DUP. Documento Unico di Programmazione Provincia di Foggia

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1 DUP Documento Unico di Programmazione Principio contabile applicato alla programmazione Allegato 4/1 al D.Lgs. 118/2011 Approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 34 del 29/10/2018 Provincia di Foggia 1

2 Premessa La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione - che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell Ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse - si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell Ente. Attraverso l attività di programmazione, le Amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs. n. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., introducono due elementi rilevanti ai fini della presente analisi: Il DUP rappresenta lo strumento che permette l attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative. In quest ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Dopo quattro anni dalla Legge 56/2014 e dalla Legge 190/2014, e nonostante l'esito referendario del dicembre 2016, perdurano, aggravandosi, le criticità finanziarie delle Province che incidono immancabilmente sulla possibilità di attuare una programmazione sostenibile soprattutto di medio periodo. L anno 2017 ha visto l approvazione del Bilancio previsionale nel mese di novembre 2017 ed ha quindi determinato la rinnovata necessità di azione in esercizio provvisorio (e gestione provvisoria) per quasi tutta l annualità, con tutte le limitazioni di spesa e le difficoltà di gestione di tutti quegli strumenti programmatori, che, nonostante tali, restano provvisori per buona parte dell anno. Tra il 2015 ed il 2016, la Provincia ha completato il processo di ridefinizione e riduzione della dotazione organica e definito con la Regione Puglia l assetto delle funzioni, e relativo personale, delegate e confermate. Ancora per il corrente anno si registra il confronto con la Regione Puglia per l assetto definitivo - a seguito delle disposizioni della L. 205/ degli Uffici del Lavoro. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. ed individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell Ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza: con le linee di indirizzo della programmazione regionale; del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale; con le procedure e i criteri stabiliti dall'unione Europea. In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma dell amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un 2

3 impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l Ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell Ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Partendo dagli obiettivi operativi sono quindi costruiti gli obiettivi gestionali del PEG. La Sezione Operativa costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell Ente. Si fa presente che la Provincia di Foggia ha approvato il DUP con deliberazione del Consiglio provinciale n. 23 del 21/06/2018 e che, nella fase attuale, la sezione operativa e gli obiettivi strategici sono stati ulteriormenti rivisti, riformulati ed aggiornati dalla struttura amministrativa per ampliare l orizzonte temporale all esercizio 2021 con le attività ad oggi programmabili. Si fa presente, altresì, che per la programmazione settoriale (Piano delle alienazioni, Piano del fabbisogno del personale, Programma triennale delle opere pubbliche ed elenco annuale, Piano del fabbisogno di personale e programma annuale delle assunzioni, oltre al Programma biennale degli acquisti di servizi e forniture) è stata considerata quella contenuta nel DUP di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio. Entro il prossimo 15 novembre, il DUP e la programmazione settoriale potranno essere aggiornati in coerenza con la programmazione comunitaria, nazionale e regionale. Si precisa, inoltre, che lo schema di Documento Unico di Programmazione per il triennio è stato redatto in coerenza con il Bilancio di Previsione (approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 28 del 06/07/2018) di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio, utilizzato nelle more dell approvazione di quello relativo al periodo , in coerenza con il quale si provvederà all aggiornamento. 3

4 LA SEZIONE STRATEGICA (SeS) 1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all interno del quale si inserisce l azione di governo della nostra amministrazione. Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione: a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di bilancio sul comparto degli enti locali e quindi anche sul nostro Ente; b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro Ente; c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico del territorio e di quello finanziario dell Ente, in cui si inserisce la nostra azione. Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che caratterizzano il programma dell amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l Ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato. 1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE Il DEF varato dal governo il 26 aprile 2018 si limita ad aggiornare le previsioni macroeconomiche per l Italia: non presenta il quadro programmatico ma solo quello tendenziale. E un DEF a politiche costanti in attesa che il nuovo governo definisca la propria politica economico-fiscale. Per il triennio , il quadro macro tendenziale è molto simile al programmatico della Nota di Aggiornamento del DEF pubblicata a settembre dell anno scorso. Il quadro a legislazione vigente contempla l aumento delle imposte indirette nel 2019 e, in minor misura, nel L attuale congiuntura economica presenta segnali di raffreddamento ed il Pil, prudenzialmente, è previsto al ribasso di un punto percentuale rispetto a quanto previsto nella nota di aggiornamento al DEF di ottobre. Il PIL Il Governo è stato a lungo indeciso se confermare il tasso di crescita all 1,6 % nel 2018 oppure prudenzialmente stimarlo all 1,5%. Ha prevalso la prudenza dovuta all incertezza nella congiuntura internazionale con la guerra dei dazi commerciali che, se perseguita fino in fondo da USA e Cina, 4

5 potrebbe far crollare il Pil di 3 punti percentuali già dal 2018 e di 7 punti percentuali nel 2019, per arrivare ad un crollo del PIL al 2020, secondo uno studio del Mef. Con il DEF esclusivamente tendenziale che incorpora quindi anche gli effetti degli aumenti delle aliquote IVA, l effetto recessivo prodotto da tali aumenti porta ad una stima del Pil per il 2019 e il 2020 in diminuzione, scendendo rispettivamente nel corso dei due anni, all 1,4% e all1,3%. QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE SINTETICO PIL 1,5 1,5 1,4 1,3 1,2 L indebitamento netto Viene confermata la costante e progressiva riduzione del finanziamento in disavanzo delle spese al fine di non alimentare il già elevato debito pubblico. L indebitamento netto, pari al 3 per cento del PIL nel 2014, si è progressivamente ridotto negli anni, raggiungendo il 2,3 per cento nel 2017 (1,9 al netto degli interventi straordinari per il settore bancario e la tutela del risparmio). Tale stima si discosta lievemente dall obiettivo di deficit fissato nella Nota di Aggiornamento del DEF lo scorso autunno al 2,1 per cento. Sul risultato gravano gli effetti dei provvedimenti di liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A. e di ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena. Escludendo tali interventi straordinari per il risanamento del sistema bancario, il deficit scenderebbe all 1,9 per cento del PIL. Per il 2018 viene fissato all 1,6 % del PIL mentre il pareggio sostanziale è raggiunto nel 2020, dopo un passaggio allo 0,8 nel L indebitamento netto si trasforma in un saldo positivo dello 0,2 per cento del PIL nel QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE SINTETICO Indebitamento Netto -2,5-2,3-1,6-0,8 0,0 0,2 Al netto degli interventi sul sistema bancario -2,5-1,9-1,6-0,8 0,0 0,2 La dinamica del debito pubblico Dopo sette anni di aumenti consecutivi, il rapporto debito/pil si è stabilizzato, registrando delle riduzioni sull anno precedente sia nel 2015 che nel Il nuovo quadro tendenziale pone il rapporto debito/pil a fine 2018 al 130,8 per cento, in discesa dal 131,8 del L operazione di salvataggio delle banche venete (Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) ha avuto un impatto sul deficit 2017 di 4,7 miliardi di euro aggiuntivi ed un maggior indebitamento netto di 6,3 miliardi con un peggioramento del rapporto debito/pil dal 131,5 % al 131,8%. Il percorso di riduzione del debito si allunga anche se l Unione Europea dovrebbe considerare il salvataggio operato come una tantum e quindi non considerarlo nel calcolo del deficit strutturale. Se da un lato i fondi e le garanzie prestate per il salvataggio delle banche fanno salire il debito a quota 130,8 del Pil a fine 2018, otto decimali sopra rispetto alle stime della nota di aggiornamento al DEF di ottobre 2017, dall altro occorre considerare anche la minor crescita del Pil che impatta sulla dinamica del debito a fine

6 Per il biennio successivo le privatizzazioni ed un aumenti degli avanzi primari fanno attestare il debito al 128% nel 2019, al 124,7 % nel La prosecuzione del percorso di riduzione del disavanzo negli anni successivi porterà al conseguimento di un sostanziale pareggio di bilancio nel e all accelerazione del processo di riduzione del rapporto debito/pil, che si porterebbe al 122 per cento del PIL nel QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE SINTETICO Debito Pubblico 132,0 131,8 130,8 128,0 124,7 122,0 Le azioni del prossimo esecutivo I margini di manovra del governo per politiche espansive sono assai ridotti. Tutte le forze politiche sono concordi nel neutralizzare le clausole di salvaguardia, gli aumenti delle aliquote IVA a far data dal 1 gennaio 2019, che il DEF a politiche tendenziali incorpora nelle previsioni. Tuttavia la sterilizzazione degli aumenti automatici dell IVA dovrà avvenire tenendo conto della necessità di ridurre il deficit e il debito e migliorare l avanzo primario, ovvero il saldo di bilancio al netto della spesa per interessi passivi. L opzione di ricorrere a nuova flessibilità è tutta in salita visto che la crescita reale si avvicina a quella potenziale e non essendoci più l output gap negativo non vi è alcuna ragione di richiedere deficit aggiuntivo, così come il calo dell afflusso dei migranti fa venir meno quelle circostanze eccezionali che hanno permesso di finanziare in disavanzo la spesa negli anni passati. Non può neppure essere invocata la clausola investimenti per avere maggiori margini di spesa in quanto utilizzata negli anni passati e con effetti che non hanno prodotto quelli sperati (calo degli investimenti del 5,6% nel 2017). Del resto l Italia ha già usufruito di 30 miliardi di flessibilità dal 2015 al 2018 e per il 2018 l Unione Europea chiede una correzione dei conti pubblici dello 0,8% del PIL in quanto il deficit strutturale non è stato ridotto così come imposto dal Patto di Stabilità e Crescita. Sarà quindi tutta politica la partita da giocare per ottenere ulteriori margini di manovra attraverso il finanziamento in disavanzo delle spese. 6

7 1.1.1 La Legge di Bilancio La manovra per il 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio ) ha il compito precipuo di accompagnare l espansione dell economica attraverso l aumento del PIL di tre decimali: l obiettivo si raggiunge grazie anche alla cancellazione degli aumenti IVA. Le restanti limitate risorse a disposizione della legge di bilancio per il 2018 saranno destinati a pochi mirati obiettivi: investimenti pubblici e privati, occupazione giovanile e lotta alla povertà. Complessivamente la manovra ammonta a euro 20,4 miliardi, cioè l 1,1% del PIL, di cui 15,7 sono destinati a sterilizzare le clausole di salvaguardia (evitare l aumento dell IVA) e altri due per il rinnovo del contratto degli statali. Le restanti risorse da destinare alla manovra sono pari a 2,5 miliardi e non possono essere aumentate, visti i vincoli espressi dalla Nota di Aggiornamento al DEF, se non con tagli alla spesa. Rispetto all obiettivo indicato in sede di aggiornamento al DEF, la legge di bilancio vale 800 milioni in più e le coperture arrivano da un maggior deficit aggiuntivo pari a 10,9 milioni e per i restanti 9,5 milioni da maggiori entrate (60%) e da tagli alla spesa (40%). Il Governo intende rafforzare la crescita e stabilizzare i conti e nel contempo chiede quel rigore necessario per allineare i parametri del debito e del deficit a quanto richiesto dall Unione Europea. Le principali aree di intervento sono: Lavoro: con i sgravi contributivi alle imprese che assumono i giovani Imprese: rifinanziamento del bonus investimenti al sud e il pacchetto incentivi 4.0 Povertà: stanziate risorse per il REI, il reddito di inclusione sociale che partirà nel 2018 Statali: rinnovo dei contratti. Vengono dedicate ulteriori risorse, pari a circa due miliardi, per consentire di riconoscere 85 euro di aumento medio come da intesa fra governo e sindacati del 30 novembre Spending Review Interessa solo la dotazione dei ministeri che garantiranno una dote di 1,1 miliardi per il 2017 e dal 2018, per il triennio successivo i ministeri dovranno assicurare riduzione di spesa per un altro miliardi l anno. Enti Locali Confermato anche per il 2018 il blocco delle addizionali locali e dei tributi locali; Stretta sui pagamenti della PA, con il dimezzamento della soglia che impone la verifica della regolarità fiscale prima di pagare i fornitori (da a euro); Incentivi per l ammodernamento degli impianti sportivi; Regioni ed Enti Locali dovrebbero trovare nei loro bilanci i fondi per gli aumenti dei loro dipendenti. Aumento degli spazi finanziari ai fini del rispetto del vincolo di finanza pubblica del pareggio di bilancio, per consentire l utilizzo degli avanzi di amministrazione. Il patto nazionale infatti potrà distribuire spazi per investimenti finanziati con avanzo fino ad un importo di 900 milioni. Per gli enti che non registrano alcun avanzo, ci sarebbe un contributo diretto di 150 milioni per il prossimo anno; Risorse aggiuntive per la riqualificazione delle periferie attraverso una quota del fondo investimenti; Previsti rimborsi per finanziare gli enti che sono stati penalizzati dalla sostituzione dell IMU sull abitazione principale con la TASI su tutti gli immobili con un fondo di 300 milioni destinato ai comuni in cui la TASI non riesce a pareggiare le entrate dell IMU sull abitazione principale. 7

8 1.2 OBIETTIVI INDIVIDUATI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), è l atto di indirizzo programmatico economico e finanziario dell'attività di governo della Regione per l'anno successivo, con proiezione triennale, e costituisce strumento di supporto al processo di previsione, nonché alla definizione del bilancio di previsione e della manovra finanziaria con le relative leggi collegate. Il 21 dicembre 2017, con deliberazione n 164, il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato il documento di economia e finanza regionale - DEFR , consultabile all indirizzo: La visione che guida gli interventi del Governo della Regione Puglia è quella espressa nel Programma del Presidente Emiliano che si prefigge di dotare la Puglia di un moderno sistema infrastrutturale in grado di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e la competitività del sistema economico pugliese. Le politiche prioritarie per lo sviluppo sono quelle già definite per il 2017: Competitività, innovazione e risorse umane; Salute e welfare; Mobilità e trasporti; Urbanistica e assetto del territorio; Ambiente; Sviluppo rurale. Come si legge nella relazione di accompagnamento, la Regione Puglia continua a perseguire una gestione finanziaria sempre più orientata verso l utilizzo efficiente ed efficace delle risorse disponibili che nel corso degli ultimi anni sono andate sempre più riducendosi per effetto dei tagli al fine di garantire gli equilibri di finanza pubblica. Per la regione Puglia tali norme si sono tradotte in minori risorse nel 2017 per circa 800 milioni di euro e nel 2018 per circa 970 milioni di euro a legislazione vigente. Ciò nonostante, nessun aumento della pressione fiscale regionale è stato disposto ed è stata salvaguardata la spesa comunitaria. II DEFR specifica le linee programmatiche dell azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio pluriennale di previsione, necessarie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo della Regione e in particolare: le politiche da adottare; gli obiettivi della manovra di bilancio, tenendo conto dei vincoli finanziari derivanti dal rispetto degli obiettivi di finanza pubblica; il quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi della programmazione unitaria, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento; gli indirizzi agli enti strumentali ed alle società controllate e partecipate. Il documento definisce le linee strategiche della programmazione economico finanziaria, che andranno a caratterizzare le azioni amministrative che saranno intraprese e portate a termine dalle strutture regionali. Per quanto riguarda invece il Bilancio di previsione della Regione Puglia per l esercizio finanziario 2018 e pluriennale , il Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia si è espresso con parere positivo sulla manovra finanziaria. Il disegno di legge è composto dal Titolo 1 (norme di bilancio), contenente 17 articoli. Allo stesso sono annessi lo stato di previsione dell entrata, lo stato di previsione della spesa per l anno 2018 ed il bilancio pluriennale della Regione Puglia per il triennio Lo stato di previsione delle entrate per il 2018 della Regione Puglia è di euro ,19 in termini di competenza e in termini di cassa è di euro ,41. Il bilancio pluriennale della Regione Puglia per il triennio in termini di competenza per l anno finanziario 2019 è di euro ,8 e in termini di competenza per l anno finanziario 2020 è di euro ,29. Il risultato di amministrazione presunto dell esercizio finanziario 2017 è determinato in euro ,41 ed è così composto: c è una parte accantonata, che ammonta ad ,94, e una parte vincolata, che ammonta ad euro ,67. 8

9 Nell ambito della programmazione finanziaria si devono inoltre considerare gli effetti della legge n. 56/2014 recante le Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni in relazione all esercizio delle funzioni non fondamentali delle Province e delle Città metropolitane. Tali funzioni sono state riallocate, ma le Regioni non hanno ancora beneficiato della sentenza della Corte costituzionale n. 205/2016, che prevede che i risparmi delle Province e delle Città metropolitane riversati allo Stato siano successivamente riassegnati agli enti subentranti nell esercizio delle stesse funzioni non fondamentali. Il Governo centrale non ha ancora dato attuazione alla sentenza citata dalla Corte costituzionale. Nel complesso il disegno di legge si compone di due Titoli, due Capi e 65 articoli. Il Titolo I contiene Disposizioni di carattere contabile contiene indicazioni di carattere contabile dalle quali si evincono le disposizioni finanziarie in ordine alla spesa di carattere pluriennale e al cofinanziamento regionale dei Programmi comunitari. Il Titolo II riguarda invece Norme settoriali di rilievo finanziario diverse è composto da due Capi. Il Capo 1 contiene 61 articoli. Nel Capo secondo, invece, sono contenute le disposizioni finali relative alla copertura della spesa previste dal Titolo I e dal Titolo II per l esercizio finanziario 2018 e pluriennale VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO Dopo aver brevemente analizzato le principali variabili macroeconomiche e le disposizioni normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo l'attenzione è rivolta sulle principali variabili socio economiche che riguardano il territorio amministrato. A tal fine verranno presentati: L analisi del territorio e delle strutture; Classificazione sismica del territorio provinciale; Classificazione climatica; L analisi demografica; La popolazione scolastica e l offerta formativa del secondo ciclo di istruzione; L analisi socio economica: occupazione ed economia insediata; L incidentalità stradale in provincia di Foggia 9

10 1.3.1 Analisi del territorio e delle strutture La conoscenza del territorio provinciale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia. A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione. Territorio e Strutture REGIONE: PUGLIA COMUNE CAPOLUOGO: FOGGIA (FG) COMUNI IN PROVINCIA: N. 61 SUPERFICIE: Kmq PERIMETRO: Km 399 MONTAGNA: Kmq 290 COLLINA: Kmq 3040 PIANURA: Kmq 3850 COSTE: Km 196 RISORSE IDRICHE * Laghi n 3 * Fiumi e Torrenti n 8 STRADE * Statali km. 8,00 * Provinciali n. 168 km 2.704,97 * Autostrade n. 2, Classificazione sismica del territorio provinciale La Tabella che segue indica le zone sismiche assegnate ai Comuni della provincia di Foggia per le normative edilizie. Comune Zona Sismica Comune Zona Sismica Accadia 1 Monteleone di Puglia 1 Alberona 2 Motta Montecorvino 2 Anzano di Puglia 1 Ordona 2 Apricena 2 Orsara di Puglia 2 Ascoli Satriano 1 Orta Nova 2 Biccari 2 Panni 1 Bovino 1 Peschici 2 Cagnano Varano 2 Pietramontecorvino 2 Candela 1 Poggio Imperiale 2 Carapelle 2 Rignano Garganico 2 Carlantino 2 Rocchetta Sant'Antonio 1 Carpino 2 Rodi Garganico 2 Casalnuovo Monterotaro 2 Roseto Valfortore 2 10

11 Casalvecchio di Puglia 2 Castelluccio dei Sauri 2 Castelluccio Valmaggiore 2 Castelnuovo della Daunia 2 Celenza Valfortore 2 Celle di San Vito 2 Cerignola 2 Chieuti 2 Deliceto 1 Faeto 2 FOGGIA 2 Ischitella 2 Isole Tremiti 2 Lesina 2 Lucera 2 Manfredonia 2 Mattinata 2 San Giovanni Rotondo 2 San Marco in Lamis 2 San Marco la Catola 2 San Nicandro Garganico 2 San Paolo di Civitate 2 San Severo 2 Sant'Agata di Puglia 1 Serracapriola 2 Stornara 2 Stornarella 2 Torremaggiore 2 Troia 2 Vico del Gargano 2 Vieste 2 Volturara Appula 2 Volturino 2 Zapponeta 2 Monte Sant'Angelo Classificazione climatica del territorio provinciale La tabella che segue indica Le zone climatiche assegnate ai Comuni della provincia di Foggia per la regolamentazione degli impianti termici. Comune Zona Climatica Gradi Giorno Comune Zona Climatica Gradi Giorno Accadia E Alberona E Anzano di Puglia E Apricena D Ascoli Satriano D Biccari D Bovino E Cagnano Varano C Candela D Carapelle C Carlantino D Carpino C Casalnuovo Monterotaro D Casalvecchio di Puglia D Castelluccio dei Sauri D Castelluccio Valmaggiore D Castelnuovo della Daunia D Monteleone di Puglia E Motta Montecorvino E Ordona D Orsara di Puglia E Orta Nova C Panni E Peschici D Pietramontecorvino D Poggio Imperiale D Rignano Garganico E Rocchetta Sant'Antonio E Rodi Garganico C Roseto Valfortore E San Giovanni Rotondo D San Marco in Lamis D San Marco la Catola E San Nicandro Garganico D

12 Celenza Valfortore D Celle di San Vito E Cerignola D Chieuti D Deliceto E Faeto E FOGGIA D Ischitella D Isole Tremiti C 953 Lesina D Lucera D Manfredonia D Mattinata D San Paolo di Civitate D San Severo D Sant'Agata di Puglia E Serracapriola D Stornara D Stornarella D Torremaggiore D Troia D Vico del Gargano D Vieste C Volturara Appula D Volturino E Zapponeta C Monte Sant'Angelo E Analisi demografica L analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta l attività amministrativa posta in essere dall Ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della popolazione della Provincia. La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare le nostre politiche pubbliche. Analisi demografica provincia di Foggia Popolazione legale al censimento ( 2011 ) n Popolazione residente al 1 gennaio 2017 Totale Popolazione n di cui: nuclei familiari n Media componenti per famiglia 2,58 Provincia di Foggia Popolazione per età 2017 Età Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi ,2% 51,7% ,8% 51,5% ,3% 51,1% ,7% 51,6% ,0% 51,8% ,2% 51,1% 12

13 ,9% 50,6% ,4% 50,4% ,2% 49,9% ,5% 49,3% ,6% 48,9% ,6% 48,4% ,9% 48,5% ,7% 48,1% ,5% 46,9% ,1% 44,4% ,2% 40,6% ,0% 36,2% ,9% 32,9% ,2% 25,8% ,0% 21,9% Totale Per Fasce di età Età Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi ,3% 51,4% ,0% 50,0% ,7% 43,9% Totale Popolazione residente nei Comuni della provincia di Foggia al 01/01/2017 (ISTAT) Comune Accadia 980 Alberona Anzano di P Apricena Ascoli S Biccari Bovino Cagnano Varano ab. Comune Deliceto 621 Faeto Foggia Ischitella 489 Isole Tremiti Lesina Lucera Manfredonia ab. Comune Rodi Garganico Roseto V San Giovanni R San Marco in L. 990 San Marco la C San Nicandro G San Paolo di Civitate San Severo 13

14 2.802 Candela Carapelle 946 Carlantino Carpino Casalnuovo Monterotaro Casalvecchio di Puglia Castelluccio dei Sauri Castelluccio V Castelnuovo della D Celenza Valfortore 162 Celle di San V Cerignola Chieuti Mattinata Monte Sant'A Monteleone di Puglia 718 Motta Montecorvino Ordona Orsara di Puglia Orta Nova 789 Panni Peschici Pietramontecorvino Poggio Imperiale Rignano Garganico Rocchetta Sant'Antonio Sant'Agata di Puglia Serracapriola Stornara Stornarella Torremaggiore Troia Vico del G Vieste 416 Volturara Appula Volturino Zapponeta Distribuzione della popolazione per età scolastica 2017 Età Maschi Femmine Totale

15 Popolazione scolastica ed offerta formativa del secondo ciclo di istruzione La popolazione scolastica del secondo ciclo di istruzione per l a.s. 2017/2018 è suddivisa su 29 istituzioni scolastiche per un totale di 1676 classi ( studenti). Dal punto di vista dell assetto territoriale delle scuole si evidenziano le modifiche apportate a decorrere dall a.s. 2018/2019 (Deliberazione del Presidente della Provincia di Foggia n. 186 del 14/12/2017 APPROVAZIONE PIANO PROVINCIALE DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA A.S. 2018/19 e Deliberazione della Giunta Regionale n del 28/12/2017 PIANO REGIONALE DI DIMENSIONAMENTO DELLE RETE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E DI PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA PER L ANNO SCOLASTICO Per l a.s. 2018/2019 si sono apportate le seguenti modifiche: - CERIGNOLA ISTITUTO DANTE ALIGHIERI: attivazione della nuova articolazione Relazioni internazionali per il marketing ; - CERIGNOLA ISTITUTO G. PAVONCELLI: ATTIVAZIONE ARTICOLAZIONE Servizi di sala e vendita dell indirizzo Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera; - FOGGIA ISTITUTO BLAISE PASCAL: attivazione delle articolazioni Informatica e Telecomunicazioni per il secondo biennio e la quinta classe dell indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni; - FOGGIA ISTITUTO EINAUDI: attivazione del serale per l indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera; - FOGGIA ISTITUTO NOTARANGELO-ROSATI:attivazione articolazione Biotecnologie Ambientali ; - LUCERA ISTITUTO V. EMALUELE III: accorpamento della sede staccata di Troia dall Istituto Giannone all Istituto V. Emanuele III; - SAN SEVERO ISTITUTO MINUZIANO: istituzione nuovo indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie con articolazione Biotecnologie Sanitarie; - PESCHICI ISTITUTO LIBETTA: ISTITUZIONE NUOVO INDIRIZZO Servizi per la sanità e l assistenza sociale ; - SAN NICANDRO GARGANICO ISTITUTO DE ROGATIS-FIORITTO: confluenza degli indirizzi manutenzione ed assistenza tecnica e produzioni industriali e artigianali. 15

16 1.3.6 ANALISI SOCIO ECONOMICA: Occupazione ed economia insediata Ad integrazione dell analisi demografica vuole essere presentata anche una brevissima analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono: OCCUPAZIONE Il mercato del lavoro: tassi caratteristici Il 2016 è stato caratterizzato da un sensibile miglioramento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione provinciale è infatti sceso al 17,07% rispetto al 20,13% registrato nell anno precedente, a fronte di coefficienti regionali e nazionali (anch essi migliorati) rispettivamente pari al 19,41% e al 11,69%. E la prima volta che, negli ultimi anni, il tasso diminuisce per due anni consecutivi. Il quadro generale, pur rimanendo poco rassicurante, a livello locale registra anche un lieve aumento dell occupazione, attestatasi nel 2016 al 40,70% rispetto al 39,30 del MERCATO DEL LAVORO: TASSI CARATTERISTICI. COMPARAZIONI TERRITORIALI tasso di attività 1564 anni Foggia 47,54 50,16 49,13 48,42 49,38 49,19 Puglia 51,58 53,38 52,87 53,78 54,01 55,05 Mezzogiorno 50,85 52,85 52,43 52,78 52,90 54,17 Italia 62,05 63,50 63,35 63,94 64,04 64,94 tasso di occupazione 1564 anni Foggia 40,64 40,92 38,62 37,23 39,30 40,70 Puglia 44,72 44,88 42,33 42,14 43,29 44,28 Mezzogiorno 43,89 43,71 42,00 41,75 42,52 43,41 Italia 56,79 56,64 55,54 55,69 56,29 57,22 tasso di disoccupazione Foggia 14,43 18,16 21,21 22,82 20,13 17,07 Puglia 13,15 15,72 19,74 21,46 19,67 19,41 Mezzogiorno 13,54 17,11 19,69 20,67 19,40 19,61 Italia 8,36 10,65 12,15 12,68 11,90 11,69 tasso di inattività 1564 anni Foggia 52,46 49,84 50,87 51,58 50,62 50,80 Puglia 48,42 46,62 47,13 46,22 45,99 44,95 Mezzogiorno 49,15 47,15 47,57 47,22 47,10 45,83 Italia 37,95 36,50 36,65 36,06 35,96 35,06 Fonte: Istat Per quanto attiene alla piaga del lavoro nero, i dati diffusi dall Ispettorato territoriale del Lavoro di Foggia (già Direzione Territoriale del Lavoro) riferiscono di aziende ispezionate (delle quali sono risultate irregolari) e accertamenti definiti, per una percentuale di irregolarità pari al 65,68%. Nel corso degli accessi ispettivi sono stati individuati lavoratori in nero, per i quali sono state contestate alle aziende interessate altrettante violazioni per la cosiddetta maxisanzione ; nel corso di tali verifiche sono stati inoltre adottati 122 provvedimenti di sospensione dell attività. L attività di vigilanza ha interessato tutti i settori merceologici: agricolo, edile, turistico alberghiero, pubblici esercizi, commercio ed autotrasporto. 16

17 La dinamica occupazionale della provincia Il mercato del lavoro provinciale nel 2016 presenta dati migliori rispetto a quelli del biennio precedente. Gli occupati sono cresciuti di unità, i disoccupati sono diminuiti di unità. Più o meno stabili le persone inattive. Provincia di Foggia: Mercato del lavoro per categorie. Valori assoluti. Periodo Occupati Disoccupati Inattivi Fonte: Istat La disoccupazione giovanile Migliora lo stato occupazionale della popolazione giovanile nella classe di età anni: nell anno 2016 a livello provinciale, il 41,1% è senza lavoro (contro il 51,4% del 2015 ed il 63,7% del 2014). Tasso di disoccupazione giovanile Persone in cerca di occupazione in età anni su forze di lavoro della corrispondente classe di età (percentuale) Territorio: PROVINCE Foggia 42,0 43,7 40,2 45,3 58,7 63,7 51,4 41,1 Bari 28,7 26,3 36,3 45,9 55,8 60,5 47,2 55,5 Taranto 29,7 32,9 33,5 37,6 40,5 54,2 60,6 56,2 Brindisi 32,5 33,8 42,3 37,8 38,9 45,4 38,8 42,0 Lecce 36,7 47,6 38,1 43,2 48,5 62,0 55,4 50,0 Barletta-Andria-Trani.. 27,9 37,2 20,9 43,2 53,0 56,6 39,7 Fonte: Istat Tasso di disoccupazione giovanile (femmine) Persone in cerca di occupazione in età anni su forze di lavoro della corrispondente classe di età (percentuale) Territorio: PROVINCE Foggia 51,6 45,4 49,7 60,1 64,5 84,3 60,1 52,6 Bari 32,1 26,4 45,3 51,9 62,2 64,9 51,1 61,1 Taranto 35,5 30,5 41,3 37,8 28,3 46,2 59,7 61,5 Brindisi 35,3 46,0 43,8 39,4 29,1 52,8 38,3 37,9 Lecce 39,0 48,1 35,8 50,9 56,5 69,6 53,7 56,2 Barletta-Andria- Trani.. 32,7 36,1 39,4 57,2 61,2 74,1 39,2 Fonte: Istat 17

18 Tasso di disoccupazione giovanile (maschi) Territorio: PROVINCE Foggia 36,9 43,0 36,9 39,0 54,8 52,7 45,0 Bari 26,4 26,2 31,0 42,1 51,6 58,0 45,2 Taranto 26,4 35,3 22,5 37,5 56,5 62,7 61,1 Brindisi 31,0 26,1 41,5 36,6 44,0 39,8 39,1 Lecce 35,1 47,2 40,0 38,3 43,7 57,5 56,4 Barletta-Andria- Trani.. 24,2 38,3 11,3 33,1 47,7 49,0 Fonte: Istat Per la popolazione compresa nella fascia tra 25 e 34 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 30,1%, dato migliore di quello dello scorso anno (32,4%) ma peggiore di quello regionale (29,7%), di quello del mezzogiorno (30,0%) e quasi doppio rispetto dato nazionale (17,7%). Da evidenziare come il lieve miglioramento, contrariamente a ciò che successe l anno scorso, abbia riguardato solo la componente femminile della fascia (29,4% rispetto al 39,0% del 2015) e non quella maschile, che ha invece subito un aumento dal 28,7% al 30,4%. Provincia di Foggia - Tassi di disoccupazione per genere. Classe di età anni. Confronti territoriali. Periodo Foggia Maschi 19,4 26,4 35,1 38,2 28,7 30,4 Femmine 25,4 29,9 28,7 28,9 39,0 29,4 Totale 21,5 27,7 32,6 34,8 32,4 30,1 Puglia Maschi 14,6 18,5 25,5 26,6 25,7 28,2 Femmine 19,2 25,3 31,5 32,9 32,3 32,1 Totale 16,4 21,2 28,0 29,2 28,4 29,7 Mezzogiorno Maschi 17,4 22,3 28,2 28,7 26,9 27,5 Femmine 23,9 28,0 32,9 34,8 33,1 33,8 Totale 19,9 24,6 30,1 31,2 29,4 30,0 Italia Maschi 10,2 13,6 16,5 17,3 16,4 16,1 Femmine 13,6 16,5 19,3 20,1 19,6 19,6 Fonte: Istat Totale 11,7 14,9 17,7 18,6 17,8 17,7 18

19 ECONOMIA INSEDIATA Il Commercio internazionale: riferimento nazionale, regionale e provinciale. Il dato regionale fa registrare una diminuzione sia delle importazioni ( 5,60%) sia delle esportazioni ( 2,23%). Al contrario della bilancia commerciale della provincia di Foggia, che fa registrare invece un aumento di entrambe: importazioni +1,6%, esportazioni + 5,16%. Commercio estero - Importazioni ed esportazioni e variazioni %. Valori in euro. Comparazioni territoriali. Importazioni Esportazioni (*) Var. % (*) Var. % Foggia , ,16 Bari , ,64 BAT , ,43 Brindisi , ,97 Lecce , ,64 Taranto , ,72 PUGLIA , ,23 SUD E ISOL E , ,12 ITALIA , ,16 (*valori-provvisori) Fonte: Istat I mercati di riferimento L Europa resta il primo mercato estero di Capitanata, con un interscambio pari ad oltre 800milioni di euro, il 61% del totale. Seguono, a distanza, il mercato nordamericano e i paesi asiatici, con valori rispettivamente pari a circa 160milioni e circa 250milioni di euro. Di entità inferiori sono state, invece, gli scambi con i paesi africani, con una quota del 2,9% del totale, pari a circa 40milioni di euro. Residuali i mercati mediorientali, quelli dell America centro-meridionale e dell Oceania. Per quanto riguarda le partite di acquisto, è ancora l Unione Europea a 28 ad essere il partner più importante. Di minore entità risulta l import derivante dalle altre aree mondiali. 19

20 - Interscambio con l'estero per aree geografiche di provenienza e destinazione delle merci. Valori in euro e % sul totale. Anno 2016 (*). Importazioni Esportazioni Totale interscambio Euro % Euro % Euro % Unione Europea a , , ,0 Altri paesi europei , , ,2 Africa , , ,9 America Settentrionale , , ,2 America Centro Meridionale , , ,6 Medio Oriente , , ,6 Altri paesi dell'asia , , ,9 Oceania e altro , , ,6 Totale , , ,0 (* dati provvisori) Fonte: elaborazione su dati Istat IL TURISMO Il comparto turistico provinciale La sensibile crescita dell industria turistica regionale è stata accompagnata, soprattutto negli ultimi anni, da una significativa polarizzazione delle strutture ricettive: pur con caratteristiche e vocazioni dissimili, nel territorio emerge ormai chiaramente una concentrazione territoriale in corrispondenza dell area salentina e in quella di Capitanata; in quest ultima, inoltre, il ruolo del promontorio garganico ha assunto una funzione del tutto strategica e trainante dell intero sistema provinciale. Nelle tabelle che seguono, il dettaglio degli arrivi e delle presenze nel complesso delle strutture ricettive delle sei province della regione Puglia, con gli ultimi dati disponibili, aggiornati all anno Arrivi nel complesso delle strutture ricettive per provincia. Anni Province e Regioni Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce BarlettaAndriaTra ni PUGLIA NORDOVEST NORDEST CENTRO SUD E ISOLE ITALIA

21 Fonte: Istat Presenze nel complesso delle strutture ricettive per provincia. Anni Province e Regioni Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce BarlettaAndriaTra ni PUGLIA NORDOVEST NORDEST CENTRO SUD E ISOLE ITALIA Fonte: Istat LE IMPRESE IN PROVINCIA Il bilancio generale (natimortalità delle imprese) Il tasso di crescita delle imprese nel 2016, secondo i recenti dati diffusi da Infocamere, è stato in Italia dello +0,68%. La regione Puglia ha fatto registrare un tasso di crescita pari a +1,09%. Tra le province pugliesi, Foggia si colloca al primo posto, con uno un tasso pari a +1,43%, seguita da Lecce con +1,38%. Le restanti province hanno tutte tassi di poco inferiori all 1%. Nella tabella che segue, il riepilogo regionale e provinciale dei principali indicatori della natimortalità delle imprese per forme giuridiche. Forme giuridiche SOC. DI SOC. DI DITTE ALTRE TOTALE CAPITALE PERSONE INDIVIDUALI FORME Tasso di crescita Tasso di crescita Tasso di crescita Tasso di crescita Tasso di crescita FOGGIA 5,63% 0,18% 0,57% 1,96% 1,43% BARI 4,95% 0,78% 0,37% 0,97% 0,87% TARANTO 5,23% 0,83% 0,40% 1,61% 0,94% BRINDISI 6,49% 0,49% 0,41% 0,83% 0,97% LECCE 6,09% 1,40% 0,31% 3,54% 1,38% PUGLIA 5,43% 0,73% 0,05% 1,73% 1,09% ITALIA 3,67% 1,39% 0,11% 1,48% 0,68% Fonte: elaborazione su dati Infocamere Il saldo tra le imprese nate e cessate in Puglia, nel 2016, segnala un risultato positivo di unità. Il dato della provincia di Foggia registra nel 2016 un saldo positivo di imprese, risultante dalla differenza tra nuove iscrizioni (il numero di nuove iscrizioni è pressoché identico a quello dell anno scorso, quando erano state 4.626) e cessazioni non d ufficio (lo scorso anno le cessazioni non d ufficio erano state 3.739). 21

22 Imprese TOTALE Registrazioni. Iscrizioni. Cessazioni. Saldo FOGGIA BARI TARANTO BRINDISI LECCE PUGLIA ITALIA La distribuzione per macrosettore Il quadro d insieme della distribuzione delle imprese attive per macrosettore conferma la ormai consolidata connotazione fortemente agricola della nostra economia, con una significativa e corrispondente concentrazione delle imprese attive (39%). Altrettanto rilevante è la presenza imprenditoriale nei comparti del commercio e della distribuzione (26%) e delle attività edilizie (10%). Di minor rilievo è l'incidenza dei settori manifatturieri (6%), delle attività ricettive (6%) e dei servizi alle imprese (5%). Provincia di Foggia. Distribuzione settoriale delle imprese attive. Anno % 10% 39% 26% 5% 5% 1% 2% 6% 22

23 L INCIDENTALITÁ STRADALE IN PROVINCIA DI FOGGIA Nell anno 2016 la provincia di Foggia ha registrato il decesso di 49 individui ed ha segnalato un aumento della mortalità pari all 8,9% rispetto all anno precedente. Nella provincia di Foggia le strade più incidentate sono state la SS. 016 con 53 sinistri, 7 decessi e 124 feriti, la SS. 089 che ha contato 38 incidenti, 8 morti e 73 feriti, la SS. 673 (tangenziale di Foggia) con 32 sinistri, 2 morti e 78 feriti, la A14 che è stata teatro di 28 incidenti, 1 decesso e 57 feriti. Tra le provinciali la più incidentata è stata la SP. 077 con 17 sinistri e 31 feriti, la SP. 109 con 11 sinistri, 2 morti e 17 feriti, la SP. 095 con 10 sinistri, 1 morto e 23 feriti e la SP. 041 con 9 sinistri, 4 morti e 12 feriti. Strade più incidentate della provincia di Foggia, 2016 Fonte: AREM 23

24 2 ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE Il riordino dell organizzazione generale e delle corrispondenti articolazioni operative della Provincia, nonché le relative dotazione organiche del personale vengono definiti in esecuzione della L. 7 aprile 2014, n. 56, recante Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. A seguito, infatti, dell intervento della citata legge, all art. 85, sono state ridefinite le funzioni della Provincia come segue: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell'edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Il successivo art. 88 prevede la possibilità di esercitare, d'intesa con i Comuni, le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di unità semplice e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, mentre l art. 89 offre la possibilità allo Stato e alle Regioni di attribuire ulteriori funzioni alle Province, diverse da quelle previste al comma 85. L Accordo del 26 settembre 2014 Stato-Regioni, previsto dall art. 91 della citata L. 56/14, ha riguardato l individuazione delle funzioni provinciali ed, in particolare, all art. 8 di detto accordo alla lettera a) è stato previsto che le funzioni oggetto di riordino non assegnate alle Province e non riassorbite dalle Regioni devono essere assegnate ai Comuni, anche in forma associata, salvo che nel processo di semplificazione non ne venga disposta la soppressione ovvero la rimodulazione. Alla successiva lettera c) del citato Accordo viene disposto che in capo alle Province devono essere mantenute unicamente le funzioni coerenti con le finalità proprie, e che pertanto devono essere riassegnate solo le funzioni che sono in qualche modo riferibili alle funzioni fondamentali di cui al citato art. 85 della L. 56/2014. Il successivo art. 9 regola le potestà di Stato e Regioni stabilendo che l attribuzione (e non la delega) di funzioni provinciali diverse da quelle fondamentali avviene secondo le rispettive competenze, chiarendo che lo Stato può e deve provvedere solo per le materie di propria competenza legislativa esclusiva, mentre alle Regioni spetta di provvedere per tutte le altre attualmente esercitate dalle Province. In tale contesto lo Stato ha dichiarato che rientra nelle proprie competenze il riordino delle funzioni amministrative, non fondamentali, esercitate dalle Province, esclusivamente in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, di cui agli artt. 3, c. 1, 14 e 16 della L. 15 dicembre 1999, n

25 2.1 IL GOVERNO DELL ENTE La legge 7 aprile 2014, n. 56 nel ridisegnare l assetto e il ruolo delle Province, con la relativa attribuzione delle nuove competenze, ha determinato un progressivo riordino dell organizzazione dell Ente. La Legge n. 56/2014 ha individuato, in un ottica di area vasta ed in attesa della riforma costituzionale, gli Organi di Governo, non più eletti direttamente dai Cittadini, ma individuati attraverso un procedimento elettorale di secondo grado. I Soggetti chiamati ad eleggere i nuovi Organi Provinciali sono i Sindaci ed i Consiglieri dei 61 Comuni della provincia: il Presidente della Provincia, il Consiglio provinciale, l Assemblea dei Sindaci. L'esito della consultazione referendaria del 4 dicembre 2016 ha invece confermato il riferimento costituzionale contenuto nell'articolo 144 della Costituzione secondo cui le Province, con i Comuni, le Città Metropolitane, le Regioni e lo Stato, sono Enti costitutivi della Repubblica, creando un enigma istituzionale, nonché operativo, a seguito dell incidenza e degli effetti della L. n. 190/14. Fermo restando il mandato amministrativo del Presidente ( ), ii 15 gennaio 2017 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale, che dura in carico due anni, producendo i seguenti risultati: 25

26 26

27 2.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA La L. n. 56/2014, nel ridisegnare l assetto e il ruolo delle province, con la relativa attribuzione delle nuove competenze, ha determinato un progressivo riordino dell organizzazione dell Ente. L assetto organizzativo della Provincia si è evoluto negli ultimi mesi in adeguamento ai mutamenti verificatosi nel contesto istituzionale richiamati in precedenza. La Provincia di Foggia, preso atto di quanto disposto dall art. 1, comma 844, della L. n. 205/2017, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 8 del 22/03/2018 ha definito il Piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56. Si è proceduto ad un'operazione sistematica che ha operato, in verticale, attribuzioni o competenze e, trasversalmente, incidendo sull'apparato amministrativo che agisce applicando il metodo della integrazione, sia delle attività e sia delle articolazioni organizzative. L'obiettivo è quello di giungere ad una distribuzione razionale e coordinata delle competenze e delle risorse umane e materiali, determinando la ridefinizione generale delle relazioni tra le strutture e, ove ricorressero ancora dei casi, l'eliminazione delle settorializzazioni e degli appesantimenti, in una ottica di ampia comunicazione e cooperazione. Detta riorganizzazione sarà seguita da provvedimenti volti a disporre l assegnazione delle unità di personale ai nuovi Settori e Servizi, l individuazione delle posizioni organizzative, la pesatura e il conferimento degli incarichi dirigenziali; La nuova organizzazione della Provincia di Foggia si articola nelle Funzioni che si dettagliano: FUNZIONI DI GOVERNO Indirizzo e controllo: raggruppa gli Organi della Provincia, gli organismi e le attività di supporto per l'esercizio delle funzioni di pianificazione-programmazione, dei controlli strategici ed interni e il sistema per la qualità (comprende, quali Organismi ed Uffici dirigenziali, il Collegio dei Revisori dei Conti, il Nucleo di valutazione, gli Uffici (Ufficio come Officium) del Direttore Generale, ove nominato, e del Segretario Generale, salva l'applicazione di quanto previsto dal comma 1, punto 4, della Legge 124/2015 e dalle relative norme di attuazione. La programmazione e controllo direzionale e di gestione, nonché il responsabile anticorruzione costituiscono funzioni allocate funzionalmente in staff agli Organi di governo, ai quali rispondono del proprio operato. FUNZIONI DI GESTIONE Sono identificate due macroaree una per la gestione delle attività generali interne e/o di supporto ed una per le funzioni fondamentali e per quelle aggiuntive attribuite dallo Stato e dalla Regione Puglia. Il modello organizzativo fisico è strutturato in: Area, Settore, Servizio ed Ufficio. La struttura dell organizzazione è suddivisa in due macro aree omogenee di gestione: Risorse e Funzioni fondamentali : Articolazione della macro-area Risorse La macro-area interessa le funzioni prevalentemente rivolte al diretto supporto agli Organi di governo, nonché al funzionamento generale dell'ente ed infine ad assicurare il corretto supporto all'esercizio delle funzioni fondamentali. La macro-area si articola in tre Settori, ai cui vertici è assegnato un dirigente. Il Settore Risorse Umane, Affari Generali e Istituzionali si articola in sette Servizi: Servizio Affari Generali e Istituzionali 27

