C lassification L abelling P ackaging. le nuove regole per la classificazione, l imballaggio e l etichettatura dei prodotti chimici

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1 C lassification L abelling P ackaging le nuove regole per la classificazione, l imballaggio e l etichettatura dei prodotti chimici

2 IL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 Nuovo Regolamento Europeo per C.L.P. (Classification, Labelling and Packaging) sostanze e miscele pericolose pubblicato sulla gazzetta Ufficiale della UE il e entrato in vigore il Incorpora i criteri di classificazione ed etichettatura, i simboli e le avvertenze concordate a livello globale (GHS), pur mantenendo una continuità con la normativa europea GHS: Globally Harmonized System

3 IL REGOLAMENTO CLP Andrà a sostituire progressivamente il sistema europeo esistente: DIRETTIVA SOSTANZE PERICOLOSE DSP (67/548/CE) DIRETTIVA PREPARATI PERICOLOSI DPP (1999/45/CE) che saranno abrogate completamente nel 2015 Non riguarda le norme di trasporto, ma assicura la coesistenza con esse

4 Perché il GHS? Sostanza X: tossicità acuta orale LD50 = 257 mg/kg tossico nocivo

5 Sistema GHS (Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemcals) Il GHS nasce come un programma volontario mondiale di armonizzazione della Classificazione ed Etichettatura delle Sostanze Pericolose per stabilire una base comune e coerente per il pericolo chimico, contenente gli elementi fondamentali di: sicurezza per il trasporto di merci pericolose prevenzione per la salute e la sicurezza del lavoratore, consumatore e ambiente 1 IDENTIFICAZIONE Classificazione 2 COMUNICAZIONE Etichetta Scheda di dati di sicurezza (SDS)

6 Scopo della etichetta I due strumenti previsti dal presente regolamento per COMUNICARE i pericoli delle sostanze e delle miscele sono le ETICHETTE E LE SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA di cui al Regolamento (CE) n 1907/2006. L etichetta è il solo strumento per la comunicazione ai consumatori, ma può anche servire a segnalare ai lavoratori le informazioni più ampie sulle sostanze o le miscele fornite nelle schede di dati di sicurezza. è uno strumento di comunicazione destinato sia ai lavoratori ed utilizzatori professionali che ai consumatori.

7 Contenuto dell etichetta nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel contenitore se non è indicata altrove sull imballaggio; identificatori del prodotto (nome e numeri) pittogrammi di pericolo avvertenze di pericolo indicazioni di pericolo consigli di prudenza informazioni supplementari

8 Avvertenza Un avvertenza indica al lettore se un pericolo è in generale più o meno grave. Sull etichetta figurano le avvertenze pertinenti secondo la classificazione della sostanza o miscela pericolosa. Quando sull etichetta è utilizzata l avvertenza PERICOLO, non vi figura l avvertenza ATTENZIONE. Alcune categorie di pericolo (ad es. gli esplosivi) non hanno avvertenze.

9 Indicazioni di pericolo Consigli di prudenza indicatori di pericolo (hazard statements) lettera H + numeri a tre cifre consigli di prudenza (precautionary statements) lettera P +codice a tre cifre di quattro tipologie (prevenzione, reazione, conservazione e smaltimento) Frasi supplementari per criteri solo UE e non GHS EU+ tre cifre (0 + il numero della vecchia frase R)

10 Codifica per frasi di pericolo e consigli di prudenza(1) Frasi H Alle indicazioni di pericolo é assegnato un codice univoco alfanumerico che consiste in una lettera e tre numeri : La lettera H (per hazard statement ) Un numero che indica il tipo di pericolo 2 per pericoli fisici; 3 pericoli per la salute: 4 pericoli per l ambiente; Due numeri corrispondono alla numerazione sequenziale di pericoli quali l esplosività (codici da 200 a 210), infiammabilità (codici da 220 a 230), etc. 10 H 2 00 Pericolo fisico H 3 00 Pericolo per la salute H 4 00 Pericolo per l ambiente

