ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONTE SAN BARTOLO REGIONE MARCHE VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

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1 ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONTE SAN BARTOLO REGIONE MARCHE N. protocollo 526/2015 N deliberazione 34 Data della deliberazione VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO OGGETTO: Approvazione del Piano di Gestione del Cinghiale redatto dall Ente Parco Naturale Regionale Monte San Bartolo ai sensi dell art. 16, comma 2 della L.R. 15/1994 e dell art. 37 del Regolamento del Parco. L anno duemilaquindici, il giorno 16 del mese di dicembre alle ore 17,30 in Pesaro, presso la sede dell Ente Parco in Via Varsavia, a seguito di regolare convocazione, si è riunito il Consiglio Direttivo dell'ente Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo con le presenze sotto indicate: 1) Balducci Domenico Presidente X P. A. 2) Lisotti Cristian Vicepresidente X 3) Manenti Davide Consigliere X 4) Tesini Federica Consigliere X 5) Manzini Cristina Consigliere X Partecipa alla seduta il Direttore Ennio Braccioni, con funzioni verbalizzanti. Sono altresì presenti: Claudio Marchesi Ente parco San Bartolo; Laurent Sonet Ente Parco San Bartolo; Fabrizio Furlani Tecnico incaricato; Mario Primavera Tecnico incaricato. Presiede la riunione il Presidente dell Ente Domenico Balducci e preso atto che ricorrono i presupposti per la validità della seduta ai sensi dell art. 8 dello Statuto, dichiara aperti i lavori circa l argomento in oggetto.

2 IL CONSIGLIO DIRETTIVO Vista la proposta di atto amministrativo avanzata dal tecnico incaricato Dott. Fabrizio Furlani, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale. Sentito il Presidente, che introduce l argomento in oggetto ed invita a relazionare il Dott. Fabrizio Furlani, incaricato dell istruttoria tecnica. Ascoltato il Dott. Fabrizio Furlani, che illustra il Piano di Gestione del Cinghiale redatto dall Ente Parco Naturale Regionale Monte San Bartolo. Sentiti gli interventi dei Consiglieri in relazione al dibattito conseguente. Vista la L.R n. 15 Norme per l'istituzione e gestione delle aree protette naturali. Vista la L n. 394 Legge quadro sulle aree protette. Visto il Regolamento del Parco, pubblicato sul BURM n. 38 del 7 maggio 2015, in particolare l art. 37 Prelievi Faunistici. Visti gli allegati pareri di regolarità. Visto il vigente Statuto dell Ente. Con voti favorevoli UNANIMI, resi in forma palese DELIBERA La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto. Di approvare il Piano di Gestione del Cinghiale, redatto dall Ente Parco Naturale Regionale Monte San Bartolo ai sensi dell art. 16, comma 2 della L.R. 15/1994 e dell art. 37 del Regolamento del Parco, che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale. =================================================================== Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE F.to Domenico Balducci IL DIRETTORE F.to Ennio Braccioni =================================================================== Il sottoscritto certifica che la suddetta deliberazione è stata pubblicata per copia il giorno all Albo Pretorio, ove rimarrà per 15 giorni consecutivi. Pesaro lì, IL DIRETTORE F.to Ennio Braccioni ===================================================================

3 Atto istruttorio ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONTE SAN BARTOLO Regione Marche Prot. 526 del PROPOSTA DI DELIBERAZIONE Istruttoria predisposta dal Dott. FABRIZIO FURLANI, autorizzato alla consulenza e collaborazione con l Ente Parco del San Bartolo. Oggetto: Approvazione del Piano di Gestione del Cinghiale, redatto dall Ente Parco Naturale Regionale Monte San Bartolo ai sensi dell art. 16, comma 2 della L.R. 15/1994 e dell art. 37 del Regolamento del Parco. Premesso che: - il Cinghiale è presente da tempo nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino e negli anni ha incrementato notevolmente il proprio areale di distribuzione, estendendosi progressivamente dalle zone interne fino a interessare la fascia collinare e litoranea; - la presenza del cinghiale all'interno del Parco è stata segnalata da privati nel 2013 in alcune limitate aree e da allora le segnalazioni di presenza di tale specie sono fortemente aumentate ed hanno interessato gran parte del territorio del Parco; - a seguito delle segnalazioni ricevute, e al fine di accertare l effettiva presenza e distribuzione di tale specie, l Ente Parco si è immediatamente attivato effettuando, in via preliminare, sopralluoghi nei luoghi segnalati e avviando un confronto con l Amministrazione Provinciale (P.O. Tutela e Gestione della Fauna selvatica e Corpo di Polizia Provinciale), al fine di valutare la situazione e definire le più opportune strategie finalizzate al monitoraggio e al controllo di tale specie; - in particolare, di concerto con l Amministrazione Provinciale, l Ente Parco ha condotto, a partire dalle prime segnalazioni del 2013, diverse attività accertative sul campo, quali: posizionamento di foto trappole, sopralluoghi, monitoraggi. Considerato che: - con nota prot. 121 del , l Ente Parco ha chiesto all U.R.C.A. - Gestione Fauna e Ambiente, Sezione Provinciale Pesaro-Urbino, con sede ad Urbania (PU) via Roma n. 18, quale Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Mare ai sensi dell art. 16 della Legge 8 luglio 1986 n. 349, la collaborazione per l espletamento, a titolo gratuito, delle seguenti attività da condurre all interno del territorio del Parco: censimento della specie Cinghiale (Sus scrofa) mediante osservazione diretta sul campo; controllo degli esemplari di Cinghiale eventualmente presenti, finalizzato alla eradicazione di tale specie dal territorio del Parco. Evidenziato che: - a seguito del monitoraggio effettuato in collaborazione con i volontari dell U.R.C.A. nel marzo 2015, integrato con i dati provenienti dalle fototrappole installate dall Ente Parco,

