Produzioni aziendali e locali: opportunità per le aziende agricole, i territori, i consumatori
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- Giustino Esposito
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1 Produzioni aziendali e locali: opportunità per le aziende agricole, i territori, i consumatori Gabriele Canali (1) e Maria Giovanna Righetto (2) (1) Professore di Economia agroalimentare, SMEA - Alta Scuola in Economia agro-alimentare, e Direttore Crefis, Università Cattolica del S. Cuore (2) Assegnista di ricerca presso Crefis, Università Cattolica del S. Cuore
2 Indice della presentazione 1. Alcuni dati sulle produzioni di prodotti lattiero-caseari e di formaggi di fattoria a. In Italia e in Lombardia b. Nell Unione Europea 2. Produzioni aziendali e locali di formaggi: un opportunità? Costi e benefici per: a. i produttori (agricoli) b. i consumatori c. il territorio 3. Quali sfide e quali prospettive per le produzioni aziendali? 2
3 Imprese ed addetti per l'industria alimentare e delle bevande (2013) Imprese Attive Quota % Numero di addetti Quota % Numero addetti per impresa Industrie alimentari ,2 lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne , ,5 16,3 lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi 395 0, ,4 14,1 lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi , ,3 16,1 produzione di oli e grassi vegetali e animali , ,7 3,2 industria lattiero-casearia , ,2 12,8 lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e di prodotti amidacei 983 1, ,4 9,5 produzione di prodotti da forno e farinacei , ,7 4,8 produzione di altri prodotti alimentari , ,9 11,2 produzione di prodotti per l'alimentazione degli animali 523 1, ,9 14,3 industria delle bevande ,0 Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat 3
4 Imprese ed addetti del settore lattiero caseario (Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Censimento dell industria 2011) Numero di imprese per classe di addetti, 2011 Industrie alimentari e + Tot Industria lattiero-casearia Di cui: trattamento igienico del latte Di cui: produzione dei derivati del latte Numero di addetti per classe di addetti, 2011 Numero di addetti per azienda, e + Tot Industrie alimentari Industria lattiero-casearia Di cui: trattamento igienico del latte Di cui: produzione dei derivati del latte e + Tot Industrie alimentari 3,1 18,0 98,6 720,1 7,0 Industria lattiero-casearia 3,3 18,6 99,6 723,6 12,8 Di cui: trattamento igienico del latte 2,3 23,7 103,7 753,3 61,7 Di cui: produzione dei derivati del latte 3,3 18,4 100,9 592,5 10,7 4
5 Aziende agricole (n.) con vendita dei prodotti aziendali e con allevamenti Vendita dei prodotti aziendali prodotti animali animali vivi prodotti animali latte altri prodotti animali prodotti trasformati di origine animale prodotti trasformati formaggi e altri prodotti lattiero caseari altri prodotti di origine animale Tutte le voci di origine animale Tutte le voci di prodotto Lombardia Calabria Campania Sardegna Piemonte Sicilia Puglia Abruzzo Basilicata Lazio Toscana Emilia-Romagna Trentino Alto Adige Valle d'aosta Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Marche Molise Umbria Italia Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, censimento agricoltura 5
