EATING DISORDER EXAMINATION

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1 EATING DISORDER EXAMINATION Edizione 17.0 Aprile 2014 Copyright by Christopher G Fairburn, Zafra Cooper e Marianne O'Connor, 2014 The eating disorder examination: reliability and validity of the Italian version. Calugi S, Ricca V, Castellini G, Lo Sauro C, Ruocco A, Chignola E, El Ghoch M, Dalle Grave R. Eat Weight Disord Dec;20(4): Gian Mauro Manzoni, Ph.D. Laboratorio di Ricerche Psicologiche Ospedale San Giuseppe Istituto Auxologico Italiano

2 PREMESSA 1 Diagnosi nosologico-descrittiva e/o Diagnosi interpretativo-esplicativa

3 PREMESSA 2 Perché usare l EDE? Standardizzazione del colloquio diagnostico Creazione di un Registro Stesura di rapporti Selezione di partecipanti per la ricerca

4 Eating Disorder Examination 17.0 Istruzioni per gli intervistatori (estratti) «La struttura di questa intervista si basa sulla spiegazione dettagliata all intervistato dei concetti che devono essere valutati...». «...l intervista si focalizza principalmente sulle quattro settimane precedenti (28 giorni). Se l intervista è usata per propositi diagnostici, certe domande sono estese a coprire i tre mesi precedenti. Per aiutare l intervistato a ricordare in modo accurato il periodo primario di interesse, all inizio dell intervista dovrebbe essere dedicato del tempo per identificare gli eventi che si sono verificati durante questi 28 giorni»....

5 Eating Disorder Examination 17.0 Istruzioni per gli intervistatori (estratti) - 2 «Ogni item dell EDE ha una o più domande obbligatorie che devono essere chieste... Le domande obbligatorie dovrebbero essere integrate con domande accessorie scelte dall intervistatore». «Gli item dell intervista possono essere seguiti in qualsiasi ordine, sebbene per la maggior parte degli scopi la sequenza presentata nella scheda dovrebbe essere soddisfacente. È perfettamente appropriato ritornare agli item precedenti se emergono ulteriori informazioni durante l intervista che sono di rilevanza per la valutazione precedente»....

6 Eating Disorder Examination 17.0 Assegnazione dei punteggi L EDE genera due tipi di dati: 1) frequenza delle principali caratteristiche comportamentali dei disturbi dell alimentazione in termini di numero di episodi di comportamento e in alcuni casi il numero di giorni in cui si è verificato il comportamento; 2) punteggi delle sotto-scale che riflettono la gravità degli aspetti della psicopatologia dei disturbi dell alimentazione. Le sotto-scale sono: Restrizione (5 item) Preoccupazione per l Alimentazione (5 item) Preoccupazione per la Forma del Corpo (8 item) Preoccupazione per il Peso (5 item).

7 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE DISTURBO DA BINGE EATING Criterio A Ricorrenti episodi di abbuffate Definizione: Presenza di Episodi bulimici oggettivi Criterio B L abbuffata è associata con tre (o più) dei seguenti aspetti: i. Mangiare molto più rapidamente del normale ii.... Definizione: Almeno tre degli item rilevanti dal Modulo disturbo da bingeeating sono positivi Criterio C - È presente un marcato disagio in rapporto alle abbuffate Definizione: L item rilevante dal Modulo disturbo da binge-eating è positivo

8 Episodi bulimici e altri episodi di alimentazione in eccesso (pag. 11) Si distinguono 4 forme di episodi di alimentazione in eccesso. La distinzione si basa sulla presenza o assenza di due caratteristiche: perdita di controllo; il consumo di una quantità di cibo generalmente definita grande. "Perdita di controllo" presente "Perdita di controllo assente "Grande" quantità di cibo (definizione EDE) Episodi bulimici oggettivi Alimentazione in eccesso oggettiva Quantità di cibo non "grande" ma percepita dall intervistato come eccessiva Episodi bulimici soggettivi Alimentazione in eccesso soggettiva

9 Definizioni dei termini chiave (pag. 12) Perdita di controllo chiedere.. se ha sperimentato una sensazione di perdita di controllo.. in qualsiasi momento dell episodio. Se ciò è chiaramente descritto, la perdita di controllo va considerata presente. In modo simile, se l intervistato descrive di avere avuto «la spinta a mangiare» o «l obbligo di mangiare», la perdita di controllo va considerata presente. Se l intervistato riporta di non avere avuto perdita di controllo, ma riferisce di non essere riuscito ad interrompere l assunzione di cibo dopo aver iniziato a mangiare o di essersi sentito incapace di prevenire che l episodio si verificasse, la perdita di controllo deve essere considerata presente.

10 Definizioni dei termini chiave (pag. 12) Perdita di controllo - 2 Se l intervistato riferisce che non sta più tentando di controllare l alimentazione perché l alimentazione in eccesso è inevitabile, la perdita di controllo va considerata ancora presente. La Perdita di controllo va valutata positivamente anche se l episodio è stato pianificato (cioè, l intervistato sapeva che avrebbe mangiato in eccesso e aveva fatto provviste per questo motivo). La decisione sulla presenza o meno della perdita di controllo dovrebbe essere fatta dall intervistatore; non richiede l accordo dell intervistato. Se l intervistatore rimane nel dubbio, la perdita di controllo dovrebbe essere valutata assente.

