DERIVAZIONE D ACQUA DAL FIUME TANARO TRAMITE IL CANALE DI VERDUNO AD USO ENERGETICO CENTRALE ALBA OVEST
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- Ottaviano Agnello Pappalardo
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1 REGIONE PIEMONTE COMUNI DI RODDI E ALBA PROVINCIA DI CUNEO DERIVAZIONE D ACQUA DAL FIUME TANARO TRAMITE IL CANALE DI VERDUNO AD USO ENERGETICO CENTRALE ALBA OVEST RINNOVO DELLA CONCESSIONE DI DERIVAZIONE D ACQUA N IL COMMITTENTE: APE RINNOVABILI S.R.L. OGGETTO - RELAZIONE ILLUSTRATIVA - - QUADRO PROGETTUALE - Pinerolo, dicembre 2015 IL TECNICO CODICE FILE CODE REVISIONE DATA REDAZIONE VERIFICA AUTORIZZAZIONE
2 INDICE 1. PREMESSA CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA ALBA OVEST Calcolo delle potenze nominali Calcolo della potenza effettiva dell impianto idroelettrico Calcolo della producibilità dell impianto DESCRIZIONE DELLO STATO DI CONSISTENZA DELLE OPERE Canale di derivazione Vasca di carico Fabbricato della centrale Canale di restituzione MODALITA DI ESERCIZIO DELLA DERIVAZIONE E SISTEMA DI TELECONTROLLO Modalità di esercizio della derivazione Sistema di telecontrollo FABBISOGNO ENERGETICO ATTUALE
3 1. PREMESSA La presente relazione tecnica è inerente la domanda di rinnovo della concessione di derivazione d acqua n. 3958, ai sensi del D.P.G.R n. 10/R e s.m.i, dal Fiume Tanaro tramite l esistente Canale di Verduno ad uso energetico (produzione di energia elettrica) della società APE RINNOVABILI S.r.l., nei Comuni di Roddi e di Alba, ovvero della centrale idroelettrica esistente denominata Alba Ovest. La presente relazione e gli elaborati grafici allegati intendono fornire un quadro dettagliato sulla situazione dello stato di fatto delle opere dell impianto idroelettrico esistente nonché illustrare il fabbisogno attuale e le modalità di esercizio della derivazione. Limpianto idroelettrico in oggetto è stato assentito con D.P.G.R. 24/03/1987 n per una durata di trent anni e pertanto la scadenza della concessione è in data 23/03/2017. In data 11/09/2009 con Determina n 458 è stata assentita una variante non sostanziale alla concessione con la quale si è attuato il rifacimento dell impianto ricollocando il gruppo turbo-generatore in un nuovo edificio a fianco di quello originario per poter sfruttare il salto residuo che si era creato nei primi vent anni di funzionamento dell impianto grazie al contemporaneo abbassamento del letto del fiume Tanaro. Pertanto con la variante assentita con la Determina n 458 del 11/09/2009 si è variato il salto che è passato da 7,5 m a 9,10 m senza variare i dati di portata. La portata derivabile assentita è quindi rimasta pari a l/s come portata massima e l/s come portata media. Per effetto della variazione del salto è invece stata incrementata la potenza media che è passata da 1125 kw a 1365 kw. I lavori assentiti con la suddetta variante sono terminati in data 18/04/2012 e nella stessa data si è provveduto a redigere la dichiarazione giurata di conformità, mentre il collaudo della derivazione è stato redatto in data 24/04/2012. Entrambi sono stati depositati presso alla Provincia di Cuneo in data 02/05/2012. L impianto idroelettrico in oggetto non ha più subito nessuna variazione rispetto alle caratteristiche definitive descritte nella dichiarazione giurata di conformità delle opere eseguite. E anche per quanto riguarda le opere e i dispositivi di misurazione descritti nel collaudo della derivazione depositati in data 02/05/2012 non vi sono state delle variazioni
4 2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA ALBA OVEST La centrale idroelettrica denominata Alba Ovest di proprietà della ditta APE Rinnovabili s.r.l. oggetto della presente pratica di rinnovo è alimentata dalle acque presenti all interno del Canale di Verduno che a loro volta vengono derivate dal Fiume Tanaro. L opera di derivazione del Canale di Verduno è situata in comune di La Morra alla quota di 189 m s.l.m. in sponda destra del Fiume Tanaro. Tale opera di captazione è gestita da Enel, che ne è il proprietario e possiede sullo stesso canale due impianti idroelettrici in cascata. La centrale Alba Ovest si trova quindi a valle dei due impianti dell Enel sulla parte terminale del Canale di Verduno che è anch esso proprietà di Enel. Si precisa pertanto che tale