DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

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1 DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 26 maggio Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei certificati di credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi ( CCTeu ), con godimento 15 dicembre 2014 e scadenza 15 giugno 2022, quinta e sesta tranche. IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare l articolo 3, ove si prevede che il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l importo minimo sottoscrivibile, il sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalità; Visto il decreto ministeriale n del 23 dicembre 2014, emanato in attuazione dell articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si definiscono per l anno finanziario 2015 gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro dovrà attenersi nell effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal Direttore generale del Tesoro o, per sua delega, dal Direttore della Direzione seconda del Dipartimento medesimo e che, in caso di assenza o impedimento di quest ultimo, le operazioni predette possano essere disposte dal medesimo Direttore generale del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa; Vista la determinazione n del 20 dicembre 2012, con la quale il Direttore Generale del Tesoro ha delegato il Direttore della Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette; Visto il decreto n del 5 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 133 dell 8 giugno 2013, con il quale sono state stabilite in maniera continuativa le caratteristiche e la modalità di emissione dei titoli di Stato a medio e lungo termine, da emettersi tramite asta; Visto il decreto ministeriale n del 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 111 del 13 maggio 2004, recante disposizioni in caso di ritardo nel regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato; Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2015 ed in particolare il terzo comma dell articolo 2, con cui si è stabilito il limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l anno stesso; Considerato che l importo delle emissioni disposte a tutto il 25 maggio 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a milioni di euro e tenuto conto dei rimborsi ancora da effettuare; Visti i propri decreti in data 26 marzo e 27 aprile 2015, con i quali è stata disposta l emissione delle prime quattro tranche dei certificati di credito del Tesoro con tasso d interesse indicizzato a tasso Euribor a sei mesi (di seguito «CCTeu»), con godimento 15 dicembre 2014 e scadenza 15 giugno 2022; Ritenuto opportuno, in relazione alle condizioni di mercato, disporre l emissione di una quinta tranche dei predetti certificati di credito del Tesoro Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, nonché del decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, è disposta l emissione di una quinta tranche dei CCTeu, con godimento 15 dicembre 2014 e scadenza 15 giugno 2022, per un ammontare nominale compreso fra un importo minimo di milioni di euro e un importo massimo di milioni di euro. Gli interessi sui CCTeu di cui al presente decreto sono corrisposti in rate semestrali posticipate al 15 giugno e al 15 dicembre di ogni anno. Il tasso di interesse semestrale da corrispondere sui predetti CCTeu sarà determinato sulla base del tasso annuo lordo, pari al tasso EURIBOR a sei mesi maggiorato dello 0,55%, e verrà calcolato contando i giorni effettivi del semestre di riferimento sulla base dell anno commerciale, con arrotondamento al terzo decimale. In applicazione dei suddetti criteri, il tasso d interesse semestrale lordo relativo alla prima cedola dei certificati di cui al presente decreto è pari allo 0,369%. Le caratteristiche e le modalità di emissione dei predetti titoli sono quelle definite nel decreto n del 5 giugno 2013, citato nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato ed a cui si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto; in particolare, si rinvia all articolo 18 del decreto medesimo. Art. 2. Le offerte degli operatori relative alla tranche di cui all articolo 1 del presente decreto dovranno pervenire entro le ore 11 del giorno 28 maggio 2015, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 del citato decreto del 5 giugno 2013.

