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2 INDICE 1. GENERALITA Introduzione Motivazioni e scopo Norme e leggi di riferimento DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO Sito d installazione Radiazione solare e analisi delle ombre Dimensionamento e prestazioni del sistema DESCRIZIONE GENERALE DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO Generalità Funzionamento del sistema Il generatore fotovoltaico Gruppo di conversione e protezione d interfaccia Caratteristiche del quadro di campo Cavi elettrici e cablaggio Caratteristiche tecniche delle protezioni Quadro di consegna Sistema di controllo e monitoraggio (SCM) Impianto di Messa a Terra (MAT) Misuratori d energia Strutture di sostegno COLLAUDI Collaudo in officina Verifica tecnico-funzionale MONTAGGIO Opere meccaniche Opere elettriche ALLEGATI...25

3 GENERALITA 1.1. Introduzione L impianto fotovoltaico della potenza nominale di picco complessiva pari a 199,92 kwp verrà installato a terra in un area di proprietà del Comune di Celleno ubicata in loc.tà Monte delle Zitelle. L impianto è progettato per la connessione in rete trifase con il distributore locale di energia elettrica di media tensione e funzionerà in parallelo alla rete del distributore Motivazioni e scopo Le fonti energetiche del pianeta sono per loro natura esauribili, in particolare gli idrocarburi e suoi derivati, con conseguenti ed evidenti squilibri ambientali, pertanto secondo gli accordi internazionali (Protocollo di Kyoto) ogni paese dovrà negli anni aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e tali da non determinare ulteriori squilibri all ecosistema. In Italia la politica energetica sta dirottando risorse verso la produzione di energia elettrica da tecnologia fotovoltaica. Tale tecnologia, oggi definita costosa, è parzialmente finanziata da bandi regionali e provinciali allo scopo di incentivare la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche. Il Decreto Ministeriale del 19/02/2007 Criteri per l incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare vuole, tra l altro, incentivare l integrazione su strutture edilizie di generatori fotovoltaici in modo da avere una produzione direttamente sul luogo di utilizzo. I materiali usati per la realizzazione dell impianto sono: silicio cristallino per quello che concerne i moduli fotovoltaici, mentre per le strutture di sostegno dei moduli al tetto dell edificio sarà impiegata una struttura in materiale metallico. Tali materiali garantiscono una ottima integrazione architettonica oltre a una durata relativamente illimitata ed una spesa minima di gestione e manutenzione. Per la scelta della taglia e la tecnologia dei moduli fotovoltaici e dell inverter sono state utilizzate tecnologie in grado di massimizzare il rendimento dell intero sistema. Mentre il criterio di progettazione e dimensionamento delle strutture portanti dei moduli è stato quello di individuare le geometrie ideali in grado di garantire la stabilità dei moduli senza appesantire con le strutture esistenti prima dell intervento.

4 Durante l intervento non sono previste demolizioni strutturali ma solo fori o tracce per il passaggio di canali porta cavi, inoltre non saranno create interferenze visive di grossa valenza che possono interferire con l ambiente circostante. Gli obiettivi dell impianto saranno la riduzione dell assorbimento dell energia elettrica dal distributore locale nonché la riduzione dell immissione nell atmosfera di gas serra inquinanti: La scelta di istallare un generatore fotovoltaico su detta struttura è motivato dalla coscienza civica e ambientale del committente nonché da un accurato studio di fattibilità tecnico-produttivo effettuato preliminarmente Norme e leggi di riferimento Nella redazione del progetto sono state e dovranno essere considerate nella esecuzione dei lavori di installazione, con la più scrupolosa osservanza, tutte le disposizioni di legge e di regolamenti vigenti ed in particolare le norme tecniche del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano): D.P.R. n. 457 del 15/04/1955: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; Legge n. 186 del 01/03/1968: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici; Legge n. 46 del 05/03/1990: Norme per la sicurezza degli impianti; D.P.R. n.447 del 06/12/1991: Regolamento di attuazione della legge n. 46 del 05/03/90, in materia di sicurezza degli impianti; D.L. n.626 del 19/09/1994: Attivazione delle direttive 89/391/CEE,89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/296/CEE, 90/270/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro; D.L. n. 615 del 12/11/1996: Attuazione della direttiva 89/336 CEE del Consiglio del 03/05/1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalle direttive 92/31/CEE, 92/68/CEE, 93/97/CEE; D.L. n. 626 del 26/11/1996: Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione; Norma CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici;