11 Codifica per frasi di pericolo e consigli di prudenza(2) Frasi P Ai consigli di prudenza é assegnato un codice univoco alfanumerico che consiste in una lettera e tre numeri: Lettera P (per precautionary statement ); Un numero che indica il tipo di precauzione da adottare 2 per Prevenzione; 3 per Risposta : 4 per Immagazzinamento 5 per Eliminazione Due numeri corrispondono ai numeri sequenziali P1 P2 P3 P4 P Generale Prevenzione Risposta Immagazzinamento Eliminazione

12 DISPOSIZIONI PARTICOLARI Frasi supplementari per criteri solo UE e non GHS Informazioni supplementari sui pericoli specifici (proprietà fisiche o per la salute) EUH + tre cifre (0 + il numero della vecchia frase R) EUH019 «Può formare perossidi esplosivi» Disposizioni particolari relative agli elementi supplementari dell etichetta per talune miscele che contengono sostanze pericolose EUH + tre cifre (2 + il numero progressivo) EUH203 «Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica» Disposizioni particolari relative all etichettatura dei prodotti Fitosanitari EUH401 «Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso»

13 EUH001 «Esplosivo allo stato secco» EUH006 «Esplosivo a contatto o senza contatto con l aria» EUH014 «Reagisce violentemente con l acqua» EUH018 «Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile». EUH019 «Può formare perossidi esplosivi» EUH044 «Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato» EUH029 «A contatto con l'acqua libera un gas tossico» EUH031 «A contatto con acidi libera un gas tossico» EUH032 «A contatto con acidi libera un gas altamente tossico» EUH066 «L'esposizione ripetuta può causare secchezza e screpolature della pelle» EUH070 «Tossico per contatto oculare» EUH071 «Corrosivo per le vie respiratorie» PARTE 1: INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SUI PERICOLI Si applicano a sostanze e miscele già classificate per altri tipi di pericoli:

14 Simboli secondo la Dir. 67/548/CEE Classe e Categoria di pericolo associate secondo All. I e V del Reg. 1272/2008 Pittogrammi secondo l'all. V del Reg. 1272/2008

15 Simboli secondo la Dir. 67/548/CEE Classe e Categoria di pericolo associate secondo All. I e V del Reg. 1272/2008 Pittogrammi secondo l'all. V del Reg. 1272/2008

16 Effetti sulla salute criteri di classificazione Tossicità acuta orale UE CLP! Quando la tossicità per via inalatoria è dovuta alla corrosività si aggiunge EU H701: corrosivo per il tratto respiratorio e si può aggiungere il pittogramma della corrosione

17 Effetti sulla salute criteri di classificazione Corrosione/irritazione della pelle Corrosivo Corrosivo Irritante EU 67/548 Provoca gravi ustioni R35 Provoca ustioni R34 Irritante per la pelle R38 Esposizione (corrosione) CLP 3 min > 3 min - 1 h > 1 h - 4 h H314 Provoca gravi ustioni e danni agli occhi Categoria 1 Categoria 1A Categoria 1 B Categoria 1C > 1 h - 4 h Cambiano gli scores da >2 a Categoria 2 H315 Provoca irritazione della pelle!

18 Corrosione/irritazione cutanea Usare dati esistenti su uomo o animali Evitare il più possibile la sperimentazione in vivo per la corrosione/irritazione Usare, se possibile, alternative in vitro Considerare i valori estremi di ph estremi ( 2 and 11,5) per la corrosione (tenere in conto la capacità tampone)

19 Corrosione/irritazione pelle Categoria 1 Corrosivo pelle Distruzione tessuto cutaneo: Visibile necrosi dell epidermide e nel derma in almeno 1 animale Categoria 2 Irritante pelle Gravi effetti reversibili sulla pelle Categoria 1A Esposizione 3 min Osservazione 1 ora Categoria 1B Esposizione 1 ora Osservazione 14 giorni Categoria 1C Esposizione 4 ore Osservazione 14 giorni Valori Draize (valore medio degli scores da almeno 2 su 3 animali sottoposti a test): Eritema/eschara o edema 2,3-4,0 * * Direttiva 67/548/CE: valore medio 2 (2 animali o più) Infiammazione persistente della pelle

