Una delle definizioni del dizionario Webster (il dizionario americano di riferimento) per il termine hardware è la seguente:

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1 HARDWARE Tutti i componenti di un PC appartengono a una delle due categorie principali: hardware (HW) o software (SW). Questo capitolo parlerà dell hardware, che è costituito da tutti i componenti necessari perché il software possa funzionare. Una delle definizioni del dizionario Webster (il dizionario americano di riferimento) per il termine hardware è la seguente: L insieme delle macchine e degli strumenti necessari per una determinata attività. Tutti ciò che è possibile vedere e toccare in un PC è hardware. Un PC complete può oggi essere acquistato per soli 600 e i prezzi continuano a calare! Tutti i componenti che servono a formare un PC possono essere acquistati separatamente nei negozi di computer o di forniture pei il Web. L elenco riportato sotto è la lista degli elementi hardware di base indispensabili e si trovano su ogni PC. 1. PC Case 2. Scheda madre (Motherboard) 3. Alimentatore (Power Supply) 4. Disco fisso (Hard Disk Drive - HDD) 5. Disco Floppy (Floppy Disk Drive - FDD) 6. Lettore CD (Compact Disk Drive - CDD) 7. Lettore DVD (Digital Video Disk drive - DVD) 8. Monitor (CRT e LCD) 9. Tastiera (Keyboard) 10. Mouse 11. Scheda Audio 12. Scheda video 13. Scheda di rete 14. Modem 15. Cavi e fili (Cables & Wires) Per saperne di più sui singoli componenti basta cliccare su ciascuna voce. pag.1

2 PC Case Il "PC case" o "PC cabinet" è la scatola che contiene tutti componenti del PC (la scheda madre, l alimentatore e i dischi HDD, FDD, CD e DVD) e permette di accedere ai CD-ROM e ai floppy sul davanti e di collegare le unità periferiche mediante i vari connettori (porte) presenti sul retro. Esistono due tipi di PC case: desktop e tower. Oggigiorno il tipo più diffuso è il tower. È un contenitore verticale, molto più alto che largo. Viene solitamente posizionato sul pavimento, accanto o sotto il ripiano sul quale è posato il monitor. Il desktop, invece ha la forma di una scatola per la pizza e solitamente viene posato sul ripiano del monitor, sotto o accanto a quest ultimo. A loro volta, i case di tipo tower si distinguono secondo due categorie: quelli che possono contiene le schede madri ATX (larghe 12") e quelli che possono contenere le schede madri ATX mini (larghe 8.5"). I PC case di differenziano anche in base al numero di scanalature (slot) disponibili all inserimento dei vari dischi e schede. La scheda madre e l alimentatore vengono montati in basso nel retro del case. I vari dischi e lettori (, floppy e CD/DVD) vengono montati in particolari scomparti chiamati drive bays sul davanti. Il contenitore svolge un ruolo importante e deve svolgere bene alcune funzioni critiche per il buon funzionamento del sistema:! Proteggere i componenti interni dallo sporco e dalla polvere.! Proteggere l'utente dalle radiazioni elettromagnetiche prodotte dai componenti interni.! Consentire un adeguato raffreddamento dei componenti interni grazie ad opportune aperture della struttura.! Fornire un supporto fisico ai drive, alle periferiche e in certi casi anche al monitor. Il costo di un PC case può partire da soli 20 e può arrivare anche a 400 a seconda della dimensione (ATX o ATX mini), del numero di drive bays, della potenza dell alimentatore e del materiale di cui è fatto. pag.2

3 Scheda madre La scheda madre è il circuito elettronico più importante in un PC. Viene appunto chiamata "madre" (motherboard o mainboard) perché tutto, all'interno del PC, vi è collegato, e tutto deve comunicare con essa affinché il PC possa funzionare. Essa è di fatto la base su cui poggia la struttura del PC. È possibile paragonarla alle fondamenta che sostentano un palazzo, determinandone la costruzione. Migliori sono le fondamenta e più stabile e affidabile sarà il palazzo. La scheda viene montata all interno del computer e su di essa è alloggiato ogni singolo componente hardware del PC, fra i quali il processore, la memoria RAM, il BIOS, il chipset e le varie schede di espansione (scheda video, scheda audio, modem, scheda di rete...). Sono inoltre presenti i connettori per le memorie di massa (come Hard Disk, Floppy Disk e CD-ROM) e le porte di comunicazione, cioè i connettori a cui vengono attaccate le periferiche esterne. Ciascuno di questi componenti è in grado di comunicare con gli altri proprio grazie alle connessioni elettriche presenti sulla scheda madre. La scheda madre, infatti, ha il compito di gestire le entrate e le uscite del computer e di regolare i passaggi attraverso i quali i dati fluiscono tra i componenti. In altre parole la scheda madre controlla tutto, dall'arrivo dei segnali dai tasti della tastiera, all'invio di questi segnali al processore, dal ricevimento dei risultati dell'elaborazione, al loro passaggio all'interfaccia video per il monitor. La scheda madre poi svolge altri compiti, come salvare i dati sull'hard disc, o ricevere suoni da una sorgente esterna. È evidente, dunque, che la scheda madre è un oggetto complesso e molto delicato. Essa determina ciò che il PC è in grado di fare. Non solo, la scheda madre determina anche il numero massimo di dispositivi, e soprattutto la velocità e l'efficienza con cui possono comunicare e lavorare insieme. È il cuore del PC senza il quale tutti gli altri componenti sarebbero un assieme di pezzi sparpagliati e determina "a priori" quali potranno essere le prestazioni del sistema Quando si apre un PC, di solito la scheda madre si nota subito. È il circuito stampato più grande che c'è nel PC e di norma è fissata al fondo (nei desktop) o su un lato (nei tower). I principali componenti di cui si compone una scheda madre sono: Zoccolo o slot per la CPU Slot è un termine inglese, usualmente tradotto con "fessura", che sta ad indicare quelle particolari zone delle schede madri del personal computer dove vanno inserite le varie schede, processori e memorie. Per quanto riguarda i processori attualmente esistono vari tipi di slot, che accolgono vari tipi di processori: lo Slot 1 per i Pentium II e Pentium III, il Socket 370 per i Celeron, lo Slot A per i nuovi AMD Athlon, il Socket 370 FC-PGA per i nuovi Pentium III. pag.3

