PROVINCIA DI CASERTA GIUNTA PROVINCIALE

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1 PROVINCIA DI CASERTA GIUNTA PROVINCIALE DELIBERAZIONE n. 7 dell 11 gennaio 2013 OGGETTO: Riorganizzazione della rete scolastica A.S. 2013/14. L anno duemilatredici, addì 11 del mese di gennaio in Caserta e nella sala delle adunanze, a seguito di apposita convocazione, si è riunita la Giunta Provinciale con la presenza degli Assessori: Presidente Domenico ZINZI Assessori Pres. Ass. Assessori Pres. Ass. Gianpaolo DELLO VICARIO Vice Presidente SI Giovanni MANCINO SI Paolo BIDELLO SI Giovanni NICOLETTI SI Cosima Franca CINCOTTI SI Carlo PUOTI SI Stefano GIAQUINTO SI Francesco ZACCARIELLO SI Partecipa il Segretario Generale Dr. Roberto CARUSO e ne cura la verbalizzazione ai sensi dell art. 97 c. 4 lett. a TUEL 267/2000; Assume la presidenza della seduta il Presidente della Provincia On. Dr. Domenico ZINZI, il quale, constatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la riunione ed invita gli Assessori a deliberare sull argomento in oggetto; La Giunta Provinciale letta la proposta di deliberazione relativa all argomento in oggetto ed udita la relazione del proponente; visto che la stessa è corredata del solo parere di regolarità tecnica espresso, ai sensi dell art comma 1 - D.lgs n. 267, come novellato dall art. 3 comma 2 lett. b) D.L. n. 174/2012, dal Dirigente responsabile del servizio interessato, avendo il Dirigente del Settore Ragioneria e Bilancio ritenuto che non si determinano effetti diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia; ritenuta la proposta, così come formulata, meritevole di approvazione; con votazione unanime favorevole espressa per alzata di mano; DELIBERA di approvare la proposta relativa all argomento in oggetto, nel testo integrale all interno riportato, dandone per qui integralmente trascritto, il relativo dispositivo. X Con separata ed unanime votazione, parimenti espressa per alzata di mano, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile.

2 Settore Pubblica Istruzione: Servizio n.1 - programmazione, pianificazione e gestione Scuole Su relazione dell Assessore all Istruzione: PREMESSO che la Legge 15 marzo 1997, n. 59 all art. 21 prevede la riorganizzazione dell intero sistema scolastico, in funzione dell autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche; il DPR 18 giugno 1998, n. 233 ha approvato il regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche ex art. 21 della L. 59/1997, determinando procedure, tempi di applicazione ed attuazione del piano regionale di dimensionamento; tra le funzioni delegate alle Regioni dall art. 138 del d. lgs. 112/1998 in materia di Istruzione scolastica, vi è la programmazione, sul piano regionale, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali; l art. 139 del precitato decreto legislativo ha trasferito alle Province e ai Comuni, a seguito di linee guida definite dal coordinamento delle Regioni, rispettivamente per l istruzione secondaria e per gli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti sia l istituzione, l aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione, sia la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche; un riordino completo di tutte le istituzioni scolastiche statali è stato effettuato con l adozione del Piano regionale di dimensionamento, approvato con Decreto del Presidente della Regione Commissario ad acta - n. 1 del 26 luglio 2000, in attuazione del DPR n. 233 del18 giugno 1999; la legge costituzionale n.3/2001 Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione riconosce alle Regioni una competenza concorrente e esclusiva nelle politiche educative e formative; con Legge n. 53/2003, il Governo è stato delegato alla definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale e i successivi decreti di attuazione; l art.64 del D.L. n.112/2008, convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008, ha definito criteri e parametri relativi al dimensionamento