Provincia di Bergamo Piano Agricolo Provinciale 2007/2009

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1 2.4 Agriturismo Sul territorio provinciale sono operanti 100 aziende agrituristiche, di cui 13 agriturismo in famiglia. La maggior parte di esse offre solo la ristorazione (64), mentre 5 solo l alloggio; le restanti 31 aziende offrono sia l alloggio che la ristorazione. Nel complesso il sistema agrituristico Bergamasco offre coperti e 480 posti letto. Il sistema, oltre all attività tradizionale di ristorazione e di alloggio, offre anche altri servizi: gli agriturismi che effettuano attività di ippoturismo sono 12, di fattoria didattica sono 24. Solamente un agriturismo svolge attività di degustazione. La distribuzione territoriale degli agriturismi è specificata nella tabella n. 19 e nella tavola n. 8: Unità agrario-forestale Tab. n. 19 denominazione N. agriturismi Sistema dell agricoltura di pianura Densità Km degli agriturismi 1 Bassa pianura meridionale 5 0,107 2 Bassa pianura centrale 8 0,042 totali e medie del sistema 13 0,066 Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale 7 0,028 4 Alta pianura occidentale 14 0,072 5 Collina orientale 16 0,050 totali del sistema 37 0,044 Sistema dell agricoltura montana e pedomontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso 7 0,049 Sebino 7 C.M. Val Cavallina 5 0,045 8 C.M. Valle Seriana 7 0,035 9 C.M. Valle Brembana 8 0, C.M. Val Imagna 10 0, C.M. Val S.Martino 2 0, C.M. Alto Sebino 5 0, C.M. Valle Seriana Superiore 6 0, C.M. Valle di Scalve 0 0 Totali e medie del sistema 50 0,026 Totali provinciali 100 0,

2 Tav. n

3 2.5 Fattorie didattiche Da tempo la politica agraria comunitaria riconosce al settore agricolo un ruolo polifunzionale, inoltre i piani di sviluppo rurale si sono posti l obiettivo della diversificazione dell attività agricola attraverso lo sviluppo di attività complementari e connesse a quella della produzione di beni agroalimentari. L azienda agricola non deve essere più produttrice solo di derrate alimentari, ma anche erogatrice di servizi ai singoli e alla collettività. La multifunzionalità dell agricoltura rappresenta quindi una delle chiavi strategiche di valorizzazione e sviluppo del settore primario. Del resto l agricoltore, proprio perché vive giornalmente la realtà contadina, è da considerarsi uno dei custodi delle ricchezze ambientali e culturali del territorio e, quindi, la figura più idonea a trasmettere questi sani valori e a stimolare un approccio attivo al mondo rurale, una maggiore attenzione all ambiente e all origine delle cose. Inoltre, considerato che i ragazzi di oggi non conoscono il mondo rurale che costituisce le radici della nostra tradizione e della nostra cultura, una più stretta interazione tra agricoltura e scuola contribuisce anche alla crescita di cittadini più consapevoli e rispettosi dell ambiente. E proprio in quest ottica che nasce la Fattoria Didattica, una vera azienda agricola che accoglie scuole e gruppi, al fine di valorizzare la relazione città-campagna e favorire il recupero del valore culturale e ambientale del proprio territorio. Diverse statistiche dimostrano che i ragazzi hanno poche conoscenze in materie di agricoltura: non sanno collegare il grano al pane, il latte alla vacca, il mais alla polenta e ritengono che ciò che si mangia sia prodotto dalle macchine e non frutto della terra. E sulla base di tale considerazione che nel 2001 nasce il progetto Fattorie Didattiche, promosso dal Settore Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo, che propone a diverse tipologie di utenti (scolaresche, portatori di handicap, ecc.) un percorso di conoscenza o di esperienza legata al mondo rurale. Attualmente alla rete provinciale aderiscono 62 aziende agricole con diverso indirizzo produttivo che corrispondono a precisi requisiti di qualità, definiti dalla Carta degli Impegni che ogni agricoltore è tenuto a sottoscrivere e rispettare

