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1 The Italian Association of Asbestos Remediation and Disposal Contractors & Consultant Sito nazionale di documentazione e informazione sul Problema Amianto Sedi: MILANO - CIVATE (LECCO) assoamianto@assoamianto.it - info@assoamianto.it Tel Fax

2 ORDINE INGEGNERI AGRIGENTO-INTEA Seminario «GESTIONE RISCHIO AMIANTO: ADEMPIMENTI E PROCEDURE» «Tecniche di smaltimento tradizionali e innovative dei rifiuti contenenti amianto» ING. SERGIO CLARELLI PRESIDENTE ASSOAMIANTO

3 Rifiuti di amianto (1 comma, lettera c, articolo 2, Legge 27 marzo 1992, n. 257 ) «Materiali di scarto delle attività estrattive di amianto, i detriti e le scorie delle lavorazioni che utilizzano amianto, anche provenienti dalle operazioni di decoibentazione nonché qualsiasi oggetto contenente amianto che abbia perso la sua destinazione d uso e che possa disperdere fibre dì amianto nell ambiente in concentrazioni superiori a quelle ammesse dall articolo 3» 3

4 Rifiuti di amianto Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti) Decreto 29 luglio 2004, n. 248 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, di concerto con i Ministeri della Salute e delle Attività Produttive (Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto) 4

5 Rifiuti di amianto Decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico e con il Ministro della Salute 27 settembre 2010 (Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005) 5

6 Rifiuti di amianto Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (entrato in vigore il 27 marzo 2003) Discarica per rifiuti inerti Discarica per rifiuti non pericolosi Discarica per rifiuti pericolosi 6

7 Rifiuti di amianto Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 Discariche per Rifiuti di amianto o contenenti amianto Discarica per rifiuti pericolosi, dedicata o dotata di cella dedicata Discarica per rifiuti non pericolosi, dedicata o dotata di cella monodedicata per i rifiuti individuati dal codice dell'elenco europeo dei rifiuti (materiali da costruzione a base di amianto) 7

8 Rifiuti di amianto Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 Per le altre tipologie di rifiuti contenenti amianto, è possibile lo smaltimento in discariche per rifiuti non pericolosi purchè sottoposti a processi di trattamento ai sensi di quanto previsto dal D. M. n. 248 del 29 luglio 2004 e con parametri conformi a tali valori: Contenuto di amianto (% in peso) 30, Densità apparente (g/cm3)> 2, Densità relativa (%) > 50, Indice di rilascio < 0,6, verificati con periodicità stabilita dall'autorità competente presso l'impianto di trattamento 8

9 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Disciplina le modalità di trasporto e deposito dei Rifiuti di amianto, nonché il trattamento, l imballaggio e la ricopertura di tali rifiuti nelle discariche Prende in considerazione i processi di trattamento finalizzati alla totale trasformazione cristallochimica dell amianto, rendendo così possibile il suo riutilizzo nonché i criteri di ammissibilità di questi rifiuti in discarica 9

10 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Stabilisce che i rifiuti contenenti amianto che, dopo il trattamento a cui sono sottoposti, presentano un indice di rilascio (I.R.) maggiore o uguale a 0.6, sono da ritenersi parzialmente stabilizzati, pertanto, qualora non siano sottoposti ad ulteriore trattamento, devono essere conferiti nelle discariche per rifiuti pericolosi 10

11 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Le modalità di ricopertura dei rifiuti R.C.A nelle discariche sono state elaborate ai sensi della Direttiva 1999/31/CE del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti Le discariche che accettano rifiuti contenenti amianto (discariche per rifiuti non pericolosi e discariche per rifiuti pericolosi) devono essere coltivate ricorrendo a sistemi che prevedono la realizzazione di settori o trincee 11

12 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Le coltivazioni devono essere spaziate in modo da consentire il passaggio degli automezzi senza causare frantumazione dei R.C.A abbancati. Entro la giornata di conferimento dovrà essere assicurata la ricopertura del rifiuto con uno strato di terreno di almeno 20 cm di spessore 12

13 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Il terreno e gli eventuali materiali impiegati per copertura giornaliera devono avere consistenza plastica, in modo da adattarsi alla forma e ai volumi dei materiali da ricoprire e da costruire un'adeguata protezione contro la dispersione di fibre. Inoltre la messa in opera della copertura giornaliera deve consentire una livellazione dello strato giornaliero 13

14 Rifiuti di amianto Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Dovranno essere poste particolari cautele per evitare, durante le fasi di ricopertura, la rottura degli involucri protettivi e la dispersione da parte del vento di polveri provenienti dai sacchi e dagli involucri Per la copertura finale dovrà essere operato il recupero al verde dell'area di discarica che in seguito non potrà mai più essere interessata da opere di escavazione ancorché in superficie 14

