Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

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1 Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari CONTROLLI DELLE ATTREZZATURE PER L APPLICAZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI! (art. 12 del decreto legislativo n. 150/2012).

2 Perché la distribuzione degli prodotti fitosanitari è un problema? La quantità di prodotti fitosanitari utilizzati nella protezione delle coltivazioni agricole nel 2013, è pari a oltre 118 mila tonnellate (-11,9% rispetto all'anno precedente). tali preparati sono rappresentati per il 59,0% da fungicidi, per l'11,0% da insetticidi e acaricidi, per il 13,9% da erbicidi, per il 15,6% dai vari e per lo 0,4% da prodotti ammessi in agricoltura biologica. (dati Istat gennaio 2015) Notevole è il rischio di dispersione nell ambiente di sostanze nocive

3 EFFICIENZA DEI TRATTAMENTI SITUAZIONE ATTUALE Deriva gocce in sospensione 4-6 % Perdite fuori appez. colture confinanti 10-15% Deposito diretto 15-50% Perdite sul terreno (gocciolamento) 30-60%

4 CLASSIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE! - STATO FISICO DEL PRODOTTO DISTRIBUITO! - MODALITA DI FORMAZIONE DELLA GOCCIA IMPOLVERATRICI IRRORATRICI FUMIGATRICI Irroratrici a polverizzazione per pressione Irroratrici a polverizzazione pneumatica Irroratrici a polverizzazione centrifuga

5 MACCHINE IMPOLVERATRICI Sono schematicamente costituite da una tramoggia, da un ventilatore centrifugo e da un sistema di dosaggio e distribuzione. Sono molto leggere e maneggevoli possono essere trainate o portate dalla trattrice. Vengono impiegate soprattutto per la distribuzione dello zolfo in polvere nel vigneto.

6 MACCHINE IRRORATRICI Sono costituite da un serbatoio principale, una pompa, organi di agitazione, regolazione e distribuzione e in alcuni casi da serbatoi accessori In funzione del tipo di polverizzazione del getto erogato le irroratrici possono essere classificate:

7 Irroratrici a polverizzazione per pressione (Barre) Irroratrici a polverizzazione centrifuga (atomizzatori) Irroratrici a polverizzazione pneumatica ( atomizzatore pneumatico)

8 LE MACCHINE FUMIGATRICI Si usano per i trattamenti fumiganti, ovvero interventi che prevedono la distribuzione nel terreno di sostanze particolari che per le loro caratteristiche (alta tensione di vapore) evaporano rapidamente dando luogo alla formazione di gas che si distribuisce uniformemente nel terreno.

9 CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI!

10 Il controllo, la regolazione, la manutenzione, il corretto uso delle attrezzature contribuiscono: 1 miglioramento dell efficacia (deposito sufficiente ed uniforme sulle parti da proteggere); 2 considerevoli risparmi di prodotto fitosanitario; 3 di tempo (grazie alla riduzione dei volumi impiegati); 4 ridurre gli effetti negativi sull ambiente (evitare deriva e fuori bersaglio) 5 in una maggiore sicurezza per l operatore

11 Obbligatorietà dei controlli in Europa Paesi in cui il controllo funzionale è già obbligatorio, con intervalli di 5 anni: Finlandia, Francia (2009), Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia (2003), Spagna (2011) Paesi in cui il controllo funzionale è già obbligatorio, con intervalli di 3-2 anni Belgio (1995), Rep. Ceca (1997), Estonia, Germania (1993), Lussemburgo,Olanda (1997), Slovenia, Svezia (2006) Paesi in cui il controllo funzionale è volontario Austria, Bulgaria, Italia, Regno Unito, Svezia, Portogallo Paesi che devono istituire il servizio Cipro, Danimarca, Ungheria

12 SCADENZE/1 Tutte le attrezzature impiegate degli utilizzatori professionali dovranno essere state controllate almeno una volta entro il 26 novembre 2016 per poter continuare ad essere utilizzate. L intervallo tra i controlli non deve superare i 5 anni fino al 31 dicembre 2020 e successivamente deve essere eseguito un controllo ogni 3 anni. Per contoterzisti (impresa iscritta come tale alla c.c.i.a.a.)- entro il 26/11/2014. Il controllo -deve essere eseguito ogni due anni, Le attrezzature nuove, acquistate dopo il 26 novembre 2011, sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto.

13 SCADENZE/2 Per le macchine utilizzate per la distribuzione dei Prodotti Fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie o montate su aeromobile, il controllo funzionale deve essere almeno annuale Sono considerati validi i controlli funzionali eseguiti dopo il 26 novembre 2011 che hanno dato esito positivo e condotti da Centri Prova formalmente riconosciuti dalla Regioni.