28 Servizio Comunicazione e informazione Servizio Gestione del Personale Servizio Sviluppo Risorse Umane Servizio Gestione Procedimenti Disciplinari Servizio Sistema Informativo Servizio Protocollo Il Settore Finanziario, si articola in sei Servizi: Servizio Pianificazione Programmazione, Controllo Direzionale e di Gestione Servizio Bilancio e Contabilità Servizio Trattamenti Economici Servizio Economato Servizio Gestione del Patrimonio Servizio Tributi Il Settore Avvocatura si articola in tre Servizi: Servizio Legale Servizio Amministrativo a Supporto dell Avvocatura Servizio contenzioso stradale Articolazione della macro-area Funzioni fondamentali La macro-area, composta di quattro Settori, interessa le articolazioni organizzative per l esercizio delle funzioni fondamentali rivolte alla produzione e all'erogazione di attività direttamente destinate alla collettività. L area si articola in quattro Settori, ai cui vertici è assegnato un dirigente. Il Settore Viabilità si articola in sette Servizi: Servizio progettazione e manutenzione viabilità Servizio Gestione Emergenze e Coordinamento Squadre di Manutenzione Servizio Gestione Amministrativa Viabilità Servizio Geologico Servizio Stazione Unica Appaltante Servizio Edilizia Sismica Servizio Concessioni, Espropri e Rilevazioni Il Settore Edilizia Scolastica e Immobili si articola in quattro Servizi: Servizio Progettazione e Manutenzione Edilizia Servizio Gestione Amministrativa Edilizia Servizio Sviluppo Ente di Area Vasta e Politiche della Cooperazione Servizio Programmazione Scolastica Il Settore Trasporti e Sviluppo Strategico si articola in sei Servizi: Servizio Mobilità Servizio Trasporti Pubblici Locali Servizio Gestione Parco Automezzi Servizio Politiche Comunitarie e Sviluppo Strategico Servizio Verifiche Impianti Termici Servizio Civile Il Settore Assetto del Territorio e Ambiente si articola in tre Servizi: Servizio Assetto del Territorio Servizio Tutela e Valorizzazione Ambientale Servizio Approvvigionamento Idrico 28

29 ORGANIGRAMMA

30 30

31 2.3 RISORSE UMANE Il piano di riorganizzazione delle risorse umane punta ad ottimizzare e razionalizzare le professionalità attualmente disponibili all interno dell Ente in rapporto alle attività ed ai servizi da erogare all esito della determinazione del nuovo assetto organizzativo dell Ente, tenuto conto della rilevazione dei fabbisogni di personale su indicazione dei Dirigenti in base alle limitazioni vigenti. Alla luce di quanto sopra evidenziato, è stato necessario rideterminare la dotazione organica dell Ente, sulla base dei parametri e dei criteri di cui all art. 1, comma 421, della L. 190/2014 e definire il c.d. piano di riassetto organizzativo della Provincia di Foggia, finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla L. n. 56/2014, approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 8 del 22/03/ LA DOTAZIONE ORGANICA Alla luce del processo di trasformazione dell Ente Provincia, con il riordino delle funzioni e la riduzione del personale di cui alla L. 56/2014, e con la L. 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), art. 1, comma 421, la dotazione organica della Provincia è stabilita, con decorrenza 1 gennaio 2015, in misura pari alla spesa del personale di ruolo alla data di entrata in vigore della L. 56/2014, ossia all 8 aprile Con deliberazione del Presidente della Provincia n. 70 del 16 aprile 2015 è stato rideterminato il valore massimo della consistenza finanziaria della dotazione organica dell Ente ridotta ai sensi del citato art. 1, comma 421, della L. 190/14 pari ad ,87. Il personale in servizio presso l Ente si è drasticamente ridimensionato negli ultimi anni sia nell ambito dei processi di ricollocazione delle funzioni a seguito del riordino istituzionale e sia dai numerosi collocamenti a riposo, in larga parte dovuti al prepensionamento dei dipendenti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, deciso al fine di salvaguardare gli equilibri di bilancio. Hanno inciso, infine, anche alcune mobilità verso altri Enti assentite per la stessa finalità di contenimento dei costi. I risultati di tali scelte sono desumibili dalla seguente tabella: RISORSE UMANE Anno A B1 B3 C D1 D3 Dirigenti TOT Situazione al 01/01/ Con deliberazione del Presidente n. 167 del 17/11/2017 è stato approvato il Piano di fabbisogno del personale per il triennio e corrispondente programma annuale delle assunzioni anno 2017 (posti vacanti n. 27 di cui: n. 2 Dirigenti, n. 8 cat. D; n.16 cat. C1, n. 1 cat. B1). Alla data del 31/12/2017 la dotazione organica dell Ente risultava, dunque, ridefinita in due sezioni distinte: dipendenti funzioni fondamentali: per un totale n. 252 posti coperti e n. 5 Dirigenti; dipendenti della funzione Mercato del Lavoro (Servizi per l impiego) per un totale di n. 96 posti. Ai sensi di quanto disposto dall art. 1, comma 845 della Legge n. 205/2017, preso atto dello sblocco delle assunzioni per le Province: con deliberazione del Vice Presidente n. 56 del 30/03/2018 è stato approvato, nell ambito della Pianificazione del fabbisogno di personale per il triennio , il primo stralcio urgente del 31

32 corrispondente Piano Annuale delle Assunzioni anno 2018 per la stabilizzazione di una unità LSU categoria B1 con rapporto di lavoro a tempo determinato part ime categoria B1 26 ore settimanali - la cui vacanza in organico è già stata prevista nella deliberazione di Pianificazione triennale del fabbisogno del personale , n. 167 del 17/11/2017; con deliberazione del Presidente n. 89 del 15/05/2018 è stato approvato, nell ambito della Pianificazione del fabbisogno di personale per il triennio , il secondo stralcio urgente per comando in entrata, a seguito di comprovate esigenze di servizio presso la Stazione Unica Appaltante. Con determinazione n del 16/07/2018 è stato disposto il comando in entrata con decorrenza 18 luglio IL SUPERAMENTO DELLA DOTAZIONE ORGANICA L articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come modificato dall articolo art. 4, del decreto legislativo n. 75 del 2017, introduce elementi significativi tesi a realizzare il superamento del tradizionale concetto di dotazione organica (concetto meglio definito con le Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle PA, emanate dal Dipartimento della funzione pubblica e pubblicate in data 9 maggio 2018). Il termine dotazione organica, nella disciplina precedente, rappresentava il contenitore rigido da cui partire per definire il PTFP, nonché per individuare gli assetti organizzativi delle amministrazioni, contenitore che condizionava le scelte sul reclutamento in ragione dei posti disponibili e delle figure professionali contemplate. Secondo la nuova formulazione dell articolo 6, è necessaria una coerenza tra il piano triennale dei fabbisogni e l organizzazione degli uffici, da formalizzare con gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti. La nuova visione, introdotta dal d.lgs. 75/2017, di superamento della dotazione organica, si sostanzia, quindi, nel fatto che tale strumento, solitamente cristallizzato in un atto sottoposto ad iter complesso per l adozione, cede il passo ad un paradigma flessibile e finalizzato a rilevare realmente le effettive esigenze, quale il PTFP. La Provincia di Foggia con deliberazione del Presidente n. 108 del 15/06/2018 ha approvato il Piano del fabbisogno di personale per il triennio ed il corrispondente Programma annuale delle assunzioni anno Nel PTFP la dotazione organica va espressa, in termini finanziari. Partendo dall ultima dotazione organica adottata, si ricostruisce il corrispondente valore di spesa potenziale riconducendo la sua articolazione, secondo l ordinamento professionale dell amministrazione, in oneri finanziari teorici di ciascun posto in essa previsto, oneri corrispondenti al trattamento economico fondamentale della qualifica, categoria o area di riferimento in relazione alle fasce o posizioni economiche. Resta fermo che, in concreto, la spesa del personale in servizio, sommata a quella derivante dalle facoltà di assunzioni consentite, comprese quelle previste dalle leggi speciali e dall articolo 20, comma 3, del d.lgs. 75/2017, non può essere superiore alla spesa potenziale massima, espressione dell ultima dotazione organica adottata o, per le amministrazioni, quali le Regioni e gli enti locali, che sono sottoposte a tetti di spesa del personale, al limite di spesa consentito dalla legge. Constatato che con successivo atto si provvederà ad integrare la presente capacità assunzionale pari ad oggi ad ,49 con i dati rivenienti dalle eventuali ulteriori cessazioni anno 2018, nonché dalle cessazioni anni 2019 e 2020, a seguito dell istruttoria effettuata dagli uffici competenti. Preso atto che la dotazione organica dell Ente risulta ridefinita in due sezioni distinte al : dipendenti della funzione Mercato del Lavoro (Servizi per l Impiego) per un totale di n. 96 posti; dipendenti funzioni fondamentali: per un totale di n. 252 posti coperti e n. 5 dirigenti, come descritto nel seguente prospetto: 32

33 cat. QUALIFICA FUNZIONALE organico di fatto attuale aggiornato al Dir. dirigente 5 d3 d6 funzionario 10 d1 d6 istruttore direttivo 4 d3 d5 funzionario d1 d5 istruttore direttivo 23 D d3 d4 funzionario 1 d3 d3 funzionario 2 d1 d3 istruttore direttivo 1 d1 d1 istruttore direttivo 6 c5 istruttore 50 C c4 istruttore 5 c2 istruttore 2 c1 istruttore 1 b3 b7 collaboratore 21 b1 b7 operatore specializ. 15 b1 b6 operatore specializ. 1 B b3 b5 collaboratore 1 b1 b5 operatore specializ. 42 b1 b4 operatore specializ. 2 b3 b3 collaboratore 3 b1 b1 operatore specializ. 61 A a a2 Operatore servizi si pone la necessità di individuare i parametri che consentano di definire il fabbisogno standard di personale per attività omogenee o per processi da gestire, con riferimento alla consistenza numerica di unità necessarie ad assolvere alla mission dell amministrazione, nonché alle tipologie di professioni e competenze professionali meglio rispondenti alle esigenze dell amministrazione stessa, in virtù del 33

34 nuovo piano di riassetto organizzativo della Provincia di Foggia adottato ai sensi dell art. 1, comma 844, della L. n. 205/2017 con deliberazione di Consiglio n. 8 del In ragione di tutta una serie di dinamiche occupazionali che hanno generato alcune vacanze delle posizioni dirigenziali, appare prioritario garantire la continuità dell intera macchina amministrativa e, dunque, pianificare la copertura nel triennio 2018/2020, nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica, della capacità assunzionale dell Ente e della compatibilità della spesa conseguente alla programmazione con il valore finanziario consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell art. 1, comma 421, della L. n. 190/2014: di n. 2 posti di personale dirigente, n. 1 con profilo professionale tecnico e n. 1 con profilo professionale amministrativo, posti ad oggi vacanti, attraverso gli strumenti di reclutamento previsti dalle disposizioni normative vigenti; nonché risulta prioritario garantire fermo restando la preventiva verifica del pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica, della capacità assunzionale dell Ente e della compatibilità della spesa conseguente alla programmazione con il valore finanziario consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell art. 1, comma 421, della L. n. 190/ la copertura dei seguenti profili per il personale dipendente: n. 3 posti di categoria D attraverso lo strumento della progressione verticale del personale in servizio di cui all art. 22, comma 15, del D.Lgs. 75/2017 e del reclutamento dall esterno con le modalità di cui all art. 35 D.Lgs. 165/2001, previo esperimento della procedura di mobilità; n. 4 posti di categoria C attraverso lo strumento della progressione verticale del personale in servizio di cui all art. 22, comma 15, del D.Lgs. 75/2017 e del reclutamento dall esterno con le modalità di cui all art. 35 D.Lgs. 165/2001, previo esperimento della procedura di mobilità; infine, risulta necessario prevedere la possibilità di ricorrere - nel pieno rispetto dei limiti di spesa previsti dall art. 9, comma 28, del D.L. 78/2010 e dall art. 14 del D.L. 66/ a tipologie di lavoro flessibile nel rispetto della disciplina di cui all art. 36 del D.Lgs. 165/2001, nonché al conferimento, in presenza di specifiche esigenze cui non si possa far fronte con il personale in servizio, di incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo in presenza dei presupposti di legittimità di cui all art. 7, comma 6, del D.Lgs. 165/2001. Si rende, inoltre, necessario prevedere e garantire al personale in servizio part time presso questo Ente, n. 61 lavoratori categoria B1 a 26 ore settimanali, un aumento delle ore del proprio contratto di lavoro part time a tempo indeterminato così programmato: aumento delle ore fino a 28 settimanali per l anno 2018 in corso; aumento ulteriore delle ore fino a 30 settimanali per l anno 2019; aumento delle ore fino a 32 settimanali per l anno 2020; precisato al riguardo, che è opinione condivisa da tutte le Sezioni regionali della Corte dei Conti, che tale incremento di ore del contratto part time, senza giungere al tempo pieno, non costituisce nuova assunzione ai sensi dell art. 3 comma 101 della legge finanziaria del 2008 e quindi non vi è erosione della capacità assunzionale. Si precisa, inoltre, che la capacità assunzionale conseguente alla pianificazione è compatibile con il valore finanziario massimo del costo del personale consentito a questa Provincia a seguito della riduzione della dotazione organica, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 421, della legge n. 190/2014 e che le assunzioni in servizio relative alla pianificazione del fabbisogno triennale potranno essere riviste qualora si verificassero situazioni tali da determinare variazioni nel triennio in considerazione, soprattutto con particolare riferimento ai vincoli di finanza pubblica imposti dal Legislatore e dalle disponibilità di Bilancio. Per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo 7.1 concernente la Programmazione triennale del fabbisogno di personale. 2.6 LE STRUTTURE DELL ENTE Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l analisi strategica dell Ente deve necessariamente prendere le mosse dall analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche dell Ente. Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della Comunità, nell'attuale consistenza, 34

35 distinguendo tra immobili, strutture scolastiche, e rete viaria. Immobili Numero mq BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI- A) CASE CANTONIERE BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI- B) EDIFICI A DESTINAZIONE DIVERSA BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI- C) IMMOBILI CEDUTI COMODATO GRATUITO BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI- A) Edifici Destinazione Pubblica BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI TERRENI - 4 BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI TERRENI- 15 IMMOBILI DETENUTI IN USO GRATUITO LEGGE 23/96 43 IMMOBILI CEDUTI IN LOCAZIONE (TOTALE FITTI ATTIVI ,38) 2 IMMOBILI DETENUTI IN LOCAZIONE (TOTALE FITTI PASSIVI ,85) Strutture scolastiche Numero Numero posti BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI- B) EDIFICI SCOLASTICI 29 A.S. 2018/2019 n.1675 classi n alunni frequentanti Reti Tipo Km N.168 Strade Provinciali 2.704, LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE Società ed enti controllati/partecipati Di seguito si elencano le società partecipate dall Ente al 31/12/2017: Denominazione Capitale sociale o Fondo consortile Quota di partecipazione dell'ente ( % ) Direttive Note Banca Popolare Etica s.c.p.a ,00 0,02% Disposta dismissione della partecipazione con deliberazione del Presidente della provincia n 236 del 16/12/2015 Aeroporti di Puglia spa ,009% Soc. Consortile Prospettiva Subappennino S.C.p.A ,76% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Diomede s.r.l % Società in liquidazione Promodaunia s.p.a ,00 98,55% Società di cui si è disposta la liquidazione con 35

36 Deliberazione n. 26 del (ricognizione partecipazioni ex art. 24 del D.Lgs. 175/16) in coerenza con quanto disposto dall art. 20, comma 2, lett.d, D.Lgs. 175/16 e dall art. 26, comma 12 quinquies, D.Lgs. 100/17, tenuto conto che, la società presenta un fatturato medio inferiore a 500 mila euro nel triennio precedente. Gal Dauno Ofantino s.r.l ,00 1% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 D.A.R.E. s.c.a.r.l ,00 0,5% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Patto di Foggia S.C.p.A ,00 22,00% Società in liquidazione Patto Verde S.C.mista a.r.l ,00 41,00% Società in liquidazione Consorzio per l'università di Capitanata ,29 60,97% Consorzio in liquidazione Consorzio Apeac ,00 86,76% Consorzio in liquidazione Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Foggia ,00 11,97% Consorzio Il Tavoliere ,00 1,57% Consorzio in liquidazione GAL GARGANO Soc. consor. A.R.L ,00 0,62% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 GAL MERIDAUNIA ,00 0,17% Partecipazione cessata ex lege ai sensi dell'art.1, comma 569, legge n 147/2013 Partendo dal dato complessivo sopra indicato, va evidenziato Il Gruppo Pubblico Locale, così come definito dagli articoli 11 ter, quater e quinques del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nonché dal principio contabile applicato 4/4 paragrafo 2. Pertanto, costituiscono componenti del gruppo amministrazione pubblica : 1) «gli organismi strumentali dell amministrazione pubblica capogruppo come definiti dall articolo 1, comma 2, lettera b) del citato decreto, in quanto trattasi delle articolazioni organizzative della capogruppo stessa e, di conseguenza, già compresi nel rendiconto consolidato della capogruppo; 2) gli enti strumentali controllati dell amministrazione pubblica capogruppo, come definiti dall art. 11-ter, comma 1, costituiti dagli enti pubblici e privati e dalle aziende nei cui confronti la capogruppo: a) ha il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell ente o nell azienda; b) ha il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell attività di un ente o di un azienda; c) esercita, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell attività dell ente o dell azienda; d) ha l obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori alla quota di partecipazione; e) esercita un influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione, stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l attività oggetto di tali contratti, presuppongono l esercizio di influenza dominante; 3) gli enti strumentali partecipati di un amministrazione pubblica, come definiti dall articolo 11-ter, comma 2, costituiti dagli enti pubblici e privati e dalle aziende nei cui confronti la capogruppo ha una partecipazione in assenza delle condizioni di cui al punto 2; 4) le società controllate dall amministrazione pubblica capogruppo, nei cui confronti la capogruppo: 36

37 a) ha il possesso, diretto o indiretto, anche sulla scorta di patti parasociali, della maggioranza dei voti esercitabili nell assemblea ordinaria o dispone di voti sufficienti per esercitare una influenza dominante sull assemblea ordinaria; b) ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un influenza dominante, quando la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con società che svolgono prevalentemente l attività oggetto di tali contratti presuppongono l esercizio di influenza dominante. 5) le società partecipate dell amministrazione pubblica capogruppo, costituite dalle società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione. A decorrere dal 2019, con riferimento all esercizio 2018, la definizione di società partecipata è estesa alle società nelle quali la regione o l ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota significativa di voti, esercitabili in assemblea, pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata». Di conseguenza, per quanto esposto, si individua di seguito il Gruppo amministrazione pubblica che vede capogruppo la Provincia di Foggia e risulta così composto: Organismi strumentali SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE Istituzione di cui all art. 114 del TUEL Società controllate Denominazione Capitale sociale o Fondo consortile Quota di partecipazione dell'ente ( % ) Direttive Note DIOMEDE s.r.l % Società in liquidazione PROMODAUNIA s.p.a ,00 98,55% Società di cui si è disposta la liquidazione con Deliberazione n. 26 del (ricognizione partecipazioni ex ar. 24 del D.Lgs. 175/16) in coerenza con quanto disposto dall art. 20, comma 2, lett.d, D.Lgs. 175/16 e dall art. 26, comma 12 quinquies, D.Lgs. 100/17, tenuto conto che, la società presenta un fatturato medio inferiore a 500 mila euro nel triennio precedente. CONSORZIO PER L UNIVERSITA DI CAPITANATA ,29 60,97% Consorzio in liquidazione CONSORZIO APEAC ,00 86,76% Consorzio in liquidazione Si precisa che i relativi bilanci consuntivi non sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n Il principio contabile 4/4, al paragrafo 3, prevede che vadano evidenziati gli enti, le aziende e le 37

38 società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato. Lo stesso principio, al fine di stabilire il perimetro di consolidamento, individua criteri e soglie di irrilevanza. Nella seduta del 19 luglio 2017 la Commissione Arconet ha approvato il testo dello schema di decreto di aggiornamento degli allegati al D.Lgs. n. 118/2011 avente ad oggetto, tra l altro, l aggiornamento del principio contabile riguardante il bilancio consolidato. Tra le modifiche apportate rientra la nuova definizione di irrilevanza dei bilanci ed in particolare, preme in questa sede evidenziare, si è stabilito che sono sempre considerati rilevanti (e quindi non escludibili dal bilancio consolidato) gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo e le società in house titolari di affidamento diretto da parte della capogruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione. Pertanto, in applicazione quanto esposto, il perimetro di consolidamento ai fini della redazione del bilancio consolidato dell Ente, individuato con deliberazione del Presidente n. 83 del 03/05/2018, risulta così composto: DIOMEDE s.r.l.; PROMODAUNIA s.p.a.. Si precisa che, per quanto concerne la Scuola di protezione Civile, adottando tale organismo strumentale esclusivamente un sistema contabile di natura finanziaria, il consolidamento non potrà che aver luogo secondo quanto disposto dall art. 227, comma 2 ter del TUEL PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI DELL'ENTE Al fine di comprendere l andamento tendenziale delle entrate dell Ente, si riporta nella tabella che segue il riepilogo dei principali indicatori di bilancio relativi alle entrate, con riferimento alle gestioni passate e a quelle oggetto di programmazione nel presente documento. Denominazione indicatori E1 - Autonomia finanziaria 0,48 0,45 0,51 0,52 0,52 0,00 E2 - Autonomia impositiva 0,45 0,43 0,46 0,48 0,48 0,00 E3 - Prelievo tributario pro capite 70,08 69,11 69, E4 - Indice di autonomia tariffaria propria 0,03 0,02 0,05 0,04 0,04 0,00 Così come per l entrata, si espongono nella tabella che segue anche i principali indici di struttura relativi alla spesa. Denominazione indicatori S1 - Rigidità delle Spese correnti 0,24 0,19 0, S2 - Incidenza degli Interessi passivi sulle Spese correnti S3 - Incidenza della Spesa del personale sulle Spese correnti 0,10 0,05 0, ,14 0,14 0, S4 - Spesa media del personale , , , S5 - Copertura delle Spese correnti con Trasferimenti correnti 0,56 0,56 0,45 0,50 0,50 0,00 S6 - Spese correnti pro capite 143,55 159,89 168, S7 - Spese in conto capitale pro capite 31,53 48,06 173,

39 Altrettanto interessante è l apprezzamento dello "stato di salute" dell Ente, così come desumibile dall analisi dei parametri di deficitarietà: a tal fine, l'articolo 228 del D.Lgs. n. 267/2000, al comma 5 e seguenti, prevede che "al rendiconto sono allegati la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale...". Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza, finalizzata ad evidenziare eventuali difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario e, pertanto, da monitorare costantemente. Si ricorda che tali parametri obiettivo di riferimento sono fissati con apposito Decreto del Ministero dell'interno. Parametri di deficitarietà Parametri positivi 7 su 8 7 su RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA ECONOMICO-FINANZIARIA Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell Ente. L analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria dell'ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni. A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell ente. Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi: - le risultanze finali della gestione complessiva dell Ente; - il saldo finale di cassa; - l indicazione riguardo l utilizzo o meno dell anticipazione di cassa. Descrizione Risultato di Amministrazione ,15 Da consuntivo ,37 Da consuntivo ,33 Da consuntivo di cui Fondo cassa 31/ , , ,73 Utilizzo anticipazioni di cassa ,00 0,00 Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli andamenti degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio prevista dal D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i Le Entrate L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione dell'ente. Rinviando per un approfondimento alla sezione operativa del presente documento, in questa parte si evidenzia l andamento storico e prospettico delle entrate nel periodo 2015/

40 Denominazione Avanzo applicato , ,47 0,00 0, Fondo pluriennale vincolato , , , , ,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie , , , , , ,00 0, , , , , , ,03 0, , , , , , ,00 0, , , , , , ,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Totale TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , ,00 0,00 TOTALE , , , , , ,23 0,00 Al fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio contabile n.1, nei paragrafi che seguono si presentano specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali entrate tributarie ed a quelle derivanti da servizi pubblici Le entrate tributarie L intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. Ciò precisato, si riporta nel prospetto che segue l andamento storico dal 2015 al 2018 dei principali tributi Le entrate da servizi Per poter finanziare i maggiori oneri posti a carico del bilancio dallo squilibrio esistente nel rapporto trasferimenti/costi diretti e indiretti delle funzioni delegate prima e dopo l entrata in vigore del D. Lgs. 112/98, e con riferimento al comma 2 dell articolo 29 della legge 28/12/2001 n. 448 (legge finanziaria 2002), che prevede che le amministrazioni (enti locali) possono ricorrere a forme di autofinanziamento al fine di ridurre progressivamente l entità degli stanziamenti e dei trasferimenti pubblici a carico del bilancio dello Stato, grazie a entrate proprie, derivanti dalla cessione dei servizi prodotti o dalla compartecipazione alle spese da parte degli utenti del servizio, sono stati adottati diritti di istruttoria e tariffe. Con riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro Ente, dall esame delle entrate del titolo terzo risultano le seguenti fattispecie: - Indennizzi usura trasporti eccezionali su strade provinciali; - Diritti di segreteria per rilascio autorizzazioni licenza ed iscrizioni nel settore trasporti; - Proventi derivanti da trasferimenti funzioni in materia di edilizia sismica; - Oneri di istruttoria da applicare per l espletamento delle pratiche amministrative relative alle attività del Settore Ambiente e Territorio; - Proventi derivanti da trasferimenti di funzioni in materia di approvvigionamento idrico; - Fitti reali di fabbricati e terreni; - Proventi derivanti da canoni di concessione distributori automatici presso istituti scolastici 40

41 provinciali; - Proventi derivanti da introiti per canoni di concessione bar presso istituti scolastici provinciali; - Proventi diversi per servizi connessi all utilizzo Teatro del Fuoco; - Proventi diversi per servizi connessi all utilizzo delle Sale nelle sedi dell Ente (p.zza XX Settembre e via Telesforo); - Proventi da parte degli enti legati da accordo di partenariato, per i servizi offerti per l attuazione dei progetti di servizio civile Il finanziamento di investimenti con indebitamento L Ente non ha previsto alcun ricorso all indebitamento per la realizzazione di opere pubbliche per il triennio 2018/ I contributi agli investimenti e le altre entrate in conto capitale Altre risorse destinate al finanziamento delle spese in conto capitale sono riferibili a contributi agli investimenti iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella: Tipologia Trend storico Program. Annua % Scostam. Programmazione pluriennale / Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 200: Contributi agli investimenti , , , ,34 125,95% , ,20 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale ,00 0,00 0,00 0,00 0% ,00 0,00 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali , , ,00 0,00-100,00% 0,00 0,00 Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 0,00 0, ,00 0,00-100,00% 0,00 0,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale , , , ,34 124,29% , ,20 Si evidenzia che le risultanze finanziarie riguardanti l annualità 2018/2020 sono state riportate in base al Piano dei lavori pubblici La Spesa Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2015/2017 (dati definitivi) e 2018/2020 (dati previsionali). Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio. Denominazione Totale Titolo 1 - Spese correnti , , , , , ,03 0,00 Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale , , , , , ,20 0,00 Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti , , , , , ,00 0,00 Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , ,00 0,00 TOTALE TITOLI , , , , , ,23 0,00 Gli stanziamenti relativi alla spesa di investimento derivano dal piano dei lavori pubblici Quelli relativi all annualità 2020 sono subordinati alla redazione ufficiale del piano dei lavori pubblici , attualmente redatto in bozza. 41

42 La spesa per missioni La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per titoli), viene ora riproposta in un ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione. Si ricorda che le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato. Denominazione TOTALE MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione , , , , , ,35 0,00 TOTALE MISSIONE 02 - Giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza TOTALE MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio TOTALE MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali TOTALE MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , ,00 0, , , , , , ,00 0, , , ,06 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 07 - Turismo , , , , , ,00 0,00 TOTALE MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa TOTALE MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente TOTALE MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità , , , , , ,00 0, , , , , , ,00 0, , , , , , ,20 0,00 TOTALE MISSIONE 11 - Soccorso civile , , , , , ,00 0,00 TOTALE MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia , , , , , ,00 0,00 TOTALE MISSIONE 13 - Tutela della salute 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività TOTALE MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale TOTALE MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche TOTALE MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali TOTALE MISSIONE 19 - Relazioni internazionali TOTALE MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti , , , , , ,00 0, , , , , ,00 0,00 0, , , , , , ,00 0, , , , , , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,68 0,00 TOTALE MISSIONE 50 - Debito pubblico , , , , , ,00 0,00 TOTALE MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie TOTALE MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , , , ,00 0,00 TOTALE MISSIONI , , , , , ,23 0, La spesa corrente Passando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi alla collettività ed all acquisizione di beni di consumo. Con riferimento all'ente, la tabella evidenzia l andamento storico e quello prospettico ordinato secondo la nuova classificazione funzionale per Missione. Denominazione MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione , , , , , ,35 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio , , , , , ,00 42

43 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali , , , , , ,00 MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero , ,50 0,00 0,00 0,00 0,00 MISSIONE 07 - Turismo , , , , , ,00 MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa , , , , , ,00 MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente , , , , , ,00 MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità , , , , , ,00 MISSIONE 11 - Soccorso civile , , , , , ,00 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia , , , , , ,00 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività , , , , , ,00 MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale , , , , ,00 0,00 MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca , , , , , ,00 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche , , , , , ,00 MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 0,00 0, , , , ,68 TOTALE TITOLO , , , , , ,03 Si precisa che gli stanziamenti previsti nella spesa corrente sono in grado di garantire l espletamento della gestione delle funzioni fondamentali ed assicurare un adeguato livello di qualità dei servizi resi. Con riferimento alle spese correnti è opportuna la costante attività di controllo e l introduzione della contabilità analitica che tenga sotto esame i costi fissi, imputati per servizio (luce, acqua, riscaldamento e telefono, canoni) al fine di una loro costante razionalizzazione La spesa in c/capitale Le Spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche. Denominazione MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione , , , ,00 0,00 0,00 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio , , , , ,00 0,00 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero , , ,06 0,00 0,00 0,00 MISSIONE 07 - Turismo ,01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa , , , ,36 0,00 0,00 MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente , , , , ,00 0,00 MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità , , , , , ,20 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività ,98 0, ,02 0,00 0,00 0,00 TOTALE TITOLO , , , , , ,20 Si evidenzia che le risultanze finanziarie riguardanti l annualità 2018/2020 sono state riportate in base al Piano dei lavori pubblici Le opere pubbliche in corso di realizzazione La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello stato di attuazione e realizzazione di quelle in corso. A tal fine, nella tabella che segue, si riporta l elenco delle principali opere in corso di realizzazione indicando per ciascuna di esse la fonte di finanziamento, l'importo finanziato, l importo a base d asta e lo stato di avanzamento al 31/12/

44 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti Istituto Pascal Foggia Istituto Toniolo Manfredonia Istituto Tondi San Severo Palestra Pestalozzi San Severo Marconi Accadia Primo stralcio Delibera CIPE n.32/2010 pubblicata sulla GURI del 14/09/2010 n.215 S.O. n.216) Primo stralcio Delibera CIPE n.32/2010 pubblicata sulla GURI del 14/09/2010 n.215 S.O. n.216) Primo stralcio Delibera CIPE n.32/2010 pubblicata sulla GURI del 14/09/2010 n.215 S.O. n.216) Primo stralcio Delibera CIPE n.32/2010 pubblicata sulla GURI del 14/09/2010 n.215 S.O. n.216) Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ) , ,00 Rendicontazione Inviata al Ministero , , , ,31 Lavori sospesi Lavori in corso ,00 142,129,40 Lavori in corso , ,65 Lavori ultimati Istituto Pavoncelli Cerignola Istituto Dante Alighieri Cerignola Istituto Giannone Foggia Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ) , Lavori in corso , ,08 Lavori in corso , ,55 Lavori ultimati 44

45 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti Istituto Pacinotti Foggia Liceo Lanza Foggia Istituto Einaidi Torre di LamaFoggia Istituto Einaudi Via Volta Foggia Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ) , Lavori ultimati , ,00 Lavori consegnati parzialmente all'impresa , ,26 Contratto stipulato. lavori non ancora consegnati all'impresa , ,00 Lavori in corso Istituto Rosmini Lucera Istituto Giordani Via Veneto Monte sant'angelo Istituto Giordani Via Cappuccini Monte Sant'Angelo Istituto Maria Immacolata San Giovanni Rotondo Istituto Fioritto San Nicandro Garganico Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ) , ,72 Lavori in corso , ,14 Contratto stipulato. lavori non ancora consegnati all'impresa , Lavori ultimati , ,38 Lavori ultimati , ,59 Lavori in corso 45

46 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti Istituto Mattei Vieste Istituto Fazzini Vieste Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ). Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici (Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio pubblicata sulla G.U. n. 88 del ) , Lavori in corso , ,09 Lavori ultimati LICEO SCIENTIFICO CHECCHIA RISPOLI San Severo piano regionale di edilizia scolastica 2015/2017 D.M. del Ministero dell'economia e delle Finanze, adottato di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti art. 10 del D.L. 104 del 12/09/2013 convertito in L. 128/ , ,21 Lavori ultimati, procedimento giudiziario in atto ISTITUTO TECNICO ECONOMICO FRACCACRETA San Severo ISTITUTO IPSC ROSATI (ORA EINAUDI) Foggia piano regionale di edilizia scolastica 2015/2017 D.M. del Ministero dell'economia e delle Finanze, adottato di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti art. 10 del D.L. 104 del 12/09/2013 convertito in L. 128/2013. piano regionale di edilizia scolastica 2015/2017 D.M. del Ministero dell'economia e delle Finanze, adottato di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti art. 10 del D.L. 104 del 12/09/2013 convertito in L. 128/ , ,00 Lavori ultimati , ,10 Lavori in corso LICEO CLASSICO LANZA Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi , ,80 Lavori in corso ISTITUTO MAGISTRALE POERIO Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 703,583,55 Lavori ultimati 46

47 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti I.T.C. GIANNONE Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 689,789,02 Lavori in corso I.I.S.S. NOTARANGELO/ROSATI Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 706,503,06 Lavori in corso LICEO ARTISTICO PERUGINI Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 706,503,06 Lavori in corso I.T.I.S. DA VINCI Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 714,593,07 Lavori in corso I.P.S.I.A. PACINOTTI Foggia Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi ,00 559,671,24 Lavori in corso FORNITURE di sedute per auditorium, attrezature palestre e attrezzature digitali per gli Istituti superiori di Foggia: Lanza, Poerio, Giannone, Notarangelo, Perugini, Da Vinci, Pacinotti, Volta. Delibere CIPE n 79/2012 e n 92/2012. DGR n 2787 del Settore Istruzione Accordo di Programma Quadro Interventi di Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi , ,00 Lavori ultimati Polivalente Fazzini sede staccata di Peschici Mutuo Cassa Depositi e Prestiti , ,21 Lavori in corso 47

48 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti IISS Di Maggio San Giovanni Rotondo Mutuo Cassa Depositi e Prestiti , ,75 Lavori in corso Palestra Rodi Garganico Mutuo Cassa Depositi e Prestiti ,60 In fase di progettazione Progetto lavori di collegamento Foggia Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 Nuovo Casello di Foggia Incoronata del "Intesa generale S.S.V. Foggia Candela, I lotto funzionale Quadro fra Regione Puglia e Ministero delle Adeguamento della viabilità di accesso/servizio alla zona A.S.I. di Infrastrutture e Trasporti" Deliberazione CIPE n. 62 del Incoronata (s.p. n.75) e Individuazione ed assegnazione di risorse ad interconnessione con il nuovo casello interventi di rilievo autostradale, nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l attuazione del piano nazionale per il sud , ,00 Lavori in corso Progetto lavori della Tangenziale est di Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 San Severo lotto 1 tratto di del "Intesa generale collegamento tra il Km della Quadro fra Regione Puglia e Ministero delle S.S. 16 Adriatica ed il casello Infrastrutture e Trasporti" autostradale Deliberazione CIPE n. 62 del Individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l attuazione del piano nazionale per il sud , ,00 Lavori in corso Progetto lavori di interventi sulla rete di Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 accessibilità regionale secondaria del "Intesa generale primo stralcio interventi di Quadro fra Regione Puglia e Ministero delle potenziamento e messa in sicurezza Infrastrutture e Trasporti" degli assi di penetrazione previsti dal Deliberazione CIPE n. 62 del nuovo tracciato della S.R. n. 1 lotto b Individuazione ed assegnazione di risorse ad s.p. 123 Troia Orsara, interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l attuazione del piano nazionale per il sud , ,00 Lavori collaudati 48

49 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Progetto Interventi di potenziamento e Deliberazione della Giunta Regionale n. 540 messa in sicurezza degli assi di del "Intesa generale penetrazione previsti dal nuovo Quadro fra Regione Puglia e Ministero delle tracciato della SR N.1 (Lotto A) S.P. N. 5 Infrastrutture e Trasporti" Pietra Montecorvino Lucera e S.P. N. Deliberazione CIPE n. 62 del San Severo Piano Devoto Individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l attuazione del piano nazionale per il sud Importo finanziato Importo a base d asta compreso O.S. e perizie di varian , ,00 Avanzamento Lavori in fase di collaudo Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici della provincia di Foggia Lotto n. 2 Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici della provincia di Foggia Lotto n. 3 Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici della provincia di Foggia Lotto n. 4 manutenzione ordinaria fondi di bilancio dell'ente manutenzione straordinaria Mutuo Cassa DD.PP: manutenzione ordinaria fondi di bilancio dell'ente manutenzione straordinaria Mutuo Cassa DD.PP: manutenzione ordinaria fondi di bilancio dell'ente manutenzione straordinaria Mutuo Cassa DD.PP: , , , , , ,11 Lavori terminati Lavori in corso Lavori in corso Gestione calore lotto 1 fondi di bilancio dell'ente ,74 Lavori terminati Gestione calore lotto 2 fondi di bilancio dell'ente ,79 Lavori terminati Gestione calore lotto 3 fondi di bilancio dell'ente ,86 Lavori in corso Gestione calore lotto 4 fondi di bilancio dell'ente ,70 Lavori terminati lavori urgenti di sistemazione della S.P. 31 " San Paolo di Civitate devoluzioni mutui Cassa DD.PP. Pos.nn ,000, ,00 Lavori collaudati lavori urgenti messa in sicurezza di alcuni tratti della strada provinciale n. 75 (Foggia Trinitapoli) ex SS 544 devoluzioni mutui Cassa DD.PP. Pos.nn Lavori urgenti per la sistemazione del piano viabile in devoluzione mutui Cassa DD.PP. conglomerato bituminoso per Pos.nn tratti saltuari sulla S.P. 105, nel tratto compreso tra le progressive chilometriche e , ,10 Lavori collaudati , ,48 Lavori in corso 49

50 Lavori pubblici in corso di realizzazione al 31/12/2017 Fonte di finanziamento Importo finanziato Importo a base Avanzamento d asta compreso O.S. e perizie di varianti lavori urgenti per la devoluzionimutui Cassa DD.PP , ,31 Lavori collaudati sistemazione del piano viabile in Pos.n conglomerato bituminoso per tratti saltuari sulla SP 110, nei tratti compresi tra le progressive chilometriche e S.P. 106 Giardinetto palazzo D'ascoli Ferrovie dello Stato , ,31 Lavori in corso S.P. 101 Quadrivio Candela S. Agata Accadia Economie fondi regionali II programma viabilità strada facendo , ,50 Lavori in fase collaudo s.p.8 sistemazione e messa in sicurezza s.p.6 sistemazione piano viabile s.p.10 sistemazione ss.pp. 101 e 136 bis s.p.99 Economie fondi regionali II programma viabilità strada facendo Economie fondi regionali II programma viabilità strada facendo Economie fondi regionali II programma viabilità strada facendo Economie fondi Regionali (delibera CIPE 35/05 e 3/06) Economie fondi Regionali (delibera CIPE 35/05 e 3/06) , Lavori in fase collaudo , ,00 Lavori in corso , , , ,59 Lavori in corso In corso di preparazione atti di gara , ,04 In corso di preparazione atti di gara s.p.109 s.p.43/22/45bis/55/48/28/26 s.p.50 50bis bis 1 Economie fondi Regionali (delibera CIPE 35/05 e 3/06)/mutui Cassa DD.PP. Decreto Commissario delegato Ordinanza capo Dipartimento Protezione Civile n.200/2014 ( decreto n.1 del 20/04/2015 Decreto Commissario delegato Ordinanza capo Dipartimento Protezione Civile n.200/2014 ( decreto n.1 del 20/04/ , ,00 In corso di preparazione atti di gara , ,40 In corso di stipula contratto , ,40 In corso di stipula contratto 50

51 Le nuove opere da realizzare Specifico approfondimento va fatto per le opere che l'amministrazione intende effettuare nel corso del suo mandato amministrativo. Qualsiasi decisione di investimento non solo comporta un'attenta analisi del quadro economico dei costi che richiede per la sua realizzazione, ma anche gli effetti che si riverberano sugli anni successivi in termini di spesa corrente. In sede di approvazione del DUP deve essere ricompreso anche il Programma triennale delle opere pubbliche. Gli importi inclusi nello schema trovano riferimento nel Bilancio di Previsione. Per il programma triennale delle opere pubbliche è stato considerato quello contenuto nel DUP di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio. Entro il prossimo 15 novembre, il DUP e la programmazione settoriale saranno aggiornati in coerenza con la programmazione comunitaria, nazionale e regionale. E stato, altresì, definito il cronoprogramma contenente la previsione degli stati di avanzamento lavori (SAL), relativo agli interventi di investimento programmati. Si riporta il programma triennale lavori pubblici 2018/2020: 51

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54 Provincia di Foggia 54

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57 2.8.3 La gestione del patrimonio E' ormai indubbio che un'attenta gestione del patrimonio, finalizzata alla sua valorizzazione, genera risorse per le amministrazioni locali, concorrendo a stimolare lo sviluppo economico e sociale del territorio. A tal fine si riportano, nel report seguente, gli immobili dell'ente e il loro attuale utilizzo. BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI EX CASE CANTONIERE N. Prog. Tipologia Immobile Località/Denominazione Città 1 CASA CANTONIERA LA CROCE SP 95 ASCOLI SATRIANO CASA CANTONIERA LA PESCIA S.P. 80 CARAPELLE CASA CANTONIERA S.P. 77 KM CERIGNOLA CASA CANTONIERA MAGAZZINO S.P. 143 KM CERIGNOLA CASA CANTONIERA MAGAZZINO S.P. 109 KM LUCERA AMENDOLA STAZ. CANDELARO CASA CANTONIERA BORGO DELLE CAPRE S.P. 74 MANFREDONIA CASA CANTONIERA S.P. 141 KM MARGHERITA CASA CANTONIERA SS 17 KM MOTTA MONTECORVINO CASA CANTONIERA SS 17 KM MOTTA MONTECORVINO CASA CANTONIERA S.P. 99/BIS KM ROCCHETTA SANT ANTONIO CASELLO MONTEGRANATA SP 28 CASA CANTONIERA PEDEGARGANICA SAN MARCO IN LAMIS CASELLO CAMERA-PONTE SPINI S.P. CASA CANTONIERA 24 SAN SEVERO CASA CANTONIERA S.P. 142 KM TORREMAGGIORE CASA CANTONIERA S.P. 141 KM ZAPPONETA 57