11 Definizioni dei termini chiave (pag. 12) «Grande quantità di cibo» - 1 La decisione se la quantità di cibo è grande oppure no spetta all intervistatore e non richiede l accordo dell intervistato. La quantità dovrebbe essere inequivocabilmente grande, ma non dovrebbe essere enorme. Nel decidere se la quantità era grande, l intervistatore deve considerare quello che sarebbe una quantità abituale assunta in queste circostanze. Ciò richiede qualche conoscenza sulle abitudini alimentari generali del gruppo sociale dell intervistato (es. studentesse, donne cinquantenni, etc.) come pure delle circostanze che tendono ad influenzare l alimentazione (es. il giorno di Natale).

12 Definizioni dei termini chiave (pag. 12) «Grande quantità di cibo» - 2 Gli intervistatori non dovrebbero condividere con il paziente il loro punto di vista sulla quantità mangiata e dovrebbero evitare di utilizzare termini potenzialmente emotivi come abbuffata e grande. Se l intervistatore rimane nel dubbio, la quantità di cibo assunta non dovrebbe essere considerata grande.

13 Definizioni dei termini chiave (pag. 12) «Il numero di episodi di alimentazione in eccesso» Quando si calcola il numero di episodi di alimentazione in eccesso, in linea di massima si accetti la definizione di episodio singolo fornita dall intervistato, a meno che all interno del periodo dell assunzione di cibo c è stata un ora o più in cui l intervistato non ha mangiato. In questo caso l episodio iniziale dovrebbe essere considerato completato. Un eccezione è se l episodio è stato temporaneamente interrotto da un evento esterno e poi è ricominciato, ed è stato vissuto come un episodio singolo.

14 Modulo Disturbo da binge-eating (pag. 15) Compilare questo modulo SOLO SE almeno 12 episodi bulimici oggettivi sono stati presenti nel corso delle precedenti 12 settimane.

15 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE BULIMIA NERVOSA Criterio A - Ricorrenti episodi di abbuffate Definizione: Presenza di Episodi bulimici oggettivi Criterio B - Ricorrenti e inappropriati comportamenti di compenso per prevenire l aumento di peso... : Definizione: Presenza di uno o più dei seguenti: Vomito auto-indotto (pag. 19) Uso improprio di lassativi (pag. 20) Uso improprio di diuretici (pag. 21) Esercizio compulsivo (pag. 22) Altri comportamenti estremi di controllo del peso (pag. 23) Restrizione dietetica al di fuori degli episodi bulimici (pag. 16)

16 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE BULIMIA NERVOSA Criterio C - Le abbuffate e i comportamenti di compenso inappropriati si verificano entrambi in media almeno una volta alla settimana per tre mesi. Definizione: Abbuffata Almeno 12 episodi bulimici oggettivi negli ultimi tre mesi E il periodo più lungo continuativo libero da tali episodi (non dovuto a circostanze forzate) non dovrebbe essere maggiore di due settimane. Comportamenti di compenso (almeno uno dei seguenti) Vomito autoindotto - almeno 12 episodi negli ultimi tre mesi... E una valutazione non più alta di 2 nei Periodi di assenza di comportamenti estremi di controllo del peso (pag. 23)

17 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE BULIMIA NERVOSA Criterio D - Autovalutazione indebitamente influenzata dalla forma del corpo e dal peso Definizione: Importanza della forma del corpo (pag. 28) o Importanza del peso (pag. 28) dovrebbero essere valutate 4 o più per ognuno dei tre mesi precedenti. Criterio E - Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa. Definizione: I criteri dell anoressia nervosa non sono soddisfatti.

18 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE ANORESSIA NERVOSA Criterio A - Restrizione dell apporto energetico che porta ad un peso significativamente basso tenendo conto dell età, del sesso, della traiettoria evolutiva e dello stato di salute fisica. Definizione:... E "Mantenimento del basso peso" (pag. 28) dovrebbe essere valutato 1 o 2. Criterio B - Intensa paura di acquistare peso o di diventare grasso, o comportamento persistente che interferisce con l aumento di peso, anche in presenza di un peso significativamente basso.. Definizione: "Paura dell aumento di peso" (pag. 30) dovrebbe essere valutata 4 o più per ciascuno degli ultimi tre mesi. In alternativa Mantenimento del basso peso" (pag. 28) dovrebbe essere valutato 1 o 2.

19 Diagnosi DSM-5 e definizioni EDE ANORESSIA NERVOSA Criterio C - Alterazione del modo in cui il soggetto vive il proprio peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, o persistente rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso. Definizione: "Importanza della forma del corpo" (pag. 28) o "Importanza di peso" (pag. 28) dovrebbero essere valutati 4 o più per ciascuno degli ultimi tre mesi. In alternativa Mantenimento del basso peso" (pag. 28) dovrebbe essere valutato 1 o 2.

20 The eating disorder examination: reliability and validity of the Italian version. Calugi, Ricca, Castellini, Lo Sauro, Ruocco, Chignola, El Ghoch, Dalle Grave. Eat Weight Disord Dec;20(4): Methods: An Italian version of the EDE (17th edition) was designed and administered to 185 in- and out-patients with eating disorders and 60 age-matched controls. Its internal consistency, inter-rater reliability, short-term (7 23 days) test retest reliability and criterion validity were evaluated. Results: Internal consistency was high for all four original EDE subscales. Inter-rater reliability was excellent for global EDE scores and original subscales ( 0.93), and for eating disorder behaviours ( 0.89). Test retest reliability was good for global EDE scores and original subscales ( ), objective bulimic episodes and days, vomiting episodes, laxative and diuretic misuse episodes, and excessive exercising ( 0.82), but unsatisfactory for subjective bulimic episodes and days. Patients with eating disorders displayed significantly higher EDE scores than age-matched controls, demonstrating the good criterion validity of the instrument.

21 Grazie per l attenzione! gm.manzoni@auxologico.it

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