PIANO STRATEGICO TRIENNIO

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1 PIANO STRATEGICO TRIENNIO

2 Coordinamento e Redazione del PIANO STRATEGICO Adriana TRISOLINI UO Controllo di Gestione e Gestione Qualità Validazione e APPROVAZIONE del PIANO STRATEGICO Giorgio ASSENNATO DIRETTORE GENERALE ARPA PUGLIA 1

3 INDICE 1. LA MISSION E LA VISION DELL AGENZIA I RISULTATI RAGGIUNTI NEL PRECEDENTE TRIENNIO ( ) IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE LA STRATEGIA DEL TRIENNIO LA STRATEGIA: MIGLIORARE L ORGANIZZAZIONE INTERNA LA STRATEGIA: AUMENTARE AUTOREVOLEZZA, AFFIDABILITA E TERZIETA LA STRATEGIA: MIGLIORARE LE CAPACITA PIANIFICATORIE E PROGRAMMATICHE

4 1. LA MISSION E LA VISION DELL AGENZIA La Legge istitutiva di ARPA Puglia (L.R. n.6 del 22 gennaio 1999 e s.m.i.) individua il ruolo e i compiti che la stessa Agenzia deve svolgere nello scenario di riferimento regionale, quale struttura tecnica a supporto della Regione e degli Enti locali nel campo della prevenzione ambientale e della tutela della salute per i rischi connessi. Tale legge consente quindi di individuare abbastanza chiaramente la mission dell Agenzia in quanto consente di rispondere alla tre domande fondamentali di un buon mission statement, ovvero chi siamo, cosa vogliamo fare e perché lo facciamo. ARPA Puglia, in qualità di organo tecnico regionale, presidia i processi di prevenzione, previsione, valutazione e risanamento ambientale, anche a tutela della salute per i rischi connessi; acquisisce e diffonde la conoscenza sui fattori di pressione, sullo stato dell ambiente, contribuendo alla verifica dell efficacia delle politiche orientate alla sostenibilità; collabora alla realizzazione di tali politiche in rapporto con gli altri attori istituzionali, con la società civile, i cittadini e le imprese, promuovendo e diffondendo l utilizzo di strumenti di gestione ambientale negli ambienti di vita e di lavoro. ARPA Puglia in questi anni si è distinta per la capacità di perseguire la propria mission e dovrà ora sempre più qualificarsi come il luogo in cui convergono, si concentrano e si sviluppano competenze, dati ed informazioni di carattere ambientale; ovvero dovrà diventare sempre più il soggetto di riferimento della conoscenza dello stato dell ambiente intesa come sintesi delle azioni legate alle attività di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali, all acquisizione e 3

5 informatizzazione dei dati ambientali, alla loro trasformazione in informazioni ambientali attraverso la definizione di indicatori ed indici ambientali nonché alla loro diffusione. In questo modo ARPA Puglia potrà garantire la costruzione di un attendibile base conoscitiva del territorio, che possa essere valido supporto tecnico scientifico per le scelte e politiche di pianificazione in campo ambientale. Nel prossimo triennio ARPA Puglia, oltre a garantire la CONOSCENZA DELL AMBIENTE, dovrà rafforzare il proprio ruolo anche su altri macrocampi di intervento funzionali alla tutela dell ambiente, ovvero la Valutazione, il Risanamento e la Prevenzione. VALUTAZIONE RISANAMENTO CONOSCENZA PREVENZIONE Dovrà accrescere la propria autorevolezza, ovvero essere ancor più percepita come referente privilegiato ed affidabile, per garantire la completezza e l attendibilità delle informazioni ambientali possedute, elemento indispensabile per una corretta azione valutativa degli aspetti ambientali. La qualificazione del ruolo dell Agenzia nei processi di valutazione connessi alla pianificazione e programmazione regionale, non potrà inoltre prescindere dalla volontà di rafforzare la propria terzietà nei processi decisionali, elemento di garanzia per supportare scelte di intervento sostenibili nel territorio. 4

6 Sarà pertanto di assoluta rilevanza strategica per l Agenzia il miglioramento continuo sia della realizzazione dei processi primari di monitoraggio e controllo, informazione, supporto alle amministrazioni e collaborazione con altri soggetti istituzionali e non, sia delle attività di supporto ai processi primari, afferenti alla gestione amministrativa contabile, comunicazione, informatizzazione, formazione e qualità, nonché l ottimizzazione dei processi di pianificazione e programmazione agenziale strettamente connessi al Controllo di Gestione. Al fine di perseguire la mission dell Agenzia così come la legge istitutiva la definisce è necessario avere un vision statement ben definito in cui tutti si possano riconoscere e che stimoli tutti ad operare per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Sintetizzando le considerazioni riportate, la vision dell Agenzia per il prossimo triennio può quindi così declinarsi: Accrescere il proprio ruolo di referente autorevole e centrale per istituzioni, enti locali, cittadini e imprese nel campo delle conoscenze ambientali e nel supporto tecnico ai processi di valutazione. Accrescere il proprio ruolo svolgendo le proprie attività attraverso un sistema ORGANIZZATO, INTEGRATO E FINALIZZATO ALL OTTIMIZZAZIONE DELL EROGAZIONE DEI SERVIZI, attraverso una gestione orientata all individuazione dei processi, alla loro continua innovazione ed al loro miglioramento continuo, avendo come riferimento la soddisfazione dei clienti esterni ed interni, la qualificazione dei propri operatori, l accrescimento della qualità complessiva e dei know how tecnico scientifici. 5