58 BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI EDIFICI A DESTINAZIONE DIVERSA N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città CASERMA VIGILI V/LE OFANTO VIA FRATICELLI, 3 FOGGIA PREFETTURA CORSO GARIBALDI, 56 FOGGIA LOCALI VIA DELLA ROCCA, 11 FOGGIA LOCALI EX SEDE VIA BONGHI,3/B FOGGIA CAPANNONE CORSO DEL MEZZOGIORNO, 2 TRAV. FOGGIA LOCALI VIA FRACCACRETA, 68 FOGGIA LOCALI VIA LECCE, 55 PIANO 1 FOGGIA BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI FABBRICATI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI IMMOBILI CEDUTI COMODATO GRATUITO PER FINI DIVERSI (prevalentemente sociali) N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città 1 CASA CANTONIERA CEDUTO IN COMODATO GRATUITO AL COMUNE DI VOLTURARA APPULA CON OBBLIGO DI VALORIZZAZIONE DELIBERAZIONE G.P. N. 389 DEL 24/09/2009 SS 17 NKM VOLTURARA APPULA 2 DEPOSITO ATTREZZI CEDUTO IN COMODATO GRATUITO AL COMUNE DI BOVINO CON OBBLIGO DI VALORIZZAZIONE DELIBERAZIONE G. P. N 274 DEL 30/06/2009 EX MATTATOIO BOVINO 3 DEPOSITO SPAZZANEVE CEDUTO IN COMODATO GRATUITO AL COMUNE DI ROSETO VALFORTORE CON OBBLIGO DI VALORIZZAZIONE DELIBERAZIONE G. P. N. 390 DEL 24/09/2009 S.P. 130 ROSETO VALFORTORE 4 CASA CANTONIERA CEDUTO IN COMODATO GRATUITO AL COMUNE DI ANZANO DI P. CON OBBLIGO DI VALORIZZAZIONE DELIBERAZIONE G.P. N. 8 DEL 25/01/2010 S.P. 136 KM ANZANO DI PUGLIA 58

59 5 CASA CANTONIERA CEDUTO IN COMODATO GRATUITO ALLA ASSOCIAZ. GENOVEFFA DE TROIA CON OBBLIGO DI VALORIZZAZIONE DELIBERAZIONE G.P. N. 349 DEL 29/12/2010 CASELLO SPINA S.P. 24 SAN SEVERO ALBERGO RIFUGIO PAN CEDUTO IN COMODATO D USO GRATUITO AL COMUNE DI SAN MARCO LA CATOLA DELIBERAZIONE COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 241 DEL 10/10/2014 VILLA TORRE BIANCA CEDUTO IN COMODATO GRATUITO AL COMUNE DI CANDELA DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE N 51 DEL 10/03/2015 CASA COLONICA CESSIONE IN COMODATO D USO GRATUITO IN FAVORE DELLA COOPERATIVA IMPEGNO GIOVANI s.c.r.l. DI FOGGIA DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE N 108 DEL 24/05/2016 CASA CANTONIERA CEDUTO IN COMODATO GRATUITO ALLA LIPU DELIBERAZIONE PRESIDENTE N. 227 DEL 22/11/2016 BOSCO SAN CRISTOFORO VILLA TORRE BIANCA CASA COLONICA S.P. 60 CASELLO ISOLA DEGLI ULIVI SAN MARCO LA CATOLA CANDELA TROIA MANFREDONIA BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI IMMOBILI CEDUTI IN CONCESSIONE GRATUITA PER FINI DIVERSI (prevalentemente sociali) N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città 1 LOCALI EX UFFICI POLITICHE SOCIALI CEDUTI IN CONCESSIONE GRATUITO ASSOCIAZIONI NON PROFIT: SOS BAMBINO INTERNATIONAL-ADOPTION LILT PROVINCIALE FIDAS PROVINCIALE DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE PROVINCIA N. 40 DEL 30/03/2017 VIA FORNELLI N. 8 PIANO: 1 FOGGIA 2 LOCALI EX LAB.- DELLE IDEE CEDUTI IN CONCESSIONE USO GRATUITO ASSOCIAZIONI NON PROFIT: AIAP SAN SEVERO ASS. PRO-CIVITETE SAN SEVERO DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE PROVINCIA N. 30 DEL 21/02/2017 CORSO GIUSEPPE DI VITTORIO, 256 P.T. SAN SEVERO 59

60 BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI Ceduti in concessione d uso a titolo gratuito alla Regione Puglia, con convenzioni stipulate in data e , ai sensi degli artt. 2 e 6 della Legge regionale n. 9/16 (riforma del sistema di governo regionale e territoriale) per l esercizio delle funzioni trasferite N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città 3 BIBLIOTECA VIALE MICHELANGELO FOGGIA MUSEO STORIA NATURALE CORSO DEL MEZZOGIORNO, 31 -VIALE DI VITTORIO FOGGIA 4 UFFICI EX SICEM 4/a 5 UFFCI EX SICEM TERRENI GALLERIA D ARTE CONTEMPORANEA c/o PALAZZO DOGANA 6 MUSEO TERRITORIO VIA MANFREDONIA SS 89 A CIRCA 2 KM. DA FOGGIA VIA MANFREDONIA SS 89 A CIRCA 2 KM. DA FOGGIA PIAZZA XX SETTEMBRE, 20 VIA ARPI, 153 VIA FUIANI FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA 7 MUSEO INTERATTIVO DELLE SCIENZE VIA IMPERIALI, snc FOGGIA BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI- Edifici Destinazione Pubblica (Sedi Istituzionali, impianti sportivi,ecc,) N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città 1 PALAZZO DOGANA SEDE PROVINCIA PIAZZA XX SETTEMBRE, 20 FOGGIA 2 NUOVA SEDE PROVINCIA VIA TELESFORO FOGGIA 4 TEATRO DEL FUOCO 5 7 UFFICI ECONOMATO LAB. IGIENE E PROFILASSI E LAB. ANALISI TERRENI VIA CASTIGLIONE VIA ARPI, 153 VIA FUIANI VIA ROSATI, 137 FOGGIA FOGGIA FOGGIA 60

61 9 11 MAGAZZINO EX POL. SOCIALI - VIA FORNELLI, 2 P.T. FOGGIA CONSERVATORIO MUSICA U. GIORDANO CONTRADA SANTA CROCE, SNC RODI GARGANICO 12 PISCINA CON SERVIZI VIA MARCONI SANNICANDRO GARGANICO 13 COMPLESSO SPORTIVO MACCHIA DI MAURO VIESTE BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI FABBRICATI- Edifici scolastici N. Prog. Utilizzo Indirizzo Città 1 EDIFICIO SCOLSTICO LICEO CLASSICO FEDERICO II VIA SAN NAZARIO APRICENA 2 EDIFICIO SCOLASTICO ITCG ALIGHIERI +LICEO SCIENT. + PALESTRA VIA BENEDETTO CROCE CERIGNOLA EDIFICIO SCOLASTICO ITIS RIGHI STRADA PER SAN MARCO - VIA A. ROSATI CERIGNOLA EDIFICIO SCOLASTICO NOTARANGELO-ROSATI VIA NAPOLI, 101 FOGGIA ITIS L. DA VINCI MUSEO INTER.VO + LAB. GEOTECNICO EDIFICIO SCOLASTICO MASI + PALESTRA EDIFICIO SCOLASTICO ROSATI + MENSA UNIVERSITARIA EDIFICIO SCOLASTICO SCIENTIFICO VOLTA EDIFICIO SCOLASTICO SCIENTIFICO MARCONI + PALESTRA EDIFICIO SCOLASTICO GIANNONE + MUSEO STORIA VIA IMPERIALE VIA STRAMPELLI, 2 VIA NAPOLI, 105/107 VIA MARTIRI DI VIA FANI, 1 VIA DANIMARCA ANGOLO VIA BERLINGUER VIA SBANO, 5 VIA BELLAVIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA FOGGIA EDIFICIO SCOLASTICO ITC B. PASCAL +PALESTRA VIA NAPOLI KM. 1,500 FOGGIA EDIFICIO SCOLASTICO IPSAA R. GRIECO EDIFICIO SCOLASTICO ITCG VITTORIO EMANUELE III EDIFICIO SCOLASTICO ITCG TONIOLO LOCALITA TORRE DI LAMA VIALE DANTE VIA BARLETTA, 1/A FOGGIA LUCERA MANFREDONIA 61

62 EDIFICIO SCOLASTICO POLIVALENTE ROTUNDI- FERMI EDIFICIO SCOLASTICO SCIENTIFICO GALILEI EDIFICIO SCOLASTICO ITCG DEL GIUDICE VIA SOTTOTENENTE TROIANO VIA MANDORLI, 29 VIA ALTOMARE, 5 MANFREDONIA MANFREDONIA RODI GARGANICO EDIFICIO SCOLASTICO ITIS DI MAGGIO CORSO ROMA, 119 SAN GIOVANNI ROTONDO EDIFICIO SCOLASTICO SCIENTIFICO FERMI + VIA FRASSATI, SNC SAN MARCO IN LAMIS EDIFICIO SCOLASTICO POLIV.TE DE ROGATIS- SS 89 VIA G. MARCONI FIORITTO + PALESTRA SANNICANDRO GARGANICO EDIFICIO SCOLASTICO CLASSICO DE ROGATIS + SS 89 VIA G. MARCONI SANNICANDRO GARGANICO EDIFICIO SCOLASTICO ITAS DI SANGRO VIA GUADONE SAN SEVERO EDIFICIO SCOLASTICO VIALE II GIUGNO SCIENTIFICO C. RISPOLI SAN SEVERO EDIFICIO SCOLASTICO VIA METAURO ITIS MINUZIANO SAN SEVERO EDIFICIO SCOLASTICO LICEO PESTALOZZI VIA ADDA SAN SEVERO EDIFICIO SCOLASTICO VIA ADDA, 2 FRACCACRETA SAN SEVERO EDIFICIO SCOLASTICO VIA SAN JOSEMARIA ESCRIVA, 2 ITC LECISOTTI TORREMAGGIORE EDIFICIO SCOLASTICO V. LOCALITA LA MADDALENA MARONE VICO DEL GARGANO EDIFICIO SCOLASTICO ITC E LICEO FAZZINI MACCHIA DI MAURO VIESTE BENI IMMOBILI PATRIMONIALI DISPONIBILI TERRENI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI EX CASE CANTONIERE N. Prog Utilizzo Indirizzo Dati catastali Fg P.lla Cons.za MQ 1 TERRENO AGRICOLO ASCOLI SATRIANO TERRENO AGRICOLO A) Parte del relitto confinante P.lla A B) Parte del relitto confinante le P.lle 62;342 C) Parte del relitto confinante le P.lle 90,321,322 ASCOLI SATRIANO B 342 B C 321 C 322 C

63 3 TERRENO AGRICOLO CANDELA ADIACENTE EX OSPEDALE TERRENO AGRICOLO CERIGNOLA BENI IMMOBILI PATRIMONIALI INDISPONIBILI TERRENI NON UTILIZZATI PER FINI ISTITUZIONALI E ATTINENTI IL DEMANIO STRADALE DISMESSO N. Prog Utilizzo Indirizzo Dati catastali Fg P.lla Cons.za TERRENO AGRICOLO ASCOLI SATRIANO TERRENO AGRICOLO BOVINO TERRENO AGRICOLO CANDELA TERRENO AGRICOLO CASALVECCHIO DI PUGLIA

64 5 TERRENO AGRICOLO CERIGNOLA TERRENO AGRICOLO DELICETO TERRENO AGRICOLO FOGGIA 8 TERRENO AGRICOLO FOGGIA AZIENDA PASSO DI CORVO 9 TERRENO AGRICOLO LESINA Sopp TERRENO AGRICOLO MANFREDONIA TERRENO AGRICOLO PANNI TERRENO AGRICOLO SAN MARCO IN LAMIS

65 TERRENO AGRICOLO SANNICANDRO GARGANICO TERRENO AGRICOLO SAN SEVERO TERRENO AGRICOLO TROIA UBICAZIONE E UTILIZZO DELL IMMOBILE BENI IMMOBILI FABBRICATI DETENUTI IN LOCAZIONE LICEO SCIENTIFICO MARCONI LICEO CLASSICO FIANI ISTITUO MAGISTRALE SAN GIOVANNI ROTONDO- LICEO LINGUISTICO ED ISTITUTO MAGISTRALE S. GIOVANNI ROTONDO LICEO SCIENTIFICO EINSTEIN CERIGNOLA ITIS GIORDANI MONTE S. ANGELO ITIS GIORDANI MONTE S. ANGELO - ITC AMADUZZI SAN GIOVANNI ROTONDO - PROVVEDITORATO AGLI STUDI FOGGIA - EX PROVVEDITORATO AGLI STUDI FOGGIA PROPRIETARIO IMPORTO CANONE ANNUO COMUNE DI ACCADIA ,00 =1 COMUNE DI TORREMAGGIORE ,20 =2 DE BONIS MATTEO ,66 =3 PARROCCHIA SAN GIUSEPPE ARTIGIANO ,20 =4 PROVINCIA MONASTICA DEI FRATI ,94 =5 MINORI CAPPUCCINI COMUNE DI MONTE S. ANGELO ,24 =6 COMUNE DI MONTE S. ANGELO ,16 =7 PALLADINO SCARALE ,86 =8 GIORNETTI CARLO & FIGLI ,92 =9 (GENNAIO MAGGIO 2018) MICHELA IMMOBILIARE ,07 =10 (GENNAIO MAGGIO 2018) ISTITUTO M. LECCE ISTITUTO TERZIARI CAPPUCCINI ,38 =11 65

66 SAN GIOVANNI ROTONDO ISTITUTO SCOLASTICO A. MORO MANFREDONIA TECNOSTRUTTURA ORTANOVA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE FOGGIA DELL ADDOLORTATA AUTORITA PORTUALE 9.583,72 =12 MANFREDONIA COMUNE DI ORTANOVA ,50 SOCIETA APPALTI DAUNIA S.R.L ,00 =13 TOTALE FITTI PASSIVI ,85 1 Sezione staccata di Foggia-Accadia. Contratto n 8107 del 07/11/ Contratto n Contratto n 8418 del 26/10/ Contratto n 7378 del 28/05/ Contratto n 8106 del 07/10/ Contratto n 7319 del 20/06/ Contratto n 7697 del 29/10/ Contratto n 8399 del 06/06/ Contratto n 7847 del 30/03/ Società sostituita a Boccone del Cardinale. 11 Contratto n 8399 del 06/06/ Concessione demaniale n 3172 c.d.m. n 01/ Contratto Rep. N 7934 Prevedente un canone annuo di ,00 suscettibile di aggiornamento annuale ISTAT. ELENCO IMMOBILI DETENUTI IN USO GRATUITO ED ADIBITI AD USO SCOLASTICO LEGGE 23/96 - Decreto Legislativo 14 marzo 2013,n. 33 art. 30 N ISTITUTO CITTÀ INDIRIZZO 1 LICEO CLASSICO V. LANZA ASCOLI SATRIANO VIA IMPERIALE, 55 2 LICEO CLASSICO V. LANZA BOVINO VIA NAZIONALE 3 IPSIA A. PACINOTTI BOVINO VIA FONTANA 4 ISTITUO MAGISTRALE FIORITTO DE ROGATIS CAGNANO VARANO VIA UNGARETTI 5 ITC P. GIANNONE CANDELA VIA MICCOLI 66

67 6 ISTITUTO COMPRENSIVO VERTICALIZZATO PADRE GIULIO CASTELLI CARPINO VIA DELLA REPUBBLICA 7 IISS CLASSICO N. ZINGARELLI CERIGNOLA VIA RAOUL FOLLEREAU, 6 8 IISS ARTISTICO N. ZINGARELLI- SACRO CUORE CERIGNOLA VIA G. GENTILE 9 IISS G. PAVONCELLI CERIGNOLA VIA XXV APRILE, 1 10 IISS G. PAVONCELLI CERIGNOLA CORSO SCUOLA AGRARIA, 1 11 IPSSCT A. OLIVETTI DELICETO VIA BUONOMO 12 IISS L. EINAUDI FOGGIA PIAZZA COPPINGEN 13 LICEO CLASSICO V. LANZA FOGGIA PIAZZA ITALIA 14 LICEO ARTISTICO PERUGINI FOGGIA VIA IMPERIALE, ISTITUTO MAGISTRALE C. POERIO FOGGIA CORSO ROMA, 1 16 IPSIA A. PACINOTTI FOGGIA VIA M. NATOLA, IISS DEL GIUDICE ISCHITELLA VIA DON LUIGI STURZO 18 LICEO CLASSICO R. BONGHI LUCERA VIALE FERROVIA, ISTITUTO MAGISTRALE ROSMINI IPSAR IPSIA CONVITTO BONGHI-MARRONE IPISA CONVITTO BONGHI- MARRONE ISTITUTO MAGISTRALE G. RONCALLI LUCERA VIA E. CAVALLI, 23 LUCERA VIA IV NOVEMBRE LUCERA VIALE DANTE MANFREDONIA PIAZZA EUROPA, 1 23 IISS G.T. GIORDANI MONTE SANT ANGELO VIA ORTO CAPPUCCINI, 1 24 IPSSCT A. OLIVETTI ORTA NOVA VIA II GIUGNO 25 IPSSCT A. OLIVETTI ORTA NOVA VIA PUGLIE ISTITUTO COMPRENSIVO VERTICALIZZATO LIBETTA LICEO SCIENTIFICO- ISTITUTO COMPRENSIVO VERTICALIZZATO LIBETTA ISTITUTO TECNICO ECONOMICO PESCHICI VIALE LIBETTA PESCHICI VIA CAVOUR, 9 28 IISS. DI MAGGIO-AMADUZZI SAN GIOVANNI ROTONDO CORSO ROMA, ISTITUTO MAGISTRALE MARIA IMMACOLATA SAN GIOVANNI ROTONDO PIAZZA EUROPA, IPSAR M. LECCE SAN GIOVANNI ROTONDO VIA PALESTRO 67

68 31 LICEO CLASSICO P. GIANNONE SAN MARCO IN LAMIS VIA DELLA REPUBBLICA 32 IPSIA P. GIANNONE SAN MARCO IN LAMIS VIA DELLA CROCE 33 IISS RISPOLI-TONDI SAN SEVERO VIA MARCONI 34 IISS PESTALOZZI SAN SEVERO VIA VECCHIA FOGGIA 35 PALESTRA IISS PESTALOZZI SAN SEVERO VIALE DI VITTORIO 36 IPSIA A. PACINOTTI SANT AGATA DI PUGLIA VIA S. MARIA DELLE GRAZIE 37 IPSSCT A. OLIVETTI STORNARA VIA CAMPO SPORTIVO 38 IISS SCIENTIFICO N. ZINGARELLI STORNARELLA VIA LA MARMORA, IISS FIANI LECCISOTTI SERRACAPRIOLA VIA DANTE ASLIGHIERI 40 IISS FIANI LECCISOTTI TORREMAGGIORE VIA ASPROMONTE, ITC P. GIANNONE TROIA VIA ALDO MORO 42 LICEO CLASSICO VIRGILIO MARONE VICO DEL GARGANO C.DA MADDALENA 43 IPSAR E. MATTEI VIESTE C.DA MACCHIA DI MAURO 68

69 2.8.4 Il reperimento e l'impiego di disponibilità di risorse straordinarie e in conto capitale Le spese riguardanti il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui si riassumono nel prospetto che segue: 69

70 2.8.5 Sostenibilità e andamento tendenziale dell'indebitamento Gli enti locali sono chiamati a concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica anche attraverso il contenimento del proprio debito. Già la riforma del titolo V della Costituzione con l'art. 119 ha elevato a livello costituzionale il principio della golden rule: gli enti locali possono indebitarsi esclusivamente per finanziare spese di investimento. La riduzione della consistenza del proprio debito è un obiettivo a cui il legislatore tende, considerato il rispetto di questo principio come norma fondamentale di coordinamento della finanza pubblica, ai sensi dell'art. 117, terzo comma, e art Tuttavia, oltre a favorire la riduzione della consistenza del debito, il legislatore ha introdotto nel corso del tempo misure sempre più stringenti che limitano la possibilità di contrarre nuovo indebitamento da parte degli enti territoriali. Negli ultimi anni sono state diverse le occasioni in cui il legislatore ha apportato modifiche al Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, volte a modificare il limite massimo di indebitamento, rappresentato dall'incidenza del costo degli interessi sulle entrate correnti degli enti locali. L'attuale art. 204 del Tuel, sancisce che l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale dei correlati interessi, sommati agli oneri già in essere (mutui precedentemente contratti, prestiti obbligazionari precedentemente emessi, aperture di credito stipulate e garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi) non sia superiore al 10% delle entrate correnti (relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui). Da ultimo, con la riforma costituzionale e con la legge 24 dicembre 2012, n. 243, di attuazione del principio di pareggio del bilancio, le operazioni di indebitamento e di investimento devono garantire per l'anno di riferimento il rispetto del saldo non negativo del pareggio di bilancio, del complesso degli enti territoriali della regione interessata, compresa la regione stessa. Di seguito si riporta il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento del nostro Ente. Previsti nella Programmazione triennale

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72 2.8.6 Gli equilibri di bilancio Per meglio comprendere le scelte adottate dall'amministrazione, si procederà alla presentazione del bilancio articolando il suo contenuto in sezioni (secondo uno schema proposto per la prima volta dalla Corte dei Conti) e verificando, all'interno di ciascuna di esse, se sussiste l'equilibrio tra "fonti" ed "impieghi" in grado di assicurare all'ente il perdurare di quelle situazioni di equilibrio monetario e finanziario indispensabili per una corretta gestione. A tal fine si suddivide il bilancio in quattro principali partizioni, ciascuna delle quali evidenzia un particolare aspetto della gestione, cercando di approfondire l'equilibrio di ciascuno di essi. In particolare, tratteremo nell'ordine: a) Bilancio corrente, che evidenzia le entrate e le spese finalizzate ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente, comprendendo anche le spese occasionali che non generano effetti sugli esercizi successivi; b) Bilancio investimenti, che descrive le somme destinate alla realizzazione di infrastrutture o all'acquisizione di beni mobili che trovano utilizzo per più esercizi e che incrementano o decrementano il patrimonio dell'ente; c) Bilancio partite finanziarie, che presenta quelle poste compensative di entrata e di spesa che hanno riflessi solo sugli aspetti finanziari della gestione e non su quelli economici; d) Bilancio di terzi, che sintetizza posizioni anch'esse compensative di entrata e di spesa estranee al patrimonio dell'ente. 72

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76 Gli equilibri di bilancio di cassa Altro aspetto di particolare rilevanza ai fini della valutazione della gestione, è quello connesso all'analisi degli equilibri di cassa, inteso come rappresentazione delle entrate e delle spese in riferimento alle effettive movimentazioni di numerario, così come desumibili dalle previsioni relative all'esercizio ENTRATE CASSA 2019 COMPETENZA 2019 SPESE CASSA 2019 COMPETENZA 2019 Fondo di cassa presunto all'inizio dell'esercizio Utilizzo avanzo presunto di amministrazione Fondo pluriennale vincolato ,41 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Titolo 2 - Trasferimenti correnti , ,00 Titolo 1 - Spese correnti ,38 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 Titolo 3 - Entrate extratributarie ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale ,75 Titolo 4 - Entrate in conto capitale ,34 - di cui fondo pluriennale vincolato ,00 Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 Totale entrate finali ,72 Totale spese finali ,13 Titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti ,00 Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro 0, ,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 0, ,00 Fondo di cassa presunto alla fine dell'esercizio Totale Titoli ,72 Totale Titoli ,13 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE ,13 TOTALE COMPLESSIVO SPESE , COERENZA CON I VINCOLI DEL PAREGGIO DI BILANCIO Tra gli aspetti che hanno rivestito, fino a tutto il 2018, maggior importanza nella programmazione degli enti locali, per gli effetti che produce sugli equilibri di bilancio degli anni a seguire, certamente è da considerare il Pareggio di bilancio. Il 2015 è stato l ultimo anno che ha trovato applicazione il patto di stabilità e la tabella che segue riepiloga i risultati conseguiti negli anni 2016/2018; dal 2016 il vincolo di finanza pubblica costruito per monitorare l indebitamento e diminuire il finanziamento in disavanzo delle spese pubbliche è il pareggio di bilancio. Patto di Stabilità / Pareggio di Bilancio Pareggio di Bilancio 2016/2018 R R Legenda: R rispettato, NR non rispettato, NS non soggetto, E escluso Con riferimento al vincolo di finanza pubblica, il pareggio di bilancio, inteso come saldo di competenza finanziaria non negativo tra le entrate e le spese finali, sulla base delle disposizioni dettate, dal comma 463 al comma 482 dell unico articolo della legge di bilancio per il 2017, è riportato l equilibrio di Bilancio contenuto nella programmazione

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79 3 LE LINEE STRATEGICHE La Provincia di Foggia al fine di assicurare la crescita del territorio e la promozione, valorizzazione e sviluppo della Capitanata ha individuato i seguenti assi principali della propria azione di governo: - Lavoro e finanziamento delle opportunità; - Sicurezza e difesa del territorio; - Trasparenza, integrità e legalità; - Sensibilità alla socialità ed alle pari opportunità; - Salubrità ambientale e mobilità ecosostenibile; - Innovazione per la salute e la sicurezza; - Programmazione e politiche della sicurezza del patrimonio immobiliare delle scuole. Le linee strategiche di azioni previste mirano a coinvolgere tutta la comunità locale in una attenta considerazione sul proprio futuro e sulle azioni ed i progetti per realizzarlo. L obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro del territorio. A tal fine il metodo della pianificazione strategica è orientato ad agevolare la comprensione, il dialogo e la ricerca di soluzioni tramite la continua interazione fra gli attori territoriali, favorendo e facilitando la creazione di pratiche partecipative strutturate nella gestione del territorio. Di seguito si esplicitano le linee strategiche principali: Servizi strategici per l istruzione È necessario garantire la buona funzionalità delle strutture scolastiche di competenza a mezzo di fornitura e manutenzione arredi, interventi di programmazione e di strutturazione delle dotazioni necessarie al migliore espletamento delle attività didattiche e di formazione delle popolazioni scolastiche. Inoltre appare opportuno realizzare collaborazioni strategiche con l Università degli Studi di Foggia e con le altre istituzioni del territorio finalizzate a potenziare le azioni per la formazione e la consulenza a sostegno delle esperienze, dell informazione e delle opportunità degli utenti. La Provincia di Foggia, inoltre, promuove tutte le azioni e le attività connesse all esercizio delle funzioni fondamentali contemplate legge n. 56/2014 ed in particolare in materia di programmazione delle rete scolastica e delle politiche della sicurezza e la idoneità del patrimonio immobiliare per le scuole, da essa gestito. Viabilità, infrastrutture stradali e manutenzione degli immobili Prioritariamente va perseguita una azione di miglioramento della rete viaria del territorio di pertinenza. Tale azione va attuata finalizzandola, oltre che alla necessaria percorribilità per gli spostamenti delle popolazioni e per la fornitura di beni e servizi di primaria necessità, anche al miglioramento della sicurezza stradale, quale strumento di prevenzione e tutela della salute delle popolazioni di Capitanata. In questo senso, vanno sviluppate azioni mirate alla promozione della sicurezza stradale anche in termini di cultura per una migliore mobilità sostenibile, favorendo le azioni di cooperazione che possono essere realizzate con soggetti operatori della sicurezza stradale (forze dell ordine ecc.). Risorse umane A seguito dell emanazione delle norme di riferimento L. n. 56/14 e L. R. n. 9/16, si sono determinate azioni ed obbligazioni che hanno comportato una naturale migrazione del personale dell Ente, con conseguente riduzione dello stesso, in relazione alle funzioni fondamentali rimaste in capo all Amministrazione provinciale. Occorre, pertanto, ottimizzare l apparato burocratico attraverso la razionalizzazione delle strutture individuando, anche come soluzione alternativa a seguito di pensionamenti e/o mobilità, le posizioni delle strutture che necessitano di essere implementate al fine di garantire il corretto adempimento dei compiti di istituto. Inoltre, il personale già in servizio ed incardinato nelle specifiche articolazioni va opportunamente 79

80 ridistribuito secondo le linee che devono essere individuate a mezzo della citata iniziativa di riorganizzazione. Alienazioni e valorizzazioni In relazione all ingente patrimonio immobiliare dell Ente appare necessario continuare a perseguire azioni anche di dismissione, attraverso la redazione di appositi atti deliberativi che individuano i singoli beni immobili non più strumentali all esercizio delle funzioni istituzionali proprie, al fine di procedere al riordino, alla gestione ed alla valorizzazione dello stesso. 80

81 4 GLI OBIETTIVI STRATEGICI L individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all Ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. A livello strategico l Amministrazione provinciale orienta le Missioni di bilancio alla realizzazione di quanto delineato dalla L. 56/2014 che prevede all art. 1 comma 85 che le Province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitino le seguenti funzioni fondamentali: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell'edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Il successivo art. 88 prevede la possibilità di esercitare, d'intesa con i Comuni, le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di unità semplice e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, mentre l art. 89 offre la possibilità allo Stato e alle Regioni di attribuire ulteriori funzioni alle Province, diverse da quelle previste al comma 85. L Accordo del 26 settembre 2014 Stato-Regioni, previsto dall art. 91 della citata L. 56/14, ha riguardato l individuazione delle funzioni provinciali ed, in particolare, all art. 8 di detto accordo alla lettera a) è stato previsto che le funzioni oggetto di riordino non assegnate alle Province e non riassorbite dalle Regioni devono essere assegnate ai Comuni, anche in forma associata, salvo che nel processo di semplificazione non ne venga disposta la soppressione ovvero la rimodulazione. Alla successiva lettera c) del citato Accordo viene disposto che in capo alle Province devono essere mantenute unicamente le funzioni coerenti con le finalità proprie, e che pertanto devono essere riassegnate solo le funzioni che sono in qualche modo riferibili alle funzioni fondamentali di cui al citato art. 85 della L. 56/2014. Il successivo art. 9 regola le potestà di Stato e Regioni stabilendo che l attribuzione (e non la delega) di funzioni provinciali diverse da quelle fondamentali avviene secondo le rispettive competenze, chiarendo che lo Stato può e deve provvedere solo per le materie di propria competenza legislativa esclusiva, mentre alle Regioni spetta di provvedere per tutte le altre attualmente esercitate dalle Province. In tale contesto lo Stato ha dichiarato che rientra nelle proprie competenze il riordino delle funzioni amministrative, non fondamentali, esercitate dalle Province, esclusivamente in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, di cui agli artt. 3, c. 1, 14 e 16 della L. 15 dicembre 1999, n Si conferma anche per il nuovo esercizio la volontà di affrontare la complessa situazione, tuttora in essere, con un atteggiamento fortemente proattivo e orientato al cambiamento, in continuità con l azione sviluppata fino ad ora; ciò avendo nello stesso tempo piena consapevolezza che la compressione delle risorse finanziarie disponibili costituisce un vincolo rilevante che limita le possibilità di azione dell Ente. Le scelte compiute in coerenza con tale approccio, sono sviluppate sulla base dei seguenti obiettivi strategici: 81

82 MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Obiettivo strategico SES 1.01 Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Provvedere a garantire un adeguato supporto agli Organi dell Ente, ad adeguare il quadro regolamentare dell'ente alla normativa vigente, a fornire un'adeguata informazione in merito alle attività dell'ente, ad attivare azioni finalizzate alla Trasparenza e alla Prevenzione della Corruzione. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.02 Garantire la tenuta del bilancio Il tema delle risorse economiche destinate all Ente richiede un attenta e rigorosa riflessione per rispondere alla priorità e individuare i progetti utili e funzionali al territorio. Per la tenuta del bilancio sarà necessario programmare: - attenta valutazione delle dinamiche di spesa e di entrata; - attenta verifica degli impegni già assunti in passato e delle relative coperture finanziarie; - rispetto degli equilibri di bilancio di competenza e di cassa; - monitoraggio continuo dei flussi di cassa; - rispetto tempestività dei pagamenti e relativa pubblicazione sul sito amministrazione trasparenza; - rispetto del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio - Art.1 c.723, legge 208/2015); - rispetto del vincolo del fondo di cassa finale al 31/12 non negativo; - approfondimento e applicazione delle indicazione nazionali e regionali relative alla gestione del bilancio provinciale (richiesta spazi finanziari per il patto verticale/orizzontale); - ricerca di ogni possibile ed appropriata iniziativa di risparmi e razionalizzazioni di spesa che produca nel tempo minori costi o maggiori entrate; - l incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura patrimoniale, nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni; - avvio del percorso di individuazione dei criteri sottesi alla applicazione del sistema di contabilità analitica a supporto del controllo di gestione; - implementazione dei software ed in collaborazione con il Tesoriere, il necessario adeguamento tecnologico per PAGO PA, per l applicazione delle procedure relative a SIOPE+, allineamento con la PCC (Piattaforma di Certificazione dei Crediti) e trasparenza amministrativa. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.03 Presidiare le partecipazioni societarie Il sistema dei controlli previsto dall art. 147-quater del TUEL, e dal regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 13 febbraio 2013, si attua mediante la definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l organismo partecipato, la definizione degli indirizzi ai quali adeguare i piani-programma delle attività e gli schemi di bilancio, l attivazione di un sistema che rilevi i rapporti finanziari tra l Ente proprietario e il soggetto partecipato, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. A partire dal 2018 troverà applicazione l art. 20 del d.lgs. n. 175/2016 e s.m.i. relativamente alla revisione periodica delle partecipazioni. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.04 Razionalizzare il patrimonio immobiliare dell Ente attraverso la valorizzazione, dismissione, alienazione ed ottimale utilizzo degli spazi Completato il processo di razionalizzazione logistica connesso alla definizione delle deleghe regionali non confermate in titolarità, in un ottica di valorizzazione del patrimonio immobiliare definire un ottimale utilizzo degli spazi per il funzionamento degli uffici amministrati dell Ente, con la consequenziale dismissione di importanti ed onerose locazioni e promuovere la realizzazione di interventi di riqualificazione degli spazi esterni presenti in Istituti scolastici ed in edifici di competenza provinciale. L amministrazione del patrimonio non scolastico si concentra, soprattutto, nelle verifiche e impulso di gestione, sia attraverso il monitoraggio e contenimento dei canoni di locazione, sia per la miglior destinazione possibile degli immobili o, in alternativa, per la dismissione e vendita di quelli non funzionali 82

83 alle attività funzionali dell Ente, previo inserimento di tali cespiti nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazione, sia per una migliore sicurezza ed un adeguata sorveglianza degli Uffici della Provincia di Foggia (Palazzo Dogana e sede di Via Telesforo). Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.05 Ottimizzare i consumi delle utenze degli immobili di proprietà e/o in disponibilità dell Ente Il costo dell energia è in continuo aumento. I consumi elettrici, gas, acque e telefonia sono una voce di costo importante per la Provincia di Foggia. Occorre individuare delle azioni, degli interventi, delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l uso razionale dell energia (elettrica, gas, acqua e telefonia ) ottimizzandone l uso con riduzione sia dei costi, sia dell impatto ambientale. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.06 Assicurare la funzionalità degli edifici extrascolastici utilizzati per finalità istituzionali In considerazione della cronica scarsità delle risorse utilizzabili per la manutenzione ordinaria e preventiva degli immobili di competenza, dovranno essere eseguiti, con priorità, gli interventi di tipo riparativo e quelli finalizzati alla tutela dell'integrità strutturale e della sicurezza dei dipendenti e dell'utenza. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.07 Sviluppare la funzione di Stazione Appaltante Il Servizio Appalti e Contratti, che in precedenza contava alcune figure altamente specializzate, è rimasto senza un adeguato presidio (causa pensionamenti ed aspettativa). Pertanto, nelle more di un assestamento organizzativo, la prima azione messa in atto è stata la costante presenza del responsabile e la disponibilità e spirito di collaborazione dei dipendenti, al duplice fine di rispondere alle esigenze interne e alle necessità del territorio. Il percorso di rivitalizzazione della funzione non può che partire da un incremento delle risorse umane del Servizio. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Migliorare la disponibilità e la qualità di strutture e spazi per la scuola La programmazione realistica e sostenibile degli interventi di carattere straordinario finalizzati al progressivo e continuo processo di adeguamento del patrimonio edilizio scolastico provinciale alle crescenti esigenze di carattere sia didattico che funzionale provenienti dalle istituzioni e dall'utenza deve essere supportata, necessariamente, da ininterrotte attività di coinvolgimento dei Dirigenti scolastici, oltre che di monitoraggio sull'utilizzo effettivo dei locali disponibili e di acquisizione tempestiva delle informazioni relative all'evoluzione della popolazione scolastica, o, comunque, rilevanti ai fini di una corretta programmazione dell'utilizzo degli spazi in vista dei successivi percorsi didattici. - Il prioritario obiettivo del progressivo miglioramento della disponibilità e della qualità degli spazi didattici può essere conseguito, in primis, mediante la concreta attuazione degli interventi di carattere straordinario inseriti nella programmazione tecnica e finanziaria dell'ente, e, in particolare, nei Programmi dei lavori pubblici relativi agli anni precedenti e a quello relativo al triennio Il conseguimento dell'obiettivo del progressivo miglioramento qualitativo degli spazi didattici non può prescindere dalla finalizzazione delle risorse disponibili a favore dell'esecuzione, in via prioritaria, degli interventi riparativi e manutentivi atti a tutelare la sicurezza degli utenti ed il mantenimento degli edifici in condizioni adeguate all'utilizzo a cui sono istituzionalmente destinati. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.09 Ottimizzare la rete telematica ed i flussi documentali dell Ente La Consip S.p.A, ha indetto una gara a procedura ristretta (licitazione privata) per l aggiudicazione del Contratto Quadro OPA, per la fornitura dei servizi di connettività nell ambito del Sistema Pubblico di Connettività (SPC2) che sostituisce il Contratto Quadro SPC1., occorre quindi aderire al nuovo contratto Quadro, SPC2 e procedere alla reingegnerizzazione e migrazione di tutti i collegamenti telematici dell Ente, con conseguente riduzione della spesa. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. 83

84 Obiettivo strategico SES 1.10 Promuovere e realizzare rilevazioni in ambito statistico In conformità con quanto stabilito dal D.Lgs. n. 322/89, l Ufficio Statistica della Provincia di Foggia, in quanto articolazione del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale ), promuove e realizza la rilevazione, l'elaborazione, la diffusione e l'archiviazione dei dati statistici che interessano l'amministrazione di appartenenza, collaborando, attraverso la raccolta e la trasmissione dei dati necessari, all'elaborazione degli studi promossi e diretti dall'istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.11 Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Il nuovo profilo istituzionale dell'ente definito dalla L. 56/2014 ne sottolinea il ruolo di servizio nei confronti dei Comuni. La funzione istituzionale dell assistenza tecnico amministrativa agli enti locali del territorio si articola in più modalità: - Gestione dell Abo online dei Comuni che ne hanno fatto richiesta; - Attività di informazione; - Stazione Unica Appaltante (SUA) mediante convenzione; - Stazione Unica Appaltante dei 24 Comuni dell ATEM FOGGIA 1 NORD per la predisposizione della gara finalizzata ad individuare il Gestore unico del servizio di distribuzione del gas naturale e successiva gestione del contratto; - Comunicati stampa; - Pareri legali; - Convenzione con i Comuni per la funzione disciplinare; - Organizzazione di concorsi e procedure selettive; - Supporto in materia statistica; - Coordinamento e supporto per la predisposizione di Bandi relativi al Servizio Civile; - Assistenza e collaborazione con le strutture tecniche dei Comuni per l'avvio di attività congiunte finalizzate agli aggiornamenti del Piano Territoriale di Coordinamento; - Supporto ai Comuni per la pianificazione, programmazione e progettazione di organismi edilizi ed opere infrastrutturali. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.12 Strutturare l organizzazione amministrativa (Assestamento, razionalizzazione e sviluppo delle articolazioni organizzative interne) Dopo il triennio 2015/2017, occupato dal processo, non privo di asperità, volto a ridisegnare l Ente nell ottica della L.56/2014, il triennio che segue deve essere caratterizzato da un percorso progressivo nel quale si succedano cronologicamente la fase di assestamento, la fase di razionalizzazione e, infine, la fase di sviluppo. E, purtroppo, conseguenza quasi scontata in un contesto farraginoso quale quello del passato biennio che l Ente in prima battuta debba ripiegarsi su se stesso e prendere atto delle proprie debolezze conseguenti ad una pesante riduzione di personale che, sovente, non ha potuto tenere conto dei reali bisogni dell Ente, ma ha dovuto seguire dinamiche necessitate di altra natura e rispondenti a logiche diverse. Questa fase si concretizza principalmente nella individuazione dei bisogni dell Ente finalizzati in primo luogo alla sostenibilità della propria autonomia operativa e, più in prospettiva, alla sempre più incisiva copertura del ruolo di Ente promotore di progettualità territoriale e di Ente a supporto tecnicoamministrativo del territorio. A questa seguirà la fase volta a dare una prima risposta urgente e il più possibile efficace ai bisogni riscontrati predisponendo, al contempo, le condizioni perché la risposta nel tempo possa essere piena e completamente soddisfacente. Sarà, perciò, necessario fare un bilancio delle competenze di cui l Ente dispone, intervenire per valorizzare le competenze presenti, per concretizzare quelle potenziali, rafforzare quelle maggiormente deficitarie e, infine, definire, in vista della fase di sviluppo, il nuovo fabbisogno di personale (definita la cornice dell azione provinciale e stabilizzata la situazione finanziaria dell Ente), affinché l Ente si possa dotare di quelle competenze di cui è privo e che neppure ha potuto far crescere e maturare al suo interno. Ulteriore elemento fondamentale per la sostenibilità della presente ricostruzione è la definizione a livello normativo di un quadro assestato di compiti, ruoli e competenze provinciali. Pertanto, nel brevissimo termine 84

85 - si porrà mano ad una analisi organizzativa che possa aiutare l Ente, invariato il numero delle risorse umane di cui dispone, in un percorso di riorganizzazione delle funzioni e delle competenze provinciali a seguito e nell ambito del suo riassetto istituzionale per ottenere in breve tempo un incremento della efficacia della sua azione amministrativa; - si assicurerà, inoltre, una elevata attenzione alla attività formativa sia di carattere trasversale - organizzativo, dove ampio spazio ed energie saranno riservati ai responsabili di posizione organizzativa, individuati quali indispensabili snodi organizzativi, sia di carattere specialistico per colmare vuoti di competenze di cui l Ente ha preso atto. Terminate le fasi di assestamento e razionalizzazione e valutati i risultati ed i riflessi complessivi sulla capacità provinciali di risposta ai nuovi bisogni risulterà chiaro il piano del fabbisogno di personale di cui l Ente dovrà arricchirsi attingendo dall esterno, tenuto conto, altresì, della naturale riduzione di personale che nel frattempo andrà ulteriormente a registrarsi per cause diverse che interessano ogni entità organizzativa. Tale quadro trova fondamento: - Circolare DFP n del 13 dicembre 2016, che a seguito della procedura di mobilità obbligatoria di cui alla L. 56/14 e in attuazione del D.M. 14 luglio 2015, ha ripristinato la ordinaria facoltà di assumere per tutte le categorie di personale e per gli enti locali che insistono sul territorio di alcune Regioni italiane, fra cui la Puglia e nella recente riforma del pubblico impiego - D.lgs.75/2017, che elimina un elemento statico e rigido, come la dotazione organica, che basava la valutazione delle esigenze su limiti di organico aprioristicamente fissati, e approva, invece, norme che consentono di operare secondo uno schema agile in cui la capacità e responsabilità di ogni amministrazione procedono alla individuazione concreta e in progress delle professionalità occorrenti al raggiungimento dei propri fini istituzionali, con il solo limite del rispetto dei vincoli di spesa e di finanza pubblica; - Legge Finanziaria 2018 n. 205/2017, in particolare i commi 844, 845, 846, 847 dell art. 1, che regolamentano e superano i vincoli e i blocchi assunzionali nell Ente Provincia. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.13 Garantire la legittimità e la regolarità dell azione della Provincia di Foggia davanti agli organi giurisdizionali Per mezzo della presente attività, obbligatoria per legge, l'ente fa valere i propri diritti e tutela le proprie posizioni davanti agli organi giurisdizionali, esercitando il diritto costituzionalmente garantito alla difesa. L Ente è tenuto a tutelare i propri legittimi interessi a favore della Comunità che rappresenta. Tale tutela si esplicita nella maggior parte dei casi nell approntare un adeguata difesa giudiziale contro ricorsi di soggetti terzi. In minor misura, essa si estrinseca nell assumere il ruolo di parte attrice nel processo, mediante rappresentanze e difese innanzi agli organi giurisdizionali. Tale tutela si svolge in raccordo con i Settori dell Ente competenti rispetto alla materia oggetto del contenzioso in corso. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.14 Presidiare il sistema di pianificazione, programmazione, rendicontazione e controllo degli obiettivi e delle attività La finalità è quella di adempiervi come opportunità di concepire le potenzialità di una gestione integrata e coordinata, rivolta allo sviluppo dei diversi strumenti di pianificazione, programmazione, rendicontazione e controllo per migliore l efficacia del sistema nel suo complesso. L'attuale contesto normativo-istituzionale-finanziario, con il progressivo limite posto alla fruizione delle risorse finanziarie, pone a livello prioritario governare il ciclo di pianificazione, programmazione e controllo nella reale definizione delle due dimensioni strategica e gestionale. Punto focale sarà pertanto lo sviluppo dei sistemi di: 1. controllo di gestione; 2. controllo strategico; intendendo per controllo la guida mirata al raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 1.15 Politiche comunitarie La Provincia di Foggia partecipa allo sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio promosso dall Unione Europea con una serie di programmi per il periodo Il Servizio Politiche Comunitarie della Provincia di Foggia, anche attraverso il proprio sito web ( promuove l informazione e la formazione sulle politiche europee ed ha, quindi, il compito di: 85

