IV Oasi di protezione istituite lungo le rotte di migrazione dell avifauna.

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1 IV asi di protezione istituite dell avifauna. 1. Premessa giuridica. L art. 1, comma 4, della L.R , n. 26, dispone che in attuazione delle direttive 79/409/C, 85/411/C e 91/244/C (oggi dir. 2009/147/C) sono istituite lungo le rotte di migrazione dell avifauna, segnalate dall Istituto nazionale per la fauna selvatica (oggi IPRA), zone di protezione finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione, conforme alle esigenze ecologiche, degli habitat interni a tali zone e ad esse limitrofi e si provvede al ripristino dei biotopi distrutti e alla creazione di biotopi. Tali attività concernono particolarmente e prioritariamente le specie elencate nell allegato I delle citate direttive. In coerenza con la sentenza del TAR Lombardia, Brescia, n. 1573/2011, le 15 zone di protezione già individuate nel PFV 2006, identificate con una circonferenza avente 100 metri di raggio, sono riperimetrate nella presente pianificazione secondo confini identificabili e individuabili con un confine poligonale. Detto confine è individuato lungo confini naturali, sentieri e/o manufatti, tenendo conto della presenza di habitat idonei alla sosta della fauna selvatica migratoria. Al fine di garantire il massimo regime di tutela previsto dalla vigente normativa nazionale e regionale le Zone di protezione al richiamato art. 1, comma 4 della L.R. n. 26/1993, sono classificate asi di protezione di cui all'art. 17 della predetta L.R. n. 26/1993 dalla presente pianificazione In concreto la nuova qualificazione delle zone attribuita dalla presente pianificazione innalza il livello di tutela delle stesse assurgendole al rango di asi di protezione. Inoltre l'attribuzione dello status di asi di protezione a dette zone, prevede l'estensione, anche sui territori contigui alle aree tutelate, del divieto richiamato dall'art. 25, c. 7 della L.R. 26/1993, fatti salvi gli appostamenti fissi già autorizzati alla data di entrata in vigore del presente piano. In altri termini è vietato impiantare nuovi appostamenti fissi di caccia a distanza inferiore a 400 metri dai confini delle sotto rubricate asi di Protezione coincidenti con le zone di protezione. Viene inoltre istituita la Zona di protezione Crocette di Zambla, nella quale è previsto il solo divieto di caccia alla selvaggina migratoria. 168

2 2. Rotte di migrazione. ell area alpina la migrazione è evidentemente condizionata dall orografia del territorio. I contingenti migratori, che decidono di attraversare le Alpi, anziché aggirarle, utilizzano quali linee di penetrazione i grandi solchi vallivi e si concentrano in coincidenza dei valichi alpini. Per quanto concerne il territorio provinciale, il quadro complessivo ricavato dalle indicazioni fornite a suo tempo dall IF (oggi IPRA) e dalle ricatture di esemplari presso le stazioni di inanellamento a scopo scientifico dimostra l esistenza di un crocevia prealpino-orobico che si sviluppa lungo le grandi direttrici vallive. In linea generale si possono individuare tre vie di penetrazione principali: 1. un primo flusso di migratori proveniente da nord-ovest con ingresso dal Passo di Cà an Marco in alta Valle Brembana, che raccoglie gli uccelli provenienti dalla Valtellina discende la Valle Brembana e si divide in due sottoflussi, il primo devia verso ovest, passando per l alta Valle Imagna, mentre il secondo prosegue verso i colli di Bergamo e si disperde nella pianura; 2. un secondo flusso di migratori proveniente da nord-est con ingresso dal Passo del Giovo e dal Passo del Vivione in Valle di calve aggira il massiccio montuoso della Presolana seguendo la direttrice nord che attraversa il Passo della Manina, il Passo di Portula e il Passo di Val anguigno, unendosi al flusso discendente dalla Val Brembana. Una seconda direttrice che attraverso il Passo della Presolana raggiunge la Piana di Clusone e da qui discende la Valle eriana. L esistenza di quest ultima direttrice migratoria è provata da numerose ricatture e dalla concentrazione di impianti di cattura, sia tradizionali che a scopo scientifico, nonché di appostamenti fissi. 3. un terzo flusso di migratori proveniente da nord-est con ingresso dalla Val Camonica si disperde lungo tre principali direttrici: la prima che scavalcando la Valle Borlezza sfiora il Monte Fogarolo e discende la Val Gandino, la seconda che discende la Val Cavallina sorpassando il Lago di ndine e dirigendosi verso sudovest si unisce al flusso della Valle eriana. Infine, una terza che sfiora la sponda occidentale del ebino, supera il Corno di Predore e discendendo il Monte Bronzone e la Val Calepio si disperde nella pianura sottostante. 169

3 ella parte planiziale del territorio bergamasco dove la maggior parte dei contingenti migratori si disperde, i principali flussi di migrazione sono distribuiti lungo le vie fluviali dell glio, del erio e dell Adda. A seguito delle precedenti considerazioni, la presente pianificazione istituisce le seguenti asi di protezione, ai sensi dell art. 1, c. 4, della L.R , n. 26, riperimetrate secondo un confine poligonale individuato su confini naturali, sentieri, e/o manufatti, tenuto conto della presenza di habitat idonei alla sosta della fauna selvatica migratoria. 1. Passada (già interclusa nell asi di Protezione Corna Camozzera) 2. Passo del Pertus (già interclusa nell asi di Protezione Corna Camozzera) 3. Passata Miragolo. Marco (già interclusa in altra asi di Protezione) 4. Canto Basso 5. Forcella 6. Forcellino 7. Forca (inclusa in un unica asi di Protezione con le precedenti 5. e 6.) 8. Ganda 9. Colletto Monte di ese 10. Prati alti 11. Campo d avena 12. Colletto di Monte. Fermo 13. Colle Croce 14. Colle Traì (già interclusa nell asi di Protezione Monte Creò) 15. Colle Dedine elle sopracitate asi di protezione è vietata ogni forma di caccia. inoltre istituita una particolare Zona di protezione, denominata Crocette di Zambla perimetrata con un confine poligonale come le precedenti, nella quale è vietata esclusivamente la caccia alla selvaggina migratoria. Tutte le sopracitate Zone di protezione sono individuate in apposita cartografia parte integrante della presente pianificazione. 170

4 Passo Crocette La passata (Passada) Campo D'avena Forcellino Passo del Pertus La Forcella La passata di Miragolo (Zogno) La Forca Colletto Monte di ese Ganda. Fermo Canto Basso Colle Trai Prati Alti Dedine Colle Croce Zone di protezione Zona di divieto di caccia alla migratoria metri

5 La passata (Passada) Passo del Pertus Zone di protezione

6 Passata di Miragolo Zone di protezione

7 Colletto Monte di ese Canto Basso Zone di protezione

8 Forcellino La Forcella La Forca Zone di protezione

9 Ganda Zone di protezione

10 Prati Alti Zone di protezione

11 Campo D'avena Zone di protezione

12 Colletto di an Fermo Zone di protezione

13 Colle Croce Zone di protezione

14 Colle Trai Zone di protezione

15 Colle Dedine Zone di protezione

16 Passo Crocette Zona di divieto di caccia alla migratoria

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