7 2. I RISULTATI RAGGIUNTI NEL PRECEDENTE TRIENNIO ( ) Il triennio ha registrato una grande accelerazione nello sviluppo e nella crescita dell Agenzia, sia dal punto di vista organizzativo interno che dal punto di vista della credibilità, visibilità e terzietà dell Agenzia stessa. Il lungo lavoro che ha portato alla definizione del nuovo regolamento, il RR n.7 del 10/06/2008, ha consentito di iniziare un complesso percorso di riorganizzazione interna. Molti dei servizi e degli uffici individuati dal Regolamento sono attivi, altri sono in fase di consolidamento, mentre qualche struttura, principalmente per mancanza di dotazione organica, non ha ancora acquisito operatività. Il triennio che si sta per concludere ha visto un incremento di dotazione organica (intesa come personale a tempo indeterminato) pari al 44% e ha visto l Agenzia avvalersi di professionalità con contratti di tipologia diversa (dal tempo determinato alla somministrazione lavoro, fino alle consulenze) che tanto hanno contribuito alla crescita dell Agenzia stessa consentendogli di rispondere a molte delle emergenze ambientali verificatesi in questi anni. ARPA Puglia ha inoltre attuato le procedure di stabilizzazione, consentendo la stabilizzazione di 36 unità di personale. Dal punto di vista della gestione ARPA PUGLIA, a partire dalla fine del 2008, ha implementato un complesso sistema di Programmazione e Controllo (PeC), ha garantito il mantenimento del Riconoscimento ISS, in conformità alla NORMA UNI EN ISO/IEC 17025:2005, per le prove sulle matrici alimentari al DAP BR e conseguendo successivamente l Accreditamento multisito per i 6

8 Dipartimenti di Bari e Brindisi e ha inoltre conseguito l Accreditamento SINAL (sempre in conformità alla NORMA UNI EN ISO/IEC 17025:2005) presso il DAP FG. Dal punto di vista strettamente tecnico, è da evidenziare il ruolo di ARPA Puglia nelle Convenzioni con le Province in attuazione del Piano triennale per l ambiente (PTA), nell Accordo Quadro con la Guardia di Finanza, nell approvazione della Legge regionale anti diossina, nell operatività del Punto Focale Regionale e nella gestione delle procedure di infrazione a carico della Regione Puglia. L obiettivo mancato è stato senza dubbio quello relativo alle sedi per il Dipartimento di Bari e per il Dipartimento di Taranto, che rimarrà obiettivo dominante anche di questo triennio. 3. IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE La pianificazione e la programmazione delle attività dell Agenzia sono atti necessari non solo per poter disporre e utilizzare al meglio le risorse a disposizione per soddisfare la domanda di attività proveniente dalle varie istituzioni di riferimento, ma anche per ottimizzare ed integrare al meglio le varie attività. E stata infatti avviata una profonda rilettura delle funzioni agenziali, mappando tutti i servizi e le attività al fine di racchiuderli in un CATALOGO che, con grande sforzo da parte di tutto il personale dirigenziale e non, si sta cercando di perfezionare con l obiettivo di poter in futuro guardare alle attività non come una mera sommatoria di singole attività svolte dalle varie 7

9 strutture interne, bensì come un INSIEME PROCESSI/PROCEDIMENTI TECNICI ED AMMINISTRATIVI tra loro integrati ed interconnessi. Con l avvio di questo percorso, la Direzione Generale ha voluto manifestare fortemente la propria volontà di rivedere i processi di pianificazione e programmazione agenziale, attraverso la rivisitazione dei processi di pianificazione strategica, di programmazione specifica e operativa, di gestione e di misurazione delle attività, di reporting e di valutazione finale. Tale ciclo virtuoso di pianificazione, programmazione, controllo e valutazione si può concretamente realizzare solo mediante la costruzione di un percorso metodologico che, a partire dalla Vision dell Agenzia, imposta prima a monte un processo di pianificazione attraverso cui formulare strategie e obiettivi strategici, poi un processo di programmazione attraverso cui formulare obiettivi specifici e obiettivi operativi e, poi, a valle, un processo di Controllo di Gestione con l obiettivo di definire un sistema di monitoraggio e valutazione delle prestazioni agenziali. In tal modo è possibile verificare se il percorso intrapreso per il raggiungimento della vision è quello giusto e, in caso di scostamento dei risultati raggiunti rispetto a quelli attesi, di apportare le dovute correzioni. 8