86 - informare sui programmi e sulle iniziative comunitari; - confrontare le priorità della Provincia di Foggia con quelle della programmazione europea; - rafforzare i rapporti tra la Provincia di Foggia e l Unione Europea; - reperire, attraverso la proposizione e la gestione di progetti comunitari, finanziamenti comunitari, nazionali e regionali riconducibili a due macrocategorie: fondi strutturali (o a gestione indiretta) gestiti dalle Amministrazioni centrali e regionali e fondi a gestione diretta erogati direttamente dalla Commissione europea ai beneficiari per lo sviluppo socioeconomico del territorio; - promuovere la presenza della Provincia di Foggia nelle aree tematiche europee di governi locali; - favorire forme di collaborazione e partenariati con altri enti e istituzioni a livello locale, regionale, nazionale e internazionale per lo scambio di buone prassi. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Obiettivo strategico SES Garantire un piano ottimale della rete scolastica e dell offerta formativa Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore scolastico e formativo sono principalmente definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano soprattutto gli aspetti programmatori. L'attività programmatoria in capo alla Provincia, relativa alla formulazione del piano ottimale della rete scolastica e del piano dell'offerta formativa di istruzione e di istruzione e formazione professionale, deve essere svolta nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia, in continua evoluzione. Ne deriva che per lo svolgimento dell'attività in parola e in un'ottica di miglioramento della stessa, l'attenzione sarà orientata prioritariamente: - allo studio delle disposizioni normative vigenti; - alla rilevazione dell'utenza scolastica e formativa (caratteristiche/ripartizione territoriale); - alla verifica dell'assetto territoriale di tutte le scuole statali di primo e secondo ciclo; - al costante aggiornamento dei dati presenti in A.R.E.S. (Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica) relativi agli edifici scolastici in uso alla Provincia di Foggia. Inoltre, alla luce della recente riforma che ha investito gli istituti professionali, si dovrà cercare di integrare sempre più e meglio gli interventi di formazione professionale con quelli che si realizzano nel campo dell istruzione al fine di: - rendere il sistema formativo locale più capace di dialogare con il sistema produttivo; - creare quelle sinergie tra sistemi formativo e lavorativo da sempre auspicati; - disporre di un complessivo assetto formativo razionale, sostenibile e il più possibile rispondente ai fabbisogni territoriali. Da tale complesso contesto deriva l opportunità di un coordinamento tra i vari soggetti (istituzioni scolastiche e formative) e, naturalmente, tra le varie tipologie di attività formativa, specialmente quelle che possono fungere quali veri e propri strumenti di politica attiva del lavoro. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Reperire finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell edilizia scolastica scolastica L'amministrazione del patrimonio scolastico si pone principalmente i seguenti obiettivi: 1. evitare il degrado delle strutture e il mantenimento della corretta funzionalità delle scuole; 2. migliorare il comportamento energetico degli edifici e mantenere in buona efficienza gli impianti; 3. garantire un buon livello di sicurezza degli edifici. In un contesto critico dal punto di vista finanziario come quello che sta attraversando il nostro Ente, è necessaria una costante attenzione verso tutte le possibili fonti di finanziamento che diano la possibilità di realizzare tali obiettivi, in un'ottica di programmazione a medio/lungo termine di realizzazione degli interventi. 86

87 MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI Obiettivo strategico SES Gestire l accordo con la Regione Puglia per il Polo Biblio- Museale. Provvedere alla gestione del Teatro del Fuoco La Regione Puglia, in adempimento alla legge n. 56/2014 ed alla propria legge n. 31/2015 ha trasferito a se stessa le funzioni in materia di biblioteche, musei e pinacoteche esercitate dalle Province prima dell entrata in vigore della legge regionale n. 9/2016. In esecuzione della citata legge n. 9/2016, nell incontro dell Osservatorio regionale del 03/05/2017 è stata raggiunta l intesa interstituzionale in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di biblioteche, musei e pinacoteche. La Regione Puglia esercita le funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali ed in materia di biblioteche, musei e pinacoteche, ai sensi della L.r. 27 maggio 2016, n. 9 per i seguenti immobili di proprietà della Provincia di Foggia: - Biblioteca provinciale La Magna Capitanata, via Michelangelo n. 1; - Museo del Territorio, via Arpi, 155; - Museo di Storia Naturale, via Giuseppe di Vittorio n. 33; - Galleria D arte Moderna e Contemporanea, piazza XX Settembre n. 20; Museo Interattivo delle Scienze, via Giuseppe Imperiale s.n.c La Provincia di Foggia con deliberazione del Presidente n. 78 del 08/06/2017 ha approvato lo schema di accordo per l uso degli immobili destinati all esercizio delle funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e biblioteche, musei e pinacoteche. L accordo ha la durata di 10 anni. In virtù del citato Accordo, stipulato con la Regione Puglia, la Provincia di Foggia partecipa al Comitato Tecnico di Gestione ed alla Cabina di Regia, previsti dallo stesso. La Provincia di Foggia con deliberazione del Presidente n. 146 del 06/10/2017 ha approvato e sottoscritto la convenzione con la Regione Puglia che regola i rapporti riguardanti la concessione in comodato d uso gratuito dei sopra citati immobili. Resta in capo alla Provincia di Foggia la gestione del Teatro del Fuoco non avendo l Ente inteso adottare atti di trasferimento dell immobile e relativa gestione dell attività ad altre istituzioni. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Attuare l intervento La Magna Capitanata Community Library La Provincia di Foggia Settore Patrimonio ha partecipato all Avviso pubblico SMART-IN PUGLIA P.O.R. Puglia ASSE VI AZIONE 6.7 Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, approvato con determinazione della Regione Puglia Sezione Valorizzazione del Terrritorio - n. 136/2017 e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 68 del 15/06/2017 con un unico livello di progettazione denominato La Magna Capitanata Commununity Library, approvato con deliberazione del Presidente della Provincia di Foggia n. 145bis del 05/10/2017 unitamente al disciplinare, intervento a favore della Biblioteca Provinciale La Magna Capitanata di Foggia per complessivi euro ,00. L intervento, caratterizzato da un elevato grado di innovazione tecnologica, multimediale e di processo al fine di aumentare la fidelizzazione dell utenza, mira alla produzione di impatti in termini culturali ed economici, aumentando la fornitura di servizi disponibili per la cittadinanza sia in sede e sia on-line, contribuendo, altresì, al superamento di quelle forme di divide nei campi dell informazione, della conoscenza e dell uso delle nuove tecnologie che incidono sulla capacità di partecipare attivamente alla vita civile di un territorio. La Regione Puglia Sezione Valorizzazione del Territorio, con determinazione n. 117 del 26/02/2018, ha concesso il finanziamento in favore della Provincia di Foggia di euro ,00 per l intervento su indicato ed ha approvato il disciplinare regolante i rapporti tra Regione Puglia e Provincia di Foggia, sottoscritto in data 26/02/2018. Il del Settore Patrimonio provvederà all esecuzione dell intervento. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. 87

88 MISSIONE 07 TURISMO Obiettivo strategico SES Garantire la tutela dell offerta turistica L anno 2016 ha visto il passaggio del personale della Provincia di Foggia in carico al Servizio Turismo alla Regione Puglia (legge regionale n. 9/2016). Il Dipartimento Turismo della Regione Puglia, con nota n. 581 del 06/02/2017, ha precisato che al fine di assicurare senza soluzione di continuità l espletamento delle funzioni relative al Turismo in materia di classificazione delle strutture ricettive (L.R. 11/99) e di Agenzie di viaggio (L.R.34/2077), è necessario utilizzare il personale provinciale transitato nei ruoli della Regione, in servizio presso le rispettive sedi sino a diversa disposizione. Con effetto dal 27/04/2018 giusta L.R. n. 13 del 9 aprile 2018, pubblicata su BURP n.52 del 13/04/2018 avente ad oggetto: Disposizioni in materia di semplificazione amministrativa e di rafforzamento della capacità competitiva delle imprese turistiche modifiche alla legge regionale 11 febbraio 1999 n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217 delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro) e modifiche alla legge regionale 15 novembre 2007, n. 34 (Trasferimento alle province della competenza amministrativa in materia di esercizio dell attività di agenzia di viaggio e turismo), le competenze sono passate da questa Amministrazione Provinciale ai Comuni. Il Servizio provvederà al passaggio di consegne ai Comuni. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO Obiettivo strategico SES Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni La Provincia in quanto ente intermedio ha un ruolo peculiare e unico nel panorama delle istituzioni anche in seguito alla introduzione della Legge Del Rio. Essa consente il raccordo fra istanze e proposte dei Comuni e di altri enti con le politiche di programmazione e le linee generali di assetto del territorio di livello regionale. A questa funzione di coordinamento verticale si aggiunge una propria dimensione specifica di pianificazione del territorio, finalizzata alla cura degli interessi sovralocali, da perseguire non solo attraverso l esercizio delle specifiche competenze provinciali, ma anche mediante un coordinamento orizzontale nei confronti sia delle politiche urbanistiche comunali fra loro e con quelle provinciali, sia delle politiche settoriali provinciali. Il Piano Territoriale di Coordinamento è divenuto strumento indispensabile per poter esplicare in modo coerente e efficace ciascuna di queste dimensioni del coordinamento mediante la costruzione di quadri conoscitivi di area vasta sui beni ambientali e paesaggistici e l analisi delle relazioni tra dinamiche insediative, socioeconomiche e di mobilità. Infatti la scala territoriale propria del le province consente loro di fornire un contributo unico e insostituibile alla costruzione del quadro di conoscenze di area vasta, sia come specificazione del quadro regionale, sia come supporto ai comuni per la pianificazione comunale, in particolare nella elaborazione dei PUG e delle politiche di settore di carattere intercomunale. Rimane pertanto indispensabile tenere costantemente aggiornati i quadri conoscitivi relativi alle dinamiche territoriali in atto e procedere alla mosaicatura progressiva degli strumenti urbanistici vigenti, con particolare riferimento ai PUG dichiarati compatibili con il PTCP ai sensi della L.R. n. 20/2001. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 8.02 Progetti SAC (Sistemi ambientali e culturali) Il progetto denominato SAC Apulia Fluminum di cui la Provincia di Foggia è soggetto capofila, nasce da un idea di valorizzazione integrata (tra pubblico e privato) dei Beni Culturali che caratterizzano l area centro meridionale della Provincia di Foggia. Si intende recuperare la profondità storica di questo territorio e il suo legame con i fiumi che lo solcano e che ne hanno condizionato il popolamento e l evoluzione. Il territorio del SAC si snoda dalla pianura del Tavoliere, attraverso la Valle del Carapelle che caratterizza un contesto geografico ampio e da lungo tempo interessato dalla presenza umana, fino a giungere sulle alture dei Monti Dauni, solcate dal Cervaro, da sempre luogo di passaggio di antiche culture e genti. Tale contesto geografico conserva ed 88

89 offre ai cittadini ed ai visitatori un patrimonio culturale (archeologico, architettonico, storico artistico,enogastronomico, paesaggistico) che, nella sua varietà tipologica e cronologica, consente di ripercorrere l intera storia antica dell Apulia dei fiumi e della Daunia, dal Neolitico sino al Medioevo, fino ai giorni nostri. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE Obiettivo strategico SES Migliorare la qualità delle attività del Servizio Edilizia sismica A seguito della legge regionale della Puglia 19 dicembre 2008, n. 36; del D.P.G.R. n. 177 del 23 febbraio 2010 e dell art. 2 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 giugno 2010, n. 769, la Provincia di Foggia svolge i compiti e le funzioni individuati dall art. 25, comma 1, lett.g) - della L.R. n. 17/2000 in materia di controllo sulle costruzioni sismiche come disciplinate dal D.P.R. 380/2001 ed è l Ente competente al rilascio dell autorizzazione sismica. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES 9.02 Garantire i servizi geologici Garantire assistenza e supporto tecnico operativo per l effettuazione di studi geofisici per lo studio degli spostamenti superficiali e profondi del territorio della Capitanata. Garantire i rilievi per il censimento ed aggiornamento di tutte le occupazioni sulle strade provinciali per l applicazione della tassa sulle occupazioni di Aree Pubbliche (T.O.S.A.P.), così come previsto dal D.Lgs n. 507 del 15/11/1993 e s.m.i.. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Per ciascuno dei temi individuati, l obiettivo indica l orientamento (e gli obiettivi specifici di riferimento) che dovrà essere seguito per supportare lo sviluppo sostenibile nel territorio, le azioni operative che dovranno essere perseguite a completamento dell attuazione del Piano provinciale per la Tutela dell Ambiente. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Elevare il grado di protezione delle matrici ambientali Attraverso il recupero, il mantenimento e l elevazione del grado di efficienza del Sistema autorizzatorio delegato alla competenza provinciale, nonché il ripristino di adeguate misure organizzative tese a incrementare le funzioni di controllo e monitoraggio delle attività potenzialmente in grado di produrre pressioni negative sull ambiente. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 10 TRASPORTO PUBBLICO E MOBILITÀ Obiettivo strategico SES Garantire un efficiente Piano dei Trasporti La Provincia continuerà a collaborare con la Regione Puglia al fine di permettere l integrazione tra le diverse modalità di trasporto su gomma e ferro, tutelando principalmente - il trasporto dedicato ai lavoratori, agli studenti ed ai turisti. Nel 2018 è prevista la definizione dell aggiornamento del Piano di bacino del TPL della Provincia di Foggia, redatto in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dei Trasporti dell Università di Napoli. A seguito dell emanazione della Legge Regionale 24/2012 la Provincia è individuata come ATO Trasporti per cui è il soggetto che dovrà provvedere alla gestione del Trasporto pubblico Locale, non solo extra urbano ma anche urbano ed interprovinciale già di competenza regionale. Di conseguenza l adozione del 89

90 piano di bacino è funzionale alle procedure di gara per l affidamento della gestione per le quali questo Ente ha già provveduto alla pubblicazione sulla GUCE del pre avviso di gara nel dicembre Per mobilità si intendono tutte le attività che comportano un ampliamento della sfera giuridica dei destinatari delle attività e riguardano: il rilascio della licenza per autotrasporto di merci in conto proprio, gli esami di idoneità professionale per l'autotrasporto di merci e viaggiatori, il nulla osta per apertura di autoscuola e scuole nautiche, gli esami d'idoneità professionale all esercizio delle attività di istruttore di guida e insegnante di teoria, l'autorizzazione agli studi di consulenza automobilistica e relativi esami d'idoneità professionale, autorizzazione centri di revisione, controllo periodico di tutte le attività. Si perseguirà, anche per l anno 2018, la razionalizzazione dell autoparco provinciale e sarà attivata la gestione unitaria, da parte del settore, di tutti gli automezzi. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale Non viene meno l'opera di coordinamento territoriale, attuata d intesa con la Regione e con gli amministratori locali, programmando specifici tavoli di concertazione volti a definire un piano organico delle opere prioritarie e compartecipate dai singoli Comuni ai quali la Provincia di Foggia continuerà a fornire collaborazione rispetto alla pianificazione, messa in sicurezza, progettazione ed esecuzione di interventi viabilistici. L azione a supporto dei Comuni diventa, quindi centrale nella mission dell Ente, così come la pianificazione di nuove opere infrastrutturali, dentro ad una logica territoriale, che trovi sostenibilità nell'utilizzo di fondi nazionali e regionali, oltre a quanto già ipotizzato nel Patto per la Puglia. La rete viabilistica provinciale necessita, inoltre, di manutenzioni ordinarie, straordinarie e risanamenti conservativi, che stanno diventando sempre più difficoltosi da realizzarsi per l Ente, causa i notevoli tagli dei trasferimenti a cui, ogni anno, sono sottoposti gli enti locali; il reperimento di risorse per la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali e per il mantenimento di funzionalità di ponti e viadotti della rete di competenza resta un tema fondamentale per mantenere e garantire l'economia e la produttività del nostro territorio, individuato anche a valere sulle risorse del Patto per la Puglia. Obiettivo strategico SES Programma straordinario di manutenzione delle rete viaria della provincia di Foggia In data è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero Infrastrutture e Trasporti n. 49 del 16 febbraio 2018 Finanziamento di interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane, ai sensi dell art. 1, comma 1076, legge n. 205/17. Il citato decreto richiede per l annualità 2018 l elaborazione di un programma contenente interventi di manutenzione caratterizzati da urgenza, da attuare secondo le modalità disposte dal suddetto decreto, che dovrà essere inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 1 giugno 2018 per il quale è prevista una copertura finanziaria di ,68. Il Presidente della Provincia di Foggia ed i Consiglieri provinciali hanno chiesto al del Settore Viabilità di predisporre il Programma straordinario di manutenzione della rete viaria della provincia di Foggia, per l annualità 2018, individuando interventi prioritari in base alla tipologia ed alla localizzazione, avendo in considerazione principalmente la sicurezza stradale, la tutela delle utenze deboli, la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell esposizione al rischio idrogeologico, la riduzione del rischio da trasporto merci, inclusi i trasporti eccezionali. La realizzazione dei lavori dovrà avvenire entro il 31 marzo Il suddetto decreto prevede, inoltre, l elaborazione da parte della Provincia di Foggia di un Programma quinquennale che dovrà essere presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 ottobre 2018, relativo alle seguenti annualità con i relativi importi: ANNUALITÁ IMPORTO , , , , ,20 90

91 Obiettivo strategico SES Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazione viaria interna dei Monti Dauni, di cui al finanziamento a valere sul POR Puglia FESR FSE La Giunta Regionale con Delibera n. 870 del 29/04/2015 ha individuato i Monti Dauni quale area pilota per attuare la Strategia Nazionale Aree Interne, con le risorse finanziarie a valere sul POR Puglia FESR FSE Con successiva Delibera n del 28/12/2016 ha approvato il Documento preliminare di strategia d Area, elaborato dai Sindaci dei Monti Dauni. Il Consiglio Provinciale con Delibera n. 8 del 30/5/2017 ha approvato e definito prioritari e strategici, per la Provincia di Foggia, gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza delle strade provinciali, individuate dai Rappresentanti del territorio, con l ausilio tecnico degli Uffici provinciali, da finanziare con le risorse Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazione viaria interna dei Monti Dauni, di cui al finanziamento a valere sul POR Puglia FESR FSE , per l'importo di euro ,00 sono stati individuati gli interventi da realizzare sulle seguenti strade provinciali: N. STRADA KM IMPORTO PROGETTUALE 1 S.P. 130 LUCERA-ALBERONA-ROSETO 45, ,00 2 S.P. 125 PONTE CELONE-P.TE LUCIFERO 27, ,00 3 S.P. 121 PONTE BOVINO-PANNI 29, ,00 4 S.P. 8 LUCERA - SCULGOLA 23, ,00 5 S.P. 122 BOVINO-DELICETO 8, ,00 6 S.P. 134 VOLTURINO-CROCELLA DI MOTTA 14, ,00 7 S.P. 139 BOVINO - ACCADIA 12, ,00 8 S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA 25, ,00 9 S.P. 115 TROIANA 17, ,00 10 S.P. 99 ST. ASCOLI- CANDELA- ROCCHETTA 26, ,00 11 S.P. 126 DI CELLE SAN VITO 3, ,00 12 S.P. 5 LUCERA -PONTE FORTORE 39, ,00 13 S.P. 10 TORREMAGGIORE- CASALVECCHIO 20, ,00 14 S.P. 91 DELL'OFANTO 39, ,00 TOTALE ,00 Con Determinazione n del , tra l altro, è stato costituito l Ufficio di progettazione di supporto al RUP con personale tecnico interno all Ente. Con nota provinciale prot. n del , ai fini della verifica di coerenza con i criteri di selezione individuati dal P.O. F.E.R.S nell ambito del documento Metodologia e criteri per la selezione delle operazioni del Programma Operativo FESR-FSE , par. 1.6 Criteri di selezione Asse VII Sistemi di trasporto e infrastrutture di rete, sono state trasmesse alla Regione Puglia - Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio Sezione Infrastrutture per la Mobilità le SCHEDE DEGLI INTERVENTI suddetti. La Regione Puglia, con nota AOO_148/PROT/18 DIC. 2017/2091 della Sezione Infrastrutture per la Mobilità, ha comunicato che gli interventi proposti possono ritenersi coerenti con i criteri di selezione, inerenti all attuazione dell Azione 7.2 Rafforzare le connessioni dei nodi secondari e terziari delle aree 91

92 interne e di quelle dove sono localizzati significativi distretti di produzione agricola e agro-industriale con i principali assi viari e ferroviari della rete TEN-T, approvati in data 11 marzo 2016 dal Comitato di Sorveglianza del POR Puglia FESR e successivamente con Deliberazione di Giunta regionale n. 582 del Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE Obiettivo strategico SES Protezione civile Per effetto della riordino dei servizi provinciali in esecuzione della L. 7 aprile 2014, n. 56 e del successivo Accordo Stato-regioni del 26 settembre 2014, le funzioni oggetto di riordino non assegnate alle Provincie come quelle di Protezione Civile, ovvero non riassorbite dalle Regioni devono essere assegnate ai Comuni, salvo non ne venga disposta la soppressione o rimodulazione: pertanto, attualmente, residua la sola gestione dei materiali ed attrezzature di proprietà. Anche se, il recente D.Lgs. n. 1 del di Riordino del sistema nazionale di protezione civile all art. 11, comma 1, prevede che Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, nell esercizio delle rispettive potestà legislative ed amministrative, disciplinano l organizzazione dei sistemi di protezione civile nell ambito dei rispettivi territori, assicurando lo svolgimento delle attività di protezione civile di cui all art. 2 e che, pertanto, questo Ente dovrà, in un prossimo futuro, provvedere ad organizzare tali funzioni in ossequio alle determinazioni normative regionali. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Obiettivo strategico SES Garantire gli interventi in materia di assistenza specialistica, trasporto per alunni disabili delle scuole medie superiori ed altri interventi per alunni audiolesi e videolesi L integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap o di svantaggio è perseguita nel rispetto della diversità di ciascuno, nella ricerca dello sviluppo delle potenzialità di tutti e delle loro valorizzazioni. Al comma 85 dell art. 1 della legge N. 56/2014, sono state individuate le funzioni fondamentali dell Ente Provincia, mentre, al successivo comma 89, si è demandato allo Stato e alle Regioni, secondo le rispettive competenze, l attribuzione delle funzioni non fondamentali degli enti subentranti. Con legge n. 9 del 27/05/2016, Disposizioni per il completamento del processo di riordino previsto dalla legge regionale 30 ottobre 2015, n.31 (Riforma del sistema di governo regionale e territoriale), la Regione Puglia ha trasferito alla stessa Regione, fra le altre, le funzioni relative al trasporto e all assistenza specialistica per l integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole medie superiori, nonché all assistenza specialistica per alunni audiolesi e videolesi nelle scuole di ogni ordine e grado (art.2, comma1, lett. e). Le funzioni di cui sopra vengono esercitate dalla Regione in avvalimento alla città metropolitana di Bari e alle Province (art.2, comma 6). Con deliberazione di G.R. n.1457 del 20/09/2016 la Regione Puglia, fra l altro, ha preso atto dello schema di convenzione da stipularsi con le Province e con la città Metropolitana di Bari per l attuazione degli interventi in materia di assistenza specialistica, trasporto per alunni disabili delle scuole medie superiori e altri interventi per alunni audiolesi e videolesi di cui all art.2 comma 1 lett. e) della l.r. n. 9 del 27/05/2016 per l anno scolastico ed ha previsto di costituire uno specifico gruppo di lavoro per definire la nuova governance regionale per la realizzazione dei servizi di che trattasi, da implementare a partire dall anno scolastico Nel corso della concertazione svoltasi tra Regione e Province pugliesi è stato sostanzialmente condiviso l obiettivo generale di recuperare tutti gli elementi di omogeneità possibili sull intero territorio regionale, al fine di assicurare a tutti gli utenti aventi diritto di accedere con le medesime modalità ai medesimi servizi e si è definito di rinnovare l apposita convenzione per una ulteriore annualità sulle materie riguardanti i 92

93 servizi relativi al trasporto scolastico e all assistenza specialistica per l integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole medie superiori, nonché il supporto al diritto allo studio per alunni audiolesi e videolesi nelle scuole di ogni ordine e grado. Il Presidente della Provincia di Foggia con deliberazione n. 184 del 12/12/2017 ha approvato la Convenzione di avvalimento con la Regione Puglia ed il relativo allegato tecnico, individuando le modalità di gestione per l attuazione dei servizi per l a.s Inoltre, con deliberazione n. 2 del 16/01/2018 ha individuato le modalità di gestione per l attuazione dei servizi per l a.s Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Eseguire il Progetto SPRAR - accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati La Provincia di Foggia dal mese di giugno 2008 è entrata a pieno titolo nella rete degli enti locali aderenti al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati istituito dall art sexies della legge n. 189 del 2002 e stante la continuità del trasferimento ministeriale, le attività progettuali in analisi non hanno comportato alcun onere economico aggiuntivo per l'amministrazione Provinciale, tranne che per una quota di cofinanziamento in risorse umane già in servizio presso l'ente. Con decreto del Ministero dell Interno prot. n del 28/12/2017 sono state assegnate le risorse agli enti locali per i servizi di accoglienza integrata, nell ambito della rete SPRAR, per il triennio gennaio 2018 dicembre 2020, nelle modalità previste dal DM 10 agosto Con lo stesso decreto sono stati autorizzati alla prosecuzione dei servizi già attivi 168 progetti e sono stati assegnati a 46 enti locali contributi aggiuntivi per l ampliamento della capacità ricettiva del Sistema per ulteriori 1423 posti, fra cui ulteriori n.10 posti per la Provincia di Foggia. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Garantire la tutela delle minoranze linguistiche storiche L art. 9 dell Accordo del 26 settembre 2014 Stato-Regioni, previsto dall art. 91 della citata L. 56/14, e l art 6, Capo III del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 2014 attribuiscono alle Province la funzione in materia di interventi della tutela delle minoranze linguistiche storiche. Ai sensi di tale normativa, la Provincia di Foggia prosegue il coordinamento con le Amministrazioni Comunali di Casalvecchio di Puglia, Celle di San Vito, Chieuti e Faeto e promuove sul proprio territorio di competenza una vasta azione finalizzata alla tutela delle minoranze linguistiche storiche ed alla promozione e diffusione delle loro specificità culturali sul restante territorio provinciale e regionale. Tale azione di tutela e promozione si concretizza nella predisposizione ed attuazione di progetti finanziati dal Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso i fondi messi a disposizione dalla Legge n. 482/1999. Sono le due minoranze linguistiche tutelate in provincia di Foggia ai sensi della Legge 482 del 1999 (Francoprovenzale ed arbëreshë). Una Legge che attraverso l attivazione degli Sportelli Linguistici punta a preservare, promuovere e valorizzare lo sviluppo di queste comunità storico-linguistiche. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. Obiettivo strategico SES Garantire gli interventi in materia di Servizio Civile Con legge n.64 del 6 marzo 2001 è stato istituito il servizio civile nazionale che prevede l assegnazione di volontari a Enti Pubblici, organizzazioni del Terzo Settore e privati, anche operanti all estero, che presentano progetti specifici di comprovata utilità sociale e nell ambito delle attività previste dalla legge. Ai sensi dell art.5 del decreto legislativo 5 aprile 2002 n.77 per poter presentare progetti per il servizio civile occorre essere accreditati presso gli albi di servizio civile. La Provincia di Foggia è iscritta alla 1^ classe nell Albo Regionale di Servizio Civile della Puglia e alla 1^ classe dell Albo Nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ufficio Nazionale per il Servizio Civile per lo svolgimento dei Progetti con sede all estero. Grazie all intensa attività posta in essere da questo Ente, il Servizio Civile della Provincia di Foggia è divenuto per i nostri giovani un vero cantiere di cittadinanza attiva, sempre aperto alla promozione di nuove progettualità volte all integrazione sociale, alla tutela del territorio ed alla garanzia della dignità della persona. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. 93

94 MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÁ Obiettivo strategico SES Attuare il Programma Garanzia Giovani Con il Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON 10G), approvato con Decisione C(2014)4969 del 11/07/2014, l Italia ha definito lo strumento attuativo della Garanzia Giovani. A seguito dell Accordo di Partenariato relativo al periodo di programmazione comunitaria adottato dalla Commissione europea con Decisione del 29/10/2014 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ripartito tra le Regioni e le Province autonome le risorse relative all attuazione del Piano Garanzia Giovani. La Regione Puglia ha sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 09/06/2014 la Convenzione per l attuazione dell Iniziativa Garanzia Giovani, in qualità di Organismo intermedio del PON Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON 10G), ai sensi dell art. 123 del Regolamento UE n. 1303/2013. Con la Deliberazione di Giunta Regionale n del 04/06/2014 la Regione Puglia individua la realizzazione di diverse tipologie di percorsi aventi la finalità di favorire l inserimento dei giovani nel mercato del lavoro attraverso l utilizzo integrato di una serie di strumenti. Con la Deliberazione di Giunta Regionale n del 31/07/2015 è stato approvato lo schema di Convenzione tra Regione Puglia e Province per la realizzazione delle misure previste dal Piano di Attuazione regionale della Regione Puglia per l attuazione della Garanzia Giovani, e sono state distribuite, per tipologia di servizio, le risorse complessivamente destinate per tutte le attività rese dalle Province per il tramite dei CPI, come successivamente rimodulate dalla D.G.R. n. 221 del 8/3/2016. Al fine di incrementare l occupabilità dei giovani neet e consentire agli stessi di ridurre la distanza dal mercato del lavoro, i Servizi Pubblici per l Impiego attueranno tutte le misure previste per la realizzazione del Programma Garanzia Giovani. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO Obiettivo strategico SES Gestire i servizi e gli interventi delle politiche per il lavoro I servizi che si occupano di lavoro sono tra quelli maggiormente chiamati a rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori conseguenti alle profonde trasformazioni che sono intervenute e che interverranno nella struttura produttiva e nel mercato del lavoro. Nel contempo, gli stessi servizi sono anche quelli in cui la riforma delle Province trova le sue maggiori ambiguità considerato l intreccio di competenze tra livello statale, regionale e locale. La legge n. 183/2014 prevedeva il mantenimento in capo alle Regioni e alle province autonome la competenza in materia di programmazione di politiche attive del lavoro. Nelle more del processo di riforma di cui al d.lgs. n. 150/2015 ed in conformità a quanto stabilito dall Accordo quadro del 22 dicembre 2016, si è continuato ad affidare (con apposite Convenzioni) alle Province la responsabilità organizzativa ed amministrativa della gestione dei Centri per l impiego e del relativo personale, garantendo alle stesse il trasferimento delle risorse nazionali e regionali. La legge n. 205/2017 (c.d. Legge di Bilancio ) prevede, al comma n. 793, che il personale delle Città metropolitane e delle Province, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in servizio presso i Centri per l'impiego è trasferito alle dipendenze della relativa Regione o dell'agenzia o Ente regionale costituito per la gestione dei servizi per l impiego. Le Regioni provvedono agli adempimenti strumentali conseguenti al trasferimento del personale e della successione nei contratti disposti dai commi - da 793 a entro la data del Fino a tale data, le Province e le Città metropolitane continuano a svolgere le attività di gestione del suddetto personale e anticipano gli oneri connessi all'attuazione del comma 798 (ex art. 1 L. n. 205/2017), rivalendosi successivamente sulle Regioni, secondo modalità stabilite con apposite Convenzioni. Le Convenzioni tra le Regioni, le Province e le Città metropolitane, per disciplinare le modalità di rimborso degli oneri relativi alla gestione della fase transitoria del trasferimento del personale fino al 30 94

95 giugno 2018, sono sottoscritte secondo uno schema approvato in sede di Conferenza unificata (comma 799). La Provincia di Foggia, pur nelle citate incertezze, ritiene opportuno sostenere ogni sforzo possibile nell ambito delle risorse disponibili e del quadro normativo per gestire servizi e interventi necessari a sostenere persone e imprese nel periodo transitorio. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA Obiettivo strategico SES Proseguire nella gestione della tutela delle risorse faunistico ambientali secondo le indicazioni della Regione Puglia Con la legge 7 aprile 2014, n. 56, in attuazione delle leggi regionali per la gestione delle funzioni regionali delegate e del personale soprannumerario, sulla base dell'intesa sottoscritta con la Regione Puglia, le funzioni della presente Missione sono di competenza della Regione Puglia. Con Deliberazione della Giunta Regionale 17 novembre 2017, n la Regione Puglia ha autorizzato la Provincia di Foggia, nelle more della riforma della Legge Regionale n. 27/98 ( norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e programmazione delle risorse faunistico ambientali e per la regolamentazione dell attività venatoria) attualmente in corso, a proseguire per mesi 6 (sei) i rapporti contrattuali in essere per la gestione dei centri di Celenza Val Fortore (FG) e Oasi di Lago Salso, utilizzando i fondi già percepiti e dedicati, ai sensi della Legge Regionale n. 27/98, alla gestione degli Osservatori Faunistici Provinciali. Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi ad adempimenti amministrativi per il trasferimento degli atti ed il completamento delle attività. MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE Obiettivo strategico SES Approvvigionamento idrico Con l approvazione della Legge Regionale n 36 del 19 dicembre 2008, la Regione Puglia ha dettato norme per il conferimento di funzioni e compiti amministrativi al sistema delle autonomie locali, nel rispetto del dettato costituzionale e di tutta la normativa statale in materia di decentramento amministrativo. In particolare, l art.10 della succitata Legge stabilisce che la Giunta regionale assicura, al sistema delle autonomie locali, le risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie per l esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi trasferiti. Successivamente con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 178 del 23 febbraio 2010, sono stati conferiti alle Province compiti e funzioni amministrative in materia di approvvigionamento idrico, come già previsto dall articolo 25 della Legge Regionale n 17 del , con decorrenza 01 luglio 2010 (termine prorogato al 03 gennaio 2011 dal D.P.G.R 772 del 29 dicembre 2010). Nella SeO sono rappresentati gli obiettivi operativi relativi agli adempimenti su citati. 95

96 4.1 GLI OBIETTIVI STRATEGICI IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA La Legge n.190/2012 prevede la definizione da parte dell organo di indirizzo degli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (art. 1, co. 8, come sostituito dal D.Lgs. n. 97/2016). Ne consegue che il DUP, quale presupposto necessario di tutti gli altri strumenti di programmazione, deve poter contenere gli indirizzi strategici sulla prevenzione della corruzione e sulla promozione della trasparenza, gli obiettivi ed i relativi indicatori e target di performance. La Provincia di Foggia con Deliberazione del Presidente n. 25 del 25/01/2018 ha adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione, trasparenza e integrità Con deliberazione del Vice Presidente n. 57 del 30 marzo 2018 è stato integrato la Parte II del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità del vigente P.T.P.C.T con il modello denominato Elenchi degli obblighi di pubblicazione. La Trasparenza costituisce fattore decisivo collegato alle Performance degli Uffici e dei Servizi, in quanto funge da leva per il miglioramento continuo dei servizi pubblici, e dell attività amministrativa nella sua globalità. Come ricordato dal Presidente ANAC con Comunicato del 16 marzo 2018, è altresì necessario che ad ogni Piano siano allegate le mappature dei processi. Detto adempimento, nel vigente Piano, art. 18, costituisce obiettivo del triennio , al fine di dotare in tempi celeri il Piano di tale rilevazione. In data 7 marzo 2028 si è svolta, su iniziativa del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, una conferenza dei dirigenti sul tema e, a seguito di quanto in essa concordato, è stato trasmesso in data 23 marzo 2018 a ciascun, a cura del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: la scheda della mappatura dei processi che ogni dovrà compilare con riferimento ad ogni singolo processo del proprio Settore; le Linee guida per procedere a detta mappatura; format per la pesatura del grado di rischio. 96

97 5 LE MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DEL PROPRIO OPERATO DA PARTE DELL ENTE Il Documento Unico di Programmazione riveste un ruolo fondamentale nel rinnovato processo di programmazione, gestione e controllo degli enti locali previsto dalla recente riforma ordinamentale, in quanto costituisce l'anello di congiunzione tra le attività programmatiche poste alla base del mandato amministrativo e l'affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi che avviene con l'approvazione del Piano Esecutivo di Gestione. Non a caso la Sezione Strategica del DUP sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell ente, mentre la Sezione Operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che l Ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, individua e declina gli obiettivi operativi annuali da raggiungere, che trovano il loro riscontro gestionale nella formulazione del PEG. Fatta questa breve premessa, si ritiene di evidenziare i seguenti documenti del sistema di bilancio, adottati o da adottare da questa Amministrazione, in ragione della loro valenza informativa sulla rendicontabilità dell'operato nel corso del mandato: la relazione di inizio mandato di cui all art. 4 bis del D.Lgs. n. 149/2011, volta a verificare l'assetto finanziario e patrimoniale dell'ente all'inizio del mandato; Trattandosi di elezioni di secondo livello il neo eletto Presidente non ha espresso delle precise la relazione di fine mandato di cui all art. 4 bis del D.Lgs. n. 149/2011, da adottare prima del termine del mandato elettorale, nella quale si darà compiuta evidenza delle attività svolte nel corso del mandato, con riferimento agli indirizzi strategici ed alle missioni, soffermandosi in particolare su: sistema ed esiti dei controlli interni, rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati, quantificazione della misura dell'indebitamento, convergenza verso i fabbisogni standard, situazione finanziaria e patrimoniale dell Ente anche con riferimento alla gestione degli organismi controllati (art. 2359, co. 1, nn. 1 e 2, c.c.); il bilancio per il cittadino, adottato, che costituisce una pratica informativa innovatrice della gestione, capace di promuovere i principi della buona governance locale e di coinvolgere attivamente cittadini e portatori di interessi nel processo decisionale riguardante la gestione del nostro Ente; il Referto sulla gestione dell anno precedente, adottato ed inviato annualmente alla Sezione regionale della Corte dei Conti, nel rispetto di quanto richiamato dal D. Lgs. 267/2000, ed in particolare negli articoli 198 e 198-bis. la relazione sulla performance, predisposta dal Direttore Generale se nominato, o, in mancanza, dal Segretario Generale e con l obbligatoria partecipazione dei Dirigenti e dei Responsabili di P.O. e A.P. con autonomia di gestione, approvata dagli Organi di governo dell Ente, rappresentati dal Presidente, e validata dal Nucleo di Valutazione, cosicché, attraverso tale complessiva attività, possa essere accertata la rispondenza dei risultati dell azione amministrativa agli obiettivi predeterminati con il Piano della performance. Tale Relazione dovrà essere trasmessa al Consiglio Provinciale e pubblicata sul sito web dell Ente, nella sezione Amministrazione Trasparente, al fine di garantire l assolvimento degli obblighi di trasparenza e di accesso generalizzati, ai sensi dell art. 10 del d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i.. 97

98 LA SEZIONE OPERATIVA (SeO) Provincia di Foggia 6 LA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA La Sezione Operativa del DUP declina, in termini operativi, le scelte strategiche in precedenza tratteggiate. Rinviando a quanto già trattato nella prima parte del presente documento, per alcuni aspetti quali l analisi dei mezzi finanziari a disposizione, gli indirizzi in materia di tributi e tariffe, l'indebitamento, si intende presentare in questa sezione una lettura delle spese previste nel Bilancio di previsione, riclassificate in funzione delle linee programmatiche poste dall'amministrazione e tradotte nelle missioni e nei programmi previsti dalla vigente normativa. 6.1 CONSIDERAZIONI GENERALI Nei paragrafi che seguono si evidenziano le modalità con cui le linee programmatiche che l'amministrazione ha tracciato per il suo mandato possono tradursi in obiettivi di medio e di breve termine da conseguire. A riguardo, in conformità alle previsioni del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., l'intera attività prevista è stata articolata in missioni. Per ciascuna missione, poi, sono indicate le finalità che si intendono perseguire e le risorse umane e strumentali ad esso destinate, distinte per ciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso e viene data specifica motivazione delle scelte adottate. Ad esse si rimanda per una valutazione delle differenze rispetto all'anno precedente. Per ogni missione è stata altresì evidenziata l'articolazione della stessa in programmi e la relativa incidenza sul bilancio del prossimo triennio. Tale aspetto del DUP assume un ruolo centrale indispensabile per una corretta programmazione delle attività a base del bilancio annuale e pluriennale, riproponendo una importante fase di collaborazione tra la parte politica ed amministrativa per la individuazione di obiettivi e, quindi, di risorse che, nel breve e nel medio termine, permettono agli amministratori di dare attuazione al proprio programma elettorale ed ai dirigenti di confrontarsi costantemente con essi. 98

99 6.1.1 Obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente Con riferimento agli obiettivi gestionali degli enti ed organismi direttamente partecipati, si sottolinea la crescente importanza di definire un modello di "governance esterna" diretta a "mettere in rete", in un progetto strategico comune, anche i soggetti partecipati dal nostro Ente, così come previsto dalla vigente normativa e dagli obblighi in materia di Bilancio consolidato e di Gruppo Pubblico Locale. A fine di definire il perimetro di operatività del Gruppo Pubblico Locale nonché le direttive e gli obiettivi delle singole entità partecipate, si rinvia al precedente paragrafo 2.7. Tuttavia, preme sottolineare, che le società partecipate della Provincia sono prevalentemente in stato di liquidazione, pertanto, non perseguendo più l oggetto sociale - ma esclusivamente le procedure di liquidazione dello stato patrimoniale - non hanno una strumentalità diretta alla realizzazione di obiettivi gestionali definiti dall Ente. Pertanto, il controllo sulle partecipate si concentrerà su una attività di monitoraggio degli equilibri economico finanziari degli organismi e dello stato delle liquidazioni, nonché di analisi di ogni atto adottato dagli organi delle società e del rispetto delle normativa di riferimento in materia di società pubbliche (compreso determinazioni Anac in materia). A tal fine, saranno redatti e adottati appositi report di rilevazione, nel rispetto di quanto previsto dal vigente Regolamento sui controlli interni dell Ente. 6.2 ANALISI E VALUTAZIONE DEI MEZZI FINANZIARI L'ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una antecedente attività di acquisizione delle risorse. L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, pertanto, il primo momento dell'attività di programmazione del nostro ente. Da questa attività e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, sono, infatti, conseguite le successive previsioni di spesa. Per questa ragione la programmazione operativa del DUP si sviluppa partendo dalle entrate e cercando di evidenziare le modalità con cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti. In particolare, nei paragrafi che seguono si analizzeranno le entrate dapprima nel loro complesso e, successivamente, si seguirà lo schema logico proposto dal legislatore, procedendo cioè dalla lettura delle aggregazioni di massimo livello (titoli) e cercando di evidenziare, per ciascun titolo: la valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; gli indirizzi sul ricorso all indebitamento per il finanziamento degli investimenti Valutazione generale ed indirizzi relativi alle entrate Per facilitare la lettura e l'apprezzamento dei mezzi finanziari in ragione delle rispettive fonti di finanziamento, evidenziando l'andamento storico degli stessi, di seguito riportiamo l'analisi per titoli, con il trend fatto registrare nell'ultimo triennio nonché l'andamento prospettico previsto per il futuro triennio 2019/2021, evidenziando anche l'eventuale scostamento fatto registrare tra il dato 2018 e la previsione

