OGGETTO: D E T E R M I N A

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OGGETTO: D E T E R M I N A"

Transcript

1 OGGETTO: Procedure di presentazione delle istanze di riconoscimento o di autorizzazione degli stabilimenti di produzione, trasformazione e deposito di alimenti di origine animale e di rifiuti di origine animale. VISTO il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112; VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 maggio 2000; VISTA la nota del Ministro della Sanità n.600.8/24475/263 del 5 febbraio 2001; VISTO il Decreto Legislativo 14 dicembre 1992, n.508; VISTO il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n.530; VISTO il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n.531; VISTO il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n.537; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1992, n.559; VISTO il Decreto Legislativo 4 febbraio 1993, n.65; VISTO il Decreto Legislativo 18 aprile 1994, n.286; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 17 ottobre 1996, n.607; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, n.54; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n.495; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 1998, n.309; VISTO il Decreto Ministeriale 19 agosto 1999; VISTO il D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445; CONSIDERATO che il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112 e successive modifiche ha conferito alle Regioni e Province Autonome tutte le funzioni e i compiti amministrativi in tema di salute umana e sanità veterinaria, salvo quelli espressamente mantenuti allo Stato; CONSIDERATO che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 maggio 2000 ha individuato nella tabella A allegata al Decreto stesso le funzioni ed i compiti conferiti ai fini dell individuazione delle risorse finanziarie ed umane trasferite alle Regioni ed ha stabilito che tali funzioni e compiti nonché le relative risorse sono trasferite a decorrere dal 1 gennaio 2001; CONSIDERATO che con nota n.600.8/24475/263 del 5 febbraio 2001 il Ministro della Sanità ha chiarito alcuni aspetti procedurali relativi al trasferimento delle funzioni e dei compiti in materia di sanità veterinaria relativamente al rilascio dei decreti di riconoscimento previsti dalle norme indicate in premessa; IL DIRETTORE DELLA SANITA PUBBLICA REGIONALE D E T E R M I N A di approvare, come parte integrante del presente provvedimento, le allegate procedure per la presentazione delle domande di riconoscimento o di autorizzazione relative alle attività disciplinate dalle norme settoriali citate in premessa.

2 SEZIONE A Procedure per la presentazione delle istanze di riconoscimento e la gestione delle pratiche relative a impianti di produzione, lavorazione e deposito di alimenti di origine animale e di rifiuti di origine animale 1. Stabilimenti di nuova attivazione 2. Cambio di ragione sociale di uno stabilimento già riconosciuto 3. Comunicazioni di modifiche strutturali e/o impiantistiche 3.1. Modifiche strutturali e/o impiantistiche che non comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento 3.2. Modifiche strutturali e/o impiantistiche che comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento 4. Sospensione temporanea o cessazione definitiva dell attività produttiva SEZIONE B Procedure per la gestione delle pratiche relative all autorizzazione degli impianti di lavorazione alimenti di origine animale a capacità limitata (D. Lgs 286/94, D.P.R. 495/97, D.P.R. 559/92) 1. Procedure relative all applicazione del DPR 495/97 impianti a capacità limitata 1.1. indicazioni generali 1.2. procedura di riconoscimento 1.3. procedura per il cambio di ragione sociale 1.4. procedure per la variazione da stabilimento industriale già riconosciuto ai sensi dell art. 7 del D.P.R. 495/97 a stabilimento a capacita limitata. 2. Procedure relative all applicazione degli articoli 5 e 6 del D. Lgs. 286/ indicazioni generali 2.2. procedura per l autorizzazione di stabilimenti a capacità limitata 2.3. procedura per il cambio di ragione sociale SEZIONE C Procedure per presentazione delle istanze di riconoscimento e la gestione delle pratiche relative ai centri di raccolta e di standardizzazione e agli stabilimenti di trattamento e di trasformazione (D.P.R. 54/97). 1. Stabilimenti di nuova attivazione 1.1. procedure di riconoscimento 1.2. Stabilimenti di caseificazione in alpeggio 2. Cambio di ragione sociale; comunicazioni di modifiche strutturali e/o impiantistiche 3. Versamento tariffe previste dal D.M. 21 gennaio 1999 ALLEGATI 1 - -

3 SEZIONE A PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI RICONOSCIMENTO E LA GESTIONE DELLE PRATICHE RELATIVE A IMPIANTI DI PRODUZIONE, LAVORAZIONE E DEPOSITO DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE E DI RIFIUTI DI ORIGINE ANIMALE Con la legge 15 marzo 1997, n.59, è stata data delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli Enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa. Con il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112, sono state conferite funzioni e compiti dello Stato alle Regioni e agli altri Enti locali, in attuazione della L. 59/97; in particolare, all articolo 114 sono state conferite alle Regioni tutte le funzioni e d i compiti amministrativi in tema di salute umana e sanità veterinaria, con eccezione di quelli espressamente mantenuti dallo Stato. Il Decreto presidente del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000, pubblicato sulla G.U. dell 11 ottobre 2000, individua le risorse umane, finanziarie, strumentali ed organizzative da trasferire alle Regioni in materia di salute umana e sanità veterinaria, ai sensi del titolo IV, capo I, del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112. Un ulteriore provvedimento, il DPCM 13 novembre 2000, individua i criteri di ripartizione e ripartisce tra le Regioni l esercizio delle funzioni conferite dal D. Lgs 112/98 in materia di salute umana e sanità veterinaria. Il DPCM 26 maggio 2000 individua tra le funzioni conferite alle Regioni quelle del riconoscimento di diverse tipologie di stabilimenti di produzione di prodotti di origine animale e di trattamento dei rifiuti animali, e precisamente: stabilimenti per la lavorazione di prodotti a base di carne (D.lgs. 30/12/92, n. 537); macelli, laboratori di sezionamento e depositi frigoriferi di carni fresche (D.lgs. 18/4/94, n. 286); stabilimenti di produzione di carni macinate e di preparazioni di carne (DPR 3/8/98, n. 309); macelli, laboratori di sezionamento e depositi frigoriferi di carni di coniglio e selvaggina allevata (DPR 30/12/92, n. 559); centri di lavorazione di carni di selvaggina uccisa a caccia (DPR 17/10/96, n. 607); macelli, laboratori di sezionamento e depositi frigoriferi di carni di pollame (DPR 10/12/97, n. 495); centri di depurazione e di spedizione dei molluschi bivalvi vivi (D.lgs. 30/12/92, n. 530); stabilimenti, mercati ittici, impianti collettivi per aste e navi officina dei prodotti della pesca (D.lgs. 30/12/92, n. 531); stabilimenti di ovoprodotti (D.lgs. 4/2/93, n. 65); stabilimenti incaricati della raccolta e trasformazione dei materiali ad alto rischio (D.lgs. 14/12/92, n.508). Al fine di rendere uniforme sul territorio regionale la gestione delle pratiche di riconoscimento degli stabilimenti, si forniscono i dettagli delle procedure da seguire per: il riconoscimento degli stabilimenti; il cambio di ragione sociale di uno stabilimento già riconosciuto; la comunicazione di modifiche strutturali e/o impiantistiche e/o produttive che non comportano variazioni dell atto di riconoscimento; l aggiornamento dell atto di riconoscimento a seguito di modifiche strutturali e/o impiantistiche e/o produttive che comportano variazioni dell atto stesso; le comunicazioni da effettuare a seguito di sospensione temporanea o cessazione definitiva dell attività produttiva

4 DISPOSIZIONI COMUNI 1. Tutte le istanze e le comunicazioni devono pervenire alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale, in unica copia, con lettera di accompagnamento firmata dal Responsabile del Servizio Veterinario competente per l impianto interessato. 2. Le istanze devono essere presentate in carta legale; tutti i documenti allegati devono essere in originale o in copia conforme. 3. Il verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario dell ASL competente per territorio, con espresso parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico-sanitari e strutturali e sulla completezza e correttezza della documentazione presentata, deve essere redatto secondo il modello allegato Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell atto di notorietà devono essere sottoscritte secondo le modalità previste dalle norme vigenti in materia. 5. La dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all iscrizione della ditta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura territorialmente competente deve essere redatta secondo il modello allegato La dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà relativa al rispetto delle norme in materia urbanistica ed edilizia, alla dotazione di acqua potabile, alla presenza di un sistema di scarico delle acque reflue autorizzato ed al rispetto delle norme in materia di emissioni in atmosfera, deve essere redatta secondo il modello allegato STABILIMENTI DI NUOVA ATTIVAZIONE L'inizio dell'attività di nuovi impianti di produzione, lavorazione e deposito di alimenti di origine animale e di rifiuti di origine animale è subordinato al possesso del provvedimento di riconoscimento definitivo o provvisorio, ai sensi delle seguenti normative: Norma Tipologia produttiva Possibilità di richiedere il riconoscimento provvisorio D.lgs. 18 aprile 1994, n. 286 Carni rosse Si DPR 10 dicembre 1997, n. 495 Carni di volatili da cortile Si DPR 30 dicembre 1992, n. 559 Carni di coniglio e selvaggina allevata DPR 17 ottobre 1996, n. 607 Selvaggina uccisa a caccia Si DPR 3 agosto 1998, n. 309 Carni macinate e preparazioni di carne D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 537 Prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 531 Prodotti della pesca D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 530 Molluschi bivalvi vivi D.lgs. 4 febbraio 1993, n. 65 Ovoprodotti No D.lgs. 14 dicembre 1992, n.508 Rifiuti di origine animale No D.M. 29 settembre 2000 Stabilimenti di pretrattamento No Si Si Si Si No 3 - -