impianto trovandosi nel tratto terminale del canale di Verduno non può incidere in alcun modo sulla derivazione della portata dal Fiume Tanaro ma che riceve i deflussi turbinati dagli impianti di monte. L impianto idroelettrico è di tipo ad acqua fluente. I manufatti dell impianto idroelettrico si sviluppano sul territorio di due comuni, infatti il primo tratto del canale a partire dallo stacco del Canale di Verduno per uno sviluppo di circa 25 m è collocato sul territorio del Comune di Alba, mentre la restante parte dei manufatti, ovvero parte restante del canale di adduzione, vasca di carico, fabbricato della centrale, vasca di dissipazione e canale di scarico è collocata sul territorio del Comune di Roddi. Nella tabella seguente si riportano i dati caratteristici della derivazione della centrale idroelettrica Alba Ovest attualmente assentiti. CENTRALE ALBA OVEST Tipo di impianto Ad acqua fluente Corpo idrico dal quale si preleva Fiume Tanaro per mezzo del Canale di Verduno Restituzione Sponda destra del Fiume Tanaro Quota di restituzione in alveo 163,05 m s.l.m. Quota livello idrometrico a monte dei meccanismi motori 172,30 m s.l.m. Quota livello idrometrico a valle dei meccanismi motori 163,20 m s.l.m. Salto nominale 9,1 m Portata massima assentita 20,0 m 3 /s Portata media assentita 15,3 m 3 /s Potenza nominale massima kw Potenza nominale media kw - 2 -
5 Le portate assentite alla concessione di derivazione n sono pari a 20 m 3 /s di massima e 15,3 m 3 /s di media e il salto nominale pari a 9,10 m per una potenza media nominale pari a 1365 kw. La presente richiesta di rinnovo della concessione di derivazione d acqua pubblica prevede di mantenere il prelievo già assentito. 2.1 Calcolo delle potenze nominali Il salto nominale risulta determinato dal dislivello idrometrico tra: - quota del livello idrometrico a monte dei meccanismi motori: 172,30 m. s.l.m. - quota del livello idrometrico a valle dei meccanismi motori: 163,20 m. s.l.m. - salto nominale: 9,10 m Le potenze nominali dell impianto sono quindi le seguenti: - potenza nominale massima (con la portata di 20,0 m 3 /s) ,10 = kw potenza nominale media (con la portata di 15,3 m 3 /s) ,10 = kw Calcolo della potenza effettiva dell impianto idroelettrico I dati caratteristici delle macchine installate e il loro rendimento come risulta dalle dichiarazioni effettuate dai produttori e allegati alla relazione di collaudo sono qui di seguito riportati. a) Turbina Kaplan ad asse verticale a doppia regolazione prodotta dalla Mecamidì Salto = 9,00 m Portata nominale = 21 mc/s Numero di giri 218 g/min b) Generatore di tipo Sincrono ad asse verticale prodotto dalla ditta Marelli - Motori Potenza = 2000 kva ; Tensione = 6000 V ; Numero di giri 600 g/min - 3 -
6 seguente: Il rendimento della turbina installata in base ai dati dichiarati dal costruttore è il Percentuale Di apertura Rendimento 4/ % 3/ % 2/ % 1/ % Pertanto le potenze effettive erogate all albero della turbina sono le seguenti: Nel caso della portata massima di l/s la potenza effettiva risulta essere pari a : 9,81 x 20,0 x 9,10 x 0,904 = 1614 kw Nel caso della portata media di l/s la potenza effettiva risulta essere pari a: 9,81 x 15,3 x 9,10 x 0,901 = 1231 kw 2.3 Calcolo della producibilità dell impianto L energia media annua prodotta si ottiene moltiplicando la potenza effettiva media per il numero di ore annue Partendo dalla formula: Energia (kwh) = Potenza media effettiva x Ore funzionamento (h) Energia (kwh) = 1231 kw x 8760 h = kwh Pertanto con le caratteristiche delle macchine installate l energia media annua producibile dall impianto risulta pari a kwh - 4 -
7 3. DESCRIZIONE DELLO STATO DI CONSISTENZA DELLE OPERE 5.1 Canale di derivazione L acqua viene captata dal Canale di Verduno di proprietà di Enel sul territorio del Comune di Alba a mezzo del canale di raccordo che convoglia l acqua al fabbricato della centrale. Appena a valle del punto di prelievo è presente l attraversamento carrabile che permette la continuità della strada ciclopedonabile esistente e l accesso alla centrale. Tale canale è a sezione rettangolare con larghezza pari a 10,00 m, altezza 3,9 m e altezza d acqua di 2,9 m circa. Il fondo del canale presenta una pendenza media del 0,5% e raccorda la quota di fondo del canale di Verduno di 170,15 m