20 Traduzione diretta da 67/548 a CLP possibile? 67/548 CLP Frase H C;R35 C;R34 Corrosione pelle 1A Corrosione pelle 1B H314 H314 Criteri identici Criteri quasi uguali(*) Xi;R38 Irritazione pelle 2 H315 Criteri quasi uguali (*)I criteri per la corrosività sono quasi uguali, ma non è possibile distinguere tra 1B e 1C perché il test prevede 4 ore di esposizione, ma in futuro è previsto un approccio progressivo che permetterà di fare le osservazioni a 1 ora

21 Effetti sulla salute criteri di classificazione -Gravi danni agli occhi/irritazione oculare elementi dell etichetta Irritante Irritante UE 67/548 Provoca gravi lesioni oculari R41 Irritante per gli occhi R36 Effetti CLP Effetti oculari irreversibili, che persistono fino a 21 giorni,per cornea, iride o congiuntiva su 1/3 animali oppure -opacità della cornea 3 effetti su iride> 1.5, calcolati come medie a 24, 48 and 72 ore in 2/3 animali, oppure -Osservazioni pratiche sull uomo Pericolo Provoca gravi danni agli occhi H318 Categoria 1 Effetti reversibili entro 21 giorni: opacità della cornea (>1) effetti su iride (>1) arrossamento della congiuntiva ( 2) edema della congiuntiva (chemosi) 2, calcolati come medie a 24, 48 and 72 ore in 2/3 animali, Attenzione Provoca grave irritazione agli occhi H319 Categoria 2!

22 Effetti sulla salute criteri di classificazione Sensibilizzazione cutanea e respiratoria UE 67/548 Nocivo Può provocare sensibilizzazione per inalazione R42 Irritante Può provocare sensibilizzazione per contatto cutaneo R43 Effetti CLP Ipersensibilità specifica delle vie respiratorie nell uomo e/o dati positivi da studi su animali Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato H334 Categoria 1 Sensibilizzazione per contatto cutaneo in un numero significativo di persone o risultati positivi in test adeguati su animali Può provocare una reazione allergica cutanea H317 Categoria 1!

23 Effetti sulla salute :criteri di classificazione Cancerogenicità/Mutagenicità/ Tossicità riproduttiva (CMR) UE 67/548 R45(R49)/ R46/R60-61 R45(R49)/R46/R60-61 R40/R68/R62-63 Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Sostanze riconosciute come C/M/R noti per l uomo sostanze da considerare C/M/R per l uomo Preoccupazione dovuta a possibili effetti C/M/R CLP Categoria 1A Categoria 1A H350/H340/H360 Categoria 1 1 Categoria 1B Categoria 1B H351/H341/H361 Categoria 2 2

24 Effetti sulla salute criteri di classificazione Tossicità riproduttiva UE 67/548 Effetti Possibile rischio per i bambini allattati al seno R64 Le sostanze assorbite dalla madre possono interferire con la allattamentoo possono essere presenti nel latte in quantità tali destare preoccupazione per la salute dei bambini allattati al seno CLP Può provocare danni ai bambini allattati al seno H362 Categoria aggiuntiva

25 Miscele: Tossicità per la Riproduzione Ingrediente classificato come: Categoria 1A Categoria 1B Categoria 2 Categoria 1A 0.3 ( 0.5% secondo 67/548) Categoria 1B 0.3% Categoria 2 Avente effetti sull allattamento o attraverso l allattamento(categoria supplementare) % [Nota 1] ( 5% secondo 67/548) 0,3 % (Nota 1) Nota: I limiti di concentrazione nella tabella si applicano ai solidi e ai liquidi (p/p) e ai gas (v/v) Nota 1: Se una sostanza tossica per la riproduzione di categoria 1 o di categoria 2 o una sostanza classificata ai fini degli effetti sull allattamento o attraverso l allattamento è presente come componente nella miscela in concentrazione superiore allo 0,1 %, per questa miscela deve essere disponibile su richiesta una scheda dati di sicurezza..