4 CPU BIOS L Unita Centrale di Elaborazione è comunemente indicata anche con l'acronimo CPU (per Central Processing Unit). Il processore è di fatto il "cervello" del computer. Si tratta del circuito integrato che esegue le istruzioni dei programmi, i controlli e le elaborazioni sui dati. Le componenti principali di un processore sono: i registri (celle di memoria ad alta velocità situate all'interno del processore stesso), la ALU (Unità Logico-Aritmetica), che esegue operazioni di calcolo logiche e aritmetiche, e il coprocessore matematico, un'unità specializzata nei calcoli in virgola mobile. Il processore recupera dalla memoria centrale l'istruzione da eseguire e gli operandi (i dati da elaborare), ponendoli nei registri. Al termine dell'esecuzione dei calcoli, il risultato è restituito nuovamente alla memoria centrale. La velocità con la quale queste operazioni sono eseguite è determinata dalla frequenza di clock, espressa in MegaHertz (vedi MHz), e dall'architettura progettuale del processore stesso (che definisce la granularità delle operazioni eseguite in ciascun sito: è preferibile muoversi di un chilometro una volta al secondo piuttosto che muoversi di un centimetro mille volte al secondo). Alcuni computer dispongono di più processori, in modo da sfruttare un maggior parallelismo e quindi ottenere prestazioni superiori: per sfruttarne appieno le potenzialità, è in tal caso necessario far girare più programmi contemporaneamente, o programmi progettati appositamente per architetture parallele. Solitamente CPU e motherboard sono venduti separatamente perché sia possibile aggiornare uno senza bisogno di sostituire l'altra e viceversa, almeno finché sono compatibili fra loro. Più comunemente, infatti, essi si sostituiscono entrambi poiché le schede madri sono progettate per lavorare con uno specifico processore. Tuttavia molte delle schede madri più recenti hanno la possibilità di regolare il voltaggio e la velocità. I processori può diffusi sono Intel Pentium, Celeron e AMD-Athlon. La sigla BIOS sta per Basic Input/Output System e costituisce il livello più basso di software funzionante su un PC. Il BIOS è un insieme d'istruzioni di configurazione contenuto in un piccolo integrato posto sulla scheda madre, che il PC interpreta ed aziona per verificare il corretto funzionamento e la configurazione dell'hardware di base. Il bios svolge alcune funzioni di basso livello, primarie ma fondamentali per una corretta attività della macchina. Esso contiene tutte le istruzioni necessarie affinché la CPU possa comunicare con la tastiera, con il mouse, il monitor, il disco fisso e i dispositivi di comunicazione All'avvio del computer, il BIOS si occupa di caricare, da uno dei dischi, il sistema operativo e svolge funzioni di configurazione e controllo delle varie componenti, fino a portare il PC nelle condizioni di essere pienamente operativo. Poiché il BIOS è di fatto un programma, normalmente memorizzato su una ROM riscrivibile di tipo Flash, è possibile aggiornarlo ("flashare il BIOS") tramite appositi programmi reperibili sul sito Web del produttore della scheda madre. pag.4

5 CMOS RTC Il CMOS è un piccolo chip di memoria che registra alcuni dati essenziali della configurazione del PC. Infatti il BIOS, per eseguire le sue funzioni, ha bisogno di conoscere le caratteristiche dell'hardware presente nel computer: tali parametri sono permanentemente salvati in una memoria di 64 byte chiamata CMOS RAM. Una piccola batteria permette di non perdere le informazioni anche a computer spento. È l acronimo di Real Time Clock (Orologio a Tempo Reale). Si tratta di un chip che segna la data, giorno e ora in un formato a 24 ore, esattamente come un comune orologio. Il PC utilizza questo orologio per marcare temporalmente tutti i file al momento in cui essi vengono creati o modificati. Quando un file viene stampato, esso marca le pagine nel momento in cui vengono stampate. Clock interno È una piastrina di quarzo che quando viene sollecitata elettricamente si mette a vibrare ad una velocità di svariati milioni di oscillazioni al secondo (MHz). Nel computer, le informazioni vengono trasferite seguendo il ritmo delle oscillazioni, che in gergo informatico si chiamano cicli. Sono le vibrazioni della piastrina di quarzo che forniscono gli impulsi di temporizzazione al processore e che sincronizzano le azioni dei vari componenti. Il clock interno si può paragonare a un metronomo al quale tutti i musicisti dell orchestra devono attenersi per mantenere tutti lo stesso tempo. Chip Set BUS È composto da uno o più circuiti integrati ("chip") che hanno il compito di mettere in comunicazione i componenti presenti sulla scheda madre e di coordinarne le attività. In sostanza, il chipset del sistema è un gruppo di circuiti integrati, ciascuno dei quali è costruito per assolvere una data funzione e che un tempo risiedevano su chip separati tra loro. Il chipset, invece, consente un risparmio di spazio e il contenimento dei costi.. Le funzioni svolte da tali chip set vengono solitamente ripartite in due dispositivi. Uno fornisce l interfaccia che collega la CPU alla memoria, mentre l altro fornisce i controlli per i connettori IDE, ISA, PCI e USB (vedi sotto). Canale di comunicazione che permette lo scambio dei dati tra due o più componenti del computer, come memoria, processore, schede video, audio e di rete, periferiche esterne. È costituito da un insieme di linee elettriche, che trasportano i dati, e da un controller, che ha il compito di temporizzare l'invio dei segnali elettrici. L'ampiezza di un bus indica il numero di bit che il canale di comunicazione può trasportare contemporaneamente. Un bus composto da una sola linea elettrica capace di pag.5