s.l.m. alla quota di fondo prima della vasca di carico di 169,35 m s.l.m. Sul canale di adduzione ad una distanza di circa 32 m dalla soletta dello sgrigliatore è collocata una passerella pedonale in acciaio, trasversale al canale appoggiata sulle pareti del canale. L accesso a tale passerella permette agli organi di vigilanza di effettuare eventuali misurazioni di controllo della portata derivata con il mulinello. Appena a monte della passerella sono stati installati n 4 trasduttori di velocità (2 per lato) e un trasduttore di livello che misurano in continuo la portata derivata dal canale. Il misuratore della portata derivata è a corde foniche tipo MPCF fornito dalla ditta Terry Ferraris & C Vasca di carico Dopo il tratto a sezione rettangolare di lunghezza circa 50 m il canale subisce un abbassamento del fondo e un allargamento andando quindi a costituire la vasca di carico che ha uno sviluppo di circa 15 m, una larghezza iniziale pari a 10 m e una larghezza finale pari a 12,2 m. Dalla vasca di carico partono: il condotto di adduzione dell acqua alla turbina che ha una larghezza pari a 6,6 m e i due condotti di scarico dell acqua controllati dalle paratoie a ventola aventi ciascuno una larghezza di 2 m. All imbocco del condotto di adduzione alla turbina è posizionato lo sgrigliatore, che pulisce l acqua dal materiale solido flottante. Tale materiale intercettato dallo sgrigliatore viene trascinato per mezzo di un nastro trasportatore in un cassone metallico apposito collocato sul lato sinistro del canale e smaltito secondo le vigenti normative. Immediatamente a valle dello sgrigliatore è posizionata una paratoia piana di chiusura dell imbocco della turbina che ha la duplice funzione di chiudersi per eventuali lavori di manutenzione ed inoltre regolare la portata in ingresso nell imbocco per facilitare l esecuzione del parallelo con l ENEL
8 5.3 Fabbricato della centrale Il fabbricato della centrale, situato dopo il canale di derivazione è composto da quattro piani: - un piano completamente interrato con pavimento a quota 165,95 dove è presente il locale turbina (vedi pianta livello 1); - un piano terreno a quota con il piano di campagna circostante con pavimento a quota 171,20 m slm (vedi pianta livello 2). In tale piano si trova l ingresso carraio, il locale magazzino, i locali spogliatoio, bagno ed antibagno, il locale centraline idrauliche; - un piano rialzato a quota 174,45 m slm (vedi pianta livello 3) dove sul lato sinistro dell edificio sono ubicati i quadri elettrici di media tensione e sul lato destro è collocato il locale quadri comando dell impianto; - un piano primo a quota 177,55 m slm dove è stato realizzato un locale di dimensione interna 8,65 x 3,30 necessario per il posizionamento delle vasche di raccolta dell acqua che servono per l irrorazione della tenuta dell albero della turbina (vedi pianta livello tetto) All interno del locale turbina (piano a quota 165,95 m slm) è stato alloggiato il gruppo di produzione costituito da una turbina Kaplan ad asse verticale a doppia regolazione prodotta dalla MECAMIDI con numero di giri 218 g/min. Sopra la turbina è situato un moltiplicatore di giri ad ingranaggi paralleli, con velocità albero lento a 218 g/min e velocità albero veloce 600 g/min. Sopra il moltiplicatore è situato un generatore prodotto dalla Marelli Motori con numero di giri 600 g/min avente una Potenza nominale pari 2000 kva. Il generatore di corrente è raffreddato ad acqua tramite un circuito chiuso a circolazione forzata con radiatore di scambio immerso nella vasca di carico subito a valle dello sgrigliatore. Nel piano del locale turbine sono state realizzate due vasche di decantazione. Tali vasche sono necessarie in quanto dovendo irrorare la tenuta dell albero della turbina con l acqua prelevata dal canale occorre preventivamente decantare tale acqua per eliminare la sabbia e il limo in sospensione. Al piano terreno (piano a quota 171,20 m slm) sopra il locale turbina sono situati l ingresso carraio dal cortile, il locale magazzino, il locale spogliatoio, il bagno l antibagno e il locale centraline idrauliche. In questo ultimo locale sono posizionate: la centralina idraulica per il comando di apertura e chiusura pale e distributore della turbina; la centralina idraulica per il comando delle paratoie di macchina e la centralina idraulica per il comando delle paratoie a ventola dei due scarichi laterali. Al piano rialzato (piano a quota 174,45 m slm) sul lato sinistro del fabbricato trovano posto i quadri elettrici di media tensione, mentre dal lato destro è sistemato un locale ufficio al - 6 -
