RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO"

Transcript

1 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO INDICE Indice...1 Premessa...2 Riferimenti normativi...2 Descrizione degli interventi da eseguire...3 Impianto d illuminazione ordinaria...4 Impianto d illuminazione d emergenza...5 Impianto di forza motrice...5 Impianto di segnalazione...5 Impianto di messa a terra...5 Classificazione dell'ambiente...6 Classificazione dei sistemi elettrici...7 Classificazione dei sistemi elettrici in base alla tensione...7 Classificazione dei sistemi elettrici in relazione alla messa a terra...7 Dati relativi alle influenze esterne...7 Dati relativi all impianto elettrico...7 Criteri generali di progetto...8 Distribuzione...8 Dimensionamento delle linee...8 Dimensionamento delle protezioni dai sovraccarichi e dai corto circuiti...9 Protezione dai contatti diretti e indiretti...9 Illuminazione ordinaria interna Illuminazione d emergenza Illuminazione esterna Quote di installazione Illuminazione ordinaria e di emergenza Bagni e docce Cavi e conduttori Pagina 1

2 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Cavidotti, tubi protettivi, percorso delle tubazioni e cassette di derivazione Quadri elettrici STABILITA' DELLE FONDAZIONI E VERIFICA DEI SOSTEGNI per i pali di illuminazione esterna ALLEGATI: PREMESSA La presente relazione è parte integrante del progetto LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AREA IMPIANTI SPORTIVI da realizzarsi nel Comune di Escolca (CA). RIFERIMENTI NORMATIVI Le caratteristiche degli impianti, e dei loro elementi, dovranno corrispondere a quanto prescritto dalle norme e dai regolamenti vigenti. In particolare dovranno essere conformi alle seguenti normative: Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdicies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. Legge 1 marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchi, macchine, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici ; Legge 1 marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchi, macchine, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici ; D.P.R. 14 giugno 1989 n. 236 Prescrizioni per il superamento delle barriere architettoniche ; D.M. 22 aprile 1992 Soggetti abilitati alle verifiche in materia di sicurezza degli impianti ; D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Pagina 2

3 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO D.Lgs. 14 agosto 1996 n. 493 Prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro ; Norme UNI; Norme CEI (CEI 64-8, CEI 64-12, CEI 17-6, CEI 17-13, CEI 23-51, CEI 3119, CEI 81-1, CEI 11-17, CEI 20-40, CEI EN , CEI UNEL , CEI-UNEL ); Prescrizioni e norme impartite dall ente distributore per quanto concerne i punti di consegna; Tutti i materiali utilizzati dovranno essere provvisti di marcatura CE secondo quanto previsto dalle Direttive Europee di settore. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DA ESEGUIRE Gli interventi in progetto riguardanti l impianto elettrico prevedono la realizzazione dell impianto di illuminazione esterna lungo i vialetti, l impianto elettrico di alimentazione delle utenze a servizio dell impianto idrico del laghetto, l impianto elettrico interno per l edificio destinato alla preparazione e somministrazione di cibi e bevande, comprendente una sala di sosta con angolo bar, una cucina alimentata a gas con portata termica complessiva prevista inferiore a 35 kw, i locali di servizio e un area esterna (dehors) per la ristorazione. La tipologia d intervento è :nuovo impianto. L alimentazione dell impianto sarà del tipo TT, con tensione trifase 230/400 V 50 Hz, e potenza elettrica massima presunta di 35 kw. Tutti gli impianti dovranno essere realizzati a regola d arte e saranno conformi alle norme di legge e di regolamento vigenti, ed in particolare: - Norme CEI; - Prescrizioni delle autorità locali; - Prescrizioni e indicazioni del Distributore di energia elettrica; Tutto l impianto elettrico farà capo al quadro di ricezione Q1 installato all esterno nei pressi dell ingresso principale, immediatamente a valle del gruppo di misura. Dal quadro ricezione Q1 si dipartiranno tre circuiti per l illuminazione esterna, il circuito di alimentazione della pompa e dei servizi dell impianto idrico del laghetto e l alimentazione del quadro generale del bar-ristorante Q2, che sarà installato nella sala di sosta. Pagina 3

4 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Tutte le utenze della cucina, e dei servizi annessi (dispensa, spogliatoio, servizi, sguatteria) saranno alimentate dal quadro cucina Q3 installato nel locale dispensa e alimentato come sottoquadro dal quadro generale del bar-ristorante Q2. Sarà possibile interrompere l alimentazione dell impianto elettrico del bar-ristorante tramite un apposito comando a rottura vetro situato all esterno dell edificio, che comanderà l interruttore generale del quadro bar-ristorante Q2, tramite uno sganciatore d emergenza. La distribuzione principale dal quadro ricezione al quadro generale bar-ristorante e l impianto per l illuminazione esterna verranno realizzati con condutture interrate; l impianto elettrico interno sarà prevalentemente del tipo sotto traccia, con posa a vista entro tubo rigido per le parti di impianto installate su coperture in legno, in particolare del tipo filettabile con grado di protezione IP67 nei locali cucina, dispensa, sguatteria e servizi. L illuminazione esterna verrà realizzata mediante lampade su palo comandabili manualmente e automaticamente tramite interruttore orario. Verrà realizzato l impianto di terra coordinato con interruttori differenziali per la protezione dai contatti indiretti delle utenze del bar-ristorante e per le utenze a servizio dell impianto idrico del laghetto, mentre per l illuminazione esterna è prevista l adozione di condutture e componenti di classe II. Nell impianto interno all edificio sarà presente l illuminazione d emergenza, per garantire in ogni ambiente un illuminazione antipanico in caso di guasto o di mancanza di erogazione della corrente elettrica e l illuminazione di sicurezza per l indicazione delle uscite di sicurezza. Verrà installata un elettrovalvola per la chiusura dell alimentazione del gas sia in caso di guasto (comandata da un rilevatore gas installato nella cucina), che in caso di cessato funzionamento della cappa aspirante. Impianto d illuminazione ordinaria Nella cucina, nella dispensa, nella sguatteria e nello spogliatoio addetti saranno installati degli apparecchi illuminanti con armature stagne in policarbonato, grado di protezione IP 67, con lampade fluorescenti TL 2x58 W, o 2X36W. Alcuni apparecchi saranno dotati di gruppo autonomo d emergenza con autonomia 60 minuti (lampada emergenza tipo sempre accesa). Pagina 4

5 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Nei servizi igienici e nei disimpegni e nella dispensa saranno installati apparecchi illuminanti per lampade fluorescenti tubolari, con grado di protezione IP 65, corpo in policarbonato infrangibile ed autoestinguente, diffusore in policarbonato trasparente. Alcuni apparecchi saranno dotati di gruppo autonomo d emergenza con autonomia 60 minuti (lampada emergenza tipo sempre accesa). Per l illuminazione della sala sosta sono stati scelti apparecchi del tipo a sospensione con corpo in fusione di alluminio, ottiche in alluminio purissimo, kit di sospensione con cavi in acciaio. Per illuminazione della zona esterna (dehors) sotto tettoia, verranno installati dei mini proiettori orientabili, con lampada alogena, aventi corpo in alluminio pressofuso, alettature di raffreddamento, grado di protezione IP 65. Impianto d illuminazione d emergenza L illuminazione d emergenza sarà realizzata con gruppi autonomi. In mancanza di alimentazione, alcune lampade utilizzate anche per l illuminazione ordinaria si accenderanno garantendo l illuminazione antipanico. Le uscite di sicurezza saranno individuate da appositi segnali retroilluminati. Tutti gli apparecchi autonomi dovranno garantire autonomia 1 h dopo 12 ore di ricarica; Impianto di forza motrice Le prese a spina saranno del seguente tipo (nelle quantità e nelle posizioni indicate nei disegni di progetto): prese a spina da incasso bipasso 2P + T 10/16 A a poli allineati; presa di tipo universale :incasso bipasso 2P + T 10/16 A con contatti laterali e centrale di terra, adatta anche per spine standard Italia e spine Schuko Prese industriali interbloccate 2P + T 16 A; 3P + N + T 16A. Impianto di segnalazione All interno dei bagni disabili, in prossimità del vaso, e sopra la doccia ( ad altezza >225 cm) dovranno essere installati pulsanti a tirante atti ad attivare idoneo campanello. Impianto di messa a terra L impianto, così come illustrato negli elaborati grafici allegati, comprenderà: Pagina 5

6 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO i dispersori di terra, costituiti da picchetti a croce, in acciaio zincato 5x50 mm, lunghezza 1 m, posti in intimo contatto con il terreno all interno di pozzetti ispezionabili e carrabili, connessi tra loro da corda in nuda rame di sezione 35 mmq interrata, ad una profondità dal piano di calpestio non inferiore ai 60 cm; due collettori di terra nel quale confluiranno i conduttori di terra, di protezione e di equipotenzialità; i conduttori di terra, destinati a collegare i dispersori ai collettori di terra; il conduttore di protezione, che partirà dal collettore e dovrà essere collegato ai nodi equipotenziali e alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione. il conduttore equipotenziale che avrà lo scopo di assicurare l equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee. Impianto di ricezione TV terrestre. Sarà realizzato un impianto per la ricezione-distribuzione segnale TV terrestre comprendente predisposizione antenna TV attacco per palo e alcuni punti presa TV. CLASSIFICAZIONE DELL'AMBIENTE E stata effettuata la classificazione in zone, in relazione alla probabilità di formazione di atmosfere esplosive, data la presenza di un impianto interno per l alimentazione della cucina tramite gas gpl (allegato N. 3 alla presente relazione tecnica). In base a tale calcoli, stante le condizioni previste nella valutazione, cioè: presenza di aperture di aerazione e ventilazione con superficie netta 1,00 mq; realizzazione di un impianto interno a gas conforme alle norme UNI CIG; installazione di cucina a gas conforme alle norme UNI vigenti,; nessun componente dell impianto elettrico installato nella zona calcolata come zona pericolosa di tipo 2 e individuata negli elaborati grafici di progetto (zona di forma similcilindrica di raggio 50 cm, in corrispondenza della posizione della valvola di alimentazione dei fuochi nella cucina a isola); elettrovalvola del tipo previsto in progetto; non sono previsti luoghi con pericolo d esplosione. Pagina 6

7 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Non sono previsti ambienti a maggior rischio in caso d incendio ( la potenza termica degli impianti a gas deve essere inferiore a 35 kw). Per quanto sopra esposto, gli ambienti interessati all intervento, ai fini della realizzazione dell impianto elettrico, sono da considerarsi ambienti ordinari. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI ELETTRICI Classificazione dei sistemi elettrici in base alla tensione L impianto è classificato come sistema elettrico di categoria I. Classificazione dei sistemi elettrici in relazione alla messa a terra L impianto è classificato come sistema TT, terra del neutro in cabina e terra delle masse collegate all impianto di terra dell utente mediante il conduttore di protezione (PE). DATI RELATIVI ALLE INFLUENZE ESTERNE La temperatura ambiente interna minima/massima assunta per l elaborazione del progetto è pari a +5 C/+30 C, la temperatura ambiente esterna minima/massima assunta per l elaborazione del progetto è pari a -5 C/+35 C. È trascurabile la presenza di polvere. Schizzi sono previsti nel locale cucina, nella sguatteria, negli spogliatoi, nei servizi igienici, pertanto in questi ambienti sono stati previsti impianti con grado di protezione minimo IP 55. DATI RELATIVI ALL IMPIANTO ELETTRICO L impianto è caratterizzato da una tensione di 400/230 Volt, frequenza 50 Hz, corrente di corto circuito trifase simmetrica nel punto di consegna Icc0 16 ka, fattore di potenza cosφ 0,9, caduta di tensione massima tra il punto di consegna e gli utilizzatori U% 4%, potenza nominale massima prevista P n = 34,3 kw. Pagina 7