delle istituzioni autonome e dettato disposizioni per la definizione degli organici e la formazione delle classi nelle scuole e istituti di ogni ordine e grado; la sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009 ha dichiarato l illegittimità costituzionale dell art. 64, comma 4, lettere f-bis) e f -ter ) del D.L. 112/2008 ritenendo che la definizione di criteri, tempi e modalità per la determinazione e l articolazione dell azione di ridimensionamento della rete scolastica nonché la previsione di specifiche misure finalizzate alla riduzione del disagio degli utenti nel caso di chiusura o accorpamento degli istituti scolastici aventi sede nei piccoli comuni sia di competenza delle Regioni e degli Enti Locali e non dello Stato; CONSIDERATO che la definizione del suddetto assetto organizzativo di dimensionamento è stata condizionata dalle disposizioni introdotte dall art. 19, comma 4, della legge 111/2011 che ha fissato nuovi limiti e previsto una diversa acquisizione dell autonomia scolastica tra istituzioni scolastiche di I ciclo e infanzia e quelle del II ciclo. con sentenza n. 147/2012, la Corte Costituzionale ha dichiarato l illegittimità dell art. 19, comma 4, del d. l. n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, ribadendo la competenza delle Regioni in materia di dimensionamento scolastico; la L. 183/2011, all art. 4, comma 69, fissa il numero minimo di alunni sufficiente a garantire il riconoscimento dell autonomia scolastica e, di conseguenza, l assegnazione alla stessa di un Dirigente Scolastico; l Intesa Stato-Regioni, in via di formalizzazione, nell individuare nuovi parametri e criteri per la ripartizione del contingente triennale dei dirigenti scolastici da assegnare alla rete scolastica, stabilisce che ad ogni regione viene assegnato un contingente di dirigenti cui corrisponde un numero pari di istituzioni scolastiche autonome, definito dividendo per 900 il numero degli alunni iscritti alle scuole statali nell organico di diritto del primo anno di riferimento del triennio, integrato dal parametro della densità degli abitanti per kmq; RILEVATO che a seguito del percorso di riorganizzazione della rete scolastica a. s. 2012/2013,approvato con delibera di GRC n. 11 del 30 gennaio 2012 e s.m. i., risultano presenti complessivamente n Istituzioni Scolastiche, delle quali n. 262 sottodimensionate con riferimento ai parametri previsti dalla legislazione vigente, con un rapporto medio a livello regionale pari a n. 792 alunni /istituto; la GRC con provvedimento n. 669 del , ha emanato gli indirizzi regionali per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell offerta formativa da parte degli Enti locali competenti, relativamente all anno scolastico 2013/2014 ritenendo necessario conseguire nel tempo la media di 900/930 alunni su base regionale, attraverso

3 i processi di accorpamento, fusione e soppressione previsti dalla legislazione, in modo che possa essere riconosciuta l'autonomia a tutte le scuole presenti sul territorio; nella predisposizione dei piani provinciali e comunali, pertanto, le Province e i Comuni dovranno porsi quale obiettivo l'individuazione di nuove forme aggregative tra le autonomie scolastiche esistenti, sulla base della progressiva eliminazione delle istituzioni scolastiche sottodimensionate, con il rispetto delle soglie minime non inferiore alle 600 unità e, in deroga, non inferiore alle 400 unità, nei Comuni montani, isole o Comuni appartenenti ad aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Si deve procedere, ove è possibile, all'istituzione di Istituti comprensivi nel rispetto dell'organizzazione delle strutture al fine di conseguire risultati in termini di continuità didattica e di qualità dell offerta formativa. Il parametro numerico ideale medio di un IC è pari a 900 alunni. Relativamente alle istituzioni di istruzione secondaria superiore, devono essere intese come filiere formative omogenee, afferenti anche alle diverse tipologie