10 4. LA STRATEGIA DEL TRIENNIO La strategia di ARPA Puglia per il prossimo triennio non può essere individuata se non partendo da quella che si è definita come la vision e dai punti di forza e debolezza individuati nel precedente triennio. Pertanto, partendo dall assunto che ARPA Puglia dovrà, anche nel prossimo triennio, continuare a SVOLGERE I PROPRI COMPITI ISTITUZIONALI di prevenzione e protezione ambientale, occorrerà in primo luogo SPERIMENTARE L ASSETTO ORGANIZZATIVO APPENA APPROVATO, monitorare il suo funzionamento e apportare le eventuali correzioni con l obiettivo primario di concatenare i vari servizi e uffici dell Agenzia, con la logica di voler creare processi unitari per pressioni ambientali tali da garantire risposte adeguate ai vari interlocutori dell Agenzia stessa. Tale obiettivo potrà essere migliorato anche attraverso l ausilio del Sistema di Gestione in Qualità dei vari processi. Infatti consolidando ed aumentando la percentuale del personale che opera in qualità sarà possibile migliorare con continuità le prestazioni in termini di efficacia e efficienza e aumentare la capacità di rispondere alle esigenze e alle aspettative di tutti gli stakeholders interessati. Al fine di garantire la gestione in qualità di tutti i processi che in Agenzia verranno identificati sarà anche necessario PERSEGUIRE CON GRANDE FORZA L OBIETTIVO DI ADEGUAMENTO DELLE SEDI DI LAVORO, in particolar modo per quei dipartimenti oggi particolarmente in difficoltà quali quello di Bari e quello di Taranto. 9

11 Contestualmente dovrà essere raggiunto l obiettivo di ACCORCIARE ED ALLEGGERIRE I PROCESSI AMMINISTRATIVI, attraverso la definizione di procedure che dovranno consentire il graduale passaggio da una gestione di tutti i passaggi burocratici attraverso documenti cartacei ad una gestione in via elettronica con uso intensivo della firma elettronica e di mailing interno, rendendo così più efficace anche la comunicazione interna. Nel prossimo triennio ANDRÀ RAFFORZATA ANCHE LA COMUNICAZIONE ESTERNA INTESA COME COMUNICAZIONE CON GLI ENTI PUBBLICI (Regione ed enti locali), con il sistema agenziale ed ISPRA e con i privati e i cittadini. Il rapporto con il sistema delle Agenzie e con ISPRA andrà rafforzato al fine di consolidare gli attuali rapporti e creare nuovi confronti e sinergie sia sotto l aspetto tecnico che gestionaleorganizzativo, per migliorare e crescere attraverso il confronto con le migliori esperienze e pratiche intraprese e consolidate da altri. Il rapporto con ISPRA e con le altre Agenzie dovrà essere rafforzato anche in funzione della DEFINIZIONE DEI LETA, I LIVELLI ESSENZIALI DI TUTELA AMBIENTALE, la cui definizione deve avvenire a livello nazionale per consentirne poi la contestualizzazione regionale in base alle specifiche pressioni ambientali. Inoltre, per ottimizzare l aspetto organizzativo e gestionale dell Agenzia, sarà improcrastinabile CONSOLIDARE IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO al fine di garantire un buon livello di programmazione delle funzioni e delle attività agenziali in relazione agli obiettivi strategici triennali, di monitorarne l andamento nel corso dell anno e infine di valutarne i risultati. In questo contesto di miglioramento delle capacità programmatiche si dovrà anche CONSOLIDARE LA FUNZIONE DI COORDINAMENTO DEI DIPARTIMENTI PROVINCIALI SVOLTA DALLA DIREZIONE SCIENTIFICA al fine di 10

12 giungere ad una programmazione che sia uniformemente rispondente alle richieste della normativa ambientale vigente e alle pressioni ambientali esistenti sul territorio regionale di competenza di ciascun dipartimento. In merito invece alla necessità di accrescere autorevolezza, affidabilità e terzietà al fine di essere riconosciuti come punto di riferimento per le conoscenze ambientali, occorrerà MIGLIORARE LE CAPACITÀ DI ANALISI CRITICA DEI DATI AMBIENTALI ACQUISITI, cercando di contestualizzare le informazioni, anche attraverso appropriate analisi statistiche. Sarà necessario AUMENTARE LA CAPACITÀ DI CREARE SINERGIE CON GLI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI CHE OPERANO NEL CAMPO AMBIENTALE E CHE SONO ANCH ESSI PORTATORI DI CONOSCENZA, quindi con l Università, il mondo della ricerca e dell innovazione scientifica, al fine di condividere il patrimonio informativo, nonché con i soggetti che svolgono funzioni di vigilanza (Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc) soprattutto in relazione alle azioni di controllo. Sarà inoltre necessario, al fine di fornire sempre maggiori garanzie sui risultati del perseguimento della propria mission, MIGLIORARE LA STRUMENTAZIONE ESISTENTE NEI LABORATORI DI PROVA per rispondere sempre più prontamente alle emergenze ambientali, per rispondere alle richieste di istituzioni e cittadini offrendo sempre maggiore specializzazione. Per quanto riguarda infine la volontà di qualificare l ARPA come soggetto terzo nei processi decisionali di valutazione ambientale, anche a seguito dell entrata in vigore di normative ambientali in recepimento di Direttive comunitarie, sarà necessario RAFFORZARE IL SUPPORTO TECNICO DELL AGENZIA ALLA DEFINIZIONE DI INDIRIZZI NELL AMBITO DELLA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE E TERRITORIALE. 11

