REGOLAMENTO ASSOCIATIVO

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1 REGOLAMENTO ASSOCIATIVO Art. 1 I volontari sono i soci dell associazione Butterfly - Cure Palliative Domiciliari, con sede legale in Via Castromediano, 58 Bari e distaccamento operativo in L.go Marconi, 50 - Valenzano (BA), e condividono gli scopi statutari dell Associazione. Sono consapevoli dell importanza umana e sociale che ha assunto il volontariato nella nostra società e svolgono con esclusivo spirito di servizio ed a titolo gratuito le attività loro richieste, nell ambito delle iniziative e dei programmi dell associazione. Art. 2 I volontari si distinguono in: - Volontari Operativi Sanitari dell assistenza domiciliare - Volontari Operativi non Sanitari dell assistenza domiciliare - Volontari Operativi Collaboratori Associativi - Volontari non Operativi Sostenitori Associativi Le professionalità dei Volontari Operativi Sanitari dell assistenza domiciliare sono: - Medici Chirurghi - Medici Odontoiatri - Farmacisti - Infermieri - Infermieri Pediatrici - Ostetriche - Psicologi - Fisioterapisti - Professioni sanitarie della prevenzione e della riabilitazione - Professioni tecniche dell assistenza e della diagnosi - Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Figure di Supporto alle Professioni Infermieristiche: OSS, OTA, ADEST, OSA. Il Coordinatore Sanitario, oltre a quanto stabilito dall art. 12 dello Statuto Associativo, è il Referente Coordinatore Responsabile dei volontari appartenenti alla categoria delle Professioni Sanitarie Mediche, dei Fisioterapisti, delle Professioni sanitarie della prevenzione e della riabilitazione, delle Professioni tecniche dell assistenza e della diagnosi, delle Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Farmacisti. Può avvalersi della collaborazione di esperti della categoria delle professioni sanitarie mediche, per svolgere al meglio il suo mandato, delegando ad essi alcuni compiti, fermo restando la non delegabilità delle responsabilità che derivano dalla sua posizione dirigenziale. 1

2 Il Direttore dell Assistenza Infermieristica, oltre a quanto stabilito dall art. 13 dello Statuto Associativo, è il Referente Coordinatore Responsabile dei volontari appartenenti alla categoria delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche, delle Figure Sanitarie di Supporto, oltre che dei Volontari Operativi non Sanitari dell assistenza domiciliare. Può avvalersi della collaborazione di esperti, della categoria delle professioni infermieristiche e ostetriche, delle Figure di Supporto e dei Volontari Operativi non Sanitari dell assistenza domiciliare, per svolgere al meglio il suo mandato, delegando ad essi alcuni compiti, fermo restando la non delegabilità delle responsabilità che derivano dalla sua posizione dirigenziale. Il Direttore Sanitario, oltre a quanto descritto dall art. 11 dello Statuto, supervisiona e coordina l operato di tutti i Volontari e dei Referenti Coordinatori Responsabili addetti all assistenza domiciliare. Può avvalersi della collaborazione dei volontari appartenenti alla categoria delle professioni sanitarie mediche, per svolgere al meglio il suo mandato, delegando ad essi alcuni compiti, fermo restando la non delegabilità delle responsabilità che derivano dalla sua posizione dirigenziale. In accordo con il Presidente, stabilisce le linee programmatiche inerenti l assetto organizzativo dell assistenza. Il Presidente, in accordo con il Direttore Sanitario, nomina il Referente Coordinatore Responsabile degli Psicologi e delle figure professionali connesse ad essi. Per tutte le altre categorie di volontari operativi, il Coordinatore Responsabile sarà il Presidente. In caso di impedimento, relativo allo svolgimento di tutte le funzioni di coordinamento di cui al presente articolo, la figura incaricata potrà disporre di delegare formalmente, dandone tempestiva comunicazione al Presidente e a tutti gli altri Coordinatori referenti, un altro operatore appartenente alla stessa professione. Art. 3 I requisiti per essere accolti come volontari sono i seguenti: essere soci dell Associazione ed in regola con il pagamento della quota associativa annuale; avere la necessaria idoneità psico-fisica, in relazione all attività da svolgere, nonché il titolo abilitante specifico richiesto dalla professione nella cui veste erogano la propria attività volontaria; aver compiuto la maggiore età; aver sottoscritto per accettazione il presente regolamento; aver sottoscritto l autorizzazione al trattamento ed uso dei dati personali; aver consegnato tutta la documentazione richiesta dal Presidente all atto dell iscrizione. Art. 4 Il volontario viene munito di un tesserino di riconoscimento ed eventualmente, su autorizzazione del Presidente e del Direttore dell Assistenza Infermieristica, delle chiavi dei locali Associativi. Nel caso cessi l attività di volontariato, il tesserino e le chiavi devono essere restituiti entro il termine perentorio di sette giorni dalla presentazione delle dimissioni o dalla cessazione dell attività o su esplicita richiesta del Presidente che ne attesti le giuste motivazioni. Sul frontespizio del tesserino è riportato il logo dell Associazione, la foto del volontario, il numero progressivo derivante dall ordine cronologico d iscrizione, il nome e cognome dell operatore, la data e il luogo di nascita, il titolo professionale o la mansione svolta. A tergo saranno apposti la data d iscrizione del socio, il timbro associativo e la firma del Presidente, nonché la data di rilascio. 2