6 trasportare un unico bit alla volta, è detto seriale, mentre un bus con più linee elettriche (che trasportano tanti bit quante sono le linee attive) è detto parallelo. La frequenza indica invece il numero di volte in un secondo in cui i dati possono essere inviati. Un bus a 8 bit e 10 MHz, per esempio, può trasportare 8 bit alla volta per 10 milioni di volte al secondo, per una banda passante di circa 10 MB/sec Connettori primari Sono i connettori per : Alimentazione È un connettore a 20 pin che accetta la spina dall alimentatore. Questa spina porta corrente elettrica continua (AD) a tutti i circuiti presenti sulla scheda madre. Tastiera È il piccolo connettore a 6 pin di forma circolare che si trova nel retro della scheda madre e serve per collegare il cavo della tastiera. Mouse - È il piccolo connettore a 6 pin di forma circolare che si trova accanto al connettore per la tastiera e serve a collegare il cavo del mouse. Display Questo connettore non è integrato nella scheda madre, ma lo abbiano inserito in questo elenco perché la sua funzione è indispensabile. È un connettore a 15-pin, a forma di D che si trova sulla scheda video e che si inserisce nel connettore AGP della scheda madre. IDE È l acronimo di Integrated Drive Electronics. Si tratta di connettori a 40 pin che forniscono il luogo per collegare i cavi a forma di nastro (BUS) derivanti dai dischi (fisso e CD/DVD). Tutti i dati che vanno dalla scheda madre e i dischi viaggiano attraverso questi cavi. Non è possibile accedere ad essi a meno che non si apra il case del PC. Il nome della specifica che definisce l'interfaccia IDE si chiama ATA. I due termini sono in realtà usati come sinonimi. ATA garantisce il supporto di Hard Disk fino a 504 MB, ma nel tempo sono state create numerose versioni potenziate. ATA-2 (o Fast ATA) supporta dischi fino a 1 GB, una velocità fino a 11 MB/s e aggiunge il trasferimento DMA (un canale di comunicazione diretto fra la periferica e la memoria centrale) e il Plug and Play. La sua implementazione è l'interfaccia EIDE. ATA-3 è un ulteriore miglioramento (fino a 8,4 GB e 22 MB/sec), che aggiunge anche le funzioni "Smart" per il controllo dello stato del disco. Le versioni attualmente più avanzate sono Ultra ATA (anche detta Ultra DMA), che arriva a 33 MB/s, e Ultra ATA/66 (o Ultra DMA/66), che arriva a 66 MB/s. EIDE - Acronimo di Enhanced IDE (IDE potenziata). Versione migliorata dell'interfaccia IDE per la connessione dei dischi fissi, è l'implementazione delle specifiche ATA-2 e delle versioni potenziate. Il controller EIDE permette la connessione di quattro periferiche e la sua velocità di trasferimento raggiunge, nelle implementazioni più recenti, i 66 MByte al secondo. pag.6

7 Connettore FDD Ha una funzione simile a quella del connettore IDE. È un connettore BUS a 34 pin che trasporta i dati dalla scheda madre a ciascun lettore di floppy installato nel PC. Non vi si può accedere a meno di non aprire il case del PC. Connettore DRAM I connettori Dynamic Random Access Memory sono connettori per i moduli di memoria di tipo SIMM e DIMM. Non è accessibile a meno di non aprire il case del PC. Connettori seriali o Connettore Seriale Standard Originariamente era messo su schede del tipo espansione ISA. Oggigiorno, invece, è parte integrante delle schede madri più moderne. Si tratta di un connettore a 9- pin, a forma di D e serve a collegare al PC qualsiasi dispositivo con porte seriali. È in grado di sopportare una velocità massima di 115 KB/s. o USB - Universal Serial Bus Si tratta di un bus seriale relativamente nuovo. Originariamente sopportava basse velocità (1.2 Mb/s), ma fu migliorato fino a sostenere 12Mb/s. L ultima sua versione, la 2.0, riesce a sopportare velocità fino a 400 MB/s. Molto presto, i connettori USB sostituiranno completamente i connettori seriali standard e gia oggi esso è un connettore standard di tutte le nuove schede madri. Diversamente dalle porte seriali e parallele, la porta USB è progettata per fornire alimentazione ai dispositivi che ad essa sono collegati. Tali dispositivi devono essere a bassa potenza e devono essere in grado di ridurre il loro flusso di corrente a meno di 0.5uAmps quando ciò viene richiesto loro dal PC. Connettori paralleli o Centronix o Connettore Parallelo Standard - Questo connettore esiste fin dalla prima comparsa del PC. Possiede 37-pins e ora viene integrato nella scheda madre. Serve solitamente a collegare la stampante al PC e trasporta dati a una velocità di circa 1MB/s. o SCSI È l acronimo di Small Computer System Interface e trasporta dati fino ad una velocità massima di 80Mb/s. Solitamente non è integrato nella scheda madre del PC, ma può essere aggiunto al PC come connettore per scheda di espansione. Alcune stampanti e dischi fissi utilizzano l interfaccia SCSI. Connettori per schede di espansione La CPU collega i connettori delle schede di espansione mediante i singoli circuiti integrati (IC) del chipset descritto in precedenza. Essi si trovano sulla scheda madre pag.7

8 sul retro del PC. Questi connettori consentono alle schede di espansione adibite a particolari funzioni di essere inserite nel PC e operare in esso. Prima che i connettori seriali e centronix venissero integrati nelle schede madri, tali connettori si trovavano sulle schede si espansione che, a loro volta, venivano inserite negli slot ISA. Attualmente esistono almeno tre diversi tipi di connettori per schede di espansione: o ISA Acronimo di Industry Standard Architecture è un connettore che risale al 1980 e fece la prima volta la sua comparsa nel PC IBM XT. È un connettore ormai datato e in disuso e non più in produzione nei nuovi PC. Tuttavia lo si può ancora trovare su alcune nuove schede madri cosi che vecchie schede di espansione possano ancora essere utilizzate. o PCI È l acronimo di Peripheral Component Interconnect. Si tratta del connettore più comune, più recente e più veloce. Può accettare una varietà di diverse periferiche come schede video, schede audio, modem, schede SCSI, schede addizionali purché abbiamo interfaccia PCI. o AGP - Accelerated Graphics Port è il connettore riservato alle schede video di più nuova concezione (nelle versioni 2x e 4x). Il monitor del PC viene collegato attraverso questo connettore cosi da poter essere controllato da tali schede video. RAM La RAM, (Random Access Memory, memoria ad accesso casuale) è la memoria centrale del calcolatore e lavora a stretto contatto con il processore, che attinge da essa le istruzioni da eseguire e i dati da elaborare. A differenza delle cosiddette memorie di massa, come dischi e nastri, che mantengono le informazioni anche a computer spento, la RAM è una memoria di tipo volatile, cioè perde il suo contenuto quando non viene più alimentata. La quantità di memoria installata in un computer ne influenza notevolmente le prestazioni: se, infatti, la RAM non è sufficiente a contenere tutti i programmi in esecuzione, il sistema operativo utilizza il disco rigido per estenderla "virtualmente" (meccanismo della memoria virtuale, noto anche come swapping). Il meccanismo è utilissimo perché altrimenti il computer non sarebbe in grado di eseguire programmi con dati molto voluminosi (ad esempio, certi programmi di manipolazione grafica). Poiché però i dischi rigidi hanno tempi d'accesso nell'ordine dei millisecondi (contro i nanosecondi delle memorie RAM), l'utilizzo dell'hard disk come memoria virtuale provoca un notevole peggioramento delle prestazioni. Con i sistemi operativi attuali è consigliabile disporre di almeno 64 MB di RAM, in modo da limitare lo swapping a casi eccezionali. La regola pratica, comunque, è che quando il vostro hard disk entra in funzione troppo di frequente è tempo di espandere la RAM. pag.8

