Vegetale sarà lei. Comunicare il verde. Seminario Fast, Milano 20 gennaio 2018

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Vegetale sarà lei. Comunicare il verde. Seminario Fast, Milano 20 gennaio 2018"

Miranda Graziano
5 anni fa
Visualizzazioni

1 Vegetale sarà lei. Comunicare il verde Seminario Fast, Milano 20 gennaio 2018

2 Creazione, evoluzione e involuzione di una storia personale Se nel 1980 fai il fotografo e vorresti capire qualcosa in più della botanica dopo un corso di fotografia al microscopio, sono affari tuoi: non ci sono libri e non ci sono sul mercato neppure piante da coltivare 2. allora cerchi all estero qualcosa da leggere e ti imbatti in qualche libro di divulgazione francese. Ma tutto si inceppa davanti a due parole difficili della biologia (come sono tutte quelle della scienza per chi non le frequenta):meiosi e mitosi

3 Scelte di quando ancora si poteva scegliere 3. Meiosi e mitosi: solo due parole difficili. Ma sufficienti a farmi decidere l iscrizione a Scienze Naturali nella città dove allora vivevo. Avevo trent anni e quella era la mia strada: la scelta giusta nel momento giusto: all inizio degli anni Ottanta si cominciava a parlare di natura, ambiente, ecologia. 4. E non appena ho imparato qualcosa ho cominciato a scriverne sui giornali. Dapprima per il piacere di coinvolgere altri condividendo scoperte e passione botanica, poi perché era diventato un lavoro grazie al quale mi riconoscevo un ruolo come divulgatrice. 5. Sono passati 35 anni. Adesso per sapere che cosa sono meiosi e mitosi basta chiederlo alla rete.

4 Meiosi

5 Mitosi

6 Un linguaggio tutto da inventare 6. Trent anni fa il linguaggio per raccontare piante, ambiente, giardini, tecniche orticole era tutto da inventare. La lingua italiana non aveva che due soluzioni: il linguaggio strettamente scientifico destinati a pochi e, per la gente, i giri di parole per raccontare le stesse cose. Più di una volta, dovendo tradurre dal francese o dall inglese, ad esempio, le parole zucca o vanga per un libro o un servizio, mi sono trovata in difficoltà a causa della povertà del linguaggio nella nostra lingua, corrispondente alla povertà di esperienza specifiche in Italia. In altre civiltà infatti la profondità di linguaggio riflette una lunga consuetudine con l argomento.

7 Dire zucca in francese Potiron(Cucurbita maxima) Giraumon (Cucurbita maxima o C. moschata) Calebasse (Lagenaria siceraria) Citrouille (Cucurbita pepo) Coloquinte (Cucurbita argyrosperma, Lagenaria siceraria, Citrullus colocynthis=

8 Evoluzione dalla fotografia alla parola e ritorno 7. Da quegli anni Ottanta in cui è salito l interesse per piante e giardini, per molti anni negli articoli e nei libri la fotografia ha avuto il sopravvento sulla parola: tante illustrazioni, spesso affascinanti e ad effetto, e poco da leggere. 8. Dalla metà degli anni Novanta la parola ha condiviso il ruolo divulgativo con la fotografia. Ovvero: erano maturate le parole per dire e si potevano comunicarea parole la botanica, l architettura del paesaggio, le tecniche di giardinaggio, l orticoltura amatoriale. Nel frattempo, insieme a un piccolo gruppo di colleghi specializzati ero riuscita a far capire alle redazioni la differenza tra genere, specie e varietà. Con difficoltà sono riuscita a imporre che i nomi scientifici delle piante fossero scritti in corsivo come stabilito dai Codici Internazionali di Nomenclatura Botanica: un personale successo.

9 Involuzione 9. Negli ultimi 15 anni lo scenario è di nuovo totalmente cambiato. Il fotografo naturalista non esiste praticamente più, sostituito dalle agenzie internazionali che per pochissimi euro vendono foto di archivio alle redazioni, che per altro continuano a non avere competenze specifiche. I giornalisti orticoli con basi botaniche e agronomiche sono scomparsi per mancanza di richiesta del loro lavoro e chi, come me, sopravvive ai tempi, è solo perché ha acquisito insieme all esperienza una passione vera e profonda per la divulgazione. Oggi scrivo sui giornali di piante e giardini per non lasciare morire il lavoro fatto in trent anni. Non mi pare ci sia un ricambio generazionale come avrei auspicato. E anche il giornalismo tout court, pur disponendo di mezzi di facile accesso per il controllo dei dati, quando si tratta di piante esibisce spiacevoli svarioni.

11 Basterebbe consultare una fonte attendibile

12 Nuovi strumenti, nuovi problemi. Comunicare le piante al tempo di internet In agguato, per i giornalisti cresciuti con il senso del dovere nei confronti della correttezza scientifica, c è una grande parte di internet e il pressapochismo tutt altro che scientifico. Ecco qualche esempio.

13 Botanica come opinione

18 Poveri nomi scientifici

22 Adesso si chiamano fake news (qui sono cavoli acidi)

23 Geografia parallela

24 Informazioni scorrette e fuori luogo

25 Orticoltura parallela

26 Quale futuro? Io la penso così Continuare a studiare e a sperimentare linguaggi che facilitino la comunicazione senza tradire la scienza Accettare di andare controcorrente: se anche quasi tutti preferissero il calcio, la moda, l abbuffata, ci sarà pur sempre qualcuno che apprezza l informazione attendibile, gioisce nell apprendere qualcosa grazie al nostro lavoro Formare nuove generazioni al rigore della scienza, al controllo delle informazioni, alla creatività nella comunicazione Vigilare e non lasciare passare quanto c è in giro di scorretto

27 Vegetale sarà lei

29 Alla fine per farvi sorridere (la volta in cui ho pensato di avvisare la polizia postale)

31 P.S. Alla fine si può essere giornalisti e portare a casa la pelle anche raccontando le cose come stanno

32 e ricordate che anche l italiano ha la sua parte

Documenti analoghi

In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente

In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente la bellezza di descrivere l oggetto che ci rappresenta e scoprire cosa significa per l altro il suo oggetto. x che è stato bello! Ho capito più cose