4 è stato accertata una presenza stabile del cinghiale all'interno dell Area Protetta, con una popolazione stimata di circa esemplari. Visti: - l art. 11, comma 4 della L. 394/1991; - l art. 16, comma 2, della L.R. 15/ l art. 37 del Regolamento del Parco, il quale stabilisce la possibilità di effettuare prelievi faunistici e/o abbattimenti selettivi all interno del Parco, disciplinati da specifici piani, redatti dallo stesso Ente Parco. Dato atto che nel rispetto della suddetta normativa, l Ente Parco ha redatto il Piano di Gestione del Cinghiale, che propone l attivazione di misure di controllo finalizzate alla eradicazione di tale specie dal territorio del Parco, o comunque a ricondurre la sua presenza ad una densità di popolazione tendente allo zero, al fine di: - salvaguardare in via prioritaria la pubblica incolumità, tenuto conto dell elevato tasso di antropizzazione del territorio e dell elevata frequentazione turistica del Parco, soprattutto durante il periodo primaverile-estivo; - salvaguardare l esercizio dell attività agricola e, in particolare, le coltivazioni di pregio presenti nel Parco (es.: vigneti, oliveti e tartufaie); - tutelare l ambiente naturale (ivi compresi gli habitat di interesse comunitario di cui alla Direttiva 92/43/CEE), la flora e la fauna; - ricomporre squilibri ecologici conseguenti alla crescita demografica della popolazione del cinghiale nel territorio del Parco, tenuto peraltro conto che tale specie è da ritenersi storicamente assente in questo territorio. Evidenziato che il Piano di Controllo del Cinghiale ha una durata di 3 annualità ( , , ) e dovrà concludersi entro il 31 marzo Considerato che l Ente Parco, con Deliberazione n. 26 del ha approvato in forma preliminare il predetto Piano di Gestione, ai fini dell attivazione delle seguenti procedure valutative: - verifica di assoggettabilità alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) di cui all art. 12 D.Lgs. 152/2006, al fine di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente e contribuire all integrazione di considerazioni ambientali all atto dell elaborazione e dell approvazione di tale Piano; - valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) di cui all art. 5 DPR 357/1997, al fine di verificare le possibili o potenziali incidenze ambientali del Piano nei confronti delle specie e degli habitat di interesse comunitario segnalati per il SIC Colle San Bartolo e la ZPS Colle San Bartolo e Litorale Pesarese. Tenuto conto che nell ambito della procedura di Verifica di assoggettabilità a VAS e al fine di rimuovere i rilievi evidenziati dall ISPRA con nota prot del , l Ente Parco ha meglio precisato alcuni aspetti gestionali del Piano, di seguito sinteticamente esposti: 1) l obiettivo del controllo numerico della specie cinghiale nel territorio del Parco è quello di ricondurre la presenza di tale specie ad una densità di popolazione tendente allo zero; 2) le attività, sia di prevenzione che di controllo, saranno concordate con la P.O. Tutela e Gestione della Fauna selvatica della Provincia di Pesaro e Urbino. Per limitare quanto più possibile l ingresso del Cinghiale nel Parco, sarà chiesto alla stessa Provincia di intensificare i prelievi nell area esterna al Parco;