9 DRAM La DRAM (Dynamic Random Access Memory) è il tipo di RAM più comune, utilizzato per la memoria centrale del calcolatore. I chip di DRAM vengono montati su moduli DIMM in modo da ottenere moduli di memoria della capacità voluta. Cache SIMM Memoria di appoggio ad alta velocità posta fra il processore e la memoria centrale (RAM). La cache è caratterizzata da un tempo di accesso molto minore di quello della RAM, ed è in grado di fornire informazioni al processore più velocemente. Le sue dimensioni sono però molto inferiori (da 128 KB a 1 MB), a causa del maggior costo di fabbricazione. In essa vengono dunque memorizzate solo le porzioni della RAM alle quali il processore accede più frequentemente. La cache può essere montata sulla scheda madre o integrata direttamente all'interno del processore beneficiando, in quest'ultimo caso, di frequenze di lavoro più elevate. Acronimo di Single In-Line Memory Module. Modulo di memoria RAM utilizzato per la memoria centrale del computer. Ogni modulo contiene diversi chip di memoria ed ha una capacità totale variabile fra i 4 e i 128 MB. La scheda madre può ospitare solitamente quattro moduli di questo tipo. Le SIMM, utilizzate sui sistemi 486 e Pentium, sono state ormai sostituite dalle più performanti DIMM. DIMM Acronimo di Dual In-Line Memory Module. Modulo di memoria RAM utilizzato per la memoria centrale del computer. Come per le SIMM, ogni modulo contiene diversi chip di memoria ed ha una capacità che può arrivare a 256 MB. Le DIMM però offrono una velocità maggiore, potendo usufruire di un bus a 64 bit e 100 MHz, contro i 32 bit e 66 MHz delle SIMM. SRAM Acronimo di Static Random Access Memory. Tipo di memoria RAM. Più performante, ma più costosa, rispetto alla DRAM, viene utilizzata solitamente per la memoria cache. SDRAM Acronimo di Synchronous Dynamic Random Access Memory, indica il tipo di memoria normalmente più utilizzato nei PC. Questo tipo di memoria è caratterizzato dal fatto che le operazioni di lettura e scrittura pag.9

10 vengono scandite da un segnale di clock (si dice che la memoria è sincrona rispetto al clock), in contrapposizione alle più vecchie memorie Dram o Edo-Dram che invece non avevano un segnale di clock per sincronizzare le operazioni. Le Sdram vengono impiegate sia come memoria centrale del PC (sotto forma di appositi moduli detti DIMM) sia come memoria per schede video. RDRAM Acronimo di Rambus Dynamic Random Access Memory. Tecnologia sviluppata recentemente dalla Rambus Corporation, che fornisce un sottosistema per la memoria RAM composto dalla memoria stessa, da un controller e dal bus per la comunicazione con il processore. L'integrazione di tali tecnologie in un ambiente omogeneo permette di raggiungere una banda passante di 1,6 GB/s. VRAM Abbreviazione di Video-RAM, termine che identifica genericamente la memoria RAM della scheda video. Esistono vari tipi di memoria video, come SGRAM (Synchronous Graphics RAM), WRAM (Windows RAM), MDRAM (Multibank Dynamic RAM), RDRAM (Rambus Dynamic RAM), che si differenziano per caratteristiche, prezzo e prestazioni. pag.10

11 Alimentatore L'alimentatore è un trasformatore che converte la corrente elettrica di linea in corrente continua a 5 e 12 volt, necessaria ai componenti del PC. Esso è installato in un angolo del case, vicino alla scheda madre. Un cavo conduttore trasporta corrente continua tra +5V, -5V e da +12V, -12V e fa terra con la scheda madre. Un altra coppia di cavi, ciascuna con quattro conduttori e due connettori a 4-pin avvolti tra loro trasportano corrente continua a +5vdc e +12vdc e fanno terra per i dischi (hard, floppy e CD/DVD). Inoltre l'alimentatore contiene un ventilatore di raffreddamento che aspira aria dall'esterno del PC per tenere i componenti essenziali, come il processore e il trasformatore, alla corretta temperatura di funzionamento. È questo che genera il sibilo che si sente quando il PC è acceso. Un alimentatore tipico in un PC ha una potenza di watt e ha un costo approssimativo di Sono possibili anche potenze superiori. pag.11

12 Disco fisso (HDD) Il disco fisso (HDD) viene inserito in uno degli scomparti da 3,5 pollici disponibili nel PC e viene fissato mediante delle viti apposite. Viene alimentato da un cavo a 4 conduttori proveniente dall alimentatore. I dati da e verso la scheda madre vengono trasportati mediante un cavo IDE a 40-pin. I dati vengono immagazzinati magneticamente su più dischi fissi disposti a pila uno sull altro. Piccoli bracci con testine magnetiche si muovono rapidamente avanti e indietro su entrambe le superfici di ciascun disco. I sensori si trovano a pochi micron sopra le superficie del disco rotante e sono in grado di leggere e scrivere dati a velocità molto elevate. LA maggior parte dei dischi fissi comunemente in commercio ruotano a 5400 o a 7200 RPM (rivoluzioni per minuto) che si traduce in 90 o 120 rivoluzioni al secondo, rispettivamente. La velocità di trasferimento dei dati dal disco alla scheda madre è di 33 MB/sec e avviene in pacchetti di dati. Dischi fissi più moderni sono in grado di trasferire dati a velocità anche più elevate, fino a 100 MB/sec. Per utilizzare un disco fisso cosi veloce, però, il PC deve essere dotato di una interfaccia ATA/100 (vedi IDE) in grado di sostenere una tale velocità. Un HDD da 40 Gbyte oggigiorno costa meno di 100. pag.12