5 Per tutte le attività disciplinate dalle norme citate il decreto di riconoscimento sostituisce, a tutti gli effetti, l'autorizzazione sanitaria prevista dall art.2 della Legge 30 aprile 1962, n. 283 che, pertanto, non deve più essere rilasciata. Laddove sia previsto il rilascio di un riconoscimento provvisorio in attesa del termine delle procedure di riconoscimento definitivo (vedi tabella soprastante), la richiesta di riconoscimento provvisorio può essere presentata contestualmente alla domanda di riconoscimento definitivo, utilizzando l apposita istanza già predisposta in calce ai modelli di domanda e senza presentazione di ulteriore documentazione. Procedura di riconoscimento degli stabilimenti Ai fini del riconoscimento degli stabilimenti viene adottata la seguente procedura. 1) Il responsabile dello stabilimento: a) presenta, al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, la domanda di riconoscimento in duplice copia (di cui una in bollo) secondo il fac-simile appositamente predisposto a seconda della tipologia produttiva (vedi allegati da 4 a 14); la domanda dovrà essere corredata dalla documentazione elencata sul fac-simile stesso; b) qualora intenda richiedere anche il numero di riconoscimento provvisorio, per le tipologie produttive per le quali è previsto, compilerà l apposita sezione sulla stessa domanda. 2) Il Servizio veterinario della ASL a) entro 30 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza e la completezza della documentazione allegata; ii) effettua il sopralluogo ispettivo presso lo stabilimento prescrivendo, ove necessario, gli eventuali interventi ed i tempi di adeguamento; b) entro 10 giorni dalla fine dell istruttoria, trasmette alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo alimenti di origine animale, l istanza in originale con gli allegati ed il parere favorevole, conforme all allegato 1, sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico sanitari e strutturali previsti. 3) La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte: a) nel caso sia stato richiesto un numero di riconoscimento provvisorio, entro 7 giorni dal ricevimento dell istanza attiva le procedure previste per il rilascio del numero da parte del Ministero della Salute, Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, Alimenti e Nutrizione; b) entro 60 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza; ii) effettua il sopralluogo ispettivo presso lo stabilimento prescrivendo, ove necessario, gli eventuali interventi ed i tempi di adeguamento; c) nel caso il sopralluogo ispettivo abbia permesso di accertare la rispondenza dell impianto ai requisiti igienico sanitari e strutturali previsti, entro 30 giorni dalla fine dell istruttoria emana il provvedimento di riconoscimento; d) nel caso siano stati prescritti interventi di adeguamento, attende la comunicazione del Servizio Veterinario dell ASL sull avvenuta rimozione delle carenze ed emana il provvedimento di riconoscimento; e) invia il provvedimento di riconoscimento al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, in originale e copia conforme, con richiesta di notifica all interessato; copia del provvedimento di riconoscimento viene inviata al Ministero della Salute, Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, Alimenti e Nutrizione, Ufficio VIII, per l inserimento dell impianto nella lista nazionale degli stabilimenti riconosciuti

6 2. CAMBIO DI RAGIONE SOCIALE DI UNO STABILIMENTO GIÀ RICONOSCIUTO Qualora vengano apportate variazioni alla ragione sociale di una ditta alla quale sia intestato un riconoscimento di idoneità o qualora una nuova ditta subentri, viene adottata la seguente procedura per l aggiornamento dell atto di riconoscimento. 1) Il responsabile dello stabilimento presenta la domanda di cambio di ragione sociale, conforme all allegato 15, in duplice copia (di cui una in bollo) al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, corredata dalla documentazione elencata nel fac-simile della domanda. 2) Il Servizio veterinario della ASL a) entro 30 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza; ii) verifica che tale variazione non abbia comportato cambiamenti ai requisiti igienicosanitari e strutturali dello stabilimento e comunque esprime un proprio parere favorevole circa il mantenimento dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento; b) entro 10 giorni dalla fine dell istruttoria, trasmette alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo alimenti di origine animale, l istanza in originale con gli allegati, in originale o copia conforme, ed il parere favorevole circa il mantenimento dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento. 3) La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte: a) dopo aver effettuato gli accertamenti ritenuti necessari, provvede a rilasciare un nuovo atto di riconoscimento; b) invia il nuovo provvedimento al Servizio veterinario della ASL competente per territorio, in originale e copia conforme, con richiesta di notifica all interessato; copia del provvedimento viene inviata al Ministero della Salute, Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, Alimenti e Nutrizione, Ufficio VIII, per l aggiornamento della lista nazionale degli stabilimenti riconosciuti. Fin tanto che non sia concluso con atto formale il procedimento di voltura la ditta subentrante può comunque utilizzare il riconoscimento di idoneità dello stabilimento salvo diversa indicazione motivata da parte del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, della Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte o del Ministero della Salute. 3. COMUNICAZIONI DI MODIFICHE STRUTTURALI E/O IMPIANTISTICHE Tutte le modifiche strutturali, impiantistiche e/o della tipologia produttiva, apportate nel tempo agli stabilimenti riconosciuti e rilevanti sotto l aspetto igienico-sanitario, dovranno essere segnalate alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte per il tramite del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio. Modifiche strutturali e/o impiantistiche che non comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento 1. Nel caso di modifiche strutturali e/o impiantistiche che non comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento, il titolare dello stabilimento presenta una apposita comunicazione, utilizzando l allegato 16, accompagnata dalla documentazione indicata nel facsimile. 2. La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, dopo gli accertamenti ritenuti necessari, prende atto delle modifiche apportate, disponendo eventuali accertamenti qualora lo ritenga opportuno

7 Modifiche strutturali e/o impiantistiche che comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento Qualora in uno stabilimento già riconosciuto, a seguito di variazioni strutturali, impiantistiche o dell indirizzo produttivo, venga modificata anche parzialmente la tipologia produttiva, è necessario che il responsabile dello stabilimento richieda l aggiornamento dell atto di riconoscimento, sia per revocare attività non più effettuate, sia per attivare nuove produzioni previste nella normativa verticale di riferimento. Resta inteso che, qualora in uno stabilimento già autorizzato si intenda attivare una produzione regolamentata da una diversa normativa di riferimento, dovrà essere attivata la relativa procedura per il riconoscimento. Questa procedura è applicabile per tutte le tipologie produttive incluse nel presente provvedimento, ad eccezione degli stabilimenti riconosciuti ai sensi del D. Lgs 508/ Nel caso di modifiche variazioni che comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento, il titolare dello stabilimento deve fare una apposita istanza in carta legale ed unica copia, utilizzando l allegato 17; l istanza deve essere accompagnata dalla documentazione indicata nel facsimile stesso. 2. Il Servizio veterinario della ASL a) entro 30 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza e la completezza della documentazione allegata; ii) effettua il sopralluogo ispettivo presso lo stabilimento prescrivendo, ove necessario, gli eventuali interventi ed i tempi di adeguamento; b) entro 10 giorni dalla fine dell istruttoria, trasmette alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo alimenti di origine animale, l istanza in originale con gli allegati ed il parere favorevole, conforme all allegato 1, sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico sanitari e strutturali previsti. 3. La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte: a) dopo aver effettuato gli accertamenti ritenuti necessari, provvede all emanazione dell atto di aggiornamento del riconoscimento; b) invia il provvedimento di riconoscimento aggiornato al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, in originale e copia conforme, con richiesta di notifica all interessato; copia del provvedimento viene inviata al Ministero della Salute, Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, Alimenti e Nutrizione, Ufficio VIII, per l aggiornamento della lista nazionale degli stabilimenti riconosciuti. 5. SOSPENSIONE TEMPORANEA O CESSAZIONE DEFINITIVA DELL ATTIVITÀ PRODUTTIVA Sospensione temporanea Le diverse normative di derivazione comunitaria attribuiscono al Veterinario Ufficiale, in relazione ai problemi che si possono verificare negli stabilimenti sottoposti a controllo ufficiale, la possibilità di disporre il rallentamento dell attività produttiva fino alla sospensione temporanea della stessa. Si tratta in questo caso di provvedimenti che solitamente mirano al ristabilirsi del pieno rispetto della normativa, ma che hanno durata molto limitata nel tempo, quantificabili al massimo in poche giornate. Si ritiene pertanto che tali situazioni debbano essere adeguatamente documentate presso il Servizio veterinario territorialmente competente, ma non richiedano necessariamente una segnalazione ufficiale al Servizio Veterinario Regionale. Qualora invece l attività venga sospesa per un periodo più prolungato, ad esempio per l esecuzione di rilevanti lavori di ristrutturazione, siano essi dovuti ad una programmazione dell impresa o ad una prescrizione del Servizio Veterinario, che comunque non consentono il proseguimento dell attività, il Servizio Veterinario della ASL segnalerà ufficialmente la circostanza alla Direzione Sanità Pubblica, indicando anche i motivi del provvedimento; quest ultima adotterà un 6 - -

8 provvedimento di sospensione che verrà trasmesso al Servizio Veterinario della ASL competente per la successiva notifica alla ditta e, per conoscenza, al Ministero della Salute. Prima della ripresa dell attività, il Servizio Veterinario della ASL competente invierà una comunicazione alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, accompagnata da un verbale di sopralluogo con espresso parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienicosanitari e strutturali. La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte adotterà l atto di revoca della sospensione che verrà trasmesso al Servizio Veterinario della ASL competente per la successiva notifica alla ditta, e, per conoscenza, al Ministero della Salute. Copia dei suddetti atti, debitamente notificati, dovrà essere inviata dal Servizio veterinario della ASL alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte. Cessazione definitiva Qualora vengano evidenziati a carico di uno stabilimento riconosciuto, problemi tali da non consentire la prosecuzione dell attività, anche a seguito di una precedente sospensione del riconoscimento, oppure nel caso in cui il responsabile dello stabilimento comunichi la cessazione dell attività, si rende necessario adottare un provvedimento di revoca del riconoscimento. Il Servizio Veterinario della ASL richiederà la revoca del riconoscimento alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, indicandone le motivazioni. La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte adotta l atto di revoca del riconoscimento e lo invia al Servizio veterinario per la successiva notifica. Copia del provvedimento viene inviata anche al Ministero della Salute, per l aggiornamento degli elenchi degli stabilimenti riconosciuti. In tutti i casi, per il periodo di durata della sospensione allo stabilimento è interdetta l attività produttiva, e il Servizio Veterinario della ASL competente per territorio provvederà a mettere sotto controllo tutto il materiale riportante il bollo sanitario, affinché non ne venga fatto uso fraudolento