100 Entrate tributarie (1.00) Nella sezione strategica del presente documento sono state analizzate le entrate tributarie distinte per tributo; nella presente sezione si procederà alla valutazione delle stesse distinguendole per tipologia, secondo la rinnovata classificazione delle entrate, secondo quanto esposto nella tabella che segue: Tipologie Trend storico Program. Annua % Scostam. Programmazione pluriennale / Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati , , , ,00-0,05% , ,00 Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi ,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma (solo per Enti locali) Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0, , , , ,00-0,05% , ,00 Per una valutazione sui vari tributi (IMU, TARI, TASI, ecc...) e sul relativo gettito si rinvia a quanto riportato nella parte strategica del presente documento e nella nota integrativa Entrate da trasferimenti correnti (2.00) Le entrate da trasferimenti correnti, anch'esse analizzate per tipologia, misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza. L'andamento di tali entrate, distinguendo il trend storico dallo sviluppo prospettico, è riassumibile nella seguente tabella: Tipologie Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche Trend storico Program. Annua % Scostam. Programmazione pluriennale / , , , ,38-8,52% , ,03 Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'unione europea e dal Resto del Mondo 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0, ,84 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti , , , ,38-8,52% , ,03 Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa al bilancio di previsione Entrate extratributarie (3.00) Le Entrate extratributarie contribuiscono, insieme alle entrate dei primi 2 titoli, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente. Per approfondirne il significato ed il contenuto delle stesse, nella tabella che segue si procede alla ulteriore scomposizione nelle varie tipologie, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali. Tipologie Trend storico Program. Annua % Scostam. Programmazione pluriennale / Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi , , , ,00-5,90% , ,00 100

101 derivanti dalla gestione dei beni Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti , , , ,00 0% , ,00 Tipologia 300: Interessi attivi ,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti , , , ,00-14,45% , ,00 Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie , , , ,00-12,07% , ,00 Per un ulteriore approfondimento sugli aspetti di dettaglio delle voci in esame, si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa e nella parte strategica del presente documento Entrate in c/capitale (4.00) Le entrate del titolo 4, a differenza di quelle analizzate fino ad ora, contribuiscono, insieme a quelle del titolo 6, al finanziamento delle spese d'investimento, ovvero all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, cioè utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi/erogativi dell'ente locale. Nella tabella seguente vengono riassunti gli andamenti dei valori distinti per tipologie. Tipologie Trend storico Program. Annua % Scostam. Programmazione pluriennale / Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0% 0,00 0,00 Tipologia 200: Contributi agli investimenti , , , ,34 125,95% , ,20 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale ,00 0,00 0,00 0,00 0% ,00 0,00 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali , , ,00 0,00-100,00% 0,00 0,00 Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 0,00 0, ,00 0,00-100,00% 0,00 0,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale , , , ,34 124,29% , ,20 Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa Entrate da riduzione di attività finanziarie (5.00) Non sussiste la fattispecie relativa alle entrate ricomprese nel titolo Entrate da accensione di prestiti (6.00) Non sussiste la fattispecie relativa alle entrate del titolo Entrate da anticipazione di cassa (7.00) Non sussiste la fattispecie relativa alle entrate del titolo

102 6.3 ANALISI E VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI DI SPESA La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l'ente locale, nel rispetto dei vincoli che disciplinano la materia, acquisisca risorse ordinarie e straordinarie da destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e al rimborso dei prestiti. In questo capitolo ci occuperemo di analizzare le spese in maniera analoga a quanto visto per le entrate, cercheremo di far comprendere come le varie entrate siano state destinate dall'amministrazione al conseguimento degli obiettivi programmatici posti a base del presente documento La visione d'insieme Le risultanze contabili aggregate per titoli di entrata e di spesa, sono sintetizzate nella tabella sottostante, che espone gli effetti dell'intera attività programmata in termini di valori. Totali Entrate e Spese a confronto Entrate destinate a finanziare i programmi dell'amministrazione Avanzo d'amministazione Fondo pluriennale vincolato , ,00 0,00 Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa , , ,00 Totale TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti , , ,03 Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie , , ,00 Totale TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale , , ,20 Totale TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 Totale TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di giro , , ,00 TOTALE Entrate , , ,23 Spese impegnate per finanziare i programmi dell'amministrazione Disavanzo d' amministrazione 0,00 0,00 0,00 Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,03 Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale , , ,20 Totale Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti , , ,00 Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro , , ,00 TOTALE Spese , , ,23 Tale rappresentazione, seppur interessante in termini di visione d'insieme della gestione, non è in grado di evidenziare gli effetti dell'utilizzo delle risorse funzionali al conseguimento degli indirizzi che l'amministrazione ha posto. Per tale attività è necessario procedere all'analisi della spesa articolata per missioni, programmi ed obiettivi. 102

103 6.3.2 Programmi ed obiettivi operativi Come già segnalato nella parte introduttiva del presente lavoro, il DUP, nelle intenzioni del legislatore, costituisce il documento di maggiore importanza nella definizione degli indirizzi e dal quale si evincono le scelte strategiche e programmatiche operate dall'amministrazione. Gli obiettivi gestionali, infatti, non costituiscono che una ulteriore definizione dell'attività programmatica definita già nelle missioni e nei programmi del DUP. Nella prima parte del documento sono state analizzate le missioni che compongono la spesa ed individuato gli obiettivi strategici ad esse riferibili. Nella presente sezione, invece si approfondirà l'analisi delle missioni e dei programmi correlati, con particolare riferimento, alle finalità, agli obiettivi annuali e pluriennali e alle risorse umane finanziarie e strumentali assegnate per conseguirli. Ciascuna missione, in ragione delle esigenze di gestione connesse tanto alle scelte di indirizzo quanto ai vincoli (normativi, tecnici o strutturali), riveste, all interno del contesto di programmazione, una propria importanza e vede ad esso associati determinati macroaggregati di spesa, che ne misurano l impatto sia sulla struttura organizzativa dell Ente che sulle entrate che lo finanziano. L'attenzione dell'amministrazione verso una missione piuttosto che un'altra può essere misurata, inizialmente, dalla quantità di risorse assegnate. Si tratta di una prima valutazione che deve, di volta in volta, trovare conferma anche tenendo conto della natura della stessa. Ciascuna missione è articolata in programmi che ne evidenziano in modo ancor più analitico le principali attività. 103

104 6.3.3 Analisi delle Missioni e dei Programmi Alle Missioni sono assegnate specifiche risorse per il finanziamento delle relative spese, come analiticamente indicato nelle successive tabelle: MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,05 Titolo 2 - Spese in conto capitale ,00 0, ,00 TOTALE Spese Missione , , ,05 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Organi istituzionali , , ,00 Totale Programma 02 - Segreteria generale , , ,40 Totale Programma 03 - Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione Totale Programma 04 - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Totale Programma 05 - Gestione dei beni demaniali e patrimoniali , , , , , , , , ,00 Totale Programma 06 - Ufficio tecnico , , ,00 Totale Programma 07 - Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 08 - Statistica e sistemi informativi , , ,00 Totale Programma 09 - Assistenza tecnicoamministrativa agli enti locali , , ,00 Totale Programma 10 - Risorse umane , , ,00 Totale Programma 11 - Altri servizi generali , , ,65 TOTALE MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione , , ,05 MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale , , ,02 TOTALE Spese Missione , , ,02 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Istruzione prescolastica 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Altri ordini di istruzione non universitaria , , ,05 Totale Programma 04 - Istruzione universitaria 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 05 - Istruzione tecnica superiore , , ,97 Totale Programma 06 - Servizi ausiliari all istruzione 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 07 - Diritto allo studio , , ,00 TOTALE MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio , , ,02 104

105 MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti 8.100, , ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale ,00 0, ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01- Valorizzazione dei beni di interesse storico Totale Programma 02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale TOTALE MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali ,00 0, , , , , , , ,00 MISSIONE 07 - Turismo Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti 6.500, , ,00 TOTALE Spese Missione 6.500, , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Sviluppo e valorizzazione del turismo 6.500, , ,00 TOTALE MISSIONE 07 - Turismo 6.500, , ,00 MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale ,36 0, ,36 TOTALE Spese Missione , , ,36 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Urbanistica e assetto del territorio Totale Programma 02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare TOTALE MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa , , ,36 0,00 0,00 0, , , ,36 MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 105

106 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Difesa del suolo , , ,00 Totale Programma 02 - Tutela, valorizzazione e recupero ambientale , , ,00 Totale Programma 03 - Rifiuti , , ,00 Totale Programma 04 - Servizio idrico integrato 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 05 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Totale Programma 06 - Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Totale Programma 07 - Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni Totale Programma 08 - Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento TOTALE MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente , , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale , , ,57 TOTALE Spese Missione , , ,57 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Trasporto ferroviario 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Trasporto pubblico locale , , ,00 Totale Programma 03 - Trasporto per vie d'acqua 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 04 - Altre modalità di trasporto 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 05 - Viabilità e infrastrutture stradali , , ,57 TOTALE MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità , , ,57 MISSIONE 11 - Soccorso civile Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Sistema di protezione civile , , ,00 Totale Programma 02 - Interventi a seguito di calamità naturali 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 11 - Soccorso civile , , ,00 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 106

107 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 02 - Interventi per la disabilità , , ,00 Totale Programma 03 - Interventi per gli anziani 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 04 - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 05 - Interventi per le famiglie 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 06 - Interventi per il diritto alla casa 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 07 - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali Totale Programma 08 - Cooperazione e associazionismo Totale Programma 09 - Servizio necroscopico e cimiteriale TOTALE MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Industria PMI e Artigianato , , ,00 Totale Programma 02 - Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori , , ,00 Totale Programma 03 - Ricerca e innovazione 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 04 - Reti e altri servizi di pubblica utilità TOTALE MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 0,00 0,00 0, , , ,00 MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro , , ,00 Totale Programma 02 - Formazione professionale 0,00 0,00 0,00 Totale Programma 03 - Sostegno all'occupazione 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale , , ,00 MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 107

108 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare , , ,00 Totale Programma 02 - Caccia e pesca 1.500, , ,00 TOTALE MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca , , ,00 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Fonti energetiche , , ,00 TOTALE MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche , , ,00 MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 1 - Spese correnti , , ,71 TOTALE Spese Missione , , ,71 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Fondo di riserva , , ,71 Totale Programma 02 - Fondo crediti di dubbia esigibilità , , ,00 Totale Programma 03 - Altri fondi , , ,00 TOTALE MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti , , ,71 MISSIONE 50 - Debito pubblico Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari Totale Programma 02 - Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0, , , ,00 TOTALE MISSIONE 50 - Debito pubblico , , ,00 MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi Spese assegnate al finanziamento della missione e dei programmi associati Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro , , ,00 TOTALE Spese Missione , , ,00 108

109 Spese impiegate distinte per programmi associati Totale Totale Programma 01 - Servizi per conto terzi e Partite di giro Totale Programma 02 - Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale , , ,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi , , ,00 109

110 6.3.4 Tabella di raccordo SES-SEO MISSIONE SES OB. STRATEGICO TITOLO OB. STRATEGICO SES MISSIONE seo PROGRAMMA seo Obiettivo Operativo SES SES SES 1.01 Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione DESCRIZIONE MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 01 Organi istituzionali Obiettivo operativo n. 1 Supportare gli Organi ed i Servizi dell Ente in ambito amministrativo e giuridico Obiettivo operativo n. 2 Assicurare il rinnovo degli Organi dell Ente Obiettivo operativo n. 3 Adeguare i Regolamenti dell Ente alla normativa vigente e supportare la Presidenza ed il Consiglio per le nomine di competenza PROGRAMMA 02 Segreteria generale Garantire la Obiettivo operativo capacità n. 1 Assicurare il operativa dell Ente controllo degli atti e la promozione di azioni nell ambito di un finalizzate alla 01 SES 1.01 contesto Trasparenza ed alla istituzionale, Prevenzione della normativo e finanziario in continua evoluzione Corruzione 01 SES 1.01 Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua Obiettivo operativo n. 2 Implementare il Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2018/2020 RESPONSABILE degli obiettivi operativi Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli 110

111 01 SES SES 1.01 evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione SES SES SES 1.02 Garantire la tenuta del bilancio Garantire la tenuta del bilancio Garantire la tenuta del bilancio SES 1.02 Garantire la tenuta del bilancio Obiettivo operativo n. 3 Catalogare e salvaguardare il patrimonio documentario del Settore Affari Generali Obiettivo operativo n. 4 Assicurare la tempestiva gestione dell'attività contrattuale OBIETTIVO TRAVERSALE PROGRAMMA 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 1 Assicurare il pagamento delle utenze, locazioni passive e tributi passivi OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 2 Garantire il rispetto degli equilibri di bilancio, dei vincoli di finanza pubblica ed ottimizzare i tempi di pagamento Obiettivo operativo n. 3 Assicurare l avvio a regime dell ordinativo informatico SIOPE + PROGRAMMA 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Obiettivo operativo n. 1 Assicurare l applicazione e la riscossione di tributi, imposte e canoni responsabile: dott. Giovanni D Attoli Responsabile dell attuazione: Segretario Generale dott. Giacomo Scalzulli responsabile: arch Emanuele Bux (Appalti e contratti) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali) responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Economato) responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) 111

112 SES 1.03 Presidiare le partecipazioni societarie OBIETTIVO TRASVERSALE PROGRAMMA N. 05: Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Obiettivo operativo n. 1 Assicurare un adeguato controllo e coordinamento dei soggetti giuridici partecipati responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) responsabile: arch. Stefano Biscotti (Ambiente) responsabile: dott. Giovanni D Attoli 01 SES SES SES SES SES 1.06 Razionalizzare il patrimonio immobiliare dell Ente attraverso la valorizzazione, dismissione, alienazione ed ottimale utilizzo degli spazi Razionalizzare il patrimonio immobiliare dell Ente attraverso la valorizzazione, dismissione, alienazione ed ottimale utilizzo degli spazi Razionalizzare il patrimonio immobiliare dell Ente attraverso la valorizzazione, dismissione, alienazione ed ottimale utilizzo degli spazi Ottimizzare i consumi delle utenze degli immobili di proprietà e/o in disponibilità dell Ente Assicurare la funzionalità degli Obiettivo operativo n. 2 Proseguire nelle azioni di dismissione ed alienazione immobiliare Obiettivo operativo n. 3 Promuovere azioni di valorizzazione immobiliare OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 4 Attuare ulteriori misure di sicurezza degli Uffici dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 5 Censire e monitorare le utenze degli immobili di proprietà e/o in disponibilità dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 6 responsabile: dott. Giovanni D Attoli responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio, Politiche educative) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Risorse Umane); arch. Emanuele Bux (Manutenzione immobili) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio, Politiche educative, Informatizzazione) responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) responsabile: arch. Emanuele Bux (Manutenzione Patrimonio Immobiliare) responsabile: 112

113 edifici extrascolastici utilizzati per finalità istituzionali SES SES 1.08 Sviluppare la funzione di Stazione Appaltante Migliorare la disponibilità e la qualità di strutture e spazi per la scuola SES SES SES 1.10 Ottimizzare la rete telematica ed i flussi documentali dell Ente Ottimizzare la rete telematica ed i flussi documentali dell Ente Promuovere e realizzare rilevazioni in ambito statistico SES SES 1.11 Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Attuare interventi manutentivi e conservativi sugli immobili dell Ente adibiti ai fini istituzionali PROGRAMMA N. 06: Ufficio Tecnico Obiettivo operativo n. 1 Migliorare gli standard di efficienza nella gestione della SUA per assicurare all Ente ed al territorio un supporto qualificato nella gestione delle gare di appalto Obiettivo operativo n. 2 Programmare e attuare interventi ordinari e straordinari in materia di edilizia scolastica PROGRAMMA N. 08: Statistica e sistemi informativi Obiettivo operativo n. 1 Incrementare i servizi online per migliorare la qualità dei servizi dell Ente in favore dei cittadini ed imprese Obiettivo operativo n. 2 Migliorare la gestione documentale del servizio archivistico Obiettivo operativo n. 3 Sviluppare l attività statistica PROGRAMMA N. 09: Assistenza tecnicoamministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 1 Assicurare servizi al territorio nell ambito della Comunicazione Obiettivo operativo n. 2 Gestire l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei Comuni del territorio ricompresi nell Ambito ATEM FOGGIA 1 NORD arch. Emanuele Bux responsabile: arch. Emanuele Bux responsabile: arch. Emanuele Bux responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: arch. Emanuele Bux 113

114 01 SES SES SES SES SES 1.11 Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Migliorare la capacità della Provincia di supportare i Comuni e di fare rete con essi Obiettivo operativo n. 3 Assicurare i servizi al territorio nell ambito della nuova disciplina dei procedimenti disciplinari e nell organizzazione di concorsi e procedure selettive Obiettivo operativo n. 4 Assicurare i servizi al territorio nell ambito giuridico Obiettivo operativo n. 5 Assicurare i servizi al territorio nell ambito del Servizio Civile Obiettivo operativo n. 6 Assicurare i servizi al territorio in ambito statistico Obiettivo operativo n. 7 Assicurare i servizi al territorio nell ambito tecnico OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: avv. Sergio Delvino responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: arch. Emanuele Bux (Progettazione immobili, Programmazione area vasta, Edilizia sismica, Viabilità) responsabile: arch. Stefano Biscotti (Piano territoriale di coordinamento) SES SES SES 1.12 Strutturare l organizzazione amministrativa (Assestamento, razionalizzazion e e sviluppo delle articolazioni organizzative interne) Strutturare l organizzazione amministrativa (Assestamento, razionalizzazion e e sviluppo delle articolazioni organizzative interne) Strutturare l organizzazione PROGRAMMA N. 10: Risorse umane Obiettivo operativo n. 1 Reclutare, gestire e formare il personale Obiettivo operativo n. 2 Migliorare l assetto organizzativo dell Ente Obiettivo operativo n. 3 responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: 114

115 amministrativa (Assestamento, razionalizzazion e e sviluppo delle articolazioni organizzative interne) SES SES SES SES SES SES 1.14 Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la capacità operativa dell Ente nell ambito di un contesto istituzionale, normativo e finanziario in continua evoluzione Garantire la legittimità e la regolarità dell azione della Provincia di Foggia davanti agli organi giurisdizionali Garantire la legittimità e la regolarità dell azione della Provincia di Foggia davanti agli organi giurisdizionali Presidiare il sistema di pianificazione, programmazion e, rendicontazione e controllo degli obiettivi e delle Assicurare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro PROGRAMMA N. 11: Altri servizi generali Obiettivo operativo n. 1 Migliorare l attività dell Ufficio Relazioni con il Pubblico ed effettuare verifiche sulla qualità dei servizi dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 2 Garantire un adeguata informazione in merito alle attività dell Ente Obiettivo operativo n. 3 Aggiornare il sito internet istituzionale alle disposizioni normative in materia OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 4 Assicurare la difesa dell Ente e supportare, dal punto di vista giuridico amministrativo, gli Organi ed i Servizi dell'ente Obiettivo operativo n. 5 Migliorare la gestione e monitoraggio delle richieste di risarcimento danni, derivanti da sinistri stradali Obiettivo operativo n. 6 Realizzare la connessione tra la Pianificazione, Programmazione ed il Ciclo della performance Dott. Giovanni D Attoli responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Comunicazione ed Informatizzazione) responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali, Informatizzazione) responsabile: avv. Sergio Delvino responsabile: avv. Sergio Delvino responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi 115

116 01 SES SES 1.15 attività Presidiare il sistema di pianificazione, programmazion e, rendicontazione e controllo degli obiettivi e delle attività Politiche comunitarie Obiettivo operativo n. 7 Implementare gli strumenti di controllo di gestione e procedere alla verifica dei risultati di qualità dei Servizi Obiettivo operativo n. 8 Promuovere l informazione sui programmi e sulle iniziative comunitarie e regionali responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi responsabile: arch. Stefano Biscotti MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA N. 02: Altri ordini di istruzione non universitaria 04 SES SES Garantire un piano ottimale della rete scolastica e dell offerta formativa Garantire un piano ottimale della rete scolastica e dell offerta formativa Obiettivo operativo n. 1 Migliorare il sistema scolastico e formativo Obiettivo operativo n. 2 Aggiornare l Anagrafe Regionale dell'edilizia Scolastica OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Politiche educative) responsabile: arch. Emanuele Bux (Gestione e Manutenzione Immobili provinciali) 04 SES SES Garantire un piano ottimale della rete scolastica e dell offerta formativa Reperire finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell edilizia scolastica scolastica Obiettivo operativo n. 3 Provvedere al trasferimento dell Ufficio V dell USR Puglia A.T. Foggia (ex Provveditorato agli Studi) ed alla conseguente razionalizzazione degli spazi della sede provinciale di via Telesforo OBIETTIVO TRASVERSALE Obiettivo operativo n. 4 Messa in sicurezza e Riqualificazione degli edifici scolastici responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Politiche educative, Patrimonio e Informatizzazione) responsabile: arch. Emanuele Bux (Gestione e Manutenzione Immobili provinciali) responsabile: arch. Emanuele Bux 04 SES Reperire Obiettivo operativo 116

117 finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell edilizia scolastica scolastica SES Reperire finanziamenti esterni per il mantenimento e la riqualificazione dell edilizia scolastica scolastica SES SES SES Gestire l accordo con la Regione Puglia per il Polo Biblio-Museale. Provvedere alla gestione del Teatro del Fuoco Gestire l accordo con la Regione Puglia per il Polo Biblio-Museale. Provvedere alla gestione del Teatro del Fuoco Attuare l intervento La Magna Capitanata Community Library SES Garantire la tutela dell offerta turistica n. 5 Verifiche di vulnerabilità sismica e progettazione di eventuali interventi di adeguamento antisismico PROGRAMMA N.05: Istruzione tecnica superiore Obiettivo operativo n. 1 Provvedere ai lavori di efficientamento energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale Capitanata scuola MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DLLE ATTIVITÁ CULTURALI Programma 02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo n. 1 Attuare gli adempimenti previsti dalla Convenzione con la Regione Puglia per il Polo Biblio Museale Obiettivo operativo n. 2 Assicurare la continuità dell attività teatrale prevista dal calendario del Teatro del Fuoco Obiettivo operativo n. 3 Eseguire le azioni previste dall intervento La Magna Capitanata Community Library MISSIONE 07 TURISMO PROGRAMMA N. 01: Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n. 1 Assicurare il passaggio ai Comuni delle funzioni relative al turismo in materia di classificazione di responsabile: arch. Emanuele Bux responsabile: arch. Emanuele Bux responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) responsabile: Dott. Giovanni D Attoli 117

118 SES SES SES SES SES SES 8.02 Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d area vasta in sinergia con i Comuni Progetti SAC (Sistemi ambientali e culturali) SES Migliorare la qualità delle strutture ricettive e turistiche e di Agenzie viaggio e turismo MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO PROGRAMMA N. 01: Urbanistica e assetto del territorio Obiettivo operativo n. 1 Pianificazione territoriale Obiettivo operativo n. 2 POI Piano mobilità ciclistica provinciale Obiettivo operativo n. 3 POI Piani attuativi del PTCP Obiettivo operativo n. 4 PTCP: programmazione strategica Obiettivo operativo n. 5 Autorizzazioni paesaggistiche e valutazione PUG comunali Obiettivo operativo n. 6 Azioni SAC Apulia Fluminum MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE PROGRAMMA N. 01: Difesa del suolo Obiettivo operativo n. 1 Ottimizzare i responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: 118

119 09 SES attività del Servizio Edilizia sismica Garantire i servizi geologici SES SES SES SES SES Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato tempi di attesa per il rilascio della autorizzazioni sismica Obiettivo operativo n. 2 Assicurare il rilevamento movimenti franosi e rilevazione occupazioni strade provinciali PROGRAMMA N. 02: Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n. 1 Tutela e pulizia dei litorali ad alto uso (a completamento dell attuazione dell asse 4a) del PTA) Obiettivo operativo n. 2 Tutela e pulizia dei fondali marini (a completamento dell attuazione dell asse 4b) del PTA Obiettivo operativo n. 3 Tutela della qualità dei suoli e bonifica dei siti inquinati (a completamento dell attuazione dell asse 5b del PTA) Obiettivo operativo n. 4 Interventi di bonifica di siti contaminati da amianto (a completamento dell attuazione dell asse 5d del PTA) Obiettivo operativo n. 5 Monitoraggio e controllo ambientale (a completamento dell attuazione dell asse 6b del PTA) arch. Emanuele Bux responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti 119

120 09 SES SES SES importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Elevare il grado di protezione delle matrici ambientali Obiettivo operativo n. 6 Avviamento e sviluppo delle attività dell ARPA Puglia (a completamento dell attuazione dell asse 6c del PTA) Obiettivo operativo n. 7 Realizzazione stazioni di mountain bike sharing presso i Comuni del Subappennino e Gargano (a completamento dell attuazione dell asse 8d) del PTA) Obiettivo operativo n. 8 Potenziamento funzioni autorizzative relative alla Tutela risorse ambientali responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti SES Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale SES SES Individuazione dei settori di intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale Individuazione dei settori di PROGRAMMA N. 03: Rifiuti Obiettivo operativo n. 1 Sostegno Autorità gestione rifiuti urbani (in attuazione dell Asse 3 Piano Tutela ambientale provinciale PTA ) PROGRAMMA N. 05: Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n. 1 Aree naturali protette, natura e biodiversità: promozione rete ecologica (in attuazione dell Asse 2 Piano Tutela ambientale provinciale PTA ) Obiettivo operativo n. 2 responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: arch. Stefano Biscotti responsabile: 120

121 intervento particolarmente rilevanti, con un significato importante per la qualità e le condizioni dell ambiente su tutto il territorio provinciale SES SES SES Garantire un efficiente Piano dei Trasporti Garantire un efficiente Piano dei Trasporti Garantire un efficiente Piano dei Trasporti SES Infrastrutture stradali: coordinamento territoriale Potenziare l attività sanzionatoria conseguente alla verifica degli impianti termici MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÁ PROGRAMMA N. 02: Trasporto pubblico locale e Mobilità Obiettivo operativo n. 1 Aggiornare il Piano di bacino del Trasporto Pubblico Locale della Provincia di Foggia Obiettivo operativo n. 2 Assicurare gli interventi nell ambito della mobilità Obiettivo operativo n. 3 Gestione autoparco provinciale e razionalizzazione della spesa PROGRAMMA N.05: Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n. 1 Lavori di ripristino, ammodernamento e messa in sicurezza delle strade provinciali Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: arch. Emanuele Bux 10 SES SES Programma straordinario di manutenzione delle rete viaria della provincia di Foggia Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazio ne viaria interna dei Monti Dauni Obiettivo operativo n. 2 Attuare il Programma straordinario di manutenzione delle rete viaria della provincia di Foggia Obiettivo operativo n. 3 Attuare il Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazione viaria interna dei Monti Dauni, di cui al finanziamento a valere sul POR Puglia FESR FSE , per l'importo di euro ,00 responsabile: arch. Emanuele Bux responsabile: arch. Emanuele Bux MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA N. 01: 121

122 11 SES Protezione civile SES SES SES SES Garantire gli interventi in materia di assistenza specialistica, trasporto per alunni disabili delle scuole medie superiori ed altri interventi per alunni audiolesi e videolesi Eseguire il Progetto SPRAR - accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati Garantire la tutela delle minoranze linguistiche storiche Garantire gli interventi in materia di Servizio Civile SES Attuare il Programma Garanzia Giovani Sistema di protezione civile Obiettivo operativo n.1 Attività di protezione civile e collaborazione con il Coordinamento Provinciale delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA PROGRAMMA N. 02: Interventi per la disabilità Obiettivo operativo n. 1 Assicurare la gestione della Convenzione di avvalimento della Regione Puglia per gli interventi in materia di assistenza specialistica, trasporto per alunni disabili delle scuole medie superiori ed altri interventi per alunni audiolesi e videolesi Obiettivo operativo n. 2 Coordinare il Progetto SPRAR Obiettivo operativo n. 3 Assicurare interventi a favore della tutela delle minoranze linguistiche storiche Obiettivo operativo n. 4 Coordinare e gestire i bandi Servizio Civile ed istituire il Servizio Civile Universale MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÁ PROGRAMMA N. 02: Commercio reti distributive tutela dei consumatori Obiettivo operativo n. 1 Garantire la gestione della Convenzione con la Regione Puglia per la realizzazione delle misure previste dal PAR del Programma Garanzia Giovani responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli 122

123 SES SES SES Gestire i servizi e gli interventi delle politiche per il lavoro Gestire i servizi e gli interventi delle politiche per il lavoro Gestire i servizi e gli interventi delle politiche per il lavoro SES Proseguire nella gestione della tutela delle risorse faunistico ambientali secondo le indicazioni della Regione Puglia SES Approvvigionam ento idrico MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO PROGRAMMA N. 01: Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Obiettivo operativo n. 1 Garantire il mantenimento dei livelli essenziali previsti dal d.lgs. n. 150/2015 Gestione della Convenzione con la Regione Puglia Obiettivo operativo n. 2 Garantire la gestione del protocollo sperimentale CAPORALT Obiettivo operativo n. 3 Assicurare le iniziative in tema di pari opportunità e supporto all Ufficio della Consigliera Provinciale di parità MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA PROGRAMMA N. 02: Caccia e Pesca Obiettivo operativo n. 1 Completare gli adempimenti amministrativi e le attività in essere con la Regione Puglia per la tutela delle risorse faunistico ambientali MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE PROGRAMMA N. 01: Fonti energetiche Obiettivo operativo n. 1 Funzioni in materia di pianificazione e utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico Approvvigionamento idrico responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli responsabile: Dott. Giovanni D Attoli 123

124 6.3.5 Obiettivi operativi Nel prospetto seguente i Programmi, organizzati per Missione, nei quali sono articolati le spese vengono descritti attraverso la loro declinazione negli obiettivi operativi perseguiti dall Ente e ricondotti alle strutture organizzative che dovranno curarne l implementazione. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 01: Organi istituzionali Obiettivo operativo n. 1 - Supportare gli Organi ed i Servizi dell Ente in ambito amministrativo e giuridico Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico al Presidente, al Vice Presidente, al Consiglio provinciale, all Assemblea dei Sindaci, alle Commissioni consiliari ed ai Comitati interni di controllo. Si garantisce la funzione di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa agli Organi e ai Settori nella fase di formazione degli atti. Si predispone la raccolta delle pratiche per la preparazione dell'ordine del giorno delle sedute degli Organi dell Ente e si presta assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione e la redazione degli atti. Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico-amministrativo al Consiglio anche attraverso l organizzazione di iniziative istituzionali o di carattere diverso su mandato del Presidente o del Consiglio. Si garantisce il necessario supporto al Presidente nell adozione delle deliberazioni di competenza. Viene curata la raccolta delle proposte di deliberazione provenienti dagli altri Settori per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio. Si provvede alla convocazione del Consiglio e alla verbalizzazione delle sedute. Si provvede, inoltre, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione e alla loro pubblicazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e sulle giustificazioni addotte per le assenze dai Consiglieri. Si provvede alla liquidazione delle spese sostenute dal Presidente e dai Consiglieri per l espletamento del mandato. Si curano le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si procede in generale alle necessarie verifiche, anche consultandosi con l'ufficio territoriale di Governo, sulle questioni attinenti lo status di amministratore e sugli obblighi di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. Viene garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri su ogni questione di competenza del Consiglio assicurando la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di emendamenti alle proposte di deliberazione, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni. Si garantisce ai Consiglieri l esercizio del diritto di accesso agli atti. Si assicura il diritto del Consigliere di ottenere dagli uffici, nonché dalle aziende ed enti dipendenti tutte le notizie, le informazioni, gli atti e i documenti in loro possesso utili all espletamento del mandato. Si provvede alla convocazione dell Assemblea dei Sindaci e alla predisposizione delle proposte di deliberazione per la formazione dell'ordine del giorno. Si garantisce l assistenza alla seduta. Si provvede, infine, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e il controllo delle eventuali deleghe. L Ufficio cura, altresì, la raccolta, la pubblicazione all albo pretorio on-line e la conservazione degli atti del Presidente, del Consiglio e dell Assemblea dei Sindaci, delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Presidente, e ne rilascia copia conforme ove richiesta. Cura, inoltre, l adempimento per tutti i documenti soggetti a pubblicazione all albo pretorio on-line provenienti dall interno e dall esterno dell Ente. Obiettivo operativo n. 2 Assicurare il rinnovo degli Organi dell Ente Segretario Generale: dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli 124

125 Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nell'annualità 2018, terminerà il mandato del Presidente e del Consiglio provinciale. Conseguentemente, dovrà essere attivato il relativo procedimento elettorale. In particolare sarà necessaria la definizione di indirizzo/linee guida e la costituzione dell'ufficio elettorale e l'indizione dei comizi elettorali, la successiva costituzione del seggio elettorale e della sua eventuale sottosezione, nonché la predisposizione delle apposite schede elettorali. Dovrà essere posta particolare attenzione agli aspetti inerenti alla corretta individuazione del corpo elettorale, costituito da Sindaci e Consiglieri comunali del territorio provinciale, con conseguente acquisizione di dati e informazioni dai Comuni, anche in considerazione dell'individuazione, da parte della Legge, di voti ponderati in relazione al numero di abitanti del Comune a cui appartiene l'elettore. La procedura di rinnovo del Presidente e del Consiglio provinciale è disciplinata dalla L. 56/2014 le cui disposizioni dovranno trovare concreta e corretta applicazione. Si garantisce il rinnovo del Presidente e del Consiglio e, conseguentemente, la piena funzionalità dell'amministrazione. Obiettivo operativo n. 3 Adeguare i Regolamenti dell Ente alla normativa vigente e supportare la Presidenza ed il Consiglio per le nomine di competenza Segretario Generale dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Assicurare il rispetto delle leggi e lo snellimento delle procedure e garantire la legalità dell'azione amministrativa. Regolamenti: Controllo dei Regolamenti dell Ente al fine di valutare la necessità di attivare i Settori competenti a provvedere al loro aggiornamento rispetto alla normativa vigente. Supporto alla Presidenza e al Consiglio per le nomine di competenza: Si cura la fase di avvio e la fase istruttoria per le nomine dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari e le designazioni di competenza del Presidente o del Consiglio Provinciale e alla formalizzazione degli atti. Nell'espletamento del proprio mandato, i rappresentanti della Provincia che sono stati nominati o designati sono tenuti a conformarsi agli indirizzi della programmazione provinciale nel settore di competenza della nomina o della designazione. Su richiesta del Presidente della Provincia o del Consiglio, per le nomine o designazioni di competenza consiliare, tutti i nominati sono tenuti ad inviare una relazione sull'attività svolta all'organo che li ha eletti. L ufficio provvede alla tenuta e all aggiornamento dello scadenziario delle nomine, delle normative di Ente disciplinanti la composizione degli organi e le procedure di individuazione e nomina dei membri in capo alla Provincia. Collabora, altresì, con i singoli Enti per la raccolta della documentazione richiesta post nomina ai fini dell efficacia. PROGRAMMA N. 02: Segreteria Generale Obiettivo operativo n. 1 - Assicurare il controllo degli atti e la promozione di azioni finalizzate alla Trasparenza ed alla Prevenzione della Corruzione Responsabile dell attuazione: Segretario Generale dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Per assicurare la prevenzione di eventi corruttivi e l adempimento degli obblighi di trasparenza sono attivi i seguenti controlli: Controlli interni Il Consiglio provinciale con delibera n. 9 del 13/02/2013 ha approvato il Regolamento dei controlli interni nel quale è previsto che il controllo successivo degli atti sia affidato al Segretario Generale. Il controllo successivo ha cadenza bimestrale ed è affidato al gruppo di esame interno appositamente costituito. Le risultanze dei controlli successivi degli atti sono trasmesse, a cura del Segretario, ai Dirigenti dei Settori, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché ai Revisori dei Conti ed al Nucleo di Valutazione, come documenti utili per la valutazione, al Presidente ed al Consiglio provinciale. 125

126 Attività di controllo in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza Si dà attuazione al Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza con particolare riferimento al monitoraggio periodico in materia di anticorruzione con misure di monitoraggio degli atti appositamente costruite. Si procede con la verifica degli atti ai fini dell'anticorruzione attraverso la verifica della loro rispondenza ai criteri/misure di monitoraggio (riferiti al livello e alle aree di rischio) applicati per la selezione casuale degli atti. Il Responsabile della Trasparenza cura il monitoraggio e la misurazione della qualità, anche in ordine ai requisiti di accessibilità e usabilità, della sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell Ente avvalendosi, nella fattispecie, di un dipendente amministrativo per la parte giuridica, e di un dipendente tecnico per la parte informatica. Tutto il Personale dipendente e, in particolare, i Titolari di Posizioni Organizzative, contribuiscono attivamente al raggiungimento degli obiettivi di trasparenza e integrità di cui al presente Piano. È data piena attuazione a: controlli successivi di regolarità amministrativa degli atti e coordinamento delle attività previste nei Piani della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza; obblighi di elaborazione e pubblicazione della relazione annuale e del PTPCT; Coordinamento e supporto all'adempimento degli obblighi in materia di trasparenza amministrativa. Con riferimento ai principi di partecipazione, previsti anche dal comma 6, art. 10 del d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., la Provincia di Foggia, oltre che attraverso il proprio sistema di Controllo Direzionale e di Gestione, procede alla verifica dei risultati di qualità e trasparenza con la partecipazione dei consumatori ed utenti (giornate della trasparenza). Gli esiti delle verifiche devono essere partecipate agli Organi di governo, per mezzo del Controllo Direzionale e di Gestione, e pubblicate sul sito istituzionale dell Ente. Obiettivo operativo n. 2 Implementare il Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2018/2020 Responsabile dell attuazione: Segretario Generale dott. Giacomo Scalzulli responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire In forza del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i. attuativo della delega conferita con la citata legge 190/2012, il legislatore ha imposto alle amministrazioni pubbliche l'adozione di un Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza diretto a assicurare l accesso alle informazioni relative all attività svolta dall Amministrazione, incrementare il controllo sociale e concorrere alla realizzazione di una amministrazione aperta garante di un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell integrità. La Provincia di Foggia attuerà un programma di attività e di interventi secondo una logica di metodologia e collegamento alla attività di programmazione e controllo per processi anche alla luce delle indicazioni ANAC di cui alla Determinazione n. 12 del 28 ottobre Quest'ultima, in particolare, evidenzia che la trasparenza è uno degli assi portanti della politica anticorruzione impostata dalla Legge n. 190/2012, e del D.lgs. 33/2013 come modificato dal D.lgs. 97/2016; a tal fine si garantisce di adeguare il Programma per la trasparenza del PTCP come misura di prevenzione. L impegno maggiore sarà profuso per la redazione del nuovo PTPC che dovrà contenere un approfondimento dell esame del contesto, uno sforzo di organizzazione e di ridefinizione dei fabbisogni di personale coinvolto nell attuazione del PTPC. Sarà sviluppato un percorso di condivisione del Piano e del nuovo organigramma finalizzato anche alla semplificazione ed efficientamento delle misure e monitoraggio. Una particolare attenzione sarà rivolta alla omogeneizzazione degli indicatori di contesto anticorruzione nell ambito del PTPC e nel contesto del sistema di indicatori interno all Ente. Sarà avviato il percorso di reingegnerizzazione dei processi in relazione alla definizione degli obiettivi con parallela rivalutazione dell impatto del rischio e ripesatura, anche interfase, del rischio anticorruzione, in collaborazione con i Dirigenti. Si completerà, entro il primo semestre dell'anno, con la parallela rivalutazione del rischio e ripesatura anche interfase del rischio della singola attività. Rilevante, sarà l avvio della formazione del personale dell intera struttura dell Ente ai fini della sensibilizzazione e della partecipazione alla lotta di eventi anticorruttivi. Obiettivo operativo n. 3 Catalogare e salvaguardare il patrimonio documentario del Settore Affari Generali 126

127 responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L obiettivo coinvolge il personale dipendente del Settore Affari Generali ed ha la finalità di salvaguardare il patrimonio documentario dell Ente, in particolare quello del Settore Affari Generali. Si procederà alla catalogazione dei seguenti documenti: Contratti stipulati fino all anno 2000, Registri delle deliberazioni di Consiglio e Giunta provinciale per gli anni , Verbali del Consiglio provinciale periodo , Carteggi relativi alle Elezioni provinciali anni I suddetti documenti sono, al momento, custoditi in maniera disordinata e soggetti a deterioramento - nei locali dell Ente di via Bellavia e presso il capannone ex SICEM di via Manfredonia. L attività consisterà nella presa in carico di detti documenti, relativa fascicolazione ed adeguata collocazione. Successivamente si potrà procedere alla digitalizzazione per la creazione di un archivio informatico. Obiettivo operativo n. 4 Assicurare la tempestiva gestione dell'attività contrattuale OBIETTIVO TRAVERSALE: Responsabile dell attuazione: Segretario Generale dott. Giacomo Scalzulli responsabile: arch Emanuele Bux (Appalti e contratti) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali) responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Economato) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si garantiscono le attività necessarie, propedeutiche e conseguenti alla stipula dei contratti in forma pubblica amministrativa per l'intero Ente. L'attività comprende la fase istruttoria dell acquisizione e della verifica della documentazione necessaria, l espletamento delle verifiche previste dal Codice degli Appalti mediante accesso ai dati depositati presso la Procura, il Tribunale, l Agenzia delle Entrate, l Inps o l Inail e l ufficio disabili delle Province, le verifiche sul possesso dei requisiti ai sensi dell art. 80 del D.lgs 50/2016 e s.m.i. tramite sistema AVCpass (a partire dal 1 gennaio 2013, l ANAC ha attivato il sistema AVCpass per l acquisizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti generali e speciali per la partecipazione alle procedure per l affidamento degli appalti pubblici, nonché per la gestione telematica di alcune fasi della procedura di gara), i controlli antimafia White list (la stazione appaltante, prima di procedere alla stipula del contratto di appalto, è tenuta, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (codice delle leggi antimafia), a verificare, mediante richiesta di apposita certificazione che l operatore economico aggiudicatario sia in regola con la normativa antimafia ed, in particolare, che a carico dello stesso non sussista alcuna delle situazioni ostative previste), l acquisizione della documentazione necessaria e l acquisizione degli allegati relativi alla gara. L ufficio gestisce i diritti di segreteria curando la richiesta di versamento. L ufficio cura la predisposizione del contratto in forma pubblica amministrativa, la correttezza delle cauzioni e fidejussioni, la capacità a contrarre e stipulare della controparte. Particolare attenzione è riservata all'attività propedeutica alla rogazione dell'atto, agli aspetti fiscali e agli adempimenti che incombono sull'ufficiale rogante e sugli uffici competenti. La fase successiva alla stipula prevede la comunicazione alle ditte non aggiudicatarie, la repertoriazione del contratto, la creazione del plico informatico tramite il software Unimod messo a disposizione dall Agenzia delle Entrate, la trasmissione del plico informatico e registrazione fiscale telematica mediante la piattaforma Sister, il rendiconto delle spese per la regolarizzazione del contratto, la registrazione della polizza fidejussoria o fidejussione bancaria presentata dalla ditta, l utilizzo del sistema informatico AVCPpass per la chiusura del fascicolo elettronico della gara. Si prevede, altresì, di standardizzare il processo contrattuale con particolare riferimento alla fase di aggiudicazione, per la quale è prevista dalla norma la formazione di apposita cartella, e la fase più propriamente contrattuale di stipula. L Ufficio gestisce la tenuta del repertorio dei contratti pubblici. PROGRAMMA N. 03: Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 1 - Assicurare il pagamento delle utenze, locazioni passive e tributi passivi OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) 127

