2.3 I sistemi produttivi
|
|
- Ottavia Cuomo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2.3 I sistemi produttivi Le produzioni vegetali: I SEMINATIVI I seminativi in Provincia di Bergamo sono localizzati nel sistema dell agricoltura di pianura ed in quella periurbana e praticamente inesistenti in quella montana o pedemontana (Tavola n. 3). Al raggruppamento dei seminativi appartengono la categoria dei cereali, delle foraggere, delle orticole, delle colture industriali, delle aromatiche e altri seminativi per una superficie complessiva di ,94 Ha. a. Cereali I cereali rappresentano il 60,97% dell intera superficie provinciale a seminativo. Il cereale più diffuso e coltivato è il mais da granella (71,24%), seguito dal grano tenero (13,89%) e dall orzo (13,91%). Gli altri cereali a paglia sono presenti, ma la loro entità è trascurabile. La coltivazione dei cereali a paglia ha avuto una ripresa interessante nelle ultime campagne agrarie: tale fenomeno è da ritenersi strettamente correlato con il nuovo sistema PAC seminativi, il quale prevede il sistema del disaccoppiamento, ovvero l indipendenza del premio ricevuto dalle coltivazioni praticate. Tab. n. 4 Coltura Surperf. (Ha) % Mais granella ,61 71,24 Orzo 3196,4 13,91 Grano tenero 3.190,96 13,89 Segale 83,64 0,36 Avena 28,41 0,12 Farro 24,39 0,11 Riso 7,07 0,03 Triticale 7,02 0,03 Altri cereali 9,47 0,04 Totale ,
2 b. Le foraggere Le foraggere rappresentano il 30,06% dell intera superficie provinciale a seminativo. La coltura più diffusa è il mais ceroso (47%) di primo raccolto, a cui si deve aggiungere quello di secondo raccolto che viene stimato in circa Ha, quindi interessa una superficie complessiva di Ha. La seconda foraggera più diffusa è il prato polifita da vicenda e l erba medica, la cui presenza è concentrata nelle aree di pianura. Tale ripartizione colturale è caratteristica dei territori in cui è fortemente presente l allevamento bovino, in particolare quello dei bovini da latte. Tab. n. 5 Coltura Surperf. (Ha) % Mais ceroso 1 raccolto 6.363,27 46,82 Erbaio di graminacee 342,54 2,52 Pisello secco 188,16 1,38 Erbaio misto 31,19 0,23 Altre foraggere 16,14 0,12 Erbaio leguminose 3,11 0,02 Mais da foraggio 1,82 0,01 Prato polifita da vicenda (*) 5.131,19 37,76 Erba medica 1.507,66 11,09 Trifoglio 5,22 0,04 Totale , (*) Nella tipologia colturale prato polifita da vicenda rientrano probabilmente anche superfici a prato stabile, a causa di un errata interpretazione della dicitura (Dati SIARL)
3 Tav. n. 3 Localizzazione dei seminativi - 9 -
4 c. Le colture industriali Le colture industriali rappresentano lo 0,88% dell intera superficie provinciale a seminativo e tale tipologia di colture non ha mai avuto una diffusione, se non per la coltivazione della soia, la quale, negli anni, si è progressivamente contratta fino agli attuali 264,15 Ha. Tab. n. 6 Coltura Surperf. (Ha) % Soia da granella 264,15 79,66 Girasole da granella 49,09 14,80 Patata 17,65 5,32 Colza da granella 0,54 0,16 Lino non tessile 0,15 0,05 Tabacco 0,02 0,01 Totale 331, d. Le orticole La superficie provinciale investita ad orticole risulta in costante incremento: tale avanzamento è sostanzialmente legato all interesse per la produzione effettuata sotto tunnel-serra di ortaggi a foglia. La produzione è poi destinata in prevalenza a prodotti di quarta gamma indirizzati alla grande distribuzione. Le orticole sono diffuse maggiormente nelle unità agrario-forestali nn. 2 Bassa Pianura Centrale (190,59 Ha), 3 Alta Pianura Centrale (358,07 Ha) e 5 Collina Orientale (118,15 Ha) e ciò conferma, anche per la provincia di Bergamo, che l orticoltura caratterizza i sistemi agricoli periurbani, sia per tradizione, che per la contrazione degli spazi agricoli e la vicinanza ai maggiori centri urbani e alle strutture logistiche. I dati SIARL 2006 indicano che le orticole in pieno campo interessano 236,11 Ha, rispetto al 2003 (anno in cui si registravano 180 Ha) evidenziando quindi un notevole incremento (+ 31,17%), mentre le orticole in coltura protetta interessano 496,
5 Ha, rispetto al 2003 (357 Ha) evidenziando anche in questo caso un notevole incremento (+ 39,07%). Le orticole in tunnel sono altamente specializzate e attuate attraverso cicli ripetuti: preponderante è la coltivazione del lattughino da taglio, della cicoria, della lattuga, della rucola e della valeriana. PASCOLI E PRATI PERMANENTI 1 I prati permanenti sono localizzati nelle aree di pianura, nella fascia pedemontana e nei fondovalle (Tavola n. 4) e la pratica di fienagione è legata direttamente all attività di allevamento. I pascoli sono legati all attività di alpeggio e sono presenti esclusivamente nel sistema agricolo montano. Esistono, comunque, alcuni casi dove il pascolo viene praticato anche in pianura, su piccole superfici e per i capi da rimonta. La situazione dei pascoli e la loro gestione verrà analizzata più dettagliatamente nel capitolo dedicato alle linee di politica forestale provinciale. Tab. n. 7 Coltura Superf. (Ha) % Prato stabile 7.799,42 25,87 Pascolo ,67 67,03 Prato pascolo 1.514,25 5,11 Pascolo erborato (tara 50%) 329,80 1,09 Pascolo erborato/cespugliato 204,86 0,68 Pascolo con roccia affiorante 66,13 0,22 Totale I dati sono quelli forniti dal SIARL, quindi sono le superfici dichiarate dai singoli agricoltori per l anno 2006, e non comprendono quelle superfici non direttamente condotte o disponibili dalle singole aziende agricole
6 Tav. n. 4 Localizzazione dei prati e pascoli
