Impianti semaforici (Norme di Installazione)
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- Rossana Bonfanti
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1 Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive. o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD. o Le persone non devono venire a contatto con le parti in tensione protette da elementi di protezione che, se posti a meno di 3 m dal suolo, devono potersi rimuovere solo con l'ausilio di chiavi o attrezzi. Protezione contro i contatti indiretti: o Poiché sia i cavi di alimentazione che le armatura illuminanti possono essere realizzati in classe I o in classe II, ne consegue che le possibili modalità di protezione dai contatti indiretti sono quattro: 1. Realizzare tutto con componenti di classe II, sia cavi che armature di illuminazione e preferibilmente anche la morsettiera alla base del palo. In questo caso non occorre realizzare alcun impianto di terra; 2. Utilizzare cavi di classe II e armature di classe I. In questo caso si collegano ad un impianto di terra le armature e si installa una protezione differenziale a media-bassa sensibilità (0,5-1 A) o di tipo elettronico a ripristino automatico, coordinata con l'impianto di terra. La presenza di un interruttore differenziale può dar luogo ad interventi intempestivi, sia a causa di correnti di dispersione funzionale, sia a causa di sovratensioni. 3. Utilizzare cavi di classe I e armature di classe I. In questo caso si collegano ad un impianto di terra le armature e i sostegni metallici e si installa una protezione differenziale a media-bassa sensibilità (0,5-1 A) o di tipo elettronico a ripristino automatico, coordinata con l'impianto di terra. La presenza di un interruttore differenziale può dar luogo ad interventi intempestivi, sia a causa di correnti di dispersione funzionale, sia a causa di sovratensioni. 4. Utilizzare cavi di classe I e armature di classe II. In questo caso si collegano ad un impianto di terra i sostegni metallici e si installa una protezione differenziale a media-bassa sensibilità (0,5-1 A) o di tipo elettronico a ripristino automatico, coordinata con l'impianto di terra.
2 La presenza di un interruttore differenziale può dar luogo ad interventi intempestivi, sia a causa di correnti di dispersione funzionale, sia a causa di sovratensioni. o In definitiva il collegamento a terra del sostegno è giustificato nel caso in cui la conduttura elettrica sia di classe I (se la conduttura è di classe II il sostegno metallico non è una massa), ma potrebbe essere utile comunque (anche in caso di cavi di classe II) in caso di incidente stradale con conseguente tranciamento dei conduttori attivi e possibile mandata in tensione del palo; in questo caso interviene il dispositivo di protezione togliendo alimentazione. Ricordiamo che è possibile collegare a terra i sostegni metallici contenenti cavi di classe II (commento CEI 64-8) perché si prevede così che all'interno del sostegno possa un giorno finirci anche un cavo di classe I. o Nel caso si realizzi la messa a terra deve essere verificata la relazione U L <= R E x I dn dove: U L = tensione limite di contatto (50 V), R E = resistenza di terra, I dn = corrente nominale del dispositivo differenziale. L'impianto di terra lo si può realizzare nei seguenti modi: 0. Un picchetto per ogni palo senza collegarli fra loro (a patto che due pali adiacenti non siano simultaneamente accessibili). In questo caso occorre effettuare la misura della resistenza di terra di ogni picchetto per trovare il valore più elevato (da utilizzare nel coordinamento con la protezione differenziale). Al posto dei picchetti potrebbero essere usati i pali stessi come dispersori (soprattutto nel caso di ristrutturazioni di vecchi impianti); 1. Un picchetto per ogni palo e una corda nuda di rame interrata di sezione 35 mm 2 che li collega fra loro; 2. La sola corda nuda di rame che collega fra loro eventuali diversi pali; o Può accadere che il palo sia vicino ad una parte metallica (massa estranea) simultaneamente accessibile. Si pone il problema se collegare la massa estranea all'impianto di terra e rendere così tutto equipotenziale, oppure se non collegare la massa estranea per evitare di portare eventuali potenziali pericolosi lontano dal palo. Nessuna delle due situazioni è ideale, ma gli orientamenti normativi sconsigliano il collegamento. Ricordiamo che l'elemento metallico vicino al palo (in genere un guard-rail) è una massa estranea solo se presenta una resistenza verso terra inferiore ai 1000 ohm; in caso contrario non si pone nemmeno il problema dell'eventuale collegamento; o Se l'impianto ha un sistema di alimentazione con cabina propria (TN) usare una protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione;
