3.1 I costi per la sicurezza nel Titolo IV del D.Lgs. 81/08

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1 3.1 I costi per la sicurezza nel Titolo IV del D.Lgs. 81/08 E con i cantieri temporanei o mobili che sono nati i costi per la sicurezza che sono compresi nell importo totale dei lavori ed individuano la parte del costo dell opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. art. 100, D.Lgs. 81/08 comma 1 Il P.S.C. è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari di cui all Allegato XI, nonché la stima dei costi di cui al punto 4 dell Allegato XV. L art. 100 rimanda direttamente alla lettura dell Allegato XV per la definizione dei contenuti minimi dei Piani di Sicurezza. Si parla al plurale di piani perché in esso vengono indicati i contenuti minimi sia del P.S.C. che del P.O.S., ma poi è nel punto 4 dove vengono indicati quali devono essere i costi per la sicurezza da stimare nel P.S.C. E opportuno evidenziare un aspetto importante che si evince dalla lettura attenta dell Allegato XV, punto 4 (punto 4.1.1) e che fa da comune denominatore a tutti i punti comprese nell elenco dei costi per la sicurezza che, obbligatoriamente debbono essere computati, se pertinenti con le opere da realizzare: tutti i costi elencati nelle lettere a), b), c), d), e), f) e g) del punto sono, di fatto, riconducibili alle interferente che possono essere presenti in più attività lavorative e quindi al necessario coordinamento delle stesse. Non a caso ci si riferisce a più attività lavorative e non a più imprese, perché lo stesso Allegato XV, nel punto 2.3 precisa che: Allegato XV, D.Lgs. 81/08 Punto 2.3 Il Coordinatore per la Progettazione effettua l analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa o alla presenza di lavoratori autonomi omissis Quindi, le interferenze tra fasi lavorative individuate in fase di progettazione (rilevabili nel P.S.C. anche dal Cronoprogramma dei lavori ) debbono evidenziare soprattutto i potenziali rischi che, essendo impropri (cioè che possono anche transitare da una lavorazione all altra, potrebbero non essere analizzati poi completamente nei P.O.S. dell impresa affidataria e/o delle altre ditte coinvolte nell esecuzione dei lavori. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 13

2 Questo significa che il legislatore ha voluto evidenziare, precisamente al punto 4 dell Allegato XV, che i costi per la sicurezza da stimare riconducibili al Committente dell opera da realizzare sono soprattutto quelli che potenzialmente e presumibilmente possono transitare da un attività lavorativa all altra e che quindi, come tali, non sono riconducibili alla stretta competenza delle singole imprese, ma debbono essere considerati Apprestamenti, Misure preventive e Protettive, Procedure, Impianti e Servizi, Misure di Coordinamento, ecc. di natura collettiva. In pratica nel cantiere (e quindi in tutta l area in cui si estenderanno le attività logistiche e lavorative) sono possibili due tipi di interferenze di cui dovrà preoccuparsi il Committente (attraverso l elaborazione del P.S.C. e quindi anche dei relativi costi per la sicurezza): le interferenze di attività derivanti dalla presenza di più imprese nella stessa area di lavoro (macrofasi lavorative); le interferenze derivanti dall esecuzione di fasi lavorative eseguite da più squadre di lavoratori (della stessa impresa o di più imprese). Tornando all Allegato XV.4, che di seguito andremo brevemente ad analizzare, il legislatore ha voluto evidenziare quali sono i rischi ed i conseguenti costi per la sicurezza che il Committente deve fare propri. Allegato XV Contenuti minimi dei Piani di Sicurezza nei cantieri temporanei e mobili omissis 4.1. Stima dei costi per la Sicurezza omissis Punto Ove è prevista la redazione del P.S.C. ai sensi del Titolo IV, Capo I, del presente decreto, nei costi per la sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: a) degli apprestamenti previsti nel P.S.C.; Vengono definiti come apprestamenti tutte quelle opere necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza del lavoratore in cantiere. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 14

