Prof. Giorgio Assennato. StatiGenerali. 16 dicembre 2009
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1 ARPA Puglia tra luci e ombre Prof. Giorgio Assennato StatiGenerali 16 dicembre 2009
2 Fragilità delle ARPA Normativa Geopolitica Intrinseca
3 Fragilità delle ARPA Normativa Geopolitica Intrinseca
4 P.d.L.C Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e riorganizzazione dell Agenzia nazionale per la protezione dell ambiente e del territorio PRINCIPI ISPIRATORI o Definizione Sistema nazionale delle agenzie ambientali o Livelli Essenziali di Tutela tl Ambientale (LETA) o Terzietà o Obbligatorietà dei pareri o Budget Sistema Agenziale pari a 1% del fondo del SSN o Controllo Conoscenza
5 Fragilità delle ARPA Normativa Geopolitica Intrinseca
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7 Fragilità delle ARPA Normativa Geopolitica Intrinseca
8 Criticità di partenza di ARPA Puglia Origine Oi i dai PMP, autoreferenziali e disarticolati i i Dotazione organica insufficiente Dotazione strutturale e infrastrutturale inadeguata Resistenze interne ai cambiamenti Assenza di coordinamento con le Istituzioni erelativa percezione dell inadeguatezza di ARPA come fattore giustificante la supplenza nelle funzioni di organo tecnico regionale da parte di altre istituzioni o comitati tecnici altrove disattivati
9 Av arrevà la dì acquànne le melanìse s honn a sendì de fotte de nonn èsse barìse
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25 L assetto organizzativo di ARPA Puglia(R. 7/2008) Direzione i Generale In staff: Ufficio Legale Ufficio Controllo Gestione SPP Ufficio Gestione Qualità R&S, Formazione e Informazione Sviluppo Informatico e Sist. Inf. Relazioni Pubblico e Sindacato Direzione Amministrativa i ti Risorse Umane e Politiche Personale Risorse finanziarie Patrimonio Affari Generali Ambienti naturali Acqua e Suolo Rete laboratori Gestione amb. e ecomanagement Direzione Scientifica Dipartimenti Prov. Agenti fisici Aria Tecnologia Sicurezza e Emergenza Amb. Servizio laboratori Supporto Servizio Territoriale
26 Il nuovo assetto laboratoristico di ARPA Puglia(R. 7/2008) Il Regolamento Regionale n. 7 del 10 giugno 2008 Direzione Scientifica Servizio i Rete Laboratori Servizio Laboratori In ogni DAP B F B T L A G R A E Laboratorio Nord alimenti acque Laboratorio Sud Poli ad elevata specializzazione microinquinanti Aggregazione g funzionale delle strutture laboratoristiche (laboratorio nord: macroarea di Bari e Foggia; laboratorio sud: macroarea di Brindisi, Taranto, Lecce) che, attraverso la integrazione delle risorse, svolgano l attività di laboratorio di routine garantendo il soddisfacimento del fabbisogno della macroarea di riferimento secondo standard omogenei per l intero territorio regionale; Definizione di poli di alta specializzazione che sviluppino attività di eccellenza distinti per matrice ti o per gruppi di parametri ti in funzione delle principali vocazioni del territorio di riferimento. Anche in vista dell obiettivo primario di sviluppare un Sistema di Gestione di Qualità per le attività di laboratorio in conformità alla norma UNI EN CEI ISO IEC 17025
27 Il potenziamento delle risorse umane Nel 2006: 240 dipendenti Nel 2009: 345 dipendenti Piano Straordinario Assunzioni: Stabilizzazioni (36 unità) Mobilità (6 unità) Concorsi pubblici (6 dirigenti, 7 progressioni verticali, 40 comparto e 3 in corso) Piano Assunzioni 2008: Stabilizzazioni (6 unità) Mobilità (6 unità) Concorsi pubblici (1 dirigenti (e 1 in corso), 1 progressione verticale, 3 comparto) Mobilità volontaria: 32 unità nel unità Piano Assunzioni 2009: N. 9 incarichi Direttore Struttura complessa n. 1 incarico Direttore DAP BAT n. 3 incarichi TD dirigenti e n. 2 comparto Da espletare: mobilità volontaria (6 unità), concorsi (2 dirigenti, 1 comparto) Assunzioni TD: 11 unità Assunzioni obbligatorie: 6 unità
28 Sistema di programmazione e controllo: Il controllo di gestione 1. MAPPATURA di tutti i servizi e della quasi totalità delle attività svolte da arpa puglia con la costituzione di un catalogo comprensivo di 575 codici ad ognuno dei quali è associato un tempo standard di esecuzione (ts).