5 Norma CEI 11-17: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Norma CEI 11-37: Guida per l esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria; Norma CEI 17-5: Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici; Norma CEI 17-11: Apparecchiature a bassa tensione. Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra - sezionatori e unità combinate con fusibili; Norma CEI 17-13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) ed apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS); Norma CEI 17-13/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre; Norma CEI 17-13/3: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso; Norma CEI 20-40: Guida per l uso di cavi in bassa tensione; Norma CEI 23-8: Tubi protettivi rigidi in PVC; Noma CEI 23-14: Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori; Norma CEI 23-39: Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche; Norma CEI 23-20: Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici; Norma CEI 64-8: Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a V in corrente continua; Norma CEI 70-1: Gradi di protezione degli involucri (Codice IP); Norma CEI-UNEL 00722: Colori distintivi delle anime dei cavi isolati in gomma o PVC per energia o per comandi e segnalazioni, con tensioni nominali Uo/U non superiore a 0,6/1 kv; Norma CEI 20-43: Ottimizzazione economica delle sezione per i conduttori di cavi elettrici per energia; Norme CEI 81-1; 81-4 e guida CEI 81-8 per la protezione da scariche atmosferiche degli impianti fotovoltaici. -Prescrizioni del Comando Vigili del Fuoco competente;

6 -Disposizioni dell'azienda distributrice dell'energia elettrica; -Disposizioni della Concessionaria del servizio telefonico, uffici di zona; -Prescrizioni delle Autorità Comunali. Tutti i documenti normativi sono soggetti a revisione; pertanto, qualora vengano stilati accordi basati sulla normativa indicata, le parti interessate sono invitate a verificare se è possibile utilizzare le edizioni più recenti dei documenti normativi indicati.

7 2. DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO 2.1. Sito d installazione L impianto verrà realizzato in loc.tà Monte delle Zitelle nel comune di Celleno (VT), caratterizzato dalle seguenti coordinate geografiche: Località Latitudine Longitudine Celleno N 12 8 E Il campo fotovoltaico sarà esposto, con un orientamento azimutale a 0 rispetto al sud e avrà un inclinazione rispetto all orizzontale di 30 (tilt). Tale esposizione è la più idonea al fine di massimizzare l energia producibile. L impianto sarà installato in un edificio non soggetto a vincoli paesaggistici. E stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 0,95, garantendo così che le perdite di energia derivanti da fenomeni di ombreggiamento non siano superiori al 5% su base annua Radiazione solare e analisi delle ombre La valutazione della risorsa solare disponibile è stata effettuata prendendo come riferimento la località che dispone dei dati storici di radiazione solare nelle immediate vicinanze di Viterbo. In base alla Norma UNI la località che meglio identifica quanto sopra esposto è VITERBO. E stato scelto un fattore di riduzione delle ombre pari a 0,95.

8 Irraggiamento solare a VITERBO in base alla norma UNI e calcolato su moduli esposti a 0 rispetto al Sud ed inclinati rispetto all orizzontale di 30 Fattore di albedo scelto: Erba verde Giornaliero Mensile Mese Radiazione Diretta (Wh/m 2 ) Radiazione Diffusa (Wh/m 2 ) Radiazione Riflessa (Wh/m 2 ) Totale (Wh/m2) Totale (kwh/m2) Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Tot. annuale Dimensionamento e prestazioni del sistema Come per qualsiasi impianto ad energia rinnovabile, la fonte primaria risulta aleatoria e quindi solo statisticamente prevedibile. Per avere riferimenti oggettivi sui calcoli di prestazione del sistema, si fa riferimento a pubblicazioni ufficiali che raccolgono le elaborazioni di dati acquisiti sul lungo periodo fornendo così medie statistiche raccolte in tabelle di anni tipo. La quantità di energia elettrica producibile sarà calcolata sulla base dei dati radiometrici di cui alla norma UNI (o dell Atlante Europeo della Radiazione Solare) e utilizzando i metodi di calcolo illustrati nella norma UNI Gli impianti di potenza compresa tra 1 kwp e 50 kwp verranno progettati per avere una potenza attiva, lato corrente alternata, superiore al 75% del valore della potenza nominale dell impianto fotovoltaico, riferita alle condizioni STC.