3 Il tesserino verrà consegnato a fine anno per il rinnovo e, a partire dal 1 gennaio di ogni anno, sarà rilasciato all interessato al momento del pagamento della quota associativa annuale, omnicomprensiva di premio assicurativo. Il tesserino dovrà essere applicato, durante l attività assistenziale e durante le manifestazioni pubbliche, sugli indumenti dell operatore e ben visibile agli assistiti, al fine di consentire il riconoscimento del volontario. Il volontario non assicurato, ovvero che non è in regola con il pagamento della quota associativa, non potrà svolgere alcun mandato associativo, e, qualora tale evenienza possa nuocere all organizzazione assistenziale, derivandone un danno al paziente, in termini di erogazione dell assistenza, il socio sarà sanzionato in base a quanto previsto sia dal regolamento disciplinare che dallo statuto associativi. Art. 5 Durante la sua attività il volontario può avere accesso a dati sensibili, il cui trattamento è regolato dalla legge sulla privacy e successive modifiche. Il volontario deve quindi attenersi al rispetto della normativa vigente; inoltre la sua attività è regolata dal relativo codice deontologico della professione di appartenenza e da quello del volontario, dal presente regolamento e dalle norme statutarie associative. Il volontario si assume personalmente la piena responsabilità civile e penale di qualsiasi atto compiuto in contrasto con quanto sopra espresso. Art. 6 Il volontario gode, durante lo svolgimento della sua attività di volontariato, di una copertura assicurativa per RCT. In caso di sinistro egli deve presentare al Presidente notifica dell accaduto, entro 24 ore dall evento, esibendo la documentazione prevista dal regolamento della polizza. Art. 7 Gli ambiti di svolgimento dell opera di volontariato sono quelli previsti dallo statuto associativo. Art. 8 Il volontario è coordinato da un Referente Coordinatore Responsabile dello specifico settore, così come previsto dall art. 2 del presente regolamento e dallo statuto associativo. Art. 9 La partecipazione a incontri periodici di supervisione e programmazione di gruppo, per i diversi settori di attività previsti dal presente regolamento, è presupposto indispensabile per il buon proseguimento dell attività di volontariato, nonché per il raggiungimento di livelli ottimali di assistenza. Di ciò ne sono responsabili i referenti delle categorie descritte nell art 2 del presente regolamento, i quali dovranno indire un assemblea per settore almeno una volta al mese. Lo stesso dovrà fare il Direttore Sanitario unitamente al Presidente, convocando tutti i volontari operativi almeno una volta ogni 3 mesi. Di ogni riunione sarà stilato un verbale che ne attesti formalmente l avvenuto incontro. Tale verbale sarà sottoscritto in quella sede dai vari Coordinatori incaricati e dal segretario che all uopo verrà nominato. Il verbale sarà consegnato al Consigliere Segretario, il quale ne invierà copia al Presidente. Art. 10 Qualora nello svolgimento della sua attività il volontario abbia necessità di farsi aiutare o sostituire temporaneamente da altri volontari, dovrà preventivamente comunicarlo alla figura di riferimento, in tempi ragionevolmente utili a poter effettuare la sua sostituzione. 3