2 La provvigione di collocamento, prevista dall articolo 6 del citato decreto del 5 giugno 2013 verrà corrisposta nella misura dello 0,25% del capitale nominale sottoscritto. Art. 3. Non appena ultimate le operazioni di assegnazione di cui al precedente articolo, avrà inizio il collocamento della sesta tranche dei titoli stessi, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 10, 11, 12 e 13 del citato decreto del 5 giugno Gli «specialisti» potranno partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fino alle ore 15,30 del giorno 29 maggio Art. 4. Il regolamento dei CCTeu sottoscritti in asta e nel collocamento supplementare sarà effettuato dagli operatori assegnatari il 1 giugno 2015, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione di dietimi di interesse lordi per 168 giorni. A tal fine, la Banca d Italia provvederà ad inserire le relative partite nel servizio di compensazione e liquidazione «Express II» con valuta pari al giorno di regolamento. In caso di ritardo nel regolamento dei titoli di cui al presente decreto, troveranno applicazione le disposizioni del decreto ministeriale del 5 maggio 2004, citato nelle premesse. Art. 5. Il 1 giugno 2015 la Banca d Italia provvederà a versare, presso la Sezione di Roma della Tesoreria provinciale dello Stato, il netto ricavo dei certificati assegnati al prezzo di aggiudicazione d asta unitamente al rateo di interesse del 0,729% annuo lordo, dovuto allo Stato. La predetta Sezione di Tesoreria rilascerà, per detti versamenti, separate quietanze di entrata al bilancio dello Stato, con imputazione al Capo X, capitolo 5100, articolo 4 (unità di voto parlamentare 4.1.1) per l importo relativo al netto ricavo dell emissione, ed al capitolo 3240, articolo 3 (unità di voto parlamentare 2.1.3) per quello relativo ai dietimi d interesse lordi dovuti. Art. 6. Gli oneri per interessi, relativi all anno finanziario 2015, faranno carico al capitolo 2216 (unità di voto parlamentare 26.1) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze, per l anno stesso, ed a quelli corrispondenti, per gli anni successivi. L onere per il rimborso del capitale relativo all anno finanziario 2022 farà carico al capitolo che verrà iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze per l anno stesso, corrispondente al capitolo 9537 (unità di voto parlamentare 26.2) dello stato di previsione per l anno in corso. L ammontare della provvigione di collocamento, prevista dall articolo 2 del presente decreto, sarà scritturato dalle Sezioni di Tesoreria fra i «pagamenti da regolare» e farà carico al capitolo 2247 (unità di voto parlamentare 26.1; codice gestionale 109) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze per l anno finanziario Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio A04306 p. Il direttore generale del Tesoro: CANNATA DECRETO 26 maggio Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 0,70%, con godimento 1 maggio 2015 e scadenza 1 maggio 2020, terza e quarta tranche. IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare l art. 3, ove si prevede che il Ministro dell Economia e delle Finanze è autorizzato, in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l importo minimo sottoscrivibile, il sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalità; Visto il decreto ministeriale n del 23 dicembre 2014, emanato in attuazione dell art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si definiscono per l anno finanziario 2015 gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro dovrà attenersi nell effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal Direttore generale del Tesoro o, per sua delega, dal Direttore della Direzione seconda del Dipartimento medesimo e che, in caso di assenza o impedimento di quest ultimo, le operazioni predette possano essere disposte dal medesimo Direttore generale del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa; Vista la determinazione n del 20 dicembre 2012, con la quale il Direttore generale del Tesoro ha delegato il Direttore della Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette; Visto il decreto n del 5 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 133 dell 8 giugno 2013, con il quale sono state stabilite in

3 maniera continuativa le caratteristiche e la modalità di emissione dei titoli di Stato a medio e lungo termine, da emettersi tramite asta; Visto il decreto ministeriale n del 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 111 del 13 maggio 2004, recante disposizioni in caso di ritardo nel regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato; Visto il decreto ministeriale n del 7 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 293 del 17 dicembre 2012, recante disposizioni per le operazioni di separazione, negoziazione e ricostituzione delle componenti cedolari, della componente indicizzata all inflazione e del valore nominale di rimborso dei titoli di Stato; Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2015, ed in particolare il terzo comma dell art. 2, con cui si è stabilito il limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l anno stesso; Considerato che l importo delle emissioni disposte a tutto il 25 maggio 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a milioni di euro e tenuto conto dei rimborsi ancora da effettuare; Visto il proprio decreto in data 27 aprile 2015, con i quali è stata disposta l emissione delle prime due tranche dei buoni del Tesoro poliennali 0,70%, con godimento 