3 Nell Allegato XV al punto 1, comma 1, del D.Lgs. 81/2008 viene inserito un elenco indicativo e non esaustivo degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del P.S.C., ovvero vengono elencati come apprestamenti : ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, armature delle pareti degli scavi, gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, locali di ricovero e di riposo, dormitori, camere di medicazione, infermerie, recinzioni di cantiere. Possiamo dire che la norma ci fornisce un elenco indicativo e non esaustivo utile alla definizione degli apprestamenti e quindi, applicando alla lettera il punto a), dovremmo computare nei costi per la sicurezza tutti gli apprestamenti compresi nell elenco di cui sopra. Ma ATTENZIONE!! solo se previsti nel P.S.C., cioè, solo se nel nostro P.S.C. li abbiamo indicati come indispensabili per i due tipi di interferenze (macrofasi lavorative e coordinamento delle interferenze di più imprese nello stesso cantiere nello stesso momento) di cui dovrà occuparsi concretamente il Committente. b) delle misure preventive e protettive e dei Dispositivi di Protezione Individuale eventualmente previsti nel P.S.C. per lavorazioni interferenti; Se per la protezione da lavorazioni interferenti, vengono previste nel P.S.C. specifiche misure preventive e protettive, queste dovranno essere computate (preferibilmente con il valore di nolo per il relativo uso mensile). I D.P.I. vanno computati come costi per la sicurezza solo se il C.S.P. li prevede per poter operare in sicurezza in caso di lavorazioni interferenti. Rientrano nei principali Dispositivi di Protezione Individuale: D.P.I.: elmetto in ABS, guanti da lavoro, scarpa alta, tuta completa, cuffia antirumore, tappi otoprotettori; D.P.I. speciali: o cinture di sicurezza (UNI ENE 361, ecc.); o sistema anticaduta a funzionamento automatico (UNI EN 360, ecc.); o linea vita fissa (fune in acciaio inox e cursore per attacco fune di trattenuta); o moschettoni di sicurezza, ecc.; o semimaschere con filtri combinati per polveri, gas e vapori, complete di ricambi (UNI ENE 140); o visiera ribaltabile/occhiali di sicurezza; o altri dispositivi complementari, ecc. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 15

4 Di seguito riportiamo un esempio pratico relativo all utilizzo di D.P.I. per lavorazioni che nel P.S.C. sono programmate come interferenza consentita, ma gestibile. Il montaggio di alcuni ferri di armatura di alcuni plinti di fondazione avviene in prossimità di un escavatore con massa battente che è utilizzato, a pochi metri di distanza, nella scapitozzatura di pali della stessa fondazione. Il C.S.P., nel proprio P.S.C., potrebbe gestire questa interferenza, anche prevedendo nel Cronoprogramma, prima la scapitozzatura di tutti i pali di fondazione e solo successivamente il montaggio dell armatura dei plinti sui ferri di attesa che fuoriescono dai pali scapitozzati. Questa soluzione porterebbe sicuramente ad una dilatazione dei tempi di esecuzione, anche con risvolti di carattere economico. Quindi, se non ci sono altri motivi vincolanti, questa interferenza tra le due attività lavorative, potrebbe essere consentita perché gestibile con una corretta programmazione delle procedure da attuare: distanza minima tra le due lavorazioni da rispettare comunque; utilizzo di cuffie antirumore anche da parte dei ferraioli oltre che all escavatorista; delimitazione delle due aree di lavoro; segnaletica di sicurezza adeguata; ecc. Ovviamente queste spese, che non sono attribuibili esclusivamente all attività lavorativa dell impresa esecutrici (o di più imprese) ma ad una scelta programmatica che fa capo all area del Committente dei lavori, saranno imputabili a quest ultimo e quindi rientreranno in quei costi per la sicurezza da non assoggettare al ribasso nelle offerte delle stesse imprese. c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; Gli impianti che debbono essere stimati sono esclusivamente quelli temporanei necessari alla protezione del cantiere e non quelli facenti parte del progetto o della struttura oggetto dei lavori. Quindi, gli impianti che rientrano nei costi per la sicurezza attribuibili al Committente sono: SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 16

5 impianto di terra: devono intendersi computati tutti gli impianti temporanei necessari alla protezione del cantiere. Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo; impianto di protezione da scariche atmosferiche: devono intendersi computati tutti gli impianti temporanei necessari alla protezione del cantiere. Sono inoltre incluse tutte le attività di controllo, verifica e manutenzione per tutto il periodo di utilizzo; impianto antincendio: devono intendersi come tali solo quelli che nel cantiere non saranno presenti come impianti fissi in dotazione dell Opera ; impianto di evacuazione fumi: o estrattori d aria; o rilevatore portatile di gas o vapori tossici; o rilevatore percentuale di ossigeno o elettroventilatore portatile, antideflagrante, carrellabile; o ecc. Ma ATTENZIONE!! Vanno computati solo se, nel caso non fossero attribuibili esclusivamente all attività lavorativa dell impresa esecutrice (es. attività in ambianti confinati con sospetto di inquinamento), sono necessari per la protezione di tutti colore che, a vario titolo, possono frequentare le aree di cantiere e quelle limitrofe, rientrando di fatto nei costi attribuibili al Committente. d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; E opportuno precisare che, normalmente, le attrezzature per il primo soccorso non comprendono il pacchetto o la cassetta del pronto soccorso in quanto di stretta competenza delle singole imprese, mentre debbono essere considerati mezzi e servizi di protezione collettiva quelli previsti nell Allegato XV.1, al punto 4, che comprendono: segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per il primo soccorso; illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze. La necessità per il Committente di occuparsi della segnaletica di sicurezza, per esempio, ma vale anche per gli altri elementi indicati, nasce proprio dal fatto che rientra nelle protezione collettiva e che dunque non è riconducibile alla stretta competenza di una singola impresa. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 17

