Incontro su: Soluzioni innovative per la gestione delle acque reflue nel territorio Etneo. Organizzato da: Con il contributo. di: Con il patrocinio

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1 Con il contributo di: Organizzato da: Regione Siciliana Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell Identità Siciliana Con il patrocinio di: In collaborazione con: Incontro su: Soluzioni innovative per la gestione delle acque reflue nel territorio Etneo Catania, 19 settembre 2014 Dipartimento di Gestione dei Sistema Agroalimentari e Ambiental Università di Catania, Via Santa Sofia, 100

2 IPOTESI DI ADEGUAMENTO DEGLI SCHEMI DEPURATIVI DI ACIREALE E CATANIA Prof. Ing. Giuseppe Luigi CIRELLI CSEI Catania giuseppe.cirelli@unict.it

3 PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO DELLE ACQUE D.P.R. 93/1986 Catania ab. Misterbianco ab. Acireale ab. Previsione impianti di depurazioni consortili (fonte: ATO Acque Catania) 3

4 Depuratore consortile di Acireale ACI BONACCORSI ACI CATENA (60%) ACI SANT'ANTONIO Abitanti dotaz idrica L/g Volume anno m 3 Volume giorno mc Q L/s ACIREALE S. GIOVANNI LA PUNTA (66%) S. GREGORIO DI CATANIA (30%) TRECASTAGNI (70%) VIAGRANDE VALVERDE SANTA VENERINA ZAFFERANA ETNEA (fonte: ATO Acque Catania ed elaborazioni personali) NB Inizialmente era previsto un depuratore a Stazzo a servizio di alcune frazioni marine, di S. Venerina e Zafferana E.) 4

5 Depuratore consortile di Catania (c.da Pantano D Arci) Abitanti Dotazione idrica L/g Volume anno m 3 Volume giorno m 3 Q L/s CATANIA ACI CASTELLO ACI CATENA (40%) GRAVINA DI CATANIA (70%) S. AGATA LI BATTIATI S. GIOVANNI LA PUNTA (34%) S. GREGORIO DI CATANIA (70%) TREMESTIERI ETNEO (70%) Abitanti equivalenti industriali (fonte: ATO Acque Catania ed elaborazioni personali) NB Inizialmente era previsto un depuratore a servizio di Acicastello e Acicatena (fraz. Vampolieri)

6 Depuratore consortile di Misterbianco (c.da Cubba) Abitanti Dotazione idrica L/g Volume anno m 3 Volume giorno mc Q L/s MISTERBIANCO BELPASSO CAMPOROTONDO ETNEO CATANIA (S. Giovanni Galermo) GRAVINA DI CATANIA (30%) MASCALUCIA NICOLOSI PEDARA SAN PIETRO CLARENZA TREMESTIERI ETNEO (30%) TRECASTAGNI (30%) Abitanti equivalenti industriali Totale (fonte: ATO Acque Catania ed elaborazioni personali)

7 PROCEDURA di INFRAZIONE 2004/2034 (fonte ATO Idrico Catania, 2011)

8 ACIREALE - Schema del sistema di collettamento a servizio del depuratore consortile Fonte: Studio ing. S. Alecci 8

9 ACIREALE Estese opere di collettamento Serie1 Dist (km) 2 0 Distanze (km) in linea d aria tra i centri abitati e la zona indicata per il depuratore consortile di Acireale (c.da Rocca di Volano) NB le distanze sono indicative e fanno riferimento alla distanza rilevata da google earth a partire dalla casa comunale 9

10 Dislivelli elevati Quote (m Serie1 smm) Quote (m smm) dei centri abitati e della C.da Rocca di Volano (dove era stato inizialmente ubicato il depuratore consortile) NB le quote dei centri abitati fanno riferimento alla quote della casa comunale rilevate da google earth 10

11 Condotta di scarico sottomarina (art.11 L.R. 27/86) a 500 m dallacostala batimetricaè m Circa 2 km da Area Marina Protetta Notevoli difficoltà tecniche per la realizzazione e manutenzione 11