9 Per gli impianti di potenza superiore a 50 kwp ed inferiore a kwp verranno invece rispettate le seguenti condizioni: P cc > 0,85 * P nom * I / I STC In cui: Pcc è la potenza in corrente continua misurata all uscita del generatore fotovoltaico, con precisione migliore del ± 2%; Pnom è la potenza nominale del generatore fotovoltaico; I è l irraggiamento espresso in W/m2 misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del ± 3; ISTC pari a 1000 W/m2 è l irraggiamento in condizioni di prova standard; Tale condizione sarà verificata per I >. 600 W/m2. P ca > 0.9 * P cc In cui: Pca è la potenza attiva in corrente alternata misurata all uscita del gruppo di conversione con precisione migliore del ± 2%; Tale condizione sarà verificata per Pca > 90% della potenza di targa del gruppo di conversione. Non sarà ammesso il parallelo di stringhe non perfettamente identiche tra loro per esposizione, e/o marca, e/o modello, e/o numero dei moduli impiegati. Ciascun modulo, infine, sarà dotato di diodo di by-pass. Sarà, inoltre, sempre rilevabile l energia prodotta (cumulata) e le relative ore di funzionamento. In base alle norme UNI e UNI 10349, l irraggiamento calcolato su moduli esposti a 0 rispetto al Sud ed inclinati rispetto all orizzontale di 30 con un fattore di albedo scelto: Erba verde risulta essere pari a 1655 kwh/m². La potenza alle condizioni STC (irraggiamento dei moduli di 1000 W/m² a 25 C di temperatura) risulta essere: P STC = P MODULO x N MODULI = 280 x 714 = Wp Considerando un efficienza del B.O.S. (Balance of system) del 85% che tiene conto delle perdite dovute a diversi fattori quali: maggiori temperature, superfici dei moduli

10 polverose, differenze di rendimento tra i moduli, perdite dovute al sistema di conversione la potenza sul lato c.a. sarà uguale a: P CA = P STC x 85% = Wp L energia producibile su base annua dal sistema fotovoltaico è data da: E [kwh/anno) = (I x A x K ombre x R MODULI x R BOS ) In cui: I = irraggiamento medio annuo = 1655 kwh/m² A = superficie totale dei moduli = 1385,4 m² K ombre = Fattore di riduzione delle ombre = 0,95. R MODULI = rendimento di conversione dei moduli = 14,4% R BOS = rendimento del B.O.S. = 85% Pertanto, applicando la formula abbiamo: E = (1655 x 1385,4 x 0,95 x 14,4% x 85% ) = kwh/anno Il valore di kwh/anno è l energia che il sistema fotovoltaico produrrà in un anno, se non vi sono interruzioni nel servizio.

11 3. DESCRIZIONE GENERALE DEL SISTEMA FOTOVOLTAICO 3.1. Generalità L impianto ha lo scopo di produrre energia elettrica in collegamento alla rete di distribuzione di media tensione in corrente alternata trifase esistente. L impianto fotovoltaico è costituito, in linea di massima, da due componenti fondamentali: i moduli fotovoltaici e il sistema di conversione (inverter), più una interfaccia di connessione con la rete ENEL. I moduli fotovoltaici hanno la funzione di produrre energia elettrica (in corrente continua) mentre l inverter quella di trasformare la corrente continua in alternata. La potenza nominale di un generatore è data dalla somma delle potenze di targa di tutti i moduli fotovoltaici presenti. Ciascun generatore fotovoltaico verrà realizzato collegando in parallelo un numero opportuno di stringhe. Ciascuna stringa, sezionabile e provvista di diodo di blocco, sarà costituita dalla serie di singoli moduli fotovoltaici Funzionamento del sistema Il sistema ha funzionamento completamente automatico e non richiede ausilio per il regolare esercizio. Durante le prime ore della giornata, quando è raggiunta una soglia minima di irraggiamento sul piano dei moduli, il sistema inizia automaticamente ad inseguire il punto di massima potenza del campo fotovoltaico, modificando tensione e corrente (lato continua) per estrarre la massima potenza dal campo.