7 FLORICOLTURA E FLOROVIVAISMO Questo settore possiede una particolare importanza per la sua diffusione sul territorio provinciale e per la capacità di produrre reddito. Le tipologie colturali più importanti sono quelle dei fiori e delle piante ornamentali, legate principalmente alla vendita diretta e alla realizzazione e manutenzione di giardini effettuate come attività connesse. Tab. n. 8 Coltura Surperf. (Ha) % Fiori e piante ornamentali in pieno campo 23,80 7,38 Fiori e piante ornamentali in tunnel 20,67 6,43 Fiori e piante ornamentali in serra 54,96 17,05 Vivai piante ornamentali 215,02 66,72 Vivai forestali 5,24 1,62 Vivai frutticoli 2,18 0,68 Vivai vite 0,38 0,12 Totale 322,25 100,00 FRUTTETI E PICCOLI FRUTTI L insieme dei frutteti e dei piccoli frutti interessa complessivamente una superficie di 161,21 Ha, della quale il 40% dei frutteti è rappresentato da castagneti da frutto. Queste tipologie colturali sono rappresentate da impianti di piccole e modeste superfici, come per i piccoli frutti, e la loro importanza economica si esprime come integrazione del reddito aziendale, in particolar modo per alcune zone pedemontane. Tab. n. 9 Coltura Superf. (Ha) % Frutteti 134,05 83,15 Piccoli frutti 27,16 16,85 Totale 161,
8 Frutteti La coltivazione di piante da frutto ha trovato un ambiente particolarmente vocato per la produzione di qualità nella zona collinare e pedemontana delle valli bergamasche. La specie maggiormente coltivata a livello provinciale è rappresentata dal melo. Si tratta di piccoli appezzamenti il cui prodotto è utilizzato prevalentemente per consumo familiare, ma negli ultimi anni sono stati realizzati impianti di medie dimensioni il cui prodotto viene venduto prioritariamente tramite vendita diretta a livello locale. I consumatori hanno dimostrato di gradire particolarmente le mele prodotte in bergamasca, che presentano buoni standard sanitari e qualitativi ed una migliore freschezza rispetto al prodotto venduto sul mercato; d altro canto i produttori che ricoprono la nicchia di mercato locale riescono a realizzare prezzi remunerativi. Oltre alle colture tradizionali, stanno emergendo nuove colture quali l actinidia ed il ciliegio, che hanno dimostrato un buon adattamento anche nella zona di pianura. L impianto cerasicolo più esteso della Regione Lombardia si trova a Bolgare e uno di nuova realizzazione si trova a Martinengo. Fra le iniziative ritenute innovative riguardanti la commercializzazione, occorre segnalare che alcune aziende stanno sperimentando con successo la formula serviti da solo, dove il consumatore raccoglie la frutta direttamente in campo determinando un risparmio rispetto ai prezzi di mercato e fornendo l occasione di trascorrere una piacevole giornata in campagna. Una realtà particolare per la coltivazione delle mele è rappresentata dall Alta Valle Brembana dove, dal 1993, il Comune di Moio de Calvi ha promosso la costituzione di un gruppo frutticoltori della Valle, organizzando corsi di formazione ed aggiornamento rivolti prevalentemente ad hobbisti, nonché acquisti collettivi di piante da frutto. Attualmente detto gruppo di frutticoltori è composto da quasi 300 soci (non solo della Valle Brembana), che coltivano un patrimonio arboreo di alcune migliaia di piante su terreni in pendenza, ma esposti in zone di altitudine compresa fra i 500 ed i metri. Piccoli frutti La coltivazione dei piccoli frutti inizia, in ambito provinciale, negli anni 80 con i primi impianti di lamponi, localizzati nel territorio collinare e pedemontano dei Comuni di Almenno San Salvatore ed Almenno San Bartolomeo. Per la diffusione e la
9 valorizzazione di questo prodotto svolse un ruolo fondamentale la Cooperativa Piccoli Frutti di Almenno, che giunse a ritirare e commercializzare il prodotto di una trentina di soci. Con la cessazione dell attività della cooperativa, nonché per la concorrenza del mercato nazionale ed estero, la coltivazione dei piccoli frutti non si è più espansa, nonostante le superfici investite siano state mantenute. Attualmente la zona di produzione è estesa a tutti i Comuni della fascia pedecollinare e montana e molti impianti sono presenti diffusamente sul territorio provinciale, unitamente all attività di agriturismo che permette una commercializzazione diretta. LA FILIERA VITIVINICOLA Le superfici vitate presenti in provincia di Bergamo ammontano a 735,62 Ha 2, e le aziende che conducono vigneti sono 821 con una superficie vitata media per azienda pari a 0,90 Ha. La distribuzione territoriale dei vigneti è rappresentata dalla tabella n. 10. Tab. n. 10 Unità agrario-forestale denominazione Superficie vitata (Ha) Sistema dell agricoltura di pianura N. aziende con vigneto Media superf. vigneto/azienda (Ha) 2 Bassa pianura centrale 0,09 2 0,05 Totale del sistema 0,09 2 0,05 Sistema dell agricoltura periurbana 3 Alta pianura centrale 40, ,70 4 Alta pianura occidentale 49, ,48 5 Collina orientale 409, ,43 Totale del sistema 499, ,12 2 Il dato si riferisce al SIARL 2006, ovvero a tutte le superfici a vite dichiarate dalle aziende agricole