9 SEZIONE B PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE PRATICHE RELATIVE A IMPIANTI DI LAVORAZIONE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE A CAPACITÀ LIMITATA (D. LGS 286/94, D.P.R. 495/97, D.P.R. 559/92) 1. PROCEDURE RELATIVE ALL APPLICAZIONE DEL DPR 495/97 E DEL DPR 559/92 IMPIANTI A CAPACITÀ LIMITATA Il DPR 495/97 che fissa le condizioni sanitarie per la produzione e l immissione sul mercato di carni fresche di volatili da cortile prevede, all art. 13, la possibilità che gli impianti che macellano meno di volatili all anno, o che sezionano non più di 3 tonnellate di carni fresche avicole alla settimana, possano derogare ai requisiti strutturali di cui all allegato 1 del succitato decreto, destinando la loro produzione al mercato nazionale. La Circolare ministeriale n. 9 del 8/6/99 chiarisce che tale possibilità è estesa anche alla produzione di carni fresche di coniglio e di volatili selvatici allevati. La nota ministeriale n /24482/AG.44/1046 del 18/3/98 stabilisce che tali impianti devono essere iscritti in un apposito elenco regionale secondo procedure di riconoscimento indicate dalle Regioni, così come previsto dall art. 13 comma 3; analogamente devono essere indicate le modalità da seguire in caso di cambio di ragione sociale. Al fine di rendere uniforme sul territorio regionale la gestione delle pratiche di riconoscimento degli stabilimenti, si forniscono i dettagli delle procedure da seguire per: il riconoscimento degli stabilimenti con conseguente inserimento negli elenchi degli impianti riconosciuti; il cambio di ragione sociale di uno stabilimento già riconosciuto; la variazione del riconoscimento da stabilimento già autorizzato ai sensi del DPR 503/82, del DPR 559/92 e dell art. 7 del DPR 495/97, a stabilimento a capacità limitata ai sensi dell art. 13 del DPR 495/ Indicazioni generali 1. L atto di riconoscimento sostituisce a tutti gli effetti l autorizzazione sanitaria prevista dalla legge 30 aprile 1962 n Come indicato nella nota n. 9195/27.04 del 05/07/99, l Autorità che cura l istruttoria delle pratiche ed è competente al rilascio delle autorizzazioni è l ASL: si invitano pertanto i Servizi Veterinari a riesaminare le autorizzazioni già rilasciate; qualora si riscontrino delle semplici prese d atto da parte delle autorità comunali, sarà necessario completare la pratica con un atto autorizzativo del Direttore Generale dell Asl. 3. Tutte le istanze devono pervenire alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale, in unica copia, con lettera di accompagnamento del Servizio Veterinario competente per l impianto interessato. 4. Le istanze devono essere presentate in carta legale; tutti i documenti allegati devono essere in originale o in copia conforme. 5. Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell atto di notorietà devono essere sottoscritte secondo le modalità previste dalle norme vigenti in materia

10 1.2 Procedura di riconoscimento 1) Il responsabile del macello o del laboratorio di sezionamento presenta al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio domanda in carta legale, utilizzando il facsimile allegato 18a, corredata dalla documentazione elencata sul facsimile stesso. 2) Il Servizio Veterinario della ASL provvede a: a) verificare la correttezza formale dell istanza e la completezza della documentazione; b) effettuare il sopralluogo presso l impianto, accertandone la rispondenza ai requisiti previsti dal DPR 495/97 e rilasciando espresso parere favorevole, conforme all allegato 1, o prescrivendo eventuali interventi di adeguamento; c) richiedere alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale l iscrizione dell impianto nell apposito elenco; la richiesta dovrà essere accompagnata dalla scheda riportante i dati relativi all attività dell azienda (allegato 18b). 3) La Direzione regionale attribuisce allo stabilimento il relativo numero di identificazione e lo iscrive nell elenco regionale, dandone comunicazione al Servizio Veterinario della ASL; nel caso in cui lo ritenga opportuno, può svolgere direttamente un sopralluogo di verifica presso la struttura da abilitare. 4) Il Direttore Generale della ASL emana l atto di riconoscimento inviando l originale in bollo al richiedente, una copia al Servizio Veterinario dell ASL e una copia al Settore scrivente. Il numero di identificazione viene attribuito secondo i criteri definiti dal Ministero della Sanità e prevede: una prima parte in cui compaiono le 2 cifre che identificano la regione (01 per il Piemonte); una seconda parte composta dalla lettera V (se si tratta di un impianto di carni avicole) o dalla lettera C (se si tratta di un impianto di carni cunicole), seguite da un numero progressivo attribuito dalla Regione; una terza parte composta dalla lettera M (per gli impianti di macellazione) e/o S (per gli impianti di sezionamento). 1.3 Procedura per il cambio di ragione sociale 1) Il responsabile dell impianto deve presentare al Servizio Veterinario della ASL apposita istanza in carta legale, utilizzando il fac-simile riportato nell allegato 18c, corredata dalla documentazione elencata sul facsimile stesso. 2) Il Servizio Veterinario della ASL provvede a: a) verificare la correttezza formale dell istanza e la completezza della documentazione; b) controllare che l impianto sia in possesso dei requisiti igienico sanitari previsti dalla norma in vigore; c) chiedere la revoca di eventuali autorizzazioni rilasciate precedentemente dall autorità comunale. 3) Il Direttore Generale dell ASL, su istruttoria del Servizio Veterinario, rilascia una nuova autorizzazione, copia della quale viene inviata alla ditta interessata; una copia verrà anche inviata al Settore scrivente

11 1.4 Procedure per la variazione da stabilimento industriale già riconosciuto ai sensi del DPR 503/82, del DPR 559/92, dell art. 7 del D.P.R. 495/97, a stabilimento a capacita limitata. I macelli ed i laboratori di sezionamento che sono già in possesso del numero di riconoscimento comunitario possono optare per il riconoscimento come impianto a capacità limitata; in questo caso la procedura da seguire è la seguente. 1) Il responsabile della ditta presenta al Servizio Veterinario della ASL domanda in carta legale come da allegato 18 d; 2) Il Servizio Veterinario dell ASL: a) verifica che la domanda sia presentata conformemente alla procedura descritta con la presente nota; b) effettua un sopralluogo per valutare la rispondenza dell impianto ai requisiti previsti; c) richiede alla Direzione Sanità pubblica l iscrizione dell impianto nell apposito elenco. 3) La ditta viene iscritta nell elenco regionale con un numero di identificazione i cui estremi vengono comunicati al Servizio veterinario dell ASL. 4) Il Direttore Generale provvede ad emanare l atto di riconoscimento; l originale in bollo viene inviato alla ditta interessata, copia al Servizio Veterinario dell ASL e copia alla Direzione Sanità pubblica della Regione Piemonte. 5) Il Servizio Veterinario dell ASL provvede a sospendere l uso del numero di riconoscimento comunitario rilasciato ai sensi del DPR 503/82 ed invia alla Direzione Sanità pubblica della Regione Piemonte la proposta di revoca. 6) Si chiede la revoca dell autorizzazione rilasciata in precedenza dal Sindaco. 2. PROCEDURE RELATIVE ALL APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 5 E 6 DEL D. LGS. 286/94 L apertura di nuovi stabilimenti di macellazione e sezionamento a capacità limitata ai sensi degli articoli 5 e 6 del D. Lgs 286/94 è subordinata al rilascio di un nulla osta da parte dell autorità regionale ed alla concessione dell autorizzazione sanitaria da parte del Sindaco del Comune ove ha sede l impianto. Al fine di rendere uniforme sul territorio regionale la gestione delle pratiche relativamente agli impianti a capacità limitata, si forniscono i dettagli delle procedure da seguire per: l autorizzazione di nuovi stabilimenti a capacità limitata; il cambio di ragione sociale di uno stabilimento già autorizzato. 2.1 Indicazioni generali 1. Tutte le istanze devono pervenire alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale, in unica copia, con lettera di accompagnamento del Servizio Veterinario competente per l impianto interessato. 2. Le istanze devono essere presentate in carta legale; tutti i documenti allegati devono essere in originale o in copia conforme. 3. Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell atto di notorietà devono essere sottoscritte secondo le modalità previste dalle norme vigenti in materia