9 cui interno è posizionata la console di comando di tutte le apparecchiature installate nell impianto. La porzione di fabbricato fuori terra misura in pianta esternamente 13,4 m di larghezza per 13,8 di lunghezza dal lato destro e 15,8 m dal lato sinistro. L altezza fuori terra del fabbricato è pari a 6,55 m per quel che riguarda il corpo principale e 9,95 m se si considera il fronte dal lato verso la vasca di carico. Il fabbricato ha struttura portante in c.a., parziale rivestimento delle pareti esterne con blocchi in cemento splittati e per la restante parte in cemento armato a vista. Il tetto è piano e in esso è ricavata una botola con copertura amovibile di dimensioni 4,5 x 4,5 m attraverso la quale è stata fatto entrare il gruppo di produzione ed eventualmente sarà fatto uscire in caso di necessità di interventi di manutenzione. Subito a valle dell edificio è ricavata la vasca di dissipazione con forma semicircolare avente altezza massima di circa 13,5 m e altezza minima di circa 11,5 m. In tale vasca confluisce lo scarico della turbina e i due scarichi laterali delle ventole. Subito a valle della vasca di dissipazione parte il tratto di canale di scarico. 5.4 Canale di restituzione Il canale di scarico completamente interrato a sezione rettangolare in c.a. ha uno sviluppo complessivo di circa 35 m e si raccorda con il canale di restituzione in terra. Il canale di restituzione in terra a cielo aperto dopo un tratto di circa 190 m restituisce l acqua nel Fiume Tanaro. Il canale in c.a. diparte a valle della vasca di dissipazione ed è caratterizzato da due settori ciascuno di 4,50 m x 3,00 m di altezza, per una larghezza complessiva di deflusso di 9 m. La quota del pelo acqua in condizioni di esercizio è di 163,20 m s.l.m. La pendenza del fondo canale pari al 0,5. Al termine del canale di scarico interrato in c.a., è presente una platea di calcestruzzo di raccordo con l ultimo tratto di canale in terra fino alla confluenza con il Fiume Tanaro. Il canale di restituzione in terra presenta una sezione di deflusso di forma trapezia con base minore di 11 m, base maggiore di 15 m ed una pendenza del fondo del 0,
10 6. MODALITA DI ESERCIZIO DELLA DERIVAZIONE E SISTEMA DI TELECONTROLLO 7.1 Modalità di esercizio della derivazione La derivazione consiste nella captazione dall esistente Canale di Verduno in corrispondenza del Bacino delle Chiusette il quale deriva a sua volta dal Fiume Tanaro, nel Comune di La Morra, in corrispondenza della traversa di derivazione di proprietà di ENEL esistente. La derivazione è assentita alla centrale Alba Ovest è per tutto l anno con una portata massima di 20 mc/s e media di 15,3 mc/s. La centrale Alba Ovest si trova a valle dei due impianti dell Enel sulla parte terminale del Canale di Verduno che è anch esso proprietà di Enel. Si precisa pertanto che tale impianto trovandosi nel tratto terminale del canale di Verduno non può incidere in alcun modo sulla derivazione della portata dal Fiume Tanaro ma che riceve i deflussi turbinati dagli impianti di monte. L acqua che arriva da monte passa attraverso la sezione di misura che i trova circa 30 m a monte dello sgrigliatore. All imbocco del condotto di adduzione alla turbina è posizionato lo sgrigliatore, che pulisce l acqua dal materiale solido flottante. Tale materiale intercettato dallo sgrigliatore viene trascinato per mezzo di un nastro trasportatore in un cassone metallico apposito collocato sul lato sinistro del canale e smaltito secondo le vigenti normative. A lato del condotto di adduzione dell acqua alla turbina sono presenti i due condotti di scarico dell acqua controllati dalle paratoie a ventola aventi ciascuno una larghezza di 2 m. Durante i fermi macchina o per improvvisi fuori esercizio si abbattono le due paratoie a ventola collocate all imbocco di tali scarichi e quindi l acqua in arrivo nel canale di Verduno viene scaricata attraverso questi due condotti. Le paratoie a ventola oltre che permettere l evacuazione dell acqua durante i fermi