10 Sistema dell agricoltura montana e pedemontana 6 C.M. Monte Bronzone Basso Sebino 65, ,66 7 C.M. Val Cavallina 62, ,66 8 C.M. Valle Seriana 11, ,42 9 C.M. Valle Brembana 29, ,62 10 C.M. Val Imagna 40, ,62 11 C.M. Val S.Martino 25, ,77 12 C.M. Alto Sebino 1,34 5 0,27 13 C.M. Valle Seriana Superiore 0,05 2 0,02 Totale del sistema 206, ,56 Totali e media provinciale 735, ,90 La tendenza storica evidenzia una contrazione della superficie vitata, che è stata massiccia a partire dagli anni 60, in seguito a fenomeni di urbanizzazione e per l abbandono delle campagne. Inoltre negli ultimi anni si è avuto l abbandono di vigneti condotti da anziani viticoltori, ma anche una concentrazione e specializzazione della produzione vitivinicola, sempre più orientata verso produzioni di qualità. Infatti, contestualmente ad una contrazione della superficie vitata, si è verificato un aumento delle superfici DOC ed IGT. La zona di produzione viticola bergamasca comprende una trentina di Comuni dislocati lungo la fascia collinare compresa fra il Lago di Lecco ed il Lago d Iseo. Si tratta di una zona con rilevante patrimonio storico ed artistico e, quindi, vocata anche al turismo verde ed a quello enogastronomico. La percentuale di vini di qualità DOC corrisponde al 30% della produzione totale (percentuale corrispondente a quella regionale) e le produzioni IGT dichiarate rappresentano il 5%. I conduttori iscritti ad Albi DOC ed IGT sono circa 200. La produzione del Valcalepio si aggira intorno ai quintali di uve, che corrispondono a un milione e mezzo di bottiglie all anno, di cui il 60% della produzione viene venduto sul territorio provinciale, il 35% nel resto della Lombardia ed il restante 5% è destinato alle esportazioni, specialmente in Germania e Inghilterra
11 La produzione del Valcalepio Moscato Passito di Scanzo si aggira invece intorno ai quintali di uve, che corrispondono a quarantamila bottiglie. Per la tutela e la promozione della filiera vitivinicola sono presenti sul territorio bergamasco le seguenti istituzioni: Consorzio Tutela Valcalepio: costituito nel 1977 (una delle prime DOC in Lombardia), a cui aderiscono 75 aziende che in parte vinificano in proprio e in parte conferiscono alle Cantine Sociali. Il Consorzio ha lo scopo di tutelare, valorizzare e difendere la produzione tramite attività di vigilanza e controllo ed assistenza tecnica rivolta alle aziende. Altro obiettivo è quello della promozione, della concentrazione dell offerta e della regolarizzazione dei prezzi. Inoltre, il Consorzio svolge anche azioni per favorire la commercializzazione mediante partecipazione a mostre, fiere-mercato e vendite promozionali. A partire dal 1998 il Consorzio aderisce ad un sistema di qualità che prevede la certificazione dei vini prodotti secondo le modalità CSQA di Thiene. Consorzio Tutela Moscato di Scanzo: costituito in seguito al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata Scanzo o Moscato di Scanzo del 2002, ha lo scopo di valorizzare e tutelare il famoso vino passito prodotto nell omonimo Comune, nonché di promuoverne la conoscenza e la diffusione tramite incontri, partecipazione a fiere e manifestazioni enologiche. Aderiscono a tale Consorzio una trentina di soci. Associazione vitivinicoltori del Monte Bronzone e Basso Sebino: nata per iniziativa dell omonima Comunità Montana, promuove diverse attività a favore della viticoltura locale, tra le quali l assistenza enologica e viticola, iniziative che hanno permesso un notevole miglioramento dei vini prodotti dai soci. Per ciò che concerne la fase di trasformazione, oltre alle importanti realtà di cantine aziendali, sono presenti due cantine sociali: Cantina Sociale Bergamasca: fondata negli anni 60, rappresenta la principale realtà vitivinicola della provincia bergamasca con circa 50 soci che conferiscono le uve prodotte da oltre 100 ettari di vigneto. A questa struttura si devono le prime prove di vinificazione, che hanno portato negli anni 70 alla denominazione di origine controllata Valcalepio. La capacità di modernizzare la produzione, accostandola alla tradizione senza esagerazioni ed estremizzazioni, ha reso la
12 cantina capace di affrontare qualsiasi tipo di mercato e di sfida per soddisfare le esigenze del consumatore. Cantina Sociale Val San Martino: costituita nel 1959, opera nel territorio collinare compreso tra il Brembo e l Adda. Raccoglie e vinifica le uve di una cinquantina di viticoltori, in prevalenza conduttori di piccole aziende collinari. L utilizzo di tecniche enologiche moderne, unite alle pratiche tradizionali, ha consentito anche la valorizzazione di vitigni tradizionali della zona. FILIERA DELL OLIO D OLIVA La maggioranza dei produttori di olio d oliva in provincia di Bergamo è costituita da hobbisti e non da agricoltori professionali; pertanto un esatta quantificazione delle superfici occupate dall olivo è di difficile determinazione. Dai dati SIARL 2006 si evince che gli uliveti, riconducibili alle aziende agricole, interessano una superficie di 64,47 Ha localizzati nella fascia collinare. L area storicamente e quantitativamente più rilevante per la coltura dell olivo è rappresentata dai comuni rivieraschi del Sebino dove si registra una produzione di circa 100 quintali di olio all anno. I produttori di questa zona conferiscono le olive a due frantoi localizzati sulla sponda bresciana del Lago d Iseo. Recentemente una cinquantina di produttori bergamaschi ha aderito alla realizzazione del primo frantoio sul territorio provinciale, nel comune di Scanzorosciate, che ha iniziato l attività nel 2005 con una raccolta di 350 quintali di olive, corrispondenti a 40 quintali di olio. La potenzialità di produzione prevista (quando tutti i nuovi impianti della zona entreranno in produzione) è di quintali di olive corrispondenti a 300 quintali di olio. Attualmente solo due aziende bergamasche aderiscono alla D.O.P. Laghi Lombardi, istituita nel Per quanto riguarda la commercializzazione occorre precisare che l autoconsumo assorbe gran parte della produzione e il prezzo di vendita relativamente alto e la scarsità dell offerta, non determinano particolari problemi di giacenze. Solo alcune delle aziende produttrici imbottigliano l olio prodotto, un operazione che andrebbe incentivata per valorizzare ulteriormente un prodotto di nicchia di particolare pregio