15 Rifiuti di amianto Trattamenti Processi di trattamento finalizzati al contenimento del potenziale inquinante e con valori dei parametri considerati per l ammissibilità in discarica, conformi al disposto del D.M. 3 agosto 2005 (ora D.M. 27 ottobre 2010), verificati con periodicità stabilita dall Autorità competente presso l impianto di trattamento 15

16 La definizione di trattamento Il Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 definisce trattamento: i processi fisici, termici, chimici o biologici, incluse le operazioni di cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti, allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa, di facilitarne il trasporto, di agevolare il recupero o di favorirne lo smaltimento in condizioni di sicurezza Il Decreto 29 luglio 2004, n. 248 definisce n. 2 categorie di trattamento 16

17 Rifiuti di amianto Trattamenti Stabilizzazione-solidificazione in matrici stabili e non reattive Incapsulamento Trattamento con modificazione della struttura cristallina 17

18 Le due categorie di trattamento Trattamenti che riducono il rilascio di fibre dei RCA senza modificare la struttura cristallochimica dell'amianto o modificandola in modo parziale: smaltimento in discarica (nel rispetto dei requisiti previsti) Trattamenti che modificano completamente la struttura cristallochimica dell'amianto, annullando la pericolosità connessa ai minerali di amianto: di norma il riutilizzo come materia prima (nel rispetto dei requisiti previsti) 18

19 I processi di trattamento per la totale trasformazione cristallochimica dell'amianto 19

20 Le trasformazioni cristallochimiche totali Modificazione chimica: modificazione della struttura dei RCA mediante reagenti e precipitazione di sali insolubili Modificazione meccanochimica: distruzione meccanica della struttura cristallina Litificazione: fusione alla temperatura di C e successivo lento raffreddamento con cristallizzazione di pirosseni, olivina e ossidi di ferro Vetrificazione: fusione con additivi vari a C, raffreddamento rapido e produzione di materiale vetroso 20

21 Le trasformazioni cristallochimiche totali Vetroceramizzazione: ri-cristallizzazione a C e fusione a 1300 C Litizzazione pirolitica: aggiunta di argilla e fusione in forno per argilla Produzione di clinker: fusione con calcare ed argilla Ceramizzazione: cottura a temperatue superiori a 700 C 21

22 Il Decreto 29 luglio 2004, n. 248 Il materiale risultante dai suddetti trattamenti deve soddisfare i requisiti dei prodotti sostitutivi dell'amianto, (All. 2 D.M. 12/02/1997): assenza di fibre di amianto all esame con SEM; assenza in concentrazione totale 0,1% di sostanze cancerogene di categoria 1 o 2; non deve dar luogo a rifiuti pericolosi e per i materiali con abito fibroso (lunghezza/diametro 3 micron) deve avere un contenuto di fibre con diametro geometrico medio < 3 micron inferiore al 20% 22

23 Dalla materia prima secondaria (MPS) alla cessazione della qualifica di rifìuto La definizione di materia prima secondaria (MPS - sostanza preliminarmente qualificata come rifiuto, poi sottoposta ad una operazione di recupero e quindi non più rifiuto) prevista dal D.Lgs. 3/04/2006, n. 152) scompare con il D.Lgs. 3/12/2010, n. 205 (IV correttivo) Al suo posto viene introdotto il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto (art. 184-ter) (il rifiuto cessa di essere tale dopo il recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo se soddisfa criteri specifici) 23

24 Seminario Nazionale ASSOAMIANTO, Evento Speciale di RemTechExpo 2011 Amianto: l Italia è pronta su scala nazionale all'impiego delle tecnologie innovative di smaltimento, in sostituzione della discarica?, Ferrara, 30 Settembre

25 Il Piano Nazionale Amianto Macroarea Tutela ambientale: Sub-obiettivo 4: Ricerca di base ed applicata «sviluppo delle tecniche di inertizzazione/vetrificazione» «.in relazione all efficacia dei Trattamenti che modificano completamente la struttura cristallo-chimica dell amianto e che quindi ne annullano la pericolosità di cui al D.M. 29 luglio 2004, n.248, devono essere emanati i relativi decreti applicativi. Allo stato non esistono sul territorio nazionale impianti operativi di tale tipologia» 25

26 La Risoluzione del Parlamento europeo 2012/2065(INI) del 14 marzo 2013 «Minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente» «considerando che il conferimento dei Rifiuti di amianto in discarica non sembrerebbe il sistema più sicuro per eliminare definitivamente il rilascio di fibre di amianto nell'ambiente (in particolare nell'aria e nelle acque di falda) e che pertanto risulterebbe di gran lunga preferibile optare per impianti di inertizzazione dell'amianto» 26