8 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO CRITERI GENERALI DI PROGETTO Distribuzione La necessità di progettare l impianto a servizio di un bar ristorante del quale non si conoscono i dati esatti relativi al tipo di utenze e alla loro potenza assorbita, in quanto il progetto non riguarda la fornitura delle attrezzature della cucina professionale e delle apparecchiature per il bar, ha determinato la scelta di una distribuzione delle alimentazioni alle utenze che consentisse un ampia gamma di soluzioni, sulla base delle tipologie di apparecchiature per cucine professionali presenti sul mercato. Inoltre è stato ritenuto prioritario assegnare a ogni apparecchiatura prevista un proprio circuito protetto da interruttore magnetotermico - differenziale, anche per consentire una rapida individuazione degli eventuali guasti. Si è cercato di equilibrare le correnti sulle tre fasi, al fine di ridurre le correnti d impiego, e di conseguenza le portate degli interruttori e le sezioni dei cavi. Dimensionamento delle linee Per il dimensionamento delle linee sono state determinate le potenze assorbite dalle utenze, partendo dai dati elettrici degli utilizzatori (o stimate ove questi dati non erano disponibili), e sono state calcolate le correnti di impiego nei vari tratti delle linee, tenendo conto dei coefficienti di utilizzazione e di contemporaneità. Per il dimensionamento di ogni tratto sono state considerate: le portate nominali dei cavi, ricavati dalle tabelle CEI UNEL, che tengono conto del valore della massima temperatura ambiente di progetto e delle effettive condizioni di posa; il valore della caduta di tensione, ricavato dalle tabelle CEI UNEL in funzione della lunghezza del cavo e della corrente d impiego, con un valore limite per la caduta di tensione pari al 4%; Il coordinamento tra le caratteristiche della conduttura e quelle del relativo dispositivo di protezione, per quanto riguarda le correnti d impiego e le correnti di cortocircuito presunte. Pagina 8

9 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Dimensionamento delle protezioni dai sovraccarichi e dai corto circuiti Per il dimensionamento delle protezioni dai sovraccarichi e dai corto circuiti sono stati adottati criteri di progetto atti a soddisfare le seguenti condizioni: I b I n I z I f 1.45 I z per i sovraccarichi, dove: I b = corrente di impiego [A]; I z = portata del cavo in regime permanente [A]; I n = corrente nominale del dispositivo di protezione [A]; I f = corrente che assicura il funzionamento del dispositivo entro il tempo convenzionale [A]; (I 2 t) < K 2 S 2 per i corto circuiti, dove: I = corrente di corto circuito [A]; t = tempo di intervento del dispositivo di protezione; K = fattore dipendente dal tipo di conduttore e isolamento; S = sezione del conduttore in mmq ; La tabella con i dati di calcolo per ogni circuito è riportata negli schemi unifilari. Protezione dai contatti diretti e indiretti La protezione dai contatti diretti avverrà mediante l isolamento delle parti attive e la protezione mediante involucri e barriere. La protezione contro i contatti indiretti avverrà mediante interruzione automatica del circuito, in caso di guasto a terra pericoloso, attraverso un idoneo impianto di terra coordinato con i dispositivi differenziali. L impianto di terra sarà unico per tutto il complesso servito dal Quadro di ricezione Q1, per cui tutte le masse facenti parte dell impianto oggetto di progettazione e tutte le masse estranee dovranno essere collegate allo stesso impianto di dispersione. Per quanto riguarda l intervento oggetto di progettazione si provvederà ad installare conduttori di protezione costituiti da cavi o corde di rame con isolante giallo verde e Pagina 9

10 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO dimensionati in base alla sezione del conduttore di fase, cioè con sezione pari alla sezione del conduttore di fase avente sezione maggiore, sempre nel pieno rispetto della norma: Sezione fase Sezione PE S f 16mm 2 S PE = S f 16mm 2 S f 35mm 2 S f = 16 mm 2 S f > 35mm 2 S f = S f /2 Essi saranno installati con i cavi di alimentazione, seguendone il percorso se realizzati con cavi unipolari o faranno parte degli stessi (caso di cavi multipolari). Tutte le masse estranee del complesso, così come definite dalle Norme CEI 64-8, saranno collegate all impianto di terra in modo da realizzare l equipotenzialità con le masse accessibili, collegate all impianto di terra tramite i conduttori di protezione. I collegamenti equipotenziali principali saranno realizzati mediante conduttori in rame isolati, di colore giallo-verde, in conformità alle prescrizioni delle CEI 64-8, aventi sezione non inferiore alla metà del conduttore di protezione di sezione maggiore, ed in ogni caso non minore di 6 mmq. Tutte le tubazioni metalliche relative ad apparecchiature presenti dovranno essere equipotenzializzate rispettando le sezioni minime imposte dalle Norme. I serramenti dei servizi igienici, se metallici, andranno collegati a terra solo se presentano resistenza verso terra inferiore a 1000 Ω (misura a cura dell impresa installatrice). L impresa installatrice dovrà accertarsi del valore della Resistenza di terra attraverso una opportuna misurazione con metodo Volt-Amperometrico al fine di rispettare la relazione di verifica sul valore massimo della Resistenza di Terra compatibile con la sicurezza delle persone. La resistenza di terra per il coordinamento con i dispositivi atti all interruzione dovrà avere un valore tale da soddisfare la relazione seguente: R t 50/I dn Dove: R t = resistenza di terra [Ω]; 50 = tensione di contatto [V]; Pagina 10

11 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO I dn = soglia di intervento dell interruttore differenziale [A]. Idn [A] 0, Rt ambienti ordinari [Ω] Nel caso in cui risultasse R t > 50/I dn si dovrà integrare l impianto di terra con altri dispersori fino ad ottenere per la resistenza di terra un valore minore o uguale a 50/I dn. Illuminazione ordinaria interna I requisiti illuminotecnici da rispettare sono riportati nella norma UNI EN Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro Parte 1: Luoghi di lavoro interni. I valori da prendere in considerazione sono i seguenti (per la sala bar non è prevista nessuna prescrizione): Luogo\attività Illuminamento medio Em (lx) indice di abbagliamento unificato massimo UGRL indice di resa cromatica minima Ra Cucine ristorante Bagni Corridoi, zone di passaggio I calcoli illuminotecnici sono riportati in allegato alla presente relazione (allegato N. 1) Illuminazione d emergenza L illuminazione di emergenza dovrà garantire un sicuro sfollamento dall edificio attraverso vie di esodo opportunamente illuminate e segnalate, individuabili con certezza.. In particolare dovrà essere presente almeno un apparecchio per l illuminazione d emergenza: ad ogni uscita di sicurezza; in corrispondenza dei segnali di sicurezza; in corrispondenza di ogni cambio di direzione della via di esodo; vicino ad ogni dispositivo antincendio. Pagina 11

12 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO In relazione all illuminazione di sicurezza per l esodo, l'illuminamento al suolo non deve risultare inferiore a 1 lx al suolo lungo le vie di esodo e di 5 lx in corrispondenza delle porte; l illuminazione antipanico deve garantire 0,5 lx sull intera area: L illuminazione d emergenza deve entrare in funzione entro 0,5 s dalla mancanza dell'illuminazione ordinaria e raggiungere il valore previsto entro 1 minuto. Le lampade utilizzate dovranno essere autoalimentate e con autonomia di almeno 60 minuti dopo 12 ore di ricarica. Illuminazione esterna Per l illuminazione esterna, le zone di studio considerate per il calcolo illuminotecnico sono i vialetti. Con riferimento alla Norma UNI 11248, la categoria illuminotecnica di riferimento è S4. cui corrispondono, in base alla norma UNI 13201, i seguenti requisiti illuminotecnici : illuminamento orizzontale Classe E. Medio (minimo E.min (mantenuto) mantenuto) S4 5 lx 1 lx Si è scelto un apparecchio di illuminazione e una lampada appropriati per il tipo di illuminazione da ottenere, sulla base delle indicazioni fornite dalle norme e dai cataloghi dei produttori ed è stato effettuato il calcolo illuminotecnico per la verifica delle prestazioni illuminotecniche richieste. Quote di installazione Le quote di installazione relative alle varie apparecchiature, riferite alla superficie di calpestio, saranno le seguenti: suoneria da 160 cm a 205 cm; pulsante a tirante doccia: >225 cm; Pagina 12

13 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO comandi luce e prese a spina: vedi elaborati grafici; Le quote su indicate si riferiscono all asse orizzontale delle apparecchiature in argomento. Illuminazione ordinaria e di emergenza Le caratteristiche ed il numero degli apparecchi per l illuminazione ordinaria e di emergenza potranno essere variate solamente se l impianto garantirà i valori minimi di illuminamento indicati nella presente relazione, negli allegati di calcolo e negli elaborati grafici. Bagni e docce All interno dei locali vengono individuate 4 zone nelle quali devono essere adottate le seguenti prescrizioni: zona 0 (volume del piatto doccia), non sono ammessi apparecchi elettrici; zona 1 (volume al di sopra del piatto doccia fino all altezza di 2,25 m dal pavimento), sono ammessi apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25 V; zona 2 (volume che circonda il piatto doccia, largo 60 cm e fino all altezza di 2,25 m dal pavimento), sono ammessi, oltre agli apparecchi alimentati a non più di 25 V, anche gli apparecchi illuminanti dotati di doppio isolamento (classe II). Gli apparecchi installati nelle zone 1 e 2 devono essere protetti contro gli spruzzi d acqua (grado di protezione IPX4). Sia nella zona 1 che nella zona 2 non devono esserci materiali di installazione come interruttori, prese a spina, scatole di derivazione, possono essere installati pulsanti a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25 m dal pavimento. Le condutture devono essere limitate a quelle necessarie per l alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; zona 3 (volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m), sono ammessi componenti dell impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce d acqua (grado di protezione IPX1), quando installati verticalmente, oppure IPX5 quando è previsto l uso di getti d acqua per la pulizia del locale. L alimentazione delle prese a spina deve soddisfare una delle seguenti condizioni: bassissima tensione di sicurezza con limite 50 V (BTS), le parti attive del circuito BTS devono comunque essere protette contro i contatti diretti; trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina; interruttore differenziale ad alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a Pagina 13

14 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO 30 ma. Le regole enunciate per le varie zone sono da considerarsi integrative rispetto alle regole e prescrizioni comuni a tutto l impianto elettrico. Per evitare tensioni pericolose provenienti dall esterno del locale da bagno, è richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone con il conduttore di protezione all ingresso dei locali da bagno. Cavi e conduttori I cavi utilizzati all esterno dell edificio saranno del tipo FG7OR con tensione di isolamento Uo/U non inferiore a 0.6/1KV. I cavi utilizzati esclusivamente all interno saranno del tipo con cordina in rame e isolamento in materiale termoplastico (PVC) non propagante l incendio, del tipo N07V-K con tensione di isolamento Uo/U non inferiore a 450/750 V. Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando dovranno essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500 V. Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale (stesso scomparto) con cavi previsti con tensioni nominali superiori, dovranno essere adatti alla tensione nominale maggiore. Tutti i conduttori dovranno avere il marchio IMQ. I conduttori impiegati nell esecuzione degli impianti dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL. Le sezioni minime ammesse per i conduttori di rame saranno pari a 1,5 mmq per l illuminazione, per i circuiti di segnalazione e telecomando, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2,2 kw, 2,5 mmq per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2,2 kw e inferiore o uguale a 3,6 kw, 4 mmq per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3,6 kw. Cavidotti, tubi protettivi, percorso delle tubazioni e cassette di derivazione. I tubi, i cavidotti e i canali di contenimento delle condutture potranno essere realizzati, in relazione alle necessità impiantistiche, secondo le seguenti metodologie: - Con tubi in cavidotto isolante flessibile di PET ad alta densità, doppia parete, tipo N 450, corrugato esternamente e liscio internamente, per protezione cavi elettrici bassa tensione interrati, Resistenza allo schiacciamento (EN / CEI / Variante A1) 450 N con deformazione diametro esterno pari al 5 %, posati ad una profondità minima di 50 cm. Pagina 14