macchina hanno anche la funzione di evacuare la portata in eccesso oltre a quella assentita che dovesse arrivare da monte. Infatti ad esempio in periodi di forti piogge, durante le quali il canale di Verduno oltre che derivare acqua dal Tanaro riceve anche afflussi per le acque meteoriche raccolte lungo il suo percorso. le paratoie a ventola permettono di smaltire le portate eccedenti la portata massima assentita (pari a 20 mc/s) facendola transitare attraverso i due scarichi laterali. Pertanto tali paratoie sono in grado di modulare la loro posizione in funzione della portata che debbono scaricare in modo da evacuare la portata in eccesso quando la portata transitante nel canale dovesse superare la portata massima assentita all impianto ovvero pari a 20 mc/s. Il loro funzionamento è gestito dal PLC che controlla il gruppo turbo generatore e tutte le apparecchiature in campo. Tali partaoie sono dotate anche di un sistema di abbattimento di emergenza gestito da dei - 8 -
11 galleggianti che fanno sganciare meccanicamente le paratoie quando per qualunque motivo il livello in vasca dovesse superare il livello di emergenza. 7.2 Sistema di telecontrollo Il sistema di telecontrollo è composto essenzialmente da unità periferiche (sensori), cavi di collegamento, trasmissioni di segnali via cavo, Centro di Controllo (Computer), trasmissioni telefoniche e interattività via Internet. Il sistema di telecontrollo permette di pilotare, sorvegliare e supervisionare a distanza le installazioni tecnologiche della centrale idroelettrica. Telecontrollare l impianto significa, inoltre, ottimizzare il rendimento delle installazioni, aumentare la loro efficienza e la loro sicurezza. Il telecontrollo dell impianto idroelettrico prevede anche l utilizzazione di telediagnosi di eventuali guasti alle apparecchiature presenti nella centrale. Prevede pure applicazioni di monitoraggio e telegestione, cioè comando automatico o con operatore a distanza di apparecchiature (paratoie, sgrigliatore, turbina, interruttori). Il sistema per la supervisione ed il controllo dei principali parametri gestionali offre la possibilità di: operare rapidi interventi di chiusura della derivazione in caso di incidenti o guasti; ricevere nella propria sede operativa in tempo reale i valori dei principali parametri di processo per garantire l efficienza dell impianto; ottenere segnalazioni di eventuali malfunzionamenti dell impiantistica elettromeccanica con tempestiva organizzazione di interventi di manutenzione programmata o anche straordinaria. Il Centro di Controllo è situato presso il locale ufficio nella centrale è basato su un Personal Computer ed un apposito Software. Il Software di Controllo è in grado di svolgere essenzialmente le seguenti funzioni: segnalare e memorizzare gli allarmi; attivare le contromisure automatiche (disattivazione del prelievo) in caso di malfunzionamento dell impianto; memorizzare i valori delle variabili di processo ottenuti dalla stazione periferica su memorie di massa (hard disk, CD ROM) creando archivi consultabili in qualsiasi momento; registrare i dati di portata rilevati dal misuratore di portata installato sul canale di derivazione; registrare i dati di produzione dell impianto; visualizzare mediante pagine grafiche animate lo stato delle apparecchiature elettromeccaniche (paratoie, valvole di intercettazione) ed i valori delle variabili dell impianto forniti dalla sensoristica installata (livello idrico nella vasca di carico, portata - 9 -
12 derivata, ecc..). Le Stazioni periferiche gestiscono i sensori di controllo e sono localizzate essenzialmente presso la vasca di carico e nei punti sensibili dell impianto ed è dotata di un software in grado di svolgere le seguenti funzioni: rilevare in continuo i valori assunti dalle variabili dell impianto in campo. comunicare in tempo reale al Centro di Controllo gli eventi di allarme generatisi in campo. rilevare eventuali superamenti di soglie minime o massime dei valori delle variabili dell impianto e generare un allarme da inviare al Centro di Controllo. attivare azioni meccaniche automatizzate e regolazioni ordinarie dell impianto. creare un archivio locale dei valori delle variabili dell impianto (portate, pressioni nelle condotte, ecc.) con data ed ora di campionamento; l archivio verrà scaricato al Centro di Controllo; Il sistema è collegato via telefono e via Internet con il responsabile del funzionamento e della sicurezza dell impianto che, in tempo reale, è costantemente informato del funzionamento dell impianto e può interagire con esso anche a distanza. In sintesi i dati controllabili a distanza sono i seguenti: stato delle macchine (acceso/spento); parametri dell impianto (portate, pressioni, livelli, ecc.); parametri di gestione (potenze, tensioni, correnti, ecc. ); parametri calcolati o provenienti da strumenti analitici (ore di lavoro, ecc.);