4 Art. 11 La qualifica di volontario si perde per: dimissioni perdita della qualifica di socio mancato pagamento della quota associativa evidente ed ingiustificata inattività indegnità eventuali cambiamenti degli indirizzi programmatici dell associazione atti contrari all interesse e al decoro dell associazione ogni attività contraria a quanto stabilito dallo statuto e dal presente regolamento. Art. 12 L inizio dell operatività del volontario è subordinato alla comunicazione dell attivazione di idonea copertura assicurativa da parte del Presidente o di chi ne fa le veci. Art. 13 Il volontario, prima dell inizio dell attività assistenziale, deve aver frequentato regolarmente e superato eventuali corsi di formazione, nonché il colloquio con il Coordinatore Referente Responsabile degli Psicologi, con il Direttore dell Assistenza Infermieristica e con il Direttore Sanitario, qualora se ne ravvisi la necessità, per quanto di loro competenza, e nelle modalità stabilite dall Art. 11 comma b dello Statuto associativo. Il Presidente ha il compito, alla luce dei relativi rilievi, di esprimere il parere favorevole definitivo. Qualora il parere sia negativo dovrà motivarlo. L esito, corredato da una breve relazione finale, verrà formalmente trasmesso ai Referenti Coordinatori Responsabili. Art. 14 Il volontario deve dare la disponibilità per almeno tre ore settimanali in termini di erogazione di assistenza diretta, o di operatività nei locali associativi, partecipare alle riunioni ordinarie e straordinarie dei soci operativi, alle assemblee annuali e straordinarie dei soci e almeno a due manifestazioni di beneficienza all anno (se organizzate). L operatività del Volontario sarà rilevata attraverso le schede di accesso a domicilio del paziente, le schede di presenza alle manifestazioni e, qualora egli presti la propria attività in Associazione, mediante il Registro di rilevazione presenze dei volontari. Su tali moduli il volontario apporrà la data di presenza l orario e la firma sia in entrata che in uscita dal servizio. Non è ammesso assentarsi per un numero di volte che superi il 50% del totale degli incontri, delle manifestazioni di beneficienza, delle assemblee istituzionali, degli incontri operativi, dei corsi di formazione obbligatoria, e di qualsivoglia evento ufficiale, riferiti all anno solare, salvo in casi particolari che andranno di volta in volta comunicati al Presidente, dal diretto interessato, e discussi in seno al Consiglio Direttivo. Eventuali deroghe andranno concordate solo con il Presidente, per giustificati motivi o impedimenti, che saranno formalmente comunicati esclusivamente allo stesso. Art. 15 Il volontario si impegna a rispettare i propri turni di accesso domiciliare e a comunicare tempestivamente ogni eventuale impedimento o cambiamento, relativo agli accessi domiciliari, al suo coordinatore di riferimento, al paziente o al familiare di riferimento, possibilmente due ore prima dell'intervento concordato, qualora la situazione lo permetta. Il volontario non può farsi carico di compiti diversi da quelli propri istituzionali, senza essersi confrontato con la figura professionale di riferimento. 4