12 2.2. Procedura per l autorizzazione di stabilimenti a capacità limitata 1) Il titolare dello stabilimento presenta istanza di autorizzazione sanitaria, utilizzando il fac-simile riportato nell allegato 19a, corredata dalla documentazione elencata sul facsimile stesso. L istanza viene presentata in duplice copia, di cui una in bollo, al Sindaco e al Servizio veterinario della ASL competente per territorio. 2) Il Servizio Veterinario della ASL: a) verifica la correttezza formale dell istanza; b) effettua il sopralluogo ispettivo presso lo stabilimento prescrivendo, ove necessario, gli eventuali interventi ed i tempi di adeguamento; c) trasmette alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo alimenti di origine animale, l istanza in originale con gli allegati ed il parere favorevole, conforme all allegato 1, sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico sanitari e strutturali previsti; 3) La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte: a) verifica la correttezza formale dell istanza e, se necessario, dispone eventuali accertamenti aggiuntivi; b) rilascia il previsto nulla-osta, che viene trasmesso al Servizio Veterinario della ASL competente. 4) Il Servizio veterinario della ASL assegna il numero di identificazione all impianto e, una volta ricevuto il nulla-osta regionale, trasmette la pratica al Sindaco per il rilascio dell autorizzazione sanitaria, ove dovrà essere precisata, in rapporto alle caratteristiche funzionali della struttura, la potenzialità oraria del macello nonché il limite massimo dei capi macellabili per settimana. 5) Il Sindaco provvede al rilascio dell autorizzazione sanitaria. 6) Copia dell autorizzazione sanitaria viene inviata, a cura del Servizio Veterinario della ASL, alla Direzione Sanità Pubblica, per l inserimento dell impianto nell apposito elenco regionale Procedura per il cambio di ragione sociale 1) Il responsabile dello stabilimento presenta la domanda di cambio di ragione sociale, utilizzando il fac-simile riportato nell allegato 19b, corredata dalla documentazione elencata sul facsimile stesso. L istanza viene presentata in duplice copia, di cui una in bollo, al Sindaco e al Servizio veterinario della ASL competente per territorio. 2) Il Servizio Veterinario della ASL: a) verifica la correttezza formale dell istanza; b) verifica che tale variazione non abbia comportato cambiamenti ai requisiti igienico-sanitari e strutturali dello stabilimento e comunque esprime un proprio parere favorevole circa il mantenimento dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento; c) trasmette al Sindaco l istanza di voltura corredata dalla documentazione prevista. 3) Il Sindaco provvede ad apportare le opportune modifiche all autorizzazione sanitaria, trasmettendo un originale o copia conforme al titolare dell impianto e copia al Servizio veterinario; quest ultimo provvederà a trasmetterne copia alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte

13 SEZIONE C PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI RICONOSCIMENTO E LA GESTIONE DELLE PRATICHE RELATIVE AI CENTRI DI RACCOLTA E DI STANDARDIZZAZIONE E AGLI STABILIMENTI DI TRATTAMENTO E DI TRASFORMAZIONE (D.P.R. 14 gennaio 1997 n 54). 1. Tutte le istanze e le comunicazioni devono pervenire alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo degli Alimenti di Origine Animale, in unica copia, con lettera di accompagnamento del Servizio Veterinario competente per l impianto interessato. 2. Le istanze devono essere presentate in carta legale; tutti i documenti allegati devono essere in originale o in copia conforme. 3. Il verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario dell ASL competente per territorio, con espresso parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico-sanitari e strutturali e sulla completezza e correttezza della documentazione presentata, deve essere redatto secondo il modello allegato Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell atto di notorietà devono essere sottoscritte secondo le modalità previste dalle norme vigenti in materia. 5. La dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all iscrizione della ditta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura territorialmente competente deve essere redatta secondo il modello allegato La dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà relativa al rispetto delle norme in materia urbanistica ed edilizia, alla dotazione di acqua potabile, alla presenza di un sistema di scarico delle acque reflue autorizzato ed al rispetto delle norme in materia di emissioni in atmosfera, deve essere redatta secondo il modello allegato STABILIMENTI DI NUOVA ATTIVAZIONE L'inizio dell'attività di nuovi centri e stabilimenti è subordinato al possesso del provvedimento di riconoscimento definitivo o provvisorio, ai sensi del D.P.R. 54/97. La richiesta di riconoscimento provvisorio può essere presentata contestualmente alla domanda di riconoscimento definitivo, utilizzando l apposita istanza già predisposta in calce ai modelli di domanda e senza presentazione di ulteriore documentazione. Procedura di riconoscimento Ai fini del riconoscimento degli stabilimenti viene adottata la seguente procedura. 1) Il responsabile dello stabilimento: a) presenta, al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, la domanda di riconoscimento in duplice copia (di cui una in bollo) secondo il fac-simile allegato 20; la domanda dovrà essere corredata dalla documentazione elencata sul fac-simile stesso; b) qualora intenda richiedere anche il numero di riconoscimento provvisorio, compilerà l apposita sezione sulla stessa domanda. 2) Il Servizio veterinario della ASL a) entro 30 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza e la completezza della documentazione allegata;

14 ii) effettua il sopralluogo ispettivo presso lo stabilimento prescrivendo, ove necessario, gli eventuali interventi ed i tempi di adeguamento; b) entro 10 giorni dalla fine dell istruttoria, trasmette alla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte, Settore Vigilanza e Controllo alimenti di origine animale, l istanza in originale con gli allegati ed il parere favorevole, conforme all allegato 1, sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico sanitari e strutturali previsti. 3) La Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte: a) nel caso sia stato richiesto un numero di riconoscimento provvisorio, provvede al relativo rilascio trasmettendo gli estremi al Servizio veterinario competente; b) entro 60 giorni dal ricevimento dell istanza: i) verifica la correttezza formale dell istanza; ii) dopo aver effettuato gli accertamenti ritenuti necessari, provvede a rilasciare l atto di riconoscimento; c) invia il provvedimento di riconoscimento al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, in originale e copia conforme, con richiesta di notifica all interessato. Stabilimenti di caseificazione in alpeggio Per le attività di caseificazione in alpeggio possono essere adottate le procedure di accredito di cui alla nota della Regione Piemonte 8472/27 del 22 maggio 2000 (allegato 22) contestualmente alla presentazione del verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario e al piano di ristrutturazione con impegno alla realizzazione delle opere in progetto e la tempistica di realizzazione. 2. CAMBIO DI RAGIONE SOCIALE; COMUNICAZIONE DI MODIFICHE STRUTTURALI E/O IMPIANTISTICHE DI UNO STABILIMENTO GIÀ RICONOSCIUTO Per quanto riguarda il cambio di regione sociale di uno stabilimento già riconosciuto e le comunicazioni relative a modifiche strutturali e/o impiantistiche, si seguono le procedure previste per gli altri stabilimenti di produzione di prodotti di origine animale, già descritte nella sezione A. 3. VERSAMENTO TARIFFE PREVISTE DAL D.M. 21 GENNAIO 1999 Il versamento delle tariffe spettanti alla regione per il rilascio del riconoscimento, calcolate secondo i criteri e i parametri indicati nel D.M., deve essere effettuato secondo le modalità impartite dalle ASL competenti per territorio. Sulla causale di versamento deve essere riportata la dicitura: Riconoscimento ai sensi D.P.R. 54/

15 ALLEGATI: Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario Dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all iscrizione della ditta alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura Dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà relativa ai requisiti tecnici dello stabilimento Stabilimenti industriali Allegato 4 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.lgs. 286/94 Allegato 5 Istanza di riconoscimento ai sensi del DPR 495/97 Allegato 6 Istanza di riconoscimento ai sensi del DPR 559/92 Allegato 7 Istanza di riconoscimento ai sensi del DPR 607/96 Allegato 8 Istanza di riconoscimento ai sensi del DPR 309/98 Allegato 9 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.lgs. 537/92 Allegato 9 a Dichiarazione del titolare dell'impresa del rispetto del limite di 7,5 tonnellate di prodotto finito alla settimana per gli stabilimenti non aventi struttura e capacità di produzione industriale Allegato 10 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.lgs. 531/92 Allegato 11 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.lgs. 530/92 Allegato 12 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.lgs. 65/93 Allegato 13 Istanza di riconoscimento ai sensi del D. Lvo 508/92 Allegato 14 Istanza di riconoscimento ai sensi del D.M. 29 settembre 2000 Allegato 15 Voltura del riconoscimento Allegato 16 Comunicazione di modifiche strutturali e/o impiantistiche che non comportano variazioni della tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento Allegato 17 Modifiche strutturali e/o impiantistiche che comportano sostituzioni o aggiunte alla tipologia produttiva prevista dal decreto di riconoscimento Stabilimenti a capacità limitata Allegato 18 Riconoscimento ai sensi dell art. 13 del D.P.R. 495/97 Allegato 18 a Istanza di riconoscimento Allegato 18 b Scheda rilevazione dati attività Allegato 18 c Voltura del riconoscimento per cambio di ragione sociale - istanza Allegato 18 d Istanza di variazione del riconoscimento da stabilimento già autorizzato ai sensi del DPR 503/82, del DPR 559/92, dell art. 7 del D.P.R. 495/97, a stabilimento a capacita limitata ai sensi dell art. 13 del DPR 495/97 Allegato 19 Autorizzazione ai sensi degli artt. 5 e 6 del D. Lgs 286/94 Allegato 19 a Istanza di autorizzazione Allegato 19 b Voltura del riconoscimento per cambio di ragione sociale - istanza Allegato 19 c Istanza di ampliamento del riconoscimento di macello/ laboratorio di sezionamento a capacità limitata autorizzato ai sensi del D. Lgs 286/94 per la macellazione /sezionamento di carni di ratiti Stabilimenti autorizzati ai sensi del D.P.R. 54/97 Allegato 20 Istanza di riconoscimento ai sensi del DPR 54/97 Allegato 21 dichiarazione sottoscritta dal responsabile dell impianto relativa al limite massimo di latte utilizzato per anno ( < litri/anno o litri/anno). Allegato 22 Nota della Regione Piemonte 8472/27 del 22/5/2000: Adeguamento alpeggi - DPR 54/

16 Allegato 1 VERBALE DI SOPRALLUOGO DEL SERVIZIO VETERINARIO REGIONE PIEMONTE - ASL N Servizio Veterinario Il sottoscritto Dott...., in qualità di.... del Servizio Veterinario dell ASL n.. D I C H I A R A 1. di aver effettuato in data un apposito sopralluogo presso l impianto della Ditta......, sito nel Comune di..., Via....., n., destinato allo svolgimento della seguente attività... per il quale è stato richiesto il riconoscimento ai sensi di (specificare la normativa di riferimento).. e di aver verificato che l impianto risponde ai requisiti igienico-sanitari e strutturali previsti dalla suddetta normativa; 2. di aver verificato la completezza e la correttezza della documentazione allegata all istanza di riconoscimento presentata dalla suddetta Ditta; E S P R I M E pertanto, parere favorevole al rilascio del provvedimento di riconoscimento richiesto dalla suddetta Ditta.