6 In pratica la segnaletica che verrà prevista nel P.S.C., che dovrà essere adottata nel cantiere, sarà necessaria per la sicurezza di tutti, cioè di lavoratori dipendenti di più imprese, lavoratori autonomi, fornitori ma anche di persone estranee al lavoro (es. visitatori, operatori aeroportuali, ecc.) che dovranno essere comunque tutelate. e) delle procedure contenute nel P.S.C. e previste per specifici motivi di sicurezza; Le procedure suddette, per essere considerate costo per la sicurezza, non debbono essere riconducibili a modalità standard di esecuzione ma debbono essere previste nel P.S.C. per motivi di sicurezza derivanti dal contesto o dalle interferenze (non dal rischio intrinseco della lavorazione stessa). Ad esempio possiamo considerare il coordinamento tra attività in cantiere dove il C.S.P., per motivi specifici di sicurezza, richiede: la presenza di un operatore per il coordinamento a terra delle interferenze tra due o più gru; la presenza di un operatore per il coordinamento della movimentazione dei carichi sospesi, legata al sorvolo di area esterne al cantiere; la presenza di un operatore per il coordinamento manuale del traffico di zona per operazioni di ripristino pavimentazioni di strade esistenti, di allacci di impianti alla reti urbane, ecc. Il principio è sempre lo stesso già citato. Se le procedure sono state introdotte nel P.S.C. per specifici motivi di sicurezza, è giusto che vengano pagate dal Committente perché saranno sicuramente dei costi aggiuntivi a quelli di stretta competenza di una singola impresa. f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; Lo sfasamento temporale delle lavorazioni, se formalizzato nel Cronoprogramma e da specifiche prescrizioni nel P.S.C., normalmente non deve essere considerato costo per la sicurezza in quanto le imprese possono valutarlo preventivamente prima delle formulazione delle offerte. Anche durante l esecuzione dei lavori, lo sfasamento temporale può essere gestito preventivamente in fase di riunione di coordinamento e non costituisce un costo, a meno che lo sfasamento stesso comporti problematiche a livello di sicurezza e di interferenza con altre lavorazioni, riconducibile anche allo sfasamento spaziale. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 18

7 Per quanto riguarda invece lo sfasamento spaziale, normalmente il principio è quello di separare/allontanare fisicamente due lavorazioni che potrebbero comportare l insorgere di una interferenza. Se la gestione delle lavorazioni in due aree ben distinte non può avvenire, il C.S.P. dovrà valutare gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza come ad esempio l inserimento di barriere per l abbattimento del rumore, barriere di protezione per la caduta di materiali dall alto, barriere per la protezione dalle polveri, ecc. Lo sfasamento spaziale non sempre è legato allo sfasamento temporale, i due termini possono essere indipendenti l uno dall altro o essere allo stesso tempo complici. g) delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Per misure di coordinamento devono intendersi tutte le procedure necessarie per poter utilizzare in sicurezza gli apprestamenti, le attrezzature e le infrastrutture che il P.S.C. prevede siano di uso comune o che, comunque, richiedano mezzi e servizi di protezione di uso comune. Pertanto, in questa voce verranno computati solo i costi necessari ad attuare specifiche procedure di coordinamento o la presenza di personale a sovrintendere l uso comune. Ad esempio il C.S.P., in relazione alla tipologia e specificità del cantiere, nel P.S.C. potrebbe richiedere: la presenza di un addetto che giornalmente si occuperà del controllo della recinzione di cantiere, degli accessi e della segnaletica di sicurezza; la presenza di un addetto che giornalmente si occuperà del controllo, della supervisione, o della completa gestione di particolari attrezzature (es. gru, montacarichi, ecc.) utilizzate da più imprese; la presenza di un addetto che giornalmente si occuperà del controllo, della manutenzione, del ripristino di particolari apprestamenti (es. ponteggio, protezione contro le cadute dall alto, ecc.); la presenza di un addetto che giornalmente si occuperà del controllo, della manutenzione, della pulizia, direttamente o indirettamente, di aree/spazi di uso comune (es. wc chimico, viabilità di cantiere, aree di transito, baraccamenti, ecc.); la formazione e l informazione collettiva in materia di salute e sicurezza, su richiesta del Committente e/o necessaria per la particolarità del cantiere. SICUREZZA LAVORI E INFRASTRUTTURE Pagina 19

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