Il sistema agricolo provinciale
Cap. 2 Il sistema agricolo provinciale 2.1. Il territorio provinciale Il territorio della Provincia di Bergamo presenta delle caratteristiche ambientali e morfologiche articolate e differenti fra loro;
DettagliSportello Unico Attività Produttive Gennaio 2013
Sportello Unico Attività Produttive Gennaio 2013 Uso dei suoli La superficie territoriale del Comune di Treviglio ammonta a circa 3.154 ettari. Circa il 68% è utilizzata a scopo agricolo, in particolare
DettagliL agricoltura biologica piemontese
L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche
DettagliL agricoltura biologica piemontese
L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche
DettagliPrime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel Rapporto di sintesi
Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel 2016 Rapporto di sintesi Il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta nel 2016 è stimato in 5,5 miliardi di euro,
DettagliGli effetti dei pagamenti diretti in Lombardia, con particolare riferimento al greening
SOCIETÀ ITALIANA DI ECONOMIA AGRARIA IL SOSTEGNO ALL AGRICOLTURA: FINALITÀ ECONOMICHE, AMBIENTALI O SOCIALI. SONO ANCORA UTILI I PAGAMENTI DIRETTI? Gli effetti dei pagamenti diretti in Lombardia, con particolare
DettagliAllegato 2) Elenco aggiornato delle rese medie regionali definite per l'annualità assuntiva 2014
Allegato 2) Elenco aggiornato delle rese medie regionali definite per l'annualità assuntiva 2014 Fascia altimetric a Colture vegetali Resa quintali / numero / ettaro / coltura MEDIA REGIONALE ANNUALITA'
DettagliL AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2007
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2007 Dall analisi completa dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia
DettagliALLEGATO 1 (articolo 1, comma 3)
ALLEGATO 1 (articolo 1, comma ) TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DEL TEMPOLAVORO PER LE AZIENDE AGRICOLE CHE SVOLGONO ATTIVITA' AGRITURISTICA A Colture cerealicole, industriali, oleaginose e proteoleaginose
DettagliL AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2008
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2008 Dall analisi completa dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia
DettagliLa valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna
La valorizzazione della qualità dei prodotti delle aree montane nel quadro generale delle politiche regionali sulla montagna Antonio Tagliaferri DG Agricoltura Regione Lombardia Edolo - UNIMONT, 5 maggio
DettagliCOMUNITA MONTANA SERVIZIO STATISTICA. Provincia di Bologna VALLE DEL SAMOGGIA
VALLE DEL SAMOGGIA Provincia di Bologna COMUNITA MONTANA SERVIZIO STATISTICA STATISTICHE CENSIMENTO DELL AGRICOLTURA 2000 5 CENSIMENTO GENERALE DELL'AGRICOLTURA 2000 COMUNITA' MONTANA VALLE DEL SAMOGGIA
DettagliMisure agroambientali
Misure agroambientali newsletter Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura 28 settembre 2007 Le domande relative alla campagna 2006 presentate nell ambito della misura 6 del Piano di Sviluppo
DettagliChi cresce e chi cala nel 2017 in Emilia-Romagna
Chi cresce e chi cala nel 2017 in Emilia-Romagna Superficie Produzione Colture industriali +22,8% +12,7% Legumi +46,8% +42,9% Orticole in serra +1,9% +3,8% Superficie Produzione Cereali -10,0% -13,5% Foraggere
DettagliL AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2005
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2005 Dai dati forniti dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al 31 dicembre 2005, sulla base delle elaborazioni del SINAB (Sistema di Informazione
DettagliL AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2007
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2007 Dall analisi completa dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia
DettagliDETERMINAZIONE DELLE DIMENSIONI AZIENDALI
DETERMINAZIONE DELLE DIMENSIONI AZIENDALI ALLEGATO 1 Si ricorda che ai fini della misura 112 è considerata attività agricola la coltivazione del fondo, l allevamento del bestiame e le attività connesse
DettagliALLEGATO 1 ELENCO DELLE VARIBILI PRIMARIE
ALLEGATO 1 ELENCO DELLE VARIBILI PRIMARIE Forma giuridica Forma di conduzione Superficie totale in proprietà Superficie totale in affitto Superficie totale in uso gratuito Totale Sat Superficie agricola
DettagliAllegato A) Elenco aggiornato delle rese medie regionali definite per l'annualità assuntiva 2013
Allegato A) Elenco aggiornato delle rese medie regionali definite per l'annualità assuntiva 2013 Fascia altimetrica Colture vegetali Resa quintali / numero / ettaro / coltura MEDIA REGIONALE ANNUALITA'
DettagliL AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2005
Bio in cifre 2005 L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2005 Dai dati forniti dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al 31 dicembre 2005, sulla base delle elaborazioni del SINAB (Sistema
DettagliAllegato A) Rese medie regionali annualità 2014
Allegato A) Rese medie regionali annualità 2014 Fascia altimetrica Colture vegetali Resa quintali / numero / ettaro / coltura MEDIA REGIONALE ANNUALITA' 2014 ACTINIDIA 380,00 Collina ACTINIDIA 300,00 ACTINIDIA
DettagliALLEGATO A TEMPO LAVORO ATTIVITA' AGRICOLE E ZOOTECNICHE. GIORNATE ha/anno COLTIVAZIONI. Frumento tenero 8. Frumento duro 8. Segale 8. Orzo 8.