1 maggio 2015 e scadenza 1 maggio 2020; Ritenuto opportuno, in relazione alle condizioni di mercato, disporre l emissione di una terza tranche dei predetti buoni del Tesoro poliennali Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398 nonché del decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, è disposta l emissione di una terza franche dei buoni del Tesoro poliennali 0,70%, con godimento 1 maggio 2015 e scadenza 1 maggio L emissione della predetta tranche viene disposta per un ammontare nominale compreso fra un importo minimo di milioni di euro e un importo massimo di milioni di euro. I buoni fruttano l interesse annuo lordo dello 0,70%, pagabile in due semestralità posticipate, il 1 maggio ed il 1 novembre di ogni anno di durata del prestito. La prima semestralità è pagabile il 1 novembre 2015 e l ultima il 1 maggio Sui buoni medesimi, come previsto dal citato decreto ministeriale 7 dicembre 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2012, possono essere effettuate operazioni di coupon stripping. Le caratteristiche e le modalità di emissione dei predetti titoli sono quelle definite nel decreto n del 5 giugno 2013, citato nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato ed a cui si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto. Art. 2. Le offerte degli operatori relative alla tronche di cui all art. 1 del presente decreto dovranno pervenire entro le ore 11 del giorno 28 maggio 2015, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 del citato decreto del 5 giugno La provvigione di collocamento, prevista dall art. 6 del citato decreto del 5 giugno 2013, verrà corrisposta nella misura dello 0,25% del capitale nominale sottoscritto. Art. 3. Non appena ultimate le operazioni di assegnazione di cui al precedente articolo, avrà inizio il collocamento della quarta tranche dei titoli stessi, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 10, 11, 12 e 13 del citato decreto del 5 giugno Gli specialisti potranno partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fino alle ore 15,30 del giorno 29 maggio Art. 4. Il regolamento dei buoni sottoscritti in asta e nel collocamento supplementare sarà effettuato dagli operatori assegnatari il 1 giugno 2015, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione di dietimi di interesse lordi per 31 giorni. A tal fine, la Banca d Italia provvederà ad inserire le relative partite nel servizio di compensazione e liquidazione EXPRESS II con valuta pari al giorno di regolamento. In caso di ritardo nel regolamento dei titoli di cui al presente decreto, troveranno applicazione le disposizioni del decreto ministeriale del 5 maggio 2004, citato nelle premesse. Art. 5. Il 1 giugno 2015 la Banca d Italia provvederà a versare, presso la Sezione di Roma della Tesoreria provinciale dello Stato, il netto ricavo dei buoni assegnati al prezzo di aggiudicazione d asta unitamente al rateo di interesse dello 0,70% annuo lordo, dovuto allo Stato. La predetta Sezione di Tesoreria rilascerà, per detti versamenti, separate quietanze di entrata al bilancio dello Stato, con imputazione al Capo X, capitolo 5100, art. 3 (unità di voto parlamentare 4.1.1) per l importo relativo al netto ricavo dell emissione ed al capitolo 3240, art. 3 (unità di voto parlamentare 2.1.3) per quello relativo ai dietimi d interesse lordi dovuti. Art. 6. Gli oneri per interessi relativi all anno finanziario 2015 faranno carico al capitolo 2214 (unità di voto parlamentare 26.1) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze, per l anno stesso, ed a quelli corrispondenti, per gli anni successivi.

4 L onere per il rimborso del capitale relativo all anno finanziario 2020 farà carico al capitolo che verrà iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze per l anno stesso, corrispondente al capitolo 9502 (unità di voto parlamentare 26.2) dello stato di previsione per l anno in corso. L ammontare della provvigione di collocamento, prevista dall art. 2 del presente decreto, sarà scritturato dalle Sezioni di Tesoreria fra i pagamenti da regolare e farà carico al capitolo 2247 (unità di voto parlamentare 26.1; codice gestionale 109) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell Economia e delle Finanze per l anno finanziario Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio A04307 p. Il direttore generale del Tesoro: CANNATA DECRETO 26 maggio Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 1,50%, con godimento 2 marzo 2015 e scadenza 1 giugno 2025, settima e ottava tranche. IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare l art. 3, ove si prevede che il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato, in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti e strumenti finanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l importo minimo sottoscrivibile, il sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalità; Visto il decreto ministeriale n del 23 dicembre 2014, emanato in attuazione dell art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si definiscono per l anno finanziario 2015 gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro dovrà attenersi nell effettuare le operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal Direttore generale del Tesoro o, per sua delega, dal Direttore della Direzione seconda del Dipartimento medesimo e che, in caso di assenza o impedimento di quest ultimo, le operazioni predette possano essere disposte dal medesimo Direttore generale