4 Nella tabella n. 20 e nella tavola n. 9 viene riportata la dislocazione delle fattorie didattiche con la relativa capacità ricettiva. Tab. n. 20 Unità agrarioforestale denominazione Fattorie didattiche Sistema dell agricoltura di pianura Capacità ricettiva totale Media ricettività N. pers./fatt. 1 Bassa pianura meridionale ,50 2 Bassa pianura centrale ,75 Totali e medie del sistema ,50 Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale ,50 4 Alta pianura occidentale ,00 5 Collina orientale ,50 Totali del sistema ,54 Sistema dell agricoltura montana e pedemontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso Sebino ,50 7 C.M. Val Cavallina ,00 8 C.M. Valle Seriana ,00 9 C.M. Valle Brembana ,71 10 C.M. Val Imagna ,00 11 C.M. Val S.Martino ,00 12 C.M. Alto Sebino ,30 13 C.M. Valle Seriana Superiore ,00 14 C.M. Valle di Scalve 0 0 0,00 Totali e medie del sistema ,46 Totale provinciale ,

5 Tav. n

6 Anche la Regione Lombardia ha promosso, dal 2002, una rete di fattorie didattiche, dandone la seguente definizione: Le Fattorie Didattiche della Lombardia sono aziende agricole/agrituristiche disponibili ed impegnate nell educazione del pubblico ed in particolare nell accoglienza e nell educazione di gruppi scolastici [ ]. La Provincia di Bergamo conta il maggior numero di fattorie didattiche accreditate alla Regione Lombardia: sono infatti 36 le aziende agricole bergamasche inserite nel circuito regionale, costituito attualmente da 103 fattorie (BURL del ). Seguono la Provincia di Lodi con 14 aziende, la Provincia di Mantova con 12 aziende, le Province di Brescia e Pavia con 10 aziende, le Province di Milano e Varese con 6 aziende, la Provincia di Cremona con 5 aziende, la Provincia di Como con 3 aziende ed infine le Province di Sondrio e Lecco con 1 azienda

7 2.6. Produzioni tipiche La strada da percorrere per sostenere l agricoltura, specie nelle zone montane, è la valorizzazione dei prodotti tipici, anche in considerazione del fatto che il consumatore richiede prodotti genuini e caratteristici di una certa zona. Puntare sulla qualità significa essere competitivi sul mercato, offrendo un prodotto che rispecchi i desideri e le aspettative del consumatore. Le imprese agricole ed agroalimentari devono sviluppare un rapporto costruttivo con i consumatori, garantendo la qualità delle produzioni e il giusto prezzo, rispettando gli obblighi e i controlli previsti dalle Istituzioni. Quindi è fondamentale il riconoscimento dei prodotti tipici che costituiscono la peculiarità del patrimonio culturale del nostro territorio. Sono sette i prodotti di qualità dotati di un marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), garantito da specifici Consorzi di Tutela, dei quali sette per formaggi e uno per l Olio d Oliva dei Laghi Lombardi. Anche il settore vitivinicolo annovera due produzioni D.O.C.: il Valcalepio e il Moscato di Scanzo (Tab. n. 21). Tab. n. 21 Denominazione Nome Tipo di Prodotto Zona di produzione D.O.P. Bitto Formaggio Valle Brembana D.O.P Formai de Mut dell Alta Valle Brembana Formaggio Valle Brembana D.O.P. Taleggio Formaggio Valtaleggio e pianura bergamasca D.O.P. Quartirolo Lombardo Formaggio Pianura bergamasca D.O.P. Grana Padano Formaggio Pianura bergamasca D.O.P. Gorgonzola Formaggio Pianura bergamasca D.O.P. Provolone Valpadana Formaggio Pianura Bergamasca D.O.P. Olio Laghi Lombardi Olio d Oliva Colline Lago d Iseo D.O.C. Valcalepio (Rosso, Bianco, Moscato Passito) Vino Collina bergamasca D.O.C. Moscato di Scanzo Vino Comune di Scanzorosciate

