Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari

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1 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari

2 Le trasformazioni sociali della nostra epoca, hanno influito: sulle relazioni familiari, sul rapporto della famiglia con il proprio ambiente di vita. Analisi recenti cercano di descrivere questi cambiamenti. Si mettono soprattutto in evidenza: 1.l affermazione di una cultura individualista, che rende problematico qualunque tipo di relazioni sociali; 2.la tendenza a rivedere le scelte personali quando queste risultassero troppo vincolanti.

3 In questa situazione sono molte le famiglie messe a rischio da un mentalità pseudo-moderna che mina alla base soprattutto la vita comune dei coniugi.

4 Diocesi di Foggia-Bovino 1. Ufficio per la pastorale della Famiglia 2. Consultorio Familiare Condivisione di una indagine per conoscere meglio il fenomeno, in crescita, delle famiglie irregolari nelle parrocchie.

5 Questionario per conoscere meglio le esigenze vissute da queste coppie ed in particolare: il rapporto che si stabilisce tra le comunità parrocchiali e le famiglie irregolari quando si rivolgono ad esse per chiedere i sacramenti per i propri figli.

6 Interesse nato da: 1. constatazione di nuove situazioni 2. consapevolezza delle responsabilità che ricadono su tutta la comunità parrocchiale

7 La comunità esprima vicinanza e si prenda cura anche dei matrimoni in difficoltà e delle situazioni irregolari, aiutando a trovare percorsi di chiarificazione e di sostegno per il cammino di fede. Nessuno si senta escluso dalla vita della parrocchia: spazi di attiva partecipazione possono essere individuati tra le varie forme del servizio della carità, anche per coloro che in ragione della loro condizione familiare, non possono accedere all eucaristia o assumere ruoli connessi con la vita sacramentale e con il servizio della parola. (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia. CEI 2004)

8 Metodologia indagine Elaborazione du un questionario, distribuito a tutti i parroci dell Archidiocesi Foggia-Bovino. 2. Notizie richieste: La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare.

9 43/43 questionari compilati

10 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Richiesta dei sacramenti (battesimo e comunione): per i propri figli: 88,1% per sé stessi: sporadica (9,5%)

11 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Cosciente: 47,6% Non cosciente: 35,7% Qualcosa per sentito dire o in via di maturazione: 16,7%

12 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. impossibilità a sciogliere i precedenti legami: 76,2% difficoltà economiche: 33,3% limitata sensibilità nei confronti del Sacramento: 26,2% (fragilità e paura di impegnarsi).

13 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. costante riferimento alla parrocchia: 64,3% atteggiamento manifestato dalla comunità parrocchiale: accogliente con pregiudizio: > 42,9% sollecito: 26,2% disorientato: 7,1% indifferenti: 23,8 %

14 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Miglior comportamento per riuscire a coniugare l insegnamento autorevole del magistero con la carità e la misericordia evangeliche: accoglienza sic et simpliciter: 66,6% accompagnamento (dialogo senza pregiudizio, presa di coscienza dello stato in cui vive e verifica alla luce del magistero per rivedere la propria condizione): 16,7% coinvolgimento (incontri mirati, cammino di fede comunitaria, catechesi non sacramentalizzata, riferimento al magistero della Chiesa, percorsi di vita cristiana): 16,7%

15 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Nel 50% delle parrocchie interpellate si riscontrano casi di fedeli che vivono situazioni irregolari. Da soli o in coppia partecipano, compatibilmente con il loro stato, alle attività comunitarie. N.B.: non è possibile conoscere la quantità di coppie irregolari presenti nel territorio delle singole parrocchie. Pertanto questo dato risulta di difficile valutazione.

16 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Presenza in parrocchia di iniziative, attività, proposte di fede per permettere a coppie irregolari di affrontare, con una coscienza più adeguata, il loro vissuto: 28,6%

17 La realtà delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze. La coscienza nelle coppie, della loro incompleta comunione con la Chiesa. Le motivazioni che non permettono di celebrare il sacramento del matrimonio. Il rapporto con la comunità parrocchiale e le iniziative associative cattoliche di accoglienza alle persone separate e/o divorziate. Il riferimento alle norme del magistero nella varietà dei casi concreti da affrontare. Presenza di altre figure utili in parrocchia, oltre al parroco, per aiutare le coppie problematiche: solo il sacerdote o il diacono: 19,1% gruppo famiglia o adulti nella fede: 16,7% psicologo, sociologo o animatore familiare: 45,2% secondo il bisogno: 7,1% assenza di figure di sostegno: 11,9%

18 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI

19 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI Le problematiche delle famiglie in difficoltà, dei separati, dei divorziati e dei divorziati risposati sono in aumento. Per la loro accoglienza nelle nostre parrocchie ci si affida, in buona fede, al caso o all improvvisazione (eccetto alcune esperienze). Visto l elevata richiesta di battesimo (88,1% delle coppie in situazioni irregolari) è auspicabile vivere questi momenti d iniziazione cristiana dei loro figli come un occasione di evangelizzazione per i genitori stessi. Nell ottica di un azione preventiva, occorre ripensare la pastorale matrimoniale e familiare nelle nostre parrocchie(migliorare la preparazione dei nubendi al matrimonio e all accompagnamento delle coppie sposate, specie quelle più giovani).

20 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI Viene avvertita (anche se solo nel 28,6% dei parroci intervistati)ed auspicata un azione pastorale specifica per i separati ed i divorziati, che deve andare oltre quella sacramentale; deve essere più ampia, complessiva, articolata. Tale pastorale deve impegnarsi a comunicare ciò che la Chiesa dice sull argomento preparando percorsi nuovi per gli operatori pastorali che prevedano la valutazione attenta della situazione e lo studio del Magistero. Nell indagine si evidenziano una differenza di comportamento nelle parrocchie, nei confronti di queste direttive per cui è necessario far chiarezza, allontanando i rischi di confusione per arrivare a prassi condivise e valide per tutti. Migliorare il comportamento ed il senso di responsabilità di tutti i fedeli, proprio attraverso una pastorale sappia porgere l annuncio cristiano con il linguaggio autentico della solidarietà verso coloro che sono più fragili.

21 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI Circa le figure che affiancano il parroco (psicologo, mediatore familiare, sociologo, avvocato) nell opera di ascolto, accoglienza e coinvolgimento delle coppie in difficoltà, specie nelle parrocchie di paese o rurali, viene sottolineata quella primaria/assoluta del parroco a volte supportato dal diacono. Nelle parrocchie più ampie vengono indicate il gruppo famiglia o coppie adulte nella fede che, ricche di umanità, sappiano accogliere, ascoltare e sostenere nel cammino le coppie in difficoltà, anche solo per un primo approccio in vista del successivo intervento sacerdotale o consultoriale. I più auspicano un coinvolgimento sempre maggiore del laicato cattolico (psicologo e mediatore familiare).

22 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI... è urgente che le Chiese locali, dopo un discernimento accurato della situazione, predispongano équipes preparate per fronteggiare al meglio il problema. Iva Corviglia, docente di Antropologia Teologica - Palermo

23 Indagine conoscitiva sulla relazione attuale tra le parrocchie e le famiglie irregolari CONCLUSIONI Prendiamo questo suggerimento come incentivo per le scelte del Consultorio Familiare e per tutto l ambito della Pastorale Familiare.