17 Allegato 2 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE RELATIVA ALL ISCRIZIONE DELLA DITTA ALLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA (art. 46 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445) Il sottoscritto., nato a....., (. ), il., residente a., (. ), in Via., n., consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall art.76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 D I C H I A R A che la Ditta (indicare l esatta ragione sociale)....., con sede legale nel Comune di, in Via..., n., è iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di DICHIARA di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all art.10 della legge 675/96, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale viene presentata la presente dichiarazione. Data Firma..

18 Allegato 3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA RELATIVA AI REQUISITI TECNICI DELLO STABILIMENTO (art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445) Il sottoscritto., nato a....., (. ), il., residente a., (. ), in Via., n., consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall art.76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 D I C H I A R A che lo stabilimento della Ditta....., con sede nel Comune di..., in Via.., n., - rispetta le norme in materia urbanistica ed edilizia per le strutture per le quali si richiede il riconoscimento; - è dotato di acqua potabile ai sensi del D.P.R. 236/88 verificata mediate esecuzione di analisi chimica e microbiologica delle acque utilizzate nell impianto da parte di un laboratorio pubblico, effettuata in data non anteriore ad un anno; - è dotato di un sistema di scarico delle acque reflue: autorizzato dal Sindaco autorizzato da altra Autorità competente (specificare)... altro (specificare) rispetta le norme in materia di emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. 203/88. DICHIARA di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all art.10 della legge 675/96, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale viene presentata la presente dichiarazione. Data Firma..

19 Allegato 4 BOLLO Alla Direzione Sanità Pubblica Settore vigilanza e controllo alimenti di origine animale - Regione Piemonte Corso Stati Uniti 1 Torino Per il tramite del Servizio Veterinario della ASL n OGGETTO: Istanza di riconoscimento ai sensi dell art. 13 del D.lgs 18 aprile 1994, n.286. Il sottoscritto..., in qualità di.... della Ditta , partita IVA o Codice Fiscale... con sede legale nel Comune di , Via......, n., C H I E D E il riconoscimento ai sensi dell art. 13 del Decreto Legislativo 18 aprile 1994, n.286 per il proprio impianto sito nel Comune di......, Via......, n., destinato allo svolgimento della seguente attività: Impianto di macellazione Laboratorio di sezionamento Deposito frigorifero relativa a carni fresche di: Bovino Suino Equino Ovi-caprino A tal fine allega: 1) verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario dell ASL competente per territorio con espresso parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico-sanitari e strutturali previsti dal Decreto Legislativo e sulla completezza e correttezza della documentazione presentata;

20 2) dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all iscrizione della ditta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura territorialmente competente; 3) planimetria dell impianto in scala 1:100 dalla quale risulti evidente la disposizione delle linee di produzione, dei servizi igienici, della rete idrica e degli scarichi; 4) relazione tecnico-descrittiva degli impianti e del ciclo di lavorazione, con indicazioni in merito all approvvigionamento idrico, allo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e alle emissioni in atmosfera; 5) dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà relativa a: rispetto delle norme in materia urbanistica ed edilizia delle strutture per le quali si richiede il riconoscimento; dotazione di acqua potabile ai sensi del D.P.R. 236/88 verificata mediate esecuzione di analisi chimica e microbiologica delle acque utilizzate nell impianto da parte di un laboratorio pubblico, effettuata in data non anteriore ad un anno; presenza nell impianto di un sistema di scarico delle acque reflue autorizzato dal Sindaco o da altra Autorità competente; rispetto delle norme in materia di emissioni in atmosfera; 6) una marca da bollo del valore prescritto; 7) ricevuta del versamento delle spese relative al riconoscimento dello stabilimento; nel caso le modalità di pagamento non siano ancora state stabilite, dichiarazione di disponibilità al versamento della tariffa che verrà stabilita con apposito provvedimento. DICHIARA di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all art.10 della legge 675/96, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale viene presentata la presente domanda. RICHIESTA RICONOSCIMENTO PROVVISORIO RICHIEDE, in attesa del termine delle procedure di riconoscimento definitivo, il rilascio del numero di riconoscimento provvisorio.

21 Allegato 5 BOLLO Alla Direzione Sanità Pubblica Settore vigilanza e controllo alimenti di origine animale - Regione Piemonte Corso Stati Uniti 1 Torino Per il tramite del Servizio Veterinario della ASL n OGGETTO: Istanza di riconoscimento ai sensi dell art. 7 del D.P.R. 10 dicembre 1997, n.495. Il sottoscritto..., in qualità di.... della Ditta , partita IVA o Codice Fiscale... con sede legale nel Comune di , Via......, n., C H I E D E il riconoscimento ai sensi dell art. 7 del D.P.R. 10 dicembre 1997, n.495 per il proprio impianto sito nel Comune di......, Via......, n., destinato allo svolgimento della seguente attività: Impianto di macellazione Laboratorio di sezionamento Centro di riconfezionamento Deposito frigorifero relativa a carni fresche di: Pollo Tacchino Faraona Oca Anatra A tal fine allega: 1) verbale di sopralluogo del Servizio Veterinario dell ASL competente per territorio con espresso parere favorevole sulla rispondenza dell impianto ai requisiti igienico-sanitari e strutturali previsti dal D.P.R. e sulla completezza e correttezza della documentazione presentata;

D E C R E T O N 2483 Del

D E C R E T O N 2483 Del D E C R E T O N 2483 Del 25.02.2003 DIREZIONE GENERALE SANITA n. 454 Oggetto: Procedure di presentazione, da parte degli interessati, delle istanze di riconoscimento degli impianti che svolgono attività

Dettagli

Comune di Santa Luce Provincia di Pisa Piazza Rimembranza, 13/A Santa Luce Tel: Fax:

Comune di Santa Luce Provincia di Pisa Piazza Rimembranza, 13/A Santa Luce Tel: Fax: I Comune di Santa Luce Provincia di Pisa Piazza Rimembranza, 13/A - 56040 Santa Luce Tel: 050-685824 Fax: 050-685771 Marca da Bollo Al Servizio Attività Economiche del Comune di Santa Luce Il sottoscritto

Dettagli

REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO DELLA SALUTE E SERVIZI SOCIALI SETTORE VETERINARIA

REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO DELLA SALUTE E SERVIZI SOCIALI SETTORE VETERINARIA Marca da bollo di valore corrente Allegato E) per il tramite della REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO DELLA SALUTE E SERVIZI SOCIALI SETTORE VETERINARIA A.S.L. S.C. Sanità animale Oggetto: Istanza di cambio

Dettagli

a) Disposizioni comuni

a) Disposizioni comuni PROCEDURE OPERATIVE PER IL RICONOSCIMENTO E COMUNICAZIONI AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 853/2004 Al fine di rendere uniforme sul territorio regionale la gestione delle pratiche di riconoscimento degli stabilimenti,

Dettagli

Domanda di riconoscimento

Domanda di riconoscimento In allegato alla dichiarazione di Codice fiscale Domanda di riconoscimento Ai sensi del Regolamento Comunitario 29/04/2004, n. 853/2004 Il sottoscritto Cognome Nome Codice Fiscale Data di nascita Sesso

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-04-2002 (punto N. 17 ) Delibera N.371 del 15-04-2002 DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-04-2002 (punto N. 17 ) Delibera N.371 del 15-04-2002 DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-04-2002 (punto N. 17 ) Delibera N.371 del 15-04-2002 Proponente ENRICO ROSSI DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE

Dettagli

258,22 AUTORIZZAZIONE ART. 66 commercio all ingrosso medicinali veterinari Ditta AUTORIZZAZIONE ART. 70 vendita diretta medicinali veterinari

258,22 AUTORIZZAZIONE ART. 66 commercio all ingrosso medicinali veterinari Ditta AUTORIZZAZIONE ART. 70 vendita diretta medicinali veterinari ALLEGATO A Procedure regionali per l autorizzazione delle strutture di distribuzione dei medicinali veterinari ai sensi del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193 e successive modifiche. Questo documento

Dettagli

VDA Net Srl VDA Net Srl

VDA Net Srl  VDA Net Srl 3166 D.G. Sanità [BUR20100130] [3.2.0] Circ.r. 29 settembre 2010 - n. 13 Aggiornamento della Circolare 52/SAN del 23 dicembre 2005 avente per oggetto: «Introduzione dell obbligo di registrazione e riconoscimento

Dettagli

con sede legale nel comune di... Provincia... Via/Piazza... N... Cap... Codice Fiscale

con sede legale nel comune di... Provincia... Via/Piazza... N... Cap... Codice Fiscale Allegato 7 alla DD n. 673 del 30.10.2017 BOLLO Alla Regione Piemonte - Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Corso Regina Margherita 153 bis 10122 Torino Per il tramite del Servizio/S.C. Igiene

Dettagli

Comune di Rosignano Marittimo Provincia di Livorno Via Don Bosco Rosignano Marittimo Servizio Attività Economiche e Sportello Unico

Comune di Rosignano Marittimo Provincia di Livorno Via Don Bosco Rosignano Marittimo Servizio Attività Economiche e Sportello Unico I Comune di Rosignano Marittimo Provincia di Livorno Via Don Bosco 57016 Rosignano Marittimo Servizio Attività Economiche e Sportello Unico Marca da Bollo Al Servizio Attività Economiche del Comune di

Dettagli

Al Servizio Attività Economiche Comune di Rosignano Marittimo

Al Servizio Attività Economiche Comune di Rosignano Marittimo I Marca da Bollo Al Servizio Attività Economiche Comune di Rosignano Marittimo Il sottoscritto nato a il residente in Via n. Telefono n. Cellulare n. Fax n. E-mail @ in qualità di: Titolare dell Impresa