3 Grado di protezione minimo: o Per le parti accessibili a terzi (altezza inferiore a 3 m) degli involucri contenenti componenti elettrici occorre un grado di protezione almeno IP43. o Per i componenti installati a 3 o più metri dal suolo, IP23 se devono funzionare sotto la pioggia, IP22 in caso contrario. o Per i componenti da incassare nel terreno usare un grado minimo IP57. o Per i vani ausiliari elettrici delle lanterne semaforiche (posti ad un'altezza > 3 m) IP43. Il vano ottico degli apparecchi di illuminazione deve avere un grado di protezione IP65 in tutti i tipi di impianto; o Utilizzare cassette di derivazione IP55, con pressatavi IP65. Tipo di posa condutture: o Linee in cavo interrato: Queste ultime rispondono alla norma CEI che indica in 0,5 m la minima profondità di interramento. A sua volta il regolamento di attuazione del codice della strada afferma che "la profondità minima di interramento, rispetto al piano stradale, dell'estradosso dei manufatti protettivi degli attraversamenti in sotterraneo, non può essere inferiore a 1 m". Questa disposizione deve essere rispettata solo sotto la carreggiata della strada (direttiva 3/3/99). Inoltre in casi specifici, tramite accordi con il gestore della strada, si può andare a profondità inferiori ad 1 m anche sotto la carreggiata della strada. I cavi direttamente interrati o posati entro tubazioni isolanti, devono avere una protezione meccanica supplementare costituita ad esempio da lastre in laterizio poste al di sopra. Se i cavi sono posti all'interno di una polifora, o all'interno di una tubazione metallica, non esiste una profondità minima di posa. Una precauzione supplementare può essere quella di proteggere il cavo da danneggiamenti o abrasioni nei punti più a rischio, come all'ingresso del palo; Distanze dei cavi da altre opere interrate (consultare le norma CEI e e il DM 24/11/84): Tra cavi di energia e cavi di telecomunicazione direttamente interrati che si incrociano deve esserci una differenza di profondità di almeno 0,3 m a meno che entrambi i cavi abbiano una protezione metallica o uno dei due sia sfilabile senza opere di scavo; Tra cavi di energia e cavi di telecomunicazione direttamente interrati che viaggiano paralleli deve esserci una distanza di
4 almeno 0,3 m. Nel caso in cui questa distanza non fosse rispettata deve esserci almeno una differenza di profondità tra i due cavi di 0,15 m ed una protezione metallica sul cavo a quota superiore. Nel caso infine in cui nessuna delle due distanze non possa essere rispettata la protezione metallica va prevista per entrambi i cavi; Tra cavi di energia e cavi di telecomunicazione posti entro tubazioni non è necessaria alcuna distanza particolare; Tra cavi di energia direttamente interrati e tubazioni metalliche che si incrociano deve esserci una differenza di profondità di almeno 0,5 m a meno che non si interponga tra i due un separatore non metallico, nel qual caso la differenza può diventare 0,3 m; Tra cavi di energia direttamente interrati e tubazioni metalliche che viaggiano paralleli deve esserci una distanza di almeno 0,3 m. Tra cavi di energia direttamente interrati e serbatoi interrati di liquidi o gas infiammabili deve esserci una distanza di almeno 1 m; Tra cavi di energia posti entro tubazioni e condotte del gas che si incrociano deve esserci una differenza di profondità di almeno 0,5 m. Se ciò non fosse possibile occorre inserire fra le tubazioni un separatore non metallico; Tra cavi di energia posti entro tubazioni e condotte del gas che viaggiano paralleli deve esserci una distanza di almeno 0,5 m. Se ciò non fosse possibile occorre inserire fra le tubazioni un separatore non metallico; Nel caso di realizzazione dei servizi tecnologici nelle aree di nuova urbanizzazione ed ai rifacimenti e/o integrazione di quelli già esistenti o in occasione di significativi interventi di riqualificazione urbana occorre consultare la DPCM 3/3/99. o Linee aeree esterne: Rispondono alla norma CEI Le linee in cavo devono essere fibbiate con fascette poste a distanze non superiori ai 25 cm. I percorsi devono essere orizzontali o verticali Esempi di cavi utilizzabili: normalmente cavi di classe II come N1VV-K e FG7R 0,6/1kV, FG7OR/1kV o FG10R 0,6/1kV.
5 Tipologia e normativa di riferimento del quadro elettrico: o Il quadro, con grado di protezione IP44, può essere del tipo ad uso domestico e similare, rispondente alla norma CEI 23-51, se la corrente nominale I nq in entrata non è superiore ai 125 A, la tensione nominale non è superiore ai 440 V e la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione non supera i 10 ka oppure i 15kA quando il quadro è protetto mediante dispositivo limitatore. o Se le condizioni precedenti non sono verificate utilizzare quadri rispondenti alla norma CEI 17-13/1 con grado di protezione IP44. Livello di illuminamento medio richiesto: o Dall art. 167 del Regolamento di attuazione del Codice della strada: L'illuminazione delle luci semaforiche deve essere realizzata con dispositivi idonei a garantire un solido fotometrico di chiara visibilità, uniforme e privo di fenomeni di abbagliamento. Le luci devono risultare facilmente riconoscibili ad una distanza di avvistamento minimo pari a 75 m per le luci di diametro 200 mm e 125 m per le luci di diametro 300 mm. I valori minimi dell'intensità luminosa, misurata in condizioni normali sull'asse ottico del dispositivo, devono essere mantenuti non inferiori a 100 cd per le luci di diametro 200 mm e a 200 cd per le luci da 300 mm.
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