13 Si dovrà infine inoltre investire su un adeguata formazione professionale che consenta l aggiornamento continuo in relazione all applicazione di nuove normative ambientali, nonché in relazione alla necessità di approcciare le attività di valutazione e di controllo per processi intermatriciali e per processi produttivi. Nella tabella di seguito riportata è schematizzata la strategia di ARPA Puglia per il prossimo triennio con indicazione delle tre macro aree e dei relativi obiettivi strategici. I delivarable annuali della pianificazione strategica saranno raggiunti attraverso le programmazioni annuali operative e specifiche che dovranno garantire il perseguimento della mission agenziale e la realizzazione graduale della vision strategica sopra riportata. 12

14 Strategia A. Migliorare l organizzazione interna B.Aumentare autorevolezza, affidabilità e terzietà C.Accrescere le capacità pianificatorie e programmatiche UO CONTROLLO DI GESTIONE E GESTIONE QUALITÁ Obiettivi strategici A1. Promuovere l innovazione e la semplificazione nella gestione dell Agenzia e l ottimizzazione continua degli aspetti organizzativi e funzionali anche attraverso l individuazione di idonei canali di comunicazione interni ed esterni A2. Dare completa operatività al nuovo assetto Agenziale B1. Continuare ad accrescere l autorevolezza dell Agenzia, quale punto di riferimento per la conoscenza dello stato dell ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità B2.Qualificare il ruolo dell Agenzia come soggetto terzo nei processi di valutazione ambientale a supporto della Regione e degli EELL C1.Promuovere e diffondere i principi della pianificazione strategica C2.Promuovere e diffondere un approccio per priorità nella definizione dei programmi annuali di attività C3.Promuovere e diffondere i principi delle budgetizzazione Deliverable annuali PROGRAMMA 2010 PROGRAMMA 2011 PROGRAMMA

15 5. LA STRATEGIA: MIGLIORARE L ORGANIZZAZIONE INTERNA 5.1 OBIETTIVO STRATEGICO A1 PROMUOVERE L INNOVAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE NELLA GESTIONE DELL AGENZIA E L OTTIMIZZAZIONE CONTINUA DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E FUNZIONALI ANCHE ATTRAVERSO L INDIVIDUAZIONE DI IDONEI CANALI DI COMUNICAZIONE INTERNI ED ESTERNI Il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo strategico al termine del 2012 potrà avvenire solo attraverso la costruzione e il mantenimento del circuito virtuoso di seguito rappresentato: APPLICATIVI INFORMATICI COMUNICAZIONE ESTERNA PROCESSO AMM.VO SEMPLIFICATO COMUNICAZIONE INTERNA CERTIFICAZIONE ISO 9001:2008 ACCREDITAMENTO UNI EN ISO 17025:2005 La CERTIFICAZIONE ISO 9001:2008, la SEMPLIFICAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI e l INDIVIDUAZIONE DI IDONEI CANALI DI COMUNICAZIONE INTERNA rappresentano i tre pilastri tra di loro strettamente interdipendenti su cui basare il processo di miglioramento dell organizzazione interna nel prossimo triennio. 14

16 Sarà infatti fondamentale avviare il percorso per l ottenimento della certificazione ISO 9001:2008 che rappresenta oggi il miglior strumento per ottenere: una razionalizzazione dei processi, una diminuzione dei costi di esercizio, un aumento della consapevolezza dei lavoratori un attento controllo dei fornitori e delle aspettative dei clienti/committenti dell Agenzia stessa. Con la certificazione ISO 9001:2008 l'agenzia sarà portata ad assumere un atteggiamento sempre più orientato ai propri committenti garantendo al committente stesso il grado qualitativo contrattualmente sottoscritto. Con l applicazione di un buon sistema di gestione, i dipendenti e i committenti di ARPA Puglia avranno i primi consapevolezza e i secondi certezza dell'alto contenuto qualitativo del servizi erogati. L Agenzia intende nel prossimo triennio non solo certificarsi secondo la norma ISO 9001:2008, ma anche seguire le indicazioni della norma ISO 9004:2009 per sviluppare le capacità di mantenere e sviluppare nel lungo periodo la qualità delle proprie prestazioni. Tale capacità andrà sviluppata attraverso il monitoraggio di rischi, opportunità, cambiamenti ed andamenti dell'ambiente esterno e tramite la maturazione della vocazione ad imparare, cambiare ed innovare per affrontare con successo i cambiamenti, bilanciando gli interessi economico finanziari con quelli socio ambientali. Semplificare l azione amministrativa vuol dire invece tagliare i passaggi procedurali, i controlli e gli adempimenti inutili: cioè vuol dire eliminare tutto quello che è superfluo o addirittura 15