14 COSA DEVE FARE L AGRICOLTORE Richiedere ad un CENTRO AUTORIZZATO di sottoporre la propria irroratrice ad un controllo funzionale (l elenco dei centri riconosciuti è disponibile sul sito Presentarsi nel luogo e data stabilita con attrezzatura pulita in ogni suo componente, verificando precedentemente la sua funzionalità (MANOMETRO, UGELLI, POMPA) e preferibilmente con la trattrice normalmente utilizzata per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari.

15 Regione Centri prova Tecnici ABRUZZO BASILICATA 3 26 CALABRIA 5 11 CAMPANIA 4 60 EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA 3 14 LAZIO 2 2 LIGURIA 4 10 LOMBARDIA MARCHE 4 1 MOLISE 2 4 PIEMONTE PUGLIA 5 N.D SARDEGNA 3 19 SICILIA 8 24 TRENTINO ALTO ADIGE 8 11 TOSCANA ND ND UMBRIA 5 10 VALLE D AOSTA 1 1

16 Controllo funzionale irroratrice Obbligatorio attività che consiste nel verificare le componenti dell irroratrice e nel constatare se rispetta i limiti di tolleranza/accettabilità previsti.

17 Cosa si verifica: Trasmissione: protezione dell albero di trasmissione e dell eventuale connessione-alimentazione elettrica Serbatoio principale: tenuta e capacità di agitazione della miscela Pompa principale: funzionalità e assenza di perdite Scala di lettura del liquido: presenza e leggibilità Manometro: presenza, funzionalità e adeguatezza della scala di lettura alla pressione di esercizio Sistema di regolazione: funzionalità e facilmente raggiungibili Sistema di filtrazione: presenza di almeno 1 filtro e funzionalità Agitatore: deve garantire un adeguato ricircolo Tubazioni: tenuta alla pressione di esercizio massima Ventilatore: garantire un flusso costante Barra irrorante (colture erbacee): orizzontalità, simmetria sx-dx Barra di distribuzione (colture arboree) distribuzione della miscela in modo omogenea nell area interessata) Ugelli: uniformità della portata lungo la barra nel caso delle barre irroratrici e uniformità della portata tra lato sinistro e destro nel caso degli atomizzatori.

18 VERIFICA UGELLI

19 ASSETTO BARRA

20 SCALA DI LETTURA DEL SERBATOIO

21 PRECISIONE MANOMETRO

22 PORTATA UGELLI

23 REGOLATORE DI PRESSIONE

24 REGOLAZIONE! O TARATURA Ha lo scopo di definire il corretto volume da distribuire in relazione alle indicazioni riportate nelle etichette dei prodotti fitosanitari, adattando l attrezzatura alle specificità. E una operazione da effettuarsi preferibilmente in contemporanea al controllo funzionale e che andrebbe ripetuta quando variano le condizioni.

25 Il PAN prevede una regolazione: obbligatoria (aziendale) che DEVE essere eseguita dall utilizzatore, impiegando strumenti in dotazione alla macchina irroratrice, e/o seguendo le indicazioni riportate sul libretto di uso e manutenzione, con successiva registrazione annuale sul registro trattamenti o suo allegato. I dati da registrare sono almeno, con riferimento alle attrezzature impiegate, la data di esecuzione della regolazione e i volumi di irrorazione utilizzati per le principali tipologie colturali; volontaria eseguita presso i centri prova autorizzati con specifici banchi prova a completamento del controllo funzionale con il successivo rilascio di certificato.

26 La regolazione volontaria presso centro prova E una regolazione o taratura strumentale dell irroratrice, a completamento delle operazioni del controllo funzionale, tramite idonee attrezzature (banchi prova). Tale operazione è da considerarsi sostitutiva della regolazione precedente. I principali parametri operativi dell irroratrice sui quali è possibile intervenire sono: Volume distribuito Tipo ugelli Portata ugelli Portata e direzione dell aria generata dal ventilatore Pressione di esercizio Altezza lavoro (barre) Velocità avanzamento

27 La regolazione volontaria individuazione dell altezza di lavoro ottimale ( colture erbacee)

28 La regolazione volontaria numero e posizione ugelli aperti e loro inclinazione ( colture arboree)

29 Manutenzione e controlli tecnici periodici Le attrezzature devono essere sottoposte, da parte dell utilizzatore professionale, a controlli tecnici periodici e a manutenzione, per quanto riguarda almeno i seguenti aspetti: eventuali lesione e/o perdite dei componenti della macchina La funzionalità del circuito idraulico e del manometro La pulizia dei filtri e degli ugelli L integrità delle protezioni della macchina (gardano, griglia ventola )

30 Attrezzature da sottoporre! al controllo funzionale! entro il 26 novembre 2016 (D.M. 03/03/2015) A1) Macchine irroratrici per la distribuzione su colture a sviluppo verticale (es. trattamenti su colture arboree) irroratrici a polverizzazione per pressione senza ventilatore; dispositivi di distribuzione a lunga gittata e con ugelli a movimento oscillatorio automatico; cannoni; irroratrici scavallanti; irroratrici a tunnel con e senza sistema di recupero.