13 Disco Floppy (FDD) Il lettore di dischi Floppy (FDD acronimo di Floppy Disk Driver) si installa, mediante apposite viti, in uno degli scomparti che danno verso l esterno, sul davanti del case del PC, in modo da potervi accedere senza aprire il case. Viene alimentato da un cavo con un connettore a 4-pin proveniente dall alimentatore. Trasferisce dati da e verso la scheda madre mediante un cavo bus a 34 pin. Il suo compito è di immagazzinare i dati magneticamente su un comune disco Floppy removibile. Un braccio nel lettore sospeso sulla superficie del disco si muove con rapidità avanti e indietro e un piccolo sensore magnetico alla sua estremità è in grado di leggere e scrivere dati sulla superficie rotante del disco Floppy inserito. Tali dispositivi sono in grado di leggere dischetti da 720KB, 1.4MB (detti anche a singola/doppia densità). Tramite il lettore di Floppy Disk è possibile archiviare piccole quantità di dati, ma soprattutto è uno strumento indispensabile per il ripristino delle funzionalità del personal computer in caso di blocco del sistema operativo o in presenza di virus. Il suo costo si aggira intorno ai pag.13

14 Lettore CD (CDD) Il lettore CD (CDD Compact Disk Drive) si installa in uno degli scomparti da 5,25 pollici disponibili nel PC e viene fissato mediante delle viti apposite. Alcune case produttrici offrono particolari sistemi a binario all interno del quale viene inserito il CDD. Questi sistemi consentono di rimuovere il lettore senza dover rimuovere alcuna vite. I dati vendono immagazzinati otticamente sulla superficie del DC. Un laser situato su di un braccio meccanico si muove avanti e indietro sulla superficie del CD ricoperta da un sottilissimo strato di alluminio e vi invia luce. Aree lisce chiamate lands riflettono la luce inviata su di un fotodiodo situato in prossimità del laser. La luce riflessa viene interpretata come 1. Aree chiamate pits sono quelle in cui è stato rimosso lo strato di alluminio. Quando la luce del laser colpisce queste aree, viene deviata e solo in minima parte viene raccolta dal fotodiodo. Tale assenza di luce viene interpretata come 0. I CDD sono diventati i lettori predominanti di supporti removibili di immagazzinamento dati per i PC, ossia i CD che sono in grado di immagazzinare fino a 700 MB di dati. Un cavo a 4-pin proveniente dall alimentatore fornisce al CDD la necessaria potenza. I dati da e verso la scheda madre vengono trasferiti mediante un cavo IDE a 40-pin. Esistono due tipi di lettori CD disponibili. I lettori CD-ROM (read only memory) è il tipo più vecchio. Come dice il suo stesso nome, esso è solamente in grado di leggere un CD. È in grado di leggere CD sia di tipo standard sia CD-R e, nella maggior parte dei casi, anche dischi CD-RW. Un lettore CD a velocità 52x costa circa 80. Il secondo tipo sono i cosiddetti CD-RW (ReWritable) che possono sia leggere che scrivere Compact Disk di tipo CD-R e CD-RW, oltre che CD standard. Una unità CD-RW 24x10x40 costa circa 150. La dicitura 24x10x40 significa che l unità CD- RW può scrivere a una velocità di 24x, sovrascrivere a 10x e leggere a 40x, dove x indica 150KB/sec. pag.14

15 Lettore DVD DVD è l acronimo di Digital Versatile Disk, e viene installato in uno degli scomparti esterni da 5,25 pollici presenti nel PC. Viene fissato alla macchina mediante apposite viti.. Alcune case produttrici offrono particolari sistemi a binario all interno del quale viene inserito il CDD. Questi sistemi consentono di rimuovere il lettore senza dover rimuovere alcuna vite. Il lettore DVD è progettato per poter accedere ai dati immagazzinati otticamente in un disco DVD. Come nel caso del lettore CD, anche il lettore DVD è dotato di un laser posto all estremità di un braccio meccanico che si muove avanti e indietro appena sopra la superficie del disco DVD e accede ai dati in esso conservati ad una velocità molto elevata. Il lettore DVD riceve la corrente necessaria per operare tramite un cavo a 4-pin proveniente dall alimentatore del PC. I dati tra il lettore DVD e la scheda madre vendono trasportati attraverso in cavo IDE a 40- pin. Esistono due tipi di lettori DVD. DVD-ROM (Read Only Memory) che è in grado di leggere i dischi DVD e i CD e ha un costo di circa 75. DVD-RAM (Random Access Memory) che non solo è in grado di leggere i dischi DVD e i CD, ma anche di scrivere su dischi DVD. Il loro costo si aggira intorno ai 500. Un disco DVD standard è in grado di immagazzinare fino a 4.7 GB su un lato del disco. Un disco DVD può contenere interi film cinematografici registrati in maniera digitale in formato MPEG-2. pag.15

16 Monitor Monitor CRT CTR è l acronimo di Cathode Ray Tube, cioè tubo a raggi catodici. È il più comune tipo di monitor. Gli schermi CRT sono costruiti attorno a un tubo sottovuoto (tubo catodico) che contiene tre cannoni elettronici, i cui raggi di elettroni scansionano orizzontalmente l'interno della superficie anteriore dello schermo che è ricoperta di fosfori. Ogni cannone irradia uno dei tre tipi di fosforo (verde, blu, rosso) che quando viene colpito diventa fosforescente ed emette luce verde, blu o rossa. I vari "puntini" (detti pixel abbreviazione di picture element ) colorati cosi realizzati, formano l'immagine sullo schermo. I monitor CTR sono relativamente voluminosi (con profondità di pollici) e piuttosto pesanti (oltre i 7 Kg). Hanno schermi di dimensioni che possono variare dai 14 ai 21 pollici. Un monitor a 17 pollici significa che la diagonale che va da un angolo all angolo opposto dello schermo è lunga 17 pollici. L area dello schermo disponibile per le immagini però, è più piccola di 17 pollici (circa 16 pollici) perché il fascio di elettroni che disegna le immagini non è in grado di arrivare fino al bordo del tubo catodico e, quindi, dello schermo. I monitor vengono alimentati dalla normale corrente alternata della rete domestica a 220V. I dati vengono inviati al monitor mediante un cavo munito di connettore D-shell a 15-pin che si college alla scheda video la quale, a sua volta è inserita in uno degli slot di espansione del PC. Una caratteristica importante dei monitor è il dot pitch. Essa è la misura della distanza fra i singoli pixel visualizzati sullo schermo. Più è piccolo il dot pitch, tanto migliore è lo schermo e tanto è più nitida l'immagine. La maggior parte dei monitor attuali hanno un dot pitch di 0.28mm. o inferiore. I monitor più vecchi ed economici hanno un dot pitch di 0.46mm o 0.51mm, e sono visibilmente sfocati. Quanto più è alta la risoluzione dello schermo, tanto più diventa importante il dot pitch. Se si vuole una risoluzione di 640x480 su un monitor da 21 pollici con un dot pitch 0.60mm la visione è accettabile. Ma se la risoluzione sullo stesso monitor sale a 1280x1024, sarà necessario un dot pitch di almeno 0.30mm. Un monitor a 17" con una risoluzione massima di 1280 x 1024 e.27mm dot-pitch costa circa 150. pag.16