15 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO dal piano di campagna, e, successivamente ricoperti con i materiali di risulta derivanti dagli scavi di formazione del cunicolo avendo cura che nei primi 10 cm di materiali di copertura non siano presenti pietre o trovanti di natura diversa, di dimensioni tali da danneggiare i tubi portacavo. Lungo il percorso del cavidotto, andranno posati i pozzetti di infilaggio e derivazione di adeguate dimensioni. I cavidotti dovranno avere un diametro utile minimo pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscrivente il fascio di cavi da accogliere. I pozzetti di infilaggio e derivazione saranno dotati di coperchi carrabili. -Con tubi rigidi in PVC, posati a parete o soffitto autoestinguenti, nei casi di installazioni con grado di protezione IP 40, norme CEI EN , CEI EN , resistenza allo schiacciamento classe 3 superiore a 750 N su 5 cm; -Con tubi rigidi in PVC filettabili nei casi di installazioni con grado di protezione IP 67, posati a parete o soffitto autoestinguenti, norme CEI EN , CEI EN , resistenza allo schiacciamento classe 4 superiore a 1250 N su 5 cm; -Con tubi flessibili in guaina metallica nelle zone terminali (le discese alle utenze andranno realizzate a regola d arte). In ogni caso, il coefficiente di riempimento dei cavidotti non dovrà superare quello previsto dalle norme CEI 64-8, II edizione. Le scatole di derivazione da utilizzarsi, saranno del tipo da incasso o a parete in PVC autoestinguente, dotate di coperchio a vite, le stesse saranno per numero, dimensioni e posizione, tali da garantire agevole infilaggio e sfilamento dei conduttori dai cavidotti. Particolare cura andrà posta nella realizzazione delle curve con tubi flessibili; il raggio di curvatura dovrà sempre e comunque essere maggiore a 3 volte il diametro esterno del tubo di interesse. Per quanto riguarda le linee esterne, saranno utilizzati pozzetti di derivazione e rompi tratta. Lo spazio occupato dai cavi e/o dalle giunzioni poste all interno di una cassetta o di un pozzetto non potrà superare la metà del volume totale all interno della stessa. Le giunzioni dei conduttori dovranno essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti. Pagina 15

16 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Quadri elettrici Tutti i quadri elettrici devono essere corredati di targa di identificazione, schema circuitale e dichiarazione di conformità. Tutte le apparecchiature presenti nei quadri dovranno essere fornite di targhe con scritte indelebili, poste in maniera tale da essere visibili e leggibili. Su ogni targa dovranno sempre comparire nome e marchio di fabbrica del costruttore, tipo di apparecchiatura e numero di identificazione. Il Quadro di ricezione Q1 sarà dotato di interruttore magnetotermico con potere d interruzione di 16 KA, a valle del quale saranno installati interruttori magnetotermici con protezione di sostegno (protezione di back-up) : è consentita cioè l utilizzazione di interruttori con una protezione contro il corto-circuito con potere di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione purchè il potere di interruzione posseduto dalla combinazione delle due protezioni sia sufficiente, e tale calcolo ( e la prova ) sia fornito dal costruttore dei dispositivi mediante opportune tabelle. Sarà possibile comandare l interruzione automatica dell alimentazione dell impianto elettrico del bar ristorante tramite un pulsante a rottura vetro posto nella vicinanza dell ingresso. STABILITA' DELLE FONDAZIONI E VERIFICA DEI SOSTEGNI PER I PALI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM "Norme tecniche relative ai criteri generali e la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"; Circolare n. 1 56AA.GG./S.T.C.; Norma UNI "Costruzioni in acciaio, istruzioni per il calcolo, l'esecuzione e la manutenzione"; DM "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione e il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso, e per le strutture metalliche"; Circolare , n. 252AA.GG./S.T.C. Pagina 16

17 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO 1.2. GEOMETRIA DELL'INSTALLAZIONE: I pali saranno di altezza fuori terra 4 m, diametro 102 mm. Le armature avranno una superficie esposta al vento pari a 0.20 m 2 I plinti di fondazione per i sostegni saranno del tipo a blocco unico in calcestruzzo, a base quadrata, di dimensioni: 0.70 m x 0.70 m x 0.70 m, con infissione del palo nel sostegno pari a 0,5 m CLASSIFICAZIONE DEI SITI Le zona in cui verranno installati gli ampliamenti degli impianti esistenti si trovano a distanza maggiore di 20 km dal mare (entroterra) e ad altezza a s sempre inferiore a 800 m sul livello del mare (circa 500 m), è così classificata ai sensi del DM 16/01/96 e Circ. 04/07/96: - zona 5 (Sardegna orientale) - v ref,0 = 28 m/s - a 0 = 750 m/s - K a s -1 - classe di rugosità minima D Aree prive di ostacoli o con al più rari ostacoli isolati (aperta campagna) - categoria di esposizione del sito III - k t Z z min 5 m 1.4. AZIONE DEL VENTO La pressione del vento per unità di superficie ortogonale è data dall'espressione (si trascura l'azione tangente del vento date le modestissime dimensioni): p = q ref x c e x c p x c d (N/m 2 ) dove: q ref c e c p c d è la pressione cinetica di riferimento è il coefficiente di esposizione è il coefficiente di forma è il coefficiente dinamico q ref = V ref 2 /1.6 (N/m 2 ) = 490 (N/m 2 ) Pagina 17

18 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Posto c t (coefficiente di topografia) = 1 si ricava, per z = 5 m (z = z min in quanto l altezza del palo è inferiore a 5 m), il seguente valore di c e c e = k 2 t ln(z/zo) [7+ln(Z/Zo], da cui: c e = 1,71 q = q ref x c e = 838 (N/m 2 ) d = diametro medio del palo = (m) Per i corpi cilindrici a sezione circolare di diametro d e lunghezza h i coefficienti di forma sono i seguenti: 1,2 per d q 2,2 cp = {(1,783-0,263 x d q) per 2,2 < d q < 4,2 0,7 per d q 4,2 essendo d espresso in metri e q = q ref c e (N/m²), con qref, ce definiti come in precedenza. c p = in quanto d q = 2.95 il coefficiente dinamico viene assunto: c d = 1.2 l'azione del vento sul palo determina una pressione pari a: p(palo) = q ref x c e x c p x c d = 490 x 1.71 x x 1.2 = (N/m 2 ) carico lineare sul palo: n = p x d = x 0.102= N/m cui corrisponde il momento ribaltante dovuto alla spinta del vento sul palo riferito alla base del blocco (considerato solo appoggiato, senza considerare il contributo del terreno o delle strutture sovrastanti/laterali): M l =n x h x (h/2+ 1)= x 4 x 3 = Nm l'azione del vento sull'armatura, con superficie esposta al vento, considerata al massimo pari a circa 0.20 m 2, di forma approssimativamente sferica, con c p = 0.35, e c d = 1, determina una pressione pari a: p(armatura) = q ref x c e x c p x c d = 490 x 1.71 x 0.35 x 1 = (N/m 2 ) si ottiene il momento dovuto all'azione del vento sulle armature: M 2 = p(armatura) x S(armatura) x (h+1) = x 0.20 x 5 = Nm Pagina 18

19 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO Il momento ribaltante alla base del blocco, della risultante R di tutte le forze applicate al sostegno, espresso in Nm è dato da: M r =M 1 +M 2 = Nm Indicando con: P peso del blocco, della struttura che insiste su di esso in N; Pp e Pa, peso del palo e dell'armatura in N a lato, in metri, della base del blocco non intersecato dalla proiezione verticale della risultante di tutte le forze applicate al sostegno ( 0.70); b lato, in metri, della base del blocco intersecato dalla proiezione verticale della risultante di tutte le forze applicate al sostegno (= a); c profondità di interramento del blocco, in m ( 0.70). g densità del calcestruzzo (peso dell'unità di volume del calcestruzzo, assunto pari a N/m 3 ). φ diametro del tubo di alloggiamento del palo (pari a 0.15 m) Deve risultare: M r < M s = 0,85 x (P + Pp + Pa) x (a/2) quando non si può contare sul contributo alla resistenza del terreno laterale, e: M r < M s = 11OObc 3 + 0,85 x (P + Pp + Pa) x (a/2) quando si può contare sul contributo del terreno laterale; Quando la proiezione verticale della risultante si trova esattamente sulla diagonale della base del blocco, M r deve essere inferiore al maggiore dei due valori ottenuti scambiando nella formula i lati a e b. A vantaggio della sicurezza si considera nullo il contributo del terreno laterale. Deve quindi risultare: M r < M s = 0,85 x (P+Pp+ Pa) x (a/2) Dove: P = γ (a 2 x c x π x (φ/2) 2 ) = x ( ) = 7352 N P p = 343 N P a = 128 N M s = 0.85 x ( ) x 0.35 = Nm M s = Nm > M r = Nm Pagina 19

20 RELAZIONE GENERALE-SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO La condizione è abbondantemente soddisfatta, avendo anche trascurato il contributo del terreno laterale. ALLEGATI: N.1: CALCOLI ILLUMINOTECNICI; N.2: RELAZIONE SULLA PROTEZIONE CONTRO LA FULMINAZIONE; N.3: RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI Data Ing. Paolo Latti Pagina 20

21 COMUNE DI ESCOLCA (CA) LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AREA IMPIANTI SPORTIVI ALLEGATO N. 1 ALLA RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA DELL IMPIANTO ELETTRICO Calcoli illuminotecnici

22 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti SIDE SpA ART.E5149/S CEILING S 175 1X32W GX24q-3 FSMH / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade cd/klm η = 51% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Emissione luminosa 1: Valutazione di abbagliamento secondo UGR ρ Soffitto ρ Pareti ρ Pavimento Dimensioni del locale X Y Linea di mira perpendicolare all'asse delle lampade Linea di mira parallela all'asse delle lampade 2H 2H H H H H H H 2H H H H H H H 4H H H H H 4H H H Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S S = 1.0H +0.4 / / -0.5 S = 1.5H +0.8 / / -1.4 S = 2.0H +1.7 / / -3.2 Tabella standard BK02 BK02 Addendo di correzione Indici di abbagliamento corretti riferiti a 2400lm Flusso luminoso sferico Pagina 1

23 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Disano 748 Oblo Disano 748 FC CNRL-E grigio / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: cd/klm η = 69% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 91 CIE Flux Code: CORPO: In policarbonato infrangibile ed autoestinguente, colore grigio RAL7035, stabilizzato ai raggi UV, antingiallimento. DIFFUSORE: In policarbonato trasparente, internamente satinato antiabbagliamento, infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV, liscio esternamente antipolvere. RIFLETTORE: In colore bianco riflettente. PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G10q. CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 0.50 mm², guaina di PVC-HT resistente a 90 C secondo le norme CEI Morsettiera 2P+T con masssima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm². NORMATIVA: Prodotte in conformità alle vigenti norme EN CEI 34-21, sono protette con il grado IP65IK08, secondo le EN Hanno la certificazione di conformità Europea ENEC. Installabili su superfici normalmente infiammabili. In classe doppio isolamento. VERSIONE IN EMERGENZA: In caso di ''black-out'' una sola lampada collegata al circuito in emergenza rimane accesa, evitando così dovuti all'improvvisa mancanza di illuminazione. L'autonomia è di 60 min. Al ritorno della tensione la batteria si ricarica automaticamente. Emissione luminosa 1: Valutazione di abbagliamento secondo UGR ρ Soffitto ρ Pareti ρ Pavimento Dimensioni del locale X Y Linea di mira perpendicolare all'asse delle lampade Linea di mira parallela all'asse delle lampade 2H 2H H H H H H H 2H H H H H H H 4H H H H H 4H H H Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S S = 1.0H +0.1 / / -0.2 S = 1.5H +0.2 / / -0.4 S = 2.0H +0.4 / / -0.8 Tabella standard BK06 BK06 Addendo di correzione Indici di abbagliamento corretti riferiti a 3600lm Flusso luminoso sferico Pagina 2