17 dannoso per un buon funzionamento dell amministrazione e laddove non sia possibile eliminare dei passaggi amministrativi sarà necessario saper trovare modi diversi, più semplici, rapidi ed economici per ottenere lo stesso risultato garantito da quel particolare passaggio procedurale, controllo, adempimento. La semplificazione amministrativa rappresenta quindi un modo per migliorare il rapporto con l amministrazione sia per gli stakeholders che per tutti coloro che operano all interno dell Agenzia stessa. La comunicazione interna infine rappresenta un complesso processo di diffusione di informazioni, comunicati, dati, compiti all interno di un organizzazione. Per essere il più possibile efficace, la rete di comunicazione interna e la produzione di contenuti deve essere precedentemente pianificata e coordinata in modo da raggiungere un maggior grado di coordinamento delle funzioni della comunicazione. Solitamente, la gestione della comunicazione interna è affidata ad un servizio specifico, nel caso degli enti pubblici più grandi, oppure gestito da un solo ufficio, spesso lo stesso URP. Attualmente la comunicazione interna all Agenzia è piuttosto frammentaria e debole come rappresentata dalla figura di seguito riportata dove si evidenzia che la maggiore debolezza si ha nella direzione DAP SEDE CENTRALE e DAP DAP. 16

18 DAP BA DAP BAT DAP TA SEDE CENTRALE DAP BR DAP LE DAP FG Il circuito virtuoso generato dai tre fattori appena descritti (certificazione, semplificazione amministrativa e comunicazione interna) sarà reso ulteriormente virtuoso se alimentato anche dagli effetti dell Accreditamento UNI EN ISO 17025:2005 per tutti i laboratori, dall utilizzo degli applicativi informatici esistenti (protocollo informatico, LIMS, SISCO, OSA GIS) e dallo sviluppo di sistemi di comunicazione esterna maggiormente qualificati. 17

19 5.2 OBIETTIVO STRATEGICO A2 UO CONTROLLO DI GESTIONE E GESTIONE QUALITÁ DARE COMPLETA OPERATIVITÀ AL NUOVO ASSETTO AGENZIALE (R.R. 10 GIUGNO 2008, N. 7) Per raggiungere l obiettivo strategico della completa operatività del nuovo assetto agenziale è assolutamente necessario lavorare su più fronti: sul fronte amministrativo per definire e semplificare tutto l iter di attivazione delle strutture oggi ancora non operative, sul fronte tecnico per assicurare che l operatività delle strutture che si vanno ad attivare o consolidare svolgano le propri funzioni in modo ottimale e sul fronte gestionale al fine di armonizzare e omogenizzare tutte le procedure programmatiche, tutti i canali di comunicazione interna, tutte le procedure di adeguamento tecnologico e di ottimizzazione dei costi e tutti quei comportamenti che sono finalizzati al miglioramento del servizio erogato. Nell ambito dei tre organismi previsti all Art. 8 del RR 10 giugno 2008, n.7 occorre garantire la funzionalità di due organismi oggi ancora non attivi o attivi solo parzialmente e migliorare la funzionalità del terzo organismo previsto. I primi due organismi sono il COMITATO DI GARANZIA e il COMITATO DI CONSULTAZIONE. Il primo svolge il compito di elaborare un parere sulla qualità del Rapporto sullo Stato dell Ambiente prima della sua pubblicazione e quindi rappresenta un ulteriore livello di garanzia, per tutti gli stakeholder, circa la qualità dei dati ambientali forniti. Il COMITATO DI CONSULTAZIONE è invece l organismo che, prima della convocazione del Comitato di Indirizzo, deve definire i criteri di quantificazione delle quote di finanziamento così come previsto dalla legge istitutiva e deve fornire pareri sui documenti da sottoporre all attenzione del Comitato di Indirizzo stesso. Sono quindi entrambi organismi con 18