29 Sistema di programmazione e controllo: Il controllo di gestione 2. Individuazione di idonei CRITERI DI PROGRAMMAZIONE delle attività che hanno consentito di inquadrare ogni codice in catalogo come: servizio obbligatorio che se non erogato può determinare l apertura di procedure europea a carico della Regione Puglia; servizio obbligatorio in quanto previsto dalla legge istitutiva e regolato da specifica normativa nazionale o regionale; servizio facoltativo sempre previsto dalla legge istitutiva ma erogato su specifica richiesta di terzi (altri enti pubblici o privati) attraverso specifiche convenzioni e/o accordi; servizio o attività sempre contemplati dalla legge istitutiva ma richiesti in particolari situazioni di emergenza ambientale o su specifica richiesta di enti attività (non identificabili come veri servizi erogati) svolte per specifica richiesta ihi delle direzioni i i (es. DS vs DAP) o enti
30 Sistema di programmazione e controllo: Il controllo di gestione 3. Programmazione del CARICO DI LAVORO PER L ANNO 2010 per ogni struttura complessa, per ogni struttura tt semplice di staff tff delle direzioni i i e per ogni polo di specializzazione utilizzando come criterio guida la quantificazione di quello che effettivamente l agenzia deve fare per perseguire la propria mission 4. Calcolo delle risorse umane necessarie a svolgere tutto il programma 2010 e DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO rispetto alle unità di personale oggi in servizio 5. Definizione delle PRIORITÀ da parte della Direzione basandosi sia sulle indicazioni fornite dai principali committenti (assessorati regionali, province, ecc) sia sulle risorse umane attualmente a disposizione 6. Contemporanea istituzione del COMITATO DI BUDGET che ha definito un albero dei centri di responsabilità e di costo/ricavo che consentirà un reale monitoraggio dei costi e dei ricavi per macrocategorie di servizi/attività (ovvero laboratorio chimico, laboratorio microbiologico, agenti fisici, ecc). Il passaggio successivo sarà una ulteriore disaggregazione dei centri di costo/ricavo per giungere al MONITORAGGIO DEI COSTI SPECIFICI DEI DIVERSI SERVIZI EROGATI.
31 Sistema di programmazione e controllo: Il controllo di gestione 7. Sulla base dell albero dei centri di responsabilità e costo/ricavo definizione del BILANCIO DI PREVISIONE E DEL BUDGET 2010 con assegnazione ad ogni struttura di un budget adeguato al carico di lavoro programmato. 8 Effettuazione di un SISTEMA DI REPORTING che consenta di verificare produttività 8. Effettuazione di un SISTEMA DI REPORTING che consenta di verificare produttività, efficienza ed efficacia di ciascuna struttura con la possibilità di evidenziare gli scostamenti rispetto al programmato e di attuare idonee misure correttive.