24 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Disano 1130 Punto Disano 1130 ALO 500 S argento sabbiato / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: cd/klm η = 57% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: CORPO/CORNICE: In alluminio pressofuso, con ampie alettature di raffreddamento. RIFLETTORE: In alluminio martellato 99.85, ossidato spessore 2 micron e brillantato. DIFFUSORE: Vetro temperato sp.5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI7142 British standard 3193). VERNICIATURA: a polvere poliestere nera o argento sabbiato resistente alla corrosione e alle nebbie saline. PORTALAMPADA: In ceramica e contatti argentati. Attacco R7s. CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato, isolamento in silicone con calza in fibra di vetro, sezione 1 mm². Morsettiera 2P+T in policarbonato con massima szione dei conduttori ammessa 2.5 mm². EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione in materiale ecologico. Pressacavo in nylon f.v. diam.1/2 pollice gas. Cassetta accessori elettrici in nylon f.v. La cornice apribile a cerniera, rimane agganciata al corpo. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN , CEI 34-21, sono protetti con il grado IP65IK08 secondo le EN e hanno ottenuto la certificazione di conformità Europea ENEC. Installabili su superfici normalmente infiammabili. A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Superficie di esposizione al vento: 300 cmq. Pagina 3

25 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: cd/klm η = 71% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: CORPO: Stampato ad iniezione, in policarbonato grigio RAL7035, infrangibile ed autoestinguente V2, di elevata resistenza meccanica grazie alla struttura rinforzata da nervature interne. DIFFUSORE: Stampato ad iniezione in policarbonato trasparente prismatizzato internamente per un maggior controllo luminoso, autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV. La finitura liscia esterna facilita l'operazione di pulizia, necessaria per avere sempre la massima efficienza luminosa. RIFLETTORE: In acciaio laminato a freddo, zincato a caldo antifessurazione, rivestimento con fondo di primer epossidico 7/8 micron, verniciatura stabilizzata ai raggi UV antingiallimento in poliestere lucido colore bianco, spessore 20 micron. PORTALAMPADA: In policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G13. CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz, con reattore convenzionale. Cavetto rigido sezione 0.50 mm² rivestito con PVC-HT resistente a 90 C, secondo le norme CEI Morsettiera 2P+T con portafusibile, massima sezione ammessa dei conduttori 2.5 mm². EQUIPAGGIAMENTO: Fusibile di protezione 3.15A. Pressacavo in nylon f.v. diam 1/2 pollice gas. Guarnizione in materiale ecologico di poliuretano espanso. Ganci di bloccaggio in nylon f.v. Predisposizione al serraggio con viti in acciaio. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN CEI 34-21, grado di protezione IP66IK08 secondo le EN Installabile su superfici normalmente infiammabili. Ha ottenuto la certificazione di conformità europea ENEC. Resistente alla prova del filo incandescente per 850 C. Emissione luminosa 1: Valutazione di abbagliamento secondo UGR ρ Soffitto ρ Pareti ρ Pavimento Dimensioni del locale X Y Linea di mira perpendicolare all'asse delle lampade Linea di mira parallela all'asse delle lampade 2H 2H H H H H H H 2H H H H H H H 4H H H H H 4H H H Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S S = 1.0H +0.1 / / -0.4 S = 1.5H +0.2 / / -0.8 S = 2.0H +0.4 / / -1.3 Tabella standard BK07 BK04 Addendo di correzione Indici di abbagliamento corretti riferiti a 10400lm Flusso luminoso sferico LE ARMATURE STAGNE in policarbonato della serie Hydro hanno un grado di tenuta stagna IP66IK08 se installate in ambienti con temperature non superiori a 45 C. L esposizione diretta ai raggi solari porta facilmente al superamento dei 45 C compromettendo il grado di protezione.si consiglia comunque di utilizzarle in modo appropriato senza alterarne le qualità meccaniche e di protezione (IP66IK08) e di non installarle su superfici soggette a forti vibrazioni, esposte agli agenti atmosferici, all esterno su funi o paline, a parete, sotto grate metalliche o comunque esposte direttamente ai raggi solari, in caso contrario utilizzare le armature stagne in acciaio. Pagina 4

26 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*36 CNRF-E grigio / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: cd/klm η = 71% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: CORPO: Stampato ad iniezione, in policarbonato grigio RAL7035, infrangibile ed autoestinguente V2, di elevata resistenza meccanica grazie alla struttura rinforzata da nervature interne. DIFFUSORE: Stampato ad iniezione in policarbonato trasparente prismatizzato internamente per un maggior controllo luminoso, autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV. La finitura liscia esterna facilita l'operazione di pulizia, necessaria per avere sempre la massima efficienza luminosa. RIFLETTORE: In acciaio laminato a freddo, zincato a caldo antifessurazione, rivestimento con fondo di primer epossidico 7/8 micron, verniciatura stabilizzata ai raggi UV antingiallimento in poliestere lucido colore bianco, spessore 20 micron. PORTALAMPADA: In policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso. Attacco G13. CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz, con reattore convenzionale. Cavetto rigido sezione 0.50 mm² rivestito con PVC-HT resistente a 90 C, secondo le norme CEI Morsettiera 2P+T con portafusibile, massima sezione ammessa dei conduttori 2.5 mm². EQUIPAGGIAMENTO: Fusibile di protezione 3.15A. Pressacavo in nylon f.v. diam 1/2 pollice gas. Guarnizione in materiale ecologico di poliuretano espanso. Ganci di bloccaggio in nylon f.v. Predisposizione al serraggio con viti in acciaio. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN CEI 34-21, grado di protezione IP66IK08 secondo le EN Installabile su superfici normalmente infiammabili. Ha ottenuto la certificazione di conformità europea ENEC. Resistente alla prova del filo incandescente per 850 C. Emissione luminosa 1: Valutazione di abbagliamento secondo UGR ρ Soffitto ρ Pareti ρ Pavimento Dimensioni del locale X Y Linea di mira perpendicolare all'asse delle lampade Linea di mira parallela all'asse delle lampade 2H 2H H H H H H H 2H H H H H H H 4H H H H H 4H H H Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S S = 1.0H +0.1 / / -0.4 S = 1.5H +0.2 / / -0.8 S = 2.0H +0.4 / / -1.3 Tabella standard BK07 BK04 Addendo di correzione Indici di abbagliamento corretti riferiti a 6700lm Flusso luminoso sferico LE ARMATURE STAGNE in policarbonato della serie Hydro hanno un grado di tenuta stagna IP66IK08 se installate in ambienti con temperature non superiori a 45 C. L esposizione diretta ai raggi solari porta facilmente al superamento dei 45 C compromettendo il grado di protezione.si consiglia comunque di utilizzarle in modo appropriato senza alterarne le qualità meccaniche e di protezione (IP66IK08) e di non installarle su superfici soggette a forti vibrazioni, esposte agli agenti atmosferici, all esterno su funi o paline, a parete, sotto grate metalliche o comunque esposte direttamente ai raggi solari, in caso contrario utilizzare le armature stagne in acciaio. Pagina 5

27 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti bar / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:60 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 128 x 128 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 6 SIDE SpA ART.E5149/S CEILING S 175 1X32W GX24q-3 FSMH (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: 5.85 W/m² = 3.38 W/m²/100 lx (Base: m²) Pagina 6

28 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti bar / Lista pezzi lampade 6 Pezzo SIDE SpA ART.E5149/S CEILING S 175 1X32W GX24q-3 FSMH Articolo No.: ART.E5149/S Flusso luminoso lampade: 2400 lm Potenza lampade: 32.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x PLT32844P (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Pagina 7

29 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti bar / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:53) E min / E max : (1:80) Potenza allacciata specifica: 5.85 W/m² = 3.38 W/m²/100 lx (Base: m²) Pagina 8

30 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti cucina / Riepilogo m m Altezza locale: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:62 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 32 x 32 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 4 Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: W/m² = 4.21 W/m²/100 lx (Base: m²) Pagina 9

31 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti cucina / Lista pezzi lampade 4 Pezzo Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio Articolo No.: 922 Hydro T8 EM Flusso luminoso lampade: lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: Dotazione: 2 x FL58/4/3B (Fattore di correzione 1.000). Pagina 10

32 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti cucina / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:2) E min / E max : (1:2) Potenza allacciata specifica: W/m² = 4.21 W/m²/100 lx (Base: m²) Pagina 11

33 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dispensa / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:60 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: Distinta lampade m 32 x 16 Punti m UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse Parete sinistra / <10 lampade Parete inferiore <10 <10 (CIE, SHR = 0.25.) No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 2 Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*36 CNRF-E grigio (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: W/m² = 5.81 W/m²/100 lx (Base: 9.76 m²) Pagina 12

34 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dispensa / Lista pezzi lampade 2 Pezzo Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*36 CNRF-E grigio Articolo No.: 922 Hydro T8 EM Flusso luminoso lampade: 6700 lm Potenza lampade: 87.8 W Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: Dotazione: 2 x FL36/4/3B (Fattore di correzione 1.000). Pagina 13

35 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dispensa / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:1) E min / E max : (1:2) UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse Parete sinistra / <10 lampade Parete inferiore <10 <10 (CIE, SHR = 0.25.) Potenza allacciata specifica: W/m² = 5.81 W/m²/100 lx (Base: 9.76 m²) Pagina 14

36 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dehors / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:114 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 128 x 128 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 4 Disano 1130 Punto Disano 1130 ALO 500 S argento sabbiato (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) Pagina 15

37 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dehors / Lista pezzi lampade 4 Pezzo Disano 1130 Punto Disano 1130 ALO 500 S argento sabbiato Articolo No.: 1130 Punto Flusso luminoso lampade: 9500 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x ALO500-R7s (Fattore di correzione 1.000). Pagina 16

38 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti dehors / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: 0.0 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:7) E min / E max : (1:16) Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) Pagina 17

39 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti sguatteria / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:39 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 16 x 16 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 1 Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: W/m² = 6.04 W/m²/100 lx (Base: 6.90 m²) Pagina 18

40 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti sguatteria / Lista pezzi lampade 1 Pezzo Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio Articolo No.: 922 Hydro T8 EM Flusso luminoso lampade: lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: Dotazione: 2 x FL58/4/3B (Fattore di correzione 1.000). Pagina 19

41 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti sguatteria / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:1) E min / E max : (1:2) Potenza allacciata specifica: W/m² = 6.04 W/m²/100 lx (Base: 6.90 m²) Pagina 20

42 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti spogliatoio / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:28 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 32 x 16 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 1 Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: W/m² = 6.85 W/m²/100 lx (Base: 6.46 m²) Pagina 21

43 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti spogliatoio / Lista pezzi lampade 1 Pezzo Disano 922 Hydro T8 EM Disano 922 2*58 CNRF-E grigio Articolo No.: 922 Hydro T8 EM Flusso luminoso lampade: lm Potenza lampade: W Classificazione lampade secondo CIE: 89 CIE Flux Code: Dotazione: 2 x FL58/4/3B (Fattore di correzione 1.000). Pagina 22

44 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti spogliatoio / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:2) E min / E max : (1:2) Potenza allacciata specifica: W/m² = 6.85 W/m²/100 lx (Base: 6.46 m²) Pagina 23

45 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Bagno / Riepilogo m m Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:24 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 32 x 32 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ [lm] P [W] 1 1 Disano 748 Oblo Disano 748 FC CNRL-E grigio (1.000) Totale: Potenza allacciata specifica: W/m² = W/m²/100 lx (Base: 3.60 m²) Pagina 24