26 Cambiamenti CMR: Differenze tra 67/548 e CLP Per le sostanze CMR non cambiano i criteri, ma cambiano la suddivisione in classi, i simboli e le frasi: Cat 1= Cat 1A; Cat 2= Cat 1B; Cat 3 = Cat 2 Per le miscele non cambiano i limiti per C e M ma cambiano per R Repro cat 1, cat 2 conc>0.5% Repro cat 3 conc> 5% Cat 1 A,B Conc>0.3% Cat 2 conc> 3%

27 Effetti sulla salute criteri di classificazione Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola Molto tossico/ Tossico Nocivo Irritante Nessun pittogramma UE 67/548 pericolo di effetti irreversibili molto gravi R39 Possibilità di effetti irreversibili R68 Irritante per le vie respiratorie R37 L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini R67 Effetti Forte evidenza di danni molto gravi, non letali, reversibili o irreversibili nell uomo Forte evidenza di possibili danni non letali, reversibili o irreversibili nell uomo Effetti d organo specifici transienti CLP Provoca danni agli organi H370 Categoria 1 può provocare danni agli organi H371 Categoria 2 può provocare irritazione respiratoria H335 Può provocare sonnolenza e vertigini H336 Categoria 3!

28 Effetti sulla salute criteri di classificazione Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta Tossico Nocivo UE 67/548 Pericolo di grav i danni per la salute in caso di esposizione prolungata R48 Pericolo di gravi danni per lasalute in caso di esposizione prolungata R48 Effetti CLP tossicità grave o ritenuto in grado di provocare severa tossicità per l uomo Provoca danni agli organiper esposizione prolungata o ripetuta H372 Categoria 1 Effetti nocivi sull uomo in base a dati su animali Può provocare danni agli organi per esposizione ripetuta o prolungata H373 Categoria 2

29 Effetti sulla salute criteri di classificazione Rischio per aspirazione Nocivo UE 67/548 Effetti CLP Nocivo-può provocare danni ai polmoni in caso di ingestione R65 Sostanze e preparati liquidi che presentano rischio di aspirazione per l uomo a causa della bassa viscosità H 304 Categoria 1

30 Pittogrammi e classi di pericolo

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35 Esempio di etichetta integrata Etichetta per un prodotto fitosanitario per un imballaggio interno. Su quello esterno ci sarà l etichetta del trasporto

36 Precedenza dei simboli!!! Sensib.respir Irrit.occhi/pelle Se è presente il pittogramma per il trasporto si omette quello corrispondente per lo stesso tipo di pericolo previsto dal CLP

37 LA SCHEDA DEI DATI DI SICUREZZA

38 STRUMENTO DI INFORMAZIONE destinato all utilizzatore professionale che deve consentire al datore di lavoro di determinare se agenti chimici pericolosi sono presenti sul luogo di lavoro e di valutare i rischi per la salute umana e la sicurezza dei lavoratori derivanti dal loro uso (Allegato II, Introduzione). STRUMENTO DI COMUNICAZIONE, principale meccanismo per la circolazione dell informazione sulla sicurezza lungo la supply chain di sostanze e miscele; è lo strumento usato per comunicare ai DU le informazioni sui pericoli (sez. 2, 3, 9, 11 e 12), le misure di precauzione e manipolazione (sez. 7) e le misure per la gestione del rischio (sez. 8) (punto 57 delle considerazioni introduttive).

39 Il CLP non entra nel merito della struttura della Scheda Dati di Sicurezza, rimangono i 16 punti; Tuttavia, poiché comporta una diversa classificazione delle sostanze e delle miscele, il CLP avrà un impatto sulla SDS; la forma della scheda di sicurezza non cambia ma cambia il linguaggio con cui questa è scritta; In particolare le indicazioni e le informazioni di pericolo (Punti 2,3,15,16) seguiranno il Sistema GHS; La SDS assume un ruolo più significativo e rafforzato dal Reach

40 La SDS deve: Essere compilata nella lingua dello Stato membro in cui avviene l immissione sul mercato (anche la estesa) Deve riportare la data di compilazione sulla prima pagina, insieme alla data di eventuale revisione/modifica Deve essere redatta in modo chiaro e conciso e deve essere compilata da persona competente Deve utilizzare un linguaggio semplice, chiaro e conciso ed evitare informazioni non coerenti con la classificazione Deve essere fornita gratuitamente, in modo cartaceo o elettronico Non deve contenere sottosezioni prive di testo Deve essere predisposta a prescindere dal volume di produzione/importazione