5 Il volontario deve relazionare tempestivamente, comunque nel tempo più breve possibile, e in ogni caso non oltre 48 ore, tramite internet, nel rispetto delle norme sulla privacy, alla figura di riferimento e a tutti i volontari operativi, le risultanze derivanti dall accesso domiciliare. In caso di anomalia e/o criticità assistenziale, nonché di peggioramenti dello stato di salute del paziente, deve direttamente e prontamente avvertire di ciò il relativo Referente Coordinatore Responsabile, fatte salve le modalità di relazione di cui al comma 3 del presente articolo. Altresì comunica prontamente allo psicologo dell equipe le problematiche derivanti dal rapporto paziente-famiglia. Art. 16 Il Medico Responsabile del singolo paziente, o chi da lui delegato, deve tempestivamente comunicare il decesso dell assistito all equipe di riferimento, dandone contestuale notizia al Coordinatore Medico e al Direttore dell Assistenza Infermieristica, al fine di gestire, in base alla disponibilità dei volontari, le visite di cordoglio, entro i tempi utili, prima che la salma sia trasferita dal domicilio. Art. 17 Il volontario si impegna a partecipare ai corsi formativi, alle riunioni di gruppo, alle manifestazioni rappresentative, a frequentare i locali associativi e, comunque, a essere parte attiva e diligente nel perseguire le finalità dell Associazione. Art. 18 Il volontario, nell aiutare ed accudire il paziente, deve rispettare in primis le preferenze della persona assistita, le indicazioni fornite dal Referente Coordinatore Responsabile, dal MMG, dal personale dell equipe dell ADI. Il volontario deve lasciare i propri recapiti al domicilio del paziente e, all atto dell iscrizione, all Associazione. Il volontario non sanitario è tenuto ad astenersi da indicazioni o incombenze di carattere sanitario, se non opportunamente delegate o affidate dall operatore sanitario. Risponde personalmente nei casi in cui si configura il reato di abuso di professione sanitaria. Il volontario non può e non deve accettare alcun compenso, regalie o donazioni a titolo personale, ovvero può accettare donazioni anche in denaro a favore dell Associazione, rimettendole appena possibile al Consigliere Tesoriere incaricato. Il volontario non può prestare all assistito qualsiasi consulenza o collaborazione di carattere economico, finanziario, fiscale (compilare assegni, fare prelevamenti al bancomat, compilare 730, etc). Sono ammesse solo le operazioni riguardanti il pagamento di bollette: luce, telefono, acqua, tickets, acquisto farmaci o spese di approvvigionamento. Il volontario non può visionare o tenere in custodia o in gestione beni mobili o documentazione riservata del paziente e/o della sua famiglia (anche disposizioni testamentarie). Il volontario non può mantenere possesso di dispositivi antifurto relativi all abitazione del paziente o chiavi di qualsiasi tipo. Il volontario non può guidare veicoli di proprietà del paziente o della famiglia, ma esclusivamente le autovetture associative, oltre che quelle personali, durante la sua attività. 5

6 Il volontario, nell espletare la sua attività di assistenza a domicilio, deve osservare le norme igieniche di prassi previste per la sua e altrui incolumità, i dispositivi di protezione individuale, così come previsti dal D.lgs. 81/2008. Il volontario, prima di effettuare il trasporto di un paziente con la propria autovettura, deve confrontarsi con il Medico o l Infermiere di riferimento, ricevendone relativa autorizzazione. Per quanto non espresso nel presente regolamento, il volontario è tenuto a confrontarsi con la figura di riferimento. Il volontario dichiara di aver letto e di conoscere gli allegati sotto riportati: il regolamento disciplinare associativo (Allegato 1) il codice deontologico del volontario (Allegato 2) Dichiara, altresì di avere letto e di conoscere lo Statuto Associativo L utilizzo e/o la divulgazione del presente regolamento interno dell associazione Butterfly Cure Palliative Domiciliari è subordinato ad una formale richiesta di autorizzazione preventiva. Bari, 09 novembre 2010 Firma di approvazione dei consiglieri del presente regolamento. Letto, confermato e sottoscritto, compresi gli allegati 1 e 2. Ferruccio Aloè Donata Raffaele Michele Bellomo Angelica Calabrese Giuseppe Bruno Michele Montemurro Rosanna Montanaro Ernesto Straziota Stella Della Queva Antonietta Adelinda Longo Grazia Cicirelli Valeria Massari 6

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