46 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Bagno / Lista pezzi lampade 1 Pezzo Disano 748 Oblo Disano 748 FC CNRL-E grigio Articolo No.: 748 Oblo Flusso luminoso lampade: 3600 lm Potenza lampade: 81.8 W Classificazione lampade secondo CIE: 91 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x FL22+40 (Fattore di correzione 1.000). Pagina 25

47 Escolca Studio Tecnico Lati Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri (CA) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti Bagno / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: 3600 lm Potenza totale: 81.8 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:1) E min / E max : (1:2) Potenza allacciata specifica: W/m² = W/m²/100 lx (Base: 3.60 m²) Pagina 26

48 Escolca Studio Tecnico Latti Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri ( CA ) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti AEC AEC VIGILA-S-70W SHP-T / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade cd/klm η = 53% C0 - C180 C90 - C270 Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Pagina 1

49 Escolca Studio Tecnico Latti Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri ( CA ) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti vialetti / Dati di pianificazione Profilo strada vialetti (Larghezza: m) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade m m Lampada: AEC AEC VIGILA-S-70W SHP-T Flusso luminoso lampade: 3500 lm Valori massimi dell'intensità luminosa Potenza lampade: 50.0 W per 70 : 80 cd/klm Disposizione: un lato, in basso per 80 : 6.46 cd/klm Distanza pali: m per 90 : 0.54 cd/klm Altezza di montaggio (1): m l'angolo indicato con le verticali inferiori. Altezza fuochi: m La disposizione rispetta la classe di intensità Distanza dal bordo stradale (2): m luminosa G3. Inclinazione braccio (3): 0.0 La disposizione rispetta la classe degli indici di Lunghezza braccio (4): m abbagliamento D.6. Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano Pagina 2

50 Escolca Studio Tecnico Latti Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri ( CA ) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti vialetti / Lista pezzi lampade AEC AEC VIGILA-S-70W SHP-T (Tipo 1) Articolo No.: AEC Flusso luminoso lampade: 3500 lm Potenza lampade: 50.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x Definito dall'utente (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. AEC AEC VIGILA-S-70W SHP-T Articolo No.: AEC Flusso luminoso lampade: 6600 lm Potenza lampade: 83.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x NAV-T 70 SUPER 4Y (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Pagina 3

51 Escolca Studio Tecnico Latti Ing. Paolo Vico I Flumendosa n. 2 Nurri ( CA ) Redattore Telefono Fax Ing. Paolo Latti vialetti / Risultati illuminotecnici m m Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:158 Lista campo di valutazione 1 vialetti Lunghezza: m, Larghezza: m Reticolo: 10 x 3 Punti Elementi stradali corrispondenti: vialetti. Classe di illuminazione selezionata: S4 (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) E m [lx] E min [lx] Valori reali calcolati: 7 4 Valori nominali secondo la classe: 5 1 Rispettato/non rispettato: Pagina 4

52 COMUNE DI ESCOLCA (CA) LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AREA IMPIANTI SPORTIVI ALLEGATO N. 2 ALLA RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA DELL IMPIANTO ELETTRICO protezione contro i fulmini Valutazione del rischio scelta delle misure di protezione

53 SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra. 4.2 Dati relativi alla struttura. 4.3 Dati relativi alle linee esterne. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R 1 di perdita di vite umane Calcolo del rischio R Analisi del rischio R 1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 7.1 Analisi della convenienza economica 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI

54 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene : - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI 81-10/1 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/2 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/3 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-10/4 (EN ): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico." Maggio INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A della Norma CEI EN , le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra

55 Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di ESCOLCA in cui è ubicata la struttura vale : 4.2 Dati relativi alla struttura N t = 1,5 fulmini/km² anno Le dimensioni massime della struttura sono: A (m): 14,1 B (m): 15 H (m): 4,5 Hmax (m): 5 La destinazione d'uso prevalente della struttura è: bar - ristorante In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a : - perdita di vite umane In accordo con la Norma CEI EN per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato : - rischio R1; Per valutare inoltre la convenienza economica ad adottare le misure di protezione, è necessario calcolare il rischio R4. A tal proposito si precisa che una valutazione precisa del rischio R4 (rischio economico) necessita di dati precisi relativi all attività economica svolta. In questo caso particolare i dati economici sono stati sitmati. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: elettrica - Linea di segnale: telefonica Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: interno

56 Z2: esterno Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN , art.a.2. L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN , art.a.3. Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella Norma CEI EN , art.a.4. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: interno RB: 2,36E-08 RU(impianto elettrico): 8,27E-10 RV(impianto elettrico): 1,65E-09 Totale: 2,61E-08 Z2: esterno RA: 1,18E-07 Totale: 1,18E-07 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,44E Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 1,44E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05

57 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 1,44E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05, non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. Si è comunque effettuata una valutazione economica per valutare l incidenza in termini economici dell adozione delle misure di protezione seguenti: - nella zona Z1 - interno: - Protezioni antincendio: Manuali (estintori) L adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio. I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati. Zona Z1: interno Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (impianto elettrico) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (impianto elettrico) = 1,00E-04 Pm = 1,00E-04 Pu (impianto elettrico) = 1,00E-02 Pv (impianto elettrico) = 1,00E-02 Pw (impianto elettrico) = 2,00E-02 Pz (impianto elettrico) = 2,00E-02 ra = 0,001 rp = 0,5 rf = 0,01 h = 2 Zona Z2: esterno Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc = 1,00E+00 Pm = 1,00E+00 ra = 0,01 rp = 1 rf = 0 h = 1 Rischio R1: perdita di vite umane I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati. Z1: interno RB: 1,18E-08 RU(impianto elettrico): 8,27E-10

58 RV(impianto elettrico): 8,27E-10 Totale: 1,35E-08 Z2: esterno RA: 1,18E-07 Totale: 1,18E-07 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,32E Analisi della convenienza economica L analisi della convenienza economica della protezione è stata condotta come indicato dalla Norma CEI EN calcolando il risparmio annuo, in termini di perdite economiche, che la soluzione permette di ottenere. I valori economici stimati relativi alla struttura sono indicati di seguito: - Z1 - interno Struttura (CB): ,00 Valore aggiunto della struttura (CC): ,00 Valore apparecchiature - impianto elettrico (CS): ,00 - Z2 - esterno Struttura (CB): ,00 Valore aggiunto della struttura (CC): 5.000,00 Il costo delle misure di protezione è di seguito indicato. Z1 - interno Protezioni antincendio manuali - costo: 52,50 I valori assunti per il tasso di interesse, ammortamento e manutenzione delle misure di protezione è di seguito indicato: - Interesse: 5 % - Ammortamento: 10 anni - Manutenzione: 5 % Il valore delle componenti del rischio R4 per la struttura non protetta è di seguito indicato: Il valore delle perdite residue CRL è stato calcolato in conformità all appendice G della Norma CEI EN sulla base dei nuovi valori che la componenti del rischio R4 assumono una volta adottate le misure di protezione previste nelle soluzioni individuate. Il valore delle perdite CL per la struttura non protetta e quello delle perdite residue CRL per la struttura protetta secondo la soluzioni individuata è di seguito indicato.

59 Zona Z1 - interno Perdite senza protezioni: 0,00 Perdite con protezioni: 0,00 Costo delle misure di protezione: 10,50 Risparmio: -10,50 Zona Z2 - esterno Perdite senza protezioni: 0,00 Perdite con protezioni: 0,00 Costo delle misure di protezione: 0,00 Risparmio: 0,00 Totale perdite senza protezioni: 0,00 Totale perdite con protezioni: 0,00 Totale costo delle misure di protezione: 10,50 Totale risparmio: -10,50 Pertanto, l adozione della misura di protezione descritta, per altro obbligatoria a i fini di una corretta prevenzione del rischio incendio, non incide sui valori relativi alle perdite economiche dati i bassi valori di rischio della struttura. 8. CONCLUSIONI Anche senza adozione di ulteriori misure di protezione (estintori correttamente dimensionati) vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. Data Ing. Paolo Latti

60 9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: A (m): 14,1 B (m): 15 H (m): 4,5 Hmax (m): 5 Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 1,5 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: elettrica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l intero percorso. Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) Lc = 1000 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore Coefficiente ambientale (Ce): rurale SPD ad arrivo linea: livello I (Pspd = 0,01) Caratteristiche della linea: telefonica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l intero percorso. Tipo di linea: segnale - interrata Lunghezza (m) Lc = 1000 Resistività (ohm x m) ρ = 500 Coefficiente di posizione (Cd): in area con oggetti di altezza maggiore Coefficiente ambientale (Ce): rurale APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: interno Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (ru = 0,001) Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01) Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna Impianto interno: impianto elettrico Alimentato dalla linea elettrica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02) Tensione di tenuta: 2,5 kv Sistema di SPD - livello: II (Pspd = 0,02)

61 Valori medi delle perdite per la zona: interno Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 1,00E-02 Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 1,00E-03 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: interno Rischio 1: Rb Ru Rv Caratteristiche della zona: esterno Tipo di zona: esterna Tipo di suolo: cemento (ra = 0,01) Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Valori medi delle perdite per la zona: esterno Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) Lt = 1,00E-02 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: esterno Rischio 1: Ra APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 1,57E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,11E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 1,18E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 3,15E-01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee: elettrica Al = 0, km² Ai = 0, km² telefonica Al = 0, km² Ai = 0, km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee: elettrica Nl = 0, Ni = 0,838525

62 telefonica Nl = 0, Ni = 0, APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: interno Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc (impianto elettrico) = 1,00E+00 Pc = 1,00E+00 Pm (impianto elettrico) = 1,00E-04 Pm = 1,00E-04 Pu (impianto elettrico) = 1,00E-02 Pv (impianto elettrico) = 1,00E-02 Pw (impianto elettrico) = 2,00E-02 Pz (impianto elettrico) = 2,00E-02 Zona Z2: esterno Pa = 1,00E+00 Pb = 1,0 Pc = 1,00E+00 Pm = 1,00E+00

63 COMUNE DI ESCOLCA (CA) LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AREA IMPIANTI SPORTIVI ALLEGATO N. 3 ALLA RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA DELL IMPIANTO ELETTRICO Relazione tecnica di classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili

64 GENERALITÀ. La presente relazione si riferisce alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili per la cuicna prevista nel progetto di LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AREA IMPIANTI SPORTIVI nel comune di Escolca (provincia di Cagliari.) DATI GENERALI Comune: Escolca - Provincia: CA - Altitudine (m): 416 Località di riferimento più prossima: Cagliari - Altitudine (m): 18 PARAMETRI DI PROGETTO Parametro K (grado continuo e primo): 0,25 Parametro K (grado secondo): 0,5 Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25 Parametro Kdz (grado secondo): 0,5 Parametro K0: 2 Fattore di sicurezza Ka: 1,2 AMBIENTE Codice A001 Descrizione: Cucina Tipo di ambiente: chiuso Volume libero dell'ambiente (m³): 50 Pressione atmosferica (Pa): Temperatura ambiente ( C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 2 Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1 Disponibilità della ventilazione: Buona Tipo di ventilazione: Naturale Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,128 Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0, Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,125 Portata d'aria per infiltrazioni naturali Qai (m³/s): 0,0003 SOSTANZA INFIAMMABILE Nome: Gas di petrolio liquefatto (GPL) Numero: 200 LEL % volume: 2,00 LEL (kg /m³): 3,67E-02 UEL % volume: 9,00 Densità relativa all'aria: 1,56 Massa molare (kg/kmol): 44,094 Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,13 Massa volumica del liquido (kg/m³): 507 Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 2225 Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,06 Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 4,24E5 2/7