128 Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire: Provvedere al puntuale pagamento delle utenze e delle locazioni passive. Garantire il pagamento di tutti i tributi passivi, imposte, tasse e contributi a carico dell Ente e la compilazione delle relative denunce: 1) IMU e TASI per tutti i fabbricati e terreni provinciali non adibiti a compiti istituzionali (verifiche conteggi, pagamento e denunce annuali); 2) Tassa sui rifiuti, canoni consorzi irrigui e quote associative (verifica cartelle esattoriali, pagamento e denunce di variazione); 3) IVA: fatturazione, versamenti mensili e denuncia annuale, split payment; 4) IRAP su prestatori occasionali (versamenti mensili e denuncia annuale); 5) IRPEF su prestatori professionali e occasionali (versamenti mensili in qualità di sostituto d imposta e denuncia annuale 770 semplificato ed ordinario, invio attestati di pagamento); 6) INPS contributi su CO.CO.CO., versamenti e denunce; 7) IMPOSTA DI BOLLO VIRTUALE tutti gli atti di autorizzazione e concessione emessi dall Ente sono soggetti ad imposta di bollo tale imposta viene riscossa dall Ente e riversata all erario a scadenze fisse. Obiettivo operativo n. 2 - Garantire il rispetto degli equilibri di bilancio, dei vincoli di finanza pubblica ed ottimizzare i tempi di pagamento responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Al fine di evitare sanzioni a carico dell'ente, si effettuerà un costante monitoraggio dell'andamento delle entrate e delle spese, controllo periodico dei tempi di pagamento, monitoraggio costante del rispetto delle regole in tema di Pareggio di bilancio. Si garantisce il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli di finanza pubblica. Si conferma l obiettivo di garantire la tempestività dei pagamenti in conformità a quanto previsto dall art. 9 del D.Lgs. n. 78/2009, dal D.lgs 192/2012. Sul lato spesa, significativa è l azione svolta sul tema del puntuale pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti e rinegoziati. Si assicura la predisposizione del Rendiconto di Gestione Si assicura la predisposizione del Bilancio di Previsione Obiettivo operativo n. 3 Assicurare l avvio a regime dell ordinativo informatico SIOPE + responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L art. 1, comma 533, della legge 11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), ha previsto l evoluzione della rilevazione SIOPE in SIOPE+, al fine di migliorare il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche attraverso l integrazione delle informazioni rilevate da SIOPE con quelle delle fatture passive registrate dalla Piattaforma elettronica (PCC) e, in prospettiva, di seguire l intero ciclo delle entrate e delle spese. SIOPE+ chiede a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, della legge n. 196 del 2009, di: a) ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici emessi secondo lo standard definito dall AgID; b) trasmettere gli ordinativi informatici al tesoriere/cassiere solo ed esclusivamente per il tramite dell infrastruttura SIOPE, gestita dalla Banca d Italia. L avvio a regime di SIOPE+ è previsto a partire dal 1 gennaio 2018 con scadenze diverse nell'anno, per tutti gli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni). Il comma 6 dell articolo 14 della legge n. 196 del 2009 prevede che le amministrazioni pubbliche, con l esclusione degli enti di previdenza, trasmettano quotidianamente alla banca dati SIOPE, tramite i propri tesorieri o cassieri, i dati concernenti tutti gli incassi e i pagamenti effettuati, codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, e che le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi non possono accettare disposizioni di pagamento prive della codificazione uniforme. Il comma 8-bis del medesimo articolo 14, prevede che, al fine di favorire il monitoraggio del ciclo completo delle entrate e delle spese, le amministrazioni pubbliche ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere o cassiere esclusivamente attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard Ordinativo Informatico emanato dall Agenzia per l Italia digitale (AGID), per il tramite dell infrastruttura 128

129 della banca dati SIOPE gestita dalla Banca d Italia nell ambito del servizio di tesoreria statale, e che i tesorieri e i cassieri non possono accettare disposizioni di pagamento trasmesse con modalità diverse. Il comma 8-ter del medesimo articolo 14, prevede che con decreti del Ministero dell economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata l AGID, sono stabilite le modalità e i tempi per l attuazione delle disposizioni di cui al comma 8-bis del medesimo articolo. Il comma 5 dell articolo 7-bis, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, introdotto con il comma 1 dell articolo 27 del D.L. 66/2014, convertito, con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, prevede che le amministrazioni pubbliche, contestualmente all'ordinazione di pagamento, immettono obbligatoriamente sulla piattaforma elettronica i dati riferiti alla stessa concernenti le fatture e le richieste equivalenti di pagamento relativi a debiti per somministrazioni, forniture e appalti e obbligazioni relative a prestazioni professionali. In collaborazione con il Settore servizi informativi e con il Tesoriere, sono state effettuate le attività necessarie alla verifica dell adeguatezza dei sistemi informatici di lavorazione e trasmissione ordinativi informatici attualmente utilizzati alle regole tecniche che governano Siope+. PROGRAMMA N. 04: Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Obiettivo operativo n. 1 - Assicurare l applicazione e la riscossione di tributi, imposte e canoni OBIETTIVO TRASVERSALE: responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) responsabile: arch. Stefano Biscotti (Ambiente) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Garantire l applicazione di tributi, imposte e canoni secondo le tariffe ed aliquote deliberate dal Presidente e recepite dal Consiglio, secondo modalità improntate a trasparenza e correttezza, anche in relazione alle continue modifiche legislative o normative. Garantire tutte le operazioni necessarie per l incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura Patrimoniale, nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni di imposta e di entrate patrimoniali, quali canoni non ricognitori, sanzioni al codice della strada o in tema ambientale: 1) Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche; 2) Tributo Tutela Ambientale; 3) Imposta Provinciale di Trascrizione; 4) Tributo R.C. Auto; 5) Canoni di occupazione stradale ai sensi del Codice della Strada; 6) Riscossione coattiva delle Entrate Tributarie e Patrimoniali (sanzioni amministrative). Si procederà ad affidare il servizio di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali al nuovo unico soggetto preposto alla riscossione nazionale di cui all'articolo 1 ed in generale del Capo I del d.l. n. 193/2016 convertito con modificazioni dalla l. n. 225/2016, modificato da ultimo dall'art. 35 del d.l. n. 50/2017 convertito con modificazioni dalla l. n. 96/2017, denominato Agenzia delle Entrate Riscossione, o in alternativa - tramite i concessionari iscritti all albo di cui all art. 53 del D.lgs. n. 446 del PROGRAMMA N. 05: Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Obiettivo operativo n. 1 Assicurare un adeguato controllo e coordinamento dei soggetti giuridici partecipati responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia, ai sensi dell art. 147-quater del TUEL, ed in relazione al regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 13 febbraio 2013, è tenuta ad attuare un sistema di controlli sugli organismi partecipati. Il controllo è finalizzato a garantire il perseguimento degli interessi pubblici generali, ad assicurarne la stabilità economico finanziaria nonché ad assicurare il corretto funzionamento degli organi societari. Il sistema dei controlli si attua mediante la definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l organismo partecipato, la definizione degli indirizzi ai quali adeguare i piani-programma delle attività e gli schemi di bilancio, l attivazione di un sistema che rilevi i rapporti finanziari tra l Ente 129

130 proprietario e il soggetto partecipato, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. La Provincia è tenuta, inoltre, ad effettuare il monitoraggio periodico sull andamento dei soggetti partecipati, ad analizzare gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e ad individuare le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari. Tuttavia, preme sottolineare, che le società partecipate della Provincia sono prevalentemente in stato di liquidazione, pertanto non perseguendo più l oggetto sociale, ma esclusivamente le procedure di liquidazione dello stato patrimoniale, non hanno una strumentalità diretta alla realizzazione di obiettivi gestionali definiti dall Ente. Pertanto, il controllo sulle partecipate si concentrerà su una attività di monitoraggio degli equilibri economico finanziari degli organismi e dello stato delle liquidazioni, nonché di analisi di ogni atto adottato dagli organi delle società e del rispetto delle normativa di riferimento in materia di società pubbliche (compreso determinazioni Anac in materia). A tal fine, saranno redatti e adottati appositi report di rilevazione, nel rispetto di quanto previsto dal vigente Regolamento sui controlli interni dell Ente. Si pubblicano nella sezione Amministrazione Trasparente del sito internet dell Ente i dati richiesti dall art. 22 del D.lgs. 33/2013 e s.m.i. relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e alle partecipazioni in società di diritto privato. In particolare, sono pubblicati i dati relativi alla ragione sociale, alla misura della eventuale partecipazione dell'amministrazione, alla durata dell'impegno, all'onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione, al numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo, al trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante, ai risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari. Sono altresì pubblicati i dati relativi agli incarichi di amministratore dell'ente e il relativo trattamento economico complessivo. Si gestirà la tenuta e l aggiornamento continuo dei dati e il monitoraggio degli obblighi di legge. Si procederà al pagamento delle quote degli enti e delle associazioni a cui la Provincia aderisce mediante predisposizione di tutti gli atti necessari, entro i termini e secondo le modalità indicate nei singoli statuti. Si provvederà alla gestione dei flussi finanziari con le società partecipate al fine di predisporre il bilancio consolidato. Obiettivo operativo n. 2 Proseguire nelle azioni di dismissione ed alienazione immobiliare responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il patrimonio immobiliare è diventato ormai la principale, se non l'unica, fonte di risorse per la pubblica amministrazione. L ottimizzazione della redditività del patrimonio è divenuta, quindi, un obiettivo prioritario delle amministrazioni locali che sono sempre più assoggettate a stringenti vincoli di bilancio. L importanza della valorizzazione del patrimonio immobiliare è desumibile anche dai numerosi interventi legislativi che, nell arco dell ultimo decennio, hanno introdotto norme tese, direttamente o indirettamente, ad incentivare il concorso della leva immobiliare da parte della pubblica amministrazione al raggiungimento dell equilibrio economico-finanziario. Si richiama, a tale proposito, il comma 15 dell art. 4 della legge 488 del 1999 (Finanziaria 2000) che ha esteso alle Regioni e agli enti locali le disposizioni applicabili alle dismissioni dei beni pubblici statali, ricavabili dai testi di cui all art. 3 comma 99, 99 bis e 100 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e dell art. 19 della legge n. 488 del 1999, alle operazioni di cartolarizzazione, alla creazione di fondi immobiliari (DL 351/2001 convertito con modifiche nella L. 410/2001) ed in generale alle disposizioni che, più o meno direttamente, sono volte ad incentivare le operazioni di dismissione e valorizzazione immobiliare per una gestione efficace e redditizia del patrimonio. In particolare, è stato previsto l obbligo di adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali finalizzati alla razionalizzazione dell utilizzo, tra l altro, di beni immobili ad uso abitativo o di servizio e la trasmissione di apposite relazioni all organo di controllo interno ed alla Sezione regionale della Corte dei conti competente per territorio (art.2, comma 594, della L. 244/2007), mentre l art. 58 del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella L. n. 133/2008, ha imposto agli enti territoriali di redigere annualmente un Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al DUP ed al Bilancio di previsione, in cui inserire i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non ritenuti strumentali all esercizio delle proprie funzioni istituzionali. 130

131 Si evidenziano, infine, i recenti interventi del legislatore, in particolare l art. 27 del DL 201/2011 che prevedono per la valorizzazione, trasformazione, gestione e alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dei Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato e degli Enti vigilati dagli stessi, nonché dei diritti reali relativi ai beni immobili, anche demaniali, la promozione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio di iniziative idonee per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di società, consorzi o fondi immobiliari. Si formulerà il Piano annuale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Si garantiranno le risorse al finanziamento del piano investimenti nei settori Viabilità ed Edilizia Scolastica ed al finanziamento, per gli anni dal 2018 al 2020, delle quote capitali dei muti in ammortamento nell'anno o in anticipo rispetto all'originario piano di ammortamento, così come previsto dalla legge n. 205/2017, art. 1, comma 866 attraverso: - l'azione diretta di vendita sia di locali appartenenti al patrimonio della Provincia sia delle case cantoniere trasferite dall ANAS e dal Consorzio di Bonifica; - la prosecuzione delle fasi di alienazione attraverso adozioni di bandi di asta pubblica, avendo preventivamente già espletato gli adempimenti tecnici necessari e propedeutici alla effettiva dismissione. Obiettivo operativo n. 3 Promuovere azioni di valorizzazione immobiliare OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio, Politiche educative) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nel territorio della provincia di Foggia insistono diversi Istituti scolastici dove sono presenti, nella maggior parte dei plessi, aree verdi degradate (con esposizione degli edifici scolastici a situazioni di rischio ambientale, soprattutto outdoor) che meritano di essere recuperate e rivalutate per la realizzazione di spazi idonei ad un utilizzo sociale, sportivo e ecologico a beneficio della cittadinanza in quanto luoghi di aggregazione, contatto con la natura e contesto di educazione sportiva ed ambientale. Il del Servizio Politiche educative, di concerto con i competenti uffici e le Istituzioni scolastiche, provvederà ad effettuare una ricognizione dettagliata delle aree esterne di edifici di pertinenza, al fine di predisporre le necessarie azioni per gli interventi di riqualificazione. Considerato che per riqualificare gli spazi esterni, di edifici ed Istituti scolastici non sono sufficienti le risorse pubbliche, l Ente intende avvalersi della possibilità di progettare e realizzare interventi anche attraverso strumenti di patnerariato pubblico-privato. Tali procedure potranno all esito prevedere l utilizzo di terzi in regime concessorio delle aree riqualificate e da destinare, comunque, a finalità pubbliche in coerenza con le esigenze degli istituti scolastici. Il del Servizio Patrimonio provvederà all attivazione delle suddette procedure. Obiettivo operativo n. 4 Attuare ulteriori misure di sicurezza degli Uffici dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Risorse Umane) responsabile: arch. Emanuele Bux (Manutenzione immobili) Provvedere ad istituire, presso Palazzo Dogana e presso la sede di via Telesforo, un sistema di controllo accessi e sicurezza per abilitare, autorizzare, inibire, controllare e monitorare i transiti effettuati dal personale dipendente, dagli utenti e dai visitatori attraverso determinati varchi strategici con la registrazione degli accessi e delle uscite, integrato con i sistemi di videosorveglianza e di antintrusione. Obiettivo operativo n. 5 Censire e monitorare le utenze degli immobili di proprietà e/o in disponibilità dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio, Politiche educative, Informatizzazione) responsabile:dott.ssa Rosa Lombardi (Finanziario) responsabile: arch. Emanuele Bux (Manutenzione immobili) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Occorre procedere al censimento ed al successivo monitoraggio delle utenze di energia elettrica, gas, acqua e telefonia, per tutti gli immobili di proprietà e/o in disponibilità dell Ente. Tale attività è finalizzata ad ottenere un censimento ed un quadro complessivo e dettagliato dei consumi e dei costi derivanti da ciascuna utenza per ogni immobile di proprietà e/o in disponibilità dell Ente. Il citato censimento si rende anche necessario poiché, nel corso degli ultimi anni, sono stati alienati e/o dismessi diversi immobili. Inoltre, a seguito della legge n. 56/2014 (Legge Del Rio), del 131

132 DPCM del 26/09//2014 e della Legge Regione Puglia n. 9 del 27/05/2016, che hanno determinato e ridisegnato le funzioni attribuite alle Province ed alla Regioni, vi è stato il relativo trasferimento di risorse umane, finanziarie ed immobiliari. La gestione di innumerevoli contratti, per situazioni molto diversificate tra di loro, crea una difficoltà gestionale in termini di valutazione dei costi economici rispetto ai consumi. Si procederà, nella prima fase, ad un analisi dei contratti attualmente in essere, associati ai diversi immobili (uffici, scuole, etc.), creando una sorta di carta d identità dell immobile. Si individueranno, inoltre, i contratti di utenze sugli immobili non più utilizzati dall Ente, provvedendo alla relativa cessazione o voltura. Mediante l analisi dei contratti e delle relative bollette (prendendo in esame quelle pervenute dall anno 2017), si ricaveranno i consumi ed i costi per singola utenza e per singolo immobile. Nella seconda fase, si procederà alla elaborazione di proposte volte a definire: le modalità per aggregare i contratti, per ottenere una diminuzione dei costi fissi; la scelta del miglior fornitore, per ottenere una diminuzione dei costi variabili; le indicazioni per una corretta gestione dei consumi, per ottenerne la diminuzione; con conseguente ricontrattualizzazione delle forniture. La terza fase si sviluppa con l attività di monitoraggio dei consumi e dei costi di ogni singolo contratto e nel loro complesso, tramite l elaborazione di report trimestrali da inviare agli Organi Politici, alla Dirigenza di vertice, nonché al Servizio Controllo Direzionale e di Gestione. I vantaggi per l Ente sono i seguenti: - possibilità di avere una visione chiara ed immediata della situazione dei consumi e dei costi per ogni utenza, immobile e centro di costo; - individuazione dei centri di costo a più alto consumo; - indicazioni per interventi di efficienza energetica e di autoproduzione. A completamento delle attività previste dal presente obiettivo, la Provincia di Foggia avrà una migliore gestione delle utenze nell immediato ed un significativo risparmio economico nel tempo e porrà le basi per la predisposizione di un Piano di efficientamento energetico. Obiettivo operativo n. 6 Attuare interventi manutentivi e conservativi sugli immobili dell Ente adibiti ai fini istituzionali responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Prevedere e attuare gli interventi manutentivi sul patrimonio edilizio dell Ente adibito all esercizio delle funzioni istituzionali, con priorità per quelli finalizzati all'integrità strutturale e alla sicurezza dei dipendenti e dell'utenza. PROGRAMMA N. 06: Ufficio Tecnico Obiettivo operativo n. 1 Migliorare gli standard di efficienza nella gestione della SUA per assicurare all Ente ed al territorio un supporto qualificato nella gestione delle gare di appalto responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L Ufficio provvede alla redazione del Programma biennale degli acquisti di beni e servizi e cura le procedure d appalto di lavori, servizi e forniture svolte dall Ente in posizione di staff rispetto a tutti i Settori degli uffici provinciali. Cura la gestione e relativo aggiornamento dell Albo delle Imprese. Cura la gestione e relativo aggiornamento dell Elenco professionisti tecnici (progettazione, direzione lavoro e di coordinamento della sicurezza). Dal 2016 la Provincia di Foggia è Stazione Unica Appaltante (SUA) per i Comuni e le Amministrazioni che ne fanno richiesta. L attività è regolata dalla Convenzione SUA, approvata dal Consiglio Provinciale. In accordo con gli Uffici della Prefettura di Foggia, è stato redatto un nuovo modello di Protocollo di legalità che è stato sottoposto all approvazione da parte dei competenti Uffici centrali del Ministero dell Interno. Il protocollo di legalità sarà integrato nella convezione SUA e ne rappresenta uno dei motivi di forza. Al fine di ottimizzare le procedure d appalto si è proceduto alla riorganizzazione dei compiti assegnati al personale. Da un assegnazione dei compiti frazionata per segmenti della procedura con alcune unità specializzate in una singola fase (per es. addetti alla sola verbalizzazione) si è passati ad un organizzazione per processi. Il Coordinatore di questa fase di riorganizzazione, che ne è stato il 132

133 promotore, ha vigilato sulle fasi esecutive anche in funzione dell adeguamento dei sub processi e delle attività all entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti avvenuta con il D.Lgs. 50 del 18 aprile 2016 e del sopravvenuto correttivo. Purtroppo, a causa di pensionamento ed aspettativa, sono venute meno due unità di personale, altamente specializzate. Il percorso di rivitalizzazione della funzione non può che partire da un incremento delle risorse umane del Servizio, nel quale dovrebbero confluire quelle figure interne che già sono in possesso di competenze, almeno parziali, nella materia, oltre ad altre figure che, pur non avendo in precedenza affrontato il tema, siano interessate e motivate ad affrontare argomenti nuovi. Nel 2018 tale progetto sarà delineato attraverso la assegnazione di una posizione organizzativa di tipo professionale che investa il suo tempo lavorativo nello studio della normativa, evidenziato come la introduzione del D.lgs. 50/2016 e del sopravvenuto correttivo, che ha mutato il quadro normativo di riferimento, renda ulteriormente difficile il lavoro. Successivamente, dopo aver fatto convergere nel Servizio altre competenze esistenti all interno, se compatibile con le esigenze degli altri Servizi provinciali, verificati i livelli raggiunti in termini di possesso di competenze specialistiche, nella fase di sviluppo organizzativo, definita la cornice dell azione provinciale e stabilizzata la situazione finanziaria dell Ente, si valuterà l opportunità di attingere dall esterno ulteriori competenze che risultassero necessarie. Obiettivo operativo n. 2 Programmare e attuare interventi ordinari e straordinari in materia di edilizia scolastica responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Formulare proposte finalizzate all'inserimento, nei Programmi dei lavori pubblici, di interventi di carattere straordinario (riqualificazioni, ampliamenti di edifici esistenti o nuove costruzioni) funzionali al soddisfacimento delle eventuali nuove esigenze di tipo quantitativo derivanti dall'incremento e dall'evoluzione della composizione dell'utenza scolastica frequentante gli istituti medi superiori. - Realizzare, compatibilmente con i vincoli finanziari derivanti dalla legge di stabilità per il 2018, gli interventi previsti dai programmi dei lavori pubblici già approvati, proseguendo e ultimando quelli già in corso, con priorità per quelli finanziati dal Cipe per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalizzati alla messa in sicurezza di elementi costruttivi non strutturali caratterizzati da vulnerabilità sismica, avviando, inoltre, le procedure di affidamento per gli interventi inseriti nell'annualità 2018 del programma triennale dei lavori pubblici Orientare gli interventi manutentivi e riparativi al mantenimento di standard di sicurezza e di utilizzabilità funzionalmente adeguati alle esigenze di conservazione degli edifici e a quelle didattiche delle utenze ospitate. PROGRAMMA N. 08: Statistica e sistemi informativi Obiettivo operativo n. 1 Incrementare i servizi online per migliorare la qualità dei servizi dell Ente in favore dei cittadini ed imprese responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il servizio Informatizzazione, all'interno dell'ente, si occupa dell'ict, con l obiettivo generale e trasversale di migliorare l automazione digitale seguendo i contenuti dell'agenda Digitale che definisce le finalità e insieme le modalità dell'informatizzazione degli enti pubblici con un percorso graduale verso l'introduzione di applicativi open e l'apertura ai dati in formato aperto. I servizi erogati, contemplano: Gestione e manutenzione dei sistemi informativi, del dominio informatico dell Ente, degli account e delle policy di accesso alla rete ed ai sistemi, gestione e manutenzione dei sistemi di comunicazione unificata ( , telefonia IP, fax-to-mail, mail-to-fax, messaggistica vocale, IVR e sistemi di accoglienza delle chiamate) e delle relative classi di abilitazione; Gestione, conduzione, governo e monitoraggio H24 dei data center, delle funzionalità di disasterrecovery e business-continuity, dell'ambiente di virtualizzazione, delle basi di dati, dei sistemi di backup, dei sistemi TLC e dei sistemi di sicurezza perimetrale; Gestione servizi PEC e sistemi per la firma digitale (attivazioni, rinnovi, cessazioni, variazioni); Attività di assistenza sistemistica sulle postazioni di lavoro rivolta alla fruibilità delle risorse IT e TLC (PC, telefoni, stampanti, switch, rack, permutazioni, etc.); Gestione dei contratti di telefonia mobile (attivazioni SIM dati e fonia, cessazioni, traslochi, subentri, 133

134 gestione guasti, assegnazioni, dual billing, etc.), custodia, distribuzione e gestione guasti degli apparecchi di telefonia mobile e dati; Gestione rete dati/fonia degli istituti scolastici; Gestione e amministrazione dell Albo online e dell Albo dei Comuni; Servizio di accoglienza telefonica. Per l anno 2018, è necessario provvedere a: Reingegnerizzazione Rete Telematica della Provincia di Foggia e riduzione della spesa. Adesione al nuovo contatto quadro CONSIP e migrazione dei collegamenti esistenti; Piano delle risorse informatiche dell Ente (Enterprise Resourcee Planning ERP); Sportello Telematico Unificato: Reingegnerizzazione del sistema di Storage Database di dimensioni molto elevate; Aggiornamento del sito internet istituzionale, obiettivo trasversale svolto in collaborazione con l Ufficio Comunicazione (Comunicazione dott. Giovanni D Attoli). Rilevazione della soddisfazione degli utenti (customer satisfaction), con la individuazione di target specifici, dei servizi offerti dalla Provincia di Foggia, obiettivo trasversale svolto in collaborazione con l Ufficio Relazioni con il Pubblico (Comunicazione dott. Giovanni D Attoli). Obiettivo operativo n. 2 Migliorare la gestione documentale del servizio archivistico responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Ai sensi dell'art. 50 del DPR 445/2000 il Servizio Archivistico è la struttura preposta alla gestione e conservazione degli archivi dell'ente garantendone l'accesso per finalità giuridiche, amministrative, storiche e culturali. FUNZIONI D ARCHIVIO Il ruolo degli archivi è quello di essere uno strumento necessario all Ente per svolgere le sue funzioni. In dipendenza del ciclo di vita dei documenti, il Servizio Archivistico interviene negli archivi di deposito effettuando una selezione documentale volta allo scarto legale di documenti senza alcuna rilevanza ed alla conservazione permanente dei rimanenti che andranno a costituire la memoria della Provincia e il suo archivio storico. Per necessità di logistica ed operatività, gli archivi provinciali sono organizzati con un sistema decentrato ed il cui coordinamento è affidato al Servizio Archivistico che provvede a supportare i Dirigenti che rappresentino necessità d intervento sugli archivi che da essi dipendono. Con riferimento ai recenti trasferimenti di funzioni provinciali ad altri Enti nonché in previsione di quelli futuri, il Servizio Archivistico è incaricato del trasferimento della titolarità degli archivi agli Enti che subentrano ed al deposito degli archivi storici presso l Archivio di Stato di Foggia. Le attività specifiche al riguardo prevedono il riordino degli archivi, le procedure di scarto, l inventariazione e la procedura autorizzativa presso gli organi competenti. Per l anno 2018 sarà data priorità al Riversamento dell Archivio di deposito cartaceo del Servizio Sismico nell Archivio di deposito cartaceo della Provincia di Foggia con adeguata collocazione e riorganizzazione dei fascicoli. FUNZIONI DI PROTOCOLLO I documenti che costituiscono nel loro insieme ordinato gli archivi dell Ente sono oggetto di registrazione obbligatoria al protocollo, ai sensi dell art. 53 comma 5 del DPR 445/2000. Il protocollo ha diversi finalità ovvero: è un atto pubblico con validità ed efficacia probatoria che prova la ricezione o spedizione di un documento; costituisce elemento di trasparenza dell attività amministrativa della Provincia; istituisce il vincolo archivistico e il collegamento tra i documenti appartenenti alla stessa pratica. Il Servizio archivistico si adopera, quindi, a svolgere l attività di protocollo in maniera efficiente andando a garantire le priorità di registrazione segnalate dai Dirigenti, ed in maniera efficace collegando i documenti ai relativi procedimenti di riferimento laddove essi costituiscano un integrazione e fornendo così le risposte puntuali all interrogazione del sistema documentale. Il Servizio Archivistico provvede, altresì, alla: Gestione dei contratti di manutenzione ed assistenza dei sistemi di protocollazione e digitalizzazione; 134

135 Attività di assistenza e formazione per utenti e dipendenti, assistenza sulle postazioni di lavoro; Gestione e controllo delle caselle di posta elettronica e posta elettronica certificata dell Ente; Gestione e manutenzione del sistema di Protocollo e del sistema di spedizioni online, dei relativi account e delle policy di accesso e delle relative classi di abilitazione; Gestione informatizzata atti amministrativi. Per l anno 2018 si procederà alla storicizzazione dei record del Protocollo Informatico su nuova piattaforma per aumentarne la velocità di consultazione e la performance generale. Obiettivo operativo n. 3 Sviluppare l attività statistica Responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Servizio Statistica della Provincia fornisce informazioni statistiche sulla situazione demografica, socioeconomica e territoriale della provincia, a supporto delle attività di programmazione, dei progetti di intervento e delle iniziative dell'ente. Svolge, altresì, attività di ricerca mirata a sviluppare specifici argomenti. Le suddette ricerche sono messe a disposizione di amministratori e cittadini attraverso la redazione e pubblicazione di appositi documenti. In conformità alla direttiva n. 6 del COMSTAT (art.3) l'ufficio di statistica e' responsabile dell'acquisizione, della tutela, della elaborazione e della trasmissione dei dati, nonché del rispetto dei tempi e delle modalità previste per le singole fasi delle rilevazioni comprese nel Programma Statistico Nazionale. PROGRAMMA N. 09: Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 1 Assicurare servizi al territorio nell ambito della Comunicazione responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L Ufficio Stampa della Provincia intende sviluppare, ulteriormente, la collaborazione con i Comuni della provincia di Foggia al fine di una adeguata e costante informazione ai mass media e alle testate giornalistiche. In tale senso, nel rispetto della L. 150/2000 e s.m.i. e coerentemente con i compiti connessi alla funzione fondamentale assistenza tecnico - amministrativa agli enti locali, così come previsto dalla legge 7 aprile 2014, n.56, promuove conferenze stampa, redigendo dossier giornalistici e comunicati stampa in collaborazione con i Comuni e le Unioni dei Comuni, offrendo un servizio di consulenza tecnico-giornalistica, fornendo una chiara e tempestiva informazione sia per attività specifiche dei Comuni che per progetti in collaborazione con la Provincia di Foggia. Nello specifico, in base ad accordi con i singoli Comuni o Unioni di Comuni, il servizio di consulenza tecnico-giornalistica potrà: realizzare comunicati stampa sulla base delle notizie e atti trasmessi dai Comuni per attività in collaborazione con la Provincia di Foggia o di interesse per la collettività locale; organizzare conferenze stampa, redigere i comunicati stampa e predisporre materiale idoneo; redigere interventi per manifestazioni e gestire le relazioni degli organi istituzionali con i mass media; promuovere relazioni con i mass media e testate giornalistiche al fine di una chiara e tempestiva informazione giornalistica sulle attività di Comuni e Unioni di Comuni. Obiettivo operativo n. 2 - Gestire l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei Comuni del territorio ricompresi nell Ambito ATEM FOGGIA 1 NORD responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Con deliberazione del Presidente n. 27 del 04/02/2016 è stata istituita una Unità di Progetto per la programmazione, coordinamento ed attività amministrativa e formativa posta in essere con i 24 Comuni dell ATEM FOGGIA 1 NORD per la predisposizione e l espletamento della gara finalizzata ad individuare il Gestore unico del servizio di distribuzione del gas naturale. Individuato il Gestore unico, la Provincia di Foggia dovrà curare il corretto trasferimento degli impianti e la gestione del contratto di servizio per 12 anni di durata della concessione. Con deliberazione del Presidente n. 99 del 19/05/2016, la Provincia di Foggia ha assunto il ruolo di Stazione Appaltante per l affidamento del Servizio di distribuzione del gas naturale relativo all Ambito Territoriale Minimo FOGGIA 1 NORD. Con deliberazione del Consiglio provinciale n. 15 del 30/05/2017 è stata approvata la Convenzione che ha lo scopo di regolamentare, in modo coordinato ed in forma associata, le attività propedeutiche e 135

136 strumentali all affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nell ATEM FOGGIA 1 NORD, nonché alla successiva gestione del contratto di servizio. La fase uno dell'obiettivo - che si auspica possa concludersi nel 2018 essendo stato necessario nel 2017 reperire gli aggiornamenti dei dati dei Gestori - consiste nella predisposizione del bando di gara. La fase due dell'obiettivo (prevedibile per il 2019) consiste: completamento del bando e nell esperimento della gara Ambito Foggia 1 Nord, sottoscrizione del contratto di servizio con il gestore d'ambito; espletamento della funzione di controparte unica del contratto di servizio per tutto l'arco temporale di durata del contratto di servizio (che è pari a 12 anni), e comprende la consegna degli impianti dei singoli Comuni, man mano che scadono le relative concessioni in essere, nonché l'attività di vigilanza e controllo sull'esecuzione del contratto. Permangono tuttavia forti criticità sia nel reperimento dati da parte dei gestori sia nell applicazione della complessa normativa, per cui si rileva a livello regionale e nazionale, un forte rallentamento nella pubblicazione e completamento dei bandi di gara. Poiché la normativa di settore, che impone e regolamenta le gare per ambito, è particolarmente complessa la Provincia di Foggia svolge la funzione di Stazione appaltante con il supporto tecnico esterno già individuato, mediante apposito avviso pubblico e capitolato speciale di appalto, finanziato con le somme che gli attuali Gestori hanno anticipato alla Stazione Appaltante. Obiettivo operativo n. 3 Assicurare i servizi al territorio nell ambito della nuova disciplina dei procedimenti disciplinari e nell organizzazione di concorsi e procedure selettive responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Dal punto di vista della relazione con il territorio, si intende offrire ai Comuni, un nuovo servizio in connessione alla nuova disciplina dei procedimenti disciplinari, che rafforza il ruolo degli uffici preposti alla gestione di questa competenza (UPD). Si offre ai Comuni l opportunità di avvalersi, nella gestione della competenza disciplinare, che si caratterizza per un elevato grado di specialità dell Ufficio costituito ad hoc dalla Provincia, assicurando in tal modo anche una più ampia garanzia di imparzialità in quanto il giudizio verrà espresso da un soggetto terzo rispetto all Ente presso il quale è stato posto in essere il comportamento oggetto di contestazione. Mediante apposita convenzione il Comune/Unione delegherà alla Provincia la funzione disciplinare e, precisamente, la gestione dei procedimenti disciplinari per le infrazioni, commesse da personale del comparto, punibili con sanzioni superiori al rimprovero verbale. Si offre, altresì, ai Comuni l opportunità di avvalersi del Settore Risorse Umane dell Ente per la organizzazione di concorsi e procedure selettive. Obiettivo operativo n. 4 Assicurare i servizi al territorio nell ambito giuridico responsabile: avv. Sergio Delvino Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Dal punto di vista della relazione con il territorio, si intende offrire ai Comuni pareri in ambito giuridicoamministrativo, orientamenti legali e supporto finalizzati a preservare la legalità dei procedimenti e dell'azione amministrativa nel suo complesso. Obiettivo operativo n. 5 Assicurare i servizi al territorio nell ambito del Servizio Civile responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Dal punto di vista della relazione con il territorio, la Provincia di Foggia intende potenziare il suo ruolo di coordinamento e supporto ai Comuni della provincia per la progettazione e predisposizione di bandi relativi al Servizio Civile, mettendo a disposizione il know-how dell Ufficio Servizio Civile dell Ente. Obiettivo operativo n. 6 Assicurare i servizi al territorio in ambito statistico responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire A seguito della legge n. 56 del 7 aprile 2014 e del protocollo d'intesa ISTAT, ANCI ed UPI del 20 aprile 2016, l Ufficio Statistica svolge anche attività di supporto ai Comuni sulla materia statistica. Dal punto di vista della relazione con il territorio, si intende offrire ai Comuni informazioni ed elaborazioni statistiche sulla situazione demografica, socio-economica e territoriale della provincia e dei singoli Comuni che, opportunamente elaborati ed accorpati, sono anche utilizzati per realizzare pubblicazioni 136

137 statistiche su temi di interesse specifico come la Scuola, l Università, il Turismo, i Musei, la Popolazione e gli Stranieri residenti. Obiettivo operativo n. 7 Assicurare i servizi al territorio nell ambito tecnico OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: arch. Emanuele Bux (Progettazione immobili, Programmazione area vasta, Edilizia sismica, Viabilità) responsabile: arch. Stefano Biscotti (Piano territoriale di coordinamento) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Supporto ai Comuni per la pianificazione, programmazione e progettazione di organismi edilizi ed opere infrastrutturali. PROGRAMMA N. 10: Risorse umane Obiettivo operativo n. 1 - Reclutare, gestire e formare il personale responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La funzione si sviluppa attraverso le seguenti principali attività ordinarie: predisporre il piano triennale del fabbisogno, reclutare il personale, previo svolgimento di adeguati concorsi e procedure selettive, erogare il salario fondamentale ed accessorio, accompagnare il dipendente nel suo percorso di crescita e di carriera (Progressioni economiche e Progressioni di carriera e/o verticali), assicurare l erogazione dei buoni pasto, attuare il piano di sorveglianza sanitario ex D.lgs.81/08, attivare stage e tirocini nell ambito del programma di alternanza scuola/lavoro, attivare le relazioni sindacali, assicurare ai Settori il supporto necessario per la corretta applicazione degli istituti contrattuali, redigere e attuare il Piano delle azioni positive. Definita la nuova dotazione dopo il processo di attuazione delle LL.56/2014 e 190/2014, tenuto conto che l obiettivo finale è il miglioramento della performance organizzativa, le leve su cui agire sono rappresentate, principalmente, dalle seguenti: supportare il contesto, accrescere le competenze professionali, attraverso: a) ridefinizione dell assegnazione del personale sulla base proprio delle competenze professionali, individuabili tenendo conto delle attitudini personali e del percorso formativo e/o di conoscenze da ciascuno posseduti; b) promozione dello sviluppo delle competenze professionali, se fosse non completo l intervento di cui al precedente punto a), proprio intervenendo su fattori presupposti e sotto indicati: b.1 l attitudine: è vero che costituisce specifico patrimonio individuale, non suscettibile di influenze esterne, ma di cui deve tenersi conto, nella misura massima possibile, non solo in prospettiva della crescita qualitativa continua dell organizzazione, ma anche della possibilità di agevolare la crescita individuale delle conoscenze professionali, attraverso formazione programmata e continua, sino al conseguimento delle competenze attese; l attitudine identifica cioè il saper essere ; b.2 le conoscenze (Know how): devono fare riferimento a percorsi combinabili di istruzione scolastica, di elevazione di questa, di formazione programmata, di di aggiornamento di questa, e di necessaria esperienza nelle attività-funzioni-compiti di riferimento, ovvero, il sapere specifico e/o professionale ; b.3 le capacità: che, così, si identificano nel saper fare e/o saper agire, con riferimento alle applicazioni delle conoscenze al ruolo ricoperto e/o da ricoprire; c) considerazione dell elevazione delle competenze professionali come crescita del patrimonio tecnicoculturale dell Ente e come strumento facilitatore del miglioramento qualitativo continuo dell Organizzazione; b.4 meritocrazia: d) aumentare la motivazione attraverso la valorizzare del merito, anche ai fini delle premialità. Si procederà, infatti, con apposito provvedimento del Presidente (su proposta del Direttore Generale e/o del Segretario Generale e con il preventivo e vincolante parere del Nucleo di Valutazione) a disciplinare, (secondo i principi e modalità previsti nei citati CC.CC.NN.LL. e adattandoli opportunamente alla specificità dell ordinamento della Provincia di Foggia, attraverso i CC.CC.NN.LL. dell Ente, assunti nel rispetto delle relazioni sindacali) gli ulteriori seguenti strumenti (per premiare l impegno e le professionalità) sotto elencati: Bonus annuale delle eccellenze; Premio annuale per l innovazione. 137

138 Molto spazio sarà assicurato alla elaborazione dei piani formativi, dove troveranno spazio, equamente ripartite, le azioni attinenti: a) ai comportamenti organizzativi, rivolgendo particolare attenzione ai responsabili di posizione organizzativa, individuati quali indispensabili elementi di supporto della organizzazione; b) alle competenze/conoscenze specialistiche. La normativa sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, art. 17 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., pone in capo al datore di lavoro l obbligo di designare il Reponsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il datore di lavoro o i Dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono nominare il Medico Competente (MC) ai sensi dell art. 18 c. 1 lett. a) D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. Fondamentale e strumentale ai predetti fini è la condizione di benessere sul luogo di lavoro, che deve essere oggetto di misurazione a cadenza periodica. Occorre, pertanto, procedere con celerità alla somministrazione di un questionario per la misurazione del benessere organizzativo, da realizzarsi con il supporto specialistico dell Università di Foggia (per la redazione dello stesso e per l analisi dei risultati). A fronte di detti risultati, potranno essere attivati percorsi formativi mirati, condotti dagli specialisti dell Università di Foggia, affinché il lavoratore possa trovare sia in sé, sia nell ambiente di lavoro, stimoli e condizioni adeguati, perché la sua performance possa essere di buon livello e tesa al miglioramento ed al fine di favorire la condivisione dei valori della Organizzazione. Di significativo interesse è l azione propositiva e propulsiva della attuazione del principio delle pari opportunità e della valorizzazione delle differenze, sia all interno dell Ente sia a livello territoriale, con collaborazione della Consigliera Provinciale di Parità. A seguito della entrata in vigore del D.lgs.74/2017 e del D.lgs.75/2017, che vanno a determinare un significativo rinnovamento della disciplina del pubblico impiego, sarà cura del Settore delineare un quadro generale del nuovo sistema, da condividere opportunamente con tutto il personale dell Ente in modo che la nuova disciplina divenga patrimonio di tutti, attraverso circolari ed incontri mirati, sia pure con diversi livelli di conoscenza e approfondimento in base al ruolo che ciascun dipendente è chiamato a svolgere nell Ente. Provvedere alla redazione dei seguenti documenti: Piano triennale del fabbisogno di personale e relativo programma annuale; Piano triennale delle azioni positive per le pari opportunità ; Piano triennale per il Telelavoro, di cui al decreto legge n. 179/2012 convertito nella legge 221/2012 e per lo smart working di cui all art. 14 della legge n. 124/2015; Piano di azioni per il benessere organizzativo; Piano per la salute e sicurezza sul lavoro in ambienti indoor ed autdoor ; Piano di interventi per la semplificazione ed agevolazione per le persone diversamente abili, d.lgs. n. 151/2015; Disciplina degli strumenti (per premiare l impegno e le professionalità): Bonus annuale delle eccellenze e Premio annuale per l innovazione. Provvedere, altresì, alla stipula dei Contratti individuali di Incarico dei Dirigenti e delle posizioni organizzative, ed alla nomina del RSPP e del Medico Competente. Obiettivo operativo n. 2 Migliorare l assetto organizzativo dell Ente responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Partendo dal presupposto che l organizzazione è un insieme di persone e gruppi di persone che perseguono uno scopo condiviso attraverso la divisione ed il coordinamento del lavoro integrato da processi decisionali basati sulle informazioni rilevate in maniera stabile nel tempo ne derivano le seguenti affermazioni; l organizzazione è un sistema aperto ed un fatto contingente; non esiste in assoluto la soluzione organizzativa migliore, ma è necessario di volta in volta ricercare il modello che meglio si adatta alle condizioni di contesto. Ne consegue che è normale, fisiologico e necessario verificare periodicamente la tenuta della organizzazione a fronte di cambiamenti intervenuti nel tessuto aziendale e/o nell ambiente e, conseguentemente, con una adeguata periodicità, adattare l organizzazione e il suo organigramma che ha una funzione strumentale rispetto agli obiettivi da perseguire. 138

139 In tale ottica, da subito, a fronte del profondo processo di cambiamento intervenuto nella mission e nella struttura provinciale, è necessario definire un Piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fundamentali previste dalla legge n. 56/2014 (Legge n. 205/2017, art. 1, comma 844). Obiettivo operativo n. 3 Assicurare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Le attività ordinarie con cadenza annuale consistono principalmente nelle seguenti: fornitura di nuove attrezzature per i settori che prevedono l utilizzo di macchinari, cartellonistica riferita alla sicurezza per gli immobili provinciali ed idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavoratori esposti a rischi specifici. Si effettuano indagini strumentali per la verifica periodica della presenza di rischi fisici, chimici e biologici nonché le verifiche periodiche degli impianti elettrici e di messa a terra, delle lampade e porte di sicurezza con l'eventuale ripristino delle anomalie riscontrate in fase di controllo. Nel rispetto delle norme vigenti saranno, inoltre, realizzati corsi di formazione ed addestramento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L attività è rivolta principalmente al mantenimento nel tempo del grado di efficienza richiesto dalla normativa dei presidi di sicurezza e prevenzione presenti negli immobili provinciali, al monitoraggio della presenza di fattori di rischio fisico, chimico e biologico quali radon, amianto, onde elettromagnetiche, alla promozione della conoscenza e della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per i dipendenti provinciali. Sono previsti aggiornamenti periodici dei documenti di valutazione dei rischi e delle procedure di sicurezza con particolare riferimento alle nuove direttive in tema di procedure di emergenza ed evacuazione, analisi del rischio sismico. L attenzione alla materia è molto elevata, oltre che per il doveroso rispetto delle norme di legge, anche allo scopo di sviluppare e consolidare una cultura forte in ordine alla necessità di lavorare in sicurezza, sottolineato, altresì, come si operi con l obiettivo di estendere il concetto di sicurezza al concetto di salute e, in modo ancora più ampio, al concetto di benessere. PROGRAMMA N. 11: Altri servizi generali Obiettivo operativo n. 1 Migliorare l attività dell Ufficio Relazioni con il Pubblico ed effettuare verifiche sulla qualità dei servizi dell Ente OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Comunicazione ed Informatizzazione) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'URP svolge i compiti, che la legge gli attribuisce, d informazione sull'organizzazione dell'ente. Attraverso il Front Office opera la prima accoglienza del pubblico fornendo informazioni utili a garantire la partecipazione degli stessi all'attività dell'ente. Opera l'ascolto e la richiesta di informazioni anche attraverso l'utilizzo dei sistemi telematici di Posta Elettronica, Telefono, Numero Verde. Garantisce l'esercizio del Diritto di Accesso e di Partecipazione, di cui alla legge 7 Agosto 1990, n. 241 e s.m.i., istruendo sulle modalità procedurali per l'accesso agli atti dell'ente, collaborando con gli Uffici per la corretta gestione della procedura. L U.R.P., per migliorare i servizi offerti, attua processi di verifica della qualità dei servizi e gradimento degli stessi da parte degli utenti. Provvederà dall anno 2018 alla rilevazione della soddisfazione degli utenti (customer satisfaction), con l individuazione di target specifici, dei servizi offerti dalla Provincia di Foggia, svolto in collaborazione con l Ufficio Informatizzazione. Obiettivo operativo n. 2 Garantire un adeguata informazione in merito alle attività dell Ente responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L informazione è alla base di ogni azione di buon governo e di consolidamento del rapporto con i cittadini attraverso la divulgazione tempestiva e chiara del proprio operato a favore della collettività; si basa sui principi guida della trasparenza, dell innovazione e dell interattività; i canali utilizzati sfruttano, in particolare, la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, social network e collaborazioni per realizzazione di servizi televisivi e radiofonici. 139