6 Aziende agricole (n.) con vendita dei prodotti lattiero caseari e con allevamenti per zona altimetrica (2010) Zona altimetrica montagna collina pianura totale Italia Lombardia (50,2) (82,6) (38,1) 108 (7,6) 1018 (11,7) 140 (9,8) (100) (16,4) Calabria 437 (46,8) 430 (46,1) 66 (7,1) 933 (10,7) Campania 373 (41,4) 500 (55,6) 27 (3,0) 900 (10,3) Sardegna 215 (25,3) 542 (63,8) 93 (10,9) 850 (9,8) Piemonte 392 (60,8) 163 (25,3) 90 (14,0) 645 (7,4) Sicilia 186 (29,0) 392 (61,2) 63 (9,8) 641 (7,4) Puglia 13 (2,7) 225 (45,9) 252 (51,4) 490 (5,6) Abruzzo 227 (59,1) 157 (40,9) 384 (4,4) Basilicata 265 (70,1) 101 (26,7) 12 (3,2) 378 (4,3) Lazio 124 (33,1) 199 (53,1) 52 (13,9) 375 (4,3) Toscana 105 (40,5) 122 (47,1) 32 (12,4) 259 (3,0) Emilia-Romagna 62 (24,4) 104 (40,9) 88 (34,6) 254 (2,9) Trentino Alto Adige 235 (100) 235 (2,7) Valle d'aosta 199 (100) 199 (2,3) Veneto 109 (55,6) 32 (16,3) 55 (28,1) 196 (2,3) Friuli-Venezia Giulia Liguria 62 (37,8) 79 (71,2) 54 (32,9) 32 (28,8) 48 (29,3) 164 (1,9) 111 (1,3) Marche 29 (26,9) 79 (73,1) 108 (1,2) Molise 54 (62,1) 33 (37,9) 87 (1,0) Umbria 28 (36,4) 49 (63,6) 77 (0,9) Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, censimento agricoltura 6
7 Numero di aziende con vendita dei prodotti lattiero caseari e con allevamenti in Lombardia per zona altimetrica 2010 Zona altimetrica montagna collina pianura totale Italia Lombardia Brescia 403 (89,96) 17 (3,79) 28 (6,5) 448 Sondrio 311 (100) 311 Bergamo 234 (79,5) 41 (13,85) 21 (7,9) 296 Como 129 (86,58) 15 (10,7) 5 (3,6) 149 Lecco 71 (85,54) 12 (14,46) 83 Varese 27 (56,25) 13 (27,8) 8 (16,7) 48 Mantova 2 (7,14) 26 (92,86) 28 Milano 24 (100) 24 Cremona 14 (100) 14 Pavia 2 (18,18) 5 (45,45) 4 (36,36) 11 Monza e della Brianza 3 (37,5) 5 (65,2) 8 Lodi 5 (100) 5 7 Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, censimento agricoltura
8 Quote % delle aziende agricole con vendita dei prodotti lattierocaseari e con allevamenti per classe di sup. agr. utilizzata (2010). Classe di superficie agricola utilizzata 0 ettari-9,99 ettari 10-19,99 ettari 20-49,99 ettari 50 ettari e più Piemonte 5,6 16,0 19,4 36,1 Valle d'aosta 7,0 8,5 15,6 54,8 Liguria 22,5 16,2 11,7 15,3 Lombardia 12,7 14,8 17,9 20,6 Trentino Alto Adige 10,2 20,4 16,2 5,5 Veneto 5,6 13,3 32,1 28,1 Friuli-Venezia Giulia 2,4 16,5 34,8 24,4 Emilia-Romagna 3,1 15,7 31,5 40,2 Toscana 12,4 16,2 26,3 19,7 Umbria 3,9 14,3 32,5 28,6 Marche 2,8 15,7 27,8 32,4 Lazio 6,9 15,5 31,5 24,5 Abruzzo 4,9 18,5 19,8 30,2 Molise 4,6 32,2 37,9 16,1 Campania 22,4 15,4 17,8 13,2 Puglia 15,3 16,7 24,1 23,1 Basilicata 2,9 19,6 22,8 23,3 Calabria 24,7 15,6 16,4 11,3 Sicilia 11,5 14,5 30,1 26,4 Sardegna 4,4 13,8 26,8 39,8 Italia 11,7 15,7 22,4 24,4 Totale aziende con allevamenti in Italia 48,8 17,5 19,7 13,9 8 Fonte: Elaborazioni su dati Istat, censimento agricoltura
9 Produzione di formaggio in fattoria nell Unione Europea (2014) Formaggio prodotto in fattoria (1.000 t) Tot. formaggio (1.000 t) % Formaggio di fattoria % Latte per consumo domestico sul totale del latte prodotto Romania 377,0 441,4 85,41 15,58 Grecia 87,7 132,8 66,04 8,97 Cipro 0,8 2,9 28,37 0,04 Croazia 5,0 37,2 13,44 7,58 Spagna (2013) 16,5 124,9 13,24 0,77 Portogallo 7,0 67,7 10,30 2,08 Paesi Bassi 68,8 840,8 8,19 0,03 Italia 51, ,9 4,63 0,43 Repubblica Ceca 5,5 122,1 4,49 0,02 Slovacchia 1,2 29,81 4,16 1,94 Slovenia 0,7 17,35 4,09 2,10 Polonia 30,0 773,2 3,88 8,73 Lituania 3,7 106,2 3,50 6,58 Francia 63, ,6 3,40 0,29 Ungheria 1,8 76,2 2,39 0,83 Austria 3,7 174,1 2,15 1,30 Regno Unito (2013) 4,0 348,5 1,15 0,16 Estonia 0,2 40,7 0,49 1,27 Germany 3, ,6 0,19 0,28 Fonte: nostre elaborazioni su dati Eurostat 9
10 Produzioni aziendali e locali di formaggi: un opportunità per le aziende agricole? Punti di forza Punti di debolezza Possibilità di raggiungere direttamente i consumatori finali e di trattenere una quota maggiore di valore aggiunto Migliore efficacia nel controllo della qualità del prodotto finale Difficoltà a raggiungere i consumatori finali (localizzazione aziendale, trasporti) Maggiori costi per i «nuovi» servizi: trasformazione, packaging, trasporti, personale, ecc. Migliore accesso alle valutazioni dei consumatori finali (su qualità, servizi, prezzo, ad esempio) Migliore programmazione produttiva Possibilità di una migliore gestione finanziaria Necessità di conoscenze tecniche adeguate relative al processo di trasformazione, stagionatura, conservazione, vendita, ecc. Difficoltà a comprendere e analizzare necessità e preferenze dei consumatori Aumentate necessità finanziarie 10