65 Temperatura di ebollizione Tb ( C): -42 Temperatura di accensione ( C): 365 Temperatura di infiammabilità ( C): <0 Gruppo delle costruzioni elettriche: IIB Classe di temperatura: T2 EMISSIONI STRUTTURALI Portata complessiva delle emissioni strutturali Qg (kg/s): 0, Componente: Valvole manuali e automatiche - Numero: 1 - Sostanza infiammabile: Gas di petrolio liquefatto (GPL); Componente: Connessioni a flangia o filettate - Numero: 1 - Sostanza infiammabile: Gas di petrolio liquefatto (GPL); SORGENTE DI EMISSIONE Codice: SE001 Descrizione: Valvola Interna Sostanza pericolosa: Gas di petrolio liquefatto (GPL) Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04, Assoluta (Pa): Area del foro di emissione (mm²): 0,25 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza ( C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0, Distanza dal pavimento hp (m): 0,15 SORGENTE DI EMISSIONE Codice: SE002 Descrizione: Raccordo Sostanza pericolosa: Gas di petrolio liquefatto (GPL) Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04, Assoluta (Pa): Area del foro di emissione (mm²): 0,1 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza ( C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0, Distanza dal pavimento hp (m): 0,15 CONTROLLO DELL'AMBIENTE Sorveglianza del personale Luogo: non sorvegliato ZONE PERICOLOSE (generata dalla SE: SE001 - Valvola Interna) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0, Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0, Tempo di persistenza t (s): 35,09 3/7

66 Volume Vex (m³): 0, Volume Vz (m³): 0, Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,18685 Quota a (m): 0,224 Quota b (m): 0,448 Volume zona pericolosa (m³): 0, Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante ZONE PERICOLOSE (generata dalla SE: SE002 - Connessioni a Flangia o Filettate) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0, Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0, Tempo di persistenza t (s): 22,19 Volume Vex (m³): 0, Volume Vz (m³): 0, Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,11818 Quota a (m): 0,142 Volume zona pericolosa (m³): 0, Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante 4/7

67 Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida CEI per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1). APERTURA Codice: AP001 Ambiente a monte: Codice: A001 - Descrizione: Cucina Ambiente a valle: Codice: A003 - Descrizione: Ambiente Esterno Tipo di apertura: A La zona pericolosa che interessa l'apertura è generata dalla seguente SE: Codice: SE001 - ZP generata dalla SE: SE001 - Valvola Interna Regola del filo teso - Zone pericolose originate dall'apertura Grado secondo: Zona 2 AMBIENTE Codice A002 - Descrizione: Esterno Cucina Tipo di ambiente: aperto Pressione atmosferica (Pa): Temperatura ambiente ( C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 2 Le sorgenti di emissione si trovano entro 3 m di altezza dal suolo Velocità minima del vento entro 3 m dal suolo, w (m/s) : 0,25 Disponibilità della ventilazione: Buona SOSTANZA INFIAMMABILE Nome: Gas di petrolio liquefatto (GPL) Numero: 200 LEL % volume: 2,00 LEL (kg /m³): 3,67E-02 UEL % volume: 9,00 Densità relativa all'aria: 1,50 Massa molare (kg/kmol): 44,094 Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,13 Massa volumica del liquido (kg/m³): 507 5/7

68 Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 2225 Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,06 Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 4,24E5 Temperatura di ebollizione Tb ( C): -42 Temperatura di accensione ( C): 365 Temperatura di infiammabilità ( C): <0 Gruppo delle costruzioni elettriche: IIB Classe di temperatura: T2 SORGENTE DI EMISSIONE Codice: SE003 Descrizione: Valvola Esterna Sostanza pericolosa: Gas di petrolio liquefatto (GPL) Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 La sorgente di emissione si trova entro 3 m di altezza dal suolo Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04, Assoluta (Pa): Area del foro di emissione (mm²): 0,25 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza ( C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0, Distanza dal pavimento hp (m): 1 CONTROLLO DELL'AMBIENTE Sorveglianza del personale Luogo: non sorvegliato ZONE PERICOLOSE (generata dalla SE: SE003 - Valvola Esterna) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0, Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0, Tempo di persistenza t (s): 14,03 Volume Vex (m³): 0, Volume Vz (m³): 0, Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,18685 Quota a (m): 0,224 Volume zona pericolosa (m³): 0, Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante 6/7

69 Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida CEI per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1). AMBIENTE Codice A003 - Descrizione: Ambiente Esterno Tipo di ambiente: aperto Pressione atmosferica (Pa): Temperatura ambiente ( C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 2 Le sorgenti di emissione si trovano entro 3 m di altezza dal suolo Velocità minima del vento entro 3 m dal suolo, w (m/s) : 0,25 Disponibilità della ventilazione: Buona Data Ing. Paolo Latti 7/7

COMUNE DI SANT'ANTIMO (NA)

COMUNE DI SANT'ANTIMO (NA) Redattore: Indice Copertina progetto 1 Indice 2 Lista pezzi lampade 3 Disano 773 Comfort - ottica speculare 99.99 Disano 773 4*18 CNR-F b... Scheda tecnica apparecchio 5 Disano 747 Oblo Disano 747 FC 32

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

DATI DI PROGETTO. Tensione di esercizio [v] : 380/220. Sistema di distribuzione. Protezione serie o di Backup. Conduttori di Neutro/Protezione

DATI DI PROGETTO. Tensione di esercizio [v] : 380/220. Sistema di distribuzione. Protezione serie o di Backup. Conduttori di Neutro/Protezione DATI DI PROGETTO Tensione di esercizio [v] : 380/220 Sistema di distribuzione TT Protezione serie o di Backup NO Conduttori di Neutro/Protezione Corrente di impiego 1/2 FASE In >Ib Dati di progetto : Corrente

Dettagli

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA 1 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO DI VARIANTE REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO CICLO-PEDONALE LUNGO LA VALLE DE MEDIO-BASSO CORDEVOLE STRALCIO FUNZIONALE

Dettagli

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA INDICE 1. PRINCIPI INFORMATORI... 2 1.1. OGGETTO... 2 1.2. CRITERI DI PROGETTO... 2 1.3. NORME DI RIFERIMENTO... 2 2. PRESCRIZIONI E

Dettagli

Brico - Frosinone. Area Vendita. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore:

Brico - Frosinone. Area Vendita. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore: Area Vendita Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice Brico - Frosinone Copertina progetto 1 Indice 2 Lista pezzi lampade 3 3F Filippi S.p.A. 3F Cub 6x18W/830 LED VS IP64 Scheda tecnica

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. L impianto è stato dimensionato trifase con un quadro di controllo e comando installato in prossimità della stessa Piazza.

RELAZIONE TECNICA. L impianto è stato dimensionato trifase con un quadro di controllo e comando installato in prossimità della stessa Piazza. RELAZIONE TECNICA GENERALITA Il presente elaborato riguarda l intervento di realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione relativo alla Piazza da realizzare a Torre Grande nell ambito del recupero

Dettagli

VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI

VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI Indice VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI Copertina progetto 1 Indice 2 Disano Illuminazione SpA 3353 16 led CLD CELL 3353 Garda 4 - Ciclab... Scheda tecnica apparecchio 3 Disano 1678 Floor - LED ES orientabile

Dettagli

Lungomare Sant'Angelo Seggio 2 Lotto

Lungomare Sant'Angelo Seggio 2 Lotto Riqualificazione Spazi Pubblici, Realizzazione water Front Sant'Angelo Seggio - 2 Lotto Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Lungomare Sant'Angelo Seggio 2 Lotto / Lista pezzi lampade

Dettagli

Illuminazione Campo Base CBP7 - Dorina

Illuminazione Campo Base CBP7 - Dorina Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice Illuminazione Campo Base CBP7 - Dorina Copertina progetto 1 Indice 2 Lista pezzi lampade 3 DISANO 1826 Mini-Olympic - asimmetrico diffondente

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO 6 6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE

Dettagli

Illuminazione Piazza della Vittoria -Locate Triulzi- (MI)

Illuminazione Piazza della Vittoria -Locate Triulzi- (MI) Responsabile: No. ordine: Ditta: comune di Locate Triulzi No. cliente: Data: Redattore: Fortunato Maurizio Indice Illuminazione Piazza della Vittoria -Locate Triulzi- (MI) Copertina progetto 1 Indice 2

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Prima parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI L articolo 7 del Decreto Ministeriale 22/01/2008,

Dettagli

Verifica con Philips Roissy 150 W SAP

Verifica con Philips Roissy 150 W SAP Verifica con Philips Roissy 150 W SAP Categoria illuminotecnica ME4b Via Terraglio Data: Redattore: Michele Per. Ind. Modolo Verifica con Philips Roissy 150 W SAP Indice Verifica con Philips Roissy 150

Dettagli

IMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO

IMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO IMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO PROGETTO ESECUTIVO Relazione tecnica dell impianto elettrico 1. PREMESSA La legge n 46 del 5/3/90 relativa alle Norme

Dettagli

SCHEDA 1 caratteristiche apparecchio Caratteristiche costruttive:

SCHEDA 1 caratteristiche apparecchio Caratteristiche costruttive: SCHEDA 1 Apparecchio per interni idoneo per montaggio a sospensione, predisposto per due lampade fluorescenti circolari da 40W e 22W attacco 2GX13 tipo T5 a funzionamento elettronico. Emissione diffusa,

Dettagli

Progetto impianto illuminazione a led RELAZIONE TECNICA

Progetto impianto illuminazione a led RELAZIONE TECNICA Teatini Per.Ind.Elisa - Via Lazio 21 06060 Castiglione del Lago (PG) Cell 3402875281 281 tel 0759680066 email elisateatini@alice.it Progetto impianto illuminazione a led RELAZIONE TECNICA ubicazione :

Dettagli

RELAZIONE TECNICA OGGETTO: 1. Norme tecniche e leggi di riferimento

RELAZIONE TECNICA OGGETTO: 1. Norme tecniche e leggi di riferimento 1 RELAZIONE TECNICA OGGETTO: PORTO DI TRAPANI Realizzazione di un approdo turistico denominato Marina di San Francesco - Progetto, redatto ai sensi dell'art. 5 del Decreto 22/01/2008 n. 37, relativo alla

Dettagli

COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA

COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA REGIONE AUTONOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ENTE FORESTAS DE SARDIGNA ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA OGGETTO: RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2 Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 /7 Sezione 710 Ambienti

Dettagli

PREMESSA. Illuminamento orizzontale Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformita' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria)

PREMESSA. Illuminamento orizzontale Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformita' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria) PREMESSA Trattasi di nuovo Impianto di Pubblica Illuminazione da installare nel percorso ciclabile tra il Comune di Casaleone (VR) e la frazione di Sustinenza(VR). Si dovrà alimentare da 1 punto di fornitura

Dettagli

COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI (CON CASTELPLANIO E CASTELBELLINO)

COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI (CON CASTELPLANIO E CASTELBELLINO) COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI (CON CASTELPLANIO E CASTELBELLINO) LAVORI DI REALIZZAZIONE LOCULI PREFABBRICATI ALL INTERNO DEL CIMITERO CONSORTILE FRAZIONE MOIE - 2 STRALCIO AREA CAMPO INUMAZIONE - - PROGETTO

Dettagli

COMPUTO METRICO. Presa di corrente bipolare per tensione esercizio 250 V ad alveoli schermati. serie componibile 2P+T 10 16 A tipo UNEL

COMPUTO METRICO. Presa di corrente bipolare per tensione esercizio 250 V ad alveoli schermati. serie componibile 2P+T 10 16 A tipo UNEL COMPUTO METRICO NUM. ORD. INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE SOMMINISTRAZIONI QUANTITA' 1 1-1 QUADRI ELETTRICI Quadro da parete e da incasso con portello trasparente, equipaggiato con guida DIN 35, in resina,

Dettagli

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono:

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono: Sommario Sommario... 1 Riferimenti... 2 Forniture... 3 Condutture... 4 Compatibilità e coordinamento... 4 Modalità di esecuzione... 5 Impianto di terra... 6 Riferimenti Le principali Norme considerate

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO ED AFFINI

IMPIANTO ELETTRICO ED AFFINI 1 IMPIANTO DI TERRA Dispersore a croce in acciaio zincato a caldo a norme CEI 11-8, CEI 64-8, CEI 81-1, sezione 50x50x5 mm, con bandiera a 3 fori diam. 3 mm, nelle lunghezze: 1,01 1.5 m n. 4 27,00 108,00

Dettagli

new versions Nessuna manutenzione Assenza di abbagliamento Più luce e meno consumo Energy Saving High Performance in due nuove versioni: www.disano.

new versions Nessuna manutenzione Assenza di abbagliamento Più luce e meno consumo Energy Saving High Performance in due nuove versioni: www.disano. new versions Echo LED Nessuna manutenzione Assenza di abbagliamento Più luce e meno consumo in due nuove versioni: Energy Saving High Performance www.disano.it Le armature stagne in policarbonato della

Dettagli

DALLA VECCHIA FABRIZIO & C. s.r.l.