140 Le attività d informazione sono previste dalla legge 7 giugno 2000, n. 150 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e s.m.i. e dal Decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422, con i relativi profili professionali, che pone dei precisi obblighi, obiettivi ed azioni agli Enti. Obiettivo operativo n. 3 Aggiornare il sito internet istituzionale alle disposizioni normative in materia OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali, Informatizzazione) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Per rispondere alle disposizioni normative in materia di comunicazione istituzionale, il rispetto dell obbligo di tempestività della pubblicazione - come previsto dall art. 6 del d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i, per assicurare un adeguato coinvolgimento degli stakeolders nell'azione dell'ente, nel primo semestre 2018 si provvederà alla piena operatività del sito istituzionale. Si provvederà, inoltre, alla formazione dei dipendenti addetti alla pubblicazione degli atti (AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE). Obiettivo operativo n. 4 Assicurare la difesa dell Ente e supportare, dal punto di vista giuridico amministrativo, gli Organi ed i Servizi dell'ente responsabile: avv. Sergio Delvino Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Le cause pendenti, in cui l Amministrazione è parte costituita, sono, al mese di dicembre 2017, poco più di trecentoventi. A livello quantitativo, l ambito di contenzioso prevalente è quello riconducibile alla giurisdizione amministrativa. Il Settore Avvocatura, per prevenire e gestire il contenzioso dell Ente, procede allo svolgimento delle seguenti attività: conferisce incarichi a legali esterni con contenimento degli oneri di difesa, tenendo presente che ogni incarico affidato all'esterno è retribuito in base ai minimi tariffari e che si intende ricorrere a legali esterni solo in caso di assoluta necessità ed indispensabilità, con l'evidente obiettivo del contenimento degli oneri di difesa; conferisce incarichi a legali interni con contenimento degli oneri di difesa; attiva le procedure di recupero somme dovute all'ente da parte di altri Enti Pubblici o da soggetti privati ed atti volti alla tutela del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'ente (Le procedure di recupero TARSU sono realizzate in collaborazione con l Ufficio TARSU Settore Economico e finanziario); garantisce agli organi istituzionali e ai loro componenti consulenza e supporto, mediante rilascio, su richiesta, di pareri e assistenza giuridica amministrativa per l'adozione degli atti e dei provvedimenti di competenza; fornisce ai Servizi pareri, suggerimenti e supporto diretti a preservare la legalità dei procedimenti e dell'azione amministrativa nel suo complesso, al fine di prevenire l eventuale contenzioso con soggetti terzi; fornisce il supporto e la consulenza giuridico amministrativa alla elaborazione di contratti, in particolare di quelli caratterizzati da particolari complessità, anche mediante l'espressione di specifici pareri ed orientamenti legali; informa periodicamente, e comunque con cadenza trimestrale, il Presidente ed il Consiglio provinciale sullo stato di avanzamento del contenzioso che interessa l Ente, proponendo eventuali soluzioni correttive. Obiettivo operativo n. 5 Migliorare la gestione e monitoraggio delle richieste di risarcimento danni, derivanti da sinistri stradali responsabile: avv. Sergio Delvino Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Al fine di avere un quadro immediato della situazione contenziosa relativa alle istanze di risarcimento danni da sinistri stradali e permettere agli avvocati interni la predisposizione di adeguate difese, l Ufficio ha approntato un data base contenente l elenco delle istanze pervenute e relativa collazione fascicolare. L attività è svolta mediante la: Ricognizione e implementazione dei database; 140

141 Valutazione delle richieste di risarcimento danni per eventuale transazione; Resistenza in giudizio tramite legali interni ed esterni; Transazione stragiudiziale. Le questioni riguardanti la gestione del contenzioso stradale sono state, peraltro, ampiamente illustrate nella relazione del , prot. 5906, indirizzata al Presidente, al Collegio dei Revisori dei Conti ed al del Settore Finanziario. Nella predetta nota si è tra l altro prospettata l esigenza, assolutamente necessaria, di costituire una struttura per la gestione del contenzioso stradale che, oltre al personale dell Avvocatura, comprendesse organicamente anche personale tecnico del settore Viabilità, idoneamente formato, per la sollecita valutazione di profili meramente tecnico-estimativi, in stretto coordinamento con l attività legale ed amministrativa dell Avvocatura. È stata evidenziata la carente manutenzione della rete viaria provinciale, il cui stato, in alcuni casi disastroso, incrementa esponenzialmente la sinistrosità particolarmente in taluni tratti, generando una proliferazione abnorme del contenzioso. In merito all inadeguatezza delle risorse economiche necessarie per garantire un sufficiente programma di interventi manutentivi appare di tutta evidenza che tale carenza costituisca il reale elemento genetico del contenzioso stradale. La carenza di risorse finanziarie riverbera su altre fasi del procedimento gestionale del contenzioso in questione. In proposito è sufficiente analizzare l ammontare delle previsioni di bilancio relativamente alle risorse da destinare alla copertura degli oneri derivanti dal contenzioso stradale, per rendersi conto dell assoluta insufficienza delle stesse in rapporto alle esigenze debitorie. Obiettivo operativo n. 6 - Realizzare la connessione tra la Pianificazione, Programmazione ed il Ciclo della performance responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Si assicura: Pianificazione, Programmazione: Predisposizione degli strumenti di pianificazione e programmazione: DUP, PIANO DELLA PERFORMANCE, PEG (ex art. 169 D. Lgs. 267/00) e relazioni di varia natura; Monitoraggio: Gestione in itinere e monitoraggio (mediante Report) dello stato di avanzamento ed attuazione degli obiettivi e delle attività assegnate. I Report di analisi devono individuare gli scostamenti fra valori attesi e risultati conseguiti, le cause di scostamento e tutti quegli elementi necessari per porre in essere le opportune azioni di riallineamento o, in determinate situazioni, la riformulazione degli obiettivi programmatici; Rendicontazione finale del PEG/piano della performance: rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici dell Amministrazione, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi; Predisposizione Relazione sulla performance. Il Servizio Controllo Direzionale e di Gestione, fornirà supporto nella gestione del Ciclo della performance per: realizzare il collegamento del DUP agli indirizzi di pianificazione strategica; realizzare il collegamento del documento di pianificazione-programmazione al sub-sistema di misurazione; orientare i comportamenti al miglioramento della qualità dei servizi offerti; orientare l attività al perseguimento degli indirizzi strategici dell Amministrazione ed oggettivarne i risultati; ridurre la complessità gestionale del sistema; favorire la corretta allocazione delle risorse e delle responsabilità gestionali; connotare l Organizzazione sul raggiungimento dei risultati; individuare obiettivi destinati a migliorare gli standard erogativi dei servizi derivati dalla rappresentazione dell analisi conoscitiva delle attività istituzionali e dei servizi erogati o dell esercizio delle funzioni istituzionali, intendendo con ciò il miglioramento di tutti o parte degli indicatori; rafforzare il coinvolgimento degli utenti finali dei servizi alla valutazione delle performance del personale, come previsto dal D.Lgs.vo 150/2009 e s.m.i.; garantire la trasparenza dei risultati conseguiti; informare e supportare i processi decisionali; 141

142 assistenza al Nucleo di Valutazione nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate; proseguire nel rafforzamento del sistema dei controlli interni. Obiettivo operativo n. 7 - Implementare gli strumenti di controllo di gestione e procedere alla verifica dei risultati di qualità dei Servizi responsabile: dott.ssa Rosa Lombardi Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nel corso dell'anno 2017 si è dato avvio al processo di rivisitazione dell'impianto del sistema di controllo direzionale e di gestione (Linee guida Ciclo della performance approvate con deliberazione del Presidente n. 129 del 19/09/2017) e per il 2018 si implementerà l attività di refertazione per il monitoraggio degli obiettivi strategici ed operativi e si procederà all analisi della qualità effettiva e di accettazione (soddisfazione) dei Servizi (Indicatori: Accessibilità, Tempestività, Trasparenza, Efficacia). Con riferimento ai principi di partecipazione, previsti anche dal comma 6, art. 10 del d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., il Controllo Direzionale e di Gestione, procede alla verifica dei risultati di qualità attraverso step semestrali di analisi partecipata della qualità (APQ). La Provincia di Foggia, a tal fine, costituirà apposite commissioni miste di dipendenti dell Ente e di rappresentanti dei cittadini. Obiettivo operativo n. 8 Promuovere l informazione sui programmi e sulle iniziative comunitarie e regionali responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Monitoraggio dei bandi regionali ed europei, finalizzato a presentare proposte utili all attuazione delle strategie, degli obiettivi e delle azioni previste negli strumenti pianificatori provinciali. Gestione del sito dedicato ed attività di tutoraggio per tirocini formativi. MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA N. 02: Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n. 1 Migliorare il sistema scolastico e formativo responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore scolastico e formativo sono principalmente definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano, soprattutto, gli aspetti programmatori volti sia al miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale, sia all'effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi (diretti e indiretti) alla collettività. Per operare al meglio negli interventi previsti occorre tenere presenti diversi fattori: le trasformazioni introdotte nel sistema scolastico e formativo dalle recenti riforme istituzionali; il consolidamento nel sistema formativo regionale dello strumento delle doti che richiede una puntuale e precisa conoscenza del quadro complessivo dell offerta formativa; la necessità di un maggiore e migliore investimento nella programmazione di un offerta formativa sempre più in sintonia con le necessità del sistema produttivo. In particolare sono previsti i seguenti interventi: a) Il dimensionamento scolastico; b) La programmazione dell offerta scolastica e formativa; c) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente. La Provincia di Foggia deve annualmente provvedere al monitoraggio e all aggiornamento del Piano di dimensionamento ottimale della rete scolastica, mediante acquisizione ed elaborazione dei dati relativi agli allievi iscritti in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado del territorio. Risulta, pertanto, fondamentale mantenere un sistema efficiente di rilevazione dell utenza scolastica e formativa, delle sue caratteristiche e della sua ripartizione territoriale. Il Piano, che la Provincia provvede ad elaborare, ha come oggetto la composizione di istituzioni scolastiche autonome di dimensioni cosiddette ottimali per una migliore e più efficiente erogazione dei servizi scolastici, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia. In particolare: 142

143 per il primo ciclo di istruzione saranno prese in esame le eventuali richieste formulate dai Comuni; per le scuole del secondo ciclo di istruzione, eventuali variazioni saranno prese in esame qualora non sia rispettato il parametro minimo richiesto dalla normativa vigente ed in seguito a specifiche consultazioni. La Provincia deve annualmente elaborare il piano territoriale della complessiva offerta del secondo ciclo di istruzione degli istituti scolastici superiori e degli enti di formazione. Per una sempre maggiore integrazione tra l offerta scolastica e l offerta di formazione professionale è fondamentale rafforzare le azioni di raccordo con tutti i soggetti interessati: istituti scolastici superiori, enti di formazione, enti locali, commissioni istituzionali competenti in materia. Al fine di verificare l'impatto che la programmazione provinciale produce sul territorio risulta necessario mantenere il continuo ed attento monitoraggio delle iscrizioni. A tale proposito, in concomitanza con il periodo delle iscrizioni degli alunni si provvederà alla rilevazione dei dati riferiti alla popolazione scolastica sia degli enti di formazione sia degli istituti superiori. Tale rilevazione, oltre a rispondere alle necessità sopra esposte, è necessaria per consentire la programmazione di varie attività di competenza provinciale quali il trasporto studenti, la pianificazione dell utilizzo delle aule, dei laboratori esterni e delle palestre delle strutture scolastiche superiori, il monitoraggio della presenza di allievi disabili e stranieri. A tale prima rilevazione ne seguiranno altre due, quella di luglio con un obiettivo di verifica del dato acquisito e quella di settembre che ha l'obiettivo di monitorare il Piano di Dimensionamento. Nel mese di luglio, sempre al fine di monitorare il Piano, si provvederà ad acquisire il dato relativo agli iscritti presso gli istituti tramite l'ufficio Scolastico Territoriale. Al fine di avere un quadro complessivo delle iscrizioni si richiederanno i dati anche alle scuole superiori paritarie e agli enti di formazione professionale. Per la gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente, si provvederà in particolare: alla gestione della sede dell Ufficio Scolastico di Foggia; al trasferimento alla Città Metropolitana di Bari della quota a carico della Provincia di Foggia relativa alle spese dell Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative. Obiettivo operativo n. 2 Aggiornare l Anagrafe Regionale dell'edilizia Scolastica OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Politiche educative) responsabile: arch. Emanuele Bux (Gestione e Manutenzione Immobili provinciali) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il MIUR ha riattivato l'a.r.e.s. (Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica) il cui ultimo aggiornamento risaliva al A seguito dell'accordo della Conferenza Unificata del 6 febbraio 2014 fra Stato e Regioni, la Regione Puglia ha completato il trasferimento di una serie di dati attualmente presenti nell'a.r.e.s. nel nuovo sistema S.N.A.E.S. (Sistema Nazionale Anagrafe Edilizia Scolastica). La Provincia di Foggia, pertanto, è impegnata nel progressivo e costante aggiornamento dei dati presenti in A.R.E.S. relativi agli edifici scolastici in uso alla Provincia stessa. Le attività che si dovranno svolgere comprendono: l'aggiornamento dei dati relativi agli edifici scolastici provinciali ed inerenti a lavori eseguiti su strutture ed impianti, certificazioni rilasciate e/o conseguite; l'aggiornamento delle autonomie scolastiche in relazione alle eventuali modifiche al piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche; l'aggiornamento della collocazione e distribuzione degli spazi didattici in relazione al numero delle iscrizioni; la predisposizione del piano per l utilizzo delle palestre provinciali, comunali e private dato lo scarso numero di strutture sportive rispetto alla popolazione scolastica; il reperimento in locazione/comodato/convenzione da altri enti o soggetti privati di spazi per lo svolgimento delle attività didattiche e/o le esercitazioni didattiche degli istituti scolastici presenti sul territorio. 143

144 Obiettivo operativo n. 3 Provvedere al trasferimento dell Ufficio V dell USR Puglia A.T. Foggia (ex Provveditorato agli Studi) ed alla conseguente razionalizzazione degli spazi della sede provinciale di via Telesforo OBIETTIVO TRASVERSALE responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Politiche educative, Patrimonio e Informatizzazione) responsabile: arch. Emanuele Bux (Gestione e Manutenzione Immobili provinciali) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L Ente ha ritenuto doveroso, più che mai nell attuale situazione di crisi e di riduzione delle risorse pubbliche, ricercare ogni possibile ed appropriata iniziativa di risparmio e razionalizzazione di spesa che produca nel tempo minori costi, ed improntare l azione amministrativa ad una rigorosa ed attenta razionalizzazione dell uso delle stesse e, quindi, predisporre un provvedimento di utilizzo degli edifici secondo criteri di ottimizzazione, favorendo anche - sinergie e raccordi fra le Istituzioni. Per rispondere al fabbisogno dell Ufficio V dell USR Puglia A.T. Foggia, tenuto conto delle condizioni altamente deteriorate dell immobile ove è allocato (e tenuto in locazione dalla Provincia di Foggia), risulta indispensabile procedere al trasferimento in altri piani degli uffici presenti al primo piano della sede provinciale di via Telesforo e provvedere al trasferimento dalla sede di via Rosati e via della Rocca alla nuova sede presso la Provincia di Foggia in via Telesforo con assegnazione di tutti gli spazi ubicati al primo piano, con esclusione della Sala Consiglio, che verrà concessa su richiesta del dell Ufficio scolastico Provinciale. Le spese di Funzionamento in base alla legge 11 Gennaio 1996, n. 23 art. 12, comma 2 ( Energia elettrica, Acqua, Riscaldamento ) sono a carico dell Ufficio V dell USR Puglia e saranno calcolate forfettariamente. Si effettuerà una ridistribuzione delle postazioni di lavoro del personale dipendente (PC e telefoni). Si procederà, inoltre, al recesso dell attuale contratto di locazione dell Ufficio V dell USR Puglia A.T. Foggia. Obiettivo operativo n. 4 Messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici scolastici responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire In attuazione del Programma operativo nazionale PON Scuola - FESR - Asse II è stato emanato l Avviso n del relativo all Asse II Obiettivo 10.7 del PON Per la scuola, competenze e ambienti per l apprendimento , relativo alla messa in sicurezza e alla riqualificazione degli edifici scolastici. La Provincia di Foggia ha presentato la candidatura di n. 7 interventi su immobili di istituti scolastici provinciali, per l importo complessivo di euro ,86. Obiettivo operativo n. 5 Verifiche di vulnerabilità sismica e progettazione di eventuali interventi di adeguamento antisismico responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, d intesa con il Dipartimento Casa Italia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha indetto la procedura pubblica nazionale per l individuazione degli enti locali cui erogare contributi per effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica eseguite come valutazioni della sicurezza ai sensi delle Norme Tecniche per le Costruzioni (cap. 8) e la progettazione di interventi di adeguamento antisismico sugli edifici di proprietà pubblica, censiti nell Anagrafe dell edilizia scolastica alla data di pubblicazione del presente Avviso, adibiti ad uso scolastico ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2. Questo Ente ha proposto la propria candidatura per gli edifici scolastici di cui è proprietario e rispetto ai quali ha la competenza, secondo quanto previsto dalla legge 11 gennaio 1996, n. 23. PROGRAMMA N.05: Istruzione tecnica superiore Obiettivo operativo n. 1 Provvedere ai lavori di efficientamento energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale Capitanata scuola responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Realizzazione di n. 4 interventi su immobili di istituti scolastici provinciali con fondi POC Puglia , per l importo complessivo di euro ,

145 MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA N. 02: Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo n. 1 Attuare gli adempimenti previsti dalla Convenzione con la Regione Puglia per il Polo Biblio Museale responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Con Deliberazione del Presidente n.146 del 06/10/2017 è stata approvata e sottoscritta la Convenzione con la Regione Puglia che regola le modalità operative, nonché l entità dei beni immobili concessi in comodato gratuito per dieci anni e delle risorse strumentali. Occorre, pertanto, provvedere al passaggio di consegne dei seguenti beni immobili: - Biblioteca provinciale La Magna Capitanata, via Michelangelo n. 1; - Museo del Territorio, via Arpi, 155; Museo di Storia Naturale, via Giuseppe di Vittorio n. 33; Galleria D arte Moderna e Contemporanea, piazza XX Settembre n. 20; Museo Interattivo delle Scienze, via Giuseppe Imperiale s.n.c. ed alle risorse strumentali, mediante specifico verbale. Inoltre, bisogna vigilare sui seguenti adempimenti: sono a carico della Regione Puglia le spese amministrative e tecniche per la voltura delle utenze (elettriche, telefoniche, energetiche, di somministrazione acqua e calore), nonché quelle inerenti i consumi; sono, altresì a carico della stessa gli oneri dovuti per tassa rifuti urbani, a far data dalla sottoscrizione della Convenzione; sono a carico della Regione Puglia gli oneri di sorveglianza, custodia e pulizia e ogni spesa attinente alla funzione, comprese quelle di manutenzione straordinaria. Obiettivo operativo n. 2 Assicurare la continuità dell attività teatrale prevista dal calendario del Teatro del Fuoco responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Affari Generali) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Coordinamento ed assistenza a tutte le attività allestite da terzi. Gestione amministrativa dei proventi derivanti da nolo del Teatro del Fuoco e delle spese relative alla gestione del Teatro. Obiettivo operativo n. 3 Eseguire le azioni previste dall intervento La Magna Capitanata Community Library responsabile: dott. Giovanni D Attoli (Patrimonio) Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Per l attuazione dell intervento il Servizio Patrimonio procederà al rispetto del cronoprogramma previsto dal disciplinare: a) attivazione delle procedure per l acquisizione di pareri, nulla osta o autorizzazioni necessari per la realizzazione dell intervento entro il 31/03/2018; b) atto di approvazione della progettazione funzionale all attivazione delle procedure per l affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture, nel rispetto delle vigenti normative in materia di appalti pubblici, entro il 31/05/2018; c) determina a contrarre per l affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture, nel rispetto delle vigenti normative in materia di appalti pubblici entro il 30/06/2018; d) sottoscrizione del contratto di lavori/servizi/forniture per l affidamento/acquisizione dei lavori/servizi/forniture entro il 30/09/2018; e) avvio concreto delle attività (servizi/forniture) entro l 08/10/2018; f) conclusione dell intervento entro il 30/04/2020 per i servizi ed entro il 30/06/2019 per le forniture; g) operatività/fruibilità dell intervento entro il 31/05/2020. Come previsto dal disciplinare, il Servizio rendiconterà - con cadenza trimestrale - le spese effettivamente sostenute, tramite il sistema di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale MIRWEB e mediante supporto cartaceo/elettronico, nonché a registrare i pagamenti effettuati per l attuazione dell intervento sul 145

146 sistema di monitoraggio MIRWEB entro trenta giorni dalla data di emissione del mandato. Inoltre, relazionerà trimestralmente - alla Regione Puglia, agli Organi di governo ed ai Dirigenti di vertice della Provincia di Foggia sullo stato di avanzamento dell intervento e redigerà una relazione finale contenente anche la valutazione dei risultati (numeri di visitatori del bene oggetto di intervento prima dell avvio dei lavori ed in data successiva alla conclusione degli stessi). MISSIONE 07 TURISMO PROGRAMMA N. 01: Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n. 1 Assicurare il passaggio ai Comuni delle funzioni relative al turismo in materia di classificazione di strutture ricettive e turistiche e di Agenzie viaggio e turismo responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire A seguito della legge regionale n. 13 del 9 aprile 2018, il Servizio Turismo di questo Ente, con nota prot. n del 06/06/2018, ha invitato i Sindaci dei Comuni della provincia di Foggia ad individuare uffici idonei all assunzione degli obblighi e delle competenze relative, dandone comunicazione al fine di una opportuna ed agevole consegna delle pratiche che ad oggi sono giacenti presso questa Amministrazione, restando a disposizione per fornire attività di consulenza e coordinamento nella fase di attuazione della L. R. 13/2018. Con la stessa nota questo Ente ha comunicato alla Regione Puglia che l Ufficio continuerà a mantenere rapporti con gli utenti interessati, sottoponendo alla stessa l eventuale valutazione di applicazione di potere sostitutivo da parte della Provincia, quantomeno in questa fase transitoria, o in alternativa di favorire e stimolare Unioni di Comuni per l espletamento di dette funzioni. MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO PROGRAMMA N. 01: Urbanistica e assetto del territorio Obiettivo operativo n. 1 Pianificazione territoriale responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L efficiente utilizzo del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente e l obiettivo del minor consumo di suolo costituiscono la premessa e la cornice in cui si colloca il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Foggia (PTCP): un nuovo piano di riferimento per selezionare, promuovere e attivare le iniziative della Provincia e degli enti locali, coordinando le iniziative locali e integrando la pianificazione territoriale, le pianificazioni di settore e la programmazione socio-economica. Obiettivo operativo n. 2 POI Piano mobilità ciclistica provinciale responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Piano Mobilità Ciclistica Provinciale, da redigere ai sensi della L.R. 1/2013, si configura come variante al PTCP di cui ne segue procedura di formazione ed approvazione previste dalla L.R. 20/01. Si conforma al piano attuativo (relativo alla mobilità ciclistica) del Piano Regionale del Trasporti. Prevede la definizione della rete ciclistica provinciale integrata con gli itinerari regionali, nazionali ed europei; l individuazione degli itinerari strategici per il cicloturismo; studi di fattibilità su itinerari prioritari; studio degli spostamenti casa-scuola-lavoro e implementazione di velostazioni. Stato: Redazione in corso; convenzione stipulata con FIAB nel novembre Tempi: Adozione giugno 2018; azioni pilota entro Obiettivo operativo n. 3 POI Piani attuativi del PTCP responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire 1. Piano Operativo Integrato n. 2 Laghi costieri di Lesina e Varano Piano attuativo del PTCP ai sensi dell art. IV.2 delle Norme Tecniche di attuazione, da redigere secondo i criteri di copianificazione con i Comuni dell area territoriale di riferimento. 146

147 E un piano integrato, poiché prevede contenuti di valorizzazione e fruizione lenta dell area nonché contenuti di carattere ecologico-ambientale. Si prevede che la redazione sia contemporanea al Contratto di laghi che ne costituisce la governance di attuazione. Disciplinato dalla L.R. 28/01 nella forma di Accordo di Programma, e ripreso dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e dal Piano di Tutela delle Acque. Stato: già progettata la componente relativa agli aspetti di fruizione e valorizzazione dell area - Rete Lenta delle Lagune - nella forma di studi di fattibilità e progetti preliminari. Tempi: avvio entro giugno Piano Operativo Integrato n. 11 Recupero e valorizzazione del sito archeologico di Herdonia Piano attuativo del PTCP ai sensi dell art. IV.2 delle Norme Tecniche di attuazione, da redigere secondo i criteri di copianificazione con il comune di Ordona e la Soprintendenza, finalizzato alla valorizzazione culturale e alla fruizione del sito. La componente progettuale sarà avviata nella forma di Concorso di idee e/o di progettazione. Stato: contatti con la Soprintendenza Tempi: avvio entro giugno Candidature a bandi utili ad attuare azioni di PTCP e/o POI Monitoraggio dei bandi regionali ed europei In collaborazione con il Servizio Politiche Comunitarie, finalizzato a presentare proposte utili all attuazione delle strategie, degli obiettivi e delle azioni previste negli strumenti pianificatori provinciali. Obiettivo operativo n. 4 PTCP: programmazione strategica responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire a) Contratto di fiume Strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, previsto dal collegato ambientale alla L.221 del 28/12/15, per la tutela e gestione corretta delle risorse idriche, salvaguardia del rischio, valorizzazione del territorio e sviluppo locale dell area. Disciplinato dalla L.R. 28/01 nella forma di Accordo di Programma, e ripreso dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e dal Piano di Tutela delle Acque. b) Contratto di laghi Strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, previsto dal collegato ambientale alla L.221 del 28/12/15, per la tutela e gestione corretta delle risorse idriche, salvaguardia del rischio, valorizzazione del territorio e sviluppo locale dell area. Disciplinato dalla L.R. 28/01 nella forma di Accordo di Programma, e ripreso dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e dal Piano di Tutela delle Acque. Stato: Contatti con Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Min. Ambiente, quale componente del Tavolo Nazionale dei contratti di fiume per il trasferimento del know-how relativo al processo di coinvolgimento degli Enti interessati e degli operatori del territorio. Tempi: fase iniziale e redazione del Protocollo di Intesa entro giugno 2018; contratto di fiume entro Obiettivo operativo n. 5 Autorizzazioni paesaggistiche e valutazione PUG comunali responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Regione Puglia, con la legge n. 20/2009 delega la Provincia di Foggia al rilascio dell autorizzazione paesaggistica. Accertamento di compatibilità paesaggistica (articolo 91 delle NTA del PPTR) L'accertamento di compatibilità paesaggistica ha ad oggetto la verifica della compatibilità degli interventi proposti con le previsioni e gli obiettivi tutti del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) e dei piani locali adeguati al PPTR ove vigenti. Con riferimento agli interventi di rilevante trasformazione del paesaggio di cui all articolo 89, comma 1, lettera "b2" delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PPTR, oggetto dell accertamento è anche la verifica del rispetto della normativa d uso di cui alla sezione C2 delle schede d ambito. L'accertamento costituisce parere obbligatorio e vincolante, è atto autonomo e presupposto al rilascio del titolo legittimante l intervento urbanistico-edilizio (articolo 91 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PPTR). L accertamento di compatibilità paesaggistica ha validità di cinque anni decorrenti dalla data della pronuncia e resta efficace fino al completamento delle opere così come autorizzate. 147

148 La Provincia di Foggia ha la delega per rilasciare il parere per tutti i Comuni interessati (Deliberazione della Giunta Regionale 14/12/2010, n e Legge Regionale 07/10/2009, n. 20). Autorizzazione paesaggistica (Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42) Nelle aree sottoposte a vincolo ambientale ai sensi della Parte III del Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42 e del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) l autorizzazione paesaggistica è necessaria per ogni tipo di intervento che possa arrecare "pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione". L'autorizzazione costituisce atto autonomo e preliminare al rilascio al permesso di costruire o agli altri titoli che legittimano l'intervento dal punto di vista urbanistico-edilizio (articolo 146 del Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42). L'autorizzazione paesaggistica è immediatamente efficace ed ha una validità di cinque anni dalla data di rilascio. Il termine di efficacia dell'autorizzazione decorre dal giorno in cui acquista efficacia il titolo edilizio eventualmente necessario per la realizzazione dell'intervento, a meno che il ritardo in ordine al rilascio e alla conseguente efficacia di quest'ultimo non sia dipeso da circostanze imputabili all'interessato. Una volta decorsi cinque anni l'esecuzione dell'intervento deve essere sottoposta a nuova autorizzazione. I lavori iniziati nel corso del quinquennio possono essere conclusi entro e non oltre l'anno successivo previsto dal quinquennio stesso (articolo 146, comma 4 del Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42). La Provincia di Foggia ha la delega per rilasciare l'autorizzazione paesaggistica (e quindi anche l'accertamento di compatibilità paesaggistica) per tutti i Comuni interessati (Deliberazione della Giunta Regionale 14/12/2010, n e Legge Regionale 07/10/2009, n. 20). Sono esclusi: - gli interventi previsti nei Comuni che hanno ottenuto la deroga diretta come previsto dall'articolo 7 della Legge Regionale 07/10/2009, n. 20 (elenco completo contenuto nella Deliberazione della Giunta Regionale 14/12/2010, n. 2766); - gli interventi previsti in qualsiasi Comune che riguardano uno dei seguenti ambiti, per i quali l'ente competente al rilascio dell'autorizzazione è la Regione Puglia (articolo 7, comma 1 della Legge Regionale 07/10/2009, n. 20); - infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e idrauliche di interesse regionale; - nuovi insediamenti produttivi, direzionali, commerciali o nuovi parchi tematici che richiedano per la loro realizzazione una superficie territoriale superiore a 40 mila metri quadrati; - impianti di produzione di energia con potenza nominale superiore a 10 Megawatt. La presentazione delle pratiche avviene attraverso lo Sportello Telematico Unificato della Provincia di Foggia. La pratica presentata attraverso lo sportello telematico, infatti, sostituisce completamente quella in formato cartaceo, rispettando i dettami del Codice dell Amministrazione Digitale. Lo sportello telematico permette di: - consultare tutte le informazioni e le norme necessarie per presentare la pratica; - compilare e firmare in modo guidato i moduli digitali; - controllare ogni fase dello stato di avanzamento del procedimento. Vengono, così, ridotti i tempi di attesa e l Ente migliora la qualità dei servizi. Valutazione PUG comunali Con l adozione definitiva del PTCP è diventata completamente efficace la delega alla Provincia di Foggia in materia di pianificazione territoriale, la quale prevede come attività prevalente la verifica di compatibilità dei PUG comunali con il PTCPai sensi della LR 20/2001. Obiettivo operativo n. 6 Azioni SAC Apulia Fluminum responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia di Foggia, in qualità di capofila del progetto SAC Apulia Fluminum ha ricevuto in data 21 settembre 2015, un invito da parte del Servizio Beni Culturali della Regione Puglia a presentare progetti di valorizzazione culturale nell ambito delle strategie di integrazione dei Sistemi Ambientali e Culturali della Puglia. In data 1/10/15 il Servizio Politiche comunitarie ha aderito al suddetto invito presentando due progetti di valorizzazione denominati "Comunicando SAC" e "Didatticamente SAC" del valore rispettivamente di ,27 e ,72 entrambi ammessi al finanziamento con D.D. regionale n. 338 del 5/11/15. Il progetto "Comunicando SAC" riguarda servizi e sistemi di informazione, comunicazione e divulgazione del patrimonio culturale del territorio, finalizzati alla creazione di una offerta culturale integrata ed a rete e si articola nelle seguenti attività: 148

149 1. ideazione e realizzazione delle attività preparatorie del Piano di Comunicazione e Ufficio Stampa; 2. progettazione, stampa di quaderni didattici, manifesti e gadget; 3. Web, Web marketing, Social Media Marketing e realizzazioni multimediali; 4. catering, show cooking e educational tour. Il progetto "Didatticamente SAC" riguarda l'allestimento e la funzionalizzazione, anche attraverso piccole infrastrutture, di beni e luoghi della cultura da mettere in rete per il rafforzamento dell offerta esistente di servizi del SAC "Apulia Fluminum", relativi sia alla fruizione culturale che all accoglienza. L Ufficio continuerà a seguire i progetti, provvedendo al loro completamento, al fine di migliorare l offerta di servizi per la fruizione del territorio. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE PROGRAMMA N. 01: Difesa del suolo Obiettivo operativo n. 1 Ottimizzare i tempi di attesa per il rilascio della autorizzazioni sismica responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L'autorizzazione sismica è necessaria per qualsiasi tipo di costruzione nelle aree sottoposte a rischio sismico, come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 06/06/2001, n. 380, del Decreto Ministeriale 14/01/2008 (NTA - Norme Tecniche per le Costruzioni) e dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20/03/2003, n L'autorizzazione costituisce atto autonomo e preliminare per rilasciare il permesso di costruire o gli altri titoli che legittimano l'intervento dal punto di vista urbanistico-edilizio (Circolare Regionale 06/07/2010, n. AOO_064_06/07/ ). La presentazione della richiesta di autorizzazione ed il relativo rilascio dovrà avvenire attraverso lo Sportello Telematico Unificato della Provincia di Foggia. La pratica presentata attraverso lo sportello telematico, infatti, sostituisce completamente quella in formato cartaceo, rispettando i dettami del Codice dell Amministrazione Digitale. Lo sportello telematico permette di: - consultare tutte le informazioni e le norme necessarie per presentare la pratica; - compilare e firmare in modo guidato i moduli digitali; - controllare ogni fase dello stato di avanzamento del procedimento. Vengono, così, ridotti i tempi di attesa e l Ente migliora la qualità dei servizi. Obiettivo operativo n. 2 Assicurare il rilevamento movimenti franosi e rilevazione occupazioni strade provinciali Responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire I dati elaborati consentono all Ufficio Concessioni ed all Ufficio TOSAP di predisporre ed avviare le pratiche di accertamento e regolarizzazione delle occupazioni abusive. E' all'uopo costituita una Squadra Operativa per il Servizio Rilievi che si occupa di: nuove rilevazioni GPS riguardanti accessi, recinzioni, ecc. su richiesta di utenza privata o Enti ed in raccordo con l Ufficio Concessioni e Tributi; verifica dei dati rilevati con GPS, elaborazione degli stessi in collaborazione con l ufficio Concessioni e Tributi; rilevamento di movimenti franosi, in costante evoluzione nel nostro territorio, misurazioni inclinometriche e piezometriche; rilevamento a campione delle utenze idriche ovvero pozzi e punti di attingimento delle acque superficiali esistenti sul territorio provinciale. L' attività di assistenza e supporto tecnico operativo per l effettuazione di studi geofisici per lo studio degli spostamenti superficiali e profondi del territorio della Capitanata è riferita alla prosecuzione storica dei rilievi inclinometri effettuati presso l'area in frana del Comune di Bovino, in convenzione con l'autorità di Bacino della Puglia, realizzatrice delle installazioni di misura nei siti di interesse. L'Ufficio provvede al mantenimento, aggiornamento e gestione del sistema proprietario di WebGis che garantisce un supporto tecnico di immediata consultazione per la gestione della Tosap e dei Servizi 149

150 Tecnici. PROGRAMMA N. 02: Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n. 1 Tutela e pulizia dei litorali ad alto uso (a completamento dell attuazione dell asse 4a) del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Lo stato dei litorali rappresenta uno degli esempi più lampanti di stretta interconnessione tra condizioni ambientali del territorio e promozione turistica dello stesso. Si protrae l esigenza di intervenire a sostegno dei comuni costieri per garantire la pulizia dei litorali ad alto uso, non oggetto di concessione, la cui fruibilità è spesso condizionata dalla presenza di materiali piaggiati si varia tipologia e pericolosità, se no dall abbandono di notevoli quantità di rifiuti. Azioni Con la presente linea di intervento, si punta ad organizzare gli interventi di pulizia, risanamento e disinfezione dei litorali ad alto uso, non oggetto di concessione, delle pubbliche amministrazioni, in un programma di attività triennale. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 4a) del PTA: - Accordi comuni costieri; - Realizzazione isole ecologiche; - Attività di sensibilizzazione. Obiettivo operativo n. 2 Tutela e pulizia dei fondali marini (a completamento dell attuazione dell asse 4b) del PTA responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La pulizia dei fondali marini costieri costituisce un ulteriore elemento per assicurare la tutela dei litorali. L azione di pulizia dei fondali marini costieri è stata spesso oggetto di interventi da parte di associazioni del volontariato ambientale, finalizzati a stimolare l azione delle pubbliche amministrazioni; l inserimento di tali iniziative in un programma più complessivo di tutela dei litorali, può determinare una differente considerazione generale da parte di tutte le istituzioni chiamate a collaborare per favorire lo sviluppo di servizi ambientali, non ritenuti prioritari nell ambito delle più complessive emergenze ambientali che hanno interessato il territorio regionale. Azioni Con la presente linea di intervento si punta, sfruttando anche i periodi di fermo pesca delle marinerie locali adriatiche e joniche, a garantire la bonifica e pulizia dei fondali marini, a partire dai tratti di litorale a più alto uso. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 4b) del PTA: - Attrezzamento pescherecci; - Attrezzamento aree portuali; - Acquisto mezzi attrezzati. Obiettivo operativo n. 3 Tutela della qualità dei suoli e bonifica dei siti inquinati (a completamento dell attuazione dell asse 5b del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La bonifica delle aree inquinate, oltre a costituire uno strumento indispensabile di tutela delle risorse ambientali e della salute dell uomo, riveste un ruolo fondamentale ai fini della valorizzazione del territorio e dello sviluppo socio-economico dello stesso. Sul territorio regionale, in base dell elenco riportato nel Piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinate, risultano individuati quasi 600 siti potenzialmente contaminati, che necessitano di verifiche per valutare l entità e lo stato di contaminazione dei siti e dei conseguenti interventi di messa in sicurezza e bonifica. L obiettivo del suddetto settore di azione è prioritariamente quello di portare a pieno compimento tutti gli interventi di bonifica già avviati alcuni dei quali, in fase di realizzazione hanno registrato l esigenza di integrazioni finanziarie, in assenza delle quali si potrebbe determinare il rischio di non perseguire 150

151 completamente l azione di risanamento conseguentemente ridurre l efficacia degli investimenti già effettuati. A valle delle attività di monitoraggio dei siti inquinati, potranno, altresì, essere individuati ulteriori interventi prioritari sul territorio. Azioni Completamento e perfezionamento, fermo restando il perseguimento dell applicazione del principio chi inquina paga di interventi di bonifica attivati nel corso del periodo dalle Province in forza di finanziamenti ex POP , ovvero dai Comuni in forza di finanziamenti POR , sulla base dei progetti già approvati e che, nella ulteriore fase di completamento, dovranno comunque essere ricondotti alle certificazioni finali previste dal Decreto ministeriale n. 471/99. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 5b) del PTA: - Messa in sicurezza siti contaminati e discariche comunali dismesse; - Rimozione autoveicoli, rottami ferrosi, pneumatici in aree montane. Obiettivo operativo n. 4 Interventi di bonifica di siti contaminati da amianto (a completamento dell attuazione dell asse 5d del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La presenza di amianto sul territorio, sia in forma di rifiuti abbandonati sia in forma di manufatti edilizi dismessi industriali o civili privi di alcuna manutenzione, continua a rappresentare un elemento di pericolo e rischio sanitario ed ambientale. A valle della mappatura dei siti regionali interessati dalla presenza di amianto e della definizione del piano regionale per il risanamento da amianto, si rende comunque necessario intervenire per il risanamento delle situazioni valutate prioritarie, in relazione all avvenuta verifica dell immanente rischio sanitario, supportata eventualmente dalla presenza di specifici studi epidemiologici. Azioni Con tale linea di intervento, sempre attraverso il perseguimento del principio chi inquina paga, potranno essere finanziati interventi di progettazione e messa in sicurezza dei siti individuati maggiormente a rischio. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 5d) del PTA: - Incentivi alla dismissione dell amianto. Obiettivo operativo n. 5 Monitoraggio e controllo ambientale (a completamento dell attuazione dell asse 6b del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Gestire la qualità dell ambiente comporta l assunzione di scelte complesse che hanno necessità di un solido supporto tecnico e di strumenti di simulazione e di verifica per non incorrere in provvedimenti inefficaci o addirittura controproducenti. E quindi necessario sviluppare reti di monitoraggio e modelli di interpretazione dei dati a supporto delle decisioni. La realizzazione, intervenuta nel corso nel tempo, di reti di rilevazione e di monitoraggio dei parametri ambientali richiede comunque un continuo aggiornamento ed adeguamento, anche in relazione alla definizione a livello comunitario e nazionale di nuovi standard di rilevamento. Un altro limite consiste nella marcata disaggregazione e disomogeneità delle informazioni dal punto di vista della distribuzione sul territorio. In molti casi, infatti, sono state realizzate unicamente campagne di monitoraggio occasionali con mezzi mobili, effettuate per brevi periodi dell anno e non regolarmente cadenzate nel tempo. In base alle indagini svolte, emerge chiaramente l esigenza di una maggiore uniformità ed integrazione delle informazioni che i diversi soggetti pubblici e privati raccolgono dalle reti durante le diverse campagne di monitoraggio, ai fini di una validazione omogenea. Tale linea di intervento si proponeva nel PTA di realizzare interventi nell ottica di garantire la copertura omogenea del territorio e la tempestiva individuazione delle situazioni di rischio per la salute umana e per l ambiente. Azioni La suddetta linea di interventi finanzierà in via prioritaria l adeguamento delle reti di monitoraggio e rilevamento della qualità dell aria delle Province, anche in relazione e sinergia con lo sviluppo della precedente linea di intervento a, e quindi potrà consentire l implementazione anche di nuovi sistemi per il monitoraggio ed il controllo ambientale relativamente alle componenti acqua, aria, suolo ed ambiente 151

152 urbano, necessari al reperimento ed aggiornamento dei dati ambientali esistenti ed alla integrazione dei dati ambientali mancanti. Gli interventi dovranno presentare un elevato grado di innovatività al fine di potenziare e completare le attrezzature tecniche per il monitoraggio ed il controllo ambientale. Il programma risulta quasi totalmente compiuto ad eccezione di attività residuali. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 6b) del PTA: - Implementazione sistema informativo. Obiettivo operativo n. 6 Avviamento e sviluppo delle attività dell ARPA Puglia (a completamento dell attuazione dell asse 6c del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La finalità dell intervento consiste nell accelerare e sostenere l operatività dell ARPA Puglia, istituita con legge Regionale n. 6 del , a supporto degli enti locali, attraverso il potenziamento delle sue attività prioritarie che riguardano: - il controllo dei fattori fisici, chimici e biologici di inquinamento ambientale; - la raccolta sistematica, nonché l elaborazione, dei dati sulla situazione ambientale attraverso la gestione del sistema informativo e di monitoraggio ambientale; - il supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione ed alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti connessi alle attività produttive; - il supporto tecnico-scientifico alla Regione, alle Province, ai Comuni, alle Comunità montane, agli Enti gestori di aree protette, alle A.U.S.L. e ad altre amministrazioni pubbliche per lo svolgimento dei rispettivi compiti d istituto; - la promozione di attività di informazione e formazione, nonché attività tecnico-scientifiche anche in collaborazione con gli organismi pubblici nazionali e locali; - la promozione di forme di consultazione con le organizzazioni ambientaliste, e imprenditoriali di categoria. Azioni Il presente intervento, definito compiutamente tra ARPA Puglia e Province, finanzierà tutte quelle azioni funzionali al pieno e corretto funzionamento dell ARPA Puglia, nonché alla garanzia dell operatività delle strutture tecniche dell Agenzia. Esse potranno essere rivolte principalmente a: - potenziamento delle reti di monitoraggio delle diverse componenti ambientali, con particolare attenzione alle situazioni critiche o di emergenza; - adeguamento delle strutture laboratoristiche dell Agenzia, prevedendo il loro adeguamento alla normativa vigente in materia di sicurezza e, al contempo, il loro accreditamento in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC che consenta la certificazione delle prove chimico-fisiche e microbiologiche svolte. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 6c) del PTA: - Sottoscrizione Convenzione Provincia-Arpa. Obiettivo operativo n. 7 Realizzazione stazioni di mountain bike sharing presso i Comuni del Subappennino e Gargano (a completamento dell attuazione dell asse 8d) del PTA) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Progettazione e finaziamento della gestione e manutenzione bike sharing presso i Comuni del Subappennino e del Gargano. Attività previste a completamento dell attuazione dell asse 8d) del PTA: - Realizzazione del Piano della Mobilità ciclistica provinciale e finanziamento stazioni bike sharing. Obiettivo operativo n. 8 Potenziamento funzioni autorizzative relative alla Tutela risorse ambientali responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Mantenimento della qualità dei corpi idrici e miglioramento della funzionalità degli impianti autorizzati. Questo potrà avvenire mediante il monitoraggio ed il controllo degli scarichi idrici ottimizzando l attività autorizzativa tramite la stipula di un accordo/convenzione con l ARPA. 152