32 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE VPtot = TS X N Att. TTR = VPtot + MACROATTIVITA I E C = TTR\ OL INDICE DIEFFICIENZA COMPLESSIVA
33 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE Indice di Efficienza Complessiva UOC Laboratorio 1,5 IEC 1 0,5 0 BA BR FG LE TA IEC LAB ,1 09 0,9 12 1,2 12 1,2
34 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE Indice di Efficienza i Complessiva UOC Territorio 1,5 IEC 1 0,5 0 BA BR FG LE TA IEC TERR 0,9 1,4 0,9 0,9 0,8
35 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE % DI REALIZZAZIONE DEL PIANO 2009 (TTR EFFETTIVAMENTE REALIZZATO\ TTR PROGRAMMATO) x 100
36 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE UOC LABORATORIO % DI REALIZZAZIONE DEL PIANO % 40% 30% 20% 10% 0% BA BR FG LE TA % DI REALIZZAZIONE DEL PIANO 29% 47% 42% 43% 39% 2009
37 DIREZIONE GENERALE ARPA PUGLIA UO CONTROLLO DI GESTIONE UOC TERRITORIO % DI REALIZZAZIONE DEL PIANO % 40% 30% 20% 10% 0% BA BR FG LE TA % DI REALIZZAZIONE DEL PIANO 32% 21% 20% 34% 19% 2009
38 L informatizzazione SIARPA PIATTAFORMA APPLICATIVA Nuovo Sito Web ArpaSms Sistemi valutativi SISCO Sistema dei Controlli ed Ispezioni Protocollo Informatico Formazione a Distanza PEC e Firma Digitale Fax Server LIMS Sistema Informativo di Laboratorio Sistemi di monitoraggio VPN Rete Privata Virtuale OSA/GIS Sistema Cartografico di riferimento Piattaforma di collaborazione
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44 I monitoraggi e le strategie
45 Il caso Maglie
46 Le emissioni industriali: i prelievi a camino in impianti industriali in Provincia di Lecce
47 L analisi del suolo 0,6 1,7 0,3 1,5 22,2 16,4 67,1 128,8 1,2
48 L analisi della vegetazione (aghi di pino)
49 Le deposizioni atmosferiche
50 Le deposizioni atmosferiche
51 Il caso Taranto
52 Il quadro di riferimento per i valori limite in Italia Limite di legge D Lgs 152/06 per agglomerato: ng/nm 3 Limite di legge D Lgs 133/05 per Inceneritori: 0,1 ngi-teq/nm Limiti di emissione vigenti o proposti per agglomerato in altri Paesi Paese Limite di Emissione PCDD/F Commento Austria 0,4 ng I-TEQ/m3 Applicabile ai nuovi impianti, costruiti dopo il 2001 Belgio 2.5 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti 0,2 ng I-TEQ/m3 Per i nuovi impianti Canada <1,35 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il 2002 <0,5 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il ,2 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il 2010 Germania 0,1 ng I-TEQ/m3 Obiettivo 0,4 ng I-TEQ/m3 Limite superiore Giappone 0,1 ng WHO-TEQ/m3 Per nuovi impianti 1 ng WHO-TEQ/m3 Per impianti esistenti Paesi Bassi 0,4 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti 01 0,1 ng I-TEQ/m3 ITEQ/ Desiderabile UK 2 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti 0,1-0,5 ng I-TEQ/m3 Benchmark
53 National Emission Register 70 Emissioni di Diossine e Furani delle provincie italiane - Anno 2005 (Fonte Inventario nazionale delle emissioni a livello provinciale) Dioxins and Furans Emissions in Italian provinces
54 La strategia per il monitoraggio Acquisizione strumentazione laboratoristica necessaria ( ), con il supporto della Provincia di Taranto in 5 mesi Sinergie con INCA di Lecce per le analisi e SGS per i campionamenti acquisizione know how e successiva gestione in proprio Costituzione GdL Diossine ILVA: approfondimenti tecnico scientifici, esame normativa, esecuzione controlli, elaborazione dati, interpretazione risultati
55 Il problema dei valori limite per le emissioni in Italia Limite di legge D Lgs 152/06 per agglomerato: ng/nm 3 Limite di legge D Lgs 133/05 per Inceneritori: 0,1 ngi-teq/nm Regione Friuli Venezia Giulia per agglomerato: 0,4 ngi-teq/nm
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57 La Legge Regionale