ALLEGATO A Tabelle tempo-lavoro per la valutazione della connessione e complementarietà delle attività di diversificazione rispetto all'attività agricola TEMPO LAVORO ATTIVITA' AGRICOLE E ZOOTECNICHE COLTIVAZIONI
DettagliI principali orientamenti produttivi dell agricoltura veneta
I principali orientamenti produttivi dell agricoltura veneta Carlo Declich Roberto Colotti Istat sede per il Veneto Venezia, 3 aprile 2014 1. Considerazioni preliminari e quadro generale delle aziende
DettagliPRODUZIONE FIORI RECISI IN SERRA E IN PIENA ARIA ANNI (migliaia di pezzi)
9 AGRICOLTURA PRODUZIONE FIORI RECISI IN SERRA E IN PIENA ARIA - 2003 (migliaia di pezzi) 900.000 834.634 800.000 700.000 675.794 704.191 708.157 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 Fonte:
DettagliARGOMENTI PROVE SCRITTE ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE SEZ
ARGOMENTI PROVE SCRITTE ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE SEZ. A SESSIONE DI GIUGNO 2013 I^ PROVA SCRITTA TEMA N. 1 Quale futuro per
DettagliCaratteristiche dell appezzamento Stato Generale della coltura... 43
6.2.2.1 6.2.2.2 Caratteristiche dell appezzamento... 42 Stato Generale della coltura... 43 IGP IPP A A B B A A A A A B A IPP C IGP B A A CANALE < 20 m CANALE A A Per "Alberi fuori foresta"
DettagliAllegato parte integrante VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO ALLEGATO 1 VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO
Allegato parte integrante VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO ALLEGATO 1 VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO note ore/ note 1. Vigneto specializzato di fondovalle
DettagliNetto il calo delle aziende che utilizzano manodopera mista -33,3% con flessione rispettivamente del 41,1% di SAT e del 43,9% di SAU
Rispetto al Censimento del 1990 il numero delle aziende risulta diminuito di oltre 25900 unità, con una riduzione della superficie agricola totale di oltre 97900 ettari (-9,4%), di cui oltre 62250 ettari
DettagliALLEGATO: AZIENDE BIOLOGICHE
ALLEGATO: AZIENDE BIOLOGICHE Fonte: Pro.b.er. Associazione degli Operatori Biologici e Biodinamici dell'emilia Romagna SUPERFICIE (Ha) E COLTURE CERTIFICATE IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ANNO 2005 Fonte:
DettagliCOMUNE DI MARTINENGO Provincia di Bergamo
COMUNE DI MARTINENGO Provincia di Bergamo VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA CONFERENZA INTRODUTTIVA DEL DOCUMENTO DI SCOPING ASPETTI AGRONOMICI DEL DOCUMENTO DI PIANO dott. agronomo Roberto Panzeri dott.
DettagliSUPERFICIE TOTALE IN ETTARI; PRODUZIONE RACCOLTA IN QUINTALI; PRODUZIONE TOTALE IN MIGLIAIA DI QUINTALI
TAV. C3.1 - SUPERFICIE E PRODUZIONE DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI AGRICOLE (a) (b) SARDEGNA ERBACEE Cereali 164.874 2.271.078 149.318 2.175.567 153.304 3.292.208 155.868 2.482.857 Frumento 97.108 1.065.544
DettagliSuperficie agraria e forestale
STRUTTURA E CONGIUNTURA DEL SETTORE AGRICOLO IN PROVINCIA DI BIELLA CONFERENZA STAMPA Mercoledì 22 Marzo 2000 Presentazione realizzata dell Ufficio Studi della C.C.I.A.A. di Biella Superficie agraria e
DettagliIl biologico in Molise
Quaderno della Il biologico in Molise 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione Terra Sana Molise associa gli Agricoltori e gli Operatori che producono, preparano, trasformano e commerciano
DettagliIl biologico in Abruzzo
Quaderno della Il biologico in Abruzzo 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione Terra Sana Abruzzo associa gli Agricoltori e gli Operatori che producono, preparano, trasformano e commerciano
DettagliAgricoltura. capitolo. Agricoltura
Aziende agricole, superficie totale e superficie agricola utilizzata per provincia. Toscana. Anno 2 (superficie in ettari) Fonte: Istat - Quinto censimento generale dell PROVINCE VALORI ASSOLUTI Aziende
DettagliTAV. A SUPERFICIE E PRODUZIONE DELLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI AGRICOLE (a) (b) - SARDEGNA SUPERFICIE TOTALE IN ETTARI; PRODUZIONE RACCOLTA IN QUI
TAV. A.1.1 - SUPERFICIE E PRODUZIONE DELLE PRINCIPALI AGRICOLE (a) (b) - SARDEGNA CEREALI 164.874 2.271.078 149.318 2.175.567 153.304 3.292.208 155.868 2.482.857 137.757 2.366.713 134.019 2.222.781 - FRUMENTO
DettagliA g r i c o l t u r a
Aziende agricole, superficie totale e superficie agricola utilizzata per provincia. Anno 2000 e variazioni percentuali 2000-1990 (superficie in ettari). Province Aziende Valori assoluti Variazioni % 2000-1990
Dettaglilo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione.
L Assessore DECRETO N. 1102/Dec A/32 DEL 09.05.2008 Oggetto: riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (I.A.P.) VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme
DettagliAllegato parte integrante ALLEGATO 1 - VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO
Allegato parte integrante ALLEGATO 1 - VALORI MEDI UNITARI REDDITI AGRICOLI E TEMPI DI LAVORO n.ro descrizione Euro/ anno REDDITI (*) TEMPI (*) note ore/anno note 1. Vigneto specializzato di fondovalle.
DettagliATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLTURA
ATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLTURA 1 COLTIVAZIONI AGRICOLE, ORTICOLTURA, FLORICOLTURA 1.01 Coltivazione di cereali e di altri seminativi 1.02 - Coltivazione di cereali (compreso il riso) 1.03 - Coltivazioni
DettagliDa Regione del Garda olivicoltura di frontiera Giovedì 07 Maggio :00
Verona - La pianta dell'olivo rappresenta un tratto distintivo e caratterizzante del paesaggio del lago di Garda e di tutto il Nord-Est dalla zona dei laghi lombardi, del Benaco fino al Friuli Venezia
DettagliZone Altimetriche INDIRIZZO pianura collina montagna PRODUTTIVO Giornate/ha ERBACEE
Regione Emilia-Romagna PRSR Programma Operativo della Misura.a Tabella richiesta di manodopera Vers. Allegato n.. Richiesta di manodopera: numero di giornate necessarie sulla base dell'indirizzo produttivo
DettagliPrime stime sui risultati dell annata agraria 2013 in Lombardia
Prime stime sui risultati dell annata agraria 2013 in Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi Università degli Studi di Milano Milano, 13 febbraio 2014 Superfici
DettagliPRIME STIME DELL ANN ATA AGRARIA 2017 IN LOMBARDIA
PRIME STIME DELL ANN ATA AGRARIA 2017 IN LOMBARDIA Il contributo elaborato dal Prof. Roberto Pretolani (ESP-Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell Università di Milano) è sviluppato con la
DettagliPIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005, n 12
COMUNE DI CASTEGNATO Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005, n 12 DOCUMENTO DI PIANO P.1b.2a - Relazione agronomica giugno 2008 Adottato con delibera
DettagliProvincia di Piacenza
Provincia di Piacenza Servizio agricoltura Ufficio Statistica Censimenti dell'agricoltura - Serie storiche Fonte: ISTAT Ultimo aggiornamento: giugno 28 SAU provinciale, serie 197-2 Evoluzione delle superfici,
DettagliStruttura dell agricoltura in Friuli Venezia Giulia e in Europa
Al servizio di gente unica Struttura dell agricoltura L agricoltura in FVG e in Europa Europa 28 membri = 15 membri storici + 13 nuovi membri compresa Croazia: oltre 12 milioni di aziende e 173 milioni
DettagliPrime stime sui risultati economici dell annata agraria 2010 in Lombardia
Prime stime sui risultati economici dell annata agraria 2010 in Lombardia Prof.Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano
DettagliValori assoluti Variazioni % Superficie totale SAU Aziende
Aziende agricole, superficie totale e superficie agricola utilizzata per provincia.. Anno 2000 e variazioni percentuali 2000-1990 (superficie in ettari). Valori assoluti Variazioni % 2000-1990 Province
Dettagli2. Caratteristiche strutturali ed economiche dell agricoltura nel territorio di Gavardo
1. Caratteristiche del territorio di Gavardo 1.1 L inquadramento territoriale Il territorio di Gavardo, collocato all'imbocco della Valle Sabbia, appartiene all area pedemontana ad est della provincia
DettagliProduzione in Agricoltura Anno 2015
Anno 2015 Produzione, e aggiunto della branca agricoltura silvicoltura e pesca ai prezzi di base per regione - Anno 2015 Valori correnti 2015 (000 euro) Var. % 2015/14 valori correnti Var. % 2015/14 valori
DettagliIntroduzione all agricoltura
Introduzione all agricoltura nella Repubblica di San Marino Maria Maddalena Bevitori Esperto Servizio Agricoltura Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole telefono: 0549 885110 e-mail: mariamaddalena.bevitori@pa.sm
DettagliIl Dirigente, determina
REGIONE PIEMONTE BU24 12/06/2014 Codice DB1122 D.D. 27 gennaio 2014, n. 38 Approvazione delle tabelle con le rese dei prodotti agricoli nella Regione Piemonte ai fini della stipula di polizze assicurative
DettagliColture vegetali. Pianura ACTINIDIA 300,00 Collina ACTINIDIA 275,00
Allegato 1) D.M. n. 1934 del 31 gennaio 2013 Piano assicurativo agricolo 2013, art. 3, comma 12. Produzioni medie unitarie annualità assicurativa 2013, per il calcolo dei valori assicurabili con polizze
DettagliLa filiera del vino in provincia di Pavia e le sue prospettive
La filiera del vino in provincia di Pavia e le sue prospettive Maria Sassi Dipartimento di Ricerche Aziendali Facoltà di Economia - Università di Pavia Struttura della presentazione Rilevanza del sistema
DettagliREGIONE PIEMONTE BU45 12/11/2015
REGIONE PIEMONTE BU45 12/11/2015 Codice A17110 D.D. 12 giugno 2015, n. 348 Approvazione della tabella con le rese dei prodotti agricoli nella Regione Piemonte ai fini della stipula di polizze assicurative
DettagliTabella regionale dei valori medi di impiego di manodopera
Tabella regionale dei valori medi di impiego di manodopera ai 1. CEREALI Autunno-vernini da granella e da insilato 6 11 4 7 39 71,5 26 45,5 Mais e sorgo da granella e da insilato 6 12 6 12 39 78 39 78
DettagliPRIME STIME DELL ANN ATA AGRARIA 2018 IN LOMBARDIA
PRIME STIME DELL ANN ATA AGRARIA 2018 IN LOMBARDIA Il contributo elaborato dal Prof. Roberto Pretolani è sviluppato con la collaborazione della DG Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi nell ambito
DettagliCodice Prodotto ANIA. Codice Prodotto
100 100A000 C01 ACTINIDIA 258 100A200 D69 ACTINIDIA A SOTTO RETE 430 100A100 D69 ACTINIDIA A SOTTO RETE APERTA 600 100B000 C01 ACTINIDIA B 801 100B400 C01 ACTINIDIA B SOTTO ANTIBRINA 246 100B200 D69 ACTINIDIA
DettagliProgramma nazionale di sostegno nel settore del vino 2009/2013 Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio Scheda I del DM 8 agosto 2008
Allegato A Programma nazionale di sostegno nel settore del vino 2009/2013 Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio Scheda I del DM 8 agosto 2008 Programma nazionale di sostegno nel settore del vino Sintesi
DettagliMisure agroambientali
Misure agroambientali newsletter Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura 16 - aprile 2006 Misure agroambientali. Reg. CE 1257/1999. Campagna 2004-2005. Riepilogo per provincia. AR FI
DettagliPrime stime dell annata agraria 2015 in Lombardia
Prime stime dell annata agraria 2015 in Lombardia Il contributo del Prof. Roberto Pretolani è sviluppato in collaborazione con la DG Agricoltura nell ambito dei lavori relativi al progetto di ricerca regionale,
DettagliIL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO"
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 213/14 FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: L'AGROECOSISTEMA
DettagliPrime stime dell annata agraria 2018 in Lombardia
Prime stime dell annata agraria 2018 in Lombardia Roberto Pretolani Università degli Studi di Milano Milano, 14 marzo 2019 Principali argomenti Caratteristiche del sistema agro-alimentare lombardo Il peso
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 373 del 25 marzo Ridefinizione di alcune rese e colture assicurabili con polizze agevolate (DGR n. 1161/2013).