12 3.3. Il generatore fotovoltaico Il generatore fotovoltaico è composto 714 moduli Suntech policristallino modello STP280-24Vd o equivalenti, aventi le seguenti caratteristiche, misurate a STC (STC = Standard test condition: AM = 1,5; E = 1 kw/m2; T = 25 C): Potenza di picco o nominale (W) 280 Tecnologia Silicio policristallino Numero di celle 72 Tensione al punto di max potenza (Vmp) (Vc.c.) 35.2 Corrente al punto di massima potenza (Imp) (A) 7.95 Tensione a circuito aperto (Voc) (Vc.c.) 44.8 Corrente in corto circuito (Isc) (A) 8.33 Power tolerance 0/+5W Dimensioni (mm) 1956 x 992 x 50 Peso (kg) 27 Tutti i moduli fotovoltaici sono conformi alle norme CEI/IEC o JRC/ESTI, documentato da certificazione emessa da istituto od ente nazionale o estero qualificato (ISPRA ESTI, TUV, ASU-PTL, ecc.). Per ottenere le potenzialità di impianto richieste è dunque necessario utilizzare i moduli con le caratteristiche sopra descritte nelle quantità di seguito riportate: Impianto 200 KW Potenza nominale (kwp) 199,92 N moduli totali 714 N stringhe totali 42 N moduli per stringa 17 Tensione V MP a 25 C Corrente I MP a 25 C Superficie complessiva moduli 598,4 V 7,95 A x 14 = 111,3 A 1956 mm x 992 mm x 714 = 1385,4 m². I valori di tensione alle varie temperature di funzionamento (minima, massima e d esercizio) rientrano nel range di accettabilità ammesso dall inverter.

13 I moduli saranno forniti di diodi di by-pass. Ogni stringa di moduli sarà munita di diodo di blocco per isolare ogni stringa dalle altre in caso di accidentali ombreggiamenti, guasti etc. La linea elettrica proveniente dai moduli fotovoltaici sarà messa a terra mediante appositi scaricatori di sovratensione con indicazione ottica di fuori servizio, al fine di garantire la protezione dalle scariche di origine atmosferica. Ciascuna stringa fotovoltaica sarà costituita da più moduli connessi in serie, tutti dotati di diodi di by pass, in modo da non avere correnti inverse e parassite nel caso di ombreggiamenti parziali. Il parallelo delle stringhe deve essere provvisto di protezioni contro le sovratensioni e di idoneo sezionatore per il collegamento al gruppo di conversione Gruppo di conversione e protezione d interfaccia Il gruppo di conversione statico dc/ac costituisce l interfaccia tra il campo fotovoltaico e la rete locale di fornitura dell energia. Questo componente ha lo scopo di convertire la corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente alternata trifase, e si collega sincronicamente alla rete elettrica del distributore locale in modo da alimentare i carichi dell edificio, mentre nel caso in cui non dovessero esserci assorbimenti l energia prodotta è riversata in rete. Il convertitore statico DC/AC sarà un inverter a commutazione forzata che, funzionando in parallelo con la rete dell ENEL, le fornirà l energia generata dal campo fotovoltaico, inseguendo il punto di massima potenza (tecnologia MPPT ). L inverter rispetta completamente la norma CEI per il collegamento in parallelo alla rete del distributore locale infatti è provvisto di dispositivo di interfaccia integrato in modo da interrompere il collegamento in parallelo alla rete nel caso in cui dovessero riscontrarsi delle differenze dovute a minima e massima tensione e minima e massima frequenza (di scostamenti dal range di funzionamento previsto dalla rete). Quindi, in caso di guasto o interruzione volontaria dell erogazione dell energia della rete elettrica, l inverter interrompe immediatamente l erogazione precludendo pericolose tensioni alle linee ed eliminando ogni pericolo per il personale di servizio. I valori della tensione e della corrente di ingresso del gruppo di conversione saranno compatibili con quelli del generatore fotovoltaico, mentre i valori della tensione e della frequenza in uscita dovranno essere compatibili con quelli della rete alla quale viene connesso l impianto.