17 Monitor LCD Acronimo di Liquid Crystal Display, schermo piatto a cristalli liquidi. Molti apparecchi di largo consumo (orologi, calcolatrici, telefoni...) vengono corredati con schermi LCD di piccole dimensioni, mentre schermi più sofisticati di maggiori dimensioni e prezzo sono utilizzati nei computer portatili e, più in generale, nei monitor ultrapiatti di nuova generazione. L'utilizzo dei display LCD, infatti, si sta diffondendo anche nei computer da scrivania, grazie agli indubbi vantaggi in termini d'ingombro, nitidezza dell'immagine e bassa emissione di radiazioni, rispetto ai tradizionali monitor con tubo catodico (CRT). Gli schermi piatti si differenziano notevolmente dai CRT per quanto riguarda la visualizzazione delle immagini sullo schermo: invece di inviare un fascio di elettroni verso il materiale fosforescente disposto sul vetro, la maggior parte degli schermi piatti utilizza una carica elettrica per stimolare dei cristalli liquidi sospesi tra due strati di vetro. Per questo motivo non occorre che il monitor abbia una profondità elevata. Anche nel caso degli LCD, i testi e le immagini vengono formate da pixel. Ciascuno di essi è formati da camere rosso verde e blu le quali devono essere aperte a sufficienza e nelle giuste proporzioni una rispetto all altra per riprodurre esattamente il colore o la luminosità. Affinché un monitor LCD possa fornire una risoluzione di 1024 x 768 pixels (SVGA), deve avere (1024 x 768) pixels. Gli schermi LCD possono essere monocromatici o a colori: questi ultimi sono più complessi e costosi. Gli schermi LCD a colori possono essere a matrice passiva (STN - SuperTwist Nematic display -, DSTN - double layer supertwist nematic - e CSTN - color super twist nematic) o attiva (TFT, Thin Film Transistor). Il secondo tipo è più costoso, ma offre una maggiore qualità d'immagine: in questo tipo di monitor LCD ciascun pixel è controllato da un piccolo transistor che si apre e si chiude come le camere in ogni pixel. In questo modo i monitor a matrice attiva sono in grado di offrire colori più vividi a tutte le angolazioni e assenza di effetto scia. Va comunque rilevato che gli schermi a matrice passiva di nuova generazione (STN e DSTN) offrono una qualità d'immagine competitiva con quelli a matrice attiva, pur avendo un costo più contenuto. A differenza dei monitor CRT, che sono apparecchiature analogiche, i monitor LCD adottano una tecnologia digitale. I monitor LCD vengono alimentati dalla normale rete elettrica domestica a 220V. I dati vengono trasferiti allo schermo mediante un cavo munito di connettore a 15-pin che si collega alla scheda video tramite il connettore corrispondente posto su di essa. Un monitor LCD a 17" con risoluzione massima di 1280 x 1024 e dot pitch 0,27mm costa all incirca 500. Gli svantaggi degli schermi LCD, infatti, sono il loro costo pag.17

18 relativamente alto e la limitata disponibilità, entrambi conseguenze dei costi degli impianti di produzione, della complessità del processo produttivo e della notevole difficoltà di ottenere grandi schermi LCD senza imperfezioni. Un monitor è un importante investimento. Processore a parte, il monitor di norma è a volte la parte più costosa del sistema e probabilmente la più duratura, visto che spesso sopravvive al suo PC originale per avere una seconda vita con un nuovo sistema. Detto questo, conviene comprare il monitor prevedendone una vita da tre a cinque anni, considerando questi punti: garanzia: il tubo catodico è il componente più delicato. Assicurarsi che la garanzia lo copra il più a lungo possibile. Considerare anche chi deve sopportare le spese di spedizione per eventuali riparazioni ed i tempi di restituzione. marchio Energy Star: si risparmia energia ed il monitor dura più a lungo. low radiation: nell'incertezza sulla dannosità, molti fabbricanti offrono monitor con bassa emissione di radiazioni. Gli schermi a cristalli liquidi ( LCD) non emettono radiazioni elettromagnetiche. comandi: controllare che siano efficienti e facili da usare. caratteristiche: preferire un basso dot pitch (0,28 o inferiore), alta risoluzione massima ed un alta frequenza di refresh. qualità: controllare direttamente la qualità dell'immagine, anche confrontando diversi monitor. pag.18

19 Tastiera La tastiera è stato il primo dispositivo di input sviluppato per il PC. La conformazione standard di una tastiera comprende 104 tasti organizzati in quattro gruppi: tasti alfanumerici (A-Z, 0-9) tasti di locazione (home, end etc.) tastiera numerica tasti di funzione (F1-F12) In aggiunta ai tasti standard, alcune tastiere offrono funzioni quali il controllo del volume delle casse acustiche, funzioni per il browser web e gestione dell accensione e dello spegnimento. I dati vengono trasferiti dalla tastiera al PC attraverso un cavo munito di connettore a 6- pin che si inserisce nel retro della scheda madre. Una tastiera standard ha un costo che varia dai 7 ai 40 a seconda delle funzioni in essa incorporate. Esistono anche tastiere che operano senza il cavo di collegamento alla scheda madre, ma attraverso una centralina collegata alla scheda madre. La comunicazione tra la tastiera e la centralina viene realizzata mediante la tecnologia delle Radio Frequenze (RF) o dei Raggi Infrarossi (IR). Il costo di una tastiera senza fili è di La casa costruttrice Cherry Hill Inc. Ha realizzato una tastiera con un tasto sensore Finger Tip (Punta di Dito): Al posto dell utilizzo di password, l accesso al PC o a particolari programmi, avviene tramite il riconoscimento delle impronte digitali autorizzate. pag.19