Allegato A Dgr n. del pag. 1 /11 ALLEGATOA alla Dgr n. 373 del 25 marzo 2014 giunta regionale 9^ legislatura Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Assicurazioni agevolate in agricoltura. Ridefinizione
DettagliUNA PANORAMICA DEL BIO NEL MONDO ED IN EUROPA. Area Agroalimentare - Nomisma
UNA PANORAMICA DEL BIO NEL MONDO ED IN EUROPA Area Agroalimentare - Nomisma SUPERFICI BIOLOGICHE (milioni di ettari) MONDO 37,5 0,9% della superficie agricola mondiale è bio Fonte: Elaborazioni Nomisma
DettagliL AGRICOLTURA BRESCIANA NELL ANNO DELLA CRISI
L AGRICOLTURA BRESCIANA NELL ANNO DELLA CRISI ANNATA AGRARIA 28/29 Federazione Provinciale Coldiretti Brescia PRODOTTO INTERNO LORDO DELL AGRICOLTURA BRESCIANA RIEPILOGO P.I.L. DELL'AGRICOLTURA BRESCIANA
DettagliAiuto all avviamento di imprese per giovani agricoltori 2014-2020. Piano aziendale
Aiuto all avviamento di imprese per giovani agricoltori 2014-2020 Piano aziendale Capo dell azienda Codice azienda Nome del maso Partita IVA n. Via / Frazione, n. Comune Telefono/Cellulare Fax E-mail Indirizzo
DettagliLe produzioni animali:
Le produzioni animali: COMPARTO BOVINO Il comparto dell allevamento dei bovini è l elemento produttivo maggiormente caratterizzante l agricoltura bergamasca, in particolare quello legato alla produzione
DettagliMisura 411 (123) Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali
Misura 411 (123) Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali I fabbisogni locali e le strategie dei GAL richiedono l applicazione di alcuni criteri di selezione, più specifici rispetto
DettagliPROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VAZZOLA. ATLANTE SOCIO-ECONOMICO e STRUTTURALE DEL SETTORE AGRICOLO COMUNALE
PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VAZZOLA ATLANTE SOCIO-ECONOMICO e STRUTTURALE DEL SETTORE AGRICOLO COMUNALE REGIONE VENETO ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI Numero di aziende Superficie agricola Superficie
DettagliDescrEnte IDSpecie Descrizione Ore_ha Provincia di AREZZO 1001 Avena Provincia di FIRENZE 1001 Avena Provincia di GROSSETO 1001 Avena
DescrEnte IDSpecie Descrizione Ore_ha Provincia di AREZZO 1001 Avena 25.00 Provincia di FIRENZE 1001 Avena 25.00 Provincia di GROSSETO 1001 Avena 25.00 Provincia di LIVORNO 1001 Avena 25.00 Provincia di
DettagliIL DIRIGENTE DEL SERVIZIO ISPETTORATO REGIONALE PER L AGRICOLTURA DI VERONA
Decreto n. 9 del 21/03/2011 OGGETTO: D.Lgs n. 102/2004 - D.G.R. n. 2730/2005. Avversità atmosferiche in agricoltura - Anno 2011. e prezzi ordinari delle produzioni agricole vegetali - Provincia di Verona.
DettagliL agricoltura della provincia di Lecce: il lavoro e i metodi di produzione
Nuovi scenari dell agricoltura nazionale e salentina: i dati del 6 censimento dell agricoltura. Opportunità di valorizzazione dei prodotti tipici locali. L agricoltura della provincia di Lecce: il lavoro
Dettagli2.8 Allegato - Utilizzazione delle superfici e diritto ai contributi
2.8 Allegato - Utilizzazione sufici e diritto ai contributi di di i vigneti base e le - ata e alle I Suficie Fasce di estensive in campicoltura SPB x x - colza Fasce di estensive in campicoltura SPB x
DettagliPanel aziende agricole: le assicurazioni nel comparto dei seminativi, in quello olivicolo e in quello vitivinicolo
Industria e Distribuzione Monografiche - Agricoltura Panel aziende agricole: le assicurazioni nel comparto dei seminativi, in quello olivicolo e in quello vitivinicolo Febbraio 2006 Introduzione L agricoltura
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione Agricoltura. Programma di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Bolzano
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione Agricoltura Programma di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Bolzano 2014-2020 Sottomisura 6.1 Aiuto all avviamento di imprese per giovani
DettagliSCHEDA MATERIA INDIRIZZO PROFESSIONALE. TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE (OPZIONE) (Materia)
SCHEDA MATERIA INDIRIZZO PROFESSIONALE TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE (OPZIONE) (Materia) COMPETENZE assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative
Dettagliprot. Variazione dati aziendali Aumento attività Diminuzione attività Iscrizione
ENTE ELENCO PROVINCIALE DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI VERBALE DI ISTRUTTORIA Data di fine istruttoria Tecnico/i incaricato/i: Nome Cognome prot. n. Ente Vista la domanda presentata il prot. n. Per: Variazione
DettagliIl biologico in Veneto
Quaderno della Il biologico in Veneto 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione AVEPROBI è l Associazione Regionale di produttori denominata Associazione Veneta dei Produttori Biologici
DettagliDOMANDA DI CONCESSIONE D'USO DEL MARCHIO "QUALITÀ CONTROLLATA" PRODUZIONI VEGETALI (legge regionale n. 28/99) Il sottoscritto nato a.