14 Il convertitore si pone immediatamente in stand by (a minimo consumo) in mancanza di insolazione, e ripristina il proprio funzionamento non appena le condizioni tornano favorevoli. L algoritmo MPPT (inseguimento continuo del punto di massima potenza) integrato mantiene continuamente il campo fotovoltaico nelle migliori condizioni operative. Gli inverter della linea Sunway T prevedono un display integrato LCD che rende disponibili una grande quantità di dati di impianto. Tra questi il conteggio dell energia attiva e reattiva erogata e le ore di funzionamento. Tramite la tastiera incorporata l utente può accedere alle misure ed ai parametri disponibili. Il prodotto incorpora una seriale standard RS485 per l interfacciamento con PC ed eventuale telecontrollo. L intera linea Sunway T è conforme alle più stringenti direttive nazionali ed europee per la sicurezza e l immissione in rete dell energia. Inoltre rispetta con funzioni incorporate le disposizioni ENEL DV 1604, DK Il trasformatore di isolamento a frequenza di rete, richiesto dalla norma CEI 11-20, è sempre previsto. Per gli inverter fino a 110kWp è incorporato nel cabinet, mentre per potenze superiori il trasformatore è previsto in un cabinet affiancato al convertitore. Il sistema è completamente protetto da cortocircuiti e sovratensioni. L inverter Sunway T è costituito principalmente da: - sezione di arrivo dal campo fotovoltaico con organo di sezionamento e misure e controllo d isolamento; - convertitore statico, provvisto di ponte a IGBT a commutazione forzata, logiche di comando, protezioni, autodiagnostica e misure; - sezione di uscita in corrente alternata, comprendente il trasformatore di isolamento e i dispositivi di comando del parallelo. L inverter è dotato di un proprio dispositivo di interfaccia funzionante su soglie di tensione e di frequenza minima e massima conformi alla norma CEI E DK5940. L inverter verrà fornito con uscita direttamente a 20 KV +/- 15% (TRAFO BT/MT) evitando la doppia trasformazione con il conseguente maggior rendimento totale del sistema di conversione. Il gruppo di conversione verrà ubicato in apposito locale tecnico che verrà realizzato adiacente al fabbricato esistente, il quale risulta esente dal contributo di costruzione ai sensi dell art. 17 comma 3 lettera e) del DPR 380/2001.

15 Il gruppo di conversione sarà composto da n 3 inverter tipo SUNWAY TG V. Le caratteristiche tecniche dell inverter scelto sono le seguenti: Ingresso max: Wp Tensioni in ingresso consentite: V Corrente massima in ingresso: 140,1 A Efficienza: > 96,8 % Peso: 670 kg