di istruzione e nel rispetto delle vocazioni dei contesti ambientali. E da evitare la frammentarietà dell offerta formativa sul territorio con duplicazione e sovrapposizione di indirizzi. Le richieste di attivazione di nuovi indirizzi saranno valutate tenendo conto della storia di ciascun istituto e della necessità che la relativa l offerta formativa non risulti costituita da una somma indistinta di indirizzi, ma si sostanzi in competenze e saperi congruenti. L attivazione delle opzioni scienze applicate ed economico-sociale deve essere realizzata con opportuna gradualità, tenendo conto sia delle opzioni già attivate e della relativa distribuzione territoriale, sia della disponibilità ed adeguatezza dei laboratori scientifico/tecnologici, nonché delle dotazioni organiche rese disponibili. L istituzione di nuovi plessi e/o l autorizzazione al funzionamento di nuovi indirizzi, deve necessariamente essere supportata da strutture già esistenti in cui allocare le classi, le attrezzature ed i laboratori. Un nuovo indirizzo resta attivo per due anni, trascorsi i quali, se non reso operativo, decade automaticamente. L'istituzione di nuovi licei musicali e coreutici deve tener conto delle indicazioni che saranno emanate a livello nazionale, nonché della localizzazione di quelli fino ad oggi attivati. I licei sportivi devono essere incardinati nei licei scientifici e si avvarranno del medesimo monte ore. Si tenga conto che ne è prevista l'istituzione di una sola sezione per provincia, per un totale di 100 sezioni a livello nazionale. DATA la ristrettezza dei tempi, pertanto, - con rispettive note del prot. n e , a firma dell Assessore provinciale all Istruzione, per dare attuazione alle azioni di informazione e di orientamento per gli studenti e le famiglie, è stato possibile informare tutti i Sindaci ed i Dirigenti Scolastici di Istruzione superiore di 2 di competenza, alla osservanza delle linee guida, pubblicate sul sito istituzionale della Regione Campania a fine novembre, contenenti procedure, tempi e modalità per gli adempimenti connessi alla programmazione della rete scolastica 2013/14; - con successiva nota, prot. n del , i Sindaci sono stati ulteriormente sollecitati sia ad uniformarsi alle linee guida regionali che ad osservare le modalità di trasmissione pubblicate sul sito istituzionale della GRC, non avendo questi ultimi applicato correttamente le procedure indicate sull help desk dettate dalla stessa Regione, evidenziando che in caso di provvedimenti difformi, la Regione si riserva di operare scelte di dimensionamento in autonomia; - nel contempo con nota, a firma dell Assessore provinciale all Istruzione, del prot. n inviata ai dirigenti scolastici degli istituti di pertinenza provinciale, è stata avanzata richiesta in ordine agli indirizzi attivi con rispettivo numero di classi e di alunni, al fine di evitare duplicazione o sovrapposizione di indirizzi e ricondurre ad indirizzi omogenei alcune istituzioni scolastiche ; - dalla disamina dei riscontri pervenuti, è stata rilevata, puntualmente la discordanza numerica della popolazione scolastica che è inferiore rispetto ai dati ministeriali. - Sono state convocate le OO. SS. confederali e di categoria scuola CGIL,CISL, UIL, SNALS e UGL in data , unitamente ai Dirigenti delle Direzioni Scolastiche regionale e provinciale e all Assessore Regionale con delega all istruzione ; alle presenti OO. SS.( CGIL, CISL,UIL, SNALS ed UGL) ed ai delegati dell Ufficio USP è stata rilasciata in copia l ipotesi di proposta del piano provinciale ; - in data 10 gennaio la stessa proposta è stata oggetto di discussione ed si è addivenuti alla unanime condivisione di quanto dettagliatamente riportato negli allegati (A)-(B)- (C). Alla luce di quanto sin qui esposto si relaziona quanto segue: in ordine alle scuole di base sottodimensionate, hanno prodotto proprie deliberazioni i seguenti Comuni: Castello Matese, Piedimonte Matese, Mignano Montelungo, Marzano Appio, Casagiove, Caserta, Cellole, Grazzanise, Maddaloni, Valle di Maddaloni, Marcianise, Pietramelara, S.Prisco, S.Maria a Vico, Sessa Aurunca; il Comune di Caiazzo a cui afferiscono le scuole di base di Castel Campagnano- Ruviano-Piana di M. Verna, con proprio provvedimento n.137/12 delibera: l istituzione di omnicomprensivo composto dalla D. D.(711 al.) + S.M. A.A. Caiatino (303 al.) e l ISSIS Covelli (318 al.); in subordine l accorpamento tra la S.M. A.A. Caiatino e