del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa; Vista la determinazione n del 20 dicembre 2012, con la quale il Direttore generale del Tesoro ha delegato il Direttore della Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette; Visto il decreto n del 5 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 133 dell 8 giugno 2013, con il quale sono state stabilite in maniera continuativa le caratteristiche e la modalità di emissione dei titoli di Stato a medio e lungo termine, da emettersi tramite asta; Visto il decreto ministeriale n del 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 111 del 13 maggio 2004, recante disposizioni in caso di ritardo nel regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato; Visto il decreto ministeriale n del 7 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 293 del 17 dicembre 2012, recante disposizioni per le operazioni di separazione, negoziazione e ricostituzione delle componenti cedolari, della componente indicizzata all inflazione e del valore nominale di rimborso dei titoli di Stato; Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2015, ed in particolare il terzo comma dell art. 2, con cui si è stabilito il limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l anno stesso; Considerato che l importo delle emissioni disposte a tutto il 25 maggio 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a milioni di euro e tenuto conto dei rimborsi ancora da effettuare; Visti i propri decreti in data 24 febbraio, 26 marzo e 27 aprile 2015, con i quali è stata disposta l emissione delle prime sei tranche dei buoni del Tesoro poliennali 1,50%, con godimento 2 marzo 2015 e scadenza 1 giugno 2025; Ritenuto opportuno, in relazione alle condizioni di mercato, disporre l emissione di una settima tranche dei predetti buoni del Tesoro poliennali Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398 nonché del decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, è disposta l emissione di una settima tranche dei buoni del Tesoro poliennali 1,50%, con godimento 2 marzo 2015 e scadenza 1 giugno L emissione della predetta tranche viene disposta per un ammontare nominale compreso fra un importo minimo di milioni di euro e un importo massimo di milioni di euro. I buoni fruttano l interesse annuo lordo del 1,50% pagabile in due semestralità posticipate, il 1 dicembre ed il 1 giugno di ogni anno di durata del prestito.

5 La prima cedola dei buoni emessi con il presente decreto non verrà corrisposta dal momento che, alla data di regolamento dei titoli, sarà già scaduta. Sui buoni medesimi, come previsto dal citato decreto ministeriale 7 dicembre 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2012, possono essere effettuate operazioni di coupon stripping. Le caratteristiche e le modalità di emissione dei predetti titoli sono quelle definite nel decreto n del 5 giugno 2013, citato nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato ed a cui si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto. Art. 2. Le offerte degli operatori relative alla tranche di cui all art. 1 del presente decreto dovranno pervenire entro le ore 11 del giorno 28 maggio 2015, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 del citato decreto del 5 giugno La provvigione di collocamento, prevista dall art. 6 del citato decreto del 5 giugno 2013, verrà corrisposta nella misura dello 0,35% del capitale nominale sottoscritto. Art. 3. Non appena ultimate le operazioni di assegnazione di cui al precedente articolo, avrà inizio il collocamento dell ottava tranche dei titoli stessi, con l osservanza delle modalità indicate negli articoli 10, 11, 12 e 13 del citato decreto del 5 giugno Gli specialisti potranno partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fino alle ore 15,30 del giorno 29 maggio Art. 4. Il regolamento dei buoni sottoscritti in asta e nel collocamento supplementare sarà effettuato dagli operatori assegnatari il 1 giugno 2015, al prezzo di aggiudicazione. A tal fine, la Banca d Italia provvederà ad inserire le relative partite nel servizio di compensazione e liquidazione EXPRESS II con valuta pari al giorno di regolamento. In caso di ritardo nel regolamento dei titoli di cui al presente decreto, troveranno applicazione le disposizioni del decreto ministeriale del 5 maggio 2004, citato nelle premesse. Art. 5. Il 1 giugno 2015 la Banca d Italia provvederà a versare, presso la Sezione di Roma della Tesoreria provinciale dello Stato, il netto ricavo dei buoni assegnati al prezzo di aggiudicazione d asta. La predetta Sezione di Tesoreria rilascerà, per detto versamento, quietanza di entrata al bilancio dello Stato, con imputazione al Capo X, capitolo 5100, art. 3 (unità di voto parlamentare 4.1.1) per l importo relativo al netto ricavo dell emissione. Art. 6. Gli oneri per interessi relativi all anno finanziario 2015 faranno carico al capitolo 2214 (unità di voto parlamentare 26.1) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze, per l anno stesso, ed a quelli corrispondenti, per gli anni successivi. L onere per il rimborso del capitale relativo all anno finanziario 2025 farà carico al capitolo che verrà iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze per l anno stesso, corrispondente al capitolo 9502 (unità di voto parlamentare 26.2) dello stato di previsione per l anno in corso. L ammontare della provvigione di collocamento, prevista dall art. 2 del presente decreto, sarà scritturato dalle Sezioni di