Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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1 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE la Legge 8 luglio 1986, n. 349 Istituzione del Ministero dell Ambiente e norme in materia di danno ambientale ; il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale ; in particolare l articolo 252, comma 4, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che attribuisce al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio la titolarità sulle procedure di bonifica dei siti nazionali di bonifica; l articolo 1, comma 4, della Legge 9 dicembre 1998, n. 426 Nuovi interventi in campo ambientale che individua, tra gli altri, l intervento relativo al sito di Venezia (Porto Marghera) come intervento di bonifica di interesse nazionale; il Decreto del Ministro dell Ambiente del 23 febbraio 2000 recante la perimetrazione del sito di interesse nazionale di Venezia (Porto Marghera) ; il Decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 144 del 24 aprile 2013 recante la ridefinizione della perimetrazione del sito di interesse nazionale di Venezia (Porto Marghera) ; il Decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 386 del 22 dicembre 2016 recante una rettifica della perimetrazione del sito di interesse nazionale di Venezia (Porto Marghera) ; la Relazione di validazione eseguita nell ambito del Piano di caratterizzazione presentato dalla Dow Poliuretani srl, trasmessa dall Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Dipartimento di Venezia con nota del 10 ottobre 2005 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio al protocollo n /QdV/DI del 24 ottobre 2005; la nota della Regione Veneto del 28 marzo 2007 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 9132/QdV/DI del 4 aprile 2007 con la quale si sottolinea che le garanzie finanziarie previste dall articolo 242, comma 7, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, devono essere prestate alle Province, ai sensi dell articolo 6 della Legge Regionale 21 gennaio 2000, n. 3 che ha trasferito alle Province le funzioni regionali in materia di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati; la nota dell Ufficio di controllo di legittimità sugli atti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della Corte dei Conti del 25 giugno 2014 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /TRI del 26 giugno 2014, relativa alla tipologia degli atti soggetti al controllo preventivo di legittimità ai sensi dell articolo 3 della

2 Legge 14 gennaio 1994, n. 20; il Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl trasmesso dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl con nota senza data e protocollo, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /STA del 12 dicembre 2016; il parere dell Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto sul Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl, trasmesso con nota del 7 aprile 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 7893/STA del 10 aprile 2017; il parere dell AULSS3 sul Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl, trasmesso con nota del 7 aprile 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8018/STA dell 11 aprile 2017; il parere dell Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sul Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl, anticipato per le vie brevi e trasmesso con nota dell 11 aprile 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8028/STA dell 11 aprile 2017; il parere della Città Metropolitana di Venezia sul Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl, anticipato per le vie brevi e trasmesso dalla Regione del Veneto con nota del 12 aprile 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8158/STA del 12 aprile 2017; il verbale della Conferenza di servizi decisoria del 10 aprile 2017, approvato con il Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 309/STA del 29 maggio 2017, che ha deliberato di ritenere approvabile con prescrizioni il Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl ; la nota del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 20 aprile 2017 con protocollo n. 8656/STA con la quale è stato trasmesso alla Dow Italia Divisione Commerciale srl il parere dell AULSS3 del 7 aprile 2017 con protocollo n , chiedendo all Azienda di tenere conto delle osservazioni contenute nel parere stesso; l aggiornamento del computo metrico relativo al Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl trasmesso dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl con nota del 27 aprile 2017, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8922/STA del 27 aprile 2017; la documentazione integrativa al Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl trasmessa, in risposta alle richieste contenute nel parere dell AULSS3 del 7 aprile 2017 con protocollo n , dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl con nota del 9 agosto 2017, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /STA del 9 agosto 2017 il parere del Ministero dello Sviluppo Economico, reso con nota del 15 settembre 2