20 funzioni propedeutiche allo svolgimento di funzioni successive come illustrato dalla figura di seguito riportata e sono quindi garanzia di maggiore qualità del lavoro svolto. COMITATO DI GARANZIA COMITATO DI CONSULTAZIONE DEVE SVOLGERE FUNZIONI PROPEDEUTICHE ALLA DEVE SVOLGERE FUNZIONI PROPEDEUTICHE A PUBBLICAZIONE DEL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE COMITATO DI INDIRIZZO Il terzo organismo è il COMITATO DI COORDINAMENTO E PROGRAMMAZIONE che è da considerarsi operativo, ma di cui va sicuramente migliorata la gestione. Tale comitato deve infatti riuscire a diventare il vero momento di incontro e confronto tra i massimi livelli direzionali al fine di poter rendere operativi tutti gli indirizzi strategici. L Art. 9 del Nuovo Regolamento di ARPA Puglia prevede poi l attivazione dei COMITATI TECNICI PROVINCIALI DI COORDINAMENTO (CTPC) la cui attivazione è fondamentale per garantire una programmazione delle attività capace di rispondere alle esigenze delle Amministrazioni provinciali e dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL. Tali comitati infatti si devono riunire presso ciascun dipartimento e devono rappresentare il momento in cui l Agenzia, attraverso le sue strutture provinciali, raccoglie e negozia le richieste del territorio provenienti da Province ed ASL, trasferisce alla Direzione Generale e alla Direzione Scientifica le risultanze di tali confronti e le utilizza per la programmazione delle proprie attività. Anche in questo caso 19

21 parliamo quindi di una funzione, quella dei CTPC, propedeutica alla importantissima funzione di programmazione delle attività dell Agenzia. COMITATI TECNICI PROVINCIALI DI COORDINAMENTO DEVONO SVOLGERE FUNZIONI PROPEDEUTICHE A PROGRAMMAZIONE OPERATIVA E SPECIFICA ANNUALE DELL AGENZIA Il triennio appena iniziato dovrà inoltre consentire di dare piena attuazione a quanto previsto all ART. 26 DEL REGOLAMENTO, giungendo all approvazione, da parte della Giunta regionale, della classificazione dei servizi/attività dell Agenzia e delle loro modalità di erogazione Nel triennio ARPA Puglia si impegna inoltre a consolidare l operatività delle strutture dipartimentali con garanzia di funzionalità e operatività delle strutture complesse e delle diverse unità operative semplici con il fine di migliorare la qualità del servizio erogato. Si dovrà inoltre procedere alla crescita dei POLI DI SPECIALIZZAZIONE sia di quelli di recente istituzione, sia di quelli in previsione di istituzione, affinchè questi possano accrescere le proprie funzioni tecnico scientifiche, qualificare maggiormente il personale tecnico ad essi assegnato ed accedere a livelli di tecnologia sempre più complessa e sofisticata anche al fine di aumentare la capacità competitiva dell Agenzia. Il percorso che l Agenzia intende perseguire ha lo scopo di portare i Poli di specializzazione ad acquisire sempre più il titolo di centri di competenza a valenza sovraprovinciale e/o regionale così come previsto all Art. 16 del RR 10 giugno 2008, n.7. 20

22 Al fine di perseguire l obiettivo strategico sopra declinato, l Agenzia dovrà inoltre consolidare il ruolo, la funzionalità e l operatività di altre strutture importanti afferenti alle Direzioni Generale e Scientifica. All interno della Direzione Generale si dovranno consolidare le UO Controllo di Gestione e Gestione Qualità, l URP e l Ufficio Affari legali e Contenzioso al fine di migliorare tutte le attività di pianificazione, programmazione, budgetizzazione, reporting, valutazione, miglioramento continuo, comunicazione e supporto normativo a tutte le questioni ambientali e non che interessano l Agenzia. Mentre nella Direzione Scientifica sarà assolutamente necessario consolidare il ruolo dell UO Rete Laboratori che avrà il compito di omogenizzare tutti i laboratori dal punto di visto tecnico strumentale e di assicurare il mantenimento del Sistema Gestione Qualità in conformità alla norma UNI EN IEC/ISO 17025:2005. Sarà inoltre necessario consolidare il ruolo delle UO Supporto alle Direzione presenti nei dipartimenti al fine di garantire processi amministrativi in qualità tra la struttura centrale e i dipartimenti. 21

23 6. LA STRATEGIA: AUMENTARE AUTOREVOLEZZA, AFFIDABILITA E TERZIETA 6.1 OBIETTIVI STRATEGICI B1 E B2 CONTINUARE AD ACCRESCERE L AUTOREVOLEZZA DELL AGENZIA QUALE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA CONOSCENZA DELLO STATO DELL AMBIENTE A SUPPORTO DELLE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ QUALIFICARE IL RUOLO DELL AGENZIA COME SOGGETTO TERZO NEI PROCESSI DI CONOSCENZA E VALUTAZIONE AMBIENTALE A SUPPORTO DELLA REGIONE E DEGLI ENTI LOCALI Per il raggiungimento di questo obiettivo strategico e per giungere quindi, al termine del 2012, ad una Agenzia con accresciuta autorevolezza, affidabilità e terzietà sarà necessario intervenire su alcuni punti che sono: la comunicazione esterna, la formazione e l informazione del personale, la fruibilità dei dati tecnico ambientali prodotti e gestiti dall Agenzia (anche attraverso l affinamento della gestione delle banche dati migliorandone l accesso da parte di soggetti istituzionali e non). Oggi la COMUNICAZIONE ESTERNA, intesa come capacità di rivolgersi all utenza, alle altre amministrazioni o enti, alle imprese o associazioni, è ancora piuttosto debole e deve essere rafforzata al fine di consentire la percezione della qualità del servizio erogato e di creare un canale permanente di ascolto e verifica del livello di soddisfazione del cliente/utente, tale da consentire all Agenzia di adeguare di volta in volta il servizio offerto. Anche nel campo della formazione e dell informazione al personale, sebbene tanto si sia fatto in questi anni, è assolutamente necessario accrescere la qualità della formazione/informazione offerta 22