41 La SDS estesa Chi è tenuto a predisporre la Relazione sulla sicurezza chimica (CSR, per quantità di sostanza 10 t/anno) e la sostanza è pericolosa: deve predisporre una SDS estesa esds (scenario di esposizione per gli usi identificati con le relative misure di prevenzione e protezione) i contenuti della SDS devono essere coerenti con il CSR una SDS può avere più scenari di esposizione a seconda degli usi identificati e quindi essere più o meno estesa

42 SCENARIO DI ESPOSIZIONE È l insieme delle condizioni che descrivono il modo in cui i rischi associati con l uso identificato di una determinata sostanza possono essere controllati. Uno s.e. comprende le condizioni operative ( es. durata e frequenza di uso o quantitativo utilizzato, la temperature di processo o il ph,) le misure di gestione dei rischi ( es. impianti di ventilazione locale o un certo tipo di guanti, il trattamento delle acque reflue e dei gas di scarico) allo scopo di coprire tutti gli usi, il dichiarante deve definire una serie di scenari d esposizione per i vari gruppi di utilizzatori del proprio mercato di riferimento A seconda dell uso, un SE deve descrivere tutti i fattori che determinano l esposizione

43 LE NUOVE SCHEDE DI SICUREZZA ESTESE

44 REGOLAMENTO (UE) N. 453/2010 Prescrizioni di carattere generale per la compilazione della scheda di dati di sicurezza La scheda di dati di sicurezza deve consentire agli utilizzatori di adottare le misure necessarie inerenti la protezione della salute umana e della sicurezza sul luogo di lavoro nonché la tutela dell'ambiente. Tale scheda serve ad informare il lettore in merito ai pericoli di una sostanza o di una miscela e a fornire informazioni su come stoccare, manipolare ed eliminare in modo sicuro la sostanza o la miscela in questione. In particolare, la scheda di dati di sicurezza deve permettere ai datori di lavoro di determinare se agenti chimici pericolosi sono presenti sul luogo di lavoro e di valutare gli eventuali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che derivano dal loro uso.

45 REGOLAMENTO (UE) N. 453/2010 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi Sconsigliati Devono essere indicati almeno gli usi identificati pertinenti per il destinatario o i destinatari della sostanza o miscela. Si tratta di una breve descrizione dell uso a cui è destinata la sostanza o miscela, ad esempio ritardante di fiamma, antiossidante. Devono essere elencati, se del caso, gli usi sconsigliati dal fornitore, con indicazione del motivo. Non è necessario che l elenco sia esaustivo. Quando è prescritta una relazione sulla sicurezza chimica, le informazioni di questa sottosezione della scheda di dati di sicurezza devono essere coerenti con gli usi identificati nella relazione sulla sicurezza chimica e con gli scenari di esposizione citati nella relazione sulla sicurezza chimica ed elencati nell allegato alla scheda di dati di sicurezza.

46 REGOLAMENTO (UE) N. 453/2010 Fino al 1/12/2010 il fornitore ha facoltà di fornire SDS di sostanze e miscele: secondo il vecchio Allegato II del Reach secondo l Allegato I del nuovo allegato II del Reach In caso di sostanze immesse sul mercato prima del 1/12/2010 non è necessario sostituire la SDS, adeguarla al nuovo allegato entro 2012 Dopo il 1/12/2010 il fornitore ha l obbligo di fornire SDS di sostanze e miscele: secondo l Allegato I del nuovo allegato II del Reach Dopo il 1/6/2015 il fornitore ha l obbligo di fornire SDS di sostanze e miscele: secondo l Allegato II del nuovo allegato II del Reach In caso di miscele immesse sul mercato prima del 1/6/2015 non è necessario sostituire la SDS, adeguarla al nuovo allegato entro 2012