3 Considerato 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /STA del 21 settembre 2017; che nel corso della Conferenza di Servizi istruttoria del 10 aprile 2017 il rappresentante della Regione del Veneto ha dichiarato che gli interventi previsti nel Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl non necessitano di Valutazione di Impatto Ambientale; DECRETA ART È approvato il Progetto operativo di bonifica del suolo insaturo. Area LS1 di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl trasmesso dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl con nota senza data e protocollo, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /STA del 12 dicembre 2016, così come integrato dalla documentazione trasmessa dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl con le note del 27 aprile 2017, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8922/STA del 27 aprile 2017, e del 9 agosto 2017, acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n /STA del 9 agosto 2017, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni: A. in merito all Analisi di Rischio: 1) poiché per i parametri piovosità e velocità media del vento sono stati utilizzati parametri dell archivio dati SCIA relativi alla stazione meteorologica di Venezia Tessera, riferiti al trentennio , è necessario utilizzare per il futuro dati più recenti, considerate le modificate condizioni climatiche; si ritengono più rappresentativi, per l area industriale di Porto Marghera, i dati ricavati dal sito di Ente Zona ( 2) le conclusioni dell Analisi di Rischio dovranno essere riportate nel certificato di destinazione urbanistica dell area; qualsiasi modifica rispetto agli scenari elaborati, in grado di determinare variazioni nelle modalità e/o nei tempi di esposizione o nei bersagli considerati, dovrà comportare una rielaborazione dell Analisi di Rischio stessa; B. in merito alle attività di monitoraggio: 1) nell ambito del monitoraggio aria condotto nel marzo 2016, alcuni dei composti organici volatili ricercati sono stati rilevati in concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità; è necessario valutare questi risultati, insieme a quelli delle prossime campagne di misura, seguendo le procedure previste dal documento: Protocollo per il monitoraggio dell aria indoor/outdoor ai fini della valutazione dell esposizione inalatoria nei siti contaminati - Sito di Venezia Porto Marghera presentato da ISS, INAIL, AULSS 12 e ARPA Veneto nel settembre 2014; 2) dovranno essere effettuate indagini integrative di monitoraggio dell aria al fine di verificare i valori ottenuti, come già previsto dall Azienda; i monitoraggi dovranno essere eseguiti in periodi stagionali differenti, in particolar modo durante la stagione calda; 3) è necessario che le previste campagne di monitoraggio della qualità dell aria siano concordate preventivamente con gli Enti interessati (in particolare AULSS3 e ARPA Veneto), al fine di condividere le metodiche di campionamento e di analisi da utilizzare per l indagine da svolgere in contraddittorio; 4) in particolare, in relazione al campionamento, si dovranno valutare e relazionare le condizioni meteoclimatiche, tra cui temperatura e piovosità del giorno del campionamento e dei giorni precedenti; la data di esecuzione dei prelievi dovrà essere comunicata agli Enti di controllo con almeno 15 giorni di anticipo; 5) devono essere rispettate le prescrizioni fornite nel parere dell AULSS3, inerenti al monitoraggio dei composti volatili aerodispersi nonché all applicazione dei Protocolli per la 3