31 A2) Macchine irroratrici per la distribuzione su colture a sviluppo orizzontale (es. diserbo colture erbacee) irroratrici a polverizzazione per pressione, pneumatica e centrifuga con o senza manica d aria con barre di distribuzione con larghezza di lavoro superiore a tre metri; irroratrici con calate; cannoni; dispositivi di distribuzione a lunga gittata orizzontale con ugelli a movimento oscillatorio automatico; irroratrici per il trattamento localizzato del sottofila delle colture arboree non dotate di schermatura; irroratrici abbinate a macchine operatrici, quali seminatrici e sarchiatrici, che distribuiscono la miscela in forma localizzata, con larghezza della banda effettivamente trattata superiore a tre metri..

32 A3) Macchine irroratrici impiegate per i trattamenti fitosanitari alle colture protette irroratrici fisse o componenti di impianti fissi all interno delle serre, come le barre carrellate; irroratrici portate dall operatore, quali lance, irroratrici spalleggiate a motore; irroratrici mobili quali cannoni, irroratrici con barra di distribuzione anche di lunghezza inferiore a tre metri e irroratrici aereo-assistite a polverizzazione per pressione, pneumatica o centrifuga. A4) Altre macchine irroratrici irroratrici montate su treni; irroratrici spalleggiate a motore, con ventilatore.

33 Attrezzature da sottoporre! al controllo funzionale! entro il 26 novembre 2018 A. irroratrici abbinate a macchine operatrici, quali seminatrici e sarchiatrici, che distribuiscono prodotti fitosanitari in forma localizzata o altre irroratrici, con banda trattata inferiore o uguale a tre metri; B. irroratrici schermate per il trattamento localizzato del sottofila delle colture arboree. I controlli funzionali successivi dovranno essere effettuati ad intervalli non superiori a sei anni. Se le stesse attrezzature sono in uso a contoterzisti, i controlli funzionali successivi dovranno essere effettuati ad intervalli non superiori a quattro anni.

34 Attrezzature attualmente prive di procedure tecniche standard per il controllo funzionale a) attrezzature per la distribuzione di prodotti fitosanitari in forma solida o granulare (es.: impolveratrici, microgranulatori); b) barre umettanti; c) attrezzature per la distribuzione/iniezione di prodotti fitosanitari nel terreno (es. fumigatrici); d) attrezzature per il trattamento/concia meccanizzata delle sementi; e) dispositivi termo-nebbiogeni (cd. fogger).

35 ATTREZZATURE ESONERATE (individuate al punto A.3.4 del PAN) ai sensi del D.M. n.4847 del 03/03/2015 Irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale; Irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore, quando non utilizzate per trattamenti su colture protette.

36 Sanzioni (Art. 24, comma 7) Salvo che il fatto costituisca reato, l'utilizzatore che non sottopone le attrezzature per l'applicazione dei prodotti fitosanitari ai controlli funzionali periodici di cui all'articolo 12 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 500 euro a euro.

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39 DIMENSIONE GOCCE Le gocce prodotte dagli ugelli non sono uniformi; tipo di ugello e pressione scelti in base alle dimensioni delle gocce richieste e al numero degli impatti per cm2 caratteristiche gocce fini gocce grosse copertura Deriva/evaporazione penetrazione

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41 Volume d acqua consigliato in base a diversi valori di VOLUME FOGLIARE (Metodo Tree Row Volume) TRV= ALTEZZA PIANTE x LARGHEZZA CHIOMA X DISTANZA FRA LE FILE DISTANZA TRA LE FILE ALTEZZA DELLE PIANTE SUPERFICIE FOGLIARE VOLUME ACQUA CONSIGLIATO L/HA ,

42 Determinazione del volume con il metodo FWA (Fruit Wall Area) Il volume viene commisurato all altezza della parete da trattare quindi in pratica tiene conto della superficie della parete Va bene per spalliere di forma regolare Si quantifica mediamente in l/ha per metro di altezza

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