8 Nel settore vitivinicolo ci sono anche 11 vini con marchio (Indicazione Geografica Tipica), prodotti nelle zone collinari (Tab. n. 22): Tab. n. 22 Denominazione Nome Barbera della Bergamasca Schiava della Bergamasca Cabernet della Bergamasca Merlot della Bergamasca Chardonnay della Bergamasca Franconia della Bergamasca Incrocio della Bergamasca Novello della Bergamasca Moscato della Bergamasca Pinot bianco della Bergamasca Pinot grigio della Bergamasca I prodotti tradizionali della Provincia di Bergamo, inseriti negli elenchi della Comunità ed identificati con la D.G.R. n. 8/2297 del , sono 30. I criteri di tradizionalità riguardano le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura, che devono essere consolidate nel tempo, adottate almeno da 25 anni, e praticate in modo omogeneo e secondo regole tradizionali. Questi prodotti usufruiscono di particolari deroghe regolamentari rispetto ai prodotti di origine industriale, per realizzare una maggior tutela dei prodotti della tradizione locale e garantire la continuità di alcune tecniche di lavorazione e di conservazione. L elenco dei prodotti tradizionali della Provincia di Bergamo è il seguente (Tab. n. 23):

9 Tab. n. 23 I prodotti tradizionali inclusi nella D.G.R. Lombardia n 8/2297 del 5/4/06 Nome del prodotto Tipologia del prodotto Territorio Cotechino Bergamasco Carni e derivati Bergamo e provincia Pancetta Bergamasca Carni e derivati Bergamo e provincia Salame della Bergamasca Carni e derivati Bergamo e provincia Agrì di Valtorta Formaggi e derivati dal latte Alta Valle Brembana Bernardo di Clusone Formaggi e derivati dal latte Clusone e Valle Seriana Branzi Formaggi e derivati dal latte Alta Valle Brembana Formaggella della Val Brembana Formaggi e derivati dal latte Val Brembana Formaggella della Val di Scalve Formaggi e derivati dal latte Valle di Scalve Formaggella della Val Seriana Formaggi e derivati dal latte Valle Seriana Formaggio Val Seriana Formaggi e derivati dal latte Valle Seriana Latteria della Val Brembana Formaggi e derivati dal latte Val Brembana Stracchino Bronzone Formaggi e derivati dal latte Comuni limitrofi del Monte Bronzone Stracchino Orobico Formaggi e derivati dal latte Bergamo e provincia Strachitunt della Val Brembana e Taleggio Formaggi e derivati dal latte Val Brembana e Val Taleggio Torta Orobica Formaggi e derivati dal latte Bergamo e provincia Formaggio d alpe grasso Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Formaggio d alpe misto Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Formaggio d alpe semigrasso Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Formaggio d alpe grasso Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Nostrano grasso Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Nostrano semigrasso Formaggi e derivati dal latte Territorio montano Salva Cremasco Formaggi e derivati dal latte Bergamo e Provincia Farina per Polenta della Bergamasca Cereali e farine Bergamo e Provincia Casoncelli Paste fresche Bergamo e Provincia Scarpinocc di Parre Paste fresche Comune di Parre Polenta e uccelli Dolci Bergamo e Provincia Torta del Donizetti Dolci Bergamo e Provincia Miele della Bergamasca Miele Bergamo e provincia Tartufo nero Tartufi Bergamo e provincia

10 In ambito provinciale sono presenti due sistemi principali di marchio agroalimentare, il primo è Bergamo, città dei mille...sapori, promosso dalla Camera di Commercio, il secondo è Le cascine di Agripromo, promosso dalla Provincia, a cui si affiancano due sistemi marchio delle aree protette (Parco del Fiume Serio e Parco dei Colli di Bergamo) e quelli legati alle Comunità Montane e ad alcune DE.CO (Denominazioni Comunali). Tale sistema marchio è alquanto articolato e potrebbe creare confusione nel consumatore; per tale motivo sarebbe auspicabile una razionalizzazione del sistema attraverso dei marchi territoriali, per i quali i diversi Enti interessati possano concentrare le loro risorse per la promozione. Infine si ricorda che nel territorio bergamasco sono presenti altri prodotti, cosiddetti di nicchia, che per tradizione rivestono una certa importanza locale quali: la patata di Rovetta, la patata di Martinengo, il prosciutto crudo Botto di Ardesio, il melone di Calvenzano, la torta de Treì, ecc