Marca da bollo 16,00 DOMANDA DI CONCESSIONE D'USO DEL MARCHIO "QUALITÀ CONTROLLATA" PRODUZIONI VEGETALI (legge regionale n. 28/99) (DA COMPILARE IN STAMPATELLO) Spett.le Regione Emilia-Romagna Direzione
DettagliIl biologico in Umbria
Il biologico in Umbria 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione Terra Sana Umbria è un Associazione regionale di produttori biologici che è stata costituita il 28 dicembre 2007 con atto
DettagliIncontro tecnico dell Area di lavoro 1 padana - Agroscenari
Incontro tecnico dell Area di lavoro 1 padana - Agroscenari Linea di Ricerca 9 DEAR-UNITUS/INEA Piacenza, 15 Gennaio 2010 Argomenti trattati Caratteristiche generali delle aziende agricole delle aree Grana
DettagliAGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2010
AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/ Dalla prima analisi dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al 31 dicembre,
DettagliItalia Lombardia Oltrepo Pavese % 55 %
LA PIRAMIDE PRODUTTIVA La piramide produttiva dell Oltrepo si articola in tre livelli: 1. Vini da tavola Bianchi e Rossi 2. Vini ad Indicazione Geografica Tipica Provincia di Pavia disciplinati con DM
DettagliL'azienda è regolarmente iscritta nell elenco delle aziende agricole regionale? SI NO
ALLEGATO 3 COMUNITA MONTANA ELENCO REGIONALE DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI VERBALE DI ISTRUTTORIA Data di fine istruttoria prot. n. Tecnico/i incaricato/i: Nome Cognome Ente Vista la domanda presentata
DettagliSi trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento C(2015) 4722 final - Annex 1.
Consiglio dell'unione europea Bruelles, 15 luglio 2015 (O. en) 10936/15 ADD 1 AGI 400 STATIS 63 DELACT 95 NOTA DI TASMISSIONE Origine: Data: 13 luglio 2015 Destinatario: Jordi AYET PUIGANAU, Direttore,
DettagliInterazioni tra clima e produzioni zootecniche
Il quadro regionale delle aziende agricole PROVINCIA AZIENDE (numero) 2000 2010 Var.% 2000-2010 Interazioni tra clima e produzioni zootecniche Varese 1.608 1.910 18,8 Como 1.977 2.529 27,9 Sondrio 6.935
DettagliAiuto per il primo insediamento di giovani agricoltori e agricoltrici Piano aziendale
Aiuto per il primo insediamento di giovani agricoltori e agricoltrici 2015-2020 Piano aziendale Capo dell azienda Nome del maso Partita IVA n. Via / Frazione, n. Comune 1 Introduzione L aiuto all avviamento
DettagliIl biologico nelle Marche
Quaderno della Il biologico nelle Marche 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione L AMAB, Associazione Marchigiana per l Agricoltura Biologica è nata nel 1987 per volontà delle aziende
DettagliCentro Studi Confagricoltura
Centro Studi Confagricoltura Produzione agro-zootecnica italiana negli ultimi anni (2013-2017) Stime della superficie investita per macrocategorie di coltivazioni (ha x 1000) Stima della produzione raccolta
DettagliDipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità. Direzione generale della competitività per lo sviluppo rurale AGRIT 2011
Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità Direzione generale della competitività per lo sviluppo rurale AGRIT STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE Bollettino
DettagliPRODUZIONI MASSIME ASSICURABILI PER ETTARO - CREMONA Cod Prod Ania
PRODUZIONI MASSIME ASSICURABILI PER ETTARO - CREMONA C01 100A000 actinidia Actinidia 270,00 C01 100B000 actinidia B Actinidia 270,00 C01 100B400 actinidi B sotto antibrina Actinidia 270,00 C01 100C000
DettagliPrime stime dei risultati economici dell annata agraria 2012 in Lombardia
Prime stime dei risultati economici dell annata agraria 2012 in Lombardia Il contributo del Prof. Roberto Pretolani 1 è sviluppato in collaborazione con la DG Agricoltura nell ambito dei lavori relativi
DettagliV CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA ANALISI CON TECNICHE DI DATA MINING SULLE AZIENDE CON ALLEVAMENTI
V CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA ANALISI CON TECNICHE DI DATA MINING SULLE AZIENDE CON ALLEVAMENTI DEFINIZIONE DEI CLUSTER Gruppo 1 Allevamenti in prevalenza di montagna, con alto numero di capi
DettagliPRINCIPALI SCADENZE PSR
APRILE 2018 Attività realizzata con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche 2014/2020 Misura 1.2 A Progetto ID 18063 PRINCIPALI SCADENZE PSR Numerose sono le scadenze di interesse
DettagliFATTORIA ABBAZIA DI MONTE OLIVETO
FATTORIA ABBAZIA DI MONTE OLIVETO La tradizione del buon vino: una famiglia e la sua terra 1 FATTORIA ABBAZIA DI MONTE OLIVETO 2 L area in cui si trova l azienda è quella del comune di San Gimignano, in
DettagliPunti di forza e di debolezza alla luce dei dati raccolti in occasione del VI Censimento Generale dell Agricoltura
Punti di forza e di debolezza alla luce dei dati raccolti in occasione del VI Censimento Generale dell Agricoltura Dario G. Frisio - Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi
DettagliI RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE
5 giugno 2014 Anno 2012 I RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE Nel 2012 le aziende agricole italiane sono circa 1,6 milioni, occupano 969 mila unità di lavoro (Ula), realizzando una produzione di
Dettagli