Dettagli

Domanda di riconoscimento

Domanda di riconoscimento Al Comune di Ufficio destinatario Domanda di riconoscimento Ai sensi del Regolamento Comunitario 29/04/2004, n. 853/2004 Il sottoscritto Cognome Nome Codice Fiscale Data di nascita Sesso (M/F) Luogo di

Dettagli

ALLEGATOG alla Dgr n del 20 novembre 2007 pag. 1/8

ALLEGATOG alla Dgr n del 20 novembre 2007 pag. 1/8 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOG alla Dgr n. 3710 del 20 novembre 2007 pag. 1/8 MODULISTICA PER L INVIO DELLA PRATICA DI RICONOSCIMENTO ALL UNITA DI PROGETTO (a cura del Servizio dell'az.ulss)

Dettagli

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Al Comune di Codice ISTAT Ufficio destinatario Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Ai sensi del Regolamento Comunitario 29/04/2004, n. 853/2004 Il sottoscritto Cognome Nome

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 36 DEL 8 SETTEMBRE 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 36 DEL 8 SETTEMBRE 2008 DECRETO DIRIGENZIALE N. 70 del 12 agosto 2008 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO ASSISTENZA SANITARIA SETTORE VETERINA- RIO - Procedure per il riconoscimento degli stabilimenti disciplinati dal Regolamento

Dettagli

PROCEDURE OPERATIVE PER IL RICONOSCIMENTO, COMUNICAZIONI, REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1069/2009

PROCEDURE OPERATIVE PER IL RICONOSCIMENTO, COMUNICAZIONI, REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1069/2009 ALLEGATO A PROCEDURE OPERATIVE PER IL RICONOSCIMENTO, COMUNICAZIONI, REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 1069/2009 Al fine di rendere uniforme sul territorio regionale la gestione delle pratiche

Dettagli

ALLEGATOD alla Dgr n del 20 novembre 2007 pag. 1/11

ALLEGATOD alla Dgr n del 20 novembre 2007 pag. 1/11 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOD alla Dgr n. 3710 del 20 novembre 2007 pag. 1/11 PROCEDURE PER GLI STABILIMENTI PER I QUALI E PREVISTO IL RICONOSCIMENTO Allegato D.1 Riconoscimento condizionato

Dettagli

L.R. 13/2009, art. 38 B.U.R. 9/12/2009, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 25 novembre 2009, n. 0323/Pres.

L.R. 13/2009, art. 38 B.U.R. 9/12/2009, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 25 novembre 2009, n. 0323/Pres. L.R. 13/2009, art. 38 B.U.R. 9/12/2009, n. 49 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 25 novembre 2009, n. 0323/Pres. Regolamento recante modalità per il riconoscimento degli stabilimenti che trattano prodotti

Dettagli

Direzione Sanità Settore Prevenzione Veterinaria

Direzione Sanità Settore Prevenzione Veterinaria Direzione Sanità Settore Prevenzione Veterinaria Data 22/06/2011 Protocollo n. 17437 /DB/2002 Classificazione 014.140.020 Ai Responsabili Area C Ai Presidi Multizonali di Prevenzione e Profilassi Veterinaria

Dettagli

Alla S.C. Sicurezza Alimentare ASL N 5 SPEZZINO

Alla S.C. Sicurezza Alimentare ASL N 5 SPEZZINO Marca da Bollo del valore corrente Alla S.C. Sicurezza Alimentare ASL N 5 SPEZZINO Modello A1 Oggetto: Istanza di Riconoscimento ai sensi dell art. 6, comma 3, punto a) del Regolamento (CE) 852/2004 e

Dettagli

Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione REGIONE PUGLIA

Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione REGIONE PUGLIA PROCEDURE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DI PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DESTINATI AD UNA ALIMENTAZIONE PARTICOLARE, INTEGRATORI ALIMENTARI, ALIMENTI ADDIZIONATI DI VITAMINE E MINERALI

Dettagli

PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DISCIPLINATI DAL REG. CE n. 853/04 E DAL REG. CE 1069/09

PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DISCIPLINATI DAL REG. CE n. 853/04 E DAL REG. CE 1069/09 PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI DISCIPLINATI DAL REG. CE n. 853/04 E DAL REG. CE 1069/09 Dipartimento di Prevenzione ASL SA/3 Dott. Anna Maria RIZZO 1 REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004 DEL PARLAMENTO

Dettagli

La Regione Toscana e A.N.C.I. Toscana Federsanità. Art.1. Art.2

La Regione Toscana e A.N.C.I. Toscana Federsanità. Art.1. Art.2 ALLEGATO A Schema di Protocollo d intesa La Regione Toscana e A.N.C.I. Toscana Federsanità Concordano il seguente protocollo d intesa relativo alle procedure per il rilascio delle autorizzazioni e dei

Dettagli

PROCEDURA PER L AUTORIZZAZIONE

PROCEDURA PER L AUTORIZZAZIONE Anno 49 - N. 49 - Supplemento BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 05.12.2018 pag. 261 Allegato 3 PROCEDURA PER L AUTORIZZAZIONE Ai sensi della L.R. 11.05.2017 N. 9 1 Anno 49 - N. 49 - Supplemento

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 31 MAGGIO 2002 N 1354 ALLEGATO A)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 31 MAGGIO 2002 N 1354 ALLEGATO A) Allegato A) di cui al punto 2) della deliberazione della Giunta Regionale del pagina 1 di 14 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 31 MAGGIO 2002 N 1354 ALLEGATO A) Titolo: criteri, condizioni

Dettagli

Allegato 1. Marca da Bollo. Al Sindaco del Comune di Jesi

Allegato 1. Marca da Bollo. Al Sindaco del Comune di Jesi Allegato 1 Marca da Bollo Al Sindaco del Comune di Jesi Il sottoscritto nato a il residente a in Via n C.A.P. Tel. cittadinanza, In qualità di: 1) Titolare dell' impresa denominata: ; 2) Legale rappresentante

Dettagli

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Al Comune di Codice ISTAT Ufficio destinatario Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Ai sensi del Regolamento Comunitario 29/04/2004, n. 853/2004 Il sottoscritto Cognome Nome

Dettagli

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale...

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale... MOD A1 - RICONOSCIMENTO STABILIMENTI DI PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO ALIMENTAZIONE PARTICOLARE EX ART. 10 D. LGS. 111/1992, INTEGRATORI ALIMENTARI E ALIMENTI ADDIZIONATI DI VITAMINE E MINERALI REG. (CE)

Dettagli

IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO II ATTESA la propria competenza derivante dal Decreto REGDP/98/2013 del 18/12/2013;

IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO II ATTESA la propria competenza derivante dal Decreto REGDP/98/2013 del 18/12/2013; Dipartimento Tutela Ambientale U.O. Aria, Acqua ed Energia Determinazione n REGDE / 924 / 2014 Lodi 18-09-2014 (Tutela Ambientale - 173-2014) OGGETTO: UNICALCESTRUZZI SPA SEDE LEGALE IN COMUNE DI IN CASALE

Dettagli

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA STABILIMENTI DI PRODUZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 1. OVOPRODOTTI - D.Lgs. 65/93 2. PRODOTTI A BASE DI CARNE - D.Lgs. 537/92 3. CARNI FRESCHE BOVINE, EQUINE, SUINE, OVICAPRINE - D.Lgs 286/94 4.

Dettagli

Il sottoscritto.. legale rappresentante della ditta... partita IVA.. codice fiscale... con sede legale in.. CHIEDE

Il sottoscritto.. legale rappresentante della ditta... partita IVA.. codice fiscale... con sede legale in.. CHIEDE Allegato A) (rif. all art. 3, comma 1) bollo Domanda di riconoscimento. Una domanda per sezione, anche se comprendente più sezioni o attività della stessa sezione. Alla Regione Autonoma Friuli Venezia

Dettagli

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, Antonio FOSSON; ad unanimità di voti favorevoli, DELIBERA

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, Antonio FOSSON; ad unanimità di voti favorevoli, DELIBERA LA GIUNTA REGIONALE visto il decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 155, recante attuazione delle direttive 93/43/CE e 96/3/CE concernenti l igiene dei prodotti alimentari ; viste le seguenti norme specifiche

Dettagli

ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE LORO SEDI

ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE LORO SEDI Prot. n. 26680 Cagliari, 29/10/2012 > Ai Direttori dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL della Sardegna > Ai Direttori dei Servizi veterinari Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche

Dettagli

via/piazza n. cap con sede via/piazza n. cap CHIEDE ADDITIVI alimentari AROMI alimentari ENZIMI alimentari di cui all allegato elenco

via/piazza n. cap con sede via/piazza n. cap CHIEDE ADDITIVI alimentari AROMI alimentari ENZIMI alimentari di cui all allegato elenco Marca da bollo 16,00 Al Direttore del SIAN Azienda Ulss 9 Scaligera Via S. D Acquisto, 7 37122 Verona ISTANZA DI RICONOSCIMENTO, ai sensi dell art. 6 Regolamento CE 852/2004, del DPR del 19 novembre 1997

Dettagli

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale...

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale... MOD A1 - RICONOSCIMENTO STABILIMENTI DI PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO ALIMENTAZIONE PARTICOLARE EX ART. 10 D. LGS. 111/1992, INTEGRATORI ALIMENTARI E ALIMENTI ADDIZIONATI DI VITAMINE E MINERALI REG. (CE)

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) AL COMUNE DI MONTE SAN SAVINO U Sportello Unico per le Attività Produttive Corso Sangallo, 38-52048 Monte San Savino (Arezzo) Da inoltrare utilizzando il Portale Regionale accessibile dal sito web del

Dettagli

OGGETTO: Istanza per il rilascio dell autorizzazione unica ambientale ai sensi del D.P.R. n. 59 del legale in Via

OGGETTO: Istanza per il rilascio dell autorizzazione unica ambientale ai sensi del D.P.R. n. 59 del legale in Via MARCA DA BOLLO (schema di istanza per il rilascio dell autorizzazione unica ambientale ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13.03.2013) Allo Sportello Unico delle Attività Produttive Territorialmente competente

Dettagli

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale...