16 Schema di collegamento dell impianto di produzione alle rete MT ENEL.

17 Schema di collegamento dell impianto di produzione alla rete MT ENEL

18 3.5. Caratteristiche del quadro di campo Il quadro di campo esercita la funzione di connettere le stringhe di moduli in parallelo. Ogni quadro contiene le apparecchiature descritte di seguito. a) su ciascuno arrivo delle rispettive stringhe sono previsti almeno: o due morsetti estraibili o un diodo di blocco b) sulla partenza verso le sbarre di sezionamento interfaccia inverter: o un interruttore automatico con protezione solo termica (non magnetica) o tre scaricatori di sovratensioni (tra le polarità e la terra e tra le stesse) Il quadro di campo sarà a tenuta d acqua (livello di protezione minimo IP55) per esterno, fabbricato con resina autoestinguente, con pressatavi e chiusura meccanica. Il quadro di campo sarà conforme alle seguenti Norme: Parti elettriche CEI IEC Struttura ASTM D635 Tutte le apparecchiature saranno accessibili singolarmente per il controllo e l eventuale asportazione senza necessità di rimuovere quelle adiacenti, le sbarre sono di ramen elettrolitico ricotto. La morsettiera generale contiene uno o più contatti dell impianto di terra dove sono collegate tutte le parti metalliche che fanno parte del quadro stesso. Il quadro, adatto per l istallazione all esterno, avrà le seguenti caratteristiche: - materiale antiurto ed autoestinguente, testato secondo ASTM D635 - rigidità dielettrica superiore a 5000 V - inalterabilità per temperatura 20 / 60 C - grado di protezione minimo IP55 - grado di isolamento superiore a 100 Mohm Cavi elettrici e cablaggio Il cablaggio elettrico avverrà per mezzo di cavi con conduttori isolati in rame con le seguenti prescrizioni: Sezione delle anime in rame in ragione di 1,5mm x 1 A Tipo FG7 se in esterno o in cavidotti su percorsi interrati

19 tipo N07V-K se all interno di cavidotti di edifici Inoltre i cavi saranno a norma CEI 20-13, CEI20-22II e CEI I, marchiatura I.M.Q., colorazione delle anime secondo norme UNEL, grado d'isolamento di 4 kv. Per non compromettere la sicurezza di chi opera sull impianto durante la verifica o l adeguamento o la manutenzione, i conduttori avranno la seguente colorazione: Conduttori di protezione: giallo-verde (obbligatorio) Conduttore di neutro: blu chiaro (obbligatorio) Conduttore di fase: grigio / marron Conduttore per circuiti in C.C.: chiaramente siglato con indicazione del positivo con + e del negativo con Come è possibile notare dalle prescrizioni sopra esposte, le sezioni dei conduttori degli impianti fotovoltaici sono sicuramente sovradimensionate per le correnti e le limitate distanze in gioco. Con tali sezioni la caduta di potenziale viene contenuta entro il 2% del valore misurato da qualsiasi modulo posato al gruppo di conversione. I cavi di collegamento dei moduli e del quadro di campo all inverter saranno dimensionati e concepiti in modo da semplificare e minimizzare le operazioni di cablaggio e con particolare attenzione a limitare le cadute di tensione. Al fine di collegare tra loro i pannelli già montati sulla struttura di sostegno vengono utilizzati i connettori stagni. I cavi saranno passati in appositi tubi rigidi e flessibili dotati di pressa cavo in modo da garantire un adeguata protezione. Il cavo deve avere le seguenti caratteristiche: - isolamento per tensioni di esercizio fino a 450/750 V; - alta resistenza agli agenti atmosferici; - alta resistenza all umidità; - resistenza ai raggi UV; - range di temperatura di esercizio elevato; - non propagante l incendio. Il dimensionamento dei cavi è eseguito rispettando le norme in vigore: CEI

20 3.7. Caratteristiche tecniche delle protezioni L impianto sarà dotato delle protezioni seguenti: Contro l inversione di polarità all ingresso dell inverter contro le sovratensioni contro il guasto a terra protezione da scariche atmosferiche, con l istallazione di scaricatori connessi con il sistema di terra esistente. Sarà inoltre realizzata la connessione con il sistema di terra dell'edificio, secondo norme CEI Quadro di consegna La connessione in rete di distribuzione Enel avverrà in un quadro opportunamente predisposto da Enel per la fornitura attuale al cliente. Il collegamento verrà effettuato alla presenza dei responsabili Enel e in conformità alle norme vigenti in materia. Include un sezionatore generale per impianti fotovoltaici e un sezionatore di rete e sistemi di contabilizzazione di energia in ingresso e uscita Sistema di controllo e monitoraggio (SCM) Il sistema di controllo e monitoraggio del sistema, permette per mezzo di un computer ed un software dedicato, di interrogare in ogni istante l impianto al fine di verificare la funzionalità degli inverter installati con la possibilità di visionare le indicazioni tecniche (Tensione, corrente, potenza etc..) di ciascun inverter. E possibile inoltre leggere nella memoria eventi del convertitore tutte le grandezze elettriche dei giorni passati Impianto di Messa a Terra (MAT) Il campo fotovoltaico sarà gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a terra. Le stringhe saranno, costituite dalla serie di singoli moduli fotovoltaici e singolarmente sezionabili, provviste di diodo di blocco e di protezioni contro le sovratensioni. Deve essere prevista la separazione galvanica tra la parte in corrente continua dell impianto e la rete; tale separazione può essere sostituita da una protezione sensibile alla corrente continua solo nel caso di impianti monofase.