153 Mantenimento della qualità ambientale del territorio provinciale, attraverso i procedimenti autorizzativi in capo alla Provincia in materia di gestione rifiuti (Autorizzazioni integrate ambientali, autorizzazioni ordinarie e semplificate, ai sensi degli art. 208 e 2016 del D. Lgs. 152/2006). Controllo e miglioramento della qualità dell aria attraverso l espressione dei pareri autorizzativi ai sensi della parte V del D.Lgs. 152/2006, nell ambito del procedimento AUA (Autorizzazione unica ambientale). L obiettivo generale in materia di autorizzazioni e valutazioni ambientali va collocato all interno di una visione integrata del territorio provinciale di tutela e valorizzazione dell ambiente, nell ambito del quale la Valutazione di impatto ambientale, l AIA, la valutazione di Incidenza si configurano come processi tendenti ad uno sviluppo sostenibile del territorio che apporta benefici economici, preservando tuttavia la salubrità come fattore portante del miglioramento ambientale e della fruibilità del patrimonio naturale. Gestione della fase di transizione e riordino delle funzioni amministrative ai sensi e per gli effetti della legge 7 aprile 2014, n. 56 delle leggi regionali seguenti, che hanno determinato, tra l altro, il mantenimento delle funzioni amministrative in materia ambientale già delegate dalla Regione Puglia senza tuttavia garantire il mantenimento e/o il potenziamento delle risorse umane disponibili. Azioni L intento di garantire il rispetto dei tempi stabiliti dalla legge per le procedure, consentendo pertanto di allineare l efficienza amministrativa alle reali esigenze dell impresa, sarà migliorato attraverso azioni indirizzate anche alla implementazione della attività di coordinamento fra enti pubblici nell ambito dei procedimenti per ridurre i tempi mantenendo la qualità delle istruttorie. Attività prevista: - Potenziamento delle funzioni dello Sportello telematico unificato della Provincia. PROGRAMMA N. 03: Rifiuti Obiettivo operativo n. 1 Sostegno Autorità gestione rifiuti urbani (in attuazione dell Asse 3 Piano Tutela ambientale provinciale PTA ) responsabile: arch. Stefano Biscotti Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La debolezza di queste importanti e fondamentali strutture di governo di organizzazione e gestione dei servizi territoriali per il recupero e il corretto smaltimento dei rifiuti urbani, peraltro soggetti a un continuo adattamento ed adeguamento normativo, mette a rischio l intero processo di modernizzazione del settore avviato nel corso degli ultimi anni, anche sulla spinta della dichiarazione dello stato di emergenza ambientale in Puglia. Si è reso, pertanto, necessario nel tempo assicurare un supporto e un sostegno alle diverse Autorità costituite per la gestione dei rifiuti urbani a livello di ambito territoriale ottimale, per rafforzare le strutture delle 15 Autorità e consentire alle stesse di svolgere a pieno il difficile compito loro affidato. Azioni Con la presente linea di intervento, si finanziano azioni mirate a: - l eventuale locazione o diversa acquisizione delle sedi delle Autorità; - l acquisto di mezzi ed attrezzature per il funzionamento delle strutture; - l acquisizione di collaborazioni specialistiche per i primi dodici mesi di attività; - l organizzazione ed effettuazione di particolari servizi specializzati connessi alla gestione di particolari tipologie di rifiuti urbani (ad es. rifiuti abbandonati su aree pubbliche, beni durevoli dismessi, pulizia dei litorali); - la realizzazione di campagne informative o la realizzazione di Forum territoriali per ciascun bacino di utenza. Attività prevista dall Asse 3 Piano Tutela ambientale provinciale PTA : - Interventi per la promozione ed il sostegno della raccolta differenziata e trattamento RSU. PROGRAMMA N. 05: Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n. 1 Aree naturali protette, natura e biodiversità: promozione rete ecologica (in attuazione dell Asse 2 Piano Tutela ambientale provinciale PTA ) responsabile: arch. Stefano Biscotti 153

154 Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il programma persegue l obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale attraverso uno degli strumenti più efficaci al riguardo, ovvero la promozione sul territorio di aree naturali protette, indispensabili per la difesa della biodiversità, per la conservazione di specie animali e vegetali, dei valori paesaggistici, dei equilibri idrogeologici ed ecologici che potrebbero essere gravemente compromessi. La Legge Regionale 19/97 norma l istituzione e la gestione delle aree protette in Puglia individuando le aree regionali con maggiori valenze naturalistiche e delineando un complesso iter legislativo che porta alla loro istituzione. La legge prevede, di fatto, un processo di coinvolgimento delle amministrazioni e popolazioni locali che sinora si è mostrato alquanto faticoso, al punto che solo di recente sono state istituite nove delle aree protette complessivamente individuate dalla Legge stessa, e dalle successive integrazioni. Azioni Al fine di tutelare la biodiversità degli habitat naturali presenti nel territorio regionale, attraverso il consolidamento della Rete Ecologica, potranno essere finanziati interventi finalizzati a: - avviare, attraverso il coinvolgimento di istituzioni scientifiche e d intesa con gli enti locali interessati, studi di settore utili all individuazione di nuove aree da tutelare o al completamento delle conoscenze naturalistiche delle aree precedentemente individuate, finalizzati alla individuazione delle modalità di connessione tra le diverse aree protette e gli habitat naturali e di specie presenti sul territorio regionale; - promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione, formazione ed educazione ambientale rivolte alle parti sociali coinvolte nel processo di istituzione delle aree protette individuate, finalizzate al riconoscimento del patrimonio naturale e ambientale, alla corretta tutela e gestione dello stesso nonché alla descrizione delle opportunità derivanti dall istituzione di aree protette sul territorio regionale (sviluppo socioeconomico, aumento della qualità della vita, accesso ai finanziamenti, riqualificazione del territorio); - assicurare la funzionalità degli Enti di gestione delle aree protette istituite per la redazione nonché l attuazione degli strumenti di pianificazione previsti dalla legge 19/97 (Piano per il Parco e Piano pluriennale economico-sociale per la promozione delle attività compatibili); - definire i piani di gestione degli habitat naturali e degli habitat di specie di interesse comunitario, non già inseriti nelle perimetrazioni di aree naturali protette nazionali e regionali; - realizzare interventi per la fruibilità delle aree naturali protette e di valorizzazione dei siti costituenti la Rete Ecologica regionale. Attività previste dall Asse 2 Piano Tutela ambientale provinciale PTA : - Allocazione sede Ente Gestione Aree Protette (Il presente obiettivo è oggetto di modifica da parte della Regione Puglia perché sono venute meno le condizioni che originariamente prevedevano la allocazione presso il nucleo di Torre Bianca a Candela dell Ente Gestione. L obiettivo che è oggetto di ridefinizione prenderà la denominazione seguente: Contratto di lago nuova forma di governance del sistema dei laghi costieri del Gargano); - Realizzazione di itinerari turistici sostenibili; - Promozione artigianato AP Subappennino (Azioni da concludere nel 2018); - Educazione ambientale salvaguardia habitat lagunari (azioni residuali); - Itinerari naturalistici circumlagunari Lesina-Varano; - Interventi su via Francigena e Frassati; - Laboratorio biodiversità marina Lago salso Life (Azioni rimodulate per cofinanziamento LIFE TETRAX). Obiettivo operativo n. 2 Potenziare l attività sanzionatoria conseguente alla verifica degli impianti termici Responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia di Foggia, in attuazione del proprio Regolamento, ha l obbligo di svolgere le attività di verifica dello stato di esercizio, di manutenzione e del rendimento di combustione degli impianti termici e di climatizzazione in tutte le aree comunali per le quali la legge le attribuisce competenza. Il servizio è stato affidato in concessione alla costituita Associazione temporanea di Imprese composta da Itambiente s.r.l, S.E.A. Servizi Energia Ambiente s.r.l., A.X.A. Servizi per l Ambiente s.r.l. Il servizio ha lo scopo di verificare la corretta manutenzione ed esercizio degli impianti termici al fine di ridurne le emissioni di agenti inquinanti, aumentarne l efficienza energetica e garantirne la sicurezza. 154

155 Nello specifico la struttura ha supportato, in fase preventiva, la società ITAMBIENTE s.r.l Foggia nello svolgimento delle verifiche con acquisizione degli indirizzi degli utenti tramite distributori Regionali e Nazionali, vendita bollini e attività di manutenzione. La struttura garantirà la gestione amministrativa degli utenti, la redazione di verbali per attività sanzionatoria, la gestione dei ricorsi in seguito all attività sanzionatoria. MISSIONE 10 TRASPORTO PUBBLICO E MOBILITÀ PROGRAMMA N. 02: Trasporto pubblico locale e Mobilità Obiettivo operativo n. 1 Aggiornare il Piano di bacino del Trasporto Pubblico Locale della Provincia di Foggia responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Nel 2018 è previsto il completamento dell aggiornamento del Piano di bacino del TPL della Provincia di Foggia, redatto in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dei Trasporti dell Università di Napoli. La procedura prevista dalla L.R. 18/2012 prevede l indizione di una Conferenza dei servizi per l esame dell ipotesi di Piano con l acquisizione delle osservazioni/proposte da parte degli stakeholders; successivamente il piano è sottoposto alla verifica della compatibilità da parte della Regione Puglia, ed infine sottoposta all approvazione definitiva da parte del Consiglio provinciale. Sulla scorta delle scelte adottate nell ambito della pianificazione si provvederà alla indizione della gara per l affidamento dei servizi di trasporto. Attualmente il Settore cura l applicazione delle norme del contratto con l attuale gestore del servizio di Trasporto Pubblico Locale ed all'applicazione della L.18/02 - Testo Unico per il Trasporto Locale. L'affidamento del servizio in corso è avvenuto in data 29/12/2004 con la sottoscrizione del contratto con CO.T.R.A.P. con scadenza 31/06/2018. Per cui l espletamento delle nuove procedure di gara dovrebbero essere completate entro tale data; la Regione puglia ha già comunque anticipato la necessità di procedere al ricorso di una proroga del servizio attuale che comunque non potrà superare i due anni nel rispetto delle norme comunitarie vigenti. Obiettivo operativo n. 2 Assicurare gli interventi nell ambito della mobilità responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Per la mobilità saranno assicurati i seguenti procedimenti: Rilascio autorizzazioni e nulla osta per la gestione di autoscuole, agenzie pratiche auto, scuole nautiche, officine e centri di revisione, autolinee; Monitoraggio e controllo delle attività autorizzate (autoscuole, agenzie, scuole nautiche, officine e centri di revisione, autolinee); Preparazione e svolgimento esami, per idoneità insegnanti di teoria ed istruttori di guida autoscuole. Nomina Commissione d esame; Preparazione e svolgimento esami per idoneità consulenti agenzie pratiche auto. Nomina Commissione di esame; Preparazione e svolgimento esami per idoneità trasporto conto terzi merci e persone. Commissione d esame. Rilascio licenze attività di trasporto in conto proprio. Obiettivo operativo n. 3 Gestione autoparco provinciale e razionalizzazione della spesa responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La gestione unitaria dell autoparco provinciale da parte del settore prevede tutte le attività ordinarie e straordinarie di gestione degli automezzi (assicurazione, bolli, manutenzione ordinaria e straordinaria). La razionalizzazione della spesa prevede la riduzione del numero degli autoveicoli mediante la vendita, rottamazione e dismissione, ottenendo un risparmio sui costi di gestione. 155

156 PROGRAMMA N.05: Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n. 1 Lavori di ripristino, ammodernamento e messa in sicurezza delle strade provinciali responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Settore provvede a redigere progetti esecutivi, approvati con deliberazioni del Presidente, e finanziati attraverso: Fondi di Bilancio; Ricavi da alienazione immobili provinciali; Fondi regionali; Devoluzione mutui; Riprogrammazione risorse FAS 2000/2006; Ocdpc n. 410 del 18 novembre 2016: primi interventi urgenti per il maltempo che ha colpito al provincia di Foggia dall'11 al 18 marzo 2016; D.G.R. 528/2007 Strada facendo (economie); Patto per la Puglia Fondo sviluppo Coesione; Patto per la Puglia infrastrutture Regione; Por Puglia ; Ocdpc n. 173 dell'8 luglio 2014: primi interventi urgenti per gli eccezionali eventi meteorologici tra il 19 novembre e il 3 dicembre 2013 nelle province di Foggia, Lecce e Taranto. Per il dettaglio dei lavori e delle strade interessate si rimanda al Programma triennale LL.PP Obiettivo operativo n. 2 Attuare il Programma straodinario di manutenzione delle rete viaria della provincia di Foggia. responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Settore, relativamente al Programma straordinario di manutenzione della rete viaria della provincia di Foggia, per l annualità 2018, previsto dal decreto del MIT n. 49 del 16 febbraio 2018, provvede alla redazione dei seguenti progetti: PROGETTO ESECUTIVO 1: LAVORI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER IL RIPRISTINO DEL PIANO VIABILE AMMALORATO E INTEGRAZIONE DELLA SEGNALETICA STRADALE E DELLE OPERE PROTETTIVE LUNGO LE STRADE PROVINCIALI NN BIS , dell importo complessivo di ,00; PROGETTO ESECUTIVO 2: LAVORI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER IL RIPRISTINO DEL PIANO VIABILE AMMALORATO E INTEGRAZIONE DELLA SEGNALETICA STRADALE E DELLE OPERE PROTETTIVE LUNGO LE STRADE PROVINCIALI NN BIS BIS , dell importo complessivo di ,68; approvati con deliberazione del Consiglio provinciale n. 18 del 29/05/2018 ed autorizzando l utilizzo delle risorse allocate in entrata ed in uscita, per l importo pari all annualità 2018 assegnata alla Provincia di Foggia, pari a ,68, che sono in corso di recepimento nell elaborando bilancio , atteso il carattere di urgenza degli interventi. Obiettivo operativo n. 3 Attuare il Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazione viaria interna dei Monti Dauni, di cui al finanziamento a valere sul POR Puglia FESR FSE , per l'importo di euro ,00 responsabile: arch. Emanuele Bux Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Il Settore, relativamente al Piano per la messa in sicurezza e l infrastrutturazione viaria interna dei Monti Dauni, a valere sul POR Puglia FESR FSE , ha provveduto alla redazione dei progetti esecutivi per ciascuno degli interventi individuati, approvati con Determinazione del del Settore Viabilità. Con nota Prot del 19/01/2018 sono stati trasmessi alla Regione Puglia i progetti esecutivi degli interventi sulle strade provinciali, con i relativi atti di approvazione, di seguito descritti. 156

157 N. STRADA KM IMPORTO PROGETTUALE DETERMINA APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO 1 2 S.P. 130 LUCERA-ALBERONA- ROSETO 45, ,00 n. 119 del S.P. 125 PONTE CELONE-P.TE LUCIFERO 27, ,00 n. 120 del S.P. 121 PONTE BOVINO-PANNI 29, ,00 n. 122 del S.P. 8 LUCERA - SCULGOLA 23, ,00 n. 123 del S.P. 122 BOVINO-DELICETO 8, ,00 n. 125 del S.P. 134 VOLTURINO-CROCELLA DI MOTTA 14, ,00 n. 126 del S.P. 139 BOVINO - ACCADIA 12, ,00 n. 127 del S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA 25, ,00 n. 128 del S.P. 115 TROIANA 17, ,00 n. 129 del S.P. 99 ST. ASCOLI- CANDELA- ROCCHETTA 26, ,00 n. 130 del S.P. 126 DI CELLE SAN VITO 3, ,00 n. 131 del S.P. 5 LUCERA -PONTE FORTORE 39, ,00 n. 132 del S.P. 10 TORREMAGGIORE- CASALVECCHIO 20, ,00 n. 133 del S.P. 91 DELL'OFANTO 39, ,00 n. 134 del TOTALE ,00 MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA N. 01: Sistema di protezione civile Obiettivo operativo n.1 Attività di protezione civile e collaborazione con il Coordinamento Provinciale delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile Responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Collaborazione con il Coordinamento Provinciale delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile. Supporto logistico ed amministrativo ad eventuali fuzioni in ossequio alle determinazioni normative della Regione Puglia. MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA PROGRAMMA N. 02: Interventi per la disabilità Obiettivo operativo n. 1 Assicurare la gestione della Convenzione di avvalimento della Regione Puglia per gli interventi in materia di assistenza specialistica, trasporto per alunni disabili delle scuole medie superiori ed altri interventi per alunni audiolesi e videolesi 157

158 responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia di Foggia, per l a.s , in seguito alla sottoscrizione della convenzione di avvalimento con la Regione Puglia (deliberazione del Presidente della Provincia di Foggia n. 2 del 16/01/2018), attiverà i seguenti interventi: Il servizio di assistenza specialistica con gestione diretta, mediante affidamento a terzi con procedura di evidenza pubblica, o in estensione con eventuali affidamenti già in essere, se consentito dalla normativa vigente; Il servizio trasporto mediante Convenzione tra la Provincia di Foggia e gli Ambiti territoriali per il successivo affidamento a terzi da parte di ciascun Ambito territoriale, in continuità con le altre attività di assistenza specialistica per alunni disabili; Il servizio di supporto diritto allo studio audiolesi e videolesi mediante affidamento ad Istituti pubblici ed Enti morali di attività specialistiche, comunque nel rispetto della normativa vigente in materia di autorizzazione al funzionamento ed di trasparenza ed evidenza pubblica. La Provincia di Foggia mette in atto le disposizioni di cui alla convenzione di avvalimento con la Regione Puglia mediante proprio personale, in servizio presso altri Settori dell Ente. L ufficio provvederà alla gestione della convenzione, al relativo monitoraggio e rendicontazione trimestrale ed annuale (sia finanziario, sia delle azioni/attività poste in essere dalla Convenzione), da inviare alla Regione Puglia, agli Organi politici, ai Dirigenti di vertice ed al Servizio Controllo Direzionale e di Gestione di questo Ente. Obiettivo operativo n. 2 Coordinare il Progetto SPRAR responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Con decreto del Ministero dell Interno del 20/12/2016 sono state assegnate le risorse agli Enti Locali che hanno chiesto di proseguire l accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, nell ambito dei progetti SPRAR per il triennio , fra i quali questa Provincia. Con determinazione dirigenziale n del 21/12/2016 si è provveduto, in esito al lavoro di selezione della commissione esaminatrice, ad affidare tramite Convenzione - all Associazione di Promozione Sociale Mondo Nuovo - Viale dell Artigianato 19, Lucera l incarico di soggetto attuatore per la prosecuzione dei servizi attivi del progetto SPRAR della Provincia di Foggia, finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'asilo del Ministero dell'interno Dipartimento per le Libertà Civili e l'immigrazione anni Con decreto del Ministero dell Interno prot. n del 28/12/2017, seguito da errata corrige del Decreto Ministro dell'interno (pubblicato al ), sono state assegnate le risorse agli enti locali per i servizi di accoglienza integrata, nell ambito della rete SPRAR, per il triennio gennaio 2018 dicembre 2020 con l ampliamento dei posti assegnati a questo Ente. Sulla base delle nuove risorse assegnate con il succitato decreto il costo complessivo del Progetto ammonta per ciascuna annualità a complessivi ,00 di cui ,00 a carico del Ministero dell Interno ed ,00 quale quota di cofinanziamento da suddividersi tra l Ente gestore per.6000,00 e la Provincia di Foggia per ,00 attraverso la valorizzazione di risorse umane impegnate nel progetto. A seguito dell ampliamento dei posti assegnati a questo Ente, si effettuerà una parziale modifica della succitata Convenzione di collaborazione per l attività di accoglienza integrazione e tutela nell ambito del progetto per richiedenti e titolari di protezione internazionale della Provincia di Foggia, per le annualità , stipulata il 10/01/2017con l Associazione di Promozione Sociale Mondo Nuovo di Lucera. L ufficio provvederà alla gestione della Convenzione ed al relativo monitoraggio e rendicontazione trimestrale ed annuale del progetto SPRAR (sia finanziario, sia delle azioni/attività poste in essere dalla Convenzione), da inviare al Ministero dell Interno, agli Organi politici, ai Dirigenti di vertice ed al Servizio Controllo Direzionale e di Gestione di questo Ente. Obiettivo operativo n. 3 Assicurare interventi a favore della tutela delle minoranze linguistiche storiche responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire L Ufficio del Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha finanziato, per un importo di ,00, i progetti di tutela per le minoranze linguistiche storiche (Legge 482/1999) 158

159 per l annualità 2017, presentati congiuntamente dalla Provincia di Foggia (designata quale soggetto capofila del raggruppamento) di intesa con le Amministrazioni comunali di Casalvecchio di Puglia e Chieuti (per l area albanofona) e con le Amministrazioni Comunali di Celle di San Vito e Faeto (per l area francoprovenzale). I progetti sono stati elaborati in collaborazione con la società Euromediterranea di Foggia che si occupa dell attività di formazione e di Sportello Telematico, oltre al coordinamento degli Sportelli Linguistici Comunali ed all affiancamento con le Amministrazioni per l azione di assistenza tecnica e gestionale. L Ufficio invierà, entro il 30 aprile 2018, alla Regione Puglia ed al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie i progetti e la domanda di finanziamento per l annualità 2018 (Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie dell 11 gennaio 2018). L ufficio provvederà, altresì, alla gestione della Convenzione con la società Euromediterranea, al relativo monitoraggio e rendicontazione trimestrale ed annuale (sia finanziario, sia delle azioni/attività poste in essere dalla Convenzione), da inviare alla Regione Puglia, ai Comuni interessati, agli Organi politici, ai Dirigenti di vertice ed al Servizio Controllo Direzionale e di Gestione di questo Ente. Obiettivo operativo n. 4 Coordinare e gestire i bandi Servizio Civile ed istituire il Servizio Civile Universale responsabile: Dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Provincia di Foggia svolge il ruolo di coordinamento degli Enti interessati alla elaborazione e attuazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario divenendo, anno dopo anno, il maggiore punto di riferimento per associazioni ed enti, pubblici e privati, operanti sul territorio della Capitanata. Migliaia di volontari per centinaia di progetti - in Italia come all'estero hanno delineato nel tempo la qualità progettuale delle azioni messe in atto dal nostro Ente, divenuto capofila di un percorso virtuoso segnato dalla sinergia tra pubblico e terzo settore, operatori e volontari, senso civico e partecipazione attiva. Saranno attuate tutte le attività e gli interventi previsti quali: progettazione e presentazione progetti, gestione bandi ed avvio progetti, aggiornamento dati strutturali (cambio sedi accreditate, OLP e Formatori) e lo svolgimento di corsi di formazione per operatori locali di progetto. Con decreto legislativo 6 marzo 2017 n.40 è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri l albo degli Enti di Servizio Civile Universale e con circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 agosto Albo degli enti di servizio civile universale. Norme e requisiti per l iscrizione. La Provincia di Foggia provvederà a richiedere l accreditamento e l iscrizione alla sezione nazionale dell albo di servizio civile universale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri tenuto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, per un numero minimo di cento sedi. Si effettuerà, pertanto, una ricognizione delle sedi già accreditate al servizio civile nazionale ed acquisire la volontà degli Enti legati da accordo di partenariato con questa Provincia, già accreditati quale sede di attuazione di questo Ente, ad aderire al sistema del Servizio Civile Universale. Con il Servizio Civile Universale (SCU) la Provincia di Foggia intende potenziare il suo ruolo di coordinamento tra e per - gli Enti Locali, il terzo settore, la Regione Puglia e il Dipartimento nazionale del Servizio Civile Nazionale, al fine di garantire un efficace cooperazione che permetta di ottenere le conseguenti e concrete ricadute sull intero territorio provinciale. MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÁ PROGRAMMA N. 02: Commercio reti distributive tutela dei consumatori Obiettivo operativo n. 1 Garantire la gestione della Convenzione con la Regione Puglia per la realizzazione delle misure previste dal PAR del Programma Garanzia Giovani responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire La Regione Puglia con Deliberazione della Giunta Regionale 7 novembre 2017, n recante Piano di Attuazione Regionale della Regione Puglia per l attuazione della Garanzia Giovani in qualità di Organismo Intermedio del PON YEI (D.G.R. n del 4 giugno 2014 e s.m.i.): Riprogrammazione del PAR ed ulteriori disposizioni attuative approva lo schema di convenzione tra Regione Puglia e Città Metropolitana di Bari/ Province pugliesi per la realizzazione delle misure previste dal PAR del Programma 159

160 Garanzia Giovani e stabilisce che il budget fruibile dai Centri per l impiego della Provincia di Foggia di ,00 è determinato come segue: Misura 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento ,00 Misura 1-C Orientamento specialistico o di II livello 5.000,00 Misura 3 Accompagnamento al lavoro 3.000,00 Misura 5 Tirocinio extra- curriculare, anche in mobilità geografica ,00. I Servizi Pubblici per l Impiego provvederanno all attuazione di tutte le misure previste dalla Regione Puglia per l erogazione dei servizi previsti nell ambito del PAR Puglia. Il Settore Politiche del Lavoro provvederà al monitoraggio e rendicontazione dei servizi erogati, da inviare alla Regione Puglia. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO PROGRAMMA N. 01: Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Obiettivo operativo n. 1 Garantire il mantenimento dei livelli essenziali previsti dal d.lgs. n. 150/2015 Gestione della Convenzione con la Regione Puglia responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Allo stato attuale la Provincia di Foggia ha la responsabilità gestionale del personale dei Servizi Pubblici per l Impiego e anticipa gli oneri connessi all attuazione dell art. 1, co. 798, L. n. 205/2017, rivalendosi successivamente sulle Regioni sulla base di specifiche convenzioni. La Provincia di Foggia, compatibilmente con la dotazione organica effettiva, è impegnata a garantire la gestione operativa dei Centri per l impiego. Le attività saranno svolte tramite SINTESI, la piattaforma telematica regionale per l esercizio delle funzioni in materia di servizi per il lavoro, collocamento mirato e politiche attive. La Provincia di Foggia continuerà a garantire i servizi informatici di connessione, nonché i servizi di manutenzione ordinaria di hardware e software di sistema con i fondi e le risorse tecniche già a disposizione. La Provincia di Foggia presenterà alle competenti autorità regionali una relazione economico-finanziaria entro la data indicata dalla Regione stessa, che dimostra la coerenza delle spese effettuate e trasferite esclusivamente per le finalità dedotte in Convenzione. Obiettivo operativo n. 2 Garantire la gestione del protocollo sperimentale CAPORALT responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Realizzazione del Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura (Prefettura Ass. Datoriali OO.SS. Volontariato). Sportello Mobile, come da Protocollo. Il Progetto di Servizio Civile CAPORALT nasce dalla necessità di diffondere la conoscenza del fenomeno del caporalato, le norme giuridiche per contrastarlo, la consapevolezza dei diritti/doveri delle parti, il supporto nell IDO, attraverso una corretta informazione e sensibilizzazione dei soggetti territoriali maggiormente coinvolti. Sedi di realizzazione: CpI di Foggia, Manfredonia, Lucera, Cerignola e San Severo. Obiettivo operativo n. 3 Assicurare le iniziative in tema di pari opportunità e supporto all Ufficio della Consigliera Provinciale di parità responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Sotto il profilo organizzativo e funzionale, l attività di supporto, di gestione amministrativa, finanziaria, tecnica e di segreteria all Ufficio della Consigliera di Parità è stata attribuita al Settore Politiche per il lavoro. L Ufficio della Consigliera di Parità proseguirà nell attività di trattazione di casi di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro, garantirà la partecipazione al CUG della Provincia di Foggia e metterà in atto tutti i progetti ed attività che riterrà opportuno, compatibilmente con le risorse finanziare a disposizione. 160

161 MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA PROGRAMMA N. 02: Caccia e Pesca Obiettivo operativo n. 1 Completare gli adempimenti amministrativi e le attività in essere con la Regione Puglia per la tutela delle risorse faunistico ambientali Responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Sarà completata la gestione degli adempimenti amministrativi per il trasferimento degli atti ed il completamento delle attività. Si proseguirà alla gestione, per mesi sei, dei rapporti contrattuali in essere dei Centri di Celenza Val Fortore (FG) e Oasi di Lago Salso, utilizzando i fondi già percepiti e dedicati, ai sensi della Legge Regionale n. 27/98, ed alla gestione degli Osservatori Faunistici Provinciali (Regione Puglia Deliberazione della Giunta n del 17 novembre 2017). MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE PROGRAMMA N. 01: Fonti energetiche Obiettivo operativo n. 1 - Funzioni in materia di pianificazione e utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico Approvvigionamento idrico Responsabile: dott. Giovanni D Attoli Descrizione, motivazione delle scelte e finalità da perseguire Solo una pianificazione delle risorse idriche, basata su forme di utilizzo che rispettino i principi dello sviluppo sostenibile, può garantire una loro effettiva tutela; la Provincia di Foggia partecipa attivamente al processo programmatorio nei modi stabiliti dalla Legge. Gli Uffici provvedono al rilascio delle autorizzazioni alla perforazione di nuovi pozzi, delle concessioni all uso di piccole derivazioni di acque superficiali e sotterranee, delle concessioni relative all estrazione materiali litoidi dai corsi d acqua ed all uso di pertinenze idrauliche delle aree fluviali e lacuali; delle licenze annuali di attingimento dai corsi d acqua pubblici e delle comunicazioni relative ai pozzi per uso domestico. Eseguono l'ordinata archiviazione delle pratiche e l'aggiornamento del catasto informatico delle utenze idriche nel sistema SACOD; coordinano l'archiviazione delle denunce della quantità di acqua prelevata, comprese quelle derivanti dall obbligo di installazione dei misuratori delle portate e la relativa informatizzazione. La presentazione delle pratiche, ed il relativo rilascio delle autorizzazioni, avverrà esclusivamente attraverso lo Sportello Telematico Unificato della Provincia di Foggia. La pratica presentata e la relativa evasione attraverso lo sportello telematico, infatti, sostituiscono completamente quella in formato cartaceo, rispettando i dettami del Codice dell Amministrazione Digitale. Lo sportello telematico permette di: - consultare tutte le informazioni e le norme necessarie per presentare la pratica; - compilare e firmare in modo guidato i moduli digitali; - controllare ogni fase dello stato di avanzamento del procedimento. Vengono, così, ridotti i tempi di attesa e l Ente migliora la qualità dei servizi. 161

162 7 LE PROGRAMMAZIONI SETTORIALI La seconda parte della Sezione Operativa del DUP è dedicata alle programmazioni settoriali e, in particolare, a quelle che hanno maggior riflesso sugli equilibri strutturali del bilancio 2019/2021; al riguardo, il punto 8.2, parte 2, del Principio contabile applicato n.1 individua i seguenti documenti: il piano triennale del fabbisogno del personale; il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni la programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi; il programma triennale dei Lavori pubblici. Per la programmazione settoriale è stata considerata quella contenuta nel DUP di cui sono state tenute presenti le previsioni relative agli anni , come strumento programmatico provvisorio. Entro il prossimo 15 novembre, il DUP e la programmazione settoriale saranno aggiornati in coerenza con la programmazione comunitaria, nazionale e regionale. 7.1 IL PIANO TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE Ai sensi dell articolo 91 del Tuel, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla Pianificazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile dell armonizzazione. L art. 3, comma 5-bis, D.L. n. 90/2014, convertito dalla L. n. 114/2014, ha introdotto il comma 557-quater alla L. n. 296/2006 che dispone che: A decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione. L art. 6, comma 1, del d.lgs. 30/03/2001 n. 165, come modificato dall art. 4, comma 1, lettera b) del d.lgs. n. 75/2017 (in vigore dal 22/06/2017) stabilisce che le amministrazioni pubbliche definiscono l organizzazione degli uffici per le finalità di cui all art. 1, comma 1, adottando, in conformità al piano triennale dei fabbisogni di cui al comma 2, gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti, previa informazione sindacale, ove prevista nei contratti collettivi nazionali. L art. 6, comma 2, del d.lgs. 30/03/2001 n. 165, come modificato dall art. 4, comma 1, lettera b) del d.lgs. n. 75/2017 stabilisce che le amministrazioni pubbliche, allo scopo di ottimizzare l impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini, adottano il piano triennale dei fabbisogni di personale, in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo emanate ai sensi dell art. 6 ter. Ed, inoltre, che il piano triennale indica le risorse finanziarie destinate all attuazione del piano, nei limiti delle risorse quantificate sulla base della spesa per il personale in servizio e di quelle connesse alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente. L art. 6 ter del d.lgs. 30/03/2001 n. 165, inserito dall art. 4, comma 3 del d.lgs. n. 75/2017 ha previsto che il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, con decreti di natura non regolamentare, definiscono linee di indirizzo per orientare le amministrazioni pubbliche nella predisposizione dei rispettivi piani dei fabbisogni di personale. Le Linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle PA, sono state emanate dal Dipartimento della funzione pubblica e pubblicate in data 9 maggio Le presenti linee di indirizzo sono volte ad orientare le amministrazioni pubbliche nella predisposizione dei propri piani dei fabbisogni di personale, secondo le previsioni degli articoli 6 e 6-ter del decreto legislativo n. 165/2001, come novellati dall articolo 4 del decreto legislativo n. 75 del Le novità introdotte dal citato decreto legislativo n. 75 del 2017 sono finalizzate a mutare la logica e la metodologia che le amministrazioni devono seguire nell organizzazione e nella definizione del proprio fabbisogno di personale. 162

163 Il piano triennale del fabbisogno deve essere definito in coerenza e a valle dell attività di programmazione complessivamente intesa che, oltre ad essere necessaria in ragione delle prescrizioni di legge, è alla base delle regole costituzionali di buona amministrazione, efficienza, efficacia ed economicità dell azione amministrativa ed è, pertanto, strumento imprescindibile di un apparato/organizzazione chiamato a garantire, come corollario del generale vincolo di perseguimento dell interesse pubblico, il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese. La giusta scelta delle professioni e delle relative competenze professionali che servono alle amministrazioni pubbliche e l attenta ponderazione che gli organi competenti sono chiamati a prestare nell individuazione della forza lavoro e nella definizione delle risorse umane necessarie, appaiono un presupposto indispensabile per ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e per meglio perseguire gli obiettivi di performance organizzativa e di erogazione di migliori servizi alla collettività. É fondamentale definire fabbisogni prioritari o emergenti in relazione alle politiche di governo, individuando le vere professionalità infungibili, non fondandole esclusivamente su logiche di sostituzione ma su una maggiore inclinazione e sensibilità verso le nuove professioni e relative competenze professionali necessarie per rendere più efficiente e al passo con i tempi l organizzazione del lavoro e le modalità anche di offerta dei servizi al cittadino attraverso, ad esempio, le nuove tecnologie. La pianificazione dei fabbisogni di personale, in quanto processo tra i più strategici e rilevanti della gestione delle risorse, deve essere anche pienamente coerente, oltre che con i principi generali di legalità, con la disciplina in materia di anticorruzione, e tenere conto che, nella programmazione e nell esecuzione delle procedure di reclutamento delle risorse, occorre applicare la normativa e le migliori pratiche connesse con la prevenzione della corruzione. Il concetto di fabbisogno di personale implica un attività di analisi ed una rappresentazione delle esigenze sotto un duplice profilo: a) quantitativo, riferito alla consistenza numerica di unità necessarie ad assolvere alla mission dell amministrazione, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Sotto questo aspetto rileva anche la necessità di individuare parametri che consentano di definire un fabbisogno standard per attività omogenee o per processi da gestire; b) qualitativo, riferito alle tipologie di professioni e competenze professionali meglio rispondenti alle esigenze dell amministrazione stessa, anche tenendo conto delle professionalità emergenti in ragione dell evoluzione dell organizzazione del lavoro e degli obiettivi da realizzare; L articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come modificato dall articolo art. 4, del decreto legislativo n. 75 del 2017, introduce elementi significativi tesi a realizzare il superamento del tradizionale concetto di dotazione organica: nel PTFP la dotazione organica va espressa, quindi, in termini finanziari. Partendo dall ultima dotazione organica adottata, si ricostruisce il corrispondente valore di spesa potenziale riconducendo la sua articolazione, secondo l ordinamento professionale dell amministrazione, in oneri finanziari teorici di ciascun posto in essa previsto, oneri corrispondenti al trattamento economico fondamentale della qualifica, categoria o area di riferimento in relazione alle fasce o posizioni economiche. Resta fermo che, in concreto, la spesa del personale in servizio, sommata a quella derivante dalle facoltà di assunzioni consentite, comprese quelle previste dalle leggi speciali e dall articolo 20, comma 3, del d.lgs. 75/2017, non può essere superiore alla spesa potenziale massima, espressione dell ultima dotazione organica adottata o, per le amministrazioni, quali le Regioni e gli enti locali, che sono sottoposte a tetti di spesa del personale, al limite di spesa consentito dalla legge. Nell ambito di tale indicatore di spesa potenziale massima, le amministrazioni: a) potranno coprire i posti vacanti nei limiti delle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, verificando l esistenza di oneri connessi con l eventuale acquisizione di personale in mobilità e fermi restando gli ulteriori vincoli di spesa dettati dall ordinamento di settore con riferimento anche alla stipula di contratti a tempo determinato. Nell ambito delle suddette facoltà di assunzione vanno ricomprese anche quelle previste da disposizioni speciali di legge provviste della relativa copertura finanziaria, nonché l innalzamento delle facoltà derivante dall applicazione dell articolo 20, comma 3, del d.lgs. n. 75 del In questo senso, l indicazione della spesa potenziale massima non incide e non fa sorgere effetti più favorevoli rispetto al regime delle assunzioni o ai vincoli di spesa del personale previsti dalla legge e, conseguentemente, gli stanziamenti di bilancio devono rimanere coerenti con le predette limitazioni; b) dovranno indicare nel PTFP, ai sensi dell articolo 6, comma 2, ultimo periodo, del decreto legislativo n. 165 del 2001, le risorse finanziarie destinate all attuazione del piano, nei limiti delle risorse quantificate sulla base della spesa per il personale in servizio e di quelle connesse alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente. Il PTFP deve essere redatto senza maggiori oneri per la finanza pubblica e deve indicare la consistenza, in termini finanziari, della dotazione organica nonché il valore finanziario dei fabbisogni 163

164 programmati che non possono superare la dotazione di spesa potenziale derivante dall ultimo atto approvato o i limiti di spesa di personale previsti. Resta fermo che la copertura dei posti vacanti definiti nel PTFP avviene nei limiti delle assunzioni consentite a legislazione vigente, nonché per gli altri istituti o rapporti, nei limiti di spesa di personale previsti e sopra richiamati, nonché dei relativi stanziamenti di bilancio. Il PTFP deve poi indicare, sempre nello spirito del miglior utilizzo delle risorse, eventuali progressioni tra le aree o le categorie rivolte al personale in servizio secondo quanto previsto dall articolo 22, comma 15, del d.lgs. n. 75 del Dopo aver verificato la percorribilità degli interventi di revisione organizzativa, mobilità interna ed esterna, il PTFP indicherà, nel rispetto del regime delle assunzioni, le scelte da operare con riferimento al reclutamento di nuovo personale con le modalità di cui all articolo 35 del d.lgs. 165/2001, nonché con le procedure di reclutamento speciale previste dalla legge, i.e. il PTFP deve indicare le assunzioni a tempo indeterminato previste nel triennio, nonché ogni forma di ricorso a tipologie di lavoro flessibile nel rispetto della disciplina ordinamentale di cui agli articoli 7 e 36 del d.lgs. 165/2001, nonché delle limitazioni di spesa previste dall art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010 e dall art. 14 del d.l. 66/2014 e rimarcando sempre la necessità di rispettare i vincoli di finanza pubblica previsti di cui occorre dare ogni evidenza possibile nel PTFP. Ne deriva che, così come il Ciclo di gestione della performance, declinato nelle sue fasi dall articolo 4, comma 2, del decreto legislativo n. 150 del 2009 e s.m.i., deve svilupparsi in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, il piano triennale dei fabbisogni di personale deve svilupparsi, nel rispetto dei vincoli finanziari, in armonia con gli obiettivi definiti nel ciclo della performance, che a loro volta sono articolati, ai sensi dell articolo 5, comma 01, del decreto legislativo n. 150 del 2009 e s.m.i. in obiettivi generali, che identificano le priorità strategiche delle pubbliche amministrazioni in relazione alle attività e ai servizi erogati, e obiettivi specifici di ogni pubblica amministrazione. A tal riguardo, si evidenzia l importanza dell approvazione, con Deliberazione del Presidente n. 129 del 19/09/2017, delle Linee guida per la gestione del Ciclo della performance, adottate da questo Ente. Tale documento disciplina, in maniera più dettagliata, i singoli elementi costitutivi del Ciclo della performance e comprende i sub sistemi di misurazione e valutazione della performance, unitamente alla descrizione delle modalità procedurali e di gestione delle differenti fasi di pianificazione, di programmazione, di rendicontazione, di controllo, di eventuale modifica, nonchè di verifica e di valutazione degli esiti e/o risultati conseguiti. La Provincia di Foggia, con deliberazione del Presidente n. 108 del 15/06/2018 ha approvato il Piano del fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020 ed il corrispondente Programma annuale delle assunzioni anno 2018, nonché la Ricognizione annuale delle eccedenze di personale ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001. Si prende atto che si è già adottata la precedente deliberazione del Presidente n. 56 del avente ad oggetto Pianificazione del fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020 e corrispondente Programma Annuale delle Assunzioni anno 2018 primo stralcio urgente per stabilizzazione nei termini una unità LSU - Ricognizione annuale delle eccedenze di personale ai sensi dell art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 e la deliberazione del Presidente n. 89 del Pianificazione del fabbisogno del personale per il triennio 2018/2020 secondo stralcio urgente per comando in entrata Ing. Giuseppe Cela per comprovate esigenze di servizio presso la Stazione Unica Appaltante. Per ulteriori dettagli si rinvia ai paragrafi 2.4 e IL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI L'art. 58 del D.L. 25 giugno 2008, n.112, così come convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, e così sostituito dall'art. 33 bis del D.L. 6/7/2011 n. 98, stabilisce che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli enti locali, con delibera dell'organo di governo, individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Con Deliberazione Presidenziale n. 27 del 06/02/2018 è stato approvato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari con i seguenti allegati elenchi: 164

165 - Elenco 1 Fabbricati non strumentali alle funzioni istituzionali dell Ente; - Elenco 2 Terreni non strumentali alle funzioni istituzionali dell Ente. 7.3 LA PROGRAMMAZIONE BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI GLI ACQUISTI SUPERIORI A EURO Il Codice dei Contratti pubblici introduce l obbligo della programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi in aggiunta alla programmazione triennale dei lavori pubblici. L art. 21, comma 6, del D. Lgs. n. 50/2016 prevede due strumenti di programmazione che le amministrazioni pubbliche devono adottare: 24. delinea il contenuto del programma biennale di forniture e servizi che vede l inserimento degli acquisti di beni e servizi di importo unitario stimato pari o superiore a euro; 25. stabilisce l obbligo per le pubbliche amministrazioni di comunicare, entro il mese di ottobre, l elenco delle acquisizioni di forniture e servizi di importo superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nella programmazione biennale, al Tavolo Tecnico dei soggetti aggregatori. Nel rispetto del principio della coerenza, postulato generale del bilancio n. 10, allegato n. 1 del D. Lgs. n. 118/2011, per il quale gli strumenti di programmazione pluriennale e annuale devono essere conseguenti alla pianificazione dell Ente e, in sede di gestione, le decisioni e gli atti non devono essere né in contrasto con gli indirizzi e gli obiettivi indicati negli strumenti di programmazione pluriennale e annuale e né pregiudicare gli equilibri finanziari ed economici, il programma biennale degli acquisti di beni e servizi è un atto programmatorio e come tale va inserito nel Documento Unico di Programmazione. E noto, infatti, che per espressa previsione normativa nel DUP devono essere inseriti, oltre al programma triennale dei lavori pubblici, al fabbisogno del personale e ai piani di valorizzazione del patrimonio, tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all attività istituzionale dell ente di cui il legislatore prevedrà la redazione ed approvazione. Sulla base, pertanto, della ricognizione effettuata e delle necessità emerse è stata preparata una proposta di adozione del Programma biennale 2018/2019; tale proposta è stata poi approvata con Deliberazione Presidenziale n. 106 del 12/06/2018. Nella pagina seguente sono schematizzati gli acquisti di beni e servizi superiori a euro e fino ad 1 milione di euro, di cui si approvvigionerà l Ente nel biennio 2018/

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