27 La Risoluzione del Parlamento europeo 2012/2065(INI) del 14 marzo 2013 «invita la Commissione a promuovere in tutto il territorio dell'unione la realizzazione di centri di trattamento e inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto, prevedendo la graduale cessazione di ogni conferimento in discarica di questi rifiuti 27

28 La Risoluzione del Parlamento europeo 2012/2065(INI) del 14 marzo 2013 sottolinea che, per quanto riguarda la gestione dei Rifiuti di amianto, devono altresì essere adottate misure con il consenso dei cittadini interessati volte a promuovere e sostenere tanto la ricerca nell'ambito delle alternative ecocompatibili quanto le tecnologie che se ne avvalgono, nonché a garantire procedimenti quali l'inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto, ai fini dell'inattivazione delle fibre di amianto attive e della loro conversione in materiali che non mettono a repentaglio la salute pubblica 28

29 La Risoluzione del Parlamento europeo 2012/2065(INI) del 14 marzo 2013 «sottolinea che tali rifiuti devono essere smaltiti esclusivamente in specifiche discariche per rifiuti pericolosi, in conformità della direttiva 1999/31/CE, o, previa autorizzazione, essere trattati in appositi impianti, testati e sicuri, di trattamento e inertizzazione, e che la popolazione interessata deve essere informata al riguardo» 29

30 I brevetti in materia di inertizzazione dell amianto ASSOAMIANTO ha censito alla data del 30/11/2013: N. 35 brevetti registrati presso l Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di cui: N. 34 registrati da soggetti italiani con inventori italiani N. 1 registrato da società estera /GB) con inventore estero N. 13 brevetti registrati da soggetti italiani presso l Ufficio Europeo dei Brevetti (European Patent Office) 30

31 I dati riportati nella Relazione di ASSOAMIANTO Per i brevetti registrati presso l U.I.B.M.: numero progressivo, soggetti titolari del brevetto, nominativi degli inventori, titolo del brevetto, data del deposito, numero della domanda presentata, data di pubblicazione del brevetto, data e numero del brevetto rilasciato Per i brevetti registrati presso l E.P.O.: numero progressivo invenzione, nominativo del richiedente, nominativi inventori, titolo invenzione, numero della domanda, data del deposito, data di priorità, numero e data pubblicazione ed eventuali note 31

32 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Il procedimento ha come finalità la produzione di cemento idraulico Brevetto italiano Processo per il riciclo di I materiali in cemento amianto sono manufatti di cemento-amianto ITALCEMENTI SPA sottoposti a un trattamento termico senza preventiva macinazione. Procedimento di inertizzazione di Consiste in un trattamento termico mescolando l amianto con argilla Brevetto italiano ed europeo rifiuti contenenti amianto e successivo riciclo degli inerti per ricca in caolino. Produzione di Processo Cordiam CNR produzione di materiali ceramici a materiali ceramici a basso coefficiente di espansione termica. cordierite 32

33 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Vetrificazione termica in forno Procedimento per vetrificare Brevetto italiano ed europeo materiali compositi contenenti elettrico o a metano per la distruzione termica completa di amianto (CMCA - Compound Processo ENEL amianto. Riutilizzo nell'industria del Materials Containing Asbestos) vetro cavo colorato Distruzione termica delle fibre di Procedimento di inertizzazione Brevetto italiano ed europeo amianto per vetrificazione o di amianti mediante applicazioni litificazione attraverso applicazione Processo ENEA di microonde di microonde in sito 33

34 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Processo, eseguibile sia con un impianto fisso sia con un impianto mobile, modifica la struttura con morfologia fibrosa in cristalli di forsterite. L inertizzazione dei RCA, basata su Brevetto italiano ed europeo Metodo ed impianto per il Attacco Chimico, avviene per Metodo e Impianto SSISTEMI trattamento di rifiuti contenenti trattamento idrotermico in acqua amianto in acqua supercritica supercritica. Prodotti finali: inerti POLIMI UNIGENOVA riutilizzabili come riempitivi in edilizia. Processo e impianto per il Brevetto italiano ed europeo trattamento idrotermico di amianto e /o di materiali Processo e Impianto CESI contenenti amianto in acqua supercritica 34

35 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Procedimento e impianto per Brevetto italiano Processo e l'inertizzazione di manufatti di cemento-amianto Impianto NIZZOLI Processo pirolitico mediante utilizzo di forno lineare. L alimentazione al forno avviene per singola lastra. Utilizzo del materiale finale: esecuzione di sottofondi stradali, additivo per materiali ceramici, refrattari, adesivi, sigillanti, materie plastiche. 35

36 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Utilizzo di forno a tunnel per la trasformazione termica diretta di pacchi sigillati in materiale plastico, Processo per la trasformazione Brevetto italiano ed europeo contenenti RCA compatti e/o friabili. termica di lastre di cementoriciclo in: smalti e pigmenti ceramici, Processo UNI.MO.RE. E amianto utilizzando un forno industria della plastica, tegole e ZETADÌ industriale continuo mattoni, cementi, leganti cementizi, calcestruzzi, produzione di lana/vetro. 36