21 Soluzioni tecniche diverse da quelle sopra suggerite, sono adottabili, purché nel rispetto delle norme vigenti e della buona regola dell arte. Ai fini della sicurezza, se la rete di utente o parte di essa è ritenuta non idonea a sopportare la maggiore intensità di corrente disponibile (dovuta al contributo dell impianto fotovoltaico), la rete stessa o la parte interessata dovrà essere opportunamente protetta. La struttura di sostegno verrà regolarmente collegata all impianto di terra generale Misuratori d energia I misuratori di energia prodotta saranno due: un misuratore dell energia totale prodotta dal sistema fotovoltaico, fornito e posato a cura dell installatore dell impianto, sul quadro della c.a. del sistema, oppure direttamente integrato nell inverter (display). un contatore di energia di tipo elettromeccanico con visualizzazione della quantità di energia ceduta alla rete elettrica esterna, e sarà posto a cura del Distributore di Energia Elettrica. Le predisposizioni murarie saranno a cura dell installatore dell impianto FV Strutture di sostegno I moduli fotovoltaici prima di essere elettricamente collegati tra loro, devono essere montati su apposite strutture di sostegno. Tali strutture sono costituite da profilati laminati a caldo, costruiti in acciaio al carbonio e zincati a caldo secondo la norma, opportunamente assemblati. Norme di calcolo : CNR UNI e UNI L inclinazione e l orientamento della struttura di sostegno dovrà essere tale da garantire l inclinazione ottimale (circa 30 ) al fine di rendere massima l energia raccolta complessivamente nell anno dai pannelli fotovoltaici. E importante, inoltre, osservare che, avendo suddiviso il campo fotovoltaico in più file parallele, le relative strutture di sostegno dei moduli devono essere distanziate in modo che non si ombreggino a vicenda. Pertanto, è stata determinata la distanza minima tra le file di pannelli alle ore 12 del giorno del solstizio invernale, in cui l altezza del sole è minima, garantendo così la condizione di non ombreggiamento in tutti i giorni dell anno nelle ore centrali della giornata che sono quelle di massimo soleggiamento. Tale distanza è pari a 3,0 m.

22 Le strutture devono consentire anche un agevole smaltimento delle acque piovane raccolte dai moduli, in modo da evitare che l acqua possa dirigersi verso i profili di sostegno o possa creare ristagni al loro interno. La struttura di sostegno è dimensionata in modo da sopportare i seguenti carichi: - Peso proprio (Pp) - Neve (Pn) - Vento (Pv) secondo quanto previsto dal D.M. del La struttura di sostegno dei moduli sarà ancorata a terra a mezzo di opportune zavorre o con sistemi tali da garantire condizioni di stabilità anche in presenza di effetti dinamici dovuti al vento. Deve essere in grado di resistere agli sbalzi termici e di pressione atmosferica. I dati relativi al posizionamento dei moduli in copertura piana sono: 2 Moduli in verticale Parziale 1: 338,8 cm Parziale 2: 437,4 cm Distanza totale tra una stringa e l altra: 776,2 cm