24 differenziando i canali formativi/informativi a seconda che il target sia il personale tecnico piuttosto che quello amministrativo, oppure il personale dirigenziale piuttosto che il personale di comparto. Infine altro punto fondamentale da sviluppare per accrescere autorevolezza, affidabilità e terzietà sarà la capacità di rendere maggiormente fruibili i dati ambientali prodotti e/o gestiti dall agenzia anche attraverso la creazione di nuove banche dati o il miglioramento di quelle esistenti. Se a quanto sopra detto, aggiungiamo la possibilità di redigere il BILANCIO SOCIALE ovvero la capacità di utilizzare un ulteriore importantissimo strumento di comunicazione con l obiettivo di rafforzare la percezione pubblica dell importanza delle nostre azioni e di dare maggiore visibilità all attività svolta, si potrà ancor più legittimare il ruolo tecnico e terzo dell Agenzia aumentando il consenso, inteso come consenso da parte di cittadini e istituzioni. Per consolidare ed accrescere il proprio ruolo ARPA Puglia dovrà ovviamente CONTINUARE A GARANTIRE E A MIGLIORARE IL PROPRIO IMPEGNO NEL FORNIRE SUPPORTO TECNICO E CONOSCITIVO SU TUTTE LE TEMATICHE AMBIENTALI E IGIENICO SANITARIE OGGETTO DELLA PROPRIA MISSION. Alcuni degli argomenti tecnico scientifici su cui ARPA Puglia si impegnerà ad accrescere il proprio ruolo sono: il monitoraggio della qualità dei corpi idrici, la gestione dei rifiuti, la bonifica dei siti inquinati, 23

25 gli impianti a rischio di incidente rilevante (RIR) con la completa attuazione della relativa Legge regionale, la qualità dell Aria con il perfezionamento delle attività di modellistica diffusionale, la messa in atto di tutte le azioni volte a garantire supporto tecnico scientifico di alta qualità nell erogazione di quei servizi che, se non correttamente e prontamente erogati, possono determinare l apertura di procedure di infrazione comunitaria a carico della Regione Puglia, la messa in atto di tutte le azioni volte a ristabilire l equilibrio delle matrici/componenti ambientali compromesse da particolari situazioni di degrado. Ed è proprio per scongiurare eventuali situazioni di rischio che sarà indispensabile per l Agenzia porre sempre maggior attenzione alla prevenzione ambientale, nonché alla tutela della salute per i rischi ad essa connessi; si dovranno privilegiare, quindi, le azioni di vigilanza ed ispezione su iniziativa rispetto a quelle su esposto, anche mediante una programmazione commisurata dei controlli basata sulla mappatura dei fattori di pressione agenti sul territorio; solo in tal modo sarà possibile garantire una risposta adeguata ai differenti problemi ambientali. Sarà inoltre importante porre particolare attenzione anche alla salvaguardia di quelle aree ancora non compromesse, caratterizzate da uno stato di qualità ambientale buono o addirittura ottimo, in una chiara ottica di tutela e difesa dell ambiente. 24

26 Infine per garantire in modo sempre maggiore la terzietà nella propria attività ARPA Puglia punterà nel prossimo triennio all aumento della qualità dei PARERI TECNICI rilasciati nei vari ambiti in cui è chiamata a farlo. Il parere tecnico rappresenta infatti lo strumento formale attraverso cui l Agenzia esprime le sue posizioni nei vari procedimenti in cui è chiamata a farlo. 7. LA STRATEGIA: MIGLIORARE LE CAPACITA PIANIFICATORIE E PROGRAMMATICHE 7.1 OBIETTIVO STRATEGICO C1 PROMUOVERE E DIFFONDERE I PRINCIPI DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA La pianificazione strategica rappresenta lo strumento per decidere in modo integrato, significa possedere un metodo basato sull obiettivo di migliorare la qualità delle decisioni che vengono prese a qualsiasi livello di gestione. Promuovere la cultura della pianificazione strategica significa tendere all adozione di un approccio pianificatorio e programmatico rivolto sempre più all operatività, al problem solving, alla gestione strategica, significa quindi che l alta direzione riesce a definire gli obiettivi e le linee d azione che l azienda intende perseguire in un determinato orizzonte temporale. Diffondere questi principi non è un processo semplice, in quanto, come qualunque sistema innovativo, genera diffidenza e timore. Il percorso deve pertanto avvenire lentamente, attraverso la comunicazione e la condivisione con tutti i livelli aziendali e deve portare all assunzione di consapevolezza dell importanza della pianificazione pluriennale e della sua traduzione in programmazioni annuali in termini di: 25