4 valutazione del rischio per i lavoratori, trasmesso con nota del 7 aprile 2017 con protocollo n , acquisita dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al protocollo n. 8018/STA dell 11 aprile 2017; 6) i risultati complessivi del monitoraggio dovranno essere valutati da AULSS3 e ARPA Veneto; 7) il piano di monitoraggio trimestrale, previsto dall Azienda fino a fine bonifica, deve essere proseguito anche a bonifica avvenuta per almeno n. 3 campagne. Sulla base dei risultati ottenuti, sarà valutata l eventuale necessità di proseguire il monitoraggio; C. in merito al progetto di bonifica dei terreni: 1) al fine di valutare correttamente lo stato della contaminazione nella fascia di terreno ad Est dell area di scavo denominata Lotto 3, devono essere effettuati n. 3 campioni nel suolo superficiale nell area compresa tra i punti di indagine M48 e M49, equispaziati per distanza tra loro. I parametri da determinare e le modalità di verifica dovranno essere concordati con ARPA Veneto. Il progetto di bonifica dovrà tener conto ed estendersi alle aree che risulteranno non conformi; 2) l area di deposito temporaneo indicata come PS2 dovrà essere ricollocata per consentire lo scavo nel Lotto 3 eventualmente ampliato all esito delle indagini di cui sopra; a tale proposito, si sottolinea che l affermazione le aree di deposito temporaneo saranno allestite, preferibilmente in corrispondenza di aree già pavimentate (riportata a pagina 42 della relazione progettuale) sembra essere contraddetta dall attuale posizione dell area PS2 desumibile dalla Tavola 6; 3) in merito al controllo finale di n. 2 pareti e fondo scavo per il Lotto n. 2, dovranno essere campionate tutte le n. 4 pareti, se c è terreno sufficiente, tenendo conto degli impedimenti. Inoltre, deve essere specificato se l area di proprietà Dow Italia Divisione Commerciale srl confinante sia considerata come area di non intervento o di messa in sicurezza; 4) per quanto riguarda il Lotto n. 4, nel controllo finale di pareti e fondo scavo devono essere campionati anche i n. 6 lati al confine di proprietà dell area, per verificare se la contaminazione si estende al di fuori della stessa o meno; 5) in merito alla profondità degli scavi, considerando che nella Tabella 3.3 (pagina 27 del documento di Analisi di rischio dell aprile 2016) l Azienda rileva che la profondità di falda dal p.c., misurata nel novembre 2015, ha raggiunto livelli pari a 1,27 m nel piezometro NW01 e 1,25 m nei piezometri NW03 e 04, è necessario scavare cautelativamente fino a 1,30 m dal p.c.; 6) alla luce di quanto sopra, deve essere aggiornata la Tabella 11.1 (nella quale, per il Lotto 2, risultano computati n. 2 campioni di collaudo pareti anziché n. 4, uno per parete); 7) rispetto a quanto riportato nella documentazione dell Azienda al Paragrafo Misure di prevenzione relative a rischi specifici, si suggerisce l utilizzo di filtri ABEK Hg da utilizzare con maschere semi-facciali e non ABEK, considerando la contaminazione riscontrata nel Lotto 4. Si ritengono necessari l informazione e il coordinamento con il competente Dipartimento di Prevenzione dell ULSS 3; 8) riguardo al piano di gestione dei rifiuti, l Azienda dovrà ottemperare alle osservazioni di ARPA Veneto espresse nel parere trasmesso con nota del 7 aprile 2017 con protocollo n ; 9) devono essere rispettate le prescrizioni fornite nel parere della Città Metropolitana di Venezia in merito alle garanzie fideiussorie, alla fase di avvio dei lavori e a quella di fine lavori, contenute nel parere trasmesso dalla Regione del Veneto con nota del 12 aprile 2017 con protocollo n È autorizzata la realizzazione degli interventi indicati nel Progetto di cui al comma 1, nel rispetto dei criteri, delle modalità e delle prescrizioni previsti. 3. Gli elaborati relativi al Progetto di cui al comma 1 saranno conservati presso l Archivio della Direzione per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell Ambiente e della 4

5 Tutela del Territorio e del Mare, unitamente al verbale della Conferenza di servizi decisoria del 10 aprile La corretta esecuzione e il completamento del Progetto di cui al comma 1 sono attestati dalla Città Metropolitana di Venezia mediante apposita certificazione sulla base di una relazione tecnica predisposta dall Agenzia regionale per la protezione dell ambiente territorialmente competente, ai sensi dell articolo 248, comma 2, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n ART I lavori previsti nel Progetto di cui all articolo 1, comma 1, dovranno iniziare entro e non oltre quattro mesi dalla data di notifica del presente Decreto. ART Qualora nel corso dell intervento si individuassero ulteriori e impreviste contaminazioni diverse da quelle accertate in fase di caratterizzazione, la Dow Italia Divisione Commerciale srl, al fine di consentire la verifica della necessità di una variante del Progetto di cui all articolo 1, ne dovrà dare comunicazione alla Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con proprie valutazioni tecniche in merito all efficacia degli interventi previsti nel Progetto ad abbattere la nuova contaminazione rilevata. 2. Qualora nel corso dell intervento si individuassero ulteriori e imprevisti volumi di rifiuti e/o terreni da trattare rispetto a quelli previsti nel Progetto di cui all articolo 1, tali da comportare una variazione delle dimensioni e delle condizioni di esercizio degli impianti asserviti alla bonifica previsti nel progetto, dovrà essere predisposta dalla Dow Italia Divisione Commerciale srl un apposita variante, da sottoporre alla procedura prevista dall articolo 252 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n ART A garanzia della corretta esecuzione e del completamento degli interventi come previsti nel Progetto di cui all articolo 1, dovrà essere prestata una fidejussione a cura della Dow Italia Divisione Commerciale srl a favore della Città Metropolitana di Venezia, per una somma pari al 50% dell importo dell intervento stimato nel Progetto di cui all articolo 1, in ,00 (duecentosessantacinquemila euro). Roma, IL DIRETTORE GENERALE Dott.ssa Gaia Checcucci 5

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