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale... MOD A1 - RICONOSCIMENTO STABILIMENTI DI PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO ALIMENTAZIONE PARTICOLARE EX ART. 10 D. LGS. 111/1992, INTEGRATORI ALIMENTARI E ALIMENTI ADDIZIONATI DI VITAMINE E MINERALI REG. (CE)

Dettagli

L'ASSEGNAZIONE DEL NUMERO DI RICONOSCIMENTO PER:

L'ASSEGNAZIONE DEL NUMERO DI RICONOSCIMENTO PER: 1 MOD. 1 ISTANZA PER L' AUTORIZZAZIONE OD IL RICONOSCIMENTO COMUNITARIO DEGLI STABILIMENTI AI SENSI DELLA D.G.R. TOSCANA N.371/2002 Euro 10,33 COMUNE DI GROSSETO DIREZIONE COORDINAMENTO E COMUNICAZIONE

Dettagli

Io sottoscritto/a Cognome: Nome: Codice Fiscale Sesso M F. Luogo di nascita: Comune Provincia ( ) Stato. Residenza: Via/Piazza N C.A.

Io sottoscritto/a Cognome: Nome: Codice Fiscale Sesso M F. Luogo di nascita: Comune Provincia ( ) Stato. Residenza: Via/Piazza N C.A. BOLLO REGIONE PIEMONTE Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Corso Stati Uniti, 1 10128 TORINO per il tramite dell ASL CN1 SC Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Oggetto:

Dettagli

Al Responsabile della S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione dell Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste via de Ralli, TRIESTE

Al Responsabile della S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione dell Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste via de Ralli, TRIESTE Al Responsabile della S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione dell Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste via de Ralli, 3 34128 TRIESTE Marca da bollo MODELLO RIC Oggetto:Istanza di Nuovo Riconoscimento/Aggiornamento

Dettagli

ATTIVITA DI PANIFICAZIONE (Art. 4, c. 2, D.L. 4/7/2006, n. 223, conv. in L. 4/8/2006 n. 248)

ATTIVITA DI PANIFICAZIONE (Art. 4, c. 2, D.L. 4/7/2006, n. 223, conv. in L. 4/8/2006 n. 248) Al Comune di ARQUATA SCRIVIA Servizio Demografici - Sviluppo Economico - Fiere e Mercati ATTIVITA DI PANIFICAZIONE (Art. 4, c. 2, D.L. 4/7/2006, n. 223, conv. in L. 4/8/2006 n. 248) [] Segnalazione certificata

Dettagli

ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5

ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5 Notifica ai fini della registrazione per il progetto sperimentale sulle PPL (Piccole Produzioni Locali) DATI OPERATORE Il/La sottoscritto/a:

Dettagli

> Ai Direttori dei SIAN LORO SEDI

> Ai Direttori dei SIAN LORO SEDI Prot. n. 0017383 XV.11.5 Cagliari, 20 Luglio 2011 > Ai Direttori dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL della Sardegna > Ai Direttori dei Servizi veterinari delle ASL > Ai Direttori dei SIAN LORO SEDI

Dettagli

Al Sindaco del Comune di Cona Ufficio Commercio

Al Sindaco del Comune di Cona Ufficio Commercio Al Sindaco del Comune di Cona Ufficio Commercio ATTIVITA DI PANIFICAZIONE ( art. 4, comma 2, D.L. 4.7.2006 n. 223, convertito in Legge 4/8/2006 n. 248) Dichiarazione d inizio attività (DIA) Dichiarazione

Dettagli

FAC SIMILE ISTANZA DI VOLTURA AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004

FAC SIMILE ISTANZA DI VOLTURA AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004 FAC SIMILE ISTANZA DI VOLTURA AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004 Scheda A4 Imposta di BOLLO del valore corrente assolta virtualmente Al Servizio Veterinario Della ASL Per il tramite dello Sportello Unico

Dettagli

Città Metropolitana di Messina

Città Metropolitana di Messina Città Metropolitana di Messina Direzione: VI AMBIENTE Servizio: Tutela dell Acqua e dell Aria Ufficio Autorizzazione Unica Ambientale Via Lucania n. 20-98124 Messina Tel. 0907761560 fax 0907761958 Sito

Dettagli

Oggetto: domanda di autorizzazione allo scarico di acque di piscina nella fognatura consortile

Oggetto: domanda di autorizzazione allo scarico di acque di piscina nella fognatura consortile Riservato al Consorzio AXA n. prot. Data di ricezione / /20 Firma Spett.le CONSORZIO STRADALE CENTRO RESIDENZIALE AXA Via di Macchia Saponara, 153 00125 Roma Oggetto: domanda di autorizzazione allo scarico

Dettagli

1 Introduzione. 2 Scopo

1 Introduzione. 2 Scopo Titolo: Indicazioni operative riguardo le modalità per il rilascio dei riconoscimenti CE per stabilimenti di produzione di alimenti di cui al Regolamento CE n. 853/2004 INDICE 1 Introduzione 2 Scopo 3

Dettagli

ALLEGATOC2 alla Dgr n del 11 agosto 2015 pag. 1/6

ALLEGATOC2 alla Dgr n del 11 agosto 2015 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOC2 alla Dgr n. 1070 del 11 agosto 2015 pag. 1/6 Notifica ai fini della registrazione per il progetto sperimentale sulle PPL (Piccole Produzioni Locali) DATI OPERATORE

Dettagli

Il / la sottoscritto/a. nato/a il a - (Prov. ) Codice Fiscale. residente in Via Città. Prov. C.A.P. Tel.

Il / la sottoscritto/a. nato/a il a - (Prov. ) Codice Fiscale. residente in Via Città. Prov. C.A.P. Tel. Marca da bollo 16,00 Provincia di Ravenna Piazza Caduti 2/4 48100 RAVENNA Il / la sottoscritto/a nato/a il a - (Prov. ) Codice Fiscale residente in Via Città Prov. C.A.P. Tel. Indirizzo e-mail:, in qualità

Dettagli

Recapito telefonico ed indirizzo posta elettronica istituzionale Responsabile Procedimento. Eventuale spesa prevista

Recapito telefonico ed indirizzo posta elettronica istituzionale Responsabile Procedimento. Eventuale spesa prevista di Registrazione imprese alimentari Registrazione imprese alimentari : DM 16.10.1998; Art. n. 6 Reg. CE/852/2004; DGRM n. 2232 del 28/12/2009; DDPF n. 156_VSA del 25/11/2013 certificata al SUAP del Comune

Dettagli

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA CHIMICA S.P.A

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA CHIMICA S.P.A 9070 07/08/2007 Identificativo Atto n. 920 DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA

Dettagli

AL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Sportello Unico Attività Produttive

AL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Sportello Unico Attività Produttive AL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Sportello Unico Attività Produttive SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA PANIFICIO (art. 19 L. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni art. 4 della L. 248/2006)

Dettagli

TRASFERIMENTO DI TITOLARITA DI FARMACIA A PERSONA FISICA CAMPO DI APPLICAZIONE

TRASFERIMENTO DI TITOLARITA DI FARMACIA A PERSONA FISICA CAMPO DI APPLICAZIONE TRASFERIMENTO DI TITOLARITA DI FARMACIA A PERSONA FISICA CAMPO DI APPLICAZIONE Questa procedura si applica al trasferimento della titolarità di una farmacia a persona o ditta individuale. SCOPO Scopo della

Dettagli

Prot. N ASS/DIR/03/ gennaio 2003 Let. 30 AC-BF/ac

Prot. N ASS/DIR/03/ gennaio 2003 Let. 30 AC-BF/ac Prot. N ASS/DIR/03/726 10 gennaio 2003 Let. 30 AC-BF/ac DIRETTORI GENERALI AZIENDE UU.SS.LL. RESPONSABILI DIPARTIMENTI DI SANITA' PUBBLICA AZIENDE UU.SS.LL. CIRCOLARE N. 2 RESPONSABILI SERVIZI VETERINARI

Dettagli

AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale

AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale Numero 2151 Reg. Determinazioni Registrato in data 21/11/2017 AMBIENTE Autorizzazione unica ambientale Dirigente: CLAUDIO CONFALONIERI OGGETTO DPR 13.03.2013 N 59, AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DITTA

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 maggio 2000

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 maggio 2000 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 maggio 2000 Individuazione delle risorse umane, finanziarie, strumentali ed organizzative da trasferire alle regioni in materia di salute umana e sanita'

Dettagli

RICHIESTA DI ATTIVAZIONE PROCEDURA S.U.A.P. Il/La sottoscritt Cognome e Nome Luogo e data di nascita CF

RICHIESTA DI ATTIVAZIONE PROCEDURA S.U.A.P. Il/La sottoscritt Cognome e Nome Luogo e data di nascita CF Artigianato Industria Bollo 11,00 Al Responsabile S.U.A.P. del Comune di RICHIESTA DI ATTIVAZIONE PROCEDURA S.U.A.P. Il/La sottoscritt Cognome e Nome Luogo e data di nascita CF in qualità di titolare della

Dettagli

N. Programmi/Attività Componenti del programma Prestazioni D1.6 Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali

N. Programmi/Attività Componenti del programma Prestazioni D1.6 Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali PRESTAZIONE D1.6 Attestazione di idoneità di struttura veterinaria (Studio veterinario Ambulatorio veterinario Laboratorio veterinario di analisi Clinica veterinaria Ospedale veterinario) N. Programmi/Attività

Dettagli

CITTÀ DI FIUMICINO (PROVINCIA DI ROMA)

CITTÀ DI FIUMICINO (PROVINCIA DI ROMA) CITTÀ DI FIUMICINO (PROVINCIA DI ROMA) AREA AMBIENTE E QUALITÀ DELLA VITA Spazio riservato al protocollo in arrivo Marca da bollo Mod. SAR_02 DOMANDA DI VOLTURA DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