12 Ubicazione ID Consortile di Acireale (hp. di Cda Rocca Volano) Istituzione di: Area Marina protetta Isole Ciclopi (1989) Riserva naturale orientata La Timpa (1999) Parco Archeologico e paesaggistico delle Aci (2014) Torrente Platani 12

13 ACIREALE 1) Proposta di revisione del sistema depurativo del comprensorio acese Realizzazione di 5 impianti di depurazione comunali e trasferimento delle acque reflue di 6 comuni per circa abitanti al depuratore di Catania Abitanti dotaz idrica L/g Volume anno mc Volume giorno mc Q L/s ACI CATENA (60%) ACI SANT'ANTONIO ACIREALE ACI BONACCORSI S. GIOVANNI LA PUNTA (66%) CATANIA S. GREGORIO DI CATANIA (30%) TRECASTAGNI (70%) VIAGRANDE VALVERDE TOTALE SANTA VENERINA ZAFFERANA ETNEA

14 ACIREALE 2) Proposta di revisione del sistema depurativo del comprensorio acese Realizzazione di 4 impianti di depurazione comunali e trasferimento delle acque reflue di 7 comuni per circa abitanti al depuratore di Catania Abitanti dotaz idrica L/g Volume anno mc Volume giorno mc Q L/s ACI CATENA (60%) ACIREALE ACI BONACCORSI ACI SANT'ANTONIO S. GIOVANNI LA PUNTA (66%) CATANIA S. GREGORIO DI CATANIA (30%) TRECASTAGNI (70%) VIAGRANDE VALVERDE TOTALE SANTA VENERINA ZAFFERANA ETNEA

15 PROPOSTA : Acireale + Aci Catena + Aci S. Antonio (?) 3 impianti di depurazione indipendenti con scarico nel Torrente Platani integrando tecnologie di trattamento convenzionali e naturali T. Platani Condotta di scarico sottomarina x ID Acireale (alternative possibili?) Occorre intervento di riqualificazione del T. Platani con tecniche di ingegneria naturalistica e di ricostruzione morfologica dell alveo 15

16 (EX) TORRENTE PLATANI (scatolare in cemento!) La strada è stata realizzata restringendo e rettificando l alveo naturale. DANNI INGENTI E PERDITA DI VITE UMANE 16

17 Ricostruzione geomorfologica con tecniche di ingegneria naturalistica ed allargamento della sezione idraulica 17

18 PROPOSTA : ID Acireale 2.0 Zone agricole abbandonate tra Via San Piero Patti e Via San Girolamo (SP 199) Torrente Platani 18

19 PROPOSTA : ID Acireale

20 Begur (Spagna) sistema di smaltimento nel suolo agrario e irrigazione di piante da biomassa 20

21 PROPOSTA : ID Acireale 3.0 (solo frazioni costiere) ACIREALE Abitanti dotaz idrica L/g Volume anno mc Volume giorno mc Q L/s

22 PROPOSTA : Zafferana E. e Santa Venerina Torrente Fago 2 impianti di depurazione indipendenti Zafferana E. (circa ab) e Santa Venerina (circa ab) con scarico nel Torrente Fago integrando tecnologie di trattamento convenzionali e naturali 22

23 Tratto terminale del Torrente Fago (circa 6 km a valle di Santa Venerina) 23

24 Una soluzione potrebbe essere, nel caso specifico del sistemi depurativi a servizio dei comuni del territorio acese INTEGRARE le tecnologie depurative convenzionali con tecnologie naturali, come stadio di affinamento finale. Le tecnologie naturali hanno una notevole efficienza e un rendimento costante nel tempo, inoltre hanno una elevata capacità tampone e sono particolarmente utili nel caso di malfunzionamenti temporanei dei sistemi depurativi convenzionali 24

25 CATANIA ipotesi di progetto 25

26 CATANIA Stima dei volumi giornalieri (medio, massimo e minimo) delle acque reflue del depuratore consortile di Catania in diversi scenari temporali Abitanti serviti Vm g * Vmax Vmin m 3 /g m 3 /g m 3 /g Stato attuale anni Breve termine Medio termine Lungo termine