DALLA VECCHIA FABRIZIO & C. s.r.l. DALLA VECCHIA FABRIZIO & C. s.r.l. Progetto illuiminotecnico redatto ai sensi della L.R. 17/009. Armatura Disano Rodio 3. RIF: 19-13_0 Data: 06.06.013 Redattore: Ing. Raffaele Perissinotto, Viale del Lavoro

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI PREMESSA La presente relazione riguarda la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione da costruire nell ambito dei lavori di realizzazione degli

Dettagli

Redattore Telefono Fax

Redattore Telefono Fax Indice Progetto 1 Indice 1 Disano 3276 Mini Stelvio - asimmetrico Disano 3276 48 led - 350mA C... Scheda tecnica apparecchio 2 Disano 3277 Mini Stelvio FX T2 - stradale Disano 3277 16 LED FX T2... Scheda

Dettagli

ILLUMINAZIONE PARCO PUBBLICO DI CANNETO

ILLUMINAZIONE PARCO PUBBLICO DI CANNETO ILLUMINAZIONE PARCO PUBBLICO DI CANNETO Comune di Monteverdi M.mo (PI) OGGETTO: PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARCO PUBBLICO DI CANNETO PROGETTO PRELIMINARE

Dettagli

Centro Polifunzionale "Oltre il Giardino" CALCOLI ILLUMINOTECNICI

Centro Polifunzionale Oltre il Giardino CALCOLI ILLUMINOTECNICI CALCOLI ILLUMINOTECNICI Disano 775 Comfort T8 - ottica satinata 99.99 Disano 775 4*18 CEL-F EL bianco / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO NORMATIVA DI RFERIMENTO CEI 64-8 : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata a 1500 V in corrente continua ;

Dettagli

CITTA METROPOLITANA DI CATANIA

CITTA METROPOLITANA DI CATANIA CITTA METROPOLITANA DI CATANIA CENTRO DIREZIONALE NOVALUCE II DIPARTIMENTO TECNICO 1 SERVIZIO VIABILITA Programmazione - Piano OO.PP. e Viabilità PIANO DI AMMODERNAMENTO DELLA VIABILITA PROVINCIALE Oggetto:

Dettagli

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue Pagina 1 di 5 PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione di un Centro Comunale per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani ed Assimilati (cd CCR). La struttura in oggetto sarà ubicata nel

Dettagli

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica

Dettagli

Disano 1724 Cripto big - asimmetrico FM 50 Disano w CLD CELL grafite / Scheda tecnica apparecchio

Disano 1724 Cripto big - asimmetrico FM 50 Disano w CLD CELL grafite / Scheda tecnica apparecchio Disano 1724 Cripto big - asimmetrico FM 50 Disano 1724 125w CLD CELL grafite / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 32 76 97 100 100

Dettagli

Spogliatoi Campo Sportivo di S. Ippolito Prato

Spogliatoi Campo Sportivo di S. Ippolito Prato Spogliatoi Campo Sportivo di S. Ippolito Prato COMPUTO METRICO ESTIMATIVO IMPIANTO ELETTRICO LUGLIO 2007 Pagina 1 di 1 A1.1 - QUADRO GENERALE ESTERNO QGE protezione IP65, rispondenza normativa del quadro

Dettagli

Comune di Polesine P.se Viale Rimembranze n Polesine P.se (PR) Realizzazione di uno Ostello in Via Roma II Stralcio.

Comune di Polesine P.se Viale Rimembranze n Polesine P.se (PR) Realizzazione di uno Ostello in Via Roma II Stralcio. 43039 Salsomaggiore Terme (PR) Pagina 1 di 7 Comune di Polesine P.se Viale Rimembranze n 12 43010 Polesine P.se (PR) Realizzazione di uno Ostello in Via Roma II Stralcio Indice 1. INFORMAZIONI GENERALI

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO NUOVO LABORATORIO

PROGETTO ESECUTIVO NUOVO LABORATORIO Impianto di depurazione di GAVIRATE Viale Ticino 21026 GAVIRATE (VA) PROGETTO ESECUTIVO NUOVO LABORATORIO FASCICOLO 4 SCHEMI ELETTRICI CALCOLI ILLUMINOTECNICI TIPICI D INSTALLAZIONE TAVOLE PLANIMETRICHE

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO Studio Tecnico Habitat 2000 Uffici: Via Suor Gemma, 2 53021 Abbadia San Salvatore (SI) PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO RIFACIMENTO CORPO SCALE SCUOLA ELEMENTARE DI ARCIDOSSO Progettista: Ing. Bisconti Maurizio

Dettagli

Corpo, coperchio, supporto a razze e attacco palo: in alluminio pressofuso, qualità e facilità d installazione.

Corpo, coperchio, supporto a razze e attacco palo: in alluminio pressofuso, qualità e facilità d installazione. Lucerna LED 27 Corpo, coperchio, supporto a razze e attacco palo: in alluminio pressofuso, qualità e facilità d installazione. Verniciatura: In diverse fasi. Ad immersione per cataforesi epossidica grigia

Dettagli

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Dott. Ing. Davide Pusceddu

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Dott. Ing. Davide Pusceddu STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Dott. Ing. Davide Pusceddu EDILIZIA GEOINGEGNERIA AMBIENTE SICUREZZA - ANTINCENDIO RELAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI Per l adeguamento alle norme di sicurezza della scuola

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. Comune di PALERMO. Provincia Palermo. Oggetto : Stazione appaltante :

RELAZIONE TECNICA. Comune di PALERMO. Provincia Palermo. Oggetto : Stazione appaltante : Comune di PALERMO Provincia Palermo Oggetto : RIPRISTINO DELL'IMPIANTO ELETTRICO E MANUTENZIONE DEI LOCALI DELLA CTA3 SITA NEL PAD. 9 DEL PRESIDIO PISANI Stazione appaltante : AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

Dettagli

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.

Dettagli

Apparecchiature. Apparecchiature Mureva 170. Plafoniere serie Plafoniere Hublots 176

Apparecchiature. Apparecchiature Mureva 170. Plafoniere serie Plafoniere Hublots 176 Apparecchiature Apparecchiature Mureva 170 Plafoniere serie 45 172 Plafoniere Hublots 176 APPARECCHIATURE IP55 i CEI EN 60669 Apparecchiature Mureva Apparecchiature da parete IP55 Costruite in tecnopolimero

Dettagli

Sovracorrenti negli edifici

Sovracorrenti negli edifici Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali

Dettagli

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax Sovracorrenti Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali quelli che contengono

Dettagli

ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS

ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS PROVINCIA DI CHIETI PROGETTO ESECUTIVO ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS 524 LANCIANO FOSSACESIA CON SISTEMAZIONE INTERSEZIONE A RASO NELL ABITATO DI MOZZAGROGNA ataengineering via Alto Adige,

Dettagli

NORME UNI Requisiti illuminotecnici per strade a traffico veicolare. NORME UNI EN Illuminazione stradale

NORME UNI Requisiti illuminotecnici per strade a traffico veicolare. NORME UNI EN Illuminazione stradale Calcolo illuminotecnico per il flusso di traffico motorizzato relativo alla viabilità interna presso l'azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "Gaetano Martino" di Messina NORME UNI 10439 Requisiti

Dettagli

COMUNE DI PIETRACAMELA PROVINCIA DI TERAMO. AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIETRACAMELA Via Roma, Pietracamela (TE)

COMUNE DI PIETRACAMELA PROVINCIA DI TERAMO. AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIETRACAMELA Via Roma, Pietracamela (TE) COMUNE DI PIETRACAMELA Dott. ing. Fabio BONFINI Committente: PROVINCIA DI TERAMO AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIETRACAMELA Via Roma, 14 64047 Pietracamela (TE) RISTRUTTURAZIONE CIMITERO COMUNALE DEL CAPOLUOGO

Dettagli

Dott. Gianmario Bagliani COMUNE DI SANREMO PROVINCIA DI IMPERIA RIQUALIFICAZIONE ESTETICA E FUNZIONALE DI VIA MATTEOTTI

Dott. Gianmario Bagliani COMUNE DI SANREMO PROVINCIA DI IMPERIA RIQUALIFICAZIONE ESTETICA E FUNZIONALE DI VIA MATTEOTTI COMUNE DI SANREMO PROVINCIA DI IMPERIA RIQUALIFICAZIONE ESTETICA E FUNZIONALE DI VIA MATTEOTTI Tratto tra via Mameli e Corso Mombello IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA RELAZIONE SPECIALISTICA Dott. Ing.

Dettagli

Apparecchi Mureva 34 Plafoniere serie Plafoniere serie Hublots 40

Apparecchi Mureva 34 Plafoniere serie Plafoniere serie Hublots 40 Apparecchi Mureva 34 Plafoniere serie 45 36 Plafoniere serie Hublots 40 Apparecchi Mureva IP55 e CEI EN 60669 Apparecchiature da parete IP55 t costruite in tecnopolimero isolante autoestinguente t resistenza

Dettagli

233D - PROGETTO ESECUTIVO

233D - PROGETTO ESECUTIVO 233D - PROGETTO ESECUTIVO LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL CONSOLIDAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI ADIBITI ALLE ATTIVITA ARTIGIANALI E COMMERCIALI DEL CAVALCAVIA DI VIA CIMITERO 1.1 RELAZIONE TECNICA

Dettagli

In ottemperanza alla norma UNI EN :201, i requisiti di illuminazione per le esigenze

In ottemperanza alla norma UNI EN :201, i requisiti di illuminazione per le esigenze RELAZIONE ILLUMINAZIONE In ottemperanza alla norma UNI EN 12464-1:201, i requisiti di illuminazione per le esigenze delle attività concorsuali nella sala concorsi devono soddisfare un livello di illuminamento

Dettagli

Consorzio Industriale Provinciale Dell' Ogliastra Zona Industriale Baccasara via Paolo Arzu TORTOLI' (OG)

Consorzio Industriale Provinciale Dell' Ogliastra Zona Industriale Baccasara via Paolo Arzu TORTOLI' (OG) INDICE 1 PREMESSA... 1 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 1 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 1 4 FORNITURA DELL ENERGIA... 2 5 DATI DI PROGETTO... 2 5.1 Analisi dei carichi... 2 6 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI...

Dettagli

1) PREMESSA. 2) CRITERI DI PROGETTO

1) PREMESSA. 2) CRITERI DI PROGETTO 1) PREMESSA. Le opere impiantistiche dell intervento in questione si inquadrano all interno di un intervento di restauro per il recupero di Villa Eleonora e riguardano il rifacimento integrale degli impianti

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I. REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL 12 07 2011 N.106 ES.M.I. RECUPERO DI COMPARTO INDUSTRIALE DISMESSO OGGETTO: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE

Dettagli

SICE srl Via S.Bernardino 139/e Bergamo POLO DI INTERSCAMBIO PROGETTO SOTTOPASSO FERROVIARIO IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA

SICE srl Via S.Bernardino 139/e Bergamo POLO DI INTERSCAMBIO PROGETTO SOTTOPASSO FERROVIARIO IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA SERVING PROGETTISTA : COLLABORATORE : SERVIZI DI INGEGNERIA Via Galimberti n 8 D - 24124 BERGAMO Tel. 035-342164 Fax 035-362804 Email: studio@falettizenucchi.it PEC: serving@arubapec.it C.F. - P.IVA 02459210163

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. Progetto di impianto elettrico per uffici e illuminazione esterna

RELAZIONE TECNICA. Progetto di impianto elettrico per uffici e illuminazione esterna RELAZIONE TECNICA O ggetto per uffici e illuminazione esterna C o mmitte nza S.T.P. S.p.a. I l Tecnico D a ta 05/10/2015 Indice Indice...2 Caratteristiche generali dell impianto...3 Norme Tecniche e Leggi

Dettagli

Oggetto della presente relazione tecnica è il rifacimento totale dell impianto elettrico a servizio dell asilo nido del Comune di Rotonda (PZ).