27 BUDGET E PROGRAMMA ANNUALE OPERATIVO E SPECIFICO PIANO DEGLI INVESTIMENTI PIANO DELLE MANUTENZIONI. Accanto all attività pianificatoria e programmatica è inoltre assolutamente necessario sviluppare un ATTIVITÀ DI VERIFICA DELL ATTUAZIONE, in quanto la valutazione degli effetti consente di dare trasparenza e chiarezza alle scelte intraprese. Queste sono azioni virtuose che si sostengono reciprocamente e valorizzano il senso del processo pianificatorio e programmatico. 7.2 OBIETTIVO STRATEGICO C2 PROMUOVERE E DIFFONDERE UN APPROCCIO PER PRIORITÀ NELLA DEFINIZIONE DEI PROGRAMMI ANNUALI DI ATTIVITÀ La complessità e la varietà dei contesti territoriali presenti in Puglia deve spingere ad un approfondimento su alcune situazioni caratterizzate da specificità ambientali che necessitano di particolari interventi. Vi sono pertanto ambiti territoriali in cui la presenza di uno o più fattori di pressione ambientale determinano una pluralità di impatti sull ecosistema particolarmente significativi, tali da richiedere interventi fortemente contestualizzati e in grado di integrare efficacemente le diverse politiche ambientali e di settore (economiche, territoriali e per la salute). Questa analisi deve essere alla base dell approccio programmatico per priorità ambientali che deve rappresentare la capacità di dimostrare piena conoscenza del proprio territorio e dei propri compiti istituzionali e deve assumere particolare importanza soprattutto 26

28 quando i carichi di lavoro derivanti dai compiti istituzionali obbligatori superano di gran lunga le risorse umane a disposizione. Tale metodo, che richiede tempo ed esperienza per essere affinato e perfezionato, costituisce lo strumento per effettuare approfondimenti programmatici su alcune aree territoriali con specifiche problematiche ambientali e per conciliare obblighi istituzionali, dotazione organica e specificità territoriali. Una serie di passaggi preliminari consentono di iniziare a costruire il metodo, quali ad esempio: la definizione di procedure di univoca interpretazione della normativa ambientale all interno dell Agenzia, l analitica identificazione dei servizi che si è in grado di erogare e il loro grado di cogenza, l adeguata identificazione delle pressioni ambientali a livello provinciale. 27

29 7.3 OBIETTIVO STRATEGICO C3 UO CONTROLLO DI GESTIONE E GESTIONE QUALITÁ PROMUOVERE E DIFFONDERE I PRINCIPI DELLA BUDGETIZZAZIONE Quest ultimo obiettivo riguarda in modo specifico gli aspetti gestionali per i quali è assolutamente necessario creare, accrescere e rafforzare le capacità, a tutti i livelli dirigenziali, di controllo della spesa e di efficiente ed efficace organizzazione del personale e dei servizi interni, al fine di eliminare gli sprechi e utilizzare in modo ottimale e sinergico le risorse esistenti, ricercando e sviluppando soluzioni tecnologiche innovative che consentano di RIDURRE I COSTI, SEMPLIFICARE LE PROCEDURE ed AUMENTARE L OFFERTA DEI SERVIZI. A tal proposito è necessario diffondere i principi della budgetizzazione che rappresenta un procedimento di previsione che collega le attività alle risorse (umane, tecnologiche e finanziarie), in stretto riferimento ai risultati attesi da ogni unità organizzativa o da ogni centro di responsabilità. Attraverso il budget i responsabili potranno avere dei valori di riferimento con cui confrontarsi e potranno tendere a quella integrazione organizzativa che porta al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia della gestione. Il budget motiva gli interessati ad un comportamento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi individuati in quanto permette la valutazione dei responsabili dei centri e dei loro collaboratori, mentre l'analisi degli scostamenti permette di valutare le cause che disturbano il raggiungimento degli obiettivi. A seguito di tale analisi è possibile infatti prendere decisioni e intraprendere azioni correttive idonee a riallineare risultati ed obiettivi. L'appoggio e l'interesse del vertice aziendale alla costruzione di un processo di budgetizzazione di tipo misto, con coesistenza degli approcci top down e bottom up, alla programmazione dei 28

30 budget operativi e alla funzione di autocontrollo è conditio sine qua non affinchè il Controllo di Gestione possa avere successo. 29

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