4 l ISSIS Covelli ; si evidenzia a tale scopo che il comune di Castel Campagnano con provvedimento n.84/12 ha deliberato la giusta composizione di unico IAC con la D. D. e la S.M. A.A. Caiatino con un totale di 1014 alunni; Il Comune di Teano conserva le due autonomie preesistenti costituendo con la S. M. Laurenza un IAC con alcuni plessi della D. D., lasciando quest ultima con 631 alunni; Castel Morrone, Curti, Lusciano, Pontelatone, Formicola, Alvignano, Francolise, Pastorano, Pietravairano, Succivo, nei rispettivi provvedimenti hanno deliberato il mantenimento dell autonomia ricorrendo alla deroga; non hanno riscontrato i Comuni di : Ailano, Casapesenna, Gricignano d Aversa, Parete, San Cipriano d Aversa, e S. Arpino. In ordine a questi ultimi ed a quelli difformi dalle linee guida regionali, si rinvia nel merito la decisione alla G. R.C. A tale scopo si segnala che le OO. SS. produrranno proprie osservazioni in sede regionale per i provvedimenti adottati dai Comuni di Caserta, Maddaloni e Marcianise. Nei provvedimenti adottati, così come riportati nell Allegato (A) si registra la costituzione di IAC con la perdita di 19 autonomie accertate. Relativamente alla scuola superiore di 2, dovendo procedere in conformità degli indirizzi regionali, in ordine a: rispetto della soglia minima prevista di 600 alunni, verifica finalizzata all abbattimento dei costi di locazione delle strutture disponibili di proprietà da convertire, alle indicazioni regionali tese ad evitare la frammentarietà dell offerta formativa sul territorio con duplicazione e sovrapposizione di indirizzi, intendendosi le istituzioni scolastiche non come somma indistinta di indirizzi ma come filiere formative omogenee, si propone come specificato nell Allegato (B) la: 1) Fusione tra liceo artistico di Marcianise e sede associata di S. Maria C. V. con l ITIS Ferraris di Marcianise x congruità di indirizzo di grafica e comunicazione; 2) fusione tra l ISIS Taddeo e l istituto Tecnico Florimonte, di Sessa Aurunca, giusta deliberazione di G.P. n.72/2012 e di GRC n.369/ , nonché la riattivazione dell indirizzo Agrario sul Florimonte, con l articolazione: ambiente e territorio; l attivazione dello stesso indirizzo c/o la casa circondariale di Carinola; 3) fusione tra il liceo classico Nevio di S.M. C. Vetere ed il Liceo S. Amaldi di S. M C. V.; 4) la fusione con il Liceo Classico Giannone di Caserta e l ISISS Covelli di Caiazzo per l indirizzo liceale, avendo le OO.SS. non condiviso la richiesta del sindaco di Caiazzo tesa ad ottenere l istituto omnicomprensivo tra il Covelli e la scuola media A.Caiatino di Caiazzo; 5) Soppressione dell ISIS L. da Vinci di Sessa Aurunca con le sedi associate di Mondragone e Cascano di Sessa Aurunca con contestuale trasferimento: a. dell indirizzo IPIA e tecnico di Sessa A. al Taddeo- Florimonte di Sessa ; b. dell indirizzo IPIA, tecnico e nautico di Mondragone all ITC Stefanelli di Mondragone; c. dell indirizzo Liceo Artistico e sede carceraria di Carinola all ISISS Nifo (Liceo S. Majorana e Classico Nifo ) di Sessa Aurunca, conseguendo l abbattimento dei costi di locazione per le sedi condotte in locazione a Mondragone; 6) fusione dell I. Tecnico Bachelet con l ISIS Majorana di S. Maria a Vico; 7) Trasferimento del corso ITI di via Cilea in Caserta, annesso all ISIS Ferraris di Caserta c/o l ITI Giordani di Caserta nonché il trasferimento delle classi IPSAR di Via Cilea, conseguendo l abbattimento dei costi di locazione per l immobile di via Cilea; 8) Sdoppiamento del Liceo