Oggetto della presente relazione tecnica è il rifacimento totale dell impianto elettrico a servizio dell asilo nido del Comune di Rotonda (PZ). 1. Generalità Oggetto della presente relazione tecnica è il rifacimento totale dell impianto elettrico a servizio dell asilo nido del Comune di Rotonda (PZ). L edificio nel quale è ubicato l impianto si

Dettagli

Esterno. Illuminazione Strada. Botali - Edilprogress. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore:

Esterno. Illuminazione Strada. Botali - Edilprogress. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore: Illuminazione Strada Botali - Edilprogress Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice Esterno Copertina progetto 1 Indice 2 Disano 3275 Mini Stelvio - stradale Disano 3275 36 led CLD

Dettagli

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona V SETTORE LAVORI PUBBLICI e MANUTENZIONE Progetto per la realizzazione della nuova scuola d infanzia del capoluogo PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE CORPI ILLUMINANTI

Dettagli

SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali

SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI TECNICI - P.O. Impianti Elettrici e Speciali Sistemi Telematici SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM Relazione Tecnica Specialistica Impianti

Dettagli

RECUPERO E VALORIZZAZIONE ANTICHE FORNACI piazza delle Fornaci Ponte dell'olio (PC) PROGETTO ESECUTIVO

RECUPERO E VALORIZZAZIONE ANTICHE FORNACI piazza delle Fornaci Ponte dell'olio (PC) PROGETTO ESECUTIVO c o m u n e d i p o n t e d e l l ' o l i o progettista architettonico: elaborato: scala: BARBIERI FIORENZO arch. c.so vittorio emanuele II 243 29121 Piacenza email: fiorenzobarbieri@gmail.com tel 0523

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento II Sessione 2010 Tema n. 2 In uno stabilimento industriale

Dettagli

PARCO VALLE DEL TREJA

PARCO VALLE DEL TREJA PARCO VALLE DEL TREJA Consorzio tra i Comuni di Calcata e Mazzano Romano Restauro delle ex-scuderie del Palazzo Baronale di Calcata Allestimento del negozio "I prodotti del sistema dei parchi del Lazio

Dettagli

Calcolo esecutivo impianti Progetto esecutivo INDICE

Calcolo esecutivo impianti Progetto esecutivo INDICE INDICE 1. CRITERI DI PROTEZIONE E DIMENSIONAMENTO DELL IMPIANTO ELETTRICO E DI ILLUMINAZIONE... 2 1.1 CRITERI DI PROTEZIONE... 2 Contatti diretti ed indiretti... 2 Collegamenti equipotenziali principali...

Dettagli

OPERE PER L INCREMENTO DELL EFFICIENZA DEL SISTEMA DI DERIVAZIONE IRRIGUA IN DESTRA SESIA PER LE ROGGE COMUNALE E MARCHIONALE DI GATTINARA

OPERE PER L INCREMENTO DELL EFFICIENZA DEL SISTEMA DI DERIVAZIONE IRRIGUA IN DESTRA SESIA PER LE ROGGE COMUNALE E MARCHIONALE DI GATTINARA CONSORZIO DI BONIFICA DELLA BARAGGIA BIELLESE E VERCELLESE Vercelli OPERE PER L INCREMENTO DELL EFFICIENZA DEL SISTEMA DI DERIVAZIONE IRRIGUA IN DESTRA SESIA PER LE ROGGE COMUNALE E MARCHIONALE DI GATTINARA

Dettagli

DESCRIZIONE ARTICOLO

DESCRIZIONE ARTICOLO Pagina Nr. 1 DESCRIZIONE 1 E.A.01 ASSISTENZE MURARIE E ONERE PER MESSA IN SICUREZZA ELETTRICA DELLA STRUTTURA PRIMA DELL'AVVIO DEI LAVORI Onere per le assistenze murarie relativa all'esecuzione degli impianti

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO GENERALITA Nel seguito si descrive il progetto di Progetto di completamento, valorizzazione e fruizione della sede del MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea),

Dettagli

Esterno. Illuminazione piazzale. Edilprogress. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore:

Esterno. Illuminazione piazzale. Edilprogress. Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: Redattore: Illuminazione piazzale Edilprogress Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice Esterno Copertina progetto 1 Indice 2 Disano 1768 Sicura - FS simmetrico LED Disano 1768 76w CLD CELL ar...

Dettagli

REGIONE SICILIA Provincia di Trapani

REGIONE SICILIA Provincia di Trapani REGIONE SICILIA Provincia di Trapani Comune di Marsala Tav. Stato Progetto DEFINITIVO Rev. Data Sett. 2011 Scala Descrizione RELAZIONE TECNICA Committente M.Y.R. Marsala Yachting Resort S.r.l. Via Favara

Dettagli

Relazione tecnica impianto elettrico di pubblica illuminazione

Relazione tecnica impianto elettrico di pubblica illuminazione Relazione tecnica impianto elettrico di pubblica illuminazione I sottoscritti tecnici: ing. Giuseppe Guariglia e arch. Maddalena Pezzotti hanno ricevuto incarico dal condominio Di Lorenzo e dal condominio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI

RELAZIONE TECNICA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI RELAZIONE TECNICA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI Indice: 1. Generalita... 2 2. Descrizioni costruttive... 4 2.1 Quadro elettrico... 4 2.2 Interruttori... 4 2.3 Linee in cavo... 5 3. Requisiti particolari...

Dettagli

PIANO DI LOTTIZZAZIONE AT "PRIMO STRALCIO A.S.I. 3.7 LA CATONA" AREZZO

PIANO DI LOTTIZZAZIONE AT PRIMO STRALCIO A.S.I. 3.7 LA CATONA AREZZO I. 3.7 LA CATONA" AREZZO Responsabile: No. ordine: Ditta: No. cliente: Data: : Indice PIANO DI LOTTIZZAZIONE AT "PRIMO STRALCIO A.S.I. 3.7 LA CATONA" A... Copertina progetto 1 Indice 2 Lista pezzi lampade

Dettagli

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio Relazione di calcolo impianto elettrico Oggetto: lavori di Ripristino impianto di depurazione arco di lavaggio e impianto di depurazione acque di prima

Dettagli

COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO ANALISI DEI PREZZI UNITARI

COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO ANALISI DEI PREZZI UNITARI COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO UNITARI STUDIO ZANINETTI - PROGETTAZIONE IMPIANTI Via Montale, 26-28021 Borgomanero

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI 1. PREMESSA

RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI 1. PREMESSA RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI 1. PREMESSA Nella presente Relazione Tecnica sono illustrati i principi normativi e le disposizioni legislative in base alle quali dovranno essere realizzati gli impianti

Dettagli

LAVORI A CORPO. CENTRALE TERMICA (Cat 1)

LAVORI A CORPO. CENTRALE TERMICA (Cat 1) pag. 2 LAVORI A CORPO CENTRALE TERMICA (Cat 1) 1 Quadro distribuzione centrale termica denominato QCT 01.01 Quadro distribuzione centrale termica denominato QCT realizzato in carpenteria metallica con

Dettagli

CUP: G34E

CUP: G34E CUP: G34E16000770007 CARATTERISTICHE GENERALI DELL IMPIANTO: L impianto avrà origine nel quadro di consegna ENEL presente nel pi azzale principale e presenta cavi in rame elettrolitico isolati entro tubazioni

Dettagli

MODULO 1 - UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA: PROTEZIONE DELLA PERSONA

MODULO 1 - UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA: PROTEZIONE DELLA PERSONA Corso: Manutenzione e Assistenza Tecnica Opzione: Apparati, Impianti e Servizi Tecnici Industriali e Civili Docenti: Elettra Pignotti Ottavio Secreti Anno Scolastico: 2015-2016 Classe: 4AP Materia: Tecnologie

Dettagli

PREMESSA RELAZIONE TECNICA

PREMESSA RELAZIONE TECNICA PREMESSA Con questa relazione, ci si propone di illustrare il progetto relativo ai lavori di modifica e implementazione dell'impianto elettrico a servizio delle ex Carceri Aragonesi, fabbricato attualmente

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

IMPIANTI ELETTRICI RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici) IMPIANTI ELETTRICI RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici) 1 OBBLIGO DI PROGETTO Per edifici di civile abitazione

Dettagli

RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici) RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici) CONTATORI o GRUPPI DI MISURA Sono centralizzati per edificio (o scala) e devono

Dettagli

COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO COMUNE DI BARENGO PROVINCIA DI NOVARA CAMPO SPORTIVO PROGETTO RIFACIMENTO ILLUMINAZIONE CAMPO DA CALCIO PROGETTO ESECUTIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO STUDIO ZANINETTI - PROGETTAZIONE IMPIANTI Via Montale,

Dettagli

R1-E PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA FABRICA. Oggetto: RIQUALIFICAZIONE URBANA DI PIAZZA BRUSACA

R1-E PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA FABRICA. Oggetto: RIQUALIFICAZIONE URBANA DI PIAZZA BRUSACA PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO Oggetto: RIQUALIFICAZIONE URBANA DI PIAZZA BRUSACA Ubicazione dell intervento: P.zza Brusacà San Terenzo Comune di Lerici Committente: Comune di Lerici ELENCO DEGLI ELABORATI

Dettagli

N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi

N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi Punti salienti delle Norme CEI 64-8/7 Cantieri di costruzione e di demolizione e Norme CEI 64-17 Guida all'esecuzione degli impianti

Dettagli

L impianto di terra condominiale

L impianto di terra condominiale L impianto di terra condominiale Pubblicato il: 16/04/2004 Aggiornato al: 16/04/2004 di Gianluigi Saveri L'alimentazione dell'impianto condominiale è solitamente di tipo TT e la corrente di guasto che

Dettagli

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO COMMITTENTE: ALTA SORVEGLIANZA: GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO CAMPO BASE

Dettagli

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione)

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione) Norme di installazione (le indicazioni proposte riguardano gli impianti fotovoltaici connessi in rete, ma molte di queste possono essere estese anche agli impianti autonomi) Protezione contro i contatti

Dettagli

COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO LAVORI DI AMPLIAMENTO, DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEL PLESSO SCOLASTICO DI STRA INCLUSO NELL ISTITUTO STATALE A. PISANI PRIMO LOTTO

Dettagli

Impianti semaforici (Norme di Installazione)

Impianti semaforici (Norme di Installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive. o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori

Dettagli

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO Impossibile visualizzare l'immagine. ESAME A VISTA L'esame a vista è propedeutico alle prove e può essere di due tipi: Esame a vista

Dettagli

ARCH. MARCO FERRARI (mandante) TURBIGO (MI), VIA MONTE NERO, 1

ARCH. MARCO FERRARI (mandante) TURBIGO (MI), VIA MONTE NERO, 1 ARCH. MARCO FERRARI (mandante) 20029 TURBIGO (MI), VIA MONTE NERO, 1 IMPIANTI ELETTRICI Premessa: tutti i quadri si intendono forniti in opera e cablati con tutti gli elementi, esplicitamente ed implicitamente

Dettagli