Tesoreria fra i pagamenti da regolare e farà carico al capitolo 2247 (unità di voto parlamentare 26.1; codice gestionale 109) dello stato di previsione della spesa del Ministero dell economia e delle finanze per l anno finanziario Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 26 maggio A04308 p. Il direttore generale del Tesoro: CANNATA MINISTERO DELL INTERNO DECRETO 25 maggio Approvazione dei certificati relativi alla richiesta di contributo erariale spettante alle unioni di comuni e alle comunità montane per l anno 2015, per i servizi gestiti in forma associata. IL DIRETTORE CENTRALE DELLA FINANZA LOCALE Visti gli articoli 27, 28, 32 e 33 del testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali approvato con il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista l intesa n. 936 del 1 marzo 2006, sancita in sede di conferenza unificata con la quale sono stati convenuti i nuovi criteri per il riparto e la gestione delle risorse statali a sostegno dell associazionismo comunale, dove tra l altro, all art. 8, è riservata al Ministero dell interno la gestione delle risorse per l esercizio associato di funzioni e servizi di competenza esclusiva dello Stato; Vista l ulteriore intesa del 25 febbraio 2015, con la quale è stato concordato, per l anno 2015, di fissare nel 6,50% la percentuale delle risorse finanziarie complessive di competenza del Ministero dell interno; Considerato che per l anno 2015, con l intesa sancita con atto n. 30 del 25 marzo 2015, sono state individuate quali destinatarie delle risorse statali le seguenti regioni:

6 Liguria, Lazio, Abruzzo, Umbria, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto, Calabria e Sardegna; Visto che l art. 7 della citata intesa 936/2006 prevede che nei territori delle regioni che non sono individuate, nell anno di riferimento, ai sensi dell art. 4 della stessa intesa, tra quelle partecipanti al riparto delle risorse statali, si applicano, in via sussidiaria, i criteri contenuti nel decreto del Ministro dell interno 1 settembre 2000, n. 318, come modificato dal decreto del Ministro dell interno 1 ottobre 2004, n. 289; Visto l art. 2, comma 6, del richiamato decreto ministeriale, n. 289 del 2004, secondo il quale entro il termine del 30 settembre dell anno di prima istituzione delle unioni, di ampliamento delle stesse o di conferimento di nuovi servizi ed in sede di primo conferimento in forma associata di servizi comunali alle comunità montane o di nuovi conferimenti, le unioni di comuni e le comunità montane trasmettono la richiesta di contributo, unitamente alla certificazione di cui all art. 5, comma 1, del medesimo decreto, per l attribuzione del contributo statale entro il 31 ottobre dello stesso anno; Visto l art. 5 del citato decreto ministeriale il quale prevede che le unioni di comuni e le comunità montane svolgenti l esercizio associato di funzioni comunali trasmettono apposita certificazione relativa alle spese sostenute in relazione ai servizi conferiti in gestione associata, al fine di determinare la quota parte del contributo statale ad esse spettanti; Visto in particolare il comma 1 dell art. 5 in forza del quale, in sede di prima istituzione delle unioni, di variazione del numero dei comuni che costituiscono le stesse unioni, di variazione del numero dei servizi, ed in sede di primo conferimento in forma associata di servizi comunali alle comunità montane o di variazione del numero degli stessi, i comuni interessati inviano attraverso le unioni di comuni e le comunità montane, entro il termine di cui all art. 2, comma 6, apposita certificazione al fine di ottenere il contributo statale; Considerato che in particolare il comma 2 dell art. 5 demanda ad apposito decreto del Ministero dell interno la definizione dei modelli per le certificazioni di cui al comma 1 dello stesso art. 5; Visto il comma 5 dell art. 5 secondo il quale la quota di contributo di cui al comma 1 del predetto articolo è rideterminato ogni triennio sulla base dei dati relativi alle spese correnti ed in conto capitale impegnate per i servizi esercitati in forma associata attestate dalle unioni di comuni e dalle comunità montane nonché in relazione al miglioramento dei servizi misurato sulla base di parametri fissati con il decreto di cui al comma 2; Preso atto che non sono intervenute modifiche normative concernenti le certificazioni per i servizi gestiti in forma associata da parte delle unioni di comuni e comunità montane e quindi non risulta necessario approvare ulteriori modelli certificativi; Decreta: Art. 1. Le unioni di comuni e le comunità montane ai fini della certificazione, relativa ai servizi gestiti in forma associata per l anno 2015, si avvalgono dei modelli approvati con decreto del Ministro dell interno 17 maggio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 124 del 30 maggio Art. 2. Le unioni di comuni e le comunità montane devono trasmettere all Ufficio Sportello Unioni della Direzione Centrale della Finanza Locale, in via ordinaria, i certificati entro il termine del 30 settembre 2015 (fa fede il timbro postale). Qualora non vi siano modifiche rispetto alla certificazione presentata nell anno 2014 gli enti devono inviare l allegato «E» entro i medesimi termini. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 25 maggio A04157 Il direttore centrale: VERDE MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 28 aprile Annullamento del decreto 17 aprile 2014, recante il «Rinnovo dell autorizzazione al laboratorio Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria Laboratori e servizi chimici Laboratorio chimico di Livorno, al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo». IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ed in particolare l art. 16, lettera d) e successive modifiche ed integrazioni; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni che all art. 15 prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV;