23 4. COLLAUDI 4.1. Collaudo in officina In linea di principio le prove ed i collaudi sono a cura e a carico del fornitore dei pannelli fotovoltaici Verifica tecnico-funzionale Al termine dei lavori l installatore dell impianto effettuerà le seguenti verifiche tecnicofunzionali: corretto funzionamento dell impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione (accensione, spegnimento, mancanza rete, ecc.); continuità elettrica e connessioni tra moduli; messa a terra di masse e scaricatori; isolamento dei circuiti elettrici dalle masse; L impianto deve essere realizzato con componenti che assicurino l'osservanza delle due seguenti condizioni: a) condizione da verificare: P cc > 0,85*P nom *I / I STC ; in cui: P cc è la potenza in corrente continua misurata all'uscita del generatore fotovoltaico, con precisione migliore del ± 2%; P nom è la potenza nominale del generatore fotovoltaico; I è l'irraggiamento [W/m²] misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del ± 3%; I STC, pari a 1000 W/m², è l'irraggiamento in condizioni di prova standard; Tale condizione deve essere verificata per I > 600 W/m². b) condizione da verificare: P ca > 0,9*P cc. in cui: P ca è la potenza attiva in corrente alternata misurata all'uscita del gruppo di conversione della corrente generata dai moduli fotovoltaici continua in corrente alternata, con precisione migliore del 2%.

24 La misura della potenza P cc e della potenza P ca deve essere effettuata in condizioni di irraggiamento (I) sul piano dei moduli superiore a 600 W/m². Qualora nel corso di detta misura venga rilevata una temperatura di lavoro dei moduli, misurata sulla faccia posteriore dei medesimi, superiore a 40 C, è ammessa la correzione in temperatura della potenza stessa. In questo caso la condizione a) precedente diventa: a') P cc > (1 - P tpv - 0,08) * P nom * I / I STC Ove P tpv indica le perdite termiche del generatore fotovoltaico (desunte dai fogli di dati dei moduli), mentre tutte le altre perdite del generatore stesso (ottiche, resistive, caduta sui diodi, difetti di accoppiamento) sono tipicamente assunte pari all'8%. Le perdite termiche del generatore fotovoltaico P tpv, nota la temperatura delle celle fotovoltaiche T cel, possono essere determinate da: P tpv = (T ce l - 25) * γ / 100 oppure, nota la temperatura ambiente T amb da: P tpv = [T amb (NOCT - 20) * I / 800] * γ / 100 in cui: γ: Coefficiente di temperatura di potenza (parametro, fornito dal costruttore, per moduli in silicio cristallino è tipicamente pari a 0,4 0,5 %/ C). NOCT: Temperatura nominale di lavoro della cella (parametro, fornito dal costruttore, è tipicamente pari a C, ma può arrivare a 60 C per moduli in vetrocamera). T amb : Temperatura ambiente; nel caso di impianti in cui una faccia del modulo sia esposta all esterno e l altra faccia sia esposta all interno di un edificio (come accade nei lucernai a tetto), la temperatura da considerare sarà la media tra le due temperature. T cel :è la temperatura delle celle di un modulo fotovoltaico; può essere misurata mediante un sensore termoresistivo (PT100) attaccato sul retro del modulo.

25 5. MONTAGGIO 5.1. Opere meccaniche Le opere meccaniche per il montaggio dei moduli fotovoltaici e delle strutture di supporto non richiedono attrezzature particolari. Le strutture per il sostegno dei moduli fotovoltaici sono costituite da elementi metallici modulari, lavorati e forati in fabbrica ed uniti tra loro a mezzo bulloneria in acciaio inox. Il loro montaggio si compone di: - assemblaggio degli elementi portanti, ottenendo l'allineamento orizzontale e verticale; - posa in opera, a mezzo bulloneria, dei moduli fotovoltaici sulle strutture di sostegno Opere elettriche I montaggi elettrici in campo, sono qui di seguito elencati: - giunzione dei moduli di ciascuna stringa; - posa in opera dei quadri di sottocampo e collegamento alle rispettive stringhe; - posa dei cavi di interconnessione tra il quadro di sottocampo/parallelo c.c./inverter/quadro di consegna, nei rispettivi tubi portacavi e o passerelle; - posa in opera dei collegamenti alla rete di terra esistente dell'edificio. - posa del cavo di interconnessione tra quadro di consegna e quadro ENEL. 6. ALLEGATI Schede tecniche materiali Il tecnico Ing. Raffaella Graziotti

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45 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Foto 1 Confine EST Foto 2 Confine SUD

46 Foto 3 Area campo fotovoltaico Foto 4 - Area campo fotovoltaico Confine OVEST

47 Foto 5 Confine NORD

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