11 Produzioni aziendali e locali di formaggi: un opportunità per i consumatori? Punti di forza Punti di debolezza Aumento della varietà di prodotti a disposizione Prezzi più contenuti e/o qualità più elevata Freschezza Variabilità della qualità Servizi non sempre adeguati Ridotti controlli qualitativi da parte di soggetti terzi, nel caso di prodotti non certificati Migliore/maggiore conoscenza del produttore, delle tecnologie produttive, delle modalità di conservazione ottimale, delle modalità di consumo e di valorizzazione gastronomica Possibilità di comportamenti opportunistici (specie nel caso di acquisti non ripetuti) Scarsità di informazioni sul prodotto, sulle tecnologie, sulle modalità di consumo e di valorizzazione gastronomica (approccio troppo tradizionale e chiuso) 11
12 Produzioni aziendali e locali di formaggi: un opportunità per il territorio? Punti di forza Punti di debolezza Lo sviluppo di produzioni aziendali e locali consente di creare e mantenere sul territorio una quota maggiore di valore aggiungo (VA) e quindi di ricchezza Si tratta di soluzioni che dipendono dalla presenza di particolari (e poco numerosi) imprenditori: se loro cambiano idea gli effetti possono essere molto forti Il punto di prima vale soprattutto nelle zone montane o svantaggiate, dove in assenza di altri interventi (ad es. pagamento di servizi ecosistemici) questo VA rappresenta l unico baluardo contro l abbandono e il decadimento del contesto rurale, anche dal punto di vista sociale e ambientale Difficoltà di imitazione e diffusione di questo approccio (anche per gli effetti negativi dell aumentata concorrenza tra produttori simili) Difficoltà a garantire un continuo aggiornamento professionale e un adeguamento continuo all evoluzione dei mercati (e delle condizioni sociali ed economiche) 12
13 Quali sfide e quali prospettive per le produzioni locali e aziendali di formaggi? Tra le sfide si devono sicuramente includere: 1. gli aspetti normativi e sanitari 2. le esigenze di una adeguata formazione professionale e di un aggiornamento efficace su temi «nuovi» per gli imprenditori agricoli 3. La capacità di unire, anche nelle capacità del personale coinvolto, generalmente la famiglia e poco più, tradizione e innovazione, conoscenze e prassi adeguate nei campi della produzione agricola, della trasformazione e della vendita Tra le prospettive (positive): 1. Il mercato molto standardizzato e la scarsa informazione dei consumatori creano grandi opportunità per prodotti e modalità di produzione e di vendita completamente diverse 2. L attenzione alla sostenibilità sociale, oltre che economica e ambientale, crea pure nuova domanda e nuove opportunità 13
14 14 Grazie per l attenzione!
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REGIONI TOTALE ITALIANI TOTALE GENERALE
AZIENDA AUTONOMA U.O.B. -STATISTICA E GESTIONE DEL PORTALE GENNAIO 2005 GENNAIO 2006 DIFFERENZA FEBBRAIO 2005 FEBBRAIO 2006 DIFFERENZA MARZO 2005 MARZO 2006 DIFFERENZA Esercizi 16 Esercizi 19 Esercizi
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REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA
AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481
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