58 La Legge Regionale 44/2008 Art. 2 - (Valori limite di emissione nell atmosfera) 1. In attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Aarhus, tutti gli impianti di cui all articolo articolo 1di nuova realizzazione, dovranno adeguarsi ai valori limite ottenibili con l applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili. In particolare, in fase di esercizio, non devono essere superati i seguenti valori limite di emissione, per i gas di scarico: -Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) 0,4 ngteq/nmc 2. Tutti gli impianti già esistenti ed in esercizio alla data di entrata in vigore della presente legge devono adeguarsi ai su citati valori limite, valutati sulla base dei criteri indicati dal Protocollo di Aarhus, secondo il seguente calendario: Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) a partire dal 1 aprile ,5 ngteq/nmc a partire dal 31 dicembre ,4 ngteq/nmc 3. I valori limite suddetti sono riferiti ad un tenore di ossigeno, da determinarsi per lo specifico impianto. Tale tenore di ossigeno sarà fissato nel piano di campionamento di cui all art. 3
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61 Tarantosera, 20 febbraio 2009 Ecco come Assennato alza il limite anti-diossine
62 La Legge Regionale modificata Art. 2 - (Valori limite di emissione nell atmosfera) 1. In attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Aarhus, tutti gli impianti di cui all articolo 1di nuova realizzazione, dovranno adeguarsi ai valori limite ottenibili con l applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili. In particolare, in fase di esercizio, non devono essere superati i seguenti valori limite di emissione, per i gas di scarico: -Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) 0,4 ngteq/nmc 2. Tutti gli impianti già esistenti ed in esercizio alla data di entrata in vigore della presente legge devono adeguarsi ai su citati valori limite, valutati sulla base dei criteri indicati dal Protocollo di Aarhus, secondo il seguente calendario: Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) a partire dal 30 giugno ,5 ngteq/nmc a partire dal 31 dicembre ,4 ngteq/nmc 3. I valori limite suddetti sono riferiti ad un tenore di ossigeno, da determinarsi per lo specifico impianto. Tale tenore di ossigeno sarà fissato nel piano di campionamento di cui all art. 3
63 La Legge Regionale modificata Art. 3 Si aggiunge:
64 Il protocollo integrativo dell Accordo di programma Area industriale di Taranto e Statte Il giorno si è tenuto presso ARPA Puglia il primo incontro con ISPRA e ILVA per la definizione del protocollo operativo dei monitoraggi
65 1 luglio 2009
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67 PROGETTO TARANTO /SALENTO Studio sulla composizione ( speciazione ) del particolato atmosferico e sulle sue possibili origini ( source apportionment ) 1 Campionamenti del particolato 8 Studio avvezioni transfrontaliere 2 Caratterizzazione chimica del particolato Partecipanti: ARPA Puglia Centro METEA Università di Bari Dipartimento di Fisica Università di Lecce Dipartimento di Ingegneria dell Innovazione Università di Lecce ISAC CNR di Lecce 3 Caratterizzazione morfologica del particolato 4 Campionamenti delle deposizioni di particolato 7 Studio della ricaduta al suolo 6 Analisi i di organismi vegetali indice 5 Monitoraggi vento-selettivi
68 Monitoraggi Formazione Prevenzione Ricerca CENTRO DI ECCELLENZA IN AMBIENTE E SALUTE StatiGenerali
69 MEDIA Ecologia Politiche della salute Governo Regionale Assessorati Trasporti Sviluppo economico Assetto del territorio Bilancio Mediterraneo Risorse Agroalimentari Opere Pubbliche Agenzie Regionali ARPA Puglia Province Comuni ASL Imprese Sindacati Associazioni Magistratura, Prot. Civile, Forze dell Ordine Governo Nazionale Ministeri Ambiente, Tutela tl Territorio i e Mare Lavoro, Salute e Politiche Sociali Università e Centri Ricerca ISPESL, ISS, Sistema Agenziale: ISPRA, ARPA/APP StatiGenerali
70 Mettiamo tutto in comune: siamo nati per una vita in comune StatiGenerali 16 dicembre 2009
71 La nostra società è molto simile a una vòlta di pietre: cadrebbe se esse non si sostenessero a vicenda, ed è proprio questo che la sorregge StatiGenerali 16 dicembre 2009
72 Societas nostra lapidum fornicationi i simillima est, quae, casura nisi in vicem obstarent, hoc ipso sustinetur Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio, XV, 95, 53
Il direttore amministrativo Dott. Alessandro Rollo
ARPA Puglia, 5 anni dopo Il direttore amministrativo Dott. Alessandro Rollo L assetto organizzativo di ARPA Puglia(R. 7/2008) Direzione Generale In staff: Ufficio Legale Ufficio Controllo Gestione SPP
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