7 Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l art. 80, dove è previsto che la commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all art. 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall unione; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre che all art. 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 che all art. 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Visto il decreto 17 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 105 dell 8 maggio 2014 con il quale al laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, l Umbria e la Sardegna - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno, ubicato in Livorno, via delle Cateratte n. 88, è stata rinnovata l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo; Considerato che con il decreto 17 aprile 2014 sopra indicato il laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno è stato autorizzato a eseguire tutte le analisi per il quale risultava accreditato secondo il certificato di accreditamento rilasciato da Accredia in data 18 dicembre 2013; Ritenuto, pertanto, necessario intervenire in autotutela ai sensi dell art. 21 -nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241, ed annullare il decreto 17 aprile 2014, poiché il citato laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno può essere autorizzato solo per i metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) e non, può essere autorizzato invece, per tutti i metodi per il quale risulta accreditato da Accredia con certificato del 18 dicembre 2013; Considerata altresì la nota del 2 aprile 2015 con la quale è stato comunicato al laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno l avvio del procedimento ai sensi dell art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 240, relativo all annullamento del citato decreto del 17 aprile 2014; Decreta: Articolo unico È annullato, in autotutela, il decreto del 17 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 105 dell 8 maggio 2014, recante il «Rinnovo dell autorizzazione al laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, l Umbria e la Sardegna - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno, ubicato in Livorno, via delle Cateratte n. 88 al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo». Sono salvi gli atti eventualmente compiuti dal laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli - Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria - Laboratori e servizi chimici - Laboratorio chimico di Livorno fino alla data di entrata in vigore del presente decreto. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 28 aprile A04128 DECRETO 28 aprile Il direttore generale: GATTO Annullamento del decreto 6 maggio 2014, recante il «Rinnovo dell autorizzazione al laboratorio PromoFirenze Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze Laboratorio chimico merceologico, in Firenze, al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo». IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ed in particolare l art. 16, lettera d) e successive modifiche ed integrazioni; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni che all art. 15 prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei

8 prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV; Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l art. 80, dove è previsto che la commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all art. 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall unione; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre che all art. 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 che all art. 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Visto il decreto 6 maggio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 118 del 23 maggio 2014 con il quale al laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico, ubicato in Firenze, via Orcagna n. 70, è stata rinnovata l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo; Considerato che con il decreto 6 maggio 2014 sopra indicato il laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico è stato autorizzato a eseguire tutte le analisi per il quale risultava accreditato secondo il certificato di accreditamento rilasciato da Accredia in data 25 marzo 2014; Ritenuto, pertanto, necessario intervenire in autotutela ai sensi dell art. 21 -nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241, ed annullare il decreto 6 maggio 2014, poiché il citato laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico può essere autorizzato solo per i metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), e non, può essere autorizzato invece, per tutti i metodi per il quale risulta accreditato da Accredia con certificato del 25 marzo 2014; Considerata altresì la nota del 2 aprile 2015 con la quale è stato comunicato al laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico l avvio del procedimento ai sensi dell art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 240, relativo all annullamento del citato decreto del 6 maggio 2014; Decreta: Articolo unico È annullato, in autotutela, il decreto del 6 maggio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 118 del 23 maggio 2014, recante il «Rinnovo dell autorizzazione al laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico, ubicato in Firenze, via Orcagna n. 70 al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo». Sono salvi gli atti eventualmente compiuti dal laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico fino alla data di entrata in vigore del presente decreto. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 28 aprile A04131 DECRETO 5 maggio Il direttore generale: GATTO Autorizzazione al laboratorio PromoFirenze Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze Laboratorio chimico merceologico, in Firenze, al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo. IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ed in particolare l art. 16, lettera d) ; Visto il decreto 6 maggio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 118 del 23 maggio 2014 con il quale al laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico, ubicato in Firenze, via Orcagna n. 70, è stata rinnovata l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo; Visto il decreto del 28 aprile 2015 di annullamento del citato decreto 6 maggio 2014; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni che all art. 15 prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti sta-

9 biliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV; Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l art. 80, dove è previsto che la commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all art. 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall unione. Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del consiglio del 17 dicembre che all art. 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 che all art. 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Considerato che il laboratorio sopra indicato ha dimostrato di avere ottenuto in data 25 marzo 2014 l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, da parte di un organismo conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC ed accreditato in ambito EA - European Cooperation for Accreditation; Considerato che le prove indicate nell elenco allegato sono metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che per la prova saggio di stabilità è stato inserito il metodo previsto dal decreto ministeriale 12 marzo 1986 in mancanza di un metodo di analisi raccomandato e pubblicato dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che con decreto 22 dicembre 2009 Accredia è stato designato quale unico organismo italiano a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato; Ritenuti sussistenti le condizioni e i requisiti concernenti il rilascio dell autorizzazione in argomento; Decreta: Art. 1. Il laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico, ubicato in Firenze, via Orcagna n. 70, è autorizzato al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo limitatamente alle prove elencate in allegato al presente decreto. Art. 2. L autorizzazione ha validità fino al 2 maggio 2018 data di scadenza dell accreditamento. Art. 3. L autorizzazione è automaticamente revocata qualora il laboratorio Promo Firenze - Azienda speciale della Camera di commercio di Firenze - Laboratorio chimico merceologico perda l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, rilasciato da Accredia - L Ente Italiano di Accreditamento designato con decreto 22 dicembre 2009 quale unico organismo a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato. Art Il laboratorio sopra citato ha l onere di comunicare all amministrazione autorizzante eventuali cambiamenti sopravvenuti interessanti la struttura societaria, l ubicazione del laboratorio, la dotazione strumentale, l impiego del personale ed ogni altra modifica concernente le prove di analisi per le quali il laboratorio medesimo è accreditato. 2. L omessa comunicazione comporta la sospensione dell autorizzazione. 3. Sui certificati di analisi rilasciati e su ogni tipo di comunicazione pubblicitaria o promozionale diffusa, è necessario indicare che il provvedimento ministeriale riguarda solo le prove di analisi autorizzate. 4. L amministrazione si riserva la facoltà di verificare la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fonda il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi, l autorizzazione sarà revocata in qualsiasi momento. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 5 maggio 2015 Il direttore generale: GATTO

10 Acidità totale Acidità volatile Acido sorbico Anidride solforosa Anidride solforosa Denominazione della prova Estratto non riduttore, estratto secco netto Estratto secco totale Allegato: Norma/metodo OIV-MA-AS R2009 OIV-MA-AS R2009 OIV-MA-AS313-14A R2009 OIV-MA-AS323-04B R2009 OIV-MA-AS323-04A R2012 OIV-MA-AS2-03B R OIV-MA-AS R2009, OIV-MA-AS2-03B R2012 OIV-MA-AS2-03B R2012 Massa volumica e densità relativa a 20 C OIV-MA-AS2-01A R2012 par. 5 Piombo Rame (>0,05 mg/l ) Saggio di stabilità Titolo alcolometrico volumico Titolo alcolometrico volumico totale Zuccheri (glucosio e fruttosio) OIV-MA-AS R2006 OIV-MA-AS R2009 DM 12/03/1986 GU n /07/1986 Met. III par. 3.3 OIV-MA-AS312-01A R2009 Reg. CE 491/2009 allegato I p.to 15+ OIV-MA- AS312-01A R OIV-MA-AS R2009, Reg. CE 491/2009 allegato I p.to 15+ OIV-MA-AS312-01A R2009 OIV-MA-AS R A04130 DECRETO 5 