20 Mouse Il mouse è il più comune dispositivo di puntamento in dotazione dei PC. Ogni mouse è dotato di due tasti e la maggior parte di essi è dotato di una o due rotelle di scorrimento. Di regola, il tasto sinistro è adibito alla selezione degli oggetti. Il tasto destro, invece, è adibito alla visualizzazione dei menù contestuali o alternativi. Nel caso di mouse con una sola ruota, questa è adibita alle operazioni di scorrimento verticale delle pagine viene adibita. Nel caso il mouse presenti due ruote, la seconda è adibita allo scorrimento orizzontale delle pagine. Le funzioni dei tasti, tuttavia, possono essere riassegnate grazie al software di interfaccia con i menu Pannello di Controllo > Mouse > Tasti e questo per consentire un utilizzo agevole anche alle persone mancine o con inabilità. I dati vengono trasferiti dal mouse al PC attraverso un cavo munito di connettore a 6 pin che si inserisce nel retro della scheda madre. Questo tipo di mouse ha un costo tra i 10 e 25 a seconda del modello e della configurazione dei tasti e della ruota. Alcuni tipi di mouse operano senza il cavo. Essi comunicano con un ricevitore che viene collegato alla porta del mouse. La comunicazione tra il mouse i il ricevitore è realizzata mediante la tecnologia delle Radio Frequenze (RF) o dei Raggi Infrarossi (IR).. Questo tipo di mouse ha un costo di Il riconoscimento del movimento del mouse avviene mediante due tipi di configurazione: Track ball Questo tipo di mouse utilizza una sfera mobile (track ball) che ruota al muoversi del mouse. Il movimento rotante viene convertito elettronicamente in movimenti accoppiati del puntatore del mouse attraverso lo schermo del monitor. Il mouse tipo track ball sta diventando obsoleto e presto verrà completamente sostituito da un altro tipo di mouse, quello ottico. Ottico Il mouse di tipo ottico utilizza una coppia trasmettitore/ricevitore a Raggi Infrarossi per rilevare otticamente il movimento. Questo tipo di mouse presenta alcuni vantaggi rispetto al tipo track ball visto in precedenza: Non necessita del tappetino del mouse. Funziona su qualunque superficie piana pag.20

21 Non è dotato di alcuna sfera che possa raccogliere sporcizia e polvere e trasferirla all interno del mouse stesso, rendendola scivolosa e pregiudicando il corretto funzionamento del mouse. Per istruzioni su come pulire un mouse di tipo track ball si veda l Appendice. pag.21

22 Scheda audio La scheda audio è il componente adibito all elaborazione di segnali audio, offrendo inoltre una serie di connettori per collegare il computer a casse, microfoni e altri apparecchi audio. Microfoni e casse acustiche sono i dispositivi principali per l input e l output di suoni (rispettivamente) in dotazione a un PC. Alcuni monitor hanno le casse acustiche incorporate ai loro lati destro e sinistro, ma per la maggior parte le casse acustiche sono separate. Altoparlanti detti passivi vengono collegati e alimentati direttamente dal segnale di output forniti dalla porta di uscita casse della scheda audio. Altoparlanti detti attivi, invece, amplificano il segnale sonoro proveniente dalla scheda audio utilizzando batterie o la corrente proveniente dalla rete domestica e preventivamente rettificata. Alla scheda audio viene collegato anche il lettore di CD-ROM o il lettore DVD del computer, in modo che possa essere usato come normale lettore di CD Audio. Ogni scheda audio ha inoltre una dotazione di suoni campionati, utilizzabile nella riproduzione di file MIDI (che si limitano a specificare le note da suonare e gli strumenti che devono suonarle). pag.22

23 Scheda video È il componente che si occupa della visualizzazione delle immagini su un monitor. La scheda video è dotata di un proprio processore, detto processore grafico, e di una propria memoria RAM, destinata a contenere le immagini da visualizzare. Le attuali schede video supportano la grafica 3D, mettendo a disposizione un processore dotato di speciali funzioni in grado di velocizzare la costruzione e la visualizzazione (rendering) di un'immagine tridimensionale. Le ultime generazioni di processori grafici rendono le schede video un componente sempre più critico per le prestazioni complessive del computer: in parecchi casi (soprattutto se si è interessati ai videogame) è preferibile investire soldi per comprare una scheda video di alto livello, anche a costo di risparmiare su altri componenti. Le schede video sono dotate di propri driver ossia di un componente software che si occupa della gestione della scheda stessa e che deve essere installato nel PC. Il sistema operativo Windows ha in dotazione un suo driver generico per le gestione delle schede video, ma è importante utilizzare i driver propri della scheda per non perdere le sue caratteristiche speciali e le sue prestazioni più veloci. Per lo stesso motivo è importante tenere i driver sempre aggiornati, scaricando da Internet le nuove versioni rilasciate dal produttore, che possono aggiungere funzionalità o correggere alcuni problemi riscontrati nelle versioni precedenti. pag.23

24 Scheda di rete È la scheda che permette il collegamento di un computer a una rete locale, ossia un insieme composto da un certo numero di computer (host) collegati fra di loro per scambiarsi informazioni e condividere risorse (file, periferiche, applicazioni),. e dall'hardware utilizzato per realizzare i collegamenti (ad esempio, instradatori o router, concentratori o hub, gateway, switch e firewall). Le reti si dividono in reti locali (LAN, acronimo di Local Area Network), situate all'interno di uno o più edifici adiacenti, metropolitane (MAN, Metropolitan Area Network), che possono coprire un'intera città, e geografiche (WAN, Wide Area Network), formate dall'unione di reti poste in città differenti. Il tipo più utilizzato di schede di rete segue lo standard Ethernet, nelle versioni 10Base2 (cavo coassiale, velocità di 10 Megabit al secondo) e 10BaseT (doppino telefonico, velocità di 10Mbit/sec), spesso presenti entrambe nelle cosiddette schede combo. Le schede di rete sono ormai molto economiche anche le schede Fast Ethernet (100BaseT), che raggiungono la velocità di 100Mbit/sec. I loro costi possono variare dai 10 ai 30. pag.24

25 Cavi e fili Benché non rappresentino la parte più sofisticata del sistema, tuttavia i cavi e i fili sono importanti quanto qualsiasi altro componente di un PC. Tutti i componenti di un PC, come abbiamo visto, sono collegati tra loro e ai sistemi di alimentazione attraverso fili e cavi. Il 90% di tutti i problemi di elettronica (compreso il PC) sono causati da connessioni scadenti. Se hai un problema con il tuo PC, è sempre una buona idea quella di controllare per primo tutti i cavi, e verificare che siano in buone condizioni fisiche e debitamente collegati ai giusti connettori. pag.25