PROVINCIA SUD SARDEGNA

PROVINCIA SUD SARDEGNA Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue fuori dalla pubblica fognatura, approvato con delibera del Consiglio provinciale del 23 novembre 2016, n. 20 PREMESSA La

Dettagli

legale rappresentante della Società C.F. Partita IVA (se diversa da C.F.) denominazione o ragione sociale

legale rappresentante della Società C.F. Partita IVA (se diversa da C.F.) denominazione o ragione sociale AL COMUNE/ALL UNIONE DEI COMUNI DI ALLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DI ATTIVITA DI LABORATORIO DI PANIFICAZIONE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (D.L. 4.07.06 n. 223, D.Lgs 59/2010,

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. antonia saltarini modotti 1

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. antonia saltarini modotti 1 AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE antonia saltarini modotti 1 NOVITA Le principali novità introdotte dal nuovo regime autorizzativo, concernono gli aspetti procedurali ed amministrativi del nuovo provvedimento

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA LAVANDERIA A GETTONI/AUTOMATICA

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA LAVANDERIA A GETTONI/AUTOMATICA Al Responsabile SUAP Via della Pineta 117 00040 Rocca Priora RM SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA LAVANDERIA A GETTONI/AUTOMATICA Al Comune di Il/la sottoscritto/a cognome nome data di nascita /

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ DI PANIFICIO / LABORATORIO PRODOTTI DA FORNO

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ DI PANIFICIO / LABORATORIO PRODOTTI DA FORNO SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ DI PANIFICIO / LABORATORIO PRODOTTI DA FORNO Spazio per la protocollazione Al Comune di TRECASE Settore Attività Produttive _0_ _6_ _3_ _0_ _9_ _1_ Ilsottoscritto...nato/a...Prov...

Dettagli

COMUNE DI MONOPOLI S.U.A.P.

COMUNE DI MONOPOLI S.U.A.P. PROTOCOLLO COMUNE DI MONOPOLI S.U.A.P. ESENTE DA MARCA DA BOLLO SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI TINTOLAVANDERIA O LAVENDERIA SELF - SERVICE (Legge 22/02/2006, n.84 art.49 c. 49 c. 4 bis

Dettagli

Provincia di Rimini SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO SNC - RIMINI.

Provincia di Rimini SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO SNC - RIMINI. SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO N 2217 del 02/12/2014 OGGETTO: D.LGS. N. 152/2006 PARTI III E IV - L.R. N. 3/1999 - L.R. N. 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO

Dettagli

Articolo 1 OGGETTO. Articolo 2 DOMANDA DI RICONOSCIMENTO

Articolo 1 OGGETTO. Articolo 2 DOMANDA DI RICONOSCIMENTO REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA (D.M. 10 dicembre 2001). Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

AL RESPONSABILE DEL SETTORE ATTIVITA DI ALBERGO/RESIDENZA TURISTICO-ALBERGHIERA (R.T.A.) SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA (SCIA)

AL RESPONSABILE DEL SETTORE ATTIVITA DI ALBERGO/RESIDENZA TURISTICO-ALBERGHIERA (R.T.A.) SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA (SCIA) COMUNE DI BRESCIA SETTORE INDUSTRIA E SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Via Marconi, 12-I-25128 BRESCIA Tel (39) 030 297 78 55 Fax (39) 030 338 76 51 Internet: http://sportellounicocomunebresciait E-mail:

Dettagli

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 52 del TARIFFARIO AUA 1. PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE 2.

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 52 del TARIFFARIO AUA 1. PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE 2. 13 TARIFFARIO AUA 1. PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE 2. ONERI ISTRUTTORI 14 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 52 del 30.12.2015 1. PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE 1.1 AMBITO DI

Dettagli

DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (ex D.G.S.V.A. -

Dettagli

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di PESARO U.O. ATTIVITA ECONOMICHE NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004

Dettagli

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno

Dettagli

Procedure per il rilascio della autorizzazione alla realizzazione

Procedure per il rilascio della autorizzazione alla realizzazione Procedure per il rilascio della autorizzazione alla realizzazione tutti i soggetti che intendono realizzare, ampliare, trasformare o trasferire una struttura sanitaria o sociosanitaria devono ottenere

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE. VISTO il vigente regolamento edilizio comunale approvato con deliberazione C.C. n. 72 del 30/11/1999 e succ.mod. e int.

LA GIUNTA COMUNALE. VISTO il vigente regolamento edilizio comunale approvato con deliberazione C.C. n. 72 del 30/11/1999 e succ.mod. e int. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO: CHE l art. 1, comma 19, della legge n. 94/2009, che sostituisce la lettera a) del comma 3 dell art. 29 Ricongiungimento familiare del T.U. di cui al D.Lgs. 25 luglio 1998,

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA PER L ESERCIZIO DI ATTIVITA DI ACCONCIATORE, ESTETISTA, TATUATORE E PIERCING

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA PER L ESERCIZIO DI ATTIVITA DI ACCONCIATORE, ESTETISTA, TATUATORE E PIERCING SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA PER L ESERCIZIO DI ATTIVITA DI ACCONCIATORE, ESTETISTA, TATUATORE E PIERCING AL COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO Via dei Mille, 9-40033 Casalecchio di Reno Il sottoscritto

Dettagli

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Il sottoscritto Alla Provincia di Pistoia tramite lo sportello Unico per le Attività Produttive di Nome Cognome codice

Dettagli

C.F. Partita IVA (se diversa da C.F.) denominazione o ragione sociale

C.F. Partita IVA (se diversa da C.F.) denominazione o ragione sociale AL COMUNE/ALL UNIONE DEI COMUNI DI ALLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DI ATTIVITA DI ESTETISTA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (L. n. 1/1990, L.R. n. 17/2011, D.Lgs 59/2010, art.

Dettagli

Al Servizio SUAP Del Comune di

Al Servizio SUAP Del Comune di Al Servizio SUAP Del Comune di SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (Art. 6 REGOLAMENTO CE n. 852/04 e D.G.R.Lazio n. 298 del 24/06/2011) S.C.I.A.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M.

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M. REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M. 10.12.2001 Approvato con deliberazione della Giunta

Dettagli

Al PRESIDENTE della PROVINCIA DI TREVISO via Cal di Breda, TREVISO. e p.c.: Al COMUNE di...

Al PRESIDENTE della PROVINCIA DI TREVISO via Cal di Breda, TREVISO. e p.c.: Al COMUNE di... MARCA DA BOLLO Al PRESIDENTE della PROVINCIA DI TREVISO via Cal di Breda, 116 31100 TREVISO valore vigente e p.c.: Al COMUNE di............ All'A.R.P.A.V., Dipartimento Provinciale di Treviso via Santa

Dettagli

Attività Produttive. Attività di vendita Commercio all'ingrosso. Descrizione

Attività Produttive. Attività di vendita Commercio all'ingrosso. Descrizione Attività Produttive Attività di vendita Commercio all'ingrosso Descrizione Un soggetto (persona fisica o società) è commerciante quando esercita un'attività economica che consiste nell'acquistare merci

Dettagli

Il sottoscritto, nato a Prov. ( ) il / / e residente a Prov. ( ), in Via/Piazza n., in qualità di: _ titolare della ditta individuale

Il sottoscritto, nato a Prov. ( ) il / / e residente a Prov. ( ), in Via/Piazza n., in qualità di: _ titolare della ditta individuale Mod. 04 Marca da Bollo 14,62 Alla Regione Puglia Assessorato allo Sviluppo Economico Settore Commercio P.O. Sviluppo Rete Carburanti, Oli Minerali Corso Sonnino n. 177 70121 BARI ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE

Dettagli

Provvedimento n. 661 del 11/10/2007 IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO

Provvedimento n. 661 del 11/10/2007 IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 661 del 11/10/2007 Oggetto: D.LGS 59/05 - L.R. 21/04 DITTA POLISENIO SRL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA

Dettagli

Inviare tramite il portale AIDA (utilizzando le opzioni suap toscano o settori e materie presenti sul portale stesso)

Inviare tramite il portale AIDA (utilizzando le opzioni suap toscano o settori e materie presenti sul portale stesso) COMUNE DI CAPANNORI Numero di Pratica / SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITA DI IMPRESA ai sensi art. 19 L.241/1990 e s.m.i. Protocollo SCIA SPORTELLO UNICO IMPRESE dicembre 2015.rtf Inviare

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

INDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ALL DGR 1230 DEL 26.10.2001 ALLEGATO A INDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE L articolo 15, comma 1, della legge

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. n.21355 del 3.11.2017 Visto il DPCM n. 143 del 17 luglio 2017, recante adeguamento dell organizzazione del,, a norma dell' articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, con

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI SPEDIZIONIERE Il/la sottoscritto/a

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI SPEDIZIONIERE Il/la sottoscritto/a Indicare la casella di posta elettronica @._ e il numero di telefono / di chi presenta il modello (facoltativo). CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA

Dettagli

SANITA AUTORIZZAZIONE SANITARIA ART. 2 LEGGE 283/1962 APERTURA-TRASFERIMENTO- VARIAZIONE SOSTANZE ALIMENTARI Domanda di autorizzazione (in bollo)

SANITA AUTORIZZAZIONE SANITARIA ART. 2 LEGGE 283/1962 APERTURA-TRASFERIMENTO- VARIAZIONE SOSTANZE ALIMENTARI Domanda di autorizzazione (in bollo) COORDINAMEN TO PROVINCIALE SUAP GROSSETO SANITA AUTORIZZAZIONE SANITARIA ART. 2 LEGGE 283/1962 APERTURA-TRASFERIMENTO- VARIAZIONE SOSTANZE ALIMENTARI Domanda di autorizzazione (in bollo) MOD SAN 1 del

Dettagli