Il sistema agricolo provinciale

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1 Cap. 2 Il sistema agricolo provinciale 2.1. Il territorio provinciale Il territorio della Provincia di Bergamo presenta delle caratteristiche ambientali e morfologiche articolate e differenti fra loro; infatti, oltre alla natura, anche l opera dell uomo ha contribuito a conferire al paesaggio ulteriore differenziazioni. Nel territorio bergamasco si possono riconoscere in generale le tre tipologie geoambientali che caratterizzano la Regione Lombardia: la pianura, la collina e la zona montana. Queste macrounità si differenziano ulteriormente per le loro peculiarità e per come l uomo ha modificato il paesaggio per mezzo delle sue attività, nonché per il fenomeno dell urbanizzazione. Tale realtà territoriale ha generato dei sistemi agricoli che si differenziano, sia per le caratteristiche agroambientali, sia per quelle strutturali e produttive delle aziende agricole presenti in ogni singolo sistema. Quindi per comprendere al meglio il sistema agricolo provinciale è necessario effettuare l analisi del settore partendo da unità agrario-forestali omogenee, passando poi ai sistemi agricoli ed, infine, tracciare un quadro complessivo del settore in chiave provinciale. Sono stati, pertanto, individuati tre sistemi agricoli principali (Tav. n. 1): Sistema dell agricoltura di pianura, dove le aziende agricole sono particolarmente efficienti, sia in termini strutturali (es. la struttura fondiaria o la specializzazione), sia in termini di redditività economica. Tale sistema è composto da territori in cui l agricoltura conserva un ruolo significativo sia da un punto di vista economico-sociale, che sotto il profilo dell utilizzo del territorio. Sistema dell agricoltura periurbana, dove l attività agricola è in competizione, in senso spaziale, con la progressiva espansione dello spazio urbanizzato e ha un ruolo marginale in termini economico-sociali. Tale sistema è caratterizzato da superfici aziendali mediamente inferiori rispetto a quello dell agricoltura di - 7 -

2 pianura, ma presenta anche specializzazioni produttive come l orticoltura, il florovivaismo o la viticoltura che generano redditi pari alla media regionale. In particolare, nell area agricola limitrofa alla cintura urbana del capoluogo si sono insediate numerose aziende orticole e tale fenomeno è stato favorito dalla tradizione agraria locale che ha sempre visto la presenza di colture ortive per soddisfare i bisogni del vicino centro urbano. Nel sistema periurbano bergamasco, nelle aree in cui la pressione urbana è meno competitiva, si trovano anche delle aziende agrarie di discrete dimensioni con indirizzi produttivi uguali a quelli dell agricoltura di pianura. Sistema dell agricoltura montana e/o pedemontana 1, dove l agricoltura presenta caratteristiche di marginalità, indotte dalle limitazioni naturali e territoriali. In questo sistema si concentra la maggior parte della superficie forestale, i pascoli e la maggior parte delle produzioni tipiche provinciali legate alla zootecnia montana, in particolare l allevamento dei bovini da latte. 1 In quest area sono stati ricompresi i territori delle Comunità Montane, anche se geograficamente possono appartenere all area collinare

3 Tav. n

4 Per individuare meglio gli aspetti economico-agrari di ogni sistema si sono individuate delle unità territoriali, denominate agrario-forestali, omogenee per caratteristiche ambientali, agronomiche e per indirizzi produttivi presenti. La tabella n. 1 individua i sistemi agricoli e la loro suddivisione in unità agrarioforestali (riscontrabili territorialmente nella tavola n. 2) indicandone la superficie territoriale e quella agraria utile 2. Unità Tab. n. 1 Denominazione dell unità Sistema dell agricoltura di pianura Superficie territoriale Superficie agraria utile 1 Bassa pianura meridionale Bassa pianura centrale Totale del sistema Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale Alta pianura occidentale Collina orientale Totale del sistema Sistema dell agricoltura montana e pedemontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso Sebino C.M. Val Cavallina C.M. Valle Seriana C.M. Valle Brembana C.M. Val Imagna C.M. Val S.Martino C.M. Alto Sebino C.M. Valle Seriana Superiore C.M. Valle di Scalve Totale del sistema Totale provinciale Per il territorio montano si è ritenuto utile individuare come unità agario-forestale i territori delle Comunità Montane, che già esprimono una omogeneità territoriale e di struttura agricola. 2 La superficie agraria utile è stata calcolata considerando tutta la superficie destinata a coltivazioni agrarie, comprese quelle destinate a riposo ai fini del pagamento PAC, quindi non rientrano nella computazione le superfici boschive

5 Tav. n. 2 Unità agrario-forestali 1 - Bassa pianura meridionale 2 - Bassa pianura centrale 3 - Alta pianura centrale 4 - Alta pianura occidentale 5 - Collina orientale 6 - C.M. Monte Bronzone Basso Sebino 7 - C.M. Val Cavallina 8 - C.M. Valle Seriana 9 - C.M. Valle Brembana 10 - C.M. Val Imagna 11 - C.M. Val S.Martino 12 - C.M. Alto Sebino 13 - C.M. Valle Seriana Superiore 14 - C.M. Valle di Scalve