26 Modem È il dispositivo in grado di mettere in comunicazione due computer tramite una linea telefonica. Il termine "modem" è acronimo di "modulator-demodulator": Il modem converte (modula) i segnali digitali in uscita in impulsi sonori analogici, che vengono convogliati sulle tradizionali linee telefoniche. I segnali analogici in entrata sono riconvertiti invece in forma digitale (demodulati). La velocità di trasmissione di un modem è limitata dalla ridotta banda passante (3 KHz, quanto basta per la voce umana) delle linee telefoniche. Attualmente, lo standard più veloce è V.90, che consente la comunicazione a bps (bit per secondo). Per comunicare a velocità superiori è necessario evitare il processo di modulazione e utilizzare linee digitali, quali ad esempio ISDN (Integrated Service Digital Network) o ADSL (Asimmetric Digital Subscriber Line) Quest ultimo sistema consente di ottenere maggiore velocità di trasmissione sul doppino telefonico aumentando la potenza del segnale trasmesso. pag.26

27 Pulizia del Mouse Appendice Se avete notato che sullo schermo del monitor il cursore o il puntatore non risponde più ai movimenti del mouse, molto probabilmente il mouse ha bisogno di essere pulito. Nel fondo del mouse, nella parte che poggia sul tappetino, è visibile una piccola sfera di gomma o di plastica che spunta dalla custodia. La custodia ha il compito di mantenere la sfera (track ball) nella sua corretta posizione. Il movimento della sfera sul tappetino del mouse causa il movimento di due rotelline all interno del mouse Una di esse controlla il movimento orizzontale del cursore, l altra il movimento verticale. Con il tempo la sfera raccoglie la polvere e la sporcizia accumulate sul tappetino e la trasferisce, con il suo movimento, all interno del mouse, depositandolo sulle due ruote che gestiscono il movimento del cursore. Lo sporco cosi accumulato forma un sottile strato scivoloso che fa fare al cursore degli strani movimenti imprevedibili. Per fortuna la pulizia del mouse si effettua in maniera molto semplice ed è possibile farlo sia a PC spento che acceso! Il cursore ballerà e salterà sullo schermo in maniera strana, ma non farà alcun danno. Rimuovere la Track Ball La sfera di cui abbiamo parlato viene tenuta al suo posto grazie ad un anello di plastica incastrato nella custodia del mouse. Osservando attentamente il fondo del mouse si potranno vedere delle piccole scanalature a forma di freccia che indicano la direzione da seguire per rimuovere l anello e liberare la sfera dalla custodia. Occorre controllare che la superficie della sfera non sia danneggiata in alcun modo, poiché anche questo potrebbe essere la causa degli strani movimenti del cursore. Se questo è il caso, beh, non resta altro che spedire il mouse nella pattumiera e acquistarne uno nuovo. È rarissimo che la superficie della sfera si danneggi, ma non si può mai dire. Se invece la sfera non è danneggiata, riponetela in un posto sicuro insieme all anello di plastica di copertura. Pulizia delle Ruote pag.27

28 All interno del mouse, ben visibili si trovano una piccola ruota e altre due ruote più grandi che gestiscono il movimento orizzontale e verticale del puntatore. Solo queste che è necessario pulire. Il compito della ruota più piccolo è quello di spingere la sfera verso le ruote più grandi e non occorre toccarla. Occorre sevirsi di un oggetto rigido e liscio per pulire le ruote. Può andar bene uno stuzzicadenti o un cotton-fioc, o qualsiasi altro oggetto sottile ma non troppo affilato o appuntito per evitare di danneggiare le ruote. Occorre cercare di eliminare tutto lo sporco incrostato con un movimento che segue la linea dell asse della ruota. Continuare a girare la ruta fino a che tutto lo sporco non sia stato rimosso. Assicurarsi che nessuna particella dello sporco rimosso dalle ruote rimanga all interno del mouse. Quindi rimettere la sfera al suo posto e richiudere con l anello di plastica seguendo la direzione delle frecce per incastrarlo bene. La pulizia del mouse è terminate Non dimenticare il tappettino del mouse Prima di utilizzare nuovamente il mouse, assicurarsi di pulire bene anche il suo tappetino in modo che lo sporco in esso depositato non venga nuovamente raccolto dalla sfera. pag.28

29 La gestione dell alimentazione del PC Quando si lascia il PC acceso per tanto tempo senza utilizzarlo, è possibile configurare l intervallo di tempo durante il quale il disco fisso e il monitor restano attivi prima di passare ad uno stato di riposo. Rallentare la velocità di un disco fisso reduce il logoramento delle sue parti meccaniche. Spegnere il monitor quando esso non è utilizzato consente di risparmiare una notevole quantità di energia giacché si tratta del componente del PC che ne consuma di più tra tutti Per configurare questa opzione, occorre seguire le istruzioni che seguono: 1. Premere sul pulsante Start (Avvio del PC), quindi Impostazioni e quindi Pannello di Controllo, 2. Fare un doppio clic sull icona Opzioni Risparmio Energia del Pannello di Controllo. Si aprirà una finestra con un certo numero di sottocartelle nella sua parte alta etichettate con Combinazioni risparmio energia, Avanzate e Sospensione. Naturalmente è possibile avere delle piccole varianti a questi nomi a seconda della versione di Windows installata. 3. Aprire la cartella Combinazioni risparmio energia. 4. In alto nella finestra appena aperta selezionare una delle diverse modalità preimpostate per le attività del monitor e del disco fisso. Solitamente esse sono: Casa/Ufficio, Portatile/Laptop e Sempre attivo. Selezionare Casa/Ufficio. 5. Nella parte bassa della finestra è possibile stabilire l intervallo di tempo che deve intercorrere prima che il monitor e il disco fisso si disattivino in base alle opzioni appena selezionate. Questo intervallo di tempo viene misurato a partire dall ultimo tasto premuto o dall ultimo movimento del mouse. 6. Per selezionare l intervallo di tempo relativo al disco fisso utilizzare il menu a tendina che si trova accanto alla dicitura Disattiva i dischi rigidi. Selezionare un intervallo di tempo che si ritiene non possa superare i normali tempi utilizzati durante i periodi di operatività. Solitamente 45 minuti è un intervallo ragionevole e significa che il disco fisso rallenterà dopo che sono trascorsi 45 minuti dall ultimo input proveniente dall esterno (movimento del mouse, uso tastiera, etc.). Il disco fisso si risveglierà quando si cerca di accedere ad un file o quando viene richiesta una qualche operazione che necessita del disco fisso. 7. In maniera del tutto analoga viene configurato l intervallo di tempo per il monitor, utilizzando il menu riportato accanto alla dicitura Spegni il monitor. Solitamente 20 pag.29

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