLE FONDAZIONI
COMMITTENTE Comune di Raiano PROGETTO NUOVA COSTRUZIONE PLESSO SCOLASTICO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Istituto comprensivo "U. Postiglione" Viale Medaglia D Oro G. Di Bartolo PROGETTO DEFINITIVO
DettagliINDICE 1) OGGETTO 2) GENERALITA 3) NORMATIVA 4) MATERIALI 5) CARICHI 6) VERIFICHE STRUTTURALI 7) RELAZIONE SULLA QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI
INDICE 1) OGGETTO 2) GENERALITA 3) NORMATIVA 4) MATERIALI 5) CARICHI 6) VERIFICHE STRUTTURALI 7) RELAZIONE SULLA QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI 8) DICHIARAZIONE 1) OGGETTO Oggetto del presente documento
DettagliPROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO DEFINITIVO VERIFICHE IDROGEOLOGICHE. I e II TRATTO ING. MARIO ADDARIO ARCH. ORAZIA TRIBASTONE SCALA DATA
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO: SISTEMAZIONE DELLA S.P. 45 "BUGILFEZZA - POZZALLO. TRATTI COMPRESI DAL KM 5+250 AL KM 5+550 E DAL KM 6+800 AL KM 7+000". PROGETTO DEFINITIVO TITOLO: VERIFICHE IDROGEOLOGICHE.
Dettagli50 MILIONI PER I PORTI
DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna Linea d Azione 4.1.1 50 MILIONI PER I PORTI Deliberazione della Giunta Regionale
DettagliPiano Regolatore Portuale del Porto di Pescara Studio dell Agitazione Interna INDICE 1 PREMESSE, METODOLOGIA E RISULTATI... 2
INDICE 1 PREMESSE, METODOLOGIA E RISULTATI... 2 2 CONFIGURAZIONI PORTUALI ED IPOTESI DI CALCOLO... 5 3 STUDIO DELLA PENETRAZIONE DEL MOTO ONDOSO... 8 4 ANALISI DEI RISULTATI... 16 ALLEGATO 1: DESCRIZIONE
DettagliSCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT)
SCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla
DettagliALLEGATO C (Classi di Rischio Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire)
ALLEGATO C (Classi di Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire) Il testo del presente allegato è stato redatto in collaborazione tra la Direzione Regionale Infrastrutture
DettagliSCHEDA 33A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 352C E SIMILI
SCHEDA 33A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 352C E SIMILI R2. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Aprile 2014 Il presente documento è stato realizzato
DettagliSTUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE
STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE I soci fondatori, il direttore di laboratorio in sito ed alcuni collaboratori della società Geologia e perforazioni, sono professionisti geologi, specializzati nella geologia
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005
DECRETI DIRIGENZIALI A.G.C. N. 14 TRASPORTI E VIABILITÀ DECRETO DIRIGENZIALE N. 186 del 18 novembre 2005 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO TRASPORTI E VIABILITÀ SETTORE DEMANIO MARITTIMO - NAVIGAZIONE - PORTI,
DettagliSCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.)
SCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione
DettagliSCHEDA 39A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME AURORA 45 E SIMILI
SCHEDA 39A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME AURORA 45 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione
DettagliOGGETTO DELL'ANALISI. Analisi P.02. Prezzo di applicazione al metro 30,00 (diconsi euro trenta/00) 2% 0,48. Utile d'impresa 10%
Analisi P.02 Realizzazione di balaustra in legno completa di corrimano, fornita e posta in opera. Realizzata in paletti verticali di castagno, su disegno esecutivo approvato dalla competente Soprintendenza,
DettagliPROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA
DTE 01.04 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti ACCREDIA 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE
DettagliRELAZIONE PIANO PORTI E DEGLI ORMEGGI
allegato O alla deliberazione di Giunta Comunale n. del COMUNE DI BRENZONE RELAZIONE PIANO PORTI E DEGLI ORMEGGI (versione del 16.08.2010) ART. 1 OGGETTO Il presente Piano Porti e degli Ormeggi del Comune
DettagliSCHEDA 30A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO LAMBORGHINI C674 E SIMILI
SCHEDA 30A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO LAMBORGHINI C674 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata dalla
DettagliSCHEDA 8A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME CENTAURO
SCHEDA 8A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME CENTAURO Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
DettagliSCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO
SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata
DettagliSpecifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po
Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po Specifica per le indagini e le prove geotecniche per la caratterizzazione degli
DettagliProntuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)
Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza
DettagliSCHEDA 37A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FORD MAJOR 4000 E SIMILI
SCHEDA 37A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FORD MAJOR 4000 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione
Dettagli