27 CATANIA Stima del volume medio delle acque reflue del depuratore consortile di Catania e valore del deficit idrico (DI) presente nella comprensorio irriguo della Piana di Catania che sarebbe soddisfatto in diversi scenari temporali Abitanti serviti Vm a * Vm a */DI Vm* 180 Vm* 180 /DI Stato attuale m 3 x 10 6 % m 3 x 10 6 % 13,28 23,7% 6,64 11,9% 2 anni ,01 28,6% 8,00 14,3% Breve termine ,48 38,4% 10,74 19,2% Medio termine ,47 49,0% 13,73 24,5% Lungo termine ,29 82,7% 23,15 41,3% 27

28 CATANIA La condotta sottomarina presenta un elevata vulnerabilità e numerose criticità lunghezza di oltre 4.5 km per raggiungere una profondità di -30 m; fondo sabbioso molto mobile per la presenza di forti correnti marine (con direzione prevalente sud-nord); zona interessata da mareggiate intense e frequenti essendo completamente esposta ai venti provenienti da 30 a 120 Nord con intensità anche superiore a 9 m/s (venti di nord-est) e onde con altezza significativa pari a 5.50 m con tempo di ritorno di 10 anni (P.A.I., 2006); costa sabbiosa che si estende per oltre 20 km da Catania fino ad Agnone Bagni nel territorio di Augusta è interessata da un fenomeno di erosione molto intenso con una regressione della spiaggia particolarmente rivelante nella zona a nord della foce del Simeto (Di Stefano et al., 2013; P.A.I., 2006) tratto di costa classificato di pericolosità da media (P2) a elevata (P3), in relazione al numero di mareggiate segnalate dalle Capitanerie di Porto di Catania e da Enti Locali, ed alla velocità di arretramento annuo delle spiagge, riferita all intervallo temporale , con la larghezza media di spiaggia (P.A.I., 2006) corrente marina si muove in direzione da sud verso nord, in caso di danneggiamento della condotta o comunque di un cattivo funzionamento del depuratore le correnti potrebbero spingere le acque reflue verso la Plaja di Catania 28

29 CATANIA regressione delle linea di costa particolarmente rivelante nella zona a nord della foce del Simeto (Di Stefano et al., 2013) In particolare, Di Stefano et al. hanno evidenziato che tra il 1969 e il 2008 nella zona a nord della foce del Simeto si è verificato un arretramento della linea di costa fino a 150 m. Anche il P.A.I. (Unita Fisiografica N 5 - Porto di Catania Punta Castelluccio, 2006) tra il 1998 ed 2001 ha riscontrato nella zona della foce del Simeto una regressione media di circa 8 m 29

30 CATANIA regressione delle linea di costa nella zona della foce del Simeto 30

31 Schema del sistema di riuso e scarico delle acque reflue del depuratore consortile di Catania

32 AFFINAMENTO TRAMITE SERBATOI DI ACCUMULO 32

33 Catania AREE AGRICOLE (SEMINATIVO) DOVE REALIZZARE SERBATOI DIACCUMULO 33

34 Catania Elaborazione progettuale e grafica di Giuseppe L. Cirelli e Lara Riguccio

35 Catania Elaborazione progettuale e grafica di Giuseppe L. Cirelli e Lara Riguccio

36 Ipotesi progettuale Catania SERBATOI DI ACCUMULO + SCARICO DIFFUSO IN AREA GOLENALE Elaborazione progettuale e grafica di Giuseppe L. Cirelli e Lara Riguccio, 2014

37 Ipotesi progettuale Catania Elaborazione progettuale e grafica di Giuseppe L. Cirelli e Lara Riguccio

38 ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI Dobbiamo avere la capacità di trasformare il nostro «ritardo infrastrutturale» in una nuova opportunità di sviluppo sostenibile Il nostro «gap» può diventare una risorsa, così come le acque reflue depurate possono costituire una risorsa strategica, in termini di qualità e quantità, per lo sviluppo socio-economico e per il recupero e la riqualificazione ambientale del territorio etneo Occorre un approccio olistico nella progettazione dei sistemi di trattamento e recupero delle acque reflue, integrando tecniche depurative convenzionali o naturali con il recupero e la riqualificazione delle aree umide e fluviali degradate GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE 38

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