S. Fermi, la cui centrale conserva i 1646 alunni, mentre la sede staccata di S. Arpino è aggregata al Liceo S. del Liceo S. Siani di Aversa e la sede staccata di Trentola -Ducenta è aggregata al Liceo A. Giordano di Aversa; 9) istituzione di sede staccata del Liceo Nifo di Sessa Aurunca a Falciano del Massico, avendo il Comune messo a disposizione gratuita locali di proprietà Comunale; 10) istituzione di IPSAR c/o il Comune di Villa Literno, che ha messo a disposizione gratuita locali di proprietà Comunale, ma come sede staccata di Castel Volturno data la contiguità territoriale a quest ultimo Comune; Si registra la perdita di n.6 autonomie di istruzione superiore secondaria di 2 Relativamente agli indirizzi di Studio si rinvia a quanto descritto nell allegato (C). Tanto premesso, VISTI: la Legge 15 marzo 1997, n. 59; il DPR 18 giugno 1998, n. 233; il D. Lgs. 112/98; la L. 11/2011; la L. 183/2011;

5 PROPONE e la Giunta in conformità a voti unanimi D E L I B E R A per le motivazioni e considerazioni riportate in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate: 1. approvare in conformità delle Linee Guida per la programmazione dell offerta formativa scolastica e per l'organizzazione rete scolastica" anno scolastico 2013/2014 così come riportati negli allegati denominati (A), recante la sintesi di dei provvedimenti adottati dai Comuni per la scuole di base; (B), recante i provvedimenti in ordine alla fusione, aggregazione e soppressione delle scuole di istruzione secondaria superiore di 2 ; (C) accoglimento dei nuovi indirizzi di studio, avanzate dai dirigenti scolastici di istruzione secondaria superiore e le richieste dei Comuni tese ad ottenere sedi staccate di istituzioni di pari grado; i medesimi allegati (A)(B)(C) formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento ; 2. la presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria, pertanto, dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio provinciale; 3. incaricare il Settore Istruzione, alla trasmissione del presente atto all Assessore Regionale all Istruzione, all Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, per gli adempimenti di competenza, nonché alla trasmissione mediante le procedure telematiche indicate dalla Regione Campania contattando l Help desk per la Provincia di Caserta. Si esprime parere favorevole di regolarità tecnica ai sensi dell art. 49 comma 1 D.Lgs. n 267/2000 come novellato dall art. 3 lett. b) D.L. n 174/2012, convertito con modificazioni nella L. 7 dicembre 2012, n 213 Il Dirigente F.to Dott. ssa Rosaria Rossi

6 Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE F.to Roberto CARUSO F.to Domenico ZINZI SEGRETERIA GENERALE - AOL A T T E S T A T O D I P U B B L I C A Z I O N E Il sottoscritto, attesta che questa deliberazione viene pubblicata all albo provinciale on-line in data odierna e vi resterà per 15 giorni consecutivi, come prescritto dall art. 124, comma 1, Tuel D.Lgs 267/2000. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Caserta 15 gennaio 2013 F.to Pasquale Cioffi ORIGINALE Il sottoscritto Responsabile del Servizio Assistenza agli Organi, visti gli atti d ufficio, CHE questa deliberazione: A T T E S T A é stata comunicata in elenco, con lettera n. in data.. ai Sigg. Capigruppo consiliari, come prescritto dall art. 125, Tuel D.Lgs. 267/2000. X è stata dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, Tuel D.Lgs. 267/2000; Si assegna al Settore Pubblica Istruzione per le procedure attuative. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Luigi D Abrosca Il sottoscritto Segretario Generale, viste le attestazioni che precedono e dato atto che sono decorsi 10 giorni dalla pubblicazione di questa deliberazione e che, nel suddetto periodo, contro di essa non sono pervenuti né sono stati presentati reclami od opposizioni, A T T E S T A : che essa, ai sensi dell art comma 3 TUEL D.Lgs. 267/2000, è divenuta esecutiva il.. IL SEGRETARIO GENERALE Roberto CARUSO Caserta li,...