47 Quando aggiornare la scheda di sicurezza I fornitori aggiornano la scheda di dati di sicurezza tempestivamente: a) non appena si rendono disponibili nuove informazioni che possono incidere sulle misure di gestione dei rischi o nuove informazioni sui pericoli (es. PBT, vpvb, SVHC) ; b) allorché è stata rilasciata o rifiutata un'autorizzazione; c) allorché è stata imposta una restrizione. b) e c) Non saranno disponibili sino a completamento di un dossier di registrazione se la sostanza è stata registrata e la trasmettono a tutti i destinatari precedenti ai quali hanno consegnato la sostanza o il preparato nel corso dei dodici mesi precedenti. Negli aggiornamenti successivi alla registrazione, sulla SDS comparirà il numero di registrazione.

48 Quando fornire la scheda di sicurezza La SDS va consegnata obbligatoriamente - al momento della prima fornitura di sostanze e miscele Pericolose - a ogni revisione con aggiornamenti rilevanti per la salute, la sicurezza e l ambiente

49 La SDS deve comportare i seguenti titoli Obbligatori 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 2. Identificazione dei pericoli 3. Composizione/informazione sugli ingredienti 4. Interventi di primo soccorso 5. Misure antincendio 6. Misure in caso di rilascio accidentale 7. Manipolazione ed immagazzinamento 8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale 9. Proprietà fisiche e chimiche 10. Stabilità e reattività 11. Informazioni tossicologiche 12. Informazioni ecologiche 13. Considerazioni sullo smaltimento 14. Informazioni sul trasporto 15. Informazioni sulla regolamentazione 16. Altre informazioni Le informazioni saranno redatte conformemente all allegato II Reg. Reach

50 Cambiamenti nella scheda di sicurezza - Sezione 1 (identificazione sostanza/miscela e società/impresa): identificatore del prodotto - Sezione 2 (identificazione dei pericoli) e Sezione 3 (composizione/informazioni sugli ingredienti) : classificazioni nuove o rivedute, comprese eventuali modifiche di limiti di concentrazione specifici o di fattori M per le sostanze - Sezione 8 (controllo esposizione/protezione individuale): indicazione DNEL e PNEC -Sezione 15 (informazioni sulla regolamentazione): -Sezione 16 (altre informazioni) : testo completo della nuova indicazione di pericolo - La Sezione 9 (proprietà fisiche e chimiche), la Sezione 11 (informazioni tossicologiche) e la Sezione 12 (informazioni ecologiche) devono di conseguenza essere riviste per includervi eventuali informazioni adeguate nuove o aggiornate.

51 Cambiamenti intervenuti per la compilazione Sezione 2: Classificazione e Elementi dell etichetta ora compaiono in questa sezione, non più in sezione 15 - Altre informazioni sulla regolamentazione solo nella sez. 15 (es. Autorizzazioni, restrizioni, altre disposizioni applicabili alla sostanza/miscela) Fino al I giugno 2015 vecchie e nuove classificazioni sono in parallelo

52 Cambiamenti intervenuti per la compilazione Sezione 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti Per le miscele classificate pericolose, nella sottosezione 3.2 vanno indicate le sostanze che presentano un pericolo per la salute e per l ambiente, le sostanze con un OEL, le sostanze PBT e vpvb e le sostanze comprese nella Candidate List a conc. 0,1% Per le miscele non classificate pericolose, nella sottosezione 3.2 vanno indicate le sostanze che presentano un pericolo per la salute e per l ambiente, le sostanze con un OEL a conc. 1%p/p per miscele non gassose e 0,2%v/v per miscele gassose le sostanze PBT e vpvb e le sostanze comprese nella Candidate List a conc. 0,1 Per le sostanze riportate in 3.2, si fornisce la doppia classificazione

53 Cambiamenti intervenuti per la compilazione Sezione 8: Controllo dell esposizione/protezione individuale Quando è prescritto il CSR occorre indicare i DNEL (livelli derivati privi di effetto) e le PNEC (concentrazioni prevedibili prive di effetto) pertinenti per la sostanza per gli scenari di esposizione riportati Quando è prescritta il CSR per gli scenari di esposizione riportati deve essere fornito un sommario delle misure di gestione dei rischi Occorre indicare anche i valori limite di esposizione professionale nazionali corrispondenti ai valori limite comunitari di cui alla direttiva 98/24/CE,. Devono essere specificate le caratteristiche dei DPI, sottotitolo :