13 8. FABBISOGNO ENERGETICO ATTUALE L impianto idroelettrico in oggetto denominato Alba Ovest di proprietà della ditta APE Rinnovabili s.r.l. con derivazione dal Canale di Verduno è esistente e funzionale alla produzione di energia elettrica. Il rinnovo della concessione di derivazione d acqua pubblica la cui istanza è allegata alla presente relazione prevede il mantenimento dei medesimi parametri della derivazione già assentiti. L impianto in oggetto, a seguito dell approvazione della variante non sostanziale alla concessione originaria in data 11/09/2009 con Determina n 458, è stato completamente rifatto ricollocando il gruppo turbo-generatore in un nuovo edificio a fianco di quello originario per poter sfruttare il salto residuo che si era creato nei primi vent anni di funzionamento della centrale grazie al contemporaneo abbassamento del letto del fiume Tanaro. I lavori assentiti con la suddetta variante sono terminati in data 18/04/2012 e nella stessa data si è provveduto a redigere la dichiarazione giurata di conformità e il collaudo è avvenuto in data 24/04/2012. Pertanto l impianto in oggetto presenta strutture edili, macchinari e apparecchiature meccaniche ed elettriche di recente installazione e che essendo operativi solamente da circa quattro anni e mezzo presentano funzionalità e rendimenti ottimali. L opera in esame concilia l utilizzo della risorsa idrica e lo sviluppo delle fonti di energia alternative, in accordo con quanto previsto dall impegno assunto dal governo italiano nell ambito del protocollo di Kyoto, dalle direttive politiche Comunitarie che incentivano gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili, dal Patto Nazionale per l Energia sottoscritto da numerosi soggetti pubblici, forze economiche e sociali, associazioni ambientali, con le aspirazioni della società ovvero, qualità della vita, sicurezza, salute, qualità dell ambiente. Dall analisi dai contenuti di norme, piani e programmi vigenti ed attinenti le opere in esame, non emergono controindicazioni al rinnovo della concessione di derivazione in oggetto. L impianto idroelettrico risponde pienamente agli obiettivi di incremento di produzione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di gas serra (ai sensi del Protocollo di Kyoto e delle politiche nazionali che ne sono derivate e delle recenti conferenza sui cambiamenti climatici), riportati nella programmazione in materia di energia nonché in quella inerente la riduzione delle emissioni in atmosfera. Inoltre si inserisce al meglio nel contesto delle politiche Europee volte a favorire la produzione di energia anche ricorrendo a piccoli impianti idroelettrici ed è conforme agli impegni assunti dalla Regione Piemonte in questo senso. La centrale idroelettrica contribuisce a ridurre la produzione di gas climalteranti. Infatti poiché per la produzione di un kwh di energia da fonte fossile con impianti termoelettrici con buon rendimento si genera mediamente 700 g di CO 2, l impianto in progetto, la cui produzione si attesta mediamente sui 11 GWh annui, contribuisce a risparmiare l immissione in atmosfera
14 di t/anno di CO2, oltre ad importanti quantità di altre sostanze (SO2, NOx, Polveri sottili PM10). L impianto idroelettrico Alba Ovest inoltre, utilizzando delle acque già derivate dal Canale di Verduno ed essendo posizionato a valle di due altri impianti di proprietà di Enel, non produce ulteriori impatti sui corsi d acqua naturali. A conclusione dell analisi svolta nelle pagine precedenti si può quindi affermare che il rinnovo della concessione di derivazione del presente impianto viste le sue caratteristiche peculiari è sostenibile dal punto di vista ambientale
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