5 3) nel Piano di Gestione del Cinghiale è stato previsto il ricorso a repellenti odorosi da posizionare nei punti di accesso. Tale tecnica, di scarsa efficacia, sarà invece integrata e sostituita, laddove tecnicamente fattibile, con il posizionamento sul terreno di apposite strutture tubulari che, collocate in parallelo tra loro, potranno consentire il passaggio dei mezzi e delle persone, ma costituiranno un impedimento al passaggio del Cinghiale. Tali punti di passaggio saranno inoltre monitorati con foto-trappole, oltre che essere segnalati all Amministrazione Provinciale per intensificare, in corrispondenza di tali siti, le attività di controllo al di fuori dell Area Protetta; 4) saranno chiesti alla Regione Marche, qualora necessario, appositi finanziamenti per l acquisto di recinzioni elettrificate da posizionare a protezione delle coltivazioni di pregio (vigneti, tartufaie) durante i periodi dell anno più critici per le colture, ovvero in corrispondenza dello stato fenologico della maturazione e della raccolta del prodotto; 5) per garantire maggiore efficacia ed incisività, l attività di controllo inizialmente prevista nel solo periodo 1 novembre 31 marzo, sarà effettuata, all occorrenza, anche durante il restante periodo dell anno, qualora dovessero giungere all Ente Parco segnalazioni di presenza del cinghiale o lo stesso Ente Parco, mediante monitoraggio o fototrappole, ne dovesse accertare la presenza; 6) gli operatori di selezione coinvolti dovranno dimostrare di aver superato la prova di tiro. Evidenziato che tali aspetti, comunicati all ISPRA con nota prot. 511 del 30/11/2015, sono stati recepiti nel Piano di Gestione oggetto di approvazione. Riscontrato che le azioni chiave per il controllo del Cinghiale indicate nel Piano sono di seguito richiamate: - prosecuzione delle attività di osservazione del Cinghiale nel Parco mediante fototrappole, a cura dell Ente Parco; - osservazione diretta sul campo mediante monitoraggi o censimenti da effettuare con cadenza almeno annuale sull intero territorio del Parco, attraverso il coinvolgimento di volontari dell URCA; - attività di controllo numerico degli esemplari di cinghiale finalizzata a ricondurre la densità della specie Cinghiale nel territorio del Parco prossima allo zero, ricorrendo a operatori soci dell URCA; - realizzazione di un breve corso di preparazione per gli operatori selezionati, al fine di illustrare le modalità di intervento; - posizionamento, da parte degli enti preposti (Provincia, Comuni di Pesaro e Gabicce Mare), della segnaletica di pericolo attraversamento fauna lungo la S.P. 44 e almeno lungo tutte le strade comunali che collegano la Strada Panoramica alla Statale Adriatica S.S. 16. Rilevato, inoltre, che: - sarà richiesto il coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale per le attività di controllo e vigilanza; - saranno individuati i possibili punti di entrata dei cinghiali nel Parco, che saranno monitorati con foto-trappole oltre che essere segnalati all Amministrazione Provinciale per intensificare, in corrispondenza di tali siti, le attività di controllo al di fuori dell Area Protetta; - sarà sollecitata, in collaborazione con la P.O. Tutela e Gestione della Fauna selvatica della Provincia di Pesaro e Urbino, una efficace campagna di prelievo venatorio nell area contigua al Parco, al fine di ridurre il numero di esemplari che potenzialmente possono entrare nell Area Protetta; - l Ente Parco, in collaborazione con l URCA, curerà inoltre la divulgazione e

6 l informazione dei risultati ai cittadini mediante una campagna d'informazione. Preso atto che rispetto alle possibili tecniche da utilizzare per il controllo numerico del cinghiale nel territorio del Parco, il Piano di Gestione prevede il ricorso all abbattimento con carabina da postazione fissa, che rappresenta la tecnica che, più di altre, dimostra la compatibilità, sia a livello ambientale che economico-sociale, con il territorio del Parco. In subordine, qualora, al termine della prima stagione di attività (31 marzo 2016), la tecnica dell abbattimento da appostamento fisso non si rilevasse sufficiente a controllare la popolazione dei cinghiali, si potrà ricorrere anche alla tecnica della girata. Vista la Determinazione n del 09/12/2015 della Provincia di Pesaro e Urbino Servizio 9 Urbanistica, Pianificazione territoriale, VIA, VAS, Aree Protette, con la quale è stata disposta l esclusione, ai sensi dell art. 12 co.4 del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i., del Piano di Gestione del Cinghiale, dalla procedura di VAS prevista agli artt. da 13 a 18 del citato Decreto, a condizione che siano ottemperate le prescrizioni formulate nei pareri espressi dagli SCA (Soggetti Competenti in materia Ambientale: Comune di Pesaro, Comune di Gabicce Mare, ISPRA, Provincia di Pesaro e Urbino, ASUR), allegati come parte integrante e sostanziale alla suddetta Determinazione. Richiamata la disposizione del Direttore dell Ente Parco prot. 490 del 06/11/2015, con la quale l Ente Parco, in qualità di Organismo di Gestione del SIC Colle san Bartolo e della ZPS Colle San Bartolo e Litorale Pesarese per il territorio ricompreso all interno dell Area Protetta, ha espresso parere positivo per la valutazione di incidenza di cui all art. 5 del DPR 357/1997 sul Piano di Gestione del Cinghiale. Per quanto sopra esposto, PROPONE La premessa forma parte integrante e sostanziale del presente atto. Di approvare il Piano di Gestione del Cinghiale, redatto dall Ente Parco Naturale Regionale Monte San Bartolo ai sensi dell art. 16, comma 2 della L.R. 15/1994 e dell art. 37 del Regolamento del Parco, che si allega al presente atto quale parte integrante e sostanziale. ==================================================================== PARERI ai sensi l'art. 16 comma 1, lettera d) della L.R. 20/2001 Il sottoscritto esprime parere favorevole sul presente atto in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità. IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO F.to Ennio Braccioni ====================================================================