6 2.2 Gli aspetti strutturali Le aziende agricole e la superficie agraria utile Dai dati SIARL risultano attive in provincia di Bergamo n aziende agricole, di cui n appartenenti al sistema dell agricoltura di pianura, n al sistema dell agricoltura periurbana e n al sistema dell agricoltura montana o pedemontana. La superficie agraria utile 4 media delle aziende a livello provinciale è di 15,25 Ha, ma analizzando la struttura fondiaria a livello di sistema agricolo si nota che l ampiezza media maggiore è quella del sistema montano (19,70 Ha/azienda), segue quella del sistema dell agricoltura di pianura (17,35 Ha/azienda) e infine quella dell agricoltura periurbana (8,72 Ha /azienda). La notevole ampiezza delle aziende agricole nel territorio montano è dovuta alla forte presenza dei pascoli collegati all attività zootecnica dell alpeggio, e questo è maggiormente rilevante per le unità agrario-forestali nn (Valle Brembana, Valle Seriana Superiore, Valle di Scalve). Tab. n. 2 Unità Denominazione dell unità Sistema dell agricoltura di pianura N. Aziende Superficie media aziendale (Ha) 1 Bassa pianura meridionale ,11 2 Bassa pianura centrale ,59 Totale e media del sistema ,35 Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale ,79 4 Alta pianura occidentale 436 8,63 5 Collina orientale 464 5,75 Totale e media del sistema ,72 3 S.I.A.R.L. Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia 4 La superficie agraria utile è stata calcolata considerando tutta la superficie destinata a coltivazioni agrarie, comprese quelle destinate a riposo ai fini del pagamento PAC, quindi non rientrano nella computazione le superfici boschive

7 Sistema dell agricoltura montana e pedemontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso Sebino 227 4,70 7 C.M. Val Cavallina 213 6,99 8 C.M. Valle Seriana 275 8,61 9 C.M. Valle Brembana ,86 10 C.M. Val Imagna 194 5,32 11 C.M. Val S.Martino 64 4,62 12 C.M. Alto Sebino 135 9,93 13 C.M. Valle Seriana Superiore ,19 14 C.M. Valle di Scalve 44 70,09 Totale e media del sistema ,70 Totale e media provinciale ,25 Nonostante i dati riportati esiste una forte concentrazione di aziende con una superficie agricola utile minore di 10 Ha e questo porta ad una elevata frammentazione fondiaria in diverse unità agrario-forestali. I titolari d azienda Per capire le dinamiche correnti del settore è particolarmente importante analizzare la distribuzione dei titolari di azienda agricola nelle diverse fasce di età, in modo da comprendere come il sistema possa mantenersi e perpetuarsi, oppure modificarsi nel medio o lungo periodo. Il rapporto tra il numero dei titolari con meno di 40 anni 5 ed il numero di titolari aventi un età maggiore di 65 anni, è un indice facilmente comprensibile di come possa avvenire il ricambio generazionale e come questo possa incidere sull evoluzione del settore. Il rapporto tra i giovani imprenditori (< 40 anni) e quelli con età maggiore di 65 anni, a livello provinciale tende ad 1; in altre parole la quantità di giovani titolari è pari a quella dei titolari anziani, quindi il ricambio generazionale è da considerarsi in equilibrio. Questo indice non è omogeneo su tutto il territorio, ma esistono alcune interessanti differenze a livello di sistema agricolo e di unità. Si riscontra l indice maggiore nel sistema dell agricoltura montana (1,74), mentre quello dell agricoltura periurbana (0,84) e dell agricoltura di pianura (0,74) sono inferiori a 1; tale fenomeno è probabilmente da imputarsi al fatto che il reddito delle 5 Gli imprenditori agricoli con meno di 40 anni sono considerati giovani imprenditori da diversi regolamenti e direttive europee

8 aziende di questi ultimi due sistemi è più elevato, quindi l appetibilità economica dell attività causa un ritardo del ricambio generazionale. Tab. n. 3 Unità denominazione % titolari con età < 40 anni % titolari con età >65 anni Sistema dell agricoltura di pianura Indice di ricambio generazionale 1 Bassa pianura meridionale 20,60 23,60 0,87 2 Bassa pianura centrale 17,70 28,40 0,62 Media del sistema 19,15 26,00 0,74 Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale 18,60 27,30 0,68 4 Alta pianura occidentale 20,20 25,40 0,79 5 Collina orientale 23,70 22,50 1,05 Media del sistema 20,83 25,07 0,84 Sistema dell agricoltura montana e pedemontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso Sebino 24,90 16,32 1,52 7 C.M. Val Cavallina 37,21 14,42 2,58 8 C.M. Valle Seriana 25,86 19,31 1,34 9 C.M. Valle Brembana 20,92 20,15 1,04 10 C.M. Val Imagna 20,21 23,40 0,86 11 C.M. Val S.Martino 14,75 19,67 0,75 12 C.M. Alto Sebino 37,21 14,42 2,58 13 C.M. Valle Seriana Superiore 26,89 16,81 1,59 14 C.M. Valle di Scalve 30,91 9,09 3,40 Media del sistema 26,54 17,06 1,74 Media provinciale 22,17 22,71 0,

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