37 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Impianto e metodo di Brevetto italiano ed europeo: inertizzazione di materiali contenenti amianto Processo e Impianto ASPIRECO Trasformazione di amianto, compatto e friabile, mediante forno speciale, in un materiale chiamato "forsterite". E prevista la macinazione del materiale trattato per ridurlo a filler per: uso edilizio, malte, conglomerati bituminosi, sottofondi stradali, produzione del cemento. 37

38 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Brevetto Italiano: Metodo e Apparato Università degli Studi di Genova Metodo e apparato per l'inertizzazione di fibre di amianto Inertizzazione di fibre di amianto con modalità di sintesi combustiva "SHS" (Self-propagating High Temperature Synthesis) con reazione di tipo allumino-termica (trasformazione di ossidi metallici in metallo allo stato fuso e puro). Prodotto finale utile per materiali refrattari ed abrasivi. 38

39 I principali Brevetti di inertizzazione dell amianto Trattamento termico in cui il materiale contenente amianto è sottoposto all azione di un prodotto Brevetto italiano ed europeo: Inertizzazione di manufatti acido di rifiuti industriali, come il contenenti amianto con siero di siero di latte, che, oltre a creare un Processo CHEMICAL latte esausto ambiente acido, utilizza componenti CENTER batterici (in particolare Lactobacilli) per favorire un attacco al materiale stesso. 39

40 Le principali criticità connesse agli impianti di inertizzazione dell amianto Assenza di codice procedurale normativo nazionale specifico riguardante la realizzazione, la gestione, la sicurezza e le situazioni di emergenza Possibile immissione sul mercato di materiali non totalmente inertizzati Possibili alti costi di produzione Scarsa o nulla accettazione e bassa consapevolezza informativa da parte della collettività Mancata individuazione compiti/ruoli controllori pubblici 40

41 Alcune proposte di ASSOAMIANTO per fattibilità impianti inertizzazione dell amianto Occorre pertanto, per ogni impianto, ad esempio la seguente pianificazione, oltre a tutti gli atti autorizzativi: PIANO DI GESTIONE OPERATIVA DELL IMPIANTO (PI.G.O.): Definizione criteri e misure tecniche per la gestione dell impianto e le modalità di chiusura dello stesso PIANO DI GESTIONE POST OPERATIVA DELL IMPIANTO (PI.GE.P.O.): Definizione programmi di sorveglianza e controllo successivi alla chiusura 41

42 Alcune proposte di ASSOAMIANTO per fattibilità impianti inertizzazione PIANO DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E SICUREZZA DELL IMPIANTO (PI.S.CO.S.): Definizione misure prevenzione e protezione personale e ambiente, parametri da monitorare, metodi monitoraggi e verifiche PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE (P.R.A.): Definizione Modalità e obiettivi di recupero e sistemazione finale PIANO FINANZIARIO (P.F.): Costi costruzione, gestione e chiusura impianto, prezzo applicato per lo smaltimento 42

43 Alcune proposte di ASSOAMIANTO per fattibilità impianti inertizzazione E poi necessario: Introdurre una FIGURA RESPONSABILE PER ALTA SORVEGLIANZA AMIANTO (A.S.A.) con compiti di sorveglianza, controllo e coordinamento di tutte le attività dell impianto ai fini della sicurezza amianto e protezione del personale e dell ambiente esterno Definire precisi ruoli, compiti e responsabilità della Figura Responsabile A.S.A. e di tutti i soggetti interessati 43

44 Alcune proposte di ASSOAMIANTO per fattibilità impianti inertizzazione In particolare occorre anche definire: Le procedure per monitoraggio ambientale e delle soglie di allarme internamente ed esternamente all impianto Le procedure per PIANO DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E SICUREZZA dell impianto (PI.S.Co.S.) I criteri e modalità di trattamento dei rifiuti Le attività vietate nell impianto 44

45 Alcune proposte di ASSOAMIANTO per fattibilità impianti inertizzazione E altresì necessario definire nel dettaglio: Procedure di registrazione dei rifiuti in entrata e del materiale in uscita Modalità di protezione del personale dell impianto Formazione e aggiornamento continui del personale dell impianto in particolare sul rischio amianto Procedure e modalità analisi campioni ex D.M.12/02/97 Misure da adottare dopo la chiusura dell impianto 45

46 ASSOAMIANTO è pienamente favorevole alla implementazione di questi impianti di inertizzazione, fatte salve tutte le norme da introdurre per la loro corretta realizzazione e gestione e si dichiara disponibile ad offrire il proprio contributo per la risoluzione delle criticità evidenziate. 46

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