maggio Autorizzazione al laboratorio Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Direzione interregionale per la Toscana, la Sardegna e l Umbria Laboratori e servizi chimici Laboratorio chimico di Livorno, al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo. IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, ed in particolare l art. 16, lettera d) ; Visto il decreto 17 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 105 dell 8 maggio 2014 con il quale al laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli Direzione interregionale per la Toscana, l Umbria e la Sardegna Laboratori e servizi chimici Laboratorio chimico di Livorno, ubicato in Livorno, via delle Cateratte n. 88, è stata rinnovata l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo; Visto il decreto del 28 aprile 2015 di annullamento del citato decreto 17 aprile 2014; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della Commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni che all art. 15 prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella Raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV;

11 Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l art. 80, dove è previsto che la Commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all art. 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall Unione; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che all art. 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 che all art. 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Considerato che il laboratorio sopra indicato ha dimostrato di avere ottenuto in data 18 dicembre 2013 l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, da parte di un organismo conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC ed accreditato in ambito EA European Cooperation for Accreditation; Considerato che le prove indicate nell elenco allegato sono metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che per la prova Litio, Litio cloruro è stato inserito il metodo previsto dal decreto ministeriale 12 marzo 1986 in mancanza di un metodo di analisi raccomandato e pubblicato dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che con decreto 22 dicembre 2009 ACCREDIA è stato designato quale unico organismo italiano a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato; Ritenuti sussistenti le condizioni e i requisiti concernenti il rilascio dell autorizzazione in argomento; Decreta: Art. 1. Il laboratorio Agenzia delle dogane e dei monopoli Direzione interregionale per la Toscana, l Umbria e la Sardegna Laboratori e servizi chimici Laboratorio chimico di Livorno, ubicato in Livorno, via delle Cateratte n. 88, è autorizzato al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo limitatamente alle prove elencate in allegato al presente decreto. Art. 2. L autorizzazione ha validità fino al 14 dicembre 2017 data di scadenza dell accreditamento. Art. 3. L autorizzazione è automaticamente revocata qualora il laboratorio Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Direzione interregionale per la Toscana, l Umbria e la Sardegna Laboratori e servizi chimici Laboratorio chimico di Livorno perda l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, rilasciato da ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento designato con decreto 22 dicembre 2009 quale unico organismo a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato. Art Il laboratorio sopra citato ha l onere di comunicare all Amministrazione autorizzante eventuali cambiamenti sopravvenuti interessanti la struttura societaria, l ubicazione del laboratorio, la dotazione strumentale, l impiego del personale ed ogni altra modifica concernente le prove di analisi per le quali il laboratorio medesimo è accreditato. 2. L omessa comunicazione comporta la sospensione dell autorizzazione. 3. Sui certificati di analisi rilasciati e su ogni tipo di comunicazione pubblicitaria o promozionale diffusa, è necessario indicare che il provvedimento ministeriale riguarda solo le prove di analisi autorizzate. 4. L Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fonda il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi, l autorizzazione sarà revocata in qualsiasi momento. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 5 maggio 2015 Il direttore generale: GATTO

12 ALLEGATO 15A04132 DECRETO 22 maggio Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo - Ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2015/2016. IL CAPO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni e in particolare l art. 4, riguardante la ripartizione tra funzione di indirizzo politicoamministrativo e funzione di gestione e concreto svolgimento delle attività amministrative; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2013, n. 105, recante organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell art. 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; Visto il regolamento (CE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM); Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 28 giugno 2008 e successive modifiche, relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; Visto il Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, trasmesso alla Commissione europea con nota prot. n del 1 marzo 2013, che contiene, tra l altro, la ripartizione dello stanziamento previsto dall OCM vino tra le misure da realizzare nel quinquennio ;

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