54 Cambiamenti intervenuti per la compilazione Sezione 15: Informazioni sulla regolamentazione

55 Obbligo di fornire informazioni Obbligo di comunicare informazioni agli utilizzatori a valle per sostanze in quanto tali o in quanto componenti di preparati per le quali non è prescritta una SDS (art. 32) numero di registrazione se la sostanza è soggetta ad autorizzazione precisazione sulle eventuali restrizioni ogni altra informazione disponibile per consentire di applicare misure appropriate Obbligo di comunicare informazioni sulle sostanze SVHC 0,1%p/p presenti negli articoli (art. 33) Obbligo di comunicare informazioni sulle sostanze e sui preparati a monte della catena di approvvigionamento (art. 34) Accesso dei lavoratori alle informazioni (art. 35)

56 CLP e Schede di sicurezza Sostanze: quando si decide di applicare C&L secondo CLP prima del 1 dicembre 2010, le SDS devono riportare C&L secondo entrambi i sistemi fino al 1 giugno 2015, compresi eventuali limiti di concentrazione specifici o fattori M. Miscele: quando si decide di applicare C&L secondo CLP prima del 1 giugno 2015 le SDS devono riportare C&L secondo entrambi i sistemi fino a tale data. Sostanze e miscele non pericolose ai sensi DSP o DPP: se risultano pericolose secondo CLP, le SDS devono essere aggiornate

57 Direttiva DSD vincolante/clp opzionale per sostanze Applicazione CLP: tempistica 1 Dic Giu 2015 Direttiva DPD vincolante /CLP opzionale per miscele CLP obbligatorio per sostanze deroga per sostanze già sul mercato (nella catena di approvvigionamento o sugli scaffali) fino Dic 2012 CLP obbligatorio per miscele Abrogazione Dir 67/548/CE Dir 1999/45/CE - deroga per sostanze già sul mercato (nella catena di approvvigionamento o sugli scaffali) fino Giu 2017

58 Per le sostanze prodotte e importate in quantitativi >10 t/anno è prevista, ai fini della registrazione REACH,l elaborazione del Chemical Safety Report (CSR) (o Rapporto sulla sicurezza chimica) che delinea gli scenari di esposizione pertinenti e rilevanti per l impiego delle sostanze che dovranno figurare in allegato alla SDS che, come indicato dalla Linea Guida dell ECHA sul Chemical Safety Assessment, (o Valutazione della sicurezza chimica),viene denominata Scheda di Dati di Sicurezza estesa (esds). Tale obbligo segue le tempistiche previste dal Regolamento REACH in merito alla registrazione, che si concluderanno il 30 maggio 2018.

59 CLP come impatta sul mondo del lavoro? Cambiando i criteri di classificazione, si dovranno riclassificare tutte le sostanze e le miscele (non solo quelle pericolose con la vecchia normativa). Questo comporterà per l industria delle modifiche, che potranno essere SOSTANZIALI (in alcuni casi) DOCUMENTALI (sempre) Miscele che diventano pericolose quando prima non lo erano, comportando tutta una serie di nuovi obblighi Formazione ed aggiornamento del personale Aggiornamento SDS Aggiornamento etichettatura

60 Salute e sicurezza nei luoghi di Lavoro In ragione sia dei nuovi dati che saranno disponibili in virtù dell applicazione del REACH (scenari di esposizione), sia della classificazione operata secondo i nuovi criteri dettati dal CLP, ci saranno impatti direttamente collegati alla Valutazione del Rischio Chimico con necessità di modificare il documento: a) b) c) necessità di valutare lo svolgimento di nuove analisi dell'esposizione dei lavoratori ad agenti chimici necessità di formare e informare i Lavoratori circa i nuovi criteri di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose necessità di aggiornare la segnaletica di sicurezza in base ai nuovi pittogrammi introdotti dal CLP

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