11 2.7. L agricoltura biologica Il settore dell agricoltura biologica nella provincia di Bergamo ha trovato un proprio spazio, che, negli ultimi anni, si è consolidato e stabilizzato. Gli operatori biologici sono complessivamente 135 di cui 79 produttori e 56 preparatori (es. pastifici, molini, ecc.); delle 79 aziende produttrici, 46 sono biologiche, 14 sono in conversione e 19 sono miste 1, per una superficie agricola utilizzata certificata pari a Ha Tra le aziende agricole si trovano soprattutto aziende orticole, in genere di piccole dimensioni, alcune aziende zootecniche bovine, apicoltori, aziende con seminativi e viticole. Negli ultimi anni si sono verificate limitate variazioni per numero di aziende, di tipologia e di superfici e le variazioni della S.A.U. certificata sono dovute soprattutto all entrata o uscita di aziende con grosse superfici a pascolo. Le produzioni orticole sono destinate soprattutto alla vendita diretta tramite spacci aziendali o mercati locali. Il settore ha risentito, a parere degli operatori, della crisi dei consumi degli ultimi anni e solo nell anno 2006 si è notata una modesta ripresa. La grande distribuzione per un certo tempo ha avuto un importante ruolo come sbocco di mercato e di promozione dei prodotti biologici, ampliando il bacino di consumatori. Ha assunto invece una certa rilevanza il settore della ristorazione scolastica. In generale, tra le criticità del settore, si segnala la scarsa conoscenza da parte della maggior parte dei consumatori, la mancanza di ricerca finalizzata, la scarsità di risorse e di politiche specifiche di sostegno. Inoltre, a livello locale, mancano forme di aggregazione e di promozione. 1 Dati Regione Lombardia dicembre

12 2.8. La cooperazione Le cooperative agricole presenti in provincia di Bergamo sono 26 e comprendono principalmente aziende di piccole e medie dimensioni, per un totale di 886 soci e 206 occupati 2. Si tratta di una realtà molto importante anche se piuttosto limitata, che deve essere ulteriormente sviluppata e rilanciata per creare maggiori opportunità per le aziende, costruendo una razionale sinergia tra le fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione. La maggior parte delle cooperative opera nel settore lattiero caseario, con un attività che si articola dalla raccolta del latte conferito fino alla produzione di formaggi. Il settore lattiero-caseario, unitamente a quello delle cantine sociali, è il più importante come rilevanza economica per la realtà cooperativa agricola provinciale. Un altra attività della cooperazione bergamasca è quella dei servizi alle aziende agricole: affitto di terreni, vendita di prodotti e mezzi tecnici per l agricoltura, essiccazione cereali o altri servizi necessari all attività agricola. 2 Dati Confcooperative Bergamo

13 2.9. Agromeccanica Le imprese agromeccaniche, sia quelle di tipo artigianale sia quelle in cui l attività è connessa a quella agricola, svolgono un ruolo importante per i servizi che forniscono alle aziende agricole, anche in termini di innovazione tecnologica. Il contesto dei mercati agricoli in cui si trovano ad operare gli imprenditori impone dei notevoli sforzi riorganizzativi e di investimento al fine di usare le risorse più efficacemente. Tutto ciò si traduce nella ricerca di nuove condizioni di competitività originata da un approccio al mercato attraverso delle logiche di filiera, al fine di superare le criticità croniche del settore e tendere ad una nuova innovazione tecnologica. Non sempre questa strada è percorribile dalle aziende agricole e il ricorso a strutture esterne all azienda, come i servizi di contoterzismo, possono sopperire alla necessità di innovazione tecnologica e di specializzazione, in special modo per le produzioni indifferenziate come le biomasse agricole. Sul territorio provinciale le aziende che svolgono servizio di contoterzismo sono complessivamente 187; in realtà quelle realmente operanti sono 119 delle quali 40 sono anche aziende agricole e 79 contoterzisti puri

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